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2 Sistema Museale di Ateneo, Università degli Studi di Palermo Delegato del Rettore: Massimo Midiri Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura Direttore delle Collezioni: Andrea Sciascia Responsabili Scientifici delle Collezioni: Carla Quartarone, Ettore Sessa Collezioni Basile e Ducrot Curatore: Ettore Sessa Fondo Basile Coordinamento scientifico per l archiviazione: riordino per titoli, elenchi di inventariazione, schedatura, catalogazione Eliana Mauro, Ettore Sessa Archivio Disegni Curatori: Eliana Mauro, Ettore Sessa Gruppi di lavoro : Tiziana Coste, Nuccia Donato, Giusi Lo Tennero, Valentina Martorana Tusa, Livia Parrino e Roberto Speziale coordinato da Gaetano Rubbino : Claudia Asaro, Elisa Bono, Valentina Martorana Tusa e Patrizia Miceli coordinato da Nuccia Donato e Gaetano Rubbino , : Virginia Bonura, Davide Borzoee, Federica Cottone, Vincenza Maggiore, Loredana Manata, Gaetano Palazzolo, Livia Realmuto, Giovanni Rizzo e Davide Ventimiglia coordinato da Patrizia Miceli Collaboratori dei gruppi di lavoro : Vitalba Canino, Elisabetta Mangiardi, Eleonora Marrone, Manuela Milone, Maria Luisa Scozzola, Manuela Raimondi : Virginia Bonura, Carmelina Drago, Luisa La Colla, Vincenza Maggiore : Maria Antonietta Calì, Cristina Costanzo, Miriam Garifo, Daniele Di Marzo, Carmelina Drago, Alessandra Iacono, Maria Stella Ingargiola, Martina La Corte, Filippo La Placa, Davide Leone, Giuseppe Lo Bocchiaro, Francesca Malleo, Dalila Nobile, Angela Persico, Eugenia Presti, Laura Vella, Giuseppe Verde Archivio Fotografico Curatore: Loredana Manata Gruppo di lavoro: Stefania Di Grigoli, Elisabetta Mangiardi, Manuela Milone, Livia Parrino, Gaetano Rubbino, Roberto Speziale Biblioteca Curatori: Giusi Lo Tennero, Eleonora Marrone Raccolta Documenti Curatore: Eliana Mauro Gruppo di lavoro: Daniela Candido, Federica Cottone, Eleonora Marrone, Antonella Sorce, Cristina Stassi Per il Riordino e gli Elenchi di Prima Archiviazione: Curatore: Gianni Pirrone Gruppi di lavoro: fino al 1980: Nunzio Marsiglia,Vincenzo Palazzotto, Renato Zappulla 1981: Eliana Mauro, Ettore Sessa, Livia Titi Verifica, Revisione e Redazione Finale Schedatura e Regesti Eliana Mauro ed Ettore Sessa ISBN: Copyright 2015 by Officina Edizioni, Roma via Virginia Agnelli, 58

3 Eliana Mauro Ettore Sessa I Disegni della Collezione Basile Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo officina edizioni

4 Ringraziamenti Gli autori ringraziano tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno contribuito alla conservazione e a quanto necessario alla organizzazione scientifica dell archivio, con attività svolte sempre, a titolo gratuito, con passione e devozione. Ringraziano tutti quelli che hanno collaborato alla buona riuscita delle iniziative che sono state svolte per fare conoscere (attraverso mostre, convegni, volumi) e divulgare (con la partecipazione ad attività organizzate da altri enti) la figura, le opere, l archivio di Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile: Marcella Aprile, Valeria Arizzi, Francesco De Santis, Roberto Lagalla, Nicola Giuliano Leone, Alessandra Loffredo, Sergio Scaccianoce, Giuseppe Silvestri, Antonella Tarantino (Università degli Studi di Palermo); Marina Arnofi, Alessandro Manunta, Barbara Cartocci Suarez, Luciano Violante (Camera dei Deputati, Roma); Fabio Fiorani (Istituto Nazionale per la Grafica, Roma); Antonella Amorelli, Giuseppina Favara, Giuseppe Gini, Antonino Lumia, Alessandro Pagano (Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana); Rosa Diliberto, Annalisa Pirrone, Tommaso Romano (Provincia Regionale di Palermo); Domitilla Alessi, Enzo Brai, Elisa Brai, Umberto Di Cristina, Carla Longo, Melo Minnella, Leoluca Orlando, Paolo Scarpitti, Concita Siciliano, Angelo Sorrentino. Un particolare ringraziamento a Giuliana Titi Basile. Gli autori ricordano infine, Ina Anzalone, Francesco Saverio Brancato, Enzo Fragalà, Antonino Gullotti, Vincenzo Palazzotto, Gianni Pirrone, Livia Titi, Ninni Sole, Salvo Sorrentino. Il volume è stato pubblicato con fondi del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo. Nessuna parte dei testi di questa pubblicazione e degli elenchi d archivio può essere riprodotta o copiata, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma, senza il permesso scritto dell editore e degli autori. Ogni riproduzione o copia non autorizzata sarà perseguita a norma di legge. I diritti di riproduzione delle immagini si attestano agli aventi diritto.

5 Indice Presentazioni 7 Fabrizio Micari 8 Andrea Sciascia 9 Massimo Midiri 10 Ezio Godoli 11 Roberto Lagalla 11 Antonella Sorce Basile 12 Marcella Aprile 13 Archivi e Raccolte del Fondo Basile Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo Eliana Mauro, Ettore Sessa 43 Giovan Battista Filippo Basile. Teoria e prassi: l eclettismo sperimentale e la riforma delle nomenclature Eliana Mauro 69 Ernesto Basile. Ordinamenti e codici dei registri della modernità Ettore Sessa 129 Archivio Disegni Fondo Basile, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo Eliana Mauro, Ettore Sessa 132 Archivio Disegni-Progetti, schede e illustrazioni 346 Archivio Disegni-Progetti, regesto 363 Archivio Disegni-Miscellanea, schede e illustrazioni 375 Archivio Disegni- Miscellanea, regesto 376 Tavole di Raccolte di Disegni composte da Ernesto Basile per l album del 1911 Fondo Basile, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palerm Giusi Lo Tennero 379 Biblioteca Fondo Basile, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo Giusi Lo Tennero 381 Archivio Fotografico Fondo Basile, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo Loredana Manata

6 383 Raccolta Documenti Fondo Basile, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo Maria Antonietta Calì 386 Archivio Disegni, illustrazioni a colori A appendici 401 Le età del disegnare: dallo storicismo al modernismo Giusi Lo Tennero 403 Il disegno dell Idea progettuale in G.B. Filippo ed Ernesto Basile Patrizia Miceli 405 La costruzione dell architettura di Ernesto Basile in una nuova teoria dello stile Gaetano Palazzolo 407 Istanze celebrative e memoria del sacrificio nei monumenti commemorativi di Ernesto Basile Gaetano Rubbino 409 Variabili eclettiche nelle architetture di Ernesto Basile per la ristorazione all Esposizione Nazionale di Palermo 1891 Eugenia Presti 411 Ernesto Basile e l industria alimentare siciliana all Esposizione di Milano del 1906 Miriam Garifo 413 Architetture di Ernesto Basile per le attività produttive Davide Borzoee 415 La ristorazione come metafora della qualità: arredi e architettura degli interni di Ernesto Basile per caffetterie e sale da pranzo dei grandi alberghi palermitani Maria Antonietta Calì 418 La revisione del Modernismo: rappresentatività e temperanza nelle sedi istituzionali di Ernesto Basile Loredana Manata 420 Natura e ornamento in Ernesto Basile. Il disegno dal vero Livia Realmuto 422 I luoghi degli archivi. Itinerario dei fondi che conservano i disegni di Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile Giovanni Rizzo 425 Archives and Collections of the Basile Fund Department of Architecture, University of Palermo

7 Presentazioni 7 Presentazione Fabrizio Micari Rettore Università degli Studi di Palermo Per la mia formazione e per il mio ruolo istituzionale di Rettore dell Ateneo di Palermo, sono particolarmente onorato di aprire un volume sui Disegni della Collezione Basile, realizzato grazie alla passione e alla tenacia della prof.ssa Eliana Mauro e del prof. Ettore Sessa, ai quali va il mio sentito ringraziamento. Il volume, infatti, è il risultato di tanti anni di impegno, frutto di un lavoro paziente di ricostruzione e organizzazione di un vasto patrimonio documentale e archivistico di estremo valore e costituisce un tassello importante nella costruzione di un sapere sulla cultura architettonica europea dell età contemporanea. Ma non solo. Sono grato ai curatori del volume, perché sono certo che esso contribuirà senza dubbio a promuovere una più approfondita conoscenza della nostra storia e un ampia divulgazione del patrimonio culturale siciliano. A questo proposito, mi preme sottolineare come questo volume, e il lavoro di archiviazione e conservazione da cui discende, offrono l opportunità di riflettere sul ruolo centrale che la comunità accademica svolge nel recupero del nostro patrimonio storico-culturale e nella costruzione di una memoria condivisa. Memoria che si fonda certamente sulla catalogazione, archiviazione e corretta conservazione di documenti, ma anche sulla fruibilità di tale patrimonio. Non va dimenticato infatti che buona parte dei documenti raccolti in quest opera sono esposti presso alcuni locali dell edificio 14, Dipartimento di Architettura, diventando così bene comune, a disposizione sia di quanti abitualmente vivono e percorrono gli spazi universitari, sia della città e dei suoi visitatori, nel complesso. Mi preme, quindi, concludere questa breve introduzione ribadendo l importanza del ruolo culturale dei dipartimenti, la cui attività di ricerca e approfondimento è tanto più significativa in quanto è in grado di uscire al di fuori di aule e laboratori, per guardare alla città e offrirsi ad essa. Se da un lato, infatti, l Università guarda alla città, attingendo ad essa come suo oggetto di studio, dall altro le restituisce un patrimonio di sapere e conoscenza che, messo in forma in modo nuovo, diventa occasione per ripensare più profondamente la propria identità e per guardare al futuro con una maggiore consapevolezza delle proprie radici. C è dunque un doppio filo che lega l Ateneo di Palermo e la città nella quale vive e opera. Un rapporto di reciproco sostegno e sviluppo, in cui questo prezioso volume si inserisce a pieno titolo.

8 8 Presentazioni Presentazione Andrea Sciascia Direttore del Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Palermo La Collezione Basile e la magnolia del Giardino Garibaldi Penso alla Collezione Basile come alla concreta, naturale relazione tra l odierno Dipartimento di Architettura, erede della Facoltà di Architettura, dell Università di Palermo e la Cattedra di Geometria Pratica, Architettura Civile ed Idraulica della Facoltà Filosofica del 1806, della Regia Università degli Studi di Palermo e, spingendosi oltre, con la precedente stessa Cattedra di Giuseppe Venanzio Marvuglia, già presente nell allora Regia Accademia degli Studi. In realtà, i contenuti della Collezione si distendono cronologicamente dalla metà del XIX sino ai primi decenni del XX secolo ma, da questi si propaga una grande eco verso il passato e in direzione del presente, rendendo Palermo, per molti decenni, un centro propulsivo della ricerca architettonica italiana ed europea. I disegni, i progetti, le trentaquattro tavole didattiche e tutti gli altri materiali, conservati negli spazi della ex sede della Facoltà progettata da Pasquale Culotta, Giuseppe Laudicina, Giuseppe Leone e Tilde Marra sono la testimonianza di un azione culturale, didattica e scientifica esercitata da Giovan Battista Filippo e da Ernesto Basile con continuità per quasi cento anni costruendo, di fatto, una relazione di grande coerenza tra il periodo moderno e quello contemporaneo. In particolare, riferendosi specificatamente alla produzione di Ernesto, caratterizzata da una straordinaria sapienza grafica, si possono ricordare le parole di Jaques Derrida, pronunciate in occasione di un incontro nel 1992 alla Columbia University di New York. Per il filosofo franco algerino: «secondo certe modalità, il lavoro pratico, il lavoro con le mani, disegnare per esempio, è pensare. Talvolta c è meno pensiero nel discorso filosofico o nell insegnamento che in un disegno». Anche grazie alla prospettiva critica offerta da Derrida si intuisce, forse con una evidenza ancora maggiore, quale straordinario giacimento di idee sia la Collezione Basile perché alla elevata quantità si coniuga una qualità, in alcuni casi stupefacente, degli elaborati presenti. Dalla superficie dei fogli e dalla chiarezza delle linee trapela una profondità di pensiero in grado di stimolare, come una fonte inesauribile, sempre nuovi approfondimenti interpretativi. In realtà, dal punto di vista della riflessione critica, va reso atto ad Ettore Sessa, nella doppia veste di studioso e responsabile delle Collezioni Basile e Ducrot, ad Eliana Mauro e prima di loro a Gianni Pirrone, di avere prodotto una serie consistente di approfondimenti indispensabili per la comprensione del lavoro dei Basile e in grado di restituire a tutto tondo l importanza delle due figure. Quest ultima pubblicazione voluta da Marcella Aprile, precedente Direttore pro tempore del D Arch, costituisce da una parte una sintesi rispetto alla ricchezza della Collezione, un tassello di una più ampia ricerca, dall altro sembra ritrarla con una forma molto simile allo straordinario Ficus macrophylla del Giardino Garibaldi di piazza Marina a Palermo di G. B. F. Basile; albero le cui radici si allungano in profondità, in un reticolo di superficie e, al contempo, piovono come colonne dai rami. Cioè, fuori di metafora, la ricerca architettonica di Giovan Battista Filippo Basile e di suo figlio Ernesto, ovviamente con cronologie e modi diversi, indispensabile per comprendere una parte consistente dell architettura italiana dalla metà del XIX secolo sino ai primi decenni del XX, suggerisce come alla ricchezza della fronda, le architetture realizzate, si accompagni uno spettacolare apparato radicale composto, in buona parte, dai molti materiali della Collezione. Inoltre la stessa struttura del libro sembra suggerire, su un altro piano, questa metafora, perché ai più corposi saggi introduttivi di Mauro e Sessa seguono, come le radici aeree, i contributi di più giovani studiosi dimostrando, ancora una volta, come la linfa vitale proveniente dalla Collezione possa sempre spronare e far scaturire nuove ricerche.

9 Presentazioni 9 Presentazione Massimo Midiri Delegato al Sistema Museale d Ateneo Università degli Studi di Palermo Il Sistema Museale di Ateneo (SiMUA) comprende Musei tematici, siti di particolare interesse storico, naturalistico o archeologico, nonché Collezioni di particolare interesse scientifico e didattico. I musei universitari e le Collezioni rappresentano, quindi, la sede dove si raccoglie il frutto di intere generazioni di studiosi rappresentando un fondamentale supporto per la didattica e la ricerca delle nuove generazioni di scienziati. In questi ultimi anni l amministrazione universitaria si è fortemente impegnata nel tentativo di rilancio e di sistematizzazione del vasto patrimonio culturale dei propri musei e collezioni. Il Sistema Museale di Ateneo di Palermo è il frutto di una pervicace volontà del magnifico Rettore Roberto Lagalla e si è costituito nel 2011 con lo scopo di riunire tutti i Musei e le Collezioni dell Università di Palermo e di promuoverne la conservazione, l arricchimento, la valorizzazione e la fruizione. Collezioni spesso uniche nel loro genere, non costituite da pezzi acquisiti in maniera casuale ma accresciutesi nel corso degli anni parallelamente allo sviluppo della didattica e della ricerca scientifica, con un rilevante interesse storico e scientifico, oggetti che consentono di ripercorrere tappe importanti dell evoluzione della scienza e della cultura fino ai nostri giorni. Tra le Collezioni Scientifiche dell Ateneo, gli Archivi di Architettura contemporanea rappresentano certamente uno dei più interessanti patrimoni del settore. Di particolare valore sono gli archivi dei due architetti Basile, Giovan Battista Filippo ed Ernesto, nonché quelli di Salvatore Caronia Roberti e del figlio Giuseppe Caronia, di Antonio Zanca e di Marco Pozzetto. Si tratta di un complesso patrimonio di schizzi e rilievi di siti archeologici e delle architetture italiane dall età medievale a quella rinascimentale. Particolarmente documentata è la produzione progettuale che copre un vasto arco di tempo che va dall eclettismo sperimentale e neoclassicismo ottocenteschi sino agli anni Settanta del ventesimo secolo. Vanno, infine, ricordate le Tavole Didattiche di Storia dell Architettura della fine dell Ottocento di cui Giovan Battista Filippo Basile dotò l Ateneo lasciando ai posteri un documento monumentale del modo di intendere l insegnamento e la funzione dell Università. L Archivio Disegni del Fondo Basile (conservato nelle Collezioni Basile e Ducrot già Dotazione Basile-Ducrot) delle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo conserva ben unità documentarie ordinate in 289 unità archivistiche con disegni di vario formato, realizzati con tecniche diversificate e su supporti di diverse dimensioni e tipi (carta da disegno, cartoncino, carta da spolvero, carta da schizzi, tela cerata, carta da lucido, tutti di varie dimensioni), oltre a copie eliografiche, spesso con aggiunte autografe. Il complesso lavoro di riordino, di inventariazione e di schedatura dell intero patrimonio dei disegni contenuti nelle 289 unità archivistiche del Fondo Basile e quello di catalogazione dei 300 disegni soggetti ad intervento di restauro, sono stati interamente curati da Eliana Mauro ed Ettore Sessa, che hanno coordinato tre gruppi di studio, attivi già dal A loro va il ringraziamento sentito di tutta la comunità scientifica per avere sistematizzato e quindi tramandato un patrimonio culturale unico al mondo.

10 10 Presentazioni Presentazione Ezio Godoli Università degli Studi di Firenze Negli ultimi decenni l omologazione di pratiche del restauro che contemplano operazioni di ricostruzione filologica, più o meno estese, delle parti dell edificio perdute per mutilazioni o per trasformazioni ha fatto emergere come questione ineludibile la raccolta della documentazione storica su cui fondare l istruttoria preliminare alla redazione del progetto di restauro. La diffusione di una concezione del restauro come ripristino filologico ha fatto emergere le difficoltà della raccolta di elementi di conoscenza sufficienti a garantire la fedeltà all originale degli interventi di ricostruzione e la necessità di basare il progetto di restauro sull esame comparato di fonti eterogenee, attribuendo pari importanza alla restituzione fedele delle intenzioni dell architetto e alla conservazione dei valori d epoca rappresentati dai resti della costruzione originaria. In caso di conflitto tra queste due esigenze, l ipotesi di privilegiare il principio d autore, di assumere cioè come fondamento dell intervento di ricostruzione le indicazioni fornite dai disegni di progetto originali (anche se sono state disattese o travisate in fase esecutiva), sta trovando sostenitori sempre più numerosi. Sebbene si operi su un patrimonio architettonico relativamente recente, molto spesso la sua fragilità materiale ha reso inevitabili interventi di risanamento che hanno comportato lo stratificarsi di alterazioni che non è facile individuare. Ciò limita notevolmente l attendibilità dei dati ricavabili dall analisi diretta del manufatto e impone la necessità di comparare diverse fonti documentarie: disegni esecutivi dell archivio dell architetto (quelli depositati in Comune per ottenere il permesso di costruzione si sono spesso dimostrati ingannevoli), fotografie d epoca, registri di cantiere, fatture dei fornitori, pubblicazioni dell epoca della costruzione, ecc. Non di rado la conservazione dei disegni di più raffinata qualità grafica è stata perseguita come obiettivo prioritario, al quale è stata sacrificata, per mancanza di adeguati spazi di conservazione o per sottovalutazione, la raccolta di documenti inerenti alla realizzazione del manufatto architettonico, come disegni di cantiere in scala 1:1, capitolati d appalto dei lavori, libri di cantiere, corrispondenze con le ditte fornitrici, fatture, ecc., che sono fonti essenziali di conoscenza nella prospettiva di una ricerca storica finalizzata al restauro. In certi casi gli stessi architetti o i loro eredi, angustiati dalla carenza di spazio, hanno deciso di distruggere buona parte dei documenti dei loro archivi, disegni compresi (valga per tutti il caso di Victor Horta che, nel 1945, dovendo trasferire lo studio in locali meno spaziosi, decise di mandare al macero diversi quintali di disegni e di altri documenti). La situazione italiana si presenta come un caso estremo per il pluralismo di soggetti (archivi di stato, dipartimenti universitari, biblioteche, fondazioni e associazioni di cittadini, parrocchie, collezionisti privati, ecc.) che, all interno della stessa regione, si sono fatti carico della raccolta e della conservazione di fondi archivistici di architetti. L assenza di strutture centralizzate come quelle esistenti per esempio in Belgio, Olanda e Francia, rende urgente il completamento della pubblicazione degli inventari regionali degli archivi dei disegni di architettura dell età contemporanea, che sta invece procedendo con molta lentezza e generalmente fornisce informazioni molto sommarie. Ma ancora più importante per gli storici e per gli architetti impegnati nel campo del restauro è potere disporre, almeno per i principali protagonisti dell architettura italiana del XIX e del XX secolo, di strumenti più affinati, come questo catalogo dei disegni della Collezione Basile. Nel panorama degli archivi di architetti attivi negli anni attorno al 1900, il Fondo Basile si segnala per la sua relativa integrità e per la varietà dei materiali conservati, anche se alcuni fondi sono di limitata entità (per esempio quelli delle fotografie e delle relazioni tecniche). Il catalogo, curato da due studiosi che possono vantare un approfondita conoscenza dell opera di Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, maturata in una pluriennale attività di ricerca, si propone come un esemplare strumento di studio per lo storico come per l architetto attivo nel campo della conservazione e del restauro. Evitando l aridità non infrequente in analoghe opere di catalogazione, gli inventari dei disegni architettonici dei due Basile e della miscellanea di disegni dal vero e rilievi di Ernesto, corredati da una esauriente selezione di riproduzioni, sono opportunamente accompagnati da saggi che costituiscono una preziosa guida alla consultazione e all esame storico-critico dei diversi fondi della collezione (gruppi omogenei di disegni e progetti, fotografie, biblioteca, documenti personali e della attività professionale) e da una utilissima ricognizione degli archivi che conservano altri documenti dell attività professionale dei Basile.

11 Presentazioni 11 Presentazione Roberto Lagalla Rettore dell Università degli Studi di Palermo, Il catalogo che viene dato alle stampe è il risultato del prezioso lavoro di sistematizzazione della collezione Basile che il Dipartimento di Architettura dell Università di Palermo custodisce grazie alla disponibilità nel tempo manifestata e confermata dagli Eredi Basile. L opera assume rilevante interesse storico e documentale ed accende una vivida luce di conoscenza sulla felice stagione delle progettazioni e delle realizzazioni basiliane, tali da conferire alla Palermo dell epoca il prestigio architettonico ed urbanistico di una Capitale europea. Negli anni del mio rettorato, l Ateneo, d intesa con i discendenti degli indimenticabili Maestri, ha doverosamente ritenuto di promuovere una più adeguata sistemazione ed un efficace valorizzazione della collezione e dell archivio Basile, in concessione all Università. Il ricco materiale, oggi organicamente classificato ed offerto ad una sempre più larga fruizione, rappresenta un inestimabile fonte di ispirazione e di possibile approfondimento scientifico e culturale sia per gli studiosi ed esperti del settore, sia per i giovani e, più in generale, per tutti coloro che, avvicinandosi ai grandi studi architettonici del passato, traggono da ciò lo spunto per rileggere criticamente la città di oggi e guardare responsabilmente alla prospettazione di un futuro più rispettoso dei contesti urbani e della matrice culturale dei territori, inverando il classico concetto del genius loci. Al di là dello scontato impulso assicurato dall Ateneo, l odierna realizzazione è meritorio frutto dall impegno del Dipartimento di Architettura e del suo Direttore pro-tempore, Prof.ssa Marcella Aprile, nonché del faticoso e competente lavoro del Prof. Ettore Sessa, dell arch. Eliana Mauro e dei loro Collaboratori: a tutti loro va il mio sincero ringraziamento e l apprezzamento per un risultato così importante e significativo per la storia della tradizione architettonica e culturale della Sicilia. Presentazione Antonella Sorce Basile Il Fondo Basile costituisce una parte del più ampio Archivio Basile, che recentemente è stato dichirato di interesse storico particolarmente importante dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso i Decreti 181/2011 e 327/2012. L Archivio Basile, bene di mia proprietà, è attualmente diviso in due corpus: il Fondo Basile, concesso in comodato d uso dagli Eredi Basile all Università degli Studi di Palermo, e una cospicua parte di beni archivistici in pieno possesso della famiglia; può essere, a giusto titolo, considerato uno dei più vasti e ben conservati archivi d architettura d Europa (con più di unità e una grande varietà di tipologie documentarie) in grado di restituire puntualmente l attività di tre generazioni di architetti siciliani, a partire dal capostipite Giovan Battista Filippo Basile. L Archivio Basile, pur essendo sostanzialmente un archivio di personalità, costituito nel tempo da soggetti produttori che appartengono ad una stessa famiglia e a una stessa categoria professionale, è al contempo un archivio collettivo, annoverando documenti relativi a numerose figure di intellettuali, artisti e professionisti di respiro nazionale ed internazionale. Per queste ragioni è opportuno che gli sforzi tanto della comunità scientifica quanto della politica convergano verso un obbiettivo comune di tutela, conservazione, fruizione e valorizzazione del bene. In questa prospettiva s inserisce la preziosa pubblicazione di Eliana Mauro ed Ettore Sessa, che la famiglia Basile ringrazia unitamente a tutti quelli che hanno collaborato nel tempo alla realizzazione del volume, voluto dal Dipartimeno di Architettura, importante approfondimento monografico sul Fondo custodito dall Università di Palermo.

12 12 Presentazioni Presentazione Marcella Aprile già Direttore del Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Palermo Il volume, curato da Eliana Mauro ed Ettore Sessa, raccoglie l intero corpus dei disegni della Collezione Basile, custoditi, conservati e catalogati presso il Dipartimento di Architettura. Contiene la presentazione di tutti i documenti riferibili alla stessa collezione e due saggi dedicati, rispettivamente, a Giovan Battista Filippo e a Ernesto Basile; un ampia documentazione, con schedatura completa, degli archivi dei disegni, delle fotografie e dei libri; un appendice che riguarda aspetti particolari delle varie attività dei progettisti (soprattutto di Ernesto), predisposta dai giovani ricercatori che hanno collaborato per anni con entusiasmo e con abnegazione all ordinamento dell archivio. Al di là del valore documentario e della utilità di uno strumento che manifesta la consistenza e la qualità della collezione e che la rende accessibile a ricercatori e studenti, il catalogo (tale è per scelta dei curatori) sintetizza con intelligenza non solo l attività professionale e scientifica dei due architetti ma dà, anche, conto del modo in cui entrambi abbiano influenzato la cultura architettonica italiana ed europea e del modo in cui ne siano stati, a loro volta, influenzati. La collezione trova, così, un suo appropriato veicolo di diffusione attraverso il quale i documenti, già accuratamente ordinati e schedati, si trasformano da materiale di archivio in materiale di studio. Gli spunti di riflessione, indotta dal catalogo, sono molti. Ma, mi vorrei soffermare su alcuni aspetti che emergono, in maniera chiara, dai saggi e che sono, ancor oggi, argomento di dibattito nel nostro paese, anzi di controversia: tra i professionisti e gli accademici; tra i sostenitori della specializzazione e frammentazione della cultura architettonica e quanti propendono verso una figura di architetto generalista; tra chi ritiene marginale la figura del progettista architetto (rispetto a chi produce e/o realizza i manufatti e a chi si occupa della gestione pubblica) e chi gli attribuisce il ruolo di primus inter pares. Gli aspetti sono: l inequivocabile e contemporanea appartenenza dei due architetti Basile ai mondi della professione, dell insegnamento, della produzione pubblicistica (sembrerebbe ovvio chiedersi e così non è come sia possibile insegnare a progettare se non si è mai progettato e costruito; o progettare e costruire se non si è mai provato a riflettere e a teorizzare sull architettura e sulle forme e sulle procedure del progetto); la capacità di entrambi di governare, contestualmente, fabbrica, trasformazioni urbane, materiali, decorazioni e arredi; la propensione a trasferire (si direbbe oggi) knowhow verso le imprese. Nell Italia odierna afflitta da rigurgiti moralistici e, allo stesso tempo, tormentata da continui scandali e ruberie i Basile non avrebbero potuto dispiegare compiutamente le loro molteplici capacità e, soprattutto, non avrebbero potuto istituire uno stile di lavoro relativamente unitario, ancorché praticato con compiti diversi da persone diverse e, tuttavia, identificabili e riconoscibili; men che meno costruire una sorta di genealogia o, meglio, una scuola nella quale fosse possibile trasferire il testimone da una generazione all altra, senza suscitare sospetti. Anche per questi motivi, sono grata ai curatori per avere dato seguito con tenacia e competenza alla pubblicazione di questo catalogo, voluto e finanziato dal Dipartimento di Architettura. Quanto il catalogo potrà incidere sul pensiero o sulla curiosità di altri studiosi non è dato saperlo, ma è certamente il punto di partenza per avviare una nuova fase del difficile processo che ha trasformato i documenti da mera raccolta in sistema organizzato e ordinato.

13 Archivi e Raccolte del Fondo Basile Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo Eliana Mauro, Ettore Sessa Il Fondo Basile (FB d Arch UniPa), unitamente al Fondo Ducrot (FD d Arch UniPa) e alla Raccolta delle Tavole Didattiche della Regia Scuola per Ingegneri ed Architetti di Palermo, costituisce le Collezioni Basile e Ducrot del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo ed è conservato presso l Edificio 14 della Città degli Studi (in Viale delle Scienze a Palermo). Insieme ad altri fondi archivistici e ad altre raccolte di materiali documentari (produzioni progettuali, scientifiche, artistiche e di arti decorative e industriali) oggi fa parte delle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura (inserite nel SiMuA, Sistema Museale di Ateneo, istituito nel 2011) 1. Già conservato nella Dotazione Basile rinominata, in seguito all acquisizione di materiali documentari dello storico mobilificio palermitano Ducrot, Dotazione Basile-Ducrot della Facoltà di Architettura di Palermo (e dal 2014 divenuta Collezioni Basile e Ducrot), il Fondo Basile è formato dai materiali provenienti dall archivio e dalla biblioteca degli architetti Giovan Battista Filippo Basile (Palermo ) ed Ernesto Basile (Palermo ), padre e figlio 2. La Facoltà di Architettura dell Università degli Studi di Palermo negli anni Cinquanta del XX secolo (nella prima sede di via Caltanissetta) ha ricevuto il materiale documentario degli architetti Basile direttamente dalla famiglia (per volontà di Roberto Basile, figlio di Ernesto) 3. Al Fondo Basile (essendo Responsabile Scientifico Gianni Pirrone) successivamente sono stati aggregati altri due fondi: nel 1971 quello dei materiali documentari provenienti dall Archivio e dalla Biblioteca dell Ufficio Tecnico della Società Anonima Ducrot (acquistati in seguito all Asta Fallimentare bandita dal Tribunale di Palermo nel 1970) 4 consistenti prevalentemente nella documentazione (fotografica e grafica) dell attività produttiva e degli stabilimenti del celebre mobilificio palermitano, oltre che nei cataloghi di vendita e dei fascicoli di periodici conservati nella biblioteca aziendale 5 ; nel 1992 è stato aggregato il fondo consistente nella Raccolta delle Tavole Didattiche realizzate negli anni Ottanta del XIX secolo, sotto la direzione di G.B.F. Basile (e in parte su suoi studi e schizzi), da Michelangelo Giarrizzo su supporti di tela di juta (trattata con gesso dolce, colla di coniglio e bianco di titanio) di m. 2,37 x 1,92 e collocate, originariamente, nell Aula Magna e in ambienti limitrofi della ex Regia Scuola per Ingegneri e Architetti di Palermo, sita in via Maqueda nel complesso del Convento detto della Martorana 6. In questo plesso i fondi della Dotazione Basile-Ducrot sono stati conservati fino al 2011 e quindi trasferiti nella sede definitiva dell Edificio n. 14 (nuova sede della Facoltà di Architettura) della Città Universitaria in Viale delle Scienze (con ingresso da via Ernesto Basile). L attuale dislocazione comprende due ambienti distinti (entrambi accessibili anche ai disabili) denominati Area 1 e Area 2: la prima, sistemata su progetto del 2002 di Tilde Marra (con la collaborazione di Armando Barraja), è formata dalla Galleria delle Tavole Didattiche, destinata alla mostra permanente delle 34 tavole di M. Giarrizzo (supporto illustrativo del Corso di Architettura Tecnica tenuto, fra il 1875 e il 1891, da G.B.F. Basile presso la Regia Scuola Fig. 1 Fig. 1 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 2 Fig. 2 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, , ingresso al villino e allo studio (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa)

14 14 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 3 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, , piante del piano rialzato e del primo piano (Archivio Basile, Palermo) Fig. 3 Fig. 6 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 7 Fig. 4 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, , veduta, dalla panchina dell angolo nord-est del giardino, del fronte interno con l avancorpo dell ala destinata allo studio professionale e alla biblioteca (al piano rialzato) e al sottostante archivio (Collezione privata) Fig. 5 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, , particolare della pianta del piano rialzato relativo all ala destinata allo studio professionale e alla biblioteca (ADP929, FB d Arch UniPa) Fig. 6 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, , l archivio dello studio al piano semicantinato (FB d Arch UniPa) Fig. 7 E. Basile, Casa-studio Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, , l archivio dello studio al piano semicantinato (FB d Arch UniPa) per Ingegneri e Architetti di Palermo) ma anche ad ospitare manifestazioni culturali e l esposizione ciclica di disegni di progetto dei Basile e di materiali documentari dell industria Ducrot; si espone anche un ritratto in lega metallica a mezzo busto di autore ignoto, databile intorno alla fine del XIX secolo, di Giovan Battista Filippo Basile (originariamente disposto su mensola, come quello del figlio Ernesto Basile, nella parete della cattedra dell Aula Magna della Regia Scuola per Ingegneri e Architetti di Palermo). L Area 2 (i cui ambienti sono stati predisposti su progetto di Andrea Sciascia) è destinata alla conservazione e alla consultazione delle biblioteche e delle raccolte e archivi delle Collezioni Basile e Ducrot. Le Tavole Didattiche di Michelangelo Giarrizzo, unico ciclo completo conservatosi in Italia di questa categoria di dotazione didattica d età positivista, sono state restaurate nel 1992 presso il laboratorio di Michele Enzo Sottile (Castelbuono) con finanziamento della Provincia Regionale di Palermo 7, su iniziativa del preside pro tempore della Facoltà di Architettura Pasquale Culotta. Il Fondo Basile del Dipartimento di Architettura (FB d Arch UniPa) è costituito dall Archivio Disegni (AD), dall Archivio Fotografico (AF), dalla Raccolta Documenti (RD) e dalla Biblioteca (B). L Archivio Disegni contiene la sezione Progetti (ADP) e la sezione Miscellanea (ADM); esso comprende il materiale documentario dell attività progettuale e

15 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 15 grafica di Ernesto Basile (in massima parte) e del padre Giovan Battista Filippo Basile (presente con un nucleo di minore quantità) e di Giovan Battista Filippo Basile junior (con pochi esemplari). Si tratta di unità documentarie, relative ad un arco cronologico che va dal 1859 al La Biblioteca (per quanto è pervenuto alla Facoltà di Architettura di Palermo) raccoglie esemplari fra volumi e collezioni di fascicoli di periodici specializzati facenti parte del patrimonio librario già della Biblioteca dei Basile; si tratta di materiali a stampa italiani e stranieri, editi fra il XVIII secolo e la prima metà del XX secolo e inerenti, prevalentemente, all architettura e all ingegneria, all archeologia, alle arti figurative e alle arti decorative, con particolare riferimento al periodo eclettico e a quello modernista, ma vi sono conservate anche annate complete delle più importanti riviste italiane di architettura e di arte decorativa degli anni Venti e Trenta. Di minore entità risultano la Raccolta Documenti (relazioni tecniche, telegrammi, corrispondenza varia, tutti relativi al solo Ernesto Basile) e l Archivio Fotografico (formato da poche serie incomplete di documentazioni, anche di cantiere, delle attività professionali di Giovan Battista Filippo Basile e di Ernesto Basile). Fig. 8 Fig. 8 C. Pintacuda e C. Ferraro, Palazzo Pintacuda in via Caltanissetta (ang. via Libertà) a Palermo. 1905, prima sede della Facoltà di Architettura dell Università degli Studi di Palermo e della Dotazione Basile (da A. Chirco, M. Di Liberto, Via Libertà ieri e oggi, Palermo 1998, p. 82) Fig. 9 Sede della Regia Scuola di Ingegneria in via Maqueda a Palermo, poi seconda sede della Facoltà di Architettura e della Dotazione Basile (fotografia del 1935 circa; Archivio Cappellani, Palermo; da G. Cardamone, La Scuola di Architettura di Palermo nella Casa Martorana, Palermo 2012, p. 75) Fig. 10 Aula delle lezioni di Architettura Tecnica (poi detta Aula Basile) nella sede della Regia Scuola di Ingegneria in via Maqueda a Palermo; alle pareti (in alto) esposizione permanente del nucleo principale delle trentaquattro Tavole Didattiche, realizzate da M. Giarrizzo quale supporto illustrativo del Corso di Architettura Tecnica di G.B.F. Basile (fotografia del 1933 circa; Archivio Cappellani, Palermo; da G. Cardamone, La Scuola di Architettura di Palermo nella Casa Martorana, Palermo 2012, p. 117) Fig. 11 M. Giarrizzo, Tavola III ( Architettura Dorica ) della serie di trentaquattro Tavole Didattiche, realizzate quale supporto illustrativo del Corso di Architettura Tecnica di G.B.F. Basile (Galleria delle Tavole Didattiche, Area 1 delle Collezioni Basile e Ducrot, d Arch UniPa) Fig. 10 Fig. 9 Fig. 12 M. Giarrizzo, Tavola XXV ( Edifici moderni Distribuzione ) della serie di trentaquattro Tavole Didattiche, realizzate quale supporto illustrativo del Corso di Architettura Tecnica di G.B.F. Basile (Galleria delle Tavole Didattiche, Area 1 delle Collezioni Basile e Ducrot, d Arch UniPa) Fig. 11 Fig. 12

16 16 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 13 Fig. 13 Aula di Disegno dell Istituto di Architettura nella sede della Regia Scuola di Ingegneria in via Maqueda a Palermo; alla parete di destra (in alto) esposizione permanente di tre delle trentaquattro Tavole Didattiche, realizzate da M. Giarrizzo quale supporto illustrativo del Corso di Architettura Tecnica di G.B.F. Basile (fotografia del 1933 circa, Archivio Cappellani, Palermo; da G. Cardamone, La Scuola di Architettura di Palermo nella Casa Martorana, Palermo 2012, p. 117) Fig. 14 Fig. 15 Fig. 14 Seconda sede della Facoltà di Architettura in via Maqueda a Palermo (ala su via Calderai aggregata al complesso dell ex Monastero della Martorana), ingresso della seconda sede della Dotazione Basile (fino al 1981) Fig. 15 Seconda sede della Facoltà di Architettura in via Maqueda a Palermo, sala di consultazione ed emeroteca della terza sede della Dotazione Basile (dal 1981 al 2011) Fig. 16 Seconda sede della Facoltà di Architettura in via Maqueda a Palermo, sala di consultazione ed emeroteca della terza sede della Dotazione Basile (dal 1981 al 2011), visita guidata degli allievi del corso di Storia dell Architettura III della professoressa Maria Giuffrè con l assistenza di parte dell ultimo gruppo di schedatura della Dotazione Basile Fig. 16 Fig. 17 Seconda sede della Facoltà di Architettura in via Maqueda a Palermo, sala di consultazione ed emeroteca della terza sede della Dotazione Basile (dal 1981 al 2011) Fig. 18 P. Culotta, G. Laudicina, G. Leone, T. Marra, nuovo complesso della Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo, terza sede della facoltà e quarta della Dotazione Basile-Ducrot (fotografia di S.E. Di Miceli; da E. Palazzotto, A. Sciascia, La sede della Facoltà di Architettura di Palermo Gli spazi della didattica e della ricerca, Palermo 2007, tav. V) Fig. 17 Fig. 18 Fig. 19 Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo, Dotazione Basile-Ducrot (Area 2) Archivio e Biblioteca (fotografia del 2011 di P. Miceli) Fig. 20 Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo, Dotazione Basile-Ducrot (Area 2) Archivio e Biblioteca (fotografia del 2011 di E. Mauro) Fig. 19 Fig. 20

17 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 17 Fig. 21 Fig. 22 Fig. 21 P. Culotta, G. Laudicina, G. Leone, T. Marra, nuovo complesso della Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo: al primo piano, Dotazione Basile-Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1); al secondo piano, Dotazione Basile-Ducrot Archivi e Biblioteche (Area 2) (fotografia di S.E. Di Miceli; da E. Palazzotto, A. Sciascia, La sede della Facoltà di Architettura di Palermo Gli spazi della didattica e della ricerca, Palermo 2007, tav. VIII) Fig. 23 Fig. 22 T. Marra (con la collaborazione di A. Barraja), Galleria delle Tavole Didattiche al primo piano della Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (progetto di sistemazione del 2002, trasferimento e musealizzazione del 2010; fotografia del 2011 di P. Miceli) Fig. 23 T. Marra (con la collaborazione di A. Barraja), Galleria delle Tavole Didattiche al primo piano della Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (progetto di sistemazione del 2002, trasferimento e musealizzazione del 2010; fotografia del 2011 di P. Miceli) Fig. 24 T. Marra (con la collaborazione di A. Barraja), allestimento della Galleria delle Tavole Didattiche al primo piano della Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (progetto di sistemazione del 2002, trasferimento e musealizzazione del 2010; fotografia del 2011 di P. Miceli) Fig. 24 Fig. 25 Fig. 26 Fig. 25 P. Culotta, G. Laudicina, G. Leone, T. Marra, Dipartimento di Architettura (già Facoltà di Architettura), Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo: al primo piano, Collezioni Basile e Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1); al secondo piano, Collezioni Basile e Ducrot Archivio e Biblioteca (Area 2) (fotografia del 2014 di E. Mauro) Fig. 26 Dipartimento di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo: Collezioni Basile e Ducrot Archivio e Biblioteca (Area 2) (fotografia del 2014 di E. Mauro)

18 18 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 27 Fig. 28 Fig. 27 G.B.F. Basile, Villino Lauretta, (1870 ca.), studio del prospetto principale e della pianta, 1870 ca. (ADP22, FB d Arch UniPa) Fig. 28 G.B.F. Basile, Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, , , sezione trasversale (ADP28, FB d Arch UniPa) Fig. 29 E. Basile, Biblioteca del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, 1899, alzato parziale (ADP659, FB d Arch UniPa) Fig. 30 E. Basile, vasi e decori per la Ceramica Florio, Palermo, 1905 (ADP1008, FB d Arch UniPa) Fig. 29 Fig. 30

19 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 19 Fig. 31 E. Basile, tavola multipla con soggetti vari per la pubblicazione Ernesto Basile Architetto Studi e schizzi, Editore C. Crudo & C o., Torino 1911 (ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717, FB d Arch UniPa) Fig. 32 E. Basile, tavola multipla con soggetti vari per la pubblicazione Ernesto Basile Architetto Studi e schizzi, Editore C. Crudo & C o., Torino 1911 (ADP692, ADP693, ADP697, ADP698, ADP699, FB d Arch UniPa) Fig. 31 Fig. 32 Il Fondo Basile è, pertanto, la maggiore fonte di documentazione della produzione progettuale di Ernesto Basile, nonostante le considerevoli dispersioni e frammentazioni verificatesi anche prima della sua morte (come nel caso degli elaborati progettuali rimasti presso l Archivio della Camera dei Deputati a Roma e della probabile perdita dei suoi disegni esecutivi per mobili e arredi durante uno degli incendi delle Officine Ducrot). La ricchezza del materiale conservato e la magistrale perizia nella stesura, anche del più modesto disegno, fanno di questa raccolta un patrimonio grafico di grande valore artistico oltre che documentario. Giovan Battista Filippo Basile, architetto, docente di Architettura Decorativa e poi di Architettura Tecnica presso la Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti dell Università di Palermo (della quale fu anche preside), è una delle figure più originali e interessanti nel panorama italiano del rinnova-

20 20 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 33 Fig. 33 E. Basile, tavola multipla con soggetti vari per la pubblicazione Ernesto Basile - Architetto Studi e schizzi, Editore C. Crudo & C o., Torino 1911 (ADP1000, ADP1005, ADP1014, FB d Arch UniPa) Fig. 34 Ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento in Roma: fotografia d insieme del 1960 ca. (Vasari, Roma; Archivio Ducrot, d Arch UniPa) Fig. 34

21 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 21 mento dell architettura eclettica; ha lasciato una diffusa produzione editoriale, didattica e storico-critica, mentre sono pochi gli elaborati conosciuti a tutt oggi che documentano la sua formidabile attività progettuale; entrambi gli aspetti della sua operosità sono documentati presso il Fondo Basile (schizzi e disegni di progetto, molti dei quali in grandi tavole colorate, e saggi critici, riviste, libri, testi didattici, di cui fu autore e spesso editore). Autore di poche ma significative fabbriche, tutte improntate allo sperimentalismo metodologico (e pertanto immuni da preoccupazioni di formalistiche declinazioni stilistiche), progetta con il Teatro Massimo di Palermo il primo importante e più cospicuo edificio d uso collettivo rappresentativo del nuovo stato unitario italiano. Scevro dalle lusinghe del gusto per l iperbolico, fenomeno di nicchia della seconda metà del XIX secolo tuttavia di grande presa in particolari contesti eccellenti della cultura architettonica italiana post unitaria, come pure dal convenzionalismo tradizionalista insito nel perseguimento, teorico e pratico, di uno Stile Nazionale e, al contrario, impegnato nella ricerca del vero, traghettata senza clamori fin dai suoi esordi nel tardo periodo dei neostili, la sua produzione grafica legata all attività professionale non indulge nella pratica di quell omologazione del bel disegno che nel periodo umbertino porta alla deriva manualistica gran parte della cultura architettonica eclettica. Riflesso del suo profilo di architetto intellettuale e di studioso dell architettura storica, oltre che di personalità accademica dal sofferto coinvolgimento in tematiche sociali, G.B.F. Basile con umanistica impronta positivista, velata di ethos spiritualista, assegna al disegno di architettura un ruolo di cerniera fra l idea progettuale e il processo della costruzione della fabbrica. Così come mette a punto un sistema scientifico per il rilevamento delle antichità, allo stesso modo i disegni geometrici, spesso acquerellati, conservati nel fondo, costituiscono il momento tecnico conclusivo di una costante elaborazione perseguita con prove e schizzi, e quindi sviluppata con impegno e parsimonia, considerato che la rappresentazione finale dell idea assumeva il ruolo dello strumento realizzativo. Ciò non toglie, per la pratica del tempo, la redazione di vere e proprie vedute d ambiente (come nel caso del prospetto per l esposizione di Parigi del 1878) o di programmatiche prospettive (come nel caso del museo aussetico per Atene del 1859). Ernesto Basile, architetto, docente di Architettura Tecnica presso gli Atenei di Roma e di Palermo (oltre che direttore del Regio Istituto di Belle Arti di Palermo), originale interprete dell ultimo eclettismo, è uno dei principali protagonisti della lunga stagione del modernismo italiano, operando prevalentemente in Sicilia (principalmente a Palermo ma anche a Calatafimi, Caltagirone, Caltanissetta, Canicattì, Catania, Enna, Falconara Sicula, Ispica, Licata, Marsala, Messina, Santa Flavia, Sant Agata di Militello, Trapani) e, inoltre, a Milano, Reggio Calabria, Rio de Janeiro, Roma, Torino e Venezia. Diversamente dal padre ha curato con implacabile attenzione la documentazione della sua attività professionale datando, spesso, gli elaborati grafici (a volte indicando la località e, molto raramente, l orario della stesura del disegno), intestandoli, firmandoli o siglandoli e talvolta dotandoli di annotazioni utili alla migliore comprensione del soggetto rappresentato e alla sua possibile collocazione nell ambito dell iter del relativo progetto di appartenenza. Nell arco della sua cinquantennale attività professionale si apprezzano solo impalpabili variazioni di stile nella tecnica della rappresentazione dell idea progettuale. E questo anche se la parabola della sua attività conosce ben due cesure epocali: una con il passaggio, problematicamente in termini di continuità (visto il personale percorso di incubazione di istanze del nuovo ), dall eclettismo al modernismo; l altra con l esaurirsi

22 22 Eliana Mauro, Ettore Sessa della fase vitale dello stesso modernismo e il suo conseguente declinare in formalismi di maniera, mentre sia il rimontante tradizionalismo neoeclettico sia l irresistibile affermazione di un nuovo corso dell oggettività perseguivano dicotomici modi di rappresentazione dell idea architettonica, specularmente equidistanti, però, dall impalcato estetico al quale Ernesto Basile si era attestato con originalità nella fase propositiva del suo modernismo. Ma al tempo stesso il suo rifuggire, fin dalle fasi embrionali del suo modernismo, dalle seduzioni grafiche proprie di gran parte della cultura del progetto del periodo Art Nouveau (e dai conseguenti camouflages grafici affermatisi inizialmente in ambito di pubblicistica specializzata, per offrire persuasive raffigurazioni dei soggetti architettonici, e poi degenerati in codici per un nuovo stile che si pretendeva a vocazione vitalistica) ne qualificano la produzione grafica progettuale quale obiettivo strumento di espressione dell idea progettuale e, pertanto, scevra tanto dagli esibizionismi comunicativi quanto dall esigenza di assecondare le oscillazioni del gusto. Il corpus relativo ai disegni di architettura e agli schizzi, rilevi e studi dal vero di Giovan Battista Filippo Basile e di Ernesto Basile conservato nel Fondo Basile è da ritenere solamente indiziario delle rispettive produzioni progettuali e artistiche; basti pensare alla relativamente limitata presenza di esecutivi per i mobili e gli arredi di Ernesto Basile eseguiti dal mobilificio Ducrot (già Golia), verosimilmente andati perduti nei vari incendi dello stabilimento di produzione di via Paolo Gili a Palermo (presso il quale Basile, in qualità di Direttore Artistico, per lungo tempo operò in uno specifico studio dell Ufficio Tecnico che vi aveva istituito). Lo stesso dicasi per gli esecutivi delle più importanti opere di entrambi; e in particolare per fabbriche particolarmente impegnative come il Teatro Massimo di Palermo, iniziato dal padre e ultimato dal figlio, e come l ampliamento di Palazzo Montecitorio a Roma, la cui cospicua documentazione di progetto degli arredi per il completamento dell incarico negli anni Venti non lascia adito a dubbi sulla mole degli elaborati (anche di cantiere) perduti e relativi alle precedenti fasi di realizzazione dell edificio, che tuttavia resta una delle opere meglio documentate di Ernesto Basile. Del resto, ad onta dell aliquota sorprendente dei disegni rimasti in confronto al fenomeno di dispersione che contraddistingue le documentazioni dei progettisti coevi attivi nel resto dell Europa (con una particolare accentuazione per quelli del periodo modernista) 8, la sola presenza di alcuni elaborati grafici particolarmente curati nei dettagli per l esecuzione (persino nei dimensionamenti differenziati dei conci di un opera muraria per finalità percettive) e riscontrata solo per alcuni incarichi, ragionevolmente prevedibile come abituale modalità applicata alla prassi progettuale, conferma l ipotesi circa la perdita di un immensa produzione progettuale di grande mestiere (pur se la presenza di disegni al vero su grandi supporti di carta da scenografia per i vari cantieri costituisce un nucleo davvero formidabile, anche per la costruzione di una storia parallela della cultura della produzione edilizia). Altri materiali dei due architetti (disegni, documenti e fotografie) sono conservati principalmente nell Archivio della famiglia Basile (oggi eredi Basile, Palermo), negli archivi di stato di diverse città italiane, presso varie istituzioni pubbliche e anche presso l Archivio della Camera dei Deputati (Roma), il Museo della Medicina di Trapani, gli archivi storici comunali delle tante città nelle quali operarono, poche collezioni private e ancora presso alcuni archivi degli eredi di loro committenti o personalità del mondo artistico o scientifico con le quali avevano instaurato rapporti.

23 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 23 Fig. 35 Sala della Regina nell Ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento in Roma: fotografia del 1930 ca. (Archivio Ducrot, d Arch UniPa) Fig. 36 Biblioteca del primo piano nell Ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento in Roma: fotografia del 1930 ca. (Archivio Ducrot, d Arch UniPa) Fig. 37 Copertina del volume Mostra del Liberty Italiano, Palazzo della Permanente, Milano dicembre 1972-febbraio 1973, catalogo della mostra, Milano 1972 Fig. 38 Copertina del volume Bilancio di studi sul Liberty, atti del convegno, Sala Basile del Grand Hôtel Villa Igiea, Palermo 24 maggio 1973, Palermo 1974 (con catalogo della Mostra del Liberty a Palermo, a cura di G. Pirrone) Fig. 35 Fig. 39 Mostra Liberty a Palermo, Palermo, Civica Galleria d Arte Moderna, giugno 1973 Fig. 36 Fig. 37 Fig. 38 Fig. 39

24 24 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 40 Fig. 40 Mostra Liberty a Palermo, Palermo, Civica Galleria d Arte Moderna, giugno 1973 Fig. 41 Copertina del volume Ernesto Basile, architetto, catalogo della mostra della Biennale di Venezia, Venezia 1980 (con Catalogo delle opere, a cura di P. Portoghesi) Fig. 41 Fig. 42 Fig. 42 Copertina del volume G. Pirrone (a cura di), Palermo 1900, catalogo della mostra, Civica Galleria d Arte Moderna, Palermo ottobre 1981-gennaio 1982, Palermo 1981 Fig. 43 Planimetria dell allestimento, Sala Rossa del Politeama Garibaldi di Palermo, della mostra Palermo 1900, Palermo, Civica Galleria d Arte Moderna, 15 ottobre gennaio 1982 Fig. 44 Copertina del volume E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , catalogo della mostra, Loggiato di San Bartolomeo, Palermo maggio 2000, Palermo 2000 Fig. 45 Seconda sala della mostra Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , Loggiato di San Bartolomeo, Palermo maggio 2000 Fig. 46 Seconda sala della mostra Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , Loggiato di San Bartolomeo, Palermo maggio 2000 Fig. 47 Prima sala della mostra Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , Loggiato di San Bartolomeo, Palermo maggio 2000 (E. Mauro, A. Pirrone ed E. Sessa; verifica finale prima dell inaugurazione) Fig. 48 Prima sala della mostra Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , Loggiato di San Bartolomeo, Palermo maggio 2000 Fig. 43 Fig. 44 Fig. 45 Fig. 46 Fig. 47 Fig. 48

25 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 25 Fig. 50 Fig. 49 Fig. 51 Fig. 49 Copertina del volume E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Ernesto Basile a Montecitorio e i disegni restaurati della Dotazione Basile, catalogo della mostra, Palazzo di Montecitorio, Roma ottobre 2000, Palermo 2000 Fig. 50 Allestimento nella Sala della Regina della mostra Ernesto Basile a Montecitorio e i disegni restaurati della Dotazione Basile, Palazzo di Montecitorio, Roma ottobre 2000 Fig. 51 Allestimento nella Sala della Regina della mostra Ernesto Basile a Montecitorio e i disegni restaurati della Dotazione Basile, Palazzo di Montecitorio, Roma ottobre 2000 Fig. 52 Copertina del volume F. Benzi (a cura di), Il Liberty in Italia, catalogo della mostra, Chiostro del Bramante, Roma 21 marzo 17 giugno 2001, Milano 2001 Fig. 52 Fig. 53 Fig. 53 Copertina del volume, E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Dispar et Unum, I cento anni del Villino Basile, catalogo della mostra Villino Florio, Palermo dicembre 2004-gennaio 2005, Palermo 2006 Fig. 54 Mostra Dispar et Unum, I cento anni del Villino Basile, Villino Florio, Palermo dicembre 2004-gennaio 2005 Fig. 54 Fig. 55 Fig. 55 Mostra Dispar et Unum, I cento anni del Villino Basile, Villino Florio, Palermo dicembre 2004-gennaio 2005 Fig. 56 Mostra Dispar et Unum, I cento anni del Villino Basile, Villino Florio, Palermo dicembre 2004-gennaio 2005 Fig. 56 Fig. 57 Fig. 57 Tavolo da disegno dello studio di Ernesto Basile (propr. Regione Siciliana) alla mostra Dispar et Unum, I cento anni del Villino Basile, Villino Florio, Palermo dicembre 2004-gennaio 2005

26 26 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 58 Copertina del volume C. Quartarone, E. Sessa, E. Mauro (a cura di), Arte e Architettura liberty in Sicilia, catalogo della mostra, Palazzo Ziino, Palermo 29 aprile-1 giugno 2008, Palermo 2008 Fig. 59 Copertina del volume A. Rossari (a cura di), Le visioni dell architetto. Tracce dagli archivi italiani di architettura, catalogo della mostra, Eventi collaterali XI Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia, Bollate 2008 Fig. 60 Inaugurazione della mostra Le visioni dell architetto. Tracce dagli archivi italiani di architettura, Eventi collaterali XI Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia 2008 Fig. 58 Fig. 59 Fig. 61 Copertina del volume P. Miceli (a cura di), La professione della qualità. Cento disegni a matita di Ernesto Basile, conservati nella Dotazione Basile della Facoltà di Architettura dell Università degli Studi di Palermo, catalogo della mostra, Casa Florio, sede dell Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, 7-14 febbraio 2008, Palermo 2008 Fig. 62 Copertina del volume M. Marafon Pecoraro, E. Marrone, Lo studio Basile Crocevia di Arti e Mestieri, catalogo della mostra, Archivio Storico del Comune, Palermo marzo 2013, Palermo 2013 Fig. 63 Copertina del volume E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi, catalogo dell esposizione permanente nella Galleria delle Tavole Didattiche della Facoltà di Architettura, Palermo dicembre 2013, Palermo 2014 Fig. 60 Fig. 61 Fig. 64 Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo, Edificio 08, Viale delle Scienze, Palermo: esposizione permanente di disegni di S. Benfratello appartenenti al Lascito Benfratello delle Collezioni Scientifiche (fotografia del 2012 di D. Borzoee) Fig. 65 Esposizione permanente del 2010 delle Tavole Didattiche, realizzate da M. Giarrizzo quale supporto illustrativo del Corso di Architettura Tecnica G.B.F. Basile: Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo, Area 1 della Dotazione Basile-Ducrot (fotografia del 2011 di L. Realmuto) Fig. 66 Mostra temporanea di dodici disegni di E. Basile in occasione della manifestazione annuale «Le Vie dei Tesori», edizione dell autunno del 2013: Dotazione Basile-Ducrot (Area 1) Galleria delle Tavole Didattiche, Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (fotografia del 2013 di P. Miceli) Fig. 62 Fig. 63 Fig. 64 Fig. 65 Fig. 66

27 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 27 Fig. 67 Esposizione permanente «Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi», sezione Archivio Disegni del Fondo Basile, dicembre 2013; Collezioni Basile e Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1), Facoltà di Architettura, Palermo (fotografia del 2013 di M.A. Calì) Fig. 67 Fig. 68 Fig. 68 Esposizione permanente «Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi», sezione Archivio Disegni del Fondo Basile, dicembre 2013; Collezioni Basile e Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1), Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (fotografia del 2013 di M.A. Calì) Fig. 69 Esposizione permanente «Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi», sezione Archivio Disegni del Fondo Basile, dicembre 2013; Collezioni Basile e Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1), Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (fotografia del 2013 di M.A. Calì) Fig. 70 Esposizione permanente «Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi», sezione Biblioteca del Fondo Basile e Archivio Ducrot, dicembre 2013; Collezioni Basile e Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1), Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (fotografia del 2013 di M.A. Calì) Fig. 69 Fig. 70 Fig. 71 Fig. 71 Esposizione permanente «Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi», sezione Biblioteca del Fondo Basile e Archivio Ducrot, dicembre 2013; Collezioni Basile e Ducrot Galleria delle Tavole Didattiche (Area 1), Facoltà di Architettura, Edificio 14, Viale delle Scienze, Palermo (fotografia del 2013 di M.A. Calì) Fig. 72 E. Basile, Concorso per il Palazzo di Giustizia a Roma (1884), riproduzione fotografica d epoca dell alzato del prospetto principale (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 72 Fig. 73 Fig. 73 G.B.F. Basile, Monumento delle Vittorie nel piano del Palazzo Reale a Palermo, 1860, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 74 Fotografia di E. Giannone della cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione del Teatro Massimo di G.B.F. Basile, Palermo 12 gennaio 1875 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 74 Fig Fig. Colonnato del portico esastilo, in costruzione (con la gru), del Teatro Massimo di G.B.F. Basile, ripresa fotografica di cantiere, Palermo 30 settembre 1876 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa)

28 28 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 76 Struttura metallica della cupola della sala del Teatro Massimo di G.B.F. Basile, Palermo ripresa fotografica di cantiere, 9 novembre 1877 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 77 Veduta dell esterno del Teatro Massimo di G.B.F. Basile (ultimato da E. Basile), Palermo, fotografia di E. Interguglielmi del 1897 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 78 Veduta del proscenio con il sipario di G. Sciuti nel Teatro Massimo di G.B.F. Basile (ultimato da E. Basile), Palermo, fotografia di E. Interguglielmi del 1897 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 76 Fig. 77 Fig. 79 Palco Reale e ingresso alla sala del Teatro Massimo di G.B.F. Basile (ultimato da E. Basile), Palermo, fotografia di G. Incorpora del 1897 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 80 Ernesto Basile (al centro) e gli allievi della Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri di Roma in visita a Caprarola, fotografia del 14 luglio 1885 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 81 IV Esposizione Nazionale di Arti e Industrie di E. Basile, Palermo 1891: veduta del corpo d ingresso su piazza Castelnuovo, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 82 IV Esposizione Nazionale di Arti e Industrie di E. Basile, Palermo 1891: veduta del giardino centrale, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 83 IV Esposizione Nazionale di Arti e Industrie di E. Basile, Palermo 1891: Galleria della Sicilia Monumentale, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 78 Fig. 80 Fig. 79 Fig. 84 IV Esposizione Nazionale di Arti e Industrie di E. Basile, Palermo 1891: veduta del Padiglione Florio, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 85 IV Esposizione Nazionale di Arti e Industrie di E. Basile, Palermo 1891: Chalet del Club Alpino Italiano nel giardino centrale, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 81 Fig. 82 Fig. 83 Fig. 84 Fig. 85

29 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 29 Fig. 86 Villino Vincenzo Florio di E. Basile, Palermo , veduta da un viale del Parco Florio all Olivuzza, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 87 Villino Vincenzo Florio di E. Basile, Palermo : salotto, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 86 Fig. 87 Fig. 88 Casa-studio di Ernesto Basile in via Siracusa a Palermo, : prospetto su via principe di Villafranca con il torrino, fotografia post 1904 ante 1911 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 89 Chioso Florio di E. Basile all Esposizione di Milano del 1906: montante in ferro battuto del coronamento eseguito dalla ditta A. Ronconi di Roma, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 90 Sede della Cassa di Risparmio di E. Basile, piazza Borsa, Palermo : fornice della Sala Casse, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 88 Fig. 89 Fig. 91 Sede della Cassa di Risparmio di E. Basile, piazza Borsa, Palermo : vestibolo d ingresso e scalone, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 92 Modello ligneo del prospetto principale del progetto di E. Basile per l ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, 1905: esecuzione Officine Ducrot, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 93 Modello ligneo dell Aula dei Deputati del progetto di E. Basile per l ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, 1905: esecuzione Officine Ducrot, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 90 Fig. 91 Fig. 94 Modello ligneo del velario dell Aula dei Deputati del progetto di E. Basile per l ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, 1905: esecuzione Officine Ducrot, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 92 Fig. 93 Fig. 94

30 30 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 95 Modello ligneo della Galleria dei Passi Perduti del progetto di E. Basile per l ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, 1905: esecuzione Officine Ducrot, fotografia dell epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 96 Demolizione dei corpi di fabbrica esistenti durante i lavori di realizzazione del progetto di E. Basile per l ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia di cantiere del 1908 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 97 Dismissione del ponteggio di servizio del prospetto principale dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia di cantiere del 1914 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 98 Avancorpo del prospetto su via dell Impresa dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia di cantiere del 1916 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 95 Fig. 96 Fig. 99 Veduta dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia a conclusione dei lavori del 27 agosto 1919 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 97 Fig. 98 Fig. 100 Modello al vero in gesso di G. Geraci per il rivestimento ligneo dei raccordi d angolo nell Aula dei Deputati dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia del 1908 ca. (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 101 Modello al vero in gesso di G. Geraci per gli apparati decorativi degli avancorpi dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia del 1908 ca. (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 102 Modello al vero in gesso di G. Geraci del capitello di una semicolonna del fornice degli avancorpi dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia del 1908 ca. (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 99 Fig. 100 Fig. 101 Fig. 102

31 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 31 Fig. 103 Fig. 104 Fig. 103 Aula dei Deputati dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia del 1919 dall emiciclo verso il banco di Presidenza e le tribune della Corte, del Corpo Diplomatico e dei Senatori (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 104 Aula dei Deputati dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia del 1919 del fregio pittorico di A. Sartorio e del velario eseguito da G. Beltrami e dalle Officine Ducrot (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 105 Aula dei Deputati dell ampliamento di E. Basile del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma: fotografia del 1919 dell emiciclo e delle tribune per il pubblico (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 106 E. Basile, casamento di abitazioni economiche I.C.P. in via A. Volta a Palermo, 1923 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 105 Fig. 106 Fig. 107 E. Basile, bozzetto per il logo del mobilificio di Vittorio Ducrot, 1903 (coll. Mauro-Sessa, Palermo) Fig. 108 D. Cambellotti, copertina del catalogo pubblicitario Ducrot Palermo Mobili e arti decorative, Edizioni Novissima, Roma 1906 Fig. 109 E. Basile, poltroncina in mogano per un salotto di palazzo Francavilla a Palermo, 1898, realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 107 Fig. 108 Fig. 109 Fig. 110 E. Basile, stanza da letto in acero niveo presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902: realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 111 E. Basile, salottino della stanza da letto in acero niveo presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902: realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 110 Fig. 111 Fig. 112 Fig. 112 E. Basile, toletta della stanza da letto in acero niveo presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902: realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa)

32 32 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 113 Fig. 114 Fig. 115 Fig. 113 E. Basile, stanza da lavoro in quercia (detta Tipo Torino) presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902: realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 114 E. Basile, poltroncina della stanza da lavoro in quercia (detta Tipo Torino) presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902: realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 115 E. Basile, divano della stanza da lavoro in quercia (detta Tipo Torino) presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902: realizzazione del mobilificio C. Golia & C., Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 116 Fig. 116 E. Basile, bozzetto di targa per la ditta Ducrot di Palermo, 1905 ca. (ADP1009, FB d Arch UniPa) Fig. 117 E. Basile, Sala Minore della Mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione d Arte di Venezia del 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 118 E. Basile, secretaire in mogano (con bronzi di A. Ugo e pannelli dipinti da E. De Maria Bergler all interno delle ante) della Sala Minore della Mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione d Arte di Venezia del 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 119 E. Basile, poltroncina in mogano e cuoio sbalzato della Sala Minore della Mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione d Arte di Venezia del 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 117 Fig. 118 Fig. 120 E. Basile, Sala Maggiore della Mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione d Arte di Venezia del 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 119 Fig. 120

33 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 33 Fig. 121 Fig. 122 Fig. 123 Fig. 121 E. Basile, Sala Maggiore della Mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione d Arte di Venezia del 1905: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 122 E. Basile, Sala Minore della Mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione d Arte di Venezia del 1905: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 123 E. Basile, panchetta in quercia e cuoio della Sala Maggiore della Mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione d Arte di Venezia del 1905: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 124 E. Basile, poltrona in quercia e cuoio della Sala Minore della Mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione d Arte di Venezia del 1905: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 125 E. Basile, veduta prospettica del nuovo complesso delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo 1906 (da Ducrot Palermo Mobili e arti decorative, Edizioni Novissima, Roma 1906) Fig. 126 Sala Macchine nel complesso delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, 1910 ca. (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 127 Laboratorio dei Modelli nel complesso delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, 1910 ca. (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 128 Allievi operai alle lezioni della Scuola Intagliatori nel complesso delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, 1910 ca. (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 129 E. Basile, paravento in mogano matto con fondi in seta dipinti da S. Gregorietti, 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 130 E. Basile, poltroncina del salottino tipo Carretto Siciliano presentato all Esposizione Internazionale del Sempione, Milano 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 124 Fig. 125 Fig. 126 Fig. 127 Fig. 128 Fig. 129 Fig. 130

34 34 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 131 Fig. 132 Fig. 133 Fig. 134 Fig. 131 E. Basile, dormeuse del salottino tipo Carretto Siciliano presentato all Esposizione Internazionale del Sempione, Milano 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 132 E. Basile, poltroncina della stanza da letto in acero tipo Intaglio papaveri presentata all Esposizione Internazionale del Sempione, Milano 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 133 E. Basile, vetrina del salotto laccato beige con dorature presentato all Esposizione Internazionale del Sempione, Milano 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 135 Fig. 136 Fig. 134 E. Basile, sala della buvette del Grand Café Faraglia in piazza Venezia a Roma, 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 135 E. Basile, travatura del soffitto ligneo nella sala della buvette del Grand Café Faraglia in piazza Venezia a Roma, 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 136 E. Basile, sala della pasticceria e sala da tè del Grand Café Faraglia in piazza Venezia a Roma, 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 137 E. Basile e Ufficio Tecnico Ducrot, sedie economiche in faggio, in quercia e in mogano (la seconda da destra è un modello di serie progettato da E. Basile), 1904 ca.: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 137 Fig. 138 E. Basile, magazzino di vendita Ducrot in via del Tritone a Roma, 1910: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 139 E. Basile, libreria e portacartelle in mogano della sala Bellezze Siciliane (allestimento per la personale di E. De Maria Bergler) alla VIII Esposizione d Arte di Venezia del 1909: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 138 Fig. 139

35 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 35 Fig. 140 Fig. 141 Fig. 140 Ufficio Tecnico Ducrot, divano con specchiere, paravento (con stampe di A. Mucha) e tavolino in mogano, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 141 Ufficio Tecnico Ducrot, poltroncina, paravento (con stampe di A. Mucha) e libreria girevole in mogano, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 142 Ufficio Tecnico Ducrot, appendiabiti con specchio e bastoniera, ante 1902: disegno a china su carta trasparente, lucidato da fotografia (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 142 Fig. 143 Fig. 144 Fig. 143 Ufficio Tecnico Ducrot, scrivania in quercia della serie Tipo Torino, 1904: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 144 Ufficio Tecnico Ducrot, libreria della serie Tipo Torino, 1904: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 145 Ufficio Tecnico Ducrot, tavolo da tè in mogano, post 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 145 Fig. 146 Fig. 146 Ufficio Tecnico Ducrot, mobilino con cassetti a ribalta in quercia e paravento in mogano e limone, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 147 Veduta aerea del complesso delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, 1920 ca. (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 148 Gli operai delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, post 1920 (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 147 Fig. 148 Fig. 149 Hangars per la costruzione degli scafi e delle ali e per il montaggio dei motori degli idrovolanti caccia-bombardieri prodotti fra il 1916 e il 1918 nelle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 149 Fig. 150 Fig. 150 Capannone con formazione di assemblaggio degli scafi degli idrovolanti caccia-bombardieri prodotti fra il 1916 e il 1918 nelle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa)

36 36 Eliana Mauro, Ettore Sessa Fig. 151 Fig. 152 Fig. 151 Ufficio Tecnico Ducrot, rilievo planimetrico con destinazioni d uso del complesso delle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 152 G. Spatrisano, nuovi Magazzini Ducrot in via Condotti a Roma, 1928 (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 153 E. Basile, Sala della Regina nell ampliamento del Palazzo di Montecitorio per la sistemazione a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, 1914: travatura del soffitto, realizzata dal mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 154 Operaie della Sezione Intaglio e Tappezzeria nelle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, 1920 ca. (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 155 G. Spatrisano e Ufficio Tecnico Ducrot, prospettiva del Salone d Onore della Turbonave Ausonia della Società Italiana di Servizi Marittimi, 1927 (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 156 Ufficio Tecnico Ducrot, salone di prima classe del piroscafo Esperia della Società Italiana di Servizi Marittimi, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 157 G. Pulitzer Finali e Ufficio Tecnico Ducrot, veranda di prima classe della motonave Victoria del Lloyd Triestino, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 158 Ufficio Tecnico Ducrot, consolle in ferro battuto e marmo e specchiera in ferro battuto, 1930 ca.: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 153 Fig. 155 Fig. 156 Fig. 154 Fig. 157 Fig. 159 Ufficio Tecnico Ducrot, stanza per bambini laccata e decorata, 1930 ca.: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 158 Fig. 159

37 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 37 Fig. 160 Fig. 161 Fig. 162 Fig. 163 Fig. 165 Fig. 164 Fig. 160 Ufficio Tecnico Ducrot, tavolino pieghevole in mogano e poltrona in tubolare metallico, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 161 Ufficio Tecnico Ducrot, lampadario in metallo e vetro modello Satellite, 1930: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 162 Sala disegnatori dell Ufficio Tecnico nelle Officine Ducrot in via P. Gili alla Zisa, Palermo, 1950 ca. (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) I lavori di riordino scientifico (con inventariazione, schedatura e documentazione fotografica) 9 e il progetto di restauro (completo di catalogazione) e messa a norma dei materiali documentari dell Archivio Disegni (operazione svolta d intesa con l Istituto Nazionale per la Grafica) sono stati affidati, dall allora Preside della Facoltà di Architettura Francesco Saverio Brancato, ad Ettore Sessa (Coordinatore e poi Responsabile Scientifico) con la Consulenza Scientifica di Eliana Mauro e con un gruppo di lavoro del quale, nel tempo, hanno fatto parte Vitalba Canino, Tiziana Coste, Nuccia Donato (coordinamento di settore), Giusi Lo Tennero, Elisabetta Mangiardi, Eleonora Marrone, Valentina Martorana Tusa, Manuela Milone, Livia Parrino, Angela Persico, Manuela Raimondi, Gaetano Rubbino (coordinamento di settore), Maria Luisa Scozzola, Antonella Sorce, Roberto Speziale, Cristina Fig. 163 Ufficio Tecnico Ducrot, bar e living room della casa Fiorentino a Palermo, prospettiva acquarellata su copia eliografica, 1961: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 164 Ufficio Tecnico Ducrot, ingresso ed esposizione del negozio Richard-Ginori in via Maqueda a Palermo, 1957: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa) Fig. 165 V. Monaco, A. Luccichenti, M. Marchi, salone delle feste di prima classe del transatlantico Leonardo da Vinci della Società di Navigazione Italia, prospettiva acquarellata, 1959 (Archivio Ducrot, FD d Arch UniPa)

38 38 Eliana Mauro, Ettore Sessa Stassi. Tutta l operazione collegata al restauro è stata possibile grazie ad un finanziamento di di lire, assegnato all Università degli Studi di Palermo dalla Provincia Regionale di Palermo nel 1997, su iniziativa di Eliana Mauro, Ettore Sessa e Ninni Sole (Assessore pro tempore della Provincia Regionale di Palermo) 10. Sempre con la curatela di E. Mauro ed E. Sessa (estensori anche degli indici di classificazione e di collocazione topografica oltre che della verifica e della redazione finale della schedatura e dei regesti), l inventariazione definitiva e il riordino scientifico dell Archivio Disegni del Fondo Basile sono stati portati a termine ( ) da un gruppo di lavoro del quale hanno fatto parte Claudia Asaro, Davide Borzoee, Maria Antonietta Calì, Federica Cottone, Daniele Di Marzo, Carmelina Drago, Miriam Garifo, Davide Leone, Giuseppe Lo Bocchiaro, Giusi Lo Tennero, Loredana Manata, Vincenza Maggiore, Patrizia Miceli (coordinamento di settore), Gaetano Palazzolo, Angela Persico, Eugenia Presti, Livia Realmuto, Giovanni Rizzo, Gaetano Rubbino (coordinamento di settore), Davide Ventimiglia e Giuseppe Verde. Fra le principali mostre che hanno illustrato, anche per capisaldi, l intera produzione dei Basile e fra le mostre a tema, alle quali ha contribuito la Dotazione Basile-Ducrot, vanno citate: Ernesto Basile architetto, Biennale di Venezia, Venezia settembre-novembre 1980; Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , Palermo, Loggiato di San Bartolomeo, maggio 2000; Ernesto Basile a Montecitorio e i disegni restaurati della Dotazione Basile, Roma, Palazzo di Montecitorio, ottobre 2000; Dispar et Unum, I cento anni del Villino Basile, Palermo, Villino Florio, dicembre 2004-gennaio 2005; La professione della qualità. Cento disegni a matita di Ernesto Basile, Palermo, Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, 7-14 febbraio 2008; Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi, Galleria delle Collezioni Basile e Ducrot, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo. Selezioni di disegni di progetto o anche rilievi di edifici storici, eseguiti da Giovan Battista Filippo Basile e da Ernesto Basile (e conservati presso il Fondo Basile dell Università degli Studi di Palermo), sono state esposte in numerose mostre fra le quali si citano: Mostra del Liberty italiano, Palazzo della Permanente, Milano dicembre 1972 febbraio 1973; Liberty a Palermo, Civica Galleria d Arte Moderna, Palermo giugno 1973; Palermo 1900, Civica Galleria d Arte Moderna, Palermo 15 ottobre gennaio 1982; Le città immaginate Un viaggio in Italia, XVII Triennale, Milano 1987; Il Liberty in Italia, Chiostro del Bramante, Roma 21 marzo-17 giugno 2001; Les Normands en Sicile. XI-XXI siècles. Histoire et légendes, Musée de Normandie, Caen 2006; Matteo Carnilivari, Pere Compte, , due maestri del gotico nel Mediterraneo, Palazzo Trigona, Noto maggio-luglio 2006; Le visioni dell architetto. Tracce dagli archivi italiani di architettura, 11 a Mostra Internazionale di Architettura, Eventi collaterali, Biennale di Venezia 2008; Arte e architettura liberty in Sicilia, Palazzo Ziino, Palermo 29 aprile-1 giugno 2008; Architettare l Unità, Casa dell Architettura Acquario Romano, Roma aprile maggio 2011; Lo studio Basile Crocevia di arti e mestieri, Archivio Storico del Comune, Palermo 2013; Liberty Uno stile per l Italia moderna, Musei San Domenico, Forlì 1 febbraio 15 giugno 2014.

