ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3"

Transcript

1 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 17 - Valdarno inferiore Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Firenze, Pisa TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Capraia e Limite, Castelfranco di Sotto, Cerreto Guidi, Empoli, Fucecchio, Lamporecchio, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Montopoli in Val d Arno, San Miniato, Santa Croce sull Arno, Santa Maria a Monte, Vinci

2 FUNZIONAMENTI E DINAMICHE L area, collocata in posizione baricentrica rispetto a quasi tutte le aree demograficamente ed economicamente più importanti della Regione, risulta caratterizzata da una forte polisettorialità dell industria e da un altrettanto forte struttura di servizi ad essa connessi. L ambito comprende in modo significativo sia il paesaggio della pianura alluvionale dell Arno che quello delle colline che la delimitano. Il mosaico paesaggistico è caratterizzato dalla presenza diffusa dei boschi sui rilievi in formazioni a morfologia sfrangiata nelle quali si trovano incuneate le colture agrarie. Il paesaggio collinare risulta complessivamente in condizioni significative di naturalità diffusa e di permanenza storica. Il paesaggio agrario muta le dominanti di morfologia e colture, dalle pendici alte più acclivi del Montalbano, con gli oliveti terrazzati, a quelle più dolci e basse della stessa dorsale a prevalenza di vigneto, a quelle delle colline delle Cerbaie e dei rilievi terminali delle valli dell Elsa e dell Era, dove l oliveto diviene subordinato e le pendenze decisamente lievi. In generale le colture miste costituiscono la dominante per diffusione ed estensione nei rilievi collinari mentre la presenza delle colture specializzate, significativa nelle aree a minore acclività, diviene prevalente nei fondovalle dei rilievi collinari e nella pianura alluvionale. Questa registra la rilevante presenza degli insediamenti urbani che formano la conurbazione Empoli-Pontedera e della diffusione urbana nelle aree circostanti. La città di Empoli e le aree industriali e polifunzionali dei comuni attraversati dall asse viario principale costituito dalla FI-PI-LI, formano un sistema insediativo lineare pressoché ininterrotto che si ispessisce saldandosi ai contesti urbani in corrispondenza dei capoluoghi o delle frazioni principali di recente sviluppo, senza tener conto delle caratteristiche altimetriche né degli aspetti paesaggistici. Soprattutto nelle zone collinari emerge l inadeguatezza del sistema infrastrutturale locale e tuttavia vi è un buon sviluppo delle attività agrituristiche, anche connesse alla presenza di centri d'arte ed al termalismo, pur se quest'ultimo settore si è sviluppato in modo marginale. Di conseguenza le aree di pianura registrano importanti deficit e condizioni critiche, che si accentuano a valle di Empoli dove si manifesta una forte semplificazione spaziale ed ecologica del mosaico agrario. Il degrado per abbandono delle colture nei fertili campi della pianura alluvionale è spesso connesso all aspettativa di urbanizzazione. I fenomeni di urbanizzazione hanno in parte cancellato la struttura storica del territorio, in particolare nelle zone di pianura. Il rapporto città-fiume risulta generalmente negato dagli sviluppi urbani moderni e contemporanei. Un'applicazione "a maglie larghe" delle possibilità offerte dalle norme regionali sulle zone agricole, ha portato a consistenti trasformazioni di quel territorio collinare. Le alterazioni di tipo fisico non hanno riguardato tanto gli aspetti edilizi, quanto piuttosto gli assetti colturali, in quanto alla struttura tipica della mezzadria che per ciascuna unità poderale prevedeva bosco, seminativo, vite e ulivo si è sostituita in tempi recenti la monocoltura, a favore della vite, con coltivazioni a rittochino che hanno eliminato le biodiversità ed hanno generato fenomeni di dissesto idrogeologico, oltre che consistenti modifiche del paesaggio. A tali trasformazioni si aggiungono quelle agli immobili ed ai complessi edilizi che hanno alterato le caratteristiche di abitazioni rurali con relativi annessi, per trasformarle in Residences ed Holiday Houses, generalmente dotati di piscine, campi da tennis e beauty farm. La coltivazione specializzata del vigneto è la principale attività agraria per la quale si registrano forme di trasformazione che non

3 sempre conseguono significativi equilibri tra le esigenze produttive e le strutture del paesaggio. Il paesaggio agrario è soggetto a forme di alterazione localizzata profonda in ragione delle crescenti esigenze di infrastrutturazione del territorio e delle localizzazioni di impianti (es. Montespertoli). Il paesaggio del fiume Arno presso Empoli è contraddistinto da marginalizzazione, degrado e usi impropri degli spazi fluviali. Il sistema ambientale del padule di Fucecchio presenta problemi legati al rischio di esondazioni, all interrimento, alle condizioni di vulnerabilità all inquinamento degli acquiferi profondi. Gli effetti significativi sul paesaggio sono dovuti a all espansione edilizia privata e industriale concentrata soprattutto nelle zone di fondovalle e pedecollinari, alla collocazione di tralicci, antenne ecc. sulle alture, all espansione della rete infrastrutturale con particolare attenzione alle strade ad alta percorrenza e loro modifiche.

4 ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni Aree collinari in condizioni di naturalità diffusa. Conservazione delle condizioni di naturalità diffusa e di diversità morfologica ed ecologica delle a- ree collinari. Tutela della fitocenosi e mantenimento della copertura forestale di latifoglie di pregio dell area collinare delle Cerbaie e Monte Bicchieri. La pianificazione comunale inibisce qualsiasi trasformazione edilizia che alteri il profilo dei crinali. La pianificazione comunale promuove la valorizzare, delle colline delle Cerbaie anche attraverso la realizzazione di percorsi naturalistici, di trekking, di ippoturismo. Con riferimento al SIR Le Cerbaie, La Provincia assicura l applicazione delle Principali misure di conservazione indicate nella D.G.R. 644/2004. La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, nella gestione dei procedimenti amministrativi di competenza comunale interessanti il SIR, assicura l applicazione delle suddette misure di conservazione. Corsi d acqua e corridoi ecologici tra pianura fluviale e aree collinari. Conservazione dei corridoi ecologici di connessione tra pianura fluviale e aree collinari, in particolare degli ecosistemi fluviali e della loro continuità, e ripristino delle aree di degrado. Conservazione dei caratteri di ruralità e naturalità dei varchi ancora inedificati. La pianificazione provinciale: - fornisce i quadri conoscitivi e individua negli ambiti fluviali gli elementi di valore paesaggistico, quali golene e vegetazione di ripa, le aree con caratteri di naturalità e varietà vegetazionale e il loro grado di conservazione. - individua gli ambiti fluviali come habitat da conservare ai fini del mantenimento delle biodiversità, primo elemento della rete dei corridoi ecologici, e la salvaguardia della funzionalità idraulica dei corsi dell Arno e dei suoi affluenti; - individua le fasce verdi lungo i fiumi da valorizzare; - individua i corridoi tra il territorio collinare e il fiume Arno, con funzioni ecologiche, legate alle attività ricreative (piste ciclabili, trekking) da valorizzare; - prevede la valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi del fiume e dei sui affluenti attraverso uno specifico piano d ambito paesaggistico (corridoi e-

