Deliberazione n. 190/2008
|
|
- Annalisa Fabiani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 C o r t e d e i C o n t i Sezione regionale di controllo per la Basilicata Potenza Deliberazione n. 190/2008 La Sezione Regionale di controllo per la Basilicata così composta: Presidente di Sezione: dott.ssa Laura Di Caro Presidente; Consigliere: dott.. Antonio Nenna Componente; Primo Referendario dott. Rocco Lotito Componente Referendario: dott. Giuseppe Teti Componente-relatore; nell adunanza del 21 ottobre 2008 Visti i commi 4, 5, 6, 8, 9 e 12 dell art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, che disciplinano il controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche da parte della Corte dei conti; Visto l art. 7, commi 7, 8 e 9, della legge 5 giugno 2003, n. 131; Vista la deliberazione n. 14/2000 in data 16 giugno 2000 delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, e successive modificazioni, con la quale è stato deliberato il regolamento per l istituzione e l organizzazione, nelle Regioni a statuto ordinario, delle Sezioni regionali di controllo; Visti i commi da 166 a 168 dell art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n.266 (legge finanziaria per il 2006); Vista la deliberazione della Sezione delle Autonomie n.5/aut/2007 del 4 giugno 2007, con la quale sono state approvate le Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dell articolo 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n.266 (legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economicofinanziaria degli enti locali nella predisposizione della relazione sul rendiconto dell esercizio 2006 ed i questionari allegati; Vista la relazione sul rendiconto dell esercizio 2006, trasmessa, ai sensi dell art. 1, comma 166, della citata legge 23 dicembre 2005, n. 266, dall Organo di revisione economico-finanziaria del Comune di Pignola; Vista la nota di questa Sezione di controllo con la quale sono stati richiesti chiarimenti e controdeduzioni, instaurando contestualmente il contraddittorio 1
2 per l emanazione della specifica pronuncia da adottarsi ai sensi del comma 168 dell art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e relative risposte; Visti i chiarimenti e le controdeduzioni offerti con distinte note entrambe a firma congiunta del Sindaco e del Revisore dei conti, comprensive dei relativi allegati; Vista l ordinanza del Presidente della Sezione regionale di controllo, con la quale è stata fissata l adunanza per la predetta pronuncia; Comparso per il Comune di Pignola il Sindaco; Comparso il Revisore unico; Udito il relatore dott. Giuseppe Teti; Udito l intervento del Sindaco; Tanto premesso, sulla base della relazione sul rendiconto 2006 di cui all art. 1, comma 166, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e della conseguente attività istruttoria svolta, così DELIBERA 1. Con riferimento alla relazione sul rendiconto 2006 si rileva: Inventario dei beni La nota di chiarimento inviata a seguito dell istruttoria precisa che l ente è dotato di un elenco di beni immobili con relativa stima anche se non redatto a norma di legge, aggiungendo che i dati riportati nel Conto del Patrimonio sono quelli rinvenienti dalle fatture di acquisto. Quanto ai beni mobili risulta essere stato revocato l incarico conferito a professionisti esterni, con conseguente affidamento di un nuovo incarico alla struttura interna. Al riguardo non può non rilevarsi che siffatta situazione viola il disposto dell art. 230, settimo comma, del TUEL. Giova ulteriormente ribadire che per una corretta redazione del conto del patrimonio è necessario e preliminare adempimento la corretta tenuta dell inventario dei cespiti. Spese di personale Con nota del , allegata alla nota di chiarimenti in epigrafe richiamata, il responsabile del servizio amministrativo-contabile ha attestato che la spesa di personale per l esercizio 2006 rientra nell obiettivo di riduzione fissato dal comma 198 della legge n. 266/2005. Va rilevato, tuttavia, che la nota è antecedente all approvazione del rendiconto e non è chiaro, dal suo tenore, se il Comune abbia considerato o meno l incidenza delle spese per i contratti a tempo determinato e per Co.Co.Co. 2
3 Società partecipate Come già rilevato nella delibera di questa Sezione relativa al bilancio di previsione 2006, nonchè nella delibera relativa al rendiconto 2005 (n. 77/2007) il Comune di Pignola risulta titolare di partecipazioni in due società di capitale che, fino al 2005, risultavano in perdita e con patrimonio netto negativo. Nel corso dell istruttoria si sono chieste notizie in merito alle società e, particolarmente, in merito alla società NATURA S.r.l. che, come paventato nelle citate precedenti pronunce di questa Sezione, ha richiesto utilizzo di risorse per la sua ricapitalizzazione (indicate nel questionario in euro ), sulla cui opportunità tanto l organo di revisione che il responsabile del servizio finanziario avevano, già a suo tempo, manifestato riserve. Viceversa il CdA della Società, prendendo spunto dall utile di esercizio maturato nel corso del 2006 (550,00 euro), avrebbe ritenuto ormai concluso il trend negativo legato alla fase di start-up. La Sezione, pur riservandosi di esaminare le successive vicende che hanno occupato la predetta società in occasione dell esame dei conti degli esercizi 2007 e 2008, non può tuttavia ignorare e non riportare, anche nella presente sede che, già dal 2007, la Società si è vista ridurre il valore degli affidamenti di circa ,00 euro, con conseguenze negative sull equilibrio di bilancio della partecipata. A seguito dell istruttoria si