Aggiornamento aprile 2015

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1 Capitolo 24 Aggiornamento aprile 2015 Perché un ulteriore aggiornamento? Gli avvenimenti delle ultime settimane giustificano un ulteriore aggiornamento in questo 7 Montaggio di alcuni pezzi della mia vita. Mi rendo comunque conto che alcune prospettive rimangono ancora confuse, anche se nei prossimi mesi la situazione dovrebbe chiarirsi. Pertanto è prevedibile che presto possa rendersi necessaria una ulteriore (forse ultima) edizione di questa ricostruzione di alcuni pezzi significativi della mia vita. Mercoledì 8 aprile 2015 Ore Entro nel mio studio per il mio ultimo giorno all Istituto Europeo di Oncologia, dopo oltre 20 anni di impegno lavorativo con tante soddisfazioni, delusioni, speranze, aspettative, progetti realizzati o falliti. Sono solo: mi sembra di essere in un mare senza orizzonti, abbandonato da tutti, con l impressione di un naufragio. Non so che cosa rimarrà: forse nulla. Però è coerente con il mio passato il continuare a navigare anche se forse senza speranza di scoprire qualcosa di rassicurante all orizzonte. Se lo slogan finale deve essere resistere, resistere, resistere, cercherò di fare il punto della situazione per gestire al meglio gli eventi dei prossimi mesi. Dovrò anche farmene una ragione. Sabato 25 aprile 2015: La situazione attuale e le prospettive future La situazione attuale (25 aprile 2015) è decisamente confusa, per cui è impossibile prevedere quello che accadrà in futuro. Ecco l indice di questo aggiornamento: 1. La situazione attuale e le prospettive future all Istituto Europeo di Oncologia (la Chirurgia Generale e la Divisione IEO di Cure palliative e Terapia del dolore)

2 2. La situazione attuale e le prospettive future del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative 3. La situazione e le prospettive future dell Hospice Cascina Brandezzata 4. La situazione attuale e le prospettive future della mia vita professionale e lavorativa 5. Il futuro prevedibile della mia vita privata Nel tentativo di chiarire alcune situazioni complesse ho chiesto di incontrarmi con Persone che forse potrebbero consentire alcune ragionevoli soluzioni: # Nei prossimi giorni mi incontrerò con il Presidente, con il Direttore Scientifico e con il Direttore Amministrativo dell Istituto Europeo di Oncologia. # Lunedì 27 aprile mi incontrerò con i Dirigenti di diversi Uffici della Amministrazione dell Università degli Studi di Milano mentre sono in attesa di essere ricevuto dal Rettore. # Nei prossimi giorni mi incontrerò anche con il Direttore della Divisione IEO Sistemi informativi e Tecnologie per trovare, se possibile, soluzioni ad alcune criticità nel settore Telecomunicazioni in Cascina Brandezzata. # Il 12 giugno è convocato il Consiglio del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative nella cui agenda è previsto come primo punto La situazione attuale e le prospettive del Centro. # Nel mese di giugno sarà presentata la richiesta di istituzione del 16 Master di 1 livello in Cure palliative, mentre il giugno si svolgerà a Gargnano sul Garda il 4 corso residenziale di formazione per i Tutors delle sedi di tirocinio dei Master in Cure palliative. # Nel mese di giugno sarà pubblicato il Bando 2015 dei prossimi Corsi di formazione per Assistenti familiari con una bozza dei relativi programmi. # Nelle prossime settimane sono prevedibili alcuni sviluppi relativi alla mia vita esistenziale privata. # Nel prossimo autunno 2015, forse, dovrebbe essere possibile programmare la 8^ e ultima edizione del montaggio, con la conclusione degli episodi significativi della mia vita. 1. La situazione attuale e le prospettive future all Istituto Europeo di Oncologia a) Presto incontrerò il Presidente IEO (dott. Carlo Buora). Carlo Buora è stato mio compagno di classe al Liceo Scientifico Alessandro Volta, per cui il nostro comune Insegnante di lettere è stato Carlo Salani (il maestro della mia vita, oltre che mio amico e compagno). Chiederò a Carlo Buora di chiarirmi le motivazioni delle scelte (a mio avviso economicamente ed eticamente criticabili) relative alla ristrutturazione della Chirurgia Generale IEO con un modello organizzativo insostenibile e con risultati che mi sembrano negativi per i Pazienti, per il SSN e per l Istituto. Ristrutturazione che è stata condotta senza che, negli ultimi due anni, il Professore Ordinario di Chirurgia Generale (che ha diretto dal 1994 al 2014 la Chirurgia

3 Generale IEO) sia mai stato contattato per un parere e senza che sia stata coinvolta l Università degli Studi di Milano, anche se la Divisione di Chirurgia Generale IEO dovrebbe essere a direzione universitaria (come chiaramente riportato nel testo della Convenzione recentemente firmata dal Rettore e dalla Amministrazione IEO). L attuale modello organizzativo insostenibile è descritto nei capitoli 5, 6, 7, 8 e 20 di questa 7^ edizione del Montaggio. Nell aggiornamento gennaio 2015 del capitolo 20 è riportata una mia ( Riflessioni ), inviata al dott. Carlo Buora il 14 dicembre scorso. b) Nei prossimi giorni dovrei anche incontrarmi con il Direttore Scientifico IEO (prof. Roberto Orecchia, P.O. di Radioterapia presso l Università degli Studi di Milano) recentemente subentrato nel ruolo che dal 1994 è stato ricoperto dal prof. Umberto Veronesi. Riporto di seguito la con cui ho chiesto di essere ricevuto e altre precedentemente inviate ( e ): Da: Andreoni Bruno Inviato: giovedì 23 aprile :12 A: Orecchia Roberto Oggetto: I: Riflessioni Caro Roberto, credo ormai che sia mio dovere manifestare le mie considerazioni su alcune criticità relative al nostro Istituto e alla nostra Università. Lunedì mi incontrerò con il dott. Buora mentre ho chiesto un appuntamento con il nostro Rettore. Se lo ritieni opportuno potremmo parlarne. Cordialmente bruno andreoni Da: Andreoni Bruno Inviato: sabato 4 aprile A: Orecchia Roberto Oggetto: Riflessioni Caro Roberto, giovedì 9 aprile mi trasferirò definitivamente in Cascina Brandezzata per cui, non essendo stato possibile incontrarci prima, ti invio alcune mie riflessioni su due argomenti per me importanti: 1) Situazione precedente, attuale e futura nelle Cure palliative (Divisione IEO Cure palliative, Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative, Hospice Cascina Brandezzata, Programma Ospedale-Territorio per la continuità assistenziale area sud di Milano) a) Recenti attività - Relazione risultati attività svolte nel 2014 dalla Divisione IEO Cure palliative e Terapia del dolore (consegnata alla Amministrazione il ). - Convenzione tra Istituto Europeo di Oncologia e Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative (siglata il ). - Contratto di concessione in comodato d uso gratuito del lotto 3 di Cascina Brandezzata all Università degli Studi di Milano per le attività del Centro universitario per le Cure palliative (firmato nel mese di febbraio 2015). - Intensa attività formativa, di studio e culturale nel settore della Medicina palliativa di cui si citano come esempio: Conclusione con discussione tesi Master 2 livello in Cure palliative (5.3.15), Corsi per Assistenti familiari (tutti i sabati), Modulo introduttivo 15 Master in Cure palliative ( ), Eventi aperti al pubblico [es. Convegno , Seminari Corso per MMG ( ), ecc]. b) Prospettive future - Apertura Hospice Cascina Brandezzata (ottobre 2015) - Programma Ospedale-Territorio per la continuità assistenziale nella Rete area sud di Milano (breve sintesi in attachment) - Ulteriori e più visibili attività (Formazione Ricerca Cultura per le Cure palliative) - Considerando quanto mi aspetta in Cascina Brandezzata, affiderei la gestione clinica della Divisione IEO di Cure palliative e Terapia del dolore (di cui continuerò ad essere Direttore) al dott. Vittorio Guardamagna. 2) Recente storia Chirurgia Generale IEO e prospettive future # Dal 1994 sino al 1 aprile 2014, sono stato il Direttore della Chirurgia Generale IEO a direzione universitaria. # Il 1 aprile 2014 ho cessato di esercitare attività clinica chirurgica all IEO (quando ancora ero in grado di fare bene il Chirurgo come documentano gli interventi complessi eseguiti con successo negli ultimi mesi). # Anche ora continuo ad essere P.O. di Chirurgia Generale, Vice-Presidente Società Lombarda di Chirurgia, Docente e Presidente Commissione paritetica della Scuola di Specializzazione di Chirurgia Generale; sono stato e continuo ad essere il Referente dei Chirurghi nel C.E. ROL che ha elaborato il PDTA ROL per i tumori del colon retto con relativi Indicatori (che sono stati posti come obiettivi a tutti i Direttori ASL e A.O. in Regione Lombardia).

