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1 con il supporto tecnico-scientifico di: AREA VELLETRI Figura 1 - Carta tematica; fonte ente regionale ARSIAL L azienda pilota di riferimento per l areale, in cui è presente una capannina Agro-metereologica dell ARSIAL ( (Fig. 1), ricade nella zona viticola compresa nell areale Nord della denominazione DOC Velletri. Il presente bollettino fitosanitario è stato redatto sulla base dei dati registrati dalla capannina ARSIAL e delle previsioni meteo, dei monitoraggi effettuati in azienda e delle allerte fornite dai modelli epidemiologici presenti sulla piattaforma web vite.net sviluppato da Horta, spin off dell Università Cattolica del Sacro Cuore (

2 1 PREVISIONI METEO Figura 2 - Le previsioni sul punto stazione di Figura 1 sono state sviluppate da Horta in collaborazione con ilmeteo.it. Attendibilità delle previsioni meteo è relativa al punto stazione, quindi estendibili alla zona con cautela. FASE FENOLOGICA L attuale fase fenologica prevalente della vite è quella di CHIUSURA DEL GRAPPOLO (BBCH 77), anche per le varietà più tardive. QUADRO FITOPATOLOGICO In Produzione BIOLOGICA e DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA la quantità massima di rame impiegabile in un anno è di 6 kg/ha. OIDIO (Erysiphe necator). Sul testimone non trattato, la situazione rilevata rimane stazionaria. Figure 3 sintomi di infezioni conidica (Mal bianco) su foglia, pagina superiore

3 2 Figura 4 - sintomi di infezioni conidica di Oidio (Mal bianco) su grappolo ATTENZIONE ALLE VARIETÁ PIÙ SENSIBILI ALL OIDIO: Chardonnay; Cabernet Frac; Sauvignon B.; Moscato B.; Malvasia; Sangiovese; Montepulciano. PERONOSPORA (Plasmopara viticola). Sul testimone non trattato, la situazione rilevata rimane stazionaria. TIGNOLETTA (Lobesia botrana). Catture prossime allo zero, il secondo volo è ormai terminato nell azienda pilota. In crescita le catture degli adulti (II generazione), anche se non molto lineari. Oltre a proseguire i monitoraggi degli adulti con le trappole a ferormoni, da metà giugno a metà luglio si consiglia di effettuare il monitoraggio delle uova e/o delle larve della 2 generazione. Si raccomanda di verificare la presenza di quest ultime sul grappolo, anche in assenza di catture o quando quest ultime siano esigue. Gli acini verdi, spesso quelli più ombreggiati sul lato interno del grappolo, risultano essere il bersaglio per l ovideposizione. Figure 5 - Differenti età dello stadio uovo e larva della Lobesia botrana. Durante i monitoraggi sono state individuati acini che presentavano fori di entrata e/o di sfarfallamento e/o larve in attività trofica.

4 3 Figure 6 - Larva di Lobesia botrana (Sx e Centrale) e foro di sfarfallamento su acino (Dx) (II generazione). COCCINIGLIE. Nell azienda pilota non sono stati rilevati individui appartenenti a tale superfamiglia. N.B. La presenza di numerose formiche sulla pianta è un segnale spia, della potenziale presenza e sviluppo delle cocciniglie. Planococcus ficus. In questa fase è possibile riscontrare la migrazione delle prime neanidi della II generazione e le femmine in fase di ovideposizione (II generazione), che colonizzano nuovi tessuti occupando foglie e grappoli. Il monitoraggio delle femmine e delle forme pre-immaginali, dovrà essere svolto sulla pagina inferiore, sui grappoli tra gli acini e sul rachide, l attività avrà una funzione prettamente di dinamica della popolazione, in quanto non è disponibile una soglia di intervento. Il monitoraggio può essere condotto anche sugli adulti maschi, attraverso la cattura con trappole a ferormoni. Targionia vitis e Parthenolecanium corni. In questa fase è possibile riscontrare le neanidi di I generazione. I danni diretti causati dalle cocciniglie sono dovuti alla suzione della linfa dalla pianta ospite; nei casi più gravi, l attività suggente può comportare il collasso del rachide e il conseguente appassimento degli acini. I danni indiretti sono legati all'elevata produzione di melata e al conseguente sviluppo di fumaggini, aspetti che possono compromettere alcune caratteristiche organolettiche del vino. Figure 7 - presenza di Cocciniglia Farinosa su grappolo (Planococcus ficus).

