LIFE 2004 Optimisation of nitrogen management for groundwater quality improvement and conservation
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- Franca Elisabetta Conti
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1 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N LIFE 24 Optimisation of nitrogen management for groundwater quality improvement and conservation Task 3 Evaluation and improvement of N use efficiency in a demonstrative dairy farm Report on the data obtained during the second year Presso l Azienda Agricola Cotti Luca e Silvio, prescelta per lo svolgimento delle attività dimostrative di questo task, nel corso della seconda annualità di monitoraggio (da ott-5 a set-6) si è proceduto a: - mettere in atto interventi di ottimizzazione sull uso dell azoto; - attivare prove dimostrative sulla concimazione delle colture. Come previsto si è continuato a redigere i bilanci dell azoto sia a livello aziendale che di stalla, quantificando i diversi flussi che concorrono alla loro composizione, soprattutto per poter valutare gli effetti degli interventi attuati. E continuata anche la gestione del sito sperimentale attrezzato. Per la descrizione dell azienda e delle metodologie seguite si veda primo report relativo a questo task. Rilievo dati Con sistema GPS sono state rilevate le coordinate degli appezzamenti aziendali di nuova acquisizione, associandovi informazioni su tipologia di coltivazione e titolo di proprietà. Al fine di pervenire al calcolo dei bilanci dell azoto sono continuati anche i rilievi delle quantità di materiali in ingresso ed uscita dall azienda e dalla stalla, a cadenza mensile registrando i dati su scheda appositamente predisposta. L analisi del contenuto di azoto è stata effettuata su n. 41 campioni di foraggi, 5 campioni di mangimi, 6 campioni di paglie, 16 campioni di effluenti zootecnici, 11 campioni di pomodori, 4 campioni di sementi. Per il contenuto di azoto nel latte si sono considerate le analisi ufficiali condotte a cadenza di circa due volte al mese dal laboratorio di riferimento del caseificio cui conferisce il latte l azienda Cotti. Per i concimi minerali è stato preso come riferimento il loro titolo ufficiale. I dati aziendali salienti per l anno di monitoraggio sono riportati nelle tabelle che seguono (n. 1-4). Tabella 1. Riparto colturale Coltura principale (ha) Coltura secondaria (ha) Medica 1 anno 1, Medica 2 anno 6,56 Medica 3 anno 17,8 Medica 4 anno 11,48 Medica 5 anno 11,2 Medica 6 anno,75 Prato stabile 1,85 Loiessa 14,9 Panico, 1,5 Sorgo da foraggio,45 Pomodoro 29,61 Orzo 8,75 Frumento duro 2,9 TOTALI 115,53 Il panico è seguito come coltura secondaria a loiessa. Pagina 1 di 11
2 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Tabella 2. Consistenze animali medie Vacche in lattazione n. 78,3 Vacche in asciutta n. 17,5 Capi da rimonta n. 67,7 Vitelli nati n. 12 Tabella 3. Ingressi in azienda Mangimi per vacche in lattazione* kg/anno Mangimi per vacche partorienti kg/anno 2.25 Mangimi a base di latte in polvere kg/anno 55 Fieno maggengo kg/anno 39. Fieno erba medica kg/anno 26. Paglia kg/anno 73.4 Nitrato ammonico kg/anno 22.2 Nitrato ammonico con inibitore kg/anno 3.2 Nitrato ammonico fertirrigazione kg/anno 5.25 Concime ternario kg/anno 19.2 Nitrato potassico fertirrigazione kg/anno 2.3 Lettiera equina base segatura kg/anno Lettiera equina base paglia kg/anno 14.4 Sementi kg/anno 2.99 Piantine pomodoro con torba n *: in parte utilizzati per alimentazione capi in rimonta (circa 1 kg/capo giorno) Tabella 4. Uscite da azienda Latte venduto kg/anno Vacche vendute kg/anno 9.9 Vitelli veduti kg/anno 4.96 Fieno loiessa kg/anno 47.3 Granella orzo kg/anno Granella frumento duro kg/anno 16.9 Pomodoro da industria kg/anno Rispetto al primo anno di monitoraggio i dati rilevati in questa seconda annualità testimoniano di un incremento della SAU di circa 5 ettari, con una riduzione della superficie a foraggere riferita alla SAU totale di quasi 1 punti percentuali (dal 73% nel 25 al 64% nel 26). Ciò si collega al netto incremento delle superfici investite a cereali autunno-vernini, passate da quasi 4 ha il primo anno a più di 11 ha in questo secondo anno. Anche le superfici investite con colture secondarie da foraggio si sono contratte in maniera netta, perché l agricoltore disponeva già di una buona scorta di foraggi. Se si osservano le consistenze animali si rileva che rispetto al primo anno il numero delle vacche in lattazione è cresciuto in media di quasi 2 capi; anche il numero di capi in rimonta è aumentato significativamente. Questi incrementi si devono al fatto che dal mese di ottobre 25 è attiva anche la nuova stalla a corpi separati con zona di riposo a lettiera permanente. L allevatore non ha acquistato capi da fuori azienda. Tra gli ingressi in azienda, sempre in riferimento al primo anno di monitoraggio, si notano in particolare un incremento dei mangimi di circa il 5% (legato alla crescita del numero di animali), una riduzione dei concimi chimici acquistati (quasi 2% in meno come peso complessivo concimi) ed un aumento delle lettiere equine ritirate (quasi 3% in più in peso). Tra le uscite da azienda il latte venduto è cresciuto di oltre il 5%; l incremento rispetto al primo anno è netto anche per le granelle di cereali autunno-vernini (valore più che triplicato) mentre si è avuta una riduzione di quasi il 15% della produzione di pomodoro. Pagina 2 di 11
3 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Bilancio dell azoto in stalla (Barn gate N balance) Questo bilancio ha considerato ingressi ed uscite di materiali a livello di stalla, in associazione ai contenuti proteici determinati sui prodotti utilizzati o venduti. Le tabelle che seguono (n. 5-7) riportano i dati salienti per l annualità di monitoraggio. Tabella 5. Tenori medi proteici dei prodotti (sul tal quale) Mangimi per vacche in lattazione % 15,3 Mangimi per vacche partorienti % 17,5 Mangimi a base di latte in polvere % 22,8 Fieno prevalenza graminacee % 9, Fieno erba medica % 14,7 Latte venduto % 3,27 Tabella 6. Ingressi di azoto in stalla Mangimi per vacche in lattazione kg/anno Mangimi per vacche partorienti kg/anno 63 Mangimi a base di latte in polvere kg/anno 2 Fieno prevalenza graminacee kg/anno Fieno erba medica kg/anno 4.3 TOTALI Tabella 7. Uscite di azoto da stalla Latte venduto kg/anno Latte per uso famigliare kg/anno 5 Latte mastitico scartato kg/anno 11 Colostro kg/anno 72 Vacche vendute kg/anno 233 Vitelli venduti kg/anno 133 Feti e incremento peso primipare kg/anno 117 TOTALI kg/anno Ingressi-uscite di azoto kg Azoto escreto per vacca da latte kg 141,8 Efficienza di trasformazione (uscite/ingressi),22 Bilancio azoto per sola categoria vacche da latte: N escreto = 118,9 kg/anno Bilancio azoto per sola categoria capi in rimonta: N escreto = 32,5 kg/anno Il confronto con i dati rilevati nel corso della prima annualità di monitoraggio evidenzia: - sostanziale costanza dei consumi totali di azoto in stalla, con incremento dell uso