4 # Da un paio d anni un Search Committee IEO stà cercando, per ora senza successo, di acquisire un Chirurgo eccellente che possa assumere il ruolo di Direttore della Chirurgia Generale IEO. Bruno Andreoni, nonostante la sua esperienza documentata, non è stato mai interpellato (non certo per fare la scelta del Chirurgo eccellente, ma almeno per acquisire qualche indicazione orientativa). L unico Chirurgo eccellente identificato sinora è stato un Collega non universitario, sicuramente esperto, ma ormai ritirato per sopraggiunti limiti di età. # In precedenti mie comunicazioni alla Amministrazione IEO, mi sono permesso di segnalare (senza ricevere alcun riscontro) che all interno dell IEO operano da lungo tempo due Chirurghi esperti con grande competenza chirurgica (come risulta dalla casistica chirurgica riportata nei registri depositati in Direzione Sanitaria) e con una produzione scientifica giudicata eccellente dalla Commissione nazionale per le idoneità a Professore di prima fascia nel settore Chirurgia Generale. Il costo economico per un eventuale candidato interno è enormemente inferiore a quello di eventuali candidati esterni. # Considerando che la Divisione IEO di Chirurgia Generale dovrebbe essere a direzione universitaria (come previsto nella Convenzione IEO-Università degli studi di Milano recentemente siglata), segnalo che uno dei 2 Chirurghi interni con idoneità a Professore di prima fascia è un Ricercatore Universitario che presto dovrebbe diventare Professore Associato. Considerando i punti precedentemente elencati, la mia riflessione sulle scelte per la riorganizzazione della Chirurgia Generale IEO sono facilmente intuibili, ma le potrei meglio precisare se mi fosse richiesto (potrei dare i miei suggerimenti mettendo da parte la ferita che ho subito per la modalità poco rispettosa con cui sono stato rottamato dalla Chirurgia IEO). Evidenzio che, come risulta nei dati pubblicati dal PNE di Agenas, dallo Sportello Cancro del Corriere della Sera e da altri Data Base sanitari, IEO nell ultimo anno di mia attività chirurgica (anno 2013 e primo trimestre 2014) aveva conseguito risultati ottimi come numero di interventi (risultavamo secondi dopo INT per i tumori colon retto e secondi dopo Spedali Civili di Bs per i tumori gastrici) e come Ricavi clinici SSN/Solventi, nonostante le risorse limitate assegnate alla Divisione universitaria da me diretta. La mia attività chirurgica nella ROL (sintetizzata nel Convegno Il PDTA tumori colon retto con relativi Indicatori, tenuto il presso la Sala Pirelli di Regione Lombardia) e nella Società Lombarda di Chirurgia (vedi anche analisi finale Studio multicentrico ROL Percorso di cura tumori retto, ricostruito con metodologia BDA ) è stata nel 2014 sicuramente apprezzata. Caro Roberto, termino queste mie riflessioni che ti anticipo prima di inserirle in un mio documento ( Il montaggio di alcuni pezzi della mia vita ) che vorrei aggiornare e, forse, concludere. Spero di potere contare su di te nelle prossime riunioni del Consiglio del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative di cui da sempre sei membro (riporto di seguito il verbale dell ultima riunione svoltasi il 5 marzo 2015 in Cascina Brandezzata). A presto bruno Da: Andreoni Bruno Inviato: martedì 31 marzo A: Orecchia Roberto Oggetto: Programma Ospedale-Territorio continuità assistenziale area sud Milano Caro Roberto, come ti avevo già segnalato, giovedì 9 aprile è previsto il trasloco mio, della mia Segretaria, del mio PC e delle mie carte in Cascina Brandezzata (naturalmente per ora continuerò ad essere Direttore della Divisione IEO di Cure palliative e Terapia del dolore). In qualità di Direttore del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative, sarà mio compito completare la realizzazione del progetto Cascina Brandezzata. Prima del mio definitivo trasferimento, avrei piacere di incontrarti per potere condividere con Te alcune mie riflessioni. Ti confermo l intenzione di avviare il Programma Ospedale Territorio per la continuità assistenziale nella rete socio-sanitaria area sud di Milano. Nei prossimi giorni inviterò a un tavolo tecnico i Referenti dei Servizi Informativi di IEO, A.O. H S. Paolo, Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Associazione Vidas (parteciperà anche il MMG del nostro Comitato Ospedale Territorio senza Dolore). Scopo della riunione sarà quello di identificare uno strumento informatico che consenta una adeguata comunicazione tra i diversi nodi della Rete. Le U.O. che dovrebbero partecipare al programma con i relativi Referenti sono elencate nell allegato in attachment. A presto bruno Da: Andreoni Bruno Inviato: lunedì 23 marzo A: Orecchia Roberto Oggetto: I: Convocazione: "Incontro con la Direzione Scientifica" Caro Roberto, domani (ore 11.00, sala Direzione Scientifica) ci sarà la riunione di Budget 2015 della Divisione di Cure palliative e Terapia del dolore (non so se sarai presente). Come già precedentemente ti avevo presentato, vorrei avviare il Programma Ospedale Territorio per la continuità assistenziale nella Rete socio-sanitaria area sud di Milano. Lunedì prossimo sono stato invitato a illustrare il progetto presso il Dipartimento Interaziendale Cure palliative della ASL Milano (ti allego la mia presentazione ppt). Giovedì 9 aprile mi trasferirò definitivamente in Cascina Brandezzata (è evidente che il Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative e l Hospice Cascina Brandezzata saranno nodi importanti nel programma Ospedale Territorio per la continuità assistenziale). Ti ricordo che avrei piacere di incontrarti nei prossimi giorni anche per essere informato sugli sviluppi della Chirurgia Generale IEO che mi interessa sempre, in qualità di P.O. di Chirurgia Generale, di membro C.E. ROL e di vice-presidente Società Lombarda di Chirurgia. A presto bruno

5 Da: Andreoni Bruno Inviato: lunedì 9 marzo A: Orecchia Roberto Oggetto: Attività in Cascina Brandezzata Caro Roberto, entro la fine del mese mi trasferirò in Cascina Brandezzata, senza modificare il mio recapito telefonico (02/ ) e il mio indirizzo (bruno.andreoni@ieo.it). Come probabilmente sai, il lotto 3 di Cascina Brandezzata (planimetria in attachment) è ormai sede dell Università degli Studi di Milano per le attività del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative (di cui sono Direttore e cui anche tu afferisci come Referente del Dipartimento S. Paolo). Come già annunciato nell ultima riunione del Consiglio del Centro (giovedì 5 marzo) e nell ultimo Seminario del Convegno dedicato ai MMG (cui ha partecipato anche il Presidente dell Ordine dei Medici di Milano), si vorrebbe avviare il Programma Ospedale Territorio per la continuità assistenziale nella Rete socio-sanitaria area sud Milano coinvolgendo i nodi già presenti nella precedente Ricerca Finalizzata Rete Cure palliative area sud di Milano (finanziata dal Ministero della Salute). Avrei piacere che tu sostenessi l iniziativa nelle sedi di tua competenza. Naturalmente un nodo della Rete area sud di Milano potrebbe essere l IEO con la sua UCP, un altro nodo potrebbe essere l Hospice Cascina Brandezzata, un altro il Centro Universitario Interdipartimentale. Quando vuoi, sono a tua disposizione per approfondire l argomento A presto bruno c) Nei prossimi giorni dovrei anche incontrarmi con il Direttore Amministrativo, con il Direttore Marketing e Comunicazione, con il Direttore Sistemi Informativi/Tecnologie, con il Direttore Risorse Umane e con il Direttore SITRA dell Istituto Europeo di Oncologia. Tutti questi incontri sono finalizzati a fare chiarezza su alcune criticità, soprattutto relative alla collaborazione dello IEO nelle attività di Cascina Brandezzata. 2. La situazione attuale e le prospettive future del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative Dal mese di febbraio 2015, il lotto 3 di Cascina Brandezzata è stato ceduto in comodato d uso gratuito all Università degli Studi di Milano, per cui il Centro Universitario ha attualmente la sua sede operativa presso Cascina Brandezzata (come indicato nel suo Statuto). Nella sede universitaria di Cascina Brandezzata si stanno svolgendo diverse attività di formazione (Master, Corsi di aggiornamento per gli Operatori socio-sanitari della Rete di Cure paliative e per i Volontari di Cascina Brandezzata, Corsi di formazione per Assistenti familiari), di ricerca (Gruppi di studio promossi dal Centro) ed eventi culturali per la Cittadinanza milanese sul tema della Medicina palliativa e della Solidarietà per le fasce fragili della popolazione. Purtroppo, nonostante queste intense attività, dopo oltre due mesi dalla firma del contratto di concessione in comodato d uso all Università, diverse criticità relative alla gestione della sede non sono ancora state risolte. Pertanto si renderanno necessarie alcune riunioni con i Dirigenti di diversi Uffici dell Amministrazione universitaria. Inoltre è previsto un incontro con il Rettore per meglio chiarire le prospettive future. Si riporta di seguito una recente inviata al Rettore con la richiesta urgente di appuntamento e le precedenti , e :