5 cologici), anche in conformità con l artt.55 e 56 del regolamento forestale 48/R/2003; - prevede la creazione di corridoi ambientali di connessione tra il fiume e le parti collinari ed il Montalbano. Le politiche di settore promuovono ed sostengono: - la conservazione e valorizzazione degli ambiti fluviali come habitat da conservare ai fini del mantenimento delle biodiversità e la salvaguardia della funzionalità idraulica dei corsi dell Arno e dei suoi affluenti; - la conservazione e valorizzazione delle fasce verdi lungo i fiumi; - la realizzazione di corridoi tra il territorio collinare e il fiume Arno, con funzioni ecologiche, legate alle attività ricreative (piste ciclabili, trekking); - la conservazione, valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi del fiume e dei sui affluenti; - l adozione di interventi tradizionali di protezione del rischio idraulico combinati con interventi di gestione delle risorse naturali; Impluvi e vegetazione riparia del reticolo minore delle acque. Tutela della vegetazione riparia del reticolo idraulico minore, garantendo continuità con quella presente nel fondovalle. La pianificazione territoriale: - prevede, interventi di manutenzione del reticolo idraulico minore e ne individua le parti alterate per assicurarne il ripristino; Le politiche di settore promuovono la combinazione di interventi tradizionali di protezione del rischio i- draulico con interventi di gestione delle risorse naturali. Paleoalvei. Tutela dei caratteri geomorfologici delle porzioni di territorio rurale nelle quali sono ancora riconoscibili i tracciati degli antichi paleoalvei fluviali;recupero e risanamento del dissesto geomorfologico. La pianificazione comunale individua i paleoavei dell Arno e gli elementi di riconoscibilità dei segni e degli elementi ereditati dal passato (rete rurale minore, allineamenti dei fondi agricoli e degli edifici rispetto alla viabilità). Le politiche di sviluppo rurale promuovono ed incentivano gli interventi di conservazione e valorizzazione del paesaggio dei paleoalvei e degli elementi caratteristici e di riconoscibilità dei segni e

6 degli elementi ereditati dal passato (rete rurale minore, allineamenti dei fondi agricoli e degli edifici rispetto alla viabilità). Area palustre del Padule di Fucecchio. Tutela di adeguate estensioni dei principali habitat dell area palustre del Padule di Fucecchio e gestione del regime idrico. La pianificazione provinciale: - individua nelle zona umide ed in particolare nell area palustre del Padule di Fucecchio gli ambiti con caratteri di naturalità e gli habitat da conservare ai fini del mantenimento delle biodiversità e il loro grado di conservazione, - stabilisce per essi indirizzi per la tutela e l eventuale ripristino La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza - stabilisce le tutele dell area palustre del Padule di Fucecchio e in generale delle zone umide e le e- ventuali operazioni di ripristino. - promuove la valorizzare del Padule di Fucecchio, anche attraverso la realizzazione di percorsi naturalistici e di trekking; - individua congrue fasce di rispetto al fine del mantenimento degli equilibri idrogeologici e paesaggistici. Le politiche di settore promuovono e sostengono: - la valorizzazione del Padule di Fucecchio, anche attraverso la realizzazione di percorsi naturalistici e di trekking; - l adozione all interno delle fasce di rispetto di pratiche agricole finalizzate al mantenimento degli e- quilibri idrogeologici e paesaggistici. La pianificazione provinciale di settore, in coerenza con le indicazioni della legge regionale 56/2000, definisce la disciplina per la tutela degli habitat presenti nel SIR Padule di Fucecchio e nelle aree ad esso contermini. La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, assicura l applicazione delle Principali misure di conservazione riferite ai SIR, indicate nella Del. G. R. 644/2004.

7 Geotopi. Conservazione dei biotopi e dei geotopi individuati come complessi biotici o morfologici di rilevante interesse paesaggistico. La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi di riferimento, individua i geotopi di valore paesaggistico e stabilisce indirizzi di tutela della loro integrità fisica, compresi gli aspetti vegetazionali, e della percezione visiva. La pianificazione comunale, sulla base delle individuazioni e degli indirizzi del PTC, detta la disciplina di tutela e gestione dei geotopi di valore paesaggistico ricorrendo anche alla definizione di fasce di rispetto al fine del mantenimento degli equilibri idrologici e paesaggistici. Le politiche di settore promuovono ed incentivano l adozione nelle fasce di rispetto di pratiche agricole finalizzate al mantenimento degli equilibri i- drologici e paesaggistici.

8 Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni Aree tartufigene. Tutela delle aree tertufigene per il loro valore culturale di tradizione e per la loro irriproducibilità paesaggistico ambientale. La pianificazione comunale individua le aree tartufigene e gli elementi che ne connotano l ambiente da sottoporre a tutela ai sensi e per gli effetti della L.R. 50/95, della L.R. 39/2000 e del suo regolamento di attuazione n 48/R/2003 (art. 57).

9 ELEMENTI COSTITUTIVI ANTROPICI Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni Paesaggio collinare caratterizzato da una presenza significativa di formazioni forestali seminaturali e di rimboschimenti. Conservazione delle condizioni di diversità morfologica ed ecologica delle aree collinari. Conservazione della varietà e della specificità degli habitat e delle specie. Mantenimento e ripristino delle sistemazioni agrarie e delle infrastrutture poderali dei sistemi collinari delle Cerbaie e Monte Bicchieri. La pianificazione territoriale e di settore della Provincia: - secondo la definizione di bosco di cui all art. 3 della legge regionale n 39/2000 e le specifiche tecniche di cui al decreto dirigenziale n 3212 del 15/07/2008, individua le aree e i corridoi di connessione che garantiscono la continuità delle aree boscate e stabilisce le relative misure di conservazione. - individua gli ambiti e gli elementi caratteristici dei mosaici agrari. Le politiche di sviluppo promuovono e incentivano azioni di sostegno alle attività agricole indirizzate alla conservazione e valorizzazione dei mosaici agrari.

10 Valori storico-culturali Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Paesaggio agrario. Mantenimento dei residui elementi di equipaggiamento vegetale e degli altri elementi strutturanti il paesaggio agrario. Tutela degli oliveti terrazzati e di tutti gli altri aspetti agrari tipici, ove questi rappresentino un insieme di consistenza significativa, anche promuovendo forme di conduzione dei fondi agricoli non direttamente finalizzate alla produzione. Le attività ricettive non devono sminuire il valore storico-ambientale del paesaggio agricolo. Controllo dei vivai esistenti e limitazione dell'estensione di quelli di nuovo impianto. La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi di riferimento e individua i tipi e le varianti del paesaggio agrario, gli ambiti della tessitura agraria storica e delle sistemazioni a terrazzi e ciglioni, i caratteri strutturali degli insediamenti e della viabilità rurale. - perimetra le aree con tessitura agraria tradizionale e le aree con sistemazioni a terrazzi e ciglioni ; - individua in generale gli ambiti della struttura profonda di impianto e il loro grado di conservazione; - - individua i principali elementi persistenti del paesaggio storico agrario: a. le sistemazioni fondiarie (terrazzamenti, muri a secco e ciglionamenti), b. gli elementi vegetazionali tipici, quali siepi e filari alberati da sottoporre a tutela ai sensi e per gli effetti della L.R. 39/2000 e del suo regolamento di attuazione n 48/R/2003; c. la maglia della viabilità minore. - assicura, per quanto di propria competenza, che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sez. 4 relativi al D.M. 21/01/1953 podere di Varramista a Montopoli in Val d Arno. Le politiche di settore: - prevedono la valorizzazione, attraverso percorsi, del sistema storico dei crinali, degli insediamenti sparsi e dei monumenti nell area compresa fra Empoli e la valle dell Elsa e la salvaguardia delle colline nord orientali e meridionali di Montelupo Fiorentino e delle colline in sinistra idrografica dell Arno, valorizzandone l articolazione conseguente alle diverse caratteristiche produttive legate alle risorse agricole, ambientali e di paesaggio; - promuovono la valorizzare dell area del Montalbano anche attraverso la realizzazione di percorsi naturalistici e di trekking; -.