è infatti appreso che la società in questione svolge le sue attività (gestione di asilo nido, ludoteca, manutenzione urbana e piano neve) esclusivamente per il Comune di Pignola. Conseguentemente, se l unico cliente si vede costretto a ridurre il valore dei servizi richiesti alla Società, quest ultima si vedrà privata dei ricavi necessari a garantire l equilibrio dei conti, senza poter contare su altre entrate compensative. Se poi l unico cliente è anche socio unico, i risultati negativi della gestione societaria incideranno negativamente anche sul bilancio del comune-socio. Tant è che la società stessa, dopo essere stata ricapitalizzata, nel 2008 viene messa in liquidazione. Ovviamente, come detto, sulle circostanze appena illustrate la Sezione si pronuncerà in occasione dei rendiconti 2007 e In questa sede la vicenda rileva in quanto paradigmatica di un modo non adeguatamente approfondito di valutare la convenienza economica di operazioni che hanno riflessi sulla gestione delle risorse dell ente. Gestione dei residui 3
4 Rispetto all esercizio 2005, il rapporto dei residui attivi rispetto al totale degli accertamenti risulta peggiorato, attestandosi al 153%. Anche i residui passivi sugli impegni di competenza sono aumentati, raggiungendo la percentuale del 183%. Nella nota di contraddittorio il Sindaco e il revisore affermano che l opera di riaccertamento, sollecitata dalla Sezione con la precedente deliberazione, è stata effettuata solo nel 2007, sicchè si verificheranno in occasione dell esame del rendiconto relativo i risultati raggiunti. Quanto ai motivi di preoccupazione che l accumularsi di residui desta in ordine al mantenimento degli equilibri di bilancio, valgano come qui richiamate le osservazioni formulate nella nota istruttoria. 2. Con riferimento all operazione di gestione del debito posta in essere nell anno 2005 e alla riserva di esame di cui alla deliberazione n. 77/2007, relativa al rendiconto del predetto esercizio, si rileva. Con delibera n. 52 del , il Consiglio Comunale ha approvato l emissione di un prestito obbligazionario (B.O.C.) per euro, il cui ricavato da destinare: quanto ad euro , all estinzione anticipata di precedenti mutui, comprensivi della quota capitale ( euro) e delle penalità ( euro); quanto ad euro , a finanziare nuovi investimenti. Con nota senza data prot. n (qui pervenuta in data ) a firma dell organo di revisione, venivano forniti una serie di dati tendenti a dimostrare la convenienza finanziaria dell operazione. In particolare, veniva allegata una nota di Banca Intesa, cui era stato conferito il mandato di advisory per lo svolgimento delle attività di gestione dinamica delle passività del Comune, datata (stessa data delle sopra citata delibera consiliare di approvazione del prestito obbligazionario). Il metodo di calcolo riportato nel prospetto di Banca Intesa S.p.A, da ultimo citato, non appare tuttavia in linea con quanto indicato nella circolare MEF del 28 giugno Nella circolare si specifica che la riduzione richiesta si considera conseguita se, all atto dell operazione, il valore finanziario, cioè la somma dei valori attuali dei flussi della nuova passività (ciascun flusso costituito dalle quote capitale e quote interesse alle relative scadenze) nonché della commissioni, penali e accessori dovuti per l estinzione del vecchio mutuo e delle commissioni per l accensione del nuovo prestito, risulti inferiore alla somma dei valori attuali dei flussi della passività preesistente che si vuole convertire/rinegoziare. Nel prospetto inviato dall Istituto prescelto per 4
5 l operazione, invece, non sono indicati né i parametri, né i coefficienti per l attualizzazione dei flussi finanziari, tanto della vecchia quanto della nuova passività, sicché ogni confronto tra i relativi saldi appare del tutto improbabile. Da parte sua il comune non ha fatto pervenire alcun ulteriore documento comprovante la convenienza economica dell operazione, nei termini che si sono detti. È appena il caso di osservare che detta documentazione avrebbe dovuto già essere agli atti del Comune, poiché su di essa il Consiglio avrebbe dovuto assumere la decisione di rinegoziare i mutui preesistenti. Relativamente alla predetta rinegoziazione questa Sezione regionale di controllo, con deliberazione n. 77/2007 si è riservata di acquisire, nel corso della presente istruttoria, ulteriori elementi di valutazione relativamente alla finanziabilità con indebitamento, oltre che dell estinzione della quota capitale dei mutui estinti, anche delle penali o dell indennità di estinzione (cosa che, da quanto sopra detto, risulta essere avvenuto nella fattispecie in esame), ed in ordine alla verifica della sussistenza di tutti i presupposti richiesti dalla vigente normativa e, tra questi, della effettiva riduzione del valore finanziario delle passività totali a carico dell ente come definito dall art. 41, comma 2, della legge n. 448/2001. Con riferimento al primo aspetto deve essere evidenziato quanto segue. Pregiudiziale alla risoluzione della problematica relativa alla finanziabilità con indebitamento anche delle penali o dell indennità di estinzione è la questione relativa alla natura degli importi che devono essere corrisposti agli istituti concedenti l originario prestito per il recesso anticipato dal contratto. Qualora i costi sostenuti per il predetto scopo non rientrassero nel genus delle spese di investimento, la destinazione di risorse di indebitamento (rivenienti dal nuovo prestito obbligazionario) per il finanziamento di penali o indennità di estinzione risulterebbe in violazione dell art. 119 della Costituzione. A tali fini si può procedere alla individuazione dell ambito e dell estensione semantica del concetto di spese per investimenti e/o alla verifica della riconducibilità delle citate penali e indennità alla elencazione casistica preferita dal legislatore al concetto generale (si confronti l art. 3, comma 18, della legge n. 350/2003, legge finanziaria 2004). Sotto il primo aspetto, in linea generale per spesa di investimento deve intendersi quella spesa determinante l acquisizione al patrimonio dell ente di beni a fecondità ripetuta. 5
