PIANO DI INDIRIZZO INTEGRATO PER LE POLITICHE SULL IMMIGRAZIONE DOCUMENTO ANNUALE DI INTERVENTO PER L ANNO 2012

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1 PIANO DI INDIRIZZO INTEGRATO PER LE POLITICHE SULL IMMIGRAZIONE DOCUMENTO ANNUALE DI INTERVENTO PER L ANNO 2012 DENOMINAZIONE: Piano di indirizzo integrato per le politiche sull immigrazione ANNO DI RIFERIMENTO DOCUMENTO ANNUALE DI INTERVENTO 2012 DIREZIONE GENERALE Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale DIRETTORE GENERALE Edoardo Majno AREA DI COORDINAMENTO Inclusione Sociale DIRIGENTE RESPONSABILE Giancarlo Galardi ASSESSORE COMPETENTE Salvatore Allocca RIFERIMENTI NORMATIVI L.R. 29 del 9 Giugno

2 INDICE 1. PREMESSA 2. LE AZIONI DI CARATTERE STRATEGICO PER IL Rappresentanza e partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini stranieri 2.2. Qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti ai cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione 2.3. La promozione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una "cittadinanza attiva" intesa come appartenenza piena e consapevole alla vita della comunità 3. I PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI, DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE 3.1. L'inserimento dei minori stranieri nel sistema scolastico 3.2. Le categorie vulnerabili della popolazione straniera: richiedenti e titolari di protezione internazionale 3.3. L'attenzione alle condizioni di fragilità di donne e minori e la promozione del lavoro di cura delle assistenti familiari 3.4. L'immigrazione qualificata: la circolazione degli studenti e dei ricercatori Prospetto 1 LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO PER IL 2012 GIA' AVVIATE Prospetto 2 PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI, DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE GIA' AVVIATI Prospetto 3 LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO PER IL 2012 DA AVVIARE Prospetto 4 PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI, DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE DA AVVIARE Prospetto 5 RISULTATI ATTESI PER OBIETTIVI E AZIONI 2

3 1. PREMESSA Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato la L.R. 9 Giugno 2009 n. 29 recante Norme per l accoglienza, l integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana con l obiettivo di promuovere una valorizzazione della presenza nei nostri territori di persone e comunità di diversa lingua, cultura e provenienza. La L.R. 29/2009 delinea quindi una cornice di riferimento comune alla globalità delle politiche territoriali in ambiti quali il lavoro, la sanità, il welfare, l istruzione, in grado di contribuire allo sviluppo di positive relazioni interculturali nei nostri territori nella prospettiva della costruzione di una comunità plurale e coesa. In tale contesto riveste un peculiare rilievo lo sviluppo di un modello di governance delineato nella L.R. 29/2009 finalizzato a favorire uno sviluppo integrato e coordinato dell azione della molteplicità di attori istituzionali e del privato sociale chiamati a contribuire al perseguimento degli obiettivi indicati dalla legge stessa. Nell ambito del modello di governance la L.R. 29/2009 ha previsto un nuovo strumento della programmazione regionale rappresentato dal Piano di indirizzo integrato per le politiche sull immigrazione, accompagnato da documenti annuali di intervento. Il Piano di indirizzo integrato per le politiche sull immigrazione, approvato dal Consiglio Regionale ai sensi della L.R. 11 Agosto 1999 n. 49, è lo strumento di programmazione nel quale sono indicati gli obiettivi strategici regionali che attuano e precisano gli indirizzi elaborati nel Programma Regionale di Sviluppo (PRS). Il Documento annuale di intervento, approvato dalla Giunta Regionale ai sensi dell articolo 10 bis della L.R. 49/1999, è uno strumento di attuazione degli obiettivi stabiliti nel Piano di indirizzo. Secondo le indicazioni della L.R. 29/2009 il Piano di indirizzo integrato per le politiche sull immigrazione e il Documento annuale d intervento si integrano e si coordinano con il Piano Integrato Sociale Regionale (PISR) e forniscono indicazioni per la redazione degli altri strumenti programmatori regionali. Il Piano di indirizzo fornisce inoltre indicazioni per la redazione degli strumenti programmatori locali tra i quali i Piani integrati di salute. Nella seduta del 22 febbraio 2012 il Consiglio Regionale ha approvato il Piano di Indirizzo Integrato per le Politiche sull Immigrazione delineando quindi un quadro di riferimento per lo sviluppo complessivo nei prossimi anni degli indirizzi indicati dalla L.R. 29/2009. Il presente Documento annuale di intervento viene elaborato in coerenza con i contenuti del Piano di indirizzo e ne specifica le azioni e gli interventi da realizzare nella prima fase applicativa. Poiché l approvazione del Piano di indirizzo da parte del Consiglio Regionale è avvenuto nel corso del corrente anno il quadro complessivo degli interventi attinenti al 2012 ne comprende una parte avviata precedentemente all approvazione del Documento annuale al fine di favorire la continuità delle azioni in vista del loro inserimento pieno nel nuovo contesto di programmazione integrata delle politiche. Il contenuto del Piano, in coerenza con le previsioni della L.R. 29/2009, include innanzitutto nel capitolo 2 le modalità di perseguimento degli obiettivi di rilievo strategico e trasversale indicati nel Piano di indirizzo attinenti ai seguenti ambiti: - la promozione della rappresentanza e della partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini stranieri; - la qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti a cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione; - la promozione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una cittadinanza attiva intesa come appartenenza piena e consapevole alla vita della comunità. 3