11 - promuovono ed incentivano la conservazione e la valorizzazione delle aree con tessitura agraria tradizionale e delle aree con sistemazioni a terrazzi e ciglioni; - promuovono e sostengono il mantenimento della struttura profonda di impianto; - promuovono e incentivano la manutenzione e le eventuali operazioni di ripristino e manutenzione nelle zone collinari dei principali elementi persistenti del paesaggio storico agrario: - le sistemazioni fondiarie (terrazzamenti, muri a secco e ciglionamenti), - gli elementi vegetazionali tipici, quali siepi e filari alberati; - la maglia della viabilità minore. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra. Le politiche di settore provinciali e la pianificazione comunale, in accordo con quanto previsto dall articolo 80 del regolamento forestale 48/R/2003, agevolano il recupero colturale delle a- ree che hanno subito processi di estensione del bosco, precedentemente coltivate ad oliveto terrazzato o altre colture alle quali sia riconosciuto valore paesaggistico prevalente rispetto a quello di area forestale.

12 INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni Dotazione ambientale all interno delle strutture urbane. Tutela degli spazi inedificati che costituiscono ancora canali di comunicazione fra diversi ambiti territoriali. Qualificazione della città esistente e contenimento delle nuove espansioni dei centri urbani, in particolare nelle aree industriali disperse sul territorio e lungo le direttrici stradali nei fondo valle e nelle aree pedecollinari. La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi, individua i corridoi ecologici da tutelare con le procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Forestale n 48/R/2003. Formula i relativi indirizzi di conservazione e implementazione. - definisce norme volte ad impedire le tendenze alla saldatura tra nuclei urbani, in particolare la proliferazione di insediamenti lineari lungo le strade, e la conseguente marginalizzazione degli spazi rurali residui; - dispone la tutela dei corridoi ecologici esistenti e promuove la loro ricostituzione e implementazione attraverso l'impianto di fasce alberate e la sistemazione delle strade e dei canali con i criteri dell'architettura paesaggistica. Sistemi insediativi storici. Mantenimento della struttura territoriale dei sistemi insediativi storici. Garantire il modello insediativo diffuso di matrice storica. Integrazione funzionale dei diversi centri collinari. La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi, individua la struttura territoriale dei sistemi insediativi storici e definisce indirizzi per la loro reintegrazione e ricostruzione. - dispone che la progettazione degli assetti urbani risulti coerente con la matrice e le regole insediative storiche; - favorisce l integrazione funzionale dei centri e nuclei urbani evitando duplicazioni di attrezzature e funzioni nel territorio aperto e nei nuovi nuclei, assicurando tuttavia il mantenimento delle funzioni con ruolo di presidio per le frazioni.

13 Aggregati e centri storici. Ambito rurale adiacente ai centri storici e agli aggregati. Tutela dei centri antichi e degli aggregati estesa all intorno territoriale ad essi adiacente, ivi compresi i versanti collinari fra l edificato e il fondovalle, le fasce al piede delle colline e i terrazzi morfologici, per la salvaguardia della loro integrità storica e culturale. Tutela delle ville storiche, delle residenze padronali, dei parchi e dei viali di accesso alberati, degli edifici e dei complessi religiosi, degli opifici storici, ed in generale dei castelli e delle case coloniche riconosciuti quali valori storici e culturali o elementi di identificazione per le comunità locali, estesa agli intorni territoriali ad essi adiacenti per la salvaguardia della loro integrità storica e culturale. Mantenimento, per le piccole frazioni, delle funzione che svolgono un ruolo di presidio degli abitati. La pianificazione provinciale elabora i quadri conoscitivi di riferimento, individua i centri antichi e egli aggregati di valore storico culturale e detta i relativi indirizzi di tutela dell integrità dei valori. - individua l intorno territoriale dei centri antichi e degli aggregati ai fini della definizione di specifiche norme di tutela della loro integrità storica e culturale; - definisce la puntuale disciplina per la tutela dei valori espressi dagli edifici; - individua le aree agricole a corona degli insediamenti e la relazione tra gli usi del suolo e la maglia agraria tradizionale; - definisce la disciplina per il miglioramento della qualità urbana delle parti storiche o consolidate dei centri urbani maggiori anche attraverso il pieno utilizzo, nel rispetto delle tipologie e dei vincoli fisici e culturali, del patrimonio edilizio dei centri storici; - definisce norme per controllare la qualità progettuale dei nuovi insediamenti, in rapporto al riconoscimento degli elementi identitari locali, senza tuttavia l esclusione di linguaggi architettonici contemporanei di qualità, nonché la dimensione di intervento in rapporto alla consistenza dell esistente; La pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sez. 4 relativi al D.M. 17/05/1958 relativo al Parco della Rimembranza e del centro storico, sita nell ambito del comune di Santa Maria a Monte. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi sopra menzionati. Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano azioni finalizzate a salvaguardare la relazione tra gli usi del suolo e la maglia agraria tradizionale nelle aree agricole a corona degli insediamenti.

14 Ville storiche. Sistema dei mulini. Edifici e i complessi religiosi. Case coloniche. Castelli. Tutela del patrimonio diffuso di architetture storiche costituito dalle delle ville, dalle residenze padronali, dai parchi e dai viali di accesso alberati, dagli edifici e dai complessi religiosi, dagli opifici storici, dai castelli e delle case coloniche riconosciuti quali valori storici e culturali o elementi di identificazione per le comunità locali, estesa agli intorni territoriali ad essi adiacenti e da essi inscindibili ai fini della salvaguardia della loro integrità storica e culturale. La pianificazione provinciale elabora i quadri conoscitivi di riferimento, individua i sistemi degli edifici civili, militari e religiosi di valore storico culturale e detta gli indirizzi di tutela della loro integrità e per la loro valorizzazione. - individua le ville storiche con le residenze padronali, i parchi ed i viali di accesso alberati, gli opifici storici, gli edifici e i complessi religiosi, le case coloniche, i castelli di valore storico e culturale o che costituiscono elementi di identificazione per le comunità locali e stabilisce la disciplina per la loro conservazione ed eventuale ripristino, estesa agli intorni territoriali rispetto ai quali detti valori stabiliscono rapporti percettivi e morfologici; - valorizza il sistema dei castelli, delle ville storiche di pregio architettonico, degli edifici religiosi, eventualmente attraverso la creazione di appositi percorsi. - promuove il recupero di fabbricati destinati ad attività produttive oggi dimesse, anche per funzioni diverse. Via Francigena e rete della viabilità storica. Tutela e valorizzazione della rete della viabilità storica con i manufatti che ne costituiscono annessi ed elementi di arredo, quali muri a retta e di cinta, ponti, cippi miliari, edicole votive, filari alberati. La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi di riferimento, individua la viabilità storica e detta i relativi indirizzi di tutela, attraverso il coordinamento con le attività di programmazione, progettazione e manutenzione delle strade provinciali. La pianificazione comunale, attraverso il coordinamento della pianificazione territoriale con le attività di programmazione, progettazione e manutenzione delle strade comunali: - dispone la manutenzione e la riqualificazione delle sistemazioni e degli arredi delle aree contigue alla viabilità storica, quali muri a retta e di cinta, ponti, cippi miliari, edicole votive, filari alberati, anche in considerazione delle procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Forestale n 48/R/2003; - dispone il recupero, la riqualificzione e la valorizzazione della rete delle percorrenze storiche del comune di Vinci, di Fucecchio, di Cerreto Guidi, di

15 Capraia e di Montelupo F.no, con caratteristiche paesaggistiche rilevanti, al fine di creare un sistema alternativo di fruizione delle risorse culturali, storiche, naturalistiche e ambientali; - prevede l estensione le reti ciclabili e valorizzare i percorsi pedonali per una ottimale fruizione e percezione dei valori storici, culturali e paesaggistici; - promuove una strada parco, che permetta la visita e la valorizzazione delle risorse storiche, ambientali ed economiche presenti intorno al muro del Barco Mediceo. Emergenze archeologiche. Tutela e valorizzazione dei luoghi e dei resti archeologici e delle permanenze di valore archeologico delle residue tracce della matrice territoriale degli insediamenti romani. - definisce specifici ambiti di rispetto delle emergenze di valore archeologico e paleontologico, - stabilisce le misure di ripristino e valorizzazione in contesti di pregio paesaggistico, anche attraverso opportune sistemazioni, servizi essenziali e strutture connesse, quali quelle per le funzioni didatticoinformative e documentaristiche, che ne consentano una fruizione compatibile, - definisce le trasformazioni compatibili con la tutela dei beni archeologici, - assicura procedimenti di consultazione della Soprintendenza Archeologica.