6 Da: Andreoni Bruno Inviato: sabato 11 aprile :04 A: Rettore Oggetto: R: Master 2 livello in Cure palliative Caro Rettore, come evidenziato nella tua (di seguito riportata) naturalmente sarà molto importante conoscere la valutazione degli aspetti collaborativi e organizzativi con diversi partners istituzionali. Scopo dell incontro da me promosso presso il Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative è quello di avere una idea orientativa delle attuali risorse umane disponibili per presentare una realistica domanda di istituzione di un Master di 2 livello in Cure palliative per il prossimo a.a (la dead line per la presentazione delle richieste in Dipartimento è il prossimo mese di luglio). Dopo l esperienza negativa dell anno scorso, non mi sentirei di avviare una iniziativa così impegnativa come Coordinatore senza che ci siano risorse umane adeguate su cui potere contare (non vorrei assumere un compito così oneroso in solitudine senza avere la garanzia di una sua fattibilità). Ho chiesto alla Tua Segreteria un appuntamento anche per condividere con Te una scelta così importante per i miei ultimi 18 mesi di attività prima del mio definitivo ritiro per sopraggiunti limiti di età. A presto bruno andreoni Da: Rettore [mailto:rettore@unimi.it] Inviato: venerdì 10 aprile A: Andreoni Bruno; augusto.caraceni@unimi.it; alessandra.pigni@istitutotumori.mi.it; Ditaranto Rocco; mcac7; barbara.rizzi@vidas.it; adecalo Cc: oscar.corli@marionegri.it; martin.langer@istitutotumori.mi.it; anne.destrebecq@unimi.it; Guardamagna Vittorio Andrea; enrico.tapella@unimi.it; elena.sarchi@unimi.it Oggetto: Master 2 livello in Cure palliative Gentilissimi, desidero informarvi che ferma restando la disponibilità dell Ateneo ad attivare il Master in questione per il secondo semestre dell a.a stiamo ora valutando gli aspetti collaborativi e organizzativi con i diversi partners istituzionali. Sarà mia cura aggiornarvi sull andamento e sull esito di questo processo. Cordiali saluti Gianluca Vago Da: Andreoni Bruno Inviato: mercoledì 8 aprile A: 'Caraceni Augusto'; 'Pigni Alessandra'; Ditaranto Rocco; Ceresa Marco; Calori Adele Gianna; 'Rizzi Barbara' Cc: 'Langer Martin'; 'Anne Lucia Leona Destrebecq (anne.destrebecq)'; 'Oscar Corli'; Guardamagna Vittorio Andrea; 'Enrico Tapella'; 'elena.sarchi@unimi.it' Oggetto: R: Riunione per Master 2 livello in Cure palliative Si conferma la riunione di venerdì 17 aprile 2015 (ore precise) per valutare la presenza di risorse adeguate per presentare la richiesta di istituzione del Master di 2 livello in Cure palliative per il 2 semestre dell a.a La riunione si svolgerà nella sede del Centro Universitario Interdipartimentale Cascina Brandezzata (via Ripamonti, 428 con parcheggio nel cortile). A disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente bruno andreoni Da: Andreoni Bruno Inviato: venerdì 3 aprile A: 'Caraceni Augusto'; 'Pigni Alessandra'; Ditaranto Rocco; Ceresa Marco; Calori Adele Gianna; Rizzi Barbara Cc: 'Langer Martin'; 'Anne Lucia Leona Destrebecq (anne.destrebecq)'; 'Oscar Corli'; Guardamagna Vittorio Andrea Oggetto: Riunione per Master 2 livello in Cure palliative Cari Amici, è necessario decidere se avviare la richiesta di istituzione del Master di 2 livello in Cure palliative per il 2 semestre dell a.a La dead line per la presentazione della documentazione in Dipartimento è fissata per la prima metà di giugno e la preparazione dei documenti necessari è abbastanza complessa. Pertanto, in qualità di possibile Coordinatore, convocherei una riunione presso la sede del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative (via Ripamonti, 428) per venerdì 17 aprile 2015 (ore precise), per valutare se esistano le condizioni e le risorse necessarie per avviare l iniziativa. A disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente bruno andreoni

7 Altre sono state indirizzate al dott. Augusto Caraceni che potrebbe presto diventare Professore Associato presso l Università degli Studi di Milano nella disciplina Cure palliative : Da: Andreoni Bruno Inviato: giovedì 23 aprile :35 A: Caraceni Augusto Tommaso Cc: Anne Lucia Leona Destrebecq (anne.destrebecq); Langer Martin Oggetto: Riflessioni Caro Augusto, naturalmente temo non sia ormai più possibile richiedere l istituzione del Master di 2 livello in Cure palliative per il prossimo anno accademico (è un vero peccato!!!). Oggi mi sono incontrato con Anne Destrebecq e abbiamo deciso di presentare solo la richiesta di istituzione del 16 Master di 1 livello in Cure palliative. Non essendoci un Master di 2 livello, abbiamo concordato che l accesso al 16 Master sia ancora concesso anche ai Medici e non solo alle Professioni sanitarie come sarebbe previsto nei Decreti Master. Non sarà coerente con i Decreti, ma consentirà di mantenere viva una esperienza ultradecennale che potrebbe facilitare una eventuale tua promozione dell insegnamento pre e post laurea della Medicina palliativa, qualora tu diventassi Professore Associato di Cure palliative di UNIMI. Comunicherò la nostra decisione al nostro Rettore, mettendomi a disposizione almeno sino a quando tra 18 mesi mi dovrò ritirare per sopraggiunti limiti di età. Mi dovresti comunque confermare il tuo interesse a continuare a partecipare alle attività del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative il cui C.S. è convocato per venerdì 12 giugno presso Cascina Brandezzata. Con stima e amicizia Bruno Verbale della riunione straordinaria del Consiglio del Centro Universitario di venerdì 17 aprile 2015 per valutare la fattibilità per un Master UNIMI di 2 livello in Cure palliative per medici: Da: Andreoni Bruno Inviato: sabato 18 aprile A: 'Caraceni Augusto'; 'Pigni Alessandra'; Ditaranto Rocco; 'Rizzi Barbara'; 'Oscar Corli'; Guardamagna Vittorio Andrea Cc: 'Langer Martin'; 'Anne Lucia Leona Destrebecq (anne.destrebecq)'; 'Enrico Tapella'; Oggetto: Riunione in Cascina Brandezzata Venerdì 17 aprile (ore ) si è svolta la riunione nella sede del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative (presso Cascina Brandezzata) convocata con la seguente agenda: 1. Pianificazione prossime attività formative promosse dal Centro (Master e Corsi di Perfezionamento universitari in Cure palliative, Corsi di aggiornamento per Operatori socio-sanitari e per Volontari di Cascina Brandezzata, Corsi per Assistenti familiari) 2. Programmazione attività gruppi di studio Approccio palliativo nelle malattie avanzate e nelle gravi fragilità psico-fisico-sociali 3. Varie ed eventuali Hanno partecipato: Oscar Corli, Vittorio Guardamagna, Barbara Rizzi, Rocco Ditaranto, Elisabetta Cofrancesco, Irene Pellizzone, Nordiana Baruzzi, Bruno Andreoni. 1. Pianificazione prossime attività formative promosse dal Centro a) Master di 1 livello in Cure palliative e Terapia del dolore: entro giugno deve essere presentata la richiesta del 16 Master di 1 livello che dovrà coordinarsi con la eventuale richiesta del Master di 2 livello (è programmato un incontro di A. Destrebecq con B. Andreoni per valutarne la struttura). b) Master di 2 livello in Cure palliative: entro giugno si deve valutare l opportunità e la fattibilità di una richiesta di Master di 2 livello (2-3 edizione di un Master di 2 livello presso l Università degli Studi di Milano). La decisione relativa alla presentazione della richiesta dipenderà dalle seguenti valutazioni: # Parere/suggerimenti del Rettore (e di conseguenza dell Ufficio Master). # Risorse umane disponibili a lavorare per la progettazione e la realizzazione secondo un programma che potrebbe articolarsi in 2 blocchi (uno presso il Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative, l altro presso l Istituto Nazionale Tumori). Le risorse attualmente prevedibili sono le seguenti: - Istituto Nazionale Tumori: Augusto Caraceni (membro C.O.); Alessandra Pigni (con relativo contratto di collaborazione con l Università). -Centro Universitario Cascina Brandezzata: Bruno Andreoni; Rocco Ditaranto per la progettazione. - Barbara Rizzi (Associazione Vidas), Oscar Corli (Istituto M. Negri), Vittorio Guardamagna (IEO) ed Elisabetta Cofrancesco (Associazione REF) per la realizzazione di alcuni Insegnamenti. Naturalmente, qualora si decida di presentare la richiesta del Master di 2 livello, sarà necessario che l iniziativa si coordini con quella del Master di 1 livello. Qualora si decida di presentare la richiesta per il Master di 2 livello, tutti i Soggetti coinvolti nella organizzazione (Caraceni, Pigni, Andreoni, Ditaranto, Corli, Guardamagna, Rizzi, Cofrancesco) saranno invitati al 4 Corso residenziale per Tutor che si svolgerà a Gargnano sul Garda il giugno (cui parteciperà anche A. Destrebecq). Bozza di eventuale struttura in 2 blocchi del programma di didattica in aula del Master di 2 livello:

