Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino

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1 Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino Direzione Generale Via San Domenico, Chieri Tel.: Fax dirgen@aslto5.piemonte.it Sede Legale Via San Domenico, Chieri (To) tel C.F. e P.I R E L A Z I O N E S O C I O S A N I TA R I A A S L T O 5 ANNO giugno 2010

2 Indice Premessa pag. 3 Le caratteristiche della popolazione pag. 5 I comuni pag. 5 La distribuzione della popolazione dell Asl TO5 pag. 6 L andamento demografico pag. 9 Le fasce d età pag. 12 Gli stranieri pag. 13 Il reddito pag. 15 Lo stato di salute dei cittadini pag. 17 I comportamenti e gli stili di vita pag. 20 Le attività e gli obiettivi pag. 21 Area del territorio: le attività ambulatoriali pag. 21 Attività specialistica pag. 21 Tempi di attesa pag. 23 Area del territorio: le attività domiciliari pag. 27 Attività domiciliari: anziani pag. 27 Attività domiciliare anziani: i contributi economici pag. 28 Attività domiciliare: minori pag. 28 Attività domiciliare: disabili pag. 29 Attività domiciliare: totale pag. 30 Area del territorio: le attività semi/residenziali pag. 31 Le attività semi/residenziali: anziani pag. 31 Le attività semi/residenziali: disabili pag. 32 Area ospedaliera pag. 34 Attività ordinaria pag. 34 Attività day-hospital pag. 35 Indicatori di confronto con gli standard regionali pag. 37 L appropriatezza pag. 38 La mobilità passiva pag. 39 Gli accessi al Pronto Soccorso pag. 41 Attività di ricovero presso strutture accreditate ASL TO5 pag. 43 1

3 Gli obiettivi del mandato pag. 45 Integrazione interaziendale e utilizzo delle risorse strutturali ed organizzative pag. 45 Acquisti sovra aziendali pag. 45 Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale pag. 46 Laboratorio Emodinamica pag. 46 Realizzazione della Rete integrata dei presidi ospedalieri e dei servizi sanitari pag. 46 Continuità delle cure e dei percorsi di assistenza pag. 48 Continuità ospedale-territorio pag. 48 Accordo Asl TO5-casa di cura San Luca pag. 49 Integrazione degli interventi e dei servizi di prevenzione pag. 49 Struttura Complessa Igiene e sanità pubblica pag. 50 Struttura Complessa Igiene degli alimenti e della nutrizione pag. 52 Struttura Complessa Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro pag. 53 Servizio veterinario Area A pag. 54 Servizio veterinario Area B - pag. 54 Servizio veterinario Area C pag. 55 Consolidamento delle iniziative a sostegno dei soggetti fragili pag. 56 Contributi economici a sostegno domiciliarità pag. 56 Emergenza caldo pag. 56 Migranti pag. 56 Gli obiettivi PRR pag. 57 Assistenza sanitaria collettiva pag. 57 Assistenza distrettuale pag. 59 Assistenza ospedaliera pag. 61 Aspetti generali amministrativi pag. 64 Il riequilibrio economico-finanziario pag. 68 Equilibrio economico pag. 68 Sviluppo delle voci del bilancio pag. 69 Sviluppo delle voci di costo pag. 71 Costo della mobilità pag. 76 Valutazione generale pag. 81 2

4 Premessa La Relazione socio-sanitaria 2009 che si presenta in questo documento è redatta: - per corrispondere al dettato di cui all art. 17 L.R. n.18 del 6 agosto 2007 (Norme per la programmazione socio-sanitaria e il riassetto del servizio sanitario regionale); - per relazionare sullo sviluppo degli obiettivi di mandato avuto con la nomina a Direttore Generale e degli obiettivi specifici relativi al L art. 17 della L.R. n. 18/2007 specifica che La relazione socio-sanitaria aziendale è lo strumento di accertamento e documentazione dei risultati raggiunti in rapporto agli obiettivi definiti della programmazione socio-sanitaria regionale e aziendale, Il richiamo all art. 17 della LR 18/07 rappresenta il quadro di riferimento all interno del quale trovano collocazione le valutazione sui risultati raggiunti sia relativamente agli obiettivi di mandato sia relativamente agli obiettivi specifici per il 2009 definiti dalla Regione. Gli obiettivi di mandato con l atto di nomina (Dgr n del 17 dicembre 2007) si riferiscono : - ai contenuti della L.R.18/07 e ai relativi provvedimenti attuativi e del PSSR 07-10; - agli obiettivi assegnati con la precedente nomina (Dgr n del 19 febbraio 2007); - alle disposizioni della Dgr n del 6 luglio 2007 integrata dalla Dgr n del 30 luglio In particolare gli obiettivi assegnati con la precedente nomina si riferivano a: - integrazione interaziendale e utilizzo coordinato delle risorse strutturali ed organizzative; - realizzazione della rete integrata dei presidi ospedalieri e dei servizi sanitari; - continuità delle cure e dei percorsi di assistenza; - integrazione degli interventi e dei servizi di prevenzione; - consolidamento delle iniziative a sostegno dei soggetti fragili. Le disposizioni della Dgr 59/2007 riguardano le direttive per la predisposizione dei Piani strategici di riqualificazione dell assistenza e di riequilibrio economico-finanziario (PRR 07-10) con l indicazione degli obiettivi assistenziali, strumentali ed economici che costituiscono,altresì, gli obiettivi del mandato del Direttore Generale. Nella stessa Dgr 59/2007 venivano date le Indicazioni per la riorganizzazione aziendale da attuarsi con il PRR La successiva Dgr 84/2007 ha definito il triennio il riferimento temporale per il perseguimento degli obiettivi di mandato ed approvato in via provvisoria gli obiettivi economici-finanziari. Gli obiettivi gestionali e di salute del 2009 per i Direttori Generali delle Asl sono stati individuati ed assegnati dalla Dgr n del 27 aprile 2009 con l Allegato A. La valutazione sul raggiungimento degli specifici obiettivi viene subordinata alla positiva valutazione sui risultati complessivamente conseguiti dall Azienda in relazione agli indirizzi di programmazione sanitaria. La Regione Piemonte con la nota del 17 maggio 2010 (prot /DB2000) ha specificato che il contenuto della Relazione 2009 deve riguardare i seguenti aspetti: a) gli obiettivi di mandato indicati con la Dgr n del 19 febbraio 2007 e confermati dalla Dgr del 17 dicembre 2007; b) gli obiettivi definiti nell Allegato A della Dgr n del 27 aprile 2009; c) i risultati complessivi in relazione alla programmazione regionale; d) i risultati economico-finanziari che rappresentano una condizione preliminare nella valutazione regionale; e) gli obiettivi specifici derivanti - dalla LR 18 del e dal PSSR e dai provvedimenti conseguenti; 3

5 - dalla Dgr del 16 aprile 2008 e successiva integrazione con la Dgr del 26 gennaio La Conferenza dei Sindaci dell Asl TO5 nella seduta del 19 maggio 2010 ha esaminato la Relazione sanitaria e i risultati relativi al raggiungimento degli obiettivi di cui alla Dgr n del 27 aprile 2009 esprimendo all unanimità una valutazione positiva. 4

6 Le caratteristiche della popolazione dell Asl TO5 I Comuni L Azienda Sanitaria Locale TO5 è composta da 40 Comuni. Asl TO5 Popolazione suddivisa per genere e per Comune - Anno 2008 MASCHI FEMMINE TOTALE ALBUGNANO ANDEZENO ARIGNANO BALDISSERO TORINESE BERZANO DI SAN PIETRO BUTTIGLIERA D'ASTI CAMBIANO CANDIOLO CARIGNANO CARMAGNOLA CASTAGNOLE PIEMONTE CASTELNUOVO DON BOSCO CERRETO D'ASTI CHIERI ISOLABELLA LA LOGGIA LOMBRIASCO MARENTINO MOMBELLO DI TORINO MONCALIERI MONCUCCO TORINESE MONTALDO TORINESE MORIONDO TORINESE NICHELINO NONE OSASIO PANCALIERI PASSERANO MARMORITO PAVAROLO PECETTO TORINESE PINO D'ASTI PINO TORINESE PIOBESI TORINESE POIRINO PRALORMO RIVA PRESSO CHIERI SANTENA TROFARELLO VILLASTELLONE VINOVO TOTALE Nota: i valori si riferiscono al La popolazione dei singoli Comuni è assai differente e varia tra i 243 di Pino d Asti e i di Moncalieri : 5

7 6 Comuni hanno una popolazione inferiore a 500 abitanti per un totale di residenti pari allo 0,72% del totale degli abitanti dell Asl TO5, per la maggior parte concentrati nel Distretto di Chieri. 12 Comuni hanno una popolazione variabile tra i 500 e le 2000 unità per complessivi abitanti pari al 4,68% di tutti i residenti dell Asl TO5. 14 Comuni hanno una popolazione compresa fra i ed i abitanti per un totale di pari al 23,9% del totale presente nell Asl TO5. 4 Comuni hanno una popolazione tra i 10 e i abitanti per un totale di residenti pari al 14,93% del totale aziendale; 4 Comuni, Chieri ( ab.), Carmagnola ( ab.), Moncalieri, ( ab.) e Nichelino (49.060), costituiscono entità di consistenza medio-grande aggregando il 55,8% degli abitanti dell Asl TO5. La distribuzione della popolazione dell Asl TO5 La popolazione residente al 31 dicembre 2008 era di abitanti, pari al 6,9% della popolazione regionale. Il territorio si estende a sud-est della città di Torino arrivando a confinare con le Province di Asti e Cuneo. Il territorio dell Azienda Sanitaria, a cui fanno riferimento 40 Comuni, è ripartito funzionalmente in quattro Distretti o o o o Il Distretto di Carmagnola. Il Distretto di Chieri Il Distretto di Moncalieri Il Distretto di Nichelino Asl TO5 - Abitanti, superficie, densità e tipologia geomorfologica suddivisi per Distretto Distretto Comuni Abitanti % Superficie km 2 % Densità Tipologia CARMAGNOLA ,9 231,35 29,2 222,81 pianura CHIERI ,1 415,91 52,3 243,76 collina MONCALIERI ,0 72,55 9, ,53 pianura NICHELINO ,0 74,73 9, ,59 pianura Totale ,0 794,5 100,0 385,13 Nota: i valori si riferiscono al Il territorio, da un punto geo-morfologico, si caratterizza per essere parte in zona collinare (Distretto di Chieri) e parte in pianura. Il Distretto di Chieri rappresenta più della metà della superficie del territorio dell Asl TO5 mentre quelli di estensione più ridotta sono quelli di Moncalieri e Nichelino. La densità per Kmq è profondamente diversa tra i 4 Distretti: quelli di Moncalieri e Nichelino superano i ab/kmq mentre quelli di Chieri e Carmagnola sono meno di un quarto. DISTRETTO di CARMAGNOLA Il Distretto di Carmagnola estende il suo territorio pianeggiante verso la Provincia di Cuneo ed ha un estensione di 231 kmq, con una assai rilevante variabilità tra i Comuni appartenenti al Distretto: dai 4,5 kmq. di Osasio ai 95,8 di Carmagnola. Anche il numero dei residenti pari a risulta assai variabile tra i Comuni; il più piccolo dei quali è Osasio con 850 abitanti mentre il più popoloso è Carmagnola con residenti. La densità abitativa del Distretto di 222,81 ab. per Kmq. valutata per singolo Comune fa emergere una contenuta variabilità: 123 a Pancalieri e 291 a Carmagnola. 6

8 ASl TO5 Distretto di Carmagnola Abitanti, superficie, densità e tipologia geomorfologica suddivisa per Comune Comune Abitanti Superficie (Km 2 ) Densità Tipologia CARIGNANO ,74 179,92 pianura CARMAGNOLA ,83 291,42 pianura CASTAGNOLE PIEMONTE ,24 123,38 pianura LOMBRIASCO ,37 146,95 pianura OSASIO 850 4,58 185,59 pianura PANCALIERI ,02 123,03 pianura PIOBESI TORINESE ,71 183,56 pianura VILLASTELLONE ,86 243,76 pianura Totale ,35 222,81 pianura Nota: sono considerati in grassetto i valori estremi e il Comune capofila. I valori degli abitanti sono al DISTRETTO di CHIERI Il Distretto di Chieri è quello più ampio con un territorio, essenzialmente di natura collinare, di 416 kmq che confina con la Provincia d Asti. La popolazione residente al era di persone, un terzo del totale della popolazione dell Asl TO5. I 25 Comuni del Distretto hanno una popolazione assai variabile da 243 (Pino d Asti) a (Chieri) così come l estensione che va da meno di 4Kmq (Cerreto d Asti) a più di 75kmq (Poirino). La densità abitativa varia da quella che si registra a Passerano Marmorito, pari a 37,39 ab x Kmq ai 661,79 di Chieri. Sono compresi nel Distretto di Chieri anche 8 Comuni facenti parte della Provincia di Asti per un totale di abitanti. ASl TO5 Distretto di Chieri Abitanti, superficie, densità e tipologia geomorfologica suddivisa per Comune Comune Abitanti Superficie (Km 2 ) Densità Tipologia ALBUGNANO (At) 543 9,5 57,16 collina ANDEZENO ,5 266,13 collina ARIGNANO ,18 124,94 collina BALDISSERO TORINESE ,41 242,12 collina BERZANO DI SAN PIETRO (At) 440 7,42 59,30 collina BUTTIGLIERA D'ASTI (At) ,82 131,62 collina CASTELNUOVO DON BOSCO (At) ,4 143,79 collina CAMBIANO ,22 444,30 pianura-collina CHIERI ,17 661,79 collina CERRETO D'ASTI(At) 259 3,98 65,08 collina ISOLABELLA 393 4,75 82,74 collina MARENTINO ,26 126,55 collina MOMBELLO DI TORINO 393 4,07 96,56 collina MONCUCCO TORINESE (At) ,36 62,88 collina MONTALDO TORINESE 671 4,66 143,99 collina MORIONDO TORINESE 800 6,47 123,65 collina PASSERANO MARMORITO (At) ,09 37,39 collina PAVAROLO ,38 252,97 collina PECETTO TORINESE ,18 420,92 collina PINO D'ASTI(At) 243 4,05 60,00 collina PINO TORINESE ,73 398,67 collina PRALORMO ,81 64,51 collina POIRINO ,5 134,42 collina RIVA PRESSO CHIERI ,84 111,36 collina SANTENA ,16 652,72 Collina Totale ,91 243,76 Collina Nota: sono considerati in grassetto i valori estremi e il Comune capofila. I valori degli abitanti sono al

9 DISTRETTO di MONCALIERI Il Distretto di Moncalieri ha una superficie di circa 73 kmq. e rappresenta, in estensione, il più piccolo Distretto dell Asl TO5. La popolazione residente al era di persone, corrispondenti a un quarto della popolazione complessiva dell Azienda. Compongono il Distretto solo 3 Comuni con Moncalieri che rappresenta con i abitanti i tre quarti della popolazione complessiva. La densità abitativa era di 1.055,53 ab. Per Kmq. variabile tra i 596,58 di La Loggia e i 1.219,67 di Moncalieri. ASl TO5 Distretto di Moncalieri Abitanti, superficie, densità e tipologia geomorfologica suddivisa per Comune Comune Abitanti Superficie (Km 2 ) Densità Tipologia LA LOGGIA ,85 596,58 Pianura MONCALIERI , ,67 Pianura TROFARELLO ,32 903,00 pianura-collina Totale , ,53 Pianura Nota: sono considerati in grassetto i valori estremi e il Comune capofila. I valori degli abitanti sono al DISTRETTO di NICHELINO Il Distretto di Nichelino è costituito da 4 Comuni, tutti in zona di pianura, dove risiedono abitanti, il 25% dell intera popolazione dell Asl TO5 con un ampia variabilità tra il Comune di Candiolo con abitanti e i di Nichelino che rappresentano i tre quarti della popolazione distrettuale. La sua superficie è di 75 kmq con una variabilità (11,8 Candiolo e 24,6 None) meno ampia, rispetto a quella degli altri Distretti. Al la popolazione residente era di unità, pari al 25% della popolazione totale dell Asl TO5. La densità abitativa di 1.023,59 ab. per Kmq. varia tra i 321,7 di None e i 2.389,6 di Nichelino che rappresenta il valore più elevato dell Asl TO5. ASl TO5 Distretto di Nichelino Abitanti, superficie, densità e tipologia geomorfologica suddivisa per Comune Comune Abitanti Superficie (Km 2 ) Densità Tipologia CANDIOLO ,83 477,26 pianura NICHELINO , ,67 pianura NONE ,64 321,71 pianura VINOVO ,73 781,73 pianura Totale , ,59 pianura Nota: sono considerati in grassetto i valori estremi e il Comune capofila. I valori degli abitanti sono al

10 L andamento demografico della popolazione Nel periodo la popolazione del territorio dell Asl TO5 ha avuto un incremento del 7,5%, pari a unità; equivalenti a +0,63% annui. La tendenza all aumento è confermata anche nei primi 11 mesi del 2009 dove si è registrato un aumento di abitanti pari allo 0,52%; si sottolinea che nel medesimo periodo del 2009 in Piemonte l aumento è stato dello 0,27%. L aumento della popolazione negli anni è stato determinato dalla concomitanza di più fattori: a) il saldo tra nati e morti si è manifestato (fatto salvo il 1999) con un risultato positivo anche se in misura diversa negli anni (da +56 a +371); b) il saldo migratorio è andato ad aumentare notevolmente negli anni tra il 1997 e il 2003 per poi calare nei tre anni successivi a cui è seguita l impennata del Il saldo migratorio è l elemento fondamentale della crescita della popolazione ed è relazionato, almeno in parte, dal fenomeno dei processi di regolarizzazione. Asl TO5 Saldo naturale e migratorio della popolazione - Anni Popolazione Asl To Indice 100,0 100,3 100,7 101,0 100,0 100,8 102,1 103,0 103,9 104,4 106,3 107,5 Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo Migratorio Regione Indice 100,0 99,9 99,9 100,0 98,2 98,6 99,5 98,8 101,2 101,4 102,6 103,3 Diff. Asl To5-Reg 0,0 0,4 0,8 1,0 1,8 2,2 2,6 4,2 2,7 3,0 3,7 4,2 Asl TO5 Popolazione totale negli anni Asl TO5 Saldo naturale, migratorio, totale Anni Popolazione Saldo Naturale Saldo Migratorio Saldo Totale 9

11 Dal 1997 solo nel 2001 (anno del censimento) si è verificato un rallentamento della crescita della popolazione dell Asl TO5 per poi crescere con valori superiori all 1% negli ultimi tre anni. Fatto salvo il 2004, dal 1997 al 2008 le differenze percentuale di crescita della popolazione tra l Asl TO5 e la Regione sono state sempre a favore dell Azienda raggiungendo la percentuale del +4,2% nel periodo In dodici anni la differenza fra il numero dei nati e quello dei morti, saldo naturale, ha mantenuto valori positivi (tranne il 1999, con - 16), con una media di +210; l incremento naturale ha registrato una punta massima nel 2004, anno in cui il numero delle nascite ha sopravanzato di 419 unità quello dei morti, ed una punta minima nel 2003, che ottiene una differenza positiva di sole 56 unità. Per i nati si segnala un andamento costantemente in crescita dal 2005 che ha raggiunto il punto più elevato nel 2008 con nati. Per i morti si evidenzia un andamento difforme con il valore minimo registrato nel Il saldo migratorio, che indica la differenza fra il numero delle persone provenienti da altri Comuni o dall estero ed il numero delle persone cancellate dalle anagrafi perché emigrate, ha segnato valori in crescita con un picco nel 2003, verosimilmente, come già evidenziato, a seguito di regolarizzazioni, un progressivo decremento nei tre anni a seguire e un nuovo picco nel 2007 in cui ha raggiunto il suo livello massimo. I nuovi iscritti sono costantemente sopra le unità raggiungendo negli ultimi due anni i valori più elevati: nel 2007 e nel I cancellati registrano valori con minori differenze annuali e si collocano sopra le unità del Le tabelle seguenti riportano la dinamica temporale della popolazione e i saldi di popolazione (naturali e migratori) nei quattro Distretti. Asl TO5, Distretto Carmagnola Popolazione totale, saldo naturale e migratorio della popolazione - Anni Popolazione Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo Migratorio L andamento generale si caratterizza con una lenta e costante crescita accentuatesi negli ultimi anni. Il saldo naturale è stato molte volte negativo durante tutto il periodo di osservazione. Il saldo migratorio presenta valori costantemente positivi superando anche le mille unità nel Popolazione Asl TO5, Distretto Chieri Popolazione totale, saldo naturale e migratorio della popolazione - Anni Popolazione Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo Migratorio

12 L andamento generale si caratterizza con un andamento in crescita costante con una leggera flessione registrata nel 2001 per poi aumentare in modo assai evidente. Il saldo naturale presenta in più anni un risultato negativo alternato ad alcuni anni con risultati positivi. Il saldo migratorio è in crescita negli anni con valori non costanti ma sempre fortemente positivi superando anche le due mila unità. Popolazione Asl TO5, Distretto Moncalieri Popolazione totale, saldo naturale e migratorio della popolazione - Anni Popolazione Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo Migratorio Popolazione L andamento generale si caratterizza con una tendenziale flessione nei primi anni che si accentua notevolmente nel 2001 per poi riprendere la crescita negli anni successivi.il saldo naturale presenta in alcuni anni ( ) un risultato negativo alternato alla maggioranza degli anni con risultati positivi. Il saldo migratorio presenta valori negativi nei primi anni ( ) per poi risultare costantemente positivo con valori differenziati che più volte superano le mille unità. Asl TO5, Distretto Nichelino Popolazione totale, saldo naturale e migratorio della popolazione - Anni Popolazione Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo Migratorio L andamento generale si caratterizza con una lenta e costante crescita. Il saldo naturale è stato costantemente e sempre positivo con escursioni di valori non eccessivamente elevati. Il saldo migratorio presenta valori negativi nell ultima parte del periodo in osservazione ( ) nei primi anni ( ) per poi risultare costantemente positivo con valori differenziati. 11 Popolazione

13 Le fasce d età Asl TO5 Popolazione suddivisa per genere e fasce d età Anno 2008 Valore assoluto Valore percentuale Fasce d età Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Totale ,0 51,0 100,0 14 anni ,6 48,4 100, anni ,8 50,2 100,0 65 anni ,3 45,7 100,0 75 anni ,2 60,8 100,0 85 anni ,0 71,0 100,0 La suddivisione della popolazione per genere e per età evidenzia una leggera prevalenza delle donne in linea generale ma suddiviso per fasce d età dimostra la prevalenza maschile nei primi anni di vita per poi declinare man mano che si raggiungono le età più avanzate Asl TO5 Popolazione in percentuale suddivisa per fasce d età Anni Valore percentuale - Confronto Fasce d età anni 14,1 13,9 13,5 13, anni 66,0 67,0 70,0 71,5 65 anni 19,9 19,2 16,5 15,2 75 anni 8,9 8,0 6,6 6,0 85 anni 2,1 1,7 1,8 1,6 L andamento, nell ultimo decennio, della percentuale per fasce d età della popolazione evidenzia un significativo aumento (+4,7%) degli anziani, di età superiore a 65 anni, dal 15,2% al 19,9%. La prima fascia d età (< 14 anni) evidenzia un leggero aumento percentuale (+0,7%) passando dal 13,4% al 14,1%. Il saldo migratorio positivo ha coinvolto anche i minori che permette, quindi, di mantenere ed incrementare la fascia d età giovanile. Asl TO5. Popolazione suddivisa per Distretto e per fasce d età Anno 2008 Fasce d età Distretto Carmagnola % Distretto Chieri % Distretto Moncalieri % Distretto Nichelino % 14 anni , , , , anni , , , ,9 65 anni , , , ,5 75 anni , , , ,2 85 anni , , , ,4 Totale , , , ,0 La suddivisione della popolazione per fasce d età e per Distretto evidenzia quanto segue: a) la popolazione più giovane è quella del Distretto di Nichelino caratterizzata dalla percentuale più elevata dell età inferiore a 14 anni (14,6%) e da una bassa percentuale di anziani di età superiore a 65 anni (18,5%); b) la popolazione più anziana di età superiore a 65 anni è residente nel Distretto di Moncalieri (21,1%) con la contemporanea presenza della fasce d età giovanile più bassa (13,1%); 12

14 c) nel Distretto di Chieri è significativa la presenza percentuale più elevata di grandi anziani di età superiore ai 75 e 85 anni; d) la popolazione del Distretto di Carmagnola si caratterizza per essere una popolazione giovane quasi come quella del Distretto di Nichelino e, contemporaneamente, avere le fasce d età più anziane prossime a quelle di Moncalieri. Gli stranieri La presenza degli stranieri nell Asl TO5 è pari al 6,2% della popolazione totale e risulta in costante crescita. Asl TO5 - Distribuzione popolazione generale e straniera suddivisa per genere e per Distretto Distretto Popolazione Cittadini stranieri Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale % Pop straniera CARMAGNOLA ,3 CHIERI ,3 MONCALIERI ,9 NICHELINO ,5 Totale al 31/12/ ,2 Totale al 31/12/ ,5 Totale al 31/12/ ,2 Differenza 2008/ ,0 La crescita negli ultimi tre anni è costante con un aumento dal 2006 al 2008 di unità passando dal 4,2% al 6,2% sul totale della popolazione. L aumento della popolazione straniera, tra il 2006 e il 2007, rappresenta il 73,9% dell aumento totale. Il differenziale esistente tra i diversi distretti risulta significativo ed è pari al 4,5% nel Distretto di Nichelino e del 7,3% in quello di Carmagnola. Asl TO5, Distretto Carmagnola - Distribuzione popolazione straniera suddivisa per genere e per Comune Comuni Popolazione Cittadini stranieri % Pop straniera Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale CARIGNANO ,2 CARMAGNOLA ,4 CASTAGNOLEPte ,5 LOMBRIASCO ,8 OSASIO ,3 PANCALIERI ,7 PIOBESI Torinese ,9 VILLASTELLONE ,4 Totale al ,3 Totale al ,4 Totale al ,8 Differenza 2008/ ,5 Nel Distretto di Carmagnola si evidenzia una forte concentrazione, in valore assoluto, della popolazione straniera nel comune maggiore dove risultano residenti quasi due terzi del totale distrettuale. L aumento della popolazione straniera, tra il 2006 e il 2008, rappresenta il 71,7% dell aumento totale della popolazione. 13