39 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 39 Il Fondo Basile delle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo fin dal 1999 è Socio Fondatore, allora ancora con la denominazione di Dotazione Basile-Ducrot (e per iniziativa di Nunzio Marsiglia e di Ettore Sessa), dell Associazione Nazionale Archivi di Architettura Contemporanea (AAA Italia, con sede presso lo I.U.A.V. di Venezia) e contribuisce attivamente, con le proprie specifiche competenze, alla conoscenza e alla divulgazione del patrimonio culturale siciliano e alle ricerche sulla cultura architettonica europea d età contemporanea. Note 1 I materiali storico-documentari che costituiscono le Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo provengono da diversi dipartimenti accorpati nel 2011 in un unica struttura scientifica. A partire dal 2012, con la Direzione di Marcella Aprile, tale patrimonio viene riunito sotto l attuale denominazione (Responsabili Scientifici Carla Quartarone ed Ettore Sessa) e sistemato in appositi locali d archivio presso il Dipartimento di Architettura, Edificio 08, in Viale delle Scienze a Palermo. Dal 2014 il Dipartimento di Architettura ha acquisito anche la storica Dotazione Basile-Ducrot, già con la nuova denominazione Collezioni Basile e Ducrot (curatore E. Sessa, consulenza scientifica E. Mauro), fino ad allora di pertinenza della Facoltà di Architettura di Palermo. Il patrimonio delle Collezioni Scientifiche è attualmente formato (oltre che dalle recenti acquisizioni del Fondo Basile, del Fondo Ducrot e della Raccolta delle Tavole Didattiche) dai materiali conservati nel Lascito Benfratello (curatore G. Fatta), nel Fondo Zanca (curatore P. Barbera), nel Fondo Caronia Roberti (curatore E. Sessa, consulenza scientifica E. Mauro), nel Fondo Giuseppe Caronia (curatore C. Quartarone), nella Raccolta Gagliardi (curatore M.R. Nobile), nella Collezione Gabinetto di Disegno (curatori P. Barbera e L. Inzerillo), nella Raccolta Modelli del Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia (curatore A. De Vecchi), nel Fondo Boscarino (curatori F. Tomaselli e M.R. Nobile, consulenza scientifica R. Scaduto) e nel Fondo Pintacuda-Perrier (curatori F. Tomaselli e M.R. Nobile, consulenza scientifica R. Scaduto). A questi fondi, sempre nel 2014, sono stati aggiunti l Archivio Pozzetto (curatori C. Quartarone ed E. Sessa) e l Archivio Colajanni (curatore G. Fatta, consulenza scientifica T. Campisi); nel corso del 2015 si aggiungeranno l Archivio Progetti Vicari e il Fondo Lo Bianco. Il Lascito Benfratello, già in dotazione al Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia, conserva i materiali d archivio e la biblioteca di Salvatore Benfratello (Palermo ) ingegnere e architetto, oltre che titolare della cattedra di Architettura Tecnica nella Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri dell Ateneo di Pisa (a partire dal 1920) e di quello di Palermo. I materiali, donati all inizio degli anni Sessanta del XX sec. dal figlio Guglielmo alla Facoltà di Ingegneria, consistono in una trentina di progetti e altrettante serie di soggetti vari per un totale di poco più di quattrocento disegni (in prevalenza a matita e china, ma anche a carboncino e acquerello). Si conservano, inoltre, alcune decine di stampe di architettura, taccuini e fotografie di architetture realizzate, mentre il patrimonio librario consiste di 550 volumi e di 900 fascicoli di periodici di architettura e arti applicate appartenenti a 22 serie. Il Fondo Caronia Roberti, il Fondo Giuseppe Caronia, il Fondo Antonio Zanca provengono dal Dipartimento di Storia e Progetto nell Architettura. Essi raccolgono materiali documentari e bibliografici degli archivi e delle biblioteche di Antonio Zanca (Palermo ), di Salvatore Caronia Roberti (Palermo ) e di Giuseppe Caronia (Palermo 1915 Roma 1994). Il Fondo Caronia Roberti è stato donato nel 1992 dai figli di Salvatore Caronia Roberti, Giuseppe e Vittorio. L Archivio Disegni consta di 1687 elaborati grafici di varie dimensioni, raccolti in 193 unità archivistiche comprensive di disegni a matita, a china, a colori e a carboncino, su supporti di diverso tipo. L Archivio Fotografico è costituito da 953 fotografie riunite in 128 unità archivistiche. Fanno parte di questo fondo i modelli in gesso di tre cappelle gentilizie. Il Fondo Giuseppe Caronia è costituito dal materiale d archivio donato dalla famiglia Caronia nel 1995; si compone di poco più di un migliaio fra disegni e copie eliografiche di dimensioni diverse, raccolti in 64 unità archivistiche. Oltre alla dotazione di un considerevole Archivio Fotografico il fondo è corredato da una parte cospicua della biblioteca di Giuseppe Caronia. Il Fondo Antonio Zanca è costituito dal materiale d archivio e dalla collezione di volumi e opuscoli donati nel 1997 dalla famiglia Zanca. Vi sono raccolti 2513 disegni, 13 taccuini, 194 faldoni (con conteggi, carteggi e relazioni varie) e alcune serie di fotografie, oltre che testi a stampa.

40 40 Eliana Mauro, Ettore Sessa Sempre dal Dipartimento di Storia e Progetto nell Architettura proviene anche la Raccolta Gagliardi consistente in 24 disegni a matita e china su supporti cartacei di medie dimensioni provenienti dalle Collezioni Di Blasi e Genovesi. Questi disegni costituiscono una pregevole serie di elaborati progettuali relativi alla produzione architettonica di Rosario Gagliardi (Siracusa 1698 Noto 1762). Dal Dipartimento di Rappresentazione, conoscenza, figurazione, trasformazione dell ambiente costruito/naturale proviene la Collezione Gabinetto di Disegno, formata da alcune raccolte di tavole di disegno d ornato edite in prevalenza nel XIX secolo, raccolte di disegni e di modelli lignei di architetture e particolari architettonici o anche di elementi scultorei in gesso. A queste collezioni vanno aggiunte quelle della ex Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti e quelle già in dotazione del Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia. Dalla prima proviene la raccolta di modelli decorativi al vero in gesso (alcuni dei quali eseguiti da Gaetano Geraci per architetture di Ernesto Basile). Dal Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia provengono il modello ligneo di concorso del progetto di Alessandro Antonelli per la Sinagoga di Torino e la Raccolta Modelli di Strutture formata da 89 ricostruzioni in scala di particolari costruttivi. Il Fondo Pozzetto è formato dai materiali dell archivio dello storico dell architettura Marco Pozzetto (Lubiana 1925 Trieste 2006) donati dai figli Barbara e Luca al Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo nel 2013, unitamente alle collezioni della sua biblioteca privata (poco più di 3000 unità). Con l unificazione di queste dotazioni documentarie e librarie il Dipartimento di Architettura ha avviato la prima fase di un programma finalizzato alla formazione di una struttura di ricerca dinamica nel settore archivistico universitario, non più solamente in un ottica di mera conservazione dei lasciti o delle donazioni (archivi e documenti, biblioteche, fototeche, raccolte di modelli e plastici, ecc.) ma in una dimensione propositiva di costante studio e consultazione integrata secondo criteri scientifici, oltre che di acquisizione (e messa a norma) di altri archivi di architettura e di ingegneria. Sulle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura si veda E. Sessa, Nel segno del neo-humanisme. Dipartimento di Architettura: Lasciti, Fondi, Raccolte, Collezioni, in A. Gerbino (a cura di), Organismi. Il Sistema Museale dell Università di Palermo, Palermo 2012, pp Per riferimenti bibliografici relativi a G.B.F. Basile ed a E. Basile (e per approfondimenti sui rispettivi materiali d archivio) si rimanda a: S. Caronia Roberti, Ernesto Basile e cinquant anni di architettura in Sicilia, Palermo 1935; P. Marconi, I Basile, in Celebrazioni dei Grandi Siciliani, Urbino 1939, pp ; G. Pirrone, Studi e schizzi di Ernesto Basile, Palermo 1976; A. De Bonis, G.V. Grilli, Urbino 1939, S. Lo Nardo (a cura di), Ernesto Basile architetto, Venezia 1980; A. Samonà, G.B. Filippo Basile, la cultura e l opera architettonica, teorica, didattica, Palermo 1983; E. Mauro, Ernesto Basile (Sicilia), in R. Bossaglia (a cura di), Archivi del Liberty italiano. Architettura, Milano 1987, pp ; G. Pirrone, Palermo, una capitale. Dal Settecento al Liberty, con testi di E. Mauro ed E. Sessa, Milano 1989; M. Giuffrè, G. Guerrera (a cura di), G.B.F. Basile. Lezioni di Architettura, Palermo 1995; S. Lo Nardo, Giovan Battista Filippo Basile , Modena 1995; Basile Ernesto, in C. Olmo (a cura di), Dizionario dell architettura del XX secolo, vol. I, Torino 2000, alla voce; E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, , Palermo 2000; E. Sessa, Ernesto Basile. Dall eclettismo classicista al modernismo, Palermo 2002; E. Palazzotto, La didattica dell architettura a Palermo dal 1860 al 1915, Napoli 2003; E. Mauro, L idea modernista attraverso i documenti e le collezioni della Dotazione Basile della Facoltà di Architettura di Palermo, in «AAA Italia», bollettino dell Associazione Nazionale Archivi Architettura Contemporanea, 7, 2007, p. 52; C. Quartarone, E. Sessa, E. Mauro (a cura di), Arte e architettura Liberty in Sicilia, Palermo 2008; E. Sessa, Ernesto Basile ( ). Fra accademismo e moderno, un architettura della qualità, Palermo 2010; P. Barbera, M. Giuffrè (a cura di), Archivi di architetti e ingegneri in Sicilia, , Palermo 2011; M. Marafon Pecoraro, Ernesto Basile e il ritratto La figura umana nelle sue declinazioni, Palermo 2012; M. Marafon Pecoraro, E. Marrone, Lo studio Basile Crocevia di arti e mestieri, Palermo 2013; E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi, Palermo I documenti che compongono il Fondo Basile sono stati conservati dagli eredi nella casa-studio di Ernesto Basile in via Siracusa a Palermo ( ) fino al loro trasferimento in Facoltà di Architettura. 4 Rimasero esclusi dall acquisto dell Archivio Ducrot (stando alle perizie della Sezione Fallimenti del Tribunale di Palermo) l intero archivio amministrativo e gestionale dell attività produttiva del mobilificio e i pregevoli modelli lignei e in gesso (sia quelli dei particolari di mobili al vero, i più antichi dei quali di Gaetano Geraci, sia quelli in scala di arredi particolari, in genere navali o di sedi istituzionali). Il Fondo Ducrot conservato nell Edificio n. 14 di Viale delle Scienze (Dipartimento di Architettura) costituisce la più cospicua raccolta documentaria (relativa al periodo ) della storica fabbrica di mobili e arredi che, fondata a Palermo da Carlo Golia nel penultimo decennio del XIX secolo, venne riformata nel 1896 secondo criteri industriali da Vittorio Ducrot. Da allora la fabbrica Ducrot svolse un ruolo di primo piano nella cultura della produzione industriale

41 Archivi e Raccolte del Fondo Basile 41 italiana, almeno fino alla metà del XX secolo. Fra le prime imprese commerciali in Europa ad avere perseguito una mediazione fra profitto e ricerca artistica (sia pure solo in determinati periodi della sua storia), la ditta Ducrot riuscì ad imporsi anche sul mercato internazionale sia con la produzione di mobili e arredi completi di qualità sia con la realizzazione di arredi e decorazioni per gli interni di grandi alberghi, sedi istituzionali, transatlantici, prestigiose residenze ed esclusivi locali pubblici. Il definitivo salto di qualità nell organizzazione produttiva si verifica nel biennio anche in seguito all assunzione da parte di Ernesto Basile del ruolo di Direttore Artistico della produzione; sempre Basile avrà parte attiva nella creazione di un vero e proprio Ufficio Tecnico nel quale, tra gli altri, gli succederanno (a diverso titolo) Giuseppe Capitò, Giuseppe Spatrisano, Vittorio Corona, e al quale presteranno la propria collaborazione anche Galileo Chini, Gustavo Pulitzer-Finali e nel secondo dopoguerra A. Luccichenti. Il fondo comprende: l Archivio Fotografico della produzione di mobili, di ammobiliamenti completi e di specifici arredi oltre che della documentazione degli stabilimenti e delle fasi di lavorazione, per un totale di poco più di unità documentarie fra stampe e lastre fotografiche (ordinate nella Raccolta Catalogo, nella Raccolta Fuori Catalogo, nella Raccolta Arredi Particolari, nella Raccolta Esposizioni, nella Raccolta Arredi Navali e nella Raccolta Officine e Magazzini); l Archivio Progetti (alquanto lacunoso), relativo al materiale grafico da laboratorio e agli schizzi e disegni esecutivi dell Ufficio Tecnico (prevalentemente in copie eliografiche, spesso con aggiunte di annotazioni grafiche, schizzi e conteggi); la Raccolta Cataloghi, comprendente una serie completa di cataloghi di produzione (per singole tipologie) e due cataloghi di vendita da magazzino; la Biblioteca con collezioni di albums di arredi e di cataloghi di vendita di altre imprese e con la collezione incompleta di periodici francesi, tedeschi e italiani (prevalentemente dei primi tre decenni del Novecento) specializzati nelle arti decorative, già conservati nella biblioteca degli stabilimenti dell impresa siti in via Paolo Gili, a Palermo. Sulla storia e sull organizzazione produttiva del mobilificio di Vittorio Ducrot, oltre che sul relativo rapporto di collaborazione con Ernesto Basile, si vedano: G. Pirrone, Ditta Golia & C., poi Ducrot, in Mostra del Liberty italiano, catalogo della mostra del Palazzo della Permanente, Milano dicembre 1972 febbraio 1973, Milano 1973, pp ; A. Alfano, La produzione della ditta Ducrot alle esposizioni internazionali, in Liberty a Palermo, catalogo della mostra della Civica Galleria d Arte Moderna, Palermo maggio-giugno 1973, Palermo 1974, pp ; E. Mauro, E. Sessa, I mobili e gli arredi di Ernesto Basile, in A. De Bonis, G.V. Grilli, S. Lo Nardo (a cura di), Ernesto Basile architetto, cit., pp ; E. Sessa, Mobili e arredi di Ernesto Basile nella produzione Ducrot, Palermo 1980; I. De Guttry, M.P. Maino, Il mobile liberty italiano, Roma-Bari 1983, pp ; Idem, Il mobile déco italiano, Roma-Bari 1988, pp ; E. Sessa, Ducrot Mobili e Arti Decorative, Palermo 1989; Idem, Ducrot Vittorio, voce del Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 1992, vol.xli, pp Alla fine degli anni Settanta del XX secolo, dopo un primo riordino (a cura di Nino Alfano e Rosario De Simone), è stata schedata e catalogata (a cura di Ettore Sessa) la parte relativa alla produzione di mobili e arredi modernisti, déco, novecento e razionalisti realizzati dall impresa palermitana fino al La raccolta dell Archivio Fotografico relativa alla produzione di mobili e di arredi del periodo è stata complessivamente riordinata nel biennio (a cura di Ida Giostra e di Isabella Tallo), per poi essere schedata in forma definitiva nel 2014 (a cura di Federica Cottone). La collezione della Raccolta Progetti relativa alla sola produzione di mobili e di arredi del periodo è stata riordinata nel 2011 (a cura di Patrizia Miceli). Tutti i materiali del fondo, per i quali è in previsione un intervento di restauro e messa a norma, sono oggi in fase di schedatura definitiva (a cura di Eliana Mauro ed Ettore Sessa con la collaborazione di un gruppo di ricerca coordinato da Federica Cottone e Patrizia Miceli e formato da Virginia Bonura, Davide Borzoee, Maria Antonietta Calì, Miriam Garifo, Maria Stella Ingargiola, Davide Leone, Giuseppe Lo Bocchiaro, Vincenzo Luparello, Francesca Lupo, Vincenza Maggiore, Francesca Malleo, Dalila Nobile, Daniele Orlando, Angela Persico, Eugenia Presti, Livia Realmuto, Alessandra Vecchio, Giuseppe Verde). 6 G. Cardamone, La Scuola di Architettura di Palermo nella Casa Martorana, Palermo Si veda M. Giuffrè, G. Guerrera (a cura di), op. cit., pp Si veda E. Godoli, L architettura Art Nouveau negli archivi europei, in «AAA Italia», Bollettino dell Associazione Nazionale Archivi Architettura Contemporanea, 7, 7, 2007, pp Una prima organizzazione del materiale della Dotazione Basile (ad opera di Anna Maria Sciarra Borzì, Annie Titi, Maria Valeria Arizzi, Nino Alfano e Rosario De Simone) e un riordino con inventariazione, finalizzati alla formazione di un indice generale sistematico, erano stati attivati negli anni Settanta da Gianni Pirrone (allora Responsabile Scientifico) e svolti da Vincenzo Palazzotto e Renato Zappulla per i disegni, da Nunzio Marsiglia per la biblioteca e nel 1979 da Ettore Sessa per il materiale documentario del Fondo Ducrot; un ulteriore definizione dell inventario dei disegni è stata poi attuata nel 1981 da Eliana Mauro, Ettore Sessa e Livia Titi. 10 Si veda E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture, cit., pp Obiettivo finale dell operazione è stato il restauro dell intero fondo con relativa campagna di documentazione fotografica (Publifoto, Palermo) a cui seguirà la realizzazione di un apposito Archivio Digitale di consultazione dei disegni dei due

42 42 Eliana Mauro, Ettore Sessa Basile. La prima operazione relativa al recupero del fondo, promossa nel 1995, essendo allora Preside Pasquale Culotta (che aveva già provveduto a far risistemare gli ambienti della vecchia sede della Dotazione Basile-Ducrot in via Maqueda), è stata curata da Giovanni Liotta della Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Palermo (con la collaborazione di Alfonso Agrò e Giovanni Leto Barone) ed ha riguardato lo studio delle cause di infestazione e delle alterazioni prodotte sui materiali da agenti biotici di degrado; a questa fase ha fatto seguito l intervento di bonifica e disinfestazione scientifica mirata dei materiali del fondo e della relativa sede (eseguito da Federico Fiandaca, Palermo). L attuazione del restauro dei disegni e dei lavori connessi all adeguamento tecnico del fondo è avvenuta nel corso del Nell intervento di restauro, ogni disegno è stato pulito dalle macchie dell inchiostro e dalle patine, la pigmentazione superficiale è stata consolidata, sono stati eliminati gli effetti e la sovrapposizione di materiali estranei (per esempio, colla e carta improprie) dovuti a isolati interventi di manutenzione (con tecniche poco idonee) effettuati nel passato, sono stati ricomposti i margini e, dove possibile per l integrità dei pezzi, sono stati riassemblati i disegni e le grandi tavole composite il cui supporto era ormai diviso in diversi pezzi; ciascun disegno è stato quindi conservato dentro cartelle di materiale antiacido. Il restauro di 300 elaborati progettuali, la manutenzione di altre unità documentarie dell Archivio Disegni e la messa a norma per la conservazione di tutti i materiali grafici del fondo sono stati diretti da Fabio Fiorani, Direttore Responsabile del Laboratorio di Restauro delle Opere d Arte su Carta dell Istituto Nazionale per la Grafica, con la collaborazione di Gabriella Pace, e sono stati effettuati, dopo apposita gara, da laboratori specializzati nel restauro delle carte (Donatella Cecchin, Teresa Marciante, Elisabetta Marmori, Silvia Moschettini, Stefania Passerini, Dania Severi, con la collaborazione di Flavia Serena di Lapigio, Maria Franca Bartolucci, Simonetta Iannuccelli, Karmen Korak Rinesi). Prima dei lavori di restauro e, poi, a conclusione di tutto l intervento di recupero (quindi anche dei lavori di manutenzione) dell Archivio Disegni ogni unità è stata documentata fotograficamente, mentre per i disegni sottoposti a manutenzione è stata sufficiente la sola documentazione precedente agli interventi. A conclusione dei lavori di restauro sono state organizzate due mostre dei disegni restaurati (curate da E. Mauro ed E. Sessa). Una prima mostra, allestita a Palermo presso il Loggiato dell Ospedale di San Bartolomeo e documentata da uno specifico catalogo (edito da Novecento, Palermo), si è svolta dal 2 maggio al 30 maggio 2000 e si è conclusa con un convegno tematico sulle due figure di Giovan Battista Filippo e di Ernesto Basile. La successiva mostra, organizzata nell ottobre 2000 a Roma (anch essa illustrata da un apposito catalogo) è stata allestita nella Sala della Regina del Palazzo di Montecitorio, in collaborazione con la Camera dei Deputati; sono stati esposti, oltre ad una selezione dei disegni presentati a Palermo, arredi e disegni del progetto dell ampliamento del Palazzo di Montecitorio, provenienti sia dalla Dotazione Basile-Ducrot che dall Archivio della Camera dei Deputati (questi ultimi restaurati per l occasione). Nel corso dei lavori di recupero dell Archivio Disegni (e della relativa schedatura scientifica con i criteri dell Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero dei Beni Culturali), sono stati inoltre avviati il riordino, la classificazione e la schedatura della Biblioteca (a cura di Giusi Lo Tennero e di Eleonora Marrone), dell Archivio Fotografico (portata a termine da Loredana Manata su una prima catalogazione a cura di Eliana Mauro e poi di Stefania Di Grigoli con la collaborazione di Elisabetta Mangiardi, Manuela Milone, Livia Parrino, Gaetano Rubbino e Roberto Speziale) e della Raccolta Documenti (a cura di Eliana Mauro e di Cristina Stassi con la collaborazione, in tempi diversi, di Maria Antonietta Calì, Daniela Candido, Federica Cottone, Eleonora Marrone, Angela Persico, Livia Realmuto, Antonella Sorce). In vista di un adeguamento ai nuovi orientamenti della disciplina archivistica, che assegna ai fondi documentari un valore di promozione della ricerca, oltre che di conservazione, è in corso di attuazione, in attesa di un più organico programma di messa in rete degli archivi siciliani, una prima fase di aggiornamento della struttura scientifica delle Collezioni Basile e Ducrot (promossa, ancora come Dotazione Basile-Ducrot, da Nicola Giuliano Leone e da Angelo Milone in qualità di presidi della Facoltà di Architettura di Palermo, e successivamente da Marcella Aprile in qualità di Direttore pro tempore del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo), con l attivazione di ulteriori settori operativi: acquisizione e informatizzazione dell archivio per la consultazione digitale; creazione di un archivio documentario sugli edifici realizzati dai Basile e ancora esistenti; acquisizione in copia di documenti conservati presso altri archivi; ultimazione del riordino e della schedatura dell Archivio Ducrot; restauro delle collezioni conservate nella Biblioteca del Fondo Basile e nella Biblioteca del Fondo Ducrot, compresa l acquisizione informatica per la successiva consultazione.

43 Giovan Battista Filippo Basile Teoria e prassi: l eclettismo sperimentale e la riforma delle nomenclature Eliana Mauro Quando nel 1846 Giovan Battista Filippo Basile (Palermo ) entra in contatto con l ambiente accademico romano, possiede un proprio bagaglio di conoscenze teoriche: a Palermo infatti aveva conseguito il baccellierato in Filosofia e Letteratura, si era laureato in Fisica e Matematica il 3 gennaio 1846 con il massimo dei voti ( primo accessit ), e aveva ottenuto l 8 luglio 1846, con la Laurea Franca in Architettura per l anno accademico , come miglior esaminando, una borsa di studio per un soggiorno di tre anni nella città di Roma 1. Lì, per far fronte al problema della scelta dello stile che costituisce il carattere precipuo dell eclettismo storicistico, studia dal vero le architetture originali da cui derivano i caratteri dei neostili, dalle opere del rinascimento romano ai monumenti della Roma antica, sotto la guida di Luigi Canina e Luigi Poletti 2. Tornato in Sicilia continuerà la ricerca diretta delle origini. La ripresa dell attività di rilevatore nel 1855 dopo la partecipazione ai moti del 1848 e i primi incarichi professionali (Giardino Inglese a Palermo 1850; Giardino pubblico a Caltagirone 1851) e di insegnamento (professore interino di Geometria Descrittiva 1852 e di Architettura Decorativa 1854) recandosi ad Agrigento a misurare i templi greci, la pubblicazione del metodo che ha affinato nel compiere il rilevamento dei monumenti (1856), la redazione del suo primo progetto classico con l applicazione delle correzioni ottiche (Museo archeologico per Atene, aussetico, redatto nel 1859 in occasione del primo concorso internazionale) 3, il suo primo resoconto scientifico sulla curvatura delle linee dell architettura antica siciliana (pubblicato nel 1863), sono segni precisi della coscienza di una diversa verità del mondo antico, rispetto alla quale la conoscenza tradizionale risultava scardinata (prima causa gli studi di James Pen- Fig. 1 G.B.F. Basile, prospettiva e sezione del Museo aussetico per Atene, 1859 (da «Nuovi Annali di Costruzioni, Arti e Industrie», III, gennaio 1872, tavv. LI-LII) Fig. 2 G.B.F. Basile, pianta del piano terra del Museo aussetico per Atene con destinazioni e percorsi museali e piante di accrescimento, 1859 (da «Nuovi Annali di Costruzioni, Arti e Industrie», III, gennaio 1872, tavv. XIX-L) Fig. 1 Fig. 2

44 44 Eliana Mauro Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 3 G.B.F. Basile, veduta del lago e del castello arabo del Giardino Inglese, via della Libertà, Palermo, 1851 (cartolina; coll. privata, Palermo) Fig. 4 G.B.F. Basile, serra in ferro e vetro del Giardino Inglese, via della Libertà, Palermo, 1851 (cartolina; Biblioteca Comunale di Palermo, Coll. Di Benedetto) Fig. 5 G.B.F. Basile, valle con la statua della poetessa siciliana Nina nel Giardino Inglese, via della Libertà, Palermo, 1851; a sinistra la villa Bordonaro (veduta, particolare stampa luminosa; coll. F. Riccobono, Messina) Fig. 6 G.B.F. Basile, progetto di riconfigurazione del prospetto del convento delle Ree pentite alle Croci contiguo al Giardino Inglese, 1851 (Archivio di Stato di Palermo) nethorne del 1837 e poi le considerazioni di Francis Cranmer Penrose sulla curvatura, pubblicate nel 1851, che imponevano una revisione attraverso le leggi assolute del calcolo e della matematica) 4, interessando non soltanto la sfera dello studio e della ricerca delle origini della civiltà moderna ma, dal suo punto di vista, anche quella del mondo professionale e dell insegnamento nelle scuole di architettura. Lo studio diretto dei monumenti investe gli aspetti compositivi, artistici, strutturali, decorativi e, come sottolinea lo stesso G.B.F. Basile, «esercita l analisi e la sintesi nel tempo medesimo» 5 ; può fare anche da guida all introduzione del ferro nell architettura civile e alla razionalizzazione delle varianti affatto nuove derivate dal suo impiego per mezzo della conoscenza delle regole e dei principi costruttivi dell antichità. Secondo Basile, conoscere oggettivamente ogni architettura e l origine di ogni sua espressione, non solo porta all ipotesi di teorie originali ma rende sicuri nella scelta degli elementi dello stile, sia che si tratti di un edificio d abitazione, di un cimitero o di un teatro 6. È fra il 1869 e il 1870 che pubblica, in diversi fascicoli di una rivista specializzata, la sua Curvatura delle linee dell Architettura antica, corredata dai rilievi delle antichità isolane e ripubblicata a Palermo nel 1884 con il titolo Curvatura delle linee dell architettura antica con un metodo per lo studio dei monumenti. Epoca dorico-sicula. Studi e rilievi di G. B. F. Basile, in cui compare anche la tavola degli strumenti necessari per il rilievo dal vero 7. Quando nel 1872 scrivendo sul ginnasio dell orto botanico di Palermo, progettato da Lèon Dufourny tra il 1790 e il , egli lo farà rientrare nella categoria del Revival classico, dorico in particolare, situandolo fra le esperienze di James Stuart 9 e le opere di Leo von Klenze, lo considera una copia troppo precoce attestata alla scuola imitativa, priva cioè dei vantaggi derivanti dalle scoperte scientifiche successive, come quella fondamentale riguardante la curvatura delle linee nell architettura 10. Egli imputa la libertà usata da Dufourny nel proporre elementi dell ordine greco a quello che definisce uno stadio

45 Teoria e prassi 45 primitivo nella conoscenza della forma ornamentale ( non era ancor sentito il carattere dell ornamentazione ) 11 ma che comunque perviene a risultati migliori di quelli raggiungibili con la maniera ricercata degli stili che si dicono moderni 12. Quando si consideri che Basile muove tale critica all architettura imitativa, appare chiaro il distacco dalla scuola neoclassica delle forme. Nel 1879 delinea la sua formula ideale della nuova architettura, nella quale la forma architettonica sia l espressione rigorosa della progredita costruzione, e la ornamentazione qualificativa sia tolta direttamente dal vero a scapito del principio imitativo 13. Pubblicista, storico, dalla vasta produzione critica e teorica, Basile riversa il proprio impegno nelle più svariate imprese e nei più di dieci anni di attività ( ) che precedono l ideazione del Teatro Massimo ( ), fin dall impegno prodigato per le opere di fortificazione della polveriera del Sacramento durante i moti ( ), cercherà con coerenza ideologica una nuova espressione artistica adatta a rappresentare gli ideali risorgimentali e il futuro prossimo di un regno destinato a una radicale trasformazione, scavando anche nelle tradizioni più antiche, nei miti e nelle epoche favolose 14. Immediatamente successiva all esperienza neomedievale e marcatamente romantica del primo quinquennio di attività ( ), la speculazione tendenzialmente classica intrapresa da G.B.F. Basile fra il 1855 e il 1863 non rientra però ancora in quella pratica eclettica sperimentale che troverà esemplificazione di forme nel teatro dell opera di Palermo e nelle realizzazioni successive. E il Metodo per lo studio dei monumenti, stilato e pubblicato a Palermo nel 1856 secondo principi semperiani 15, che rivela subito in lui l adesione a quella filosofia del sentimento di origine tedesca che gli permetterà di considerare il manufatto architettonico come la risultante di diverse componenti (tecnica, Fig. 7 G.B.F. Basile, prospetto sulla via della Libertà del Conservatorio delle Croci al confine con il Giardino Inglese, 1851 (fotografia del 2005 di E. Mauro) Fig. 8 G.B.F. Basile, Conservatorio delle Croci e collina del Giardino Inglese, via della Libertà, Palermo, 1851 (veduta, particolare stampa luminosa; coll. F. Riccobono, Messina) Fig. 9 G.B.F. Basile, edificio di testata, fontane e capanna del parterre del Giardino Inglese, via della Libertà, Palermo, 1851 (veduta, particolare stampa luminosa; coll. F. Riccobono, Messina) Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 Fig. 10 G.B.F. Basile, padiglione del giardino comunale di Caltagirone, 1853 (Archivio di Stato di Catania)

46 46 Eliana Mauro Fig. 11 G.B.F. Basile, Giardino Garibaldi, piazza Marina, Palermo, 1863 (cartolina; Biblioteca Comunale di Palermo, Coll. Di Benedetto) Fig. 12 G.B.F. Basile, cancello d ingresso del Giardino Garibaldi, piazza Marina, Palermo, 1863 (fotografia del 2008 di N. Donato) Fig. 13 G.B.F. Basile, capanna del Giardino Garibaldi, piazza Marina, Palermo, 1863 (fotografia del 2008 di N. Donato) Fig. 14 G.B.F. Basile, cimitero di Monreale, edicola centrale con la statua di Santa Rosalia, 1865, 1871 (fotografia del 2005 di E. Mauro) Fig. 12 Fig. 15 G.B.F. Basile, prospetto principale del Teatro Massimo, Palermo (da «The Builder», gennaio, 1896) Fig. 11 Fig. 13 Fig. 15 Fig. 14 morfologica, ideologica, dello spirito) superando la dicotomia epocale fra architettura e ingegneria. Vedere come illustra nel Metodo ogni architettura come espressione del sentimento di un popolo e della cultura di un epoca, non solo lo induce inizialmente alla teorizzazione dell architettura sinestetica ma lo guida anche nella costante sperimentazione attraverso la manipolazione di molteplici componenti, nel tentativo di avvicinarsi alla formulazione di un linguaggio moderno. Lo studio giovanile della botanica 16, e quindi delle leggi di natura (che applica nel 1859 al progetto del museo archeologico per Atene) 17, serve a Basile come strumento per la comprensione della logica compositiva dell architettura greca; lo studio dell architettura antica gli permette di risalire alle origini e di conoscere i segreti dell architettura essenziale ; l architettura medievale viene invece studiata come pietra miliare dalla quale partire per costruire l anello mancante di quella catena dell evoluzione della civiltà cristianizzata che Basile, come altri, ha ipotizzato spezzarsi nel violento impatto con il Rinascimento. È da quel punto che egli riprende il dialogo con l architettura storica per la creazione originale delle forme i cui risultati saranno infine quelli

47 Teoria e prassi 47 di pervenire alla più avanzata pratica di un eclettismo sperimentale piuttosto che di un classicismo neostilistico. E d altra parte, la contraddizione in nuce insita nella pratica basiliana dell eclettismo (che rimanda piuttosto alle formule filosofiche della fine del Settecento propugnate da Friedrich Schlegel), non si discosta in via teorica dalle esigenze dei suoi contemporanei, ai quali lo accomuna la ricerca di uno stile nuovo e nazionale. Da tutto ciò si deduce che se nell adozione di diverse forme atte a denunciare la funzione dell edificio Basile appartiene decisamente alla cultura eclettica, nel ricondurre l uso di ciascuno stile ai suoi concetti e ai suoi caratteri originari alla ricerca di una formula moderna si riallaccia alla razionalità sperimentatrice del neoclassicismo, sebbene non alla sua definizione formale. Fig. 16 G.B.F. Basile, pianta del piano terra del Teatro Massimo, Palermo (da «Architectural Review», 1897, vol. I) Fig. 17 G.B.F. Basile, sezione trasversale del Teatro Massimo, Palermo (da «The Builder», gennaio, 1896) Fig. 18 G.B.F. Basile, particolari delle strutture metalliche e del fiorone di chiusura della cupola della sala del Teatro Massimo, Palermo (da Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele in Palermo. G.B.F. Basile, architetto, Palermo 1896) Fig. 17 Fig. 16 Fig. 18

48 48 Eliana Mauro Lo scopo da raggiungere è, invero, profondamente diverso. Sui rapporti stile-tipologia codificati dall eclettismo architettonico, Basile innestava l esigenza, tutta illuminista, di rendere riconoscibile lo stile adottato ma per i suoi caratteri di appartenenza a una specifica cultura, a una determinata epoca, a un particolare sentimento moderno. Sotto questa luce diventa comprensibile la definizione di eclettismo illuminato di Raffaele Savarese che, nel 1902, al fine di estrapolare una provata tradizione dalla cultura isolana tale da consentirgli alcune affermazioni sull opera del figlio Ernesto, individua il carattere eversivo dell eclettismo di Giovan Battista Filippo Basile alludendo a un principio interpretativo dello stile che dava vigore ed eccezionalità alla sua produzione 18. Nella sua lunga carriera accademica, che inizia nel 1850 quando ottiene per breve tempo la nomina di sostituto del suo maestro Carlo Giachery (Padova 1812 Palermo 1865) 19 nella cattedra di Architettura Civile (dal 1854 sarà professore interino presso la cattedra di Architettura Decorativa e disegno topografico e dal 1865 docente di Architettura Tecnica), e in virtù dell ininterrotto incarico di docenza (fino al 1891), G.B.F. Basile contrassegna positivamente l insegnamento pubblico dell architettura e rappresenta un anello fondamentale per la comprensione della formazione degli architetti e degli ingegneri del periodo legato agli eclettismi storici e al modernismo successivo 20. Il suo pensiero, contraddistinto, in un epoca storica in cui si pongono le basi della scissione fra disciplina architettonica e scienza ingegneristica 21, da una personale posizione di superamento della dicotomia ancora in nuce in Italia 22, punta a un globale rinnovamento dell architettura e del suo insegnamento e dà a quest ultimo un impronta del tutto originale con l adozione dei sistemi e delle teorie già messi a punto. Pubblica fra il 1856 e il 1857, il Gabinetto Stereotomico, la prima opera didattica che consiste in una serie di 16 dispense con tavole da costruzione e relativo foglio di istruzioni sul tema unico della volta; del 1856 è il già citato Metodo per lo studio dei monumenti, espressamente richiamato come libro di testo nei programmi ufficiali del suo insegnamento, insieme ai volumi di C. F. A. Leroy e di T. Hope, e costituisce la prima sintesi del suo pensiero teorico e degli studi compiuti sulle linee generatrici dell architettura antica di Roma, vero e proprio manuale pratico-geometrico finalizzato a insegnare il metodo di rilevamento delle generatrici e delle curvature di modanature ed elementi costitutivi del monumento con il sistema delle coordinate e della cera plastica. E negli ultimi anni della carriera accademica (che si interrompe bruscamente con la morte, il 16 giugno 1891) che G.B.F. Basile si accinge forse a pubblicare un manuale di storia dell architettura italiana (introdotta da alcuni capitoli preliminari sulla architettura egiziana, greca e pelasgica) e verosimile appare l ipotesi che il testo già composto sia stato trascritto dal figlio Edoardo, e quindi corretto e annotato dallo stesso G.B.F. Basile 23. Ciò farebbe risalire l attuale configurazione del testo al periodo compreso fra il 1889 e il 1891 anni in cui, dopo il conseguimento della laurea in ingegneria (1889), Edoardo sarà assistente del padre 24. Nel testo, divisa in due parti la trattazione (Architettura antica e Architettura medioevale e moderna), G.B.F. Basile introduce il suo discorso sull architettura con un capitolo in cui riprende quanto già illustrato nel Metodo del 1856 secondo quei principi categoriali in cui divide l architettura e che fin dalla prima stesura sono espressi con chiarezza di idee, tanto da divenire una costante del proprio indirizzo culturale e il fondamento della sua tensione creativa di architetto.

49 Teoria e prassi 49 Nella Parte prima che riguarda l architettura antica, questa viene illustrata sotto l angolazione della storia delle forme, delle linee e del sentimento delle linee (assunte dalla teoria delle correzioni ottiche), dividendo la materia in 3 categorie di riferimento primario: essenziale, originale e di derivazione, che attribuisce alle varie espressioni artistiche diacroniche. Definisce l architettura primitiva come architettura essenziale (o delle 4 parti); da questa deriva l architettura originale che nasce dal diverso caratterizzarsi dell architettura essenziale nel momento in cui entra in contatto con sistemi civili e religiosi complessi, e la cui caratteristica principale è quella di essere espressione del sentimento della propria epoca mutato in linea; ne costituisce esempio emblematico l arte greca. Alla terza, più complessa e vasta categoria, quella dell architettura di derivazione, Basile attribuisce le successive e varie modificazioni del sentimento della linea dell architettura originale. In sintesi, egli attribuisce ai diversi periodi storici di ogni produzione architettonica coerente tre categorie progressive, assegnando all Architettura di derivazione la suddivisione in tre Classi 25. Attribuita così alla terza classe di derivazione l architettura dell Ottocento, l obiettivo di Basile è quello di tendere nell ambito di tale coeva derivazione a una applicazione architettonica la quale, raggiunta una propria autonomia espressiva indotta dai principi inerenti all epoca stessa e di questa rappresentativi, possa infine pervenire a una innovazione del linguaggio architettonico tale da ricondurla a una seconda classe di derivazione e quindi a una originale modificazione della curvatura delle linee, auspicando così per la cultura architettonica coeva le potenzialità necessarie per l elaborazione di un proprio carattere. Alla base della sua narrazione storica è invece il testo An Historical Essay on Architecture by the late Thomas Hope, illustrated by drawings by him in Italy and Germany, pubblicato a Londra nel 1835 e, nell edizione italiana a cura di Gaetano Imperatori, stampato a Milano nel 1840 con il titolo Storia dell Architettura 26, che incontra il favore di Basile per il suo teorizzare i principi fondamentali dell architettura in analogia con le idee semperiane. La via indicata da Th. Hope per reintegrare un possibile elemento di continuità con l arte gotica e medioevale, è quella di rifarsi «all antico» tornando sulla vecchia via evolutiva per giungere a un nuovo sviluppo delle forme. Ma mentre Hope mostra di preferire la pratica del sincretismo (che appare oggi come una delle più infelici formule dell eclettismo), per Basile si tratta di riprendere la via dal punto in cui è stata interrotta, di rivolgere la propria creatività alla produzione di quelli che considera gli anelli mancanti di quella catena. La stessa linea evolutiva dell architettura greca era stata, per G.B.F. Basile, interrotta dalla ripresa delle forme in età rinascimentale poiché questa ignorando, come aveva dimostrato F.C. Penrose, i veri rapporti proporzionali, le vere curvature e quindi alterando la norma compositiva degli elementi decorativi e significativi dell architettura antica, praticando una architettura imitativa e non creativa (ancora nel senso evoluzionistico), cercando sistemi proporzionali e armonici fuori dagli autentici riferimenti della Natura aveva travisato i principi essenziali di quella architettura originale. L esigenza della definizione di un nuovo linguaggio, sentita durante tutta la prima metà del XIX secolo e trasformatasi in Italia in una tensione volta al raggiungimento di uno stile nazionale, si sviluppa quindi nel caso di Basile sul ceppo della cultura neoclassica, ed egli si dimostra erede del contraddittorio che connota l originaria matrice illuminista e progressista.

50 50 Eliana Mauro Fig. 20 Fig. 19 Fig. 21 Fig. 19 G.B.F. Basile, capitello del Teatro Massimo, Palermo (da Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele in Palermo. G.B.F. Basile, architetto, Palermo 1896) Fig. 20 G.B.F. Basile, prospetto principale del Teatro Massimo, Palermo (fotografia del 2008 di N. Donato) Fig. 21 Panorama della città di Palermo con la cattedrale in primo piano e con la mole della torre di palcoscenico del Teatro Massimo a sinistra (da CTI, Sicilia, Milano 1940) L affinamento e la messa a punto di teorie architettoniche sperimentali come l aussetismo architettonico del 1859 o la traduzione delle forme monumentali in musica del 1856, insieme al convincimento della possibilità di rappresentazione del sentimento della linea contemporaneo, lo inducono a prendere posizione contro le facili e superficiali ripetizioni meccaniche di forme architettoniche. In battuta con le più ampie istanze europee sorte in seno all eclettismo sul tema della ricostruzione e del ripristino, nel caso della proposta per la costruzione ex novo ma in forme antiche della facciata della chiesa di San Giuliano a Caltagirone nel 1853, all inizio della carriera professionale, Giovan Battista Filippo Basile si dimostra allineato in via teorica al neomedievalismo che Luigi Poletti, suo maestro all Accademia di San Luca di Roma, aveva adottato per la ricostruzione della facciata della chiesa di San Paolo fuori le mura a Roma. Il rifiuto dell architettura imitativa, attributo della sua modernità, è sintomatico dell adesione all idea di progresso e di nuovo funzionalismo nell architettura. Il movimento di revisione dello stile sulla base di nuove esigenze era stato condotto in Sicilia durante il XVIII secolo in modo sperimentale (non soltanto in progetti e visioni utopiche, ma anche in edifici realizzati) e aveva trovato applicazione più o meno ortodossa e in forme più o meno originali in varie parti dell isola. Nella ricerca di strumenti per il rinnovamento, Basile si configura quindi come l erede di un dibattito ancora vivo scaturito da una pratica architettonica aggiornata che aveva visto introdurre in Sicilia fin dal 1763 con Giuseppe Venanzio Marvuglia (Palermo ) le formule neoclassiche 27. Massimo rappresentante della ripresa classica della fine del Settecento, docente di Architettura per la cattedra che con lui prende avvio, conoscitore dei testi e dei trattati stampati in Europa dal XVI secolo in poi, Marvuglia ha lasciato opere che uniscono all interesse architettonico la sapienza delle moderne

51 Teoria e prassi 51 tecnologie per la vivibilità degli edifici e l utilizzo delle tecniche costruttive più avanzate o rivisitate dall antico (Real Casina Cinese, villa Belmonte, ecc.), lasciando una traccia della diffusione del metodo e dell insegnamento praticato per venticinque anni (dal 1780 al 1805) in opere come l oratorio della SS. Annunziata a Caccamo di Luigi Speranza del Nel successivo e ulteriore sdoppiarsi delle esigenze storiche, il razionalismo illuminista aveva assistito, anche in Sicilia, in sede di prassi architettonica all accostarsi simultaneo al formalismo, antenato del ritorno alla Natura e a un età aurea, e al funzionalismo volto alla reinterpretazione dell antichità e alla controllata libertà dell invenzione nell ambito di un codice consolidato. Entrambe le componenti, rilette in chiave storicista, sopravvivono nella formazione teorico-pratica di G.B.F. Basile, manifestandosi da un lato come nostalgico richiamo a epoche storiche felici, dall altro con un atteggiamento rinnovato nell accostarsi all Antichità, nel leggerne le forme architettoniche e nell indagarne le norme regolatrici. L opera più importante degli anni di formulazioni teoriche e di intensa attività pubblicistica e didattica, oltre all attività impiegata nell assolvere ai compiti architettonici e urbanistici di Architetto Mandamentale della città di Palermo, è un altro giardino pubblico palermitano realizzato a piazza Marina nel 1863 e intitolato a Giuseppe Garibaldi (nominato nel 1862 Gran Maestro del Supremo Consiglio Scozzesista di Palermo) 29. Questa occasione si configura per Basile come una manifestazione altamente simbolica che vede finalmente riuniti i principi autonomisti dell isola delle guerre indipendentiste alle istanze unitarie dell epopea garibaldina. Una precedente ricorrenza lo aveva visto realizzare, nel suo ruolo di continuatore in regime unitario della carica di Architetto del Senato e quindi ideatore di apparati effimeri per le ricorrenze ufficiali, di stato e religiose, la macchina effimera per l avvenimento più prestigioso, politicamente fondativo e dimostrativo della conquistata unità: la visita di Vittorio Emanuele di Savoia, primo re d Italia, nel Per la giornata di acclamazione del nuovo re, vengono realizzate quattro macchine monumentali, due dedicate a Vittorio Emanuele II e due a Giuseppe Garibaldi, già dittatore dell isola, collocate nelle piazze di attraversamento lungo il percorso della antica via Toledo (poi intitolata a Vittorio Emanuele) per permettere le adunanze di ovazione: una in forma di esedra con un padiglione centrale di ingresso a Porta Felice, dove sarebbe avvenuto lo sbarco e l avvio della cerimonia, mentre i due piloni della stessa porta venivano colle- Fig. 22 G.B.F. Basile, Teatro Massimo, Palermo (cartolina; coll. Mauro-Sessa, Palermo) Fig. 23 G.B.F. Basile, veduta della torre di palcoscenico del Teatro Massimo, Palermo (da Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele in Palermo. G.B.F. Basile, architetto, Palermo 1896) Fig. 22 Fig. 23

52 52 Eliana Mauro gati da un arco trionfale; una costituita da un obelisco in forma di colonna Traiana con le gesta delle battaglie garibaldine a piazza Marina; una in forma di grandioso arco trionfale con narrazioni delle storie risorgimentali a piazza della Fieravecchia; una infine a piazza Vittoria, al termine del percorso. Costruito in appena quindici giorni, il monumento di piazza Vittoria dedicato a Vittorio Emanuele II si ergeva pressoché in asse con l ingresso del Palazzo Reale con una pianta a croce di Savoia (con i bracci svasati come quella di Malta) su un perimetro di circa 400 metri, giungendo con il suo punto più elevato a 33 metri di altezza. Ciascun braccio della croce ospitava una profonda rampa e aveva inizio con una più breve rampa d invito delimitata da due podii circolari, su cui erano collocati cinque plinti cilindrici sormontati da una cimasa in gesso, eccedente dal diametro di ciascun cilindro e corredata da una fitta teoria di mensole. Quattro dei plinti, più piccoli, erano collocati a corona lungo il perimetro del podio mentre al centro era il quinto più alto e con un diametro maggiore. Sui cinque plinti erano collocate statue in gesso (una figura isolata sopra quelli più piccoli, un gruppo scultoreo sopra quello centrale) e ciascuna di queste composizioni era dedicata a una delle vittorie (da cui il titolo del monumento) che avevano portato al regno unitario (Solferino, 24 giugno 1859; San Martino, 24 giugno 1859; Calatafimi, 15 maggio 1860; Castelfidardo, 18 settembre 1860). Tutte le superfici cilindriche illustravano a rilievo le varie battaglie risorgimentali e la narrazione correva continua lungo tutti i parapetti dei bracci della croce e nell ampio perimetro del podio di base, che ne assecondava la sagoma. L incrocio dei bracci era una larga piazza circolare sopraelevata al cui centro si ergeva, su base rettangolare, il monumento celebrativo con andamento a gradoni e sormontato sulla sommità dalla statua equestre del re, alta circa 6 metri. Nell ampio e alto plinto del monumento trovavano posto iscrizioni sorrette da angeli guerrieri e un apparato decorativo costituito da complesse panoplie ricche di molteplici simboli di guerra. Sopra il plinto, base del piedistallo centrale su cui si elevava la statua e a sua volta arricchito con grandi tele dipinte, erano site in posizione angolare e sedute su podi rettangolari le statue dei quattro statisti Luigi Carlo Farini (dittatore dell Emilia nel 1859), Bettino Ricasoli (presidente del governo toscano nel 1859), Massimo Taparelli d Azeglio, e Camillo Benso di Cavour. Figurava anche la statua di Giuseppe Garibaldi, oltre che in alto quella del re a cavallo 30. La complessa cerimonia di accoglienza del nuovo re, non soltanto ripercorreva il tradizionale ingresso dei regnanti di tutti i tempi in visita all isola, ma soprattutto voleva richiamare alla memoria l ingresso di Vittorio Amedeo di Savoia, venuto a Palermo nel 1713 per esservi incoronato. Quando nel 1863 viene bandito il concorso per il monumento a Camillo Benso conte di Cavour da realizzarsi a Torino, la città è capitale del regno d Italia. Per questa occasione, Basile, reputando del tutto nuovo il soggetto da rappresentare e considerandolo espressione delle ultime vicende politiche italiane, dichiara programmaticamente di escludere dal suo progetto il principio imitativo delle architetture dell antichità e di voler invece creare una forma libera allo scopo di non snaturare e raffreddare avvenimenti e personaggi che soltanto nel loro presente trovavano autentico significato. Basile tralascia quindi ogni elemento architettonico di derivazione e propone un monumento che intitola Le grandi medaglie di bronzo. Nella memoria allegata al progetto, egli sottolinea che unico elemento generatore della composizione, in pianta e in alzato, è il cerchio, denunciando l attenzione a quelle

53 Teoria e prassi 53 regole compositive che procedono proporzionalmente ma secondo numeri irrazionali 31. I punti essenziali del suo progetto rispecchiano le tematiche che fin dal 1856 erano comparse nei suoi scritti e nei suoi insegnamenti: abbandono dell imitazione pedissequa degli stili storici; messa a punto di una curvatura delle linee rispondente al sentimento dell epoca e al soggetto; esclusione di figure allegoriche a favore di simulacri di personaggi tratti dalla storia della figura principale; esaltazione delle parti bronzee, delle quali si aveva l obbligo di inserimento. Sul difficile tema della riunificazione di Arte Nuova e tradizione per il conseguimento di uno stile nazionale, è incentrato il più tardo progetto per il monumento a Vittorio Emanuele II. Basile partecipa con il figlio Ernesto al concorso internazionale del , presentando archetipo e disegni di un moderno arco di trionfo quadrifronte, modello tipologico che la Commissione preparatrice del bando aveva proposto in sede preliminare 32. Il progetto dei Basile, che ottiene la medaglia d argento, è certo paradigmatico della loro volontà di rinnovare i repertori figurativi, prescindendo dagli ordini, nell ambito di una tipologia monumentale riferita a una tradizione aulica. Il linguaggio architettonico e decorativo appare assai evoluto, quasi provocatorio, e affida il messaggio celebrativo a figure analogicamente allegoriche e ad apparati del tutto nuovi, nati dalla lunga riflessione sulla riforma delle nomenclature dell architettura. È per Ernesto Basile il primo progetto compiuto in collaborazione con il padre dove mal si cela, nel ricorrere allo spirito riformatore, la non convinta adesione all uso poco ortodosso di elementi canonici, comparendo tuttavia, nel dettaglio e nella ricchezza decorativa che contraddistingue la sua prima produzione, il gusto dello storicismo. Ne deriva una leggibilità dei caratteri dell opera, tale che rende possibile distinguere nell elemento architettonico dell arco quadrifronte l opera di G.B. Filippo Basile e nel monumento con la statua equestre del re quella di Ernesto Basile. Illustrato da cinque tavole, da un modello ligneo eseguito da Salvatore Valenti per le parti scultoree e da un modello in gesso di un particolare decorativo al vero, l arco quadrifronte si sviluppa su pianta quadrata e si erge al centro della piazza circolare attestata alla chiesa di Santa Maria degli Angeli sopra un basso podio quadrangolare a gradini con pile angolari di raccordo utili a servire da appoggio ai ricchi lampioni con quattro figure femminili alla base, disposte in cerchio. Sull asse ideale della piazza che collega la chiesa con la via Nazionale, al centro dell arco quadrifronte risiede il basamento a pianta rettangolare della statua equestre del re, in dimensioni tali da non essere sopraffatto dalla mole grandiosa dell architettura circostante. Non molti altri i motivi decorativi: grandi corone di quercia, fasce intrecciate di palma e di alloro, panoplie in ampi riquadri rettangolari, lo stemma sabaudo sulla chiave dell arco accompagnato da rami di quercia con nastri sinuosi, gli stemmi delle città italiane nel profilo dell arco, trofei nei pennacchi della cupola, una fascia con le date più memorabili incise in tavolette. Una massa marmorea grandiosa (G.B.F. ed E. Basile) con gli inserimenti delle fasce bronzee narrative a bassorilievo nei piloni e nell architrave e, ben visibile fra tutti, il coronamento dei piedritti, risultato della composizione di due aquile ad ali spiegate e di un festone di foglie e frutta legato con nastri. E infatti nelle opere del decennio precedente, che troviamo in G.B. Filippo Basile le prime trasmutazioni delle forme naturali liberamente interpretate, come nel caso del padiglione italiano del 1878 o, ancora prima, nei delicati rilievi marmorei delle tombe Zalapì (1869) e Fiamingo (1873). La

54 54 Eliana Mauro Fig. 24 G.B.F. Basile, veduta d angolo del portico del Teatro Massimo, Palermo (fotografia del 2008 di N. Donato) Fig. 25 G.B.F. Basile, foyer del Teatro Massimo, Palermo (Publifoto, Palermo) Fig. 24 Fig. 25 palese ispirazione al vero della parte ornamentale, in uno con le complesse teorie architettoniche elaborate nel corso dei primi anni di studio, viene riconosciuta e, in certo senso, tenuta a debita distanza, come nel caso di Giovanni Sacheri che, nell articolo commemorativo in morte di Giovan Battista Filippo, scrive: non tutti possono trovare inappuntabili le opere e lo stile del Basile, specie per talune liberalità, per una certa smania di ricerca di nuove forme o motivi che forse fanno meno senso agli insulani che non a noi, più freddi e paurosi di cadere nel fantastico 33. E all attribuzione alla sfera del fantastico sembrano fare riferimento i due progettisti nella memoria esplicativa del progetto: Avere sotto gli occhi oggetti veri e ritrarli; escludere definitivamente l influenza del passato; conservare solo i principi che sono eterni nell arte d ogni epoca e d ogni popolo. Ecco le norme fondamentali colle quali dovrebbe essere effettuata l esecuzione del nostro progetto. Colla semplicità di tal procedere ci sembra che vada eliminato il falso principio della novità ad ogni costo, che mena direttamente alle irrazionalità e alle stravaganze 34. Ma è certo alla smania di ricerca di nuove forme che deve attribuirsi l invenzione decorativa che compare nel monumento a Vittorio Emanuele. Più che di un preludio ai repertori del modernismo fiorito, che si suole vedere da parte di Ernesto, sarebbe più proprio parlare di un fitomorfismo veristico che, nel ripercorrere idealmente il processo di marmorizzazione della foglia d acanto nell ordine classico, riproduce le forme della natura fissandole nella materia inerte e traendone una espressività propria del soggetto trattato e della sua epopea: Non ordini greci o romani scrivono i due Basile, non ovoli, né dentelli, né triglifi, ma una massa marmorea grandiosa e semplice l ornamentazione esteriore del monumento, tutta significativa e non superflua, va delineando ampie masse che, indipendentemente dai particolari, manifestano una espressione chiara e determinata. E, questa occasione, la prima in cui l Italia si trovava di fronte alla necessità di dare unicità e autonomia a una espressione architettonica che assumeva il significato di manifesto dentro e fuori lo stato, che scatena le polemiche sullo stile nazionale, fino a quel momento oggetto di dibattiti accademici. Nel 1882, il monumento ai Mille sulla collina di Gibilrossa portato a termine in occasione del sesto centenario del Vespro siciliano, viene progettato da Basile sotto forma di piramide/obelisco, simbolicamente edificato, come una massonica chiave dell universo, con tutte le pietre squadrate accatastate lì dai garibaldini-muratori.

55 Teoria e prassi 55 Fig. 26 Fig. 28 Fig. 27 Si tratta, ancora, di una tipologia monumentale celebrativa. L obelisco, in un sito di alte qualità paesaggistiche, doveva essere riconosciuto da una grande distanza e per questo Basile rinuncia qui del tutto all ornamentazione. Enfatizza, nell usare le masse in una forma geometrica pura, il significato simbolico intrinseco alla forma stessa: il basamento triangolare in pietra squadrata come tutta la piramide, su cui si impostano tre edicole funerarie con le lapidi commemorative, e la piramide, che per una variazione dell angolo di inclinazione degli spigoli, sottolinea il suo carattere di obelisco, sono la materializzazione di un centro, di un ombelico storico per il giovane stato italiano. Il monumento, in progressione, utilizza gli elementi specifici del simbolo piramidale ma al tempo stesso rappresentativi di quel centro: l asse della piramide (riunione ed equilibrio di forze), la base della piramide (opera realizzata come unità della nazione), l angolo infine, il punto (il capo dello stato). Lo stesso impegno aveva spinto Basile ad attribuire un valore politico alla sua proposta stilistica del progetto di concorso per il teatro dell opera di Palermo. Quando infatti, nel 1864, affronta il difficile compito della scelta di uno stile architettonico che vuole nazionale per l opera più rappresentativa della città, il Teatro Massimo, la sua scelta è guidata dalla ripresa del capitello italico del quale formula, per dargli un carattere distintivo, una variante originale. L utopico scopo è quello di pervenire ad una architettura come espressione dell idea di unità nazionale che, prendendo avvio da una componente mediterranea (eolica) e attraverso un archetipo, fosse declinabile in forme moderne. Fig. 26 G.B.F. Basile, veduta dal palcoscenico della sala del Teatro Massimo, Palermo (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 27 G.B.F. Basile, piante di rilievo e di riconfigurazione di una delle case rinvenute a Piazza della Vittoria a Palermo negli anni sessanta dell Ottocento, Palermo (da G.B.F. Basile, Sull antico edifizio della Piazza Vittoria in Palermo, Palermo 1874) Fig. 28 G.B.F. Basile, padiglione d ingresso della sezione italiana all Esposizione Universale di Parigi del 1878 (da G. Sacheri, Le costruzioni moderne di tutte le nazioni alla Esposizione Universale di Parigi del 1878, Torino 1883)

56 56 Eliana Mauro La storia del Teatro Massimo di Palermo, teatro della lirica dedicato a Vittorio Emanuele II, comincia ufficialmente il 6 ottobre 1861, con la delibera dell appena istituito consiglio comunale che entra nel merito della realizzazione. Essa segue di qualche anno la campagna a favore del nuovo edificio messa in atto da Giovan Battista Filippo Basile, nonché le previsioni da lui esplicitate nel 1860 nel Progetto di riforme urbane commissionato dal Pretore della città, Giulio Benso. Dopo il Progetto di riforme, fortemente caratterizzato dalle teorie di Basile e nel quale la costruzione del teatro veniva definitivamente sancita e promossa, nel progressivo ma lento attuarsi del piano, il sindaco della città Mariano Stabile (in carica fino al giugno 1863) nomina nel 1862 una commissione, composta da tecnici comunali e di cui fa parte Basile (tecnico del Comune dal 2 settembre 1856 e Ingegnere Capo dell Ufficio edilizio dal 3 dicembre 1863) 35 incaricata di studiare le modalità attuative del teatro. Scegliendone il sito e fissandone il più diretto riferimento, la commissione confermava l area scelta dal Consiglio Comunale del monastero delle Stimmate (già colpito nella sua integrità durante le guerre antiborboniche) e il teatro Carlo Felice di Genova come modello di riferimento 36. A tre anni dall iniziativa, vengono presentati 35 progetti per un totale di 525 tavole con concorrenti per la massima parte italiani e con qualche provenienza da Svizzera, Francia, Olanda, Inghilterra; il municipio espose, come previsto dal bando, tutti i progetti nella chiesa di San Domenico dal mese di marzo 1867 al mese di giugno Per l esame dei progetti il consiglio comunale aveva deliberato il 12 dicembre 1867 la nomina di tre architetti di fama, uno siciliano Francesco Saverio Cavallari, uno rappresentativo dello stato italiano Mariano Falcini (scelto fra Camillo Boito e Antonio Cipolla), uno tedesco Gottfried Semper (scelto fra Karl Friedrich Schinkel e Eduard van der Nüll). La fama dei prescelti era legata principalmente alla carica di Direttore delle Antichità di Sicilia detenuta da F. S. Cavallari dal 1864, all aggiudicazione nel 1863 del concorso per il completamento della facciata del duomo di Firenze per Mariano Falcini, alla costruzione del teatro di corte di Dresda nel 1837 per Gottfried Semper 37. La commissione giudicatrice si riuniva a Palermo il 16 agosto del 1868 e il 4 settembre redigeva il verbale conclusivo dei lavori (Rapporto del Giurì al Sindaco). Nessuno dei concorrenti aveva tuttavia rispettato la cifra prevista per la costruzione dell opera e i progetti vennero giudicati in base alla rispondenza agli altri requisiti chiesti nel bando di concorso; dopo una prima selezione, fra i dieci progetti più meritevoli si scelsero infine per punti, sulla base del merito relativo, cinque progetti per l assegnazione dei premi. Il criterio fu però aspramente criticato: proposto da Semper e condiviso da Falcini, trovò un oppositore in Cavallari il quale si dichiarò a favore piuttosto di una valutazione basata sul merito assoluto chiedendo che, qualora i progetti fossero privi di qualità oggettive, i premi non venissero assegnati. I progetti vincitori erano in ordine quelli di: Giovan Battista Filippo Basile, Palermo (motto Archetipo e disegni ); Giovanni Castelli, Napoli (motto Giovanni da Procida ); Salvatore Riga, Napoli (motto Tempio in cui l arti s han culto divino ); Giuseppe Damiani Almeyda, Palermo (motto Quod potui feci faciant meliora potentes ); Giacomo Leoni, Brescia (motto Termini Imerese ). Basile aveva redatto per il concorso 12 tavole a due diverse scale (1:150, 1:100) e un archetipo ligneo eseguito da un ebanista locale, Salvatore Coco (costato 6000 lire), scomponibile in quattro settori sulle sezioni mediane dell edificio

57 Teoria e prassi 57 Fig. 29 Fig. 30 (modello restaurato, una prima volta, nel 1874 in vista dell avvio dei lavori di costruzione) 38. Oltre agli esclusi, gli stessi premiati protestarono e il municipio rinviò la premiazione, sebbene il 4 settembre 1868 il sindaco Salesio Balsano avesse comunicato a Basile l esito del concorso congratulandosi per l assegnazione del primo premio. L amministrazione, sentiti i tre componenti del giurì, respinse tutte le richieste di riesame, ma non potendo ignorare le proteste, decise di non assegnare i premi, tuttavia riconoscendo ai vincitori del concorso il diritto di cedere i progetti chiedendo un rimborso delle spese sostenute pari alla cifra corrispondente a ciascun premio. La formula prescelta permetteva altresì di considerare il concorso concluso senza alcun vincitore. Soltanto più tardi, Giovanni Salemi Pace, direttore della Scuola d Applicazione per Ingegneri e Architetti, proponeva in seno al consiglio comunale del 14 gennaio 1874 di realizzare il progetto di Basile accendendo un prestito a carico del comune. Il 10 dicembre 1874, Basile viene finalmente incaricato dal sindaco Emanuele Notarbartolo di san Giuliano della direzione dei lavori di costruzione del teatro, con la previsione di una spesa di lire e una durata di cinque anni; il 15 dicembre viene firmato il contratto d appalto con l impresa di Giovanni Rutelli e Alberto Machì, di Palermo, vincitrice della gara. Basile si impegna a rinviare la esecuzione degli apparati decorativi esterni ed interni, e a riportare nel proprio progetto le correzioni richieste dal giurì: eliminazione di due palchi per ogni fila, ampliamento delle scale del Casino e del palco reale. Si dichiara però contrario ad accogliere le richieste dell introduzione di un lampadario unico nella sala, del prolungamento del portico d ingresso e di un diverso dimensionamento dell intercolumnio di facciata. La posa della prima pietra avviene il 12 gennaio 1875, anniversario della rivoluzione del Le immagini della fabbrica in costruzione rivelano l interesse di Basile per gli studi e le tecniche più avanzate della coeva ricerca scientifica. A partire dal Fig. 29 G.B.F. Basile, apparati decorativi delle paraste del padiglione d ingresso della sezione italiana all Esposizione Universale di Parigi del 1878 (da G. Sacheri, Le costruzioni moderne di tutte le nazioni alla Esposizione Universale di Parigi del 1878, Torino 1883) Fig. 30 G.B.F. Basile, capitello del padiglione d ingresso della sezione italiana all Esposizione Universale di Parigi del 1878 (da G. Sacheri, Le costruzioni moderne di tutte le nazioni alla Esposizione Universale di Parigi del 1878, Torino 1883)

58 58 Eliana Mauro requisito della incombustibilità, l impiego del ferro trova applicazione nelle strutture complesse ideate fin dagli anni 60, le otto grandi capriate a traliccio di 28 metri di luce della torre di palcoscenico coperta con lamiere di ferro galvanizzato, la copertura della sala con sedici arconi radiali controventati e resi solidali da cinque anelli di circonferenza decrescente, le colonne a cannocchiale e il pavimento in metallo del palcoscenico (non realizzato). Il cantiere fù sospeso da gennaio 1882 a settembre Dalla ripresa, a partire dalla quale Basile era stato coadiuvato dal figlio Edoardo, fino alla morte di Basile si portano a termine le coperture (compresa la collocazione del fiorone della cupola) e le strutture murarie interne; all esterno mancano ancora tutti gli infissi, i tondi e le lunette in bassorilievo, i due gruppi scultorei della scala. Con Giovan Battista Filippo Basile avevano lavorato Salvatore Valenti e gli artisti della sua bottega (apparati scultorei della sala e vestibolo), oltre a Benedetto Civiletti, Mario Rutelli e Giuseppe Sciuti che, sebbene non avessero potuto ancora portare a termine le proprie opere, avevano già ricevuto rispettivamente l incarico di eseguire il gruppo bronzeo della Tragedia, quello della Commedia e il grande sipario di palcoscenico. La Fonderia Oretea di Palermo, insieme all Impresa Industriale Italiana di Napoli, aveva realizzato le strutture metalliche e aveva ideato e costruito per l occasione una gru idraulica a movimenti di grandezza infinitesimale che aveva trasformato il lavoro di scultura artistica in lavoro seriale e di bottega. Sotto ogni aspetto, il meccanismo costruito mostra, pur nell incerto procedere dell arte coeva, la sapiente maestria e la profonda conoscenza della storia manifeste nel recupero delle tecniche scultoree e costruttive dietro la guida di esigenze oggettive, nell applicazione in chiave moderna di una teoria della progettazione basata sui sistemi proporzionali, nell uso sapiente e scientificamente avanzato di nuove tecnologie per dare all opera carattere eminentemente moderno. Per essere il teatro monumentalmente situato e decorabile in giro con una infinità di punti di vista, come auspicava lo stesso Basile in una memoria del 1860, l uso in esso dell ordine gigante continuo e dimensionalmente costante come elemento ordinatore perimetrale non usato nei massimi teatri ai quali Basile sembra avere guardato, quelli di Durand, Schinkel, Semper dove troviamo invece il riferimento classico alla partitura in doppio ordine sovrapposto che allude al teatro di Marcello e ai teatri romani in genere consente la lettura immediata della maglia strutturale di riferimento in ordine alla quale tutti i volumi del teatro vengono dimensionati. Il ritmo che ne deriva rende concluso e chiaramente percepibile l ingombro del teatro e con una allusione alla non accrescibilità dell organismo, già da Basile teoricamente espressa nella sua teoria sull aussetismo architettonico elaborata pochi anni prima. Sebbene infatti il sistema di aggregazione degli spazi dal punto di vista distributivo segua per linee generali la logica compositiva utilizzata per la progettazione del museo aussetico per Atene, soprattutto nella definizione degli ambienti perimetrali, la composizione dell intera fabbrica appare piuttosto come una giustapposizione armonica di organismi autonomi ben definiti, sia dal punto di vista formale che dimensionale e rinvia agli assemblages de parties d édifices delle tavole illustrative delle lezioni di architettura di Durand 40. La giustapposizione di volumi che racchiudono spazi e cubature diverse si fa carico di risolvere il gravoso problema della diversa connotazione delle parti in relazione all uso cui sono destinate e del loro raccordarsi. I volumi tecnici, tamburo della cupola e torre di palcoscenico, sono pertanto privi di qualsiasi

59 Teoria e prassi 59 Fig. 31 G.B.F. Basile, modello ligneo del monumento commemorativo a Vittorio Emanuele II, 1881, stampa fotografica del 1881 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 32 G.B.F. Basile, monumento commemorativo dei Mille a Gibilrossa, Palermo, 1885 (cartolina; coll. Mauro-Sessa, Palermo) Fig. 31 Fig. 32 aggettivazione di carattere stilistico (a meno delle cornici e dei fregi di coronamento a corredo delle coperture) e dichiarano apertamente, con le superfici scabre pressoché prive di aperture e di intonaco, la loro appartenenza alla prima età dell industria e della macchina. Al tempo stesso, al corpo continuo periferico, dimensionato sull altezza dell ultima fila di palchi della sala, Basile affida il messaggio culturale e politico che verte sulla proposta di uno stile nazionale. In sintesi, ciò sancisce la modernità della scelta comprovata storicamente da una analoga esperienza, giustifica la modificazione dei profili dell architettura antica e dei suoi repertori decorativi, rende legittima al contempo la necessità di dare carattere autonomo all opera cui stanno sottesi un nuovo simbolismo e un sentimento nuovo. Nell ambito dell eclettismo italiano, questi caratteri perseguiti se non raggiunti connotano l opera più conosciuta di Basile di un carattere di unicità e autenticità. Implicitamente, nella parte III della Memoria allegata al progetto e intitolata Decorativa, G.B. Filippo Basile chiede alla commissione giudicatrice del concorso anche di valutare se, avendo abbandonato gli ordini classici e gli svariati stili del Medioevo nonché le forme dell architettura cinquecentesca, nel suo rivolgersi a una particolare forma del classicismo non fosse pervenuto a quella nuova e moderna forma architettonica da tutti cercata. Il significato politico che egli attribuisce al suo progetto per il concorso risiede nell uso degli elementi di un ordine architettonico eminentemente italico 41. Nell economia legata all immagine esteriore dell organismo, l ordine corinzio italico prescelto da Basile costituisce decorazione e ossatura precipua dei due piani primarii che si presentano nei corpi di fabbrica perimetrali 42. Viene rispettato, in quest opera, il principio di corrispondenza fra parte costruttiva e parte decorativa che aveva trovato perfetta identità nelle architetture della classicità greca, nella quale l apparato decorativo delle forme si riferiva agli elementi strutturali e in essi risiedeva. La ricchezza dei riferimenti classici di Basile è radicata nella sua attività di studioso e rilevatore delle architetture antiche e della curvatura delle loro linee, nonché nella conoscenza delle opere del classicismo cinquecentesco di cui sono memoria, in senso esemplare, lo stesso uso dell ordine gigante e i coronamenti con statue d attico nelle prime ipotesi progettuali (poi scomparsi nella stesura definitiva). Gli studi sulla curvatura delle linee trovano invece applicazione adeguata nell entasis a doppia inflessione del fusto delle colonne e nella convessità verso l alto (con saetta di mm. 37) di tutte le linee orizzontali del portico, dagli scalini alla trabeazione 43.

