Controlli energetici sugli edifici privati: obblighi, sanzioni e contributi economici
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1 Controlli energetici sugli edifici privati: obblighi, sanzioni e contributi economici Riferimenti normativi (DGR 8745/2008, LR 3/2001, LR 10/2009, LR 26/1995) Lodi, 28 novembre2012 Relatore: ing. Luca Bertoni 1
2 Aggiornamento normativo Inquadramento normativo La definizione del sistema edificio impianto e le novità introdotte dalla D.G.R. 8745/2008 Fase di progettazione: casi applicativi Obblighi di controllo per i Comuni La certificazione energetica Il D.Lgs. 115/08 e gli obblighi per i Comuni (energy manager, contratti servizio energia) Il nuovo modello di relazione tecnica (Allegato B alla D.G.R. 8745/2008) 2
3 Linee Guida - JRC 3
4 Linee Guide - JRC 8.1 Settore edilizio Regolamenti per edifici nuovi o ristrutturati Adottare degli standard di rendimento energetico globale più rigorosi rispetto a quelle applicabili a livello nazionale/regionale, specialmente se non particolarmente impegnativi. 4
5 Linee Guida - JRC 8.1 Settore edilizio Attuazione dei regolamenti Assicurare il rispetto degli standard di rendimento energetico e applicare delle multe se necessario. Si raccomanda di effettuare sia dei controlli amministrativi", sia "in loco". La presenza di un rappresentante dell autorità durante i lavori di ristrutturazione/costruzione dimostra che i regolamenti vengono presi seriamente e aiuta a migliorare le pratiche del settore edile a livello locale. 5
6 Compiti dei Comuni DLgs 192/05 Verificare la conformità alla documentazione progettuale (relazione Legge 10/91 conforme alla D.G.R. 8745/08), anche avvalendosi di esperti o di organismi esterni, qualificati e indipendenti, mediante: Controlli Accertamenti Ispezioni in corso d opera, ovvero entro 5 anni dalla data di fine lavori dichiarata dal committente Anche su richiesta del committente, dell acquirente o del conduttore dell edificio, con costo degli accertamenti ed ispezioni a carico dei richiedenti 6
7 Controlli dei Comuni D.M. 27 luglio 2005 I Comuni procedono all'attività di controllo di cui all'art. 33 della Legge 9 gennaio 1991, n. 10, provvedendo al controllo annuale a campione almeno del 5% delle relazioni di progetto di cui al comma 2, ed effettuando annualmente a campione verifiche per almeno il 5% degli edifici costruiti o in costruzione. 7
8 Legge 10/91 Art. 28. Relazione tecnica sul rispetto delle prescrizioni Il proprietario dell'edificio, o chi ne ha titolo, deve depositare in comune, in doppia copia, insieme alla denuncia dell'inizio dei lavori relativi alle opere di cui agli artt. 25 e 26, il progetto delle opere stesse corredate da una relazione tecnica, sottoscritta dal progettista o dai progettisti, che ne attesti la rispondenza alle prescrizioni della presente legge. Nel caso in cui la denuncia e la documentazione di cui al comma 1 non sono state presentate al comune prima dell'inizio dei lavori, il sindaco, fatta salva la sanzione amministrativa di cui all art. 34, ordina la sospensione dei lavori sino al compimento del suddetto adempimento. 8
9 Legge 10/91 Art. 26. Progettazione, messa in opera ed esercizio di edifici e di impianti Ai nuovi impianti, lavori, opere, modifiche, installazioni, relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell'energia, si applicano le disposizioni di cui all art. 9 della L. 10/1977, nel rispetto delle norme urbanistiche, di tutela artistico-storica e ambientale. [ ] L'installazione di impianti solari e di pompe di calore da parte di installatori qualificati, destinati unicamente alla produzione di acqua calda e di aria negli edifici esistenti e negli spazi liberi privati annessi, è considerata estensione dell'impianto idricosanitario già in opera. 9