8 # Blocco I.N.T.: i relativi moduli (Insegnamenti) sono gestiti da Augusto Caraceni con il supporto organizzativo di Alessandra Pigni. I seminari si svolgono all I.N.T. ed eventualmente anche in altre sedi (es. Fondazione Floriani). # Blocco Centro Universitario Cascina Brandezzata: i relativi moduli sono gestiti da B. Andreoni con il coordinamento didattico di Rocco Ditaranto in particolare per la gestione dei tirocini e del sito (la gestione sarebbe anche supportata da eventuali Studenti del Master che potrebbero svolgere parte del loro tirocinio presso la segreteria organizzativa). Oscar Corli, Barbara Rizzi, Elisabetta Cofrancesco e Vittorio Guardamagna potrebbero collaborare con Bruno Andreoni nella programmazione delle attività didattiche. Qualora si decida di richiedere l istituzione del Master, sarà attivato un gruppo di lavoro (coordinato da Andreoni) per la preparazione della richiesta da presentare entro giugno presso il Dipartimento di Fisiopatologia medico chirurgica e dei Trapianti. Proposta di struttura per la gestione del Master di 2 livello: - Coordinatore: Antonella Piga - Membri universitari C.O.: B. Andreoni, A. Destrebecq - Membri non universitari C.O.: A. Caraceni, E. Cofrancesco, O. Corli, B. Rizzi Proposta articolazione in moduli (Insegnamenti) assegnati al blocco Centro universitario o al blocco INT: Storia Cure palliative e Terapia del dolore. Principi di Bioetica. (INT) Fisiopatologia del dolore. Trattamento dolore e altri sintomi nei Pazienti con malattie avanzate non oncologiche. (Centro) Trattamento dolore e altri sintomi nei Pazienti con malattie avanzate oncologiche (INT) - La Comunicazione con il Paziente oncologico e la famiglia (INT) - La Comunicazione nelle malattie avanzate non oncologiche e nelle gravi fragilità psico-fisico-sociali. La Medicina narrativa nelle Cure palliative. (Centro) Il lavoro in équipe interprofessionale per la presa in carico globale del Paziente. La continuità assistenziale nelle Persone fragili. (Centro) Le Cure palliative pediatriche (INT) End of Life Care (Centro) Organizzazione e Gestione dei Servizi di Cure palliative. La Ricerca e la Formazione nella Medicina palliativa. (INT) [l assegnazione dei due ultimi moduli potrebbe essere invertita, se ritenuto più opportuno] Elenco Docenti afferenti agli Insegnamenti dei 2 blocchi: - Augusto Caraceni li identifica per il blocco di sua competenza (chiedendo il C.V. se Docenti non universitari). - Bruno Andreoni fa altrettanto per i moduli di sua competenza. c) 4 Corso di Perfezionamento Universitario Approccio palliativo malattie avanzate e gravi fragilità psico-fisico-sociali che vivono nella Comunità : la richiesta è stata regolarmente presentata e approvata dal Dipartimento di Fisiopatologia medico chirurgica e dei Trapianti. Il corso si svolgerà in Cascina Brandezzata a partire da febbraio 2016 (con accreditamento ECM). d) Corso di Perfezionamento Universitario Il Consenso informato in generale e nelle Cure palliative in particolare : la richiesta sarà presentata da 3 membri del Consiglio del Centro Interdipartimentale Cascina Brandezzata (Irene Pellizzone, Antonella Piga e Raffaella Speranza). e) Corsi di formazione per Assistenti familiari (si allega il Bando per i prossimi Corsi che sarà pubblicizzato a partire dal prossimo mese di giugno). 2. Programmazione attività gruppi di studio Approccio palliativo nelle malattie avanzate e nelle gravi fragilità psicofisico-sociali - Gruppo di studio Diritti delle Persone fragili con relativi argomenti bio-etici, medico-legali e giuridici (I. Pellizzone, A. Piga, R. Speranza): si è riunito diverse volte (presto sarà restituito un documento di sintesi mentre è stata avviata l iniziativa di un Corso di Perfezionamento Universitario, sull argomento Diritti Persone fragili, per il prossimo a.a.). - Gruppi di studio Medical Humanities e Medicina complementare integrata nelle Cure palliative : riunioni giovedì 16.4 (di cui si riporta di seguito il verbale) e lunedì Gruppo di studio Approccio palliativo nelle malattie neurologiche avanzate (Silani, Giunco, Bastianello, Causarano, Bet, Meola, Lunetta): riunione venerdì 5 maggio, ore Altri gruppi di studio: saranno invitati a pianificare le proprie attività (è possibile prenotare un aula per la riunione con eventuale catering inviando una a marina.baruzzi@ieo.it). 3. Varie ed eventuali # Prossima riunione Consiglio del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative: venerdì 12 giugno, ore con la seguente agenda: - Prossime attività formative promosse dal Centro (Master e Corsi di Perfezionamento universitari in Cure palliative, Corsi di aggiornamento per Operatori socio-sanitari e per Volontari di Cascina Brandezzata, Corsi per Assistenti familiari) - Attività gruppi di studio Approccio palliativo nelle malattie avanzate e nelle gravi fragilità psico-fisico-sociali - Prossima apertura Hospice Cascina Brandezzata - Progetto Ospedale-Territorio per la continuità assistenziale nella Rete locale area sud di Milano (sintesi stilata da B. Andreoni: sono gradite proposte di modifica o di integrazioni)

9 Iniziative promosse dal Centro a supporto delle Badanti L argomento Formazione degli Assistenti familiari è trattato anche nel capitolo 10 ( I Corsi di formazione per Assistenti familiari ). Si integra con questo aggiornamento aprile 2015: A. La valorizzazione della figura professionale dell Assistente familiare con relativo percorso formativo Si riporta di seguito un documento presentato all Assessore alla Famiglia di Regione Lombardia, in cui si propone un percorso che valorizzi il ruolo professionale dell Assistente familiare inserito in un progetto di supporto alla domiciliarità delle Persone fragili con le loro Famiglie. Il documento è stato condiviso da Fondazione Casa della Carità, da Associazione AISLA, da U.O. Oncologia medica con Hospice A.O. H Fatebenefratelli e da Centro Universitario Cascina Brandezzata: Premessa: la nostra esperienza Attualmente il profilo professionale dell Assistente familiare è riconosciuto da Regione Lombardia (Decreto Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro - 17 dicembre 2008 n ) con un percorso formativo che prevede un primo livello di base (di almeno 160 ore di formazione) e un secondo livello specialistico (di almeno altre 100 ore) di assistenza a Persone affette da malattie neurologiche avanzate inguaribili con 2 specifiche aree di intervento: a. Assistenza a Persone affette da morbo di Alzheimer e da demenza senile b. Assistenza a Persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica I percorsi formativi descritti nella D.d.u.o hanno rappresentato una sperimentazione i cui esiti potrebbero determinare ulteriori provvedimenti per il loro miglioramento. La formazione degli Assistenti familiari è finalizzata a 3 esigenze principali: - prevenire il sorgere di emergenze socio-sanitarie in persone fragili al fine di favorirne la presenza al domicilio evitando il ricorso a ricoveri impropri o precoci; - tutelare la Persona non auto-sufficiente con bisogni assistenziali a domicilio; - facilitare l integrazione sociale e l inserimento lavorativo di soggetti fragili, persone rimaste fuori dal circuito lavorativo, per crisi aziendali o temporanea disoccupazione, o di cittadini migranti da Paesi stranieri poveri o sedi di conflitti bellici, determinate ad uno stabile inserimento nel nostro paese. La nostra esperienza nel settore nasce da 2 percorsi formativi che da diversi anni realizziamo nella città di Milano e dall esperienza di accoglienza e formazione alla cittadinanza responsabile della Fondazione Casa della Carità: 1) Corso di formazione per Assistenti familiari di Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili Il Corso si svolge grazie a una collaborazione tra Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative (con sede presso Cascina Brandezzata), Associazione AISLA, A.O. H S. Paolo e IRCCS IEO. Nelle 7 edizioni sinora realizzate, sono stati diplomati circa 350 Studenti. Il percorso formativo è illustrato nel programma del 7 Corso di seguito riportato). Il 7 Corso (come anche il 5 e il 6 ) è stato accreditato da Fondazione Clerici (Ente attuatore iscritto all Albo regionale, ai sensi della DGR 6273/2007). Alla fine del Corso gli Studenti meritevoli sono considerati per l inserimento (con competenze garantite per i Pazienti e per le loro Famiglie) nell Albo Badanti del Comune di Milano (attualmente gestito da Cooperativa Eureka in collaborazione con il Pio Albergo Trivulzio). 2) Corso di formazione per Assistenti familiari di Pazienti oncologici terminali Il Corso si svolge da anni presso la A.O. H Fatebenefratelli (Coordinatori: Gabriella Farina ed Edoardo Rossetti), è giunto all 8 edizione ed è finalizzato a formare Assistenti familiari di Pazienti con malattie oncologiche avanzate e/o terminali assistiti dai Servizi di Cure palliative domiciliari. Il Corso, interamente gratuito, si svolge con un percorso strutturato di seminari ed esercitazioni ed ha formato negli anni 301 assistenti familiari. Un analogo corso si è recentemente completato in Cascina Brandezzata. 3) Esperienza di Fondazione Casa della Carità Casa della Carità accoglie da 12 anni Persone fragili con necessità di integrazione nella realtà sociale (talora prive del diritto di cittadinanza, del diritto alla Salute, del diritto a una casa e a un lavoro dignitoso). Spesso si tratta di Persone che trarrebbero beneficio da un percorso formativo che consenta un inserimento nel mondo del lavoro. La Fondazione inoltre è protagonista di numerosi interventi nella zona 2 di Milano, di sostegno e presa in carico di Anziani fragili con valorizzazione delle reti di prossimità nel fronteggiare le difficoltà della vita quotidiana. Il nostro progetto Creazione di centri di aggregazione, mutuo-aiuto e supporto con percorsi formativi La finalità della nostra proposta è il supporto alle Persone fragili (Anziani soli con limitata autonomia, Disabili, Minori in contesti poveri, Pazienti con malattie avanzate invalidanti, ) e alle loro Famiglie per garantire una vita dignitosa e sostenibile, possibilmente a domicilio nel proprio contesto sociale in una Comunità consapevole e solidale. L obiettivo è la realizzazione in diversi Centri distribuiti nel Territorio di Servizi facilmente accessibili (in particolare alle famiglie con Anziani e Malati fragili, con Disabili e Minori con necessità di sostegno, ) che rappresentino una risposta privata in forma di sussidiarietà al bisogno di assistenza domiciliare qualificata e sostenibile, in sinergia con il Welfare pubblico.