4 Le azioni condotte in tali ambiti di intervento sono in grado di ripercuotersi sull insieme delle relazioni tra cittadini e comunità straniere e le reti dei nostri servizi territoriali e, in senso più generale, sull insieme delle relazioni sociali chiamate ad espandersi in una nuova dimensione interculturale. Inoltre, nel Documento annuale sono indicate azioni di carattere innovativo e sperimentale nelle quali occorre valorizzare uno stretto collegamento con specifici ambiti tematici delle politiche regionali e locali. I progetti speciali, innovativi e di sperimentazione indicati al capitolo 3 del documento annuale, riconducibili alla previsione dell art. 5 comma 2 lettera c) della L.R. 29/2009, tendono alla costruzione di una cornice di riferimento comune alle politiche territoriali delineata all interno del piano di indirizzo. La costruzione di tale cornice valorizza la natura trasversale del piano di indirizzo e del documento annuale di attuazione e le connessioni con gli altri strumenti di programmazione e le altre politiche regionali in ambiti quali la cooperazione internazionale, l istruzione, il lavoro. Nel documento annuale viene infine specificato il quadro delle risorse finanziarie a sostegno delle azioni e degli interventi relativi all anno 2012 con indicazione della loro provenienza regionale, statale o europea. 4

5 2. LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO PER IL OBIETTIVO GENERALE: RAPPRESENTANZA E PARTECIPAZIONE ALLA VITA PUBBLICA DEI CITTADINI STRANIERI Nel percorso di attuazione del Piano di indirizzo integrato per le politiche sull immigrazione nell annualità 2012 saranno realizzati i seguenti interventi: Obiettivo specifico 1) Promozione di iniziative legislative in ambito nazionale finalizzate alla estensione del diritto di voto ai cittadini extracomunitari e promozione dell esercizio effettivo del diritto di voto da parte dei cittadini dell Unione Europea Azione 1 - Proposta adozione di una legge statale di ratifica del capitolo C della Convenzione del Consiglio d'europa Come indicato nel Piano di indirizzo verranno promossi i necessari adeguamenti della normativa statale finalizzati al riconoscimento al cittadino straniero della titolarità piena dei diritti politici con la possibilità di esercizio del diritto di voto. Tale azione di svilupperà nell ambito della facoltà, riconosciuta al Consiglio Regionale dall art. 121 della Costituzione, di avanzare proposte di legge alle Camere. In particolare tale azione verrà sviluppata nella forma della proposta di adozione di una legge di ratifica del capitolo C) della Convenzione del Consiglio d Europa sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica locale, firmata a Strasburgo il 5 febbraio Verrà quindi avviato nell anno 2012 il percorso istituzionale finalizzato all'approvazione della proposta di legge da parte del Consiglio Regionale. Obiettivo specifico 2) Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri, tesi a favorirne la partecipazione alla vita pubblica locale Azione 1 - Protocollo di intesa con ANCI Toscana e UPI Toscana per riattivazione Coordinamento Regionale Consigli e Consulte degli Stranieri E stato riattivato, in collaborazione con ANCI Toscana, un Coordinamento Regionale dei Consigli e delle Consulte degli Stranieri che attualmente interessa nove enti locali toscani, che risultano avere attivi al proprio interno organismi di partecipazione e rappresentanza degli stranieri. E stato approvato un regolamento interno teso a disciplinare il funzionamento del Coordinamento regionale al fine di promuovere un processo di condivisione di obiettivi, di metodologie di lavoro e di servizi comuni. L azione del Coordinamento regionale si ripercuoterà sulla funzionalità dei singoli organismi locali, consentendo il perseguimento di un obiettivo di effettivo ed efficace rafforzamento della comunicazione e della relazione tra cittadini e comunità straniere e le nostre istituzioni territoriali. Nel nuovo contesto di applicazione organica della L.R. 29/2009 verrà attualizzato il contenuto del protocollo d intesa del 21 Marzo 2009 tra Regione Toscana, UPI Toscana, ANCI Toscana, Coordinamento Regionale dei Consigli e delle Consulte degli Stranieri. Accanto alla ricostituzione del coordinamento regionale si svilupperà una azione di impulso e sostegno nei confronti degli enti locali attualmente sprovvisti di organismi di partecipazione e rappresentanza che hanno avviato un percorso finalizzato alla loro costituzione. In un contesto di qualificazione della partecipazione e della rappresentanza verrà quindi perseguito l obiettivo della graduale espansione nel territorio regionale dei Consigli e delle Consulte degli stranieri o di nuove modalità di partecipazione quali i Forum sui temi dell immigrazione. 5

6 Azione 2 - Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione La presenza nei mass-media Una partecipazione efficace dei cittadini e delle comunità straniere alla vita pubblica locale richiede il rafforzamento del ruolo dell associazionismo straniero contestualmente alla promozione della presenza dei cittadini stranieri nell ambito dell associazionismo autoctono e delle relazioni tra associazioni straniere e le nostre tradizionali associazioni territoriali. La qualificazione dei contesti di ambito associativo o istituzionale di condivisione dei percorsi di positiva costruzione della vita comunitaria in una prospettiva di valorizzazione delle relazioni interculturali richiede la disponibilità e l accesso a strumenti di comunicazione in grado di favorire la circolazione e la diffusione di idee e conoscenze. Nell anno 2012 verranno quindi valorizzate e rafforzate le possibilità di accesso agli strumenti di comunicazione pubblica da parte di associazioni e rappresentanti delle comunità straniere in un contesto di relazione con le associazioni e le comunità territoriali attraverso la promozione dell accesso a mass-media e attraverso la promozione di nuovi strumenti editoriali in grado di integrare i canali tradizionali di diffusione delle informazioni con le nuove modalità di diffusione via WEB. Eventi e dibattiti pubblici promossi dall associazionismo straniero in un quadro di positive relazioni con le comunità territoriali potranno avere a disposizione un canale di diffusione mediatico in una prospettiva di integrazione con il WEB. Azione 3 - Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione Cofinanziamento progetto "Media 4US" Sempre nel corso del 2012, verrà inoltre promossa la valorizzazione di una esperienza di informazione corretta sui temi dell immigrazione promossa dall Associazione COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) che ha avuto un suo esito con la pubblicazione nel Maggio 2011 di un vademecum a disposizione del giornalismo locale dal titolo Giornalismo toscano e Carta di Roma e la costituzione dell ANSI (Associazione Nazionale Stampa Interculturale). Verrà promosso il sostegno da parte della Regione Toscana al progetto europeo Media4US che vede partecipare il COSPE come partner accanto a organismi di altri paesi europei (Olanda, Germania, Inghilterra, Ungheria, Repubblica Ceca, Svezia, Belgio). Il progetto citato a seguito di processo valutativo ha ottenuto accesso a un finanziamento europeo nell ambito delle risorse riservate a un utilizzo comunitario dei Fondi Europei per l Integrazione. La Regione Toscana promuoverà quindi il collegamento delle azioni derivanti dal progetto in esame con le politiche di valorizzazione e qualificazione delle rappresentanze associative e istituzionali delle comunità straniere. In particolare verrà realizzato nel 2012 un workshop regionale con la partecipazione di rappresentanti del Coordinamento regionale dei consigli e delle consulte degli stranieri, delle principali comunità straniere e delle principali realtà associative territoriali, nel corso del quale verranno illustrate esperienze significative di produzione e sviluppo di strumenti di comunicazione interculturale mediatica, editoriale e telematica. Nel contesto del workshop verrà esaminata in modo specifico l esperienza della pubblicazione periodica diffusa via WEB e condivisa in ambito europeo generata dal progetto citato in vista dello sviluppo di positive sinergie con iniziative regionali tese a favorire l accesso dei soggetti territoriali in spazi di comunicazione a larga diffusione. 6