10 Legge 10/91 Art. 33. Controlli e verifiche In caso di accertamento di difformità in corso d'opera il sindaco ordina la sospensione dei lavori. In caso di accertamento di difformità su opere terminate il sindaco ordina, a carico del proprietario, le modifiche necessarie per adeguare l'edificio alle caratteristiche previste dalla presente legge. Nei casi previsti dai commi 3 e 4 (qui sopra riportati), il sindaco informa il prefetto per la irrogazione delle sanzioni di cui all art
11 Legge 10/91 Art. 34. Sanzioni L'inosservanza dell'obbligo di cui al comma 1 dell art. 28 (deposito della relazione) è punita con la sanzione amministrativa non inferiore a lire un milione e non superiore a lire cinque milioni. Il proprietario dell'edificio nel quale sono eseguite opere difformi dalla documentazione depositata e che non osserva le disposizioni degli art. 26 e 27 è punito con la sanzione amministrativa in misura non inferiore al 5% e non superiore al 25% del valore delle opere. 11
12 Quadro normativo L.R. 24/2006 D.Lgs. 192/2005 D.G.R. 5018/2007 Ddg 15833/ /91/CE D.G.R. 5773/ /32/CE D.Lgs. 311/2006 D.Lgs. 115/2008 D.G.R. 8745/2008 Ddg 8935/
13 Art. 17 Clausola di cedevolezza Le norme del presente decreto (192/05) si applicano per le regioni e province autonome che non abbiano ancora provveduto al recepimento della direttiva 2002/91/CE fino alla data di entrata in vigore della normativa di attuazione adottata da ciascuna regione e provincia autonoma. Nel dettare la normativa di attuazione le regioni e le province autonome sono tenute al rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili dal presente decreto e dalla stessa direttiva 2002/91/CE 13
14 D.G.R. 8745/2008 Per tutto quanto non indicato nelle presenti disposizioni e negli atti ad esso correlati continuano ad applicarsi le disposizioni contenute nel d.lgs. 192/2005 e successive modifiche. 14
15 Esclusioni Beni culturali ed edifici di notevole interesse pubblico (D.Lgs. 42/2004 o PRG/PGT) nei casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto, con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici; i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati gli impianti installati ai fini del processo produttivo realizzato nell'edificio, anche se utilizzati, in parte non preponderante, per gli usi tipici del settore civile 15
16 D.G.R. 8745/2008 ALCUNE DEFINIZIONI 16
17 Bilancio energetico Perdite per trasmissione Q T Perdite per ventilazione Q V Apporti interni Q I Apporti solari Q S Calore impianto Q H Q V QT U QI QS QH QL U QG QSP QH 17
18 Perdite di impianto ENERGIA PRIMARIA FEP / EPH ETH Efficienza e ETH / EPH 18
19 Definizioni ristrutturazione di un impianto termico insieme di opere che comportano la modifica sostanziale dei seguenti sottosistemi: generazione e distribuzione; generazione ed emissione; distribuzione ed emissione del calore; rientrano in questa categoria anche: la trasformazione di un impianto termico centralizzato in impianti termici individuali; installazione di un impianto termico individuale previo distacco dall'impianto termico centralizzato; 19
20 Applicazione della nuova D.G.R. Caso applicativo Cosa controllare A Applicazione integrale a tutto l edificio FEP B C Applicazione limitata (grosse ristrutturazioni od ampliamenti) Applicazione limitata (interventi residuali) FEP / U U + 30% D Impianto di climatizzazione ε 20
21 Ambito di applicazione A Applicazione integrale a tutto l edificio Calcolo del FEP (fabbisogno di energia primaria) Nuovi edifici Demolizione e ricostruzione Ristrutturazioni (involucro + impianto) > 25% involucro Ampliamenti volumetrici > 20% Recupero sottotetti 21