15 Si segnala la forte presenza percentuale 11,7% a Pancalieri e la ridotta presenza a Piobesi 2,9%. Asl TO5, Distretto Chieri - Distribuzione popolazione straniera suddivisa per genere e per Comune Comuni Popolazione Cittadini stranieri % Pop straniera Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale ALBUGNANO ,0 ANDEZENO ,1 ARIGNANO ,4 BALDISSERO TORINESE ,4 BERZANO DI SAN PIETRO ,6 BUTTIGLIERA D'ASTI ,3 CAMBIANO ,4 CASTELNUOVO Don Bosco ,8 CERRETO D'ASTI ,9 CHIERI ,1 ISOLABELLA ,0 MARENTINO ,2 MOMBELLO DI TORINO ,3 MONCUCCO TORINESE ,3 PASSERANO MARMORITO ,4 MONTALDO TORINESE ,3 MORIONDO TORINESE ,8 PAVAROLO ,9 PECETTO TORINESE ,4 PINO D'ASTI ,1 PINO TORINESE ,5 POIRINO ,4 PRALORMO ,0 RIVA PRESSO CHIERI ,3 SANTENA ,4 Totale al ,3 Totale al ,6 Totale al ,3 Differenza 2008/ ,0 Nel Distretto di Chieri l aumento, in valore assoluto della popolazione straniera tra il 2008 e il 2008 è pari a unità che rappresenta il 64,4% dell aumento totale. La percentuale generale del Distretto del 6,3% di presenza degli stranieri nel 2008 è estremamente differenziata per i singoli comuni dove, in due di essi, Berzano San Pietro (+13,6%) e Albugnano (+14,0%) si evidenzia una percentuale superiore al 10%; al contrario a Isolabella dove la percentuale è molto ridotta pari all 1%. Asl TO5, Distretto Moncalieri - Distribuzione popolazione straniera suddivisa per genere e per Comune Comuni Popolazione Cittadini stranieri Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale % Pop straniera LA LOGGIA ,1 MONCALIERI ,8 14

16 TROFARELLO ,6 Totale al ,9 Totale al ,0 Totale al ,9 Differenza 2008/ ,0 Nel Distretto di Moncalieri l aumento, tra il 2006 e il 2008,in valore assoluto della popolazione straniera (+1.643) rappresenta ben l 80% del totale dell aumento della popolazione del Distretto. Si evidenzia una percentuale assai significativa pari al 7,8% di popolazione residente equivalente a unità nel comune principale che rappresenta ben l 85% di tutta la popolazione straniera del Distretto. Asl TO5, Distretto Nichelino - Distribuzione popolazione straniera suddivisa per genere e per Comune Comuni Popolazione Cittadini stranieri % Pop Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale straniera CANDIOLO ,1 NICHELINO ,0 NONE ,1 VINOVO ,8 Totale al ,5 Totale al ,0 Totale al ,9 Differenza 2008/ ,227 1,6 Sebbene nel Distretto di Nichelino vi sia stato l incremento percentuale minore (+1,6%) della popolazione straniera tra il 2006 e il 2008 rispetto all andamento aziendale, si sottolinea che l aumento degli stranieri rappresenta ben il 92,3% del totale aumento della popolazione verificatosi nello stesso periodo. Nel Distretto di Nichelino si concentra la presenza degli stranieri nel comune principale con una percentuale del 5,0% (ridotta rispetto agli altri distretti) mentre negli altri comuni la percentuale è minore raggiungendo il 2,1% nel comune di Candiolo. Il reddito Sulla base delle denunce dei redditi del 2007 è possibile stilare una classifica dei redditi per famiglia, contribuente e abitante distribuiti per Comune Reddito 2007 per Reddito 2007 per Reddito 2007 per Distretto Comune famiglia contribuente abitante x x x Var.% Var.% Var.% Chieri PINO D'ASTI , , ,6 Chieri BERZANO DI SAN PIETRO , , ,1 Chieri CERRETO D'ASTI , ,0 Chieri PASSERANO MARMORITO , , ,3 Chieri ALBUGNANO , , ,3 Carmagnola LOMBRIASCO , , ,3 Chieri CASTELNUOVO DON BOSCO , , ,5 Chieri BUTTIGLIERA D'ASTI , , ,1 Chieri MONCUCCO TORINESE , , ,9 Chieri ISOLABELLA , , ,6 Carmagnola PANCALIERI , , ,1 Carmagnola CASTAGNOLE PIEMONTE , , ,2 15

17 Nichelino NICHELINO , , ,5 Carmagnola OSASIO , , ,8 Carmagnola CARMAGNOLA , , ,5 Chieri POIRINO , , ,4 Chieri MOMBELLO DI TORINO , , ,0 Chieri MORIONDO TORINESE , , ,8 Chieri PRALORMO , , ,1 Nichelino NONE , , ,0 Chieri MONTALDO TORINESE , , ,3 Carmagnola CARIGNANO , , ,7 Chieri ARIGNANO , , ,8 Carmagnola VILLASTELLONE , , ,0 Chieri SANTENA , , ,1 Moncalieri LA LOGGIA , , ,5 Carmagnola PIOBESI TORINESE , , ,8 Nichelino CANDIOLO , , ,7 Chieri ANDEZENO , , ,2 Moncalieri MONCALIERI , , ,5 Chieri RIVA PRESSO CHIERI , , ,9 Chieri CHIERI , , ,9 Moncalieri TROFARELLO , , ,9 Chieri CAMBIANO , , ,5 Chieri MARENTINO , , ,0 Nichelino VINOVO , , ,9 Chieri PAVAROLO , , ,2 Chieri PECETTO TORINESE , , ,8 Chieri BALDISSERO TORINESE , , ,3 Chieri PINO TORINESE , , ,2 I Comuni del Distretto di Chieri si trovano sia tra quelli con il livello di reddito più basso (colline del chierese) sia tra quelli con il livello più alto (al confine con Torino). Sempre nelle posizioni con il livello di reddito più basso si trovano collocati alcuni Comuni del Distretto di Carmagnola. Tra i grandi Comuni dell Asl TO5 Nichelino e Carmagnola si trovano nelle posizioni più basse mentre Moncalieri e Chieri in quelle più alte. 16

18 Lo stato di salute dei cittadini I dati generali dello studio di mortalità (La mortalità in Piemonte negli anni , ottobre 2009) ci offrono un quadro di riferimento dell Asl TO5 migliore rispetto al confronto regionale. La popolazione dell Asl TO5 rispetto a quella regionale registra valori di speranza di vita migliori rispetto al livello regionale. Asl TO5 Speranza di vita alla nascita e a 75 anni suddivisa per genere tra Regione-Asl TO5-Distretti Speranza di vita Genere Regione Asl TO5 Chieri Moncalieri Nichelino Carmagnola Alla nascita uomini 77,0 77,9 77,8 78,0 78,7 76,9 donne 82,7 83,4 83,8 83,6 83,6 82,4 uomini 10,1 10,3 10,1 10,1 10,8 10,4 A 75 anni donne 12,6 12,8 12,7 12,6 13,5 12,6 Nota: la speranza di vita esprime gli anni che sulla base della mortalità della popolazione ci si attende di vivere. I dati di mortalità del periodo sono quelli di riferimento. I valori medi aziendali sono superiori rispetto a quelli regionali sia alla nascita, sia a 75 anni per entrambi i generi. Per la speranza di vita alla nascita per entrambi i generi solo nel Distretto di Carmagnola si registrano valori inferiori a quelli regionali. Per la speranza di vita a 75 anni valori inferiori a quelli aziendali si registrano per entrambi i generi nei Distretti di Chieri e Moncalieri e, limitatamente alle donne, nel Distretto di Carmagnola. Nel Distretto di Nichelino entrambi i valori di speranza di vita sono superiori a quelli aziendali. I tassi standardizzati per tutte le cause di morte sono più favorevoli nell Asl TO5 rispetto alla Regione per entrambi i generi. Nell Asl To5 negli anni sono decedute in valore assoluto mediamente 2.480,7. Asl TO5 - Confronto tasso standardizzato di mortalità per genere tra Regione-Asl TO5-Distretti Cause Genere Valore Regione Asl TO5 Chieri Moncalieri Nichelino Carmagnola Tutte le cause uomini donne Val. ass , ,0 460,3 309,3 254,0 237,3 Tasso std 758,6 705,0 721,1 698,3 643,6 756,7 Val. ass , ,7 456,3 310,3 218,0 235,0 Tasso std 455,6 426,4 421,4 417,1 408,4 464,7 M.appar. circolat. uomini Tasso std 269,7 240,2 249,5 226,7 233,4 243,1 donne Tasso std 176,5 160,0 164,5 153,1 142,1 178,1 Tumori maligni uomini Tasso std 245,5 231,6 235,7 225,8 203,9 267,7 donne Tasso std 136,3 128,0 121,1 121,4 136,6 141,8 M. appar. respirat. uomini Tasso std 56,4 59,0 57,6 74,3 49,1 53,6 donne Tasso std 24,1 25,2 26,5 24,9 24,5 22,6 17

19 Cause uomini Tasso std 56,4 50,8 49,7 49,9 45,2 61,8 accident. donne Tasso std 22,3 21,3 20,9 20,7 21,5 21,6 Nota: il tasso std (standardizzato) esprime per residenti il numero dei decessi avvenuti confrontati con una popolazione di riferimento (quella europea) per poter annullare l effetto determinato dalla diversa costituzione della popolazione. E ovvio che dove è presente una popolazione anziana si muore di più, con il tasso standardizzato si eliminano queste possibili distorsioni Sono stati evidenziati in grassetto le differenze con il livello regionale e nell ambito dell Asl TO5 il livello più basso e quello più elevato. La tabella evidenzia che in tutte le principali cause di morte, salvo i decessi causati dalle Malattie dell apparato respiratorio, nell Asl TO5 si evidenziano tassi di mortalità più contenuti sia per i maschi sia per le femmine rispetto al dato regionale. Nel confronto tra i Distretti : nel Distretto di Carmagnola emerge la situazione più critica poiché tutti i tassi di mortalità per le principali cause di morte sono maggiori di quelli aziendali, fatto salvo i decessi causati dalle Malattie respiratorie che evidenziano livelli inferiori, in particolare per le femmine, anche a quelli regionali. Nel Distretto di Nichelino emerge una condizione più favorevole poiché fatto salvo i valori di mortalità per le donne connesse ai Tumori maligni,tutte le altre condizioni registrano valori inferiori a quelli aziendali e spesso anche a livello regionale. nel Distretto di Moncalieri si registrano valori di mortalità tutti inferiori ai valori medi aziendali fatto salvo il tasso standardizzato di mortalità nei maschiconnesso alle Malattie dell appartato respiratorio. nel Distretto di Chieri si evidenziano per le malattie dell apparato circolatorio e tumori maligni valori superiori a quelli aziendali ma non a quelli regionali, il tasso standardizzato per le Malattie respiratorie è maggiore per entrambi i generi e quello per cause accidentali è invece inferiore. Anche esaminando la mortalità per le cause evitabili l Asl TO5 si trova in una condizione migliore rispetto a quanto accade in Regione. Per tutte le cause che fanno riferimento alle malattie evitabili, la prevenzione primaria è quella fondamentale e su questo parametro e per i comportamenti di natura igienistica e di assistenza sanitaria i valori dell Asl TO5 sono inferiori a quelli regionali per entrambi i generi. Anche per le cause dovute a insufficienti interventi di natura diagnostica e terapeutica il livello aziendale è inferiore per i maschi mentre per le femmine è lievemente più elevato. Asl TO5 - Confronto tasso standardizzato malattie evitabili per genere tra Regione-Asl TO5-Distretti Cause Genere Valore Regione Asl TO5 Chieri Moncalieri Nichelino Carmagnola Malattie evitabili Evitabili prev. Prim. uomini Tasso std 221,4 194,9 197,4 184,4 183,0 223,8 Donne Tasso std 102,7 89,6 90,8 75,9 93,8 104,1 uomini Tasso std 138,8 123,5 124,7 115,1 113,6 149,1 donne Tasso std 33,9 32,3 34,2 25,9 33,9 37,7 Evitabili diagn e ter. uomini Tasso std 17,3 16,5 14,8 17,2 15,6 19,9 donne Tasso std 35,3 35,7 35,7 28,6 38,0 43,8 Evitabili uomini Tasso std 65,3 54,9 58,1 52,1 53,7 54,9 ig.ass. san. donne Tasso std 33,5 21,6 20,8 21,4 21,9 22,6 Note: le malattie evitabili sono quelle malattie che con interventi di prevenzione primaria, con diagnosi precoci e terapia, con interventi di igiene e assistenza sanitaria possono essere evitate Si evidenzia per il Distretto di Carmagnola una condizione più negativa rispetto agli altri Distretti con livelli che spesso superano quelli regionali. Per quanto riguarda le cause di morte determinate dall alcol o dal fumo, per entrambe queste condizioni i valori aziendali sono inferiori a quelli regionali per entrambi i generi. 18

20 Asl TO5 - Confronto tasso standardizzato malattie alcol-fumo correlate per genere tra Regione-Asl TO5-Distretti Cause Genere indicatore Regione Asl TO5 Chieri Moncalieri Nichelino Carmagnola Mal. alcool correlate uomini Tasso std 33,1 28,0 26,9 28,7 27,7 29,7 donne Tasso std 11,2 8,6 9,0 8,3 7,9 9,7 Mal. fumo uomini Tasso std 142,6 135,7 134,3 139,3 125,5 145,0 correlate donne Tasso std 36,0 32,9 34,8 28,9 29,5 38,8 Note: vengono considerate tutte le morti la cui causa principale è l alcool o il fumo Il Distretto di Carmagnola si caratterizza per esprimere valori di mortalità più elevati per entrambe le condizioni e per entrambi i generi ed, in particolare per il fumo, con valori superiori a quelli regionali. 19

21 I comportamenti e gli stili di vita In Italia attraverso l indagine PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la Salute in Italia) a cui partecipa anche l Asl TO5 si valuta lo stato e i comportamenti della popolazione rispetto le principali condizioni di rischio e protezione della salute. L indagine svolta nell Asl TO5 ha evidenziato quanto segue: a) attività fisica: il 35% della popolazione raggiunge un buon livello di attività fisica; il 29% ne fa poca o nulla; b) abitudine al fumo: si è evidenziato il gruppo a rischio costituito dai giovani adulti 18-34enni dove fumano più del 40%: c) situazione nutrizionale: risulta obeso il 6% della popolazione e in sovrappeso il 33%; la dieta per controllare il peso è praticata dal 36% delle persone in eccesso ponderale mentre è più diffusa (68%) la pratica di un attività fisica moderata; d) consumo alcool: due terzi della popolazione tra i 18 e 69 anni consuma bevande alcoliche e circa un quinto ha abitudini considerate a rischio: tali livelli sono sovrapponibili a quelli nazionali; e) sicurezza stradale: discreto livello d uso dei dispositivi di sicurezza per quanto riguarda l impiego delle cinture di sicurezza anteriori e del casco mentre risulta insufficiente l uso della cintura di sicurezza sui sedili posteriori. Il 15% della popolazione studiata riferisce di aver guidato sotto l effetto dell alcol; f) infortuni domestici: è presente una bassa consapevolezza del rischio infortunistico nonostante sia un problema emergente e sempre più grave; g) vaccinazione antinfluenzale: nella campagna 2005/2006 la copertura vaccinale ha raggiunto il 59% della popolazione di età superiore a 65 anni; valore ancora inferiore a quello ottimale (75%-80%); h) vaccinazione antirosolia: il numero delle donne in età fertile, suscettibili alla rosolia, è ancora molto elevato; i) ipertensione arteriosa: si stima che il 23% della popolazione tra 18 e 69 anni è iperteso; il 38% degli ultra 50enni e il 5% dei giovani con meno di 35 anni. Modesta è la proporzione (8%) di persone alle quali non è stata misurata la pressione arteriosa negli ultimi 24 mesi; j) ipercolesterolemia: il 17% della popolazione tra 18 e 69 anni non ha mai misurato il livello del colesterolo. Chi si è sottoposto dichiara di avere una condizione di colesterolemia nel 28% dei casi che diventano 40% per chi ha anni; k) depressione: i sintomi della depressione riguardano più del 10% delle persone, in maggioranza donne e persone affette da malattie croniche. I trattamenti non sono ancora soddisfacenti e, probabilmente, esiste una quota significativa di non trattamenti; l) pap-test: la percentuale delle donne che negli ultimi tre anni si è sottoposta ad un pap-test a scopo preventivo è alta, pari al 79%; m) mammografia: la percentuale delle donne che riferisce di avere effettuato una mammografia a scopo preventivo non è elevata: 66%; n) diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto: il programma è iniziato l anno scorso e la risposta è attorno al 35%-40%. 20

22 Le attività e gli obiettivi Non si intende presentare una disamina esauriente di tutte le attività che mettono in atto i servizi aziendali ma esclusivamente alcune del territorio e dell ospedale a carattere generale. Area del territorio: le attività ambulatoriali Attività specialistica ambulatoriale e tempi di attesa La presenza specialistica dei professionisti convenzionati si distribuisce nel territorio in questa misura. Asl TO5 - Specialità ambulatoriali in convenzione presenti in Azienda Specialità Ore settimanali Carmagnola Chieri Moncalieri Nichelino Audiometria 6,5 2 4,5 Cardiologia Chirurgia Chirurgia plastica Dermatologia ,5 14,5 14 Diabetologia ,5 Farmacologia/SERT Geriatria 77,5 39, Igiene e med.prev Medicina Legale Neurologia Neuropsichiatria Oculistica ,5 60, Odontoiatria ,5 36,5 Odontoprotesi 44,5 13, ,5 9,5 Ortopedia 69, , ORL 91,5 14,5 36,5 31,5 10 Ostetricia-Ginec. 235, , Pediatria Pedodonzia 22, ,5 Psicologia ,5 37,5 Psicoterapia Radiologia 8 8 Reumatologia Urologia Veterinari Medicina Servizi TOTALE 2.136, Oltre ai servizi e l organizzazione interna nel territorio sono presenti strutture accreditate che svolgono attività specialistica: Asl TO5 Strutture accreditate e tipologie prestazioni Strutture Laboratorio Diagnostica per immagini Diagnostica ultrasonica Visite specialistiche CDC- Moncalieri No Si Si Si Centro LA.RA - Santena No Si Si Si Poliambulatorio chierese - Chieri No Si Si Si Laboratorio medico C. Battisti - Chieri Si No No No Casa di cura San Luca - Pecetto Si Si Si Si Nota: l attività di laboratorio interna viene svolta dai servizi presenti nelle tre strutture ospedaliere dell ASL to5 21

23 Per valutare il livello dell attività specialistica complessivamente, si presenta questa tabella che illustra l andamento nel tempo ( ) delle prestazioni specialistiche erogate dalle strutture esterne all Asl TO5 (mobilità passiva), dai servizi interni dell Asl TO5 e dalle strutture accreditate presenti nell Asl TO5. Asl TO5 Prestazioni specialistiche effettuate a favore di residenti negli anni suddivisa per erogatori e tipologie prestazionali. Tipologie prestazionali Laboratorio Anno Mobilità Passiva Asl TO5 Accreditate Asl TO 5 Totale Diagn. Immag Rx trad TAC-RMN Diagn. Ultrasonica RRF - Individuale RRF - Strumentale Visite Specialistiche Altro Totale % 32,3 61,4 6,3 100,

24 % 34,7 59,1 6,2 100, % 33,2 59,8 7,0 100, % 33,1 60,3 6,6 100,0 Solo esaminando i valori complessivi, emerge come la suddivisione della produzione dell attività specialistica pur aumentando nei valori complessivi costantemente dal 2006 ha avuto al suo interno una limitata redistribuzione quantitativa : un terzo della produzione viene effettuata in strutture esterne all ASL TO5 (mobilità passiva) anche se dal 2007 si nota un leggero contenimento; le strutture accreditate dell Asl TO5 hanno una produzione complessiva limitata ad una percentuale attorno al 7%. La produzione interna dell Asl TO5 copre circa il 60% con valori lievemente in crescita dal Uno degli elementi di maggiori discussione che intervengono a tutti i livelli è rappresentato dal problema connesso dai tempi di attesa delle prestazioni specialistiche. Alcune necessarie premesse per una valutazione corretta del monitoraggio mensile i cui risultati medi degli anni sono sotto pubblicati: a) oggetto della rilevazione non sono tutte le prestazioni che vengono erogate ma esclusivamente quelle stabilite dalla normativa nazionale e regionale che nel corso del 2009 è cambiata riducendo le prestazioni monitorate e per tale motivo i valori complessivi sono diversi nel 2009 rispetto agli anni precedenti; b) la tipologia delle prestazioni monitorate (per le visite specialistiche e per le prestazioni diagnostiche) sono esclusivamente le prestazioni non urgenti cioè quelle prestazioni che possono attendere un periodo limitato senza alterare significativamente le necessità diagnostiche e terapeutiche; c) i valori assoluti non esprimono differenti specialità ma esprimono le specifiche prestazioni che vengono erogate nelle sedi diverse, in tal modo ad esempio se la visita specialistica di cardiologia viene erogata in 5 sedi viene calcolata per 5 e non per una e i tempi di attesa sono valutati specificatamente per ogni sede. Nelle sottostanti tabelle le prestazioni sono state suddivise in tre gruppi relazionati al tempo standard previsto in base ai tempi medi di attesa registrati nell anno. Le rilevazioni mensili elaborate su base annua per gli anni evidenziano quanto segue : le prestazioni che nelle diverse sedi di erogazione si riescono a garantire in tempi inferiori o uguali a quelli standard regionali previsti sono circa l 88,5% del totale e tale valore è rimasto praticamente costante costante negli anni mentre le prestazioni con tempi superiori rappresentano l 11% del totale; Complessivamente l attività ambulatoriale viene erogata in tempi adeguati per un numero elevatissimo di prestazioni. Asl TO5 - Risultati dell'analisi sui Tempi di Attesa Medi (Anni ) per intervalli standard Prestazione Visite specialistiche Prestazione Diagnostiche e strumentali Standard regionale 30 gg Standard regionale 60 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 27 gg gg > 33 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 54 gg gg > 66 gg

25 Prestazione Diagnostiche e strumentali Prestazione RRF - Prima visita prioritaria per post-acuti Prestazione RRF - Prima visita prioritaria per pazienti stabilizzati Prestazione RRF - Trattamento riabilitativo disabilità 2 e 4 Standard regionale 30 gg Standard regionale 7 gg Standard regionale 30 gg Standard regionale 10 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 27 gg gg > 33 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 6 gg gg > 8 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 27 gg gg > 33 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 9 gg gg > 11 gg Prestazione RRF - Trattamento riabilitativo disabilità 3 Prestazione RRF - Trattamento riabilitativo disabilità 5 e 6 Standard regionale 180 gg Standard regionale 40 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 162 gg gg > 198 gg Tempi medi attesa Numero prestazioni * < 36 gg gg > 44 gg Commento per prestazioni RRF : essendo assai limitate e differenziate le prestazioni,esaminandole complessivamente è possibile evidenziare una certa stabilità dei tempi di attesa. Prestazione Tutte le prestazioni Standard regionale Variabile Tempi medi attesa <allo standard = allo standard >allo standard Numero prestazioni * ,4 88,3 84,6 83,7 82, ,8 3,2 4,0 4,8 5, ,8 8,5 11,4 11,5 11,5 Totale Nota: Le prestazione calcolate rappresentano tutte le specialità valutate in ogni sede di prestazioni; se una singola prestazione viene effettuata in 3 sedi viene calcolata per 3. Il numero delle prestazioni che superano il tempo standard regionale non sta a significare il numero di specialità ma il numero delle sedi in cui le specialità non hanno raggiunto il tempo di attesa standard; è possibile quindi che in ambito aziendale vi 24

26 siano sedi in cui la specifica prestazione abbia un tempo al di sotto del tempo standard e altre in cui sia superiore. *I dati relativi al 2010 si riferiscono al periodo gennaio-maggio e confermano sostanzialmente i dati del 2009 Valutando con approfondimento le condizioni di maggiore criticità (visite specialistiche e prestazioni diagnostiche) è possibile sviluppare questa analisi. Le visite specialistiche che nel 1 trimestre 2010 risultano con tempi di a ttesa medi superiore a 33 giorni sono 23 e suddivise per singola sede danno questa rappresentazione: ASL TO5 Visite specialistiche e sedi con tempi superiori a 33 giorni nel 1 trimestre 2010 Visita specialistica Carmagnola Chieri Moncalieri Nichelino Risposta distrettuale Risposta aziendale Allergologia 1 NO SI Gastroenterologia 1 1 NO NO Cardiologia Chieri SI Odontostoimatologia Carmagnola Chieri Oculistica 2 1 NO SI Urologia 1 SI SI Pneumologia 1 NO SI Otorinolaringoiatria 1 1 SI SI Ostetricia e ginec, 1 1 SI SI Colloquio psichiatrico 1 NO SI Totale SI Le 23 condizioni inerenti le visite specialistiche che hanno tempi di attesa superiori a 33 giorni si riferiscono a 10 diverse specialità che in 10 condizioni trovano nello stesso Distretto la prestazione con tempi di attesa inferiore allo standard e per 11 condizioni la risposta può essere individuata a livello aziendale. Ad esclusione della gastroenterologia che in entrambe le condizioni opera con tempi superiori allo standard regionale (abbiamo due professionisti che svolgono questa prestazione) tutte le prestazioni specialistiche trovano in ambito aziendale la risposta in tempi inferiori a quelle dello standard regionale. In conclusione: a) la fortissima criticità è determinata dalla specialità di gastroenterologia dove non è possibile trovare una soluzione aziendale per la ridotta presenza di medici specialisti (n. 2). b) per 4 specialità non è possibile trovare la soluzione nello stesso ambito distrettuale ma è possibile trovare la soluzione in ambito aziendale; c) per 8 condizioni di criticità è possibile trovare la soluzione nello stesso ambito distrettuale. Le prestazioni diagnostiche che nel 1 trimestre 2010 risultano con tempi di a ttesa medi superiore a 66 giorni sono 23 e suddivise per singola sede danno questa rappresentazione: ASL TO5 Prestazioni diagnostiche e sedi con tempi superiori a 66 giorni nel 1 trimestre 2010 Prestazione diagnostica Carmagnola Chieri Moncalieri Nichelino Risposta distrettuale Risposta aziendale Mammografia bilaterale 1 NO SI Mammografia monolaterale 1 NO SI 25