6 Tale interpretazione è, anche, avvalorata dalla collocazione del precetto costituzionale relativo al vincolo di destinazione delle risorse da indebitamento nello stesso capoverso disciplinante il patrimonio di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. Si confronti, sul tema, il contenuto della circolare n del 29 luglio 2003 della Cassa DD.PP, secondo cui per spese di investimento finanziabili ( ) si intendono le spese in conto capitale a fronte delle quali nel bilancio dell ente, che le sostiene, si registra un incremento patrimoniale. Orbene, alla luce della predetta definizione, non sembra che i costi sostenuti dall ente per l estinzione anticipata di un pregresso mutuo, da un punto di vista strettamente gius-contabile, possano farsi rientrare tra le spese di investimento perché - eziologicamente - non direttamente connessi ad un incremento patrimoniale dell ente. Questa è anche l opinione del Coordinamento delle Sezioni Regionali presso la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti (espresso con nota prot. n del 30 luglio 2008). Si consideri, d'altronde, che qualora si volesse ampliare la portata del nesso di causalità per ricomprendere i predetti costi in un ampio concetto di accessorietà alle spese strettamente di investimento, potrebbe giungersi a risultati francamente eccessivi di considerare incluse anche altre spese (come quella per interessi) perché, comunque, rientranti nella filiera, a volte complessa, diretta alla realizzazione di un opera o di un investimento pubblico. Gli interessi, infatti, sono la remunerazione del fattore produttivo-capitale finanziario (questo sì direttamente utilizzato per la realizzazione dell investimento), ma non potrebbe certo invocarsi un vincolo di accessorietà per determinarne la fuoriuscita dal genus delle spese correnti (in cui sono saldamente attestati all intervento 6 del titolo I delle uscite). Né a conclusione diversa potrebbe portare l analisi della fattispecie rientranti nell elencazione di cui all art. 3, comma 18, della legge n. 350/2003 in cui non riescono ad individuarsi voci che potrebbero includere le penali o indennità in questione. D altronde, l evoluzione della normativa successiva non consente una diversa conclusione. L articolo 11, comma 1, primo periodo, del decreto legge 1 ottobre 2007, (convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) prevede che per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 a valere sul fondo ordinario di cui all articolo 6
7 34, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, sono attribuiti, fino all importo di 30 milioni di euro annui, contributi per incentivare l utilizzo dell avanzo di amministrazione per l estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari da parte di province e comuni. Con successivo decreto del Ministero dell Interno del 13 febbraio 2008 è stata approvata la dichiarazione attestante gli oneri sostenuti a seguito della estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari. Tale disciplina, non solo non accenna affatto alla possibilità di utilizzare le risorse da indebitamento per il pagamento di indennità di estinzione o penali ma incentiva al detto scopo l utilizzo dell avanzo di amministrazione attraverso l erogazione di contributi pubblici. Il quadro, come sopra delineato, deve però essere completato con gli elementi, cui ora si farà cenno, che possono senza dubbio aver influito sulla decisione degli enti di dar corso alle operazioni di rinegoziazione con le modalità di cui sopra si è detto. Nella circolare n del 4 novembre 2005 della Cassa depositi e prestiti trovasi espressamente stabilito che il Nuovo Prestito, può essere destinato, oltre che al pagamento della parte capitale residua del debito originario ed alla realizzazione dell investimento per il quale era stato concesso il prestito originario, anche al pagamento dell eventuale Indennizzo dovuto dall Ente per l estinzione anticipata del Prestito Originario così come previsto dal decreto del Ministro dell economia e delle finanze del 20 giugno 2003 (si confrontino, sul punto, anche le circolari C.D.P. n del 5 maggio 2006 e n del 7 maggio 2007). Il finanziamento dell indennità di estinzione, come sopra avvenuto, sembra peraltro contemplato dalle seguenti disposizioni. Il quindicesimo comma dell art. 49 della legge n. 449 del 27 dicembre 1997 consente agli enti locali di procedere, per gli anni dal 1998 al 2005, all estinzione anticipata di passività onerose derivanti dai mutui in essere al 31 dicembre 1996 con le banche mediante la contrazione di nuovi mutui di importo non superiore al 25 per cento del residuo debito alla fine dell'anno precedente attestato dall'istituto mutuante, maggiorato dell'indennizzo eventualmente previsto a tale titolo nei contratti in precedenza sottoscritti. Tale facoltà non comporta alcuna modifica in ordine alla durata originaria e all'ammontare del concorso statale eventualmente concesso sul mutuo. Gli enti locali possono altresì procedere alla estinzione anticipata dei mutui 7