60 60 Eliana Mauro Fig. 33 Fig. 34 Fig. 33 G.B.F. Basile, villa Favaloro, piazza Virgilio, Palermo (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 34 G.B.F. Basile ed E. Basile, ampliamento, torre-belvedere e giardino d inverno della palazzina Favaloro, piazza Virgilio, Palermo (fotografia del 2010 di E. Sessa) Tuttavia, se all esterno una forma robusta senza minutezze, quale quella del capitello prescelto, facilmente si sarebbe accordata alla funzione superiore dell edificio mostrandosi all osservatore in tutti i suoi particolari anche a distanza, all interno e nella sala per la quale si escludeva a priori l uso dell ordine per ragioni acustiche oltre che per il sistema cellulare della tipologia a logge si rendeva opportuno adottare elementi ornamentali della scuola cinquecentistica con la motivazione che quest ultima, non dovendo gareggiare con la funzione primaria delle masse architettoniche, permetteva con un modestissimo rilievo un gran numero di particolari di notevole effetto decorativo. Basile adotta quindi e rielabora per il foyer e la sala repertori scultorei rinascimentali e ne affida l esecuzione al canoviano Salvatore Valenti 44 (esecutore nel 1869 secondo gli stessi repertori del suo monumento a Giuseppina Zalapì nella chiesa del cimitero di Santa Maria di Gesù e di quello a Salvatore Fiamingo nel cimitero di Riposto del 1873). Descrivendo l apparato decorativo interno in termini di razionale ornamentazione, Ernesto Basile ne sottolineerà la diretta derivazione dalle forme del mondo vegetale e la singolare stilizzazione 45. La lunga e travagliata vicenda del cantiere del teatro dell opera di Palermo, preclude a G.B. Filippo Basile tuttavia, negli anni successivi all apertura del cantiere nel 1875 e alla realizzazione della facciata del padiglione italiano all esposizione internazionale di Parigi nel 1878, il pieno svolgimento dell attività professionale, sulla quale graverà a partire dal 1881 e fino al 1889 la chiusura del cantiere del teatro e il suo allontanamento 46. Dopo la progettazione del teatro in forme classiche ( ), Basile aveva invero ripreso lo studio del Medioevo e, discostandosi dai modelli dell architettura siciliana di questo periodo già utilizzati nella ridefinizione del Conservatorio delle Croci a Palermo (1853), nel palazzo Majorana e nel chiosco del giardino comunale a Caltagirone (1851), ne rilegge le forme in chiave nazionale, pervenendo comunque a formule stilistiche non imitative e a tipologie moderne nel neogotico cimitero della cittadina di Monreale (1865, 1871) e poi nelle edicole delle corporazioni nel cimitero di Mistretta ( ). Al contempo, continua la propria speculazione sulle forme e sui repertori dell architettura classica rintracciabili nelle opere degli anni 70 (i monumenti sepolcrali a Giuseppina Zalapì nella chiesa del Cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo, 1869, e a Salvatore Fiamingo nel Cimitero di Riposto, 1873). Opere queste ultime, nelle quali non è difficile riscontrare alcune precoci manifesta-

61 Teoria e prassi 61 zioni del linguaggio adottato per il padiglione italiano all esposizione di Parigi del Il programma dell esposizione parigina risale al Al padiglione italiano viene assegnata un area del Campo di Marte, prossima al grande palazzo principale, con una superficie utile ad ospitare oltre al padiglione d ingresso espositivo, anche uno châlet, un chioschetto, una serra da giardino. Il tema imposto era quello di creare una facciata tipica che fosse rappresentativa dello stato italiano. Poiché la nuova nazione doveva esprimersi per Basile quale equilibrata sommatoria di tradizioni diverse in reciproco accordo ed equilibrio, nel corpo di ingresso del padiglione, stilisticamente unitario, gli apparati decorativi sono, nella tecnica e nella forma, frutto degli apporti delle varie culture del Regno, con una formula sentita che travalica la mera condizione economico-sociale del coinvolgimento di fabbriche artigiane e dell uso di una produzione proveniente da varie parti d Italia: da Venezia e Murano i mosaici; da Siena i ferri battuti (Franci); da Roma il marmo artificiale. Gli artisti coinvolti nell impresa, oltre a Salvatore Valenti che cura la realizzazione degli apparati decorativi in terracotta, erano: Farina e Ferriani per le maioliche; Brugnoli da Perugia per i graffiti e gli affreschi; Masini da Firenze e Allegretti da Parma per le statue dell Agricoltura e dell Industria; Monteverde per i due parafulmini 47. Il progetto, che prevedeva l uso di materiali diversi, esaltandone i diversi colori, è incentrato su uno schema compositivo dai caratteri quattrocenteschi come il motivo, divenuto usuale nella versione vicentina palladiana, delle colonne ageminate allo stipite tramite la traforata trabeazione o le fasce di riquadro di marmo bianco a bassorilievi (memori dei marmorei ricami di porte e camini urbinati). Le formule ornamentali degli apparati decorativi, sebbene si richiamino alla cultura rinascimentale mostrano tuttavia ancora una volta una grande libertà e padronanza figurativa nonché un originale rifarsi ai modelli della natura senza gli stilemi che nascono dall irrigidirsi della pratica architettonica, superando quei precetti aprioristici dai quali Basile tentava Fig. 35 Fig. 36 Fig. 35 G.B.F. Basile, cappella gentilizia Torrenascio nel cimitero di Messina, 1890 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 36 Giovan Battista Filippo Basile (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa)

62 62 Eliana Mauro di allontanare i suoi stessi allievi. Così nel fregio dell archivolto centrale, il motivo classico delle palmette estroflesse e introflesse alternate, si trasforma in una sequenza di aggregazioni di foglie, fiori e bacche riunite, alternativamente contratte o ariose. Lo stesso può dirsi per i tralci a volute, per i mazzetti delle fasce verticali, per i capitelli delle paraste e delle colonne, i quali ultimi non più ascrivibili a elementi di un ordine classico preludono alle invenzioni figurative del modernismo: Qui troviamo, come in tutta la decorazione, non più i fogliami dell ornato convenzionale, ma fiori e foglie naturali, scriverà Giovanni Sacheri, direttore della rivista «L Ingegneria Civile e le Arti Industriali», nel volume documentario sull esposizione 48. Nella sua definizione formale e nella semplice volumetria, il padiglione si può considerare prodotto dell intuizione di quella linea che condurrà alle stazioni viennesi e quindi a quella della Karlplatz di Otto Wagner del 1898 e, al confronto con i padiglioni già per molti aspetti vernacolari di altri paesi europei presenti a Parigi nel 1878, quello della sezione italiana testimonia, pur muovendosi nell alveo di una tradizione conclamata, l incessante ricerca di un arte nuova. Alla conclusione della travagliata vicenda della realizzazione del Teatro Massimo, contemporaneamente alla ripresa della direzione del cantiere del teatro, Basile riceve gli ultimi incarichi, la villa Favaloro a Palermo del 1888 e la cappella gentilizia Torrenascio nel cimitero di Messina del 1889, oltre ad una serie di commesse che lo conducono ad Acireale nel 1885, dove fra l altro nel rifacimento del palazzo Modò, in presenza di apparati decorativi storici, ne riduce i caratteri a quelli fondamentali e propone per il completamento elementi oggettivi e iterabili; si dedica altresì agli edifici teatrali dell isola, sorti a Militello in Val di Catania ( ), ad Agrigento ( ), a Marsala (1882), per i quali è chiamato alla revisione tecnologica e al controllo degli apparati decorativi interni 49. Forse incerta sotto il profilo stilistico, per il suo carattere di modernità la villa Favaloro, l ultima sua opera, va tuttavia oltre il decorativismo che caratterizza il prospetto del padiglione di Parigi e apre ad una moderna concezione artistica: nel sistema compositivo, nell ordinarsi gerarchico degli elementi di facciata, nei rapporti fra cornici, trafori e rigidi elementi di inquadramento essa denuncia la sua matrice di derivazione dall incontro fra stilemi tardomedievali, derivati dalla tendenza gotica esternata nel cimitero di Monreale, e memorie rinascimentali, derivate dalla tendenza classica messa a punto da Basile nel corso dei suoi studi. In essa coerentemente la ricerca del vero architettonico approda ad una molteplicità di artifici dei quali è leggibile tuttavia il carattere originario: il rivestimento parietale con grandi lastre di marmo bianco riquadrate da sottili liste orizzontali di marmo verde (oggi visibili nel solo prospetto principale e realizzate con stucco imitativo negli altri prospetti) secondo l uso del locale medioevo; le mensole atte a sorreggere il maggiore ma calibrato aggetto della cornice di coronamento rispetto a quella marcapiano, il sedile continuo intorno al basamento del prospetto principale secondo i deprecati principi albertiani; l inserimento di pennacchi di marmo verde nel bianco traforo marmoreo della loggia secondo l antico uso veneziano dei vetri policromi; il traforo ad arco gotico intrecciato che costituisce elemento di continuità fra la loggia e il paramento murario. Ciò senza mai indugiare nella pratica sincretica e senza abbandonare il consueto rigore progettuale. L intervento di ampliamento affidato nel 1914 ad Ernesto Basile dalla famiglia Di Stefano, nuova proprietaria dell edificio, è il risultato di una scelta semplice

63 Teoria e prassi 63 e rispettosa ma decisa, di un attenzione che nella giustapposizione delle masse e nella scansione geometrica delle ripartizioni orizzontali dà luogo a uno dei più equilibrati e armoniosi rapporti tra vecchio e nuovo. L ampliamento è modulato sulla dimensione del partito laterale alla loggia e permette ad Ernesto Basile di restituire la funzionalità di tutte le aperture al prospetto posteriore. Il torrino belvedere, ben arretrato rispetto al fronte principale, permette di cogliere l originaria costruzione nella sua interezza. Esso rappresenta come una gemmazione del cantonale dal quale prende forma, quasi che questo per una spinta organica interna, avesse moltiplicato le sue facce e i suoi bugnati, ripresi in falso nella fascia basamentale del piede del torrino, e fosse originato dal cantonale stesso. L attuale differenza nei rivestimenti esterni delle facciate (marmi e intonaci) mostra che il solo prospetto principale non fu coinvolto dall ampliamento 50. Nelle formule decorative del torrino, controllate nelle dimensioni e nei caratteri stilistici, per non turbare il vecchio edificio progettato dal padre, negli interventi casti di riconfigurazione dei prospetti (creando quasi uno slittamento del retroprospetto per riproporlo oltre il corpo aggiunto) si manifesta, portato a perfezione, il linguaggio, allora insicuro e imperfetto, di cui la casa Favaloro è iniziatrice, l arte nuova. L ampliamento, attuato secondo formule decorative e volumetriche moderniste, mette in evidenza e costituisce prova dell appartenenza del vecchio e del nuovo allo stesso rigore progettuale e alla stessa famiglia di forme. Come il Teatro Massimo incarna l applicazione del principio della modificazione della curvatura delle linee secondo il sentimento moderno, la villa Favaloro è manifesto di un architettura originale. In questa casa, a partire dai quattro elementi essenziali (tetto, sostegni, ingresso, luci), Basile introduce quelle che nell idea teorica progettuale costituiscono le caratteristiche peculiari dello stile moderno, elementi di stile influenzati quindi da esigenze culturali, religiose, politiche, climatiche, etnologiche e ridotti a un unico denominatore dalla pratica artistica individuale. Per tali caratteri teorici, denunciando la crisi del mondo classico come riferimento autorevole universale e immettendosi nell alveo di una tradizione italiana la stessa che Basile aveva illustrato compiutamente nel padiglione all Esposizione universale di Parigi del 1878, quest opera, pur non presentando un maturo carattere autonomo, si distingue per essere viva espressione di una condizione storica 51 tesa al rinnovamento dell architettura. In ciò Basile dimostra di avere superato il problema della scelta e del vero architettonico, per avere rivolto la propria indagine allo studio della logica matematica e del rapporto natura-artificio. Quando accoglie, pur rivisitandole, le linee architettoniche del passato intende adeguarle all età moderna, dimostrandosi in questo figlio del pensiero neoclassico. Il reale distacco dai suoi contemporanei è pertanto dato dallo scopo della sua ricerca. Egli non osserva profili, colonne, capitelli per riprodurne le forme nel rispetto di un canone non più perfettibile ma variabile e iterabile in nuove tipologie: piuttosto studia ciò che è sotteso alla forma cercando di comprendere la logica matematica e il pensiero-guida dell invenzione architettonico-stilistica da cui fare scaturire il metodo della traduzione delle forme e delle linee naturali (attraverso lo studio delle produzioni della natura, del vero della scienza della natura) in forme e linee architettoniche. Quella logica che ha permesso alle civiltà storiche l interpretazione delle leggi e dei modelli strutturali della natura e la loro trasformazione in opere di architettura.

64 64 Eliana Mauro Sostenendo che nessuna espressione architettonica, in qualunque epoca sia stata prodotta, possa avere aderito esclusivamente al vero (realtà causale della natura) e che il verismo a lui contemporaneo è anch esso problematico (scoprendo quindi una sua contraddittoria innaturalità), riafferma, nel 1884, che l evento artistico è la risultante di due componenti: il riferimento alla natura (garanzia di un certo verismo) e le qualità dell artista (l influenza di colui che produce). Il vero travalica, per Basile, l operato umano e risiede nei regni della natura. E questo l insegnamento più autentico e profondo del suo prolungato contatto con le scienze naturali dentro l orto botanico universitario, la coscienza delle leggi eterne di cui la natura è manifesto. Alla luce di questo assunto può formulare nuove regole di creatività (come quelle della trasformazione delle linee architettoniche in musica, e viceversa) e reinventare originali parametri compositivi; pervenire a una ridefinizione dell ordine classico (come nel Teatro Massimo) o a una elaborazione originale slegata dagli stili storici ma direttamente ispirata dalla Natura (come nel progetto per il nuovo museo archeologico di Atene o come nei repertori decorativi floreali del padiglione italiano a Parigi del 1878). Note 1 La definizione riforma delle nomenclature utilizzata nel titolo viene pronunciata da G.B.F. Basile nel 1869 e pubblicata in G.B.F. Basile, Orazione inaugurale per l apertura degli studi dell anno scolastico 1869 nella Reale Università di Palermo, Palermo Per la carriera scolastica di Basile si veda fra gli altri G. Salemi Pace, G. B. Filippo Basile, in Regia Scuola di Applicazione degli Ingegneri di Palermo, A G. B. Filippo Basile, Palermo 1892, pp. 6, 7. La Laurea Franca era il premio annuale che veniva conferito a un Dottore, la cui titolarità si otteneva alla fine dei tre anni del corso di studi superiori (è questo quel Primo premio in Architettura dell 8 luglio 1846 citato nell elenco dei Titoli e onorificenze del fascicolo stampato a cura degli allievi della Scuola di Applicazione in onore del maestro). L ambìto premio della Laurea Franca, istituito stabilmente per la città di Palermo e per i suoi laureati con R.D. del 27 maggio 1842, era finalizzato a promuovere la conoscenza dell architettura e dei suoi seguaci in ambito cittadino esponendone anche i lavori che sarebbero stati prodotti nel periodo di apprendistato durante il pensionato (L. Sampolo, La R. Accademia degli Studi di Palermo, Palermo 1888, p. 162). Esso consisteva in un soggiorno gratuito della durata di 3 anni nella città di Roma per incentivare lo studio delle Belle Arti in Roma ( ) e per istudiarvi i capi d opera di antichità che vi si trovavano riuniti (F. Meli, La Regia Accademia di Belle Arti di Palermo, Firenze 1941, pp. 33, 34). Le prove di ammissione del premio di laurea si svolgeranno fino al 1851 nella Quadreria dell Università. Vincitore del pensionato per l Architettura era stato nel 1842 Benedetto Ventimiglia; dopo G. B. Filippo Basile nel 1846, la borsa era stata assegnata a Giuseppe Di Bartolo nel 1849 e a Giuseppe Patricolo nel Il finanziamento governativo per il pensionato si estinguerà con l unità d Italia, ed esso sarà quindi patrocinato dal Comune di Palermo che estenderà il soggiorno anche alla città di Firenze. La rivoluzione del 1848 interruppe bruscamente il soggiorno romano di G.B.F. Basile. Ai programmi di insegnamento palermitani sono da riferire alcuni volumi che fanno parte della Biblioteca del Fondo Basile dell Università degli Studi di Palermo: il Traité élémentaire de construction appliquée à l architecture civile di M. J. Borgnis del 1840 (Bruxelles) e i due volumi di C. F. A. Leroy, Analyse appliquée à la géométrie des trois dimensions del 1840 (Bruxelles) e Traité de géométrie descriptive in due volumi del 1843 (Bruxelles) adottati da Carlo Giachery per il suo corso di Architettura in quegli anni. Vanno ancora citati fra i libri della sua formazione di architetto: i volumi di J.-N.-L. Durand, Précis des leçons d Architecture nell edizione stampata a Bruxelles nel 1840 e Récueil et paralléle des édifices de tout genre, anciens et modernes (edizione s. d.); i Principes du dessein tirès d apres les antiques statues di J. Volpato e R. Morghen stampato a Roma nel 1833; le Lezioni teoriche pratiche e la Raccolta di disegni per Belle Arti stampati a Napoli nel 1840; l atlante di ingegneria di Belidor stampato a Milano nel 1841.

65 Teoria e prassi 65 2 Nel patrimonio librario della Biblioteca del Fondo Basile fra le opere di Canina figurano le tavole del Foro Romano e sue adiacenze, edito a Roma nel Della Biblioteca fanno parte anche i volumi di L. Poletti, Geometria applicata alle Arti Belle e alle Arti Meccaniche stampato a Roma nel 1846 in 2 volumi; G. Valadier, Raccolta delle più insigni fabbriche di Roma Antica e sue adiacenze, in 7 fascicoli stampati a Roma fra il 1810 e il 1826, e i cinque volumi di Domenico Lo Faso Pietrasanta duca di Serradifalco sulle Antichità di Sicilia, stampati a Palermo fra il 1838 e il Si veda, infra, G. Lo Tennero, La Biblioteca del Fondo Basile del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo. 3 Il concorso di cui risultò vincitore nel 1861 Arturo Conti fu bandito a seguito della dovizia dei ritrovamenti nell Acropoli di Atene, quando tra il 1852 e il 1853 si procedette alla liberazione delle strutture fortificate di età turca sotto la guida di Charles Ernest Beulé. 4 F.C. Penrose; An Investigation of the Principles of Athenian Architecture, London G.B.F. Basile, Relazione sul tema III per la Sezione dell Istruzione Superiore, Palermo 1876, p.7, presentata al X Congresso Pedagogico Italiano per il Tema III: «Se nel presente ordinamento degli studi d Ingegneria e di Architettura le belle arti hanno una parte adeguata ai bisogni della coltura artistica nazionale». 6 G.B.F. Basile, Osservazioni sugli svolgimenti della Architettura Odierna all Esposizione Universale del 1878 in Parigi. Proposte di riforma nell insegnamento relativo, Palermo 1879, passim. 7 G.B.F. Basile, Curvatura delle linee dell Architettura antica, in «Nuovi Annali di Costruzioni, Arti ed Industrie di Sicilia», I, 1, luglio 1869, coll. 3-6, tavv. I-IV; ivi, I, 6, dicembre 1869, coll , tavv. XIX-XX; ivi, II, 8, febbraio 1870, col. 9, tavv. XXV-XXVI; ivi, II, 15, settembre 1870, col. 113, tavv. LXIII-LXIV. E anche Curvatura delle linee dell architettura antica con un metodo per lo studio dei monumenti. Epoca dorico-sicula. Studi e rilievi di G. B. F. Basile, Palermo 1884, testo e tavole. 8 Per l attività di Léon Dufourny (Parigi ) a Palermo e in Sicilia si veda soprattutto L. Dufourny, Diario di un giacobino a Palermo, , Palermo 1991, p. 215, il cui manoscritto è conservato presso la Bibliothéque Nationale de France, Paris, Départment des Estampes et de la Photographie. Si veda inoltre E. Mauro, Léon Dufourny, in L. Sarullo, Dizionario degli Artisti Siciliani. Architettura, a cura di M.C. Ruggieri Tricoli, I vol., Palermo 1993, ad vocem. Per l edificio del ginnasio si veda, per tutti, L. Dufour, G. Pagnano, La Sicilia del 700 nell opera di Lèon Dufourny. L Orto Botanico di Palermo, Siracusa Nato a Londra nel 1713 e morto nel 1788, James Stuart pubblica insieme a Nicholas Revett a partire dal 1762 i quattro volumi (1788, 1794 e l ultimo nel 1814) delle Antiquities of Athens. Measured and Delineated e realizza nel 1758 un tempietto nel parco di Hagley Hall nel Worcestershire per Georges Lyttelton, ancora considerato uno dei primi esercizi di neogreco in Europa. A tale proposito si veda anche J. Rykwert, I primi moderni. Dal classico al neoclassico, (1983), ed. it. Milano 1986, p. 422 e sgg. 10 G.B.F. Basile, Il Ginnasio dell orto Botanico di Palermo, in «Nuovi Annali di Costruzioni, Arti ed Industrie di Sicilia», III, 24, giugno 1872, coll , tavv. LXVII-LXXII. 11 Ivi. 12 Ivi. 13 G. B. F. Basile, Osservazioni sugli svolgimenti, cit., pp. 17, Già nel 1850, nel Giardino Inglese di Palermo dove si ispira alla figura storica dell emiro Al Hachal, vissuto in Sicilia nell XI secolo i rimandi alle età araba e normanna sono per lui uno strumento di denuncia della decadenza di un potere monarchico che non può più garantire la crescita e il miglioramento della società, delle arti e di tutte le scienze né, tanto meno, delle più moderne discipline; nel 1851 per il Giardino comunale di Caltagirone trarrà invece spunto dall età ciclopica. 15 Principi analoghi erano stati già enunciati da G. Semper nel Die Vier Elemente der Baukunst, edito a Braunschweig nel Dalla permanenza giovanile nell Orto Botanico universitario di Palermo, essendone il padre uno dei giardinieri, con la protezione del direttore Vincenzo Tineo, la formazione di G.B.F. Basile deriva una complessità che investe il piano teorico, nella speculazione sul vero e nell applicazione delle leggi naturali all architettura, e il piano pratico della creazione, nel rinnovamento naturalistico dei repertori figurali di apparati decorativi canonici. La sua residenza rimarrà all interno dell orto fino al 1856, data della morte di Tineo e del suo matrimonio con Benedetta Vasari. 17 La teoria architettonico-naturalistica di Basile è stata poi dallo stesso pubblicata tra il 1870 e il 1871: Aussetismo architettico, in «Nuovi Annali di Costruzioni, Arti ed Industrie di Sicilia», II, 14, agosto 1870, coll ; II, 16, ottobre 1870, coll ; Applicazione dell Aussetismo architettico ad un progetto di Museo per Atene, ivi, II, 18, dicembre 1870, coll , tavv. XLIX-L; III, 19, gennaro 1872, coll. 3-4, tavv. LI-LII; poi raccolti in Principi di aussetismo architettico con applicazione ad un progetto di museo per Atene, Palermo Si veda anche E. Mauro, I disegni di Giovan Battista Filippo Basile per un Museo aussetico ad Atene, in G. Alisio, G. Cantone, C. De Seta, M.L. Scalvini (a cura di), I disegni d archivio

66 66 Eliana Mauro negli studi di storia dell architettura. Napoli, giugno Atti del Convegno, Napoli 1994, pp R. Savarese, Arte Nuova italiana. Il movimento moderno in Sicilia, in «L Arte Decorativa Moderna», I, 9, 1902, p Per la vita e le opere di Carlo Giachery si vedano: G. Bozzo, Biografia del Prof. Carlo Giachery, in «Nuove Effemeridi Siciliane di Scienze, Lettere ed Arti», I, 1869, disp. VIII, pp , disp. IX, pp ; G. Pirrone, Un architetto siciliano dell Ottocento: Carlo Giachery, in Scritti in onore di Salvatore Caronia, Palermo 1966, pp ; E. Sessa, Neoclassico e neogotico, in G. Pirrone, Palermo, una capitale. Dal Settecento al Liberty, con testi di E. Mauro ed E. Sessa, Milano 1989, pp ; G. Lo Tennero, Carlo Giachery, in L. Sarullo, Dizionario, cit., ad vocem; E. Mauro, L insegnamento di Carlo Giachery nell eclettismo sperimentale di G. B. Filippo Basile, in M. Giuffrè, G. Guerrera (a cura di), G. B. F. Basile. Lezioni di Architettura, catalogo della mostra e atti del seminario internazionale Palermo dic. 1992, Palermo 1995, pp ; G. Di Benedetto, Carlo Giachery, Palermo Dell apprendimento dell architettura sotto la guida di Giachery sono testimonianza anche i libri reperiti nella sua Biblioteca (si veda infra) Il volume di M. J. A. Borgnis, Traité élémentaire de construction appliquée à l architecture civile del 1840, era stato anche utilizzato da Giachery in occasione della costruzione dello scalo di alaggio del porto di Palermo. 21 Sul dibattito che vuole contrapposte la disciplina architettonica e la scienza ingegneristica, si veda S. Villari, Le génie est un crime. Questioni architettoniche in Francia, , Roma 1990, con una raccolta antologica degli scritti. 22 Si veda G.B.F. Basile, Relazione sul Tema III, cit., passim. 23 A. Samonà, G. B. Filippo Basile, la cultura e l opera, cit., p. 75. Il titolo del manoscritto di G.B.F. Basile è Storia dell architettura in Italia preceduta dalle nozioni delle architetture egiziana, greca e pelasgica. Guida per le scuole di architettura. Oltre che nel volume di A. Samonà, è stato integralmente pubblicato in M. Giuffrè, G. Guerrera (a cura di), G.B.F. Basile, cit., pp G.B. Filippo Basile si avvarrà dell assistenza di Michelangelo Giarrizzo dal 1872 al 1875 per tutti gli insegnamenti tenuti presso la Scuola di Applicazione e dal 1882 al 1889 per la cattedra di Architettura Tecnica. Per la stessa cattedra svolgeranno il ruolo di assistenti due figli di Basile: Ernesto, architetto, dal 1880 al 1881, anno in cui si trasferisce a Roma come assistente di Enrico Guy; Eduardo, ingegnere, dal 1889 al 1891 (morirà nel mese di settembre dello stesso anno del padre). 25 G.B.F. Basile, Storia dell architettura in Italia preceduta dalle nozioni delle architetture egiziana e greca e pelasgica. Guida per le Scuole d Architettura, pubblicato in A. Samonà, G.B. Filippo Basile, la cultura e l opera, cit., p. 85 e sgg. 26 Thomas Hope compie un viaggio nel Mediterraneo e in Germania fra il 1787 e il 1795 visitando Spagna, Italia, Francia, Egitto, Siria, Turchia, Grecia. Si veda per una sintesi, Ha.-W. Kruft, Geschichte der Architekturtheorie von der Antike bis zur Gegenwart, München 1985, tr. it. Storia delle teorie architettoniche dall Ottocento a oggi, Roma-Bari 1987, pp Per l opera di Marvuglia si vedano, tra gli altri: M. Giuffré, Classicismo e Neoclassicismo in Giuseppe Venanzio Marvuglia, in Ricordo di Roberto Pane, incontro di studi (Napoli, Villa Pignatelli, ottobre 1988), Napoli 1991, pp ; E. Mauro, Giuseppe Venanzio Marvuglia, in L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani. Architettura, a cura di M. C. Ruggieri Tricoli, Palermo 1992, ad vocem; P. Palazzotto, Il fondo Marvuglia in un archivio privato di Palermo, in «Il Disegno di Architettura», n.5, aprile 1992, pp ; E. Mauro, La villa filippina a Palermo, in L architettura del Settecento in Sicilia, a cura di M. Giuffrè, Palermo 1997, pp , ; G. Davì, E. Mauro (a cura di), La Casina Cinese di Giuseppe Venanzio Marvuglia nel regio Parco della Favorita a Palermo, Palermo Su quest ultima opera e per un profilo biografico dell autore si vedano A. Cuccia, Caccamo, i segni artistici, Caccamo 1988, pp ; E. Sessa, Luigi Speranza, in L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani, cit., pp Sui rapporti fra Giuseppe Garibaldi e la massoneria italiana si veda P. Naudon, La Massoneria nel mondo dalle origini a oggi, 1981, ed. it. a cura di A. A. Mola, Biella 1983, pp Quest ultima tuttavia fu sostituita da una statua dove il re era effigiato in piedi, rapidamente eseguita al posto di quella equestre andata in rovina a causa di un turbine. Quale riconoscimento per l opera compiuta, Basile venne nominato dal re Cavaliere dell ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1 aprile 1861). 31 G. B. F. Basile, Concorso pel monumento al Conte Camillo Benso di Cavour. Memoria annessa al disegno coll epigrafe Le Grandi Medaglie di Bronzo, s.l. né d. 32 I componenti della Commissione del concorso, presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, A. Depretis, e composta definitivamente dal 12 febbraio 1882 da quattro architetti (C. Boito, R. Canevari, C. Ceppi, E. De Fabris), due pittori (G. Bertini, D. Morelli), due scultori (G. Monteverde, V. Vela), sette fra senatori e deputati (C. Correnti, F. De Renzis, G. Fiorelli, A. Guiccioli, F. Martini, T. Massarani, M. Tabarrini, F. Vitelleschi-Nobili) oltre al Sindaco di Roma e al Presidente dell Accademia romana di San Luca, F. Azzurri della cui iniziale compagine

67 Teoria e prassi 67 facevano parte, fra gli altri, C. Belgioioso, R. Cadorna, G. De Sanctis, G. Fiorelli, G. B. Giorgini, G. Morelli, T. Mamiani, A. Starrabba di Rudinì, videro fallire il risultato del concorso il cui primo premio era stato assegnato al progetto del francese Henry Paul Nénot, accademico di Francia, invalidato in nome del sentimento nazionalistico italiano che avrebbe visto celebrato il fondatore del nuovo stato da una architettura nata in seno a una cultura straniera. Il progetto di Pio Piacentini ed Ettore Ferrari (futuro Gran Maestro dell Oriente d Italia) secondo premio al concorso offrirà invece un modello di riferimento per la stesura del nuovo bando di concorso e per l elaborazione delle nuove proposte. Solo dopo l espletamento del secondo concorso, bandito nel dicembre 1882 e al quale i due Basile non parteciperanno, la vittoria sarà assegnata a Giuseppe Sacconi. Localizzazione e modello tipologico furono omessi poi all atto della pubblicazione del bando, la proposta relativa alla attuale localizzazione si concretizza in occasione del secondo concorso. Si vedano, per tutti: C. Dossi, I mattoidi al primo concorso pel monumento in Roma a Vittorio Emanuele II, Roma 1884; C. Cresti, Appunti storici e critici sull architettura italiana dal 1900 ad oggi, Firenze 1973, figg. 2, 6; P. Sica, Storia dell urbanistica, L Ottocento. 1, Roma-Bari 1977, ill ;M. Guttilla, C. Boito e la cultura della tutela e del restauro nella Sicilia dell 800, Palermo 1990, p. 66 e sgg.; M.L. Scalvini, F. Mangone, M. Savorra (a cura di), Verso il Vittoriano. L Italia unita e i concorsi di architettura, Napoli G. Sacheri, Le costruzioni moderne di tutte le nazioni alla Esposizione Universale di Parigi del 1878, Torino 1883, p Concorso per il monumento nazionale al Re V. Emanuele II in Roma. Memoria annessa al progetto presentato dagli architetti G. B. F. Basile ed E. Basile di Palermo, Palermo 1881, p A. Frizzi, Per G. B. F. Basile ed occasionalmente del Teatro Massimo di Palermo, in «L Ingegneria Civile e le Arti Industriali», XIII, 6, giugno 1892, p Si veda il Documento n. 1 allegato al Ricorso del Prof. G. Damiani Almeyda, Palermo 1874, interamente riportato in A. M. Fundarò, Il concorso per il Teatro Massimo di Palermo, Palermo 1974, pp Si vedano G. Lo Tennero, Francesco Saverio Cavallari, in L. Sarullo, Dizionario, cit., ad vocem, e per Mariano Falcini, G. Pirrone, E. Sessa, Mitologie, simbolismi e modernismi nell Isola del Fuoco, in R. Bossaglia (a cura di), Stile e struttura delle città termali, Bergamo 1985, p Si conosce inoltre la partecipazione al concorso dei soli autori di altri cinque progetti non premiati (Melchiorre Minutilla e Antonino Petrucci, Palermo; Urbani, Venezia; Cesare Nobile Piazzi, Brescia; Francesco Bettoli, Parma; Fortunato Lodi, Bologna), giacché le buste con i nomi dei partecipanti non vennero aperte per condizione di concorso e gran parte dei progetti esclusi fu restituita a richiesta a partire dal 21 agosto Il modello ligneo del teatro Massimo è oggi conservato nel foyer dello stesso teatro. 39 Basile era stato accusato di avere effettuato delle varianti e delle spese non autorizzate dagli organi comunali, ma la commissione dell ordine professionale, nominata infine nel 1874, dimostrò che si trattava di varianti e spese necessarie alla buona riuscita dell opera. Il cantiere avrà effettivo funzionamento dal gennaio 1875 al gennaio 1882, dal settembre 1889 al 16 giugno 1891 e, dopo la morte di G. Battista e con il subentrare alla direzione di Ernesto Basile, dal 20 giugno 1891 al maggio 1897, per complessivi quindici anni. La costruzione del teatro subirà infatti alterne vicende in relazione alla manifesta volontà dei sindaci e degli amministratori di quegli anni: Domenico Peranni, contrario alla demolizione del convento delle Stimmate appena iniziata, sarà sindaco negli anni in cui si dibatte sull effettiva vincita del progetto Basile ( ); dopo Emanuele Notarbartolo ( ), al quale va il merito di avere avviato i lavori, si succederanno Francesco Paolo Perez autore dell epigrafe del fregio del pronao ( ) e Giovanni Raffaele ( ); l elezione a sindaco di Nicolò Turrisi coincide con la revoca dell incarico di direttore dei lavori di Giovan Battista Filippo Basile e con la chiusura del cantiere ( ); solo nel mese di settembre 1889, sindaco Giulio Benso duca della Verdura ( ), si delibererà la riapertura del cantiere. 40 J.-N.-L. Durand, Précis des leçons, cit., Pl G. B. F. Basile, Concorso al Teatro Massimo di Palermo. Memoria alligata al progetto colla epigrafe Archetipo e Disegni, Palermo E. Basile, Il Teatro Massimo V. E. in Palermo, Palermo 1896, p Ivi, p Si veda F. Di Pietro, Salvatore Valenti, scultore palermitano ( ), Palermo 1933, passim. 45 E. Basile, Il Teatro Massimo, cit., p Si veda, per tutti, O. Tiby, Il Teatro Massimo di Palermo, Palermo Si veda, inoltre, L. Caleca, G. Fatta, Le tecniche edilizie a Palermo nella seconda metà del XIX secolo. La costruzione del Teatro Massimo Vittorio Emanuele, in M. Casciato, S. Mornati, C.P. Scavizzi (a cura di), Il modo di costruire: 150 anni di costruzione edile in Italia, Roma 1992, pp Si vedano le lettere alla famiglia pubblicate in Ernesto Basile, architetto, catalogo della mostra, Corderie dell Arsenale, Biennale di Venezia 1980, Venezia 1980; G. Sacheri, Le costruzioni moderne, cit., pp , tav. IV-V. 48 G. Sacheri, Le costruzioni moderne, cit., p. 24.

68 68 Eliana Mauro 49 Tra gli studi più recenti finora condotti sulla figura di G.B.F.Basile, si vedano: A. Samonà, G. B. Filippo Basile, la cultura e l opera, cit.; E. Sessa, Basile Giovan Battista Filippo, in L. Sarullo, Dizionario, cit., pp ; S. Lo Nardo, Giovan Battista Filippo Basile , Modena 1995; E. Mauro, Giovan Battista Filippo Basile, in E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile. Settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile , Palermo 2000, pp. 7-17, , e le schede sui progetti alle diverse voci; Architetture dei giardini simbolici a Palermo e Giovan Battista Filippo Basile, in Enciclopedia della Sicilia, a cura di C. Napoleone, Parma 2006, alle voci; E. Mauro, La casa di Basile a Santa Flavia, in E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Dispar et unum , I cento anni del Villino Basile, Palermo 2006; Idem, L idea modernista della qualità attraverso i documenti e le collezioni della Dotazione Basile della Facoltà di Architettura di Palermo, in «Associazione Nazionale Archivi di Architettura Contemporanea-Bollettino», n. 7, 2007, p. 52; Idem, Paesaggio e vocazione neogotica dei cimiteri dell Ottocento in Italia. Giovan Battista Filippo Basile (Palermo ). Revisione della teoria del bello e del sublime verso un architettura autentica, in CICOP-Italy, UNESCO, Monumental Cemeteries: Knowledge, Conservation, Restyling and Innovation, Roma 2007, pp ; Idem, Autonomia ed eteronomia nella cultura architettonica siciliana dalla Restaurazione all età umbertina, in Arte e architettura liberty in Sicilia, a cura di C. Quartarone, E. Sessa, E. Mauro, Palermo 2008, pp ; Idem, Arte e architettura liberty in Sicilia. Itinerario I: Alla ricerca del nuovo, ivi, fascicolo 1; Idem, Giovan Battista Filippo Basile, in Atlante del giardino italiano , a cura di V. Cazzato, Roma 2009, pp Alla definizione degli apparati decorativi della casa partecipano Carmelo Giarrizzo, per i pannelli a mosaico dei cantonali del prospetto principale e Salvatore Gregorietti per le pitture esterne e interne in occasione delle prime modifiche del 1903 da parte di Ernesto Basile. Per i due artisti citati si veda L. Sarullo, Dizionario degli Artisti Siciliani. Pittura, Palermo 1993, alle rispettive voci a cura di E. Sessa. Inoltre si veda E. Mauro, Villino Favaloro-Di Stefano, in A. M. Ruta, G. Valdini, V. Mancuso (a cura di), Salvatore Gregorietti, Milano 1998, pp G. B. F. Basile, Metodo, cit., p. 10.

69 Ernesto Basile Ordinamenti e codici dei registri della modernità Ettore Sessa Personalità di spiccate qualità intellettuali e di considerevole potere accademico, Ernesto Basile (Palermo ) è uno dei principali promotori e sostenitori della svolta culturale di fine Ottocento che permette anche in Italia la fioritura, invero relativamente tardiva, di una longeva stagione Modernista, o Arte Nuova, come all epoca venne in prevalenza denominata in Italia (prima che la definizione Liberty, più di consumo e mai accreditata dai principali protagonisti dell epoca, si diffondesse a partire dall Esposizione di Milano del 1906). Sarà lui uno dei pochi architetti italiani a costituire un vero e proprio cenacolo interdisciplinare ed a perseguire quell unità delle arti che distingue le più avanzate coeve manifestazioni del modernismo europeo. Un merito, questo, che non sarà mai sottaciuto dalla letteratura postuma 1 ; nemmeno dalla più mirata critica denigratoria, invero di durata relativamente breve (ma tuttavia responsabile di un lungo silenzio storiografico e di tanti successivi depistaggi interpretativi) che sarà inaugurata solo alla sua morte, in ambito nazionale, dal laconico giudizio di Marcello Piacentini (forse anche per una vecchia ruggine risalente ai tempi del voto negativo dato da Basile al suo progetto al concorso per la Biblioteca Nazionale di Firenze del 1912) e subito dopo rilanciata in sede locale, con neofita intransigenza, da Maria Accascina. Allievo del padre Giovan Battista Filippo 2, Ernesto interpreta con problematicità quella «ricerca del nuovo» che ne aveva distinto l operato nell ambito della cultura architettonica italiana dell arco temporale compreso fra il tramonto dei neostili e del romanticismo e la maturità dell eclettismo. Nei più di cinquant anni di architettura professati tra la fine degli anni Settanta del XIX secolo e l inizio degli anni Trenta del Novecento, Ernesto Basile attraversa criticamente la fase finale dell eclettismo 3, il modernismo (nel periodo più vitale di diffusione del movimento e nella sua stagione matura) e, infine, buona parte di quella tendenza, erede di quest ultimo, che per quasi tre decenni (a partire dal secondo lustro del secolo XX) opera nel tentativo di risemantizzare, sulle mutazioni del sentire, e di codificare l azione di riforma della nomenclatura architettonica innescata proprio ai primordi del Modernismo. Protagonista, per quanto discontinuamente propositivo, di ben tre stagioni culturali (anziché epidermico interprete, dal segno grafico felice, del solo periodo Art Nouveau) 4, Ernesto Basile modula alla parabola dei suoi criteri metodologici e del suo sentimento artistico le compatibili sollecitazioni teoriche del dibattito internazionale e i processi figurali di determinati orientamenti estetici affini. Ne sintonizza, pertanto, le valenze agli esiti di un problematico itinerario autoctono di attività riflessive e di produzione artistico-architettonica della prima età contemporanea; un itinerario sviluppatosi in seno alla cultura architettonica accademica palermitana, nell arco dei cento anni che precedono l inizio della sua azione di docente, della sua produzione scientifica 5 nonché della sua attività professionale, e del quale Basile è consapevole erede 6.

70 70 Ettore Sessa Fig. 1 Fig. 1 E. Basile, casa Basile a Santa Flavia (Palermo), 1878 (foto E. Mauro, 1999) Diradatasi negli ultimi quindici anni della sua attività, l attenzione nei confronti di Ernesto Basile della critica a lui contemporanea 7 aveva raggiunto l apice negli anni (con apprezzabili precedenti fin dagli anni Ottanta del XIX secolo). Innumerevoli, in questo periodo, sono gli articoli e i saggi sulla sua produzione firmati da alcuni fra i più qualificati critici e studiosi dell epoca (fra questi Enrico Thovez, Cesare Battaglia, Vittorio Pica, Alfredo Melani, Primo Levi, Raffaele Savarese, Pietro Chiesa, Giulio Ulisse Arata, e fra i non pochi stranieri Gustave Soulier) e pubblicati in alcuni volumi e, soprattutto, nei periodici specializzati italiani e stranieri: da «L Arte Decorativa Moderna» a «L Architettura Italiana», da «Emporium» a «Edilizia Moderna», da «Per l Arte» a «L Arte Italiana Decorativa e Industriale», da «The Studio» a «Der Architekt» 8. Nonostante il decennio trascorso a Roma a partire dal 1881, inizialmente come assistente presso la Cattedra di Architettura Tecnica di Enrico Guy e poi in qualità di docente dello stesso insegnamento (1883), al suo rientro definitivo a Palermo (preceduto da prolungate permanenze in Sicilia, a partire dal 1889, in relazione alla direzione dei lavori del complesso dei padiglioni per l Esposizione Nazionale di Palermo del 1891) Ernesto Basile non accusa sindromi da estraneamento dall ambiente culturale cittadino. A differenza dei predecessori nella titolarità della sua cattedra palermitana, egli consuma l esperienza del soggiorno romano già con una propria personalità scientifica. Assistente di ruolo nella Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri ed Architetti di Palermo dal 1880 (ad un anno dal conseguimento del Diploma di Laurea in Architettura), nel 1882, appena trasferitosi a Roma, scrive la sua opera teorica Architettura. Dei suoi principi e del suo rinnovamento (rimasta lungamente inedita); prima della stesura di questo breve trattato aveva tuttavia svolto un intensa attività di pubblicista, rivelatrice di una linea culturale ancora acerba ma già orientata, producendo un apprezzabile corpus di saggi e di articoli, alcuni dei quali sotto pseudonimo, pubblicati fra il 1878 e il 1880 sul periodico scientifico palermitano «Pensiero e Arte». Sono da ritenere marginali, allora, gli apporti dell ambiente accademico della Terza Roma alla sua formazione. Al contrario, alcuni segnali sembrerebbero assegnare alla presenza di Ernesto Basile un ruolo non indifferente nella promozione del nuovo indirizzo culturale degli anni Ottanta di parte della Regia Scuola romana, nel quale assume particolare rilevanza l attivazione di iniziative volte allo studio delle architetture storiche; ne sono prova, oltre alle conferenze e alle visite guidate (e alle campagne di rilievi), i viaggi di istruzione di quegli anni che, organizzati da Basile, oltre alle visite di rito agli stabilimenti industriali, ai cantieri di infrastrutture all avanguardia e alle opere concepite secondo i più avanzati progressi nel campo della produzione edilizia dei tempi, comprendevano, oramai quasi in prevalenza, sopralluoghi conoscitivi presso testimonianze monumentali (antiche, medievali e moderne) ed anche presso rilevanti insediamenti di architettura spontanea o di contesti urbani medievali. Come il padre, al cui programma didattico doveva buona parte della sua formazione, Ernesto Basile assegna un ruolo non indifferente allo studio della storia dell architettura, all interno del corso biennale di Architettura Tecnica. Il suo programma comprendeva infatti una parte dedicata alla storia dell architettura, sotto la più convenzionale intitolazione Stili architettonici, oltre alle parti intitolate Composizione degli edifici, Elementi delle fabbriche e Condotta tecnica e amministrativa dei lavori 9.

71 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 71 I contenuti di questa articolazione didattica e le modalità applicative dei relativi esercizi progettuali attualizzano la tradizione di un indirizzo metodologico di insegnamento dell architettura su fondamenti scientifici. Iniziato nel periodo neoclassico da Giuseppe Venanzio Marvuglia 10, con la sua ipotesi di rifondazione disciplinare dell insegnamento su basi di logica matematica, questo filone, alla distanza di poco meno di un secolo e per discendenza accademica in linea diretta, perviene alla ricerca di Ernesto Basile di un nuovo sistema di architettura. Tale filone siciliano assume pertanto le connotazioni di percorso parallelo traslato, rispetto a quell itinerario della cultura architettonica d occidente criticamente e storicamente accreditato quale legittimo erede, in età contemporanea, della specifica variante disciplinare del tardo XVIII secolo dell ideale interdisciplinare illuminista di globale progetto moderno della società. La fortuna dell edizione siciliana di questa cultura del progetto, è assicurata dalla successione nella titolarità della Cattedra di Architettura Civile 11, prima, e di Architettura Tecnica, poi, di maestri e allievi di una stessa tendenza. Alla titolarità di Giuseppe Venanzio Marvuglia (dal 1779 fino al 1813) farà seguito quella del figlio Alessandro Emanuele ( ); gli succederà, ma con un salto di tre anni, l allievo Antonio Gentile ( ), alla cui morte, ma solo dopo una seconda interruzione di tre anni rispetto a questo avvicendamento di scuola, la cattedra sarà coperta dal suo allievo Carlo Giachery (a partire dal 1837) 12. Alla titolarità di quest ultimo seguirà quella dell allievo e assistente Giovan Battista Filippo Basile, cui poi succederà Ernesto Basile. Nota distintiva di questa genealogia architettonica palermitana, partecipe dell ideale di progetto moderno della società, è quella particolare condizione di continuità propositiva, attenta agli esiti dei più avanzati dibattiti e orientamenti progettuali europei, ma solo se relazionabili al proprio patrimonio metodologico e di cultura artistica. Non è da escludere che Basile abbia puntato proprio sul suo doppio ruolo, di prestigioso cattedratico di Architettura Tecnica nella Scuola di Applicazione e di Direttore dell Istituto di Belle Arti, per garantire alla professione di architetto un diverso percorso formativo, d intesa con alcuni di quei docenti dello stesso Istituto di Belle Arti che facevano parte del suo gruppo di lavoro. Quest ultimo, che comprendeva anche artisti non strutturati in istituzioni didattiche ed era formato dagli scultori Antonio Ugo e Gaetano Geraci e dai pittori Ettore De Maria Bergler, Luigi Di Giovanni, Michele Cortegiani, Rocco Lentini, Salvatore Gregorietti e Giuseppe Enea, vantava anche l appoggio di artisti esterni, come Francesco Lojacono, Mario Rutelli ed Ettore Ximenes, e di esponenti del mondo culturale cittadino, fra cui lo storico dell arte Vincenzo Pitini. La portata ideologica degli intenti di Ernesto Basile (che, più tardi, avrebbe chiamato Felix Braun, allievo della scuola viennese di Alois Riegl, a insegnare la storia dell arte) sarebbe stata individuata per la prima volta da Gustavo Giovannoni che, alla morte di Basile, ne avrebbe celebrato l azione didattica, considerandola, sia pure in tono minore, una delle tre scuole moderne di architettura attive in Europa fra Ottocento e Novecento insieme a quella di Theodor Fischer e a quella di Otto Wagner 13. Un analogia alquanto significativa, se relazionata a quel 1897 nel quale Basile ottiene la nomina di Direttore dell Istituto e promuove un movimento artistico interdisciplinare (in opposizione con il tradizionalista Circolo Artistico) 14 ; l anno successivo compirà un viaggio a Vienna che ha tutto il sapore di una missione esplorativa presso gli ambienti della Secessione austriaca. D altronde, proprio il 1897 può essere considerato il limite cronologico del primo dei tre periodi nei quali è possibile classificare, per grandi linee, l opera di Ernesto Basile. È un periodo che, a meno dell esperienza condotta sotto la Fig. 2 Fig. 2 E. Basile, Ernesto Basile in una fotografia di fine XIX secolo (coll. privata, Palermo)

72 72 Ettore Sessa Fig. 3 E. Basile, palazzina Villegas, viale Parioli, Roma, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 4 E. Basile, veduta prospettica del progetto presentato al concorso per il Monumento ai Caduti nella Battaglia di Calatafimi, Pianto Romano (Trapani), 1885 (da «L Illustrazione Italiana», XVII, 10, 9 marzo 1890) Fig. 5 E. Basile, alzato del prospetto principale del progetto presentato al secondo concorso per il Palazzo del Parlamento a Roma, 1888 (da «Atti del Collegio degli Ingegneri e degli Architetti in Palermo», XIII, gennaio-aprile 1890) Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 guida paterna nel 1878 per l ultimazione della casa di famiglia a Santa Flavia, inizia nel 1880, anno della partecipazione con il padre al concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma. Dal 1898 a poco oltre l inizio del primo conflitto mondiale si sviluppa il suo secondo periodo, quello propriamente modernista, cui succede la cosiddetta fase di maniera che copre l ultimo terzo della sua attività progettuale. Impegnato prevalentemente in Sicilia (principalmente a Palermo e in provincia, e inoltre ad Acireale, Calatafimi, Caltagirone, Caltanissetta, Canicattì, Catania, Enna, Francavilla di Sicilia, Ispica, Licata, Messina, Trapani), ma anche a Milano, a Reggio Calabria, a Roma, a Torino, a Venezia, Basile svolge un intensa attività professionale estesa a tutti gli ambiti architettonici. Rispetto alle opere realizzate, la sua produzione progettuale, comprensiva anche delle partecipazioni a concorsi di architettura, dei progetti senza seguito (nel considerevole novero degli incarichi da parte della famiglia Florio, ad esempio, non sono pochi quelli non realizzati), dei grandi programmi ridimensionati (esemplare in tal senso la vicenda, ancora nebulosa, legata alla Direzione dell Ufficio Tecnico della Regia Università di Palermo) o delle proposte cadute nel nulla (fra queste ricordiamo alcune sistemazioni di ambienti urbani a Caltagirone, a Messina, a Palermo, a Roma e a Rio de Janeiro), è tuttavia più cospicua, sia per consistenza che per raggio di azione. Oltre che con la partecipazione al concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, Ernesto Basile apre il suo primo periodo di lavoro con il progetto, del 1881, per l irrealizzata dimora palermitana della sua famiglia nel viale della Libertà; un progetto che, insieme a quello per una elegante palazzina, poi non eseguita, per Gaetano Orioles barone d Antalbo e alla casa Basile a Santa Flavia, dà luogo a una prima trilogia sperimentale nel campo della tipologia residenziale unifamiliare. Edifici pensati come compatte stereometrie

73 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 73 prismatiche, i progetti dei primi due presentano sistemi distributivi dalla decisa specularità, secondo uno schema geometrico primario ennapartito in pianta e tripartito in alzato, normato al metodo di J.-N. L. Durand (e replicato con significative varianti negli anni a venire, sempre con grande hall centrale con lucernaio, come nel caso dei due progetti per la casa romana di Antonio Starrabba marchese di Rudinì). Il tipo di impaginato di prospetto adottato, ancora caratterizzato in queste prime prove da distillate forme neorinascimentali, verrà in seguito riedito con successo ma con notevoli mutazioni negli impalcati figurali e compositivi (villa Bordonaro, villino Fassini a Palermo e palazzina di Rudinì a Roma). Sono ancora degli anni 80 del XIX secolo, i progetti presentati ai grandi concorsi nazionali per le nuove sedi istituzionali della capitale del Regno d Italia: fra il 1884 e il 1887 le quattro edizioni per il Palazzo di Giustizia; nel 1883 e nel 1889 il primo e il secondo concorso per il Palazzo del Parlamento. Redatto tra la fine del 1888 e il 1889, in parte presso lo studio palermitano del padre e prevalentemente nel suo studio di Roma, il progetto presentato al II Concorso per il Palazzo del Parlamento del Regno d Italia constava di sedici tavole di grandi dimensioni 15. Ernesto Basile pubblica due volte la memoria del progetto per il Palazzo del Parlamento: a Roma nel 1890 in forma di fascicolo illustrato, stampato dallo Stabilimento Tipografico Italiano; a Palermo, sempre nel 1890, come articolo con taluni spunti polemici e corredato, oltre che dagli stessi elaborati grafici della pubblicazione romana (a meno dell alzato del capitello), da una nota con la storia del concorso e con un estratto dalla relazione finale della Commissione Esaminatrice, pubblicato nella XIII annata degli «Atti del Collegio degli Ingegneri e degli Architetti di Palermo». Vincitore del Premio di Primo Grado (di 5.000) assegnatogli dalla Commissione Esaminatrice con parere unanime, come soli altri due dei cinque premiati, il progetto di Basile non avrà alcun seguito, nonostante la positiva eco registrata presso la critica nazionale e l interesse suscitato presso Fig. 6 E. Basile, planimetria generale del primo piano del progetto presentato al secondo concorso per il Palazzo del Parlamento a Roma, 1888 (da «Atti del Collegio degli Ingegneri e degli Architetti in Palermo», XIII, gennaio-aprile 1890) Fig. 7 E. Basile, alzato di uno dei prospetti laterali e sezioni longitudinale e trasversale del progetto presentato al secondo concorso per il Palazzo del Parlamento a Roma, 1888 (da «Atti del Collegio degli Ingegneri e degli Architetti in Palermo», XIII, gennaio-aprile 1890) Fig. 6 Fig. 7

74 74 Ettore Sessa l ambiente professionale e accademico dalla pubblicazione della sua relazione di accompagnamento. La crisi politica che il 31 gennaio 1891 porterà alla caduta del primo governo presieduto da Francesco Crispi e la successiva congiuntura politico-economica italiana causeranno il definitivo abbandono dell idea di un grande Palazzo del Parlamento comprendente un aula per le sedute del Senato, un aula per la Camera dei Deputati e quella per le adunanze comuni presiedute dal sovrano. Il tema del concorso, sostanzialmente analogo a quello della precedente edizione del 1883, rifletteva, nel programma del bando di invito 16, orientamenti affini a quelli perseguiti dalla commissione parlamentare nominata dal governo dell Impero di Germania il 9 gennaio 1882 (e presieduta direttamente dal ministro von Böttischer) per redigere il programma del secondo concorso internazionale (bandito l uno febbraio 1882) per il Palazzo del Parlamento Tedesco da erigersi a Berlino. Su questo concorso Basile pubblica, proprio nel 1888, uno studio analitico relativo alle premesse e alle modalità di svolgimento dell evento stesso; ma principalmente lo studio è una relazione scientifica sul progetto vincitore di Paul Wallot, del quale analizza il carattere artistico, l assetto distributivo e l iter ideativo, le vicende costruttive e gli aspetti tecnici e amministrativi delle sue fasi realizzative 17. Rispetto al bando per il Parlamento tedesco (per il quale era prevista un area di forma rettangolare e l ubicazione nello stesso edificio sia del Reichstag che del Bundesrath) quello del II Concorso per il Parlamento italiano prevedeva una più elevata quantità di funzioni e, richiedendo più destinazioni, assegnava un area di maggiore estensione; la forma poligonale di questa, sita in località Magnanapoli, risultava dall unione di un rettangolo con un triangolo determinato dalla convergenza delle due vie laterali in un unica strada di collegamento con la via Cavour. Evidenziando la differenza con il precedente tedesco Basile, oltre alla difficile configurazione dell area, sottolinea che le indicazioni del bando italiano davano adito a inaccettabili diversificazioni interpretative. Presieduta dal senatore Francesco Brioschi, la Commissione Esaminatrice (nominata con decreto ministeriale del 24 maggio 1889) era formata da Cesare Parodi, Giovanni Cadolini, Alessandro Betocchi, Vincenzo Micheli, Guglielmo Calderini, Francesco Bongioanni, Guglielmo Melisurgo, Lorenzo Schioppa, Alfredo D Andrade (con il quale Basile sarà nella commissione che il 2 maggio 1907 redige la relazione sul progetto di ricostruzione del Campanile di San Marco a Venezia) e Luca Beltrami (relatore ufficiale) 18. È del 13 gennaio 1890 la relazione conclusiva, vistata dall allora Presidente del Governo Francesco Crispi («Gazzetta Ufficiale» del 15 gennaio 1890), con la quale la Commissione Giudicatrice produce le motivazioni e le osservazioni che avevano indotto ad assegnare i cinque primi premi ex aequo ai progetti presentati da Basile, da Broggi con Sommaruga, da Moretti, da Ristori e da Quaglia con Benvenuti. Fu però delineata una relativa superiorità della proposta di Basile, segnatamente per l impostazione generale e per i criteri distributivi. Giudizio favorevole fu espresso soprattutto per la pianta molto arieggiata ed illuminata in ogni parte e per la previsione di una minore area da occupare. Oltre ad un larvato plauso per la metodologia compositiva viene espresso apprezzamento per la netta distinzione in comparti dalle diverse destinazioni, pur all interno di un organismo architettonico ritenuto complesso ma di notevole severità di forme e di impronta unitaria. La stessa relazione riporta, però, opposizioni al considerevole sviluppo delle gallerie (causa prima della contrazione degli

75 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 75 Fig. 8 spazi destinati agli uffici) ed alla scelta di un programma decorativo ritenuto poco celebrativo e difficilmente comprensibile. Per gli impaginati dei prospetti, poi, viene ventilata una certa similitudine con progetti già conosciuti. Un affermazione che implicitamente fa riferimento al Palazzo del Parlamento di Berlino di Wallot, peraltro apprezzato da Basile nel suo studio di un anno prima, e indirettamente alla cultura architettonica tedesca. Che si alludesse anche a Gottfried Semper, viste certe affinità compositive e forse il precedente del ruolo di questi quale componente della Commissione Giudicatrice del Concorso per il Teatro Massimo di Palermo (vinto da G.B. Filippo Basile), è certamente plausibile; come del resto è possibile che tali rilievi riguardassero anche ipotizzate riprese di soluzioni già elaborate dallo stesso Basile, vista la presenza nella Commissione Esaminatrice di Calderini, vincitore nel 1887 del Concorso per il Palazzo di Giustizia al quale aveva partecipato anche Basile. Ed in effetti non pochi sono i punti in comune fra i singoli comparti che formavano il complesso del suo Palazzo del Parlamento e i due progetti presentati alla seconda e alla terza edizione del Concorso per il Palazzo di Giustizia. Si trattava, però, di una concezione completamente diversa di organismo architettonico, che contemplava la possibilità di modulazioni nella stessa visione unitaria; era pertanto un sistema abile ad accordare soluzioni di prospetti diversificate ma appartenenti ad una stessa logica formale. Nella proposta di Basile il parlamento era pensato come complesso architettonico risultante dall aggregazione, attorno ad un gigantesco cortile d onore, di quattro compiuti comparti edilizi: un corpo di fabbrica monumentale con valenze di segno urbano, sia per la presenza del grande loggiato bilanciato rispetto all avancorpo centrale (con frontone) sia per la rilevanza della grande torre loggiata; due complessi speculari, ognuno dei quali sviluppato su pianta di forma rettangolare e caratterizzati da una forte impronta palazziale, con due cortili rettangolari ai lati di un nucleo interno di base quadrangolare con inscritte le rispettive aule emicicliche per le sedute dei Senatori e dei Deputati; un ulteriore complesso, anch esso con pianta di forma rettangolare (di uguale ampiezza, rispetto ai precedenti, ma di maggiore profondità) e analogo impianto planimetrico che presenta, incasellato in un sistema di corridoi e separato dalle ali minori laterali tramite due cortili rettangolari, un nucleo con monumentale Fig. 8 E. Basile, ingresso monumentale e padiglione delle feste della IV Esposizione Nazionale del 1891, piazza Castelnuovo ang. viale della Libertà, Palermo, 1891 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa)

76 76 Ettore Sessa Fig. 9 Fig. 10 Fig. 9 E. Basile, alzato parziale del prospetto principale dell ingresso monumentale della IV Esposizione Nazionale del 1891, piazza Castelnuovo ang. viale della Libertà, Palermo, 1888 (da «L Architettura Pratica», III, 12, 1892) Fig. 10 E. Basile, prospettiva a volo d uccello del complesso dei padiglioni della IV Esposizione Nazionale del 1891, piazza Castelnuovo ang. viale della Libertà, Palermo, 1888 (da «Palermo e l Esposizione Nazionale del », 1891) Fig. 11 E. Basile, interno del Padiglione delle Feste della IV Esposizione Nazionale del 1891, piazza Castelnuovo ang. viale della Libertà, Palermo, 1891 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 12 E. Basile, interno della Galleria delle Macchine della IV Esposizione Nazionale del 1891, piazza Castelnuovo ang. viale della Libertà, Palermo, 1891(da «Palermo e l Esposizione Nazionale del », 1891) Fig. 13 E. Basile, fotografia della veduta prospettica del progetto presentato al Concorso per il Palazzo della Prefettura di Benevento, 1892 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 11 Fig. 12 Fig. 14 E. Basile, volta del Salone dei Pubblici Ridotti, detto Sala Pompeiana, con affreschi di E. De Maria Bergler, 1895 ca. (foto S. Alessi, Palermo) Fig. 13 Fig. 14 aula, dalla pianta di forma rettangolare, per le sedute congiunte alla presenza del sovrano. Lo schema compositivo planimetrico, dunque, presenta un impianto distributivo ordinato su un sistema di corridoi-gallerie, con sviluppo a T, risultante dalla intersezione ortogonale di due rettangoli. Al cortile d onore risultante sono raccordati, tramite l ordito di corridoi-gallerie, i tre complessi

77 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 77 Fig. 15 Fig. 17 Fig. 16 architettonici che contengono le tre aule, disposte in corrispondenza degli assi mediani del cortile d onore e individuate in esso da altrettanti avancorpi (di tre tipi, essendo uguali i due avancorpi affrontati dell aula del Senato e della Camera dei Deputati, e diversi quello corrispondente all aula delle Sedute Reali e il prospiciente partito centrale aggettante rispetto al retroprospetto del corpo di fabbrica monumentale sulla via Nazionale). Per le tre aule, su una riconoscibile base comune classicista (in una distillata edizione eclettica), agiscono altrettante dominanze stilistiche diversificate, ma compatibili e omologate da uno stesso tenore fisiognomico: di tipo neoromano per l aula del Senato e neoellenistico per la Camera dei Deputati, entrambe pensate in forma emiciclica (e con soffitto a velario) esplicitamente esemplate sul modello dei teatri dell antichità o dei bouleuteria (ma fra loro diversificate anche nei rapporti dimensionali, oltre che sul piano formale e dell ordinamento architettonico); neorinascimentale per la monumentale aula con pianta di forma rettangolare destinata alle adunanze comuni alla presenza del re (con palese richiamo stilistico ai valori dell ideale politico unitario del nuovo rinascimento italiano). Conformi alla diversificazione formale delle due aule emicicliche (e alla loro differenziazione dimensionale e compositiva per alcune parti, comprese però in uguali volumetrie inscritte in identici corpi di fabbrica), i due avancorpi principali dei fronti laterali, analoghi per ampiezza e per partiture orizzontali (alta fascia basamentale bugnata, registro parietale superiore d ordine gigante e muro d attico con acroteri laterali sormontati da allegorie scultoree), differi- Fig. 15 E. Basile, palazzo Francavilla in via Ruggero Settimo, Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 16 E. Basile, tavola di particolari architettonici (per il progetto di villa Bordonaro e per il Teatro Massimo) presentata alla Mostra di Architettura dell Esposizione di Torino del 1898 (da «Memorie di un Architetto», VIII, XI, 1898) Fig. 17 E. Basile, villa Bordonaro al Giardino Inglese, Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa)

78 78 Ettore Sessa Fig. 18 Fig. 20 Fig. 19 Fig. 18 E. Basile, palazzina Moncada dei principi di Paternò, Borgo S. Lucia, Palermo, 1899 (coll. privata, Palermo) Fig. 19 E. Basile, veduta prospettica di una bertesca della terrazza del progetto per il Palazzo Florio del parco dell Olivuzza a Palermo, 1899 (da «L Arte Decorativa Moderna», II, 8, 1906) Fig. 20 E. Basile, terrazza del caffè-ristorante del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta, Palermo, (coll. privata, Palermo) scono per i rispettivi ordinamenti architettonici: con tre grandi finestre termali alternate a semicolonne, al Piano nobile, e sottostanti fornici in composizione gerarchizzata e con archivolti a raggiera bugnata (e conci eccedenti al centro) in corrispondenza dell aula delle sedute dei Senatori; diversamente in relazione alla camera dei Deputati, il Piano nobile dell avancorpo presenta un ulteriore partito centrale con una composizione di finestra termale inquadrata da due semicolonne e da un timpano, affiancata da una coppia di due ordini di aperture architravate e con semicolonne laterali di delimitazione del settore centrale in aggetto dell avancorpo stesso dotato, nell alta fascia basamentale, di aperture con arco piatto a raggiera sormontate da ampia specchiatura con soggetto figurativo. L impaginato dei prospetti, nel complesso, si richiama a modelli rinascimentali di palazzi patrizi. Vi si riscontrano, inoltre, riferimenti alle riedizioni d età neoclassica delle tipologie di facciate cinquecentesche. Ne costituiscono elementi caratterizzanti: le configurazioni degli avancorpi; l alta fascia basamentale dal paramento murario bugnato continuo; i cantonali ammorsati ai margini degli avancorpi; la teoria speculare di partiti a doppio ordine di aperture (le maggiori concluse a timpano; le minori, soprastanti, semplicemente architravate) inquadrati da paraste d ordine gigante comprese fra la fascia marcapiano del piano nobile e il cornicione; la tipologia di coronamento, di memoria schinkeliana, adottata per tutte le emergenze (per la torre del fronte principale, per gli avancorpi sia dei due comparti con le aule per le sedute separate del Parlamento sia del comparto con l aula delle sedute unificate). L impostazione dell ordinamento dei fronti laterali fa esplicitamente riferimento all impaginato di prospetto elaborato da Wallot per il Palazzo del Parlamento di Berlino.

79 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 79 La scelta di un organismo architettonico articolato (che sostanzialmente asseconda la configurazione dell ordito del sistema primario di corridoi-gallerie), pur nel rispetto dei principi accademici e delle regole della composizione simmetrica, è suggerita dall esigenza di ottimale rivisitazione (anche nell ottica di una metodologia progettuale regolistica) dei pochi esempi indicati dallo stesso Basile come referenti tipologici per palazzi dei Parlamenti con due camere (e fra questi cita i progetti di Hansen per Vienna, di Steindl per Budapest, di Walter per Washington e di Wallot per Berlino) in funzione, anche, della configurazione dell area indicata nel bando di concorso. All impegnativa, e sul momento deludente, tenzone progettuale per il Parlamento seguiranno i concorsi per la prefettura di Benevento (1892) e per vari monumenti celebrativi, tutti con esito negativo, fra cui quello torinese del 1894 per il Monumento Commemorativo a Giacinto Pacchiotti, che se non sortirà effetti tangibili sul piano dell affermazione professionale avrà grande importanza come laboratorio progettuale per la messa a punto di sintagmi architettonici idonei a declinazioni dimensionali e stilistiche. Nel primo periodo di attività di Basile rientrano anche progetti più fortunati sul piano della valutazione storiografica; sono del i disegni per i padiglioni dell Esposizione Nazionale di Palermo del Ancora a Roma, Ernesto Basile si cimenta nella progettazione di questo complesso modulare 19 redigendone, nel dicembre 1888, tre varianti planimetriche basate sulla stessa regola aggregativa. Al suo rientro a Palermo, oltre ai progetti relativi a incarichi conferitigli da privati facoltosi per esclusive dimore urbane e suburbane, Basile è prevalentemente impegnato nei lavori di completamento del Teatro Massimo, il cui cantiere dirige dal 1891 al 1897, dopo la morte del padre. Antistanti al teatro (e bilanciati sul suo asse di simmetria) i suoi due chioschi, Ribaudo del 1894 e Vicari del 1897, costituiscono misurati elementi di arredo urbano dai garbati eclettismi, rispettivamente neorinascimentale e neomoresco, abilmente coniugati ad un tecnicismo piuttosto prezioso. Ernesto Basile realizza negli anni Novanta, in Sicilia, significative opere legate ad una committenza aristocratica e alto borghese, dinamica, internazionalista e tuttavia ansiosa di rilanciare le proprie radici culturali. La scelta di sapore storicista dello stile siculo-normanno per il Padiglione di Ingresso dell Esposizione Nazionale di Palermo più che ad una pratica eclettica del gusto per i revivals, sovente equivocata con il fenomeno delle coeve propensioni esotizzanti, aveva rappresentato un preciso segnale di rivendicazione autonomista e al tempo stesso di blasone all interno della nuova compagine nazionale. Nel biennio si configura la maturazione di una sua poetica modernista, la cui fase iniziale si manifesta tanto con indizi di un autonomo orientamento culturale quanto con circoscritti sperimentalismi figurali, fra i quali vanno annoverati alcuni dei lavori in ferro per gli interni del Teatro Massimo. Ne costituiscono documenti esemplari la lettera alla contessa di Francavilla del 21 ottobre 1898, relativa all ultimazione dei lavori di decorazione e arredo per il suo palazzo, e soprattutto il precedente patto artistico, stilato l 8 febbraio 1897 nello studio di Ernesto Basile al Teatro Massimo, con il quale un gruppo formato da undici pittori, quattro architetti e tre scultori, si impegnava a organizzare, per la primavera dello stesso anno, una esposizione artistica privata. A sottoscrivere questo patto artistico sono: gli architetti Ernesto Armò (assistente di Basile), Giuseppe Patricolo e Francesco Paolo Rivas, oltre al promotore Ernesto Basile; gli scultori Benedetto Civiletti, Mario Rutelli e Fig. 21 Fig. 22 Fig. 21 Ritratto di Ignazio Florio junior, fine del XIX secolo (coll. privata, Palermo) Fig. 22 Franca Florio Jacona, baronessa di San Giuliano, ritratta da G. Boldini alla fine del XIX secolo (coll. privata, Palermo)

80 80 Ettore Sessa Fig. 23 Fig. 24 Fig. 23 E. Basile, fronte verso il mare del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta, Palermo, (coll. privata, Palermo) Fig. 24 E. Basile, alzato del parapetto dello scalone in quercia del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta, Palermo, (da «L Arte Decorativa Moderna», II, 11, 1906) Fig. 25 E. Basile, caffetteria del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta (pitture decorative di G. Enea), Palermo, : realizzazione della ditta C. Golia & C. (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 25 Fig. 26 Fig. 26 E. Basile, cache-pot per la hall del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta, Palermo, : realizzazione della Ceramica Florio (coll. privata, Palermo) Antonio Ugo; i pittori Michele Cortegiani, Ettore De Maria Bergler, Luigi Di Giovanni, Giuseppe Enea, Nicolò Giannone, Carmelo Giarrizzo, Rocco Lentini, Francesco Lojacono, Salvatore Marchesi, Francesco Padovani, Pietro Volpes. Nella lettera alla contessa di Francavilla 20 è delineato implicitamente il tenore di quella collaborazione fra Basile e la fabbrica palermitana di mobili e arredi Golia-Ducrot che, per tre lustri, rappresenterà uno dei più riusciti sodalizi fra cultura del progetto e cultura della produzione del modernismo europeo. Il documento del febbraio 1897 è palesemente partecipe di un più generale clima di secessioni artistiche, soprattutto in considerazione del fatto che, tra i firmatari, figurano alcuni di quegli artisti che a partire dal 1899 instaureranno con Ernesto Basile un rapporto di collaborazione, accreditato dalla pubblicistica dell epoca come risposta siciliana all idea di opera d arte in tutto. Le modalità progettuali e la stessa concezione finale del villino Florio, quale emblematica espressione di Gesamtkunstwerk, svelano, già nel , una disincantata e misurata maturazione modernista; sullo scorcio dell inverno del 1899, Ernesto Basile si avvia a quella definitiva formulazione di un personale sentire modernista che è già suscettibile della volontà espressiva di trasfigurazione estetica dei suoi ultimi etimi storicisti ed è contemporaneamente abile a rendere compatibile tale volontà con una logica compositiva sistematica. Inizialmente egli opera una declinazione in divenire del patrimonio stori-

81 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 81 co-artistico isolano; proprio prendendo le mosse dalla locale tradizione storiografica sette-ottocentesca degli studi sistematici sulle architetture dell antichità e del medioevo siciliano, decodifica in chiave modernista le teorizzazioni e gli sperimentalismi in direzione di una nuova architettura condotti in età romantica dall archeologo Domenico Lo Faso Pietrasanta duca di Serradifalco e, poi, da Giovan Battista Filippo Basile con scientificità tutta positivista velata da spiritualismo. Ernesto Basile progetta, dunque, in questa prima stagione del suo secondo periodo, architetture di transizione, ognuna delle quali, costituendo un ulteriore messa a punto di forme nuove e di scientifica ridefinizione della logica compositiva, implica una sorta di accelerazione del processo di storicizzazione delle soluzioni appena ideate. Progetti per opere impegnative, poi non rea lizzate, come la trasformazione della Tonnara Florio all Arenella (già parzialmente riformata nel 1844 da Carlo Giachery, che vi realizzava, tra l altro, il corpo di fabbrica angolare detto i Quattro Pizzi ) o come il Palazzo Florio nell omonimo parco dell Olivuzza, e realizzazioni del tutto particolari come la colonia agricola modello, detta Firriato, del barone Lombardo Gangitano presso Canicattì del 1898, sono autentici incunaboli dei nuovi repertori e sistemi compositivi. Questi, maturati poi con la realizzazione di Villa Igiea, nonostante la loro aura medievalista sono già espressione di una prima risposta alla esigenza del vero ; si fondano, infatti, su una logica combinatoria di metafore dell opera muraria e di elementi analogici della costruzione, scevri dai formulari dei revivals e dalle remore della ornamentazione scultorea dell architettura. Il grande complesso architettonico di Villa Igiea all Acquasanta (Palermo), voluto dall ultima generazione dei Florio 21 come prestigioso sanatorio e poi come stazione climatico-termale, è un opera manifesto di un più generale movimento di rinascita della Sicilia; essa è preceduta da un biennio di segnali discontinui ma indiziari della maturazione di Basile verso un nuovo sentire modernista. È una condizione di rinnovamento artistico che tuttavia si dimostra in continuità con quella ricerca del vero architettonico condotta, con gli strumenti formali della tradizione, nei tre lustri successivi alla partecipazione al primo Concorso per il Palazzo di Giustizia a Roma (1884); vi si rintracciano echi delle sue giovanili teorizzazioni, soprattutto in riferimento alle modalità di relazione, nella costruzione, della postulata simbiosi fra la componente organica (o degli elementi costitutivi) e la componente simbolica (rivelatrice delle logiche costruttive) 22. Villa Igiea è progettata e realizzata secondo un programma di integrazione fra avanzate concezioni di igiene psicofisica, moderni parametri di funzionalità, razionale ordinamento distributivo, esaltazione delle valenze paesistiche del sito, capillare controllo formale e iniziatiche implicazioni simboliche 23 ; componenti che assegnano al complesso un aura emblematica nell ambito della mitologia positivista dell epopea per il risanamento dell individuo e della sua lotta contro il mal sottile. La trasformazione in Grand Hôtel avrebbe comportato una semplice correzione per alcune destinazioni, senza apportare modifiche ad una facies allusivamente intonata all esaltazione struggente della nuova misura introspettiva, dell idea di luogo del non essere deputato alla passione di una società di eletti oramai nello stadio di superamento del proprio apogeo. E per questi risvolti che fin dalle prime fasi della sua edificazione nel 1899 sulla scogliera dell Acquasanta, il complesso di Villa Igiea ha costituito un evento emblematico del clima storico palermitano sullo scorcio del XIX secolo. Fattore determinante di questa avventura risulta il felice accordo dei suoi tre artefici, Ernesto Basile, Ignazio Florio 24 e il medico Vincenzo

82 82 Ettore Sessa Fig. 27 Fig. 29 Fig. 27 E. Basile, salone degli specchi del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta (ciclo allegorico parietale di E. De Maria Bergler con M. Cortegiani e L. Di Giovanni), Palermo, : realizzazione della ditta C. Golia & C., apparecchi di illuminazione eseguiti dalla ditta Caraffa (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 28 E. Basile, alzato di una delle porte (con raccordi alle cornici delle specchiere) del salone degli specchi del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta, Palermo, (da «L Arte Decorativa Moderna», II, 11, 1906) Fig. 29 Ricevimento di gala tenuto da Franca Florio (al centro) nel salone da ballo del Circolo degli Stranieri del Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta, Palermo, fotografia ante 1910 (coll. privata, Palermo) Fig. 28 Cervello, esponenti palermitani di portata internazionale, rispettivamente, nel campo della cultura architettonica, in quello imprenditoriale e in quello medico scientifico. A Villa Igiea la matrice geometrica del salone degli specchi (o sala da pranzo) e le figurazioni pittoriche omogeneizzanti, con seducente gusto fenomenico-simbolista e con impareggiabili artifici prospettico-vedutisti, con metafore alchemiche, ermetismi iniziatici, risvolti numerologici, riferimenti cabalistici, rievocazioni di mitici cicli agrari ctonii, concorrono alla struttura del ciclo allegorico. Sotto la regia di Ernesto Basile i pittori Ettore De Maria Bergler, Michele Cortegiani e Luigi Di Giovanni realizzano uno dei rari esempi di complesso decorativo modernista in cui l idea di opera d arte in tutto va oltre la ricerca di unità stilistica. I risvolti iconologici di questo diorama della chimica filosofale, dissimulati in un baccanale cadenzato su morbide sensualità, assegnano a questo ambiente valenze di stazione catartica, per predisporre i frequentatori alla conquista del percorso interiore verso la salute psicofisica. Sul finire del 1899 Basile, prendendo le distanze dai revivals pedissequi dell arte medioevale, tratta liberamente nel Villino Florio le forme del tardo Quattrocento siciliano, riducendone le decorazioni a rappresentazioni organiche dei soli segni forza. Esse risultano orchestrate, nel divenire di forme nuove, nella strutturazione volumetrica generata da una pianta a perimetro mistilineo (su matrice quadrangolare) i cui fronti, con bugnature angolari, inserti di conci rustici e mostre dei vari tipi di aperture, risultano dalla composizione di conclusi sistemi di impaginati simmetrici. Tutti differenziati fra loro, questi sono commisurati al settore di appartenenza sia dell articolata perimetrazione planimetrica, sia del diversificato assemblaggio delle volumetrie.