22 Ambito di applicazione A Nel caso di ampliamenti volumetrici, sempre che il volume lordo a temperatura controllata o climatizzato della nuova porzione dell edificio risulti superiore al 20% di quello esistente e nel caso di recupero a fini abitativi di sottotetti esistenti, la verifica si applica: all intero edificio esistente comprensivo dell ampliamento volumetrico o del sottotetto, qualora questi siano serviti dallo stesso impianto termico; all ampliamento volumetrico o al sottotetto, qualora questi siano serviti da un impianto termico ad essi dedicato. 22
23 Valori limite FEP A Tabella A.1 Valori limite di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (KWh/m 2 anno) (esclusi collegi, conventi, caserme e scuole) Rapporto di forma D E F S/V < 1401 GG < 2100 GG < 2101 GG < 3000 GG > 3000 GG <0,2 21,3 34,0 34,0 46,8 46,8 >0,9 68,0 88,0 88,0 116,0 116,0 23
24 Valori limite FEP A Tabella A.2 Valori limite di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (KWh/m 3 anno) (tutti gli edifici con l'esclusione di quelli appartenenti alla categoria E.1 ) Rapporto di forma D E F S/V < 1401 GG < 2100 GG < 2101 GG < 3000 GG > 3000 GG <0,2 6,0 9,6 9,6 12,7 12,7 >0,9 17,3 22,5 22,5 31,0 31,0 24
25 Rapporto S/V Ai fini del calcolo del rapporto di forma dell'edificio, S/V, si considera: S, espressa in m 2, è la superficie che delimita verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento e verso l'esterno il volume riscaldato V; V è il volume lordo, espresso in m 3, delle parti di edificio riscaldate, definito dalle superfici che lo delimitano. 25
26 Esempi S/V 26
27 Variazioni S/V 27
28 Ambito di applicazione B Applicazione limitata Ristrutturazioni (solo involucro) che coinvolgono > 25 % superficie involucro (senza ristrutturare l impianto termico) Si può procedere, in alternativa alla verifica dell indice di prestazione energetica EP H alle sole verifiche delle trasmittanze delle strutture opache e trasparenti, effettuate sulla sola parte dell edificio oggetto dell intervento, senza applicare la maggiorazione del 30% sulle trasmittanze 28
29 Valori limite di trasmittanza B Zona climatica Opache verticali Strutture Opache orizzontali o inclinate Coperture Pavimenti verso locali non riscaldati o verso l'esterno Chiusure trasparenti comprensiv e di infissi D 0,36 0,32 0,36 2,4 E 0,34 0,30 0,33 2,2 F 0,33 0,29 0,32 2,0 29
30 Ambito di applicazione C Applicazione limitata Trasmittanza strutture opache (con tolleranza del 30%)e chiusure trasparenti oggetto di intervento Ristrutturazione edilizia (< 25% involucro); manutenzione straordinaria; ampliamenti (< 20% volume riscaldato); interventi non subordinati al titolo abilitativo. 30
31 Pareti di separazione Strutture edilizie di separazione tra edifici o unità immobiliari Strutture che delimitano verso l esterno o ambienti freddi gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, adiacenti ad ambienti a temperatura controllata (se non areati con aperture permanenti verso l esterno) Trasmittanza strutture opache Chiusure trasparenti Tra edifici o unità immobiliari confinanti Che delimitano ambienti non riscaldati verso esterno Che delimitano ambienti non riscaldati verso esterno < 0,8 W/m 2 K < 0,8 W/m 2 K < 2,8 W/m 2 K 31
32 Requisiti parte impiantistica D Nuova installazione impianto termico Pn > 100 KW Nuova installazione impianto termico Pn < 100 KW Ristrutturazione impianto termico Pn > 100 KW Efficienza globale media [ε] Diagnosi energetica 50% ACS fonti rinnovabili X X X X X X X X X Ristrutturazione impianto termico Pn < 100 KW Sostituzione generatore P < 35 KW Sostituzione generatore P < 100 KW Sostituzione generatore P > 100 KW Trasformazione da centralizzato in autonomo (> 4 unità) X --- X X X X --- X --- X Trasformazione da centralizzato in autonomo (P > 100 KW) X X X 32