27 Colonscopia 1 1 NO SI Screening allergologico inalanti 1 NO SI Patch test 1 NO NO Esofagogastroduodenoscopia NO SI Esofagogastroduodenoscopia con biopsia NO SI Eco(color)doppler tronchi sovraortici NO NO Sigmoidoscopia 1 NO SI Eco(color)doppler arti sup/inf 1 1 NO NO Ecografia mammella monolaterale 1 NO SI Ecografia ginecologica 1 NO SI Elettroencefalogramma 1 NO NO Elettromiografia semplice 1 NO SI Ecocardiografia 1 NO SI Totale Le 23 condizioni inerenti le prestazioni specialistiche che hanno tempi di attesa superiori a 66 giorni si riferiscono a 15 diverse prestazioni e nessuna può trovare nel Distretto la possibilità di risposta in tempi più rapidi anche perchè tali prestazioni necessitano di attrezzature che non sono replicabili. Le prestazioni che non riescono a trovare a livello aziendale una risposta in tempi minori sono: il Patch test, Eco(color) doppler dei tronchi sovraortici e degli arti superiori e inferiori e l elettroencefalogramma; tutte le rimanenti 11 prestazioni trovano una possibile risposta a livello aziendale. In conclusione: a) le fortissime criticità sono determinate dalle 4 prestazioni (Patch test, Ecocolor doppler dei tronchi sovraortici, degli arti superiori, inferiori e l elettroencefalogramma) che non trovano una risposta aziendale in tempi adeguati; b) per 11 specialità non è possibile trovare la soluzione nello stesso ambito distrettuale ma è possibile trovare la soluzione in ambito aziendale- 26

28 Attività domiciliare anziani Area del territorio: le attività domiciliari Nell ambito dell attività domiciliare gli interventi possono essere suddivisi a seconda delle caratteristiche degli utenti: anziani, minori e disabili. Asl To5 Prestazioni di cure domiciliari agli anziani Anni Casi trattati di assistenza agli anziani =/>65 anni SID (Servizio Infermieristico Domiciliare) ADP (Assistenza domiciliare Programmata) ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) CDLA (Cure Domiciliari di LungoAssistenza) ADI + UOCP (Unità operativa di Cure Palliative) Totale cure domiciliari di cui malati terminali Nota: l assistenza domiciliare si articola nelle forme diverse:in relazione alle necessità e complessità assistenziali. I casi complessivamente assistiti nel 2009 sono stati recuperando non solo la riduzione del 2008 ma superando nettamente il Fatto salvo le due forme di assistenza SID e ADI che hanno registrato una leggera flessione rispetto al 2008, le altre forme di assistenza domiciliare sono cresciute rispetto all anno precedente ed alcune (ADP e CDLA) posizionandosi su un livello nettamente superiore al Asl To5 Pesi prodotti nelle cure domiciliari agli anziani Anni Pesi prodotti di assistenza anziani =/> 65 anni PIE (Prestazioni infermieristiche Estemporanee) 191,37 204,40 183,98 SID 323,14 323,72 344,35 ADP 417,22 398,29 366,01 ADI 452,84 439,93 432,82 CDLA 990, , ,92 ADI + UOCP 46,14 35,93 46,58 Totale pesi Cure domiciliari 2.421, , ,66 di cui malati terminali 78,97 64,89 77,96 Asl To5 Pesi per caso nelle cure domiciliari agli anziani Anni Pesi per caso di assistenza anziani =/> 65 anni SID 0,31 0,32 0,35 ADP 0,15 0,15 0,12 Assistenza Domiciliare Integrata 0,64 0,63 0,63 Lungoassistenza 1,60 2,30 2,12 ADI + UOCP 0,34 0,34 0,39 Totale pesi per caso Cure domiciliari 0,42 0,50 0,47 di cui malati terminali 0,57 0,61 0,65 Note: nel rapporto peso/casi non sono considerate le PIE (prestazioni infermieristiche estemporanee) poiché in questa tipologia non vengono calcolati i casi ma soltanto il peso. L aumento dei casi verificatosi nel 2009 ha comportato una limitata riduzione del rapporto della complessità anche se il risultato finale è significativamente più elevato del Si segnala il livello di maggiore complessità gestita con il SID che è costantemente in aumento negli ultimi tre anni e il notevole balzo in avanti fatto con la Lungoassistenza nel 2008 e solo frenato nell ultimo anno. 27

29 Attività domiciliare anziani: i contributi economici Nel 2008 si è avviata concordemente con i Consorzi socio-assistenziali la sperimentazione dell assegno di cura con la quale ci si è prefissato di sostenere la domiciliarità nelle condizioni di cura di lungoassistenza. Nel corso del 2008 hanno usufruito di questo sostegno 140 pazienti di cui 67 erano già seguiti attraverso il sostegno dell assistenza tutelare. L impegno economico dell Asl TO5 è stato pari a ,51 mentre da parte dei Consorzi socioassistenziali è stato di ,48. A partire dal mese di Ottobre 2009, con l applicazione della DGR /2009, sono state poste le basi per superare la disomogeneità di erogazione dei servizi o la parziale erogazione a favore degli anziani non autosufficienti, grazie all attivazione di tutte le prestazioni di assistenza socio-sanitaria, non più ricondotte alla sola figura professionale dell ADEST/OSS, ma estese al riconoscimento del lavoro di cura prestato da assistenti familiari, dai volontari con lo strumento dell affidamento e dai familiari. Nel 2009 in forza di due atti regionali (Dgr 56/04 e Dgr 39/09) è stata avviata, in integrazione con i Consorzi socio-assistenziali, l erogazione di contributi economici alle famiglie che sostenevano l assistenza domiciliare di un loro congiunto. Tale tipologia assistenziale ha garantito a più di 400 nuclei famigliari il sostegno economico Asl To5 I contributi economici di sostegno alla domiciliarità Anni Contributi economici alla domiciliarità Numero interventi (rif. DGR 56/2004) 207 Numero dei contributi Lungoassistenza (rif. DGR 39/2009) 201 Note: l intervento sperimentale del 2008 è poco comparabile con l istituzione avvenuta nel Attività domiciliare minori Asl To5 Prestazioni di cure domiciliari ai minori Anni Casi trattati di assistenza a minori da 0 a 17 anni SID ADP Assistenza Domiciliare Integrata Lungoassistenza ADI + UOCP Totale Cure domiciliari ( di cui malati terminali Si tratta di un numero di utenti molto ridotto numericamente che registra una lievissima tendenza all aumento. Asl To5 Pesi prodotti nelle cure domiciliari ai minori Anni Pesi prodotti di assistenza a minori da 0 a 17 anni PIE (Prestazioni infermieristiche Estemporanee) 0,00 18,61 0,00 SID 10,58 8,22 8,98 ADP 1,62 0,86 1,17 ADI 5,49 2,13 1,68 CDLA 38,78 61,39 53,82 ADI + UOCP 0,00 0,22 0,00 Totale pesi Cure domiciliari 56,47 91,43 65,65 di cui malati terminali 0,00 0,22 0,00 28

30 Il notevole balzo del peso assistenziale erogato nel 2008 è frutto anche dell inserimento della prestazione PIE (Prestazioni infermieristiche estemporanee) che non registrano i casi ma solo le specifiche prestazioni. Nel 2009 il risultato è più contenuto ma, comunque, superiore al 2007 I pochissimi casi dell ADI e la loro riduzione determinano la significativa riduzione del peso totale per questa tipologia asistenziale; al contrario nei casi di lungo assistenza si assiste alla significativa variazione dei valori annuali. Asl To5 Pesi per caso nelle cure domiciliari ai minori Anni Pesi per caso di assistenza minori < 17 anni SID 0,63 0,46 0,50 ADP 0,18 0,13 0,12 ADI 0,55 0,27 0,24 CDLA 4,85 5,59 4,49 ADI + UOCP 0 0,22 0 Totale peso per caso Cure domiciliari 1,29 2,04 1,37 di cui malati terminali 0 0,22 0 Il limitato numero dei casi in esame e la loro variabilità condiziona il risultato finale che evidenzia un livello complessivo superiore a quello verificatosi nel Si desidera mettere in evidenza che la complessità assistenziale dei casi dei minori è 3 volte tanto la complessità relativa all assistenza di un anziano. Attività domiciliare disabili Asl To5 Prestazioni di cure domiciliari ai disabili Anni Casi trattati di assistenza a disabili da anni SID ADP ADI CDLA ADI + UOCP Totale Cure domiciliari di cui malati terminali Il numero degli assistiti negli ultimi tre anni è sostanzialmente costante con una variabilità interna determinata dalla riduzione dei casi in ADI a favore della CDLA. Asl To5 Pesi prodotti nelle cure domiciliari ai disabili Anni Pesi prodotti di assistenza a disabili anni SID 52,94 50,39 67,40 ADP 21,34 21,66 17,86 ADI 172,50 152,81 116,12 CDLA 207,59 248,33 219,28 ADI + UOCP 11,07 26,32 21,73 Totale peso Cure domiciliari 465,44 499,51 442,39 di cui malati terminali 22,83 16,20 29,86 La variabilità numerica dei casi è stata parziale mentre la variabilità del peso risponde a due aspetti connessi ad un aumento nel 2008 e ad una riduzione nel 2009 che non riesce a recuperare il All interno delle diverse tipologie da registrare come specifico comportamento è quello del SID che risulta in controtendenza rispetto alle altre tipologie prestazionali. 29

31 Asl To5 Pesi per caso nelle cure domiciliari ai disabili Anni Pesi per caso di assistenza disabili anni SID 0,39 0,37 0,50 ADP 0,15 0,15 0,12 ADI 0,90 0,80 0,70 CDLA 3,30 3,77 2,24 ADI + UOCP 0,53 0,88 0,71 Totale peso per caso Cure domiciliari 0,82 0,87 0,77 di cui malati terminali 1,15 0,36 0,58 Il rapporto connesso al livello di complessità medio affrontato evidenzia da un punto di vista generale una riduzione rispetto al 2008 e allo stesso Si segnala la prestazione SID in sviluppo rispetto al 2008 e l ADI-UOCP in flessione rispetto al 2008 ma ancora significativamente sopra il 2007 Attività domiciliare totale Asl To5 Attività complessiva per le cure domiciliari Anni Indicatore Totale Casi trattati Totale Pesi prodotti 2.756, , , ,70 Totale Peso per Caso trattato 0,47 0,50 0,58 0,54 Da un punto assai generale è possibile individuare il sistema di assistenza domiciliare come un sistema che si sta consolidando dopo una flessione quantitativa nel 2008, con un maggiore livello di complessità dei casi trattati, ha ben recuperato la propria incidenza operativa collocandosi ad un livello superiore non solo al 2008 ma anche degli anni precedenti e con un livello di complessità in leggera flessione rispetto al 2008 ma nettamente superiore a quello degli anni precedenti. 30

32 Area del territorio: le attività semi/residenziali Le attività semi/residenziali: anziani Alla data del 31 marzo 2008 erano stati autorizzati nel nostro territorio posti letto e, di questi, erano occupati (94,8%).I pazienti dell Asl To5 ospitati nelle strutture erano 783 pari al 63,8%; gli altri pazienti erano residenti in altri territorio, in particolare a Torino. - Asl TO5 - Offerta di posti letto strutture residenziali Tipologia strutture Indicatori RSA RAF Coma Totale Posti letto autorizzati Posti letto occupati % su p.l. autorizzati 94,0 95,2 100,0 94,8 Posti letto momentaneamente liberi % si p.l. autorizzati 6,0 4,8 0,0 5,2 Posti letto utilizzati da ospiti Asl TO % su p.l. occupati 73,4 59,2 30,0 63,8 Posti letto utilizzati da ospiti extra-asl TO % su p.l. occupati 26,6 25,8 70,0 26,8 Posti letto in sviluppo % su p.l autorizzati 56,3 21,7 50,0 34,5 La condizione strutturale in cui si sta operando è che i posti letto autorizzati sarebbero teoricamente sufficienti per le esigenze della nostra popolazione, infatti il fabbisogno stimato di posti letto è pari al 2% dei cittadini di età superiore a 65 anni che pone l obiettivo nel 2010 di disporre di circa posti letto. Tale obiettivo diventa irraggiungibile se l attuale condizione strutturale non si modifica. E previsto un aumento dei posti letto nei prossimi anni assai consistente che dovrebbe però essere indirizzato esclusivamente ai pazienti residenti per poter soddisfare in modo adeguato il fabbisogno. Nel 2009 sono aumentati gli utenti che hanno usufruito di attività di assistenza e cura sia in regime semiresidenziale che residenziale, sia a carattere definitivo che temporaneo con contestuale incremento delle giornate di degenza L attività a carattere semiresidenziale continua ad essere erogata con notevoli disomogeneità territoriali quale conseguenza dell ubicazione dei due centri diurni per malati affetti da demenza di Alzheimer, uno situato a Chieri, di riferimento soprattutto per la popolazione di Chieri, e l altra a Moncalieri di riferimento per la popolazione dei distretti di Moncalieri e Nichelino. Asl TO5 Sviluppo dell attività semi/residenzialità per anziani Anni Tipologia Semiresidenzialità utenti giorni posti al giorni posti al giorni utenti utenti assist.. 31/12 assist. 31/12 assist. Latour (gestione diretta) Attività c/o strutture posti al 31/12 31

33 territorio ASL TO5 Totale Indice 100,0 100,0 100,0 128,0 94,7 100,0 176,0 122,3 100,0 Residenzialità Latour (gestione diretta) Attività c/o strutture territorio ASL TO Attività c/o strutture extra territorio ASL TO Totale Indici 100,00 100,0 100,0 131,8 118,0 119,7 135,8 124,6 137,4 L assistenza residenziale si divide in due tipologie: semiresidenziale (a carattere diurno) o residenziale. Nell ambito delle due tipologie l Asl TO5 gestisce direttamente la struttura Latour a Moncalieri e indirettamente strutture esistenti nel territorio dell Asl TO5 o anche, in casi estremi, anche strutture fuori del territorio dell Asl TO5. Nell ambito della semiresidenzialità il numero di utenti è andato via via crescendo (da 25 a 44) negli ultimi tre anni a fronte di un offerta (33 posti) costante facendo quindi utilizzare il servizio a più persone con una maggiore rotazione. Si mette in luce che il numero di posti letto utilizzati in strutture esterne all Asl TO5 è in rapida crescita: 31 nel 2007, 70 nel 2008 e 99 nel 2009 che evidenzia la difficoltà a reperire localmente disponibilità di posti nelle strutture interne; ciò è determinato dal fatto che una notevole quantità dell offerta residenziale per anziani (circa 300 posti) è occupata da anziani non autosufficienti provenienti da Torino. Tutti gli elementi oggetto di osservazioni sono in netto aumento negli ultimi tre anni: gli utenti che utilizzano il sistema residenziale sono aumentati del 35,8%; i giorni di assistenza sono aumentati del 24,6%; i posti letto occupati al sono aumentati del 37,4% arrivando a quota 999. Le attività semi/residenziali: disabili Asl TO5 Sviluppo dell attività semi/residenzialità per disabili Anni Tipologia utenti giorni posti al giorni posti al giorni utenti utenti assist.. 31/12 assist. 31/12 assist. posti al 31/12 Semiresidenzialità Attività c/o strutture territorio ASL TO Attività c/o strutture extra territorio ASL TO5 Totale Indici 100,0 100,0 99,7 100,4 85,7 101,5 Residenzialità Attività c/o strutture territorio ASL TO5 Atività c/o strutture extra territorio ASL TO Totale Indici 100,0 100,0 100,0 103,4 105,4 104,4 111,7 110,2 113,4 Nel sistema della semi/residenzialità per i disabili non ci sono strutture a gestione diretta dell Asl TO5. 32

34 Nella semiresidienzialità si è andati ad una leggera contrazione, in particolare, nell ultimo anno determinato da una contrazione dei posti nelle strutture del territorio dell Asl TO5 a favore di strutture extra aziendali che però non sono riuscite ad intercettare tutta la domanda esistente. Nel settore residenziale i dati complessivi esprimono una tendenza ad un incremento costante ed omogeneo di tutti gli elementi: utenti (+11,7%); giorni di assistenza (+10,2%) e i posti al (+13,4). 33

35 Area ospedaliera La dotazione di posti letto dei tre P.O. di Carmagnola, Chieri e Moncalieri è la seguente : Posti letto totali (al 31/12/09) Posti letti medi anno 2009 Ordinari 426 Ordinari 423 D.H./D.S. 68 D.H./D.S. 67 Totale 494 Totale 490 Attività ordinaria Nel 2009 si è sviluppata utilizzando mediamente 423 posti letto, sostanzialmente stabili rispetto al Il numero dei ricoveri ordinari complessivo mostra una flessione pari al 3% circa: nel 2009 questi ammontano infatti a , contro i del Il grado di complessità dei casi trattati è aumentato passando dal valore medio di 1,20 nel 2006 a 1,31 nel 2009; contemporaneamente la degenza media per ricovero ha continuato a scendere negli ultimi anni, passando da 7,66 giorni nel 2006 a 7,45 nel 2009.Il tasso di occupazione nel 2009 si dimostra stabile intorno all 84%. I valori generali evidenziati si differenziano nelle singole strutture ospedaliere: - all Ospedale Maggiore (Chieri) la produzione è costante: ricoveri nel 2009 rispetto ai ricoveri del 2006, con un lieve aumento della complessità dei casi trattati; la degenza media si attesta a 7,8 giorni nel 2009, contro un valore pari a 7,44 nel 2008; l utilizzo dei posti letto è pari all 85%; l attività nei riguardi dei residenti extra aziendali si è attestata nell anno 2009 al 20,5%; - all Ospedale Santa Croce (Moncalieri) la produzione negli ultimi quattro anni è sempre stata prossima a ricoveri: nel Tenuto conto delle caratteristiche di maggiore complessità, il peso dei casi è, logicamente, superiore a quelle degli altri due Ospedali e si posiziona intorno ad un valore medio pari a 1,41 nel 2009; negli ultimi anni si era già registrata una crescita significativa. Il tasso di occupazione è passato all 89% e la degenza media risulta pari a 6,7 giorni. L attività rivolta a residenti in altre aziende sanitarie è stabile al 24,9%, valore più elevato dei tre Ospedali; - all Ospedale San Lorenzo si registra una significativa contrazione dell attività di ricovero (3.777 casi nel 2009 contro i del 2008); la complessità dei casi trattati risulta pressoché invariata. Il tasso di occupazione è diminuito, pur rimanendo ad un livello discreto (75%); la degenza media si attesta pari a 8,5 giorni, valore che risulta però ad un livello significativamente più alto rispetto agli altri due ospedali; i residenti di altre Aziende sanitarie costituiscono stabilmente negli ultimi anni il 20% circa dei ricoveri effettuati. ASL TO5 Attività di ricovero ordinario suddivisa per sede- Anni OSPEDALE MAGGIORE OSPEDALE S. CROCE Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Peso medio Posti Letto Medi Deg. Media Tasso Occupaz , , ,0 1,30 137,00 7,77 86, , , ,0 1,23 137,00 7,38 86, , , ,0 1,26 138,01 7,44 87, , , ,0 1,28 138,30 7,80 85,44 Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione Peso v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga medio Posti Letto Medi Deg. Media Tasso Occupaz , , ,0 1,16 171,73 7,04 89,67 34

36 , , ,0 1,31 160,25 6,88 94, , , ,0 1,39 165,32 6,86 92, , , ,0 1,41 167,90 6,70 89,30 OSPEDALE S. LORENZO TOTALE AZIENDALE Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione Peso v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga medio Posti Letto Medi Deg. Media Tasso Occupaz , , ,0 1,13 125,00 8,74 79, , , ,0 1,16 122,41 8,59 81, , , ,0 1,15 118,48 8,51 78, , , ,0 1,13 117,00 8,50 74,80 Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione Peso v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga medio Posti Letto Medi Deg. Media Tasso Occupaz , , ,0 1,20 434,00 7,66 85, , , ,0 1,25 419,66 7,44 87, , , ,0 1,30 421,81 7,42 87, , , ,0 1,31 423,20 7,45 84,00 Note: v.a = valore assoluto; mobilità attiva sono i ricoveri effettuati a favore di cittadini residenti fuori dall'asl To5; il peso medio esprime un valore che rappresenta la complessità media relativa ai ricoveri; i posti letto medi sono calcolati tenendo conto che in particolari momenti dell'anno per ristrutturazione, per fattori organizzativi il numero puà variare per un periodo più o meno lungo; la degenza media esprime il numero di giornate di degenza che si verifica mediamente per i ricoveri, il tasso di occupazione esprime percentualmente l'utilizzo dei posti letto. Attività day-hospital L attività di ricovero diurno ha avuto un incremento nel corso degli anni , passando il numero di posti disponibili 56 a 67 posti letto. Il numero dei ricoveri diurni dimostra un trend in lieve flessione (6851 nel 2009, contro i 6949 casi del 2008), andamento fisiologico in considerazione del recepimento degli indirizzi regionali relativi alla conversione di alcune prestazioni chirurgiche dal regime di day hospital chirurgico a quello ambulatoriale. La complessità dei casi trattati è aumentata nel corso degli ultimi anni, con una flessione solo tra l anno 2008 (peso medio DH = 0,94) ed il 2009 (peso medio DH = 0,91). L attività di ricovero diurno resta indirizzata prevalentemente verso i residenti nell Asl TO5 che rappresentano stabilmente il 75% di tutti i ricoveri. L andamento nei singoli presidi ospedalieri è stato non uniforme: - all Ospedale Maggiore (Chieri) i ricoveri si sono attestati nel 2009 a circa casi, evidenziando un trend in lieve diminuzione, legato anche verosimilmente alla conversione in procedure ambulatoriali raccomandata dalle indicazioni regionali; il grado di complessità si dimostra in lieve aumento nell ultimo periodo (0,86 nel 2009); - all Ospedale Santa Croce (Moncalieri) i dati vanno letti insieme a quelli del Day-surgery di Nichelino: la produzione è significativamente aumentata nel 2009 (+ 11% casi), mentre il grado di complessità si dimostra in lieve flessione. La sede di Nichelino per le proprie specifiche caratteristiche viene utilizzata per le condizioni di minore complessità. E significativo che, sebbene di poco, l attività rivolta ai pazienti residenti fuori Asl TO5 ha la percentuale più elevata di tutta l Azienda; - all Ospedale San Lorenzo (Carmagnola): a fronte di una sostanziale stabilità dei posti letto, il numero di casi trattati si è leggermente ridotto (- 7%), mentre il grado di complessità si dimostra in costante aumento; tale andamento è influenzato dall afferenza di pazienti con patologie di natura oncologica. ASL TO5 Attività di ricovero diurno suddivisa per sede- Anni

37 OSPEDALE MAGGIORE CHIERI Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Peso medio Posti Letto Medi Giorni Degenza , , ,0 0,92 21, , , ,0 0,88 21, , , ,0 0,85 21, , , ,0 0,86 20, OSPEDALE S. CROCEMONCALIERI Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Peso medio Posti Letto Medi Giorni Degenza , , ,0 0,76 16, , , ,0 0,77 21, , , ,0 0,92 21, , , ,0 0,82 21, OSPEDALE S. LORENZOCARMAGNOLA Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Peso medio Posti Letto Medi Giorni Degenza , , ,0 0,89 19, , , ,0 1,04 21, , , ,0 1,23 21, , , ,0 1,28 22, DAY-SURGERY NICHELINO Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Peso medio Posti Letto Medi Giorni Degenza , , ,0 0,54 4, , , ,0 0,53 4, TOTALE AZIENDALE Anno Mobilità attiva Produzione per residenti Totale produzione v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Peso medio Posti Letto Medi Giorni Degenza , , ,0 0,85 56, , , ,0 0,88 63, , , ,0 0,94 67, , , ,0 0,90 67, Note: v.a = valore assoluto; mobilità attiva sono i ricoveri effettuati a favore di cittadini residenti fuori dall'asl To5; il peso medio esprime un valore che rappresenta la complessità media relativa ai ricoveri; i posti letto medi sono calcolati tenendo conto che in particolari momenti dell'anno per ristrutturazione, per fattori organizzativi il numero può variare per un periodo più o meno lungo; i giorni di degenza esprimono il valore delle giornate di ricovero effettuati. Nel 2008 si è avviata l'attività del Day-surgery di Nichelino che per un corretto confronto con gli anni passati l'attività deve essere sommata a quella del Santa Croce. L analisi dell andamento del peso medio prodotto nel biennio , evidenzia un trend aziendale in costante crescita dal La valutazione dei dati disaggregati del peso medio per Presidio evidenzia un bilancio positivo per il P.O. di Moncalieri, il quale ha risentito positivamente della riattivazione del reparto di Otorinolaringoiatria con la nomina del nuovo Direttore; l andamento si dimostra invece negativo il Presidio di Carmagnola in costante diminuzione negli ultimi tre anni. E comunque doveroso tenere in considerazione lo shift operato dal regime di Day Hospital/Day Surgery alla prestazione ambulatoriale, per disposizioni regionali. Indicatori di confronto con gli standard regionali 36