83 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 83 Fig. 30 Con i primi disegni per il villino Vincenzo Florio, anche operando una significativa riconversione tipologica dell incarico per il grande palazzo nel parco dell Olivuzza 25, Basile porta ad autonoma e compiuta maturazione quei prodromi discontinui manifestatisi nel biennio precedente sia sul piano ideologico, sia su quello estetico (mutazione fenomenica dei repertori figurali storicisti in opere come la cappella Nicosia e il palazzo Moncada di Paternò, o disegni fitomorfi di finiture in ferro battuto presentati all esposizione di Torino del 1898 e poi pubblicate in «Memorie di un Architetto», VIII, X, 1898), sia ancora nell ambito della specifica cultura del progetto soprattutto in relazione al movimento di riforma della casa (si vedano, oltre alla lettera alla contessa di Francavilla, il tenore, pur nella decadente aura neorinascimentale, della progettazione integrale per la durandiana villa Bordonaro al Giardino Inglese e l innovativo sistema distributivo dell ultima versione del 1896 del palazzo Deliella con impianto a L perimetrale al lotto e con ambienti dimensionalmente diversificati in funzione delle destinazioni) 26. Ultimato nel 1902, come padiglione di ricevimento per gli ospiti, il villino interpretava le aspirazioni di una raffinata committenza alto borghese ad una propria nuova immagine rappresentativa. L identificazione di ogni stanza con una determinata funzione era riflessa dalle soluzioni caratterizzanti il mobilio e l architettura degli interni, riconducibili ad un immagine unitaria in nome di una compenetrazione di ambienti, spaziale e concettuale, che palesa il problematico confronto di Basile con il movimento di riforma dei modi dell abitare attivato dal più avanzato modernismo europeo sulla scorta delle mutazioni tipologiche e figurali ideate da Victor Horta e delle rivisitazioni inglesi, in età vittoriana, del tipo residenziale medioevale anglosassone della Manor House 27. Fig. 30 E. Basile, tavola illustrativa per il volume XVI del 1907 del periodico «Memorie di un Architetto» con veduta prospettica dell ingresso al giardino del primo progetto per la villa Lanza di Deliella nel piano delle Croci a Palermo (1902) e con disegni in alzato di un lampione e di un applique per il Grand Hôtel Villa Igiea all Acquasanta a Palermo ( ) e della croce e della recinzione della sepoltura Martorella nel cimitero di Santo Spirito a Palermo (1896)

84 84 Ettore Sessa Fig. 31 E. Basile, alzato del fronte principale della cappella gentilizia Nicosia nel cimitero di Santa Maria del Gesù, Palermo 1898 (da «L Arte Decorativa Moderna», II, 8, 1906) Fig. 32 E. Basile, particolare della stele della sepoltura Raccuglia nel cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1899 (foto E. Sessa, 1999) Fig. 33 E. Basile, Teatro Sociale, Canicattì, (foto post 1950, coll. privata, Palermo) Fig. 31 Fig. 32 Fig. 33 Il Villino Florio è un opera determinante nell ambito della ricerca di Basile di logici sistemi compositivi declinabili. Immediatamente successiva è, infatti, l elaborazione dei cadenzati impaginati a paraste (svettate oltre il muro d attico) su alta rusticazione basamentale (e ordito geometrico omesso) del secondo palazzo da pigione Utveggio in via XX Settembre del Esso contiene in nuce quell abaco di relazioni compositive fra gli elementi costitutivi l impaginato di un tipo di prospetto concepito come riverberazione dello schema di impianto planimetrico di una fabbrica che connota il secondo periodo modernista di Basile; un periodo di originale maturità, esteso per poco più di un lustro, a partire dal conseguimento nel 1902 dell impalcato compositivo astilo, derivabile in una semplificata produzione seriale, della Stanza da lavoro in quercia presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino e della riforma di base fenomenica dei codici figurali per il padiglione di ingresso della Prima Esposizione Agricola Regionale di Palermo.

85 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 85 Fig. 34 E. Basile, veduta prospettica e pianta del primo piano del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, , riproduzione tipografica (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 35 E. Basile, sezione trasversale del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, (da «Memorie di un Architetto», XIII, I, 1903) Fig. 34 Fig. 35 I progetti di Villa Igiea e del Villino Vincenzo Florio sono le punte emergenti di un articolato ciclo di architetture di Basile che nel contesto italiano costituiscono il primo nucleo unitario di opere moderniste di uno stesso autore. Oltre alla palazzina del principe Moncada di Paternò al Borgo del 1899, al Padiglione per l Esposizione del 1900 della Promotrice di Belle Arti di Palermo, alla seconda Casa Utveggio in via XX Settembre del 1901, tutte a Palermo, e alla Palazzina Vanoni in via Sardegna a Roma del 1901, risulta particolarmente significativo di questa prima stagione modernista il gruppo di architetture funerarie per i cimiteri palermitani di Santo Spirito e di Santa Maria di Gesù. Sono fabbriche di particolare pregio artistico, con valenze di laboratorio formale (soprattutto nei casi della cappella Nicosia, della cappella Guarnaschelli, della tomba Raccuglia del 1899 e, ancora, della cappella Lanza di Scalea del 1900). La validazione definitiva della versatilità del nuovo sistema di architettura, cioè del tipo di modernismo che Basile in questa prima fase va tarando su temi progettuali in fin dei conti eccellenti (e quindi facili allo sperimentalismo formalistico), sarebbe arrivata con la prova di un tema tipologico corrente quale appunto il palazzo da pigione; una tipologia sovente disdegnata dai ranghi alti della professione (anche se opportunisticamente praticata senza troppo clamore) che, però, si avviava ad assumere il ruolo di protagonista della nuova scena parcellizzata degli ampliamenti urbani delle principali città italiane del periodo umbertino. Progettato nel 1901 il secondo palazzo da pigione per la stimata impresa edile di Michele Utveggio replica, con maggiore successo, il tentativo, effettuato sempre per lo stesso costruttore nel 1899 (e sempre per un lotto prospiciente su via XX Settembre), di messa a punto di un modello abitativo condominiale di qualità per la media borghesia. Preceduta, tra l altro, dai progetti per il Villino Florio (ancora in corso d opera nel 1901) e per il ciclo di architetture funerarie del biennio (opere certamente più impegnative per il loro ruolo di prototipi formali e concettuali), la seconda Casa Utveggio si pone quasi a consuntivo della sua prima stagione sperimentale di modernista riorganizzazione del visibile inaugurata nel 1897 (con le fitomorfiche opere di finitura metallica per alcuni interni del Teatro Massimo, i cui disegni vengono presentati alla

86 86 Ettore Sessa Fig. 37 Fig. 36 Fig. 38 Fig. 36 E. Basile, alzato parziale del fronte occidentale del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, (da G. Pirrone, Palermo Liberty, Caltanissetta-Roma 1971) Fig. 37 E. Basile, fronti occidentale e settentrionale del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, : realizzazione della ditta C. Golia & C. (da «L Arte Decorativa Moderna», I, 9, 1902) Fig. 38 E. Basile, soffitto ligneo dello scalone del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, : realizzazione della ditta C. Golia & C., apparecchi di illuminazione eseguiti dalla ditta Caraffa (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Esposizione di Torino del 1898, e con l innovativo impianto planimetrico dell ultima versione per l irrealizzato Palazzo Deliella in piazza Castelnuovo, sempre a Palermo). Il disegno acquarellato del fronte sulla via XX Settembre, antecedente alla tavola a matita su carta Fabriano contenente anche l alzato dell intero prospetto, a cinque partiti di ampiezza costante dimensionata sulla larghezza delle stanze perimetrali a volumetria cubica (sulla via Siracusa ne prevede tre) già con la variante relativa all ultima elevazione uniformata compositivamente e dimensionalmente alle sottostanti (anche se inizialmente prevista, nella soluzione intermedia, ancora con aperture su fascia davanzale definita con rivestimento imitativo a sordino ribassato), è il primo fra gli elaborati conosciuti ad essere esemplificativo di uno dei modi di Basile di intendere, in periodo modernista, il principio di corrispondenza fra l impianto distributivo e la ritmica degli impaginati di prospetto; ancora la Palazzina Vanoni a Roma, coeva della seconda Casa Utveggio, svela invece qualche remora nella applicazione ad un tema edilizio corrente di quel partito declinabile o reiterabile già definito con la Cappella Lanza di Scalea nei suoi elementi costitutivi (ma in una accentuata caratterizzazione formalistica e in una composizione a partitura unica per ogni impaginato di prospetto). La particolare cura nella stesura dell unica tavola policroma di questo progetto, impostata sull asse mediano del supporto cartaceo e definita nei minimi particolari in una successione diversificata di stadi di rappresentazione (ma esente

87 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 87 Fig. 39 Fig. 40 Fig. 41 da quotature), è da relazionare all inserimento del progetto di questo edificio pluripiano nel novero delle opere presentate da Ernesto Basile alla sua mostra di architettura organizzata in occasione della I Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del Alquanto inusuale è, infatti, l opzione policroma, comune a pochi altri disegni 28, e che in questo caso è particolarmente funzionale, per la ricercata resa realistica, alla verifica della tenuta del suo nuovo sistema compositivo all uso di materiali di rivestimento di natura alquanto diversa, come attestano l alternanza bicroma dell alta fascia basamentale (coloritura grigia per i conci in pietra di Billiemi, per gli ortostati e per le pseudo bugne e rossa per i filari di mattoni) e il contrasto tra il giallo paglierino per l intonacatura imitativa (in questa fase prevista ancora in pseudo corsi di calcarenite) e la vivace coloritura ocra gialla e rossa su sfondo blu dei pannelli con motivi fitomorfeggianti, forse originariamente previsti in maiolica, per le specchiature fra le mensole, per la fascia davanzale dell ultimo livello e per il fregio di coronamento dell edificio. Nel disegno vengono rappresentati tre dei cinque partiti su via XX Settembre: i due a sinistra, quello centrale e solo il margine sinistro del partito limitrofo a quest ultimo. Gradualmente diversificata nell approfondimento grafico, con andamento crescente da destra verso sinistra, il tipo di rappresentazione assicura, in un unico elaborato, il maggior numero di informazioni utili alla comprensione del carattere architettonico del soggetto. Fig. 39 E. Basile, stanza da pranzo e salotto del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, : realizzazione della ditta C. Golia & C., reggitenda metallico eseguito da S. Martorella (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 40 E. Basile, fronti meridionale e orientale del villino Vincenzo Florio, Parco Florio all Olivuzza, Palermo, (da «L Arte Decorativa Moderna», I, 12, 1902) Fig. 41 E. Basile, cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di Santa Maria di Gesù, Palermo, 1900 (da «L Arte Decorativa Moderna», I, 12, 1902)

88 88 Ettore Sessa Fig. 42 E. Basile, studi in alzato di capitelli per il protiro della cappella gentilizia Lanza di Scalea al Cimitero di Santa Maria di Gesù, Palermo, 1900 (da «L Arte Decorativa Moderna», I, 9, 1902) Fig. 43 E. Basile, Padiglione della VII Esposizione della Promotrice di Belle Arti, cortile di Palazzo Villarosa, Palermo, 1900 (da «L Arte Decorativa Moderna», I, 12, 1902) Fig. 44 E. Basile, schizzo prospettico dell abside della cappella nel palazzo Florio a Marsala, 1901 (da «L Arte Decorativa Moderna», II, 8, 1906) Fig. 45 E. Basile, palazzina Vanoni, via Sardegna, Roma, 1901 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 46 E. Basile, secondo Palazzo Utveggio, via XX Settembre (ang. via Siracusa), Palermo, (coll. privata, Palermo) Fig. 47 E. Basile, studio prospettico del pianoforte per la signora Krupp, realizzazione delle officine Blüthner di Lipsia, 1901 (da «L Arte Decorativa Moderna», II, 11, 1906) Fig. 42 Fig. 43 Fig. 44 Fig. 45 Fig. 46 Fig. 47

89 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 89 Alla redazione calligrafica del partito centrale, relativa al solo impaginato geometrico della composizione (già con tutte le indicazioni del sistema di paramento murario e dei codici figurali), fa riscontro quasi specularmente il partito d angolo interamente acquarellato, per meglio individuare materiali e tecniche di rivestimento, e con resa chiaroscurale per restituire al vero l articolazione plastica del prospetto. Il partito intermedio e la corrispondente porzione dell alta fascia basamentale, registrano, invece, per previste contrapposizioni di zone, il risvolto compensativo dell adozione di due diverse modalità di rappresentazione. Il prospetto dell immobile (che presenta pianta di forma rettangolare, con chiostrina e vani di forma quadrangolare disposti intorno ad essa e con prospetti ad angolo sulla via XX Settembre, dove è il portale di ingresso, e sulla via Siracusa) è rappresentato con rivestimento imitativo di apparecchio murario isodomo per i tre livelli soprastanti il piano rialzato. Il paramento di quest ultimo e dello zoccolo sottostante, scandito dalle mostre delle aperture singolarmente abbinate a quelle del seminterrato, costituisce un alta fascia basamentale composta dall alternanza di corsi di conci e di corsi di mattoni, interrotta da una fascia continua di ortostate al di sotto della quota davanzale delle aperture della prima elevazione. Superiormente alla zona basamentale il prospetto è suddiviso in partiti da paraste; queste sono in falso alla quota marcapiano del primo piano e hanno terminazioni sagomate e svettate al di sopra del coronamento dei singoli partiti. Questo è formato da cornice smussata su coppia di mensole sagomate e scanalate e da fregi a pitture policrome, con motivi ad imitatazione di piastrelle presenti anche al di sopra dell architrave a nastro teso, cornici con lunette a pseudo arco carenato ribassato e transennate da composizioni speculari di membrature con andamento curvilineo ad assecondarne l intradosso. Analoga soluzione, ma con apprezzabile accentuazione figurale, viene adottata per il portale. Appena accennato graficamente, questo presenta, in soluzione unificata, il motivo a sagomatura curvilinea dello stipite e del relativo basamento; presenta, inoltre, una composizione che, trasfigurando in chiave fitomorfica gli elementi componenti il tipo di portale, a terminazione retta e ammorsature laterali, elaborato per il Villino Florio e per l avancorpo della Palazzina Vanoni, assurgerà a modello per altri progettisti del modernismo siciliano e a prototipo declinabile per lo stesso Basile. Nel vicino Villino Basile ne sarà proposta una delle più elaborate edizioni. Questa soluzione compositiva verrà impiegata anche in virtuosistiche variazioni sul tema all insegna del fuori scala e dell adeguamento ad altra funzione, come nel caso delle logge nei corpi laterali del padiglione di ingresso dell Esposizione Agricola Regionale di Palermo e del camino della Stanza da letto in acero niveo presentata, su suoi disegni, dalla ditta C. Golia & Co. alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino. Le opere di finitura metallica sono rappresentate con alta definizione e già in soluzioni definitive (a meno di qualche lieve modifica apportata in sede esecutiva). Un generale schematismo geometrico, non esibito, informa l ordinamento architettonico del prospetto e gli apparati figurali, persino nel caso delle circoscritte aggettivazioni storicistico-floreali; uniforma, inoltre, sotto una cortina isodoma, paraste, conci, decorazioni e mostre di aperture. Ne deriva un abaco di repertori compositivi che assurge a sicuro sistema architettonico di riferimento per i professionisti e i capomastri protagonisti dell edificazione dei quartieri settentrionali di Palermo e, successivamente, degli isolati della città giardino della stazione balneare di Mondello e di altri vicini insediamenti stagionali (Sferracavallo, Santa Flavia e Casteldaccia). Questa prima verifica

90 90 Ettore Sessa Fig. 49 Fig. 48 Fig. 50 Fig. 48 E. Basile, alzato dell avancorpo posteriore del primo progetto per la villa Lanza di Deliella nel piano delle Croci a Palermo, 1902 (da «L Arte Decorativa Moderna», I, 12, 1902) Fig. 49 E. Basile, padiglione d ingresso della Prima Esposizione Agricola Regionale della Sicilia (Sezione di Palermo), via Libertà, Palermo, 1902 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 50 E. Basile, padiglione d ingresso della Prima Esposizione Agricola Regionale della Sicilia (Sezione di Marsala), Marsala, 1902 (coll. privata, Marsala) di un compiuto modulo compositivo, aggregabile e riproponibile in base ad un assonante gamma di compatibili variazioni sul tema, finalizzata verosimilmente anche al conseguimento di una omogeneità della qualità a scala di quartiere, guiderà Basile nelle successive elaborazioni progettuali del 1903 per il Villino Fassini, per il Villino Monroy e per il Villino Basile. Negli anni centrali della sua attività professionale, cioè dal alla realizzazione nel 1916 del chiosco Ribaudo in piazza Castelnuovo a Palermo, Ernesto Basile estende la sua attività progettuale a tutti i campi delle arti decorative e industriali; instaurando diversificati ed articolati rapporti di collaborazione con innumerevoli imprese produttive, palermitane e non. Si tratta di imprese ad alto livello esecutivo, sia nel caso di quelle attive in una dimensione puramen te artigianale sia nel caso di organizzazioni produttive di tipo industriale. A parte alcune saltuarie realizzazioni con industrie straniere di grande prestigio (fra queste ricordiamo la ditta Haas di Vienna, esecutrice, tra l altro, del grande tappeto progettato nel 1903 per casa Lemos) e con apprezzati laboratori di artigianato artistico della Campania (la Figulina Artistica Meridionale di Napoli per le ceramiche e l Opificio Serico di San Leucio per le stoffe da tappezzeria), di Roma (la ditta Antonio Ronconi Ferri Battuti, che opera negli interni dell ampliamento di Montecitorio e nel Cafè Faraglia) e di Milano (la ditta Vetrate Artistiche Beltrami, che esegue il velario dell Aula dei Deputati a Montecitorio) i rapporti di col laborazione più durevoli sono con qualificate imprese palermitane. Abili a riconvertire in senso modernista la propria consumata opera tività (o in taluni casi già orientate verso una buona produzione

91 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 91 Liberty, anche se formalmente convenzionale), queste imprese erano ben accreditate a livello nazionale nel campo delle arti decorative e industriali. Fanno parte di questa compagine la ditta di Salvatore Martorella, per i ferri battuti, la ditta Li Vigni, per gli intonaci e gli stucchi decorativi, la Ceramica Florio, per stoviglie e per piastrelle decorative policrome in ceramica o in pasta di vetro, la ditta Caraffa, per gli apparecchi di illuminazione, il mobilificio Andrea Mucoli, per alcuni arredi (fra cui lo scalone del villino Florio) e l Oreficeria Fecarotta, per i servizi in argento e oro. Ben più significativo è il rapporto di collaborazione instaurato con la fabbrica di mobili Carlo Golia & C., Palermo, diretta da Vittorio Ducrot. Con il nome di quest ultimo, erede di Carlo Golia e proprietario a partire dal 1902, il mobilificio palermitano, che nel giro di pochi anni diventa il maggiore concentramento produttivo nel settore dei mobili e arredi dell industria italiana 29, acquista fama internazionale avvalendosi del soda lizio artistico-imprenditoriale con Ernesto Basile. Ne deriverà per poco più di dodici anni, a partire dal 1898, la creazione di un settore trainante della produzione di mobili di questa fabbrica e la nascita di un Ufficio Tecnico i cui componenti inizialmente sono in buona parte istruiti dallo stesso Basile. In ambito europeo è uno dei primi esempi riusciti di perfetta intesa fra profitto e cultura; a parte gli arredi particolarmente impegnativi sul piano artistico (che registrano, in una matura ottica Gesamtkunstwerk, il concorso di artisti come gli scultori Antonio Ugo e Gaetano Geraci e come i pittori Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Salvatore Gregorietti, Ettore De Maria Bergler) Ernesto Basile progetta anche linee di mobili per la produzione destinata al mercato. Dal biennio Basile svolge il ruolo di Direttore Artistico della fabbrica; ne sono principali espressioni gli allestimenti realizzati per le esposizioni internazionali d arte e d arte decorativa organizzate in Italia fra il 1902 e il 1909: la Prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, la V, la VI e la VIII edizione dell Esposizione di Venezia, rispettivamente del 1903, del 1905 e del 1909; l Esposizione del Sempione a Milano del Unitamente agli artisti del cenacolo di Ernesto Basile (Antonio Ugo, Benedetto De Lisi, Gaetano Geraci, Mario Rutelli, Rocco Lentini, Ettore De Maria Bergler, Michele Cortegiani, Salvatore Gregorietti, Luigi Di Giovanni, Giuseppe Enea e, più tardi, Archi mede Campini) 31, un folto gruppo di architetti e ingegneri, in parte allievi del padre Giovan Battista Filippo (Emanuele Arangi, Vincenzo Alagna, Giuseppe Tamburello, Filippo La Porta, Francesco Paolo Rivas) in parte allievi o assistenti dello stesso Ernesto Basile (fra i quali Camillo Autore, Fig. 51 E. Basile, salotto in mogano presentato alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino, 1902: realizzazione della ditta C. Golia & C. (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 52 E. Basile, orologio da tavolo presentato alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino, 1902: realizzazione della ditta C. Golia & C. (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 53 E. Basile, porta carte della stanza da lavoro in quercia presentata alla Prima Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino, 1902: realizzazione della ditta C. Golia & C. (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 51 Fig. 52 Fig. 53

92 92 Ettore Sessa Fig. 54 Fig. 55 Fig. 56 Fig. 57 Fig. 58 Fig. 54 E. Basile, sala maggiore della «Mostra Napoli e Sicilia» alla V Esposizione d Arte di Venezia, 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (coll. privata, Palermo) Fig. 55 E. Basile, secrétaire in mogano (con ante dipinte da E. De Maria Bergler e applicazioni in bronzo di A. Ugo) presentato alla V Esposizione d Arte di Venezia, 1903, realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 56 E. Basile, piedistallo in quercia (con busto muliebre in bronzo di A. Ugo) presentato alla V Esposizione d Arte di Venezia, 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 57 E. Basile, carrello in mogano presentato alla V Esposizione d Arte di Venezia, 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 58 E. Basile, sala minore della «Mostra Napoli e Sicilia» alla V Esposizione d Arte di Venezia, 1903: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Antonino Lo Bianco, Salvatore Benfratello, Giovan Battista Santangelo, Salvatore Caronia Roberti, ecc.) 32 o suoi fiancheggiatori come Ernesto Armò, interpretano la vocazione internazionalista di quella compagine attiva dell aristocrazia, rigeneratasi come protagonista del rilancio economico siciliano, e di quella oramai storicizzata alta borghesia (con in testa i Florio) 33 che aveva dato il via all avventura mercantilistica e industriale siciliana. Lo stile di vita e i rituali mondani di questa dinamica classe egemone trainano il gusto di un ceto medio e di una aristocrazia operaia dal buon tenore di vita verso quelle istanze di riorganizzazione del visibile originate dal principio del Socialismo della Bellezza. A sostanziare un fenomeno di così vasta portata cittadina, altrimenti mera espressione di aggiornamento a una moda, è la continuità nella ricerca della Nuova Architettura e il suo rapportarsi, in ambito di pensiero siciliano, con il manifestarsi di una tendenza di sintesi tra principi di logica matematica cosmogonica e analogismo fenomenologico (anche nella declinabilità dei primi) nell ambito del gruppo degli intellettuali siciliani, tra cui Basile, che frequentano l internazionale Circolo Matematico di Palermo 34. Nonostante la presunta inconciliabilità fra l affermato edonismo dell estetica fisio-psicologica, comune a tutte le diverse manifestazioni del movimento modernista internazionale, e l apologetica classica di remora tomistica della religione ufficiale del periodo del papato di Pio XI, in Sicilia, all inizio del XX secolo, si afferma quel movimento di riforma del cattolicesimo (diffusosi in poche ma cospicue realtà italiane sotto la denominazione di Modernismo religioso ) che, innestandosi sulla tematica dottrinale del positivista palermitano Cosmo Guastella, impostava sulla invariabile del fenomeno il processo della conoscenza. Ne costituisce espressione paradigmatica il particolarissimo caso

93 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 93 Fig. 59 Fig. 60 Fig. 59 E. Basile, villino Fassini, via duca della Verdura, Palermo, 1903 (coll. privata, Palermo) Fig. 60 E. Basile, villino Basile in via Siracusa (ang. via principe di Villafranca) a Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 61 E. Basile, portale d ingresso del villino Basile in via Siracusa a Palermo, (coll. privata, Palermo) Fig. 62 E. Basile, androne del villino Basile in via Siracusa a Palermo, (coll. privata, Palermo) Fig. 61 Fig. 62 della intraprendente Caltagirone, all epoca ricca città industriale (per la ceramica e la terracotta) e agricola, dove il sacerdote Luigi Sturzo esercita per oltre un decennio il ruolo di prosindaco rilanciando la municipalità e perseguendo una democratica politica dell immagine modernista, con incarichi a Ernesto Basile (Centrale Elettrica, Scuola, Fontana e ingresso al giardino pubblico) e al suo allievo calatino Saverio Fragapane che, con significativi interventi puntiformi di edifici pubblici e per facoltosi privati progressisti, avrebbe connotato in chiave Liberty la stagione epica della rinascita della antica sua città tradizionalmente colta e al passo con i tempi. Quello di Caltagirone non è l unico caso di proliferazione della scuola di Basile sul territorio siciliano; Francesco La Grassa a Trapani, Filippo Re Grillo a Licata, Camillo Autore ed Enrico Calandra a Messina, Francesco Fichera (erede mancato della cattedra di Basile) a Catania e nella Sicilia orientale sono le punte emergenti di un fenomeno di più vaste dimensioni (verosimilmente da rintracciare anche oltre mare, soprattutto in Tunisia) che registra anche la discreta presenza di Leonardo Paterna Baldizzi

94 94 Ettore Sessa a Roma, prima, e a Napoli, poi, nella veste di pioniere nei rispettivi esordi del Liberty. Espressione matura di modernismo regionalista, animata da un dialogo a distanza con le tendenze più ragionate del movimento internazionale, la produzione progettuale di questo secondo periodo di Basile ha come denominatore comune la formulazione di un nuovo abaco di elementi architettonici. Ne consegue, a partire dal 1902 con la sistemazione dell ingresso della Prima Esposizione Agricola Regionale Siciliana, la genesi di forme autonome, e quindi l ipotesi di un modernismo della razionalità mediterranea. Subliminali richiami alle culture architettoniche e decorative mediterranee costituiscono la base di questa particolare stagione, ma sempre come cifrario di una koinè elettiva e concettuale, più che analogica o strettamente interprete, in una edulcorata e positiva versione borghese, dei modi espressivi o delle forme abitative spontanee. È una visione di mediterraneità, che va oltre la volontà di attualizzazione della razionalità metastorica e delle implicazioni metafisiche, materializzando anche un ideale di internazionale artisticità dell anima latina. Questa è sentita da Basile quale variante di sub-area mediterranea; le aggregazioni vernacolari di plastiche volumetrie prismatiche sono intese quali manifestazioni spontanee di una spiritualità cosmica, che accomuna gli insediamenti costieri iberici e del meridione d Italia su un sottofondo di molteplici matrici culturali, non ultime quelle ellenistico-italica e islamica. Nel 1903 coniugando la sua ricerca di un sistema architettonico declinabile, basato su principi compositivi desunti dalla logica assiomatica, con l attenzione al comfort abitativo, sulla scorta del movimento inglese, Basile recupera suggestioni dei tradizionali modi distributivi e figurali dell edilizia spontanea dell Italia insulare e meridionale e di altre aree mediterranee (sono precedenti a questo periodo i suoi viaggi in Catalogna, Grecia ed Egitto). In questa ottica progetta il villino Fassini, il villino Monroy e la casa Basile (tutti per Palermo), una trilogia di ville bianche, esemplari della sua idea di razionalità mediterranea. Dispar et Unum 1904 è il motto al quale si affida Basile per suscitare attenzione in chi si accingeva a varcare la soglia della sua bianca dimora palermitana, progettata a partire dal mese di giugno del 1903 e portata a compimento sul finire dell anno successivo 35. Anche se verosimilmente devono essere stati in pochi, fin dall inizio, a interrogarsi con determinazione e con successo sul significato intrinseco di questo messaggio, riportato in eleganti caratteri nel portale dell ingresso principale del villino Basile, i richiami ad un sottofondo culturale latino scevro di aulicità, anche se alquanto ermetico, e la ricercata facies mediterranea della fabbrica riuscirono ad assicurare a questa casa-studio, opera manifesto della maturità modernista del suo progettista, una garbata aura di domestica sacralità. Realizzata in un lotto di forma rettangolare del quartiere Villafranca 36, con uno dei due lati maggiori sulla via omonima, l altro a confine con la proprietà Bonanno 37 e con i due lati minori sulle vie Siracusa e Girgenti (poi Agrigento), la casa di Basile costituì per poco più di quattro decenni un punto di riferimento cittadino fino a quando il progressivo stravolgimento del suo intorno, ad opera della speculazione edilizia del secondo dopoguerra, non ne ha mortificato il rapporto con l immediato contesto. Basile è coinvolto solo episodicamente nella costruzione del quartiere Villafranca (come pure del rimanente sistema urbano del viale della Libertà); e questo nonostante la notevole fama cittadina conseguita nell ultimo decennio

95 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 95 Fig. 63 Fig. 64 Fig. 65 Fig. 66 Fig. 67 del XIX secolo. Ma, nella convinzione generale, essendo associata agli ambienti altolocati della più facoltosa imprenditoria e dell aristocrazia di antica data, la sua attività progettuale era considerata, verosimilmente, di livello superiore e pertanto (come era già avvenuto con il padre e con Giuseppe Damiani Almeyda) ritenuta non conciliabile con una produzione di edilizia corrente; sia che si trattasse di quella residenziale unifamiliare (palazzine e villini) per il ceto borghese medio e medio-alto sia che, interessando il fenomeno dei palazzi da pigione o comunque pluripiano, riguardasse operazioni edilizie strettamente connesse alle nuove logiche immobiliari della tarda età umbertina. Eppure l influenza di Basile finirà per aleggiare, ma solo dopo il primo lustro del secolo, su buona parte dei repertori formali (spesso però ridotti ad un elenco di stilemi) delle costruzioni realizzate negli isolati retrostanti a quelli sul viale della Libertà; questo vuoi per il successo della sua formula modernista e per la sincera adesione culturale di professionisti formatisi al suo insegnamento e di artigiani emuli oppure a lui vicini per comuni esperienze di cantiere (come gli stuccatori Li Vigni), vuoi per puro calcolo di quei progettisti e costruttori consapevoli della presenza di Basile nella Commissione Edilizia. Detta anche villino Ida in omaggio alla consorte, la casa-studio di Basile, ad onta della sua volumetria discreta e della calligrafica strumentazione formale, quasi astila, si imponeva in questo contesto per il suo singolare apparire sulla scena urbana. Infatti il corpo di fabbrica, a due elevazioni, oltre alla inusuale Fig. 63 E. Basile, sala da pranzo del villino Basile in via Siracusa a Palermo, 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (coll. privata, Palermo) Fig. 64 E. Basile, studio professionale e biblioteca al piano rialzato del villino Basile in via Siracusa a Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 65 E. Basile, pannello in ceramica a parete per il giardino del villino Basile in via Siracusa a Palermo, (foto E. Sessa, 1999) Fig. 66 E. Basile, prospetto su via principe di Villafranca del villino Basile in via Siracusa a Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 67 E. Basile, Palazzo Municipale di Licata, 1904 e sgg., fotografia post 1950 (coll. privata, Palermo)

96 96 Ettore Sessa collocazione eccentrica, rispetto all area disponibile, presenta dissimmetrie nella configurazione dei corpi bassi laterali e nella disposizione di caratterizzanti elementi architettonici, quali il portale, la torretta-belvedere, le teorie dei falsi-partiti nei due prospetti esterni e l inserimento di aperture del seminterrato nel solo prospetto su via Villafranca; il tutto, però, senza che venga inficiata l unitaria visione d insieme. Scevre da qualsiasi richiamo storicistico (che invece, a meno dell estroverso analogismo fenomenico Art Nouveau del Palazzo Dato di Vincenzo Alagna nella vicina via XX Settembre, costituisce il comune denominatore delle costruzioni di questo quartiere) le facciate, inoltre, sono intonacate di bianco e ritmate, al secondo livello, da paraste e falsi-partiti alternati a porzioni murarie cieche rastremate e individuate superiormente da piastrelle policrome disposte a mo di fregio, mentre circoscritti inserti fitomorfi (in stucco o scolpiti), allusivi della metafora vitalistica del costruire, compaiono solamente nelle mensole dei balconi, nel portale, nelle cornici dei falsi-partiti e nei terminali sia delle paraste che degli acroteri, dei tegolini sulle aperture e, ancora, dei piloni del cancello d ingresso al giardino. Infine, un alto zoccolo in mattoni rossi, compreso tra una fascia di ortostati (a bugne rase) di diversa altezza e una cornice a listello (alla quota dei davanzali delle aperture del piano rialzato) e con cantonali e pile di bugne rustiche ammorsate, era esteso anche all area con il giardino (del quale fungeva da muro perimetrale) cingendo così l intera proprietà. È questa continuità tra la recinzione del giardino segreto e il basamento della fabbrica, idealmente prolungata sul resto del lotto tramite i corpi bassi, unitamente all assenza nelle due facciate di palesi gerarchie compositive, a suggerire l idea di una costruzione a prevalente sviluppo perimetrale, con due ali esterne disposte ad L i cui bianchi prospetti intonacati sono elegantemente incernierati da un balcone d angolo, con parapetto, piantale e fastigio a corona in ferro battuto. Una soluzione di grande presa, questa, presto diffusamente imitata; già sperimentata (e successivamente replicata) da Basile, ma sempre con minore incisività, essa avrebbe assicurato il ruolo di segnale urbano proprio allo spigolo fra la via Villafranca e la via Siracusa; su di esse si aprivano, rispettivamente, il cancello del giardino e l androne che all origine immetteva nel viale carrabile. Pensato come uno spazio semipubblico, l androne presentava sul fondale, in alto, una transenna metallica vetrata (posizionata al di sotto della trave trasversale, a protezione dal vento e dal sole) e una elaborata bassa cancellata in ferro battuto, quale elemento di interdizione all accesso di estranei al giardino segreto, peraltro ben visibile di scorcio dalla via Siracusa durante il giorno, quando il portone solitamente restava aperto. Con il giardino sullo sfondo e con a destra la postazione del custode e a sinistra la loggia a due luci, di ampiezze diverse per l accesso differenziato all ingresso della casa al piano rialzato (quella maggiore) e al vestibolo dell archivio dello studio nel seminterrato (quella minore), l androne era stato ideato come luogo significante della residenza. In esso si avverte un aura da fauces che estende anche alla cultura dell abitare dell antichità l immaginario mediterraneo orchestrato per questa dimora. Sono evocazioni ellenistico-romane che vengono così a combinarsi con memorie della locale tradizione abitativa popolare dei piccoli centri costieri e montani e con esotici richiami magrhebini. Uno studiato amalgama di domestiche suggestioni di tono informale, le cui singole componenti, alla fine non più distinguibili, concorrono alla qualificazione di una spazialità rigorosamente astila, con orditura strutturale manifesta e con una riposante luminosità affidata sia al nitore dell intonacatura di pareti, pilastri e travi, sia

97 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 97 al pacato tono monocromatico, verde acqua, dell alta fascia basamentale in piastrelle di pasta di vetro. Ne consegue un atmosfera da acquario, ravvivata da un fregio continuo di piastrelle policrome, con motivo a coppie di bulbi su campo fasciato (con fondo oro e linee orizzontali di colore ocra rossa, più fitte e sottili nella fascia centrale), che ad una stessa quota rimarca e dinamizza lo stacco fra i due tipi di rivestimento in tutte le superfici verticali, esaltando l articolato comporsi della pilastratura con le pareti. Dall accogliente vestibolo d ingresso, rivestito per buona parte in legno (con un alto lambris dogato e in continuità con gli stipiti delle porte e con la cornice, coronata da una mensola, della grande specchiera), oltre che al corridoio che immette nel vano della scala principale e negli ambienti di rappresentanza della casa, si accede all ala di nord-est destinata, in questo piano, alla biblioteca (indicata nei disegni come scrittoio) e alla grande sala da disegno (con l ampia finestra di fondo aperta sul giardino) dello studio professionale. Sempre dal vestibolo, che nel progetto non comunicava direttamente con altro ambiente della casa che non fosse il corridoio, si accede al salotto con pianta di forma quadrata e con pavimento alla veneziana e motivi a spirale in tessere di marmo. Primo della sequenza di tre stanze per ricevere, che si affacciano con quattro aperture su via Siracusa e con una sola su via Villafranca (del lato minore del grande salone), il salotto ha una volta a vela decorata con una corona di margherite, raccordata ai quattro angoli da fasci di steli in diagonale, dai quali si diramano girali con fogliame. È un apparato decorativo a tinte tenui ma d effetto, che riconduce motivi naturalistici (eseguiti con calligrafica levità) ad un evanescente disegno generale dalla decisa specularità centrica. Analogo tono fiabesco accomuna le altre finiture pittoriche della casa; pur se espresso con modalità diversificate esso è sempre riferibile alla gamma dei formulari di Giuseppe Enea 38. È nella logica semplicità dell impianto distributivo, esente dalle pur controllate articolazioni e compenetrazioni volumetriche marcatamente moderniste (soprattutto per quanto riguarda gli ambienti a doppia altezza con ballatoio), dei suoi progetti di residenze del primo lustro del Novecento (villino Florio, villini Fassini e Monroy e villa Deliella), che Basile confida al fine di conseguire una razionale modernità garante del comfort abitativo. Ne delinea i caratteri ideali nel 1909 in un breve commento, nel suo solito stile distaccato e laconico, comparso sulla rivista «La Casa»: Ho immaginato la mia casa pensando dapprima all ordinamento interno per le comodità dell uso, poi alla costruzione, infine all ornato, che deve essere logica conseguenza dell ordinamento e della struttura, non affermato preventivamente con preconcetti di stile o di speciali partiti estetici. Il villino moderno ammette la casa distribuita in vari piani: un piano in parte sotterraneo per i servizi; il piano sopra elevato per le sale di studio, da ricevere, da pranzo, ecc ; il primo piano per le camere da letto e i loro annessi; ammezzati per la servitù. E così è disposta la mia casa 39. A distanza di sei anni dalla progettazione della sua dimora Basile non le attribuisce altro valore che quello di una controllata funzionalità, esente da qualsiasi acrobazia distributiva. Nulla di più di un sistema architettonico umanizzato, per il quale il principio della qualità non risiedeva nell offrire irrinunciabili soluzioni e formule seducenti, tali da ingenerare partecipativi consensi alle programmatiche istanze moderniste circa l avvento di un nuovo stile di vita. La qualità per Basile si persegue nel dare risposte di valore ad un ideale di normalità. In una proiezione sul quotidiano e sulla cultura dell abitare, questo ethos sembra affine a quelle argomentazioni coeve sul sentire la conoscenza in base al fenomeno o a quelle, in via di formulazione, sulla teoretica del

98 98 Ettore Sessa Fig. 68 Fig. 69 Fig. 70 Fig. 68 E. Basile, sala minore della «Mostra Napoli e Sicilia» alla VI Esposizione d Arte di Venezia, 1905: realizzazione del mobilificio Ducrot, pannello dipinto nella nicchia (con panorama di Taormina) di Rocco Lentini (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 69 E. Basile, sedia della stanza da letto della serie detta Tipo intagli papaveri presentata all Esposizione di Milano del 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 70 E. Basile, poltroncina del salotto della serie detta Tipo carretto siciliano presentata all Esposizione di Milano del 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 71 E. Basile, particolare della stanza da letto in mogano e dorature presentata all Esposizione di Milano del 1906: realizzazione del mobilificio Ducrot, pitture di G. Enea (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 71 buon senso comune che, sempre in Sicilia, caratterizzano rispettivamente il pensiero del positivismo di maniera di Cosmo Guastella e quello del nuovo realismo di Francesco Orestano; in attesa del loro eclissarsi con l avvento presso i cenacoli colti palermitani, già nel 1907, del nuovo idealismo hegeliano di Giovanni Gentile 40. L impalpabile celebrazione di un estetica della normalità ordita da Basile resta, tuttavia, un eccezione in una terra la cui classe intellettuale (a meno di eccezioni come nel caso, qualche anno dopo, di Luigi Pirandello), anche per

99 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 99 quiescenza nei confronti di un cliché allogeno, in fin dei conti si ostinava a non legittimare, come manifestazione autoctona, l oramai storicizzata formazione di una specifica cultura sociale borghese. Per contro, proprio in quegli anni, nonostante l ansia di modernizzazione e l azione promozionale di una variegata compagine di personalità di rilievo 41, si consolidava lo stereotipo di un universo siciliano affetto quasi esclusivamente da passioni arcaicizzanti e da un eterno contrasto simbiotico fra classe egemone (aristocrazia e ceto medio di agrari) e masse diseredate atavicamente perdenti; veniva così inibita, di fatto, non solo qualsiasi riflessione sulla società borghese (non ultimo sui suoi limiti e vizi) ma anche l individuazione, perfino come soggetto letterario, di un locale proletariato moderno, socialmente attivo e consapevole, che, al contrario, la più che cinquantennale stagione mercantilistica isolana in qualche modo aveva generato 42. La modernità di casa Basile non è, dunque, semplicemente frutto di una sapiente e avveduta declinazione siciliana di oggettivi modelli mitteleuropei o anglo-scozzesi, assonanti per la comune matrice della rivalutazione dei modi e delle forme della cultura abitativa mediterranea. È semmai il punto di arrivo formale e sostanziale della ricerca di una propria identità, animata da un senso di decentrata e filtrata partecipazione alle espressioni più controllate dell orientamento meliorista internazionale teso al progresso, civile e delle arti. Le serene stesure omogenee dei prospetti ad angolo sulle due strade non lasciano trapelare nulla su priorità e gerarchie compositive. La comprensione dell ordinamento distributivo della fabbrica è rimandata alla diretta fruizione del suo interno; e questo solo dopo aver superato l elegante portone del vestibolo d ingresso, cui si accede dalle rampe dell ariosa loggia laterale dell androne e che immette da un lato nello studio di Basile e dall altro nel corridoio del piano di rappresentanza dell abitazione. Fulcro dell intera composizione planimetrica è il comparto quadrangolare che comprende il corridoio (indicato ancora come hall nel disegno del 13 luglio 1903), il vano della scala principale e la stanza da pranzo. È questo ambiente, con nel pavimento la simbolica composizione tricroma di mattoni disposti a turbina (in un accezione sacrale che assegna dinamismo alla stanza richiamando, anche, un simbolismo propiziatorio molto diffuso in epoca ellenistico-romana), a costituire il centro virtuale della dimora. Sarebbe stato arredato con gli oggettivi mobili in quercia prodotti dalle Officine Ducrot, sempre su disegni di Basile, presentati all Esposizione di Milano del 1906 sotto la denominazione Tipo Crostacei in virtù dei circoscritti intagli zoomorfi, unica concessione decorativa (con enigmatiche implicazioni alchemiche), rappresentanti polpi e crostacei 43. Basati su un sistema di assemblaggio di un abaco, ben distinguibile, di montanti retti e di elementi a superfici piane, questi mobili richiamavano antiche tecniche autoctone, e più genericamente dell area mediterranea (si vedano tra l altro le sagomature a carena), della lavorazione del legno, con riferimento anche a quella tradizione del carretto siciliano rivisitato da Basile con più espliciti richiami stilistici nella coeva serie di mobili Tipo Carretto anch essa esposta a Milano nel Nel progetto di casa Basile è solamente il portale d ingresso a manifestarsi già dai primi schizzi con un disegno complesso. Si tratta, però, di una configurazione ben distante dalla metafora trilitica poi ideata; è un portale in forma di arco termale (come quello dell avancorpo del prospetto sud del villino Florio) risultante dalla sovrapposizione di un archivolto ai piedritti di una mostra a cornice retta coincidente con il bordo del muro d ambito (soluzione rielaborata con sostanziali trasformazioni nel 1907

100 100 Ettore Sessa Fig. 72 Fig. 73 Fig. 74 Fig. 75 Fig. 76 Fig. 72 E. Basile, Padiglione Florio all Esposizione di Milano del 1906 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 73 E. Basile, villa Lanza di Deliella in piazza Crispi a Palermo, (coll. privata, Palermo) Fig. 74 E. Basile, salone a doppia altezza della villa Lanza di Deliella in piazza Crispi a Palermo, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 75 E. Basile, stanza da pranzo della villa Lanza di Deliella in piazza Crispi a Palermo, : realizzazione del mobilificio Ducrot, apparecchi di illuminazione eseguiti dalla ditta Caraffa (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 76 E. Basile, Centrale Elettrica di Caltagirone, 1907, fotografia dell inaugurazione (coll. privata, Palermo) per il prospetto della cappella gentilizia Manganelli a Catania) 44. Nonostante la resa grafica, quasi in contrasto, per il suo accentuato carattere empatico, con il silente contesto della facciata, le poche linee tracciate lasciano trapelare, al di là dell esibita manipolazione stilistica Art Nouveau, un dissimulato legame di questo accenno di portale con la cultura artistica tardo gotica isolana. Il richiamo, quasi onirico, all orditura di membrature del portale della Domus Magna palermitana del banchiere e mercante Guglielmo Ajutamicristo, costruita alla fine del XV secolo da Matteo Carnilivari nella ruga Terminorum, non è un ultimo addio allo storicismo orami risemantizzato. La similitudine fra le due case, in quanto entrambe con aggiunta laterale di un portale, è forse la conseguenza di una più sottile autoidentificazione con uno storico ideale civile della cultura dell abitare, pienamente partecipe del pensiero umanistico: quello cioè della classe mercantile quattrocentesca palermitana, già in precedenza individuato da Basile come adeguato antefatto locale nell ambito della più ampia tendenza europea alla ricerca di storicizzate matrici borghesi del nuovo stile di vita. Fin dagli studi preliminari è evidente che Basile attribuiva al portale un ruolo significante; nonostante l iniziale segmentazione del fronte (ben distinto fra

101 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 101 Fig. 77 Fig. 78 Fig. 79 Fig. 80 recinzione, portineria e alloggio del custode, androne, casa-studio), il portale era senza dubbio pensato come elemento di grande rilevanza plastica rispetto al carattere spartano dell impaginato del prospetto della casa. L assetto arcuato permane, non senza sensibili variazioni, ancora nelle due varianti di prospetto schizzate al margine inferiore del primo studio planimetrico della seconda versione di progetto, quella con l ingresso su via Siracusa. Il ribaltamento del prospetto principale su questa strada è sicuramente dovuto all esigenza di assicurare maggiore compattezza all impianto planimetrico e alla volumetria, in modo da limitare la porzione di area da edificare al solo lotto di sicura acquisizione, sviluppando nella rimanente parte il giardino segreto ; è significativa, in tal senso, la linea di separazione tracciata a segnare le due parti dell area, come pure le tracce appena abbozzate del disegno dei viali, combinazione informale risultante dall intersecarsi di percorsi curvilinei, diagonali e tracciati geometrici. Ma non va sottovalutata anche l importanza della via Siracusa, unica strada ad attraversare il viale della Libertà, nel suo lungo tronco con i due controviali, e a condurre al porto attraverso lo storico borgo marinaro di S. Lucia; mentre la via Villafranca (mutazione di una parte dell antico stradone Spaccaforno) alla distanza di pochi isolati dalla nuova proprietà Basile si bloccava sul muro di recinzione del parco di villa Trabia alle Terre Rosse. Con il cambio di orientamento della casa-studio anche lo schema compositivo della pianta subisce una mutazione sostanziale, senza tuttavia stravolgere il criterio distributivo. Secondo la prima e la seconda variante della prima versione Fig. 77 E. Basile, prospetto principale del progetto per l ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, 1905, riproduzione fotografica d epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 78 E. Basile, veduta da piazza Borsa (oggi piazza Cassa di Risparmio) del fronte principale della Sede della Cassa di Risparmio, Palermo, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 79 E. Basile, Sala Casse della Sede della Cassa di Risparmio, Palermo, : realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 80 E. Basile, Sala Consiliare della Sede della Cassa di Risparmio, Palermo, : realizzazione del mobilificio Ducrot (coll. Cardamone, Palermo)

102 102 Ettore Sessa di progetto l impianto planimetrico sarebbe stato impostato principalmente sull asse trasversale che avrebbe allineato il vestibolo d ingresso, il corridoio (indicato come hall) e il fumoir, disponendovi da un lato e dall altro i vari ambienti, compattati entro il perimetro di un rettangolo. Uniche eccezioni rispetto al carattere squadrato dell insieme dovevano essere, verso l interno, la loggia, che dal giardino immetteva nella hall della sala da pranzo, e la limitrofa parte eccedente del corpo di fabbrica dello studio, che fungeva da separatore dei due comparti informali del giardino divisi dal rettilineo viale principale. La seconda versione e, poi, quella definitiva pur non modificando la logica distributiva, basata sulla spina centrale di collegamento, ne accordano lo schema di base ad un sistema compositivo centralizzante, per difetto. Un impianto riferibile ad un percorso progettuale che prende le mosse dal tipo della Casa Lermina di J. N. L. Durand. Condotto da Basile fin dall inizio degli anni Ottanta (con i progetti della prima casa Basile e del villino Orioles nel viale della Libertà) questo percorso a partire dal 1893, con la villa Bordonaro al Giardino Inglese, acquista progressivi livelli di autonomia 45. Così nel villino Basile il nucleo quadrangolare centrale (quello con la stanza da pranzo, con il corridoio e con il vano della scala principale) è circoscritto per tre lati da compatti settori di ambienti (i due esterni sulle vie Siracusa e Villafranca e quello interno con lo studio professionale) e presenta il quarto lato aperto sul giardino. Affiancata al corpo di fabbrica dello studio, e in corrispondenza con il vano della scala principale, una terrazza con portico in muratura avrebbe dovuto assolvere all ufficio di loggia-belvedere sul giardino, accessibile dalla stanza da pranzo e ad essa assimilabile per funzione nella buona stagione. Ma di questa sorta di triclinium estivo, che compare solamente nel primo studio planimetrico della seconda versione di progetto, nel successivo disegno geometrico della pianta del piano rialzato (datato 13 luglio 1903) e nella sezione trasversale, si perdono definitivamente le tracce negli elaborati progettuali successivi alla presentazione dei disegni alla Commissione Edilizia, avvenuta l uno agosto del Approvato il 10 agosto del 1903 il progetto in realtà era ben lungi dalla sua completa definizione; sarebbe stato portato a termine solamente all inizio dell autunno successivo, a cantiere già avviato da almeno tre mesi. Questo supplemento progettuale non riguardava solamente particolari architettonici oppure finiture (grate in metallo, arredi, piastrelle, pavimentazioni) ma aspetti sostanziali della casa; è una imperfetta procedura speditiva alquanto inusuale per Basile, forse scaramantica, giustificabile però alla luce del fatto che grazie ad una fortunata congiuntura 47, a ventidue anni dal vanificarsi del primo tentativo, sarebbe stato in grado di coronare il suo sogno di una dimora interprete delle sue aspirazioni culturali e della sua idea di civiltà borghese. Discreti segnali rivelatori di altre implicazioni ermetiche contrassegnano, del resto, alcuni punti cruciali della fabbrica: il motto Dispar et Unum 1904 che si staglia nel partito centrale del pannello sopraporta nel portale di accesso su via Siracusa; due bassorilievi aventi come soggetto l immagine della Madonna con le mani incrociate sul petto (secondo una posa caricata di implicazioni iniziatiche), che campeggiano sulle pareti, rispettivamente, della prima rampa della scala dell androne e del pianerottolo di arrivo al primo piano della scala principale (cioè in due posizioni emblematiche, corrispondenti ai due diversi gradi di accesso a settori della casa); la composizione simbolica a turbina, che connota la disposizione dei mattoni nella pavimentazione della stanza da pranzo al piano rialzato; le particolari rappresentazioni zoomorfe (in odore di ermetismo alchemico) nelle definizioni decorative dell arredo in quercia della

103 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 103 Fig. 81 E. Basile, cappella gentilizia Alagona, cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1907 (coll. privata, Palermo) Fig. 82 E. Basile, cappella gentilizia Starrabba di Rudinì, cimitero del Verano, Roma, 1908 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 83 E. Basile, simposium in onore di Ettore Ferrari (in qualità di Gran Maestro del Grande Oriente Italiano) al Grand Hôtel Villa Igiea, Palermo Da sinistra: in piedi, il pittore Rocco Lentini, gli scultori Gaetano Geraci e Ettore Ferrari, l industriale Vittorio Ducrot e l architetto Ernesto Basile; seduti, l ingegnere Giuseppe Capitò, gli scultori Antonio Ugo, Mario Rutelli e Ettore Ximenes, il pittore Francesco Lojacono (coll. privata, Palermo) Fig. 81 Fig. 82 Fig. 83 stanza da pranzo, i cui mobili presentano intagli in forme di polpi e di crostacei, e della volta della sala degli ospiti, il cui fregio soprastante la cornice dell imposta presenta una teoria di lucertole ritmicamente cadenzate in un serto di fogliame continuo. Snodo della dimora e garante della possibilità di accedere indistintamente alla casa, allo studio, all archivio (e dal vestibolo di questo anche ai locali di servizio nel seminterrato) e al giardino, l androne è l unico ambiente della fabbrica ad apparire, singolarmente, all esterno con un eloquente apparato formale. È, infatti, il portale l unico elemento architettonico dei prospetti ad essere caricato di allusive valenze simboliche e a ricevere una strutturata connotazione plastica. Basile ne sottolinea il ruolo eccezionale riservandogli un trattamento particolare nel contesto della rarefatta strumentazione formale degli esterni della fabbrica. Vi concentra, in pratica, gli esiti di un suo specifico percorso progettuale nell ambito della messa a punto, fra il 1899 e il 1903, di un nuovo codice stilistico. Questo percorso particolare riguardava, nel caso in questione,

104 104 Ettore Sessa Fig. 84 Fig. 85 Fig. 84 E. Basile, sala della mostra personale di E. De Maria Bergler (denominata Bellezze siciliane ) alla VIII Esposizione d Arte di Venezia, 1909: realizzazione del mobilificio Ducrot (Archivio Fotografico, FD d Arch UniPa) Fig. 85 E. Basile, Monumento Commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, (da «L Architettura Italiana», V, 1910) la ridefinizione formale del tema del portale a configurazione trilitica; su due membrature verticali, rase, una coppia di svelti piedritti-pilastri rastremati in maniera impercettibile, svasati subito al di sotto dei due risalti laterali di raccordo con la cimasa a listello della fascia basamentale e prolungati fino ad eccedere rispetto alla cornice del muro (tramite terminazioni recanti stilizzati motivi floreali a calice), è intercettata da due traversi (con sbalzi laterali) che con essa descrivono una lunetta cieca tripartita da due pilastrini. Essi hanno definizioni superiori fitomorfe delle scanalature a scomparsa e corrispondenti sagomature sottostanti al traverso minore. Poste in asse con questi pilastrini, le membrature verticali interne ai due campi superiori delle ante del portone (a telaio con sottosistemi di listelli, con doghe, con chiodature a rostro e con applicazioni decorative metalliche) garantiscono la continuità di quest ultimo con la mostra dell ingresso all androne. Basile, secondo la sua consuetudine, per la composizione del portale declina con omogeneizzante virtuosismo combinatorio sue precedenti soluzioni. Ne costituiscono palesi antefatti formali: il portale della Cappella Pecoraino del 1899 e il portale, con trittico sacro a bassorilievo di G. Geraci, nel protiro della Cappella Lanza di Scalea del 1900, nel Cimitero di S. Maria del Gesù nella Conca d Oro ; il portale del Monumento al Redentore a Caltanissetta del 1900; il portale del secondo palazzo Utveggio a Palermo del 1901; la prima soluzione del portale della Palazzina Vanoni a Roma del 1901; gli stipiti delle porte del progetto per gli arredi dello yacht Florio del 1903; le cornici degli ingressi alla sezione Napoli e Sicilia alla V Mostra d Arte di Venezia del 1903; il portale del progetto per gli edifici Utveggio nei terreni Baucina a Palermo del Ma il panorama dei precedenti è ben più ampio se si tiene conto dei singoli elementi componenti o se si estendono i riferimenti ad altre categorie interessate dall azione progettuale di Basile; valga per tutti il rivestimento ligneo del camino della stanza da letto in acero niveo presentata alla I Esposizione d Arte Decorativa Moderna di Torino del Persino l impaginato del prospetto del corpo centrale del padiglione d ingresso al complesso della Prima Esposizione Agricola Regionale di Palermo del 1902 è rintracciabile come una delle matrici dell orditura di membrature del portale su via Siracusa; e questo nonostante la scala dimensionale, notevolmente maggiore, e la più disinvolta facies figurale da architettura effimera dell Esposizione Agricola. E come per il prospetto del padiglione d ingresso di quest ultima anche per il portale di

105 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 105 Fig. 86 Fig. 87 casa Basile può valere l ipotesi di sottili richiami agli storici p ai-lou di Pechino. In quegli anni a Palermo la ripresa dell interesse per la cultura artistica cinese, oltre che al rilancio orientalista comune un po a tutte le società alla moda della Belle Époque e alla locale rivalutazione dei precedenti siciliani rococò e neoclassici, si deve anche all eco delle operazioni condotte in Cina, fra il 1900 e il 1902, dalla formazione di truppe europee, americane e giapponesi per reprimere la rivolta dei boxers. È un attenzione cui non è estraneo il fatto che a questa spedizione partecipasse anche un contingente italiano, comandato dal marzo del 1902 dal colonnello palermitano Giovanni Ameglio (quasi coetaneo di Basile), già allora considerato un eroe nazionale di imprese coloniali. Sta di fatto che, a partire dalla subliminale manipolazione Art Nouveau del 1901 di repertori orientali (anche cinesi) per il rivestimento dei prospetti del Palazzo Dato di Vincenzo Alagna fino alla realizzazione nel 1909, su progetto di Nicolò Mineo e con decorazioni di Salvatore Gregorietti 48, della revivalistica facciata alla cinese per la parziale riforma dell ex Cavallerizza della Casina Cinese nel Parco della Real Favorita, il gusto per i richiami all antica Cina riaffiora in molte manifestazioni della società palermitana (dalla mobilia alle decorazioni di interni, dagli allestimenti effimeri alle feste a tema, dalla grafica alle, più rare, realizzazioni architettoniche). Se per l Esposizione Agricola i probabili riferimenti orientali vanno ai portali, a tre campate, posti sulle strade della capitale dell Impero Celeste (anche in considerazione dell affinità tipologica) per il portale del Villino Basile è più opportuno individuare come modello il tipo monumentale di ingressi trilitici isolati (con terminazioni eccedenti sia negli elementi verticali che in quelli orizzontali) posti sui viali d ingresso del cosmogonico Altare del Cielo dell epoca Ming. La poetica dei nastri tesi 49, metafora vitalistica di ideogrammi strutturali, costituisce la sigla decorativa più evidente di questa soglia altamente simbolica della propria casa. Sormontato da una cornice modanata, quasi a rimarcare il limite orizzontale della composizione, il traverso superiore, quello maggiore, presenta terminazioni laterali circolari con bassorilievi a terne di trittici di bulbi di rosacea. Un festone ad andamento retto ne decora la porzione in corrispondenza della cornice. In soluzione continua con i pilastrini e privo di aggettivazioni, a meno delle ammorsature con il muro (sagomate e con motivi fitomorfi), il traverso inferiore presenta due mensole con sigle decorative in forma di trittici di bulbi su fondi circolari. Fig. 86 E. Basile, Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma, Palermo, 1912 (coll. privata, Palermo) Fig. 87 E. Basile, veduta prospettica del Palazzo Municipale di Reggio Calabria in piazza Vittorio Emanuele (primo progetto), 1911, riproduzione fotografica d epoca (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa)

106 106 Ettore Sessa Lo stagliarsi del sistema di membrature del portale sulla porzione intonacata del muro perimetrale (principalmente per sottili contrasti d ombra, ma anche in virtù della lieve differenza cromatica originaria) e ancor più sull alta fascia basamentale di mattoni rossi e ortostati bugnati ne sottolinea a distanza l eccezionalità; una condizione rilanciata, nella fruizione più ravvicinata, dal rebus rappresentato dalla scritta Dispar et Unum 1904, cui l intera composizione sembra fare da cornice. L enigmatica iscrizione, con il motto in latino e con la datazione della fabbrica, campeggia nel partito centrale della pseudo lunetta a specchiatura, rivestita con pannelli policromi in piastrelle vetrose (che simulano un mosaico a scaglie dorate irregolari). Essa è formata dalla disposizione su due allineamenti ravvicinati del verso composto secondo la metrica latina e, più in basso, dall anno di completamento dei lavori. Tanto questa data quanto il verso in latino sono compresi, rispettivamente, in due nastri che, estesi anche ai due partiti laterali della pseudo lunetta, costituiscono la sigla simbolica del portale. Entrambi i nastri tesi hanno rimarcature sui bordi e terminali differenziati: una coppia di composizioni in forma di tre bulbi entro circonferenze nel primo caso; una coppia di frange ad andamento orizzontale nell altro 50. Mutazione del più medievalista motivo a cartiglio pensato inizialmente, quest ultima soluzione contribuisce a dinamizzare la composizione grafica. Dall adozione, per ognuno degli estremi di uno stesso nastro, di entrambi i tipi di terminazione nasce, in questa stessa occasione, il disegno del proprio logo, giustapposto alla tavola del prospetto su via Siracusa 51 ; un motivo che Basile declinerà, quasi in versione di esercizi di stile, in una gamma di soluzioni differenziate per dettagli: dalla grafica per la ditta Ducrot (settore nel quale si possono ravvisare immediati precedenti al motivo del nastro teso di casa Basile) ai monogrammi e loghi per suoi colleghi (Ernesto Armò e Giuseppe Capitò), per associazioni culturali (Circolo Artistico, Circolo Matematico, ecc.) e per istituzioni (Regia Accademia di Belle Arti, Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, Collegio Militare, ecc.). Come per molti altri suoi aspetti, anche per le definizioni di grafica o di caratteri dell alfabeto e numerici (esemplare in tal senso il controllato fitomorfismo della piastrella bicroma con la sigla E B ), il villino di via Siracusa assolve al ruolo di laboratorio formale per Basile e di pietra di paragone per i suoi accoliti ed imitatori, senza però assurgere mai a modello riproponibile, né in toto né in minima parte. A questa particolarità forse si può fare attestare quel diverso e unico individuato da Gianni Pirrone come una delle possibili interpretazioni del motto nel pannello ceramico del portale 52 ; il suo più prevedibile alludere all unità della famiglia, quale entità composta dalla diversità numerica e umana dei suoi componenti 53, non sembra escludere il contestuale riferimento, alquanto probabile eppure criptato, al voluto carattere unitario (ma non bloccato) della fabbrica, risultante dall accordo formale e compositivo di compatibili elementi diversificati e di compiuti comparti di ambienti (affini per destinazione). Ed è forse ad un più ampio scenario di riferimenti culturali che quest ultima traccia potrebbe introdurre; se caricata di significati altri, non solo squisitamente didascalici, essa può evocare più di una delle affermazioni di Tommaso d Aquino del Liber contra impugnantes Dei cultum et religionem sulla sacralità del principio di unicità per risalire, al tempo stesso, fino a quel et partis conducere in unum rivelatore del materialismo atomistico di Tito Lucrezio Caro, e che ben riassume la morale edonistica del suo De rerum natura.