33 Efficienza globale media D Potenza utile nominale (KW) ε = efficienza globale media stagionale (%) fluido termovettore liquido 20 78, , , , , , , , ,00 Si procede al calcolo dell efficienza globale media stagionale e alla verifica che lo stesso risulti superiore al valore limite riportato al paragrafo A.3 di cui all Allegato A Fluido termovettore liquido Fluido termovettore aria ε g,yr = log 10 (Pn)% ε g,yr = log 10 (Pn)% 33
34 Sostituzione generatore di calore D In caso di installazione di pompa di calore, verificare i valori di COP o GUE Pompe di calore Tipologia Condizioni nominali di riferimento COP - GUE aria - acqua ,00 acqua - acqua ,50 Elettriche terra - acqua ,00 terra - aria ,00 acqua aria ,70 aria - aria ,00 34
35 Sola sostituzione generatore D Obbligo di installare: dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone, che, per le loro caratteristiche di uso ed esposizione, possano godere, a differenza degli altri ambienti riscaldati, di apporti di calore solare o comunque gratuiti. impianti autonomi: centralina di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore, pilotata da sonde di rilevamento della temperatura interna ed esterna; impianti centralizzati: un cronotermostato con regolazione della temperatura ambiente su due livelli di temperatura nell arco delle 24 ore e centralina di termoregolazione pilotata dalla temperatura dell aria esterna e dell acqua di mandata del generatore 35
36 Temperatura di mandata del fluido D Per gli interventi di nuova costruzione e nei casi di nuova installazione o di sola ristrutturazione dell impianto termico, qualora non vi siano impedimenti tecnici oggettivi, in presenza di caldaie a condensazione, di pompe di calore ovvero di altri generatori di calore che abbiano efficienza superiore con temperatura di mandata del fluido termovettore bassa, quest ultima non deve essere superiore a 50 C. La prescrizione si intende rispettata qualora la temperatura di ritorno del fluido sia inferiore o uguale a 35 C. 36
37 Fonti rinnovabili D A partire dal 20 luglio % dell energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria con: Fonti rinnovabili; Teleriscaldamento alimentata da combustione di RSU, biogas o reflui energetici; Pompe di calore (COP o GUE); Se l ubicazione dell edificio rende impossibile l installazione di impianti alimentati secondo le disposizioni di cui sopra, oppure esistano condizioni tali da impedire il loro sfruttamento ottimale, le prescrizioni di cui al precedente punto possono essere omesse. L eventuale omissione dovrà essere dettagliatamente documentata nella relazione tecnica di cui all Allegato B. 37
38 Fonti rinnovabili D Obbligo di installare impianti alimentati da fonti rinnovabili: edifici pubblici e privati di nuova costruzione con DIA o PC successivi al 20 luglio 2007; nuovo impianto termico; ristrutturazione impianto termico trasformazione di impianto termico centralizzato in impianti termici autonomi; realizzazione impianto termico individuale per distacco dall'impianto termico centralizzato. 38
39 Fonti rinnovabili, teleriscaldamento D In occasione di nuova installazione o di ristrutturazione di impianti termici, è obbligatoria la predisposizione delle opere e degli impianti, necessari a favorire il collegamento a reti di teleriscaldamento, nel caso di presenza di tratte di rete ad una distanza inferiore a metri ovvero in presenza di progetti approvati nell ambito di opportuni strumenti pianificatori 39
40 D.G.R. 8745/2008 LA RELAZIONE TECNICA 40
41 La relazione tecnica Ai fini della compilazione della relazione tecnica di cui alla Legge 9 gennaio 1991, n. 10, art. 28, attestante la rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico degli edifici, il progettista provvede ad effettuare i calcoli necessari per verificare la conformità dell edificio ai requisiti di prestazione energetica richiesti dalla DGR. Lo schema e la modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di cui sopra sono riportati nell All. B. 41