delle fonti proteiche da mangimi e decremento di quelle da foraggi; - incremento significativo delle quantità di azoto in uscita dalla stalla, dovuto ad accresciuta produzione di latte ed aumento del numero di vitelli venduti. Ne è conseguito il miglioramento del valore di efficienza di trasformazione dell azoto, passato da,2 a,22 e la riduzione significativa dei valori di azoto escreto dagli animali. Tali risultati sono stati ottenuti attraverso una variazione nell uso dei mangimi che ha comportato un complessivo incremento nel loro uso (rispetto alla quota di foraggi) consentendo però un migliore controllo degli apporti proteici. Si deve infatti considerare che il tenore proteico di ogni mangime è ben conosciuto e costante e che il consumo di questi alimenti viene definito in modo specifico per ogni capo in lattazione. Al contrario il contenuto di proteine dei foraggi può essere molto variabile, anche per il fieno che l allevatore è abituato a considerare della stessa tipologia, ed il consumo di tali alimenti non può essere controllato capo per capo. Pagina 3 di 11
4 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Bilancio aziendale dell azoto (Farm gate N balance) Questo bilancio ha considerato ingressi ed uscite di materiali a livello aziendale, in associazione ai contenuti di azoto determinati sui prodotti utilizzati o venduti. Le tabelle che seguono (n. 8-9) riportano i dati salienti per l annualità di monitoraggio. Tabella 8. Ingressi di azoto in azienda Kg N/anno Kg N/ha anno % Mangimi ,3 22,6 Foraggi ,1 4, Paglia 372 3,2 1,2 Fertilizzanti minerali ,9 3,8 Fertilizzanti organici ,6 11,8 Sementi e piantine 82,7,3 Deposizioni atmosferiche ,4 5,9 Azoto fissato da leguminose ,9 23,5 TOTALI ,1 1, Il valore unitario della deposizione atmosferica considerato è quello tipico di queste aree. La fissazione dell azoto dovuta all erba medica è stata stimata facendo uso di un modello empirico per la quantificazione della fissazione simbiotica dell azoto (Høgh-Jensen et al An empirical model for quantification of symbiotic nitrogen fixation in grass-clover mixtures. Agricultural Systems, 82: ) Tabella 9. Uscite di azoto da azienda Kg N/anno Kg N/ha anno % Prodotti vegetali (loiessa, cereali, pomodoro) , 53,5 Latte venduto ,8 37,5 Animali (vacche fine carriera e vitelli) 366 3,2 4,1 Letame bovino ceduto 429 3,7 4,8 TOTALI ,7 1, Ingressi-uscite di azoto kg N/anno 199,5 kg N/ha anno Efficienza di trasformazione (uscite/ingressi),28 La voce principale in entrata è ancora rappresentata dai fertilizzanti minerali acquistati sul mercato ma rispetto al primo anno di monitoraggio il valore riferito alla superficie aziendale è diminuito in maniera significativa, passando da 123 a 85 kg N/ha anno. Tale risultato è dovuto principalmente alla riduzione dei consumi di azoto chimico distribuiti sui prati di erba medica ed alla netta riduzione delle superfici con colture secondarie (panico). La prima delle due motivazioni è stata favorita dai risultati ottenuti nell attività dimostrativa illustrata nel paragrafo che segue (prova n. 2). Tra le altre voci che maggiormente contribuiscono alle entrate di azoto troviamo l acquisto di mangimi e la fissazione biologica dovuta alla coltivazione di erba medica che ha interessato più del 4% dei terreni aziendali. Anche l ingresso in azienda di lettiere equine (fertilizzanti organici) ha continuato a rappresentare una voce significativa di input. Altre voci (acquisti di foraggi e paglia, sementi e piantine) costituiscono