5 4 SISTEMI DI DIFESA INTEGRATA I prodotti fitosanitari, che presentano come sostanza attiva sali di rame o zolfo, hanno un meccanismo di azione multi-sito ovvero la loro azione danneggia diversi aspetti della biologia dell avversità, riducendo il rischio dell insorgere di fenomeni di resistenza. In questa fase fenologica, trovano il periodo ottimale di applicazione quei principi attivi in grado di fissarsi tenacemente alle cere presenti sugli acini, migliorando in tal modo la protezione degli stessi. Per garantire un buon stato sanitario della pianta in questa fase, si suggeriscono degli interventi agronomici che prevedano: - Apporti nutritivi equilibrati, in particolar modo le concimazioni azotate, per evitare un eccesso di rigoglio vegetativo. - Attuare corrette operazione di potatura verde (cimatura e sistemazione/legatura dei tralci), al fine di garantire un arieggiamento della chioma ottimale, la penetrazione dei raggi solari e dei trattamenti fitosanitari, aspetti che limitano in maniera significativa la diffusione delle avversità crittogamiche. ATTENZIONE: in questa fase fenologica evitare di effettuare la sfogliatura perché potrebbe comportare la scottatura degli acini. OIDIO. Prosegue il rilascio di conidi. Per l azienda pilota, nei prossimi giorni, come indicato dai modelli di vite.net, il rischio di infezione conidica è medio, data la fase fenologica, nel caso si sia superato la persistenza d azione dell ultimo trattamento, si suggerisce di tener protetta la vegetazione: Nelle aree a basso rischio, con Zolfo e coadiuvanti adesivanti o/e con prodotti di copertura quali Meptildinocap e Quinoxifen (al massimo 2 interventi all anno). Nelle aree ad alto rischio o in caso di comparsa di sintomi, con Zolfo o con prodotti di copertura quali Meptildinocap e Quinoxifen (al massimo 2 interventi all anno) e con prodotti endoterapici quali: Spiroxamina (G2) (al massimo 3 interventi all'anno) e/o Bupirimate (A2) (al massimo 2 interventi all anno) e/o sostanze attive della famiglia chimica degli IBS/IBE (es. Triazoli) e/o delle QoI e/o Boscalid (al massimo 1 intervento all anno indipendentemente dall avversità) e/o Metrafenone (al massimo 3 interventi all'anno). Per attuare strategie anti-resistenza è raccomandabile abbinare prodotti con differente meccanismo di azione (MoA). L impiego dei principi attivi endoterapici, continua anche dopo l allegagione, con particolare riguardo alla protezione delle bacche; per questo compito risultano particolarmente idonei quei prodotti che hanno affinità per le cere epicuticolari degli acini. A queste caratteristiche rispondono i QoI, che abbinano una certa mobilità nei tessuti vegetali (locosistemici) ad un attività preventiva e parzialmente curativa. N.B. Il Boscalid presenta anche un ottima attività contro Botrytis cinerea. Nella fase di pre-chiusura del grappolo lo Zolfo in polvere riesce a raggiungere meglio i grappoli più nascosti dalla vegetazione rispetto alla formulazione bagnabile. Regole anti-resistenza e limitazioni d uso e S.A. ammesse: 1. Famiglia chimica QoI: a. Azoxystrobin, Trifloxystrobin, Pyraclostrobin (anche antiperonosporico) indipendentemente dall avversità non posso essere complessivamente impiegati più di 3 volte all anno. 2. Famiglia chimica IBE/IBS:

6 5 a. Tebuconazolo, Miclobutanil, Difenoconazolo e Propiconazolo al massimo 1 intervento all'anno indipendentemente dall'avversità. b. Fenbuconazolo, Tetraconazolo, Penconazolo, al massimo 3 interventi all anno. PERONOSPORA. Per i prossimi giorni il rischio di infezioni è basso, i modelli di vite.net infatti non segnalano rischio di infezione nell'azienda pilota. È importante sottolineare che la difesa antiperonosporica potrebbe concludersi alla chiusura del grappolo, per la minor suscettibilità del grappolo. Non è però da escludere che - data una certa variabilità spaziale delle condizioni predisponenti - si possano verificare localmente eventi infettivi. Nel caso si decida di procedere con trattamenti cautelativi e si sia superato la persistenza d azione dell ultimo trattamento si suggerisce: Nelle aree a basso rischio, intervenire con Sali di rame in miscela con coadiuvanti adesivanti (es. resine terpeniche) o per ridurne la dilavabilità con il Folpet (Ftalimide, vedi le regole anti-resistenza) e/o con la Zoxamide (copertura al massimo 4 interventi all anno). Nelle aree ad alto rischio o in presenza di sintomi, intervenire con Prodotti Rameici o per un massimo di 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità) e/o con Zoxamide (B3-Benzammidi) (copertura al massimo 4 interventi all anno) e/o Folpet (Ftalimide, vedi le regole anti-resistenza), in miscela con endoterapici come il Cymoxanil (al massimo 3 interventi l anno) e/o la famiglia chimica dei Carbammati (H5 -CAA) (al massimo 3 interventi l anno) e/o delle Fenilammidi (A1-PA) e/o delle QoI. Regole anti-resistenza, le limitazioni d uso e le S.A. ammesse: 1. ATTENZIONE per la famiglia chimica dei Carbammati (CAA-H5): Tra Dimetomorf, Iprovalicarb, Mandipropamide, Valiphenal e Benthiovalicarb al massimo 4 interventi all anno indipendentemente dall'avversità. Di cui solo 3 con Benthiovalicarb. 2. I Ditiocarbammati (M03) da Disciplinare di Produzione Integrata non sono applicabili oltre l allegagione. 3. ATTENZIONE per la famiglia chimica dei QoI (C3): Famoxadone Fenamidone Pyraclostrobin (anche anti-oidico), in alternativa fra loro per un massimo 1 intervento all'anno indipendentemente dall'avversità. 4. ATTENZIONE per la famiglia chimica delle Fenilammidi (A1-PA): Benalaxil M, Benalaxil, Metalaxil M, Menalaxil, al massimo 3 intervento all'anno, di cui al massimo 1 con Metalaxil. 5. ATTENZIONE: Tra Ditianon, Folpet, Mancozeb al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. Per singola sostanza attiva sopra riportata al massimo 3 trattamenti. BOTRITE. Per i prossimi giorni il rischio di infezione è basso, i modelli di vite.net infatti non segnalano rischio di infezione nell'azienda pilota. Non è però da escludere che - data una certa variabilità spaziale delle condizioni predisponenti - si possano verificare localmente eventi infettivi.