10 Questi Centri di aggregazione, mutuo aiuto e di supporto potrebbero avere una collocazione territoriale locale in stretta collaborazione da un lato con i Servizi socio-sanitari della ASL e del Comune, dall altro lato con le Associazioni di Volontariato con impegno nel settore sociale. I Centri devono documentare requisiti minimi che garantiscano la qualità e l efficienza degli interventi (una sede accessibile con uno sportello aperto al pubblico in fasce orarie adeguate, con un numero verde e con un Call Center presidiato da personale formato anche se eventualmente volontario, presenza di un Coordinatore in qualità di Responsabile legale, presenza di un Assistente sociale che possa sia effettuare una valutazione dei bisogni (con eventuale sopralluogo nella abitazione del cittadino fragile), sia relazionarsi con i Servizi socio-sanitari pubblici e privati esistenti nel territorio,.. Il Centro deve consentire visite di audit da parte delle Istituzioni pubbliche che si occupano di Welfare (Regione, ASL, Comune). Il Centro potrebbe svolgere le seguenti attività: a. Offerta di Servizi a supporto della domiciliarità delle Persone fragili con sostegno eventuale alle Famiglie e al Care giver: es. riparazione di guasti elettrici o idraulici, piccoli lavori di ristrutturazione dell abitazione, fornitura di ausilii, svolgimento di pratiche amministrative, bisogno di accompagnamento da parte di Volontari, prestazioni socio-sanitarie non coperte (o in attesa di essere coperte) dai Servizi della ASL e del Comune (con Infermieri, OSS e Assistenti familiari adeguatamente formati, ). Le prestazioni erogate dal Centro devono essere dichiarate in modo trasparente (alcune gratuite, altre a pagamento con tariffe riportate in un elenco facilmente consultabile dalla Persona fragile e dal suo Care giver). b. Percorsi formativi per qualificare/riqualificare Persone espulse dal mondo del lavoro o senza alcuna pregressa esperienza lavorativa. Come riferimento si citano: - L esperienza di Fondazione Casa della Carità che da tempo facilita l inserimento nel mondo del lavoro di Soggetti fragili mediante la loro qualificazione con diversi percorsi di formazione (corsi intensivi di lingua italiana per stranieri migrati in Italia da Paesi poveri o sede di conflitti bellici, formazione nel settore ristorazione, formazione per operatori addetti alla manutenzione quotidiana di alloggi di edilizia civile, imbiancature, piccole riparazioni in muratura, impiantistica, elettricisti / idraulici / ). Per queste attività la Casa è affiancata da una cooperativa di tipo B. - L esperienza di Corsi di formazione di base e specialistici per Assistenti familiari realizzati dal Centro Universitario per le Cure palliative, con sede in Cascina Brandezzata e da AISLA (con la collaborazione di A.O. H S. Paolo e di Istituto Europeo di Oncologia) e dalla A.O. H Fatenebenefratelli. La nostra proposta di valorizzazione del profilo professionale dell Assistente familiare Condividendo il progetto del Comune di Milano (e di analoghi progetti di altri Comuni) che ha realizzato un Data Base di Assistenti familiari che garantisce alle Famiglie Assistenti familiari adeguatamente formati e adattabili in termini di numero di ore e di fascia oraria alle specifiche esigenze con particolare attenzione alla sostenibilità economica, si riportano ipotesi di integrazione: - Valorizzazione di percorsi formativi per gli Assistenti Familiari, che tengano conto degli specifici settori di attività (es. anziani fragili, malati cronici, malati terminali, pazienti con SLA, demenza, ecc) e che consentano la costituzione di adeguati Albi degli Assistenti familiari ed elenchi certificati. - Programmi formativi idonei alle eventuali esigenze lavorative degli assistenti familiari sia in termini di durata che di contenuti (evitando corsi di formazione eccessivamente lunghi e costosi, ma pianificando eventualmente percorsi formativi a step successivi, dove ogni modulo formativo possa essere valorizzato singolarmente) - Allegato 1 di seguito riportato. - Identificazione e valorizzazione delle diverse esperienze formative per Assistenti familiari in corso sul territorio regionale (di cui molte attuate dal Volontariato o su base volontaristica) per la messa in atto di sinergie collaborative volte ad ottimizzare l uso delle risorse a disposizione - Allegato 3 di seguito riportato). - Definizione di requisiti minimi (nei contenuti, nella durata e nella metodologia) necessari per la valorizzazione delle esperienze formative in corso attuate dal Volontariato o da Enti attualmente non accreditati (che spesso mettono in atto percorsi formativi con costi di realizzazione minimi e che sono gratuiti o con minimi contributi di iscrizione), con procedure semplificate per il loro riconoscimento come Strutture di formazione - Allegato 2 di seguito riportato. - Iniziative che facilitino l accordo tra Assistente familiare (con garanzia di qualità e competenza) e Persona fragile (o relativo Care giver) con un contratto regolare (si può ipotizzare un rimborso alla famiglia almeno degli oneri contributivi per l assunzione sotto forma di buono di cura). - Programmare interventi informativi e culturali al fine di aumentare la consapevolezza della popolazione in favore di una responsabilità di cura di comunità delle persone più fragili e sole. Ipotesi operativa Nella rivisitazione dei programmi e dei modelli di cure domiciliari assistiamo ad una grande eterogeneità, sia dal punto di vista dei bisogni sia dal punto di vista delle soluzioni adottate. Il quadro complessivo è di eterogeneità e frammentazione tra servizi, figure professionali, collaboratori familiari e volontari. Nella proposta presentata si opererà alla necessaria integrazione tra modelli e competenze di servizi sociali, sanitari, privato sociale, volontariato e reti informali. L obiettivo è di offrire una assistenza domiciliare integrata rivolta alle fragilità che parta dalle reti di prossimità come punto centrale della costruzione del ben-essere nella quotidianità. La modalità operativa prevede la realizzazione di una figura di tutor della domiciliarità in grado di valorizzare e coordinare gli interventi che vengono realizzati dai singoli operatori già ingaggiati all'interno di un nucleo familiare su specifici bisogni. Il tutor in collaborazione con l assistente sociale dei servizi istituzionali, se presente, e del committente dell intervento (famiglia, privato sociale, ecc) sarà l osservatore, mediatore della conoscenza dei bisogni familiari che possono essere presenti in una multifattorialità che nel corso del tempo ha richiesto l'attivazione di interventi istituzionali qualificati, differenti ma che hanno prodotto esiti inefficaci e onerosi dal punto di vista dei costi, e necessitano di essere guidati a realizzare un intervento coordinato per evitare sovrapposizioni o vuoti comunicativi tra i diversi attori. Obiettivo prioritario è la prevenzione dell istituzionalizzazione, come contenimento dell utilizzo delle offerte residenziali. Il luogo privilegiato della cura, gradito e desiderato dalle persone fragili è il domicilio, anche nei casi di patologie croniche e/o oncologiche. La possibilità della cura al domicilio è fondata sull esistenza di una rete familiare e/o di comunità. La scelta della casa come luogo di cura viene condizionata dalla qualità e quantità delle cure garantite dai diversi attori e dalla tenuta quotidiana dell efficienza residenziale. L'attività programmata dall azione di aiuto familiare deve considerare il singolo portatore di bisogni inserito in un sistema articolato e complesso di relazioni affettive, relazioni sociali, relazioni nella comunità di vita allargata. La figura di un referente, tutor della domiciliarità, ha il compito di coordinare la quotidianità di cura con la funzione di facilitatore sia rispetto alla famiglia, sia rispetto alle diverse figure professionali che possono avere ruoli, ambiti temporali dedicati, formazioni differenti evitando il rischio di visioni settoriali.