una percentuale limitata dell azoto in ingresso, mantenendo complessivamente un incidenza di poco inferiore a quella delle deposizioni atmosferiche. Anche in questo secondo anno di monitoraggio non sono stati utilizzati ammendanti e correttivi, né acquistati capi da ristallo. Tra le voci in uscita le due nettamente maggiori sono rappresentate, in ordine di importanza, dai prodotti vegetali e dal latte venduti, che assieme hanno costituito più del 9% degli output di azoto. In particolare per i prodotti vegetali, se considerati nel loro complesso, si è assistito ad un significativo incremento delle quote di azoto uscite dall azienda rispetto al primo anno di monitoraggio. Il surplus aziendale di azoto stimato per questa seconda annualità è risultato significativamente ridotto rispetto a quello dell anno precedente, passando da oltre 26 a 23 t N/anno complessive e da 24 a 2 kg N/ha anno se riferito alla superficie aziendale. L efficienza d uso dell elemento in azienda è così potuta crescere dal 2 al 28%. Pagina 4 di 11
5 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Attività dimostrative avviate in azienda Nel corso di questa seconda annualità del progetto in azienda sono state anche avviate nuove attività dimostrative con lo scopo di valutarne gli effetti e potere utilizzare i risultati nel corso delle discussioni con i proprietari e delle attività di divulgazione programmate. Si sono voluti verificare gli effetti della concimazione con azoto chimico su diverse colture, in particolare: 1) loiessa succeduta a pomodoro e non fertilizzata con effluenti zootecnici (concimazione in levata); 2) erba medica al terzo anno di vegetazione (concimazione alla ripresa vegetativa); 3) miscuglio medica-festuca al primo anno di vegetazione (concimazione ai primi di maggio); 4) pomodoro (concimazione prima del trapianto); Trattasi di attività cui sarà data continuazione nel corso della terza e conclusiva annualità del progetto, facendo anche uso dei liquami bovini prodotti in azienda. Le attività condotte ed i risultati ottenuti per le prime tre dimostrazioni sono stati sintetizzati in tre pagine formato poster che sono state presentate nel corso della giornata dimostrativa del 6 ottobre 26 (vedi allegati) Attualmente si è in attesa dei risultati analitici sulle produzioni vegetali della prova n. 4. Di seguito si specificano meglio alcune delle condizioni di prova e le determinazioni effettuate. Per la loiessa (prova n. 1) la prova dimostrativa è stata condotta su una parte dell appezzamento n. 17 (suolo Confine, come in sito sperimentale) delle dimensioni di circa 1/2 ettaro. Per l erba medica (prova n. 2) la prova è stata ripetuta su due parti dell appezzamento n. 1 (l una con suolo Confine, come in sito sperimentale, l altra con suolo Ghiardo franca limosa, rispettivamente parte est ed ovest dell appezzamento), entrambe delle dimensioni di circa 1/2 ettaro. Nel poster sono illustrati i risultati medi ottenuti mettendo assieme i dati delle due prove. Per il miscuglio erba medica festuca (prova n. 3) la prova è stata condotta sulla parte est dell appezzamento n. 2 (suolo Confine, come in sito sperimentale) delle dimensioni di circa 1 ettaro. Per il pomodoro (prova n. 4) la prova è stata condotta su parte nord dell appezzamento n. 2 (suolo Confine, come in sito sperimentale) delle dimensioni di circa 1/2 ettaro. Le due tabelle che seguono specificano il numero di campioni prelevati alle date di campionamento di terreni (strati -25 e 25-5 cm per ognuna