16 Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Ambito rurale adiacente ai centri urbani e agli aggregati. Versanti collinari fra l edificato e il fondovalle. Fasce al piede delle colline. Terrazzi morfologici. Aggregati e centri storici. Ville e giardini. Case coloniche. Castelli. Edifici e complessi religiosi. Tutela dei centri antichi e degli aggregati estesa all intorno territoriale ad essi adiacente, ivi compresi i versanti collinari fra l edificato e il fondovalle, le fasce al piede delle colline e i terrazzi morfologici, a salvaguardia delle visuali panoramiche da essi offerte. Tutela delle ville e dei giardini, degli edifici e dei complessi religiosi, delle case coloniche, della rete della viabilità storica, dei castelli riconosciuti quali valori storici e culturali o elementi di identificazione per le comunità locali, comprendenti gli intorni territoriali ad essi adiacenti per la salvaguardia della loro integrità storica e culturale. La pianificazione provinciale individua i centri antichi, le ville e egli aggregati storici di valore estetico percettivo e detta i relativi indirizzi di tutela. - definisce un intorno territoriale ad essi contiguo ai fini della tutela della percezione visuale da essi offerta e goduta. Analogamente individua e sottopone a specifica disciplina di tutela i versanti collinari fra l edificato e il fondovalle, le fasce al piede delle colline, le balze, i terrazzi morfologici che si pongono in rapporto visuale con i centri e nuclei edificati. - ridefinisce i margini dell edificato urbano, evitandone la saldatura e ricostituendo un rapporto più organico con il territorio extraurbano; - dispone che le nuove addizioni insediative, laddove consentite e comunque da prevedersi al di fuori degli intorni territoriali di tutela, siano adiacenti al perimetro consolidato dell insediamento al fine di una migliore utilizzazione della dotazione infrastrutturale e della definizione e qualificazione dei margini urbani. La pianificazione comunale assicura che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sez. 4 relativi al D.M. D.M. 2/02/1972 relativo alla zona del colle di Lucardo, borgo medievale nel comune di Montespertoli e al D.M. 24/01/1977 relativo alla zona intorno alla villa Ambrogiana in comune di Montelupo Fiorentino. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra. Strade panoramiche. Tutela della viabilità e dei percorsi storici e delle visuali che da essi si godono. Valorizzazione dei tracciati storici in corrispondenza degli assi della centuriazione. Tutela e delle visuali panoramiche percepite dalla SGC Firenze Livorno e dalle altre strade ricono- La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi di riferimento, individua le strade panoramiche e detta i relativi indirizzi di tutela. - dispone la manutenzione e la riqualificazione delle sistemazioni e degli arredi delle aree contigue, la

17 sciute panoramiche, attraverso la inibizione della installazione di apparati di ricezione sulle sommità collinari (in particolare antenne e ripetitori). Espansione controllata della rete infrastrutturale (linee elettriche, installazione fonti energetiche). realizzazione di varchi panoramici attrezzati che tutelino gli aspetti percettivi di valore, la limitazione delle fonti di eccessivo inquinamento luminoso (es. isole luminose in aperta campagna); analoga qualità estetico percettiva, funzionale ed ambientale deve essere assicurata nella realizzazione delle nuove infrastrutture per la mobilità; - prevede il riordino delle infrastrutture per una migliore organizzazione della mobilità.

Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione

Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio Gruppo di progettazione Arch. Antonella Valentini (coordinamento) Arch. Gabriele Paolinelli Arch. Paola

Dettagli

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 16 Area fiorentina Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Firenze TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Bagno a Ripoli, Calenzano,

Dettagli

Estratto P.O. Scala 1:2000

Estratto P.O. Scala 1:2000 Estratto P.O. Scala 1:2000 1/7/2019 Informazioni sulla selezione PIANO OPERATIVO Riepilogo normativa vigente sull'area selezionata Superficie area: 120738.52 mq NORMATIVA VIGENTE SULL'AREA Articolazione

Dettagli

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4

Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4 Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI

Dettagli

Scheda n. 23 Poggio Gello, via di Gello

Scheda n. 23 Poggio Gello, via di Gello Scheda n. 23 Poggio Gello, via di Gello Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...5.430 mq 1.2 Superficie coperta...640 mq 1.3 Utilizzazioni prevalenti residenziale 2. Disposizioni

Dettagli

SUB - AMBITO 8. I pianori agricoli di Castell Azzara e Sorano

SUB - AMBITO 8. I pianori agricoli di Castell Azzara e Sorano SUB - AMBITO 8. I pianori agricoli di Castell Azzara e Sorano Territori appartenenti ai Comuni di: Castell Azzara e Sorano Ambito di riferimento del PIT: Amiata 1 Elmo 2 SEZIONE 1 DESCRIZIONE E INTERPRETAZIONE

Dettagli

Scheda n. 22 Gavignano, via di Gavignano

Scheda n. 22 Gavignano, via di Gavignano Scheda n. 22 Gavignano, via di Gavignano Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...18.290 mq 1.2 Superficie coperta...660 mq 1.3 Utilizzazioni prevalenti residenziale rurale

Dettagli

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 23 - Val di Cornia Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Livorno TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Campiglia Marittima, Follonica,

Dettagli

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,

Dettagli

1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale mq 1.2 Superficie coperta mq

1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale mq 1.2 Superficie coperta mq Scheda n. 11 La Luna, via Maremmana, Villa Allegri - podere Ellera Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...16.970 mq 1.2 Superficie coperta...1.085 mq 2. Disposizioni generali

Dettagli

B.1. ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEL QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO

B.1. ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEL QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO B.1. RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA B.1.1 ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEL QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO B.1.3 DESCRIZIONE DELLA DESTINAZIONE URBANISTICA B.2 TABELLA DELLE PROPRIETA B.1. ILLUSTRAZIONE SINTETICA

Dettagli

Scheda n. 12 Il Casone, via di Bracciatica

Scheda n. 12 Il Casone, via di Bracciatica Scheda n. 12 Il Casone, via di Bracciatica Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...25.320 mq 1.2 Superficie coperta...735 mq 2. Disposizioni generali 2.1 Strumento di attuazione

Dettagli

PROVINCIA DI SIENA STATUTO SISTEMI FUNZIONALI PAESAGGIO. COERENZA PTCP SIENA / PIT- PIANO PAESAGGISTICO DELLA TOSCANA adottato 06/09

PROVINCIA DI SIENA STATUTO SISTEMI FUNZIONALI PAESAGGIO. COERENZA PTCP SIENA / PIT- PIANO PAESAGGISTICO DELLA TOSCANA adottato 06/09 SISTEMI FUNZIONALI PAESAGGIO PROVINCIA DI SIENA 2010 COERENZA PTCP SIENA / PIT- PIANO PAESAGGISTICO DELLA TOSCANA adottato 06/09 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE MARZO 2010 Approvato con

Dettagli

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 28 - Arcipelago minore Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Livorno, Grosseto TERRITORI APPARTENENTI ALLE ISOLE: Giglio,

Dettagli

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L ESPERIENZA DEL Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L analisi del paesaggio costituisce l elemento centrale oltre che di novità, dell intero processo

Dettagli

Sezione 4. Ambito n 1 LUNIGIANA Province: Massa. BENI PAESAGGISTICI SOGGETTI A TUTELA AI SENSI DELL' ART.136 DEL D.Lgs.