11 La figura di un referente tutor della domiciliarità, vicino alla quotidianità può consentire l individuazione tempestiva di situazioni di sovraccarico emotivo, fatica fisica-psicologica collegata al peso della cura; l esito positivo dei programmi di cura domiciliare sarà collegato alle attività di informazione, addestramento, supervisione, counseling, con momenti dedicati ai care givers. Inoltre il tutor coordinatore dell'azione avrà la funzione di offrire ai caregivers familiari o professionali, indicazioni utili rispetto alle risorse ed i servizi attivi sul territorio che potrebbero essere adatti a migliorare la qualità di vita e di relazione della persona. Uno degli obiettivi è attivare o ri-attivare interventi che mettono in circolo le energie positive all'interno del nucleo familiare (empowerment familiare), in rete con le realtà sociali presenti all'interno del territorio/quartiere (empowerment della collettività). Si propone di istituire un punto di ascolto territoriale Centro di Ascolto, mutuo-aiuto e formazione, facilmente riconoscibile e raggiungibile dalle famiglie e dai singoli residenti della zona di riferimento, aperto almeno venti ore alla settimana, accessibile inoltre nei sette giorni della settimana tramite centralino telefonico con numero di segreteria o mail dedicata. L'immediato ascolto viene garantito dal sistema di reperibilità attivato dall'organizzazione. Al punto di ascolto sarà anche possibile incontrare per colloqui o counseling breve il coordinatore degli aiuti familiari che si occuperà di rilevare la domanda espressa e di raccogliere documentazione necessaria sullo stato di salute psico fisica della persona per la quale è richiesto l intervento. La valutazione di chi è portavoce della richiesta e della domanda di aiuto rappresenterà un primo momento di presa in carico delle dinamiche relazionali della persona in stato di bisogno. L'analisi della richiesta partirà da una ricostruzione del percorso di vita familiare/personale con una messa a punto della dimensione di vita attuale per una analisi delle aree di bisogno (isolamento relazionale, autonomia negli atti di vita quotidiana, problematiche sociali o sanitarie, difficoltà psicosociali, situazioni di povertà estrema). Effettuati alcuni incontri specifici per la definizione del bisogno, si provvederà anche ad effettuare una visita a domicilio della persona per cui si chiede il supporto familiare, per una osservazione dell'ambiente di vita quotidiana della persona, l'individuazione dei punti di forza e debolezza e la precisazione delle condizioni in cui gli assistenti famigliari si troveranno ad operare. Seguirà la definizione di un piano complessivo di aiuti definendo tempi e soggetti della rete territoriale da coinvolgere e individuando gli operatori idonei ad erogare l'aiuto alla famiglia. Nel piano di intervento si concordano con la famiglia alcuni momenti di monitoraggio e verifica rispetto al servizio offerto e alle aree critiche o di miglioramento della situazione, per definire l'efficacia delle azioni proposte ed eventualmente ri-declinare il piano di aiuti. Particolare attenzione verrà dedicata alla capacità di favorire da parte del singolo e della famiglia un percorso di auto soluzione delle difficoltà e di uscita dal circuito assistenziale. Il tutor della domiciliarità garantirà percorsi a tutte le famiglie e relativi caregivers con un supporto formativo e consulenziale, ivi compresa la possibilità di consulenze sui temi della nutrizione e sulle relative fragilità. Nel centro troveranno spazio anche percorsi formativi dedicati e specifici. In questa prima fase la proposta è di sperimentare questi interventi in due zone della città di Milano, periferiche ed in grado di dialogare con i comuni limitrofi della città metropolitana (la zona 5 e la zona 2). Allegato 1 - Ipotesi di percorsi formativi I percorsi formativi dovrebbero a nostro giudizio essere articolati in diversi moduli, percorribili anche in sequenza e sostenibili da parte dei potenziali iscritti a. Modulo di base di 40 ore (da proporre a un numero massimo di 40 Studenti per edizione). Il Corso prevede solo seminari ed esercitazioni senza periodi di tirocinio in Struttura o a domicilio. Dovrebbe fornire le conoscenze e le competenze necessarie per garantire l assistenza a una Persona fragile con solo limitata perdita dell autonomia. b. Modulo specialistico per assistenza a Pazienti con malattie avanzate inguaribili (anche nella fase finale della vita). Il Corso potrebbe prevedere 40 ore in aula (seminari ed esercitazioni) e 160 ore (4 settimane) di tirocinio in strutture (Hospice, RSA, ) o a domicilio di Pazienti con una complessità assistenziale elevata, legata alla gravità della malattia. L accesso al modulo potrebbe essere riservato preferenzialmente a Studenti che hanno già frequentato il modulo di base. c. Modulo specialistico per assistenza a Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili [eventualmente articolabile in base alla tipologia di malattie (es. SLA, Demenza, Stato vegetativo, )]. Il modulo potrebbe essere realizzato con le seguenti due modalità: - Qualora l accesso fosse riservato solo a coloro che hanno frequentato il modulo di base, questo modulo specialistico potrebbe prevedere 60 ore in aula (seminari ed esercitazioni) e 160 ore di tirocinio in Strutture convenzionate [da integrare eventualmente anche con 160 ore di tirocinio a domicilio di Pazienti identificati dalle Istituzioni (Regione, ASL) o da Associazioni non profit accreditate]. - Qualora l accesso avvenisse senza un precedente modulo di base, la struttura del Corso specialistico potrebbe prevedere 100 ore di formazione in aula e 160 ore di tirocinio in Strutture [da integrare eventualmente anche con 160 ore di tirocinio a domicilio (come nella esperienza degli 8 Corsi realizzati dal Centro Universitario Cascina Brandezzata e da AISLA, in collaborazione con A.O. H S. Paolo e IEO)]. Allegato 2 - Ipotesi di criteri minimi di qualità per i Soggetti autorizzati da Regione Lombardia a realizzare i Corsi precedentemente descritti a. Precedente documentata esperienza in iniziative formative di assistenza alla Persona con limitata autonomia. b. Disponibilità (senza costi per affitto) di aule didattiche adeguate per seminari ed esercitazioni. c. Corpo docente con documentata esperienza nel settore della Assistenza alla Persona con limitata autonomia (documentata nei relativi C.V.). d. Conoscenza dell italiano mediante verifiche con test validati e, in assenza di conoscenza adeguata, realizzazione di Corsi dedicati intensivi di lingua italiana, gratuiti (come per i Corsi del Centro Universitario Cascina Brandezzata realizzati grazie alla collaborazione di Fondazione Casa della Carità). e. Formazione sulla Sicurezza e la Prevenzione dei rischi con nozioni di primo soccorso sanitario. f. Nel caso di tirocinio, procedure per garantire l idoneità sanitaria allo svolgimento del tirocinio. g. Corsi gratuiti o con contributo simbolico per la copertura degli oneri essenziali [es: riconoscimento esclusivamente di costi Docenti con tariffa di 40 per ora di docenza, di costi per le coperture assicurative, per le procedure di certificazione sanitaria (solo nel caso di tirocinio) e per le pratiche di eventuale convenzionamento con le sedi di tirocinio]. h. La sede di formazione deve prevedere la pubblicizzazione con un Bando e una prova di selezione con modalità dichiarata nel Bando. i. Le sedi di formazione devono presentare prima dell inizio di ogni Corso, il programma con calendario e con elenco Docenti e una bozza di bilancio preventivo. j. Le sedi formative devono presentare, alla fine del Corso, una relazione che evidenzi le risorse impiegate e i risultati (Studenti con certificazione finale di acquisita competenza) e una rendicontazione finale (bilancio consuntivo).

12 k. Le sedi di formazione devono consentire visite di audit da parte della Istituzione che ha autorizzato (Regione, Comune, ASL). l. La consegna dei certificati di acquisita competenza dovrebbe avvenire in presenza di un Referente della Istituzione che ha autorizzato. m. Gli Studenti alla fine del Corso devono avere l opportunità di compilare un questionario di valutazione della qualità della sede e del percorso formativo. n. A distanza di una anno dalla fine del Corso dovrebbe essere svolta una indagine conoscitiva sulla situazione lavorativa dello Studente certificato. I Centri che organizzano i Corsi di formazione per Assistenti familiari devono anche garantire alla Istituzione pubblica che li riconosce: a. Consegna di una relazione dettagliata sul programma dei Corsi realizzati (argomenti e durata in ore dei Seminari e delle Esercitazioni, elenco Docenti con relativo C.V., registrazione di eventuali periodi di tirocinio, documentazione prove in itinere e di fine corso di conoscenze e abilità ai fini del rilascio della certificazione finale di competenza acquisita). b. Rendicontazione economica con elenco dettagliato di entrate e di uscite. c. Dati anagrafici degli Studenti iscritti e certificati. d. Corsi intensivi di apprendimento della lingua italiana per gli stranieri con adeguata certificazione finale di conoscenza essenziale. e. In caso di periodi di tirocinio, gli Studenti dei Corsi saranno dotati di certificazione di idoneità sanitaria allo svolgimento del tirocinio + documentazione di partecipazione al Corso per la Sicurezza e la Prevenzione dei rischi (con test finale) + certificazione di conoscenza adeguata della lingua italiana. Per ogni Studente sarà definito un progetto formativo individuale per ogni periodo di tirocinio (in Strutture convenzionate con presenza di un Tutor); il Tutor compilerà alla fine di ogni tirocinio una scheda di valutazione sul raggiungimento degli obiettivi condivisi all inizio del periodo di tirocinio. Regione Lombardia, in base alle caratteristiche di ogni Corso, deciderà quanti crediti formativi assegnare che siano usufruibili per un eventuale ulteriore percorso nel Sistema regionale di formazione per l assistenza alla Persona. Allegato 3 Stima orientativa dei costi per la realizzazione dei Corsi a. Corso di base (esperienza di Cascina Brandezzata) I costi di realizzazione di un Corso di base di 40 ore per 40 Studenti è di circa [40 per ora di docenza (attualmente la maggior parte dei Docenti insegna gratuitamente) + costo copertura assicurativa per il minimo rischio di infortunio in aula o in itinere per ogni Studente iscritto (10 euro a studente). b. Corso specialistico di assistenza per Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili (100 ore di seminariesercitazioni ore di tirocinio in struttura ore di tirocinio a domicilio) Per il nostro 8 Corso accreditato in Regione Lombardia da Fondazione Clerici, i costi per 40 Studenti iscritti sono: - 40 per ora di insegnamento (il 90% dei Docenti insegna attualmente gratuitamente); - costi sostenuti da Fondazione Clerici per le procedure amministrative (comprensive di pratiche di convenzionamento con le sedi di tirocinio, gestione amministrativa dei tirocini, copertura assicurativa per infortuni e per responsabilità civile): 50 per Studente iscritto; - costi per la certificazione di idoneità sanitaria da parte di un Ambulatorio con Medico competente (circa per tutti gli esami e le visite dei 40 Studenti); - coordinamento, gestione tirocini e gestione aula (seminari ed esercitazioni) in Cascina Brandezzata (rimborso spese per un contributo 5000 euro). c. Corso specialistico di assistenza per Pazienti con malattie avanzate inguaribili e/o terminali I costi sono rappresentati dal costo della docenza: 40 per la minoranza di Docenti che per ora chiedono di essere retribuiti (la maggioranza svolge attività di docenza gratuitamente). Qualora fosse previsto anche un tirocinio in struttura Hospice o a domicilio, andrebbe considerato il costo per la certificazione di idoneità sanitaria (analogamente a quanto previsto per il Corso specialistico di assistenza a Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili). In sintesi si possono prevedere i seguenti costi: a) Corso di base per 40 Studenti x 40 ore: b) Corso specialistico per 40 Assistenti familiari di Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili (100 ore di seminariesercitazioni ore di tirocinio in struttura ore di tirocinio a domicilio): (spese per l accreditamento che potrebbe ancora essere gestito da Fondazione Clerici) per la Docenza per la certificazione di idoneità sanitaria = c) Corso specialistico per 40 Assistenti familiari di Pazienti con malattie avanzate inguaribili e/o terminali: ( , qualora si preveda il tirocinio in Hospice e a domicilio). B. L Associazione degli Assistenti familiari con sede in Cascina Brandezzata Sabato 7 marzo 2015, alcuni Assistenti familiari hanno fondato l Associazione Assistenti Familiari (A.F.A.), con sede legale presso il Centro Universitario Cascina Brandezzata. I soci risultano essere attualmente (30 aprile 2015) 31: nella grande maggioranza sono Persone provenienti da altri Paesi, poveri o sede di conflitti bellici, che hanno frequentato i Corsi di formazione organizzati dal Centro. L Associazione