107 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 107 Fig. 88 Fig. 90 Fig. 89 In ogni caso il motto Dispar et Unum è da intendere come attributo rivelatore di quella valenza di architettura irripetibile che alcuni indizi, tutt altro che trascurabili, sembrano accreditare come obbiettivo intrinseco di un consapevole programma progettuale; un programma perseguito da Basile, con lucida determinazione, prima ancora di aver individuato la più opportuna strumentazione formale utile ad assicurare alla sua dimora quel grado di unicità fondato non sull eccezionalità ma sul valore della misura. Ed è forse per questo motivo che il villino Ida, a differenza di altre architetture eccellenti realizzate dal suo progettista fra il 1899 e il 1907 (estremi temporali della sua più coerente stagione modernista), non esercita un apprezzabile influenza sui modi progettuali di quella classe professionale siciliana che, pure, in quegli anni replicava formulari e schemi compositivi di Basile, talvolta con esiti apprezzabili. Ben più attenzionati, come modelli sempre di questo periodo, a parte le cappelle gentilizie imitate in tutti i modi, sono opere come il villino Florio, il secondo palazzo Utveggio, la villa Deliella, e soprattutto il villino Fassini, forse la più apprezzata dalla committenza medio borghese che ne ripropone infinite varianti (dai villini di S. Caronia Roberti e di F. Butera per la città balneare di Mondello, vicino Palermo, alle ville dell espansione settentrionale della città, ad esempi meno palesi come la versione velatamente storicista proposta da F. Fichera con la villa Miranda a Catania, o come, nella stessa città e sempre dello stesso architetto, la raffinata rivisitazione Déco per la villa Majorana). Fig. 88 E. Basile, veduta da via Emerico Amari del fronte principale del Kursaal Biondo, Palermo, 1913 (da «L Architettura Italiana», X, 10, luglio 1915) Fig. 89 E. Basile, planimetria generale del Kursaal Biondo, via Emerico Amari, Palermo, 1913 (da «L Architettura Italiana», X, 10, luglio 1915) Fig. 90 E. Basile, sala per spettacoli e proiezioni cinematografiche del Kursaal Biondo, via Emerico Amari, Palermo, 1913 (da «L Architettura Italiana», X, 10, luglio 1915)

108 108 Ettore Sessa Ad onta del comune tipo di rivestimento con intonaco bianco, del tutto in controtendenza per l edilizia palermitana di prestigio di quegli anni, a differenza di casa Basile il villino Fassini ha un tipo di impaginato di prospetto più decifrabile per il comune senso estetico. Proprio come nel palazzo Utveggio 54 presenta paraste in falso di sapore storicista, anche se stilisticamente distillate, impostate alla quota del solaio del primo piano. Tuttavia già i primi schizzi del maggio 1903, quindi a ridosso della progettazione del villino Basile, lasciano intuire l avvenuta opzione per l intonacatura bianca e non più imitativa delle facciate. Il fatto che questo tipo di parasta (quasi sempre con acroterio terminale svettato al di sopra del muro d attico), anche quando del tutto esente da richiami stilistici, fosse considerato dallo stesso Basile una permanenza storicista lo si evince dalla sua ripresa, successivamente, in quei progetti che per la loro destinazione contemplavano implicazioni didascaliche: così è per il Palazzo Comunale di Licata del 1904 e per la Centrale Elettrica di Caltagirone del 1907, voluti da amministrazioni locali dinamiche ma al tempo stesso ansiose del rilancio di valori municipalisti. Così è pure per i progetti (non realizzati) dell ampliamento della sede dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, a Palermo, e della Cappella Di Bella, entrambi del 1904; così è, ancora, per il Padiglione Florio all Esposizione del Sempione di Milano del 1906, in cui per Basile la ripresa della coloritura bianca dei prospetti, in controtendenza con il suo recente ritorno all uso del paramento lapideo imitativo, non esclude richiami mnemonici, più che stilistici, al tardogotico isolano, forse interpreti del desiderio della sua committenza di voler esorcizzare le prime avvisaglie di instabilità dell impero finanziario della famiglia, con forme evocative della civiltà medievale siciliana in genere (ma con alcune accentuate allusioni alla mitizzata stagione mercantilistica del Quattrocento) 55. Ma per i prospetti del villino Basile i termini dell ordinamento architettonico sono del tutto singolari, affini solo a quelli del villino Monroy. Le paraste vi compaiono, ma solamente agli estremi delle facciate (anche di quella, arretrata su via Siracusa, corrispondente alla stanza da letto con fregio a tralci e lucertole) e non in falso; esse, a filo con la porzione sottostante della facciata, si distaccano gradualmente dalla superficie dei muri d ambito per arretramento degli stessi che, a partire dalla quota marcapiano del primo piano, sono soggetti a rastremazione. Svettate al disopra del muro d attico, le sommità delle paraste hanno esili cornici modanate e speculari bassorilievi fitomorfi in stucco, anch essi affioranti su una superficie lievemente inclinata entro una cornice retta. Compresi fra questi elementi d angolo, i prospetti sono ritmati dall alternanza di porzioni cieche (rastremate e definite superiormente da fregi di piastrelle policrome) con falsi partiti. Questi sono anch essi a filo con il sottostante muro d ambito e inquadrano le aperture, le cui persiane rievocavano, con sobrio dosaggio, la bicromia primaria dei carretti siciliani. In numero di quattro su via Siracusa e di tre su via Villafranca (con il quarto corrispondente alla torretta-belvedere) i falsi partiti risultano dall amalgama, tutto modernista, di distinte parti costruttive delle singole aperture, i piedritti e l architrave; ne deriva un nuovo tipo di elemento architettonico il cui coronamento, con acroteri laterali in asse con i piedritti e simili per riduzione alle terminazioni delle paraste, è lievemente eccedente rispetto alla cornice del prospetto. Tale particolarità, reiterata su entrambi i prospetti, imprime una facies contrappuntistica, grazie anche al contrasto dimensionale e altimetrico con le paraste; risulta pertanto dinamizzato l intero assetto stereometrico della fabbrica, come ben evidenziato dallo schizzo prospettico d angolo che, tra l altro, svela la dissimulata specula-

109 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 109 rità del posizionamento dei balconi su via Siracusa ed esalta i ruoli di segnali urbani sia del balcone d angolo, con piantale e corona in ferro battuto, sia della torretta-belvedere. Per la prima volta dall inizio della sua produzione modernista Basile, che con la progettazione dell ampliamento di Montecitorio si è dovuto cimentare con un tema aulico necessariamente vincolato alla visibilità dell ordinamento architettonico, abbandona l idea dell impaginato di prospetto quale sistema formale rivelatore dello schema planimetrico della fabbrica. Nonostante le dissimulate specularità planimetriche (l unica immediatamente distinguibile è la relazione fra il comparto quadrangolare centrale e la disposizione degli ambienti nell ala su via Siracusa), l assetto degli ambienti del villino Basile e il loro dimensionamento in funzione dell utilità, secondo modalità ben più libere che nelle altre sue architetture immediatamente precedenti, non permettevano una scansione ritmica dei prospetti in partiti architettonici; a meno di formalistici espedienti di facciata privi di riscontro con l impianto reale. La soluzione adottata, invece, restituiva valore di unitarietà all impaginato di prospetto svincolandolo dall assetto distributivo. Così emancipata da qualsiasi richiamo metaforico a codici architettonici, e quindi a gerarchie prestabilite, la facciata assumeva il ruolo di cortina modulabile; grazie alla flessibilità del tipo di registro messo a punto (che permetteva gradi di libertà nell ampiezza delle porzioni cieche con fregi ceramici) i falsi-partiti con aperture possono avere distanze diseguali, per ognuno dei due prospetti ad angolo, dettate da esigenze di ordine pratico. E questo senza compromettere minimamente quel senso di classica armonia che, secondo le intenzioni di Basile, doveva risaltare principalmente proprio dalla visione d angolo. Basile era ad un bivio: il conseguimento di un ordinamento siffatto poteva essere il viatico per ulteriori affinamenti radicali di un impalcato progettuale oramai di orientamento oggettivo (presago di disattesi sviluppi protorazionalisti), ma poteva significare, come di fatto avvenne, la puntata massima nella ricerca di un nuovo sistema di architettura. L avvenuta maturazione di un linguaggio esente da formulari decorativi (storicisti o fenomenici) finì, verosimilmente, per mettere in discussione i modi fino ad allora perseguiti nel tentativo di una rinnovata espressività del simbolico della costruzione. Il principio del vero stile andava assumendo l aspetto di un falso problema, retaggio di una prolungata stagione di tensioni culturali di matrice positivista; di esso il padre Giovan Battista Filippo era stato uno dei propugnatori più avvertiti in campo nazionale e lo stesso Ernesto ne aveva celebrato, come quasi tutti i rappresentanti della cordata della generazione di architetti europei di formazione eclettica già attivi alla nascita del modernismo, la riconversione nella sfera propriamente Art Nouveau dell elaborazione di nuovi codici figurali. Con i prospetti di casa Basile il coincidere del sistema delle relazioni fra le parti con il carattere stesso della strumentazione formale spostava subliminalmente nella direzione di una classicità astila la ricerca del nuovo. Sarebbe stato l imprevedibile innesco, una volta caduto lo slancio intellettuale verso il vero stile, per l idea di poter conseguire un ordine moderno. Esso, soprattutto a partire dal biennio (con la definizione del progetto per l Aula dei Deputati a Palazzo Montecitorio), non viene individuato più da Basile come agile espressione oggettiva della giustezza di rapporti; assume il valore di rappresentazione intelleggibile, anche tramite i segni della riformulazione fenomenica dei codici architettonici classici, di una regolamentazione compositiva basata su logiche aprioristiche, oramai affini alla visione della essenza unitaria della forma dell idealismo rilanciato da Gentile, proprio in quegli

110 110 Ettore Sessa Fig. 92 Fig. 91 Fig. 91 E. Basile, Chiosco Ribaudo, piazza Castelnuovo, Palermo, 1916 (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 92 E. Basile, ampliamento e sistemazione del Palazzo di Montecitorio a sede della Camera dei Deputati del Parlamento del Regno d Italia in Roma, , fotografia aerea 1925 ca. (coll. privata, Roma) Fig. 93 E. Basile, allestimento provvisorio per la seduta inaugurale del giorno 20 novembre 1918 della nuova Aula della Camera dei Deputati (alla Presenza di re Vittorio Emanuele III di Savoia) nell ampliamento del Palazzo di Montecitorio a Roma, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 93 anni, presso il cenacolo palermitano della Biblioteca Filosofica. L impronta di un classicismo risemantizzato al sentimento del nuovo non svilirà la successiva produzione modernista di Basile assicurandole, al contrario, una più sicura trasmissibilità; ma le radici mediterranee del periodo , segnatamente a partire dal 1907 con il progetto per la sede della Cassa di Risparmio di Palermo, si svilupperanno in una linea di segno opposto all umanizzante razionalità di casa Basile. Il dissolversi nei suoi prospetti di ogni residua remora della tradizione non aveva comportato la rinuncia alla tanto invocata identità culturale latina; anzi, gli strumenti per perpetuare l aspirazione ad una armonia matematica erano assurti a mezzi espressivi di un ideale classico senza tempo e senza segni. Nella propria casa palermitana di via Siracusa, nitida stereometria dai bianchi prospetti modulati su basamento in mattoni e bugne, Ernesto Basile traduce le sue istanze intellettuali in una architettura affrancata da eclettismi e da mode floreali. Essa rappresenta il logico punto di arrivo degli studi sulla collaudata tradizione locale della cultura dell abitare; un indirizzo analogo a quello della coeva tendenza dei secessionisti austriaci Olbrich, Deininger, Hoppe, Hoffmann e Schöntal. Ma nello stesso 1904 due opere come il Palazzo Municipale di Licata e il primo progetto per l ampliamento di Palazzo Montecitorio per la sua definitiva sistemazione a sede della Camera dei Deputati aprono quell ultima stagione del secondo periodo modernista di Basile nella quale vengono decantati gli sperimentalismi immediatamente precedenti nel tentativo di formulare un ordine moderno. Sono tuttavia solo del le prime espressioni compiute di questo orientamento di Ernesto Basile, con i progetti per il fronte principale del palazzo dell Esposizione Internazionale di Venezia e per l ampliamento e riforma della sede della Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele in piazza Borsa a

111 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 111 Palermo. In essi, invece di attualizzare figuratività del passato, secondo l ideale imitativo ancora praticato dall età romantica, coniuga le sue nuove formule lessicali (desunte da una realtà immanente suscettibile della reinterpretazione vitalistica del sentire modernista) in relazioni sintattiche di derivazione. Verosimilmente la revisione del moder nismo da parte di Ernesto Basile è un contraddittorio, o coscientemente dicotomico, possibilismo psicologista, precoce in ambito nazionale, ma che a Palermo sembra perfettamente calzare con quella inquieta seconda metà del primo decennio del XX secolo durante la quale vengono meno alcune di quelle certezze che per un trentennio avevano galvanizzato il generale slancio della società civile palermitana verso un corale progresso reale. A partire dal 1907, sull onda di una ripresa inizialmente strisciante delle idee spiritualiste, e con una sorta di correttiva attualizzazione del pensiero della seconda metà del XIX secolo di Simone Corleo (titolare della cattedra palermitana di Filosofia Morale negli anni in cui G. B. Filippo Basile è una delle figure più autorevoli della cultura architettonica italiana), Giovanni Gentile, appena chiamato alla cattedra di Storia della Filosofia, diffondeva a Palermo i primi, ma già incisivi, segnali di quello che sarebbe stato il suo idealismo assoluto dello spirito. I prodromi della sua reinterpretazione di matrice hegeliana della sintesi a priori kantiana agiscono da fattore catalizzante. Del resto Gentile agisce in un ambiente culturale che, nonostante Cosmo Guastella, prima, e Francesco Orestano, poi (le sue teorie, inizialmente perdenti, avrebbero avuto non poco peso nella formazione di una esperienza neorealista interdisciplinare nella Sicilia della ricostruzione post bellica), era ancora memore di quel movimento di idee la cui manifestazione più eclatante sono le acerbe argomentazioni pubblicate, nel triennio , sul periodico «Pensiero e Arte» da Gabriele Buccola (futuro iniziatore, in Italia, del metodo sperimentale in psicologia) e dalla sua cerchia di giovani intellettuali cittadini, fra i quali figura Ernesto Basile. Giovanni Gentile coglie il locale positivismo di maniera in una vulnerabile fase di ripensamento. Prima presso i cenacoli (già dal 1906), poi presso prestigiose ed elitarie istituzioni culturali (quali il Circolo Giuridico e, solo dal 1911, la Biblioteca Filosofica, fondata da Giuseppe Amato Pojero), Gentile conduce una efficace azione di riconversione di tendenza che porterà all isolamento degli epigoni della storica tendenza empirista siciliana e alla definitiva affermazione del soggettivismo. Questo nella sua particolare versione dell idea di unità degli spiriti nell atto del pensiero e, quindi, per quanto concerne gli atti riflessivi sul visibile, di primato nella valenza di atto unitario della forma nel relazionarsi con l intorno, con la realtà. Un percorso di pensiero che al suo esordio, ma non nel suo prosieguo, presenta affinità con la revisione critica del modernismo tentata da Basile, oramai incline, pur su una radicata cultura artistica di osservanza fenomenica, alla trasfigurazione soggettivista della sua idea di sistemi di architettura. Anche dal punto di vista generazionale Ernesto Basile, come l altro massimo esponente del modernismo italiano Raimondo D Aronco (anch egli del 1857), ha un rapporto particolare con la vicenda modernista. Entrambi, formatisi in piena età eclettica (durante il macroscopico fenomeno di metamorfosi e dicotomica trasfigurazione delle città espressa dalla cultura del capitalismo europeo), pur da diverse condizioni di partenza si sentono particolarmente vicini all idea della Moderna Architettura di Otto Wagner e all impostazione metodologica, oltre che all ideologia estetica, che contraddistingue la

112 112 Ettore Sessa sua scuola. D altronde Wagner, nato nel 1841, perviene ad un impalcato concettuale affine ai principi teorici del modernismo per logico sviluppo interno alla sua esperienza, dopo una consumata professione eclettica, nel solco però della Schinkelschüle; quindi poteva ben rivestire il ruolo di referente ideale di Basile e di D Aronco. Essi, coetanei di Charles F. Annesley Voysey, appartengono ad una fascia anagraficamente alta di protagonisti del modernismo. Sono personaggi di grande spessore artistico, tutti nati nel primo decennio della seconda metà del XIX secolo, come: Lluis Domènech i Montaner (1850); Arthur Mackmurdo (1851); Antoni Gaudì (1852); Charles Harrison Townsend (1852); Louis H. Sullivan (1856); Hendrik Petrus Berlage (1856); Gustav Ferdinand Boberg (1860). Si tratta di pionieri di un più vasto e sensibilmente più datato fenomeno di revisione della cultura architettonica di fine Ottocento, ma poi concettualmente fuori tempo per traghettare ancora oltre la loro esperienza modernista. Del 1861 sono Victor Horta, Paul Hankar, ed Hermann Muthesius che, di fatto, aprono il decennio durante il quale nascono alcuni dei principali artefici della cultura architettonica del modernismo (oramai nella sua configurazione piena di movimento artistico maturo) con il quale, in prevalenza, è interamente identificato il loro contributo più originale, anche quando pervicacemente impegnati, dopo il primo decennio del XX secolo, ad inverare la poetica professata; fra questi sono Henry van de Velde (1863), Raymond Unwin (1863), Charles Robert Ashbee (1863), Max Fabiani (1865), Mackay Hugh Baillie Scott (1867), Hector Guimard (1867), Joseph Maria Olbrich (1867), Charles Rennie Mackintosh (1868), Josep Puig i Cadafalch (1869), Josef Hoffmann (1870), Herbert Mcnair (1870), August Endell (1871), Jan Kotera (1871), Joze Plecnik (1871). Nella esiguità dei margini temporali di un periodo della storia artistica (e non solo) dell occidente connotata dalla implacabile accelerazione di eventi, modi espressivi e relativi processi, al lieve scarto di anni fra le varie generazioni di protagonisti corrispondono confini ideologico-estetici invalicabili. Il facile superamento di questi confini, talvolta, proprio in quegli anni, è rivelatore di possibiliste cadute di livello, più che di autentiche maturazioni di un nuovo sentire. Una volta mutate le convinzioni estetiche di partenza, sarà una sorta di conservatorismo di questa visione della modernità (improntato al principio di validità dell ipotesi di riforma dei sistemi architettonici in vista delle esigenze e aspettative epocali della società) ad accomunare l indirizzo perseguito da quasi tutti gli esponenti di quel modernismo delle origini votato alla riorganizzazione del visibile ; questo anche nel caso di non pochi architetti delle generazioni immediatamente successive a quella di Ernesto Basile. Basile, una volta conseguito fra il 1902 e il 1903 un nuovo sistema di architettura concettualmente astilo, è al bivio fra un incognito itinerario culturale di oltranzista oggettività (difficilmente praticabile dai veterani del modernismo proprio per formazione generazionale) e, di contro, l impervio ma più sicuro percorso finalizzato alla normalizzazione della modernità conquistata. Opta per la seconda ipotesi e, nella volontà di conseguire un ordine moderno, evita però le remore tradizionaliste, grazie alla elaborazione di un sistema di relazioni fra gli elementi architettonici che prevede la decodificazione del formulario classico in funzione del sentimento moderno. La possibilità di attuare questa formula, certo poco convenzionale anche se poco innovativa, per una delle fabbriche più rappresentative dello Stato (ma il municipio di Licata è già una prova generale della ripresa del modello palazziale classicista, pur se dissimulato da un aura di civica quotidianità velatamente medievali-

113 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 113 Fig. 94 E. Basile, nuova Aula della Camera dei Deputati nell ampliamento del Palazzo di Montecitorio a Roma, : realizzazione del mobilificio Ducrot, fregio pittorico di A. Sartorio, altorilievo in bronzo di D. Calandra (Archivio della Camera dei Deputati, Roma) Fig. 95 E. Basile, filiale della Cassa di Risparmio in via Garibaldi a Trapani, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 94 Fig. 95 sta), è anche da relazionare al particolare momento della vita dell architetto, all apice della fama sia per la sua produzione architettonica sia per il suo ruolo di caposcuola. Tra l altro, egli è l unico cattedratico italiano di orientamento modernista (non va dimenticato che neanche in ambito europeo erano molti i protagonisti del modernismo ai vertici delle gerarchie accademiche); una condizione esercitata con autorevolezza anche in alcuni dei primi appuntamenti di supporto alla nascita del modernismo italiano o di appoggio a suoi promettenti esponenti (come nel caso della difesa di Annibale Rigotti per la paternità del progetto del Palazzo Municipale di Cagliari). Proprio per tali ragioni, il progressista governo Zanardelli, del quale fa parte anche il trapanese Nunzio Nasi (che con il primo condivide obbedienza massonica e istanze di miglioramento della società), sceglie Basile quale progettista dell ampliamento di Montecitorio 56. Per la costruzione del corpo di fabbrica della nuova Aula dei Deputati Basile ha mano libera nel concepire e realizzare una delle rare sedi istituzionali moderniste d Europa. L incarico a Basile, oltre ad essere giustificato dalla mancata realizzazione del suo progetto vincitore ex aequo del concorso per il Palazzo del Parlamento (a camere unite) del 1889 bandito sotto il governo di Francesco Crispi, è da relazionare anche con l idea adombrata presso gli ambienti più aperti dei vertici del mondo politico italiano, allineato con il vento di cauto rinnovamento del dicastero di Zanardelli, che il nuovo stile nazionale potesse, infine, germinare dalle acerbe manifestazioni dell Arte Nuova italiana. Si trattava ora, invece, di una nuova linea culturale governativa, invero effimera; se ne rintracciano i segnali più evidenti nel discorso del maggio 1902 tenuto, non senza convenzionalismi e larvate remore tradizionaliste, durante la cerimonia inaugurale dell Esposizione d Arte Decorative Moderna di Torino proprio dal Ministro della Pubblica Istruzione Nunzio Nasi. Allora la scelta di Basile si dimostrò quasi obbligata; a parte Raimondo d Aronco, estraneo però agli ambienti accademici, egli era il più anziano fra i pochi modernisti italiani che già potevano vantare una produzione architettonica accreditabile. Era inoltre l unico,

114 114 Ettore Sessa Fig. 96 Fig. 97 Fig. 98 Fig. 99 Fig. 96 E. Basile, stanza da letto presentata dal mobilificio Petrì alla II Esposizione d Arte di Monza, 1925 (coll. privata, Palermo) Fig. 97 E. Basile, filiale della Cassa di Risparmio in corso Garibaldi a Messina, (Archivio Fotografico, FB d Arch UniPa) Fig. 98 Ernesto Basile (al centro) con i docenti e gli allievi della Regia Accademia di Belle Arti di Palermo, 1925 ca. (coll. Mattarella, Palermo) Fig. 99 E. Basile, colonnato emiciclico per la trasformazione del Monumento Commemorativo del 27 maggio 1860 in Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo (coll. privata, Palermo) Fig. 100 E. Basile, chiesa votiva di Santa Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, (coll. privata, Palermo) Fig. 100

115 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 115 nell ancora sparuta compagine di progettisti modernisti, il cui autorevole ruolo di cattedratico avrebbe potuto mettere al riparo il governo da attacchi di tipo tecnico o culturale. Ma era anche l unico a dare garanzie di un prodotto finale che oltre ad assicurare il conseguimento di una controllata linea modernista non avrebbe lesinato esplicite connotazioni italiche alla fabbrica e ai suoi arredi, senza scadere in sincretici ibridismi tradizionalisti. Il progetto definitivo, al quale Basile lavora dal settembre al novembre del 1905, prevedeva una spesa di sei milioni e mezzo di lire e tre anni di durata dei lavori, con la demolizione dei corpi di fabbrica della Curia Innocenziana compresi fra le due vie convergenti, della Missione e dell Impresa (parzialmente modificate con nuovi tracciati) e dell ex convento di San Biagio, e la realizzazione di un cortile d onore, a pianta quadrangolare, in relazione al fronte interno del preesistente palazzo iniziato da Gian Lorenzo Bernini. Ad esso, impostato sull asse di simmetria, si innestava il grande volume a pianta rettangolare contenente l Aula delle sedute annunciata dalla Galleria dei Passi Perduti, vero e proprio filtro distributivo attestato alle due ali laterali del nuovo complesso e prospiciente sul cortile. L impaginato del fronte principale con l alto basamento bugnato (interrotto da aperture con archivolti a raggiera) sormontato da un ordine gigante di paraste è riferito all idea del palazzo italiano, come del resto tutto l impalcato progettuale. Un tenore ancor più evidente nel progetto originario del 1904 (i cui disegni più rappresentativi e i cui modelli lignei, eseguiti dal mobilificio Ducrot, andranno perduti nel rogo del 3 agosto 1906 del padiglione italiano all Esposizione di Milano) che presentava semicolonne e un paramento lapideo invece di quello in mattoni dell opera realizzata (suggerito anche da ragioni economiche); soluzione, questa, che imporrà, per una migliore resa cromatica, l adozione del bianco travertino di Subiaco. Ma la presenza degli avancorpi angolari a torre, che inquadrano il prospetto ritmato (in una ripresa della sua giovanile rilettura del parlamento di Berlino di Wallot), finisce per assegnare all impaginato il valore di una citazione, come se Basile non si sentisse del tutto sicuro nell intraprendere la strada della revisione classicista del modernismo (rilanciata, poi, con originalità nella sede della Cassa di Risparmio a Palermo del 1907) e preferisse indugiare sulle certezze di matrice eclettica. Più sicura è invece la scelta dello schema planimetrico a compattazione quadrangolare, con distribuzione perimetrale di vani disposti lungo corridoi e gallerie intorno al cortile dov è l Aula emiciclica; una sorta di autocitazione del progetto per il concorso del Palazzo del Parlamento dove, tra l altro, come a Montecitorio, l articolazione orizzontale degli impaginati dei prospetti riflette l organizzazione funzionale dell edificio in rapporto all aula. L alto basamento indica lo sviluppo altimetrico della cavea, riservata ai lavori camerali così come tutti gli ambienti alla stessa quota. La zona superiore presenta grandi aperture trabeate in corrispondenza del piano con l accesso alle logge per il pubblico e destinato agli uffici dirigenziali (debitamente disimpegnati); superiormente, finestrature tripartite contraddistinguono invece la quota corrispondente al fregio pittorico e al livello destinato agli uffici di supporto. Le ampie finestre sui fronti laterali presentano architravi in soluzione unica con le mostre delle finestre soprastanti, corrispondenti ad un piano ammezzato destinato ad uffici. Il fronte dell ala trasversale, prospettante sul cortile d onore, riverbera, con il suo impaginato, l ordito compositivo che regola all interno registri parietali, cassettonati, pavimentazioni, con una resa unitaria da virtuale telaio tridimensionale. Solo a partire dal 3 ottobre del 1906 prendono avvio i lavori di demolizione delle fabbriche che insistono sull area di sedime del nuovo edificio; lavori par-

116 116 Ettore Sessa ticolarmente onerosi che, diretti dall ingegnere Sunnino, si protrarranno fino al 10 luglio 1907 e poi ancora fino a tutto il 1908, quasi in continuità con l inizio della costruzione dell ampliamento, il cui immane cantiere si concluderà il 18 novembre del Coerentemente con il principio modernista della progettazione integrale, corpo di fabbrica ed interni vengono messi a punto unitariamente, proprio a partire dall aula, la cui spazialità è legata alla definizione di arredi fissi e mobili, alla travatura del grande lucernario e ai rivestimenti lignei, così come quella della Galleria dei Passi Perduti e degli altri annessi a servizio dell aula. La seconda fase, sviluppata dal 1909 al 1914 e prolungata fino al 1918, rispetta i sistemi primari ideati nel 1905, declinati negli elementi costitutivi in chiave classicista pur nell ottica modernista che domina tutta l opera, e riguarda principalmente la progettazione esecutiva degli arredi fissi dell Aula, della Galleria dei Passi Perduti, della buvette e degli altri ambienti collettivi e di rappresentanza. La terza fase è compresa fra il 1924 e il 1927 e nell ultimo periodo riguarda, prevalentemente, la progettazione di apparecchi di illuminazione. In questi anni Basile porterà a compimento il suo progetto globale arredando diversi ambienti, non meno importanti: l appartamento privato del Presidente della Camera (su precedente progetto); la nuova sala di lettura (già Sala Grande dei Partiti Politici); le sale degli uffici; la biblioteca; le sale del protocollo, dell archivio e degli uffici della segreteria; la sala della stampa; l ufficio del segretario generale con gli annessi relativi; la sala grande del ristorante; il salotto e le sale dei Questori; le sale delle sottogiunte di bilancio al primo piano; le sale dei segretari della Presidenza e la Sala delle Giunte Generali del Bilancio al secondo piano. Al controllo integrale della fabbrica e dei suoi arredi, anche per quanto riguarda le soluzioni tecniche, non corrisponde, contrariamente alle sue abitudini, una influenza determinante di Basile in relazione ai contributi degli artisti che collaborano al completamento del programma decorativo e allegorico della fabbrica. Sartorio, Calandra e Trentacoste agiscono di concerto con il progettista, ma non sotto la sua regia, come invece avveniva nella sua prima stagione modernista degli anni a cavallo fra i due secoli. Per l ottimale funzionalità dell Aula, Basile si affida agli studi fatti in occasione dei concorsi per il Palazzo del Parlamento e ne riprende la configurazione planimetrica semicircolare, con un prolungamento a forma di rettangolo 58 come la più adatta acusticamente e rispondente a quella bellezza che procede dal costante e armonico andamento di tutte le linee concentriche dal centro alla periferia, dal basso fino in alto, senza rotture o spezzature o infelici ripieghi di sorta 59. Rivestita interamente in quercia di Slavonia e realizzata dalla ditta Ducrot, l Aula, sopra l ultima fila dei sedili della cavea e la parete del corridoio di distribuzione, mostra le tribune, con una teoria di ampi fornici e semicolonne scanalate, il cui coronamento continuo è costituito dall architrave e dal fregio decorativo, sopra i quali si snoda ininterrotto il racconto storico-allegorico della nuova Italia dipinto da Giulio Aristide Sartorio. La parete superiore, nella quale si aprono, in asse con i fornici, finestre tripartite con vetrate policrome, costituisce l imposta del lucernaio policromo intelaiato eseguito dalla ditta di Giovanni Beltrami di Milano. Anche la parete rettilinea dell aula non si sottrae a questa logica e la sua orizzontalità continua è sottolineata dal grande pannello scultoreo in bronzo di Davide Calandra dedicato alla celebrazione dell unità d Italia e alle glorie della regnante casa Savoia 60. E proprio sotto questa allegoria il 20 novembre del 1918 il re Vittorio Emanuele III aprì i lavori parlamentari della nuova Aula dei Deputati con una seduta inaugurale che celebrava anche

117 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 117 la sofferta vittoria della prima guerra mondiale, conseguita sotto il governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando (anch egli del Grande Oriente d Italia). Il Palazzo dell Aula dei Deputati di Ernesto Basile, ideato ai tempi di una classe dirigente di colti notabili e improntato più alla riverberazione di virtù quotidiane che alla declamazione retorica, apriva i battenti agli esordi di un età inquieta, appena dissimulata dall entusiasmo per il definitivo compimento dell unità d Italia. Regolati da misurate attenzioni percettiviste, questi modi progettuali nel loro elegante accademismo esente da enfasi monumentale si dimostrano consoni all esigenza, tipica dell età liberale, di rassicurante rappresentatività delle sedi istituzionali, sia pubbliche che private, deputate al funzionamento moderno della società. Ma Basile avverte l incongruità del sottinteso aulico, anche se antiretorico, di questa logica architettonica con la sua ricercata qualità domestica per l architettura residenziale. Già nel secondo lustro del XX secolo il secondo progetto della villa Lanza di Deliella, il progetto del villino dello scultore Antonio Ugo, entrambi per Palermo, il progetto del palazzo Bruno di Belmonte a Ispica e il progetto della villa Manganelli a Catania, testimoniano la subentrata esigenza di distinzione per categorie architettoniche della sua logica progettuale, manifestando una condizione alquanto diversa da quella attivata con la ricerca di un sistema declinabile del periodo della trilogia delle ville bianche, e che va dalla seconda casa Utveggio (con il precedente della cappella gentilizia Lanza di Scalea) al municipio di Licata (con sconfinamenti fino alla Centrale Elettrica di Caltagirone). Divenuta un insieme di relazioni fra comparti compositivi compiuti, rigorosamente relazionabili ad un tutto simbolicamente unitario, la nuova formula della modernità classicista di Basile finirà per configurarsi, nella seconda decade del secolo e all inizio degli anni Venti, come regola sicura, riproducibile, o declinabile da sinceri epigoni o da imitatori, ma difficilmente rigenerabile. Fra le architetture di Basile successive al progetto per il Palazzo dell Aula dei Deputati, assurte a modelli da interpretare o individuate dai contemporanei come abaco di riferimento per un riformato codice degli elementi architettonici classici, hanno un ruolo di primo piano opere come la sede della Cassa di Risparmio ( ), il palazzo delle Assicurazioni Venezia in via Roma (1912) e il Kursaal Biondo ( ), tutte a Palermo, e il Palazzo Municipale di Reggio Calabria (1911 e 1914). Con alcune opere della sua maturità e con buona parte della sua architettura dell ultimo dei tre periodi, Basile risulta accomunabile a quell eterogenea compagine di irriducibili sostenitori dell idea modernista di riorganizzazione del visibile che, per quanto riguarda l architettura, puntavano ancora sul rinnovamento di una logica di sistemi formali, secondo un programma condotto, oramai, sulla base di parametri estetici alquanto distanti dall Einfühlung dell Art Nouveau (soprattutto in relazione alle ramificazioni del metodo fenomenologico seguite alle polemiche di inizio Novecento tra psicologisti e logicisti, e alle conseguenti riduzioni formalistiche ad uso delle poetiche artistiche e architettoniche). Dopo il 1916 alla sintesi e all equilibrata corrispondenza delle riformate nomenclature con codificate sintassi architettoniche, sempre più improntate ad una logica di ordine superiore (tendenza subblimata nel chiosco Ribaudo in piazza Castelnuovo a Palermo), subentra uno sbilanciamento in una classicista direzione retrospettiva, anche se talvolta ancora abile a soluzioni adeguate ai tempi. Questa é la nota distintiva di gran parte del terzo periodo di Ernesto Basile, dal 1916 al 1932, suscettibile di retaggi della sua seconda stagione modernista e anche di

118 118 Ettore Sessa un ritorno alla caratterizzazione formalistica per tipologie. Negli anni Venti le case economiche I.C.P. in via Alessandro Volta e in via Cappuccini (1922) e il dispensario antitubercolare di via Giorgio Arcoleo (1920), attestano una vitalità progettuale di gran mestiere: le prime, portato estremo di una consumata esperienza nell architettura residenziale, offrono una originale risposta di qualità (anche per la valenza di unità abitativa affine a quel la di coevi modelli viennesi) in un ambito tipologico allora ancora in cerca di identità; il secondo, che presenta una rarefatta facies di mediterranea classicità astila (quasi di tenore protorazionalista), è la più valida testimonianza della lunga militanza progettuale di Basile in questo settore dell ingegneria sanitaria (quasi una specializzazione professionale, cui corrispondeva l impegno civile a sostegno dei programmi di lotta antitubercolare). Originale esito contraddittorio della ricerca di un nuovo sistema, l ordine moderno, a partire dalla riforma della sede trapanese della Cassa di Risparmio del 1918 (e soprattutto con successive opere significative, come le case da pigione Ajroldi e Rutelli e la chiesa di Santa Rosalia, tutte a Palermo, il villino Gregorietti a Mondello e il palazzo della Cassa di Risparmio a Messina), subisce una contrazione di contenuti che in parte sembra trasfigurare l idea di architettura come organico insieme di relazioni fra la parte e il tutto. Negli impianti planimetrici Basile spesso opta per la caratterizzazione tipologica, rileggendo anche icnografie e criteri distributivi di suoi precedenti progetti. Analogamente, per gli impaginati dei prospetti e per i registri parietali reinterpreta, con versatile vena accademica, sue soluzioni precedenti, autocitandosi per i particolari architettonici e per i repertori decorativi (come nel caso della ripresa nel della progettazione per il municipio di Licata), ma senza compiacimenti di maniera. Ne è indicativo persino il silente ellenismo del colonnato di recinzione del Monumento ai Caduti a Palermo (già Monumento Commemorativo della Redenzione Siciliana) che nel 1931 chiude la sua attività 61. La sua tarda linea progettuale non aveva derogato alla poetica della logica, neanche in fase di esaltazione formalistica. È dunque un modo di procedere riflessivo, più che compromissorio, che forse è da intendere anche come consapevole (e probabilmente anche distaccata) volontà di conferma della validità della sua precedente propositività progettuale, a prescindere dalla idoneità a fornire aggiornate risposte affini a quei recenti indirizzi estetici dei quali non si sentiva partecipe. La formula del modernismo accademico dell ultima lunga stagione progettuale di Basile, che sarebbe stata avversata solo all indomani della sua morte, si basava sulla calibratura di sistemi unitari di impaginati di prospetto (e dei relativi codici figurali riformati) con impalcati compositivi interpreti dell ideale classicista di un ordinamento architettonico sempre improntato al dominio della misura umana. Ad onta del suo stesso tentativo di cristallizzazione del proprio patrimonio di codici, oramai fuori corso (come ebbe a notare, quasi con tardivo rammarico, Salvatore Caronia Roberti in visita al suo maestro poco tempo prima della morte di questi, mentre tracciava ancora agili linee, ma con la mano stanca), si trattava di una lezione senza tempo; da Giuseppe Samonà a Salvatore Cardella, da Luigi Epifanio a Rosario Marletta, i migliori dell ultima generazione di suoi allievi, oramai affrancatisi (anche con dichiarato spirito contraddittorio) dalle obsolete seduzioni dei segni e piuttosto sensibili alla componente percettivista del suo insegnamento, non mancheranno di farne tesoro pur in un ampio ventaglio di nuove direzioni della cultura del progetto.

119 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 119 Note 1 Fra le tante pubblicazioni su Ernesto Basile (monografie, biografie e studi sulle sue opere), successive alla sua morte, oltre alle citazioni in saggi e volumi a carattere generale relativi alla storia dell architettura in Sicilia e in Italia fra Ottocento e Novecento, si vedano: M. Piacentini, Ernesto Basile, in «Architettura. Rivista del Sindacato Nazionale Fascista Architetti», XI, IX, settembre 1932, pp ; Ernesto Basile, in «Archivio Storico Siciliano», LIII, 1933, Palermo, pp ; S. Caronia Roberti, Commemorazione del Prof. Ernesto Basile, Palermo 1934, pp. 9-28, estratto da «Annuario del Regio Istituto Superiore di Ingegneria di Palermo», Anno 1934; S. Caronia Roberti, Ernesto Basile e cinquant anni di architettura in Sicilia, Palermo 1935; Basile Ernesto, in Dizionario dei siciliani illustri, Palermo 1939, pp ; P. Marconi, I Basile, in Celebrazioni dei Grandi Siciliani, Urbino 1939, pp ; C. 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Marrone, Lo studio Basile Crocevia di Arti e Mestieri, Palermo 2013; E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Collezioni Basile e Ducrot Mostra documentaria degli archivi, Palermo 2014; E. Godoli, E. Mauro, A.M. Ruta, E. Sessa (a cura di), L architettura dei cinematografi in Sicilia, Geraci Siculo 2014, p. 13 e passim. 2 Primogenito di Giovan Battista Filippo Basile (Palermo ) e di Benedetta Vasari (dopo di lui nasceranno Alceste ed Edoardo), Ernesto Basile nasce a Palermo il 31 gennaio Perde la madre durante l epidemia di colera del 1867; il padre si risposa con la cognata, Alessandra, dalla quale ha tre figlie, Benedetta, Maria e Marcella. Socio già nel 1872 della Società Siciliana per la Storia Patria di Palermo, collabora con la rivista «Pensiero ed Arte» ( ). Si laurea a Palermo nel 1879 e ottiene l incarico di assistente alla cattedra di Architettura Tecnica del padre presso la Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri e Architetti di Palermo ( ). Alla fine del 1881 si trasferisce a Roma dove, presso la Regia Scuola per Ingegneri, diviene assistente alla cattedra di Architettura Tecnica di Enrico Guj (1882) e poi libero docente di Architettura Tecnica presso lo stesso Ateneo (1883). Si iscrive al Collegio degli Ingegneri e Architetti di Roma (1885) e, nel 1886, sposa Ida Negrini. Dal matrimonio nascono: a Roma, Clara (1888; muore a Santa Flavia, Palermo, nel 1955) e Roberto (1889; collabora con il padre nello studio di progettazione dal 1919; muore a Palermo nel 1976); a Palermo, Giovan Battista Filippo (1891; collabora con il padre nello studio di progettazione dal 1921 e come assistente alla cattedra di Architettura Tecnica dal 1927 al 1932; muore a Palermo nel 1967), Laura (1894; muore a Palermo nel 1985) e Massimo (1898; muore a Palermo nel 1928). Nel 1888, anno in cui diviene anche socio del Circolo Matematico di Palermo, si reca a Rio de Janeiro per assolvere all incarico della progettazione della Nuova Avenida da Libertaçao e visita l esposizione internazionale di Barcellona. Entra a far parte dell Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura in Roma (1890). Rientra a Palermo nel 1891, dopo la morte del padre (16 giugno). 3 Fra gli articoli e i saggi che accompagnarono l intensa stagione eclettica dell attività progettuale di Ernesto Basile si vedano: E. Guerra, Progetti per il Palazzo del Parlamento, in «L Italia», II, 9, 27 aprile 1884, pp. 67, 70, 71; F. Guelfi, Progetti per il Palazzo di Giustizia, in «L Italia», II, 26, 28 dicembre 1884, p. 206; Il concorso per il Palazzo di Giustizia, in «Capitan Fracassa», 18 gennaio 1885, pp. 7-8; I progetti per il Palazzo di Giustizia, in «La Capitale», XVII, 7-8 luglio 1886, p. 4; Progetti per il Palazzo di Giustizia da costruirsi in Roma, in «L Illustrazione Italiana», XIII, 49, 28 novembre 1886, p. 413, ill. p. 415; R. Lentini, L ossario di Calatafimi opera dell architetto Ernesto Basile, in «La Sicilia Artistica ed Archeologica», I, fasc. X, ottobre 1887, pp , tav. XXVII; F. O. Schulze, Ernesto Basile und das Denkmal der Schlacht von Calatafimi, in «Deutsche Bauzeitung», XXII, 92, 17 November 1888, pp. 553, 558, ill. p. 559; Idem, Von Wettbewerb um den Parlamentspalast in Rom, in «Centralblatt der Bauverwaltung», X, 15, 12 April 1890, pp ; Idem, Ingenieur und Architektentage und Architektur-Ausstellungen in Italien, in «Deutsche Bauzeitung», XXIV, 38, 10 Mai 1890, pp ; Idem, Die Bauten der nationalen Ausstellung von 1891 in Palermo, in «Centralblatt der Bauverwaltung», X, 33, 16 August 1890, pp ; Esposizione Nazionale di Palermo, in «L Illustrazione Italiana», XVII, 41, 12 ottobre 1890, p. 238, ill. p. 228; ivi, XVIII, 1, 4 gennaio 1891, p. 14, ill. p. 12; Ivi, XVIII, 14, 5 aprile 1891, p. 222, ill. p. 213; Esposizione Nazionale di Palermo, in «Corriere Illustrato della Famiglia», I, 2, 1891, p. 3; Die Bauthatigkeit der Stadt Rom und die Ausstellung des Bauweswns auf der Gewerbe-Ausstellung der Stadt 1890, in «Deutsche Bauzeitung», XXV, 64, 12 August 1891, pp ; E. Alfano, Guida speciale della città di Palermo e della Esposizione Nazionale , Palermo 1891, pp ; Esposizione Nazionale di Palermo, in «La Tribuna Illustrata», II, 46, 22 novembre 1891, p. 731, ill. p. 732; ivi, II, 47, 29 novembre 1891, p. 748, ill. pp. 740, 741; ivi, II, 48, 6 dicembre 1891, p. 756, ill. p. 757; L. Mercatelli, L Esposizione Eritrea a Palermo, «La Tribuna Illustrata», III, 1, 3 gennaio 1892, pp. 3-5; L Esposizione in Italia dell anno 1892, in «L Edilizia Moderna», I, IV, luglio 1892, pp ; Esposizione Nazionale di Palermo, , in «L Architettura pratica», III, 5, 1892, pp ; Esposizione Nazionale del in Palermo, arch. Ernesto Basile, in «L Architettura pratica», III, 12, 1892, pp , tavv. VI-XI; Esposizione in Palermo, in «L Edilizia Moderna», I, VI, settembre 1892, pp. 7-8; Il Concorso pel progetto del Palazzo di Prefettura a Benevento, in «L Edilizia Moderna», II, V, maggio 1893, pp , tav. XXII; Teatro Massimo in Palermo, in «The Builder», 4 gennaio 1896, p. 16; Villa Bordonaro in Palermo, in «L Edilizia Moderna», V, V, maggio 1896, pp , tavv. IX, X. 4 Liberty a Palermo. Bilancio di studi sul liberty, cit., pp

122 122 Ettore Sessa 5 Oltre ad una cospicua serie di articoli e saggi per il periodico palermitano «Pensiero e Arte» (prevalentemente firmati con vari pseudonimi), Ernesto Basile nei suoi primi anni di carriera accademica pubblica: Sulla necessità di costituire una associazione italiana d architetti, in «Arte e Storia», I, 26, dicembre 1882, pp ; Sulla costruzione dei teatri: Le dimensioni e l ordinamento dei palchi in rispondenza al costume italiano, Tip. del Giornale di Sicilia, Palermo 1883, estratto da «Atti degli Ingegneri ed Architetti di Palermo. Anno 1883»; Per il mio progetto del Palazzo di Giustizia e per l Arte, Roma 1884; Ossario di Calatafimi, Roma 1885; Concorso per il Palazzo di Giustizia da erigersi in Roma. Progetto n.19, in «L Italia Artistica Illustrata», IV, 5, 1886, p. 79, pp ; Il Palazzo del Parlamento di Berlino, Roma 1889, estratto da «Annali degli Ingegneri ed Architetti Italiani», III, II, 1888; Sui mezzi atti a garantire la sicurezza dei teatri in caso d incendio, Roma 1889, estratto da «Annali degli Ingegneri ed Architetti Italiani», IV, I, 1889; Progetto per il Palazzo del Parlamento Italiano premiato nel concorso nazionale del 1889, Roma 1890, anche in «Atti del Collegio degli Ingegneri e degli Architetti in Palermo», XIII, gennaio-aprile 1890, pp ; L Ossario di Calatafimi, in «L Illustrazione Italiana», XVII, 10, 9 marzo 1890, p. 180, con ill.. Nel primo decennio del suo ritorno definitivo a Palermo pubblica, tra l altro, anche saggi scientifici come Il Teatro Massimo V.E. in Palermo, Palermo 1896 o come Notizie tecnico-legali sulla convenienza artistica dei balconi d angolo, in «L Edilizia Moderna», V, VII, luglio 1896, p.25. Sono dell ultima sua stagione modernista gli scritti: Relazione 2 maggio 1907 dei sigg. D Andrade, Jorini e Basile sul progetto di ricostruzione del Campanile di San Marco, in Relazione 2 maggio 1907 dei sigg. D Andrade, Jorini e Basile - Relazione 1 maggio 1907 del pittore prof. Cesare Laurenti sul progetto di ricostruzione del Campanile di San Marco, Venezia 1907, pp. 7-22; La mia casa, in «La Casa», II, 1909, p. 36; Studi e schizzi, Torino 1911; Giacomo Serpotta ( ), in R. Lentini, Le scolture e gli stucchi di Giacomo Serpotta, Torino 1911; Prefazione, in S. Marino Mazzara, Nei santuari della bellezza, Palermo Fra i tanti manoscritti di Ernesto Basile ricordiamo il trattato Architettura. Dei suoi principi e del suo rinnovamento (ms, Roma 1882, Archivio privato, Palermo), il Diario del viaggio a Rio de Janeiro (ms., 1888, Archivio privato Eredi Basile, Palermo) e l indice ragionato per il volume Sull architettura contemporanea (ms., 1910, Archivio privato Eredi Basile, Palermo). Relativamente ai principi teorici contenuti in alcuni degli scritti di Basile si veda E. Mauro, Dagli appunti di Ernesto Basile, in G.Pirrone, Palermo, una capitale, cit., pp Sulla cultura architettonica nella Sicilia dell Ottocento, in relazione alla continuità del modernismo con le precedenti ricerche in ambito progettuale e teorico, si vedano anche: E. Caracciolo, L architettura dell Ottocento in Sicilia, in Atti del VII Congresso Nazionale di Storia dell Architettura, Palermo settembre 1950, Palermo 1956, pp ; V. Ziino, La cultura architettonica in Sicilia dall unità d Italia alla prima guerra mondiale, cit., pp ; S. Caronia Roberti, Mastri, capimastri e ingegneri. Ricordi di fine Ottocento, in «Architetti di Sicilia», 7-12, 1966, pp ; G. Pirrone, Lo stile 1900 alle frontiere europee: la Spagna e la Sicilia, in Situazione degli studi sul Liberty, cit., pp ; G. Fatta, M.C. Ruggieri Tricoli, Medioevo rivisitato. Un capitolo di architettura palermitana, Palermo 1980, p. 51 e passim; E. Mauro, Una «Palermo 1900» attraverso i documenti della stampa cittadina, in Palermo 1900, cit., pp ; G. Fatta, M.C. Ruggieri Tricoli, Palermo nell età del ferro, Palermo 1984; S. Troisi, op. cit., pp ; G. Martellucci, Palermo. I luoghi del teatro, cit.; N.G. Leone, E. Sessa, Architettura e urbanistica tra Ottocento e Novecento, in Storia della Sicilia. Arti figurative e architettura in Sicilia, vol. X, Roma 1999, pp ; E. Mauro, Autonomia ed eteronomia nella cultura architettonica siciliana dalla Restaurazione all età umbertina, in C. Quartarone, E. Sessa, E. Mauro (a cura di), op. cit., pp L isolamento critico, persino nell ambito della pubblicistica nazionale, di Basile negli anni successivi all inizio della prima guerra mondiale è attestato anche dalle rare citazioni della sua opera in pubblicazioni dell epoca e dal suo inserimento a margine di trattazioni o su altri progettisti o su argomenti più generali. Fra queste, e certamente non per la rilevanza del giudizio sulla sua opera, ricordiamo: G.U. Arata, Un geniale artista siciliano. L Architetto Francesco Fichera, in «L Architettura Italiana», XI, 11, agosto 1916, pp. 1-14; M. Piacentini, La mostra di architettura alla I Biennale romana, in «Architettura e Arti Decorative», I, III, 1921, pp ; Idem, Francesco Fichera, architetto siciliano, in «Architettura e Arti Decorative», IX, X, giugno 1930, p. 438; A. Melani, Architettura Italiana Antica e Moderna, Milano 1930 (7 ed.), pp. 857, 861, figg. 302, L attività progettuale del periodo di Basile relativo ai primi tre lustri del secolo XX è ampiamente documentata (a parte inspiegabili omissioni come nel caso, fra i tanti, di alcune significative opere realizzate in Sicilia orientale e nelle province di Agrigento e di Caltanissetta) dalla coeva pubblicistica di settore. Fra le pubblicazioni dell epoca, il cui novero costituisce una sorta di primato nazionale, condiviso da pochissimi esponenti della cultura architettonica modernista italiana, ricordiamo: S. Pernice, Notizie tecniche del sanatorio per i tisici a Villa Igiea a Palermo, in «L Edilizia Moderna», IX, II, febbraio 1900, pp. 12, 13; Villa V. Florio, Palermo, Professor Comm. Ernesto Basile, Architect, Palermo, in «Academy Architecture and Architectural Review», vol. 18, 1900, I parte, pp. 127, II parte, p. 82; Villa Igiea, Palermo, Professor Comm. Ernesto Basile, Architect, Palermo, ivi, vol. 18, 1900, II parte, p. 78; Il Grand Hôtel Villa Igiea in Palermo, in

123 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 123 «L Edilizia Moderna», X, V, maggio 1901, p. 17 e sgg.; Villa Igiea Grand Hôtel, Palermo, Professor Comm. Ernesto Basile, Architect, Palermo, in «Academy Architecture and Architectural Review», vol. 19, 1901, I parte, pp. 126, 127, II parte, pp. 79, 80, 81; R. Savarese, Arte Nuova italiana. Il movimento moderno in Sicilia, in «L Arte Decorativa Moderna», I, 9, 1902, pp ; E. Thovez, Nord o Sud? nell indirizzo decorativo, in «L Arte Decorativa Moderna», I, 9, 1902, pp ; R. Pantini, L Esposizione di Torino. Gl Italiani, in «Il Marzocco», VII, 32, 10 agosto 1902, p. 2; Cappella Guarnaschelli, Palazzina Vanoni, Villino Florio, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un Architetto», XII, IX, 1902, copertina, p. 2, tavv. I, II, III-IV; S. D. Paoletti, La decorazione dei Saloni d Arte. A proposito della V Esposizione di Venezia, in «L Arte Decorativa Moderna», I, 12, 1902, pp ; E. Thovez, Le nostre illustrazioni, in «L Arte Decorativa Moderna», I, 12, 1902, p. 38; Cappella Lanza di Scalea, schizzi; Villino Vincenzo Florio, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un Architetto», XIII, I, 1903, copertina., p. 2, tavv. I, II; Villino Vincenzo Florio, Cappella Lanza di Scalea, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un Architetto», XIII, II-III, 1903, p.2, tavv. II, III; Tomba Raccuglia, Casa Utveggio, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un Architetto», XIII, V, 1903, cop., pp. 2, 3, tav. IV; R. Savarese, L Arte decorativa moderna in Sicilia, in «L Arte Decorativa Moderna», II, 1, 1903, pp ; V. Pica, L Arte Decorativa all Esposi zione di Torino del 1902, Bergamo 1903, pp , 373, 374; A. Melani, Die Moderne Architektur in Italien, in «Der Architekt», IX, 5, 1903, pp , Tafel 17; A.W.R.S., Sicily, in «The Studio», XXX, 127, 1903, pp ; V. Pica, Mobili siciliani nuovi, in «L Arte Italiana Decorativa e Industriale», XII, 2, 1903, pp , figg , tavv. 8-10; G. Soulier, La Cinquième Exposition International d Art à Venise, in «L Art Décoratif», Juillet 1903, pp ; A. Melani, L Arte decorativa all Esposizione di Venezia: la sala Piemontese, le sale Meridionali, in «L Arte Italiana Decorativa e Industriale», XII, 7, 1903, pp , figg , tavv ; G. Capito, Il Teatro Massimo V.E. in Palermo, in «Musica e musicisti. Gazzetta musicale di Milano», N.S., 1905, pp ; A. Melani, L Arte Decorativa all Internazionale di Milano, in «L Arte Decorativa Moderna», II, 11, 1906, pp ; Red., Le nostre illustrazioni. Schizzi di E. Basile, in «L Arte Decorativa Moder na», II, 11, 1906, p. 352, ill. p. 343; A. Melani, Die Moderne Italienische Architektur, in «Der Architekt», XII, 1906, pp ; A. Melani, Italian Art at the Milan Exibition, in «The Studio», 38, 160, July 1906, pp ; Cappella Lanza di Scalea in Palermo, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un architetto», XV, III, 1906, p. 2, tav. I; Esposizione Agricola Siciliana, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un architetto», XV, IX, 1906, p. 2, tav. I; P. Chiesa, L arte decorativa nella Esposizione di Milano: arti del legno e dell addobbo, in «L Arte Italiana Decorativa e Industriale», XV, 7, luglio 1906, pp , figg , tavv ; Cappella Lanza di Scalea, Pianoforte Krupp, Oratorio nel palazzo Florio a Marsala, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di un Architetto», XVI, IX, 1907, p. 2, copertina., tav. II; Villino Florio in Palermo, arch. Ernesto Basile, in «L Edilizia Moderna», XVI, VI, giugno 1907, pp , tavv. XXVIII-XXXI; Particolare del villino V. Florio in Palermo, arch. Ernesto Basile, «Memorie di un Architetto», XVI, VI, 1907, p. 2, tav. III; V. Pica, Il caffè Faraglia a Roma, in «Emporium», XXVII, 157, 1908, pp ; La Sicilia e la Conca d Oro, in Natale e Capodanno dell Illustrazione Italiana, Milano , p. 51; Villino Basile in Palermo, arch. Ernesto Basile, in «Memorie di Architettura Pratica», II, I, 1910, p. 3, tavv. I, II; Ferri e legni di E. Basile, in «Per l Arte», II, 3, 1910, p.34, tav.13; Palazzina Deliella in Palermo, in «L Edilizia Moderna», XIX, III, 1910, p. 18; Arredamenti di Ernesto Basile, in «Per l Arte», II, 9, 1910, pp , tav. 50; G. Lavini, Studi e schizzi dell arch. Ernesto Basile, in «L Architettura Italiana», VI, 6, marzo 1911, p. 61; L. Angelini, I palazzi e gli edifici dell Esposizione di Roma, in «Emporium», XXXV, 205, 1912, pp ; S. Brinton, Sartorio s decorative frize for the new hall of Parliament at Rome, in «The Builder», CIV, 6112, May 1913, pp ; U. Ojetti, Il nuovo palazzo del Parlamento, in «La Lettura», 1913; T. Sillani, Il nuovo Palazzo del Parlamento italiano, Roma 1914, estratto da «Nuova Antologia», pp. 18; Idem, L Aula del Nuovo Parlamento, in «Vita d Arte», VII, XIII, 84, 1914, pp ; S. Brinton, The new House of Parliament in Rome, in «The Builder», CVIII, March 1915, pp ; Kursaal Biondo in Palermo, arch. Ernesto Basile, in «L Architettura Italiana», X, 10, luglio 1915, pp , tavv. 37, 38; C. Battaglia, Il Kursaal Biondo dell architetto Ernesto Basile, in «Emporium», XLI, 244, 1915, pp ; F. Colnago, Arte applicata: un esposizione di ventagli, in «Emporium», XLII, 251, 1915, pp A. Cottone, L insegnamento dell architettura a Palermo, in M. Giuffrè, G. Guerrera (a cura di), G. B. F. Basile. Lezioni di Architettura, Palermo 1995, p E. Mauro, Marvuglia Giuseppe Venanzio, in L. Sarullo, Dizionario degli Artisti Siciliani. Architettura, cit., pp La denominazione originaria dell insegnamento, all atto di fondazione della Regia Accademia palermitana, era Geometria Pratica, Architettura Civile ed Idraulica. Tale intitolazione dura dal 1779 al 1805, periodo durante il quale ne è già titolare G. V. Marvuglia. 12 E. Mauro, L insegnamento di Carlo Giachery nell eclettismo sperimentale di G. B. F. Basile, in M. Giuffrè, G. Guerrera (a cura di), op. cit., pp La commemorazione su Ernesto Basile di G. Giovannoni è citata in un dattiloscritto inedito di S. Caronia Roberti del 1957 intitolato La cultura architettonica nella Sicilia d oggi (Fondo Caronia Roberti, Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo).

124 124 Ettore Sessa 14 E. Mauro, Le Arti, in G. Pirrone, Palermo, una capitale, cit., pp Il corpus dei disegni (a matita, inchiostro di china e acquerello monocromo, con presenza di inchiostri colorati solamente per le indicazioni distributive e per le percorrenze veicolari) elencati e descritti nella memoria autografa allegata al progetto, e datata Roma, 31 ottobre 1889, comprendeva: una planimetria generale con le adiacenze in scala 1/1000; cinque planimetrie in scala 1/200 (del piano in parte sotterraneo, del piano terreno, del piano ammezzato, del primo e del secondo piano); tre piante parziali in scala 1/100 (rispettivamente per le sedute dei senatori, per le sedute dei deputati e per le sedute congiunte alla presenza del re); quattro alzati dei fronti (il principale è in scala 1/100, mentre il posteriore, con la sezione trasversale sull aula delle Sedute Reali, e i due laterali sono in una stessa tavola in scala 1/200); sei sezioni longitudinali e trasversali in scala 1/200; un alzato parziale del prospetto principale in scala 1/20; un alzato del Capitello dell ordine principale in scala 1/4. Di questo progetto, oltre ad alcuni documenti, si conservano prevalentemente le tavole presentate al concorso e una serie di schizzi e studi (nell Archivio Disegni della Collezione Basile del Dipartimento di Architettura di Palermo e nell Archivio degli Eredi Basile). 16 «Gazzetta Ufficiale», n. 256 del 30 ottobre Stampato a Roma nel 1889, dalla Tipografia Centenari, il fascicolo di Basile, intitolato Il Palazzo del Parlamento di Berlino, è estratto da «Annali degli Ingegneri e Architetti Italiani», III, II, Riunitasi a partire dal 6 dicembre 1889 a Roma nel Palazzo delle Belle Arti (sede dell esposizione delle tavole dei progetti presentati al concorso) la commissione esamina una cinquantina di progetti (i tre contrassegnati con i numeri 46, 48 e 49 vengono esclusi perché pervenuti oltre il termine del 31 ottobre 1889). Dopo aver fissato criteri e modalità i commissari esaudiscono il loro mandato con sole altre due tormentate sedute: con quella dell 11 dicembre restringono a otto il numero dei candidati; con la seduta del 13 dicembre vengono eliminati da questo nucleo i progetti contrassegnati con i numeri 6, 42 e 47, per i cui autori, F.G. Settimio Giampietri, Manfredo Emanuele Manfredi e Giulio Magni, venivano proposti singoli compensi di e attestati di menzione onorevole. Sempre nelle stessa seduta, con difforme votazione, venivano assegnati i premi ai progetti vincitori ex aequo: quelli contrassegnati con i numeri 2 (di Luigi Broggi con Giuseppe Sommaruga), 31 (di Pier Paolo Quaglia con Benvenuti) e 37 (di Ernesto Basile) approvati all unanimità; quello con il numero 12 (di Gaetano Moretti) con il voto contrario di G. Melisurgo; quello con il numero 33 (di Ristori) con i voti contrari di G. Melisurgo e di L. Schioppa. Sulle vicende relative alla partecipazione di Basile al Secondo Concorso del Parlamento del Regno d Italia si vedano: E. Basile, Progetto per il Palazzo del Parlamento Italiano premiato nel concorso nazionale del 1889, Roma 1890; P. Portoghesi, Progetto per il 2 Concorso per il Palazzo del Parlamento in Roma, 1889, in Ernesto Basile, architetto, cit., p. 44, ill ; E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile, settant anni di architetture.., cit., pp ; E. Sessa, Ernesto Basile. Dall eclettismo classicista al modernismo, cit., pp ; Idem, L ampliamento di Montecitorio, cit., pp N.G. Leone, Gli ultimi acuti dell Ottocento nell architettura dell Esposizione, cit., pp.10-15; E. Mauro, Eclettismo e normativa nei padiglioni di Ernesto Basile, cit., pp ; Idem, Palermo IV Esposizione Nazionale Italiana, cit., pp Il documento del 1897 e la lettera del 1898, quest ultima con allegato il foglio con conteggi e schizzi per alcuni arredi (fra cui una poltroncina simile ad un modello di G. Serrurier-Bovy, pubblicata proprio nel 1898 in «Dekorative Kunst»), sono conservati presso l Archivio Eredi Basile, Palermo. Si veda G. Pirrone, Studi e schizzi di Ernesto Basile, cit., ill. 17, pp , Ignazio Florio (Palermo, ) e la consorte Franca Jacona Notarbartolo contessa di San Giuliano (Palermo 1873-Migliorino Pisano 1950), in seconda battuta coadiuvati dal fratello di lui, Vincenzo, già dalla metà degli anni Novanta del XIX secolo miravano a conseguire un immagine modernamente propositiva, e non più semplice mente aggiornata, del loro manifestarsi nel contesto dell alta società internazionale come ecce zionale fenomeno emergente. Ignazio e Franca Florio sono dotati, oltre che di physique du rôle, e di grande charme, di gusto raffinato, di una buona cultura letteraria e professano, con grande munificenza, il ruolo di filantropi unitamente a quello di mecenati. Franca Florio, che nel 1902 è nominata Dama di Palazzo della regina Elena, è una delle celebri bellezze dell epoca tramandateci dai dipinti di Giovanni Boldini con intensa immagine di voluttuosa eleganza. Soggetto ideale per molti altri artisti della Belle Époque, Franca Florio è ritratta, sullo scorcio del XIX secolo, da Ettore De Maria con espressione languida ed evanescente, mentre Pietro Canonica, più tardi, la immortala con un busto in marmo, secondo una più oleografica versione di regale sobrietà, ma con avvenente e matura sensualità matronale. Personaggi simbolo, Ignazio e Franca colmano nel breve arco di tempo di un ventennio quel vuoto di una corte cittadina da sempre rimpianta da una città affetta, a partire dalla Restaurazione, dalla sindrome di capitale declassata. Il loro imporsi come esportatori di uno stile di vita, riflesso mondano dell inversione di tendenza che afferma la Sicilia come esportatrice di prodotti lavorati e non più di sole materie prime e prodotti agricoli, fu fonte di orgoglio e incentivo per l opinione pubblica. Sulle vicende della famiglia Florio si vedano: R. Giuffrida, R. Lentini, L età dei Florio, cit.; A. Pomar, Donna Franca Florio, Firenze 1985.

125 Ordinamenti e codici nei registri della modernità E. Mauro, Dagli appunti di Ernesto Basile, in G.Pirrone, Palermo, una capitale, cit. pp G. Pirrone, E. Sessa, Mitologie, modernismi e simbolismi nell Isola del Fuoco, in R. Bossaglia (a cura di), Stile e struttura della città termale, atti del Convegno Internazionale di San Pellegrino 1981, Bergamo 1985, pp ; E. Sessa, Il diorama simbolico del Salone degli Specchi di Villa Igiea: alle origini del Liberty italiano, in C. Quartarone, E. Sessa, E. Mauro (a cura di), op. cit., pp Ignazio Florio è il primogenito dell omonimo banchiere e armatore Ignazio senior (Palermo, 16 dicembre maggio 1891) artefice nel 1881 della fusione della propria società di navigazione, ereditata dal padre Vincenzo (Bagnara Calabra Palermo 1868), con la prestigiosa società Rubattino di Genova. Un operazione che, dando vita alla potente Società Generale Italiana di Navigazione (poi Navigazione Generale Italiana, N.G.I.), salva la Rubattino dal fallimento e assicura a Palermo una trentennale prosperità nel settore della marina mercantile (è con le navi dei Florio che si effettuano anche i trasporti delle truppe per le prime spedizioni coloniali) e una sorta di monopolio dei servizi marittimi convenzionati. Insieme al fratello minore Vincenzo, Ignazio jr. eredita un impero economico e produttivo estremamente diversificato ed articolato il cui salto di qualità si era verificato nel 1840 quando, a seguito della fortunata azione liberistica di intellettuali e imprenditori palermitani contro il monopolio del pacchetto di Napoli, si pongono le basi per l avventura armatoriale siciliana della seconda metà del secolo. Questa è inizialmente condotta in tandem con i Whitaker, famiglia anglosiciliana di industriali eredi degli Ingham (che insieme ai Woodhouse avevano lanciato su scala industriale la produzione e l esportazione del vino Marsala in sostituzione del Porto, irreperibile per le cantine e le mense aristocratiche di Inghilterra, degli Stati del sud della nuova repubblica federale americana e dell ultima edizione borbonica dell antico regno di Sicilia durante le guerre napoleoniche). Ma presto i Florio assumono un inedito ruolo trainante che finirà per coinvolgere una consistente aliquota di famiglie aristocratiche palermitane e di nascenti casati di imprenditori siciliani in una rinascita economico-produttiva senza precedenti. Su questi aspetti, fra le testimoinanze dell epoca, si vedano: F. Pollaci Nuccio, L Esposizione Nazionale e le sue adiacenze, Palermo 1892; Palermo. L Esposizione Nazionale del , Milano 1892; F. Corrao, La città di Palermo dal 1860 al 1910, in Palermo e la Conca d Oro, atti del VII Congresso Geografico Italiano, Palermo 1911, pp Si veda E. Mauro, Il Villino Florio di Ernesto Basile, cit. pp , E. Sessa, I disegni di progetto di Ernesto Basile per i palazzi di Palermo, cit., pp Si vedano: E. Sessa, Mobili e arredi di Ernesto Basile nella produzione Ducrot, cit. pp , 32-39, 201; S. Troisi, I Florio e la cultura artistica in Sicilia tra Ottocento e Novecento, cit., pp. 105, ; E. Sessa, Il villino Florio, in G. Pirrone, Palermo, una capitale, cit., pp ; E. Mauro, Il Villino Florio di Ernesto Basile, cit. pp Il disegno mostra similitudini grafiche con alcuni degli elaborati di quei progetti, compresi fra il 1899 e il 1902 (Villa Igiea, Villino Florio, cappella Nicosia, cappella Lanza di Scalea, cappella Guarnaschelli, tomba Raccuglia, casa Lentini, palazzina Vanoni), dei quali è accertata la presentazione alla manifestazione torinese. Questi particolari elaborati grafici acquarellati (tavola con prospetto, sezione e piante del Villino Florio; alzato parziale del fronte ovest del Villino Florio; alzato parziale della seconda casa Utveggio; veduta prospettica della cappella Lanza di Scalea e, probabilmente, anche la veduta prospettica panoramica del complesso del Grand Hotel Villa Igiea, pubblicata in L Edilizia Moderna, X, V, maggio1901, tav. XXIV) formano un nucleo a parte nel corpus dei disegni di Basile, distinguendosi, per il carattere grafico accentuatamente comunicativo, anche dagli altri esempi non particolarmente numerosi di disegni acquarellati (fra cui quelli per i vari concorsi per il Palazzo di Giustizia e per il Palazzo del Parlamento a Roma e per alcuni progetti del suo primo periodo quali casa Orioles, Ossario di Calatafimi, Esposizione Nazionale di Palermo del , palazzo del principe Deliella e villa Bordonaro). 29 Per una storia della fabbrica di mobili Golia-Ducrot si veda E. Sessa, Ducrot. Mobili e arti decorative, Palermo Si veda A. Alfano, La produzione della ditta Ducrot alle esposizioni internazionali, in Liberty a Palermo. Bilancio di studi sul liberty, cit., pp Sui rapporti fra classe professionale e mondo ar tistico palermitani tra Ottocento e Novecento si vedano i saggi di E. Di Stefano e di E. Mauro in, Palermo 1900, cit., pp , Per notizie e indicazioni bibliografiche sui profes sionisti attivi a Palermo e in Sicilia fra Ottocento e Novecento si veda L. Sarullo, Dizionario degli Artisti Siciliani. Architettura, cit., alle voci. 33 Per un quadro esaustivo delle attività dei Florio, oltre ai molteplici e approfonditi studi di R. Lentini si veda S. Candela, I Florio, Palermo Su questo argomento, e non solo in relazione ad Ernesto Basile, si vedano: A. Brigaglia, G. Masotto, Il Circolo Matematico di Palermo, Bari 1982; D. De Masi, Un network internazionale nella Sicilia liberty. Il Circolo Matematico di Palermo, in D. De Masi (a cura di), L emozione e la regola. I gruppi creativi, in Europa dal 1850 al 1950, Roma-Bari 1989, pp

126 126 Ettore Sessa 35 Per la conoscenza delle vicende del villino Basile e del relativo repertorio iconografico documentario (disegni autografi e fotografie d epoca) oltre che per un panorama della sua fortuna storico-critica si vedano: Villino Basile in Palermo, arch. Ernesto Basile, in Memorie di Architettura Pratica, II, I, 1910, p. 3, tavv. I, II; Villino Basile, in «Per l Arte», II, 12, 1910, ill. p. 143; G. Pirrone, Architettura del XX secolo in Italia: Palermo, cit., pp ; P. Portoghesi, Il linguaggio di Ernesto Basile, e Palermo, villino Basile, in Ernesto Basile, architetto, cit., pp. 13, 14, ; G. Pirrone, Villino Basile.., cit. ; E. Bairati, Ernesto Basile, Villino Basile, in E. Bairati, D. Riva, Il Liberty in Italia, Roma-Bari 1985, pp ; E. Rizzo, M.C. Sirchia, Sicilia Liberty, Palermo 1986, pp. 17, 58, 59; G. Pirrone, E. Sessa, Via Siracusa 15, angolo via Villafranca. Villino Ida-Basile, in R. Bossaglia (a cura di), Archivi del Liberty italiano. Architettura, Milano 1987, pp ; E. Sessa, La vicenda del Liberty, in V. Magnago Lampugnani, V. Savi (a cura di), Le città immaginate. Un viaggio in Italia, catalogo della XVII Triennale di Milano, Milano 1987, pp ; G. Pirrone, Il villino Ida, in G. Pirrone, Palermo, una capitale..., cit., pp ; M. A. Spadaro, Villino Ida, in C. De Seta, M. A. Spadaro, S. Troisi (a cura di), Palermo città d arte. Guida ai monumenti di Palermo e Monreale, Palermo 1998, p. 347; E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile. Settant anni di architetture, cit., pp. 31, 33, 34, , 288; G. Lo Tennero, Casa Basile, via Siracusa, Palermo, in E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Ernesto Basile a Montecitorio, cit., pp ; E. Sessa, Ernesto Basile. Dall eclettismo classicista al modernismo, cit., pp ; C. Zanlungo, Ernesto Basile, in G. Postiglione (a cura di), One hundred houses for one hundred european architects of the twentieth century, Madrid 2004, pp Per il quartiere del Firriato dei Villafranca e per le vicende urbanistiche di Palermo nei primi cinquant anni di unità d Italia si veda S. M. Inzerillo, Urbanistica e società negli ultimi duecento anni a Palermo, Quaderno dell Istituto di Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Facoltà di Architettura di Palermo, Palermo 1981, pp Su quest area nel 1909 verrà costruita la neomoresca villa Bonanno, su progetto di Giovani Tamburello. Si vedano: A. M. Schmidt, Dalla memoria al progetto: Palermo 1900, cit., pp ; Palermo dall archivio di Dante Cappellani, Palermo 1989, pp ; M. Collura, Il castello Utveggio. Storia di un impresa, Palermo 1991, pp Per le biografie e le indicazioni bibliografiche relative agli artisti del cenacolo di Basile si vedano le singole voci in L. Sarullo, Dizionario degli artisti siciliani. Pittura, vol. II, Novecento editrice, Palermo Su questa definizione di Basile si vedano (anche perché ne hanno riportato e commentato il contenuto, citando la fonte): L.V. Masini, L Art Nouveau, in Skema, 8/9, 1972, p. 31; G. Pirrone, Villino Basile, Palermo, cit., p.20; E. Bairati, Ernesto Basile, Villino Basile, cit., p Per il dibattito filosofico presso i circoli intellettuali palermitani nei primi decenni del XX secolo si vedano: G. M. Sciacca, La filosofia in Sicilia dal 1870 al 1950, appendice in V. Di Giovanni, Storia della Filosofia in Sicilia, Palermo 1873, rist. Palermo 1985, vol. II, pp ; S. Caramella, IL pensiero filosofico in Sicilia, Caltanissetta-Roma 1995, pp Fra le tante espressioni più visibili, anche se non necessariamente concludenti, della diffusa volontà di modernizzazione manifestatasi presso gli ambienti più progressisti della classe imprenditoriale e di quella professionale di Palermo, del periodo a cavallo fra i due secoli, ha un posto di primo piano l Associazione Siciliana per il bene economico che, costituita nel luglio 1895, su iniziativa di Giuseppe Lanza conte di Mazzarino, si poneva come obbiettivi la promozione di migliori condizioni di vita per i ceti meno abbienti e di iniziative volte al progresso della società palermitana. Particolarmente impegnata in campo sanitario l associazione puntava anche alla promozione dell immagine della Sicilia in ambito internazionale. Nel quadro di questo rilancio rientrano: la riscoperta della vocazione di stazione climatica, al centro del Mediterraneo; l istituzione nel 1906 delle Feste primaverili e sportive palermitane (un ciclo di manifestazioni con alcune recuperate dalla tradizione, come il Corso dei fiori, la Festa di mezza Quaresima, le esposizioni d arte, la Mostra dei fiori, la Festa della Zagara e le corse ippiche all ippodromo del parco della Real Favorita, altre innovative come le gare di golf, gli incontri di foot-ball, gli incontri di tennis, le gare di tiro a volo, le prove di cani da caccia selezionati, le feste campestri, le gare motonautiche, le esibizioni aviatorie, le gare automobilistiche, le competizioni pirotecniche, ecc.); la promozione di nuove imprese produttive; i programmi di miglioramento della viabilità e delle infrastrutture portuali; le iniziative umanitario-filantropiche; le azioni di rivalutazione del patrimonio storico-monumentale siciliano; la programmazione di un potenziamento delle strutture alberghiere e di quelle di intrattenimento mondano, ludico e ginnico. Sulla storia dell Associazione Siciliana per il bene economico si veda R. Lentini, L Associazione culturale di Palazzo Mazzarino, relazione presentata al convegno Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile. Settant anni di architetture. I disegni restaurati della Dotazione Basile, Palazzo Comitini Palazzo Larderia, maggio Per le cronache dei quotidiani locali (e in particolar modo del Giornale di Sicilia ) la Sicilia sul finire del XIX secolo e nei primi anni del Novecento era la terza regione d Italia per numero di associazioni operaie (sia di orientamento socialista sia di estrazione cattolica popolare). L attivismo sindacale di Giuseppe De Felice Giuffirda e l impegno sociale di Luigi Sturzo sono

127 Ordinamenti e codici nei registri della modernità 127 aspetti significativi, e non dello steso segno, di un clima politico consapevole e tutt altro che rassegnato, almeno fino all avvento del fascismo, anche se non esteso all intera classe di lavoratori siciliani e più diffuso nella parte orientale dell isola o in quelle aree occidentali con consistenti concentramenti produttivi (Palermo, Marsala, Termini Imerese, Trapani, Licata e solo in parte le zone della regione solfifera ). 43 Per l interpretazione dei repertori decorativi degli arredi della stanza da pranzo in quercia si veda G. Pirrone, Villino Basile, Palermo, cit., pp E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile. Settant anni di architetture, cit., pp Si vedano: A. Zalapì, Dimore di Sicilia, Arsenale Editrice, Palermo 1998, pp ; E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista Filippo ed Ernesto Basile. Settant anni di architetture, cit., pp ; E. Sessa, Ernesto Basile, cit., pp Archivio Storico del Comune di Palermo, 3/5/33, LL.PP La consegna nel febbraio del 1903 del progetto di massima per il Palazzo dell Aula dei Deputati a Montecitorio (celermente approvato dal Consiglio dei Ministri) è forse da individuare come uno degli inneschi principali di quel processo che nel giro di pochi mesi avrebbe portato alla posa della prima pietra del villino Basile. L approvazione finale del progetto di Basile da parte della Camera dei Deputati sarebbe arrivata solamente nel febbraio del 1904, a cantiere del villino Basile oramai piuttosto avanzato; ma è lecito individuare nella precedente delibera di approvazione del Consiglio dei Ministri l atto ufficiale più significativo dell iter amministrativo relativo alla realizzazione dell ampliamento del Palazzo di Montecitorio. Si veda E. Mauro, La nuova fabbrica del Palazzo Montecitorio progettata da Ernesto Basile, in E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Ernesto Basile a Montecitorio e i disegni restaurati della Dotazione Basile, cit., pp. 96, 98. Nei cinque anni che precedono l incarico di Montecitorio Basile vive la sua più intensa stagione professionale, con una notevole quantità di incarichi, molti dei quali particolarmente impegnativi (è il periodo d oro delle commesse da parte della famiglia Florio e delle famiglie palermitane più in vista). Si vedano: P. Portoghesi, Catalogo delle opere, in Ernesto Basile, architetto, cit., pp , 264; E. Sessa, Ernesto Basile, cit., pp Il bozzetto acquarellato del progetto di N. Mineo e di S. Gregorietti fa parte della Collezione Paladino, Palermo. Si veda: A. M. Ruta, Il mestiere dell armonia, in A. Ruta, G. Valdini, V. Mancuso, Salvatore Gregorietti. Un atelier d arte nella Sicila tra 800 e 900, Skira editore, Milano 1998, p P. Portoghesi, Il linguaggio di Ernesto Basile, in Ernesto Basile, architetto, cit., p Quella dei bordi rimarcati è una caratteristica ricorrente negli apparati decorativi pittorici delle opere di Basile, eseguiti prevalentemente su sua ideazione da Giuseppe Enea e da Salvatore Gregorietti; non fa eccezione casa Basile dove, oltre alle piastrelle nel pannello del portale, le rimarcature dei bordi sono una costante delle piastrelle policrome dei fregi (sia di quelle in ceramica degli esterni sia di quelle in pasta di vetro degli interni), e ricorrono anche in alcune delle pitture decorative degli interni) G. Pirrone, Villino Basile, Palermo, cit., pp. 8, Il disegno, a china su carta da lucido incollata al margine inferiore sinistro del foglio di carta da lucido con l alzato a china del prospetto su via Siracusa della seconda versione di progetto, fa parte di una serie di studi preparatori (G. Pirrone, Villino Basile, Palermo, cit., p 71). 52 Il primo tentativo, a tutt oggi conosciuto, di interpretazione scientifica del motto riportato nella lunetta del portale della casa-studio di Ernesto Basile è contenuto nella breve e incisiva monografia su questa opera scritta da Gianni Pirrone e pubblicata nel 1981, in seguito al rinnovato interesse per l attività progettuale di Basile suscitato dalle mostre della Biennale di Venezia del 1980 (Ernesto Basile, architetto) e della Civica Galleria d Arte Moderna di Palermo del 1981 (Palermo 1900). 53 G. Pirrone, Villino Basile, Palermo, cit., p Nel 1901, il secondo palazzo Utveggio, con il suo impaginato di partiti architettonici delimitati da paraste in falso (sull alta fascia basamentale) e svettate al di sopra del cornicione segmentato e del muro d attico, rappresenta il punto di arrivo di questa ricerca, per la quale l imitazione del paramento murario lapideo non è in nessun modo messa in discussione. Anzi proprio il palazzo Utveggio era stato uno dei primi esempi di applicazione del nuovo Intonaco Speciale Li Vigni che, brevettato nel 1901 dai fratelli Francesco ed Antonio Li Vigni titolari dell omonima impresa, avrebbe permesso la definizione uniforme dei rivestimenti imitativi. Grazie alle proprietà di rapida evaporazione, di maggiore aderenza dei vari strati, di minor spessore e all eccezionale versatilità di stesura e di fissaggio omogeneo di una patina a pigmentazione naturale (a secondo del tipo di pietra da rivestimento desiderata) questo intonaco garantiva quella possibilità di uniformità cromatica, fra opera muraria e ornato, che ben si addiceva all immagine di coesione materica propria del modellato architettonico Liberty. Basile, che non manca di attestare ufficialmente le qualità applicative di questo tipo di intonaco imitativo (i suoi attestati, unitamente a quelli di alcuni fra i più autorevoli professionisti siciliani, verranno riportati nell opuscolo pubblicitario dell impresa Li Vigni, stampato a Palermo dalla tipografia Sciarrino nel 1909), a maggior ragione si rivolge ai fratelli Li Vigni per il trattamento ad intonaco bianco sia del villino Fassini che della sua casa; più che mai in queste opere, la cui immateriale

128 128 Ettore Sessa qualità formale doveva risiedere nella calibratura di rapporti cadenzati fra sporgenze accennate e lievi rientranze, la messa in opera del rivestimento doveva assumere un valore di pelle. Si veda P. Portoghesi, Catalogo delle opere, in Ernesto Basile, architetto, cit., pp , 150, Per le vicende dei Florio, anche in relazione al loro ruolo di committenti, si vedano: R, Giuffrida, R. Lentini, L età dei Florio, Palermo 1985; S. Candela, op. cit.; L economia dei Florio. Una famiglia di imprenditori borghesi dell 800, Palermo 1990; S. Requirez, Casa Florio, Palermo 1998; A. M. Fundarò, Giuseppe Damiani Almeyda: tre architetture tra cronaca e storia, Palermo 1999, pp. 9-78; E. Mauro, Il Villino Florio, cit.; F. Amendolagine, Villa Igiea, cit.; G. Corselli d Ondes, P. D Amore Lo Bue, Sulle orme dei Florio, Palermo Non è da escludere che le scelte del governo siano ricadute su Basile anche per l intervento di Nunzio Nasi, battagliero deputato progressista di Trapani, di provata fede garibaldina e di sincera affiliazione massonica, oltre che braccio destro di Zanardelli e suo candidato nella successione per la guida del Consiglio dei Ministri. Le particolari modalità seguite nell assegnazione dell incarico innescheranno non poche polemiche, politicamente mirate, dell allora opposizione conservatrice; lo stesso accadrà, del resto, nel caso coevo dell incarico per il monumento a Giuseppe Mazzini, la cui assegnazione ad Ettore Ferrari, già dignitario del Grande Oriente d Italia, solleverà un turbine di rilievi e sospetti. Si veda E. Sessa, Ernesto Basile , cit., pp. 32, Sull iter progettuale e per una ricostruzione analitica delle vicende del cantiere dell Ampliamento di Montecitorio si vedano: F. Borsi et alii, Il Palazzo di Montecitorio, Roma 1967; E. Mauro, La nuova fabbrica del Palazzo Montecitorio progettata da Ernesto Basile, in Ernesto Basile a Montecitorio e i disegni restaurati della Dotazione Basile, cit.; Palazzo Montecitorio. Il palazzo Liberty, cit. 58 T. Sillani, Il nuovo Palazzo del Parlamento italiano, cit., p Concorso per il progetto del Palazzo del Parlamento in Roma. Memoria annessa al progetto dell architetto Ernesto Basile, 30 aprile 1886, ms., p. 24, Fondo Basile, Collezioni Scientifiche, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Palermo. 60 Per le opere di Calandra, Sartorio e Trentacoste a Montecitorio si vedano: Camera dei Deputati, Catalogo delle opere d arte, pittura, scultura, arazzi, Milano 1993; F. Borsi, A. M. Damigella, L. Scardino, L Aula di Montecitorio. Basile, Sartorio, Calandra, Milano Un ampia raccolta documentaria delle opere di Ernesto Basile, oltre che sulla monografia pubblicata nel 1935 da Salvatore Caronia Roberti, è in Ernesto Basile, architetto, cit.; per quanto riguarda le opere palermitane si vedano anche Palermo 1900, cit., e C. De Seta, M. A. Spadaro, S. Troisi, Palermo, città d arte, cit., passim.