Sezione 4. Ambito n 1 LUNIGIANA Province: Massa. BENI PAESAGGISTICI SOGGETTI A TUTELA AI SENSI DELL' ART.136 DEL D.Lgs. Ambito n 1 LUNIGIANA Province: Massa Territori appartenenti ai Comuni: Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca

Dettagli

ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE

ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE ELABORATO 02 e ESTRATTO N.T.A. VARIANTE Art. 6 Zone urbanistiche Ai fini della organizzazione ed applicazione della disciplina urbanistica e paesistico - ambientale nel territorio comunale, il Piano individua

Dettagli

Documento di Piano Disposizioni per la Tutela Paesistica

Documento di Piano Disposizioni per la Tutela Paesistica Documento di Piano Disposizioni per la Tutela Paesistica TITOLO 1 - NORME INTRODUTTIVE E GENERALI ART. 1. - DETERMINAZIONI CLASSI DI SENSIBILITÀ PAESISTICA ED AMBITO DI APPLI- CAZIONE DELLE NORME 1.- Il

Dettagli

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 27 - Isola d Elba Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Livorno TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Campo nell Elba, Capoliveri,

Dettagli

P r o v i n c i a d i G r o s s e t o A) ELEMENTI IDENTIFICATIVI D.M. Zona del Poggio di Capalbiaccio sita nel Capalbio 2060,69 Argentario

P r o v i n c i a d i G r o s s e t o A) ELEMENTI IDENTIFICATIVI D.M. Zona del Poggio di Capalbiaccio sita nel Capalbio 2060,69 Argentario P r o v i n c i a d i G r o s s e t o A) ELEMENTI IDENTIFICATIVI codice D.M. G.U. denominazione comune superficie territori della Toscana (ha) (Atlante dei paesaggi) tipologia art. 136 D.Lgs. 42/04 9053239

Dettagli

COMUNE DI POZZALLO PROVINCIA DI RAGUSA

COMUNE DI POZZALLO PROVINCIA DI RAGUSA COMUNE DI POZZALLO PROVINCIA DI RAGUSA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE GENERALE ADEGUAMENTO ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO PAESAGGISTICO DELLA PROVINCIA DI RAGUSA APPROVATO CON D.A. BB.CC. 05/04/2016 ELABORATO

Dettagli

SCHEDA TIPO concordata con la Direzione Regionale BCP nella riunione del 18/04/2007 P r o v i n c i a d i XX

SCHEDA TIPO concordata con la Direzione Regionale BCP nella riunione del 18/04/2007 P r o v i n c i a d i XX REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE FORMATIVE, BENI E ATTIVITA CULTURALI SETTORE BENI PAESAGGISTICI Analisi e classificazione delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi della L. 29/06/1939

Dettagli

COMUNE DI FUCECCHIO Città Metropolitana di Firenze

COMUNE DI FUCECCHIO Città Metropolitana di Firenze COMUNE DI FUCECCHIO Città Metropolitana di Firenze PROPRIETA E OPERA PIA CARLO LANDINI MARCHIANI Scheda Urbanistica OGGETTO: FATTORIA UBICAZIONE: PONTE A CAPPIANO FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DA VIA ROMANA

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VARIANTE 4 RVC RETE VERDE COMUNALE RELAZIONE ALLA RETE VERDE PAESAGGISTICA COMUNALE.

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VARIANTE 4 RVC RETE VERDE COMUNALE RELAZIONE ALLA RETE VERDE PAESAGGISTICA COMUNALE. COMUNE di GHEDI provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VARIANTE 4 RVC RETE VERDE COMUNALE 1 RELAZIONE ALLA RETE VERDE PAESAGGISTICA COMUNALE ADOZIONE: Delibera consigliare n. del ESAME OSSERVAZIONI:

Dettagli

Ampliamento ID: 142. identificativo bene: li a

Ampliamento ID: 142. identificativo bene: li a ADEGUAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO DELL EMILIA-ROMAGNA AL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO IMMOBILI ED AREE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO [ARTICOLO136] identificativo bene: 143

Dettagli

Beni culturali, ambientali e paesaggistici. alcuni esempi di schedatura e documentazione fotografica

Beni culturali, ambientali e paesaggistici. alcuni esempi di schedatura e documentazione fotografica Beni culturali, ambientali e paesaggistici alcuni esempi di schedatura e documentazione fotografica novembre 2001 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA UTOE DELLA FASCIA INFRASTRUTTURALE INSEDIATIVA CONTINUA SOTTOSISTEMA

Dettagli

AMBITOCoS8 Sportivo Classe Ambito CoS8 Sportivo-Classe

AMBITOCoS8 Sportivo Classe Ambito CoS8 Sportivo-Classe AMBITOCoS8 Sportivo Classe Ambito CoS8 Sportivo-Classe 38 MISURE PER CAMPO DI ATTENZIONE PAESAGGISTICA ALLA SCALA TERRITORIALE 1.INDICAZIONI DERIVATE DAL PSC E DAL RUE G2.1 Carta per la qualità del territorio

Dettagli

Tavolo tecnico dei Comuni: Piana di Lucca, Versilia, Valle del Serchio

Tavolo tecnico dei Comuni: Piana di Lucca, Versilia, Valle del Serchio Tavolo tecnico dei Comuni: Piana di Lucca, Versilia, Valle del Serchio 19 luglio 2012 E PAESAGGIO Il quadro conoscitivo dell avvio Il quadro conoscitivo post -avvio Il quadro conoscitivo post -avvio 1850*

Dettagli

Scheda n. 26 Carcheri, via Di Carcheri, Villa Martorelli

Scheda n. 26 Carcheri, via Di Carcheri, Villa Martorelli Scheda n. 26 Carcheri, via Di Carcheri, Villa Martorelli Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...29.070 mq 1.2 Superficie coperta...1.545 mq 2. Disposizioni generali 2.1 Strumento

Dettagli

SUB - AMBITO 5. I territori di Manciano Territori appartenenti ai Comuni di: Pitigliano Ambito di paesaggio del PIT: La Toscana dei tufi

SUB - AMBITO 5. I territori di Manciano Territori appartenenti ai Comuni di: Pitigliano Ambito di paesaggio del PIT: La Toscana dei tufi SUB - AMBITO 5. I territori di Manciano Territori appartenenti ai Comuni di: Pitigliano Ambito di paesaggio del PIT: La Toscana dei tufi Area archeologica di Poggio Buco - 1 - SEZIONE 1 DESCRIZIONE E INTERPRETAZIONE

Dettagli

Ministero dell Ambiente. e della Tutela del Territorio e del Mare TUTELE DI VARIA NATURA. ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni)

Ministero dell Ambiente. e della Tutela del Territorio e del Mare TUTELE DI VARIA NATURA. ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni) TUTELE DI VARIA NATURA ELENCO (fatte salve eventuali ulteriori integrazioni) TUTELA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D. LGS. N. 42/2004 Beni paesaggistici dichiarati di notevole interesse pubblico (art. 136,

Dettagli

3. PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE

3. PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE 3. PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE 22 3. Programmazione e pianificazione sovracomunale 3.1 Il P.T.C.P di Sondrio Il Piano Territoriale Provinciale di Sondrio è uno strumento urbanistico a

Dettagli

Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio

Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio arch. Antonio rubagotti PREMESSA METODOLOGICA ESEMPLIFICAZIONE DI UNA METODOLOGIA

