Regione Toscana DIREZIONE GENERALE DELLA PRESIDENZA

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1 ALLEGATO A Regione Toscana DIREZIONE GENERALE DELLA PRESIDENZA NUCLEO UNIFICATO REGIONALE DI VALUTAZIONE E VERIFICA (NURV) Seduta del luglio 2011 Procedura di VAS Fase preliminare (art.23 L.R. 10/10) del PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI E BONIFICA DEI SITI INQUINATI -PRB- PARERE TECNICO discusso in data 26 luglio 2011 ai fini dell'espressione della Giunta regionale, quale autorità competente per la VAS, sul Documento preliminare nell'ambito del procedimento VAS Fase preliminare, ai sensi dell'art.23 della LR 10/2010 1

2 Proponente: Settore Rifiuti e Bonifiche dei siti inquinati A.C. Ambiente Energia e Cambiamenti climatici D.G. Politiche territoriali, ambientali e per la mobilità Autorità procedente: Consiglio regionale Autorità competente: Giunta regionale, avvalendosi del supporto del NURV DIREZIONE GENERALE DELLA PRESIDENZA Area di coordinamento Programmazione Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e Verifica (NURV) Oggetto: Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e Bonifica dei siti inquinati - Procedimento VAS - Fase preliminare Parere tecnico di supporto alla Giunta regionale in qualità di autorità competente (art. 23 co. 2 L.r.10/10) discusso in data 26 luglio Il NURV come composto ai sensi della deliberazione della G.R. n. 978/2010 e della deliberazione della G.R. n. 595/2011, e visto l'ordine di servizio del Presidente del NURV n. 1 del 18/07/2011 che individua il Segretario del NURV, nella seduta del luglio 2011, presenti i seguenti componenti con potere deliberante: Componenti Presenti del 26 luglio 2011 Moreno Mugelli Paolo Baldi Aldo Nepi Maria Chiara Montomoli Marco Chiavacci Antonio Floridia Paolo Giacomelli Antonella Turci Delega Flavia Grutta Leonardo Borselli Fabio Zita Patrizia Lattarulo Delega Leonardo Piccini Stefano Rossi SI SI SI SI SI SI SI Sono inoltre presenti: Stefano Amato, Diletta Landini Piccardi, Daniela Tafani, Chiara Lenarduzzi, Fabiana Annibali, Elena Poli, Sandra Pratesi. Visti -il D.lgs. 152/2006 recante Norme in materia ambientale, ed in particolare la Parte seconda relativa alle Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l autorizzazione ambientale integrata (IPPC) e ss.m.i.; 2

3 -la legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 Norme in materia di programmazione regionale e ss.m.i.; -la l.r. 10/2010 Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza e ss.m.i. ; -il decreto del Presidente della Giunta regionale del , n. 24/R Regolamento di disciplina del processo di formazione,monitoraggio e valutazione degli strumenti di programmazione di competenza della Regione ai sensi dell articolo 16 della legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale) e dell articolo 35 della legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 (Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza ; -la risoluzione del Consiglio regionale del 29 giugno 2011, n. 49 avente ad oggetto:"approvazione programma regionale di sviluppo (PRS) ; -la l.r. 3 gennaio 2005, n. 1 Norme per il governo del territorio. Premesso che -con Delibera della Giunta regionale , n. 560 è stato dato avvio al procedimento del piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati (PRB) ai sensi dell'art. 15 della L.r. 10/2010; -con Decisione di Giunta regionale del n. 2 è stata approvata l'informativa preliminare al Consiglio Regionale ai sensi dell'articolo 48 dello Statuto Regionale relativa al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e Bonifica dei siti inquinati (PRB); -Il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati rientra nel campo di applicazione di cui all'art. 5 comma 2 della L.r. 10/10 pertanto è soggetto a VAS; -il Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti inquinati della Direzione generale delle Politiche territoriali, ambientali e della mobilità della Regione Toscana (DGPTAM) ha quindi avviato, con nota prot. AOOGRT/175610/P del 08 luglio 2011, la fase preliminare del procedimento VAS per il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e Bonifica dei siti inquinati con la trasmissione del documento preliminare, di cui all art. 23 della L.r. 10/2010, ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale (SCA), individuati ai sensi dell'art. 20 della L.r. 10/2010, richiedendo osservazioni per la definizione della portata e del livello di dettaglio delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale; -il Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti inquinati ha richiesto agli SCA individuati di inviare osservazioni e contributi sul documento preliminare entro il 22 luglio 2011 all'indirizzo di posta elettronica renata.caselli@regione.toscana.it o pianorifiuti.consultazioni@regione.toscana.it (Proponente) e vas.consultazioni@regione.toscana.it (Autorità Competente); -il Settore Rifiuti e Bonifiche dei Siti inquinati con nota prot. AOO.GRT/175614/P del ha inviato inoltre il documento preliminare al Presidente della Giunta Regionale ed al Presidente del Nurv ed ha richiesto all'autorità Competente di inviare, entro il , le proprie osservazioni; -al NURV, in risposta alla nota del Proponente del 08 luglio 2011, sono pervenute le seguenti osservazioni: Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e Grosseto ns. prot. AOOGRT/86732/F Comune di Piombino - ns. prot.aoogrt/85035/f