8 mediante entrate in conto capitale, compresi gli oneri di urbanizzazione. In tale caso la disposizione si applica a condizione che si tratti di mutui per le medesime finalità alle quali è vincolata la utilizzazione degli oneri di urbanizzazione. L art. 61 della legge n. 448 del 23 dicembre 1998 stabilisce, poi, quanto segue: Su richiesta degli enti di cui alla lettera a) del primo comma dell'articolo 68 del testo unico approvato con regio decreto 2 gennaio 1913, n. 453, come sostituita dall'articolo 49, comma 10, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, la Cassa depositi e prestiti, con modalità operative da questa definite, è autorizzata a trasformare, una sola volta per ciascun mutuo, il capitale residuo da ammortizzare a carico degli enti richiedenti aumentato dell'indennizzo previsto dal comma 1 dell'articolo 11 del decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 7 gennaio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 1998, in nuovi mutui da ammortizzare al tasso vigente al momento della definizione dell'operazione. Le disposizioni del presente comma si applicano anche ai mutui di cui all'articolo 6 del decreto-legge 17 giugno 1996, n. 321, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1996, n. 421, per le finalità di cui all'articolo 45, comma 26, della presente legge. Le citate disposizioni legislative, però, sono entrambe antecedenti rispetto alla novella del citato articolo 119 della Costituzione (effettuata con l art. 5 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3) e, conseguentemente, l eventuale contrasto delle stesse con il superiore paradigma dovrebbe essere risolto dalla Corte costituzionale alla quale però questa Sezione regionale di controllo non ha, in questa sede, alcun potere di rimessione. Ciò detto, deve ora essere considerato quanto segue. Affinché l operazione sia legittima, come sopra si è visto, è necessaria l effettiva riduzione del valore finanziario delle passività totali a carico dell ente come definito dall art. 41, comma 2, della legge n. 448/2001. Analoga dizione è riportata all art.1, comma 71, della legge n. 311/2004 che, per gli enti ivi considerati (tra cui gli enti locali) introduce l obbligo di provvedere alla rinegoziazione (nel caso di mutui con oneri anche parzialmente a carico dello Stato e sempre che le clausole contrattuali lo consentano) in presenza di condizioni di rifinanziamento che consentano una riduzione del valore finanziario delle passività totali ed avvertendo che, per valutare la convenienza, dovrà tenersi conto anche delle commissioni. La 8
9 stessa norma, poi, nel caso di mutui a tasso fisso, stabilisce che lo Stato o l ente interessato osservano regolarmente i tassi di mercato e si attivano allorché il tasso swap con scadenza pari alla vita media residua del mutuo sia inferiore al tasso del mutuo di almeno un punto percentuale. Orbene, non è chi non veda che la verifica sull effettiva riduzione del valore finanziario delle passività totali deve essere effettuata al lordo di tutte le spese necessarie per la sostituzione del vecchio con il nuovo (e, asseritamente, più conveniente) finanziamento. Sul punto deve essere considerato che la circolare del MEF del 28 giugno 2005, esplicativa delle disposizioni di cui all art. 1, commi da 71 a 77, dell art. 1 della legge n. 311/2004, considera le passività totali come l insieme delle passività (quote capitale e quote interesse), in quel caso con oneri a carico dello Stato, e specifica che la riduzione in predicato deve realizzarsi in relazione alla singola posizione di mutuo. Nella circolare, poi, si specifica che la riduzione richiesta si considera conseguita se, all atto dell operazione, il valore finanziario, cioè la somma dei valori attuali dei flussi della nuova passività (ciascun flusso costituito dalle quote capitale e quote interesse alle relative scadenze) nonché della commissioni, penali e accessori dovuti per l estinzione del vecchio mutuo e delle commissioni per l accensione del nuovo prestito, risulti inferiore alla somma dei valori attuali dei flussi della passività preesistente che si vuole convertire/rinegoziare. I suddetti <<costi aggiuntivi>> derivanti dall estinzione della precedente passività, pertanto, dovranno essere computati nella nuova per effettuare la corretta valutazione della riduzione del valore finanziario e verranno distribuiti sul nuovo piano di ammortamento. La circolare, inoltre, specifica che con tale trasformazione non si ha creazione di nuovo debito e la novazione dell obbligazione e del relativo contratto, insita nella <<conversione>> deve essere considerata sempre e solo finalizzata al raggiungimento di un interesse pubblico, quale, appunto, quello della riduzione del costo del debito. 1 Risulta, pertanto, a questo punto imprescindibile appurare se quanto disposto dall art. 41, comma 2, della legge n. 448/2001, e confermato dall art. 1, comma 71, della legge n. 311/2004, sia stato rispettato, e cioè se si sia 1 Relativamente a tali indicazioni, si consideri però che la possibilità di configurare una novazione del vecchio contratto di mutuo risulta più difficile nei casi in cui, per il mutamento delle parti in causa e dell oggetto delle obbligazioni dedotte in contratto, non possa configurarsi una novazione oggettiva (art c.c.) né soggettiva (art c.c.). 9