Dettagli

linee guida per la redazione del piano di governo del territorio

linee guida per la redazione del piano di governo del territorio linee guida per la redazione del piano di governo del territorio allegato A delibera C.C. n. 35 del 24/11/2008 24 novembre 2008 ORSENIGO paese più aperto e accessibile più sicuro e solidale più bello e

Dettagli

Scheda n. 13 Bracciatica, via Di Bracciatica

Scheda n. 13 Bracciatica, via Di Bracciatica Scheda n. 13 Bracciatica, via Di Bracciatica Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...46.600 mq 1.2 Superficie coperta...1.900 mq 2. Disposizioni generali 2.1 Strumento di

Dettagli

La coerenza del PSS con la programmazione territoriale

La coerenza del PSS con la programmazione territoriale PROGETTO STRATEGICO SPECIALE (PSS) VALLE DEL FIUME PO Moncalieri, 10 ottobre 2008 La coerenza del PSS con la Mariella Olivier Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia PSS

Dettagli

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale REGIONE TOSCANA Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE TERRITORIALI ED AMBIENTALI E PER LA MOBILITA Settore Pianificazione del territorio Oggetto: Comune di San Vincenzo (Li) - Adozione di

Dettagli

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500

ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni 1:7.500 DOCUMENTO DI PIANO - OSSERVAZIONI DP osservazioni DP osservazioni ELENCO ATTI DEL PGT ATTI COSTITUTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO: Localizzazioni DOCUMENTO DI PIANO QUADRO RICOGNITIVO DP 1m 1 Stato di attuazione

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DI SENSIBILITA PAESISTICA DEI SITI (d.g.r. 8 novembre 2002 n. 7/11045 ai sensi dell art. 36 P.P.R.) SCHEDA DI VALUTAZIONE

DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DI SENSIBILITA PAESISTICA DEI SITI (d.g.r. 8 novembre 2002 n. 7/11045 ai sensi dell art. 36 P.P.R.) SCHEDA DI VALUTAZIONE 1 AREA DI RILEVANZA AMBIENTALE CHE VICINANZA AD UN LUOGO CONTRADDISTINTO DA UN / INTRATTIENE UNO STRETTO ELEVATO LIVELLO DI RAPPORTO IN RELAZIONE CON ALTRI ELEMENTI : BOSCO. COERENZA SOTTO IL PROFILO LINGUSTICO

Dettagli

COMUNE DI BORGO A MOZZANO

COMUNE DI BORGO A MOZZANO COMUNE DI BORGO A MOZZANO PIANO ATTUATIVO IN VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO PER IL RECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DENOMINATO BORGO GIUSTO IN LOCALITA SOCCOLOGNOLA - FRAZIONE PARTIGLIANO

Dettagli

Piano di Assetto del Territorio. Regione del Veneto. Provincia di Venezia MARCON. Comune di MARCON. Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT

Piano di Assetto del Territorio. Regione del Veneto. Provincia di Venezia MARCON. Comune di MARCON. Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT Regione del Veneto Piano di Assetto del Territorio Provincia di Venezia Comune di MARCON MARCON Ambiente, paesaggio e territorio nel PAT LA RIFORMA URBANISTICA DELLA L. R. 11/2004 Nuova Legge Regionale

Dettagli

Scheda n. 74 via Maremmana Via del Pollaiolo, P. Pozzo - C. Sambuco

Scheda n. 74 via Maremmana Via del Pollaiolo, P. Pozzo - C. Sambuco Scheda n. 74 via Maremmana Via del Pollaiolo, P. Pozzo - C. Sambuco Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...75.950 mq 1.2 Superficie coperta...1.860 mq 1.3 Utilizzazioni prevalenti

Dettagli

PUG/S.2 Repertorio delle Schede degli Ambiti di Trasformazione

PUG/S.2 Repertorio delle Schede degli Ambiti di Trasformazione 1. Ambito di nuovo impianto a carattere residenziale AT1 2. Ambito di valorizzazione urbana e paesaggistica Parco dei Salesiani AT2 3. Ambito di ridefinizione della disciplina pregressa AT3.1 4. Ambito

Dettagli

SULLO STATO DELL AMBIENTE INDICE GENERALE

SULLO STATO DELL AMBIENTE INDICE GENERALE IL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE INDICE GENERALE novembre 2005 I capitolo IL RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE NELLA FORMAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE DI VECCHIANO. NOTA METODOLOGICA. I La valutazione

Dettagli

Confronto tra il Piano paesistico comunale e le indicazione paesistiche del PTCP

Confronto tra il Piano paesistico comunale e le indicazione paesistiche del PTCP Confronto tra il Piano paesistico comunale e le indicazione paesistiche del PTCP Conformemente a quanto previsto dalla l.r. 12/2005 e sue successive modifiche la verifica di compatibilità al PTCP dello

Dettagli

Provincia di Ancona. Progetto urbanistico Arch. Roberto Serenelli. Collaboratori Elaborazioni grafiche - GIS Geom. Luca Mariani

Provincia di Ancona. Progetto urbanistico Arch. Roberto Serenelli. Collaboratori Elaborazioni grafiche - GIS Geom. Luca Mariani COMUNE DI SENIGALLIA Provincia di Ancona VARIANTE AL PRG. TRASFORMAZIONI TERRITORIALI IN LOCALITÀ BRUGNETTO. (Area di compensazione idraulica e modifiche alla S.P. Corinaldese) ADOZIONE DEFINITIVA ADOZIONE

Dettagli

Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione

Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione Articolo 2.12 Schede di progetto degli ambiti di trasformazione Ambito di trasformazione n. 1 32 33 Localizzazione A nord dell abitato di Terzago, sul confine con il territorio comunale di Gavardo. Inquadramento

Dettagli

Scheda n. 06 S. Lucia, via Del Serraglio

Scheda n. 06 S. Lucia, via Del Serraglio Scheda n. 06 S. Lucia, via Del Serraglio Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...44.000 mq 1.2 Superficie coperta...2.550 mq 2. Disposizioni generali 2.1 Strumento di attuazione

Dettagli

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago

Dettagli

Via A. De Gasperi n S. Polo d Enza (RE) Tel. 0522/ Fax 0522/ C. F P. Iva ALLEGATO 3

Via A. De Gasperi n S. Polo d Enza (RE) Tel. 0522/ Fax 0522/ C. F P. Iva ALLEGATO 3 ALLEGATO 3 ESTRATTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P.S.C. SPECIFICHE TECNICHE ED URBANISTICHE DI FABBRICATI E TERRENI IN VIA TUGURIO Capo 3.3 DISCIPLINA DEL TERRITORIO RURALE - TR Art. 54 - Classificazione

Dettagli

Paesaggio NON più come SOLO ECCELLENZE PAESAGGISTICHE

Paesaggio NON più come SOLO ECCELLENZE PAESAGGISTICHE Convenzione europea del paesaggio del 2000 Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs 42/2004 NUOVO CONCETTO DI PAESAGGIO Paesaggio NON più come SOLO ECCELLENZE PAESAGGISTICHE Ma Paesaggio come INTERO

Dettagli

dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca

dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca COMUNE DI PESCAGLIA Provincia di Lucca PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO STRUTTURALE L.R. 16 gennaio 1995 n 5 art. 24 dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al

Dettagli

4 MEDIA VALLE DEL SERCHIO

4 MEDIA VALLE DEL SERCHIO Ambito n 4 MEDIA VALLE DEL SERCHIO Province: Lucca Territori appartenenti ai Comuni: Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli,Fabbriche di Vallico, Lucca, Pescaglia Sezione 4 Beni

Dettagli

RELAZIONE PROGRAMMATICA

RELAZIONE PROGRAMMATICA Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA

Dettagli

ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE VAS Rapporto Ambientale Allegato 1 Schede di valutazione ambientale ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE D.R.E.Am. Italia 2014 LE PREVISIONI NEL SISTEMA INSEDIATIVO Centro abitato San Martino 1