7 2.2. OBIETTIVO GENERALE: QUALIFICAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI INFORMATIVI RIVOLTI AI CITTADINI STRANIERI COLLEGATA A UNA RETE DI SERVIZI DI TUTELA, CONTRASTO E RIMOZIONE DEGLI EPISODI DI DISCRIMINAZIONE Per l implementazione nell anno 2012 della rete territoriale dei servizi informativi rivolta ai cittadini stranieri e della rete dei servizi di tutela sono previste le seguenti linee di intervento: Obiettivi specifici 3) Rafforzamento e sviluppo della formazione degli operatori dei servizi informativi e 4) Sviluppo di attività di supporto agli operatori attraverso un servizio di supporto giuridico c.d. di secondo livello con la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate sulle procedure in materia di immigrazione Azione 1 - Sviluppo della rete ReSISTo (Rete degli Sportelli Informativi per Stranieri in Toscana) nell ambito di protocollo d intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana In data 7 Marzo 2012, in continuità con precedenti protocolli d intesa del 5 Marzo 2008 e dell 8 febbraio 2010, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra Regione Toscana e ANCI Toscana teso a garantire il proseguimento delle azioni di supporto in favore degli sportelli informativi dei Comuni impegnati ad agevolare l accesso da parte dei cittadini stranieri alle informazioni essenziali sulle procedure amministrative relative ai rilasci e ai rinnovi dei titoli di soggiorno. L azione della rete dei servizi informativi dei comuni si sviluppa nella prospettiva della promozione dell accesso del cittadino straniero alla totalità dei servizi disponibili nel territorio e rivolti al complesso della popolazione residente. L azione di supporto alla rete degli sportelli informativi in attuazione dell'accordo di collaborazione si sviluppa principalmente attraverso l intervento di uno sportello specialistico di secondo livello istituito presso ANCI Toscana che si avvale della collaborazione dell Associazione di studi giuridici sull immigrazione "Altro Diritto". Tale sportello specialistico consente di mettere a disposizione degli operatori del territorio un punto di contatto in grado di fornire per via telefonica o per posta elettronica una consulenza specialistica sulle problematiche di maggiore complessità riguardanti la condizione giuridica del cittadino straniero. L obiettivo del rafforzamento della rete degli sportelli informativi è inoltre perseguito attraverso un processo di formazione permanente degli operatori in grado di promuoverne una qualificazione e un aggiornamento costante delle competenze. L'accordo di collaborazione del 7 Marzo 2012 nell ambito della promozione della rete ReSISTo prevede inoltre nuove linee di intervento rivolte ad ambiti tematici specifici quali il supporto ai percorsi di accoglienza in favore dei richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti nel contesto della gestione dell emergenza Nord-Africa e il sostegno ai percorsi di accreditamento di cui alla L.R. 82/2009 in favore delle assistenti familiari. Anche in considerazione delle esigenze di intervento collegate al sostegno degli enti locali e delle strutture impegnate nella conduzione delle azioni di accoglienza in favore dei profughi dal Nord- Africa, in attuazione dell'accordo di collaborazione lo sportello specialistico di secondo livello sopra citato è stato ampliato nella fascia oraria di apertura con una copertura di cinque giorni la settimana nella fascia oraria 10,00-14,00. E stato inoltre previsto un servizio aggiuntivo di sostegno agli enti locali e alle strutture che operano nell accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale quale potenziamento nel territorio toscano del servizio svolto dal numero verde gestito a livello nazionale nell ambito di una collaborazione tra ANCI e ARCI. 7