4 Azienda USL 7 Siena, Dipartimento della Prevenzione, U.F. Igiene e Sanità Pubblica Zona Senese - ns. prot.aoogrt/83908/f Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscana - ns. prot.aoogrt/82104/f Direzione Generale PTAM della Regione Toscana, Settore Protezione e Valorizzazione della Fascia Costiera e dell'ambiente Marino - pervenuta in allegato alla mail del 20/07/2011 ma non protocollabile perchè non indirizzata al Presidente del NURV Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ns. prot.aoogrt/83881/f Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli- pervenuta in allegato alla mail del 21/07/2011 ma non protocollabile perchè non indirizzata al Presidente del NURV ATO Toscana Costa- pervenuta in allegato alla mail del 22/07/2011 ma non protocollabile perchè non indirizzata al Presidente del NURV Comune di Massarosa ns. prot. AOOGRT/188397/F Esaminati 1.I documenti prodotti dal proponente: Il documento di avvio del procedimento ai sensi della L.r. 01/05 approvato con DGRT 560 del ; Il documento preliminare di VAS di cui all art. 23 della l.r. 10/2010; 1.Le osservazioni pervenute dai SCA consultati sul documento preliminare di VAS Considerato A Osservazioni sulla procedura di VAS seguita Il documento preliminare è stato correttamente inviato per via telematica ai soggetti competenti in materia ambientale utilizzando la procedura di protocollo informatico attraverso posta elettronica certificata (INTERPRO) e l'elenco degli SCA appare completo. Si segnalano alcuni aspetti procedurali da tenere in considerazione per la fase di consultazione sul rapporto ambientale. A1) Attivazione delle consultazioni dei SCA Il documento preliminare è stato inviato per via telematica ai soggetti competenti in materia ambientale utilizzando la procedura di protocollo informatico di posta certificata (INTERPRO). Per la successiva fase di consultazione degli SCA sul RA si ritiene opportuno l'utilizzo della medesima procedura. Si segnala però che non è stato indicato per la recezione da parte delle osservazioni degli SCA, l'utilizzo del protocollo interoperabile o la casella di posta elettronica certificata (PEC) della Regione Toscana. La documentazione di piano e il RA dovranno essere pubblicati sul sito web sia del Proponente che dell'autorità Competente pertanto l'invio telematico riguarderà solo la comunicazione di avvio delle consultazioni e l'indicazione dei link per la visione dei documenti. Si ritiene opportuno, nel rapporto ambientale, dettagliare l'elenco dei Settori regionali consultati al fine di mettere a conoscenza dell'autorità Competente circa i settori della Regione che il proponente ritiene interessati ai fini della consultazione sugli effetti del piano. A2) Redazione della proposta di dichiarazione di sintesi 4

5 In relazione al cronoprogramma riportato a pag. 6 del Documento preliminare si ricorda che la comunicazione di avvio delle consultazioni sul rapporto ambientale deve essere fatta sia all'autorità competente che agli SCA. Si ricorda che successivamente all'emissione del parere motivato sulla VAS, il proponente dovrà elaborare, ai sensi dell'art. 27 comma 2 della L.R. 10/2010, la proposta di dichiarazione di sintesi che verrà trasmessa, ai fini dell'approvazione, all'autorità procedente unitamente alla proposta di piano ed al rapporto ambientale. Si suggerisce di integrare il cronoprogramma indicando anche i documenti oggetto di consultazione, esame, approvazione, trasmissione etc.. B Osservazioni al documento preliminare di VAS Il documento preliminare appare ben strutturato secondo i contenuti dell'allegato 2 alla LR 10/10 e risponde ai contenuti richiesti dall'art. 23 della LR 10/10. In fase di elaborazione della proposta finale di piano e di implementazione del rapporto ambientale si segnalano al proponente le seguenti richieste di approfondimento e di analisi. B1) Programmazione di legislatura costruzione quadro conoscitivo e analisi di coerenza (LR 10/10, Allegato 2, lett.a ) Si condivide quanto indicato dal proponente nel paragrafo 3.1 del documento preliminare in riferimento al fatto che l'analisi di coerenza esterna rappresenta la verifica della compatibilità, integrazione e raccordo degli obiettivi del PRB rispetto alle linee generali della programmazione di settore regionale. Si ritiene che l'elencazione dei piani con il quale il PRB effettuerà l'analisi di coerenza (pag ), debba essere integrata con il Piano Regionale per la qualità dell'aria (PRQA) in fase di redazione, il Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE) in fase di redazione ed il Piano delle attività estrattive. B2) Analisi ed interpretazione del quadro conoscitivo (LR 10/10, Allegato 2, lett.b-c-d ) Come indicato ai punti b), c) e d) dell'allegato 2 alla LR 10/2010 il rapporto ambientale dovrà contenere una descrizione degli aspetti pertinenti allo stato attuale dell'ambiente e la sua evoluzione probabile senza il piano, le caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate e i problemi ambientali esistenti. Il quadro conoscitivo che utilizzerà il PRB sarà quello derivante dal reporting ambientale effettuato da ARPAT e coerente con la struttura del PAER. Inoltre la base conoscitiva relativa allo stato e l'evoluzione del settore dei rifiuti e sullo stato delle bonifiche. Si ritiene opportuno integrare il quadro conoscitivo contenuto nel RA con le componenti patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico(vincoli, siti UNESCO, centri storici minori, aree con complessi monumentali dismessi o in stato di degrado) anche con gli elementi desunti dal quadro conoscitivo del PIT approvato con delibera di CR n.72 del che contiene una descrizione dei caratteri dei territori e dei paesaggi della Toscana, implementato per la disciplina paesaggistica con atto adottato con delibera di CR n.32 del , che ne integra il quadro conoscitivo con l'individuazione di ambiti di paesaggio e la definizione di schede ad essi relative, contenenti il riconoscimento dei caratteri strutturali e gli obbiettivi di qualità ad essi correlati. Al fine di evitare inutili duplicazioni all'interno del RA e in conformità a quanto indicato nell'allegato 2 della LR 10/10 alle lettere b,c e d, si ritiene opportuno inserire nel RA gli elementi, desunti dal quadro conoscitivo di piano, utili alla valutazione in modo che possano chiaramente emergere i punti di forza e di criticità, i valori di qualità delle risorse, gli stati di degrado, le aree problematiche, le evoluzioni e le tendenze critiche in atto per lo stato delle risorse e delle componenti ambientali. Il piano conterrà il quadro conoscitivo e il RA una analisi critica ed interpretativa dello stesso. 5

