Dicono di noi 2002 Parte 2. "Milano ha speso meno della metà" - Il Corriere Metropolitano, 5 Marzo 2002

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1 Dicono di noi 2002 Parte 2 "Milano ha speso meno della metà" - Il Corriere Metropolitano, 5 Marzo 2002

2 "Fido dal 'rifugio' cerca casa" - Il Giorno, 8 febbraio 2002

3 "I Comuni vanno in rete" - Il Sole 24 Ore, 5 Aprile 2002

4 "Goiana contro Sesto San Giovanni" - LabItalia, Maggio 2002

5 "35 Comuni al salto di qualità" - LabItalia, Maggio 2002 "Ci rispondono. Ma allora esistiamo!" - Il Barbiere della Sera, 16 aprile Ci rispondono. Ma allora esistiamo! di Anonimo I punti di vista cambiano, i soldi spesi restano Siamo felici, siamo felici di scoprire che quando le cose compaiono sui mezzi di informazione nazionali, il Comune di Sesto San Giovanni, si degna di mandare comunicati stampa e risposte. Vorremmo fare alcune precisazioni: 1) l'articolo comparso sul Barbiere della Sera è "Anonimo". Come fa il Signor Franco Maggi a decidere che è stato scritto dai signori del Corriere Metropolitano? Anche noi siamo venuti a conoscenza del suddetto articolo per caso. Ci hanno chiamato i responsabili del Barbiere chiedendo se sapevamo qualcosa dell'articolo pervenuto a loro. Evidentemente esistono lettori attenti e esperti che hanno preso a cuore l'inchiesta. Perché il Signor Maggi si permette di stabilire che è stato scritto dai redattori del Corriere Metropolitano??? 2) L'articolo firmato il 10 luglio 2001 riportava la cronaca della presentazione del sito citando testualmente le parole del dottor Bertoli che, ad apertura conferenza, disse "spesi solo tre miliardi mentre altrove ne hanno spesi 9". E' forse una colpa che da 9 mesi a questa parte nella redazione del Corriere Metropolitano siano entrate persone e giornalisti esperti di internet e multimedialità? A noi sembra di no, anzi, è un pregio di cui ci facciamo vanto. Evidentemente il giornalista che riportava la cronaca dell'evento in quel 10 luglio 2001 non era un esperto di internet e non si è posto il problema. 3) E' forse una colpa decidere di non partecipare alle conferenza stampa indette dall'amministrazione Comunale quando a Sesto San Giovanni esistono almeno tre quindicinali a

6 distribuzione gratuita pronti a far da cassa di risonanza a tutte le pur lodevoli iniziative del Comune? E' forse una colpa cercare di battere piste alternative alla mera copiatura dei comunicati stampa per cercare di fare informazione uscendo in edicola? Tralasciamo poi il fatto che tutta la disponibilità ostentata a parole dal signor Maggi, nel suo articolo per il Barbiere, non corrisponde alla pratica quotidiana: la nostra redazione per diversi mesi non ha ricevuto i normali comunicati stampa, e il nostro fax è stato aggiunto agli altri solo dopo le nostre ripetute sollecitazioni e rimostranze. Molti eventi non ci sono stati comunicati e quindi era difficile presenziare. 4) Rimane il fatto che tre miliardi sono troppi per un sito comunale e che tutti pareri degli esperti da noi contattati, confermano la tesi. 5)Ringraziamo anche noi, come il Barbiere, per la celerità della risposta. Quanto all'indipendenza, riteniamo difficile mantenerla quando ci si firma come portavoce del sindaco, Filippo Penati, segretario provinciale dei Ds. Saremmo lieti di conoscere i "giovani" che costituiscono la redazione del sito. Dunque possiamo passare mesi e mesi scambiandoci lodi e critiche sul famigerato sesto.sg ma il problema non cambia, la domanda rimane. Grazie. I Redattori del Corriere Metropolitano SIAMO ANCHE NOI GIOVANI, TOSTI E SPAVALDI L'amministrazione comunale di Sesto San Giovanni risponde a "Quanto costa un clic!" Rispondiamo all'articolo di Anonimo "Quanto costa un click!" pubblicato oggi, , rispondiamo tramite gentile concessione del "Il Barbiere della sera" perché i signori del Corriere Metropolitano, non solo non partecipano a nessuna conferenza stampa indetta dall'amministrazione comunale, ma non hanno mai telefonato al nostro ufficio stampa né tanto meno agli assessori competenti come dichiarano di aver fatto. Pensiamo infatti che sarebbero state queste le giuste occasioni per esercitare il diritto sacrosanto di esprimere dubbi, formulare domande, muovere critiche e ricevere chiarimenti di carattere tecnico e non; a quanto pare hanno chiesto consulenza e posto domande a molti esperti del settore, avrebbero potuto interpellare anche noi, ne saremmo stati felici, e sarebbe questo un modo per fare esercitare a noi il sacrosanto diritto di difendere il nostro lavoro. Nel luglio 2001 abbiamo presentato alla stampa il Portale del Cittadino (con i relativi costi), frutto di una partnership siglata dall'amministrazione comunale con Oracle; vari quotidiani e periodici nazionali e locali hanno scritto articoli in merito. Lo stesso Corriere Metropolitano periodico, per altro da sempre e anche ora vicino al centro destra, il ha riportato il resoconto della Conferenza stampa dall'eloquente titolo:"spesi solo 3 miliardi per il portale della città- Con Oracle costi ridotti di due terzi" (per vedere l'articolo )