8 Azione 2 - Progetto PAeSI (Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati) Nel 2012 verrà rinnovata la collaborazione tra Regione Toscana e Istituto di Teoria e Tecnica d Informazione Giuridica (ITTIG) che ha garantito il radicamento nel territorio di un portale informativo nato da una intesa tra la Regione Toscana, la Prefettura di Firenze e le altre Prefetture toscane in grado di mettere a disposizione una informazione completa e aggiornata sulle procedure amministrative in materia di immigrazione. Tale servizio rappresenta un ulteriore strumento di supporto in favore della rete degli sportelli informativi per cittadini stranieri che si integra con la rete dei servizi promossa nell ambito del progetto ReSISTo. Nella fase attuale, il progetto PAeSI si sviluppa nella direzione di un miglioramento dell interfaccia in grado di facilitare i meccanismi di ricerca dell informazione da parte dell operatore dello sportello. Il portale verrà inoltre sviluppato in direzione dell ampliamento dei contenuti informativi disponibili in vista della promozione dell accesso ai servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni e da soggetti del terzo settore presenti nel territorio regionale attraverso le opportunità offerte dalla rete telematica. Lo sviluppo del portale PAeSI potrà favorire la diffusione dell informazione in ambiti tematici specifici come quelli relativi ad esempio alle opportunità di apprendimento della lingua italiana. Il portale PAeSI rappresenterà infine uno strumento in grado di facilitare la circolazione delle informazioni sugli eventi di comune interesse all interno della rete delle istituzioni e degli organismi del privato sociale del territorio regionale. Obiettivi specifici 5) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per la formazione degli operatori della rete dei servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni e 6) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per il sostegno ad azioni di contrasto delle discriminazioni condotte dalle reti dei servizi di tutela Azione 1 - La rete dei servizi di prevenzione e contrasto delle discriminazioni A seguito del protocollo d intesa tra Regione Toscana e Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) sottoscritto il 19 Dicembre 2011 per lo sviluppo di azioni comuni in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, verrà promossa l implementazione di una rete territoriale di servizi di tutela. La rete dei servizi di tutela opererà in raccordo con la rete dei servizi informativi per cittadini stranieri operante nell ambito della rete ReSISTo che svilupperanno anche un nuovo ruolo di antenne territoriali di rilevazione e segnalazione degli episodi di discriminazione. Nel 2012 in collaborazione con UNAR verrà quindi organizzato un percorso formativo sui temi della normativa in materia di tutela antidiscriminazione rivolto agli operatori della rete ReSISTo nonché della rete dei soggetti della difesa civica locale, dei centri antidiscriminazione presenti nel territorio regionale e delle associazioni del terzo settore iscritte o in corso di iscrizione nell apposito albo nazionale ai sensi della normativa in materia. Il percorso formativo rappresenta un momento di primo consolidamento di una rete territoriale in grado di agire nella rilevazione e nella rimozione dei fenomeni di discriminazione in ambiti specifici come quello del mondo del lavoro e nella generalità dei contesti di svolgimento della vita civile. Allo stesso tempo verranno promosse intese tra i soggetti istituzionali e sociali del territorio quali l ANCI Toscana, la Difesa Civica Regionale, le Organizzazioni Sindacali per l implementazione della rete dei servizi di tutela. 8

9 Azione 2 - Tutela dalle discriminazioni nel mondo del lavoro Nel corso del 2012 verrà in particolare promossa una valorizzazione del ruolo delle Organizzazioni Sindacali nel collegamento delle reti dei punti informativi di primo livello con le reti dei servizi di tutela con una particolare focalizzazione sulla tutela dalle discriminazioni nel mondo del lavoro. L'azione si pone l'obiettivo di contrastare la discriminazione della popolazione straniera nel territorio toscano attraverso l'implementazione della rete di sportelli attivata da precedenti protocolli e accordi di collaborazione con CGIL, CISL e UIL Toscana che svolgeranno un servizio di informazione, assistenza, monitoraggio e sensibilizzazione rivolto agli stranieri e ai principali soggetti chiave che operano nel settore OBETTIVO GENERALE: LA PROMOZIONE DI OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA NELLA PROSPETTIVA DELLA PROMOZIONE DI UNA "CITTADINANZA ATTIVA" INTESA COME APPARTENENZA PIENA E CONSAPEVOLE ALLA VITA DELLA COMUNITÀ Le azioni relative alla promozione della conoscenza della lingua italiana tra i cittadini stranieri si sviluppano nel quadro di politiche nazionali ed europee che hanno avuto un impulso nella fase attuale anche a seguito delle modifiche della normativa in materia di immigrazione, che richiedono la dimostrazione della conoscenza della lingua italiana a livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d'europa nell ambito delle procedure di rilascio dei permessi di soggiorno per lungo-residenti e nell ambito della disciplina dell accordo di integrazione. In tale contesto verranno quindi promossi percorsi di rafforzamento delle reti dei servizi pubblici attivate nell ambito dei Centri Territoriali Permanenti per la formazione degli adulti (CTP) e nell ambito del terzo settore con l'obiettivo di implementare una rete regionale integrata in grado di operare secondo metodologie omogenee e coerenti con gli standard nazionali nell offerta di opportunità di apprendimento della lingua italiana in favore dei cittadini stranieri. Si evidenziano quindi le seguenti linee di intervento: Obiettivi specifici 7) Diffusione tra la popolazione straniera di una informazione capillare sulle opportunità di apprendimento della lingua presenti nel territorio e 8) Rafforzamento e integrazione dell'offerta formativa linguistica sviluppata nei contesti del sistema pubblico dell'istruzione e del terzo settore e valorizzazione dell'offerta disponibile on-line Azione 1 - Promozione della rete dei Centri Territoriali Permanenti per l educazione degli adulti nell ambito del progetto Rete e Cittadinanza finanziato nell'ambito dei Fondi Europei per l Integrazione (FEI) In risposta ad avviso pubblico del Ministero dell Interno rivolto alle Regioni ed emesso nell ambito dell utilizzo delle risorse del Fondo Europeo per l Integrazione (FEI) 2011 la Regione Toscana ha presentato un proprio progetto entro il termine del 21 Maggio Il progetto, di titolarità della Regione Toscana, prevede il partenariato del coordinamento regionale dei 33 Centri Territoriali Permanenti per l educazione degli adulti per la funzione di erogazione dei corsi di lingua ai cittadini stranieri, dell Università per Stranieri di Siena per il supporto ai processi di qualificazione della rete attraverso la formazione dei docenti di lingua e l elaborazione di materiali didattici, dell Istituzione Centro Nord-Sud della Provincia di Pisa per il supporto alla redazione e attuazione complessiva del progetto. Partecipano inoltre al progetto come enti aderenti l Ufficio Scolastico Regionale e le Prefetture della Toscana. 9