38 I dati 2009 indicano un valore del tasso di ospedalizzazione dei residenti nell ASL TO 5 in costante diminuzione, risultando pari a 161 per abitanti, rispettando ampiamente il tetto fornito dagli obiettivi regionali, pari a 180/ Le tabelle successive, suddivise per sede ospedaliera, visualizzano i tassi di occupazione e la degenza media delle singole specialità, confrontati con gli standard regionali (Dgr del 16/4/2008 e Cir. Reg. prot /DA2000 dell per il DH/DS). Gli andamenti relativi alle singole discipline dimostrano alcune peculiarità: le Chirurgie Generali mostrano tutte una lieve flessione, sia sul fronte dei ricoveri ordinari che sull attività di Day Surgery, eccezion fatta per i Ricoveri Ordinari effettuati presso il P.O. di Moncalieri; anche le Medicine Generali evidenziano un decremento generalizzato, eccezion fatta per i Ricoveri Ordinari effettuati presso il P.O. di Moncalieri. Per quanto riguarda il settore Materno-Infantile, le Ostetricie e le Pediatrie dimostrano un andamento costante o in lieve flessione rispetto al 2008; il reparto di Terapia Intensiva di Moncalieri, così come l Unità coronarica, si distinguono per un aumento di produzione significativo. E da segnalare l andamento molto positivo dell attività di Oculistica effettuata presso la Day Surgery di Nichelino. Non si evidenziano differenze significative nel biennio 2008/2009 per quanto attiene le altre specialità. ASL TO5 Ospedale di Carmagnola Posti letto e confronto indicatori attività con standard regionale Anno 2009 RICOVERO ORDINARIO D.H./D.S. Tasso di occupazione Durata media Tasso di occupazione Posti letto Specialità (%) degenza in gg Posti letto (%) ordinari Standard Standard diurni medi Standard medi regionale regionale regionale Chirurgia generale su 250 gg Medicina generale su 250 gg Ostetricia e Ginecologia su 250 gg Ortopedia e Traumatologia su 250 gg Urologia su 250 gg Pediatria su 250 gg Nido Lungodegenza R.R.F su 250 gg Terapia Intensiva su 250 gg Totale Specialità ASL TO5 Ospedale di Chieri Posti letto e confronto indicatori attività con standard regionale Anno 2009 Posti letto ordinari medi RICOVERO ORDINARIO Tasso di occupazione Durata media (%) degenza in gg Standard Standard regionale regionale Posti letto diurni medi D.H./D.S. Tasso di occupazione (%) Standard regionale Chirurgia generale su 250 gg Medicina generale su 250 gg Diabetologia su 250 gg Ortopedia e Traumatologia su 250 gg Ostetricia e Ginecologia su 250 gg Pediatria su 250 gg Nido Nefrologia su 250 gg Terapia intensiva su 250 gg R.R.F su 250 gg Totale

39 ASL TO5 Ospedale di Moncalieri Posti letto e confronto indicatori attività con standard regionale Anno 2009 Specialità Posti letto ordinari medi RICOVERO ORDINARIO Tasso di occupazione Durata media (%) degenza in gg Standard Standard regionale regionale Posti letto diurni medi D.H./D.S. Tasso di occupazione (%) Standard regionale Chirurgia generale su 250 gg Medicina generale su 250 gg Ortopedia e Traumatologia su 250 gg Ostetricia e Ginecologia su 250 gg Otorinolaringoiatria su 250 gg Pediatria su 250 gg Nido Neonatologia Psichiatria Cardiologia su 250 gg Unità coronarica Terapia intensiva su 250 gg Terapia intensiva neonatale R.R.F su 250 gg Day Surgery Nichelino Totale Totale complessivo su 250 gg L appropriatezza ll livello di appropriatezza, calcolato sulla produzione dei DRG ad alto rischio di inappropriatezza inseriti negli Obiettivi Assistenziali con D.G.R del 16/04/2008, si attesta su livelli molto alti per l anno 2009, risultando migliore dello standard regionale per il primo indicatore* inerente i LEA medici (7.9%), per il secondo indicatore** la nostra ASL si pone appena al di sopra dello standard regionale (69%); risulta invece pari al 100% l appropriatezza analizzata per il DRG 410 (chemioterapia***) e migliore dello standard fissato dalla Regione anche l indicatore relativo alla percentuale dei DH diagnostici (2.4%). Risulta raggiunto anche l obiettivo regionale relativo alla durata della degenza pre-operatoria; la conversione dal regime di Day Surgery ad ambulatoriale è invece stato raggiunto solo per il DRG ortopedico 006. Si allega di seguito tabella esplicativa: Asl TO5 Confronto dei risultati degli obiettivi di appropriatezza e i valori attesi 15.a* 15.b** Obiettivi regionali di appropriatezza % ricoveri medici ad alto rischio di inappropriatezza (LEA) % ricoveri ordinari non chir LEA/tot ricoveri (RO + DH) LEA II Semestre ,93% 69% Valore Atteso - Anno 2009 Ric LEA Medici / Ric non chir (Medici + neonatali) < 11% (Reparti per acuti) RO LEA Medici/ DH Medici + RO Medici LEA < 54% 15.c*** Chemioterapia - DRG ,00% almeno 80% dei dimessi in regime DH 15.d 15.e % dei ricoveri in DH Diagnostici/tot DH medici % Parti Cesarei/tot parti secondo classificazione di Robson 2,45% Classe I: 13.6% Classe III: 2.9% (DH Diagnostici + DH Terapeutici senza int princ e/o senza altra procedura 1) < 5% Classe I < 15% Classe III < 10% 38

40 15.f 15.g 15.g 15.g gg deg pre-intervento ricoveri programmati % Interventi Chirurgici in regime ambulatoriale % Interventi Chirurgici in regime ambulatoriale % Interventi Chirurgici in regime ambulatoriale Classe V: 85% Classe V < 90% 0,8 1,0 gg (2009) DRG 006: 68% DRG 006: > 60% DRG 039: 0% DRG 039: > 30% DRG 119: 0% DRG 119: > 6% La mobilità passiva Per le specialità presenti nell Asl TO5, nei ricoveri ordinari la mobilità passiva diminuisce di poco ma costantemente : infatti, i ricoveri effettuati in tutte le sedi ospedaliere per le specialità presenti nei presidi ospedalieri dell Asl TO5 sono in costante e leggera diminuzione da nel 2006 a nel 2009 mentre la produzione degli ospedali aziendali per i nostri residenti si mantiene sostanzialmente stabile, passando da nel 2006 a nel La mobilità passiva risulta leggermente aumentata negli ospedali accreditati presenti nel nostro territorio che sono passati da 789 ricoveri del 2006 a 872 nel 2009 e diminuita sensibilmente nelle strutture pubbliche extra aziendali. La mobilità passiva complessiva (specialità presenti e non) relativa ai ricoveri ordinari ha dimostrato un andamento virtuoso, passando da 53,2% di tutti i ricoveri dell anno 2006 al 51,9% nell anno

41 ASL TO5 Ricoveri ordinari per residenti nell Asl To5 suddivisi per specialità e strutture di erogazione Anni Tab. n ASL TO5 - RICOVERI ORDINARI ANNI SUDDIVISA PER SPECIALITA' RICOVERI PER SPECIALITA' Asl To5 Accreditate Asl To5 STRUTTURE Pubbliche e accreditate extra-asl To5 Totale generale Presenti nell'asl To5 Non presenti nell'asl To5 Totali v.a % riga 48,2 2,8 49,0 100,0 v.a % riga 49,3 2,9 47,7 100,0 v.a % riga 49,8 3,0 47,2 100,0 v.a % riga 49,7 3,2 47,1 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 44,3 2,6 53,2 100,0 v.a % riga 45,1 2,7 52,3 100,0 v.a % riga 45,3 2,7 52,0 100,0 v.a % riga 45,1 2,9 52,0 100,0 Note: v.a = valore assoluto; le strutture accreditate nell'asl To5 per i ricovdri ordinari sono : Casa di cura San Luca, Villa Adriana e Villa di Salute. Per le specialità presenti nell Asl TO5, per i ricoveri ordinari, la mobilità passiva risulta in calo nel 2009 rispetto al 2008 sia per le specialità presenti nell Asl TO5 sia per quelle non presenti. La produzione degli ospedali aziendali per i nostri residenti evidenzia un calo significativo che la riporta ai valori del La produzione delle strutture accreditate presenti nell Asl TO5 evidenziano un costante e lento aumento dal Il numero complessivo dei ricoveri ordinari è in lenta costante diminuzione maggiormente accentuatesi nell ultimo anno quando si è portata al di sotto delle trentamila unità. La mobilità passiva dal 2006 è in peso relativo in diminuzione dal 2006 che si è fermato nell ultimo anno. La diminuzione della mobilità passiva si è verificata nel recupero avvenuto da parte delle strutture aziendali per le specialità presenti. 40

42 ASL TO5 Ricoveri diurni per residenti nell Asl To5 suddivisi per specialità e strutture di erogazione Anni SPECIALITA' Asl To5 Accreditate Asl To5 STRUTTURE Pubbliche e accreditate extra-asl To5 Totale generale Presenti nell'asl To5 Non presenti nell'asl To5 Totali v.a % riga 32,5 1,6 65,9 100,0 v.a % riga 31,9 2,1 66,0 100,0 v.a % riga 32,4 2,4 65,2 100,0 v.a % riga 33,8 3,3 62,9 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 0,0 0,0 100,0 100,0 v.a % riga 27,0 1,3 71,7 100,0 v.a % riga 26,7 1,8 71,5 100,0 v.a % riga 27,6 2,1 70,3 100,0 v.a % riga 28,6 2,8 68,5 100,0 Note: v.a = valore assoluto; le strutture accreditate nell'asl To5 per i ricoveri diurnii sono : Casa di cura San Luca e dal 2009 IL Centro Lisa. Per le specialità presenti nell Asl TO5, per i ricoveri diurni, la mobilità passiva risulta in calo: i ricoveri registrati nel 2006, effettuati in tutte le sedi ospedaliere extra ASLTO5, per le specialità presenti nei presidi ospedalieri dell Asl TO5, ammontano infatti a , contro i dell anno 2009; la produzione degli ospedali aziendali per i nostri residenti dimostra un andamento positivo, passando da prestazioni effettuate nel 2006 alle del La mobilità passiva risulta aumentata negli ospedali accreditati presenti nel nostro territorio che sono passati da 248 ricoveri del 2006 a 504 nel Il numero complessivo dei ricoveri diurni ha mostrato una crescita dal 2006 ( casi) al 2008 ( casi), evidenziando poi una decisa flessione pari all 8,6% nel corso del 2009 ( casi). La quota di mobilità passiva per i ricoveri diurni nel 2006 si attestava al 71,7% scendendo fino al 68,5% nell anno Gli accessi al Pronto soccorso L andamento dell attività relativa ai DEA/PS mostra un trend dal 2007 in costante aumento, infatti erano gli accessi nel 2007, sono stati nell anno E da segnalare una leggera contrazione percentuale dei pazienti ricoverati sul totale dei passaggi: 9.4% nel 2008, contro i 9.2% nel Disaggregando il dato del 2009 per i 3 Presidi ospedalieri dell ASL, risultano: passaggi presso il P.O. di Chieri (3.623 dei quali seguiti da ricovero, pari al 10% del totale); passaggi presso il P.O. di Moncalieri (4.781 dei quali seguiti da ricovero, pari al 10.5% del totale); passaggi presso il P.O. di Carmagnola (1.440 dei quali seguiti da ricovero, pari al 5.7% del totale). 41

43 La differenza della percentuale dei ricoveri seguiti all accesso al Pronto soccorso tra l Ospedale di Carmagnola indica sia la mancanza del reparto di Ortopedia per i traumatismi sia l indirizzo verso una maggiore condizione di attività programmata. Asl TO5 Accessi al pronto soccorso suddivisi per sede Anni TIPOLOGIA DEGLI ACCESSI PRONTO SOCCORSO Anno SEGUITI DA SENZA RICOVERO TOTALE ACCESSI RICOVERO v.a. % col. v.a. % col. v.a. % riga Carmagnola Chieri Moncalieri TOTALE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 Un analisi più approfondita permette di evidenziare la provenienza degli assistiti, come rappresentato nelle tabelle seguenti, segnalando che non vi sono variazioni di rilievo nel corso dell ultimo anno relativamente alla quota di attività legata ai pazienti provenienti dalle ASL di quadrante: ASL TO5 Accessi al pronto soccorso suddivisi per provenienza e sede Anno P.O. CHIERI P.O. MONCALIERI P.O. CARMAGNOLA ASL TO ASL QUADRANTE REGIONE (altri) EXTRA-REGIONE STP, etc Totale per ospedale Totale per Asl TO5 2008: :

44 Attività di ricovero presso le strutture accreditate Nell anno 2009 sono entrati in piena operatività i contratti stipulati con le Case di Cura accreditate presenti sul territorio dell AslTo5: gli accordi prevedevano un tetto massimo di prestazioni erogate, distinte per residenza dell assistito e per tipologia di prestazioni. Le tabelle seguenti evidenziano l attività erogata nel corso dell anno 2009, che si è sostanzialmente mantenuta nell ambito dei valori definiti contrattualmente. Si segnala la situazione di Villa Adriana, che a seguito di lavori di ristrutturazione ha dovuto ridurre il numero di posti letto, con conseguente significativa riduzione della produzione. ASL TO5 Attività di ricovero Casa di cura San Luca Anno 2009 Provenienza ricoverati Numero Ricoveri Budget 2009 Numero Ricoveri Produzione 2009 Differenza 2009 Ricoveri Budget Importo Budget 2009 Importo Produzione 2009 Differenza 2009 Produzione - Budget ASL TO AFS Torino (esclusa Asl To 5) ALTRE AFS Stranieri + STP Totale Regione Fuori Regione TOTALE GENERALE ASL TO5 Attività di ricovero Casa di cura Villa di Salute Anno 2009 Provenienza ricoverati Numero Ricoveri Budget 2009 Numero Ricoveri Produzione 2009 Differenza 2009 Ricoveri - Budget Importo Budget 2009 Importo Produzione 2009 Differenza 2009 Produzione - Budget ASL TO AFS Torino (esclusa Asl To5) ALTRE AFS Stranieri + STP Totale Regione Fuori Regione TOTALE GENERALE

45 ASL TO5 Attività di ricovero Casa di cura Villa Adriana Anno 2009 Provenienza ricoverati Numero Ricoveri Budget 2009 Numero Ricoveri Produzione 2009 (gennov) Differenza 2009 Ricoveri - Budget Importo Budget 2009 Importo Produzione 2009(gennov) Differenza 2009 Importo Budget ASL TO AFS Torino (esclusa Asl To5) ALTRE AFS Stranieri + STP Totale Regione Fuori Regione TOTALE GENERALE Provenienza ricoverati ASL TO5 Attività di ricovero Centro Lisa Anno 2009 Numero Ricoveri Budget 2009 Numero Ricoveri Produzione 2009 Differenza 2009 Ricoveri- Budget Importo Budget 2009 Importo Produzione 2009 Differenza 2009 Importo- Budget ASL TO AFS Torino (esclusa Asl To5) - - ALTRE AFS Stranieri + STP - - Totale Regione Fuori Regione - - TOTALE GENERALE ASL TO5 Attività di ricovero Strutture accreditate nell Asl To5 Anno 2009 Provenienza ricoverati Numero Ricoveri Budget 2009 Numero Ricoveri Produzione 2009 Differenza 2009 Ricoveri- Budget Importo Budget 2009 Importo Produzione 2009 Differenza 2009 Importo - Budget ASL TO AFS Torino (esclusa Asl to 5) ALTRE AFS

46 Stranieri + STP Totale Regione Fuori Regione TOTALE GENERALE Si segnala infine rispetto al totale dei ricoveri effettuati dalle strutture private accreditate, la quota prodotta a favore dei residenti dell AslTO5 è del 23,4% mentre il 67% è attività rivolta ai residenti nella provincia di Torino. Gli obiettivi del mandato La dgr 17 dicembre 2007 n di nomina del Direttore Generale dell Asl TO5 nella indicazione degli obiettivi di mandato richiama gli stessi previsti dalla dgr n (Nomina del Direttore Generale dell Azienda sanitaria Locale n. 8 di Chieri) e precisamente: a) integrazione interaziendale e utilizzo coordinato delle risorse strutturali ed organizzative; b) realizzazione della rete integrata dei presidi ospedalieri e dei servizi sanitari; c) continuità delle cure e dei percorsi di assistenza; d) integrazione degli interventi e dei servizi di prevenzione; e) consolidamento delle iniziative a sostegno dei soggetti fragili. Integrazione interaziendale e utilizzo coordinato delle risorse strutturali ed organizzative Acquisto sovraziendali Con la D.G.R. n del la Giunta Regionale ha approvato un modello che prevede un organizzazione a rete del sistema di approvvigionamento che si sviluppa su un doppio livello. Il primo regionale, rappresentato dalla centrale società di committenza costituita ai sensi della legge regionale n. 19 del 06 agosto 2007 e il secondo aziendale, rappresentato dalle aree di coordinamento sovrazonale delle aziende sanitarie istituite ai sensi dell articolo 23 della legge regionale n. 18 del 06 agosto 2007 che operano come centrali di committenza a livello decentrato individuando ai sensi dell articolo 23 della legge regionale n. 18 del 06 agosto 2007, l area di coordinamento sovra zonale, TO AZIENDE SANITARIE LOCALI (comprende le AA.SS.LL. TO1, TO2, TO3, TO4 e TO5) per gli specifici compiti di programmazione in forma aggregata dell acquisizione di beni e servizi occorrenti alle aziende sanitarie regionali. Il modello organizzativo sopra descritto prevede tra l altro la costituzione, nell ambito di ciascuna area di coordinamento sovrazonale, di un nucleo di programmazione composto dai direttori delle strutture deputate alla funzione di approvvigionamento presso le Aziende Sanitarie dell area. Nell ambito del piano triennale degli acquisti dell Area Sovrazonale all ASL TO5 sono state attribuite le gare di cui al prospetto seguente indica il valore della gara e lo stato: Prodotto Valore di gara Stato TNT non sterile ,00 Aggiudicata il 25/06/2009 Medicinali ,00 Aggiudicata il 18/12/2009 TNT sterile ,30 Aggiudicata 15/02/2010 Pacemakers ed elettrostimolatori cardiaci ,00 Prevista chiusura valutazione della Commissione tecnica nel mese di luglio

47 Recentemente è stato approvato da parte dell Asl TO5 (Determina n. 737 del ) il Piano triennale concordato a livello sovraziendale che prevede per l Asl TO5 l impegno a fungere quale stazione appaltante per le procedure di gara aventi per oggetto la fornitura di alcuni beni i cui valori di previsti sono di seguito riportati: a) Emodinamica diagnostica e interventistica ,00 b) Nutrizione parenterale ospedaliera c) Deflussori ,00 d) Ossigenoterapia domiciliare ,00 e) Pace makers ed elettrocateteri ,00 Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale (STEN) In riferimento e ottemperanza alla DGR n del , l Asl TO5 è impegnata con l AO OIRM S.ANNA e l ASL TO2 a dar corso alla organizzazione sovraziendale del Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale (STEN) in collaborazione anche con l AO CTO-Maria Adelaide per il supporto del 118. L Asl TO5 è stata individuata quale riferimento della Terapia intensiva neonatale (Ospedale Santa Croce di Moncalieri) per gli ospedali di Pinerolo e Rivoli. Il 2008 e il 2009 sono stati caratterizzati da incontri di natura professionale e organizzativa per valutare le risorse (umane, tecnologiche e strutturali) disponibili e dar corso alle iniziative di implementazione (dove necessario) per rendere operativo il Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale (STEN) che sarebbe dovuto iniziare a fine L emergenza della pandemia influenzale ha viceversa costretto a fermare la programmazione e quindi il Servizio è partito dal mese di aprile L Asl TO5, in particolare, ha dato avvio alle procedure per implementare la dotazione tecnologica del reparto, per adeguare e organizzare il personale per partecipare ai turni di pronta disponibilità e per modificare alcune condizioni strutturali, tutti interventi necessari all avvio dell attività. Con Determina n.455 del 12 aprile 2010 è stato recepito formalmente il protocollo operativo per l attivazione, a partire dal 13/04/10 del Servizio di trasporto emergenza neonatale, firmato con l ASL TO2 e l AO OIRM-S.ANNA. (vedi anche relazione allegata n. 4). Laboratorio di emodinamica Facendo seguito alla DGR. n del 14 aprile 2008 con la quale si definiscono le caratteristiche organizzative, tecniche e strutturali dei Laboratori di emodinamica, l Asl TO5 ha sviluppato e presentato con l AOU San Luigi alla Regione un progetto di collaborazione per sviluppare un consorzio operativo tra le strutture di cardiologia per la specifica funzione connessa al Laboratorio di emodinamica al fine di ottimizzare le risorse disponibili (professionisti, strutture, posti letto, organizzazione) e sviluppare la capacità di affrontare e risolvere problemi e criticità comuni attraverso azioni di collaborazione interaziendale e sovra zonale. Lo specifico definitivo accordo di collaborazione è stato sottoscritto dai Direttori Generali delle due Aziende Sanitarie in data 12 gennaio 2009 e lo stesso giorno inviato alla Direzione Regionale Sanità. L attività dell anno 2009 viene riassunta in tabella e confrontata con l attività dell anno precedente(v.anche relazione in allegato n. 5). Anno Procedure totali PTCA Totali PTCA primarie Realizzazione della rete integrata dei presidi ospedalieri e dei servizi sanitari L Atto aziendale della ASL TO5 (adottato con determina n del 29 Agosto 2008) prevede all Art.65 la istituzione di un momento di coordinamento strutturato aziendale facente capo ad un Direttore di Presidio ospedaliero con la funzione di sviluppare metodologie di accesso ai servizi,procedure operative condivise,percorsi assistenziali trasversali tra i presidi ospedalieri al fine di garantire equità e maggiori capacità di offerta assistenziale. 46

48 Tale articolazione viene definita UFFICIO DI COORDINAMENTO DEI PRESIDI OSPEDALIERI; vengono contestualmente specificate le funzioni e le attività che fanno capo a tale Ufficio : 1. elaborazione della proposta annuale del Programma delle attività ospedaliere; 2. indicazioni sugli aspetti di maggiore criticità delle attività ospedaliere, dell erogazione e della accessibilità delle prestazioni; 3. elaborazione dei programmi di attività annuali di integrazione con le attività territoriali; 4. indicazioni sull innovazione e monitoraggio delle prestazioni; 5. indicazioni sullo sviluppo tecnologico; 6. monitoraggio e valutazione del complesso delle attività ospedaliere; 7. valutazione degli aspetti economico-gestionale dell attività ospedaliera aziendale; 8. promozione e riferimento percorsi assistenziali inter-ospedalieri; 9. riferimento per lo sviluppo dei percorsi assistenziali territorio-ospedale-territorio; 10. riferimento per la rete ospedaliera sovraziendale; 11. gestione trasporti inter-ospedalieri; 12. gestione trasporti territoriali; 13. sede della commissione infezioni ospedaliere; 14. sede della commissione buon uso del sangue; 15. sede della commissione prontuario terapeutico; 16. sede della commissione ospedale senza dolore. Con determinazione del Direttore generale n e n.1542 del 24 Dicembre 2008 viene costituito l UFFICIO DI COORDINAMENTO DEI PRESIDI OSPEDALIERI della ASL TO5 (di seguito abbreviato in UCPO) e individuato il Direttore sanitario del Presidio ospedaliero Ospedale Maggiore di CHIERI, come responsabile dell UCPO La determinazione n.1542/2008 individua specifici obiettivi dell UCPO da perseguire nel corso del 2009, in appresso vengono sinteticamente riportati i singoli obiettivi attribuiti e le modalità della avvenuta realizzazione: 1)Stesura regolamento che codifichi le procedure relative alle funzioni dell Ufficio di Coordinamento. Il Regolamento dell Ufficio di Coordinamento dei Presidi Ospedalieri è stato redatto ed approvato. 2)Proporre alla Direzione Generale, entro il mese di febbraio, tre criticità aziendali che coinvolgano i presidi ospedalieri sulle quali intervenire nel corso del 2009.: Le tre criticità sono state individuate e trasmesse alla Direzione Generale, che ha attribuito all UCPO i seguenti sub obiettivi: - Criticità n.1 Eterogeneità della documentazione sanitaria (cartella clinica, moduli di consenso informato) e della relativa gestione a livello sia inter- che intra-ospedaliero.: Un gruppo di lavoro costituito da personale sanitario ed amministrativo delle Direzioni Sanitarie di Presidio ha confrontato le procedure esistenti relative alla gestione della cartella clinica e della documentazione sanitaria, evidenziando identità e differenze e scostamenti dall atteso. Si è quindi elaborata una procedura aziendale condivisa per la gestione della cartella clinica, dall apertura della stessa, fino all invio in archivio cartelle. È stata aggiornata la procedura aziendale di gestione del consenso informato, includendo i moduli elaborati nel corso dell anno ed integrandola con il modulo di consenso alla gestione dei dati personali. - Criticità n.2 Gestione dell iperafflusso in DEA 47