10 verificata l effettiva riduzione del valore finanziario delle passività totali a carico dell ente. Espletata la nuova istruttoria, con richiesta di chiarire anche il metodo di calcolo seguito per verificare la convenienza finanziaria dell operazione sopra descritta, l organo di revisione rassegnava le sue conclusioni con nota del 20 ottobre 2008, a firma congiunta del Sindaco, al cui integrale contenuto si rinvia. Il riepilogo di sintesi, tuttavia, si limita a mettere a raffronto i saldi totali di alcune voci gli interessi che il Comune avrebbe dovuto pagare alla CC.DD.PP. rinegoziando i mutui con la stessa, gli interessi che avrebbe dovuto pagare alla medesima senza rinegoziare i mutui in essere, gli interessi che dovranno essere pagati con l emissione dei B.O.C. e la penale per l estinzione anticipata evidenziando un risparmio finanziario conseguente alla descritta operazione. Come è evidente, non risultando indicate le modalità di calcolo con le quali sono stati ottenuti i moltiplicatori relativi ai fattori di sconto assunti, questa Sezione regionale di controllo, non disponendo di tutti i necessari elementi di giudizio, non può formulare alcuna valutazione in merito all avvenuta riduzione del valore attuale delle passività totali, come richiesto dalla norma. P.Q.M. La Sezione regionale di controllo per la Basilicata segnala al Consiglio comunale di Pignola la situazione sopra rappresentata, ai sensi dell art.1, comma 168, della legge n. 266/2005 ORDINA - che copia della presente deliberazione sia trasmessa, a cura della segreteria della Sezione, al Presidente del Consiglio dell ente, affinché ne dia urgente comunicazione all Assemblea consiliare per l adozione delle necessarie misure correttive, consequenziali alle osservazioni formulate in ordine alla relazione sul rendiconto 2006 (riportate al punto 1), le quali dovranno essere tempestivamente comunicate a questa Sezione regionale di controllo al fine di consentire alla stessa di espletare l attività di vigilanza prevista dal comma 168 dell art. 1 della legge n. 266/2005; - che copia della presente deliberazione sia altresì trasmessa, a cura della segreteria della Sezione, al Sindaco ed all Organo di revisione economicofinanziaria nonché alla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti. Così deliberato in Potenza nella Camera di Consiglio del 21 ottobre 2008 IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 10
11 F.to dott.ssa Laura DI CARO IL MAGISTRATO F.to dott. Antonio NENNA IL MAGISTRATO F.to dott. Rocco LOTITO IL MAGISTRATO RELATORE F.to dott. Giuseppe TETI Depositata in Segreteria il 12 dicembre 2008 IL PREPOSTO AI SERVIZI DI SUPPORTO F.to dott. Giovanni CAPPIELLO 11
Deliberazione n. 10/2009/PRSE
C o r t e d e i C o n t i Sezione regionale di controllo per la Basilicata Potenza Deliberazione n. 10/2009/PRSE La Sezione Regionale di controllo per la Basilicata così composta: Presidente di Sezione:
DettagliDeliberazione n. 140 /I C./2007
Deliberazione n. 140 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:
DettagliDISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA
REGIONE BASILICATA DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017. Potenza, Dicembre 2014 * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato di Previsione dell
Dettagli3 SETTORE - ECONOMICO FINANZIARIO IL RESPONSABILE DEL SETTORE. DETERMINAZIONE: nr. 525 del 18/11/2015
COPIA CITTA' DI CALIMERA (Provincia di Lecce) Tel.: 0832/870111 Fax 0832/872266 3 SETTORE - ECONOMICO FINANZIARIO IL RESPONSABILE DEL SETTORE DETERMINAZIONE: nr. 525 del 18/11/2015 Oggetto: Rinegoziazione
DettagliCOMUNE DI QUART. Determinazione del SEGRETARIO COMUNALE RINEGOZIAZIONE MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI: DETERMINAZIONE A CONTRARRE.
C O P I A COMUNE DI QUART Determinazione del SEGRETARIO COMUNALE N. 141 OGGETTO : RINEGOZIAZIONE MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI: DETERMINAZIONE A CONTRARRE. L anno duemilaquattordici addì venticinque
DettagliCITTA' DI CALIMERA PROVINCIA DI LECCE
ORIGINALE Deliberazione della Giunta Comunale N. 118 del 26/11/2015 CITTA' DI CALIMERA PROVINCIA DI LECCE Atto n. 118 /GC del 26/11/2015 OGGETTO: SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DI ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA
DettagliIL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE
Dettagliil medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015;
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle Province e alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell art. 1, comma 430, della
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha
DettagliLegge regionale 24 dicembre 2008, n. 32
Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale Triennio 2009 2011 (B. U. Regione Basilicata N. 60 del 29 dicembre 2008) Articolo 1 Stato di Previsione dell Entrata 1.
DettagliCittà di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE
( 199 19/11/2013) OGGETTO: ESTINZIONE ANTICIPATA DI MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA E VARIAZIONE DI BILANCIO AI SENSI DELL ART. 175, COMMA 2 E 3 DEL D.LGS. 267/2000. PREMESSO che:
DettagliCITTA DI BELGIOIOSO Provincia di PAVIA
Copia CITTA DI BELGIOIOSO Provincia di PAVIA DETERMINAZIONE N. 78 del 03/06/2015 UFFICIO: Ragioneria Oggetto: DETERMINA A CONTRATTARE RINEGOZIAZIONE MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI CITTÀ DI BELGIOIOSO
DettagliCITTA DI AULLA DETERMINAZIONE N 706 DEL 09/06/2015
CITTA DI AULLA Medaglia d Oro al Merito Civile Provincia di Massa Carrara 3 SETTORE AFFARI GENERALI E FINANZIARI DETERMINAZIONE N 706 DEL 09/06/2015 OGGETTO: Rinegoziazione mutui Cassa DD.PP. a seguito
DettagliREPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA. composta dai magistrati:
Deliberazione n. 95/2009 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA composta dai magistrati: Pres. Sez. Martino COLELLA Presidente Cons. Giuseppe GINESTRA Cons.