42 La relazione tecnica Il proprietario dell edificio deposita presso il Comune, unitamente alla richiesta di permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività, la relazione di cui al precedente punto 12.1, in forma cartacea e in forma digitale. 42
43 La relazione tecnica Il proprietario dell edificio, nel caso di varianti al progetto che modifichino le prestazioni energetiche dell edificio, deposita presso il Comune, in forma cartacea e in forma digitale, unitamente alla denuncia di inizio attività, ovvero successivamente se le varianti avvengono in corso d opera, la relazione di cui al precedente punto 12.1, aggiornata secondo le varianti introdotte. 43
44 La relazione tecnica Il proprietario dell edificio deposita presso il Comune, unitamente alla dichiarazione di ultimazione lavori, l asseverazione del Direttore lavori circa la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto e alle sue eventuali varianti, compreso quanto dichiarato nella relazione tecnica di cui al punto 12.1 e suoi aggiornamenti di cui al punto 12.4, 44
45 La relazione tecnica Lo schema di relazione tecnica nel seguito descritto contiene le informazioni minime necessarie per accertare l osservanza delle norme vigenti da parte degli organismi pubblici competenti. Lo schema di relazione tecnica si riferisce all applicazione integrale della Delibera della Giunta regionale. Nel caso di applicazione parziale e/o limitata al rispetto di specifici parametri, livelli prestazionali e prescrizioni, le informazioni e i documenti relativi ai paragrafi 5, 6, 7, 8 e 9 devono essere predisposti in modo congruente con il livello di applicazione. 45
46 La relazione tecnica Per i calcoli necessari alla compilazione della presente relazione tecnica occorre utilizzare la metodologia di calcolo definita all Allegato E della Deliberazione della Giunta regionale del 26 giugno 2007, n. VIII/5018 e successive modifiche ed integrazioni. 46
47 OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA 47
48 Interventi soggetti a titolo abilitativo casi nuovi edifici demolizione e ricostruzione in ristrutturazione ristrutturazione edilizia che coinvolga più del 25% della superficie disperdente dell edificio cui l impianto di climatizzazione invernale o di riscaldamento è asservito ampliamento volumetrico, il cui volume lordo a temperatura controllata o climatizzato risulti superiore al 20% dell esistente * recupero a fini abitativi di sottotetti esistenti * obbligo se Permesso di costruire o DIA presentato dopo 1 settembre 2007 * riferito all intero edificio esistente comprensivo dell ampliamento volumetrico o del sottotetto, qualora questi siano serviti dallo stesso impianto termico 48
49 Edifici esistenti casi edifici, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell intero che avvenga mediante la cessione di tutte le unità immobiliari che lo compongono, effettuata con un unico contratto. edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, la cui superficie utile superi i m 2. contratti Servizio Energia e Servizio Energia Plus, nuovi o rinnovati, relativi ad edifici pubblici o privati * contratti, nuovi o rinnovati, di gestione degli impianti termici o di climatizzazione degli edifici pubblici * incentivi ed agevolazioni di qualsiasi natura, finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche dell'unita' immobiliare, dell'edificio o degli impianti * Entro i primi 6 mesi contrattuali obbligo dal 01/09/2007 Dal 01/09/2007 entro 01/07/ /01/ /07/ /09/
50 Edifici esistenti casi obbligo dal trasferimento a titolo oneroso delle singole unità immobiliari; 01/07/2009 contratti di locazione, di locazione finanziaria e di affitto di azienda comprensivo di immobili, siano essi nuovi o rinnovati provvedimenti giudiziali portanti trasferimenti immobiliari resi nell ambito di procedure esecutive individuali e di vendite conseguenti a procedure concorsuali 01/07/2010 provvedimenti pronunciati a decorrere dal 1 gennaio
