REGIONE SICILIANA SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO

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1 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI NARO DEL GIORNO 04/02/2005 Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio Alfieri - Dr. Geol. Giovanni Bafumo

2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E GEOLOGICO Il Comune di Naro (AG), ricade nel F 271 I NO Naro I.G.M. in scala 1: e nelle sezioni e della C.T.R. in scala 1: Il centro urbano si sviluppa a quote comprese tra 590 e 460 mt. s.l.m. e si estende su una superficie inclinata uniformemente verso SW. Il paesaggio circostante è di tipo collinare ed è caratterizzato da un fitto reticolo idrografico che a N è di tipo dendritico, poiché attraversa terreni di natura plastica, mentre a S gli assi drenanti, impostandosi su terreni rigidi, hanno un andamento pressoché rettilineo. I litotipi che affiorano nella zona di Naro sono rappresentati da terreni di età pliocenica. Sono costituiti, dall alto vero il basso da: - arenarie più o meno compatte, calcari grossolani organogeni, brecce conchigliari e sabbie argillose. Spessore circa 30 mt. Pliocene Superiore; - argille sabbiose e sabbie argillose. Pliocene Medio. La struttura geologica è di tipo monoclinalico con strati che immergono uniformemente verso SW, con una pendenza media di circa 12.

3 La situazione idrostrutturale dell area è costituita dalla sovrapposizione di due formazioni a diverso comportamento idrogeologico. Quella superiore, costituita dalle arenarie e brecce conchigliari, è molto permeabile e favorisce l infiltrazione nel sottosuolo di cospicue quantità di acque meteoriche che raggiungono gli strati più profondi della formazione; quella inferiore, di natura argillosa, è impermeabile. Questo tipo di struttura è favorevole alla formazione di falde idriche sotterranee di piccola entità e di piccole dimensioni, in quanto l estensione dell acquifero arenaceo è ridotta.

4 EFFETTI DEL FENOMENO I danni alle abitazioni si sono verificati nella parte alta dell abitato (zona Castello e Via Vanelle), e nella parte nuova, più bassa (zona Via Don Sturzo). Gli effetti maggiori sono stati rilevati nelle case di via Vanelle, che sono le più attenzionate e monitorate dai tecnici del Dipartimento Regionale della Protezione Civile; tra queste, quelle più danneggiate sono state dichiarate inagibili e pertanto evacuate, e la via Vanelle, per pericolo di crolli, è stata transennata, per un tratto di circa 50 mt. a partire dal vicolo Castello II. Effetti molto lievi del fenomeno sono presenti nella parte bassa del paese. I danni sono rappresentati, soprattutto, da lesioni sui muri perimetrali delle case. Lungo la via Vanelle, la larghezza delle lesioni è compresa tra pochi millimetri ed un paio di centimetri. Seguendo la successione delle lesioni e considerando il loro andamento rettilineo, si ipotizza la presenza, in quella parte di abitato, di una frattura, che interessando il bancone arenaceo-calcarenitico, causa, probabilmente, un lento ribassamento strutturale delle arenarie. I residenti più anziani del luogo, riferiscono che un fenomeno analogo si verificò intorno agli anni 40 ed interessò le case di via Vanelle, le quali subirono danni di notevole entità.

5 CONCLUSIONI Il pericolo nell area di via Vanelle è rappresentato dalla periodica riattivazione della frattura ipotizzata, provocata da fattori meteorici occasionali ed eccezionali (piogge abbondanti e/o persistenti); l acqua, infatti, infiltrandosi nel sottosuolo, a causa della elevata permeabilità del complesso arenaceo affiorante, determina un incremento del peso dei blocchi calcarenitici, delle proprietà plastiche delle argille, e delle pressioni neutre, innescando fenomeni di spostamento dei blocchi per cedimento della superficie di appoggio o per spostamento laterale.

6 STRALCIO C.T.R. con fratture e sezioni

7 CARTA GEOLOGICA

8 SEZIONE A B Via Vanelle A B SEZIONE C D Via Don Sturzo C D LEGENDA Arenarie, Calcari, Brecce Conchigliari Argille Sabbiose, Sabbie Argillose Scala Altezze 1:2.500 Scala Lunghezze 1:5.000

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