7 Ci chiediamo quindi cosa possa essere cambiato, da luglio a oggi, nella linea editoriale scelta dal periodico; forse le imminenti elezioni amministrative di cui anche questo giornale del tutto legittimamente vuole essere protagonista politico? non è un sito ma un Portale il cui punto di forza è l'aggregazione. Il fatto di essere organizzatori, selezionatori e stimolatori di link ad altri siti che offrono servizi ai cittadini sestesi e non, significa solamente aver capito e sfruttato la vera natura di Internet, quale "patrimonio condiviso di conoscenze e servizi". Saremmo scemi se duplicassimo servizi che già altri offrono; compito di un Portale è quello di fornire agli utenti un orientamento, la via più breve per poterli raggiungere e sviluppare per conto nostro i servizi nuovi che ci competono direttamente. In una piazza telematica il Comune organizza e facilita gli accessi di altri che sono autonomi: come nelle piazze normali c'è il Municipio, la Cattedrale, i negozi, le manifestazioni, i cittadini; guai se il Comune volesse fare tutto, farebbe tutto male e sarebbe un Comune totalitario. Una chiarificazione sulla scelta delle modalità d'appalto: è vero che la Pubblica Amministrazione soggiace a "regole rigide" ma, lo diciamo per i non addetti ai lavori, le leggi per fortuna hanno snellito molto le procedure consentendo anche alle P.A. di agire quasi come aziende private, (L. n. 127 del 15/5/97 così detta L Bassanini, DLgs n 267 del 18/8/2000, DLgs n. 165 del 30/3/2001 per tacere di tutte le circolari e norme sull'informatizzazione della P.A.). La scelta di Oracle, non come semplice fornitore ma soprattutto come partner, nasce perché l'azienda ha individuato Sesto come sede principale in Italia; perché le nostre esigenze hanno trovato nella tecnologia di Oracle le risposte adeguate. Oracle è il secondo colosso mondiale nel campo dell'informatica, garanzia della sua professionalità è il fatto che circa l'80 per cento dei sistemi informatici delle P.A. italiane girano su suo software. Riguardo ai costi, la cifra spesa è in linea (secondo noi sotto le linee ma non vogliamo essere presuntuosi) con le comuni ristrutturazioni informatiche. Il costo delle licenze software vitalizie (non solo usate per il portale ma anche per la nuova architettura interna necessaria a cambiare il modo di lavorare di tutti gli uffici del comune), di Lire (tolto lo sconto dovuto alla partnership), è rateizzato in 3 anni alla scadenza dei quali tutto rimane di proprietà del Comune: è come acquistare una automobile a rate; alla scadenza dell'ultima rata la macchina rimane all'acquirente. Il costo della consulenza, di Lire , non ha comportato solo la realizzazione del primo rilascio del portale, ma anche i necessari servizi per l'installazione e la configurazione di circa 300 posti di lavoro con il software di sistema. Il costo per le apparecchiature hardware, dedicate non solo al portale ma all'insieme del sistema informatico comunale, è stato di Lire L'unico "canone" è rappresentato da Lire di accesso all'internet Provider, attraverso una linea dedicata (senza cioè ulteriori costi) in grado di garantire a circa 300 personal computer (dei 470 presenti in Comune) di navigare in Internet, di aggiornare, quotidianamente o quasi, i contenuti del Portale e di proiettarci verso il mondo con prestazioni eccellenti. Tale servizio è ovviamente oggetto di monitoraggio, non escludiamo la possibilità, alla scadenza, di valutare anche eventuali opportunità derivanti dalla "cablatura" della Città. Cogliamo l'occasione per ringraziare però tutti quelli che visitano il Portale, che ci hanno aiutato e continuano ad aiutarci a migliorare con i loro suggerimenti e le loro critiche.