129 Archivio Disegni Fondo Basile, Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo Eliana Mauro, Ettore Sessa L Archivio Disegni del Fondo Basile (facente parte delle Collezioni Basile e Ducrot già Dotazione Basile-Ducrot) delle Collezioni Scientifiche del Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Palermo conserva unità documentarie ordinate in 289 unità archivistiche con disegni di vario formato, realizzati con tecniche diversificate (matita, china, inchiostri policromi, acquerelli) e su supporti di diverse dimensioni e tipi (carta da disegno, prevalentemente Fabriano, cartoncino, carta da spolvero, carta da schizzi, tela cerata, carta da lucido e altro ancora), oltre ad una circoscritta aliquota di copie eliografiche, spesso con aggiunte autografe. Le unità archivistiche sono suddivise in due sezioni, una relativa ai progetti di architettura denominata Archivio Disegni Progetti (ADP) e l altra che raccoglie elaborati grafici eterogenei denominata Archivio Disegni Miscellanea (ADM). Nel secondo caso si tratta di studi e schizzi, ma anche di disegni di fantasia, di rilievi, di ridisegni, di soggetti non identificati nonchè alcune tavole composite di progetti. Queste ultime non sono del tutto integrate nella sezione ADP perché facenti parte di un limitato corpus di unità documentarie riunite alla Dotazione Basile solamente nel 2010 (ad inventariazione conclusa), essendo state rinvenute da Francesco Saverio Brancato durante le operazioni di dismissione di quanto rimaneva del Laboratorio Fotografico della vecchia sede di via Maqueda della Facoltà di Architettura di Palermo, verosimilmente lì depositate in origine e pertanto non rintracciate già durante la prima inventariazione redatta da Vincenzo Palazzotto e da Renato Zappulla). Le unità documentarie conservate nelle due sezioni dell Archivio Disegni sono relative alle produzioni grafiche (di progetti e rilievi, ma anche di studi dal vero, disegni di fantasia, ritratti e varie) di Giovan Battista Filippo Basile (Palermo ) del figlio Ernesto Basile (Palermo ) e del figlio di quest ultimo Giovan Battista Filippo junior (Palermo ). La sezione Archivio Disegni Progetti (ADP; acronimo utilizzato per il codice alfanumerico che identifica le unità documentarie che ne fanno parte e che sono state classificate in progressione numerica) comprende 279 unità archivistiche corrispondenti in prevalenza ad altrettanti incarichi di progettazione (in gran parte per opere realizzate; talvolta replicati o per integrazioni, quali arredi, ampliamenti e sopraelevazioni, o per riforme parziali) o di rilievo, oltre ai progetti redatti in occasione delle partecipazioni a concorsi di progettazione. Delle unità documentarie di questa sezione, che copre un arco cronologico compreso fra il 1859 e il 1931, solo 46 (suddivise in 9 unità archivistiche) sono relative all attività di Giovan Battista Filippo Basile e 10 a quella di Giovan Battista Filippo Basile junior (ripartite in 3 unità archivistiche). Le rimanenti unità documentarie sono relative all attività professionale di Ernesto Basile (suddivise in 268 unità archivistiche). In realtà al corpus relativo alla produzione progettuale di Ernesto Basile andrebbero aggiunti alcuni dei 12 disegni (alla parziale stesura dei quali potreb-

130 130 Eliana Mauro, Ettore Sessa be avere partecipato Ernesto) relativi al progetto presentato unitamente al padre al Concorso Nazionale per il Monumento a Vittorio Emanuele II in Roma del (mentre è certa, per questo progetto, la sua elaborazione in assoluta autonomia per il monumento equestre su piedistallo del re). Per altri versi a partire dal disegno relativo alla pianta del piano terra del palazzo da pigione Rutelli-Ajroldi in via Gorizia a Palermo del 1921 (ADP1702), anche se solo per pochi altri elaborati di questo progetto e di quello per la Villa Bruno di Belmonte in contrada Crocevia a Ispica del 1922, compare il timbro rettangolare «Studio Tecnico ed Artistico/ Ingegneri ed Architetti Basile/ Palermo via Siracusa», indizio inequivocabile del coinvolgimento dei figli, Roberto e Giovan Battista Filippo junior, in alcuni incarichi professionali degli ultimi dieci anni di attività (è di questo periodo la maggiore presenza, nei disegni pervenuti, di particolari costruttivi per strutture in conglomerato cementizio armato). La sezione Archivio Disegni Miscellanea (ADM) comprende 10 unità archivistiche (Paesaggi; Vedute urbane; Vedute immaginarie; Ritratti; Animali; Piante; Sculture; Rilievi di architetture; Raccolta; Varie) per un totale di 96 unità documentarie, tutte eseguite a partire dal 1874 da Ernesto Basile (a meno di due unità contenute nella Raccolta). La ricorrente presenza di bolli tondi a inchiostro blu (con numerazione inventariale della Facoltà di Architettura) a margine di un aliquota consistente delle unità documentarie dell Archivio Disegni Progetti e di alcuni fra i disegni dell Archivio Disegni Miscellanea risale alla partecipazione della Dotazione Basile-Ducrot alla realizzazione della mostra Ernesto Basile Architetto della Biennale di Venezia Le date delle unità archivistiche e delle unità documentarie riportate tra parentesi sono attribuite in relazione agli studi finora condotti su Giovan Battista Filippo Basile e su Ernesto Basile Diversi disegni (solitamente su carta da lucido) sono pervenuti in composite serie (nella maggior parte dei casi non appartenenti alla stessa unità archivistica, cioè allo stesso progetto), incollati su controfondi di cartoncino; queste tavole multiple sono composizioni redatte in occasione della partecipazione a concorsi di progettazione oppure, ma nel solo caso di Ernesto Basile, per la partecipazione a mostre di architettura o, ancora, quali selezioni di materiali iconografici per pubblicazioni (come la serie di tavole multiple composte per la pubblicazione delle edizioni Crudo di Torino per un album dei suoi disegni architettonici, con una scelta mirata di elaborati grafici esemplari a diverse scale progettuali tutti relativi al periodo pienamente modernista compreso fra il 1899 e il 1910). Nel Fondo Basile, infine, non sono stati individuati eventuali disegni eseguiti da collaboratori di studio di Ernesto Basile. I più fidati fra loro (e quelli più prossimi alla linea culturale e progettuale del loro maestro fra cui si distinguono, per sincera adesione all impalcato figurale ma non al suo impianto metodologico, Camillo Autore, Salvatore Benfratello, Antonio Lo Bianco, Giovan Battista Santangelo e, solo parzialmente e senza eccedere in coinvolgimenti di alcun genere, Salvatore Caronia Roberti) se pure arrivarono ad approssimarsi alla sua inappuntabile qualità grafica, di agili e controllati tratti a punta di matita (solo eccezionalmente commentati da supporti cromatici), non riescono mai del tutto ad imbrigliare l estro grafico nell imperturbabile logica della misura classica e nell impalpabile rigore matematico secondo quei modi che, pure nel periodo di maggiore partecipazione alla

131 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 131 temperie estetica modernista, distinguono l operare di Ernesto Basile anche sul piano della rappresentazione dell idea progettuale. I lavori di riordino, di inventariazione e di schedatura dell intero patrimonio dei disegni contenuti nelle 289 unità archivistiche del Fondo Basile (oltre alla catalogazione dei 300 disegni soggetti ad intervento di restauro effettuata nel ), tutti curati da Eliana Mauro ed Ettore Sessa, sono stati condotti da tre gruppi di studio, attivi in quattro periodi diversi: dal 1999 al 2002 il gruppo coordinato da Gaetano Rubbino e formato da Tiziana Coste, Nuccia Donato, Giusi Lo Tennero, Valentina Martorana Tusa, Livia Parrino e Roberto Speziale, con la collaborazione di Vitalba Canino, Elisabetta Mangiardi, Eleonora Marrone, Manuela Milone, Maria Luisa Scozzola, Manuela Raimondi; dal 2007 al 2008 il gruppo coordinato da Nuccia Donato e Gaetano Rubbino e formato da Claudia Asaro, Elisa Bono, Valentina Martorana Tusa e Patrizia Miceli, con la collaborazione di Virginia Bonura, Carmelina Drago, Luisa La Colla, Vincenza Maggiore; dal 2010 al 2011 e, poi, nel 2013 il gruppo coordinato da Patrizia Miceli e formato da Loredana Manata, Gaetano Palazzolo, Livia Realmuto, Giovanni Rizzo e Davide Ventimiglia, con la collaborazione (per la realizzazione nel 2013 della Mostra Permanente di una selezione delle unità documentarie dell Archivio Disegni allestita nella Galleria delle Tavole Didattiche dell Edificio 14 di viale delle Scienze a Palermo, Area 1 delle Collezioni Basile e Ducrot) di Davide Borzoee, Maria Antonietta Calì, Federica Cottone, Miriam Garifo, Daniele Di Marzo, Carmelina Drago, Davide Leone, Giuseppe Lo Bocchiaro, Francesca Malleo, Angela Persico, Eugenia Presti e Giuseppe Verde. La redazione finale della schedatura e dei regesti del corpus di disegni conservati nel Fondo Basile (e la relativa determinazione degli indici di classificazione e di collocazione topografica) sono di Eliana Mauro ed Ettore Sessa.

132 Archivio Disegni-Progetti (ADP) Schede e illustrazioni Il numero progressivo in grassetto indica l unità archivistica; il numero progressivo normale, anticipato dalla sigla ADP, indica l unità documentaria. Il repertotrio illustrativo è costituito da una selezione delle unità documentarie conservate nel Fondo. 1 - G.B.F. Basile, Museo Aussetico per Atene, G.B.F.B. 2 G.B.F.B. Museo Aussetico per Atene, 1859, pianta del piano terra, s.g. (1/250), e piante di accrescimento, matita, china e inchiostro rosso e blu su cartoncino, 1208x715 mm, (1859); denominazione del progetto a matita e inchiostro rosso acquerellato, annotazioni, destinazione degli ambienti, legenda a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso e blu. Tavola contrassegnata dal numero I. Museo Aussetico per Atene, 1859, prospettiva, matita, china e acquerello policromo su cartoncino, 666x1300 mm, (1859); denominazione del progetto a matita e inchiostro rosso acquerellato, annotazioni a china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero II. 2 - G.B.F. Basile, Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ) 3 G.B.F.B. 4 G.B.F.B. 5 G.B.F.B. 6 G.B.F.B. 7 G.B.F.B. 8 G.B.F.B. 9 G.B.F.B. 10 G.B.F.B. 11 G.B.F.B. 12 G.B.F.B. 13 G.B.F.B. 14 G.B.F.B. 15 G.B.F.B. 16 G.B.F.B. 17 G.B.F.B. 18 G.B.F.B. 19 G.B.F.B. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, 231x315 mm, s.d, s.t. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in pianta e in alzato del prospetto principale, inchiostro seppia su carta, 139x180 mm, s.d., s.t. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, 78x149 mm, s.d., s.t.; iscrizioni a matita. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in pianta alla quota della prima fila di palchi, matita e inchiostro seppia su carta Marmorato, 314x218 mm, s.d., s.t.; annotazioni, conteggi, costruzione geometrica a matita, destinazione degli ambienti a china, indicazioni progettuali a matita e china. Nel verso: annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in pianta alla quota della prima fila di palchi, inchiostro seppia su carta La Briglia, 208x351 mm, s.d., s.t.; destinazione degli ambienti a inchiostro seppia. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, s.g., 211x300 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a matita. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in pianta e alzato del prospetto principale, matita su carta, 310x212 mm, s.d., s.t. Nel verso: disegno n. ADP19. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, 210x310 mm, s.d., s.t. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, 89x104 mm, s.d., s.t.; iscrizione a matita. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in pianta del vestibolo, matita su carta, 70x116 mm, s.d., s.t. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), alzato del prospetto principale, matita, china e acquerello policromo su cartoncino, 628x943 mm, (1865); nome dell autore a stampa su fascetta di carta, 6x48 mm., incollata in basso a destra Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio del prospetto laterale, matita su carta, 35x65 mm, s.d., s.t. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studi dell impianto, del prospetto principale, del prospetto laterale, matita su carta, s.g., 107x294 mm, s.d., s.t. Incollato su carta Marmorato, 425x312 mm (foglio intero), con i disegni nn. ADP16, ADP17, ADP18. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto laterale, matita su carta, 58x141 mm, s.d., s.t. Incollato su carta Marmorato, 425x312 mm (foglio intero), con i disegni nn. ADP15, ADP17, ADP18. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, 57x82 mm, s.d., s.t. Incollato su carta Marmorato, 425x312 mm (foglio intero), con i disegni nn. ADP15, ADP16, ADP18. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto laterale, matita su carta, 57x99 mm, s.d., s.t. Incollato su carta Marmorato, 425x312 mm (foglio intero), con i disegni nn. ADP15, ADP16, ADP17. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), studio in alzato del prospetto principale, matita su carta, 310x212 mm, s.d., s.t. Nel recto: disegno n. ADP9.

133 Archivio Disegni-Progetti Schede G.B.F.B. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), alzato del prospetto principale, (1/75) e s.m., matita su cartoncino, 777x1340 mm; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore destro e inferiore sinistro a matita. Nel verso: profilo a matita, datato 10 marzo 1867, quotato; denominazione del progetto. 3 - G.B.F. Basile, Carcere mandamentale, Monreale, G.B.F.B. Carcere mandamentale, Monreale, (1865), alzato del prospetto principale e del retroprospetto, (1/66) s.g. e s.m., matita, china e acquerello policromo su cartoncino, 631x908 mm, datato 1865, firmato GBFilippo Basile, Architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola e dei disegni. 4 - G.B.F. Basile, Villino Lauretta, (1870 ca.) 22 G.B.F.B. Villino Lauretta, (1870 ca.), studio del prospetto principale e della pianta, matita su carta, 210x94 mm, (1870 ca.), s.t. Nel verso: conteggi a inchiostro (attr.li a E. Basile) 5 - G.B.F. Basile, Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ; G.B.F.B. 24 G.B.F.B. 25 G.B.F.B. 26 G.B.F.B. 27 G.B.F.B. 28 G.B.F.B. Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), pianta del primo ordine di palchi, matita, china su carta telata, 964x1011 mm, s.d., quotato; indicazioni progettuali a china. Concorso per il Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo. ( ), schema in pianta del primo ordine di palchi con esplosi, matita e inchiostro seppia su carta La Briglia, s.g., 216x318 mm, s.d.; indicazioni progettuali a matita e china, schizzo della platea al margine superiore destro a matita. Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), pianta del piano nobile, 1/500 e s.g., china su cartoncino, 540x378 mm, s.d., s.t.; nota (7x124 mm), denominazione del progetto (10x95 mm), intitolazione della tavola (8x43 mm), legenda (139x55 mm) stampate su fascette di carta e incollate, indicazioni progettuali a china. Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), sezione longitudinale, 1/200, copia cianografica, 488x758 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal numero IV e da allegato B. Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), sezione trasversale, 1/200, copia cianografica, 478x 676 mm, s.d.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal numero V, e allegato B. Teatro Massimo Vittorio Emanuele II, piazza G. Verdi, Palermo, ( ), sezione trasversale, variante, 1/150 e s.m., matita, china e inchiostro rosso su carta telata, 946x894 mm, s.d.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a china. 6- G.B.F. Basile, Sezione Italiana nella Galleria di Arti e Industrie dell Esposizione Universale di Parigi del 1878, Campo di Marte, Parigi, G.B.F.B. Sezione Italiana nella Galleria di Arti e Industrie dell Esposizione Universale di Parigi del 1878, Campo di Marte, Parigi, ( ), veduta del prospetto principale, matita e acquerello policromo su cartoncino, 770x1335 mm, (1878), s.t. 7 - G.B.F. Basile ed E. Basile, Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato del fronte principale, (1/75), matita su cartoncino, 1202x772 mm, s.d., s.t.; iscrizione a matita. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , prospettiva, matita su cartoncino, 836x1059 mm, s.d.; denominazione del progetto, indicazione progettuale a matita. Nel verso: annotazione a matita. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , particolare dell arco, 10 cm per metro, china e acquerello su cartoncino, 1260x1555 mm, (1881), s.t.; annotazioni a matita (denominazione del progetto ed Ernesto Basile eseguì); scala metrica su fascetta di cartoncino, 20x98 mm, incollata al margine inferiore sinistro; supporto incompleto. Tra i frammenti incollati sul supporto di restauro: nomi degli autori Giovan Battista Filippo Basile - Ernesto Basile architetti, Palermo a stampa su cartoncino, 40x210 mm, già incollato al margine inferiore destro. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato parziale e profilo dell intradosso dell arco trionfale, 50 mm per metro, matita su cartoncino, 370x452 mm, datato 26 febbraio 1881, s.t.; annotazione a matita, scala metrica su fascetta di cartoncino incollata al margine inferiore sinistro. Incollato su controfondo di cartoncino, 728x923 mm, con i disegni nn. ADP34, ADP35, ADP36. Nel verso: annotazione a matita. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato della base dei piloni, (1/20), matita su cartoncino, 332x452 mm, (1881); intitolazione del disegno a matita, denominazione del progetto su fascetta di carta, 10x209 mm, incollata in alto al centro (a metà con il n. ADP36). Incollato su controfondo di cartoncino, 728x923 mm, con i disegni nn. ADP33, ADP35, ADP36. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato della soluzione d angolo del muro d attico, (1/20), matita su cartoncino, 370x452 mm, (1881); nomi degli autori Giovan Battista Filippo Basile - Ernesto Basile / Architetti / Palermo a stampa su cartoncino, 39x208 mm, incollato al margine inferiore destro. Incollato su controfondo di cartoncino, 728x923 mm, con i disegni nn. ADP33, ADP34, ADP36.

134 134 Archivio Disegni-Progetti Schede G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. G.B.F.B. E. B. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , trofei dei pennacchi della cupola, (1/20), matita su cartoncino, 332x452 mm, (1881); intitolazione della tavola a matita, denominazione del progetto su fascetta di carta, 10x209 mm, incollata in alto al centro (a metà con il n. ADP34). Incollato su controfondo di cartoncino, 728x923 mm, con i disegni nn. ADP33, ADP34, ADP35. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato e profilo del bastone alla quota d imposta, proiezione e profilo della volta, (1/10), matita su cartoncino, 377x481 mm, datato 2 marzo 1881, s.t.; annotazioni a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 832x1336 mm, con i disegni nn. ADP38, ADP39, ADP40, ADP41. Nel verso: annotazioni a matita. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , capitello del piedritto, (1/10), matita su cartoncino, 378x485 mm, (1881), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 832x1336 mm, con i disegni nn. ADP37, ADP39, ADP40, ADP41. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato parziale della ghiera dell arco, (1/10), matita su cartoncino, 358x485 mm, datato 15 marzo 1881, s.t.; annotazioni a matita, nomi degli autori Giovan Battista Filippo Basile - Ernesto Basile / Architetti a stampa su cartoncino, 24x210 mm, incollato al margine inferiore destro. Incollato su controfondo di cartoncino, 832x1336 mm, con i disegni nn. ADP37, ADP38, ADP40, ADP41. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato della ghirlanda dei timpani, (1/10), matita su cartoncino, 490x370 mm, datato 19 marzo 1881, s.t.; annotazioni a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 832x1336 mm, con i disegni nn. ADP37, ADP38, ADP39, ADP41. Primo concorso internazionale per il monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, , alzato d angolo della cornice di coronamento, (1/10), matita su cartoncino, 354x481 mm, datato 4 marzo 1881, s.t.; annotazioni a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 832x1336 mm, con i disegni nn. ADP37,ADP38, ADP39, ADP G.B.F. Basile, Villino Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, ( ) 42 G.B.F.B. 43 G.B.F.B. Villino Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, ( ), alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta telata, 278x350 mm, ( ), s.t. Villino Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, ( ), sezione trasversale, (1/100), matita su carta Fabriano, 311x214 mm, ( ), s.t., quotato. 9 - G.B.F. Basile, Verifica statica di un piedritto della Cappella Palatina di Palermo, (1889) 44 G.B.F.B. 45 G.B.F.B. 46 G.B.F.B. Verifica statica di un piedritto della Cappella Palatina di Palermo, (1889), schizzo in alzato e in sezione orizzontale della colonna e del piedritto lesionato, penna seppia su carta dell ultima pagina della relazione di studio delle forze agenti, 311x211, s.d., s.t. Verifica statica di un piedritto della Cappella Palatina di Palermo, (1889), tavola del calcolo delle spinte sul grande arco con grafico delle forze su sezione longitudinale del piedritto, inchiostro seppia e matita su cartoncino, 434x697 mm, s.d.; intitolazione dei calcoli e del disegno. Verifica statica di un piedritto della Cappella Palatina di Palermo, (1889), tavola del calcolo delle spinte sul piccolo arco con grafico delle forze su sezione trasversale del piedritto e grafico delle risultanti, inchiostro seppia e matita su cartoncino, 436x701 mm, s.d.; intitolazione dei calcoli e dei disegni E. Basile, Opere di finitura e completamento della casa di famiglia, Santa Flavia (Pa), E. B. Opere di finitura e completamento della casa di famiglia, Santa Flavia (Pa), 1878, alzato del prospetto principale, (1/25), matita su carta, 610x506 mm, (1878), denominazione del progetto a matita E. Basile, Studio del modello di Pietro Costa per il concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II in Torino, E. B. Studio del modello di Pietro Costa per il concorso per il monumento a Vittorio Emanuele II in Torino, 1879, pianta e alzato, matita su carta, 104x154 mm, 1879, s.t.; schizzo al margine superiore destro. Nel verso: annotazioni a matita. 12- E. Basile, Arredo dell area di pertinenza della casa di famiglia, Santa Flavia (Pa), (1880 ca.) 49 E. B. Arredo dell area di pertinenza della casa di famiglia, Santa Flavia (Pa), (1880 ca.), alzato parziale della parete del muro di confine, alzato e pianta di pilastrino del pergolato, 1/20, matita su carta Fabriano, 268x393 mm, (1880 ca.), s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. 50 E. B. Arredo dell area di pertinenza della casa di famiglia, Santa Flavia (Pa), (1880 ca.), veduta prospettica, matita e acquerello policromo su carta, 368x267 mm, s.d., s.t. 51 E. B. Arredo dell area di pertinenza della casa di famiglia, Santa Flavia (Pa), (1880 ca.), terrazza con panorama, matita e acquerello policromo su carta, 267x368 mm, s.d., s.t.

135 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Casa Basile, via della Libertà, Palermo, E. B. Casa Basile, via della Libertà, Palermo, 1881, studi per la finestra dell ultima elevazione, matita su cartoncino, 164x220 mm, (1881), s.t. 53 E. B. 54 E.B. Casa Basile, via della Libertà, Palermo, 1881, alzato del prospetto sulla via della Libertà, 2 cent. per metro, matita su cartoncino, 550x848 mm, datato 11 novembre 1881; intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via della Libertà, Palermo, 1881, alzato del prospetto sulla via della Libertà, 2 cent. per metro, matita su cartoncino, 510x848 mm, datato 18 novembre 1881; intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, E.B. 56 E.B. 57 E.B. 58 E.B. 59 E.B. 60 E.B. 61 E.B. Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, studio della pianta del piano terra, (1/420), porzione dell arco, profilo del basamento e del capitello d ingresso, matita su carta da lettere, 270x209 mm, (1882), s.t., quotato; conteggi a matita. Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, studio della parte mediana del prospetto principale, matita su carta da lettere, 210x134 mm, (1882), s.t. Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, particolare della trifora della campata centrale della seconda elevazione, china su carta, 106x75 mm, (1882), s.t. Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, particolari della colonna della campata centrale della seconda elevazione, dei pannelli decorativi, della modanatura e del profilo del coronamento, matita su carta, 211x309 mm, (1882), s.t.; conteggi, schizzi al margine a matita. Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, particolari della colonna della campata centrale della seconda elevazione, matita su carta da lettere, 209x269 mm, (1882), s.t.; schizzi al margine a matita. Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, alzato del prospetto principale, matita su cartoncino, 267x357 mm, datato Roma 15 giugno 1882, siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Orioles, via della Libertà, Palermo, 1882, alzato del prospetto principale, (1/200), piano terra e primo piano, china e acquerello policromo su cartoncino, 1150x1494 mm, (1882); denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, legende a china E. Basile, Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, E.B. 63 E.B. 64 E.B. 65 E.B. 66 E.B. 67 E.B. 68 E.B. 69 E.B. 70 E.B. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, studio della pianta del piano terra, (1/500), matita, china, pastello rosso e blu su carta millimetrata, 331x377 mm, (1884), s.t.; annotazione a china, indicazioni progettuali a china e pastello rosso e blu. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, studio della pianta del piano terra, s.m. (1/500), matita, china, pastello rosso e blu su carta millimetrata, 320x416 mm, (1884), s.t.; annotazioni a china, conteggi a matita, indicazioni progettuali, legenda a china e pastello rosso e blu. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, studio della pianta del primo piano, (1/500) s.m., china, pastello rosso e blu su carta da lucido, 314x391 mm, (1884), s.t.; annotazioni, denominazione del progetto a china, indicazioni progettuali, legenda a china e pastello rosso e blu. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, pianta del piano semicantinato, 1/200, china e acquerello policromo su cartoncino, 801x1101 mm, (1884), firmato Ernesto Basile, s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a matita, china e acquerello policromo, legenda a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, pianta del piano terra, (1/200), china, inchiostro seppia, blu, rosso e acquerello azzurro su cartoncino, 719x1095 mm, (1884), s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a matita, china, inchiostro seppia, rosso e blu, legende a china, firmato Ernesto Basile su fascetta di cartoncino, 16x66 mm, incollata nel margine inferiore sinistro. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, pianta del piano ammezzato, 1/200, china, inchiostro rosso e acquerello policromo su cartoncino, 794x1114 mm, (1884), firmato Ernesto Basile, s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, pianta del primo piano, (1/200), matita, china, inchiostro rosso e acquerello policromo su cartoncino, 815x1107 mm, (1884), firmato Ernesto Basile, s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a matita, china, inchiostro rosso e acquerello policromo, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, pianta del secondo piano, 1/200, matita, china, inchiostro rosso e acquerello policromo su cartoncino, 817x1111 mm, (1884), firmato Ernesto Basile, s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato del prospetto principale, (1/100), china e acquerello monocromo su cartoncino, 644x1178 mm, datato Roma 1884, firmato Ernesto Basile, architetto, s.t.

136 136 Archivio Disegni-Progetti Schede 71 E.B. 72 E.B. 73 E.B. 74 E.B. 75 E.B. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato del prospetto principale, stampa fotografica color seppia del n. ADP70, 262x689 mm, incollata su cartoncino, 337x747 mm. Incollati su controfondo di cartoncino (punzonatura g.ninci ), 371x749 mm, firmato Ernesto Basile, Arch.to; denominazione del progetto a china. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato del prospetto laterale, (1/100), matita e china su cartoncino, 587x1380 mm, (1884), firmato Ernesto Basile; annotazioni a china. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, sezione longitudinale, (1/100), china e acquerello monocromo su cartoncino, 607x1423 mm, (1884), s.t.; annotazioni a matita, firma Ernesto Basile su fascetta di cartoncino, 20x72 mm, incollata nel margine inferiore sinistro. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, sezione trasversale parziale, (1/100), matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 435x730 mm, (1884), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, schizzo prospettico, china su carta, 104x110 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Nel verso: annotazione a matita. 76 E.B. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, schizzo prospettico di una corte interna, china su carta, 220x321 mm, (1884), s.t. 77 E.B. 78 E.B. 79 E.B. 80 E.B. 81 E.B. 82 E.B. 83 E.B. 84 E.B. 85 E.B. 86 E.B. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, prospettiva d insieme, china su cartoncino, 467x561 mm, (1884), firmato Ernesto Basile arch.to, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, studio in alzato del bracciale portatorcia del primo piano, matita e china su carta, 30x48 mm, (1884), s.t. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato della soluzione d angolo della cornice di coronamento, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x266 mm, (1884), firmato E. Basile, s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP80, ADP81, ADP82, ADP83, ADP84, ADP85, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato della base dell ordine del prospetto principale, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x267 mm, (1884), firmato Ernesto Basile, s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP79, ADP81, ADP82, ADP83, ADP84, ADP85, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato parziale della finestra del secondo piano, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x266 mm, (1884), firmato E. Basile, s.t., intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP79, ADP80, ADP82, ADP83, ADP84, ADP85, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato del capitello dell ordine del prospetto principale, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x266 mm, (1884), firmato Ernesto Basile, s.t., intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP79, ADP80, ADP81, ADP83, ADP84, ADP85, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato parziale di una finestra del piano terra, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x268 mm, (1884), firmato E. Basile, s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147mm, con i disegni nn. ADP79, ADP80, ADP81, ADP82, ADP84, ADP85, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato della soluzione d angolo del coronamento in corrispondenza delle torri, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x266 mm, (1884), firmato E. Basile, s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP79, ADP80, ADP81, ADP82, ADP83, ADP85, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato parziale di una finestra del primo piano, 1/10, matita e china su cartoncino, 370x267 mm, (1884), firmato E. Basile, s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP79, ADP80, ADP81, ADP82, ADP83, ADP84, ADP86. Primo concorso per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1884, alzato del bracciale portatorcia del primo piano, 1/5, matita e china su cartoncino, 370x267 mm, (1884), firmato E. Basile, s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 750x1147 mm, con i disegni nn. ADP79, ADP80, ADP81, ADP82, ADP83, ADP84, ADP E. Basile, Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, E. B. 88 E. B. 89 E. B. 90 E. B. 91 E. B. 92 E. B. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, studio in pianta e alzato, china su carta, 160x110 mm, datato Roma, 18 aprile 1885, s.t.; annotazioni a china, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: schizzo di mattonella, conteggi a china. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, studi del fronte principale e studio di cavallo, china su carta, (1885), 163x225 mm, s.t.; iscrizione a china. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, studio del fronte principale e schizzo prospettico, china su carta, 318x437 mm, datato 5 maggio 1885, siglato E.B., s.t.; annotazione a china. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, schizzo prospettico, china su carta vergata, 180x220 mm, (1885), s.t. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, alzato del fronte principale, 15 mm. per metro (1/75), matita su cartoncino, 449x366 mm, datato Roma 10 maggio 1885, firmato Ernesto Basile; iscrizioni a matita. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, studio di alzato, inchiostro seppia su carta da schizzi piegata a cartella, 327x445 mm, (1885), s.t.

137 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 94 E. B. 95 E. B. 96 E. B. 97 E. B. 98 E. B. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, pianta e sezione, 1/60, matita, china e acquerello su cartoncino, 980x646 mm, incollato su cartoncino 981x653 mm, (1885), firmato Ernesto Basile Arch.to; intitolazione dei disegni a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, alzato del fronte principale, prima variante, 15 mm. per metro (1/75), scala grafica, matita su cartoncino, mm. 448x364, datato Roma 15 maggio 1885, firmato Ernesto Basile; iscrizioni a matita. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, alzato del fronte principale, prima variante, 3,25 cent. per metro, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 987x897 mm, incollato su cartoncino, 1044x952 mm, (1885), firmato Ernesto Basile, Arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, pianta e alzato, prima variante, matita su cartoncino, 758x468 mm, (1885), s.t.; costruzione geometrica a matita. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1885, prospettiva con pianta, prima soluzione, 0,8 cent. per metro, china su cartoncino, 1072x748 mm, incollato su cartoncino, 1082x749 mm, (1885), firmato Ernesto Basile, Arch.to; denominazione del progetto e iscrizioni a china. Concorso Nazionale per il Monumento ai caduti nella battaglia di Calatafimi, Calatafimi (Tp), 1889, particolari costruttivi delle fondazioni, schizzi prospettici, china e acquerello rosso su cartoncino, 478x554 mm, datato Roma Aprile 1889, firmato Ernesto Basile Arch.to, quotato; intitolazione della tavola e dei disegni, indicazioni progettuali, legenda a china. Tavola contrassegnata dal n. IV. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: schizzi, annotazioni e conteggi a matita E. Basile, Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, E. B. 100 E. B. 101 E. B. 102 E. B. 103 E. B. 104 E. B. 105 E. B. 106 E. B. 107 E. B. 108 E. B. 109 E. B. 110 E. B. 111 E. B. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio della pianta e del prospetto principale, china su carta, 214x316 mm, datato (24 giugno 85), s.t. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio della pianta del piano terra, (1/500) matita, china, pastello blu e rosso e inchiostro blu su carta millimetrata, 340x381 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a matita e inchiostro blu. Nel verso: schizzo della pianta del piano terra e del partito centrale del prospetto principale a inchiostro blu. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1886, studio della pianta del piano terra, (1/500), matita, inchiostro blu, pastello blu e rosso su carta da lucido, 300x365 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a matita e inchiostro blu. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio della pianta del primo piano, (1/500), matita, inchiostro blu, pastello blu e rosso su carta da lucido, 330x377 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a matita e inchiostro blu. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , pianta del piano sotterraneo con indicazione degli impianti, 1/200, china, inchiostro blu e rosso e acquerello policromo su cartoncino, 964x1134 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; annotazioni a matita, indicazioni progettuali, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , pianta del piano terra, 1/200, matita, china, acquerello azzurro e inchiostro blu e rosso su cartoncino, 967x1140 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni a matita, indicazioni progettuali, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , pianta del piano ammezzato, 1/200, matita, china, inchiostro rosso, acquerello azzurro e rosso su cartoncino, 863x1128 mm, s.d., firma Ernesto Basile su fascetta di cartoncino, 20x60 mm, incollata in basso a sinistra; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a china, acquerello blu e rosso, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , pianta del primo piano, 1/200, matita, china, inchiostro rosso e acquerello blu, rosso e giallo su cartoncino, 853x1133 mm, s.d., firma Ernesto Basile su fascetta di cartoncino, 16x58 mm, incollata in basso a sinistra; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a china, inchiostro rosso e acquerello azzurro, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , pianta del secondo piano, 1/200, matita, china, inchiostro rosso, acquerello azzurro e rosso su cartoncino, 961x1137 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a china, inchiostro rosso e acquerello azzurro e rosso, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio del partito centrale del prospetto principale, china su carta, 225x324 mm, s.d., s.t. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio del partito centrale del prospetto principale, china su carta, 217x324 mm, s.d., s.t. Disegno contrassegnato dalla lettera (α). Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del partito centrale del prospetto principale, inchiostro rosso su carta da schizzi, 328x550 mm, s.d., s.t. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto principale, s.m. (1/200), matita, china e china acquerellata su cartoncino, 331x774 mm, datato 14 agosto 1885, s.t.; schizzi a matita. Incollata a bandiera, nell area corrispondente, soluzione alternativa dell ordine inferiore del partito centrale, matita, china e china acquerellata su cartoncino, 42x158 mm.

138 138 Archivio Disegni-Progetti Schede 112 E. B. 113 E. B. 114 E. B. 115 E. B. 116 E. B. 117 E. B. 118 E. B. 119 E. B. 120 E. B. 121 E. B. 122 E. B. 123 E. B. 124 E. B. 125 E. B. 126 E. B. 127 E. B. 128 E. B. 129 E. B. 130 E. B. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio del prospetto laterale e pianta del piano terra, china su carta, 318x218 mm, datato 15 ottobre 1885, s.t. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato parziale del prospetto principale, 1/100, matita su cartoncino, 439x604 mm, datato Roma, 2 novembre 1885, s.t.; schizzi al margine laterale destro a matita. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio in alzato con sezione orizzontale, profili di cornici marcapiano e particolare della finestra dell avancorpo del partito centrale del prospetto laterale, china su carta, 216x319 mm, datato 5 dicembre 1885, s.t.; caricatura a china. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto principale, (1/100), china e acquerello monocromo su cartoncino, 664x1930 mm, firma Ernesto Basile, Architetto e data Roma, 1886 su fascetta di cartoncino, 16x66 mm, incollata nel margine inferiore sinistro; iscrizione a china. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto laterale, (1/200), matita, china e china acquerellata su cartoncino, 329x744 mm, s.d., s.t.; indicazione progettuale a matita. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , schizzi di particolare del partito con semicolonne dei prospetti, antefissa d angolo del coronamento, panoplia, scudo e diversi particolari decorativi, (diverse scale), china su carta, 220x320 mm, datato 19 dicembre 1885, s.t. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , schizzi in prospettiva del prospetto principale, in alzato di capitello, panoplia, insegne e diversi particolari decorativi, (diverse scale), china su carta, 218x317 mm, s.t.; ai margini schizzi di testa e corpo di cavallo Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio della soluzione d angolo con antefissa del coronamento e diversi particolari decorativi, (diverse scale), china su carta, 219x317 mm, s.t.; profilo di donna con cappello in alto a sinistra. Nel verso: studio della soluzione d angolo con antefissa del coronamento a inchiostro blu. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studi in alzato del capitello con particolari e profili di cornici, (diverse scale), china su carta, 219x319 mm, s.d., s.t.; conteggi; bozza dell impaginato della prima e seconda tavola di concorso con didascalie dei soggetti nel margine superiore. Nel verso: profili di cornici e conteggi a china. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato degli altorilievi del timpano, matita su cartoncino, 138x263 mm, s.d., s.t.; incollato su controfondo di carta, 219x319 mm. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , particolare dell edicola degli avancorpi, (1/10), china su cartoncino,. 351x254 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP123, ADP124, ADP125, ADP127, ADP128, ADP129, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , soluzione d angolo del coronamento, (1/10), china su cartoncino, 656x449 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP124, ADP125, ADP127, ADP128, ADP129, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , soluzione d angolo della fascia marcapiano dell ammezzato, (1/10), china su cartoncino, 351x266 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP125, ADP127, ADP128, ADP129, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , imposta degli archi del portico dell avancorpo del prospetto principale, (1/10), china su cartoncino, 171x267 mm, s.d., siglato E.B.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP124, ADP127, ADP128, ADP129, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzati e sezione orizzontale del capitello del prospetto principale, matita su carta, 261x294 mm, s.d., s.t.; annotazioni, schizzo al margine superiore sinistro a matita. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , capitello dell avancorpo del prospetto principale, (1/10), china su cartoncino, 300x656 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP124, ADP125, ADP128, ADP129, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato dell ordine delle finestre del secondo piano, (1/10), china su cartoncino, 374x266 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP124, ADP125, ADP127, ADP129, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , capitello d anta dell ordine inferiore nella Galleria dei Passi Perduti, (1/10), china su cartoncino, 170x256 mm, s.d., siglato E.B.; intitolazione del disegno, iscrizione a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP124, ADP125, ADP127, ADP128, ADP130, ADP131. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato parziale della porta nella Galleria dei Passi Perduti, (1/10), china su cartoncino, 225x200 mm, s.d., siglato E.B.; intitolazione del disegno, china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP124, ADP125, ADP127, ADP128, ADP129, ADP131.

139 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 132 E. B. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato parziale della transenna nel vestibolo della Corte d Assise, (1/10), china su cartoncino, 224x200 mm, s.d., siglato E.B.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 931x1009 mm, con i disegni nn. ADP122, ADP123, ADP124, ADP125, ADP127, ADP128, ADP129, ADP130. Secondo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , prospettiva, prima variante, china su stampa tipografica su cartoncino, 221x349 mm, s.d.; denominazione del progetto, variante d attico per il terzo concorso E. Basile, Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, E. B. 134 E. B. 135 E. B. 136 E. B. 137 E. B. 138 E. B. Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, 1886, prospettiva, china su cartoncino, 133x107 mm, (1886), s.t. Incollato nell angolo superiore sinistro del disegno n. ADP134. Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, 1886, pianta del piano rialzato, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su cartoncino, 562x436 mm, (1886), s.t., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, orientamento a matita e china. Negli angoli superiori del supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP133, ADP137. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, 1886, alzato del prospetto principale, 1/100, matita e china su cartoncino, 297x435 mm, (1886), firmato E. Basile Arch.to; denominazione del progetto a china, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, 1886, sezione longitudinale, matita, china e pastello rosso su cartoncino, 265x437 mm, (1886), firmato E. Basile Arch.to; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, 1886, prospettiva, variante, matita su cartoncino, 89x115 mm, (1886), s.t. Incollato nell angolo superiore destro del disegno n. ADP134. Casa-studio del pittore Jose Villegas, quartiere Parioli, Roma, 1886, pianta, alzato, sezione e schizzo prospettico del belvedere, variante, 1/100, matita e china su cartoncino, 222x318 mm, siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: fotografia di cantiere, 144x190 mm E. Basile, Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, E. B. 140 E. B. 141 E. B. 142 E. B. 143 E. B. 144 E. B. 145 E. B. 146 E. B. 147 E. B. 148 E. B. 149 E. B. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studi in alzato dell avancorpo centrale del prospetto principale, china su carta, 220x318 mm, datato 7/4/87, s.t.; schizzo di pianta nell angolo superiore destro a china. Nel verso: studi di pianta a china. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studi in alzato dell avancorpo centrale del prospetto principale, china su carta, 222x320 mm, datato 10 aprile 1887, s.t.; conteggi e quotatura a china. Nel verso: studi di pianta e schizzo di leone alato a china. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio della pianta e in alzato e prospettiva dell avancorpo centrale del prospetto principale, china su carta, 213x318 mm, s.t.; conteggi e annotazione a china. Nel verso: studi in pianta e in alzato. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio in alzato dell avancorpo centrale del prospetto principale, matita su carta a quadretti, 105x170 mm, s.t. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio della pianta e in alzati e prospettiva dell avancorpo centrale del prospetto principale, china su carta, 319x220 mm, s.t.; conteggi a matita e china. Nel verso: studio della pianta, conteggi a china. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio in alzato dell avancorpo centrale del prospetto principale, inchiostro blu su carta da lucido, 214x320 mm, s.t. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto principale, 1/100, matita e acquerello monocromo su cartoncino, 589x1835 mm, datato Roma, 1887, firmato Ernesto Basile arch.to, s.t.; annotazioni a matita; supporto incompleto. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studi in alzato e in prospettiva dell avancorpo centrale del prospetto principale e studi dell ingresso, matita, china e inchiostro blu su carta, 224x1530 mm, datato 15 aprile 1887, s.t.; annotazioni a matita. Verso del supporto cartaceo, piegato a fisarmonica, dove sono incollati i disegni nn. ADP149, ADP150, ADP151, ADP152, ADP153, ADP154, ADP155, ADP156, ADP157, ADP158. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio del partito centrale con avancorpi del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da lucido, 192x285 mm, datato 21/4/87, s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto principale, 1/250, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 412x777 mm, datato Roma, 27 maggio 1887, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro su carta da schizzi, 165x137 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146.

140 140 Archivio Disegni-Progetti Schede 150 E. B. 151 E. B. 152 E. B. 153 E. B. 154 E. B. 155 E. B. 156 E. B. 157 E. B. 158 E. B. 159 E. B. 160 E. B. 161 E. B. 162 E. B. 163 E. B. 164 E. B. 165 E. B. 166 E. B. 167 E. B. 168 E. B. 169 E. B. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 177x137 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 165x144 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 170x126 mm, (1886), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 170x128 mm, (1886), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 160x142 mm, (1886), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 175x151 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 171x142 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 168x151 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio dell avancorpo centrale del prospetto principale, (1/200), inchiostro blu su carta da schizzi, 166x151 mm, (1887), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP146. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio delle prime due elevazioni degli avancorpi laterali del partito centrale del prospetto principale, inchiostro blu sul verso di una cartolina di invito dell «Associazione artistica internazionale in Roma, Concerto diretto dal Sig. G.B. Maldura, Lunedì 25 aprile ore 9», 133x107 mm, (1887), s.t., quotato. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto posteriore, (1/100), china e acquerello monocromo su cartoncino, 600x1800 mm., s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, s.t. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto posteriore, (1/100), matita e china su cartoncino, 615x1760 mm, s.d., s.t. Nel verso: annotazione a matita. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto laterale destro, 1/100, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 658x1460 mm, s.d., firma Ernesto Basile su fascetta di cartoncino incollata nel margine inferiore a sinistra; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Supporto e disegno incompleti. Nel verso: conteggi a matita. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , alzato del prospetto laterale sinistro, (1/200), china e acquerello monocromo su cartoncino, 581x907 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studio in sezione longitudinale parziale della galleria, inchiostro blu sul retro di cartolina di invito dell «Associazione artistica internazionale in Roma, Concerto diretto dal Sig. G.B. Maldura, Lunedì 25 aprile ore 9»,133x107 mm, datato , s.t., quotato. Nel verso: annotazioni, conteggi a matita. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , studi in sezione longitudinale parziale della galleria, (1/250), matita, china e inchiostro rosso e blu su cartoncino, 331x578 mm, s.d., s.t.; schizzi al margine superiore a matita. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , sezione longitudinale della galleria, (1/100), china e acquerello monocromo su cartoncino, 608x1771 mm, (1887), firma Ernesto Basile su fascetta di cartoncino, 16x66 mm, incollata in basso a sinistra, s.t. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , schizzo prospettico e alzato del cortile dell aula delle Assisi, inchiostro blu su carta vergata, 226x329 mm, s.t. Nel verso: schizzo in prospettiva di uno dei cortili e calcolo dello sviluppo della scala laterale al salone dei passi perduti a inchiostro blu. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , schizzo in alzato di uno dei prospetti del cortile dell aula delle Assisi, inchiostro blu su carta, 304x220 mm, s.t. Nel verso: schizzo in prospettiva di uno dei cortili e calcolo dello sviluppo della scala laterale al salone dei passi perduti a inchiostro blu. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , schizzo prospettico del cortile dell aula delle Assisi, inchiostro blu sul retro di cartolina di invito dell «Associazione artistica internazionale in Roma, Concerto diretto dal Sig. Comm. Antonio Cotogni, Sabato 2 aprile ore 9», 133x107 mm, (1887), s.t.; annotazioni a inchiostro blu, conteggi a matita.

141 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 171 E. B. 172 E. B. 173 E. B. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , prospettiva d insieme, china su cartoncino, 547x779 mm, (1887), firmato Ernesto Basile, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , schizzi in alzato di particolari architettonici della corte centrale, inchiostro blu sul retro di cartolina di invito dell «Associazione artistica internazionale in Roma, Concerto diretto dal Sig. G.B. Maldura, Lunedì 25 aprile ore 9», 133x107 mm, (1887), s.t. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , bozzetti di elementi scultorei del prospetto principale, china su carta, 147x326 mm, s.d., s.t. Terzo Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, , bozzetti di elementi scultorei del prospetto principale, china su carta, 112x65 mm, s.d., s.t E. Basile, Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, E. B. 175 E. B. 176 E. B. 177 E. B. 178 E. B. 179 E. B. 180 E. B. 181 E. B. 182 E. B. 183 E. B. 184 E. B. 185 E. B. 186 E. B. 187 E. B. 188 E. B. 189 E. B. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi in alzato del prospetto principale, china su carta vergata De La Rue & Co-Extra Superfine, 202x254 mm, s.t.; caricature a matita in basso al centro. Nel verso: conteggi e calcoli a china e matita. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi in prospettiva e in alzato di particolari e del prospetto principale, china su carta vergata De La Rue & Co-Extra Superfine ripiegata, 444x254 mm, s.t. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi in alzato del prospetto principale, china su carta vergata De La Rue & Co-Extra Superfine, 202x254 mm, s.t.; conteggi a matita e china. Nel verso: studi in alzato del prospetto principale e partito centrale e prospettiva di una delle torri; conteggi a matita. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi in alzato del prospetto principale e del partito centrale, china su carta, 220x310 mm, s.t.; conteggi a matita e china; caricatura e diversi animali a china ai margini. Foglio contrassegnato dal numero (5). Sul supporto cartaceo del disegno, tre soggetti di statuaria a matita su cartoncino incollati in alto al centro, in alto a destra e in basso a destra. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto laterale, china su carta, 208x312 mm, s.t. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del partito centrale del prospetto laterale, matita su carta da schizzi, 156x113 mm, s.t.; incollato su carta, 315x221 mm, insieme a un grifo a matita su carta, 92x80 mm. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi in alzato del prospetto principale e del partito centrale, china su carta, 220x310 mm, s.t. Foglio contrassegnato dal numero 2. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato di una campata del partito centrale del prospetto principale, china su carta (Economato) Generale, 222x320 mm, s.t. Foglio contrassegnato dal numero 3. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in prospettiva, china su carta con aquila in filigrana, 193x261 mm, s.t.; conteggi e prove di scrittura a china. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del partito centrale del prospetto principale, china su carta da schizzi, 200x284 mm, s.t.; conteggi e prove di scrittura a china. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del partito centrale del prospetto laterale, china su carta, 219x318 mm, s.t.; cifre a matita. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto principale, china su carta, 192x244 mm, (1887), s.t.; annotazioni a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP186, ADP187, ADP188, ADP189, ADP190, ADP191, ADP192, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi del piano terra, del prospetto principale e scorcio prospettico, matita e china su carta, 203x247 mm, (1887), s.t.; quotato a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP187, ADP188, ADP189, ADP190, ADP191, ADP192, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio del prospetto principale e del prospetto laterale destro, china su carta, 190x250 mm, (1887), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP188, ADP189, ADP190, ADP191, ADP192, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto principale, 190x250 mm, china su carta, (1887), s.t. Sul supporto cartaceo del disegno è incollato uno schizzo prospettico della cupola, china su carta, 75x85 mm. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP187, ADP189, ADP190, ADP191, ADP192, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto principale, 1/1000 e s.g., matita e china su carta, 203x250 mm, (1887).; quotato a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP187, ADP188, ADP190, ADP191, ADP192, ADP193.

142 142 Archivio Disegni-Progetti Schede 190 E. B. 191 E. B. 192 E. B. 193 E. B. 194 E. B. 195 E. B. 196 E. B. 197 E. B. 198 E. B. 199 E. B. 200 E. B. 201 E. B. 202 E. B. 203 E. B. 204 E. B. 205 E. B. 206 E. B. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto principale, china su carta, 195x250 mm, firmato Ernesto Basile Arch.to, (1887), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP187, ADP188, ADP189, ADP191, ADP192, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto principale, 192x254 mm, matita e china su carta, (1887), s.t.; quotato a matita. Sul supporto cartaceo del disegno è incollato uno schizzo assonometrico del complesso, matita e china su carta, 65x107 mm. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP187, ADP188, ADP189, ADP190, ADP192, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del prospetto principale, 203x254 mm, matita e china su carta, datato 31 ottobre 1887, s.t.; annotazione, quotato a matita. Sul supporto cartaceo del disegno è incollato un particolare della cupola, matita e china su carta, 79x85 mm. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP187, ADP188, ADP189, ADP190, ADP191, ADP193. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio del prospetto principale, 197x254 mm, china su carta, (1887), s.t.; annotazione a matita. Sul supporto cartaceo del disegno è incollato uno schizzo del prospetto principale, china su carta, 68x121 mm. Incollato su controfondo di cartoncino, 592x825 mm, con i disegni nn. ADP185, ADP186, ADP187, ADP188, ADP189, ADP190, ADP191, ADP192. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studi di pianta del piano terra e studi in alzato di prospetto principale, prospetto laterale destro, prospetto della corte interna e particolare architettonico della torre angolare, matita, china e pastello rosso su carta millimetrata, 391x279 mm, (1887), s.t.; indicazioni progettuali a matita e pastello rosso. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, pianta del piano terra, 1/400, matita, china, china acquerellata e inchiostro rosso e blu su cartoncino, 681x702 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to; indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso e blu, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero III. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, alzato del prospetto principale, 1/200, matita su cartoncino, 360x995 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio del prospetto laterale destro, china su carta, 122x264 mm, (1887), s.t.. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP198. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, alzato del prospetto laterale destro, 1/200, matita su cartoncino, 471x986 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to; intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Sul supporto cartaceo è incollato il disegno n. ADP197. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, alzato del prospetto principale, prima variante, 1/200, matita su cartoncino, 345x937 mm, (1887), s.t.; annotazione a matita. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, alzato del prospetto principale, seconda variante, 1/200, matita su cartoncino, 478x999 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to, s.t.; annotazione a matita. Tavola contrassegnata dal numero VIII. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, alzato del prospetto principale, seconda variante, (1/100), matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 810x1876 mm, (1887), s.t. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio in alzato del partito centrale del prospetto principale, china su carta, 220x318 mm, s.t.; conteggi e prove di scrittura a china. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, alzato del prospetto posteriore, seconda variante, 1/200, matita su cartoncino, 361x689 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to; intitolazione della tavola a matita. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, sezione longitudinale, seconda variante, 1/200, matita su cartoncino, 462x935 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to; intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, sezione trasversale, seconda variante, 1/200, matita su cartoncino, 496x1005 mm, (1887), firmato Ernesto Basile Arch.to; intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XIII. Quarto Concorso ad inviti per il Palazzo di Giustizia, Roma, 1887, studio per soggetto di statuaria, china su cartoncino, 181x125 mm, s.t E. Basile, Aula con cattedra, ( ) 207 E. B. Aula con cattedra, ( ), sezione longitudinale, matita e china su carta da lucido, 284x582 mm, ( ), siglato E. B., s.t.

143 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, E. B. 209 E. B. 210 E. B. 211 E. B. 212 E. B. 213 E. B. 214 E. B. 215 E. B. 216 E. B. 217 E. B. 218 E. B. 219 E. B. 220 E. B. 221 E. B. 222 E. B. 223 E. B. 224 E. B. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , studi della pianta del piano terra, del prospetto laterale destro, dell impianto planimetrico generale, matita, china e pastello rosso e blu su carta millimetrata, 355x480 mm, s.d., s.t.; annotazioni a china, conteggi a matita, indicazioni progettuali a matita, china e pastello rosso e blu. Nel verso: conteggi a matita. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , studio parziale della pianta del piano terra e studio del prospetto principale, matita, china e pastello blu su carta millimetrata, 355x480 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita e china, indicazioni progettuali a matita e pastello rosso e blu. Nel verso: conteggi a china, costruzione geometrica a matita. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , planimetria a scala urbana, 1/1000, matita, china, inchiostro rosso e blu e acquerello grigio su cartoncino, 705x682 mm, s.d., s.t., firmato Ernesto Basile, quote; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita, indicazioni progettuali e toponomastiche, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero I, china su cartoncino, mm. 21x57, incollato al margine superiore sinistro. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta del piano seminterrato, prima variante, 1/200, matita, china, inchiostro rosso e blu e acquerello grigio su cartoncino, 1088x1132 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; annotazioni a matita, indicazioni progettuali, legenda a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , schizzi della pianta e di alzato del prospetto principale, china su carta vergata, 267x227 mm, s.t. Nel verso: schizzo in prospettiva; schizzo della pianta e di alzato del prospetto principale datato 29/12/88 a china; schizzi al margine. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta del piano terra, prima variante, (1/200), china, inchiostro rosso e acquerello grigio su cartoncino, 973x1095 mm, s.d., firma Ernesto Basile su cartoncino, 26x90 mm, incollato al margine inferiore sinistro, s.t.; indicazioni progettuali, legenda a china. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato del prospetto posteriore, prima variante, (1/100), matita e china acquerellata su carta telata, 544x984 mm, datato Roma, marzo 1889, firmato Ernesto Basile, s.t. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta del piano nobile, prima variante, 1/500, matita, china e pastello rosso e blu su carta millimetrata, 353x473 mm, datato Roma-aprile 1889; annotazioni a china, intitolazione della tavola a china, indicazioni progettuali a china e pastello rosso e blu. Nel verso: conteggi a matita e china, costruzione geometrica, schizzi a matita. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta del primo piano, prima variante, 1/200, matita, china, inchiostro rosso e acquerello grigio su cartoncino, 1043x1134 mm, s.d.; indicazioni progettuali, legende a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Bollo tondo a inchiostro nero, n. inv Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta del secondo piano, prima variante, 1/200, matita, china, inchiostro rosso e acquerello grigio su cartoncino, 977x1157 mm, s.d., firma Ernesto Basile su cartoncino, 23x65 mm, incollato al margine inferiore sinistro; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita, indicazioni progettuali, legende a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta dell Aula per le sedute reali al piano terra, prima variante, (1/100), matita, china e acquerello grigio su cartoncino, 828x609 mm, s.d., firma Ernesto Basile su cartoncino, 20x72 mm, incollato al margine inferiore sinistro; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita, indicazioni progettuali a china. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta dell Aula del Senato al primo piano, prima variante, 1/100, matita, china e acquerello grigio su cartoncino, 758x678 mm, s.d., firma Ernesto Basile su cartoncino, 17x73 mm, incollato al margine inferiore sinistro; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita, indicazioni progettuali a china. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , pianta dell Aula del Deputati al primo piano, prima variante, (1/100), matita, china e acquerello grigio su cartoncino, 703x686 mm, s.d., firma Ernesto Basile su cartoncino, 22x82 mm, incollato al margine inferiore sinistro; denominazione del progetto a matita, indicazioni progettuali a china. Nel verso; annotazioni a pastello rosso. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato del prospetto principale, prima variante, (1/100), matita su cartoncino, 810x1876 mm, s.d., s.t. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato del prospetto principale e sezione trasversale, seconda variante, 1/200, matita e china su cartoncino, 1013x1131 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato del prospetto laterale e sezione longitudinale parziali, seconda variante, (1/200 e 1/100), matita su carta telata, 543x980 mm, s.d., s.t.; quote a matita. Nel verso: annotazione a matita. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato parziale del prospetto e sezione sulla corte interna, seconda variante, (1/200), matita su carta telata, 543x978 mm, s.d., s.t.; costruzione geometrica a matita. Nel verso: annotazioni a pastello rosso e blu.

144 144 Archivio Disegni-Progetti Schede 225 E. B. 226 E. B. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato dei prospetti laterali, seconda variante, 1/200, matita, china e acquerello grigio su cartoncino, 928x1181 mm, s.d., firma Ernesto Basile su cartoncino, 19x68 mm, incollato al margine inferiore sinistro, s.d., s.t.; annotazioni, intitolazione dei disegni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a matita. Secondo Concorso per il Palazzo del Parlamento, area dei mercati traianei, Roma, , alzato parziale dell ordine esterno, seconda variante, 1/4, profilo dell architrave, 1/1, matita su cartoncino, 1181x822 mm, s.d., firmato Ernesto Basile Arch.to; intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita E. Basile, edificio istituzionale, E. B. edificio istituzionale, 1888, studio in alzato e in pianta, china su carta, 135x107 mm, datato 17 aprile 88, s.t.; annotazioni a china E. Basile, edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, E. B. 229 E. B. 230 E. B. 231 E. B. 232 E. B. 233 E. B. Piano urbanistico ed edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, 1888, corredo di progetto: Planta da cidade do Rio de Janeiro e de uma parte dos suburbios, 1/10000, stampa policroma, carta disegnata dal Magg. E. de Maskek, 838x1032 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a china. Nel verso: annotazioni a pastello rosso e blu. Bollo tondo a stampa dell editore incollato nel margine inferiore a sinistra. Piano urbanistico ed edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, 1888, corredo di progetto: planimetria dell area di intervento, 1/2.500, china e acquerello policromo su tela cerata, 358x1042 mm, s.d., firmato G. Faglioni, s.t.; annotazioni, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a china, inchiostro rosso e acquerello. edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, 1888, planimetria dell area di intervento, 1/10.000, matita, china e inchiostro seppia su carta, 125x214 mm, incollato su cartoncino, 127x214 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a inchiostro seppia. Nel verso: indicazioni progettuali a inchiostro seppia. edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, 1888, planimetria dell area di intervento, 1/2.500, china su carta da lucido, 772x362 mm, s.d., s.t., indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a china. Piano urbanistico ed edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, 1888, pianta dei piani terra, 1/400, alzati del fronte principale degli edifici di testata, 1/200, matita su carta, 550x643 mm, datato Rio de Janeiro 12 sett. 1888, firmato Ernesto Basile, architetto, s.t.; indicazioni toponomastiche, intitolazione dei disegni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Piano urbanistico ed edifici di testata della Nuova Avenida de Libertaçao, Rio de Janeiro, 1888, prospettiva degli edifici di testata, matita e china su cartoncino, 613x700 mm, datato Rio de Janeiro 20 sett. 1888, firmato Ernesto Basile, architetto, s.t.; intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Teatro dell Opera, (1888 ca.) 234 Teatro dell Opera, (1888 ca.), studi in alzato, pianta e sezione, china su carta, 440x320 mm, s.d., s.t.; schizzi ai margini a china E. Basile, Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie del , via della Libertà, Palermo, E. B. 236 E. B. 237 E. B. 238 E. B. 239 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie del , via della Libertà, Palermo, , studi in pianta, alzato e prospettiva del padiglione d ingresso, china su carta, 215x316 mm, datato 5 nov. 88; denominazione del progetto a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie del , via della Libertà, Palermo, , studio in pianta e prospettiva del padiglione d ingresso, china su carta, 307x205 mm, datato 11 nov. 88, s.t. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP334, ADP335, ADP337. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie del , via della Libertà, Palermo, , studio in pianta del corpo angolare del padiglione d ingresso, china su carta da lucido, 212x247 mm, (1888), s.t.; indicazioni progettuali a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo in pianta e prospettiva del padiglione d ingresso, china su carta vergata, 152x102 mm, datato 2 dicembre 1888; conteggi a matita, denominazione del progetto a china. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP318. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie del , via della Libertà, Palermo, , planimetria generale, progetto di massima soluzione a, 1/500, matita, china e inchiostro rosso e blu su cartoncino, 824x1330 mm, datato Roma, dicembre 1888, firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni a china, inchiostro rosso e blu, conteggi a matita e china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a inchiostro rosso e blu, legenda a china.

145 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 241 E. B. 242 E. B. 243 E. B. 244 E. B. 245 E. B. 246 E. B. 247 E. B. 248 E. B. 249 E. B. 250 E. B. 251 E. B. 252 E. B. 253 E. B. 254 E. B. 255 E. B. 256 E. B. 257 E. B. 258 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , planimetria generale, progetto di massima soluzione b, (1/500), s.m. 1/500, matita, china, inchiostro rosso e blu su cartoncino, 824x1320 mm, datato Roma, dicembre 1888, firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni a china, inchiostro rosso e blu, conteggi a matita e china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a inchiostro rosso e blu, legenda a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , planimetria generale, progetto di massima soluzione c, (1/500), s.m. 1/500, matita, china, inchiostro rosso e blu su cartoncino, 824x1331 mm, datato Roma, dicembre 1888, firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni a china, inchiostro rosso e blu, conteggi a matita e china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a inchiostro rosso e blu, legenda a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , planimetria generale, soluzione definitiva, (1/500), s.g., matita, china, inchiostro rosso e blu su tela cerata, 764x1457 mm, datato Roma, 2 ottobre 1889, firmato Ernesto Basile Arch.tto; annotazioni a inchiostro blu, denominazione del progetto, destinazione d uso degli ambienti, intitolazione della tavola a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , planimetria generale, 1/500, matita su stampa a colori eseguita dallo Stab. Lit. F.lli Huber, Via Alloro 93, Palermo, 659x1453 mm, (1889); annotazioni a matita e pastello rosso e blu, indicazioni progettuali a matita e pastello rosso, pastello rosso e blu dei percorsi di visita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , prospettiva a volo d uccello, acquerello monocromo su cartoncino, 470x1763 mm, (1889), s.t.; denominazione del progetto a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del padiglione d ingresso, china su carta, 216x315 mm, (1889), s.t.; costruzione geometrica a china. Nel verso: disegni nn. ADP257, ADP258 incollati sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in pianta ed in alzato della soluzione d angolo del padiglione d ingresso, matita su carta, 309x207 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni a matita. Nel verso: disegno n. ADP302 incollato sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , particolare in prospettiva della soluzione d angolo del padiglione d ingresso, china su carta, 310x209 mm, (1889), s.t. Nel verso: disegno n. ADP336 incollato sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale del capitello angolare del portico d ingresso, 1/10 e s.g., matita su cartoncino, 218x201 mm, (1889), siglato E. B., s.t. Sul supporto cartaceo è incollato il disegno n. ADP256. Nel verso: annotazioni a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio di tarsia decorativa, china su carta, 72x72 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP344. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio di tarsia decorativa, china su carta, 47x50 mm (ritaglio pentagonale irregolare), (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP344. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie, Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schema di tarsia decorativa, china su carta, 32x37 mm (ritaglio eptagonale irregolare), (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP344. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo in prospettiva del salone delle feste del padiglione d ingresso, china su carta, 90x108 mm, (1889), s.t.; annotazioni, conteggi a china. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP344. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale del capitello del cantonale superiore della torre dell ascensore, matita su carta, 85x81 mm, (1889), s.t.; quote. Incollato su supporto di carta, 310x205 mm, con i disegni nn. ADP316, ADP333. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in sezione del padiglione d ingresso, della struttura della torre dell ascensore e della struttura della Galleria delle Macchine, china su carta vergata, 125x189 mm, (1889), s.t., quotato; conteggi a china, schizzo della fascia d attico al margine superiore sinistro a matita. Incollato nel verso del disegno n. ADP345. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi del capitello del portico d ingresso, matita su carta da schizzi, 80x74 mm, (1889), s.t., quotato; schizzo al margine inferiore destro a matita. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP345. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale di capitello dell avancorpo del padiglione d ingresso, (1/20), matita su cartoncino, 70x64 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP248. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in alzato degli apparati decorativi interni degli ingressi alle gallerie, china su carta, 97x96 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato nel verso del disegno n. ADP245. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in alzato degli apparati decorativi interni degli ingressi alle gallerie, china su carta, 95x129 mm, (1889), s.t., quotato; iscrizione a china. Incollato nel verso del disegno n. ADP245.

146 146 Archivio Disegni-Progetti Schede 259 E. B. 260 E. B. 261 E. B. 262 E. B. 263 E. B. 264 E. B. 265 E. B. 266 E. B. 267 E. B. 268 E. B. 269 E. B. 270 E. B. 271 E. B. 272 E. B. 273 E. B. 274 E. B. 275 E. B. 276 E. B. 277 E. B. 278 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale della Galleria delle Macchine, china su carta, 51x62 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP268. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo del prospetto principale della Galleria delle Macchine, china su carta, 44x62 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP268. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo del prospetto principale della Galleria delle Macchine, china su carta, 84x125 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP314. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo del prospetto principale e sezione di particolare costruttivo della Galleria delle Macchine, matita su carta vergata Original Insubria Mill C.F.M., 212x266 mm, (1889), s.t., quotato; conteggi a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato dei prospetti principale e laterale parziale e sezione longitudinale parziale della Galleria delle Macchine, (1/100), matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 780x1258 mm, (1889), firmato Ernesto Basile arch.; annotazioni a matita e china, intitolazione dei disegni a china. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso e blu. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , strutture in alzato del prospetto principale, in pianta della torre sinistra e in sezione trasversale della torre destra della Galleria delle Macchine, (1/100), e s.m., matita, china, inchiostro rosso e blu e acquerello policromo su cartoncino, 415x1018 mm, (1889), firmato Ernesto Basile Arch.to, s.t., quotato; annotazioni a china e inchiostro rosso, intitolazione dei disegni a china, schizzi al margine a matita. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio delle forze della capriata della Galleria delle Macchine, 1/50 matita, china e inchiostro rosso e blu su carta Fabriano, 545x768 mm, (1889), s.t.; conteggi a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzi assonometrici della Galleria delle Macchine, china su carta, 104x114 mm, (1889), s.t. Incollato nel verso del disegno n. ADP271. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo prospettico della Galleria delle Macchine, china su carta, 105x217 mm, incollato su carta, 134x226 mm, (1889), s.t. Nel verso: annotazioni a matita e china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo prospettico e studio della disposizione delle scale interne della Galleria delle Macchine, china su carta, 218x311 mm, (1889), s.t. Nel verso: studio del prospetto principale e schizzo prospettico del palazzo delle Belle Arti, china, (1889), s.t.; annotazione, conteggi a matita e china. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP259, ADP260. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi di mensole della Galleria delle Macchine, matita su carta, 309x209 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato di mensola della Galleria delle Macchine, matita su carta, 99x124 mm, (1889), s.t. Incollato nel verso del disegno n. ADP271. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato dell insegna nel prospetto principale della Galleria delle Macchine, (1/20), matita su cartoncino, 301x186 mm, (1889), s.t., quotato. Nel verso: disegni nn. ADP266, ADP270 incollati sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio di pianta parziale del complesso espositivo, variante della soluzione a, matita e china su carta da lucido, 220x295 mm, (1889), s.t.; annotazioni, destinazione degli ambienti a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del padiglione d ingresso, (1/250) e s.g., china su tela cerata, 745x750 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del padiglione d ingresso, (1/250) e s.m., copia eliografica, 649x650 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del padiglione d ingresso, (1/250) e s.m., copia eliografica, 649x649 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del padiglione d ingresso, (1/250) e s.m., matita su copia eliografica, 648x649 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del portico del padiglione d ingresso, (1/200), matita su cartoncino, 530x1075 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni, indicazione toponomastica a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del padiglione d ingresso, 1/200, matita su cartoncino, 484x851 mm, (1889), siglato E. B., s.t. Nel verso: annotazioni a matita.

147 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 280 E. B. 281 E. B. 282 E. B. 283 E. B. 284 E. B. 285 E. B. 286 E. B. 287 E. B. 288 E. B. 289 E. B. 290 E. B. 291 E. B. 292 E. B. 293 E. B. 294 E. B. 295 E. B. 296 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del padiglione d ingresso, 1/200, china e acquerello monocromo su cartoncino, 551x905 mm, datato Roma 1889, firmato Ernesto Basile arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso e blu.. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , portico d ingresso, (1/50), matita, china e acquerello policromo su cartoncino, 724x719 mm, (1889), s.t.; iscrizione a matita, china e acquerello policromo. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv (nel verso). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in sezione longitudinale del padiglione d ingresso, matita e china su carta, 209x311 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in sezione longitudinale parziale del padiglione d ingresso, matita e china su carta da lucido, 133x170 mm, (1889), s.t.. Incollato su supporto di carta, 311x210 mm, con bozzetto di statua equestre, china su carta, 99x131 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , sezione longitudinale del padiglione d ingresso, 1/200, matita e inchiostro rosso su cartoncino, 408x786 mm, (1889), s.t.; annotazioni a matita e inchiostro rosso, quote a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , sezione longitudinale del padiglione d ingresso, 1/200, china e acquerello monocromo su cartoncino, 899x1005 mm, datato Roma 1889, firmato Ernesto Basile arch.to; denominazione della tavola, intitolazione del progetto. Nel verso: annotazioni a pastello rosso. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale della cupola delle torri del padiglione d ingresso, (1/50), matita su carta, 210x311 mm, (1889), s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine superiore a matita. Nel verso: disegno n. ADP319 incollato sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale della trifora dei portichetti secondari del padiglione d ingresso, 1/20, matita su carta, 209x311 mm, (1889), s.t.; annotazioni, quote, dettaglio al margine superiore sinistro a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi della pianta del palazzo delle Belle Arti, matita e china su carta, 215x316 mm, (1889), s.t., quotato; conteggi a matita e china. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP326, ADP351, ADP353. Nel verso: schizzo prospettico generale, matita e china, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio della pianta del palazzo delle Belle Arti, china su carta da lucido, 213x260 mm, (1889), s.t.; conteggi a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio della pianta del palazzo delle Belle Arti, matita e china su carta da lucido, 170x202 mm, (1889), s.t.; annotazioni a matita e china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi della pianta e del prospetto principale del palazzo delle Belle Arti, matita e china su carta, 211x315 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni a matita e china, conteggi, costruzione geometrica, schizzi al margine a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale del palazzo delle Belle Arti, china su carta a righe, 230x206 mm, (1889), s.t. Sul supporto cartaceo è incollato il disegno n. ADP306. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del palazzo delle Belle Arti, 1/100, china e acquerello monocromo su carta, 468x959 mm, datato Roma, 1889, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del palazzo delle Belle Arti, 1/100, copia eliografica su cartoncino, 496x687 mm, (1889), s.t.; annotazione a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , prospettiva del palazzo delle Belle Arti, matita su carta, 220x318 mm, (1889), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio delle antefisse del palazzo delle Belle Arti, china su carta, 209x147 mm, (1891), s.t. Incollato su foglio di carta intestata Esposizione Generale Nazionale del 1891 in Palermo. Ufficio dei lavori, 336x461 mm; annotazioni a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , antefisse del palazzo delle Belle Arti, (1/10), matita su cartoncino, 281x204 mm, (1891), s.t.; annotazioni a matita.

148 148 Archivio Disegni-Progetti Schede 297 E. B. 298 E. B. 299 E. B. 300 E. B. 301 E. B. 302 E. B. 303 E. B. 304 E. B. 305 E. B. 306 E. B. 307 E. B. 308 E. B. 309 E. B. 310 E. B. 311 E. B. 312 E. B. 313 E. B. 314 E. B. 315 E. B. 316 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato di pinnacolo e di clipeo con profilo del palazzo delle Belle Arti, 1/10 e s.g., matita su cartoncino, 283x218 mm, (1891), siglato E.B., s.t.; indicazioni progettuali a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , scudo angolare, triglifo, clipeo e modanature del palazzo delle Belle Arti, s.g. 1/10 e 1/1, matita su cartoncino, 217x282 mm, (1891), siglato E. B., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: fotografia incollata sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , capitello dell ordine principale del palazzo delle Belle Arti, 1/5, matita su cartoncino, 283x220 mm, datato , siglato E.B., s.t.; annotazione a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , elemento decorativo d attico del palazzo delle Belle Arti, (1/20), matita su cartoncino, 280x204 mm, (1889), s.t.; annotazione a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale e alzato parziale strutturale del padiglione delle Materie Alimentari e industria estrattiva, matita su cartoncino, 430x620 mm, (1/100), (1889), s.t., quotato; annotazioni, conteggi, schizzi al margine a matita. Nel verso: annotazione a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi della pianta del piano terra e del prospetto principale e schizzo prospettico del padiglione del Ministero della Guerra e della Marina, matita e china su carta, 211x135 mm, (1889), s.t., quotato, incollato su supporto di carta, 310x210 mm; annotazione a china, conteggi, schizzo di pianta al margine sinistro a matita. Incollato nel verso del disegno n. ADP246. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta e studio del prospetto principale del padiglione del Ministero della Guerra e della Marina, 1/500, matita su carta, 194x296 mm, (1889), s.t., quotato; conteggi, intitolazione dei disegni, pianta del padiglione della Società Geografica, 1/500, a matita al margine sinistro. Nel verso: disegno n. ADP348 incollato sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del padiglione del Ministero della Guerra e della Marina, variante (1/200), matita su cartoncino, 373x442 mm, (1889), s.t., quotato. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio della pianta e del prospetto principale del Caffé Concerto, china su carta millimetrata, 137x83 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP344. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del Caffé Concerto, 1/500, matita su carta, 114x93 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP291. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzi in alzato del prospetto principale del Caffé Concerto, china su carta, 310x208 mm, (1889), s.t.; schizzi al margine inferiore destro a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo in prospettiva del Caffé Concerto, china su carta, 210x310 mm, (1889), s.t. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP310, ADP311, ADP325, ADP332, ADP342. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del Caffé Concerto, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su tela cerata, 327x251 mm, (1889), quotato; annotazioni, intitolazione del disegno a matita e china, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso, legenda a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale del Caffé Concerto, china su carta, 40x60 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP308. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale del Caffé Concerto, china su carta, 53x82 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP308. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale del Caffé Concerto, china su carta, 87x153 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP323. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale e prospettiva interna del Caffé Concerto, china su carta, 208x309 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo in alzato del prospetto principale, prospettiva e particolare con pinnacolo del Caffé Concerto, china su carta, 209x309 mm, (1889), s.t. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP261, ADP317. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del Caffé Concerto, 1/100, matita su cartoncino, 401x444 mm, (1889), s.t.; annotazioni, iscrizioni a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in pianta, prospetto principale e sezione longitudinale del Caffè Arabo, matita su carta, 149x95 mm, (1889), s.t.; schizzo parziale di targa a pastello rosso al centro del foglio. Incollato su supporto di carta, 309x203 mm, con i disegni nn. ADP253, ADP333.