6 B3) Obiettivi di protezione ambientale ed impatti significativi sull'ambiente(lr 10/10, Allegato 2, lett.e-f ) Il PRS contiene, fra gli indirizzi di legislatura - politiche in materia ambientale- dell'area Sostenibilità, qualità del territorio e infrastrutturazione la gestione sostenibile dei rifiuti attraverso un approccio integrato nella definizione di obiettivi ed interventi che tutelino l'ambiente e nel contempo che producano effetti positivi di sviluppo economico. La strategia dell'azione regionale si pone come indirizzi di legislatura l'autosufficienza del sistema di gestione regionale, la gerarchia di azione (prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, altre forme di recupero, minimizzazione dello smaltimento in discarica) ed infine le azioni in tema di bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati. Si pone però come prioritaria l'accellerazione della realizzazione del sistema impiantistico, tale da migliorare l'efficiente degli impianti esistenti a garanzia dell'autosufficienza del ciclo integrato dei rifiuti. A tal proposito si richiamano anche, come opere strategiche di livello regionale, gli impianti di gestione dei rifiuti previsti dai Piani straordinari degli ATO della Toscana. Tali obiettivi e linee di indirizzo sono correttamente richiamati nel documento preliminare del PRB. La gestione dei rifiuti costituisce una tematica che coinvolge sia aspetti economici-produttivi che aspetti ambientali, nonché per la salute umana. Lo sviluppo della green economy, di cui il settore dei rifiuti rappresenta un settore in via di sviluppo ed estremamente attraente, si propone di superare o comunque mitigare il trade-off esistente tra i due aspetti. Si ritiene opportuno svolgere una valutazione sul grado di integrazione, compatibilità/conflittualità degli interventi previsti nel PRB con i contenuti degli strumenti di pianificazione settoriale, nonché condurre la valutazione degli effetti sulle varie componenti ambientali degli obiettivi previsti nell'attuazione del PRB, soprattutto relativamente a quelli afferenti ai sistemi impiantistici. Particolare attenzione andrà svolta anche per tutte quelle azioni afferenti le politiche riguardanti i rifiuti speciali, soprattutto se pericolosi. Nel documento preliminare si ribadisce infatti quanto lo smaltimento dei rifiuti abbia il potenziale per causare una serie di effetti sulla salute e sull'ambiente, tra cui le emissioni in atmosfera, nelle acque di superficie e nelle acque sotterranee, e che i rifiuti rappresentano anche una perdita di risorse naturali. Da qui la discriminante che una buona gestione dei rifiuti protegge la salute pubblica, la qualità dell'ambiente promuovendo la conservazione delle risorse naturali, pertanto diventa di estrema importanza effettuare una valutazione degli effetti ambientali e sulla salute umana tale da mettere in evidenza eventuali criticità e problematicità che l'attuazione del Piano, anche a livello sub regionale, potrebbe comportare al fine di poter prevedere le opportune misure di mitigazione e compensazione degli effetti, nonché utili per orientare le scelte di Piano. Nel documento preliminare però si segnala che, proprio per quanto riguarda l'obiettivo relativo all'adeguamento del sistema impiantistico, sia per i rifiuti urbani che speciali, gli effetti attesi si caratterizzano per una forte componente di incertezza per la maggior parte degli obiettivi di protezione ambientale, e che la determinazione degli impatti dipende dalle modalità esecutive dei progetti e dalla gestione impiantistica. Analogamente viene riportato per le bonifiche dei siti inquinati e delle aree minerarie dismesse, che possono garantire il contenimento dell'inquinamento di acque e suolo, quindi effetti ambientali positivi, solo se opportunamente condotte. A tal proposito si ritiene che nel Rapporto Ambientale, proprio in virtù dell'incertezza nel determinare gli effetti, in quanto condizionati dalle modalità esecutive e di gestione degli impianti, o delle opere di bonifica, debbano essere forniti i requisiti ed indirizzi di compatibilità ambientale in relazione a ciascuno degli effetti sulle componenti ambientali sia per gli interventi di tipo impiantistico che di bonifica dei siti per evitare eventuali, ma possibili effetti negativi. 6