10 L informazione in favore dei cittadini stranieri sui servizi, presenti nei territori, per l apprendimento della lingua italiana si avvale dell azione sviluppata con la collaborazione delle Amministrazioni Provinciali e dell UNCEM nell ambito di un progetto attuato attraverso l utilizzo delle risorse dei Fondi Europei per l Integrazione 2010 che ha dato luogo alla produzione di una brochure informativa plurilingue destinata a una capillare diffusione sul territorio. Attraverso il nuovo progetto Rete e Cittadinanza verrà quindi promosso il consolidamento di una rete istituzionale in grado di collocare nel sistema pubblico dell istruzione la garanzia della diffusione nel territorio di opportunità di apprendimento della lingua in base a standard e paramenti omogenei. Una solida rete istituzionale potrà poi interagire in maniera efficace con la rete del terzo settore in grado di integrare l offerta formativa pubblica e di collegarla ad ampi processi di socializzazione e alla promozione della conoscenza teorica e della pratica della cittadinanza attiva nei contesti reali della convivenza civile nei nostri territori. In questa prospettiva i docenti di lingua, appartenenti alla rete pubblica o del terzo settore, potranno sviluppare un ruolo e una funzione nuovi di tutoraggio in favore del cittadino straniero e di complessivo orientamento nella direzione della fruizione piena e consapevole della globalità dei servizi territoriali, di facilitazione della conoscenza delle regole della convivenza civile, di costruzione delle condizioni di un efficace e consapevole utilizzo degli strumenti di partecipazione. Azione 2 - Qualificazione del terzo settore nell ambito del percorso di attuazione dell accordo di programma tra Regione Toscana e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali In data 28 Dicembre 2011 è stato sottoscritto accordo di programma tra Regione Toscana e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il finanziamento di un programma di interventi finalizzato alla diffusione della conoscenza della lingua italiana destinato ai cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Italia. Le azioni attuative dell accordo si svilupperanno in maniera integrata con quelle attuative del progetto elaborato in risposta ad avviso pubblico del Ministero dell Interno di cui al precedente punto A) focalizzato sul consolidamento della rete pubblica dei Centri Territoriali Permanenti per l educazione degli adulti. In maniera sinergica con il percorso di rafforzamento della rete pubblica e all interno di un contesto unico di governance, l attuazione dell accordo tra Regione Toscana e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali favorirà quindi il rafforzamento della rete del terzo settore impegnata nell offerta di opportunità di formazione linguistica ai cittadini stranieri. 10

11 3. I PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI, DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE Nel Piano di indirizzo integrato per le politiche sull immigrazione in coerenza con la L.R. 29/2009 è contenuta la definizione di una cornice di riferimento per le politiche territoriali nel cui ambito possono venire sviluppate progettualità di carattere innovativo e sperimentale tese a rafforzare la coesione di una pluralità di ambiti di intervento quali l istruzione, il lavoro, il sostegno alle fasce vulnerabili della popolazione straniera. Si indicano quindi le azioni previste in tale ambito per l annualità INSERIMENTO DEI MINORI STRANIERI NEL SISTEMA SCOLASTICO In data 7 Febbraio 2012 è giunto al terzo rinnovo l'accordo per l accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese, sottoscritto per la prima volta nell anno 2007 tra Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Provincia di Prato, Comuni della provincia di Prato, Istituti Scolastici di primo e secondo grado della provincia. Rispetto ai due protocolli precedenti, la durata di vigenza del nuovo accordo è ampliata a tre anni per consentire uno sviluppo con un respiro temporale più ampio della programmazione degli interventi. A fronte di un rafforzamento dell azione collegato ad una espansione della dimensione temporale, occorre rilevare un fattore di criticità collegato alla riduzione delle risorse disponibili quale effetto della nota contrazione, nel periodo attuale, delle risorse pubbliche destinate allo sviluppo delle politiche sociali. Il contesto dell'accordo ha consentito di favorire una forte integrazione degli interventi dei diversi soggetti istituzionali statali e locali con un coinvolgimento dei rappresentanti degli stessi istituti scolastici chiamati a svolgere un ruolo primario nella definizione delle strategie di intervento. Tali strategie comprendono ambiti di intervento di rilievo centrale nella promozione, nel contesto scolastico pratese, di forti e positive relazioni interculturali in grado di favorire un processo di valorizzazione della presenza di alunni di diversa origine, lingua e provenienza. Tra tali ambiti di intervento occorre citare la promozione dei laboratori di alfabetizzazione, dei laboratori interculturali, dei percorsi di formazione degli insegnanti tesi a favorire l adeguamento delle loro competenze e conoscenze al nuovo contesto sociale nel quale sono chiamati a operare. In sostanza viene promosso un processo di costante adeguamento della rete dei servizi alle esigenze di accoglienza dei minori stranieri insieme a un adeguamento e aggiornamento dello stesso sistema educativo chiamato a una graduale trasformazione nel contatto con una pluralità di culture di appartenenza. L incidenza della popolazione straniera e la diversità delle provenienze nel contesto pratese connotano il territorio pratese nello scenario nazionale e caratterizzano il valore della sperimentazione attivata, la cui durata temporale -risalente come si è detto al non ne determina un invecchiamento ma ne approfondisce invece il radicamento LE CATEGORIE VULNERABILI DELLA POPOLAZIONE STRANIERA: RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE Nel corso del 2012 prosegue l impegno di enti locali e organizzazioni del terzo settore del territorio regionale nella conduzione dei percorsi di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale provenienti dal Nord Africa attivati nel corso del 2011 nel quadro delle intese tra Stato e Regioni raggiunte in ambito nazionale. Fin dalla prima attivazione degli interventi si è delineato un modello toscano di accoglienza diffusa con la creazione di una ampia pluralità di luoghi di accoglienza tendenzialmente rivolti a piccoli 11