DettagliCOMUNE DI MONTEFIORINO
COMUNE DI MONTEFIORINO PROVINCIA DI MODENA C O P I A DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE RINEGOZIAZIONE MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.P.A. - CIRCOLARE NR. 1283/2015: - DETERMINA A CONTRATTARE
DettagliLegge Regionale 30 dicembre 2010 n.34
CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34 Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2011 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2011 2013. * * * * * * * * * *
Dettagli* * * * * * * * * * * *
CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato
DettagliCOMUNE DI PRATOLA SERRA Provincia di Avellino
COMUNE DI PRATOLA SERRA Provincia di Avellino Registro Generale n. 404 del 25-11-2014 DETERMINAZIONE SETTORE AA.GG. ISTITUZIONALI N. 104 DEL 25-11-2014 Ufficio: Oggetto: Autorizzazione alla stipulazione
DettagliRISOLUZIONE N.100/E QUESITO
RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,
DettagliDETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Unità di staff Economico-finanziario e fiscalità DIRETTORE VESCOVI DOTT. MARIO Numero di registro Data dell'atto 1787 18/11/2015 Oggetto : Rinegoziazione dei prestiti
Dettaglinell'adunanza del 20 febbraio 2008
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA Del/Par n. 3 /2008 nell'adunanza del 20 febbraio 2008 Composta dai seguenti magistrati: Pres. di Sezione Mario G. C. Sancetta Presidente Consigliere Francesco
DettagliREPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI. Sezione Regionale di Controllo per la Liguria
Pronuncia n. 138 /2007 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI Sezione Regionale di Controllo per la Liguria Composta dai seguenti magistrati: dott. Salvatore GRECO dott. Antonio SCUDIERI dott. Giuliano
DettagliR E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I
COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I
DettagliOriginale DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO
CITTÀ DI GIUGLIANO IN CAMPANIA Provincia di Napoli Originale DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO N. 9. Data 28/11/2012 OGGETTO: RIMBORSO ANTICIPATO MUTUO IN ESSERE CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliDeliberazione n. 28/2010/PAR REPUBBLICA ITALIANA. Corte dei conti. Sezione regionale del controllo. per l Emilia - Romagna. composta dai Magistrati
Deliberazione n. 28/2010/PAR REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia - Romagna composta dai Magistrati dr. Mario Donno dr.ssa Rosa Fruguglietti Lomastro dr.
DettagliP R O V I N C I A D I C A G L I A R I
Allegato alla deliberazione del C.P. n del P R O V I N C I A D I C A G L I A R I PROVINCIA DE CASTEDDU PROPOSTA DI DELIBERAZIONE (N.0091110130047) IL CONSIGLIO PROVINCIALE Proponente: ASSESSORATO FINANZE
DettagliDELIBERAZIONE N. 31/PAR/2010
CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA PUGLIA La Sezione Regionale di Controllo per la Puglia nella Camera di Consiglio del 26 maggio 2010 ha assunto la seguente DELIBERAZIONE N. 31/PAR/2010
DettagliParte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE
Parte I N. 14 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 30-4-2014 2399 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 30 aprile 2014, n. 9 BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO
DettagliDeliberazione n. 6/2008/Par.
Deliberazione n. 6/2008/Par. REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE nell adunanza del 30 aprile 2008 composta da: Giuseppe Ranucci Fabio Gaetano Galeffi Andrea
DettagliDECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114)
DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114) Regolamento recante criteri e modalità per la rinegoziazione dei finanziamenti agevolati ai sensi degli
Dettagli- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio.
Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati - Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. E stato chiesto se, ed eventualmente con quali
DettagliCassa depositi e prestiti società per azioni
Roma, 5 maggio 2006 Cassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1265 Oggetto: Conversione, ai sensi dell articolo 41, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, dei prestiti concessi
DettagliCITTA DI AULLA DETERMINAZIONE N 1273 DEL 26/11/2014
CITTA DI AULLA Medaglia d Oro al Merito Civile Provincia di Massa Carrara 3 SETTORE AFFARI GENERALI E FINANZIARI DETERMINAZIONE N 1273 DEL 26/11/2014 OGGETTO: Rinegoziazione Cassa DD.PP. 2014 - Determinazione
DettagliDETERMINA N. 422 / 10 DEL 15/11/2010
COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D ARNO Via Francesco Guicciardini n 61-56020 - Montopoli in Val d'arno (PI) - ( 0571/44.98.11) SETTORE RAGIONERIA CODICE SERVIZIO ECONOMICO FINAZIARIA DETERMINA N. 422 / 10 DEL
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliDeliberazione n. 3/2005/P
Deliberazione n. 3/2005/P REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia-Romagna *** Visti i rilievi n. 5 e n. 6, rispettivamente, del 23 e del 28 dicembre 2004,
DettagliAUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007
AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007 Riesame e riaccertamento dei residui e proposta di variazione al bilancio previsionale per l esercizio finanziario
DettagliComune di Marano Vicentino. Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti
Comune di Marano Vicentino Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti Il nostro programma sul bilancio Nel nostro Comune il bilancio presenta un forte indebitamento generato dalla
DettagliXX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO
XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231
DettagliCittà di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE
( 174 20/11/2012) Oggetto: VARIAZIONE AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2012 - ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO Premesso: IL - che con iberazione Consiglio Comunale n. 56 26/07/2012
DettagliDELIBERAZIONE n.122/2012/prse. Repubblica Italiana. Corte dei Conti. Sezione regionale di controllo per il Molise. nell adunanza del 4 luglio 2012
DELIBERAZIONE n.122/2012/prse Repubblica Italiana la Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per il Molise nell adunanza del 4 luglio 2012 *********** composta dai magistrati: dott. Giorgio Putti
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL. Rinegoziazione dei prestiti concessi da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. in favore della Regione Lazio.