7 Si condivide la metodologia descritta nel paragrafo 3.6 del documento preliminare e si ricorda che nel RA la valutazione degli effetti deve essere effettuata descrivendo i possibili impatti significativi -così come previsto dalla lettera f dell'all. 2 della L.r. 10/10- sulle componenti ambientali (biodiversità, salute umana, flora e fauna, suolo, acqua etc.), considerando tutti gli impatti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi. L'analisi e le valutazioni risultano estremamente utili anche per veicolare e guidare gli eventuali interventi di settore di livello sub regionale. B4) Temi ambientali a carattere trasversale valutazione degli effetti sulla componente clima (LR 10/10, Allegato 2, lett.f ) Il PRS indica, all'interno del principio ispiratore n.2 Promuovere uno sviluppo sostenibile e rinnovabile, che la Regione assume la lotta ai cambiamenti climatici come principio trasversale da declinare sia sul versante della riduzione delle emissioni di gas serra sia sul lato delle azioni di adattamento. La gestione dei rifiuti rappresenta un settore in forte crescita e sviluppo, ed è stretto il legame con i principi ispiratori del PRS rivolti ad orientare ad agevolare l aumento di competitività dei sistemi produttivi, lo sviluppo economico, l'occupazione riducendo nel contempo gli impatti negativi sull'ambiente, compresa la lotta ai cambiamenti climatici quale principio trasversale. Come riportato nel documento preliminare l'aumento del riutilizzo, del riciclo e del recupero di materia ed energia, contenuto nell'indirizzo strategico n. 1 del PRB Attuazione della gerarchia per la gestione dei rifiuti ai sensi della Direttiva Europea, contribuirà particolarmente alla lotta ai cambiamenti climatici, grazie alla crescita della produzione di energia da rifiuti e alla conseguente diminuzione del ricorso a fonti energetiche fossili. Vista la trasversalità dell'azione regionale sul tema in oggetto e considerando che la componente fattori climatici è anche indicata al punto f) dell'allegato 2 della L.r. 10/10, si ritiene opportuno che nel rapporto ambientale siano valutati, in una sezione dedicata, gli effetti del piano, in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. B5) Il sistema di monitoraggio (LR 10/10, Allegato 2, lett.i ) Si ricorda che il sistema di monitoraggio strategico del PRS recepisce e si raccorda con la struttura programmatica dei singoli piani e programmi ai quali è affidata la concreta realizzazione degli obiettivi del PRS, assolvendo in questo modo anche al compito di monitoraggio strategico generale dell insieme della programmazione regionale. In particolare il PRS definisce una serie di indicatori di risultato suddivisi per settore di intervento che saranno parte delle batterie di indicatori che andranno a costituire la base dei sistemi di monitoraggio di piani e programmi regionali. Gli indicatori del PRS saranno monitorati in relazione allo stato di avanzamento della realizzazione dei nuovi piani e programmi, per i quali, ricordiamo, la L.R. 49/1999 prevede una relazione di monitoraggio e valutazione annuale. Si ritiene opportuno che il Proponente prenda a riferimento quale base minima per la costruzione del sistema di monitoraggio di piano, gli indicatori di risultato definiti nel PRS. Il sistema di monitoraggio VAS integra e completa il sistema di monitoraggio già previsto dal piano e quindi si ritiene che il sistema di monitoraggio definito nell ambito della VAS debba essere strettamente legato alle azioni, che presentano, a seguito della valutazione, aspetti di criticità in riferimento ad effetti negativi sull'ambiente e sul territorio (componente suolo, acque ecc) o aspetti di conflittualità con le altre pianificazioni di settore in materia ambientale (ad esempio pianificazione paesaggistica). Il sistema di monitoraggio deve trattare i seguenti aspetti: le misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli impatti ambientali significativi derivanti dall attuazione del piano; 7