8 A conclusione, non è interesse dell'amministrazione comunale né intenzione di chi scrive, prendere in giro nessuno. Siamo anche noi redattori tosti, giovani, spavaldi che credono nel lavoro pulito e libero da vincoli di interesse, ma soprattutto che credono nel lavoro serio. Siamo ovviamente indipendenti dal "colore" della Giunta Comunale e la nostra professionalità è seriamente offesa da chi ci critica senza sentire anche noi. Invitiamo, senza polemica, Il Barbiere della Sera, il Corriere Metroplitano e tutti i colleghi giornalisti a partecipare alle nostre conferenze stampa di persona, a visitare la nostra redazione e il nostro CED. a telefonarci, saranno accolti con totale disponibilità: potranno vedere tutto, le carte, le macchine e potranno, con nostro immenso piacere, ricevere risposta a tutte le domande e a tutte le curiosità. Franco Maggi, direttore del portale e tutta la redazione Nota: Ringraziamo Franco Maggi per la tempestività della replica che, come sempre, va in home page. Bds "Quanto costa un Click" - Il Barbiere della Sera, 11 Aprile 2002 QUANTO COSTA UN CLICK Circa un milione e mezzo di euro per un sito comunale. L'inchiesta di un piccolo giornale C è un piccolo giornale di provincia che, per quanto gli è possibile, sta cercando di portare avanti una battaglia giornalistica. Il giornale è il Corriere Metropolitano, settimanale che si occupa di cronaca, attualità e politica delle città del nord Milano: Bresso, Cusano Milanino, Cinisello Balsamo, Cormano e Sesto San Giovanni, diretta interessata alla faccenda. Circa nove mesi fa l Amministrazione Comunale di Sesto presenta in pompa magna il sito internet della città, chiamato il Portale del Cittadino, ma portale non è: un semplice sito internet). Il sito, carino e utile, presenta da subito qualche difetto, ma riesce a vivere senza problemi per tutto questo tempo. Fino a quando si scopre nel consiglio comunale del 25/2/2002, grazie all interrogazione dei Verdi Sesto è guidata da una coalizione di centrosinistra+rc, ma in quest ultima tornata amministrativa i Verdi sono all opposizione che la messa on line del sito è costata circa tremiliardi di lire. Senza appalti preventivi. Tre miliardi così suddivisi: 1 miliardo e 600 milioni di spese software dati tutti interamente ad Oracle, 450 milioni per spese hardware (non si è mai saputo per cosa o a chi), 800 milioni di consulenze, sempre ad Oracle.

9 La cosa, per chi minimamente se ne intende di internet non può che suonare anomala: tre miliardi di lire per un sito internet che per quanto possa essere carino e utile sicuramente ne vale a malapena un terzo, sono decisamente troppi. Allora il Corriere Metropolitano (uno dei pochissimi giornali locali a Sesto non direttamente controllato dai partiti, dell una o dall altra sponda), forse perché formato da una redazione giovane e per questo sicuramente più esperta del mezzo internet, cerca di capirne di più. Chiede ai Comuni limitrofi quanto hanno speso per i loro siti, chiede aiuto agli esperti (anche Tiscali, Register.it, E Tree dichiarano che il prezzo risulta eccessivo) e soprattutto continua a domandare al Comune spiegazione di tutti quei soldi. Il Comune fa orecchie da mercante: non ribatte, ignora, anzi decanta su altri giornali locali, uno dei quali controllato direttamente dai DS, le qualità del sito. E se il Corriere Metropolitano si azzarda a telefonare all ufficio stampa del Comune o a qualche membro della giunta tutti fanno scena muta. Nessuna spiegazione arriva sui costi, sulla mancanza della gara d appalto, sui più di due miliardi dati a Oracle. Il Corriere Metropolitano insiste per tre settimane nella sua inchiesta, porta sempre più prove, svela che molti dei servizi offerti dal sito e pubblicizzati dall Amministrazione Comunale - in realtà sono semplicemente dei link di richiamo ad altri siti, che offrono quei servizi. Scopre un baco nel servizio di pagamento on line delle multe, dove è possibile, semplicemente cambiando codice, accedere alle multe di altri. Insomma, il Portale del Cittadino varrebbe ancora meno. Ma niente, tutto tace, come se nulla fosse. Fino a quando una risposta arriva: Oracle, mai direttamente tirata in ballo dal giornale, se non nei documenti di spesa forniti dal Comune, manda un bella al Corriere Metropolitano in cui dichiara che d ora in avanti se hanno intenzione di dire qualcosa sul sito devono chiedere il permesso a Oracle. Come se per parlare di un parcheggio comunale si dovesse chiedere il permesso all azienda costruttrice. La domanda più ironica che possa nascere è: ma il sito è del comune o di Oracle? E la libertà di stampa? Il sospetto più cattivo è che Oracle fino a due anni fa aveva sede nel comune di Milano, solo dopo si è trasferita di appena qualche centinaio di metri, ma entrando così nel territorio di Sesto San Giovanni. Proprio pochi mesi prima della nascita del sito. Il Corriere Metropolitano ha le spalle e le casse piccole, però i redattori sono tosti, giovani e volte anche po spavaldi, credono ancora nel giornalismo pulito e libero da vincoli d interesse, se non quello dei lettori, e preferiscono ancora sbagliare per eccesso d amore nella verità. Ma sanno anche che certe battaglie si vincono solo se si è robusti e sgamati. Comunque il giornale non viene lasciato solo, i Verdi proseguono nelle loro interrogazioni, altre forze, anche nella maggioranza, indagano. Però sarebbe bello, per non disilludere quei giovani redattori, che qualche giornale o giornalista - di nome nazionale se ne interessasse. Il caso c è, e si vede. Basta avere voglia di fare un inchiesta.