Dettagli

La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale

La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale pierpaolo zanchetta - pierpaolo.zanchetta@regione.fvg.it - tel. 0432 555592 giuliana renzi giuliana.renzi@regione.fvg.it - tel. 040 3775470

Dettagli

SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE

SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE Rilievo n. 005 Data 29 giugno 2011 Rilevatore/i Ronchi Silvia, Tedesco Antonia Nome area Area mercato DATI GENERALI DELL AREA Via - Località

Dettagli

Scheda n. 16 S. Ippolito, via Chiantigiana

Scheda n. 16 S. Ippolito, via Chiantigiana Scheda n. 16 S. Ippolito, via Chiantigiana Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...29.700 mq 1.2 Superficie coperta...1.050 mq 1.3 Utilizzazioni prevalenti convento abbandonato,

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale

Dettagli

Le modalità di giudizio Modalità e criteri di valutazione paesaggistica nelle procedure cantonali

Le modalità di giudizio Modalità e criteri di valutazione paesaggistica nelle procedure cantonali Le modalità di giudizio Modalità e criteri di valutazione paesaggistica nelle procedure cantonali Felix Wettstein, Architetto, Presidente della Commissione del Paesaggio, 26 marzo 2015 2 Legge sullo

Dettagli

Disciplina Allegato al progetto di Parco agricolo della Piana

Disciplina Allegato al progetto di Parco agricolo della Piana REGIONE TOSCANA - Giunta Regionale Direzione Generale Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità Area di Coordinamento Pianificazione Territoriale e Paesaggio Disciplina Allegato al progetto

Dettagli

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità

Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Contenuti della scheda Per la definizione degli indirizzi di valorizzazione dei paesaggi gli elementi conoscitivi relativi ad ogni territorio

Dettagli

Tabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013

Tabella degli indicatori di monitoraggio prioritari della Variante al PTCP della Provincia di Cremona del 2013 SISTEMA INSEDIATIVO Orientare la localizzazione delle espansioni insediative verso zone a maggiore compatibilità ambientale Sup. espansione in aree compatibili (rif. A carte compatibilità del PTCP) / totale

Dettagli

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) DOCUMENTAZIONE PTCP Volume A Il sistema economico sociale ed istituzionale Euro 9,67 Euro 3,38 Allegato A

Dettagli

PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO - P.A.T.

PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO - P.A.T. COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA PROVINCIA DI VICENZA PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO - P.A.T. RELAZIONE SINTETICA Bassano del Grappa maggio giugno 2006 INDICE PREMESSA... pag. 2 A. OBIETTIVI GENERALI DEL

Dettagli

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare:

4) Il progetto di ampliamento degli insediamenti presenti in tessuti urbani consolidati dovrà dimostrare: PRONTUARIO DI ATTENZIONE AMBIENTALE Art. 35 - NORME GENERALI PER IL DISEGNO URBANO Tale P.A.A. costituisce elemento di guida, ove non vi sia presenza di elementi caratterizzanti diversi, per un corretto

Dettagli

AMBITO CoS19 Savarna Impianti sportivi Ambito CoS19 Savana-Impianti sportivi

AMBITO CoS19 Savarna Impianti sportivi Ambito CoS19 Savana-Impianti sportivi Ambito CoS19 Savana-Impianti sportivi 98 MISURE PER CAMPO DI ATTENZIONE PAESAGGISTICA ALLA SCALA TERRITORIALE 1.INDICAZIONI DERIVATE DAL PSC E DAL RUE G2.1 Carta per la qualità del territorio VALORI NATURALISTICO-AMBIENTALI

Dettagli

AMBITO CoS25 S. Stefano/Carraie Parco Urbano Ambito CoS25 - S. Stefano/Carraie Parco Urbano

AMBITO CoS25 S. Stefano/Carraie Parco Urbano Ambito CoS25 - S. Stefano/Carraie Parco Urbano Ambito CoS25 - S. Stefano/Carraie Parco Urbano 118 MISURE PER CAMPO DI ATTENZIONE PAESAGGISTICA ALLA SCALA TERRITORIALE 1.INDICAZIONI DERIVATE DAL PSC E DAL RUE G2.1 Carta per la qualità del territorio

Dettagli

n. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721

n. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721 n. 70 Localizzazione TENERANO Dati catastali NCT Fg. 164 mpp 721 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: A Foglio: 164 Mappale: 721 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all A.P.I.S.

Dettagli

COMUNE DI AMANDOLA. Provincia di Fermo. ing. Andrea Spinaci. - Lavori di Ripristino e Messa in Sicurezza Sinistra Fiume Tenna in loc.

COMUNE DI AMANDOLA. Provincia di Fermo. ing. Andrea Spinaci. - Lavori di Ripristino e Messa in Sicurezza Sinistra Fiume Tenna in loc. COMUNE DI AMANDOLA Provincia di Fermo COMMITTENTE: Comune di Amandola PROGETTISTA: ing. Andrea Spinaci DIRETTORE LAVORI: TAVOLA N. 2 Sponda OGGETTO: - Lavori di Ripristino e Messa in Sicurezza Sinistra

Dettagli

PROPOSTA DI DISPOSIZIONI NORMATIVE PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO. - Attività agricole legate alla produzione e attività connesse

PROPOSTA DI DISPOSIZIONI NORMATIVE PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO. - Attività agricole legate alla produzione e attività connesse PROPOSTA DI DISPOSIZIONI NORMATIVE PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO - Attività agricole legate alla produzione e attività connesse - Tutela del territorio rurale - Limiti alla trasformazione e al recupero

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE giovedì 29 giugno 2017 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler Il PPR e i nuovi strumenti del piano per promuovere un ruolo di governance e per

Dettagli

PGT Provincia di Milano

PGT Provincia di Milano Ambiti di Valorizzazione Rurale AVR Sono proposte le schede relative agli Ambiti di Valorizzazione Rurale promossi dal PGT, da attuarsi con Programma Integrato di Intervento (PII). In tale tipologia di

Dettagli

Il parco della piana

Il parco della piana REGIONE TOSCANA Direzione Generale delle Politiche territoriali e ambientali La responsabile del procedimento per il Parco della piana Della Regione Toscana (Arch. Maria Clelia Mele) Il garante della comunicazione

Dettagli

n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082

n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: C Foglio: 4 Mappale: 1082 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all UTOE

Dettagli

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone

Dettagli

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI

CENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI NOME DEL PROGETTO NOME SPAZIO APERTO SP.A.C. _ 18 COMUNE Comune di Casalpusterlengo AREA (ha) 19,27 PERIMETRO (metri) 4.300 PROPRIETÀ DELL AREA Proprietà di natura privata DATA RILIEVO Novembre 2012 RILIEVO

Dettagli

Il processo di lettura del paesaggio : dalla macroscala alla mesoscala sino all elemento di dettaglio

Il processo di lettura del paesaggio : dalla macroscala alla mesoscala sino all elemento di dettaglio Processo gerarchico di lettura del mosaico paesistico Il processo di lettura del paesaggio : dalla macroscala alla mesoscala sino all elemento di dettaglio Schema di lettura spaziale/gerarchica del paesaggio,

Dettagli

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA

COMUNE DI PAVONE DEL MELLA COMUNE DI PAVONE DEL MELLA Provincia di Brescia VERIFICA DELLA COMPATIBILITÀ PAESISTICA DELL INTERVENTO D.Lgs. 22-01-2004 n 42 L.R. 11-03-2005 n 12 D.G.R. 8-11-2002 n 7/11045 - Richiedente : - Tipo di

Dettagli

Arch. PhD Ilaria Tabarrani

Arch. PhD Ilaria Tabarrani INFRASTRUTTURE E PAESAGGIO LA PROGETTAZIONE INTEGRATA DELLE OPERE INFRASTRUTTURALI: lo studio per la stesura del documento di indirizzo per la progettazione dei nuovi assi viari della Piana di Lucca. Arch.