8 la modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori necessari alla valutazione degli impatti; la periodicità di produzione di rapporti illustranti i risultati della valutazione degli impatti e le misure correttive da adottare; i soggetti, le responsabilità e le risorse finanziare messe a disposizione per il monitoraggio. Si suggerisce anche di individuare opportuni indicatori in grado di valutare l'attuazione e il recepimento delle disposizioni/prescrizioni di piano nella eventuale pianificazione di livello inferiore nel caso il Piano declinasse l'attuazione di azioni, e quindi il raggiungimento degli obiettivi, a livello sub regionale. Si ricorda che il set di indicatori deve riguardare la totalità degli effetti conseguenti l'attuazione del Piano, anche quelli negativi per i quali dovranno essere infatti previste le opportune misure di compensazione e mitigazione, che dovranno essere previste nell'apposito paragrafo costruito ai sensi della lettera g) dell'all. 2 della l.r. 10/2010. B6) La valutazione di incidenza ambientale Nel paragrafo 4 del documento preliminare il proponente riporta quanto segue Il piano non è sottoposto a valutazione di incidenza. L'affermazione non è stata motivata e supportata ed appare quindi autoreferenziale. Il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati rappresenta lo strumento con cui la Regione Toscana declina la propria strategia ambientale in tema di rifiuti e bonifiche. In generale si ritiene che la pianificazione del sistema impiantistico per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, possa determinare elementi di conflittualità con la salvaguardia della biodiversità e con gli habitat naturali. Tale elemento di possibile conflittualità è messo in evidenza anche nel documento preliminare, in particolare nella tabella relativa agli effetti attesi, nella quale si individua un effetto incerto nell'attuazione dell'indirizzo strategico n. 1. proprio sulle componenti Natura, biodiversità e suolo. Pertanto occorre evidenziare se a priori è possibile escludere che le azioni previste nel PRB possano interessare le aree di cui ai siti SIC o SPS (quindi criteri di esclusione) oppure, se ricadenti in zone prossime è richiesta la verifica di incidenza in fase progettuale, altrimenti si ritiene che la conclusione di non incidenza dovrebbe trovare supporto e motivazione all'interno di in uno studio di incidenza volto ad analizzare se, ed eventualmente quali, possono essere gli effetti del PRB sugli obiettivi di conservazione dei siti della Rete Natura In caso affermativo dunque fin dall'attuale fase di pianificazione, dovrebbero essere previsti indirizzi, misure compensative e prescrittive per gli interventi e per gli strumenti attuativi delle azioni del PRB. Ai sensi dell'art. 15 comma 4 della LR 56/2000 la valutazione di incidenza relativa agli atti di pianificazione (atti della pianificazione territoriale, urbanistica e di settore e le loro varianti, non direttamente connessi o necessari alla gestione dei siti) è effettuata dalla stessa amministrazione competente alla approvazione degli stessi. La valutazione di incidenza del piano in oggetto è quindi svolta dai competenti uffici della regione Toscana; si ritiene opportuno che il Proponente avvii un confronto interno con i competenti uffici della Regione Toscana al fine di verificare la necessità di applicazione della normativa al Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati - PRB-. C Osservazioni pervenute dai SCA. Si riporta un quadro sintetico delle osservazioni pervenute all'autorità competente e al proponente. C1) Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e Grosseto 8

9 Pur rilevando che la componente ambientale riferita al patrimonio culturale è stata in parte considerata fornisce indicazioni per la redazione del RA che dovrà quindi contenere le seguenti informazioni: l'illustrazione del rapporto con altri piani e programmi quali il piano paesaggistico regionale, la carta del rischio, gli accordi di programmazione e/o pianificazione in attuazione di Protocolli di Intesa Stato-Regioni in materia di beni culturali e paesaggistici; l'inserimento nel rapporto ambientale, ai sensi dell'allegato 2 lett. b,c e d della LR 10/10, degli aspetti di quadro conoscitivo connessi alla componente patrimonio culturale e paesaggistico (vincoli, siti UNESCO, centri storici minori, aree di particolare rilevanza archeologica). I problemi ambientali a carico del patrimonio culturale con riferimento alle aree che presentano significativi problemi di tutela e valorizzazione dei beni culturali in relazione alla presenza di complessi monumentali dismessi o in stato di degrado e le aree significativamente compromesse o degradate da recuperare e riqualificare all'interno dei beni paesaggistici tutelati; la valutazione degli effetti significativi sulla componente patrimonio culturale e paesaggistico e le misure previste per impedire, mitigare o compensare gli effetti negativi significativi sulle componenti sopra richiamate (lett. f e g All.2 della LR 10/10); l'analisi delle alternative anche attraverso l'utilizzo di specifici indicatori riferiti alla componente patrimonio culturale (lett. H ALL. 2 della LR 10/10); l'inserimento della componente patrimonio culturale e paesaggistico nel sistema di monitoraggio degli impatti significativi attraverso specifici indicatori e la necessità che il RA preveda report periodici di monitoraggio al fine di individuare misure correttive. La Soprintendenza evidenzia la necessità di condurre una attenta valutazione nella scelta delle aree che potranno essere maggiormente interessate dagli interventi e nell'individuazione di quelle particolarmente sensibili dal punto di vista culturale dove le azioni e gli interventi non potranno in alcun modo essere consentiti ed attuati. C2) Comune di Piombino Il Comune rileva che la durata temporale della consultazione sul documento preliminare è risultata insufficiente per una adeguata valutazione dei documenti da parte delle strutture e degli uffici comunali. Il Nucleo di Valutazione esprime comunque giudizio positivo sull'avvio del procedimento VAS e chiede che venga assicurato un tempo congruo per le successive fasi di consultazione in ambito VAS. Il Comune è interessato a definire efficaci politiche di gestione ed azioni per garantire la tutela ambientale e sanitaria del territorio e dei cittadini in quanto il territorio comunale è caratterizzato sia da rilevanti quantità di rifiuti urbani e speciali che dalla presenza di SIN da bonificare. C3) Azienda USL 7 Siena, Dipartimento della Prevenzione, U.F. Igiene e Sanità Pubblica Zona Senese L'Azienda USL 7 Siena, relativamente agli aspetti igienico sanitari di competenza, esprime un giudizio sintetico favorevole. C4) Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscana Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, per quanto di competenza, non ha alcuna osservazione da esprimere. C5) Direzione Generale PTAM della Regione Toscana, Settore protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell'ambiente marino 9