49 Nel corso dell anno 2009 è stato sviluppato e raggiunto l obiettivo attraverso le seguenti fasi: 1. Revisione del documento Flusso dei ricoveri provenienti dal DEA in assenza di posti letto (prot. n. 9 del 3 gennaio 2005) 2. Presentazione della bozza ai coordinatori DEA e al Direttore del DEA 3. Stesura della versione definitiva del protocollo 4. Implementazione del protocollo stesso all interno del Dipartimento Attualmente il protocollo è utilizzato al fine di ridurre il tempo di attesa di ricovero degli utenti del pronto soccorso e favorire le comunicazioni fra i professionisti deldea\ Pronto Soccorsoe dei reparti di degenza. - Criticità n.3 Coordinamento ed organizzazione in rete di alcune attività di assistenza specialistica ospedaliera aziendale Per coordinare l assistenza specialistica ospedaliera di percorsi diagnostici e terapeutici complessi si è provveduto alla revisione dei seguenti protocolli: 1. Prelievi di organi e tessuti 2. Percorso Diagnostico e Terapeutico del paziente con sindrome coronarica acuta 3. Percorso Diagnostico e Terapeutico dell utente affetto da ICTUS (vedi relazione allegata n. 3) 4. Percorso Diagnostico e Terapeutico protesi di anca 5. Percorso Diagnostico e Terapeutico tonsillectomia 3)Stesura di un documento che individui alcuni riferimenti ospedalieri sovra-aziendali di maggior complessità (es. CTO per traumi neurologici, OIRM per oncologia pediatrica, Molinette per prelievi d organo e percorso ICTUS) Nel corso dell anno 2009 è stato sviluppato e raggiunto l obiettivo attraverso la definizione dei rapporti tra l ASL TO5 e i riferimenti sovra aziendali al fine di coordinare e gestire l assistenza specialistica. In particolare sono stati presi in considerazione i seguenti temi: 1. Prelievi di organi e tessuti 2. Disciplina degli interventi di trasporto neonatale di emergenza/urgenza 3. Percorso Diagnostico e Terapeutico dell utente affetto da ICTUS 4)Predisposizione di un documento che dettagli le varie modalità operative utili a garantire i processi di continuità assistenziale. Redazione del documento, con il coinvolgimento dell Ufficio di coordinamento delle attività territoriali. 5)Proposta articolata, circa le modalità di funzionamento ed i relativi obiettivi, inerente la Commissioni Infezioni Ospedaliere, Buon Uso del Sangue, Prontuario Terapeutico e Ospedale Senza Dolore. Sono stati redatti i Documenti di organizzazione e funzionamento delle seguenti Commissioni aziendali e predisposti i relativi piani di attività 2009: - Infezioni Ospedaliere - Buon Uso del Sangue - Prontuario Terapeutico - Ospedale Senza Dolore Come da Regolamento, nel corso dell anno, l UCPO si è riunito in seduta plenaria, con i Direttori dei Dipartimenti ad esso afferenti, per condurre il monitoraggio dei dati relativi alle attività ospedaliere del 2009 vs. stessi periodi dell anno precedente. Nella prima riunione dell anno è stata inoltre valutata l attivazione operativa di nuove attività ospedaliere (neurologia, oncologia, percorso aziendale del paziente con ictus). Continuità ospedale-territorio Continuità delle cure e dei percorsi di assistenza La continuità delle cure sviluppa modelli di interrelazione tra settori operanti nella medesima area operativa (prevenzione-territorio-ospedale) e tra i settori, in particolare territorio-ospedale-territorio. In questo campo nel 2009 si sono ulteriormente sviluppate e consolidate le iniziative rivolte a dare continuità assistenziale nel territorio sia a livello residenziale sia domiciliare ai processi di cura ospedalieri. Per poter affrontare adeguatamente il fabbisogno assistenziale nel territorio quando le condizioni del paziente o le condizioni famigliari non permettono il rientro a domicilio, sono stati avviati accordi con le strutture residenziali per destinare alcuni posti letto specificatamente per dare continuità assistenziale alle dimissioni ospedaliere. 48

50 I posti letto nel corso del 2009 sono ulteriormente aumentati aggiungendosi ai 28 già presenti, ulteriori 9 posti letto presso la struttura aziendale Residenza Latour a Moncalieri. Le segnalazioni dai reparti ospedalieri degli ospedali intra ed extra aziendali nel corso del 2009 sono notevolmente aumentate con un incremento del 149% rispetto al dato registrato nel 2008 Segnalazione Ospedali Moncalieri Carmagnola Chieri Extra-Asl To Totale Appare evidente lo sviluppo del collegamento ospedale-territorio realizzato con i presidi ospedalieri aziendali ed extra-aziendali. Le segnalazioni dagli ospedali hanno dato luogo a diverse tipologie di risposta assistenziale territoriale: Risposte assistenziali Inserimento in residenza Cure domiciliari Inserimento lista attesa Altro Già nel 2008 si era reso necessario, per poter garantire adeguatamente l assistenza residenziale in continuità con l ospedale, avviare un ulteriore fase di sviluppo del sistema residenziale progettando con i responsabili delle strutture residenziali una maggiore capacità assistenziale a fronte di un maggiore impegno economicofinanziario da parte dell Azienda. Sono stati organizzati 31 posti letto di Alta complessità suddivisi in diverse strutture residenziali del territorio. Accordo Asl To5-Casa di cura San Luca Una seconda iniziativa tra l Asl To5 e la Casa di cura San Luca, avviata nel 2008 con uno specifico accordo, è proseguita nel 2009 con l accordo contrattuale siglato per il biennio L accordo iniziale prevedeva l utilizzo dei 20 posti letto accreditati di lungodegenza della Casa di cura da parte degli ospedali dell Asl TO5. Ci si è trovati di fronte a questa necessità tenuto conto che la disponibilità di posti letto di lungodegenza negli ospedali aziendali è assai limitata (14 p.l. a Carmagnola) a fronte di permanenza di pazienti nei reparti di acuti e della domanda proveniente dai Pronto Soccorso.Il lavoro svolto nel 2008 è stato giudicato positivamente dai professionisti ed è servito per stabilire gli ambiti della contrattazione per il biennio 2009 e il L accordo siglato con il relativo protocollo attuativo ha permesso di aumentare il turn-over dei pazienti nei reparti di acuzie (in particolare medicina), di diminuire le giornate di degenza media e di disporre di opportunità da valutare per garantire al meglio la continuità assistenziale. Integrazione degli interventi e dei servizi di prevenzione Gli obiettivi strategici del Dipartimento di Prevenzione sono: migliorare il coordinamento del complesso di attività svolte dalle Strutture Complesse; rendere più efficiente la gestione delle risorse; avviare un approccio operativo nuovo per processi e obiettivi; diffondere le conoscenze scientifiche e la cultura organizzativa; svilupparee qualificare la comunicazione interna. 49

51 Per realizzare questi obiettivi, è stato dato un forte impulso allo sviluppo del Dipartimento, sia sotto il profilo organizzativo (formalizzazione di un regolamento interno, dotazione di personale amministrativo dedicato, assegnazione di locali propri, ecc.), sia sotto il profilo degli obiettivi di salute (a partire dal 2008 sono stati assegnati alla Direzione del Dipartimento specifici obiettivi da raggiungere che non rappresentano la semplice sommatoria dei piani di lavoro propri delle singole Strutture Complesse). Struttura Complessa di Igiene e Sanità Pubblica Il Servizio si articola su quattro sedi operative periferiche distrettuali dove vengono svolte tutte le attività proprie del Servizio che riguardano le macro aree: prevenzione delle malattie infettive igiene dell abitato o Prevenzione delle malattie infettive Sono state prevalentemente sviluppate le seguenti attività sulla base degli obiettivi regionali assegnati: a) Riorganizzazione territoriale e gestione diretta delle prestazioni. A partire dal 2006, si è avuto un passaggio graduale delle vaccinazioni,prima erogate dai Distretti. Attualmente il 75% delle vaccinazioni dei bambini fino a tre anni di vita, su un totale di 2900 nati anno, ed il 100%di tutte le altre vaccinazioni per le fasce di età maggiore di tre anni, sono erogate dal SISP. Nel 2009 sono state ulteriormente riorganizzati gli ambulatori periferici nell ottica dell efficienza chiudendo quelli sotto utilizzati ed accorpando le attività tenendo principalmente conto delle distanze al fine di non creare disagi all utenza. b) Organizzazione di campagne informative sui vantaggi-rischi della vaccinazione nella prevenzione delle malattie infettive favorendo una scelta consensuale alla vaccinazione con il superamento del concetto di obbligatorietà. c) Promozione ed organizzazione di campagne di vaccinazioni consigliate ed in particolare finalizzate : 1- vaccinazione MPR nel post partum e nelle donne suscettibili è stata regolarmente svolta; con determina del Direttore Generale n del è stato approvato il PROTOCOLLO PER LA VACCINAZIONE ANTI MPR NELLE DONNE SUSCETTIBILI IN ETÀ FERTILE E NEL POST PARTUM che coinvolge i reparti ospedalieri, i servizi consultoriali del territorio ed i servizi vaccinali per l adozione delle necessarie strategie finalizzate all eliminazione dei casi di rosolia congenita. La stesura del protocollo è stata preceduta da una serie di incontri con il Dipartimento Tutela Materno Infantile rappresentando la fase finale di quanto intrapreso nel 2008 con l organizzazione e dei corsi di formazione tenuti a livello Aziendale. 2- Sono state interessate le coorti previste per la vaccinazione con MPR e precisamente : su 2930 soggetti con età pari a 24 mesi ne sono stati vaccinati 2789 raggiungendo una copertura a 24 mesi d età pari al 95,1%; su 2820 nati nel 2002 ne sono stati vaccinati con 1 dose 2679 ( 7 anni d età)copertura pari al 95 %, vaccinati con 2 dosi 2415 raggiungendo una copertura pari a 85,6 %. 3- Il programma di vaccinazione contro HPV è stato sospeso su disposizione regionale (nota Direzione Sanità Regionale prot /DB 2000 del Gestione della campagna di vaccinazione antinfluenzale: è stata garantita l esecuzione della vaccinazione ai soggetti a rischio in età pediatrica e l accessibilità al servizio mantenendo il livello raggiunto nella campagna Sono state somministrate 588 dosi di vaccino. La campagna di vaccinazione rivolta ai soggetti a rischio è stata affidata totalmente ai MMG in analogia a quanto già sperimentato negli anni precedenti. Il servizio ha gestito la distribuzione e l approvvigionamento del vaccino nonché la raccolta dei flussi per la verifica delle coperture raggiunte. In occasione della CSV relativa alla pandemia influenzale sono stati attivatigli ambulatori nei vari distretti seguendo le indicazioni del centro di coordinamento regionale. Sono state somministrate 1696 dosi di vaccino. 5- Sono stati sorvegliati, secondo i protocolli regionali, i casi di rosolia congenita notificati. d) Controllo delle zoo-antroponosi in collaborazione con il Servizio Veterinario utilizzando i dati epidemiologici raccolti con l attuale sistema informativo nonché i protocolli concordati ed elaborati per particolari patologie (TB) e) Promozione di incontri formativi in ambiente scolastico con il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori sulla trasmissione delle malattie infettive con particolare riguardo alle parassitosi quale problema sanitario riemergente di notevole impatto sociale. 50

52 f) E stata adottata la nuova piattaforma informativa /informatica GEMINI per la sorveglianza delle malattie infettive con consequenziale sostituzione del vecchio sistema informativo SIMI. la nuova piattaforma web per i Sistemi di Sorveglianza Speciali informatizzati dal SeREMI della ASLAL e la stessa è utilizzata routinariamente dal nodo SIMI dell ASL TO 5. g) Mantenimento dei livelli raggiunti del sistema di notifica di alcune malattie infettive, efficacemente prevenibili con la vaccinazione, coinvolgendo in particolare la medicina territoriale, le Direzioni sanitarie dei Presidi Ospedalieri ed i Servizi dei Laboratori di analisi cliniche. h) Promozione delle attività formative presso le strutture scolastiche e socio-sanitarie. Sono state mantenute e potenziate le iniziative di sanità pubblica e di promozione attiva della salute dei viaggiatori garantendo l accesso degli utenti agli ambulatori della Medicina dei Viaggi in tutte le sedi distrettuali SISP ed in particolare sono state potenziate le attività presso l ambulatorio della sede centrale di Carmagnola dove viene praticata la vaccinazione antiamarillica. Sono state ulteriormente revisionate le procedure di accesso agli ambulatori e la gestione degli archivi sanitari. o Igiene dell abitato A partire dal 2007 sono state prevalentemente sviluppate le seguenti attività sulla base degli indirizzi regionali nell ambito dei progetti di prevenzione: - Progetto di Prevenzione Attiva Attività di sorveglianza e prevenzione incidenti domestici Si è affermata ormai come pratica consolidata,nel corso dei sopralluoghi nelle civili abitazioni,l applicazione di idonei interventi di prevenzione maturati al corso di formazione La sicurezza degli impianti domestici, permettendo l approfondimento di alcune tematiche e l adesione a procedure interne specifiche, condivise a livello regionale. E proseguito l impegno di promozione, all interno dell ASL del Progetto regionale, finalizzato all accompagnamento dei genitori (bambini 0-4 anni) nella organizzazione di una casa a misura di bambino anche attraverso il coinvolgimento ad un nuovo momento di confronto coordinato dall ASL 1 di Torino, dei vari Servizi che a suo tempo avevano aderito all iniziativa. E stato elaborato il progetto, che proseguirà nel corso del 2010, all interno della nostra ASL che prevede la partecipazione dei nostri Operatori medico e tecnici alle più importanti manifestazioni del nostro territorio al fine di promuovere comportamenti corretti in tema di prevenzione degli incidenti domestici ed avvicinare sempre più la popolazione al Servizio di Igiene Pubblica. A tal fine si sono pianificati gli interventi coni Sindaci o loro delegati, dei comuni di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino ed è stato inoltre realizzato, a cura del personale, un opuscolo informativo. - Progetto di Prevenzione Attiva attività di sorveglianza e prevenzione incidenti stradali E proseguito l impegno all interno del Progetto Multicentrico regionale, sia coinvolgendo i Medici Legali al corso di formazione sul counselling breve previsto dal 1 modulo una guida al limite, sia mette ndo in atto tutte le azioni necessarie all attivazione della fase sperimentale prevista per i primi mesi del Si è concretizzata all interno del gruppo di lavoro intraziendale, istituito al fine di raccordare, promuovere ed elaborare i vari momenti che si avvicendano all interno dell ASL in tema di prevenzione degli incidenti stradali, la partecipazione dell ASL ad un evento maturato tra gli operatori delle attività commerciali presenti presso l area sita in Moncalieri, conosciuta genericamente come 45 Nord, e, per loro, organ izzato dalla Croce Rossa Italiana, sezione di Moncalieri. Nel corso della manifestazione si sono garantite azioni informative/comunicative relativamente all assunzione di alcol al fine di promuovere strategie per una guida sicura. Si è partecipato alla XI Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica con la presentazione di un Poster relativo allo studio di prevalenza effettuato sull utilizzo dei dispositivi di sicurezza nelle auto e motoveicoli circolanti nel territorio dell ASL TO5 Oltre ai progetti regionali di Prevenzione Attiva, sono state implementate alcune attività di istituto quali il controllo delle strutture recettive alberghiere, dei produttori di cosmetici, delle piscine del territorioed in particolare sui pigmenti utilizzati nella pratica dei tatuaggi. Nell ambito delle attività di sorveglianza è stato sviluppato il progetto PASSI. 51

53 Sono state effettuate le 275 interviste previste dalla programmazione Regionale. E stata ultimata l elaborazione dei dati ed è in fase di elaborazione il 2 report aziendale che include i da ti a conclusione del quale seguirà la fase di comunicazione. Tali dati sono stati utilizzati per l elaborazione dei PEPS. Struttura Complessa Igiene degli Alimenti e della nutrizione Anche nel 2009 la maggior parte dell'attività del Servizio risulta concentrata sulla sicurezza alimentare. In questo senso la produzione è stata consistente in rapporto all' organico. Lo standard è confermato su circa 100 ispezioni e 150 campioni uomo/anno che significa, nel complesso, circa 800 ispezioni e 1200 campioni per anno. Sempre nel settore della sicurezza alimentare nel 2009 abbiamo conservato e riprodotto la nostra organizzazione in campo micologico che è rilevante per la costante ricerca di una prevenzione efficace che minimizza l impegno di risorse (che meritò un premio al congresso internazionale di micologia del 2007) e diffonde informazioni per sviluppare comportamenti di autotutela dei raccoglitori. Nel 2009 è stata progettata una ricerca finalizzata per lo studio e la valutazione di campagne di informazione nel settore micologico che sarà poi finanziata dalla Regione. Anche nel 2009 è stata confermata l'importanza di mantenere in vita l'attività del centro micologico(tre sedi aperte per qualche ora al mese dove i raccoglitori possono portare i funghi raccolti per una valutazione). Il 50% dei funghi raccolti, in centinaia di casi, è stato smaltito perché non edibile o pericoloso. Si tratta di una tra le poche attività di prevenzione in cui è chiaramente e direttamente individuabile il nesso tra il nostro lavoro e l'effetto sulla salute, per cui vale la pena di mantenere e potenziare l'attività. Rilevante per l'aspetto qualitativo piuttosto che quantitativo è stata poi una iniziativa di assistenza agli alimentaristi già progettata nel Si tratta di un intervento di semplificazione amministrativa ed assistenza agli alimentaristi che ha fruttato un riconoscimento dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e dell Innovazione. Nel 2009 un gruppo di progetto del SIAN (si rimanda al Progetto Piu salute meno burocrazia ) ha attivato uno sportello di informazione ed assistenza per gli alimentaristi per semplificare le procedure amministrative, utilizzando diversi canali di comunicazione, privilegiando quelli informatici, con l applicazione di protocolli di assistenza agli alimentaristi per guidarli a dotarsi di strutture e di piani di autocontrollo adeguati. Una prima valutazione sull utilità di questa iniziativa, ha fatto emergere che gli esercizi presentavano la seguente situazione: - Requisiti strutturali: adeguato solo il 47% degli esercizi, inadeguato il 25% (passibile di prescrizioni), privo di requisiti fondamentali il 9%(passibile di pesanti sanzioni); - Requisiti dell HACCP: adeguato il 29% degli esercizi, inadeguato il 28% degli esercizi(passibile di prescrizioni),privo di requisiti fondamentali(pesanti sanzioni) il15%. Considerato che l introduzione e il miglioramento dei requisiti strutturali e dell HACCP, sono gli aspetti di questo lavoro più strettamente correlati ai risultati di salute, è importante sottolineare che praticamente tutti gli alimentaristi con requisiti strutturali o HACCP inadeguati o assenti hanno sanato la loro situazione fornendo così, sia pure in modo indiretto, un rilevante contributo alla sicurezza alimentare. Se le forze in gioco lo permettessero, ribaltando i risultati ottenuti su tutto l universo degli esercizi di questa categoria (circa 1.000), si otterrebbe un importantissimo ulteriore contributo sulla sicurezza alimentare. In questo caso 250 alimentaristi (25%) migliorerebbero le proprie dotazioni strutturali e 90 (9%) creerebbero requisiti assenti; analogamente 280 alimentaristi (28%) renderebbero adeguato il proprio HACCP e ben il 150 (15%) introdurrebbe il sistema HACCP attualmente inesistente. Un altro importante capitolo della sicurezza alimentare riguarda le malattie trasmissibili con alimenti egli Allerta. Frequentemente hanno vasta risonanza sui mass media episodi tossinfettivi ol'immissione sul mercato di alimenti pericolosi. Il nostro lavoro si attiene rigorosamente ai protocolli previsti da Ministero e Regione in questi settori, ma le forze in gioco dovrebbero essere maggiori e soprattutto dovrebbe essere ripensata l'organizzazione della attività che non dovrebbe ricadere solo sul presidio finale di controllo, l'asl, ma dovrebbe vedere un ruolo più attivo degli organismi centrali. Hanno invece dato ottimi risultati i controlli incrociati svolti dal nostro servizio sulle ristorazioni collettive gestite di altre ASL. Una decina di strutture sono state valutate e migliorate. 52

54 La nuova procedura è stata sicuramente una scelta meritoria della Regione che ha così spazzato via, in un periodo di ipersensibilità della opinione pubblica sulla malasanità, l'ombra ed il sospetto di controlli addomesticati da parte dei controllori sulle strutture appartenenti alla loro stessa Amministrazione. Ottimi risultati ha dato anche il nostro impegno del 2009 (studi, incontri e corsi) sull'attività di servizio alla sicurezza alimentare rappresentato dallo studio di procedure per i controlli e di strumenti da usare sul campo (check-list). La regione ha fatto proprio il nostro indirizzo (e di alcune altre ASL) per cui ora la raccolta dati e il lavoro sul campo sono più omogenei e snelli con aumento della efficienza e della qualità. Nel settore della sicurezza alimentare va ricordata ancora la progressiva integrazione delle nostre attività con altri servizi del Dipartimento. A fianco di quella tradizionale con la SCISP è migliorata anche quella con i Servizi veterinari, che è giunta nel 2009 ad uno standard pressoché ottimale, se si considera che il rapporto tra medici e tecnici, nei due servizi, è invertito e che le rispettive attività, a differenza di quanto comunemente si crede, sono piuttosto diverse, sia per oggetto di intervento sia per metodo. Il settore della nutrizione, sebbene di primaria importanza, è rappresentato da tre soli dipendenti, uno dei quali avventizio. Nonostante l'esiguità delle forze in gioco, che dovrebbe essere corretta, l'impegno nel settore, che fa parte del più grande intervento sanitario sugli stili di vita, è stato rilevante. E' attivo un ambulatorio contro il sovrappeso e l'obesità che, in rete con altri ambulatori affini (per es diabetologia) sul territorio e in ospedale, sostiene centinaia di cittadini in questo delicato settore della tutela della salute. Svolgiamo, di routine, controlli sui menù delle ristorazioni collettive, disponiamo di uno sportello di ascolto sui problemi alimentari nelle scuole e organizziamo, o diamo consulenza, ad attività di educazione sanitaria con i Comuni e gli insegnanti sui tema degli stili di vita, attività fisica ed alimentazione. Siamo anche impegnati nei controlli sulle strutture e sulle procedure della ristorazione collettiva eper evitare casi di intolleranza e allergie alimentari. Abbiamo partecipato al progetti sulla promozione di stili di vita sani, promossi da Ministero e Regione, Okkio alla salute e HBSC. Struttura complessa Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Lo SpreSAL si articola attualmente su tre sedi operative: Chieri, ove ha sede la direzione della Struttura e vengono gestite molte attività amministrative centralizzate; Nichelino e Carmagnola, presso le quali viene garantito lo sportello per l utenza, sono gestite alcune attività decentrate e sono punto di riferimento per il personale che opera sul territorio del distretto. Anche nel 2009 la Struttura ha pienamente raggiunto tutti gli obiettivi di attività, principalmente derivanti da disposizioni regionali. Proprio sulla base della programmazione regionale sono stati garantiti, principalmente, alcuni ambiti di intervento sui quali sono stati realizzati i volumi di attività richiesti: - la prevenzione dei rischi in edilizia: oltre 150 interventi in cantiere nell anno, con un incremento di quasi il 20% rispetto all anno precedente; - la prevenzione dei rischi negli altri comparti (oltre 100 interventi/anno con un incremento, rispetto all anno precedente, del 7%); - la vigilanza sugli infortuni sul lavoro (circa 60 inchieste di polizia giudiziarie); - la vigilanza sulle malattie professionali (oltre 50 inchieste di polizia giudiziaria); - la valutazione tecnica e l espressione di pareri su nuovi insediamenti produttivi (circa 300 progetti esaminati). Oltre agli interventi di controllo, sono state particolarmente valorizzate le iniziative di informazione e formazione, sia rivolte alla popolazione del territorio, sia a supporto della Regione: - apertura di sportello al pubblico per circa 30 ore/settimana su ciascuna delle tre sedi della Struttura; - attività di formazione sulla sicurezza rivolta agli studenti di scuole ad indirizzo tecnico; - incontri informativi rivolti agli operatori del settore edile; - presenza, in occasione di fiere organizzate sul territorio, per sensibilizzare la popolazione sui temi della sicurezza in agricoltura; - partecipazione al progetto regionale numero verde per la sicurezza 53

55 La Struttura si è particolarmente distinta attraverso la partecipazione, a livello regionale, a Comitati istituzionali (esempio Comitato di Coordinamento ex art. 26 D.Lvo 626/94) e gruppi di lavoro (gruppi regionali su rumore, edilizia, agricoltura, malattie professionali, sistemi informativi). Particolare impegno è stato rivolto all attività didattica e di tutoraggio per gli studenti del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione, sulla base della convenzione con l Università degli Studi di Torino. Servizio Veterinario Area A, Sanità Animale Il servizio Veterinario area A è strutturato su n.6 sedi operative, di cui 5 fungono anche da sportello per i cittadini. La sede di direzione è a Chieri, che funge anche da sede di riferimento per le funzioni amministrative e di archivio. Gli obiettivi specifici di competenza raggiunti dalla S.C. Sanità Animale del Servizio Veterinario nel corso del 2009 sono sintetizzati di seguito. a) attuazione controlli PRISA: la previsione di attività, riguardante la sanità animale è stata realizzata al 100% e rendicontata con un ampia relazione dedicata già trasmessa e comunque disponibile agli atti. b) esecuzione interventi prevenzione e controllo BT (Blue Tongue) e altre emergenze L esecuzione degli interventi di prevenzione e controllo della blue tongue è stata portata a termine nei tempi prescritti e su tutte le aziende zootecniche interessate. Tale obiettivo è stato raggiunto senza fare ricorso all opera di veterinari liberi professionisti, come pure sarebbe stato consentito dalla Regione Piemonte. Al termine della campagna vaccinale risultano eseguiti interventi vaccinali ( bovini in 766 allevamenti; ovicaprini in 134 allevamenti, collocando così l ASL TO5 al quarto posto in Piemonte come numero di capi vaccinati e come vaccinazioni per veterinario (3.676 capi a testa). Su indicazione della Regione Piemonte è stata poi effettuata con successo una successiva verifica sull efficacia degli interventi profilattici in ognuna delle celle geografiche (quadrati di 20x20 Km di lato) già utilizzate per il piano di sorveglianza della BT. Per quanto riguarda il piano di sorveglianza sulle cosiddette aziende sentinella è stato proseguito quello predisposto nel 2008 che prevedeva per la nostra ASL la presenza di 14 aziende in cui un certo numero di capi, non vaccinati, vengono controllati con prelievi ematici ogni 15 giorni. Nel 2009 quest attività ha comportato l effettuazione di 336 ingressi in allevamento e prelievi ematici. Sono inoltre state controllate tutte le partite di bovini importate per accertare il rispetto dei requisiti imposti per gli scambi intracomunitari. A questo scopo sono state controllate 918 partite nel corso di 883 sopralluoghi per gli scambi intra UE. Altre emergenze sottoposte all attività di controllo e prevenzione hanno riguardato un focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità in un azienda sita nel Comune di Pancalieri. Il focolaio è stato immediatamente circoscritto e le azioni poste in essere sono risultate efficaci al fine dell estinzione del focolaio stesso in tempi brevi. c) Igiene urbana veterinaria - Attivazione servizi di sportello per gli animali d'affezione I servizi dello sportello, destinati ai cittadini e alle amministrazioni comunali e previsti dalla DGR n del 6/10/08 si sono sviluppati ed evoluti per andare incontro alle esigenze dell utenza e al mutare delle disposizioni regionali. Questo servizio si propone, tra l'altro, di fornire alle Amministrazioni, agli Enti e ai cittadini informazioni ed assistenza relativamente alle norme, alle procedure e ai corretti comportamenti da tenersi nei confronti degli animali che convivono con l uomo. E stato rivisto in collaborazione con la SC Igiene delle produzioni zootecniche Area C il piano di attività NIV che ha consentito di ridurre il livello di sovrapposizione tra il personale delle strutture razionalizzando e migliorando efficienza ed efficacia degli interventi. Servizio Veterinario Area B, Ispezione degli Alimenti di Origine Animale Il servizio Veterinario area B si articola attualmente su n. 2 sedi operative: la sede principale a Carignano, presso la quale è stato concentrata l attività amministrativa, l archivio centrale e le attività di direzione ed una sede satellite, punto di riferimento per il personale che opera sul territorio a Chieri. Sono stati raggiunti il 100% degli obiettivi programmati per ottemperare alle norme nazionali ed alla programmazione regionale. Attività di ispezione presso i macelli 54