13 ha già promosso diverse iniziative, tra cui un Incontro di riflessione e fratellanza in occasione della festa del 1 maggio. L Associazione A.F.A. intende promuovere l aggregazione degli Assistenti familiari facilitando la loro integrazione lavorativa e sociale. C. Il Bando dei Corsi di formazione per Assistenti familiari (anno 2015) Si riporta di seguito il Bando con i requisiti necessari per presentare domanda e con le modalità di svolgimento della selezione dei candidati: Bando Corsi di formazione specialistici per Assistenti familiari 9 Corso per Assistenti familiari di Paziente con malattie neurologiche avanzate inguaribili 2 Corso per Assistenti familiari di Pazienti con malattie avanzate (oncologiche e non oncologiche), anche terminali e di Persone con gravi fragilità psico-fisicosociali I Corsi di formazione per Assistenti familiari si svolgeranno dal mese di novembre 2015 al mese di ottobre 2016 presso il Centro universitario interdipartimentale per le Cure palliative Cascina Brandezzata (via Ripamonti Milano). Obiettivi formativi Formazione di Operatori in grado di assistere a domicilio Pazienti con malattie avanzate inguaribili e/o terminali. E prevista, oltre a una formazione di base per l assistenza a Persone con autonomia limitata, una formazione specialistica dedicata ai bisogni specifici di Pazienti complessi (come comunicare con persone gravemente malate, come utilizzare nella pratica quotidiana gli ausilii di supporto, come controllare a domicilio alcune apparecchiature, come eseguire semplici manovre sanitarie). Sbocchi occupazionali Esiste un forte bisogno nel territorio di Assistenti familiari in grado di garantire una assistenza a domicilio di Persone non autonome. Le Famiglie incontrano talora difficoltà nel reperire Operatori adeguatamente formati. Organizzazione dei Corsi Sono previsti seminari ed esercitazioni nelle aule del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative presso Cascina Brandezzata (via Ripamonti, 428). I Corsi specialistici si svolgeranno con seminari, con esercitazioni pratiche e (in particolare nel Corso dedicato alle malattie neurologiche avanzate) con periodi di tirocinio in strutture residenziali convenzionate e a domicilio di Pazienti complessi: a) Corso specialistico per la cura domiciliare di Pazienti con malattie croniche neurologiche avanzate (es. Sclerosi Laterale Amiotrofica, stato vegetativo permanente, gravi esiti di episodi acuti di ischemia cerebrale, demenza senile in stadio avanzato, ecc): 40 studenti ammessi dopo la selezione. Durata parte teorica: 128 ore (lezioni ed esercitazioni il sabato mattina). Tirocinio: 4 settimane continuative (circa 150 ore) in struttura residenziale e 4 settimane continuative (circa 150 ore) a domicilio di Pazienti con gestione assistenziale complessa. b) Corso specialistico per la cura domiciliare di Pazienti con malattie avanzate (oncologiche e non oncologiche), talora terminali: 40 studenti ammessi dopo la selezione. Durata parte teorica: ore (lezioni ed esercitazioni il sabato mattina). Requisiti per essere ammessi ai Corsi - Età tra 18 e 60 anni. - Conoscenza discreta della lingua italiana parlata, letta e scritta (verrà organizzato un corso intensivo obbligatorio di lingua italiana per coloro che ne avranno bisogno). - Motivazioni personali adeguate alla tipologia di attività assistenziale. - Per i Cittadini extra-comunitari è richiesto il permesso di soggiorno. - Nel Corso in cui è previsto un periodo di tirocinio, è necessario che sia documentata la idoneità sanitaria.

14 Presentazione delle domande di partecipazione - La domanda, come da moduli di seguito riportati (modulo M1 e M2), deve essere inserita in busta indirizzata a Bruno Andreoni (Centro Universitario per le Cure palliative; via Ripamonti, Milano). La busta deve essere consegnata a mano, all Ufficio (tel: 02/ ) aperto al pubblico, in Cascina Brandezzata, tutti i giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00, entro sabato 5 settembre Non saranno accettate domande inviate via mail o fax. Selezione delle domande (Corso Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili) Dopo valutazione delle domande, dopo un test con quiz a risposta multipla e dopo una prova scritta di conoscenza della lingua italiana che avrà luogo sabato 12 settembre 2015 alle ore 8.30 presso un aula del Centro Universitario Cascina Brandezzata (via Ripamonti,428 - Milano, con parcheggio nel cortile), verrà pubblicata una graduatoria: i primi 40 candidati saranno ammessi al Corso. Gli Studenti iscritti al Corso saranno dotati di copertura assicurativa mentre la loro idoneità a svolgere le attività previste nei periodi di tirocinio dovrà essere garantita da adeguata certificazione sanitaria. I candidati che dispongono già della documentazione sanitaria di idoneità sanitaria sono invitati a consegnare la relativa certificazione in modo da evitare l esecuzione di ulteriori esami, vaccinazioni e visite con il Medico competente [pertanto coloro che hanno svolto una precedente attività lavorativa in Struttura o con attività lavorativa in corso sono invitati a richiedere (presso la Direzione Sanitaria della struttura di proprio riferimento) copia della documentazione clinica che attesti la loro idoneità sanitaria]. Sabato 12 settembre i candidati dovranno consegnare: - fotocopia della carta d identità; - fotocopia del codice fiscale; - fotocopia del permesso di soggiorno; - C.V. (semplice descrizione sintetica delle proprie precedenti esperienze); - coloro che svolgono o hanno svolto attività lavorativa in Struttura dovranno consegnare una copia del certificato di idoneità sanitaria alla mansione con relativa documentazione (evitando così di doversi sottoporre ad ulteriori esami e visite mediche). Svolgimento del Corso Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili Le attività formative teoriche inizieranno sabato 14 novembre 2015 [presso un aula del Centro Universitario per le Cure palliative Cascina Brandezzata (via Ripamonti, Milano)] secondo un programma formativo che sarà pubblicato nel sito Le lezioni e le esercitazioni pratiche si terranno il sabato sempre presso Cascina Brandezzata. I candidati ammessi che, nella prova scritta di lingua italiana evidenzieranno una insufficiente conoscenza, saranno invitati a frequentare un corso gratuito intensivo di italiano che si svolgerà tutti i sabati dalle ore alle ore (subito dopo i seminari previsti nel programma). Non sarà possibile eseguire il tirocinio (che inizierà nel mese di marzo 2016) senza una adeguata conoscenza della lingua italiana. La frequenza alle lezioni in aula è obbligatoria (ad ogni seminario sarà raccolta in un registro la firma di ingresso e di uscita: dopo 4 assenze lo Studente sarà escluso dal Corso). Il tirocinio obbligatorio si svolgerà sia al domicilio di alcuni Pazienti con malattia neurologica avanzata (4 settimane consecutive per un totale di 150 ore, con turni sia al mattino che il pomeriggio), sia presso alcune Strutture sociosanitarie convenzionate (4 settimane consecutive per un totale di 150 ore con turni sia al mattino che il pomeriggio); sia a domicilio che in struttura, lo Studente sarà sempre affiancato da un Tutor. La frequenza al tirocinio richiede pertanto un impegno consistente (si evidenzia che dovranno essere rispettati i turni di tirocinio proposti dal Tutor di riferimento). Contributo di iscrizione per il Corso Pazienti con malattie neurologiche avanzate inguaribili E previsto un contributo di iscrizione con una prima rata di 50 in occasione del seminario iniziale e una seconda rata di 250 il 7 maggio 2016 (gli studenti che non pagheranno il contributo non potranno ricevere il certificato finale di competenza acquisita). Per gli Studenti più meritevoli saranno previsti assegni di studio che verranno erogati alla fine del Corso dopo superamento dell esame finale. Attestato finale Alla fine del Corso, agli Studenti che avranno frequentato con impegno almeno il 90% delle attività formative (seminari ed esercitazioni in aula + tirocinio in struttura e a domicilio) e che avranno superato una prova finale di valutazione dell apprendimento, verrà rilasciata una certificazione che attesterà la competenza acquisita per una adeguata assistenza domiciliare a favore di Persone con grave limitazione della autonomia. Dopo colloquio dedicato, nelle sedi preposte, è previsto, alla fine del Corso, l inserimento nell Albo delle Badanti del Comune di Milano. Selezione delle domande (Corsi specialistici per Assistenti familiari di Pazienti con malattie avanzate, anche terminali) Dopo valutazione delle domande e dopo una prova orale e scritta che avrà luogo sabato 31 ottobre 2015 alle ore 8.30 presso un aula del Centro Universitario di Cure palliative Cascina Brandezzata (via Ripamonti, 428), verrà pubblicata una graduatoria che sarà tenuta in considerazione nel definire gli ammessi ai Corsi. Sabato 31 ottobre i candidati dovranno consegnare: - fotocopia della carta d identità; - fotocopia del codice fiscale; - fotocopia del permesso di soggiorno; - C.V. (semplice descrizione sintetica delle proprie precedenti esperienze). Svolgimento dei Corsi specialistici per Assistenti familiari di Pazienti con malattie avanzate, anche terminali Le attività formative teoriche inizieranno sabato 9 gennaio 2016 [presso le aule del Centro Universitario per le Cure palliative Cascina Brandezzata (via Ripamonti, Milano)] secondo un programma formativo che sarà pubblicato nel sito Le lezioni e le esercitazioni pratiche si terranno il sabato mattina sempre presso Cascina Brandezzata. La frequenza al Corso è obbligatoria (coloro che saranno assenti a 4 seminari non riceveranno la certificazione finale di competenza acquisita). Contributo di iscrizione dei Corsi specialistici per Assistenti familiari di Pazienti con malattie avanzate - terminali E previsto un contributo di iscrizione in 2 rate. Alla 1 lezione: 50 ; entro il 9 aprile 2016: 100. Per gli Studenti più meritevoli saranno previsti assegni di studio che verranno erogati alla fine del corso dopo superamento dell esame finale. Attestato finale Alla fine dei Corsi specialistici, agli Studenti che avranno frequentato con impegno almeno il 90% delle lezioni teoriche e che avranno superato una prova finale di valutazione dell apprendimento, verrà rilasciata una certificazione finale che attesterà la competenza acquisita per una adeguata assistenza domiciliare a favore di Persone con malattia avanzata inguaribile - terminale. Dopo colloquio