Dettagli

L approcci statutario: invarianti strutturali, regole genetiche e di trasformazione

L approcci statutario: invarianti strutturali, regole genetiche e di trasformazione L approcci statutario: invarianti strutturali, regole genetiche e di trasformazione La descrizione dei caratteri morfotipologici e delle regole costitutive, di manutenzione e trasformazione della figura

Dettagli

Scheda n. 15 Ginestra, via Chiantigiana, Le Topole

Scheda n. 15 Ginestra, via Chiantigiana, Le Topole Scheda n. 15 Ginestra, via Chiantigiana, Le Topole Quadro A 1. Principali dati conoscitivi 1.1 Superficie territoriale...49.600 mq 1.2 Superficie coperta...3.050 mq 1.3 Utilizzazioni prevalenti residenziale

Dettagli

ATTRAVERSARE I RIONI PER RIPENSARE LA CITTÀ. Rioni PORTILE-PAGANINE, ZONA URBANA SUD 18 settembre, ore 21 Polisportiva Union 81, Portile PARTE 2

ATTRAVERSARE I RIONI PER RIPENSARE LA CITTÀ. Rioni PORTILE-PAGANINE, ZONA URBANA SUD 18 settembre, ore 21 Polisportiva Union 81, Portile PARTE 2 ATTRAVERSARE I RIONI PER RIPENSARE LA CITTÀ Rioni PORTILE-PAGANINE, ZONA URBANA SUD 18 settembre, ore 21 Polisportiva Union 81, Portile PARTE 2 SETTEMBRE 2018 - a cura del SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Dettagli

SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE

SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE SCHEDA 1 Romano Centro LOCALIZZAZIONE L area è situata lungo la provinciale SP 148 Via Roma, in prossimità del centro storico di Romano Centro. Verso nord-ovest l area confina con un area agricola mentre

Dettagli

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 6 - Pistoia Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Massa TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Agliana, Montale, Quarrata, Pistoia,

Dettagli

RELAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA AI SENSI DEL COMMA 1, ART. 8 DEL D.P.R. 31/2017. persona fisica società impresa ente

RELAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA AI SENSI DEL COMMA 1, ART. 8 DEL D.P.R. 31/2017. persona fisica società impresa ente RELAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA AI SENSI DEL COMMA 1, ART. 8 DEL D.P.R. 31/2017 1. RICHIEDENTE (1): persona fisica società impresa ente 2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL'INTERVENTO (2): 3. CARATTERE

Dettagli

IL PERIMETRO DEL TERRITORIO URBANIZZATO DEL COMUNE DI SANSEPOLCRO AI SENSI DELL ARTICOLO 224 DELLA L.R. 65/2014

IL PERIMETRO DEL TERRITORIO URBANIZZATO DEL COMUNE DI SANSEPOLCRO AI SENSI DELL ARTICOLO 224 DELLA L.R. 65/2014 IL PERIMETRO DEL TERRITORIO URBANIZZATO DEL COMUNE DI SANSEPOLCRO AI SENSI DELL ARTICOLO 224 DELLA L.R. 65/2014 RELAZIONE TECNICA Settembre 2015 COMUNE DI SANSEPOLCRO Provincia di Arezzo SINDACO Prof.

Dettagli

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3

ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 10 - Casentino Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Arezzo TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Bibbiena, Capolona, Castel

Dettagli

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre

IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI. Mestre 14 Novembre IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI VENEZIA STRUTTURA E PRIMI CONTENUTI Mestre 14 Novembre LA LEGGE REGIONALE 11/2004 I PRINCIPI INNOVATIVI 1.Fase di concertazione obbligatoria, preliminare

Dettagli

SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE

SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE Rilievo n. 009 Data 1 settembre 2011 Rilevatore/i Tedesco Antonia, Vandoni Daniele Nome area Val Seriana DATI GENERALI DELL AREA Via - Località

Dettagli

savio La Compatibilità paesaggistica degli interventi

savio La Compatibilità paesaggistica degli interventi savio La Compatibilità paesaggistica degli interventi Il DPCM 12.12.2005 Art. 1 Relazione paesaggistica Nell'allegato sono definiti le finalità, i criteri di redazione, i contenuti della relazione paesaggistica

Dettagli

Il Piano di Governo del Territorio L INFRASTRUTTURA AMBIENTALE RETE ECOLOGICA COMUNALE

Il Piano di Governo del Territorio L INFRASTRUTTURA AMBIENTALE RETE ECOLOGICA COMUNALE Il Piano di Governo del Territorio L INFRASTRUTTURA AMBIENTALE RETE ECOLOGICA COMUNALE CONNETTIVITÀ URBANA Milano, 31 marzo 2015 RIFERIMENTI NORMATIVI DELLA RETE ECOLOGICA Art. 9 LR 12/2005 - Piano

Dettagli

Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1

Allegato 3.A. Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP. AMBITER s.r.l. 1 Allegato 3.A Matrici di coerenza degli Obiettivi del PSC con gli Obiettivi del PTCP AMBITER s.r.l. 1 Obiettivi del PTCP Asse 1 La qualità dell ambiente Riconnettere e riqualificare gli spazi naturali frammentati

Dettagli

IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO

IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO le criticità le opportunità la sfida le criticità: livello di rischio idrogeologico elevato Studio idraulico dell AdBPO al fine di integrare il PAI CORSO SULLA RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

ESTRATTO PAT TAV 4 CARTA DELLE TRASFORMABILITA

ESTRATTO PAT TAV 4 CARTA DELLE TRASFORMABILITA ESTRATTO PAT TAV 4 CARTA DELLE TRASFORMABILITA ESTRATTO PI LEGENDA ZONIZZAZIONE INTERO TERRITORIO COMUNALE ESTRATTO PI CARTOGRAFIA ZONIZZAZIONE INTERO TERRITORIO ESTRATTO PI NORME ZONE AGRICOLE CON EVIDENZA

Dettagli

COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI

COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Adottato con D.C. n 79 del 29-09-2003 - Approvato c on D.C. n 30 del 31-03-2005 PIANO STRUTTURALE COMUNALE COMUNE DI CASTELNOVO NE' MONTI Gombio Villaberza Felina CASTELNOVO

Dettagli

Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale

Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale REGIONE Regione Piemonte Il primo Piano Paesaggistico Regionale Arch. Osvaldo FERRERO Settore Attività di gestione e valorizzazione del paesaggio venaria La reggia di Venaria olimpiadi Olimpiadi invernali

Dettagli

1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15

1. SINTESI DELLE OPERAZIONI SVOLTE Le direttive dell Amministrazione Comunale Lo schema di massima Il progetto definitivo 15 SOMMARIO Pag. 0. IL SENSO DEL PIANO, L APPROCCIO, IL METODO 1 0.1 Città e nuovo PRG 1 0.2 Verso una diversa natura del Piano Urbanistico 3 0.3 L approccio al Piano e il percorso metodologico e operativo

Dettagli

PTCP variante 2013 di adeguamento al Piano Territoriale Regionale (PTR) Provincia di Cremona Settore Pianificazione Territoriale

PTCP variante 2013 di adeguamento al Piano Territoriale Regionale (PTR) Provincia di Cremona Settore Pianificazione Territoriale Valutazione Ambientale Strategica Assessore Giovanni Leoni Autorità procedente Arch. Maurizio Rossi Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Autorità competente Dott. Andrea Azzoni Settore Agricoltura

Dettagli