12 nuclei di profughi così da favorire il loro rapporto con le comunità locali e il processo di complessiva integrazione sociale. Nella strategia di intervento adottata assume inoltre un rilievo particolare il riferimento al modello SPRAR (Sistema di Protezione di Richiedenti Asilo e Rifugiati), operativo da un decennio sulla base di un intesa tra Ministero dell Interno e ANCI e con la partecipazione dei Comuni aderenti al sistema. All interno dello SPRAR si è infatti consolidato un qualificato modello di intervento -di utile riferimento per gli interventi attivati nel contesto dell emergenza Nord-Africa- fondato su una base stabile e coerente di servizi quali la mediazione culturale, l assistenza legale, l apprendimento della lingua. L azione regionale si è sviluppata nella direzione dell'attivazione e del coinvolgimento dei territori nella prima accoglienza, in un supporto e accompagnamento in favore degli operatori degli enti locali e delle strutture impegnate soprattutto attraverso percorsi formativi e in un azione di monitoraggio svolta nell ambito dell Osservatorio Sociale Regionale. Nell ambito dell'accordo di collaborazione tra Regione Toscana e ANCI Toscana del 7 Marzo 2012 sopra citato si è inoltre promosso il rafforzamento del servizio di supporto alla rete dei punti informativi per cittadini stranieri presenti in Toscana di orientamento nella conduzione delle procedure amministrative in materia di immigrazione attivato nell ambito del progetto ReSISTo. E' stato anche attivato un rafforzamento sul territorio toscano della operatività del numero verde nazionale gestito dall Associazione ARCI in collaborazione con ANCI nazionale. In particolare, tale servizio consente lo sviluppo di un supporto qualificato alla tutela legale dei richiedenti protezione internazionale attraverso analisi di casistica e di giurisprudenza al fine di garantire una risposta omogenea sul territorio. L insieme delle linee di azione indicate si proiettano nella direzione della promozione di un sistema stabile e qualificato di accoglienza di richiedenti protezione internazionale nel territorio toscano, in grado di garantire una risposta tempestiva e adeguata ai doveri e alle responsabilità che investono le comunità locali nei confronti di flussi migratori costanti nel tempo -anche se imprevedibili nella dinamica- nel contesto delle politiche nazionali ed europee sull asilo L'ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI DI FRAGILITÀ DI DONNE E MINORI E LA PROMOZIONE DEL LAVORO DI CURA DELLE ASSISTENTI FAMILIARI L accordo tra Regione Toscana e ANCI Toscana del 7 Marzo 2012, nel quadro del rapporto di collaborazione sviluppato nell ambito del progetto ReSISTo per il supporto alla rete degli sportelli informativi per cittadini stranieri in Toscana, ha delineato una nuova linea di azione rivolta alla promozione del lavoro di cura delle assistenti familiari oltre a quella relativa al rafforzamento dei percorsi di accoglienza di richiedenti e titolari protezione internazionale. Viene quindi delineata una prospettiva di sostegno in favore dei Comuni con una valorizzazione del loro ruolo, all'interno della rete degli sportelli ReSISTo, nello svolgimento degli adempimenti ai quali sono chiamati nei percorsi di accreditamento delle assistenti familiari ai sensi della L.R. 82/2009. Nella prospettiva di lavoro individuata, la diffusione delle funzioni di accreditamento -la cui titolarità spetta ai Comuni- consentirà di alimentare il sistema informativo utilizzato dai servizi per l impiego chiamati a facilitare l incontro tra la domanda e offerta di lavoro. 12

13 3.4. L'IMMIGRAZIONE QUALIFICATA: LA CIRCOLAZIONE DEGLI STUDENTI E DEI RICERCATORI Lo sviluppo di un nuovo ambiente sociale fondato su positive relazioni interculturali richiede una valorizzazione dell immigrazione qualificata e il consapevole coinvolgimento dei contesti universitari e della ricerca. Occorre quindi valorizzare la dimensione universitaria nell incontro delle culture e nella costruzione di una nuova identità civile permeata di componenti ideali svincolate dalle appartenenze e dai confini territoriali. All interno del mondo universitario il valore della diversità delle provenienze quale indicatore della qualità e del livello dell istruzione proposta trova un consolidato riconoscimento. Occorre quindi favorire l avvicinamento degli studenti stranieri ai nostri contesti universitari agevolarne l ambientamento nel nostro contesto di vita e valorizzare il patrimonio di conoscenza e di competenze acquisite, anche nell ambito dei processi di scambio e di cooperazione con i paesi di origine. Nel corso del 2012 verrà quindi avviata una collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell Università di Firenze in una prospettiva di coinvolgimento dell intera Università di Firenze e delle altre Università della Toscana. E da rilevare che la citata Facoltà sviluppa da anni un intensa attività di ricerca,formazione e intervento sul tema dell immigrazione con specifico riferimento all immigrazione con elevati titoli di studio. La stessa facoltà intrattiene inoltre rapporti di collaborazione con numerose Università straniere e in particolare, dei paesi non appartenenti all Unione Europea vede la presenza al suo interno di associazioni di studenti e laureati stranieri In collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri potranno quindi venire perseguiti i seguenti obiettivi: - facilitare l accesso dei cittadini stranieri alle Università toscane attraverso lo sviluppo di circuiti informativi in grado di agevolare l ingresso in Italia, l iscrizione alle Università, l utilizzo degli strumenti di sostegno al diritto allo studio; nei percorsi di accoglienza degli studenti stranieri potranno venire elaborate apposite brochure informative anche in lingua straniera -tese ad agevolare la conoscenza dei servizi territoriali e della comunità locale. Per l informazione potranno essere programmati eventi e iniziative all estero e/o sulla rete telematica, oltre all invio all estero delle brochure informative di cui sopra; - promozione del brain excange e della brain circulation con la creazione dei presupposti per un ritorno degli studenti nei paesi di origine nel medio e lungo termine in coerenza con le loro aspettative attraverso: a) messa a punto di appositi servizi di informazione e formazione; b) creazione di un centro di raccolta dati e informazioni sul capitale straniero specializzato nelle Università toscane in grado di offrire supporto e consulenza alle aziende internazionalizzate e ai progetti di cooperazione internazionale promossi da istituzioni del territorio toscano: c) stimolo dell imprenditorialità tra gli studenti stranieri presenti in Italia per aiutarli a investire o fare ritorno nei paesi di origine in una prospettiva di contributo al loro sviluppo, anche in collaborazione con istituzioni e associazioni specializzate italiane e straniere; - promuovere la circolazione dei ricercatori attraverso intese tra Università e centri di ricerca della Toscana e dei paesi terzi con la predisposizione di opportunità di stage e tirocini negli ambiti del settore privato e del settore pubblico: - promuovere premi e borse di studio sui temi collegati allo sviluppo delle relazioni interculturali nei contesti locale e internazionale. 13