delle due tesi in ogni prova) e vegetali (foraggi oppure bacche e piante di pomodoro, 3 ripetizioni per ognuna delle due tesi in ogni prova) nelle diverse prove. Tabella 1. Campioni prelevati ed analizzati Terreni 6 marzo 12 aprile 19 maggio 7 giugno 13 luglio 3 agosto 3 agosto Prova n Prova n. 2 (a) Prova n Prova n Foraggi 16 maggio 7 giugno 2 giugno 13 luglio 3 agosto 28 agosto Prova n Prova n. 2 (a) Prova n Prova n. 4 (b) 6+6 (a) : prova in doppio, su parte est ed ovest dell appezzamento (b) : campionate bacche di pomodoro e piante verdi Sui terreni è stata determinata la concentrazione di nitrati, sui foraggi la sostanza secca ed i contenuti di proteine, fibra, ceneri, NDF, ADF, ADL (più composizione floristica per prova n. 2). Pagina 5 di 11
6 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Sito sperimentale (Experimental site) Dall anno 26 l attività agronomica condotta sul sito sperimentale si è normalizzata, nel senso che le tre foraggere seminate nel 25 (erba medica in purezza, miscuglio erba medica-festuca, festuca in purezza) sono risultate ben affrancate e si sono potuti apportare liquami bovini e raccogliere periodicamente i foraggi. Per la organizzazione del sito e la descrizione del protocollo sperimentale seguito nella sua gestione si veda primo report relativo a questo Task del progetto. La tabella che segue riporta il calendario delle principali operazioni agronomiche condotte sul sito nel corso della seconda annualità di monitoraggio. Tabella 11. Calendario delle attività di tipo agronomico condotte sul sito Data Operazione Note 2 marzo Distribuzione liquami bovini 9 kg N/ha su festuca, metà su miscuglio 3 aprile Concimazione fosfo-potassica su plot medica Perfosfato triplo, solfato potassico e potassio cloruro 12 aprile Diserbo Dicotil su festuca, Malerbane prati su medica+festuca, Altorex su medica 12 maggio I taglio vegetazione 23 maggio Distribuzione liquami bovini 16 kg N/ha su festuca, metà su miscuglio 15 giugno Irrigazione 8 mm 22 giugno II taglio vegetazione 8 luglio Irrigazione 8 mm 17 luglio III taglio vegetazione 28 agosto IV taglio vegetazione 6 settembre Distribuzione liquami bovini 76 kg N/ha su festuca, metà su miscuglio I liquami bovini sono stati distribuiti sulla festuca in purezza e, dimezzando il dosaggio, sul miscuglio medica-festuca, mentre l erba medica in purezza ha ricevuto soltanto fosforo e potassio da concimi chimici a compensare i mancati apporti dei due elementi dovuti ai liquami. L apporto totale di azoto da liquami è risultato di 272 kg N/ha su festuca e 136 kg N/ha sul miscuglio. La distribuzione dei liquami è stata effettuata spruzzando manualmente il liquame messo in pressione in una tubazione di gomma da una pompa trituratrice collocata in contenitori plastici delle dimensioni di 85 litri, precedentemente riempiti del liquame da utilizzare. Le caratteristiche dei materiali distribuiti e raccolti, cioè i liquami bovini ed i diversi foraggi, sono sintetizzate nelle tabelle che seguono (n. 12 e 13). Tabella 12. Caratteristiche chimiche dei liquami distribuiti Parametro Unità di misura Liquame del 2 marzo Liquame del 23 maggio Liquame del 6 settembre Valori medi ph - 7,5 7,2 7,6 7,4 Solidi totali %tq 6,5 6,4 7,9 6,9 Solidi volatili %ST 79,2 75,5 72,8 75,8 TOC %ST 42,9 41,4 39,2 41,2 NTK mg/kg tq N-NH 4 + %NTK 46,6 52,7 41,8 47, P totale mg/kg tq K totale mg/kg tq Cu totale mg/kg ST 15,4 16,5 24,4 18,8 Zn totale mg/kg ST 228,1 139,6 168,7 178,8 Pagina 6 di 11