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 210 06/05/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6972 DEL 04/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: TRIBUTI,
DettagliSEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA. composta dai magistrati:
Del. n. 23/2008/F SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA composta dai magistrati: Pres. Sez. Gabriele DE SANCTIS Presidente Cons. Mario BUSCEMI Componente Cons. Romano DI GIACOMO Componente - estensore
DettagliDELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Servizio Sanitario Regionale Basilicata Azienda Sanitaria Locale di Potenza NUMERO 2013/00669 DEL 11/11/2013 Collegio Sindacale il 11/11/2013 Controllo preventivo regionale
DettagliSERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B. Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. C.F. e P.I. 02683380402 * * * * *
SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. Iscritta al Registro Imprese al N.02683380402 C.F. e P.I. 02683380402 * * * * * RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
DettagliCOMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera
DettagliL INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011
SEMINARIO Regione Emilia-Romagna Armonizzazione della contabilità regionale Antonio Strusi L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 21/6/2013 1 L INDEBITAMENTO NEL DECRETO CORRETTIVO
DettagliLa nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013. Roadshow settembre-novembre 2013
La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013 Roadshow settembre-novembre 2013 1 Indice Pag. Scenario di riferimento Enti Locali 3 La nuova Circolare CDP n. 1280 4 Le nuove schede istruttorie 6 Cassa
DettagliCOMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese)
COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 L ORGANO DI REVISIONE Pasquale rag. Pizzi L ORGANO DI REVISIONE nella Sede Comunale, nel giorno 9 aprile 2013 ESAMINATI
DettagliVISTI i piani di erogazione e degli interventi predisposti dalle singole regioni allegati al presente decreto;
VISTO il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (di seguito,
DettagliRISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO
RISOLUZIONE N.43 /E Roma, 12 aprile 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica art. 3 d.l. 93 del 2008 e art. 15, lett. b) del Tuir. Detraibilità degli interessi passivi che maturano
DettagliREPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI. Sezione Regionale di Controllo per la Liguria
Pronuncia n. 16/2007 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI Sezione Regionale di Controllo per la Liguria Composta dai seguenti magistrati: dott. Salvatore GRECO dott. Luisa D EVOLI dott. Pietro MALTESE
Dettagli180 2 0 - DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA Proposta di Deliberazione N. 2015-DL-165 del 22/05/2015
180 2 0 - DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA Proposta di Deliberazione N. 2015-DL-165 del 22/05/2015 RINEGOZIAZIONE DI N. 201 MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI, AI SENSI ART. 1, COMMA
DettagliDeliberazione n. 28 /III C./2008
Deliberazione n. 28 /III C./2008 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia III Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE:
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015
ALLEGATO C BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015 RELAZIONE DEL DIRIGENTE DEI SERVIZI FINANZIARI 2 di 6 Visto lo schema di Bilancio di Previsione 2015/2017 ed i relativi allegati predisposti dal Sindaco
DettagliMinistero dell Interno
Ministero dell Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO di concerto con il Ministero dell Interno DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI VISTO il decreto
DettagliDeliberazione n. 119/2015/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA. composta dai magistrati:
Deliberazione n. 119/2015/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA composta dai magistrati: dott. Antonio De Salvo dott. Marco Pieroni dott. Massimo Romano dott. Italo Scotti dott.ssa Benedetta
DettagliVERBALE 2/2011 VOCI ENTRATE SPESE
VERBALE 2/2011 L anno 2010, il giorno martedì 19 aprile, alle ore 14:30, presso l Ufficio del dott. Giuseppe Sinibaldi, Via Flavia n. 6 (la sede dell Ufficio Centrale del Bilancio - Ragioneria Generale
DettagliPreventivo Economico Finanziario anno 2015
Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni
DettagliRELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO. sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014
RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014 ai sensi dell art. 2429, comma 2 c.c. e dell art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 SOCIETA IPPICA DI CAGLIARI S.R.L. Bilancio al 31 dicembre
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliRoma, 22 ottobre 2001
RISOLUZIONE N. 163/E Roma, 22 ottobre 2001 OGGETTO: Istanza di interpello n..2001, ai sensi dell articolo 11, della legge n. 212 del 2000, presentato dal Signor in ordine all assoggettabilità all imposta
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliDeliberazione n. 1/pareri/2005
Deliberazione n. 1/pareri/2005 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI IN SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Enrico Gustapane (relatore) dott. Mario Donno dott.
DettagliA tutti i Fondi Pensioni. Loro sedi. Milano, 11 gennaio 2015
A tutti i Fondi Pensioni Loro sedi Milano, 11 gennaio 2015 Oggetto: nuova comunicazione all Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contributi previdenziali. Prime osservazioni Come noto, con provvedimento
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
Prot. n. 542 del 19 dicembre 2012 VISTO l art. 66, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Legge finanziaria 2003), e successive modificazioni, che istituisce i contratti di filiera e di distretto,
DettagliREGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 646 23/11/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18299 DEL 23/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: BILANCIO PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO
DettagliRISOLUZIONE N. 1/2008
PROT. n. 29463 ENTE EMITTENTE: OGGETTO: DESTINATARI: RISOLUZIONE N. 1/2008 Direzione dell Agenzia Mutui posti in essere da Enti, istituti, fondi e casse previdenziali nei confronti di propri dipendenti
Dettagli84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169
84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno
DettagliL.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.
L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per il concorso delle
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliREPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA
Lombardia/40/2015/PAR REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: Dott.ssa Simonetta Rosa Dott. Gianluca Braghò dott. Donato Centrone dott.