10 Il Settore regionale indica, ai fini della valutazione del rapporto con altri pertinenti piani e programmi (coerenza esterna), gli strumenti di livello regionale che riguardano le tematiche di protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell'ambiente marino: Piano di Tutela delle Acque, i Piani di Gestione a scala distrettuale, il Progetto di Piano di gestione Integrata della Costa ai fini del riassetto idrogeologico e, in connessione con quest'ultimo, il Programma straordinario di interventi di recupero e riequilibrio del litorale. La fascia costiera rientra tra le aree che potrebbero essere interessate da problematiche attinenti la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, pertanto il Settore segnala le seguenti criticità: la presenza di rifiuti sulle spiagge a seguito di eventi meteomarini distinguendo tra materiale organico che ha effetti positivi in termini di protezione dell'erosione della linea di riva e materiale inorganico le cui modalità di rimozione dalle spiagge comporta l'asportazione di materiale sabbioso con conseguenti effetti negativi; la presenza di rifiuti in mare (abbandoni in mare e provenienti dalle sponde dei fiumi) che creano danni alle componenti biotiche ed abiotiche. Il tema dei rifiuti rientra, nella normativa europea e nazionale, nella categoria di descrittori qualitativi dello stato ambientale del mare pertanto il Settore ritiene di particolare rilevanza individuare azioni tese a scoraggiare l'abbandono dei rifiuti lungo i fiumi, azioni volte all'organizzazione di un efficace servizio di raccolta in ambito portuale per il settore turistico e commerciale ed azioni di sensibilizzazione. Il Settore segnala le collaborazioni attivate con i settore della pesca per la raccolta dei rifiuti in mare. La presenza di numerosi siti da bonificare lungo la costa ed i conseguenti interventi da attivare che possono interferire con l'equilibrio idrodinamico della linea di riva e con le opere di protezione dall'erosione (esempio SIN Massa, Livorno, Piombino e Orbetello) C6) Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana Evidenzia che nel documento preliminare non sono stati fatti riferimenti alla componente patrimonio archeologico e quindi fornisce indicazioni per la redazione del RA che dovrà quindi contenere le seguenti informazioni: l'illustrazione del rapporto con altri piani e programmi quali il piano paesaggistico regionale, la carta del rischio, gli accordi di programmazione e/o pianificazione in attuazione di Protocolli di Intesa Stato-Regioni in materia di beni culturali e paesaggistici; facendo riferimento ai vincoli archeologici e paesaggistici che insistono sul territorio interessato dal piano (Carta dei Vincoli), oltre che ai beni paesaggistici rientranti nelle categorie tutelate per legge (ex Galasso). La Soprintendenza ricorda che sono in corso, in tutta la Toscana, accertamenti in merito alla sussistenza dei beni archeologici; l'inserimento nel rapporto ambientale, ai sensi dell'allegato 2 lett. b,c e d della LR 10/10, degli aspetti di quadro conoscitivo connessi alla componente patrimonio culturale, paesaggistico ed archeologico (vincoli, siti UNESCO, centri storici minori, aree di particolare rilevanza archeologica); la valutazione degli effetti significativi sulle componenti beni materiali e patrimonio culturale (beni architettonici ed archeologici) e le misure previste per impedire, mitigare o compensare gli effetti negativi significativi sulle componenti sopra richiamate (lett. f e g All.2 della LR 10/10); l'analisi delle alternative anche attraverso l'utilizzo di specifici indicatori riferiti alla componente patrimonio culturale (lett. H ALL. 2 della LR 10/10); l'inserimento della componente patrimonio culturale nel sistema di monitoraggio degli impatti significativi anche attraverso specifici indicatori e la necessità che il RA preveda report periodici di monitoraggio al fine di individuare misure correttive. 10