14 PROSPETTI RIEPILOGATIVI 14

15 PROSPETTO 1 LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO PER IL GIA' AVVIATE OBIETTIVO GENERALE OBIETTIVO SPECIFICO AZIONE ATTO Rappresentanza e partecipazione alla vita pubblica dei cittadini stranieri Qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti a cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione 1) Promozione di iniziative legislative in ambito nazionale finalizzate alla estensione del diritto di voto ai cittadini extracomunitari e promozione dell'esercizio effettivo del diritto di voto da parte dei cittadini dell'unione Europea 2) Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri, tesi a favorire la partecipazione alla vita pubblica locale 3) Rafforzamento e sviluppo della formazione degli operatori dei servizi informativi 4) Sviluppo di attività di supporto agli operatori attraverso un servizio di supporto giuridico c.d. di secondo livello con la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate sulle procedure in materia di immigrazione 5) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per la formazione degli operatori della rete dei servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni 6) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per il sostegno ad azioni di contrasto delle discriminazioni condotte dalle reti dei servizi di tutela Proposta adozione di una legge statale di ratifica del capitolo C della Convenzione del Consiglio d'europa Protocollo di intesa con Anci Toscana e Upi Toscana per riattivazione Coordinamento regionale Consigli e Consulte degli Stranieri Sviluppo della rete ReSISTo (Rete degli sportelli informativi per Stranieri in Toscana) nell'ambito di accordo di collaborazione tra Regione Toscana e ANCI Toscana La rete dei servizi di prevenzione e contrasto delle discriminazioni -- DGR 183/09 DGR 166/12 DGR 1073/11 15

16 PROSPETTO 1 LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO PER IL GIA' AVVIATE OBIETTIVO GENERALE OBIETTIVO SPECIFICO AZIONE ATTO Promozione di opportunità di apprendimento della lingua italiana nella prospettiva della promozione di una "cittadinanza attiva" intesa come appartenenza piena e consapevole alla vita della comunità 7) Diffusione tra la popolazione straniera di una informazione capillare sulle opportunità di apprendimento della lingua presenti nel territorio Promozione della rete dei Centri Territoriali Permanenti per l istruzione degli adulti nell ambito del progetto Rete e cittadinanza finanziato dal Fondo Europeo per l'integrazione 2011 DGR 333/12 8) Rafforzamento e integrazione dell'offerta formativa linguistica sviluppata nei contesti del sistema pubblico dell'istruzione e del terzo settore e valorizzazione dell'offerta disponibile on-line Qualificazione del terzo settore nell'ambito del percorso di attuazione di un accordo di programma tra Regione Toscana e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali DGR 1201/11 16

17 PROSPETTO 2 PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI, DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE - GIA' AVVIATI (L.R. 29/ Art. 5, comma 3, lettera c) PROGETTO AZIONE SOGGETTO ATTUATORE ATTO Inserimento dei minori stranieri nel sistema scolastico Le categorie vulnerabili della popolazione straniera L'attenzione alle condizioni di fragilità di donne e minori e la promozione del lavoro di cura delle assistenti familiari Accordo per l'accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese Promozione di un sistema stabile e qualificato di accoglienza di richiedenti protezione internazionale Sostegno in favore dei Comuni toscani nello svolgimento degli adempimenti nei percorsi di accreditamento delle assistenti familiari (L.R. 82/2009) Provincia di Prato DGR 1202/11 ANCI Toscana DGR 166/12 ANCI Toscana DGR 166/12

18 PROSPETTO 3 LE AZIONI DI RILIEVO STRATEGICO PER IL DA AVVIARE OBIETTIVO GENERALE OBIETTIVO SPECIFICO AZIONE SOGGETTO ATTUATORE IMPORTO CAP. Promozione della rappresentanza e della partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini stranieri Qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti a cittadini stranieri collegata a una rete di servizi di tutela, contrasto e rimozione degli episodi di discriminazione 2) Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri, tesi a favorire la partecipazione alla vita pubblica locale 4) Sviluppo di attività di supporto agli operatori attraverso un servizio di supporto giuridico c.d. di secondo livello con la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate sulle procedure in materia di immigrazione 5) Sviluppo di azioni comuni con UNAR per la formazione degli operatori della rete dei servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni 6)Sviluppo di azioni comuni con UNAR per il sostegno ad azioni di contrasto delle discriminazioni condotte dalle reti dei servizi di tutela Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione La presenza nei mass-media Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione Cofinanziamento progetto "Media 4US" Progetto PAeSI (Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati) Tutela dalle discriminazioni nel mondo del lavoro da definire Associazione COSPE Onlus Istituto di Teoria e Tecnica dell'informazione Giuridica del CNR Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL Toscana , , , , ,