149 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 318 E. B. 319 E. B. 320 E. B. 321 E. B. 322 E. B. 323 E. B. 324 E. B. 325 E. B. 326 E. B. 327 E. B. 328 E. B. 329 E. B. 330 E. B. 331 E. B. 332 E. B. 333 E. B. 334 E. B. 335 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del partito centrale del prospetto principale del Caffè Arabo, china su carta, 85x58 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP314. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , prospettiva del Caffè Arabo e studio di minareto, china su carta, 310x209 mm, (1889), s.t. Sul supporto cartaceo è incollato il disegno n. ADP238. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: schizzi a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , vedute prospettiche del Caffè Arabo, matita e china su carta, 193x150 mm, (1889), s.t. Incollato nel verso del disegno n. ADP285. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale del Caffè Arabo, china su tela cerata, 444x1000 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta e alzato del prospetto principale del padiglione del Club Alpino Nazionale, (1/100), matita su cartoncino, 309x229 mm, (1889), s.t., quotato. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale e veduta prospettica del padiglione del Club Alpino Nazionale, china su carta, 185x141 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in alzato del prospetto principale e schema della pianta del padiglione del Club Alpino Nazionale, china su carta, 311x209 mm, (1889), s.t. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP312, ADP339. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del padiglione del Club Alpino Nazionale, (1/100), matita su cartoncino, 418x318 mm, (1889), s.t.; schizzi al margine superiore a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del prospetto principale del padiglione Florio, china su carta, 40x54 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP308. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio della pianta e del prospetto principale del padiglione Florio, matita e china su carta, 128x54 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP287. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta, (1/20), e alzato del prospetto principale del padiglione Florio, matita e pastello rosso su cartoncino, 420x491 mm, (1889), s.t.; schizzi al margine inferiore destro a matita. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del prospetto principale del padiglione Florio, (1/100), matita su cartoncino, 402x726 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni a pastello rosso, conteggi, iscrizione. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a pastello rosso e blu. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio della pianta e veduta prospettica del chiosco di oreficeria La Villa, china su carta, 132x123 mm, (1889), s.t.; annotazioni a china. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP331. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , pianta del chiosco di oreficeria La Villa, (1/84) e s.m., matita, china e inchiostro rosso su carta, 220x334 mm, (1889), quotato; intitolazione della tavola e del disegno, legenda a matita e china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato del chiosco di oreficeria La Villa, (1/84) e s.m., matita e china su carta, 220x334 mm; Sul supporto cartaceo è incollato il disegno n. ADP329. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in pianta e alzato del padiglione della Città di Palermo, china su carta, 77x114 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP308. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio del vessillo per il padiglione della Città di Palermo, matita su carta, 146x122 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni a matita. Incollato su supporto di carta, 310x240 mm, con i disegni nn. ADP 253, ADP 316. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schema della pianta e studi in alzato del padiglione della Società Geografica, china su carta, 66x136 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP236. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schema della pianta del padiglione della Società Geografica, china su carta, 32x57 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP236.

150 150 Archivio Disegni-Progetti Schede 336 E. B. 337 E. B. 338 E. B. 339 E. B. 340 E. B. 341 E. B. 342 E. B. 343 E. B. 344 E. B. 345 E. B. 346 E. B. 347 E. B. 348 E. B. 349 E. B. 350 E. B. 351 E. B. 352 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi della pianta, del prospetto principale e schizzo assonometrico del padiglione della Società Geografica, matita e china su carta, 215x166 mm, (1889), quotato; annotazioni, conteggi a china, schizzi al margine inferiore sinistro a matita. Nel verso: disegno n. ADP247 incollato sul supporto cartaceo. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo prospettico del padiglione della Società Geografica, china su carta, 44x42 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP236. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzi in prospettiva della recinzione dal giardino interno, schizzo in prospettiva della Galleria delle Macchine dal giardino, schizzi in alzato della fontana luminosa, china su carta intestata Esposizione Nazionale del 1891 in Palermo. Direzione dei lavori, 211x271 mm, datato 2 giugno, 1890, s.t. Nel verso: Galleria delle Macchine, studio in alzato dell ingresso secondario a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in alzato della cortina architettonica del giardino interno, china su carta, 30x107 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP323. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in alzato e in prospettiva del palco Reale per l inaugurazione, china su carta, 208x310 mm, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , sezione orizzontale di pilastro polistilo, matita su carta, 93x76 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul verso del disegno n. ADP344. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , lunetta decorativa dei padiglioni perimetrali, matita su cartoncino, 83x91 mm, (1889), s.t., quotato. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP308. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in alzato dell asta portabandiera della Galleria dell oreficeria, china e pastello blu su carta, 311x210 mm, (1889), s.t.; schizzo al margine inferiore a pastello blu. Nel verso: alzato di portabandiera, china, (1889), s.t. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale dell asta portabandiera della Galleria dell oreficeria, china su carta, 310x208 mm, (1889), s.t. Sul supporto cartaceo sono incollati i disegni nn. ADP 249, ADP 250, ADP 251, ADP 252, ADP 305, ADP 341. Nel verso: studio in alzato dell asta portabandiera, china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , alzato parziale di asta portabandiera del giardino centrale, matita su carta, 310x209 mm, (1889), s.t.; schizzo di antefissa al margine superiore destro, schizzo di targa al margine destro a matita. Nel verso: schizzi di formella decorativa, conteggi a matita, annotazioni a matita e china. Sul supporto cartaceo è incollato il disegno n. ADP255; nel verso è incollato il disegno n. ADP254. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in prospettiva per l allestimento delle gallerie espositive, china su carta, 93x124 mm, (1889), s.t. Incollato su supporto di carta, 310x210 mm, con il disegno n. ADP347. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in prospettiva per l allestimento delle gallerie espositive, china su carta, 90x113 mm, (1889), s.t.; annotazioni a china. Incollato su supporto di carta, 310x210 mm, con il disegno n. ADP346. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in prospettiva per l allestimento delle gallerie espositive, china su carta, 149x203 mm, (1889), s.t. Incollato nel verso del disegno n. ADP303. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio in alzato di teca espositiva per la Galleria dei vini nel padiglione delle Materie Alimentari, china su carta intestata Regio Istituto di Belle Arti in Palermo. Gabinetto del Direttore, 200x125 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni, conteggi, schizzi al margine a china. Nel verso: annotazione a china. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studi in pianta, alzato, sezione e prospettiva della fontana luminosa del giardino interno, matita e china su carta, 283x212 mm, datato 17 luglio 90, quotato; annotazione, conteggi a china, schizzi al margine a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , studio di chiosco per il giardino interno, china su carta, 99x95 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP287. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , schizzo in pianta dell esedra con albero addobbato della sala delle feste, china su carta intestata Esposizione Nazionale Palermo Sotto il patronato S.M. il Re. Presidenza, 211x270 mm, (1889), s.t., quotato; annotazioni a matita e china, conteggi a china. Nel verso: schizzo in pianta e alzato dell esedra e struttura dell albero, matita e china, (1889), s.t;; annotazioni, conteggi a china.

151 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 354 E. B. 355 E. B. 356 E. B. 357 E. B. 358 E. B. 359 E. B. 360 E. B. 361 E. B. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , bozzetto di diploma del Giurì, inchiostro rosso su carta, 77x119 mm, (1889), s.t. Incollato sul supporto cartaceo del disegno n. ADP287. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , bozza di diploma del Giurì, stampa monocroma su cartoncino Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 552x752 mm, datato Palermo lì Giugno 1892, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Giurì, stampa monocroma su cartoncino Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 505x752 mm, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Giurì, prova di stampa bicroma nero e argento su fondo seppia, 505x752 mm, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Giurì, prova di stampa bicroma nero e argento con fondo seppia, su cartoncino Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 505x752 mm, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Giurì, prova di stampa bicroma nero e rame con fondo seppia, su cartoncino Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 505x752 mm, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Giurì, prova di stampa bicroma nero e oro su cartoncino Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 505x752 mm, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Nel verso: annotazione a pastello blu. Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Giurì, prova di stampa bicroma con fondo ocra scuro, su cartoncino Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 505x752 mm, firmato Ernesto Basile (A. Terzi, inc., Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo). Edifici della IV Esposizione Nazionale Italiana di Arti e Industrie di Palermo 1891, via della Libertà, Palermo, , diploma del Torneo Internazionale di scherma, stampa bicroma nero e rosso su cartone, 534x715 mm, firmato Ernesto Basile (Stab. Lit. F.lli Huber, Palermo) E. Basile, Monumento a Pietro Cossa, Roma, (1889) 362 E. B. Monumento a Pietro Cossa, Roma, (1889), studio in alzato, matita e inchiostro seppia su carta (Economato Generale), 197x219 mm, (1889), s.t. 363 E. B. Monumento a Pietro Cossa, Roma, (1889), studi in alzato, inchiostro seppia su carta (Economato Generale), 318x221 mm, (1889), s.t. 364 E. B. Monumento a Pietro Cossa, Roma, (1889), studi in alzato, inchiostro seppia su carta (Economato Generale), 318x220 mm, (1889), s.t E. Basile, Museo Alfonso Balzico, Cava dei Tirreni (Cs), E. B. Museo Alfonso Balzico, Cava dei Tirreni (Cs), 1890, pianta del piano elevato, s.g. (1/80), china acquerellata su cartoncino, 391x515 mm, datato Roma, 1890, firmato Ernesto Basile Arch.to, s.t.; legenda a china E. Basile, Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, E. B. 367 E. B. 368 E. B. 369 E. B. 370 E. B. 371 E. B. 372 E. B. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato parziale del frontone, (1/20), matita su carta Fabriano, 538x756 mm, firmato Ernesto Basile, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta e alzato della vetrata a doppio tamburo della porta centrale, 1/50, pianta e sezione della scala del Casino e del Re, s.g. e s.m. 1/150, matita e inchiostro rosso su carta Fabriano, 473x662 mm, s.d., siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzati del modiglione della mostra della porta d ingresso, 1/10, matita e china su cartoncino, 254x184 mm, s.d., siglato E.B., quotato; intitolazione della tavola a china. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , sezione parziale della volta del foyer, s.m. 1/25, matita e inchiostro rosso su carta da spolvero, 543x568 mm, s.d., quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita, conteggi a inchiostro rosso. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzati del fregio tra i capitelli del foyer, (1/20), matita, china e inchiostro rosso su carta Fabriano, 241x333 mm, s.d., siglato E.B., quotato; intitolazione della tavola a inchiostro rosso, indicazioni progettuali. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzati del fregio superiore del foyer, (1/20), matita, china e inchiostro rosso su carta Fabriano, 331x452 mm, s.d., quotato; intitolazione della tavola a inchiostro rosso. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , sezione parziale della sala giochi dei pubblici ridotti e schema della volta, s.m. 1/50, matita e inchiostro rosso su carta da spolvero, 543x759 mm, s.d., quotato; conteggi a matita e inchiostro rosso, schizzo al margine superiore a matita.

152 152 Archivio Disegni-Progetti Schede 373 E. B. 374 E. B. 375 E. B. 376 E. B. 377 E. B. 378 E. B. 379 E. B. 380 E. B. 381 E. B. 382 E. B. 383 E. B. 384 E. B. 385 E. B. 386 E. B. 387 E. B. 388 E. B. 389 E. B. 390 E. B. 391 E. B. 392 E. B. 393 E. B. 394 E. B. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato della porta d ingresso al vestibolo di distribuzione, 1/20, e sezione della cornice, 1/1, matita e china su carta Fabriano, 476x669 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi a china, intitolazione della tavola a matita, indicazioni progettuali. Nel verso: annotazioni a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta e sezione delle scale di accesso ai corridoi di distribuzione dei palchi, 478x674 mm, s.m. 1/20, matita su carta Fabriano, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato parziale del capitello, con sezione del sommoscapo, e alzato della base della colonna delle scale dei palchi, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta Fabriano, 478x671 mm, s.d., siglato E.B.; conteggi a china, intitolazione della tavola a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , studi della ringhiera della scala di accesso ai palchi, china su carta da lettera, 310x209 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta, 1/100, pianta e alzato del vano di passaggio laterale al palco reale, 1/50, matita su cartoncino, 250x327 mm, s.d., quotato; conteggi, intitolazione della tavola, schizzi al margine sinistro a matita. Nel verso: schizzi a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato del vano di passaggio laterale al Palco reale, (1/20), matita su carta Fabriano, 477x664 mm, s.d., quotato; conteggi, schizzi al margine inferiore a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta e sezione del Palco reale, 1/50, con particolari, 1/10, e profili degli elementi della colonna, 1/1, matita su carta Fabriano, 549x818 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, schizzi al margine a matita. Nel verso: schizzo al margine superiore sinistro a inchiostro rosso; firme dell Architetto direttore, dell Ingegnere municipale, dell Ingegnere capo del Municipio e dell Artista esecutore. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato, 1/10, e profili, 1/1, delle vetrate e relative colonne del Palco reale, matita e inchiostro rosso su carta Fabriano, 472x658 mm, s.d., siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a inchiostro rosso, indicazioni progettuali. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , schizzo in alzato dell apparato decorativo del Palco reale, matita e china su carta, 311x419 mm, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato parziale dell apparato decorativo del Palco reale, 1/25, matita su carta Fabriano, 666x471 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzati dell apparato decorativo del Palco reale, 1/50 e 1/25, matita su carta Fabriano, 552x756 mm, firmato Ernesto Basile, s.d.; intitolazione della tavola a matita. Nel verso: firme dell Architetto direttore, dell Ingegnere municipale, dell Ingegnere capo del Municipio e dell Artista esecutore. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato parziale dell apparato decorativo del Palco reale, 1/25, matita su carta da lucido, 496x367 mm, incollato su controfondo di cartoncino, 556x406 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato della scala del vestibolo della birreria, 1/50, matita su cartoncino, 330x490 mm, s.d., s.t., conteggi a matita, schizzo a penna rossa al margine. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , studio di apparati decorativi scultorei per il Palco reale, china su carta, 239x179 mm, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta dell impianto elettrico del piano terra, (1/500), china acquerellata, matita, inchiostro rosso, verde e arancione su tela cerata, s.d., s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta dell impianto elettrico del primo ordine di palchi, (1/500), china acquerellata, matita, inchiostro rosso, verde e arancione su tela cerata, s.d., s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta dell impianto elettrico del secondo ordine di palchi, (1/500), china acquerellata, matita, inchiostro rosso, verde e arancione su tela cerata, s.d., s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero III. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta dell impianto elettrico del terzo e del quarto ordine di palchi, (1/500), china acquerellata, matita, inchiostro rosso, verde e arancione su tela cerata, s.d., s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero IV. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta dell impianto elettrico della Galleria, (1/500), china acquerellata, matita, inchiostro rosso e verde su tela cerata, s.d., s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero V. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , studi in alzato e pianta del lampione per l illuminazione della piazza, china su carta, 311x210 mm, s.d., s.t.; sigla di denominazione del progetto. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , studio in alzato del lampione per l illuminazione della piazza, china su foglio di carta notes, 310x418 mm, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato e pianta del lampione per l illuminazione della piazza, (1/10), matita e china su carta Fabriano, 768x538 mm, s.d., s.t.; schizzi al margine destro a matita.

153 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 396 E. B. 397 E. B. 398 E. B. 399 E. B. 400 E. B. 401 E. B. 402 E. B. 403 E. B. 404 E. B. 405 E. B. 406 E. B. 407 E. B. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato della nicchia con lampione del portico, s.m. 1/50, matita e china su carta, 308x208 mm, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato di tabella per affiches, 1/300 s. m. e s. g., matita su carta da lettera, 208x309 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; schizzo al margine sinistro a inchiostro rosso, studio di disposizione planimetrica a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , studi in alzato di lampione esterno, china su carta a righe, 311x209 mm, s.d., s.t., schizzo al margine sinistro a china. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, 1891, bozzetto del gruppo scultoreo raffigurante l allegoria della tragedia, matita su carta, 275x368 mm, s.d., s.t.; costruzione geometrica a matita. Nel verso: schizzo dello stesso soggetto a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato del lume e piedistallo con il busto commemorativo di Giovan Battista Filippo Basile, (1/20), matita su cartoncino, 512x417 mm, s.d., s.t.; annotazione a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , lampada a sospensione dei vestiboletti laterali del salone dei pubblici ridotti, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su cartoncino, 239x160 mm, s.d., s.t., quotato; sigla di denominazione del progetto, annotazioni a matita, china e inchiostro rosso, schizzi al margine a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , lampade a sospensione del vestibolo dello sbarcatoio, 239x158 mm, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su cartoncino, s.d., s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, conteggi a china. Disegni contrassegnati dai numeri XVII e XVI. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato delle appliques dei palchi del quarto e quinto ordine, (1/2), matita su carta Fabriano, 763x530 mm, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato di lampione interno, (1/9,5) e s. g., matita e china su carta, 195x150 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; annotazioni a china. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzati e dettaglio della cornice della porta della cavea, 1/10, con profilo, 1/1, matita e china su carta Fabriano, 333x473 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzo quotato della porta e di elementi della cornice a matita, indicazioni progettuali a matita e china. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , schizzi in alzato della panca del vestibolo dello sbarcatoio, matita e china su carta Fabriano, 225x316 mm, s.d., s.t.; annotazioni, conteggi a china, sigla di denominazione del progetto; schizzo al margine superiore destro a matita. Nel verso: schizzi per una copertura a matita. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato frontale e laterale della panca del vestibolo dello sbarcatoio, (1/20), matita su carta Fabriano, 268x384 mm, s.d., s.t. Completamento del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo, , piante, alzati e prospettive di arredi mobili e tendaggi, matita su carta Fabriano, 532x756 mm, s.d., quotato; annotazioni, intitolazione della tavola a matita, indicazioni progettuali E. Basile, Concorso per il Palazzo della Prefettura di Benevento, E. B. 409 E. B. 410 E. B. 411 E. B. Concorso per il Palazzo della Prefettura di Benevento, 1892, studio per due diverse soluzioni dell impianto e per il prospetto principale, matita e inchiostro blu su carta millimetrata (C.S & S.), 587x456 mm, (1892), s.t.; annotazioni a inchiostro blu. Nel verso: annotazione a inchiostro seppia. Concorso per il Palazzo della Prefettura di Benevento, (1892), alzato del prospetto principale, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 771x834 mm, (1892), s.t. Nel verso: annotazioni a matita. Concorso per il Palazzo della Prefettura di Benevento, (1892), sezione longitudinale, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 768x842 mm, (1892); denominazione del progetto a matita. Concorso per il Palazzo della Prefettura di Benevento, (1892), prospettiva, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 765x835 mm, (1892), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a china. Nel verso: annotazioni a matita E. Basile, Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo, (1893) 412 E. B. 413 E. B. 414 E. B. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), studi della pianta del primo piano, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 449x648 mm, controfondo di cartoncino, 540x773 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato del prospetto principale, prima variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 476x663 mm, (1893), firmato E.Basile; denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), sezione longitudinale, prima variante, (1/100), matita su carta Fabriano, 485x667 mm, (1893), siglato E.B., s.t.

154 154 Archivio Disegni-Progetti Schede 415 E. B. 416 E. B. 417 E. B. 418 E. B. 419 E. B. 420 E. B. 421 E. B. 422 E. B. 423 E. B. 424 E. B. 425 E. B. 426 E. B. 427 E. B. 428 E. B. 429 E. B. 430 E. B. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato del fronte posteriore (nord-ovest) e del fronte laterale sinistro (sud-ovest), seconda variante, (1/100), matita su cartoncino, 491x672 mm, datato 1893, firmato E. Basile, quotato; conteggi, intitolazione dei disegni, schizzi al margine inferiore destro a matita. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), piante del piano terra e del primo piano, terza variante, s.g. 1/150, china su cartoncino, 533x657 mm, (1893); denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, legenda, orientamento a china. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato del fronte principale, terza variante, s.g., china e acquerello su cartoncino, 657x529 mm, (1893), siglato E..B.; denominazione del progetto a china. Incollato su supporto di cartoncino, 719x1128 mm, con il disegno n. ADP418. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), sezione icnografica parziale, alzato e profilo della torre, s.g. (1/33), con alzato del cantonale e dettagli del coronamento, s.g. 1/10, con relativo profilo, terza variante, china su cartoncino, 674x331 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su supporto di cartoncino, 719x1128 mm, con il disegno n. ADP417. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato del fronte posteriore, terza variante, s.g., china su cartoncino, 659x530 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), sezione longitudinale, terza variante, s.g., china su cartoncino, 657x530 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), sezione trasversale della hall con studio di dettagli decorativi, terza variante, matita su cartoncino, 534x460 mm, (1893), s.t. quotato; conteggi, indicazioni progettuali, quote a matita. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato di lampione della hall, matita e china su carta, 201x80 mm, datato 1893, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), particolari in pianta, alzato e profili dello scalone, 1/10, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta, 401x555 mm, (1893), quotato; conteggi a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso, quote, schizzi al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), particolare dello scalone, 1/8 e s.g., china su carta, 308x209 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), camino, china su carta, 116x100 mm, (1893), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787, ADP915. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), camino, matita e china su carta, 97x87 mm, (1893), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), camino, china su carta, 107x94 mm, (1893), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), studio di parete con camino, china e inchiostro rosso su carta, 219x172 mm, (1893), s.t.; annotazioni a inchiostro rosso. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), camino, matita e china su carta, 387x750 mm, (1893), s.t. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato di libreria con porta, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta, 310x401 mm, (1893), siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del committente, intitolazione della tavola a china, schizzi e profili di modanatura al margine destro a inchiostro rosso.

155 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 432 E. B. 433 E. B. 434 E. B. 435 E. B. 436 E. B. 437 E. B. 438 E. B. 439 E. B. 440 E. B. 441 E. B. 442 E. B. 443 E. B. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato di libreria, china e inchiostro rosso su carta, 172x186 mm, (1893), s.t.; annotazione a inchiostro rosso. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato parziale della lunetta della scala con profilo, 1/5, matita e china su carta, 245x349 mm, (1893), siglato E.B., quotato; denominazione del committente, intitolazione della tavola a china. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), fronte e sezione del fregio del soffitto della scala, 1/5, matita e china su carta, 250x400 mm, (1893), s.t., quotato; denominazione del committente, intitolazione del disegno a china, conteggi a matita, schema della posizione del fregio nel soffitto a china, quotato. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), palmetta decorativa di diazana, china su carta Fabriano, 239x200 mm, (1893), s.t. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato parziale di ringhiera e sezione di corrimano della scala esterna, china su carta, 169x101 mm, (1893), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), formella decorativa, china e inchiostro rosso su carta, 140x210 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto a inchiostro rosso. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), iscrizione esterna, china e inchiostro rosso su carta, 48x210 mm, (1893), s.t.; annotazione a inchiostro rosso. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato parziale di grata per infisso esterno, china su carta, 210x140 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato parziale di grata per infisso esterno, china su carta, 140x140 mm, (1893), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), alzato parziale del cancello d ingresso, china su carta, 94x106 mm, (1893), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), doccione, china su carta, 170x254 mm, (1893); denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), scorcio prospettico della terza variante, china su carta, 227x143 mm, (1893, siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499. Ampliamento, trasformazione, decorazione degli interni e arredi della Villa Chiaramonte Bordonaro, via delle Croci, Palermo (1893), schizzi in alzato di camino, china su carta da lettere, 164x92 mm, (1893), s.t.; annotazione a matita E. Basile, Sepoltura gentilizia della famiglia Tiby, cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, E.B. Sepoltura gentilizia della famiglia Tiby, cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, 1893, alzato, s.g. 1/20, matita su carta da lucido, 370x250 mm, incollato su controfondo di carta Fabriano, 404x277 mm, datato 26 maggio 1893, siglato E.B.; denominazione del committente a matita.

156 156 Archivio Disegni-Progetti Schede 33 - E. Basile, Cappella Sperlinga nella chiesa di S. Domenico, Palermo, ( ) 445 E.B. Cappella Sperlinga nella chiesa di S. Domenico, Palermo, (1898), pianta, alzato del cancello, 1/20, matita e china su carta da schizzo, 330x390 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto E. Basile, Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, E.B. 447 E.B. 448 E.B. 449 E.B. 450 E.B. 451 E.B. 452 E.B. 453 E.B. 454 E.B. Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , studi in alzato del prospetto principale, (1/100 e 1/200), matita su carta Fabriano, 539x697 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto a matita. Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , alzato del prospetto principale, (1/50), matita su cartoncino, 421x898 mm, s.d., firmato E. Basile. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , alzato e sezione orizzontale (1/50) con profilo di modanatura (1/25) del portale d ingresso, matita e inchiostro rosso su cartoncino, 586x490 mm, s.d., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, matita e inchiostro rosso, schizzi ai margini a matita. Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , alzato parziale con profilo di mensola e sezioni orizzontale e verticale di una finestra del prospetto principale, s.m. 1/20, matita e inchiostro rosso su carta Fabriano, 480x330 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni a matita e inchiostro rosso, conteggi, schizzi al margine inferiore destro a matita. Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , alzato di una parete, pianta del soffitto, s.m. 1/25, pianta e alzato di una parete della sala da pranzo, s.m. 1/50, matita e inchiostro rosso su carta Fabriano, 539x754 mm, s.d., siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , studi per il fanale del portale d ingresso s.g. 1/12,5, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta Fabriano, 384x537 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, schizzi ai margini a matita. Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , alzati di sedia e panca, alzato di mobile a scansia, 1/10, matita e china su carta Fabriano, 532x736 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , alzati della panca della prima anticamera, 1/10, con profili delle modanature, (1/1), matita, china e inchiostro rosso su cartoncino, 355x643 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione, completamento, decorazione e arredi del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, , studio di profili, china su carta, 311x210 mm, s.d., s.t.; schizzo al margine destro a china E. Basile, Chiosco Ribaudo, piazza G. Verdi, Palermo, E. B. 456 E. B. 457 E. B. Chiosco Ribaudo, piazza G. Verdi, Palermo, 1894, studi in pianta e alzato, china su carta, 240 x 300 mm, datato ; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Ribaudo, piazza G. Verdi, Palermo, 1894, pianta, s.a. 3 cent. per metro, (1/67), alzato del prospetto, s.a. 15 mm. per metro, (1/35), prospettiva, matita su carta Fabriano, 464x661 mm, (1894), siglato E.B.; denominazione del progetto, grafici geometrici, schizzi della pianta al margine superiore e inferiore destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Ribaudo, piazza G. Verdi, Palermo, 1894, pianta, 3 cent. per metro (1/67), alzato del prospetto, 15. mm. per metro (1/35), matita e china su carta da lucido, 378x333 mm, incollato su supporto di carta Fabriano, 478x333 mm, (1894), firmato E.Basile; annotazioni a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Cappella gentilizia per la famiglia Ciuppa, S. Agata di Militello (Me), E. B. 459 E. B. Cappella gentilizia per la famiglia Ciuppa, S. Agata di Militello (Me), 1894, pianta, alzato e sezione parziale, matita e inchiostro rosso su carta da scenografia, 1/20 e s.m., 572x632 mm, (1894), siglato E.B., quotato; conteggi, costruzioni geometriche, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi a matita. Nel verso: annotazione a matita e pastello rosso. Cappella gentilizia per la famiglia Ciuppa, S. Agata di Militello (Me), 1894, alzato di capitello del portale, china su carta, (1/3) e s.m., 254x172 mm, (1894), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADM89, ADM90, ADM16, ADM17, ADP499.

157 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, E. B. 461 E. B. 462 E. B. 463 E. B. 464 E. B. 465 E. B. 466 E. B. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, studi in pianta e alzato, china su carta, 311x211 mm, (1894), s.t. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, studio in pianta e alzato, china e inchiostro rosso su carta, 208 x 310 mm, (1894), s.t. Nel verso: studio in alzato e profilo del coronamento a china, s.d., s.t. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, studi in pianta e alzato, china su carta, 310 x 208 mm, (1894), s.t. Nel verso: studio in alzato, s.g. (1/71,5), china, s.d., s.t.; annotazioni, conteggi a matita. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, studio in alzato e dettaglio, china su carta, 310x208 mm, (1894), s.t. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, studi in alzato e dettagli, china su carta, 310x 210 mm, (1894), s.t. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, studi in alzato e dettaglio, china e inchiostro rosso su carta, 440x335 mm, datato gennaio 1894, denominazione del progetto; schizzi al margine a china. Concorso per il monumento commemorativo a Giacinto Pacchiotti in Torino, 1894, pianta e alzato, 1/20, matita su cartoncino, 600x444 mm, (1894), siglato E.B., s.t.; annotazioni, conteggi, quote, schizzo al margine. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Corpi di ingresso e padiglioni nel parco di Villa Sofia Whitaker, piazza Salerno, Palermo, (1894) 467 E. B. 468 E. B. 469 E. B. 470 E. B. 471 E. B. Corpi di ingresso e padiglioni nel parco di Villa Sofia Whitaker, piazza Salerno, Palermo, (1894), cancello d ingresso, china su carta da lucido, 471x508 mm, incollato su supporto di carta, 474x516 mm, (1894), s.t. Corpi di ingresso e padiglioni nel parco di Villa Sofia Whitaker, piazza Salerno, Palermo (1894), alzato del pilone del cancello d ingresso, china su carta da lucido, 373x548 mm, (1894), s.t.; schizzo del coronamento del pilone a matita. Corpi di ingresso e padiglioni nel parco di Villa Sofia Whitaker, piazza Salerno, Palermo (1894), schizzo prospettico del cancello d ingresso, china su carta, 220x335 mm, (1894), s.t. Corpi di ingresso e padiglioni nel parco di Villa Sofia Whitaker, piazza Salerno, Palermo (1894), prospettiva del cancello d ingresso, china su carta, 220x335 mm, (1894), s.t. Nel verso: denominazione del progetto con la data (1894) a matita. Corpi di ingresso e padiglioni nel parco di Villa Sofia Whitaker, piazza Salerno, Palermo (1894), schizzo in alzato del cancello e prospettiva dell elemento di raccordo fra il pilone e il muro di recinzione (capovolto), matita e inchiostro rosso su carta da lucido, 546x256 mm, (1894), s.t E. Basile, Villino Lentini, Mondello, Palermo, (1894) 472 E.B. 473 E.B. 474 E.B. Villino Lentini, Mondello, Palermo, (1894), studi in pianta, alzato e prospettiva con alzato di una finestra, china su carta, 310x209 mm, (1894); denominazione del progetto a china. Villino Lentini, Mondello, Palermo, (1894), pianta con inserimento nel lotto, china su carta, 310x208 mm, (1894), quotato; indicazioni progettuali a china, conteggi, legenda, orientamento a china e venti a inchiostro rosso. Villino Lentini, Mondello, Palermo, (1894), alzato del prospetto, china su carta, 310x416 mm, (1894); conteggi, denominazione del progetto a china E. Basile, Piano architettonico per l edificazione degli edifici perimetrali dello Square Ingham, Palermo, E.B. 476 E.B. Piano architettonico per l edificazione degli edifici perimetrali dello Square Ingham, Palermo, 1895, alzato del prospetto tipo, (1/140 ca.), matita su cartoncino, 546x723 mm, (1895), s.t. Piano architettonico per l edificazione degli edifici perimetrali dello Square Ingham, Palermo, 1895, alzato del prospetto tipo, 7 mm. per metro, china su tela cerata, 444x648 mm, fissato con puntine da disegno metalliche su supporto di carta Von Willer 480x662 mm, datato Palermo, Luglio 1895, firmato Ernesto Basile, arch.to; denominazione del progetto a china, intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal numero III E. Basile, Scuola Elementare tipo per la Sicilia, (1895) 477 E. B. Scuola Elementare tipo per la Sicilia, (1895), pianta del piano terra con arredo delle aule, matita e china su cartoncino, 555x697 mm, (1895), s.t. Nel verso: studi di carpenteria metallica a matita; annotazioni, conteggi a matita E. Basile, Sepoltura gentilizia Martorella, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, E.B. Sepoltura gentilizia Martorella, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, , alzato della croce e particolare dell inferriata, 1/10, matita e china su cartoncino ruvido, 466x396 mm, datato dic. 1895, siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, schizzi al margine a matita.

158 158 Archivio Disegni-Progetti Schede 479 E.B. Sepoltura gentilizia Martorella, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, , alzato della croce e particolare dell inferriata, 1/10, china su carta, 363x270 mm, (1895), siglato E.B.; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, insieme ai disegni nn. ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP E. Basile, Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, E.B. 481 E.B. 482 E.B. 483 E.B. 484 E.B. 485 E.B. 486 E.B. 487 E.B. 488 E.B. 489 E.B. 490 E.B. 491 E.B. 492 E.B. 493 E.B. 494 E.B. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , alzato del prospetto principale, 1/200, matita e china su carta, 308x460 mm, datato , siglato E.B., s.t. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , studio del prospetto principale, prima variante, (1/100), matita su carta Fabriano, 472x664 mm, ( ), s.t.; conteggi a matita. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , pianta del piano rialzato, seconda variante, 1/400, china su cartoncino, 240x256 mm, s.d., s.t.; indicazione toponomastica a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 834x997 mm, con i disegni nn. ADP483, ADP484, ADP485, ADP492, ADP493. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , prospettiva, seconda variante, china su cartoncino, 210x311 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 834x997 mm, con i disegni nn. ADP 482, ADP484, ADP485, ADP492, ADP493. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , alzato del prospetto laterale, terza variante, matita, china e acquarello monocromo su cartoncino, 579x707 mm, s.d.; denominazione del progetto a matita e china. Incollato su controfondo di cartoncino, 834x997 mm, con i disegni nn. ADP 482, ADP483, ADP485, ADP492, ADP493. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , alzato del prospetto laterale, quarta variante, 1/200, china su cartoncino, 209x310 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 834x997 mm, con i disegni nn. ADP 482, ADP483, ADP484, ADP492, ADP493. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , alzato del prospetto laterale, quinta variante, matita, china e acquarello monocromo su cartoncino, 481x841 mm, incollato su controfondo di cartoncino, 573x953 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , prospettiva della torre angolare, quinta variante, matita e acquarello policromo su cartoncino, 488x898 mm, firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita e inchiostro rosso su fascetta di cartoncino incollata in alto a destra. Nel verso: Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , primo studio della pianta del primo piano, un centimetro per metro (1/100), matita e china su carta millimetrata, 460x587 mm, (1897), firmato E. Basile; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, matita e china, indicazione toponomastica a china. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , secondo studio della pianta del primo piano, 1/100 e s.g., matita e china su carta millimetrata, 460x 598 mm, datato 5 aprile 97, firmato E. Basile; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita e china, indicazioni toponomastiche a china. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , studio della pianta del piano rialzato, terza variante, ½ centimetro per metro (1/200), matita e china su carta millimetrata, 295x460 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita e china, indicazione toponomastica a china. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , studio della pianta del piano rialzato, quarta variante, 1/200 e s.g., china su carta millimetrata, 295x459 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita e china, indicazione toponomastica a china, schizzo al margine superiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , studio del prospetto laterale, sesta variante, 1/200, matita e china su cartoncino, 210x309 mm, s.d., siglato E.B.; indicazione toponomastica a china. Tavola contrassegnata dal n. II. Incollato su controfondo di cartoncino, 834x997 mm, con i disegni nn. ADP 482, ADP483, ADP484, ADP485, ADP493. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , prospettiva della trifora del piano nobile, quarta variante, china su cartoncino, 290x210 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 834x997 mm, con i disegni nn. ADP 482, ADP483, ADP484, ADP485, ADP492. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Lanza dei principi di Deliella, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, , prospettiva del cancello di ingresso al giardino, china su carta, 282x210 mm, s.d., s.t.; schizzo delle ante al margine inferiore a china E. Basile, Cancellata per Villa Cuccia, Palermo, E.B. Cancellata per Villa Cuccia, Palermo, 1896, alzato parziale, matita ed inchiostro seppia su carta Fabriano, 334x477 mm, (1896), siglato E.B.; denominazione del progetto a inchiostro seppia.

159 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Scalone del Palazzo Spanò Lazzara, Marsala (Tp), E.B. Scalone del Palazzo Spanò Lazzara, Marsala, 1896, piante del piano terra e del primo piano, 1/100, alzato del prospetto sulla corte, sezione longitudinale, 1/50, matita, china e china acquerellata su cartoncino, 569x716 mm, datato 1896, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Nel verso: conteggi a matita E. Basile, Chiosco Vicari, piazza G. Verdi, Palermo, E.B 498 E.B 499 E.B. Chiosco Vicari, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta, s.g. (1/36), alzato, s.m. 0,026 m. per metro, s.g. (1/38), schizzo prospettico, matita su carta Fabriano, 538x385 mm, datato 1896 e luglio 1897, siglato E.B.; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Vicari, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta, alzato e sezione parziali, (1/20), matita su carta Fabriano, 759x534 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzi di modanature al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Vicari, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato, china su carta da lucido, 298x153 m, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 904x1101 mm, con i disegni nn. ADP422, ADM92, ADM9, ADM15, ADM82, ADM83, ADM91, ADP424, ADP426, ADP427, ADP428, ADP431, ADP435, ADP436, ADP437, ADP438, ADP439, ADP440, ADP441, ADP442, ADP459, ADM89, ADM90, ADM16, ADM E. Basile, Progetto per un ospedale a Marsala (Tp), E.B 501 E.B Progetto per un ospedale a Marsala (Tp), 1897, planimetria generale, s.g. 1/250, matita e china su carta da lucido, 495x638 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a china. Progetto per un ospedale a Marsala (Tp), 1897, planimetria generale, prima variante, (1/50), matita e china su carta da lucido, 560x790 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali, legenda a china E. Basile, Cancellata monumentale della Cappella di S. Venera nella chiesa madre, Acireale (Ct), ( ) 502 E.B. Cancellata monumentale della Cappella di S. Venera nella chiesa madre, Acireale (Ct), ( ), alzato, 1/10, matita e china su carta Fabriano, 528x757 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto E. Basile, Istituto di Igiene, via Divisi, Palermo, E. B. Istituto di Igiene, via Divisi, Palermo, 1898, studio parziale del prospetto principale, (1/100), matita su carta Fabriano, 387x538 mm, datato , siglato E.B.; denominazione del progetto a matita E. Basile, Trasformazione e ampliamento del baglio di Francesco Lombardo Gangitano, località Firriato, Canicattì (Ag), E.B. 505 E.B. 506 E.B. 507 E.B. Trasformazione e ampliamento del baglio di Francesco Lombardo Gangitano, località Firriato, Canicattì (Ag), 1898, pianta del piano terra, alzato del retroprospetto e del prospetto laterale destro, 1/100, matita e china su carta Fabriano, 532x767 mm, (1898), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, orientamento. Trasformazione e ampliamento del baglio di Francesco Lombardo Gangitano, località Firriato, Canicattì (Ag), 1898, alzato del prospetto principale e del prospetto laterale destro, prima variante, (1/100), china su carta Fabriano, 532x761 mm, datato 1898, firmato E. Basile, s.t. Trasformazione e ampliamento del baglio di Francesco Lombardo Gangitano, località Firriato, Canicattì (Ag), 1898, pianta, alzato e particolari costruttivi del portone della torre, 1/10 e (1/1), china e inchiostro rosso su carta Fabriano, 591x759 mm, datato , firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, legenda. Trasformazione e ampliamento del baglio di Francesco Lombardo Gangitano, località Firriato, Canicattì (Ag), 1898, pianta, alzati, sezioni, schizzi di particolari costruttivi della scala a chiocciola, (1/1), (1/10), matita, china e inchiostro rosso su carta da spolvero, 935x1347 mm, datato 25 novembre 1898, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi al margine E. Basile, Palazzina Calamaro, via della Libertà, angolo piazza F. Crispi, Palermo, E.B 509 E.B 510 E.B 511 E.B Palazzina Calamaro, via della Libertà, angolo piazza F. Crispi, Palermo, 1898, pianta del rez de chaussèe e del primo piano, prima versione, (1/100), china su carta Fabriano, 539x772 mm, (1898), siglato E.B., s.t. Palazzina Calamaro, via della Libertà, angolo piazza F. Crispi, Palermo, 1898, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale, prima versione, (1/100), china su carta Fabriano, 538x745 mm, (1898), firmato E. Basile, s.t. Palazzina Calamaro, via della Libertà, angolo piazza F. Crispi, Palermo, 1898, pianta del rez de chaussèe, seconda versione, 1/100, matita e china su carta Fabriano, 382x533 mm, datato 15 aprile 98, firmato E. Basile, s.t.; destinazione degli ambienti a china, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche. Tavola contrassegnata dal numero I. Palazzina Calamaro, via della Libertà, angolo piazza F. Crispi, Palermo, 1898, pianta del rez de chaussèe, seconda versione, 1/100, matita e china su carta Fabriano, 385x535 mm, datato 16 aprile 98, firmato E. Basile, s.t.; destinazione degli ambienti a china, indicazioni progettuali a matita e china, indicazioni toponomastiche. Tavola contrassegnata dal numero II.

160 160 Archivio Disegni-Progetti Schede 512 E.B Palazzina Calamaro, via della Libertà, angolo piazza F. Crispi, Palermo, 1898, alzato del prospetto principale, seconda versione, 1/100, matita e china su carta Fabriano, 388x535 mm, datato 18 aprile 98, firmato E. Basile; indicazione toponomastica a china, denominazione del progetto e intitolazione della tavola E. Basile, Scala, (1898) 513 E. B. Scala, (1898), alzato parziale della prima rampa, (1/10), matita su carta, 538x380 mm, s.d., s.t. 514 E. B. Scala, (1898), alzato parziale della prima rampa, (1/10), matita e china su carta da lucido, 372x549 mm, incollato su foglio di carta Fabriano 386x540 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; schizzo di rampa al margine destro a matita E. Basile, Casa Gemmellaro, Palermo, E.B 516 E.B 517 E.B Casa Gemmellaro, Palermo, 1898, pianta del piano elevato, 1/100, china e matita su carta Fabriano, 381x533 mm, datato 7 aprile 98, firmato E. Basile, s.t., destinazione degli ambienti a china. Tavola contrassegnata dal numero II. Casa Gemmellaro, Palermo, 1898, pianta del piano elevato, variante, 1/100, china e matita su carta Fabriano, 382x531 mm, datato 10 aprile 1898, firmato E. Basile, s.t., destinazione degli ambienti a china. Tavola contrassegnata dal numero III. Casa Gemmellaro, Palermo, 1898, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su carta Fabriano, 384x535 mm, datato 10 aprile 1898, s.t., annotazione a matita E. Basile, Villa per il Conte di Francavilla, E.B. Villa per il Conte di Francavilla, 1898, alzato del prospetto, (1/100), china e matita su carta Fabriano, 291x407 mm, (1898), firmato E. Basile, s.t. 519 E.B. Villa per il Conte di Francavilla, 1898, schizzo prospettico, inchiostro seppia su carta, 283x210 mm, (1898), s.t. 520 E.B. Villa per il Conte di Francavilla, 1898, alzato del prospetto principale, variante, (1/100), china e matita su carta da schizzo, 474x323 mm, incollato su supporto in cartoncino, 477x334 mm, datato 3 agosto 98, firmato E. Basile; annotazioni a china E. Basile, Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898) 521 E.B. 522 E.B. 523 E.B. 524 E.B. 525 E.B. 526 E.B. 527 E.B. 528 E.B. 529 E.B. 530 E.B. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), studio della pianta e di veduta prospettica, studi di alzato del fronte principale, e di particolari in alzato del rosone e della cornice del timpano, prima variante, matita e china su cartoncino, 483x395 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Nel verso: studio del prospetto principale, variante, matita, s.d., s.t. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), pianta e alzato del fronte principale, seconda variante, (1/50), matita su carta Fabriano, 530x770 mm, (1898), s.t., conteggi a matita. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), alzato del fronte principale, terza variante, (1/25), matita su carta Fabriano, 542x326 mm, (1898), s.t.; schizzo al margine superiore destro a matita. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), schizzo di alzato, quarta variante, china su carta da lucido, 162x162 mm, (1898), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo (1898), schizzo prospettico, quarta variante, china su carta, mm. 102x96, (1898), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), studio di alzato di sarcofago, s.g. (1/25), china su carta, 51x96 mm, (1898), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), alzato del prospetto principale, sezione longitudinale, s.g. (1/50), pianta della cripta, s.g. (1/100), quinta variante, china su carta trasparente, 425x674 mm, (1898); intitolazione della tavola a china. Il disegno risulta ritagliato al centro per la sottrazione della pianta alla quota della cappella. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), alzato parziale del portale d ingresso, (1/10), alzato di capitello, 1/2, profili del capitello, della ghiera interna dell arco, di cornice (al vero), quinta variante, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 419x532 mm, (1898), quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore a matita e china. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), alzato del prospetto principale e sezione longitudinale, s.g. (1/50), piante della cappella e della cripta, s.g. (1/100), sesta variante, matita su carta Fabriano, 530x758 mm, (1898), quotato; conteggi, schizzi al margine, studio dell altare sovrapposto al catafalco a matita. Cappella Nicosia, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1898), pianta della cappella e alzato del prospetto principale, sesta variante, s.g. (1/25), matita e china su carta da lucido, mm. 345x535, (1898), siglato E.B.; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717.

161 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Disegno per la copertina di un volume di Adolfo Frizzi, (1898) 531 E. B. Disegno per la copertina di un volume a cura di Adolfo Frizzi, (1898), veduta di una villa turrita con ponte per la Raccolta di cinquanta tavole di architettura estratte dal periodico «Memorie di un Architetto», stampa tipografica su carta, 247x326 mm, (1898), siglato E.B., s.t.; annotazioni a china al margine E. Basile, Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), E. B. 533 E. B. 534 E. B. 535 E. B. 536 E. B. 537 E. B. 538 E. B. 539 E. B. Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, pianta alla quota della prima fila di palchi, 1/100, matita e inchiostro rosso su carta Fabriano, 528x768 mm, (1899); conteggi, denominazione del progetto a matita, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Nel verso: sezione di profilato in ferro a C a matita. Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, pianta alla quota della prima fila di palchi, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 520x772 mm, (1899), quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, pianta alla quota della seconda fila di palchi, 1/100, matita e china su carta da lucido, 523x772 mm, (1899); denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, alzato del prospetto sulla via Capitano Ippolito, prima variante, (1/100), matita su carta Fabriano, 542x783 mm, (1899), s.t. Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, sezioni strutturali, prima variante, 1/25, china e inchiostro blu, rosso e verde su carta trasparente, 779x490 mm, (1899), quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzi di particolari costruttivi ai margini. Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, sezione longitudinale, prima variante, (1/100), matita su carta Fabriano, 536x784 mm, (1899), s.t.; conteggi, schizzi al margine a matita. Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, alzato del prospetto principale, prima variante, (1/100), matita su carta Fabriano, 542x775 mm, (1899), s.t., quotato. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Teatro sociale, via Capitano Ippolito, Canicattì (Ag), 1899, alzato parziale del prospetto principale, seconda variante, e variante della prima elevazione, 1/50, matita su carta Fabriano, 541x771 mm, (1899), quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzo in sezione di modanatura e profilo di parasta a matita. Tavola contrassegnata dal numero II E. Basile, Palazzo da pigione Utveggio, via XX Settembre, Palermo, E. B. 541 E. B. 542 E. B. 543 E. B. Palazzo da pigione Utveggio, via XX Settembre, Palermo, 1899, pianta del piano terra, 1/100, china su carta da lucido, 503x321 mm, (1899), s.t.; intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche. Palazzo da pigione Utveggio, via XX Settembre, Palermo, 1899, pianta del piano tipo, 1/100, matita e china su carta da lucido, 501x325 mm, (1899), s.t.; intitolazione del disegno, al margine inferiore schizzi in alzato e sezione del basamento per il secondo palazzo Utveggio. Palazzo da pigione Utveggio, via XX Settembre, Palermo, 1899, alzato del prospetto principale, sezione trasversale, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 499x650 mm, (1899), quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni toponomastiche. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo da pigione Utveggio, via XX Settembre, Palermo, 1899, alzato parziale del prospetto principale, variante, (1/100), china su carta Fabriano, 394x86 mm, controfondo di cartoncino, 394x86 mm, (1899), s.t E. Basile, Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, E. B. 545 E. B. 546 E. B. 547 E. B. Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, studio di pianta del piano terra, china, inchiostro rosso e pastello blu su carta Fabriano, 320x224 mm, datato , s.t., quotato; annotazioni a pastello blu, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero III. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, studi di pianta del piano terra e di alzato del prospetto principale, prima variante, china e pastello blu su carta Fabriano, 320x224 mm, datato , quotato, s.t.; annotazioni a pastello blu, conteggi, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero VII: Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, pianta del piano terra, seconda variante, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta millimetrata C.S & S., 459x587 mm, datato , firmato E. Basile; denominazione del committente, orientamento a china, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, alzato del prospetto principale, seconda variante, china su carta, 451x697 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP550, ADP567, ADP569, ADP581, ADP955, ADP956. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv. illeggibile.

162 162 Archivio Disegni-Progetti Schede 548 E. B. 549 E. B. 550 E. B. 551 E. B. Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, veduta prospettica da sud-ovest, seconda variante, china su carta, 197x134 mm, (1899), siglato E. B., s.t. Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, pianta del piano terra, terza variante, 6 mm per metro, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 532x753 mm, datato , firmato E. Basile; denominazione del committente, orientamento a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, alzato del prospetto posteriore, quarta variante, china su carta, 550x436 mm, datato , firmato Ernesto Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP547, ADP567, ADP569, ADP581, ADP955, ADP956. Palazzo Florio, Parco dell Olivuzza, piazza Principe di Camporeale, Palermo, 1899, veduta prospettica della torre-bertesca, quarta variante, china su carta, 272x128 mm, (1899), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 670x436 mm, con i disegni nn. ADP653, ADP658, ADP741, ADP E. Basile, Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, E. B. 553 E. B. 554 E. B. 555 E. B. 556 E. B. 557 E. B. Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, 1899, pianta del piano terra, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 525x768 mm, datato , siglato E.B., s.t.; indicazioni toponomastiche, orientamento a china, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, 1899, pianta del piano terra, prima variante, (1/200), matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 487x646 mm, (1899), firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a china e inchiostro rosso, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, 1899, pianta del piano terra, seconda variante, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 540x753 mm, datato , firmato E. Basile; annotazioni a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, 1899, alzato del prospetto posteriore, terza variante, (1/200), matita e china su carta Fabriano, 530x 738 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, 1899, pianta del piano terra, quarta variante, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 531x751 mm, datato , firmato E. Basile, s.t.; orientamento a china, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento e trasformazione della tonnara Florio all Arenella, Palermo, 1899, pianta del piano terra, quinta variante, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 547x752 mm, datato , firmato E. Basile; orientamento a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899) 558 E. B. 559 E. B. 560 E. B. 561 E. B. 562 E. B. 563 E. B. 564 E. B. 565 E. B. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), alzato del prospetto principale, china su cartoncino, 486x511 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 896x1270 mm, con i disegni nn. ADP559, ADP560, ADP562, ADP563, ADP564. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), prospettiva, china su carta da lucido, 439x227 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 896x1270 mm, con i disegni nn. ADP558, ADP560, ADP562, ADP563, ADP564. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), prospettiva, prima variante, china su carta da lucido, 439x227 mm, datato , siglato E. B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 896x1270 mm, con i disegni nn. ADP558, ADP559, ADP562, ADP563, ADP564. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), veduta prospettica della corte, prima variante, china e acquerello su cartoncino, 296x221 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), alzato del prospetto laterale, seconda variante, china su carta da lucido, 419x532 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 896x1270 mm, con i disegni nn. ADP558, ADP559, ADP560, ADP563, ADP564. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), alzato del prospetto laterale, terza variante, matita e china su carta da lucido, 424x513 mm, datato , firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 896x1270 mm, con i disegni nn. ADP558, ADP559, ADP560, ADP562, ADP564. Edificio ad uso collettivo, Palermo, (1899), alzato del prospetto laterale, quarta variante, china su cartoncino, 445x530 mm, (1899), firmato Ernesto Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 896x1270 mm, con i disegni nn. ADP558, ADP559, ADP560, ADP562, ADP563. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Edificio ad uso collettivo, Palermo, 1899, studi di pianta e alzato del prospetto principale, china e inchiostro rosso su carta intestata «Rome Grand Hôtel», 268x210 mm, (1899), s.t., quotato.

163 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 567 E. B. 568 E. B. 569 E. B. Edificio ad uso collettivo, Palermo, 1899, pianta del piano terra, (1/200), matita e china su carta Fabriano, 542x78 mm, (1899), s.t.; orientamento a matita. Edificio ad uso collettivo, Palermo, 1899, pianta del piano terra, (1/200), china su carta da lucido, 550x436 mm, (1899), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP547, ADP550, ADP569, ADP581, ADP955, ADP956. Edificio ad uso collettivo, Palermo, 1899, pianta del primo piano, (1/200), matita e china su carta da lucido, 534x782 mm, (1899), s.t.; schizzo al margine destro a matita. Edificio ad uso collettivo, Palermo, 1899, alzato del prospetto principale, matita e china su carta da lucido, 351x573 mm, (1899), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP547, ADP550, ADP567, ADP581, ADP955, ADP E. Basile, Palazzo per il Conte di Caltanissetta, Santa Flavia (Pa), (1899) 570 E. B. 571 E. B. Palazzo per il Conte di Caltanissetta, Santa Flavia (Pa), 1899, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su cartoncino, 270x391 mm, (1899), s.t.; indicazioni progettuali a matita. Palazzo per il Conte di Caltanissetta, Santa Flavia (Pa), 1899, alzato dell ingresso, 1/20, con profili dei piedritti e dell architrave, (1/1), matita, china e inchiostro rosso su carta, 384x265 mm, (1899), siglato E.B.; denominazione del committente a china E. Basile, Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, E. B. 573 E.B. 574 E.B. 575 E.B. 576 E.B. 577 E.B. 578 E.B. 579 E.B. 580 E.B. 581 E.B. 582 E.B. 583 E.B. 584 E.B. 585 E.B. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, pianta del piano terra, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 649x478 mm, controfondo di cartoncino, 667x478 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; denominazione del committente, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita, china e inchiostro rosso. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, pianta del piano nobile, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 646x469 mm, controfondo di cartoncino, 666x469mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; denominazione del committente, intitolazione del disegno, inidicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato del prospetto sulla via Borgo S. Lucia, 1/100, china su carta da lucido, 337x 376 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787, ADP915. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato del prospetto sulla via M. Stabile, 1/100, matita e china su carta da lucido, 473x648 mm, controfondo di cartoncino, 473x665 mm, s.d., firmato E.Basile, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzati di finestre del piano nobile, (1/20), matita e china su carta Fabriano, 540x783 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; conteggi a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, motivo decorativo per la fascia di coronamento, matita e acquerelli colorati su cartoncino, 116x95 mm, controfondo di carta, 318x223 mm, s.d., s.t. Nel verso: Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, motivo decorativo per la fascia di coronamento, china su carta da lucido, 137x198 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato del prospetto su via M. Stabile, 1/100, china su carta da lucido, 382x608 mm, datato 7 marzo 99, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787, ADP915. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato del prospetto settentrionale della corte con sezione dell ala orientale, 1/50, matita e china su carta Fabriano, 539x784 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi ai margini, a sinistra studio in sezione degli arredi fissi di un salone. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato parziale del prospetto su via Borgo S. Lucia in corrispondenza della torre belvedere, matita e china su carta da lucido, 328x137 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP547, ADP550, ADP567, ADP569, ADP955, ADP956. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato di una seconda torre belvedere su via M. Stabile, (1/100), matita e china su carta da lucido, 381x551 mm, s.d., siglato E. B., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzo al margine destro a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato della torre belvedere, china su carta da lucido, 336x164 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787, ADP915. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato parziale della prima elevazione su via Borgo S. Lucia, 1/20, mensola del balcone d angolo, (1/5), matita e china su carta Fabriano, 542x780 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, schizzi ai margini a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato dell ingresso su via Borgo S. Lucia, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 423x390 mm, controfondo di cartoncino, 423x390 mm, s.d., siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china.

164 164 Archivio Disegni-Progetti Schede 586 E.B. 587 E.B. 588 E.B. 589 E.B. 590 E.B. 591 E.B. 592 E.B. 593 E.B. 594 E.B. 595 E.B. 596 E.B. 597 E.B. 598 E.B. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato dell ingresso su via M. Stabile, 1/20, matita e china su carta da lucido, 350x300 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; indicazioni progettuali, schizzo al margine superiore destro a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP984. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato del balcone d angolo, 1/20, matita e china su carta da lucido, 197x353 mm, controfondo di cartoncino, 201x353 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero III a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato parziale del prospetto su via M. Stabile con pianta della bertesca e sezione della tettoia a protezione dell ingresso, 1/20, matita e china su carta Fabriano, 540x787 mm, s.d., s.t., quotato a matita e inchiostro rosso; annotazioni, conteggi, schizzi al margine a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato di finestre del prospetto su via M. Stabile e particolari dell attico, (1/20), matita su carta Fabriano, 540x774 mm, s.d. s.t., quotato; conteggi a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato di finestra del piano nobile, 1/20, matita e china su carta da lucido, 405x353 mm, controfondo di cartoncino 405x353 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato di prospetto del piano terra, (1/20), matita e china su carta Fabriano, 523x780 mm, s.d., s.t., siglato E.B., quotato a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato di una campata del vestibolo al piano terra, (1/20), con studi del capitello, 16 cent.. per metro e (1/10), matita e china su carta Fabriano, 538x779 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, studio di portale al margine superiore a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato della torre belvedere, (1/50), matita e china su carta da lucido, 540x292 mm, controfondo di cartoncino 540x395 mm, s.d., firmato E.Basile, s.t., quotato; conteggi, schizzo al margine inferiore a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato parziale della torre belvedere, matita su carta Fabriano, 776x540 mm, s.d., s.t., siglato E. B., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato in due soluzioni del vano di accesso allo scalone, 1/50, matita e china su carta Fabriano, 389x539 mm, datato , siglato E.B; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, particolari dello sviluppo dello scalone con pianta e sezione del soffitto, 1/25, alzati del parapetto, 1/10, matita su carta Fabriano, 547x800 mm, datato 1907, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, pianta e sezione del soffitto dello scalone, 1/25, matita e china su carta da lucido, 555x544 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione della tavola e dei disegni a china. Palazzo Moncada dei Principi di Paternò, via Borgo S. Lucia, Palermo, 1899, 1907, alzato di fontana, 1/10, china su carta da lucido, 256x207 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazioni a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP E. Basile, Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899) 599 E.B. 600 E.B. 601 E.B. 602 E.B. 603 E.B. 604 E.B. 605 E.B. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), studio della pianta del piano terra, matita e china su carta a quadretti, 219x333 mm, s.d., s.t.; intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita e china, legenda, orientamento a china. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), studio della pianta del primo piano, matita e china su carta a quadretti, 219x333 mm, s.d, s.t.; conteggi, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, legenda, orientamento a china, schizzo al margine superiore destro a matita. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), studi di impianto planimetrico, matita su carta a righe, 417x310 mm, s.d, s.t., quotato; conteggi a matita. Nel verso: studi di impianto planimetrico a matita. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), studi di impianto planimetrico, inchiostro seppia su carta a righe, 310x209 mm, s.d., s.t.; schizzo al margine superiore sinistro a inchiostro seppia. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), studio planimetrico, matita su carta a quadretti, 135x168 mm, s.d, s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine inferiore destro a matita. Nel verso: studio planimetrico, schizzo al margine inferiore destro a matita. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), sviluppo della scala del pensionato, (1/100), matita su carta a quadretti, 167x135 mm, s.d, s.t., quotato; conteggi a matita. Nel verso: schizzo di planimetria generale dell impianto a matita. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), studio della pianta del piano terra del pensionato, 1/200, matita su carta intestata R. Istituto di Belle Arti in Palermo, 189x258 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, orientamento a matita. Nel verso: schizzi al margine inferiore destro, conteggi a matita. 606 E. B. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, china e matita su carta Fabriano, 544x780 mm, s.d., s.t.

165 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 608 E. B. 609 E. B. 610 E. B. 611 E. B. 612 E. B. 613 E. B. 614 E. B. 615 E. B. 616 E. B. 617 E. B. 618 E. B. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, china e matita su carta Fabriano, 540x740 mm, s.d., s.t. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, china e matita su carta Fabriano, 542x750 mm, s.d., s.t. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, matita e china su carta da lucido, 525x781 mm, s.d., s.t.; schizzo in alto a sinistra a matita. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, china e matita su carta Fabriano, 544x780 mm, s.d., s.t. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, 4 mm per metro, china e matita su carta Fabriano, 531x752 mm, s.d., s.t.; conteggi, modifiche, indicazioni progettuali a matita. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, 1/200, matita su carta Fabriano, 525x743 mm, s.d., s.t. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, 1/200, china e matita su carta da lucido, 580x785 mm, s.d., s.t., firmato E. Basile; orientamento a china. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, 1/200, matita su carta Fabriano, 527x763 mm, s.d., s.t. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, 1/200, china e matita su carta da lucido, 534x758 mm, s.d., s.t., firmato E. Basile; orientamento a china. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del piano terra, variante, 1/200, china e matita su carta da lucido, 550x762 mm, s.d., s.t., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), pianta del primo piano, variante, 1/200, china e matita su carta da lucido, 541x735 mm, s.d., s.t., firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Sanatorio popolare per i tubercolosi in Palermo, (1899), alzato del prospetto a sud, piante edificio mortuario e lavanderia, variante definitiva, 1/200, china e matita su carta da lucido, 570x752 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a china E. Basile, Cappella gentilizia Guarnaschelli, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, E.B. 620 E.B. 621 E.B. 622 E.B. 623 E.B. Cappella gentilizia Guarnaschelli, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1899, studi in alzato del prospetto principale in due soluzioni, china su carta, 225x105 mm, datato 6 agosto 99, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Cappella gentilizia Guarnaschelli, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1899, pianta, alzato del prospetto principale, alzato del prospetto laterale, sezione trasversale, (1/50), matita su carta Fabriano, 539x783 mm, (1899), s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine a matita. Cappella gentilizia Guarnaschelli, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1899, pianta, alzato del prospetto principale, alzato del prospetto laterale, sezione trasversale, 1/50, china su carta da lucido, 446x583 mm, (1899), s.t., quotato a matita. Cappella gentilizia Guarnaschelli, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1899, alzato del prospetto principale, 1/50, matita e china su carta, 330x320 mm, datato 1899, firmato E. Basile; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP630, ADP632, ADP717. Cappella gentilizia Guarnaschelli, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, 1899, alzato del prospetto principale, s.g. 1/20, china su carta da lucido, 625x523 mm, (1899), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 665x813 mm, con i disegni nn. ADP651, ADP672, ADP695,ADP756, ADP E. Basile, Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899) 624 E.B. 625 E.B. 626 E.B. Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899), studio in alzato del fronte principale, china su carta, 161x127 mm, (1899), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899), pianta e alzato del fronte laterale, china su carta da lucido, 166x157 mm, (1899); denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899), alzato del fronte principale, 3 cm per metro, matita e china su carta, 314x197 mm, (1899), firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717.

166 166 Archivio Disegni-Progetti Schede 627 E.B. 628 E.B. 629 E.B. Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899), schizzo prospettico, china su carta da lucido, 264x201 mm, (1899), siglato E.B.; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, DP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899), pianta, s.g. (18 mm per m), fronte principale, fronte laterale, s.g. (34 mm per m), matita su carta Fabriano, 541x785 mm, (1899), s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi quotati al margine a matita. Sepoltura gentilizia Raccuglia, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, (1899), pianta, s.g. (18 mm per m), fronte principale, fronte laterale, s.g. (34 mm per m), matita e china su carta da lucido, 534x741 mm, (1899), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Cappella gentilizia Pecoraino, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1899) 630 E. B. 631 E. B. 632 E. B. Cappella gentilizia Pecoraino, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1899), studio di alzato del fronte principale, china su carta da lucido, 172x101 mm, (1899), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632, ADP717. Cappella gentilizia Pecoraino, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1899), alzato del fronte principale con sezione orizzontale del tamburo, s.m. 4 cent. per metro, (1/25), matita su carta Fabriano, 540x391 mm, (1899), s.t. Cappella gentilizia Pecoraino, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, (1899), alzato del fronte principale, 1/40, china su carta da lucido, 303x428 mm, (1899), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP E. Basile, Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, E.B. 634 E.B. 635 E.B. 636 E.B. 637 E.B. 638 E.B. 639 E.B. 640 E.B. 641 E.B. 642 E.B. 643 E.B. 644 E.B. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, pianta del piano terra, s.g., 1/750, china e matita su carta da lucido, 254x501 mm, (1899); denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, orientamento a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 523x501 mm, con il disegno n. ADP634. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, pianta del primo piano, (1/750), china su carta da lucido, 269x501 mm, (1899); indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 523x501 mm, con il disegno ADP633. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, pianta del primo piano, s.g. (1/333), matita e china su carta da lucido, 307x505 mm, (1899); indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, orientamento a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 618x505 mm, con il disegno ADP636. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, pianta del secondo piano, (1/333), matita e china su carta da lucido, 311x505 mm, (1899); indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 618x505 mm, con il disegno ADP635. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, planimetria generale, s.g., 1/600, matita su carta, 391x722 mm, (1899); denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, orientamento a matita. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, planimetria generale, s.g., 1/600, matita e china su carta da lucido, firmato Ernesto Basile, architetto, 445x761 mm, (1899); denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, legenda, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, planimetria generale, (1/200), matita, china e pastello blu su carta da lucido, 1058x1847 mm, (1899), s.t. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato del prospetto principale, (1/200), matita su carta, 540x772 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, pianta e prospetto/sezione della sala da pranzo, (1/100), alzato della loggia, (1/20), con particolari, matita su carta, 540x772 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, schizzi al margine a matita. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, dettagli in pianta e alzato di balaustra esterna, (1/100, 1/50), in alzato e sezione della seduta, (1/10), 532x763 mm, datato 13 maggio 99, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, conteggi, schizzi al margine sinistro a matita. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato dell avancorpo e torre dell ascensore, 1/50, con particolari, matita su carta Fabriano, 538x778 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, schizzi al margine a matita. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato dell avancorpo e torre dell ascensore, s.g. 1/50, matita e china su carta da lucido, 695x500 mm, controfondo di cartoncino, 695x500 mm, siglato E.B., (1899); denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

167 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studio prospettico della sala da pranzo, china su carta Fabriano, 226x324 mm, (1899). Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E.B. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studio di arredo, china su carta, 318x220 mm, s.d. 647 E.B. 648 E.B. 649 E.B. 650 E.B. 651 E.B. 652 E.B. 653 E.B. 654 E.B. 655 E.B. 656 E.B. 657 E.B. 658 E.B. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studio di arredo per una stanza, matita su carta, 215x310 mm, s.d.; denominazione del progetto a matita. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato parziale del parapetto della scala e profilo delle modanature, 1/10, china su carta da lucido, 223x237 mm, (1899), denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino 665x237 mm, con i disegni nn. ADP649, ADP650. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato di una porta del Salone degli Specchi, 1/20, 291x237 mm, china su carta da lucido, (1899), siglato E. B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino 665x237 mm, con i disegni nn. ADP648, ADP650. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato del coronamento della specchiera della Caffetteria-hall, china su carta da lucido, 152x237 mm, s.d.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino 665x237 mm, con i disegni nn. ADP648, ADP649. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato e sezione di applique, china su carta da lucido, 163x120 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino 665x813 mm, con i disegni nn. ADP623, ADP672, ADP695,ADP756, ADP757. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato di un lampione per il giardino, (1/10), matita su carta, alzato della base di un lampione, (1/10), china su carta, 538x345 mm, s.d., s.t. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato di un lampione per il giardino, china su carta da lucido, 405x100 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 670x436 mm, con i disegni nn. ADP551, ADP658, ADP741, ADP780. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studio di arredo per la caffetteria-hall (specchiera), china su carta Fabriano, 449x325 mm, s.d.; denominazione del progetto a inchiostro rosso. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studi per il lambris della caffetteria-hall, china su carta, 227x320 mm, siglato E. B., s.d.; denominazione del progetto a china. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studio di arredo fisso, 1/20, china su carta da lucido, 306x277 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, studio in alzato di orologio, matita su carta, 222x326 mm, s.d., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Grand Hôtel Villa Igiea (già Sanatorio), litorale dell Acquasanta, Palermo, 1899, alzato di orologio, china su carta da lucido, 65x50 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino 670x436 mm, con i disegni nn. ADP551, ADP653, ADP741, ADP E. Basile, Biblioteca del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, ( ) 659 E. B. Biblioteca del Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, ( ), pianta del vano di ingresso della biblioteca, 1/50, alzato parziale, 1/25, matita e china su carta Fabriano, 531x383 mm, ( ), siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, conteggi, indicazioni toponomastiche a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, E. B. 661 E. B. 662 E. B. 663 E. B. 664 E. B. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta del piano rialzato in due diverse soluzioni, (1/100), matita su carta Fabriano, 538x751 mm, (1899), s.t.; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta del piano rialzato e particolare di torretta, (1/100), matita su carta Fabriano, 542x788 mm, (1899), s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , prospettiva dall angolo sud-est, matita su carta Fabriano, 539x392 mm, (1899), s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta e alzato della colonna del portico, china su carta da lucido, 296x740 mm, (1899), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP984. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di camino, china su carta da lucido, 345x248 mm, incollato su controfondo di carta Fabriano, 391x248 mm, (1900), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

168 168 Archivio Disegni-Progetti Schede 665 E. B. 666 E. B. 667 E. B. 668 E. B. 669 E. B. 670 E. B. 671 E. B. 672 E. B. 673 E. B. 674 E. B. 675 E. B. 676 E. B. 677 E. B. 678 E. B. 679 E. B. 680 E. B. 681 E. B. 682 E. B. 683 E. B. 684 E. B. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di camino, china su carta da lucido, 244x242 mm, (1900), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP984. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , studio in alzato del prospetto principale, (1/100), matita e china su carta da lucido, 376x260 mm, s.d. (1900), s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , piante del piano rialzato e del primo piano, (1/100), matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 450x710 mm, (1900), s.t.; conteggi a matita, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , studio in alzato del prospetto principale, 1/100, inchiostro seppia su carta lucido, 463x319 mm, s.d. (1900), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , piante del piano rialzato e del primo piano, sezione longitudinale, 1/100, alzato del prospetto principale, 1/50, matita, china e acquerello monocromo su cartoncino, 699x1059 mm, datato 1900, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , studio di formella decorativa, matita su carta, 221x319 mm, (1900), s.t.; schizzo al margine superiore sinistro a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato e profilo di formella decorativa, china su carta da lucido, 50x241 mm, (1900), siglato E.B., s.t., quotato. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP984. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di parafuoco, china su carta da lucido, 162x170 mm, (1900), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 665x813 mm, con i disegni nn. ADP623, ADP651, ADP695,ADP756, ADP757. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , prospettiva, matita su carta Fabriano, 781x545 mm, datato 1900; denominazione del progetto; pianta del piano rialzato nell angolo a destra in alto (1/200). Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , studio del prospetto est, (1/100), matita su carta Fabriano, 540x784 mm, (1900), s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta del piano rialzato, (1/100), china su carta da lucido, 536x687 mm, (1900), s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta del piano rialzato, (1/100) e s.m., china su carta, 540x368 mm, (1900); denominazione del progetto, intitolazione della tavola, legenda, orientamento a china. Nel verso: annotazione a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato fronte/tergo della terza e quarta elevazione del corpo turriforme, (1/20), matita su carta Fabriano, 776x540 mm, (1900); conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzi al margine a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVIII. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato della colonna della loggia dell ultima elevazione, 1/10, con sezione orizzontale e profili (1/1), matita, china e inchiostro rosso su carta Fabriano, 538x391 mm, datato , firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso, costruzioni geometriche a matita e inchiostro rosso, schizzi al margine inferiore a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato della terza e quarta elevazione del fronte ovest del corpo del vano scala e studio del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, 1/20, matita su carta Fabriano, 778x540 mm, (1901), s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta e alzato dell ultima elevazione e copertura del torrino belvedere, 1/20, matita su carta Fabriano, 756x537 mm, datato 15-V-1901, siglato E.B, quotato; conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzi al margine a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta e alzato dell avancorpo del prospetto sud, sezione di un salone del piano semicantinato, (1/20), matita su carta Fabriano, 540x780 mm, (1901), s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta parziale e alzato di colonna dell avancorpo rettangolare del salone, (1/100), matita e china su carta da lucido, 325x214 mm, incollato su carta Fabriano, 325x226 mm, (1901), s.t., quotato; schizzi al margine a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta della scala esterna e alzato della rampa ovest, (1/50), studio del rivestimento, (1/10), matita su carta Fabriano, 536x776 mm, (1901), s.t., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato della rampa ovest della scala esterna, (1/50), particolari del rivestimento, (1/50) e (1/10), matita e china su carta da lucido, 257x490 mm, (1901), siglato E.B., quotato; conteggi a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china.

169 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 686 E. B. 687 E. B. 688 E. B. 689 E. B. 690 E. B. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di capitelli, matita su carta Fabriano, 375x537 mm, datato Santa Flavia, 23 sett. 901, siglato E.B., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzo al margine superiore di parapetto della scala della prima elevazione a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di capitelli, china su carta da lucido, 313x391 mm, (1901), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 637x1019 mm, con i disegni nn. ADP719, ADP721, ADP722, ADP728, ADP729, ADM8. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di parafulmine, matita e china su carta da lucido, 176x67 mm, (1901), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP984. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , studio in pianta e alzato dell ingresso alla terrazza, (1/200), matita su carta Fabriano, 547x402 mm, (1901), s.t.; annotazione a matita. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , studio in alzato di parete con camino, china su carta da lucido, 171x333 mm, (1901), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787, ADP915. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta di soffitto, china su carta da lucido, 174x348 mm, (1901), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787, ADP E.B. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , schizzi di arredi, china su carta, 405x307 mm, (1901 ca.), s.t. 692 E. B. 693 E. B. 694 E. B. 695 E. B. 696 E. B. 697 E. B. 698 E. B. 699 E. B. 700 E. B. 701 E. B. 702 E. B. 703 E. B. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato della parete del salone con ingresso alla sala da pranzo, 1/20, china su carta lucido, 356x526 mm, (1901), siglato E.B.; annotazione, denominazione del progetto a matita e china. Incollato su controfondo di cartoncino, 662x1020 mm, con i disegni nn. ADP693, ADP697, ADP698, ADP699. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato della parete con camino del salone, (1/20), china su carta lucido, 309x341 mm, (1901), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 662x1020 mm, con i disegni nn. ADP692, ADP697, ADP698, ADP699. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di parafuoco per il camino della sala da pranzo, matita su carta, 314x220 mm, datato Santa Flavia 10 ott. 901, siglato E.B., s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di parafuoco, china su carta da lucido, 267x291 mm, (1901), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 665x813 mm, con i disegni nn. ADP623, ADP651, ADP672, ADP756, ADP757. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato di parapetto della scala interna, china su carta, 310x210 mm, (1901), s.t.; annotazione a china. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta del soffitto del salone, (1/20), china su carta lucido, 492x491 mm, (1901), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 662x1020 mm, con i disegni nn. ADP692, ADP693, ADP698, ADP699. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta del soffitto dell avancorpo del piano semicantinato, 1/20, china su carta lucido, 170x401 mm, (1901); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 662x1020 mm, con i disegni nn. ADP692, ADP693, ADP697, ADP699. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzato della parete del salone con la porta d ingresso, (1/20), china su carta lucido, 309x272 mm, (1901), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 662x1020 mm, con i disegni nn. ADP692, ADP693, ADP697, ADP698. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , cerniere, 1/1, matita e china su carta da lucido, 205x350 mm, (1901), firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , alzati di arredi interni, china su carta, 405x307 mm, (1901 ca), s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , bozzetto di tappeto, china su carta Fabriano, 227x345 mm, ( ), s.t. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , bozzetto di tappeto, china su carta, 211x311 mm, ( ), s.t.