51 Modifiche agli impianti termici casi Nuova installazione impianto termico Ristrutturazione impianto termico Sostituzione generatore di calore Pn > 100 KW Trasformazione impianto centralizzato in impianti autonomi ( > 4 unità immobiliari) obbligo dal A partire dalla data di entrata in vigore della D.G.R. n. 8745/08 * * Obbligo di diagnosi energetica se Pn generatore (anche come somma dei singoli) > 100 KW 51
52 Al termine dei lavori Se DIA o richiesta PC prima del 08/10/2005 Se DIA o richiesta PC dal 08/10/2005 Al 31/08/2007 Se DIA o richiesta PC dopo il 01/09/2007 Nulla Attestato di QUALIFICAZIONE energetica Attestato di CERTIFICAZIONE energetica 52
53 LE SANZIONI D.LGS. 192/05 (E S.M.I.), L.R. 10/09 53
54 Le sanzioni Progettazione Soggetto Violazione Sanzione Soggetto che accerta l'infrazione e irroga le sanzioni Proprietario Omessa presentazione progetto e relazione tecnica Legge Euro (art. 34, c1 L.10/91) Professionista qualificato relazione Legge 10 compilata senza il rispetto delle modalità stabilite nel decreto 30 % parcella Professionista qualificato (*) relazione Legge 10 non veritiera Da a Comune Professionista qualificato (*) relazione Legge 10 non veritiera (in caso di bonus volumetrico o agevolazioni) Da a Comune (*) Nel caso di sanzione a carico del professionista l'ente accertatore provvede a darne comunicazione all'ordine professionale 54
55 Le sanzioni Esecuzione lavori Soggetto Violazione Sanzione Direttore Lavori (*) Direttore Lavori (*) omette di presentare al Comune l'asseverazione di conformità delle opere e dell'attestato di qualificazione energetica presenta al comune la asseverazione nella quale attesta falsamente la correttezza dell'attestato di qualificazione energetica o la conformità delle opere realizzate rispetto al progetto o alla relazione tecnica 50 % parcella e segnalazione all ordine Euro e segnalazione all ordine (art. 34, c. 7 Legge 10/91) Soggetto che accerta l'infrazione e irroga le sanzioni Direttore Lavori (*) e Proprietario Realizza l'intervento in difformità dalla prestazione energetica indicata nella relazione di legge 10 Da a Comune Direttore Lavori (*) e Proprietario Proprietario Realizza l'intervento in difformità dalla prestazione energetica indicata nella relazione di L.10 la difformità comporta prestazioni energetiche inferiori ai requisiti minimi Realizza opere difformi da progetto e relazione tecnica Legge 10 Da a % valore delle opere (art. 34, c2 Legge 10/91) Comune 55
56 Le sanzioni Certificazione energetica Soggetto Violazione Sanzione Certificatore energetico (**) Certificatore energetico (**) Proprietario Proprietario Costruttore attestato di certificazione o qualificazione energetica senza il rispetto dei criteri e delle metodologie attestato di certificazione o qualificazione energetica non veritiero che comporta una classe energetica superiore Omette di allegare all'atto di trasferimento a titolo oneroso l'attestato di certificazione energetica Omette di fornire al locatario copia dell'attestato di certificazione energetica Omessa certificazione energetica Da 500 a Da 500 a /mq Da a Da a Soggetto che accerta l'infrazione e irroga le sanzioni Regione Lombardia Regione Lombardia Regione Lombardia Regione Lombardia 56
57 DEROGA ALLE DISTANZE D.LGS. 115/
58 Deroga alle distanze (nuova costruzione) In presenza di una riduzione minima del 10% dell indice di prestazione energetica, certificata con le modalità di cui al D.Lgs. 192/2005: con riferimento alla sola parte eccedente i 30 cm e fino ad un massimo di ulteriori 25 cm per gli elementi verticali e di copertura È permesso derogare, a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle: distanze minime tra edifici; distanze minime di protezione del nastro stradale; alle altezze massime degli edifici; distanze minime dai confini di proprietà. 58