19 PROSPETTO 4 PROGETTI SPECIALI, INNOVATIVI, DI RICERCA E DI SPERIMENTAZIONE - DA AVVIARE (L.R. 29/ ART. 5, COMMA 3, LETTERA C) PROGETTO AZIONE SOGGETTO ATTUATORE IMPORTO CAP. Inserimento dei minori stranieri nel sistema scolastico L'immigrazione qualificata: la circolazione degli studenti e dei ricercatori Accordo per l'accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese Valorizzazione della presenza straniera nel contesto universitario Provincia di Prato , ,00 Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri dell'università di Firenze ,

20 PROSPETTO 5 RISULTATI ATTESI PER OBIETTIVI E AZIONI Obiettivi specifici Azioni Indicatori di risultato Valori attesi 1 Promozione di iniziative legislative in ambito nazionale finalizzate alla estensione del diritto di voto ai cittadini extracomunitari e promuovere l esercizio effettivo da parte dei cittadini dell UE. 2 Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri tesi favorirne la partecipazione alla vita pubblica locale. Proposta adozione di una legge statale di ratifica del capitolo C della Convenzione del Consiglio d'europa Protocollo di intesa con ANCI Toscana e UPI Toscana per riattivazione Coordinamento Regionale Consigli e Consulte degli Stranieri Approvazione della proposta di legge Numero di consigli, consulte e forum presenti nel territorio regionale Adozione di uno strumento conoscitivo per uno sviluppo omogeneo degli organismi e delle occasioni di partecipazione Adozione della proposta di legge da parte della Giunta entro il 2012 Dalla presenza attuale di nove organismi di rappresentanza censiti a una espansione graduale di uno per ciascuno dei prossimi anni a cominciare dal 2013 dopo ricostituzione del Coordinamento regionale nel 2012 Adozione di un regolamento funzionale del Coordinamento regionale dei Consigli e delle Consulte degli stranieri nel 2012 e diffusione fra gli organismi già istituiti 2 Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri tesi favorirne la partecipazione alla vita pubblica locale. 2 Qualificazione ed estensione nel territorio regionale di organismi quali i Consigli e le Consulte degli stranieri tesi favorirne la partecipazione alla vita pubblica locale. Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione La presenza nei mass-media Gli strumenti della comunicazione pubblica a supporto dei processi di partecipazione Cofinanziamento progetto "Media 4US" Formazione di rappresentanti degli stranieri negli organismi di partecipazione e nelle reti associative Eventi diffusi tramite emittente televisiva Organizzazione evento Predisposizione di un percorso formativo dopo avvenuta ricostituzione del Coordinamento regionale nel 2012 Trasmissione su canale televisivo a larga diffusione di tre eventi che vedano il coinvolgimento e il protagonismo delle comunità straniere Organizzazione di un workshop con illustrazione di buone prassi in ambiti territoriali e nazionali sul coinvolgimento di cittadini e comunità straniere nei mezzi di comunicazione e partecipazione di rappresentanti del Coordinamento regionale dei Consigli e delle Consulte e dell'associazionismo straniero e territoriale

21 PROSPETTO 5 RISULTATI ATTESI PER OBIETTIVI E AZIONI Obiettivi specifici Azioni Indicatori di risultato Valori attesi 3 Rafforzamento e sviluppo della formazione degli operatori dei servizi informativi 4 Sviluppo di attività di supporto agli operatori attraverso un servizio di supporto giuridico c.d. di secondo livello e la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate sulle procedure in materia di immigrazione 4 Sviluppo di attività di supporto agli operatori attraverso un servizio di supporto giuridico c.d. di secondo livello e la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate sulle procedure in materia di immigrazione 5 Sviluppo di azioni comuni con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) per la formazione degli operatori della rete dei servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni 6 Sviluppo di azioni comuni con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) per il sostegno ad azioni di contrasto delle discriminazioni condotte dalle reti dei servizi di tutela 6 Sviluppo di azioni comuni con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) per il sostegno ad azioni di contrasto delle discriminazioni condotte dalle reti dei servizi di tutela Sviluppo della rete ReSISTo (Rete degli sportelli informativi per Stranieri in Toscana) nell'ambito di accordo di collaborazione tra Regione Toscana e ANCI Toscana Sviluppo della rete ReSISTo (Rete degli sportelli informativi per Stranieri in Toscana) nell'ambito di accordo di collaborazione tra Regione Toscana e ANCI Toscana Progetto PAeSI (Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati) La rete dei servizi di prevenzione e contrasto delle discriminazioni La rete dei servizi di prevenzione e contrasto delle discriminazioni Tutela dalle discriminazioni nel mondo del lavoro Personale degli enti locali partecipante ai corsi Numero di comuni fruitori del servizio di supporto giuridico Numero di schede informative sulle procedure amministrative e provvedimenti normativi in materia di immigrazione presenti sul portale Personale degli enti locali e delle reti associative partecipante ai corsi di formazione per operatori dei servizi di tutela e contrasto delle discriminazioni Casi presi in carico e seguiti dalle reti dei servizi di tutela Casi di discriminazione sul lavoro presi in carico Almeno 50 partecipanti per ciascun corso Almeno 1 corso ogni anno Almeno 100 comuni fruitori del servizio di supporto giuridico e dei percorsi di formazione in quanto aderenti alla rete regionale degli sportelli informativi Costante aggiornamento delle 562 schede informative sulla normativa in materia di immigrazione e dei 1050 provvedimenti normativi consultabili con link ipertestuali alle norme richiamate presenti sul portale PAeSI Almeno 30 partecipanti per ciascun corso a partire dal 2013 Predisposizione e definizione di un primo corso nel 2012 Almeno 60 casi per anno Almeno 10 casi di discriminazione nel mondo del lavoro presi in carico nel corso dell'anno

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