56 È stata garantita la copertura dei turni di ispezione presso i macelli di bovini, equini, avicunicoli presenti sul territorio con oltre 800 interventi. Nel corso dell anno sono inoltre state portate a regime le attività di registrazione delle attività svolte e dei risultati ottenuti sul sistema informatizzato regionale Infomacelli. Attività di audit e di controllo sulla commercializzazione degli alimenti di origine animale Il complesso degli interventi è stato rivisto e modificato nell ambito della flessibilità consentita dalle indicazioni regionali e aziendali,sulla base di criteri che tengano conto: dell analisi del rischio sulla base degli elementi scientifici disponibili (risk-based inspection); delle effettive ricadute sulla salute dei fattori di rischio posti sotto controllo valutando, in relazione all importanza per gravità e/o diffusione, non solo l insorgenza di stati di malattia ma anche situazioni di mancato benessere; delle valutazioni sotto il profilo dell efficacia in particolare per gli effetti preventivi specifici (riduzione di uno specifico rischio sanitario) delle azioni adottate per la rimozione dei fattori di rischio. Anche in questo caso gli interventi effettuati sono stati registrati utilizzando l applicativo informatizzato a livello regionale Vetalimenti : Attività di educazione sanitaria e comunicazione Si è lavorato nell ottica di individuare sinergie per migliorare le attività di comunicazione istituzionale, ma anche per valorizzare la professionalità del personale della struttura e i risultati raggiunti. Inoltre, l approccio multidisciplinare e l instaurarsi di collaborazioni con altre istituzioni hanno consentito di raggiungere notevoli risultati così sintetizzati: - predisposizione di opuscoli informativi su tematiche inerenti la sicurezza alimentare per le donne in gravidanza e la popolazione anziana; - in collaborazione con l Azienda Ospedaliera Regina Margherita, preparazione di uno stampato per i bambini malati oncologici; - predisposizione di opuscoli informativi su tematiche inerenti la sicurezza alimentare per i cittadini - crescita di un gruppo di lavoro interdipartimentale sulla sicurezza alimentare (CeIRSA) - interventi diretti in aula e con gli insegnanti nelle scuole su tematiche inerenti gli alimenti di origine animale - realizzazione di opuscoli su differenti tipi di alimenti di pregio prodotti sul territorio - predisposizione di interventi informativi e di indirizzo per le imprese con l obiettivo di rimuovere i fattori di rischio e incrementare i livelli di sicurezza alimentare - gestione di un portale internet per la sperimentazione di attività multidisciplinari di comunicazione del rischio nel campo della sicurezza alimentare gestito autonomamente presso la sede di Carignano ( - presentazione dei risultati delle attività di ricerca a convegni e congressi nazionali ed internazionali - pubblicazione di articoli scientifici e divulgativi su riviste nazionali ed internazionali - attività di didattica e tutoraggio per gli studenti della facoltà di Medicina Veterinaria e della Scuola di Specializzazione in Ispezione degli alimenti di Origine Animale. Servizio Veterinario Area C Igiene delle Produzioni Zootecniche Il servizio Veterinario area C si articola attualmente su n. 2 sedi operative: o la prima a Chieri, dove ha sede il Dipartimento di Prevenzione, presso la quale è stata concentrata, la maggioranza del personale, tutta l attività amministrativa, l archivio centrale e le attività di direzione; o la seconda, con sede a Moncalieri, ospita il personale che opera in tale distretto. Sono stati raggiunti gli obiettivi previsti dal Prisa nonché sono stati effettuati i controlli programmati in ottemperanza alle norme nazionali e regionali con interventi nei seguenti settori: - riduzione del rischio di contaminazione dei mangimi e corretto utilizzo degli additivi. - corretto impiego del farmaco veterinario - verifiche sulla presenza di residui nelle carni e nel latte - rispetto del benessere degli animali negli allevamenti zootecnici e degli animali da compagnia - verifiche sul trasporto degli animali - riduzione del rischio di contaminazione nella filiera della produzione e trasformazione del latte - verifiche sulla sperimentazione animale - verifiche sulla riproduzione animale - verifiche sugli impianti ed allevamenti utilizzatori di sottoprodotti di origine animale - attività di Audit sovra zonali, in collaborazione con il personale delle altre ASL piemontesi, in ambito lattiero caseario e mangimistico. 55

57 E stato rivisto in collaborazione con la SC Sanità Animale area A il piano di attività NIV che ha consentito di ridurre il livello di sovrapposizione tra il personale delle strutture razionalizzando e migliorando efficienza ed efficacia degli interventi. Sono stati inoltre realizzati interventi finalizzati ad incrementare e diffondere la conoscenza tra gli operatori delle filiere produttive e tra i medici veterinari libero professionisti per quanto riguarda la gestione del farmaco veterinario presso gli allevamenti. Sono state realizzate pertanto numerose iniziative di formazione: - corsi per i trasportatori di animali con rilascio di patentino - incontri sulle innovazioni normative rivolti ad operatori e a veterinari liberi professionisti. Il personale della struttura ha svolto inoltre un ruolo attivo nell attività di didattica e di tutoraggio per gli studenti della facoltà di Medicina Veterinaria e per il corso di laurea per Tecnici della Prevenzione. Consolidamento delle iniziative a sostegno dei soggetti fragili Contributi economici a sostegno domiciliarità E stato avviato, concordemente con i Consorzi socio-assistenziali, la sperimentazione indirizzata a sostenere la domiciliarità degli anziani non autosufficienti attraverso l assegno di cura non tanto (da parte dell Asl To5) quale rimborso di spese sostenute o di sostegno al reddito ma quanto riconoscimento del carico assistenziale che una famiglia sostiene garantendo l assistenza al proprio congiunto. Si rimanda per l approfondimento al capitolo relativo alle attività domiciliari. Emergenza caldo Un ulteriore azione che si è andata consolidando nel corso degli anni è stata quella relativa a garantire durante la stagione calda una rete di collegamento medici di medicina generale servizi aziendali servizi sociali comunità che permetta ai soggetti con limitata protezione sociale e/o affetti da condizioni cliniche specifiche di disporre di un efficace azione di supporto e intervento. Migranti Con Determina n.578 del 30/04/09, è stato costituito un Gruppo di lavoro Migranti e servizi con il compito di quantificare il fenomeno demografico presente sul territorio dell ASLTO5, analizzare il quadro normativo di riferimento, analizzare le modalità di accesso ai servizi individuando difficoltà o disequità nell erogazione delle prestazioni dovute, selezionare le criticità presenti e proporre soluzioni di superamento. Il Gruppo costituito ha quantificato il totale degli stranieri presenti sul territorio pari a circa il 6,2% della popolazione totale (v.capitolo sulle caratteristiche della popolazione), ha censito le iniziative intraprese nei vari servizi aziendali e attraverso u questionario ha cercato di individuare le difficoltà emergenti nel rapporto con la popolazione migrante e le esigenze formative degli operatori sanitari atte a superare difficoltà nell incontro. Le informazioni raccolte hanno permesso di individuare una prima serie di iniziative da intraprendere quali il potenziamento dei Centri ISI in tutti i Distretti, eventi formativi di aggiornamento sulla normativa in materia di assistenza agli stranieri, inserire nel sito aziendale un area riservata agli operatori con i riferimenti normativi, pianificare percorsi assistenziali per evitare recrudescenze per TB, programmare su tutti i Distretti interventi di Educazione alla salute nelle scuole. 56

58 Gli obiettivi del PRR Assistenza sanitaria collettiva 1 Rafforzamento ruolo assistenza collettiva attraverso lo sviluppo di competenze epidemiologiche per disporre di elementi informativi sullo stato di salute della popolazione ed assumere le decisioni di priorità nell ambito della definizione dei Profili e piani di salute (PEPS). Le competenze epidemiologiche si sono sviluppate attraverso la crescita professionale di un gruppo di operatori interni con la supervisione di un professionista esterno. Attualmente i referenti interni per la funzione epidemiologica sono in grado di garantire le necessarie elaborazioni statistiche per descrivere le caratteristiche demografiche, socio economico e di salute della popolazione, indispensabili per sostenere i percorsi di costruzione dei piani di salute (PEPS) da parte delle Amministrazioni locali. Il percorso dell Asl TO5, partendo dalle indicazioni contenute nel PSSR , nella L.R 18/2007, nelle Linee-Guida 2008, nell Atto aziendale, si è sviluppato in questo modo : ANNO 2006 DOCUMENTI PRODOTTI Relazione sullo Stato di salute della popolazione dell ASL 8 basati sui dati di mortalità. (Documento per la Conferenza dei Sindaci.Giugno 2006,elaborato dal Dipartimento di Programmazione e Controllo ) Relazione su: La mortalità per tumori nell ASL 8 negli anni (Elaborato dal Dipartimento di Programmazione e Controllo, marzo 2007 e consultabile nel sito aziendale) FORMAZIONE Adesione al corso di Formazione Regionale Corso di Formazione dei Referenti Regionali (facilitatori) di preparazione al ruolo di facilitatori di processo da parte dei: direttori di distretto, referente aziendale educazione sanitaria e promozione salute, medico igienista con competenze in epidemiologia svoltosi nel 2007 Partecipazione tra i collaboratori di ricerca alla RSF biennale "La costruzione dei profili e piani di salute in un contesto di sostenibilità territoriale: due percorsi di ricerca-azione"(presentatore :asl 10) Anno 2007 Costituzione di un Gruppo di lavoro Aziendale: (D. Dir. Gen. n.ro 893 del 01/10/2007) Definizione del mandato al gruppo di lavoro aziendale PePS: (Assegnazione ai dirigenti del Gruppo di specifici obiettivi aziendali anno 2007 ). FORMAZIONE Proseguimento della partecipazione alla RSF biennale "La costruzione dei profili e piani di salute in un contesto di sostenibilità territoriale: due percorsi di ricerca-azione"(presentatore asl 10-Pinerolo) Anno 2008 Definizione del mandato al gruppo di lavoro aziendale PePS: (Assegnazione ai dirigenti del Gruppo di specifici obiettivi aziendali anno 2008 ). FORMAZIONE Convenzione tra il Dipartimento di Sanità Pubblica e Microbiologia dell Università degli Studi di Torino e l Azienda Sanitaria TO5 per una attività di tutoraggio allo sviluppo dei PEPS sotto il profilo epidemiologico (Det. DG 1449 e. Sviluppo del progetto: la partecipazione nella costruzione sociale dei PePS:un percorso di ricerca-azione nella Asl8, inserito nella programmazione della attività di Educazione Sanitaria e Promozione della Salute per gli anni 2007/08 della ASL (Fin DDR 308/6). DOCUMENTI PRODOTTI o Relazione Finale del progetto la partecipazione nella costruzione sociale dei PePS:un percorso di ricerca-azione nella Asl8 e sua pubblicazione sul sito aziendale Costruzione e sviluppo di momenti di confronto e discussione rivolti agli amministratori locali, Consorzi Socio Assistenziali, Associazioni di Volontariato. 57

59 Anno 2009 Definizione del mandato al gruppo di lavoro aziendale PePS: (Assegnazione ai dirigenti del Gruppo di specifici obiettivi aziendali anno 2009 ). Attivazione dei laboratori di salute distrettuali da parte dei Comitati dei Sindaci di Distretto: Partecipazione agli incontri con i Comitati dei sindaci di distretto per la attivazione dei laboratori di salute. DOCUMENTI PRODOTTI Collaborazione con i servizi Socio Assistenziali alla stesura della relazione sugli sviluppi locali dei PePS (richiesta dall Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte) per l assegnazione dei fondi dedicati. Elaborazione della Traccia Strutturata del Profilo di Salute della aslto5 Gli SVILUPPI prevedibili per l anno 2010 sono i seguenti : Definizione del mandato al gruppo di lavoro aziendale PePS con l assegnazione ai dirigenti del Gruppo di specifici obiettivi aziendali anno 2010 Partecipazione attiva alla definizione dei laboratori locali Partecipazione attiva alla costruzione del Profilo di Salute Distrettuale Collaborazione alla definizione del Piano di Salute Distrettuale Definizione ed avvio di un piano di comunicazione verso il Servizio Sanitario (MMG), amministratori pubblici, cittadini competenti, istituzioni sociali e volontariato. 2 Potenziamento della prevenzione attraverso azioni - di promozione di comportamenti salutari rivolti alla popolazione; - di informazioni inerenti i rischi maggiori presenti nelle diverse fasce della popolazione; - di informazioni inerenti gli alimenti di origine animale; - di monitoraggio-controllo delle condizioni di rischio, più significativi per la popolazione, negli ambienti di vita; - di individuazione e intervento negli ambienti di lavoro al fine di ridurre gli infortuni e le malattie professionali nei settori a maggior rischio; - di sviluppo degli interventi di screening oncologici (tumori mammella, utero e colon); - di consolidamento degli interventi rivolti al controllo delle malattie infettive; - di valutazione degli interventi effettuati onde verificarne l efficacia. L azione informativa è stata centrata su gruppi di popolazione selezionata rispetto al rischio: a) verso le donne in gravidanza; b) verso gli stranieri per favorirne l integrazione e l accesso ai Servizi; c) verso soggetti affetti da condizione clinica specifica: scompenso cardiaco, diabete; d) verso le donne per consolidare le azioni di sostegno all allattamento al seno. In campo veterinario, oltre a partecipare a diversi gruppi interprofessionali, il CeIRSA (Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla sicurezza alimentare) promuove l informazione su emergenze contingenti attraverso l aggiornamento costante del proprio sito e con pubblicazioni periodiche. I Servizi del Dipartimento di prevenzione hanno realizzato i propri impegni intervenendo e organizzando l attività di controllo, monitoraggio e verifica negli ambienti di vita e di lavoro secondo i programmi regionali e secondo la specifica realtà del nostro territorio. L attività connessa al Progetto Serena è oggetto di una profonda riorganizzazione tendente a realizzare il necessario sviluppo operativo che consolidi e rafforzi l esistente relativo ai programmi di screening del carcinoma dell utero e mammella e lo sviluppo del programma di screening del carcinoma del colon, avviato nel corso del L integrazione degli interventi di prevenzione e la valutazione dell efficacia degli stessi si sta realizzando attraverso lo sviluppo della Direzione integrata della prevenzione, rispetto alla quale l Asl TO5 è stata inserita nell ambito dell avvio sperimentale sotto il coordinamento dell Asl TO3. 58

60 Assistenza distrettuale 3 Sviluppo delle cure primarie attraverso azioni - di consolidamento dei Gruppi di Cure Primarie già esistenti (Vinovo La Loggia Pino T.se - Carignano); - di sostegno allo sviluppo di altri Gruppi di Cure Primarie (Moncalieri e Trofarello; Carmagnola; Chieri, Riva di Chieri, Castelnuovo Don Bosco e Bandissero T.se; Nichelino e None); - di miglioramento e sviluppo delle forme di fornitura diretta (anche al domicilio) di farmaci, protesi, ausili e materiali di integrazione valutando, in tale ambito, la dichiarata disponibilità delle farmacie territoriali; - di monitoraggio dei processi di condivisione della continuità assistenziale (territorio-ospedale-territorio) al fine di garantire al cittadino percorsi di interventi accompagnati; - di valutazione multiprofessionale per le condizioni di maggiore complessità (anziani-disabili); - di avvio in stretta collaborazione con i Consorzi socio-assistenziali degli sportelli unici sanitari-sociali affinché il cittadino (in particolare per gli interventi di integrazione) abbia unici riferimenti, utilizzando anche i Gruppi di Cure Primarie. I 4 GCP,avviati nel 2008, sono stati sviluppati e implementati, con progressivo adeguamento alle indicazioni e requisiti della DGR 105/09 e con Determina regionale n.648 del 21/10/2009 sono stati individuati e approvati alla sperimentazione tutti i progetti aziendali presentati. Sono stati altresì attivati i previsti AMO nelle quattro sedi, di cui tre Rischio cardiovascolare e uno Obesità soprappeso. Nel 2008 il Comune di Trofarello ha messo a disposizione un terreno per procedere alla costruzione della Casa della Salute e di. E stata pertanto stilata una convenzione con il Comune di Trofarello ed il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-assistenziali e si è proceduto a inserire la richiesta del necessario finanziamento nel programma di investimenti in edilizia ed attrezzature sanitarie, che è stato approvato con DGR 40 del 13/07/2009. A seguito dell approvazione del finanziamento di euro, si è proceduto alla preparazione del bando di gara per la progettazione di una Casa della Salute e di un Centro Salute Mentale con annesso centro diurno, che è stato pubblicato nel mese di giugno. L aumento della fornitura diretta è costante per i farmaci e i presidi. E stato attuato nel 2009 un accordo con le farmacie per sviluppare ulteriormente una modalità di fornitura di prodotti di assistenza integrativa con riduzione dei costi di gestione e semplificazione del percorso del cittadino. Per la continuità assistenziale si veda il paragrafo specifico. L Atto aziendale ha individuato nell Ufficio di coordinamento delle attività territoriale la sede nella quale rivedere i processi valutativi in atto La porta unica di accesso del cittadino è stata avviata nel 2008, consolidata e sviluppata nel 2009.Sulla base dei protocolli di intesa stipulati con tutti gli Enti Gestori sono stati avviati gli sportelli unici sanitari e garantiti sia i cinque ambiti/funzioni/compiti di intervento previsti che il 70% delle prestazioni/attività previste dall All. A della DGR / Sviluppo dell integrazione socio-sanitaria attraverso azioni - di messa in atto degli interventi previsti nei Piani di Zona e negli Accordi di programma. Con i Consorzi che non hanno ri-avviato il processo di valutazione dei Piani di zona e quindi di predisposizione di quelli nuovi si è proceduto alla verifica degli Accordi di programma individuando le particolare criticità emerse in questi anni. Con il Consorzio di Nichelino si è proceduto al rinnovo e alla sottoscrizione dell Accordo di programma. Con i Consorzi di Chieri, Carmagnola e prossimamente a Moncalieri si è riavviato nel corso del 2010 il percorso di ridefinizione dei Piani di zona. 5 Sviluppo degli interventi per la tutela della salute della popolazione anziana attraverso azioni - di sostegno alla domiciliarità mediante l utilizzo * degli assegni di cura ; * di interventi residenziali temporanei di sostegno; - di sviluppo della residenzialità mediante * l incremento dei posti letto disponibili al 2% della popolazione > a 65 anni nel 2010; * l individuazione di interventi specifici rivolti ai pazienti affetti da Morbo di Alzheimer nelle fasi iniziali della malattia. 59

61 Per gli assegni di cura si veda quanto scritto nel capitolo domiciliarità e sostegno alla fragilità. Per quanto riguarda gli interventi residenziali temporanei di sostegno e l incremento dei posti letto disponibili si veda quanto scritto nel capitolo residenzialità. 6 Sviluppo degli interventi a favore delle persone con disabilità attraverso azioni - di condivisione della rete assistenziale locale ambulatoriale, domiciliare, semiresidenzialità e residenzialità; - di garanzia di riferimenti distrettuali per la valutazione multidisciplinare e per la definizione dei progetti individualizzati. Tra Distretti e Consorzi esiste una forte azione integrata sia nelle fasi di programmazione sia nelle fasi gestionali: il nostro territorio risulta carente di risposte adeguate al fabbisogno che dovrebbero in parte realizzarsi nei prossimi due anni. Per gli aspetti valutativi si veda quanto scritto sopra nel capitolo sviluppo cure primarie. 7 Riordino dell area materno-infantile attraverso azioni - di definizione dei riferimenti locali che permettano di sostenere i percorsi assistenziali necessari mediante il consolidamento della rete dei servizi; - di sostegno alla maternità-parto-puerperio garantendo il rispetto delle convinzioni personali nell ambito della sicurezza degli interventi e della loro efficacia sostenendo modalità operative che permettano di vivere la gravidanza fisiologica e il parto come eventi naturali. Nell Atto aziendale è stata inserita l organizzazione consultoriale nell ambito del Dipartimento maternoinfantile; ciò ha permesso lo sviluppo della ridefinizione delle finalità del consultorio e una maggiore chiarezza dei punti di riferimento gestionali che passa attraverso un analisi organizzativa approfondita di cui il Dipartimento se ne è fatto carico. La stesura nel 2008 del Percorso nascita ha permesso di descrivere il Percorso in tutte le sue componenti territoriali e ospedaliere e di identificare le principali criticità sulle quali lavorare. Le opportunità diverse di espletare il parto fisiologico permettono di valutare specificatamente l interesse e i desideri della donna affinché il momento del parto risulti il più vicino possibile alle esigenze dichiarate.tutto ciò avviene nel contesto della preparazione del parto e del post-parto con la promozione dell allattamento al seno. 8 Riordino della salute mentale attraverso azioni - di ridefinizione della rete dei servizi locali con particolare attenzione * ai presidi residenziali per le fasi di acuzie; * a garantire momenti di residenzialità locali per i ricoveri estensivi; * a sviluppare momenti di residenzialità per il reinserimento sociale; - di integrazione operativa in particolare con le aree di intervento dell età infantile-adolescenziale (NPI) e anziani (UVG) onde garantire percorsi di continuità condivisa che evitino al cittadino fasi o momenti di cadute assistenziali. Nell ambito dell Asl TO5 è presente una Casa di cura ad indirizzo psichiatrico (Villa di Salute di Trofarello) la quale è in fase di profonda ristrutturazione sino all autunno del 2010 che non permette di avviare operativamente una valutazione sulla possibilità di realizzare un accordo per migliorare il sistema di risposta alla fase acuta. L attuale dotazione di 8 posti letto in SPDC è assai insufficiente e fino alla costruzione del Nuovo ospedale non sarà possibile disporre di nuovi spazi. E stato costituito un gruppo di lavoro permanente con la Case di cura Villa Turina Amione di San Maurizio Canadese e Villa di Salute di Trofarello per applicare la DGR n del 17/03/2008 e comunque per giungere ad un livello di più funzionale collaborazione. In particolare con Villa Turina, è stato stipulato un accordo per l utilizzo di n.5 posti letto per acuti, che ha permesso, tra l altro, di superare senza criticità la fase critica del periodo di ristrutturazione del reparto SPDC avvenuta nell estate del E stato predisposto il Piano Locale della Salute Mentale per il biennio che ha individuato nelle diverse aree di lavoro (area dell inclusione, area dell integrazione e della rete, area della prevenzione e area dell urgenza) le criticità presenti e le proposte di superamento. Tra l altro, è stato elaborato un protocollo sulle urgenze/emergenze di situazione con problematiche di disagio mentale tra DSM, DPD, NPI e DEA dell Ospedale di Moncalieri. 60

62 9 Riordino dell area delle dipendenze attraverso azioni - di riorganizzazione delle attività dei servizi ridefinendo la propria funzione secondo le indicazioni che saranno concordate con la Regione al fine di sviluppare una rete sociale e sanitaria che permetta di sviluppare in modo coordinato azioni di prevenzione e promozione di progetti per la riduzione dei rischi e dei danni. E stata avviata, a seguito delle indicazioni regionali, la verifica territoriale della rete sociale e sanitaria esistente al fine di dar corso nel 2009 alla definizione formale dei rapporti e all inserimento nell ambito della organizzazione dipartimentale. Assistenza ospedaliera 10 Riordino della rete ospedaliera attraverso azioni - di ridefinizione delle specifiche funzioni e ruolo nella realtà locale e nel sistema ospedaliero più generale considerando anche la realtà del privato accreditato; - di individuazione nel sistema residenziale territoriale di posti letto che garantiscano i percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio; - di implementazione dell area di post-acuzie con particolare attenzione alle condizioni connesse alla riabilitazione, Il percorso di ridefinizione della funzione degli Ospedali dell Asl TO5 è strettamente connesso alla progettazione del Nuovo ospedale di Moncalieri e al ruolo che lo stesso avrà nella rete provinciale. Gli Ospedali di Carmagnola e Chieri hanno in corso una forte ristrutturazione che terminerà nel 2012 (Carmagnola) e nel 2010 (Chieri). E stato concluso lo studio di fattibilità del Nuovo Ospedale, che ha confermato la possibilità di costruire il Presidio nella zona Carpice. Si dovrà ora procedere all accordo di programma e agli atti necessari per l attivazione dello studio preliminare. Sono stati definiti (si veda capitolo della residenzialità) posti letto specifici destinati alla continuità assistenziale e all alta complessità. L area della post-acuzie è stata riorganizzata definendo un dipartimento nel quale sono state inserite le funzioni di geriatria, di lungodegenza e di riabilitazione. Per garantire maggiori processi di continuità assistenziale (si veda capitolo della continuità assistenziale) è stato stipulato un accordo specifico con la Casa di cura San Luca e nel corso del 2009 si è lavorato ad un accordo con Villa Adriana finalizzato a identificare le caratteristiche dei pazienti assistibili dalla struttura che è diventato operativo dal mese di giugno Riduzione del tasso di ospedalizzazione attraverso azioni - di miglioramento dell appropriatezza dei ricovero sviluppando le aree di ricovero diurno, le attività organizzate ambulatoriali; il sistema residenziale e domiciliare territoriale. Il tasso di ospedalizzazione dell Asl TO5 si colloca a livello piemontese sul livello medio-basso. Il grado di appropriatezza delle attività ospedaliere è assai soddisfacente. Lo sviluppo del ricovero diurno è in corso e per il quale qualche azione di miglioramento soprattutto di carattere organizzativo e gestionale è possibile. In ambito ambulatoriale l attività si è sviluppata cercando di creare consenso e condivisione sui percorsi diagnostici e terapeutici e, contemporaneamente, operando con i medici di medicina generale per la definizione dei criteri di priorità clinica. Nell ambito dei percorsi destinati alla gestione delle malattie croniche dovrà essere assunta come riferimento organizzativo-gestionale la capacità di garantire le prestazioni specialistiche in modo più efficiente permettendo l accesso contemporaneo a più specialisti e, quindi, mettendo a disposizione più professionalità garantire anche un processo maggiormente efficace. Il sistema residenziale e domiciliare (vedi capitoli specifici) è oggetto di un forte sviluppo che durerà ancora nei prossimi due-tre anni per giungere a disporre di un sistema assistenziale che si fondi sui tre assi domicilioresidenza-ospedale con capacità autonome di buon livello ma con grande capacità di integrazione che permetta lo svolgimento appropriato della ruolo di ogni settore. Se i tre settori non hanno capacità autonome sufficienti è evidente che il bisogno assistenziale si riversa dove può trovare una risposta indipendentemente dall appropriatezza teorica. 61