11 La Soprintendenza evidenzia la necessità di condurre una attenta valutazione degli effetti del piano su aree particolarmente sensibili dal punto di vista culturale ed archeologico che potrebbero essere interessate da interventi di piano. C7) Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli Ritiene che il problema della gestione dei rifiuti e l'inquadramento territoriale della Regione sia stato affrontato in modo adeguato. Relativamente all'esclusione netta dalla Valutazione di Incidenza riportata al paragrafo 4 del documento preliminare, l'ente Parco ritiene che, in virtù della complessità dei problemi che affronta il PRB, sarebbe prudenziale usare il condizionale poiché la conferma potrà avvenire solo in base alle scelte effettivamente contenute nel Piano. C8) ATO Toscana Costa Esprime apprezzamenti sull'impostazione e sui contenuti generali del documento preliminare, che risulta esaustivo e tale da consentire un completo ed approfondito iter valutativo. Ritiene di non intervenire con osservazioni di merito. C9) Comune di Massarosa Il Comune di Massarosa concorda sulle linee guida seguite nell'individuazione degli obiettivi di protezione ambientale, degli impatti e misure da adottare per impedire gli effetti negativi sull'ambiente descritti nel documento preliminare. Il Comune di Massarosa effettua la gestione integrata dei rifiuti RSU in modo consortile, insieme ad altri 5 Comuni, attraverso due impianti integrati (Impianto di selezione e compostaggio di Pioppogatto e l'impianto di termovalorizzazione di Falascaia). Il Comune sottolinea come il sistema presenti fortissimi criticità che presumibilmente porteranno alla dismissione dell'impianto di termovalorizzazione e richiede che nel PRB sia evidenziata tale criticità e che siano individuate misure che garantiscano, nell'ottica di miglioramento ambientale, oltre alla chiusura delle discariche anche ipotesi progettuali alternative al ciclo dei rifiuti descritto. Tutto quanto sopra premesso e considerato visto l'art.23 della L.R. 10/2010 il NURV ai fini dell'espressione della Giunta regionale, quale autorità competente per la VAS, esprime le seguenti valutazioni conclusive sul Documento preliminare VAS in oggetto: La fase di consultazione sul documento preliminare è stata correttamente svolta attraverso l'invio per via telematica ai soggetti competenti in materia ambientale utilizzando la procedura di protocollo informatico attraverso posta elettronica certificata. Il documento preliminare è stato correttamente strutturato secondo i contenuti dell'allegato 2 alla LR 10/10 e risponde ai contenuti richiesti dall'art. 23 della LR 10/10. Per la predisposizione della proposta finale di piano e per l'implementazione del RA si segnalano al proponente le seguenti osservazioni: 1.Per la successiva fase di consultazione degli SCA sul RA si ritiene opportuno l'utilizzo della medesima procedura di protocollo informatico e l'utilizzo del protocollo interoperabile o la casella di posta certificata (PEC) anche per la recezione delle osservazioni; la documentazione di piano e il RA dovranno essere pubblicati sul sito web sia del Proponente che dell'autorità Competente e l'invio telematico riguarderà solo la comunicazione di avvio delle consultazioni e l'indicazione dei 11

12 link per la visione dei documenti. Si ritiene opportuno, nel rapporto ambientale, dettagliare l'elenco dei Settori regionali consultati. 2.Si ritiene opportuno che il proponente, per l'analisi di coerenza esterna e verifica dell'integrazione della strategia con le altre pianificazioni di settore, prenda a riferimento anche il Piano Regionale per la qualità dell'aria (PRQA) in fase di redazione, il Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE) in fase di redazione, il Piano delle attività estrattive e, come osservato dal Settore protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell'ambiente marino, si confronti anche con la pianificazione regionale attinente alle tematiche di protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell'ambiente marino: Piano di tutela delle acque, i Piani di gestione a scala distrettuale, il Progetto di Piano di gestione integrata della costa ai fini del riassetto idrogeologico e, in connessione con quest'ultimo, il Programma straordinario di interventi di recupero e riequilibrio del litorale. 3.Sulla base delle considerazioni svolte al punto B2) del presente parere e in base ai contenuti richiesti dalle lettere b), c) e d) dell'allegato 2 alla LR 10/10, si ritiene opportuno, al fine di evitare duplicazioni, riportare nel rapporto ambientale solo gli elementi, desunti dal quadro conoscitivo di piano, utili alla valutazione. Si ritiene opportuno integrare il quadro conoscitivo contenuto nel RA con le componenti patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico(vincoli, siti UNESCO, centri storici minori, aree con complessi monumentali dismessi o in stato di degrado) desunti dal quadro conoscitivo del PIT approvato con delibera di CR n.72 del che contiene una descrizione dei caratteri dei territori e dei paesaggi della Toscana, implementato per la disciplina paesaggistica con atto adottato con delibera di CR n.32 del , che ne integra il quadro conoscitivo con l'individuazione di ambiti di paesaggio e la definizione di schede ad essi relative, contenenti il riconoscimento dei caratteri strutturali e gli obbiettivi di qualità ad essi correlati. La valutazione degli effetti e l'individuazione di misure per impedire, mitigare o compensare gli effetti negativi significativi dovrà riguardare anche le componenti sopra citate prendendo a riferimento le aree di particolare rilevanza culturale, paesaggistica ed archeologica individuate nel quadro conoscitivo. 4.Sulla base delle considerazioni svolte al punto B3) del presente parere si ritiene opportuno svolgere una valutazione sul grado di integrazione, compatibilità/conflittualità degli interventi previsti nel PRB con i contenuti degli strumenti di pianificazione settoriale, nonché condurre la valutazione degli effetti sulle varie componenti ambientali degli obiettivi previsti nell'attuazione del PRB, soprattutto relativamente a quelli afferenti ai sistemi impiantistici. Particolare attenzione andrà svolta anche per tutte quelle azioni relative alle azioni derivanti dalle politiche riguardanti i rifiuti speciali, soprattutto se pericolosi. Si ritiene necessario che, per quegli interventi di tipo impiantistico e di bonifica dei siti degradati, per i quali nel rapporto preliminare sono individuati effetti incerti poiché condizionati dalle modalità esecutive dei progetti e dalla gestione impiantistica oppure dalla conduzione delle stesse, siano forniti i requisiti e gli indirizzi di compatibilità ambientale in relazione a ciascuno degli effetti sulle componenti ambientali per evitare eventuali, ma possibili effetti negativi. 5.Il PRS indica che la Regione assume la lotta ai cambiamenti climatici come principio trasversale da declinare sul versante della riduzione delle emissioni di gas serra e sul lato delle azioni di adattamento (principio ispiratore n.2). Considerando che la componente fattori climatici è anche indicata al punto f) dell'all. 2 della Lr 10/10, si ritiene opportuno che nel RA siano valutati, in una sezione dedicata, gli effetti del piano in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. 12