15 dedicato, nelle sedi preposte, sarà successivamente previsto l inserimento nell Albo delle Badanti del Comune di Milano con evidenziate le competenze acquisite. Per ulteriori informazioni: Ufficio aperto al pubblico presso Cascina Brandezzata (tutti i giorni lavorativi dalle 9.30 alle 12.00; tel: 02/ ) oppure nel sito web I gruppi di studio del Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative I gruppi di studio sono elencati nel capitolo 22. Ogni gruppo di studio è coordinato da un Esperto con il compito di promuovere riunioni di lavoro sull argomento di propria competenza. I gruppi di studio dovrebbero proporre iniziative e documenti di sintesi da presentare in occasione dei seminari del Corso di Perfezionamento Approccio palliativo nelle malattie avanzate e nelle gravi fragilità psicofisico-sociali che vivono nella Comunità. Alcuni documenti sono già pubblicati nel sito Gli eventi promossi dal Centro in Cascina Brandezzata Alcuni eventi promossi negli ultimi mesi sono elencati nel capitolo 16. Tra gli eventi programmati nelle prossime settimane si evidenziano quelli relativi al Laboratorio di Scrittura autobiografica terapeutica e al Laboratorio teatrale di Medicina narrativa:

16 Naturalmente, l evento più significativo nella lunga storia del progetto Cascina Brandezzata sarà quello pianificato per martedì 6 ottobre 2015, dedicato all inaugurazione dell Hospice. 3. La situazione e le prospettive future dell Hospice Cascina Brandezzata # Dopo completamento dei lavori residui del lotto 1 e 2 di Cascina Brandezzata (il futuro Hospice), realizzati con la copertura dei costi da parte di Fondazione Lu.V.I. Onlus, è in corso la sistemazione degli arredi necessari per l operatività dell Hospice. # Nel dicembre 2014, il prof. Umberto Veronesi ha visitato (non era mai accaduto precedentemente, a documentare un certo disinteresse per il progetto Cascina Brandezzata da parte dell Istituto Europeo di Oncologia) il cantiere di Cascina Brandezzata, complimentandosi per la qualità della ristrutturazione (di seguito una foto che testimonia questo evento simbolicamente significativo): # Venerdì 24 aprile 2015, una visita dell ing. Mauro Melis (Amministratore Delegato IEO) e della dott.sa Barbara Cossetto (Direttore Divisione Marketing e Comunicazione) ha confermato definitivamente l interesse IEO per il progetto Cascina Brandezzata, come anche formalmente riconosciuto nel testo della recente Convenzione tra IEO e Centro Universitario Interdipartimentale per le Cure palliative (cap. 23).

17 # L impegno della Fondazione Lu.V.I. Onlus nella progettazione e nella realizzazione dell Hospice è stata riconosciuta pubblicamente in occasione dell evento Festa del Perdono, celebrato il 14 aprile 2015 dalla Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico di Milano presso l auditorium di via S. Antonio 5 (si riportano di seguito il programma dell evento, l articolo pubblicato sul Corriere della Sera in data 12 aprile 2015 e il successivo Comunicato Stampa condiviso da Fondazione Policlinico e da Fondazione Lu.V.I. Onlus).

18 Comunicato stampa congiunto (15 aprile 2015) Cascina Brandezzata, un nuovo centro dedicato alle Cure Palliative Fondazione Lu.V.I. Onlus e Fondazione Ca Granda Policlinico di Milano hanno ristrutturato una vecchia cascina lombarda abbandonata trasformandola in un Centro di Cure palliative. Il Progetto Cascina Brandezzata, realizzato in via Ripamonti 428, ha come scopo principale quello di offrire assistenza di qualità a tutte le persone con malattie avanzate inguaribili o con gravi fragilità psico-fisico-sociali che necessitano di un approccio palliativo con adeguati Servizi domiciliari e residenziali, in particolare nell area sud di Milano. Nella sede di Cascina Brandezzata si svolgono le seguenti attività: Assistenza gratuita per Pazienti nella fase finale della vita che non possono essere curati nella loro abitazione (Hospice). Formazione [Master e Corsi di aggiornamento per tutti gli Operatori socio-sanitari (Medici, Infermieri, Psicologi, Assistenti sociali, Assistenti familiari, ) e per i futuri Volontari di Cascina Brandezzata]. Ricerca nella Medicina palliativa mediante gruppi di studio istituiti dal Centro Universitario Interdipartimentale che ha sede operativa in Cascina Brandezzata. Fondazione Lu.V.I. Onlus, che ha promosso e finanziato il progetto, si occupa anche della raccolta fondi per garantire una assistenza gratuita e di qualità ai malati sostenendo la ricerca e la formazione del personale socio-sanitario della Rete di Cure palliative. Inoltre Fondazione Lu.V.I. organizza nell auditorium della cascina eventi, conferenze, dibattiti, dove tutti i cittadini potranno confrontarsi, informarsi, apprendere e comprendere i bisogni complessi dei Pazienti gravemente malati e dei loro familiari. Presto sarà inaugurato l Hospice Cascina Brandezzata, inserito nella Rete locale delle Cure palliative: Questo Hospice sottolinea Fondazione Lu.V.I. sarà una casa con le finestre aperte sul mondo, dove alcune Persone gravemente malate saranno accolte per vivere dignitosamente la fase finale della loro vita, assistite dai loro Familiari e da Operatori socio-sanitari adeguatamente formati per accompagnarli. Tutto questo è stato reso possibile dal contributo della Fondazione Luogo di Vita e di Incontro (Lu.V.I. Onlus) che, in collaborazione con Fondazione Ca Granda, ha trasformato un luogo abbandonato alla periferia di Milano in un Luogo di Vita e di Incontro della Comunità milanese. Note storiche Cascina Brandezzata è un antico cascinale (sito alla periferia di Milano nel Parco sud) che risale al medio-evo: dal 1848, l Ospedale Maggiore ne è diventato proprietario. La struttura tipica lombarda prevede un aia centrale circondata dalla Casa padronale, dalla Dimora dei Salariati, dalle stalle e dal deposito attrezzi agricoli. La cascina è disabitata dalla fine della 2 guerra mondiale (i contadini continuano comunque a coltivare la terra circostante, di proprietà dell Ospedale Maggiore grazie a precedenti donazioni di Cittadini milanesi benefattori).

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