DettagliCONVENZIONE. per la gestione delle risorse conferite ai sensi della Delibera di Giunta n... del e ripartita ai sensi del relativo bando in forma di
CONVENZIONE per la gestione delle risorse conferite ai sensi della Delibera di Giunta n... del e ripartita ai sensi del relativo bando in forma di STRUMENTO IBRIDO DI PATRIMONIALIZZAZIONE TRA la Camera
Dettagli4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria
Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato
DettagliCOMUNE DI MONTECRETO
COPIA COMUNE DI MONTECRETO Provincia di Modena DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N 7 DEL 08.06.2015 OGGETTO: RINEGOZIAZIONE MUTUI CONCESSI DALLA CASSA DD.PP. AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 537 DELLA LEGGE
DettagliC O M U N E D I B A L S O R A N O (Provincia di L Aquila)
C O M U N E D I B A L S O R A N O (Provincia di L Aquila) DELIBERAZIONE ORIGINALE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 32 del 22/11/2014 OGGETTO: Rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.
DettagliLinee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti
Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Premessa Indice 1. A cosa serve il Fondo di Garanzia 2 2. Quali operazioni possono essere garantite ad un libero professionista
DettagliCOMUNE DI ASSEMINI RELAZIONE D INIZIO MANDATO
COMUNE DI ASSEMINI (Provincia di Cagliari) RELAZIONE D INIZIO MANDATO Sindaco Mario Puddu Proclamazione 11 giugno 2013 (Art. 4-bis, D. Lgs. 06/09/2011 n. 149 e s.m.) Deliberazione della Giunta Comunale
DettagliDeliberazione n. 139/2015/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA. composta dai magistrati:
Deliberazione n. 139/2015/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA composta dai magistrati: dott. Marco Pieroni dott. Massimo Romano dott. Italo Scotti dott.ssa Benedetta Cossu dott. Riccardo
DettagliFederazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche
Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche Centro Studi e Documentazione 00187 ROMA Via Piave 61 sito internet: www.flp.it Email: flp@flp.it tel. 06/42000358 06/42010899 fax. 06/42010628 Prot.
Dettagli- PROVINCIA DI MESSINA - DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL'AREA CONTABILE
ORIGINALE COMUNE DI RACCUJA - PROVINCIA DI MESSINA - DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL'AREA CONTABILE N. 528 Data 26/11/2014 OGGETTO: Rinegoziazione, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legge 27 ottobre
Dettagli* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011.
Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST in base alla Convenzione stipulata il 16.10.1998 tra il Ministero del Commercio con l Estero (ora Ministero dello Sviluppo Economico) e la SIMEST CIRCOLARE
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE PER L'ENERGIA Prot. n. 11-09-D332 PROVVEDIMENTO DEL DIRETTORE N. 11 DI DATA 29 Maggio 2009 O G G E T T O: Riadozione del conto consuntivo e della relazione
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliRISOLUZIONE N. 328/E
RISOLUZIONE N. 328/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 14 novembre 2007 OGGETTO: Istanza di Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212; interpretazione dell art. 15, comma 1, lett.
DettagliCOPIA DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE FINANZIARIO /CONTAEILE ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA
A lio COMUNE DI yerla FRO-YLIVCIA. DI SIRACIIS91. COPIA DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE FINANZIARIO /CONTAEILE NUMERO REGISTRO GENERALE 4 4 9 DEL 200 0//, NUMERO REGISTRO SETTORE 81/FC DEL 26/11/2014
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
IL MINISTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L INTEGRAZIONE VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione
DettagliCOMUNE DI BARDONECCHIA
COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE SERVIZIO RAGIONERIA E TRIBUTI N. 21 DEL 01 MARZO 2013 OGGETTO: UTILIZZO PERSONALE ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI ART.1 C. 557 DELLA L.
DettagliCome introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province
Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui, previsto dall articolo 3 comma 7 e
DettagliPRIME VALUTAZIONI SULLA DUE DILIGENCE DELLE PROVINCE E DELLE CITTA METROPOLITANE. Roma 5 agosto 2014 Conferenza Stato Città Autonomie Locali
PRIME VALUTAZIONI SULLA DUE DILIGENCE DELLE PROVINCE E DELLE CITTA METROPOLITANE Roma 5 agosto 2014 Conferenza Stato Città Autonomie Locali LA RILEVAZIONE DEI DATI L indagine sulla situazione finanziaria
DettagliDirezione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
Direzione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 615 approvata il 24 aprile 2014 DETERMINAZIONE: AFFIDAMENTO IN ECONOMIA E ISCRIZIONE
DettagliRISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003
RISOLUZIONE N.1/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 Oggetto: Istanza d interpello - Art. 11, legge 27-7-2000, n. 212. INPDAP- IVA-Trattamento fiscale applicabile ai mutui
DettagliCOMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliDeliberazione n. 119/2015/PAR
Deliberazione n. 119/2015/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA composta dai magistrati: dott. Antonio De Salvo dott. Marco Pieroni dott. Massimo Romano dott. Italo Scotti dott.ssa Benedetta
DettagliDELIBERAZIONE/PRONUNCIA N. 35/2007.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA DELIBERAZIONE/PRONUNCIA N. 35/2007. nell adunanza pubblica del 9 novembre 2007 composta dai seguenti magistrati: Presidente di Sez. Mario G.C. Sancetta Cons.
DettagliComitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt.
Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt. 12 e 13 CIRCOLARE n. 7/2013 approvata con delibera del 2 dicembre
DettagliC O M U N E D I C A S T E N A S O Provincia di Bologna VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
C O M U N E D I C A S T E N A S O Provincia di Bologna VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ATTO n. 146 del 11/11/2010 OGGETTO: RINEGOZIAZIONE MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI. Il giorno 11 del
Dettagli