59 Esemplificazione grafica (nuovo edificio) Se EP H,prog < 0,9 EP H,lim Nuovo edificio - Altro edificio esistente - Nastro stradale; - Altezza massima edificio 30 max 25 D 59
60 Deroga alle distanze (edifici esistenti) In presenza di una riduzione minima del 10 % dei limiti di trasmittanza, certificata secondo il D.Lgs. 192/05: È permesso derogare, a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle: distanze minime tra edifici e dai confini di proprietà (nella misura max di 20 cm); distanze minime di protezione del nastro stradale (nella misura massima di 20 cm); alle altezze massime degli edifici (nella misura massima di 25 cm) La deroga può essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edifici confinanti. 60
61 Esemplificazione grafica (edifici esistenti) Se U prog < 0,9 U all A Edificio esistente Edificio esistente D ( ) 61
62 INCENTIVI VOLUMETRICI L.R. 26/1995 E L.R. 33/
63 Bonus volumetrici (art. 2 L.R. 26/95) Comma 1 I tamponamenti perimetrali e i muri perimetrali portanti, nonché i tamponamenti orizzontali e i solai delle nuove costruzioni di qualsiasi genere soggette alle norme sul risparmio energetico e, indistintamente, di tutti gli edifici residenziali che comportino spessori complessivi sia per gli elementi strutturali che sovrastrutturali superiori a cm 30, non sono considerati nei computi per la determinazione dei volumi e nei rapporti di copertura, per la sola parte eccedente i cm 30 e fino ad un massimo di ulteriori cm 25 per gli elementi verticali e di copertura e di cm15 per quelli orizzontali intermedi, se il maggior spessore contribuisce al miglioramento dei livelli di coibentazione termica, acustica o di inerzia termica. 63
64 Bonus volumetrici (art. 2 L.R. 26/95) 1-ter I muri perimetrali portanti e di tamponamento, nonché i solai che costituiscono involucro esterno di nuove costruzioni e di ristrutturazioni soggette al rispetto dei limiti di fabbisogno di energia primaria o di trasmittanza, previsti dalle disposizioni regionali in materia di risparmio energetico, non sono considerati nei computi per la determinazione della superficie lorda di pavimento (s.l.p.), dei volumi e dei rapporti di copertura in presenza di riduzioni certificate superiori al 10 % rispetto ai valori limite previsti dalle disposizioni regionali sopra richiamate 64
65 L.R. 26/1995 Ddg 8935 del 7/8/2008 Si applica dall 1/1/08 ai titoli abilitativi perfezionati dopo tale data, anche a seguito di variante del precedente titolo abitativo, purché questo sia ancora efficace (preclusa quando sia stata dichiarata l ultimazione dei lavori). La dotazione di standard urbanistici è calcolata al netto dei muri perimetrali 65
66 L.R. 26/1995 Ddg 8935 del 7/8/2008 Gli oneri di urbanizzazione sono calcolati su una slp che non tiene conto dei muri perimetrali Lo scomputo si applica ai muri perimetrali ed ai solaio che costituiscono involucro esterno. Sono esclusi le parti che confinano con locali non riscaldati (vani scala, cantine, sottotetti, etc) 66
67 Compiti di controllo DdG 8935 del 07/08/2008 (Bonus volumetrico, riduzione certificata 10% FEP): il rispetto dei limiti è verificato in fase di progetto con la relazione tecnica ex lege 10/91 e in fase finale con l attestato di certificazione energetica; l ACE consente di verificare se l edificio corrisponde all ultimo progetto approvato; in caso di discordanza tra FEP dichiarato e certificato, il Comune dovrà provvedere a revocare i benefici concessi e, ove ricorrano i presupposti, a sanzionare l abuso edilizio verificatosi 67
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