7 6 Per i vigneti che presentano varietà a grappolo serrato, storicamente interessate dall avversità, nella fase fenologica di pre-chiusura grappolo, in cui si prevedono almeno 15 ore di bagnatura fogliare continuata, si suggerisce di intervenire con: - prodotti di copertura quali Fludioxionil (al massimo 1 intervento all anno indipendentemente dall avversità) o/e Bicarbonato di potassio e/o Eugenolo + Geraniolo + Timolo (al massimo 4 interventi all'anno), in miscela con prodotti endoterapici (si ricorda però che la mobilità nel grappolo è sempre ridotta) quali Boscalid (al massimo 1 intervento all anno) e/o Fenexamide (Al massimo 3 intervento all'anno) e/o Fluazinam e/o Fenpyrazamide (al massimo 1 intervento all'anno). ATTENZIONE: tra Ditianon, Folpet, Mancozeb e Fluazinam al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità, di cui al massimo 2 con Fluazinam. Tra gli antagonisti naturali anti-botritici troviamo: Antagonista microbico LIMITAZIONI D USO Ceppo Aureobasidium pullulans - DSM e DSM Bacillus amyloliquefaciens Al massimo 6 interventi all'anno, impiegabile fino alla fase di preraccolta Sottospecie plantarum, ceppo D747 Bacillus subtilis Al massimo 4 interventi all'anno QST 713 Tabella 1 - indicazioni delle linee guida nazionali di produzione integrata volontaria 2017 I Bacillus agiscono competendo efficacemente per le sostanze nutritive e per lo spazio, anche grazie alla produzione di lipopeptidi, che inibiscono la crescita del tubetto germinativo del fungo. Hanno un tempo di carenza di 3 giorni, un azione strettamente preventiva e non influiscono sui processi di fermentazione e vinificazione. Rispetto agli altri biofungicidi possono essere stoccati a temperatura ambiente per 3 anni poiché i batteri di questo genere producono spore di resistenza. La fase fenologica di pre-chiusura grappolo è particolarmente importante per la strategia di difesa antibotritica, perché è ancora possibile penetrare una zona che non sarà più accessibile né per i prodotti di copertura né per quelli endoterapici, che hanno una ridotta mobilità sul grappolo e dove oltretutto possono esserci residui fiorali infetti, attaccati saprofiticamente dal fungo. In questo momento è preferibile ricorrere a Boscalid (il DPI prevede un trattamento per anno), poiché ha il più lungo intervallo di sicurezza (28 giorni) fra i prodotti impiegabili, ed è attivo anche nei confronti del mal bianco che, durante questa fase fenologica, raggiunge solitamente la delicata fase di esplosione epidemica. TIGNOLETTA. Il modello fenologici di vite.net per l azienda pilota, indica che prevalentemente per la II generazione in questa fase è lo stadio di larva e che si è conclusa il volo degli adulti, da diversi giorni. Per la 2 generazione si suggerisce di intervenire: Nelle aree storicamente infestate, quando si rileva la presenza di uova o di fori di penetrazione. Nelle aree storicamente non infestate, quando si rilevano più del 5% dei grappoli infestati da uova e/o larve e/o fori di penetrazione. In entrambi i casi si suggerisce, in base allo stato evolutivo del lepidottero prevalente rilevato in azienda, di impiegare le sostanze attive riportate nella tabella che segue:

8 7 Sostanza attiva Clorpiriphos etile Clorpiriphos metile LIMITAZIONI D USO Al massimo 1 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità con esteri fosforici APPROFONDIMENTO Attività Larvicida Larvicida Epoca di applicazione 7-8 giorni dopo il picco dei voli Gruppo chimico IRAC (MoA) 1B Note Gli esteri fosforici vengono impiegati al termine dello sviluppo embrionale o contro le larve neonate. Alcuni esteri fosforici sono in grado di devitalizzare anche le larve presenti nei primi strati sottoepidermici del frutto. Clorantraniliprole Al massimo 1 intervento all'anno Ovi-larvicida Inizio ovideposizione 28 Ovi-larvicida sia per contatto che per ingestione. Utilizzare da inizio ovideposizione a pre-schiusura uova. Metoxifenozide Impiegabile solo su Lobesia botrana Larvicida Inizio ovideposizione 18 Acceleratori della muta MAC. Devono essere impiegato al termine dello sviluppo embrionale o contro le larve neonate. Indoxacarb Al massimo 2 interventi all'anno Ovi-larvicida Tra ovodeposizione e inizio testa nera 22A Agisce prevalentemente per ingestione e contatto sulle larve.l attività ovicida di Indoxacarb è legata alla sua capacità di essere assorbito dalla membrana dell uovo. Quando la larva è pronta per uscire, morde la membrana per aprirsi una via d uscita e assume la S.A. Tebufenozide - Larvicida Tra ovodeposizione e inizio testa nera 18 Questo regolatore di crescita(acceleratori della muta MAC) non possiede attività ovicida. Devono essere impiegato al termine dello sviluppo embrionale o contro le larve neonate. Spinosad Al massimo 3 interventi all anno indipendentemente Larvicida Tra Testa nera e larve neonate 5 Agisce per contatto ma soprattutto per ingestione. Da impiegare al termine dello sviluppo embrionale o contro le larve neonate. Emamectina benzoato Al massimo 2 interventi all anno Larvicida Tra testa nera fino agli stadi di larva matura (L4- L5) 6 Azione larvicida sia per contatto che per ingestione. Bacillus thuringiensis kurstaki e aizawai - Larvicida Schiusura uova Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni 11A Le applicazioni devono essere eseguite in prossimità della schiusura delle uova in modo che la larva neonata possa ingerire i cristalli proteici. Con presenza di uova a testa nera è ancora possibile effettuare tempestivamente Spinosad e Bacillus thuringiensis, Metoxifenozide, Clorantraniliprole.