63 12 Sviluppo dei regimi di assistenza alternativi al ricovero ordinario attraverso azioni - di implementazioni degli interventi residenziali nelle condizioni di impossibilità all assistenza domiciliare; - di implementazione degli interventi di ricovero diurno e ambulatoriali. Sullo sviluppo del sistema residenziale si veda il capitolo specifico. Sulla possibilità, su quanto già raggiunto nei ricoveri diurno e ambulatoriale si vedano i capitoli specifici. 13 -Messa a regime delle Aziende ospedaliere universitarie Non riguarda l Asl To5 14 Regolamentazione dell offerta degli erogatori privati attraverso azioni - di maggiore integrazione operativa sviluppando accordi e piani di intervento specifici. Dal 1 gennaio 2008 è stato avviato operativamente un accordo con la Casa di cura San Luca per lo sviluppo della funzione di lungodegenza (si veda capitolo della Continuità assistenziale). Nell autunno del 2008 è stato stipulato un accordo con la struttura Centro Lisa per l attività inerente gli interventi di cataratta in concomitanza allo sviluppo dell attività oculistica diurna presso il Distretto di Nichelino, che è proseguito per tutto l anno Nel 2009 si è lavorato ad un protocollo d intesa con Villa Adriana finalizzato a identificare le caratteristiche cliniche dei pazienti che possono trovare adeguata assistenza nella struttura convenzionata; il protocollo è stato siglato ed è operativo dal mese di giugno Il DSM ha iniziato a lavorare ad una intesa preliminare con Villa di Salute per posti letto in lungodegenza, in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione che termineranno nell autunno del Migliorare l accesso ai servizi sanitari attraverso azioni - di sviluppo dei CUP sia a livello locale sia sovraziendale; - di miglioramento dell accesso attraverso percorsi selettivi sulla base della priorità clinica. E prioritario per l Asl To5 dar seguito ad un programma di revisione della struttura informatica non più sufficiente alle esigenze del sistema sanitario. L attuale struttura informatica non è in grado di sostenere implementazioni aggiuntive e, pertanto, va aumentata la capacità di risposta del CUP valutando attentamente le ricadute operative.(vedi allegato n. 6). Dal mese di dicembre 2009, si è comunque reso operativo l applicativo che consente ai centri di prenotazione dei Distretti la prenotazione di prestazioni presso altre ASL della regione Piemonte. Il nuovo CUP aziendale e Sovracup saranno interamente operativi per tutte le funzioni dall autunno del Razionalizzare l utilizzo del farmaco attraverso azioni - di sviluppo della responsabilizzazione dei sanitari prescrittori, in particolare negli aspetti riguardante l appropriatezza; - di implementazione della fornitura diretta; - di revisione dei prontuari terapeutici. La maggiore responsabilizzazione si è stimolata attraverso la condivisione delle scelte, la partecipazione ai processi decisionali delle rappresentanze professionali, il monitoraggio dell attività. Gli indicatori dell attività prescrittiva dei medici di medicina generale collocano l Asl TO5 sui livelli medio-bassi rispetto alla Regione. Sono stati svolti incontri con specialisti ospedalieri e ambulatoriali allo scopo di sviluppare consapevolezza e appropriatezza nell uso dei farmaci e corsi di formazione sull appropriatezza prescrittivi rivolti sia ai MMG e PLS con particolare attenzione al coretto utilizzo del farmaco equivalente sia ai medici dipendenti. La fornitura diretta dei farmaci è in costante aumento da alcuni anni. E stata rivista la Commissione del Prontuario farmaceutico che ha elaborato il nuovo Prontuario Terapeutico Aziendale, inserito sul sito aziendale e quindi a disposizione di tutti i medici dipendenti e convenzionati. 62

64 17 Riorganizzare la rete dei servizi diagnostici attraverso azioni - di revisione organizzativa sulla base delle indicazioni regionali; - di sviluppo di accordi locali con i privati accreditati. La riorganizzazione dei tre Laboratori presenti ha portato all accorpamento di quello di Moncalieri con Carmagnola con una redistribuzione degli esami effettuati. Gli attuali due Direttori hanno predisposto una ridefinizione dei compiti di ogni specifica sede assegnando ad ognuna uno zoccolo comune e una quota di indagini da organizzare per l intero territorio. Nel 2009, secondo quanto previsto dalla DGR del 3 agosto 2007, è continuata l integrazione tra le tre sedi che ha trovato alcune difficoltà per problemi informatici in corso di risoluzione. A fine anno dovrebbe essere completato il nuovo Laboratorio di Moncalieri e pertanto ci saranno le condizioni strutturali per rivedere ulteriormente le possibilità di integrazione. Gli accordi con i privati accreditati sono stati stipulati alla fine del 2008; la quota di esami di Laboratorio prodotta dai Laboratori accreditati presenti sul territorio dell ASL TO5 non risulta particolarmente significativa e nel corso del 2009 si è mantenuta ampiamente nei limiti previsti dai contratti. 18 Riorganizzare le attività riabilitative attraverso azioni - di ridefinizione dei percorsi riabilitativi coinvolgendo la rete dei servizi interni ed esterni compresi i privati accreditati. E stato organizzato un gruppo pluriprofessionale che ha esaminato la condizione operativa esistente pubblica e privata valutando anche la distribuzione delle sedi dove la domanda trova risposta. E stato definito un modello di interrelazione all interno del Dipartimento della post-acuzie tra le funzioni di post-acuzia medica e di post-acuzia riabilitativa; è stato definito un progetto aziendale sulle funzioni ed attività degenziali del Dipartimento presso l Ospedale di Carmagnola; è stato definito un modello di gestione della cronicità fisica nell anziano attraverso la proposta di attivazione tra la ASL TO5 e Agenzie esterne di Attività fisica Adattata; è stato definito il protocollo d intesa tra il Dipartimento medico e quello della Post-acuzie con Villa Adriana per pazienti di lungodegenza e riabilitativi.; è stato definito un documento per la definizione di accordi con Don Gnocchi di Torino, che sta per diventare operativo. 19 Riordinare il processo di autorizzazione e accreditamento istituzionale Nel 2009 due medici ed un dirigente infermieristico di Direzione Sanitaria e due CPSE (P.O. di Carmagnola e P.O. di Chieri) hanno partecipato al progetto formativo Regionale Qualità ed accreditamento per facilitatori/valutatori delle Aziende Sanitarie e sono stati abilitati quali Facilitatori e verificatori nell ambito del Sistema di Accreditamento Regione Piemonte. In seguito, gli stessi hanno svolto collaborazione istituzionale presso l ARESS, effettuando verifiche presso altre aziende. Tale partecipazione ha notevolmente contribuito alla diffusione della cultura dell accreditamento in ambito aziendale. Nel corso dell anno è proseguita secondo programma l implementazione del piano di miglioramento per il superamento delle criticità rilevate nella verifica ARESS del PDTA Protesi d anca in elezione, effettuata a Chieri nel maggio Inoltre, nel corso del 2009, dei gruppi di lavoro istituiti ad hoc hanno lavorato alla contestualizzazione in ambito aziendale di alcuni PDTA/PIC regionali.sono stati definiti ed approvati dalla Direzione Sanitaria d Azienda il PDTA ictus ed il PDTA per gli interventi di adenotonsillectomia in età pediatrica. In seguito alla partecipazione al relativo corso regionale, è stato definito in ambito aziendale il Percorso intestino irritabile e malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD). Alcuni medici ed infermieri ospedalieri e MMG fanno parte del gruppo regionale per la definizione del PIC Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), attivato nel 2009, e coordinano a livello aziendale la contestualizzazione dello stesso alla realtà locale. L ASL TO5 è stata individuata dall ARESS quale responsabile della formazione regionale per la diffusione del PIC BPCO, che inizierà nel prossimo autunno. Inoltre, a livello aziendale è iniziata nel 2009 la definizione del PDTA frattura di femore nell anziano, ora in fase di approvazione. I medici che coordinano il lavoro a livello aziendale sono componenti del corrispondente gruppo di lavoro regionale. 63

65 Aspetti generali amministrativi 20 Razionalizzare la rete dei servizi amministrativi e di supporto attraverso azioni - di individuazione dei servizi amministrativi, logistici, tecnico - economali e di supporto da sviluppare a livello sovra-aziendale definendo ed attivando il progetto di riordino. Nell anno 2008, con l adozione dell Atto Aziendale sono state poste le necessarie premesse di natura organizzativa dell attività amministrativa e di supporto aziendale prevedendo quali principi generali (art. 75 dell Atto Aziendale) che: - le strutture di supporto mettono a disposizione del complesso dei servizi aziendali le risorse necessarie a svolgere i propri compiti; - che le stesse garantiscono la funzionalità interna dell organizzazione aziendale mettendo a disposizione il personale, le tecnologie, le attrezzature, le strutture ed i servizi nonché il loro mantenimento; - nell ambito delle strutture di supporto vanno considerate anche le attività che garantiscono il rispetto delle regole normative e finanziarie nelle relazioni contrattuali interne ed esterne all ASL To5. La riorganizzazione dell attività amministrativa e di supporto operata nel corso del 2009, in particolare ha unificato nell ambito di un unico servizio, denominato Approvvigionamento e logistica tutta l attività di acquisizione dei beni (comprese le attrezzature) e dei servizi necessari per l espletamento delle funzioni aziendali e la gestione dei servizi tecnico economali, creando così la necessaria base per dare avvio a forme di collaborazione con altre ASR regionali per le procedure di acquisto sovra aziendali di beni e servizi (in merito si veda il capitolo integrazione interaziendale e utilizzo coordinato delle risorse strutturali ed organizzative ). 21 Riordino delle politiche di acquisto e degli investimenti attraverso azioni - di condivisione sovra aziendale; - di unificazione degli acquisti di prodotti/beni consumati da servizi differenti. Si veda il capitolo integrazione interaziendale e utilizzo coordinato delle risorse strutturali ed organizzative. L ASL TO5 ha prontamente aderito al modello regionale che prevede un organizzazione a rete del sistema di approvvigionamento che si sviluppa con l attività della Società di committenza regionale (l.r. 19/2007) e dalle aree di coordinamento sovra zonale delle ASR (art. 23 della l.r. 18/2007) il cui compito è programmare in forma aggregata l acquisizione di beni e servizi occorrenti alle ASR aderenti. L ASL TO5, nell ambito della succitata attività, quale centrale di committenza, al fine di perseguire la maggior unificazione possibile degli acquisti, ha cercando di orientare le richieste di prodotti e di servizi operando nei confronti delle aziende aderenti e nei confronti dei servizi interni all azienda. All interno dell azienda, nel corso del 2008 sono stati coinvolti i Direttori di Dipartimento, quali validatori unici delle richieste di fornitura provenienti dalle Strutture complesse che li compongono e con lo specifico compito di perseguire la maggiore uniformità possibile dei prodotti da acquisire e da utilizzare, limitando per quanto possibile le richieste e l utilizzo di beni e servizi la cui diversificazione non sia giustificata ai fini della qualità dell assistenza sanitaria erogata. Nel 2009, per quanto riguarda l acquisto di attrezzature, è stata messa a punto una procedura concordata con i Direttori di Dipartimento che stabilisce i tempi (2 volte/anno) e le modalità di richiesta (modulo ad hoc) che evidenzia il motivo della richiesta (sostituzione o innovazione) e fornisce gli elementi indispensabili, quali l impatto organizzativo, la necessità di personale, la necessità di percorsi formativi ecc., per una valutazione di congruità e fattibilità della richiesta. Per quanto riguarda le attrezzature, la tabella sottostante dimostra l impegno economico sostenuto dall Azienda, particolarmente significativo rispetto al valore dei fondi assegnati, utilizzato sia per completare l utilizzo dei nuovi reparti sia per la sostituzione di attrezzature/arredi obsoleti. 64

66 Fondino 2008 Fondino 2009/444 Edisan Fondi Vincolati Fondino 499A Sospesi arredi 3.606, ,15 0, , , ,00 attrezz. Sanitarie , , , , , ,00 attrezz. Non Sanitarie 6.934, ,06 0, , ,60 0,00 Totali , , , , , ,00 Fondino 2008 Residuo al 31/12/ ,63 Speso al 08/09/ ,18 Residuo al 08/09/09 44,45 Fondino 2009 Stanziamento iniziale ,00 Speso al 02/12/ ,35 Residuo al 02/12/ ,65 Fondino 499A Stanziamento iniziale ,00 Speso al 13/01/ ,22 Residuo al 13/01/ ,78 Infine, per quanto riguarda i dispositivi medici, il Sevizio Farmaceutico Ospedaliero ha completato il repertorio con le relative codifiche dei prodotti gestiti che dovrà essere completato con i prodotti gestiti dal Servizio Approvvigionamento e Logistica. L elenco è comunque stato inserito nel sito aziendale con i relativi prezzi per prodotto in modo da fornire ai clinici una visione complessiva dei materiali a disposizione con relativo impatto economico. L acquisto di dispositivi fuori repertorio è oggetto a partire da giugno 2010 di una specifica valutazione da parte di una Commissione all uopo costituita. Nella tabella allegata ASLTO5 Monitoraggio Lavori in corso è dettagliato l elenco dei lavori edili eseguiti e in corso di monitoraggio nel 2009, in base ai diversi finanziamenti. In particolare : nel l Ospedale di Carmagnola, sono continuati i lavori di ristrutturazione che nell autunno del 2010 porteranno al completamento del reparto di Pediatria e del Servizio di Recupero e Riabilitazione. nell Ospedale di Moncalieri, è stato ultimata la ristrutturazione del reparto di Pediatria e del SPDC; sono stati preparati gli atti necessari all avvio della ristrutturazione del reparto di Ortopedia (iniziati a maggio 2010) e del Laboratorio di Emodinamica (lavori avviati a giugno 2010); sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo Laboratorio di Analisi, nell Ospedale di Chieri, sono stati ultimati i lavori di adeguamento del blocco operatorio; sono proseguiti i lavori di ampliamento del Presidio e sono stati preparati gli atti per l avvio dei lavori di ristrutturazione degli spogliatoi e degli ambulatori che inizieranno nel 2010; è stato progettato ed ultimato lo studio di fattibilità del Nuovo Ospedale che è stato presentato all Assessorato regionale, alla Conferenza dei Sindaci e alla cittadinanza; è stato siglato l accordo con il Comune di Trofarello per la costruzione di un edificio destinato ad ospitare la Casa della Salute e il CSM del Distretto di Moncalieri e predisposto il bando di gara che è stato pubblicato. Si vuole altresì evidenziare altri aspetti del lavoro svolto nel 2009 per la particolare rilevanza sull intero sistema aziendale Attuazione dell Atto Aziendale (approvato con det del 29 agosto 2008) L Atto aziendale adottato ad agosto 2008 ha ridisegnato completamente la struttura organizzativa dell ASL, in particolare, ha ridisegnato e ridotto i Dipartimenti che da 15 sono diventati 12. Le Strutture Complesse sono 65

67 67 (una in più rispetto alla situazione precedente) e le Strutture Semplici sono state completamente riviste riducendole da 99 a 50. Nel corso dell anno 2009, il processo di attuazione dell Atto aziendale ha comportato molteplici attività, che hanno visto il diretto coinvolgimento della Direzione Generale Aziendale, del Collegio di Direzione, delle OO.SS di riferimento, del Collegio dei Sindaci e delle Strutture aziendali: - Individuazione e nomina dei Direttori di Struttura complessa (il cui processo, stanti le indicazioni regionali sull evoluzione dei costi di gestione, sono ancora in corso per alcune figure) - Individuazione e nomina dei Direttori di Dipartimento e approvazione dei relativi Regolamenti; - Individuazione e nomina dei responsabili delle Strutture semplici. Unitamente alle sopra indicate attività, si è reso necessario rivedere e completare la situazione relativa all individuazione ed attribuzione degli incarichi professionali per i dirigenti aziendali che hanno maturato i cinque anni di anzianità. L attribuzione degli incarichi professionali ai dirigenti ha concluso il complesso processo di attuazione dell Atto aziendale ed ha raggiunto l obiettivo di avere tutti i dirigenti dell azienda (con anzianità superiore a 5 anni) titolari di un incarico professionale, diversamente graduato, riconosciuto e determinato, sia sotto il profilo formale e sia sotto il profilo economico, superando la precedente situazione aziendale che vedeva ancora più di un centinaio di dirigenti senza incarico formalmente riconosciuto. Si è anche proceduto a rivedere e siglare con le OOSS il regolamento sulla valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei dirigenti dell area medico-veterinaria, professionale, tecnica ed amministrativa (determina n.953 del 31 luglio 2009). E stato iniziato analogo percorso per il personale del Comparto con una Commissione paritetica che ha ultimato il documento nel mese di giugno Si è data attuazione all art.74 dell Atto Aziendale relativo all istituzione del Servizio delle Professioni Sanitarie, individuando, a seguito di procedura concorsuale, il Dirigente responsabile e definendo la struttura del Servizio attraverso un percorso condiviso che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione attiva del Collegio di Direzione ed in particolare dei Direttori di DMO e di Distretto. Con determina n.105 del 29 gennaio 2010 è stato altresì istituito, in attuazione della DGR n del 2/11/09, il Servizio Sociale Aziendale di cui si sta definendo la struttura. Con l Atto Aziendale all art. 46 è stata istituita la Direzione integrata della Prevenzione e si è dato inizio alla ricognizione delle attività di prevenzione in essere in Azienda, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi, in attesa delle indicazioni regionali sulla costituzione della Direzione. 23- Revisione sistema informatico Il percorso di revisione del sistema informatico aziendale, secondo le linee che si erano delineate nel PRR , è stato delineato nella seconda parte dell anno 2008 e la relativa documentazione, espressamente richiesta dal Direttore regionale Sanità, è stata trasmessa, alla direzione regionale richiedente per i necessari pareri di compatibilità al sistema regionale, nel mese di settembre Atteso che il programma aziendale, inviato a settembre 2008, prevedeva la collaborazione diretta con l ASL da parte del CSI Piemonte, la Direzione regionale Sanità alla metà del mese di aprile 2009, ha trasmesso il parere in merito agli affidamenti diretti al CSI Piemonte, pertanto, solamente dal quel momento l Azienda è stata in grado di procedere concretamente allo sviluppo del programma di revisione del sistema informatico, come specificato con determinazione n. 700 del 9 giugno Con la successiva determinazione n. 949 del 31 luglio 2009 l Azienda ha affidato al CSI Piemonte, nel rispetto delle indicazioni di cui al citato parere regionale, il servizio di gestione, manutenzione e sviluppo del sistema informatico integrato dell ASL To5; nell accordo con il CSI Piemonte è stata prevista l attivazione delle seguenti strutture di governo: Cabina di regia; Comitato Esecutivo; I Gruppi di lavoro tematici. La Cabina di regia, contestualmente all affidamento al CSI Piemonte, ha validato il programma di lavoro relativamente alle Aree generali, aree specifiche ed alle aree di nuovo intervento. Il piano di lavoro 2009, è stato presentato al Collegio di direzione nella seduta del 2 ottobre

68 "Servizio di gestione, manutenzione e sviluppo del sistema informativo integrato dell'asl TO5" DEFINIZIONE DEL PIANO DI ATTIVITA' 2009 Area di attività settembr e ottobre novembr e dicembre 2010 Attività a carattere infrastrutturale Assistenza alle postazioni di lavoro (PDL) presa in carico censimento delle PDL Gestione server e attività sistemistiche progettazione realizzazione dominio aziendale attivazione server per dominio aziendale Attivazione ampliamento connessione rupar Posta elettronica aziendale definizione requisiti e caratteristiche del servizio presentazione del progetto avvio nuovo servizio Gestione delle postazioni di lavoro (PDL) definizione i criteri di gestione del parco macchine progettazione dominio aziendale (d.a.) d.a. fase 1: inserimento parco macchine nel dominio d.a. fase 2: inserimento utenze nel dominio d.a. fase 3: attivazione progressiva del con valutazione sviluppo PDL Evoluzione infrastruttura di base analisi esistente su server, storage e back-up proposta evoluzione server, storage e back-up analisi esistente su rete e apparati attivi proposta evoluzione rete e apparati attivi Attività a carattere applicativo Contact center attivazione numero verde Overview SIRSE rilevamento Valutazione opportunità applicative Servizi identità digitale casella di posta certificata per protocollo Consulenza area contabilità presentazione proposta per revisione oliam per controllo gestione aziendale Attivazione sovracup definizione delle caratteristiche della soluzione analisi tecnica della soluzione ipotizzata avviamento del sovracup Informatizzazione Pronto Soccorso Carmagnola definita la proposta (applicazione Chieri) verifica con i formitori valutazione dell'impatto attivazione informatizzazione Sviluppo piattaforma generale Predisposizione bozza di progetto della piattaforma integrata ERP Progettazione sviluppo sistema clinico/sanitario Ipotesi di sviluppo aree intervento 2010 Progettazione e realizzazione PACS-RIS Progettazione integarzione Laboratori Progettazione e revisione sito aziendale Riprogettazione e revisione componenti territoriali non integrate Progettazione e sviluppo area direzionale Definizione piano di comunicazione interna 67

69 Il riequilibrio economico-finanziario Equilibrio economico L ASL TO5 ha presentato nel 2009 dati economici consuntivi trimestrali in equilibrio fin dal primo trimestre dell anno. Tale dato trova conferma con la rendicontazione del conto economico consuntivo annuale trasmesso a fine maggio Sviluppo delle voci dei bilanci per gli anni Asl TO5 Andamento ricavi e costi gestione ordinaria -. Anni ,0 114,0 112,0 110,0 108,0 106,0 104,0 102,0 100, Totale ricavi gestione ordinaria 100,0 105,0 110,2 113,7 Totale conti gestione ordinaria 100,0 103,6 108,8 112,5 Incremento dei ricavi della gestione ordinaria (lettera B) in crescita di circa 5 punti percentuali l anno per il 2007 e 2008 e di soli 3,5 punti per il Più del 97% di tali ricavi è composto dai contributi indistinti da Regione in crescita di circa 5 punti percentuali l anno per il 2007 e 2008 e di 3,7 punti per il 2009; la tendenza mostra infatti una lieve contrazione nel tempo della componente dei ricavi relativa alle entrate proprie. Andamento, per quanto si riferisce ai costi della gestione ordinaria (lettera C), analogo a quello dei contributi da regione ma leggermente inferiore (+ 8,8% nel 2008 rispetto al 2006 e +12,5% nel rispetto al 2006, con un incremento quindi di 3,7 punti rispetto al 2008, identico a quello dello sviluppo dei contributi indistinti regionali). Un trend di crescita dei costi che tenesse in debito conto l andamento dei finanziamenti è stato il comportamento gestionale adottato e perseguito dall ASL, a partire dall anno 2006, al fine di coniugare il richiesto e necessario sviluppo delle attività in modo compatibile all evoluzione delle disponibilità finanziarie. In merito, è opportuno anche rammentare che l andamento dei costi gestionali si determina, nella misura riportata, assorbendo gli oneri di rinnovo dei contratti del personale dipendente della dirigenza e del comparto. Per il 2008 gli oneri del rinnovo dei contratti del personale dipendente (dirigenza e comparto, biennio ) sono ammontati a circa 5,7 milioni; per il 2009 gli oneri del contratto del comparto (biennio ) sono ammontati a circa 2,3 milioni. Per il contratto della dirigenza e dei medici convenzionati, su indicazioni regionali, nel 2009 è stato stanziato invece un apposito accantonamento in quanto non ancora siglati nel 2009 i relativi contratti. 68

70 Sviluppo delle voci di bilancio VOCE Contributi indistinti da Regione - F.S.N. (A) Totale ricavi gestione ordinaria (B) Totale costi gestione ordinaria (C) Risultato gestione ordinaria (D= B-C) Differenziale di mobilità (E) Margine operativo lordo (F= D+E) Poste straordinarie + altre non monetarie (G) Risultato di gestione (H= F+G) Poste non monetarie (I) Risultato differenziale (L= H+I) Fabbisogno (M= A-L) ,0 104,9 110,6 114, ,0 105,0 110,2 113, ,0 103,6 108,8 112, ,0 110,0 115,2 117, ,0-105,2-109,3-113, ,0 11,0 36,6-6, ,0-100,0-93,9-48, ,0-145,1-182,2-176, ,0 87,7 110,6 107, ,0-80,0 80,0 60, ,0 105,2 110,6 114,3 Fonte: Servizio Contabilità Note: i valori assoluti sono espressi in euro migliaia. Il risultato della gestione ordinaria (lettera D) presenta nel 2009 un valore, rispetto al 2006, incrementato del 17,8% con un incremento rispetto al 2008 di 2,6 punti pari, in valore assoluto, a circa 2,4 milioni. Il differenziale della mobilità (lettera E) (prestazioni erogate dall ASL TO5 in favore di non residenti e prestazioni rese a residenti dell Azienda presso altre aziende sanitarie) si è incrementato significativamente 69