7 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Tabella 13. Produzioni e caratteristiche di qualità dei foraggi Festuca Unità di misura I taglio II taglio III taglio IV taglio Medie o totali Sostanza secca % 23,7 29,6 34,3 26,2 26,8 t s.s./ha 4,86 1,6 1,5 1,39 9,35 Proteine % s.s. 1,3 14,3 16,4 13,6 12,5 Fibra % s.s. 25,9 25,2 25,8 24,9 25,6 Ceneri % s.s. 1,1 9,9 1,6 9,4 1,1 NDF % s.s. 59,7 58,4 61, 62,4 6,1 ADF % s.s. 31,1 27,9 28,9 3,4 3,1 ADL % s.s. 4,5 2,5 3,3 3,9 3,9 N asportato kg/ha 8,1 36,6 39,5 29,9 186, Erba medica + festuca Unità di misura I taglio II taglio III taglio IV taglio Medie o totali Sostanza secca % 16,7 24,2 23,9 24,2 21,3 t s.s./ha 6,38 3,83 3,32 3,14 16,66 Proteine % s.s. 14,1 18, 19,9 17,4 16,8 Fibra % s.s. 3,3 27,6 31,8 28,6 29,7 Ceneri % s.s. 11,2 1,5 9,7 1, 1,5 NDF % s.s. 58,7 47,5 47,6 49, 52,1 ADF % s.s. 35,9 3,4 37,6 34,6 34,7 ADL % s.s. 6,3 6,1 7,4 7,8 6,8 N asportato kg/ha 143,3 11,4 16, 87,4 447,1 Erba medica Unità di misura I taglio II taglio III taglio IV taglio Medie o totali Sostanza secca % 16,7 19,9 26,5 24,1 21,2 t s.s./ha 4,74 4,47 3,19 3,27 15,66 Proteine % s.s. 17,2 19,6 18,3 18,5 18,4 Fibra % s.s. 33,5 27,7 34,4 32,8 31,9 Ceneri % s.s. 1,5 11,1 9,3 11, 1,5 NDF % s.s. 54,5 46,4 47,8 51,7 5,2 ADF % s.s. 41,9 3, 4, 38,8 37,5 ADL % s.s. 9,3 6,5 7,9 8,9 8,1 N asportato kg/ha 13,5 14,3 92,6 96,3 459,6 In corrispondenza temporale con le prime due distribuzioni dei liquami bovini sono state attivate prove con tunnel a ventilazione forzata (wind tunnel) per la valutazione delle emissioni in atmosfera di ammoniaca. I risultati di queste prove vengono sintetizzati nella figura 1, nella quale sono rappresentate le quote percentuali di azoto ammoniacale emesso in atmosfera rispetto alla quantità di azoto totale apportata con i liquami. Pagina 7 di 11
8 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Figura 1. Emissioni di ammoniaca a seguito delle distribuzioni di liquame bovino 1, Emissione cumulata [%NTK applicato] 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1,, Distribuzione del 2 marzo Tempo trascorso dalla distribuzione [ore] Liquame su festuca Liquame su festuca+medica 1, Emissione cumulata [%NTK applicato] 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1,, Distribuzione del 23 maggio Tempo trascorso dalla distribuzione [ore] Liquame su festuca Liquame su festuca+medica Stimando per la distribuzione del 6 settembre percentuali di emissione medie tra quelle misurate a marzo e maggio (buona coincidenza con le condizioni climatiche di maggio e con le dosi distribuite a marzo) la quota totale annua di azoto ammoniacale volatilizzato in atmosfera a seguito della distribuzione dei 272 kg N/ha totali su festuca risulta pari a 9,7 kg/ha (quota rimanente di circa 262 kg N/ha, corrispondente al 96% del totale apportato). Dei 136 kg N/ha distribuiti su festuca+medica risultano invece emessi in atmosfera 8,3 kg/ha di azoto ammoniacale (quota rimanente di circa 128 kg N/ha, corrispondente al 94% del totale apportato). I grafici che seguono (figura 2) illustrano le condizioni meteorologiche ed il potenziale matriciale del suolo registrati nell annualità di monitoraggio. Le misure di potenziale sono rappresentate attraverso isolinee ottenute dall interpolazione dei dati. Si ricorda che il potenziale matriciale è espressione delle forze che attraggono e legano l acqua al terreno a che ai valori di potenziale più negativi corrispondono le condizioni di suolo più asciutto. La temperatura media dell annualità di monitoraggio è risultata di 13, C mentre le precipitazioni cumulate 883,5 mm. Il suolo si è mantenuto in condizioni di potenziale matriciale vicino allo zero (al valore zero corrisponde la presenza di acqua libera) sino al mese di aprile; da questa data si è assistito alla progressiva asciugatura degli orizzonti, interrotta sporadicamente da precipitazioni e irrigazioni in special modo per il primo metro di profondità. Pagina 8 di 11