13 6.Si ricorda che il sistema di monitoraggio strategico del PRS recepisce e si raccorda con la struttura programmatica dei singoli piani e programmi ai quali è affidata la concreta realizzazione degli obiettivi del PRS pertanto si ritiene opportuno che il Proponente prenda a riferimento quale base minima per la costruzione del sistema di monitoraggio di piano, gli indicatori di risultato definiti nel PRS. Il sistema di monitoraggio VAS integra e completa il sistema di monitoraggio già previsto dal piano e pertanto si ritiene che debba essere strettamente legato alle azioni, anche di tipo regolamentare, che presentano, a seguito della valutazione, aspetti di criticità in riferimento ad effetti negativi sul territorio o aspetti di conflittualità con le altre pianificazioni di settore in materia ambientale. Suggerimenti e considerazioni sulla struttura del sistema di monitoraggio VAS sono riportati al punto B5) del presente parere. Si ritiene utile anche individuare opportuni indicatori in grado di valutare l'attuazione e il recepimento delle disposizioni/prescrizioni di piano nella eventuale pianificazione di livello inferiore nel caso il Piano declinasse l'attuazione di azioni, e quindi il raggiungimento degli obiettivi, a livello sub regionale. 7.Si ritiene che la pianificazione del sistema impiantistico per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, possa determinare elementi di conflittualità con la salvaguardia della biodiversità e con gli habitat naturali, pertanto si ritiene che l'affermazione circa l'esclusione dalla procedura di valutazione di incidenza dovrebbe essere quantomeno motivata e supportata. In linea generale si ritiene che, qualora il piano escluda chiaramente (anche in termini prescrittivi da inserire nel RA) qualsiasi intervento attuativo nelle aree SIC e ZPS possa essere essere escluso dalla valutazione di incidenza. Qualora invece non risulti possibile escludere a priori un coinvolgimento diretto delle aree SIC ZPS nell'attuazione del piano si ritiene opportuno che, all'interno di uno studio di incidenza, vengano definite le regole, gli indirizzi e le prescrizioni con le quali gli interventi di piano potranno essere attuate nelle aree SIC ZPS. Si ricorda che ai sensi dell'art. 34 della LR 10/10 la valutazione di incidenza è svolta nell'ambito del procedimento di VAS. Si chiede al proponente di attivare un confronto con le strutture regionali competenti in materia di valutazione di incidenza al fine di verificare la necessità di applicazione della normativa al Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati -PRB-. 8.Relativamente ai rifiuti speciali, in particolare all'obiettivo generale che prevede l'autosufficienza su scala regionale, si ritiene che per una maggiore efficacia si potrebbero approfondire le modalità di attuazione di tale obiettivo per singoli settori produttivi o poli industriali, che andrebbero quindi individuati. Inoltre per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, il Piano dovrebbe tenere conto che la tendenza sui quantitativi di tale tipologia di rifiuto, per effetto del D.lgs. 152/06 e s.m.i., dovrebbe essere in aumento, e pertanto si richiede al Proponente di tenere conto nella valutazione degli effetti anche di questa tendenza previsionale. 9.Facendo riferimento ai propositi del PRB, in merito all'obiettivo del recupero energetico, in particolare là dove si afferma che l'efficienza del sistema impiantistico è in gran parte legata alle dimensioni degli impianti stessi, si richiede che, per tale obiettivo venga verificata la coerenza con le previsioni dei documenti di pianificazione vigenti ; 10.In merito all'indirizzo strategico relativo alla Prevenzione della produzione dei rifiuti, si ritiene utile che sia messa in evidenza anche l'azione individuale nella riduzione nella produzione dei rifiuti e la funzione delle Best available technology (BAT), inoltre si richiede che venga specificato il significato di chiusura del ciclo di valorizzazione dei rifiuti, indicandone le azioni conseguenti, e che vengano individuati nel Rapporto Ambientale, i relativi effetti ed elementi di mitigazione. 13

14 11.Per quanto riguarda le misure per impedire, ridurre e compensare gli effetti negativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano, si ritiene opportuno, oltre a quanto già descritto nel documento preliminare (capitolo 3.6) di integrare anche con opportune misure di fiscalità ambientale, che potrebbero risultare efficaci nel supportare gli indirizzi strategici della riduzione dei rifiuti e della raccolta differenziata. 12.Si ritiene opportuno, come richiamato dal Settore Protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell'ambiente marino, considerare anche la fascia costiera tra tra le aree che potrebbero essere interessate da problematiche attinenti la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati. Si rimanda al punto C5 del presente parere, nella quale sono state evidenziate ed elencate le relative criticità Il Presidente del NURV Moreno Mugelli 14

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