9 8 COCCINIGLIA. In questa fase fenologica, nel caso l azienda sia stata storicamente interessata dal fitofago o si sia riscontrato un livello importante d infestazione, si suggerisce d intervenire, prima della chiusura del grappolo, con prodotti a base di Buprofezin (per ora sospeso) e/o Clorpirifos-metile (al massimo 2 interventi con esteri fosforici) e/o Spirotetramat (al massimo 2 interventi all anno indipendentemente dall'avversità) e/o Acetamiprid (al massimo 1 interventi all anno indipendentemente dall'avversità), attivati con Olii minerali. L intervento è rivolto contro le neanidi ed in molti casi questo avviene in coincidenza con un eventuale trattamento contro le tignole dell uva, seconda generazione. RAGNETTO ROSSO. (Panonychus ulmi) In questa fase fenologica, nel caso che nell azienda si riscontri una percentuale di foglie con forme mobili > 30%-45% (soglia d intervento nel periodo estivo), si suggerisce d intervenire con prodotti a base Clofentezine e/o Exitiazox e/o Etoxazole e/o Tebufenpirad e/o Abamectina e/o Pyridaben o Estratto di Piretro e/o Olio minerale. ATTENZIONE: Contro questa avversità al massimo 1 intervento all'anno. SISTEMI DI DIFESA BIOLOGICA Tutte le operazioni colturali devono volgere a mantenere l equilibrio vegeto-produttivo delle piante, al fine di aumentare le difese naturali. I prodotti fitosanitari, che presentano come sostanza attiva sali di rame o zolfo, hanno un meccanismo di azione multi-sito ovvero la loro attività danneggia diversi aspetti della biologia del fungo non permettendo, di conseguenza, l insorgere di fenomeni di resistenza. In questa fase fenologica, trovano il periodo ottimale di applicazione quei principi attivi in grado di fissarsi tenacemente alle cere presenti sugli acini, migliorando in tal modo la protezione degli stessi. Per garantire un buon stato sanitario della pianta in questa fase, si suggeriscono degli interventi agronomici che prevedano: - Apporti nutritivi equilibrati, in particolar modo le concimazioni azotate, per evitare un eccesso di rigoglio vegetativo. - Attuare corrette operazione di potatura verde (cimatura e sistemazione/legatura dei tralci), al fine di garantire un arieggiamento della chioma ottimale, la penetrazione dei raggi solari e dei trattamenti fitosanitari, aspetti che limitano in maniera significativa la diffusione delle avversità crittogamiche. ATTENZIONE: in questa fase fenologica evitare di effettuare la sfogliatura perché potrebbe comportare la scottatura degli acini. OIDIO: Prosegue il rilascio di conidi. Per l azienda pilota, nei prossimi giorni, come indicato dai modelli di vite.net, il rischio di infezione conidica è medio, data la fase fenologica, nel caso si sia superato la persistenza d azione dell ultimo trattamento, si suggerisce di tener protetta la vegetazione:

10 9 Un trattamento con prodotti preventivi a bassa dilavabilità, a base di Zolfo (miscelati con adesivanti che ne riducano la dilavabilità), o Bicarbonato di potassio o Ampelomyces quisqualis. Nella fase di pre-chiusura del grappolo lo Zolfo in polvere riesce a raggiungere meglio i grappoli più nascosti dalla vegetazione rispetto alla formulazione bagnabile. PERONOSPORA Per i prossimi giorni il rischio di infezioni è basso, i modelli di vite.net infatti non segnalano rischio di infezione nell'azienda pilota. È importante sottolineare che la difesa antiperonosporica potrebbe concludersi alla chiusura del grappolo, per la minor suscettibilità del grappolo. Non è però da escludere che - data una certa variabilità spaziale delle condizioni predisponenti - si possano verificare localmente eventi infettivi. Nel caso si decida di procedere con trattamenti cautelativi e si sia superato la persistenza d azione dell ultimo trattamento si suggerisce: Un trattamento con Sali di rame in miscela con coadiuvanti adesivanti (es. resine terpeniche), per ridurne la dilavabilità. Si ricorda infine che la quantità massima di rame impiegabile in un anno è di 6 kg/ha. BOTRITE. Per i prossimi giorni il rischio di infezioni è basso, i modelli di vite.net infatti non segnalano rischio di infezione nell'azienda pilota. Non è però da escludere che - data una certa variabilità spaziale delle condizioni predisponenti - si possano verificare localmente eventi infettivi. Per i vigneti che presentano varietà a grappolo serrato, storicamente interessate dall avversità, nella fase fenologica di pre-chiusura grappolo, in cui si prevedono almeno 15 ore di bagnatura fogliare continuata, si suggerisce di intervenire con: - Bicarbonato di potassio e/o gli antagonisti naturali antibotritici di seguito riportati. Antagonista microbico LIMITAZIONI D USO Ceppo Aureobasidium pullulans - DSM e DSM Bacillus amyloliquefaciens Al massimo 6 interventi all'anno, impiegabile fino alla fase di preraccolta Sottospecie plantarum, ceppo D747 Bacillus subtilis Al massimo 4 interventi all'anno QST 713 Tabella 2 - indicazioni delle linee guida nazionali di produzione integrata volontaria 2017 I Bacillus agiscono competendo efficacemente per le sostanze nutritive e per lo spazio, anche grazie alla produzione di lipopeptidiche inibiscono la crescita del tubetto germinativo dei funghi e la moltiplicazione dei batteri. Hanno un tempo di carenza di 3 giorni, un azione strettamente preventiva e non influiscono sui processi di fermentazione e vinificazione. Rispetto agli altri biofungicidi possono essere stoccati a temperatura ambiente per 3 anni poiché i batteri di questo genere producono spore di resistenza.

11 10 La fase fenologica di pre-chiusura grappolo è particolarmente importante per la strategia di difesa antibotritica, perché è ancora possibile penetrare una zona che non sarà più accessibile e dove oltretutto possono esserci residui fiorali infetti, attaccati saprofiticamente dal fungo. TIGNOLETTA. Il modello fenologici di vite.net per l azienda pilota, indica che prevalentemente per la II generazione in questa fase è lo stadio di larva e che si è conclusa il volo degli adulti. Per la 2 generazione si suggerisce di intervenire: Nelle aree storicamente infestate, si rileva la presenza di uova o di fori di penetrazione. Nelle aree storicamente non infestate, quando si rilevano più del 5% dei grappoli infestati da uova e/o larve e/o fori di penetrazione. In tal caso sarà possibile impiegare Bacillus thuringensis (SUBSPECIES AIZAWAI o KURSTAKI), durante la schiusura delle uova e/o in presenza di uova a testa nera le Piretrine o lo Spinosad o l Olio di Paraffina (n CAS ). COCCINIGLIA. In questa delicata fase fenologica, nel caso l azienda sia stata storicamente interessata dal fitofago o si sia riscontrato un livello importante d infestazione, si suggerisce d intervenire, prima della chiusura del grappolo con prodotti a base Estratto di Piretro, attivati con Olii minerali. L intervento è rivolto contro le neanidi ed in molti casi questo avviene in coincidenza con un eventuale trattamento contro le tignole dell uva di seconda generazione. RAGNETTO ROSSO. (Panonychus ulmi) In questa fase fenologica, nel caso che nell azienda si riscontri una percentuale di foglie con forme mobili > 30%-45% (soglia d intervento nel periodo estivo), si suggerisce d intervenire con prodotti a base Estratto di Piretro o Olio minerale. APPROFONDIMENTO Per il bollettino corrente è stato affrontato l approfondimento strategie anti-resistenza alle differenti Sostanze attive oggi in commercio, consultabili sulla pagina web del SFR Lazio, a cui si può accedere cliccando il seguente link: A cura del Servizio Fitosanitario Regionale e del Dott. Agr. Andrea Anselmi in collaborazione con HORTA srl ( e alla rete meteo dell agenzia regionale ARSIAL ( Il Progetto LazioDiSu è stato finanziato dalla Regione Lazio. Ringraziamenti vanno infine alle aziende pilota che hanno aderito al progetto.

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