9 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Figura 2. Condizioni meteorologiche e potenziale matriciale del suolo. Precipitazioni [mm/giorno] Le barre rosse (più chiare) rappresentano le irrigazioni Temperatura ambiente [ C] -1 1-ott-5 1-nov-5 1-dic-5 1-gen-6 1-feb-6 1-mar-6 1-apr-6 1-mag-6 1-giu-6 1-lug-6 1-ago-6 1-set-6 hpa -3 1 Profondità [cm] Giorni [n ] Inizio: 1/1/5 Fine: 3/9/ Le figure 3 e 4 illustrano rispettivamente le concentrazioni di nitrati rilevate nei terreni delle tre subaree e quelle di azoto nitrico nelle acque di ritenzione campionate nei tre plot attrezzati. Per questa seconda annualità del progetto le concentrazioni di nitrati nei terreni sono risultate sempre contenute e non si sono manifestate differenze particolarmente pronunciate tra le subaree. Solo si notano valori leggermente maggiori nella subarea con erba medica per gli strati più superficiali, in particolare nel periodo tra fine inverno e inizio primavera. Nel corso dell estate le concentrazioni più contenute sono risultate quelle relative ai terreni con festuca, nonostante vi siano stati apporti di liquame e le produzioni di foraggio siano risultate piuttosto modeste (ma comunque con asportazioni complessive per i quattro tagli di 186 kg N/ha). Anche le concentrazioni di azoto nitrico nelle acque di ritenzione dello spessore -5 m sono risultate contenute, in special modo per le parcelle con festuca e in particolare dove la graminacea si trovava in purezza. Nelle stesse acque di ritenzione le concentrazioni di azoto ammoniacale sono sempre risultate di un ordine di grandezza inferiori rispetto a quelle dell azoto nitrico (valore medio <,2 mg/l). I risultati ottenuti stanno permettendo di verificare che le foraggere sono capaci di mantenere basse concentrazioni di nitrati nel terreno e nelle acque di ritenzione del suolo, così candidandosi al ruolo di colture capaci di proteggere le acque sotterranee dall infiltrazione di questi inquinanti. Pagina 9 di 11
10 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Figura 3 Concentrazioni di nitrati nei terreni 6 Concentrazione (mg NO 3 kg -1 ) Strato -2 cm 5 1-ott-5 1-nov-5 1-dic-5 1-gen-6 1-feb-6 1-mar-6 1-apr-6 1-mag-6 1-giu-6 1-lug-6 1-ago-6 1-set-6 M M+F F 6 Concentrazione (mg NO 3 kg -1 ) Strato 2-4 cm 1-ott-5 1-nov-5 1-dic-5 1-gen-6 1-feb-6 1-mar-6 1-apr-6 1-mag-6 1-giu-6 1-lug-6 1-ago-6 1-set-6 M M+F F 6 Concentrazione (mg NO 3 kg -1 ) ott-5 1-nov-5 1-dic-5 1-gen-6 1-feb-6 1-mar-6 1-apr-6 1-mag-6 1-giu-6 1-lug-6 1-ago-6 1-set-6 Strato 4-6 cm M M+F F Pagina 1 di 11
11 LIFE4 ENV/IT/454 OptiMa-N Figura 4 Concentrazioni di azoto nitrico nelle acque di ritenzione (i triangoli rappresentano gli apporti di liquami bovini) 1) Plot con erba medica in purezza 2) Plot con miscuglio erba medica + festuca 3) Plot con festuca in purezza kg N/ha kg N/ha mg/l N-NO Profondità (cm) Profondità (cm) Profondità (cm) Inizio: 1/1/5 Giorni (n ) Fine: 3/9/ Inizio: 1/1/5 Giorni (n ) Fine: 3/9/ Inizio: 1/1/5 Giorni (n ) Fine: 3/9/6 Pagina 11 di 11
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