71 nel 2007 (+5,2 punti) con un lieve rallentamento nel 2008 e nel 2009 (rispettivamente 2008: +4,1 punti, 2009: +4,2 punti). Il margine operativo lordo (lettera F) 2008 risente direttamente del risultato dell andamento delle mobilità di cui al precedente punto d) e presenta un valore in peggioramento rispetto al 2008 e si attesta a -0,3 milioni. Le poste straordinarie più altre non monetarie (lettera G) recepiscono i costi relativi ad esercizi precedenti. La voce presenta un andamento altalenante nel corso del periodo e comunque in miglioramento rispetto al 2008 (passando da -93,8 nel 2008 rispetto al 2006 a -48,8 punti nel 2009 rispetto al 2006 e, quindi con un significativo miglioramento +45,1 rispetto al precedente esercizio). In particolare: le poste straordinarie, nette ammontano a circa 0,3 milioni; le poste non monetarie ( 2,2 milioni) si riferiscono essenzialmente al valore degli ammortamenti non sterilizzati presenti nei costi del conto economico che la Regione non considera nel finanziamento della gestione, come convenuto in sede nazionale per la definizione della spesa sanitaria. Includono anche il differenziale di riduzione delle ferie maturate e non godute. Il risultato di gestione (lettera H) nel 2009, stante le precedenti considerazioni, si determina in un valore pari a -2,1 milioni, sostanzialmente in linea con quello dei precedenti esercizi dal 2006 al Il risultato differenziale (lettera L) nel periodo dal 2006 al 2009 risulta sempre in equilibrio. Il fabbisogno finanziario (lettera M) dell azienda corrisponde alla somma del valore dei contributi indistinti da Regione e del valore del risultato differenziale. Il fabbisogno 2009 si incrementa del 3,7% rispetto al 2008 determinando un andamento pari all incremento dei costi della gestione ordinaria, come riportato al precedente punto c). Oltre ai fattori specifici dei costi che saranno esaminati di seguito si desidera sottolineare un elemento specifico dell ASL TO5 dato dall incremento maggiore di quello regionale della popolazione che influenza, ovviamente, i costi gestionali. L aumento della popolazione dell ASL TO5 è costantemente da 10 anni più elevato dell aumento medio regionale, come si evince dalla sottostante tabella. Crescita della popolazione regionale e dell Asl TO Regione ASL TO Valore assoluto Valore Indice 100,0 100, ,9 100, ,9 100, ,0 101, ,2 100, ,6 100, ,5 102, ,8 103, ,2 103, ,4 104, ,6 106,3 Valore indice 103,3 107, Valore assoluto Valore ass valore assoluto L andamento dei primi 11 mesi del 2009 continua a registrare quanto è avvenuto negli anni passati: Regione +0,27%; Asl TO5 +0,57%. La distribuzione delle risorse (con le caratteristiche anzidette) viene fatta, normalmente, utilizzando dati demografici storici mentre i costi che sostiene l Azienda sanitaria si riferiscono alla popolazione esistente. 70

72 Questo particolare fenomeno incide quando si confrontano i costi procapite valutati non sulla popolazione esistente ma sulla popolazione storica e, quindi, le Aziende sanitarie che hanno uno sviluppo della popolazione superiore alla media regionale hanno una valutazione distorta dei loro reali comportamenti. Le fattispecie di costi che più direttamente risentono dell incremento della popolazione sono: l assistenza sanitaria di base; l assistenza farmaceutica; l assistenza integrativa; i ricoveri ospedalieri. Quale conclusione, come risulta dalle elaborazioni regionali, il fabbisogno finanziario procapite 2009 dell ASL TO5 è tra i più contenuti della Regione nonché il più basso tra le ASL della provincia di Torino. In riferimento alla gestione 2009, l azione aziendale ha sviluppato indirizzi operativi interni relativi alle voci di costo, quali l assistenza integrativa, gli acquisti e la manutenzione (per citare le più significative) ed ha attivato un attento monitoraggio dei risultati economici e finanziari mensili e trimestrali al fine di sviluppare una analisi della spesa per singole voci e nel suo complesso. Il sistema di valutazione dell andamento generale delle voci gestionali e delle eventuali criticità da affrontare, che potrà essere sempre più affinato nel suo sviluppo, ad oggi ha consentito alla Direzione Aziendale di dialogare con tutti i titolari di centri di spesa sviluppando l analisi delle voci che presentano trend di crescita e sia delle voci che presentano un andamento stabile o in decremento rispetto all anno precedente valutando anche la possibile relazione con l andamento dei servizi sanitari direttamente erogati o acquisiti da erogatori esterni. Tra le altre azioni, l Azienda ha stipulato uno specifico accordo con l Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Torino per le modalità di erogazione delle prestazioni di assistenza integrativa, nel quale oltre alla definizione di prezzi di riferimento concordati ed il monitoraggio costante dello sviluppo dell attività e dei costi, è stato adottato il sistema on line denominato Web care. Il monitoraggio dell andamento dei costi relativo ai primi mesi di gestione dell Accordo, che ha avuto avvio dal 1 febbraio 2009, rileva un rallentamento della spe sa rispetto all omologo periodo del precedente anno, anche se in presenza di una crescita degli assistiti. L adozione del sistema informatico, consente uno sviluppo delle possibilità di monitoraggio sul andamento del servizio ed ha conseguito un alleggerimento degli aspetti burocratici, infatti, agli utenti interessati non è più richiesto di presentare agli uffici dei Distretti Sanitari documentazione, modulistica o richieste di autorizzazioni quando siano in possesso del piano terapeutico prescrittivo, redatto dal medico di riferimento. Acquisti e manutenzioni Sviluppo delle voci di costo Rispetto al precedente esercizio, nel 2009 si è rilevato un incremento dei costi per acquisti e manutenzioni di 6,2 punti contro un più consistente aumento di 8,2 punti nel 2008 rispetto al Il rallentamento dell incremento della spesa è una diretta conseguenza delle azioni di monitoraggio aziendali volte ad un miglior utilizzo delle risorse ed alla riduzione della spesa. In particolare, la maggior spesa rispetto al precedente periodo è riconducibile alle seguenti fattispecie: Differenza rispetto 2008 Prodotti farmaceutici Presidi chirurgici 530 Altre voci (manutenzioni, materiali di convivenza in genere, materiali diagnostici) Totale

73 L incremento della spesa dei prodotti farmaceutici è dovuto ad un aumento dei prezzi applicati da alcune case farmaceutiche a seguito dell annullamento del pay back, corrispondente ad uno sconto del 5% sui prodotti acquistati. L incremento dei farmaci distribuiti direttamente è, come già in passato, determinato da più variabili: perseguire l obiettivo di sviluppare la distribuzione diretta; inserimento di nuovi farmaci (normalmente ad alto costo unitario); maggiore prescrizione di farmaci da parte di specialisti o di ASR per il periodo post-operatorio (piani terapeutici); riduzione delle giornate di ricovero e contestuale aumento del DH e DS, con conseguente aumento del ricorso alla distribuzione diretta (prima riconducibile a consumi interni dei reparti). Il consistente aumento dei presidi chirurgici è riconducibile all attività di emodinamica svolta presso il PO Moncalieri ed è, in particolare, attribuibile ad un maggior utilizzo di prodotti ad alto costo unitario (quali stent e cateteri). ASL TO5 - Sviluppo delle voci di costo VOCI DI COSTO Acquisti e manutenzioni Assistenza sanitaria di base Farmaceutica territoriale Specialistica ambulatoriale Riabilitazione Integrativa Ospedali - Case di cura Altra assistenza Altri servizi ,0 106,3 114,5 120, ,0 103,5 104,4 110, ,0 99,5 103,4 105, ,0 103,3 114,5 121, ,0 109,1 120,9 129, ,0 97,4 111,2 116, ,0 107,5 111,9 106, ,0 109,2 130,5 148, ,0 74,8 56,6 48,3 72

74 Totale costi gestione ordinaria ,0 103,6 108,8 112,5 Fonte: Servizio Contabilità Note: i valori assoluti sono espressi in euro migliaia. Assistenza sanitaria di base Gli incrementi di costo, per questa voce, sono fisiologici e si collegano essenzialmente all affermarsi tra i medici di base della medicina in rete ed alla medicina di gruppo. La differenza tra il 2008 e 2009 pari a 6,5 punti (assai più consistente che negli pregressi) è correlata alle seguenti fattispecie: prosecuzione del processo di associazione dei medici e della medicina di gruppo che comporta il riconoscimento di specifici indennizzi a coloro che aderiscono a tale programma; maggior incremento della popolazione residente nel territorio dell Azienda rispetto al passato e rispetto alla media regionale; potenziamento delle attività di prevenzione e cura dell influenza da virus H1N1 (euro 122 migliaia); accordo regionale per la gestione integrata del diabete mellito di tipo 2. Tale accordo è stato avviato dal 1 settembre 2008 e avrà valore sperimentale per il triennio settembre 2008 settembre Per ogni paziente arruolato viene corrisposta una quota forfettaria annua aggiuntiva suddivisa in dodicesimi, ed è entrato a pieno regime nel corso del 2009 (euro 531 migliaia); applicazione del nuovo A.C.N. del 29/07/2009. Depurando la spesa del 2009 dagli effetti imputabili a eventi non presenti nel 2008 (pandemia H1N1 e nuovo accordo per il diabete mellito), la spesa avrebbe presentato un incremento di 4 punti percentuali. Farmaceutica territoriale Nel corso del 2009 il costo dell assistenza farmaceutica territoriale ha registrato un incremento (+2,4 punti rispetto al 2008) imputabile principalmente alle seguenti fattispecie: incremento spesa netta dei farmaci; fornitura NED - Nutrizione Enterale Domiciliare. Un altro elemento che ha contribuito all aumento della spesa è costituito dal maggior incremento della popolazione residente nel territorio aziendale rispetto all aumento medio regionale. Il contenimento della spesa rispetto al 2008 è comunque riconducibile alle misure introdotte con la L. 77/2009 (ex DL 39/2009) ed in particolare alla riduzione del 12% dei prezzi dei medicinali equivalenti inseriti nelle liste di riferimento SSN a partire dal mese di giugno 2009 fino al Senza questi provvedimenti la spesa farmaceutica avrebbero registrato un saldo superiore. Specialistica ambulatoriale L andamento dei costi in questa voce è caratterizzato da un impennata nella crescita tra il 2008 e 2009 (+ 5,78%) mentre tra il 2007 e 2008 si realizza una crescita di 11,2 punti. L andamento dei costi in questa voce è caratterizzato da un impennata tra il 2007 e 2008 (+11,2 punti) seguito da un aumento ancora consistente tra il 2009 ed il 2008, ma comunque significativamente inferiore (+6,6 punti). Tale aggregato include: il costo degli specialisti convenzionati (ex Sumai) che presenta un aumento rispetto al consuntivo 2008 dovuto a: 73

75 o incremento del numero delle ore effettuate nell anno in corso rispetto al 2008; o applicazione dell A.C.N. del 29/07/2009; il costo per assistenza specialistica fornita da centri convenzionati. Mentre nel passato il budget era concordato dalla Regione e gli sforamenti erano oggetto di abbattimento secondo tabelle concordate tra le parti, a partire dal 2009 il budget è stato definito contrattualmente direttamente tra ciascuna ASL ed i centri convenzionati presenti nel territorio. Tale nuova metodologia di contrattazione ha consentito di ridurre il tasso di crescita di questa voce che storicamente ha sempre presentato tassi di aumento elevati. Riabilitazione Anche per questa voce di costo, l incremento significativo è determinato dall attività dei privati accreditati per prestazioni residenziali e semi residenziali in favore di assistiti (portatori di handicap) della ASL To5. Parte dell aumento è riconducibile ad inserimenti in strutture convenzionate di minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale, attività prima gestita e finanziata dal sistema penitenziario. In particolare si tratta di inserimenti decisi direttamente dal PM senza possibilità di azioni di contenimento della spesa da parte dell ASL interessata. Assistenza integrativa Il minor costo 2007, rispetto al 2006, deriva dalla riduzione del costo per le cooperative infermieristiche (circa 700 migliaia), con il passaggio a personale interinale, il cui costo viene rilevato alla voce Personale dipendente, a partire dal mese di marzo Nell anno 2008 l aumento è risultato condizionato dal maggior numero di assistiti presi in carico, da prodotti rimborsati ad un prezzo pari a quello per il pubblico al netto di uno sconto del 10%, prezzo che nel corso del 2008 ha presentato un andamento crescente. In particolare, con riferimento alla spesa dei prodotti per incontinenza, si è registrato un aumento dei piani prescrittivi. L aumento dell assistenza integrativa nel suo complesso rispetto al 2007 risulta parzialmente mitigato dall assenza nel 2008 del costo per cooperative infermieri ( 167 migliaia). Relativamente al confronto tra il 2009 ed il 2008, l aumento di circa 643 migliaia, è il risultato di due diverse componenti : nuovo accordo recentemente stipulato con le farmacie che prevede l applicazione di uno sconto a partire dal mese di febbraio 2009 sui principali prodotti da loro distribuiti agli assistiti, quantificato per il 2009 in circa 400 migliaia. L effetto di tale accordo, stante l aumento degli assistiti e dei quantitativi dei prodotti erogati, ha fatto si che la spesa, rispetto al consuntivo 2008, sia leggermente calata (- 87 migliaia); aumento dell Altra assistenza integrativa (+ 426 migliaia) e dell Assistenza protesica (+ 304 migliaia) a seguito variazioni prezzi dei prodotti e prescrizioni mediche fatte da specialisti e fuori dal citato accordo con le farmacie convenzionate. Case di cura Tale voce include il costo per assistenza di ricovero ospedaliero fornita da case di cura accreditate convenzionate. L andamento della spesa ha presentato una continua crescita negli anni dal 2006 al 2008 (+11,9 punti nel triennio), mentre nel 2009 si è registrata una riduzione di 5,2 punti. Le ragioni di questa inversione di tendenza sono le seguenti: mentre nel passato il budget era concordato dalla Regione e gli sforamenti erano oggetto di abbattimento secondo tabelle concordate tra le parti, a partire dal 2009 il budget è stato definito contrattualmente direttamente tra ciascuna ASL e le case di cura convenzionate presenti nel territorio. Tale nuova 74

76 metodologia di contrattazione ha consentito di contenere il tasso di crescita di questa voce che storicamente ha sempre presentato tassi di aumento elevati; nel corso del 2009 Villa Adriana, una delle case di cura presenti nel territorio dell ASL TO5, ha avviato un programma di ristrutturazione interno che ha determinato una temporanea riduzione dei posti letto disponibili e, quindi, una minor produzione. La ristrutturazione interna è proseguita nei primi mesi del 2010 ed ora la produzione dovrebbe tornare a regime pieno. Altra assistenza In questo aggregato si rilevano i costi per l assistenza residenziale, semiresidenziale e l erogazione di contributi (compresi gli assegni di cura) in favore di anziani non autosufficienti (nel 2009 circa 18,7 milioni), malati psichiatrici (circa 5,3 milioni per ricoveri in strutture nel 2009), ricoveri da parte del SERT ( 1,7 milioni nel 2009). L aumento rispetto al 2008 è dovuto a: continuazione della sperimentazione sugli assegni di cura. Detta sperimentazione è stata avviata nel mese di marzo 2008 ed è entrata a pieno regime alcuni mesi dopo. Per questa regione si constata un incremento della spesa 2009 sul consuntivo L aumento di detti costi è legato anche alla nuova DGR 39 che ha comportato una rivisitazione delle modalità del rilascio degli assegni di cura e dei relativi importi; nuova normativa in materia di superamento della detenzione carceraria sanitaria con conseguente totale carico alla ASL delle misure alternative al carcere. Ciò ha determinato un aumento della spesa (prevalentemente residenziale) sia per soggetti autori di reato portatori di una problematica psichiatrica sia per soggetti affetti da patologie delle dipendenze. A ciò si aggiungono le sempre più frequenti ammissioni in Comunità ad alto indice di protezione di soggetti di cui sopra inviati dall Autorità Giudiziaria in licenzia premio breve (15-30 giorni) che può essere prorogata (costo al giorno circa 186 a paziente); assistenza anziani: trattasi dell assistenza fornita da privati. L aumento del costo è originato prevalentemente da: o aumento delle tariffe (circa +1,5%); o o nuovi inserimenti di persone anziane avvenuti nell ultimo trimestre 2008 il cui costo si manifesta per intero nel 2009; nuovi inserimenti nel 2009 per migliorare il coefficiente aziendale di assistenza ad anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti, e avvicinarlo all obiettivo regionale del 2%. Altri servizi La voce presenta un andamento in netta diminuzione a partire dal 2006, principalmente imputabile alle seguenti fattispecie: riduzione delle consulenze sanitarie con un ulteriore decremento nel 2009 a seguito di un azione aziendale volta a razionalizzare e risolvere posizioni di precariato trasformando i rapporti contrattuali di consulenza in rapporti di lavoro dipendente, in attuazione dell accordo regionale relativo alle posizioni di lavoro dirigenziale medico e sanitario ( -811 migliaia di euro rispetto al 2008); prestazioni lavorative da cooperative infermieristiche (nel 2006 pari a 4,3 milioni, ridotte a zero nel 2008 mediante ricorso a personale interinale il cui costo è classificato nella voce Personale ; minori costi per servizi sanitari. L andamento nel triennio presenta complessivamente una riduzione di 51,7 punti. 75

77 Costo della mobilità ASL TO5 - COSTO DELLA MOBILITA' NEGLI ANNI TIPOLOGIA MOBILITA' Mobilità attiva Mobilità passiva Mobilità extraregionale Mobilità intra-regionale extra-regionale intra-regionale Totale ,0 100,9 104,7 103,7 extra-regionale intra-regionale Totale ,0 104,1 108,1 110,9 attiva passiva Totale ,0 78,6 77,8 87,6 attiva passiva Totale ,0 106,1 110,3 114,3 Risultato generale mobilità attiva mobilità passiva Totale ,0 100,9 104,7 103, ,0 104,1 108,1 110, ,0 105,2 109,3 113,5 Note: i valori assoluti sono espressi in euro migliaia. Il differenziale di mobilità è alquanto elevato nell ASL TO5, stante la limitatezza delle risorse strutturali disponibili e la presenza di importanti strutture ospedaliere vicino al confine del territorio aziendale, in zone ad elevata intensità demografica. Detto differenziale ha presentato un aumento significativo ed abbastanza costante nel tempo, sia nel periodo dal 2006 al 2008 che nel 2009 stesso. In particolare, per quanto concerne l incremento registrato rispetto al 2008 si propone la seguente tabella dalla quale si constata una riduzione dell assistenza ospedaliera e da un significativo incremento di quella specialistica ambulatoriale, nonché della distribuzione diretta di farmaci da parte di altre ASR. 76

78 Voce Differenza Note Mobilità passiva medicina di Base Mobilità passiva assistenza farmaceutica Mobilità passiva assistenza farmaceutica Distribuzione diretta Mobilità passiva Assistenza specialistica ambulat. da ASR della regione ( C ) Mobilità passiva Assistenza specialistica ambulat. da ASR della regione (C2) Mobilità passiva Assistenza specialistica ambulatoriale da presidi ex art della regione ( C ) Mobilità passiva Assistenza specialistica ambulatoriale da presidi ex art della regione (C2) Mobilità passiva Assistenza specialistica ambulatoriale da privati della regione Mobilità passiva Assistenza specialistica ambulatoriale da Fuori Regione Mobilità passiva Assistenza ospedaliera da ASR della regione Mobilità passiva Assistenza ospedaliera da presidi ex art della regione Mobilità passiva Assistenza ospedaliera da FR Mobilità passiva Assistenza ospedaliera da privati accreditati della regione Mobilità passiva Altra assistenza Totale mobilità passiva Le ASR hanno implementato il sistema della distribuzione diretta anche a carico di nostri residenti +364 per conversione di interventi in regime ambulatoriale da Day Surgery (ortopedia e oculistica) come da indirizzi regionali +494 solo per conversione di interventi in regime ambulatoriale da Day Surgery (ortopedia e oculistica) come da indirizzi regionali di cui 364 per conversione di interventi in regime ambulatoriale da Day Surgery (ortopedia e oculistica) come da indirizzi regionali di cui 494, per conversione di interventi in regime ambulatoriale da Day Surgery (ortopedia e oculistica) come da indirizzi regionali Voce Differenza Note Mobilità attiva farmaci H e altri a Distribuzione diretta (flusso F) Mobilità attiva prestazioni ambulatoriali Mobilità attiva prestazioni ambulatoriali propri presidi (C e C2) Mobilità attiva prestazioni ambulatoriali 41, 42, 43 e privati proprio territorio Mobilità attiva Altre prestazioni in mobilità Risultano ancora criticità a livello di sistema di registrazione dei farmaci distribuiti in forma diretta (file F) 77

79 Mobilità attiva ricoveri propri presidi Si segnala il trend positivo aziendale con particolare riferimento all'aumento della produzione del PO di Moncalieri Mobilità attiva ricoveri presidi 41, 42, 43 e privati proprio territorio Totale mobilità attiva Si segnala che il valore in riduzione risulta legato alla contrazione dei posti letto della CdC Villa Adriana nel corso del 2009 per lavori di adeguamento strutturale Sviluppo dei costi della voce personale La voce di costo del personale assume un rilievo particolare per l incidenza che ha nel complesso del bilancio e il suo sviluppo negli anni ASL TO5 - SVILUPPO DEI COSTI DELLA VOCE PERSONALE ANNO Ruolo personale Ruolo sanitario Ruolo professionale Ruolo tecnico Ruolo amministrativo Totale Valore assoluto indice 100,0 102,4 107,4 111,6 Valore assoluto indice 100,0 92,8 127,2 140,9 Valore assoluto indice 100,0 117,8 131,8 139,1 Valore assoluto indice 100,0 97,3 99,5 102,0 Valore assoluto indice 100,0 103,4 109,0 113,4 Note: i valori assoluti sono espressi in euro migliaia. 78

80 I dati evidenziano il seguente andamento: Importi in migliaia Cons. Cons. Cons. Cons. Saldi economici: - Ruolo sanitario Ruolo professionale Ruolo tecnico Ruolo amministrativo Totale Variazione rispetto al cons. 2008: - Ruolo sanitario interinale 0 - Ruolo tecnico interinale -218 Totale personale interinale Differenziale ferie Altre variazioni Contratto - comparto Contratto - dirigenza 0 Totale L aumento del costo del personale rispetto al bilancio 2008 è riconducibile a: entrata in vigore del nuovo contratto dal per il personale dipendente: Oneri inclusi nella voce Personale Costo complessivo inclusa IRAP compresa nella voce Imposte e tasse Totale Comparto Dirigenza Totale trasformazione di rapporti di consulenza in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, diminuisce il costo delle consulenze nell aggregato Altri Servizi ( -811 migliaia); trascinamento sul 2009 di assunzioni effettuate nel corso dell anno 2008, con attuazione degli indirizzi regionali in merito alla stabilizzazione del personale ed al superamento di altre forme di lavoro flessibile e/o temporaneo su posizioni indispensabili per garantire la regolare erogazione dei servizi sanitari; riduzione del ricorso a personale interinale rispetto al

81 Per quanto concerne il rispetto del vincolo posto dalla Finanziaria (-1,4% della spesa 2004) si presenta la seguente tabella: 2004 cons 2006 cons 2007 cons 2008 cons 2009 cons 01 Personale dipendente bis Personale stabilizzato ex riga 1 01 ter Personale stabilizzato ex riga 3 02 Accantonamento Altre forme di acquisizione di personale IRAP (person. dip. + altre forme contrattuali) Totale lordo Totale recuperi bis saldo ferie e straordinari maturati e non godut Totale netto Oneri contrattuali conclusi dopo il 2004 (biennio ) Oneri contrattuali conclusi dopo il 2004 (biennio ) 10 Oneri contrattuali conclusi dopo il 2004 (escluso biennio ) Totale al netto dei contratti post 31/12/ percentuale riga 11 rispetto a riga ,1% 106,9% 102,9% 97,0% 93,7% 13 percentuale riga 4 rispetto a riga 6,7% 6,8% 6,8% 6,7% 6,7% 14 numero indice riga ,0% 98,96% 98,53% 97,88% 98,41% Valore atteso dalla Finanziaria 98,60% 98,60% 98,60% 98,60% 80

82 Valutazione generale La Regione Piemonte ha stipulato un accordo con la Scuola Superiore di Pisa per sviluppare un sistema di valutazione regionale che evidenzi sulla base dei flussi informativi già in atto il livello di performance delle aziende sanitarie. La figura sottostante rappresenta la situazione dell ASL TO5 e dimostra una buona/ottima performance dell Azienda nel contesto regionale. Questo sistema di valutazione delle performance in un ottica di confronto regionale risponde ad un duplice obiettivo : 1.fornire a ciascuna regione una modalità di misurazione, confronto e rappresentazione delle performance delle aziende sanitarie della propria regione (benchmarking infraregionale); 2. fornire a ciascuna regione una modalità di misurazione, confronto e rappresentazione delle performance delle aziende sanitarie tra regioni differenti (benchmarking interregionale). Il sistema fornisce inoltre la possibilità di misurare e valutare nel tempo le proprie performance. I dati finora disponibili evidenziano una buona posizione dell Asl TO5 nel panorama delle aziende piemontesi per la maggior parte degli indicatori in esame. Nella tabella sotto riportata sono evidenziati in grassetto i 5 indicatori su 30 sui quali l Asl TO5 si trova a livello inferiore rispetto alla media regionale. 81

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