170 170 Archivio Disegni-Progetti Schede 704 E. B. 705 E. B. 706 E. B. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , bozzetto di tappeto, china, inchiostro verde e acquerello su carta Fabriano, 308x210 mm, ( ), s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a china, schizzi al margine a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero 2. Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , bozzetto di tappeto, (1/20), matita, china, inchiostro rosso e seppia, acquerello policromo su carta Fabriano, 207x284 mm, ( ), s.t., quotato. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, , pianta e alzato del camino e degli arredi fissi dell ampliamento sulla terrazza, 1/20, matita su carta Fabriano, 384x545 mm, datato 22 ott. 904, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Colonna per arredo ligneo, ( ) 707 E. B. Colonna per arredo ligneo, ( ), alzato e sezione orizzontale, 1/5, profilo del capitello, della base e dell anello, 1/1, matita nera e rossa su carta, 546x762 mm, ( ), s.t., firmato E. Basile, quotato; indicazioni progettuali a matita rossa E. Basile, Piedistallo per busto commemorativo, (1900 ca) 708 E. B. Piedistallo per busto commemorativo, (1900 ca), alzato, matita su carta, 325x225 mm, (1900 ca.), s.t E. Basile, Osservatorio astronomico per l Università degli Studi di Palermo, Palermo, (1900) 709 E. B. Osservatorio astronomico per l Università degli Studi di Palermo, Palermo, (1900), alzato del prospetto principale, matita su carta Fabriano, 390x538 mm, (1900), siglato E.B.; denominazione del progetto a matita E. Basile, Padiglione per la VII Esposizione di Belle Arti del Circolo Artistico di Palermo, cortile di Palazzo Villarosa, Palermo, E. B. 711 E. B. 712 E. B. Padiglione per la VII Esposizione di Belle Arti del Circolo Artistico di Palermo, cortile di Palazzo Villarosa, Palermo, 1900, studio in pianta, prospetto principale e sezioni, matita e china su carta vergata, 307x212 mm, datato marzo 1900, quotato; denominazione del progetto, schizzi al margine a matita e china. Padiglione per la VII Esposizione di Belle Arti del Circolo Artistico di Palermo, cortile di Palazzo Villarosa, Palermo, 1900, studio in pianta, prospetto principale e sezione trasversale, (1/50), matita su carta Fabriano, 538x778 mm, (1900), s.t., quotato; conteggi a matita. Padiglione per la VII Esposizione di Belle Arti del Circolo Artistico di Palermo, cortile di Palazzo Villarosa, Palermo, 1900, alzato del prospetto principale, (1/50), matita e china su carta da lucido, 475x547 mm, datato 1900, firmato Ernesto Basile, s.t.. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Monumento al Redentore, Collina di S. Giuliano, Caltanissetta, E. B. 714 E. B. 715 E. B. Monumento al Redentore, Collina di S. Giuliano, Caltanissetta, 1900, studio in alzato del fronte principale, matita e china su carta Fabriano, 542x390 mm, (1900), s.t. Monumento al Redentore, Collina di S. Giuliano, Caltanissetta, 1900, alzato del fronte principale, s.g. 1/40, matita su carta Fabriano, 542x392 mm, datato ; denominazione del progetto, conteggi a matita. Monumento al Redentore, Collina di S. Giuliano, Caltanissetta, 1900, pianta, 15 millimetri per metro, alzato del fronte principale con proiezione orizzontale degli elementi della copertura, s.g., 30 mm. per metro, matita su carta Fabriano, 539x780 mm, datato 20 marzo 900, siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, conteggi, schizzi al margine di particolari costruttivi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Pannello decorativo a sbalzo, ( ) 716 E. B. Pannello decorativo a sbalzo, ( ), schizzo, matita su carta filigranata, 543x772 mm, ( ), s.t., costruzione geometrica a matita E. Basile, Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, E. B. 718 E. B. 719 E. B. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , studio in prospettiva, china su carta da lucido, 105x80 mm, (1900), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 693x1048 mm, con i disegni nn. ADP479, ADP524, ADP525, ADP526, ADP530, ADP624, ADP625, ADP626, ADP627, ADP619, ADP622, ADP630, ADP632. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , studio in prospettiva, matita su carta, 306x216 mm, (1900), s.t. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , alzato con profilo della lunetta del portale d ingresso, china su carta da lucido, 332x329 mm, datato 1900, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 637x1019 mm, con i disegni nn. ADP686, ADP721, ADP722, ADP728, ADP729, ADM8.

171 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 721 E. B. 722 E. B. 723 E. B. 724 E. B. 725 E. B. 726 E. B. 727 E. B. 728 E. B. 729 E. B. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , capitelli, matita su carta Fabriano, 376x540 mm, (1900), s.t. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , capitelli, china su carta da lucido, 330x351 mm, (1900), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 637x1019 mm, con i disegni nn. ADP686, ADP719, ADP722, ADP728, ADP729, ADM8. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , capitelli, china su carta da lucido, 302x388 mm, (1900), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 637x1019 mm, con i disegni nn. ADP686, ADP719, ADP721, ADP728, ADP729, ADM8. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , prospettiva, matita su carta Fabriano, 779x539 mm, datato , siglato E.B., s.t.; annotazioni, schizzo al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , pianta con sovrapposizione delle sezioni alle quote della cappella e del tamburo, alzato del prospetto principale, alzato del prospetto laterale destro, sezione longitudinale, sezione orizzontale del tamburo della cupola, s.g. 21 mm per metro, matita su carta Fabriano, 538x778 mm, datato Febbraio 1901, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, conteggi, costruzioni geometriche, indicazioni progettuali a matita. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , pianta del piano della cappella, alzato del prospetto principale, alzato del prospetto laterale destro, sezione longitudinale, s.g. (1/47), china su carta da lucido, 428x735 mm, (1901); denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , studio in pianta alle quote della cripta, della cappella e del tamburo con proiezione della cupola, 1/20, matita su carta Fabriano, 775x540 mm, (1901), siglato E.B., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , capitello del protiro, (1/5), matita su carta Fabriano, 377x238 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; schizzi al margine a matita. Nel verso: conteggi a matita. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , capitelli, china su carta da lucido, 304x244 mm, (1900), siglato E. B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 637x1019 mm, con i disegni nn. ADP686, ADP719, ADP721, ADP722, ADP729, ADM8. Cappella gentilizia Lanza di Scalea, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, , formelle decorative, china su carta da lucido, 304x244 mm, (1900), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 637x1019 mm, con i disegni nn. ADP686, ADP719, ADP721, ADP722, ADP728, ADM E. Basile, Secondo Palazzo Utveggio, via XX settembre, Palermo, ( ) 730 E. B. 731 E. B. 732 E. B. Secondo Palazzo Utveggio, via XX settembre, Palermo, (1901), alzato parziale del prospetto principale, s.m. 3 cent p metro, (1/33), matita e acquerello policromo su cartoncino, 914x607 mm, (1901); denominazione del progetto a china. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Palazzo Utveggio, via XX settembre, Palermo, (1901), bozzetto per il pannello del fregio del coronamento, matita e acquerello policromo su cartoncino, 100x159 mm, (1901), s.t. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Secondo Palazzo Utveggio, via XX settembre, Palermo, (1901), alzato del prospetto principale, (1/100), alzato dell ultimo ordine della prima campata, s.m. 3 cent per metro 1/33, matita su carta Fabriano, 536x768 mm, datato 12-II-1902, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv, E. Basile, Completamento della facciata della Chiesa Madre, Canicattì (Ag), E. B 734 E. B. Completamento della facciata della Chiesa Madre, Canicattì (Ag), 1901, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 538x391 mm, datato 1901, firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita. Completamento della facciata per la Chiesa Madre, Canicattì (Ag), 1901, alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta da lucido, 406x374 mm, controfondo di cartoncino, 420x386 mm, datato 1901, firmato Ernesto Basile Ach.tto; denominazione del progetto a china E. Basile, Palazzina Vanoni, via Sardegna, Roma, E. B. 736 E. B. 737 E. B. Palazzina Vanoni, via Sardegna, Roma, 1901, prospettiva dell edificio esistente nella lottizzazione Ludovisi, matita su carta Fabriano, 540x778 mm, datato 27-febb. 901, firmato E. Basile, s.t.; annotazione a matita. Tavola contrassegnata dal numero X. Palazzina Vanoni, via Sardegna, Roma, 1901, alzato del prospetto principale, alzato del prospetto laterale sinistro, sezione trasversale, matita su carta Fabriano, 540x785 mm, (1901), s.t.; conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzina Vanoni, via Sardegna, Roma, 1901, alzato e sezione della scala, studi in alzato della ringhiera, matita su carta Fabriano, 550x385 mm, (1901), s.t., quotato; annotazioni a matita.

172 172 Archivio Disegni-Progetti Schede 738 E. B. Palazzina Vanoni, via Sardegna, Roma, 1901, alzato di fanale esterno, matita su carta Fabriano, 1/10, 386x272 mm, (1901), siglato E.B., s.t.; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Pianoforte per la signora Krupp Berndorf, E. B. 740 E. B. 741 E. B. Pianoforte per la signora Krupp Berndorf, 1901, schizzo in prospettiva, matita su carta, 312x469 mm, datato 29-III-1901, siglato E.B., s.t.; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Pianoforte per la signora Krupp Berndorf, 1901, schizzo in prospettiva, matita su carta, 313x469 mm, datato 29-III-1901, siglato E.B.; intitolazione del disegno, schizzo di modanatura del coronamento al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: schizzi di altri soggetti a matita. Pianoforte per la signora Krupp Berndorf, 1901, prospettiva, china su carta da lucido, 265x275 mm, (1901), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 670x436 mm, con i disegni nn. ADP551, ADP653, ADP658, ADP E. Basile, Villino Lentini, Mondello, Palermo, E. B. 743 E. B. 744 E. B. Villino Lentini, Mondello, Palermo, 1901, studio in alzato del prospetto principale, china su cartoncino, 120x125 mm, incollato su carta A.G.V. Palermo, 445x323 mm, (1901), s.t. Nel verso: disegni relativi all allestimento delle sale per l esposizione internazionale di Torino del 1902 (n. ADP752). Villino Lentini, Mondello, Palermo, 1901, studio in alzato del prospetto principale, matita su carta Fabriano, 325x229 mm, (1901), s.t., quotato. Nel verso: schizzi di particolari architettonici e costruttivi. Villino Lentini, Mondello, Palermo, 1901, pianta e alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 536x765 mm, (1901); denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Insieme al disegno n. ADP E. Basile, Completamento degli arredi della Hall di Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, E. B. 746 E. B. Completamento degli arredi della Hall di Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, 1901, studi in alzato di arredo fisso e di leggìo, (1/10), matita su carta Fabriano, 394x539 mm, datato 28/VIII/1901, siglato E.B., s.t.; annotazione a matita. Completamento degli arredi della Hall di Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, 1901, vedute laterali e studi assonometrici di due scrittoi, 1/10, matita e china su carta Fabriano, 477x666 mm, (1901), siglato E.B., s.t., quotato; schizzi al margine inferiore a matita E. Basile, Oratorio per la palazzina Florio, Marsala (TP), E. B. Oratorio per la palazzina Florio, Marsala (TP), 1901, schizzo in prospettiva dell aula, china su carta, 86x98 mm., s.d., s.t. Incollato su controfondo di carta, 307x208 mm, insieme ai disegni nn. ADP1402 e ADM E. Basile, Palazzina con torre, ( ) 748 E. B. Palazzina con torre, ( ), studio del prospetto principale, matita su foglio a righe con filigrana English Royal Paper, 269x216 mm, ( ), s.t E. Basile, Cornici, (1902) 749 E. B. 750 E. B. Cornici, (per allestimento espositivo?), (1902), schizzi, matita su carta Fabriano, 537x384 mm, (1902), s.t. Nel verso: alzati di arredi, matita. Cornici, (per allestimento espositivo?), (1902), schizzi in alzato, china su carta vergata, 204x126 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino 1902, E. B. 752 E. B. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, particolare decorativo della travatura del soffitto della stanza da letto, matita e china su carta da lucido, 90x201 mm, (1902), siglato E.B., s.t., quotato. Incollato su controfondo di cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, alzato del letto, matita su carta A.G.V. Palermo, 444x321 mm, (1902), s.t.; conteggi, schizzi al margine superiore a matita. Nel verso: disegno n. ADP742.

173 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 754 E. B. 755 E. B. 756 E. B. 757 E. B. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, alzato di una parete del salotto, matita e china su carta da lucido, 218x283 mm, (1902), siglato E. B., s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP755, ADP787, ADP915. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, particolare decorativo del soffitto della stanza da letto, 1/10, china su carta, 183x173 mm, (1902), siglato E. B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, alzato del letto, china su carta da lucido, 170x210 mm, (1902), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP787, ADP915. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, alzato di orologio, china su carta da lucido, 238x127 mm, (1902), siglato E. B., s.t.. Incollato su controfondo di cartoncino 665x813 mm, con i disegni nn. ADP623, ADP651, ADP672, ADP695, ADP757. Allestimento di arredi completi per la prima Esposizione Internazionale d Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902, 1902, alzato di orologio, china su carta da lucido, 238x164 mm, (1902), siglato E. B., s.t.. Incollato su controfondo di cartoncino 665x813 mm, con i disegni nn. ADP623, ADP651, ADP672, ADP695, ADP E. Basile, Loghi per il mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, E. B. 759 E. B. 760 E. B. 761 E. B. 762 E. B. 763 E. B. 764 E. B. Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, sette bozzetti, china su carta Fabriano, 223x319 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, sette bozzetti e testata di telegramma, china su carta Fabriano, 447x317 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, due bozzetti, matita e china su carta Fabriano, 157x222 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, undici bozzetti, matita su carta Fabriano, 237x346 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, un bozzetto, china su carta da lucido, 158x145 mm, (1902), s.t.. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, cinque bozzetti, matita su carta Fabriano, 224x323 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Loghi per il Mobilificio Ducrot, magazzino di vendita in via Ruggero Settimo, Palermo, 1902, due bozzetti, china su carta da lucido, 131x173 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, E. B. 766 E. B. 767 E. B. 768 E. B. 769 E. B. Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di cartolina postale e soggetto pubblicitario, matita su carta Fabriano, 346x235 mm, (1902); intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: costruzione geometrica. Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di cartolina postale, inchiostro nero e rosso su carta da lucido, 134x226 mm, incollato su carta Fabriano, 191x269 mm, (1902), siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di cartolina postale, china su carta da lucido, 125x226 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di busta postale, matita su carta Fabriano, 235x347 mm, datato 25-XII-1902, siglato E.B., s.t.; costruzione geometrica al margine destro. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di busta postale, china su carta da lucido, 184x225 mm, (1902), s.t.; intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

174 174 Archivio Disegni-Progetti Schede 770 E. B. 771 E. B. 772 E. B. Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studi di busta postale, china su carta Fabriano, 225x322 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di testata per telegrammi, matita su carta Fabriano, 346x237 mm, datato 25-XII-1902, siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cartoline postali, buste, carta intestata per il mobilificio Ducrot di Palermo, 1902, studio di carta intestata, matita su carta Fabriano, 349x236 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Vetrina di negozio (Ducrot), (1902) 773 E. B. Vetrina di negozio (Ducrot), (1902), studio in alzato, china su carta da lettera, 310x209 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Piedistallo per il busto di Giuseppe Verdi nel recinto del Teatro Massimo, Palermo, E. B. 775 E. B. Piedistallo per il busto di Giuseppe Verdi nel recinto del Teatro Massimo, Palermo, 1902, alzati del fronte e del fianco, 1/10, matita su carta Fabriano, 542x386 mm, datato Santa Flavia 11 sett. 902, siglato E.B.; denominazione del progetto a matita. Piedistallo per il busto di Giuseppe Verdi nel recinto del Teatro Massimo, Palermo, 1902, alzati del fronte e del fianco, 1/10, matita e china su carta da lucido, 467x450 mm, (1902), firmato E. Basile; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP E. Basile, Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, E. B. 777 E. B. 778 E. B. 779 E. B. 780 E. B. 781 E. B. Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, 1902, schizzo in alzato del prospetto principale del padiglione d ingresso di Palermo, china su carta, 220x322 mm, datato 9-I-902, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, 1902, schizzo in alzato del prospetto principale del padiglione d ingresso di Palermo, china su carta, 225x326 mm, datato 9-I-902, siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, 1902, alzato del prospetto principale del padiglione d ingresso di Palermo, matita su carta Fabriano, 540x768 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, 1902, alzato del prospetto principale del padiglione d ingresso di Marsala, matita su carta Fabriano, 541x770 mm, (1902), s.t., quotato; conteggi, schizzo della pianta a margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, 1902, alzato parziale del prospetto principale del padiglione di ingresso di Palermo, 1/50, china su carta da lucido, 406x334 mm, (1902), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 670x436 mm, con i disegni nn. ADP551, ADP653, ADP658, ADP741. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglioni della I Esposizione Agricola Regionale della Sicilia, Palermo e Marsala, 1902, prospettiva del padiglione di ingresso di Palermo, matita su carta da lettere, 207x310 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, (1902) 782 E. B. 783 E. B. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, (1902), studio di impianto planimetrico, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 466x531 mm, incollato su cartoncino, 495x538 mm, (1902), firmato E. Basile, s.t., quotato; conteggi, indicazioni toponomastiche, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, (1902), studio del prospetto della torretta, matita su cartoncino, 536x765 mm, s.d., s.t.. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Insieme al disegno ADP E. Basile, Fontana per il barone Bordonaro, Villa Bordonaro, via delle Croci, Palermo, E. B. 785 E. B. Fontana per il barone Bordonaro, Villa Bordonaro, via delle Croci, Palermo, 1902, studio in alzato, (1/10), matita su carta, 390x270 mm, datato Agosto 1902, siglato E. B., s.t.; annotazione a matita. Fontana per il barone Bordonaro, Villa Bordonaro, via delle Croci, Palermo, 1902, studio in alzato, (1/10), matita su carta, 390x270 mm, datato 27 VIII-1902, siglato E. B., s.t.; annotazione a matita

175 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. Fontana per il barone Bordonaro, Villa Bordonaro, via delle Croci, Palermo, 1902, alzato, 1/10, china su carta da lucido, 352x269 mm, controfondo di cartoncino, 352x 269 mm, (1902), siglato E. B., s.t E. Basile, Arredo per stanza da letto, 1902 ca. 787 E. B. Arredo per stanza da letto, 1902 ca., alzato di lambris con letto, china su carta da lucido, 167x322 mm, siglato E.B., (1902 ca.), s.t.; annotazioni a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP E. Basile, Inferriata per la sepoltura De Maria, Palermo (1902) 788 E. B. Inferriata per la sepoltura De Maria, Palermo (1902), alzato, 1/10, matita e china su carta da lucido, 193x227 mm, (1902), siglato E.B.; annotazione a matita, intitolazione a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983, ADP E. Basile, Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, E. B. 790 E. B. 791 E. B. 792 E. B. 793 E. B. 794 E. B. 795 E. B. 796 E. B. 797 E. B. 798 E. B. 799 E. B. 800 E. B. 801 E. B. 802 E. B. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, cartelletta-copertina con intestazione, matita, pastello rosso, inchiostro rosso e verde su carta, 348x465 mm, datato 1902, siglato E.B.; schizzi al margine inferiore destro a matita. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, elenco dei pezzi da esporre e delle opere da realizzare nelle due sale, matita, china, inchiostro rosso e verde su foglio ripiegato di carta Fabriano, 236x348 mm, (1902). Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo prospettico della sala maggiore, studio della porta di accesso, particolari del fregio, china e matita su carta, 210x311 mm, (1902), s.t.; annotazioni a china, schizzo quotato dell impianto generale a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo in alzato della parete che separa le due sale e della porta d ingresso, china su carta, 210x311 mm, (1902), s.t.; annotazione a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo in alzato della porta d ingresso alla sala maggiore, china su carta, 311x211 mm, (1902), s.t.; conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, studio in alzato della parete che separa le due sale e del motivo decorativo della carta da parati, china e matita su carta da lucido, 290x380 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, studio del capitello e del pilastro della parete divisoria tra le due sale, china su carta, 311x211 mm, (1902), s.t.; annotazione a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, alzato parziale della parete divisoria tra le due sale e di una parete della sala minore, (1/20), matita su carta Fabriano, 547x787 mm, (1902), quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita; schizzi ai margini superiore e inferiore. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, alzato parziale della parete con finestra della sala minore, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 307x214 mm, (1902), siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni e conteggi a matita e inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo in alzato di cornice espositiva su lambris, schizzi di orologio, china su carta, 212x312 mm, (1902), s.t.; annotazione a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo in alzato di orologio, china su carta, 311x212 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato di orologio, china su carta, 311x210 mm, (1902), s.t. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato di orologio, china su carta, 311x212 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, alzato di orologio, matita su carta Fabriano, 309x234 mm, (1902), s.t., quotato; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

176 176 Archivio Disegni-Progetti Schede 803 E. B. 804 E. B. 805 E. B. 806 E. B. 807 E. B. 808 E. B. 809 E. B. 810 E. B. 811 E. B. 812 E. B. 813 E. B. 814 E. B. 815 E. B. 816 E. B. 817 E. B. 818 E. B. 819 E. B. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, studi in alzato e schizzo prospettico del secrétaire, china su carta Fabriano, 325x225 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo prospettico, in alzato e con ante aperte, del secrétaire, china su carta Fabriano, 322x225 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: studio di figura femminile a matita. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, alzati di due diverse soluzioni del secrétaire, (1/10), matita su carta Fabriano, 333x470 mm, (1902), s.t.; schizzo al margine inferiore sinistro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in prospettiva, piante e alzati della libreria con leggìo, china su carta, 309x234 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: schizzi in alzato di cesto per lavori domestici a china. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato e prospettiva di cesto per lavori domestici, china su carta, 311x211 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato, in pianta e in prospettiva di scatola e cesto per lavori domestici, china su carta, 311x211 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato di piedistalli, china su carta, 212x311 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato di paravento, china su carta, 311x210 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato di oggetti da scrivania, china su carta Fabriano, 112x323 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato e in pianta di oggetti da scrivania, china su carta, 211x311 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in alzato di penna e calamai, china su carta, 211x311 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in pianta e in alzato di calamaio con caricatura, matita e china su carta Fabriano, 322x224 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: conteggi a matita. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi prospettici e in alzato di calamaio, e alzato di orologio, matita e china su carta, 311x211 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in pianta e in alzato di calamaio, china su carta, 311x211 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzo in alzato e particolari di calamaio, china su carta, 311x212 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi in pianta e in alzato di scatole e orologio, china su carta, 311x212 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: schizzi in alzato di cesto per lavori domestici a matita. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla V Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1903, 1902, schizzi di fibbia, china su carta, 312x211 mm, (1902), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, E. B. 821 E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , studi per il prospetto principale, matita su cartoncino, 421x239 mm, (1902), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 1024x641 mm, con i numeri ADP826, ADM95. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del piano terra, (1/500), china su carta Fabriano, 774x492 mm, (1905 ca.), s.t.; annotazioni a matita.

177 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 823 E. B. 824 E. B. 825 E. B. 826 E. B. 827 E. B. 828 E. B. 829 E. B. 830 E. B. 831 E. B. 832 E. B. 833 E. B. 834 E. B. 835 E.B. 836 E. B. 837 E. B. 838 E. B. 839 E. B. 840 E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , planimetria generale del piano rialzato nel contesto urbano, matita e china su cartoncino, 936x679 mm, (1905); denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , planimetria generale del primo piano nel contesto urbano, 1/500, matita e china su carta da lucido, 774x519 mm, s.d. (1905 ca.); annotazione a china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Bollo tondo ad inchiostro nero, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale del prospetto principale, (1/100), matita su carta Fabriano, 535x761 mm, (1905), s.t.; annotazioni, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del prospetto principale, (1/200), matita su carta Fabriano, 544x781 mm, (ago-sett 1905), s.t.; annotazione, conteggio a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , studio per il prospetto principale, (1/200), matita su copia eliografica seppia, 368x591 mm, (1905), s.t., conteggio a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 1024x641 mm, insieme ai numeri ADP820 e ADM95. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione longitudinale, 1/200, matita su carta Fabriano, 545x777 mm, (1905), siglato E. B.; intitolazione del disegno, quote, schizzo al margine inferiore destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del prospetto principale, (1/200), matita su carta Fabriano, 547x777 mm, datato 11 sett. 905, siglato E.B., s.t.; annotazione a matita. Variante del partito centrale a matita con annotazione autografa variante 1909? Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del prospetto laterale sinistro, (1/200), matita su carta Fabriano, 545x781 mm, (1905), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , scala d ingresso, sezione icnografica, alzato dei prospetti principale e laterale sinistro, alzati parziali, 1/100, matita su carta Fabriano, 548x779 mm, datato sett. 1905, firmato E. Basile, quotato; annotazione, conteggi, denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del prospetto, sezione icnografica e sezione trasversale del braccio settentrionale del Cortile d onore, (1/100), matita su carta Fabriano, 542x775 mm, (1905), s.t.; annotazione a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione longitudinale, (1/200), matita su carta Fabriano, 539x771 mm, (1905), s.t.; schizzo al margine superiore sinistro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione trasversale, (1/200), matita su carta Fabriano, 544x772 mm, (1905), s.t.; annotazione a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica, alzato e sezione trasversale parziali del prospetto del braccio settentrionale del Cortile d onore, (1/50), matita su carta Fabriano, 747x527 mm, (1905), s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , coronamento del prospetto, sezione icnografica, alzato e sezione parziali, 1/20, matita su carta Fabriano, 543x773 mm, datato 25 novembre 1905, Sabato, firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, conteggi, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione trasversale dell Aula, (1/100), matita su carta Fabriano, 776x545 mm, (1905), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale del registro parietale dell emiciclo dell Aula, (1/50), matita su carta Fabriano, 774x537 mm, (1905), s.t., quotato; annotazione, conteggi a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione delle gradinate dell Aula, 1/50, alzati del seggio, 1/10, matita su carta Fabriano, 541x777 mm, (1905), s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale del soffitto con studio di due differenti soluzioni e alzato della parete della Galleria dei Passi Perduti verso l Aula, (1/100), matita su carta Fabriano, 545x775 mm, s.d. (1905), s.t.; annotazioni, conteggi, schizzo al margine destro a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale di parete di una Galleria, 1/20, matita su carta Fabriano, 540x778 mm, s.d. (1905 ca.), s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita.

178 178 Archivio Disegni-Progetti Schede 841 E. B. 842 E. B. 843 E. B. 844 E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale e sezione della porta della tribuna VII dell Aula, 1/10, matita su carta Fabriano, 777x541 mm s.d. (1905), siglato E.B., quotato; annotazioni, intitolazione della tavola, iscrizione a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato e profilo della cimasa delle tribune dell Aula, 1/5, matita su carta da scenografia, 533x734 mm, (1905), quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati dei capitelli dell ordine principale dell Aula, (1/25), matita su carta Fabriano, 385x273 mm, (1905), quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della formella decorativa tra lo stipite della finestra e il risvolto della semicolonna del prospetto principale, 1/2, matita e inchiostro blu su carta da scenografia, 309x451 mm, s.d. (1905 ca), s.t., quotato; annotazioni a matita, indicazioni progettuali a inchiostro blu E. Basile, Monogrammi, intestazioni, loghi, E. B. Cartelletta-copertina con intitolazione, inchiostro rosso e blu su carta La Briglia/M Dipino, 306x433 mm, datata 1903, firmata E. Basile. 846 E. B. 847 E. B. 848 E. B. 849 E. B. 850 E. B. Bozzetti di monogramma E.B., matita su carta Fabriano, 221x323 mm, (1903 ca.). Nel verso: annotazioni, conteggi, schizzi al margine sinistro a matita. Bozzetto di intestazione Ernesto Basile, matita e china su carta da lucido, 100x255 mm, incollato con bordi ripiegati su supporto di cartoncino, 100x222 mm, (1903 ca.), quotato; annotazioni a matita. Nel verso: annotazioni a china per esecuzione cliché. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monogramma con lettere capitali e intestazione Giuseppe Capitò, matita e china su carta Fabriano, 326x224 mm, (1903 ca.). Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monogramma e intestazione Ernesto Armò e Regia Scuola per Ingegneri ed Architetti di Palermo, matita su carta Fabriano, 326x225 mm, (1903 ca.). Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monogramma e intestazione Vito Trasselli Varvaro, matita su carta Fabriano, 346x233 mm, (1903 ca.), schizzi al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. B. Bozzetti di logo per il Regio Istituto di Belle Arti di Palermo, china su carta vergata, 204x129 mm, (1903 ca.). 852 E. B. 853 E. B. 854 E. B. Bozzetti di logo e intestazioni per il Regio Istituto di Belle Arti di Palermo e per il direttore, china su carta vergata, 205x128 mm, (1903 ca.). Bozzetti di logo con intestazione per il Regio Istituto di Belle Arti di Palermo, china su carta vergata, 205x255 mm, (1903 ca.). Nel verso: bozzetti di logo per il Regio Istituto di Belle Arti di Palermo a china. Bozzetto di intestazione per carta da lettere del direttore del Regio Istituto di Belle Arti di Palermo, matita su carta Fabriano, 325x224 mm, (1903 ca.). Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. B. Bozzetti di logo e intestazione per il Circolo Artistico di Palermo, matita su carta Fabriano, 221x326 mm, (1903 ca.).; schizzo a matita. 856 E. B. Bozzetto di intestazione per il Circolo Artistico di Palermo, matita su carta Fabriano, 222x326 mm, (1903 ca.). Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. B. Bozzetto di intestazione per il Circolo Artistico di Palermo, china su carta da lucido, 107x326 mm, (1903 ca.) E. Basile, Mobili e apparati decorativi della Casa Ravà, Roma, E. B. 859 E. B. 860 E. B. Mobili e apparati decorativi della Casa Ravà, Roma, 1903, veduta prospettica dello studio, pianta con la disposizione degli arredi, alzato del camino, (1/20), matita su carta Fabriano, 543x780 mm, datato 27 agosto 1903, siglato E.B., s.t.; annotazione a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Mobili e apparati decorativi della Casa Ravà, Roma, 1903, prospettiva, china su carta da lucido, 469x336 mm, (1903), firmato E. Basile, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Mobili e apparati decorativi della Casa Ravà, Roma, 1903, alzato del camino, china su carta da lucido, 299x198 mm, (1903), siglato E.B., s.t. Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP E. Basile, Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, E. B. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del piano terra dell ala sud-ovest, 1/200, china su carta da lucido, 370x545 mm, (1903), siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti a china.

179 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 863 E. B. 864 E. B. 865 E. B. 866 E. B. 867 E. B. 868 E. B. 869 E. B. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del piano terra dell ala sud-ovest con riferimento all esistente, 1/200, china e inchiostro rosso su copia eliografica, 492x1120 mm, datato 1903, firmato E. Basile, Arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, orientamento, destinazione degli ambienti a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero I. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del primo piano dell ala sud-ovest, 1/200, china su carta da lucido, 398x570 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; intitolazione del disegno a china. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del primo piano dell ala sud-ovest con riferimento all esistente, 1/200, china e inchiostro rosso su copia eliografica, 495x1120 mm, datato 1903, firmato E. Basile, Arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, orientamento, destinazione degli ambienti a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero II. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del primo piano del corpo centrale, variante A, 1/200, china su carta da lucido, 306x643 mm, (1903), siglato E.B., s.t.; indicazioni progettuali, annotazioni a china. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del primo piano del corpo centrale, variante B, 1/200, china su carta da lucido, 264x369 mm, (1903), siglato E.B., s.t.; indicazioni progettuali a china. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del secondo piano del corpo centrale, (1/200), china su carta da lucido, 231x356 mm, (1903), s.t.; indicazioni progettuali a china. Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del secondo piano, 1/200, matita e china su carta da lucido, 497x1123 mm, (1903), s.t.; orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento del Grand Hôtel Villa Igiea, Litorale dell Acquasanta, Palermo, 1903, pianta del secondo piano, 1/200, china e inchiostro rosso su copia eliografica, 495x1120 mm, datato 1903, firmato E. Basile, Arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, orientamento, destinazione degli ambienti a china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero III E. Basile, Ampliamento dell ospedale e ricovero di mendicità, Canicattì (Ag), (1903) 870 E. B. Ampliamento dell ospedale e ricovero di mendicità, Canicattì (Ag), (1903), pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido, 469x378 mm, (1903); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal n E. Basile, Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, E. B. 872 E. B. 873 E. B. 874 E. B. 875 E. B. 876 E. B. Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, 1903, studio di alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 543x783 mm, datato 1903, siglato E.B., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, schizzo prospettico al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, 1903, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 545x784 mm, datato 27 gennaio 1903, siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, 1903, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 351x440 mm, (1903); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, 1903, pianta del piano tipo, 1/100, china su carta da lucido, 351x440 mm, (1903); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, 1903, alzato del prospetto principale, 1/100, china e matita su carta da lucido, 421x467 mm, (1903), quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a china, schizzo al margine sinistro a matita. Case da pigione Utveggio Baucina, via Volturno, Palermo, 1903, Sezione trasversale, 1/100, china su carta da lucido, 4381x29 mm, (1903); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china E. Basile, Opere diverse per la palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, E. B. Opere diverse per la palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1903, alzati di applique per la loggia, 1/5, matita su carta Fabriano, 282x390 mm, datato 20-VII-1903, siglato E.B.; annotazioni a matita E. Basile, Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, E. B. 879 E. B. 880 E. B. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del piano terra, prima versione, 1/100, china su carta da lucido, 476x511 mm, (1903), siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, indicazione toponomastica, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal n. II. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del primo piano, prima versione, 1/100, china su carta da lucido, 454x484 mm, (1903), siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal n. II. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato del prospetto principale e studio di variante dell avancorpo, prima versione, 1/100, matita su carta Fabriano, 538x765 mm, datato 1903, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita.

180 180 Archivio Disegni-Progetti Schede 881 E. B. 882 E. B. 883 E. B. 884 E. B. 885 E. B. 886 E. B. 887 E. B. 888 E. B. 889 E. B. 890 E. B. 891 E. B. 892 E. B. 893 E. B. 894 E. B. 895 E. B. 896 E. B. 897 E. B. 898 E. B. 899 E. B. 900 E. B. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato del prospetto principale, prima versione, 1/100, china su carta da lucido incollata su cartoncino, 374x349 mm, (1903), siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , planimetria generale, 1/500, e pianta del piano rialzato con sovrapposizione del piano superiore, 1/100, matita su carta Fabriano, 539x758 mm, datato 1903, firmato E. Basile, s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita; schema planimetrico quotato dell inferriata al margine inferiore a matita. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , planimetria generale, 1/500, china su carta da lucido, 351x507 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , planimetria generale, 1/500, china su carta da lucido, 344x406 mm, s.d., s.t.; annotazioni a pastello, indicazione toponomastica, orientamento a china. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del piano semicantinato, 1/100, china su carta da lucido, 493x559 mm, s.d., s.t.; intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del piano rialzato, 1/100, china su carta da lucido, 486x684 mm, s.d., siglato E.B.; annotazioni a china e pastello, denominazione del progetto a matita, destinazione degli ambienti, intitolazione del disegno, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del primo piano, 1/100, china su carta da lucido, 485x680 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto a matita, intitolazione del disegno, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del secondo piano, 1/100, china su carta da lucido, 505x695 mm, s.d., s.t.; intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , pianta del terzo piano, 1/100, china su carta da lucido, 504x728 mm, s.d., s.t.; intitolazione del disegno, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 538x778 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , sezione longitudinale, (1/100), china su carta da lucido, 402x418 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato della prima rampa dello scalone, 1/10, matita su carta Fabriano, 774x541 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato della prima rampa dello scalone, 1/10, china su carta da lucido, 354x252 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di variante del prospetto su via Q. Sella, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x764 mm, datato 1903, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , studio del prospetto su via Q. Sella e di quello laterale, 1/50, matita su carta Fabriano, 538x778 mm, datato 1904, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , studio di particolari dei prospetti principale e laterale, (1/20), matita su carta Fabriano, 542x774 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. III. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzati del cancello, 1/25, e della recinzione, 1/100, china e matita su carta Fabriano, 538x758 mm, datato Gen. 1904, s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: denominazione del progetto a matita. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato del cancello, 1/25, china su carta da lucido, 298x375 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno a china. Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di lampione, 1/10, matita su carta Fabriano, 683x399 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; costruzioni geometriche a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di lampione, (1/10), china su carta da lucido, 686x317 mm, datato , firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a china. Incollato su cartoncino, 920x1305 mm, con i disegni nn. ADP1022, ADP1132, ADP1100, ADP1071, ADP1072, ADP1092, ADP1095.

181 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 902 E. B. 903 E. B. 904 E. B. 905 E. B. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato del parapetto del ballatoio della hall, 1/10, china su carta da lucido, 354x252 mm, s.d., siglato E.B.; annotazioni, intitolazione del disegno a china. Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP902, ADP903, ADP904, ADP979. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di porta interna, 1/10, china su carta da lucido, 351x246 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP903, ADP904, ADP979. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di letto, china su carta da lucido, 219x348 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Incollato su controdondo di cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP904, ADP979. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di armadio e comodino per stanza da letto, china su carta da lucido, 306x299 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP979. Villa Starrabba di Rudinì, via Quintino Sella, Roma, , alzato di fanale, china su carta da lucido, 1/10, 402x272 mm., s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP978, ADP983, ADP E. Basile, Arredi navali, (1903) 906 E. B. Arredi navali, (1903), alzato della parete di un salone, 1/10, china su carta da lucido, 277x470 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP753, ADP755, ADP787, ADP E. Basile, Arredi per lo yacht Florio, (1903) 907 E. B. 908 E. B. Arredi per lo yacht Florio, (1903), prospettiva, matita su carta Fabriano, 541x765 mm, s.d, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Arredi per lo yacht Florio, (1903), prospettiva di un interno cabina, china su carta da lucido, 406x408 mm, s.d., firmato E.Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP905, ADP978, ADP983, ADP E. Basile, Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, E. B. 910 E. B. 911 E. B. 912 E. B. 913 E. B. 914 E. B. 915 E. B. 916 E. B. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta del piano terra, primo studio, 1/200, china su carta da lucido, 326x266 mm, controfondo di carta Fabriano, 325x447 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; annotazioni, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a china e inchiostro verde. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta del piano terra, secondo studio, 1/200, matita e china su carta da lucido, 381x274 mm, controfondo di carta Fabriano, 389x274 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazioni, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento, intitolazione del disegno a matita, china e inchiostro verde. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta del primo piano, secondo studio, 1/200, matita e china su carta da lucido, 362x273 mm, controfondo di carta Fabriano, 389x273 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazioni, intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta del primo piano, terzo studio, 1/200, matita e china su carta da lucido, 361x271 mm, controfondo di carta Fabriano, 440x271 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazioni, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta del piano terra e del primo piano, 1/100, 422x641 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 549x784 mm, datato maggio 1903, firmato E. Basile, s.t.; costruzioni geometriche, schizzo della loggia al margine inferiore a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale, 1/100, china su carta da lucido, 435x716 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino, 886x1296 mm, con i disegni nn. ADP425, ADP574, ADP579, ADP583, ADP689, ADP690, ADP906, ADP753, ADP755, ADP787. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta del piano terra e del primo piano (1/100), china su carta Fabriano, 544x781 mm, s.d., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. B. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, studi in alzato della fascia basamentale, china su carta, 311x203 mm, s.d., s.t.

182 182 Archivio Disegni-Progetti Schede 918 E. B. 919 E. B. 920 E. B. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, studio in alzato della vetrata del finestrone della hall, matita su carta Fabriano, 330x451 mm, s.d., s.t, quotato; annotazioni a matita, schizzo a destra. Insieme al disegno n. ADP982. Verso del disegno n. ADP933. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, pianta e alzato del prospetto della casa del custode, planimetria e schema della circolazione veicolare, 1/100, matita su carta, 340x468 mm, datato 25 [ ] 904, firmato E. Basile; denominazione del progetto, conteggi, schizzi al margine, indicazioni progettuali a matita. Casa Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, 1903, cartelletta-copertina con scritta autografa Bñe. Fassini / casa Palermo 1904, penna rossa su carta La Briglia, 317x435 mm E. Basile, Casa Basile, via Siracusa, Palermo, E. B. 922 E. B. 923 E. B. 924 E. B. 925 E. B. 926 E. B. 927 E. B. 928 E. B. 929 E. B. 930 E. B. 931 E. B. 932 E. B. 933 E. B. 934 E. B. Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, schizzi planimetrici del piano rialzato e del primo piano, china su carta, 312x211 mm, s.d., s.t., quotato; indicazioni progettuali a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio dell impianto planimetrico del piano rialzato, (1/200), matita su carta Fabriano, 274x390 mm, s.d., s.t., quotato; annotazione, conteggi, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, orientamento, schizzi di sezione al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio dell impianto planimetrico del piano rialzato, 1/200, matita su carta Fabriano, 274x391 mm, datato 5-VI- 903, s.t.; annotazioni, conteggi, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, schizzi al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: studio del prospetto su via Villafranca, (1/200), matita, s.d., s.t. Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio prospettico, studio del prospetto su via Principe di Villafranca e delle aperture al piano seminterrato e al piano rialzato, variante, china su carta Fabriano, 327x225 mm, s.d., s.t., quotato. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio dell impianto planimetrico del piano rialzato e del prospetto su via Siracusa, variante, (1/200), matita su carta Fabriano, 388x272 mm, s.d., s.t.; conteggi, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio del portale d ingresso e delle aperture al primo piano, variante, matita e china su carta Fabriano, 327x223 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio del portale d ingresso, variante, china su carta Fabriano, 328x225 mm, s.d., s.t.; schizzi al margine superiore a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, schizzo prospettico, variante, china su carta Fabriano, 224x326 mm, s.d., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, studio della pianta del piano rialzato, variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 544x773 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, orientamento, schizzi nella metà destra del foglio a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, alzato del prospetto su via Siracusa, variante, 1/100, china su carta da lucido, 437x325 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; indicazioni toponomastiche a matita e china. Nell angolo inferiore sinistro è incollato il logo ERNESTO BASI- LE, 63x106 mm. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, alzato del prospetto su via Principe di Villafranca, variante, (1/100), china su carta da lucido, 440x363 mm, s.d., s.t.; indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, alzato del portone d ingresso, (1/20) e studi di chiodo, variante, matita, china, inchiostro rosso e verde su carta da scenografia, 306x345 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a inchiostro rosso, verde e penna rossa. Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, bozzetto di mattonella con numero civico 15 per l ingresso dalla via Siracusa, (1/1), matita, s.d., s.t., schizzi al margine a matita. Recto dei disegni nn. ADP918 e ADP982. Casa Basile, via Siracusa, Palermo, 1903, bozzetto di mattonella con numero civico 61 per l ingresso dalla via Principe di Villafranca, matita su carta fabriano, 328x449 mm, (1904 ca.), s.t.; costruzione geometrica a matita E. Basile, Casa Monroy, via della Libertà, Palermo, E. B. Casa Monroy, via della Libertà, Palermo, 1903, pianta del piano terra e del primo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 478x701 mm, s.d., firmato E. Basile Arch.to, s.t.; annotazioni, destinazione degli ambienti a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

183 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 937 E. B. Casa Monroy, via della Libertà, Palermo, 1903, pianta del piano terra e pianta del primo piano, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 420x620 mm, (1903), firmato E. Basile, s.t.; annotazione, destinazione degli ambienti a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Casa Monroy, via della Libertà, Palermo, 1903, alzato del prospetto principale, variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 536x765 mm, datato Santa Flavia 1 ottobre 1903, firmato E. Basile, s.t.; annotazione a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Arredi per la Sala da pranzo di Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, E.B. 939 E.B. Arredi per la Sala da pranzo di Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, 1903, studio in alzato di mobile con inserimento nella parete, 1/25, matita su carta Fabriano, 390x548 mm, datato 20-XII-1903, siglato E.B., s.t., quotato; intitolazione del progetto a matita. Arredi per la Sala da pranzo di Palazzo Majorca Francavilla, via Ruggero Settimo, Palermo, 1903, alzato di mobile, 1/10, matita su carta Fabriano, 383x536 mm, datato 1903, siglato E. B., s.t., quotato; intitolazione del progetto a matita E. Basile, Etichetta per il vino MON ROY della ditta Salvatore Salvia & C, Casteldaccia (Pa), E.B. Etichetta per il vino MON ROY della ditta Salvatore Salvia & C, Casteldaccia (Pa), 1903, bozzetto, china su carta da lucido, 96x175 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazioni a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP904, ADP E. Basile, Ampliamento del villino Mannino, Palermo, (1904) 941 E.B. Ampliamento del villino Mannino, Palermo, (1904), alzato del prospetto principale, 1/100, matita e china su carta Fabriano, 263x409 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazioni a matita. Nel verso: schizzi e studio in pianta di una scala a matita e china E. Basile, Progetto di riforma del casamento Pilo Denti di Capaci, Cefalà Diana (Pa), (1904) 942 E.B. Progetto di riforma del casamento Pilo Denti di Capaci, Cefalà Diana (Pa), (1904), piante del piano terra e del primo piano, 1/100, china su carta da lucido, 553x757 mm, (1904); denominazione del progetto, destinazione degli ambienti a china E. Basile, Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), E.B. 944 E.B. 945 E.B. 946 E.B. 947 E.B. 948 E.B. 949 E.B. 950 E.B. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, pianta parziale del piano terra, studi in alzato del prospetto, 1/100, matita su carta Fabriano, 541x777 mm, datato 11 giugno 1904, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del soggetto a matita. Tavola contrassegnata dalla dicitura I progetto. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, alzato dei prospetti, 1/100, matita e china su carta da lucido, 381x670 mm, controfondo di cartoncino, 481x702 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione dei disegni a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato con n. ADP946. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, prospettiva, matita su carta Fabriano, 543x777 mm, datato 15 giugno 1904, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, costruzione geometrica a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, prospettiva, china su carta da lucido, 412x343 mm, controfondo di cartoncino, 481x702 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Incollato con n. ADP944. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, alzato di particolare della seconda elevazione del prospetto sul corso, (1/25), matita su carta Fabriano, 776x537 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine a matita. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, alzato parziale della torre dell orologio, 1/25, matita su carta Fabriano, 776x541 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, alzato della torre dell orologio, (1/25), china su carta da lucido incollata su controfondo di cartoncino, 463x254 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, pianta del piano terra, 1/100, china su carta da lucido, 594x729 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

184 184 Archivio Disegni-Progetti Schede 951 E.B. 952 E.B. 953 E.B. 954 E.B. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, pianta del primo piano, 1/100, china su carta da lucido, 556x754 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, sezioni longitudinale e trasversale, alzato del prospetto sul cortile con fornice di accesso, (1/100), matita su carta Fabriano, 542x774 mm, s.d., s.t. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, sezione trasversale, 1/100, china su carta da lucido, 455x621 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Progetto per l edificio della Congregazione di Carità e per la torre civica, poi sede municipale, Licata (Ag), 1904, sezione longitudinale e alzato del prospetto sul cortile con fornice di accesso, 1/100, china su carta da lucido, 450x700 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Cappella per il culto per Monsignor Di Bella, E.B. 956 E.B. 957 E.B. Cappella per il culto per Monsignor Di Bella, 1904, schizzo del prospetto principale, china su carta, 132x137 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP547, ADP550, ADP567, ADP569, ADP581, ADP956. Cappella per il culto per Monsignor Di Bella, 1904, schizzo del prospetto principale, china su carta, 91x137 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 900x1268 mm, con i disegni nn. ADP547, ADP550, ADP567, ADP569, ADP581, ADP955. Cappella per il culto per Monsignor Di Bella, 1904, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale, sezioni longitudinale e trasversale, 1/100, matita su carta Fabriano, 545x769 mm, datato 1904, firmato E. Basile; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, E. B. 959 E. B. 960 E. B. 961 E. B. 962 E. B. 963 E. B. 964 E. B. 965 E. B. 966 E. B. 967 E. B. 968 E. B. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, rilievo della pianta del piano terra, 1/100, copia eliografica, 507x743 mm, (1904), s.t.; indicazioni progettuali, intitolazione del disegno. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, rilievo della pianta del primo piano, sezione parziale, 1/100, matita su copia eliografica, 389x598 mm, (1904), quotato; al margine superiore destro schizzo in alzato dell ampliamento a matita. Nel verso: alzati parziali del prospetto principale, particolare di apertura del primo piano e capitello dell avancorpo, matita, datato 9 VI 1904, quotato; denominazione del progetto a matita. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, planimetria generale, matita e china su carta Fabriano, 780x543 mm, (1904), s.t.; indicazioni progettuali a china. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, pianta del piano terra, 1/200, matita su carta Fabriano, 547x765 mm, datato 2 VII 904, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, orientamento, intitolazione del disegno, schizzi al margine a matita. Nel verso: annotazioni a pastello rosso e blu. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, alzato del fronte principale, 1/200, matita su carta Fabriano, 544x775 mm, (1904), s.t.; annotazioni a matita. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido, 548x667 mm, (1904), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, legenda, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, pianta del piano terra, 1/200, copia eliografica, 490x670 mm, (1904), sigla E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, legenda, orientamento. Nel verso: timbro del laboratorio cianografico Corrado Gelati di Roma. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido, 544x661 mm, (1904); denominazione del progetto, intitolazione del disegno, legenda. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, pianta del primo piano, 1/200, copia eliografica, 491x665 mm, (1904); denominazione del progetto, intitolazione del disegno, legenda. Nel verso: timbro del laboratorio cianografico Corrado Gelati di Roma. Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, alzato del fronte principale, 1/200, china su carta da lucido, 346x757 mm, (1904); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della villa Belmonte all Acquasanta, Palermo, 1904, alzato del fronte principale, 1/200, copia eliografica, 364x796 mm, (1904); denominazione del progetto, intitolazione del disegno E. Basile, Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, E. B. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, pianta del piano terra, 1/200, matita e inchiostro rosso su copia eliografica, 806x662 mm, (1904), firma Ernesto Basile, architetto, s.t.; conteggi, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita, indicazioni toponomastiche a inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a inchiostro blu e matita rossa.

185 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. 971 E. B. 972 E. B. 973 E. B. 974 E. B. 975 E. B. 976 E. B. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido, 856x561 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche, legenda a china. Tavola contrassegnata dal n. II. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido, 838x564 mm, (1904), firmato Ernesto Basile, architetto, s.t.; intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche, legenda, orientamento a china. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, pianta del secondo piano, 1/200, china su carta da lucido, 838x564 mm, (1904), firmato Ernesto Basile, Architetto; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche, legenda a china. Tavola contrassegnata dal n. IV. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, alzato del prospetto su via Quintino Sella e pianta parziale dell abside della cappella, (1/100), matita su carta Fabriano, 545x777 mm, (1904), siglato E.B., s.t.; indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, studio in alzato del fronte principale e dell avancorpo d ingresso, 1/100, china e matita su cartoncino, 520x1067 mm, datato nov. 904, firmato E. Basile; denominazione del progetto, iscrizione a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, sezione trasversale, 1/100, matita su carta Fabriano, 542x778 mm, (1904), s.t.; annotazioni a matita. Ampliamento e riassetto definitivo dell Istituto Pignatelli in via Isidoro La Lumia, Palermo, 1904, sezione trasversale, 1/100, china su carta da lucido, 473x793 mm, datato 1904, siglato E.B,; denominazione del progetto e nome dell autore a china E. Basile, Arredi per Giuseppina Cervello, Palermo, E. B. Arredi per Giuseppina Cervello, Palermo, 1904, pianta della sistemazione degli arredi, 1/50, alzati di lavabo, toletta, armadio, letto, comodino, scrittoio, scansia, sedia, poltrona, matita su carta Fabriano, 536x760 mm, datato febb. 1904, firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita; a destra della pianta, studio in pianta di sistemazione degli arredi con la dicitura Clara. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Servizio da puerpera per la Regina Elena, (1904) 978 E. B. 979 E. B. Servizio da puerpera per la Regina Elena, (1904), pianta e alzato di tazza, piattino e cucchiaio, china su carta da lucido, 581x266 mm, (1904), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP983, ADP984. Servizio da puerpera per la Regina Elena, (1904), bozzetto di fregio decorativo, (1/1), china su carta da lucido, 172x236 mm, (1904), s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 861x1281 mm, con i disegni nn. ADP700, ADP751, ADP754, ADP775, ADP859, ADP860, ADP940, ADP893, ADP898, ADP901, ADP902, ADP903, ADP E. Basile, album per il kaiser Guglielmo II, E. B. album per il kaiser Guglielmo II, 1904, bozzetti di copertina, studi del fregio, china su carta, 312x211 mm, (1904), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1905, E. B. 982 E. B. 983 E. B. 984 E. B. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1905, 1905, studio in alzato dei registri parietali della Sala meridionale, 1/20, matita su carta Fabriano, 545x780 mm, (1905), siglato E. B.; intitolazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1905, 1905, schizzi e studi in alzato della nicchia per la Saletta meridionale, matita su carta Fabriano, 330x451 mm, (1905), s.t, quotato; conteggi a matita. Insieme al disegno n. ADP918. Verso del disegno n. ADP933. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione Internazionale d Arte di Venezia, 1905, alzato delle pareti della Sala meridionale, 1/20, china su carta da lucido, 438x768 mm, (1905), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP984. Allestimento della mostra Napoli e Sicilia alla VI Esposizione Internazionale d Arte di Venezia, 1905, alzato di chiave di arco e di fregio, china su carta, 130x104 mm, (1905), siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 842x1260 mm, con i disegni nn. ADP586, ADP598, ADP663, ADP671, ADP665, ADP687, ADP788, ADP908, ADP905, ADP978, ADP983.

186 186 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Portavaso, ( ) 985 E. B. 986 E. B. Portavaso, ( ), studio in alzato di portavaso, matita su carta filigranata F.E.N. Extra Strong, 297x176 mm, ( ), s.t.; schizzi al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Portavaso, ( ), studi in alzato e piante di portavaso, matita su carta filigranata C.B. Milano, 326x428 mm, ( ), s.t.; schizzo al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Arredi per gli uffici della Navigazione Generale Italiana di Milano, (1905) 987 E. B. 988 E. B. Arredi per gli uffici della Navigazione Generale Italiana di Milano, (1905), sezione longitudinale e alzato degli sportelli per il pubblico con transenna, china su carta da lucido, 293x394 mm, s.d., siglato E.B., denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 293x519 mm, con il disegno n. ADP988. Arredi per gli uffici della Navigazione Generale Italiana di Milano, (1905), alzato e sezione di scrittoio per il pubblico, china su carta da lucido, 294x125 mm, s.d., denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 293x519 mm, con il disegno n. ADP E. Basile, Arredi per un Vapore della Navigazione Generale Italiana, E. B. Arredi per un Vapore della Navigazione Generale Italiana, 1905, alzato delle pareti longitudinale e trasversale del Salone di prima classe e della Sala da conversazione con arredi mobili, alzato di tavolo, (1/16), matita su carta Fabriano, 545x777 mm, datato 15 luglio 1905, firmato E.Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, E. B. 991 E. B. 992 E. B. 993 E. B. 994 E. B. 995 E. B. 996 E. B. 997 E. B. 998 E. B. 999 E. B E. B. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , alzato del prospetto principale e particolare della torretta, studio del prospetto laterale, 1/100, matita su carta Fabriano, 545x783 mm, datato 3-III-1905, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, conteggi, schizzi a margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , pianta del piano rialzato e sistemazione del giardino, 1/100, china su carta da lucido incollata su controfondo di cartoncino, 495x464 mm, (1905), s.t.; orientamento, indicazioni progettuali a china. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , pianta del piano rialzato, 1/100, matita e china su carta da lucido, 706x546 mm, (1905), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , pianta del primo piano, (1/100), matita e china su carta da lucido, 652x637 mm, (1905), s.t.; annotazioni a matita, numerazione degli ambienti, intitolazione della tavola, orientamento a china. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , pianta del primo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 495x538 mm, incollato su controfondo di cartoncino, 713x559 mm, (1905), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , sezione longitudinale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 545x596 mm, (1905), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , particolari in alzato della scala e della soluzione di continuità tra il prospetto principale e la serra, 1/20, matita su carta Fabriano, 549x778 mm, datato 1905, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , particolari in alzato del primo piano del prospetto principale, 1/20, matita su carta Fabriano, 547x776 mm, (1905), s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a matita. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , alzato del prospetto su piazza Francesco Crispi, 1/100, matita e china su carta da lucido, 347x527 mm, datato , siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Incollato su controfondo di cartoncino, 846x620 mm, con il disegno n. ADP1030. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , soffitto della sala da pranzo, 1/20, profilo della cornice all imposta, 1/1, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 612x564 mm, ( ), quotato; annotazioni, costruzioni geometriche a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a pastello blu. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , soffitto della stanza da letto, 1/20, china su carta da lucido, 359x413 mm, ( ), s.t.; conteggi, schizzi al margine a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 865x750 mm, con i disegni nn. ADP1005, ADP1014. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

187 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , sezione e pianta della scala interna, 1/20, matita, china e inchiostro rosso e blu su carta da lucido, 452x391 mm, (1905), firma illeggibile, quotato; conteggi, denominazione del disegno, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore sinistro a china. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , studio della recinzione su piazza F. Crispi, 1/20, matita su carta Fabriano, 543x775 mm, ( ), siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi, schizzi al margine superiore sinistro a matita. Villa Lanza dei Principi di Deliella, piazza F. Crispi, Palermo, , stemma delle vetrate, 1/1, matita su cartoncino, 1375x695 mm, ( ), siglato E.B., s.t.; annotazioni a matita. Nel verso: annotazioni a pastello rosso e blu E. Basile, Chiosco Florio per l Esposizione Internazionale del Sempione di Milano del 1906, E. B E. B E. B E. B. Chiosco Florio per l Esposizione Internazionale del Sempione di Milano del 1906, 1905, pianta con proiezione dell imposta del tamburo, alzato dei prospetti principale e laterale, sezione longitudinale, 1/100, matita e china su cartoncino, 547x778 mm, datato 19 agosto 1905, firmato E. Basile; denominazione del progetto, costruzioni geometriche a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Florio per l Esposizione Internazionale del Sempione di Milano del 1906, 1905, pianta con proiezione dell imposta del tamburo, alzato dei prospetti principale e laterale, sezione longitudinale, 1/100, matita su carta da lucido, 503x750 mm, firmato E. Basile; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 865x750 mm, con i disegni nn. ADP1000, ADP1014. Chiosco Florio per l Esposizione Internazionale del Sempione di Milano del 1906, 1905, prospettiva, matita su carta Fabriano, 777x542 mm, (1905), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Florio per l Esposizione Internazionale del Sempione di Milano del 1906, 1905, prospettiva, china su carta da lucido incollata su cartoncino, 502x341 mm, (1905), firmato E. Basile, s.t E. Basile, vasi per la Ceramica Florio, Palermo, E. B. vasi per la Ceramica Florio, Palermo, 1905, alzati di vasi, (1/20), (1/1), matita su carta da spolvero, 800x1154 mm, datato ott. 1905, siglato E.B.; conteggi a matita E. Basile, Targa per la ditta Ducrot di Palermo, (1905) 1009 E. B. Targa per la ditta Ducrot di Palermo, (1905), bozzetto, matita su carta Fabriano, 537x387 mm, (1905), s.t. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, supporto per uovo di struzzo per Vincenzo Florio, (1906) 1010 E. B. Supporto per uovo di struzzo per Vincenzo Florio, (1906), alzati parziali di due versioni, (1/1), matita su carta Fabriano, 386x546 mm, (1906), siglato E.B.; denominazione del progetto a matita E. B. Supporto per uovo di struzzo per Vincenzo Florio, (1906), alzato parziale, (1/1), china su carta da lucido, 406x297 mm, (1906), s.t E. B. Supporto per uovo di struzzo per Vincenzo Florio, (1906), alzato parziale, china su carta da lucido, 336x167 mm, s.d., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1017, ADP1140, ADP1143, ADP1307, ADP1296, ADP1315, ADP E. Basile, Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, E. B E. B. Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, 1906, pianta alla quota della loggia, alzato del prospetto principale con schema della loggia, (1/100), schizzo del fronte a mare della loggia, prospettiva, matita su carta Fabriano, 542x773 mm, datato 29 Marzo 1906, firmato Ernesto Basile, s.t., quotato; annotazione, conteggi, schizzi al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, 1906, prospettiva, china su carta da lucido, 360x337 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 865x750 mm, con i disegni nn. ADP1000, ADP E. Basile, Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, E. B E. B. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, pianta con proiezioni della volta, alzato del fronte, sezioni longitudinale e trasversale, 1/50, matita e china su carta Fabriano, 545x775 mm, s.d., quotato; annotazioni, conteggi a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato del fronte, 1/25, matita su carta Fabriano, 486x582 mm, datato luglio 1906, siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi, costruzioni geometriche, indicazioni progettuali, iscrizione a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

188 188 Archivio Disegni-Progetti Schede 1017 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato del fronte, china su carta da lucido, 450x451 mm, (1906), firmato [Ba]sile; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1140, ADP1143, ADP1307, ADP1296, ADP1315, ADP1316. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato parziale del fronte con profili del paramento murario, 1/10, matita su carta da scenografia, 981x529 mm, (1906), firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, costruzioni geometriche, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato parziale del fronte con profili del paramento murario, 1/10, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta da lucido, 972x549 mm, (1906), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a inchiostro rosso e blu. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato dell altare, 1/20, matita su carta Fabriano, 543x770 mm, (1906), siglato E.B., s.t., quotato; conteggi a matita. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato e piante parziali dell inferriata, 1/20, matita su carta Fabriano, 460x778 mm, (1906), quotato; conteggi, denominazione del progetto, costruzioni geometriche, indicazioni progettuali a matita. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato e piante parziali dell inferriata, 1/20, china su carta da lucido, 350x382 mm, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 920x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, P1132, ADP1100, ADP1071, ADP1072, ADP1092, ADP1095. Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S.Maria del Gesù, Catania, 1906, alzato parziale del fregio della finestra e della croce e profili delle modanature, 1/1, matita e inchiostro blu su carta da scenografia, 1293x1650 mm, (1906), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a inchiostro blu E. Basile, Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del piano semicantinato, 1/100, china su carta da lucido, 587x547 mm, datato 1906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del piano terra, 1/100, matita su carta Fabriano, 780x544 mm, datato agosto 906, firmato E. Basile; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, indicazione toponomastiche, orientamento a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del piano nobile, 1/100, china su carta da lucido, 635x543 mm, datato 1906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazione toponomastica, intitolazione del disegno, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del secondo piano, 1/100, china su carta da lucido, 582x556 mm, datato 1906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 786x548 mm, datato 1906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno, orientamento. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato del prospetto sul corso Umberto, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x778 mm, datato agosto 1906, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, grafici geometrici, indicazioni progettuali a matita, intitolazione del disegno. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta da lucido, 420x571 mm, datato 1906, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, indicazione toponomastica, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 846x620 mm, con il disegno n. ADP998. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato del prospetto laterale, 1/100, matita su cartoncino, 549x777 mm, datato agosto 1906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato del prospetto laterale, (1/100), china su carta da lucido, 378x567 mm, datato 1906, firmato Ernesto Basile, s.t. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 545x781 mm, datato agosto 1906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , sezione longitudinale, 1/100, china su carta da lucido, 554x665 mm, datato 906, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , sezione orizzontale e alzato parziali della torre d angolo, 1/20, matita su carta da scenografia, 824x555 mm, datato 1906, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni, conteggi, costruzione geometrica.

189 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta della progressione verticale della struttura muraria con riferimento al piano terra, variante, (1/100), china, inchiostro blu e rosso, matita su carta da lucido, 642x662 mm, datato 1 luglio 1908, firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, schizzo in alzato della fondazione al margine destro a matita, inchiostro rosso e blu. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del piano terra e schema geometrico degli spessori murari di un ambiente, variante, (1/100), matita su carta Fabriano, 553x772 mm, s.d., s.t., quotato; costruzione geometrica, orientamento, schizzi al margine superiore destro a matita, conteggi a matita e inchiostro rosso. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del piano terra, variante, 1/100, china su carta da lucido, 544x680 mm, s.d.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a china. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta del primo piano, variante, 1/100, china su carta da lucido, 540x651 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta delle coperture, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 456x 593 mm, s.d., s.t.; annotazioni, indicazioni progettuali, orientamento a matita e pastello blu. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato del prospetto meridionale, variante, (1/100), matita su cartoncino, 542x775 mm, s.d., s.t., quotato; intitolazione del disegno a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , sezione longitudinale, variante, 1/100, china su carta da lucido, 525x752mm, s.d.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a china. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati del fornice laterale del vestibolo, variante, 1/20, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 446x364 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: denominazione a matita e pastello blu. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati parziali dei fronti ovest e nord della corte interna con alzato dell androne, variante, 1/50, matita su carta Fabriano, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato dei fornici del primo livello dei fronti meridionale e orientale, variante, (1/50), china su carta da lucido, 464x1224 mm, (1910), s.t.; quotato a inchiostro blu. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati del fornice d ingresso e di un apertura del primo livello del prospetto su corso Umberto, variante, 1/20, matita su carta Fabriano, 545x769 mm, datato 1910, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati delle aperture al primo livello del prospetto su corso Umberto, variante, 1/20, china su carta da lucido, 535x767 mm, (1910), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Tavola contrassegnata dal n. I. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati del fornice d ingresso e di un apertura del primo livello del prospetto su corso Umberto, variante, 1/20, china su carta da lucido, 541x771 mm, (1910), siglato E.B.; denominazione del progetto. Tavola contrassegnata dal n. II. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati della ringhiera e della staffa del balcone nord del primo piano, variante, 1/10, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 482x1650 mm, (1910), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal n. CXLVI. Nel verso: profilo di paramento. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , particolare in alzato del fregio dell architrave delle finestre del primo piano, variante, 1/1, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 610x875 mm, (1910), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto. Tavola contrassegnata dal n. CLX. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato e profilo delle cornici della torre, variante, 1/1, matita su carta da spolvero, 1253x1650 mm, s.d.; annotazioni, conteggi, grafici geometrici, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dal n. CII. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato della ringhiera del terrazzo del secondo piano, variante, 1/10, matita su carta da scenografia, 398x539 mm, (1910), s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Tavola contrassegnata dal n. CXXXI. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato della ringhiera del balcone del primo piano, variante, 1/1, matita su carta da lucido, 1097x673 mm, s.d., siglato E.B., firmato Ernesto Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, grafici geometrici, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dal n. CL. Nel verso: dettagli dell inferriata. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , studio in alzato con due diverse soluzioni del portone d ingresso, variante, 1/10, sezioni icnografiche di telaio e anta, alzato e sezione del telaio fisso e mobile superiore, dettagli in alzato e in sezione di nervatura con borchia, cornici, incastro del tavolato, mastiettatura e borchie, 1/1, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 1255x1653 mm, (1910), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dai nn. CXXXVIII, CXXXIX, CXLV. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzati della prima, seconda e terza rampa dello scalone, parapetto e balaustra del pianerottolo d arrivo al primo piano, variante, 1/10, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 903x1187 mm, (1910), firmato E. Basile Architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. CLXXIX.

190 190 Archivio Disegni-Progetti Schede 1056 E. B E. B E. B E. B. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , pianta, 1/20,, sezione icnografica dei montanti della ringhiera, alzati della prima e della seconda rampa, dei pianerottoli intermedio e d arrivo della scala secondaria, variante, 1/10, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 629x1653 mm, (1910), s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, quote a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato parziale di ringhiera e sezioni del corrimano e modanatura della fascia laterale della rampa della scala secondaria, variante, (1/1), matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 1652x1256 mm, (1910), s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato e profilo delle balaustre dello scalone e sezione del corrimano e fascia laterale della rampa, variante, 1/1, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 1647x1247 mm, (1910), firmato E. Basile Arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dal n. CLXXX. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu. Palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), , alzato della croce e profili del paramento murario della cappella, variante, 1/1, matita su carta Universal, 481x1573 mm, (1910), firmato E.Basile Arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. CXCV e 195. Nel verso: annotazioni a carboncino E. Basile, Intestazione per il I Collegio Militare, IV corso 1906 (1906) 1060 E. B E. B. Intestazione per il I Collegio Militare, IV corso , (1906), bozzetto, matita su carta La Briglia, 210x312 mm; schizzo a destra a matita. Intestazione per il I Collegio Militare, IV corso , (1906), bozzetto, matita su carta La Briglia, 208x287 mm. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Coppa in ceramica per Vincenzo Florio, E. B. Coppa in ceramica per Vincenzo Florio, 1906, alzato, matita su carta da scenografia, 498x539 mm, datato sett. 906, siglato E.B., s.t., denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, pianta con proiezione dei soffitti, 1/50, matita su carta Fabriano, 540x773 mm, datata S. Flavia Sett. 906; denominazione del progetto, costruzione geometrica, indicazioni progettuali, schizzo a matita. Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, pianta con proiezione dei soffitti, 1/50, china su carta da lucido, 540x773 mm, (1906), siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, alzati delle pareti delle sale e pianta della cassa, (1/50), matita su carta Fabriano, 545x777 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi a matita. Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, alzati di variante delle pareti delle sale, 1/50, china su carta da lucido, 367x586 mm, (1906), siglato E.B., s.t., quotato; annotazione a matita, indicazioni progettuali a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, alzati delle pareti delle sale, 1/50, china e matita su carta da lucido, 377x615 mm, (1906), siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Grand Cafè Faraglia, piazza Venezia, Roma, 1906, particolare della cornice degli specchi, 1/10, china su carta da schizzo, 279x462 mm, (1906), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Cappella gentilizia Majorca Francavilla, Palermo, Cappella gentilizia Majorca Francavilla, Palermo, 1906, pianta, 1/25, alzato del fronte principale, 1/50, matita su carta Fabriano, 542x772 mm, datato ott. 906, siglato E. B.; denominazione del progetto a matita E. Basile, Facciata del padiglione d ingresso della VII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1907, E. B E. B. Facciata del padiglione d ingresso della VII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1907, 1906, pianta e alzato, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x773 mm, datato 11 ott. 1906, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Facciata del padiglione d ingresso della VII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1907, 1906, pianta, 1/100, china su carta da lucido, 255x635 mm, datato 1906, firmato Ernesto Basile, siglato E. B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 560x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, ADP1022, ADP1132, ADP1100, ADP1072, ADP1092, ADP1095.

191 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. Facciata del padiglione d ingresso della VII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1907, 1906, alzato, 1/100, china su carta da lucido, 310x630 mm, datato 1906, firmato Ernesto Basile, siglato E. B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 560x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, ADP1022, ADP1132, ADP1100, ADP1071, ADP1092, ADP E. Basile, Progetto di villino unifamiliare, ( ) 1073 E. B. Progetto di villino unifamiliare, ( ), pianta del piano terra e pianta del primo piano, 1/100, china su carta da lucido, 450x316 mm, ( ), siglato E. B., s.t.; intitolazione dei disegni, destinazione degli ambienti a matita e china E. Basile, Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , planimetria generale, 1/200, matita su carta Fabriano, 542x773 mm, datato , firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, costi, denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita. Tavola contrassegnata dal n. II. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato del prospetto principale, (1/200) e schizzo in prospettiva, matita su carta Fabriano, 543x768 mm, (1907), s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Tavola contrassegnata dal n. I. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , planimetria generale, (1/200), china su carta da schizzi, 578x615 mm, (1907), s.t. Tavola contrassegnata dal n. V. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , pianta del piano rialzato, 1/200, matita su carta, 543x383 mm, s.d., s.t.; annotazione, conteggi a matita. Nel verso: denominazione del progetto a pastello rosso. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , pianta del primo piano, (1/200), china su carta da schizzi, 564x615 mm, s.d., s.t. Tavola contrassegnata dal n. VI. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , schizzo della planimetria generale del giardino, (1/200), matita, china e inchiostro blu su carta da lucido, 549x508 mm, s.d., s.t. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , planimetria generale del giardino, (1/200), china su carta da schizzi, 692x547 mm, s.d., s.t. Tavola contrassegnata dal n. IV. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 541x770 mm, datato 16-II-912, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal n. VII. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato del prospetto principale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 442x668 mm, (1913), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato insieme al n. ADP1383 su passepartout, 1220x860 mm. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzati del prospetto occidentale, con pianta parziale, e del partito centrale della torre angolare, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x777 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore a matita. Tavola contrassegnata dal n. VIII. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato del prospetto orientale, con pianta parziale, 1/100, matita su carta Fabriano, 541x777 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato. Tavola contrassegnata dal n. X. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato di uno dei fornici della hall e studio in alzato del belvedere delle torri angolari, 1/50, matita su carta Fabriano, 383x544 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , planimetria generale, 1/200, china e matita su carta da schizzi, 579x600 mm, datato 2 Luglio 913; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china e matita, indicazioni progettuali e quote a matita. Tavola contrassegnata dal n. XIX. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , pianta del piano rialzato, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x769 mm, datato 1913, firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, orientamento a matita. Tavola contrassegnata dal n. XIII. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , pianta del piano rialzato, 1/100, china su carta da schizzi, 661x737 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china e matita. Tavola contrassegnata dal n. XIII. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato del prospetto settentrionale, 1/100, matita su carta Fabriano, 543x756 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Tavola contrassegnata dal n. IX. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato dell avancorpo del prospetto settentrionale, (1/100), matita su carta Fabriano, 551x772 mm, s.d., s.t. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato parziale dell avancorpo del prospetto settentrionale, (1/100), china su carta da schizzi, 329x471 mm, s.d., s.t.

192 192 Archivio Disegni-Progetti Schede 1092 E. B E. B E. B E. B. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato dell avancorpo del prospetto settentrionale, 1/100, china su carta da lucido, 287x333 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 920x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, ADP1022, ADP1132, ADP1100, ADP1071, ADP1072, ADP1095. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato parziale di una parete della hall e dell ingresso alla sala da pranzo, 1/50, matita su carta Fabriano, 543x774 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , studio dell ingresso alla sala da pranzo, (1/20), matita su carta Fabriano, mm 541x772, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, schizzo al margine destro a matita. Villa dei principi di Manganelli, viale Regina Margherita, Catania, , alzato della rampa di invito della scala, (1/10), china su carta da lucido, 220x159 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 920x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, ADP1022, ADP1132, ADP1100, ADP1071, ADP1072, ADP E. Basile, Giardino d inverno per palazzo Manganelli, Catania, (1907) 1096 E. B. Giardino d inverno per palazzo Manganelli, Catania, (1907), alzato dei due prospetti e pianta con proiezione della copertura, 1/50, matita e china su carta da lucido, 490x709 mm, s.d., siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china E. Basile, Ampliamento dello Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, E. B E. B E. B E. B. Ampliamento dello Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, 1907, planimetria generale, 1/200, matita su carta Fabriano, 538x774 mm, (1907), siglato E.B.; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, orientamento a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: profilo della costa a matita. Ampliamento dello Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, 1907, planimetria generale, 1/200, matita su copia eliografica, 557x769 mm, datato 1907, firma Ernesto Basile e denominazione del progetto; numerazione delle aperture e costruzione geometrica a matita. Ampliamento dello Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, 1907, studio in alzato dell edificio scenico, (1/200), matita su carta Fabriano, 543x382 mm, (1907), s.t. Ampliamento dello Stand Florio per il tiro al piccione, Romagnolo, Palermo, 1907, prospettiva, china su carta da lucido, 350x580 mm, siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 920x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, ADP1022, ADP1132, ADP1071, ADP1072, ADP1092, ADP E. Basile, Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ) 1101 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato del prospetto principale (progetto primitivo), 1/100, china su carta da lucido, 399x621 mm, (1907), siglato E.B.; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 898x1271 mm, con i disegni nn. ADP1101, ADP1160, ADP1335, ADP1340, ADP1322. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), sezione trasversale (progetto primitivo), 1/100, matita su carta Fabriano, 544x781 mm, (1907), siglato E.B., s.t., quotato. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato parziale con sezioni del vestibolo, 1/25, matita su carta Fabriano, 542x772 mm, (1907), siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, costruzione geometrica, schizzo del soffitto al margine sinistro a matita. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato con sezione icnografica del vestibolo del primo piano di arrivo dello scalone, 1/25, matita su carta Fabriano, 543x763 mm, (1907), siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, profili al margine destro a matita. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzati della prima e seconda rampa dello scalone del vestibolo, pianta parziale della seconda rampa, sezioni del corrimano a incasso, 1/10 e 1/1, matita su carta Fabriano, 543x784 mm, (1909), siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione dei disegni, schizzi a matita. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato parziale della prima elevazione del prospetto principale con ingresso e risvolto sinistro, 1/25, matita su carta Fabriano, 539x774 mm, datato 5-VI-909, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto e intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, schizzi al margine destro a matita. Tavola contrassegnata dal n. II. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato parziale della prima elevazione del prospetto principale con ingresso e risvolto sinistro e sezione verticale, 1/25, china su carta da lucido, 533x774 mm, (1909), firmato E. Basile; denominazione del progetto a china. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato di uno dei fornici della prima elevazione con sezione icnografica parziale, 1/10, matita su carta Fabriano, 547x785 mm, (1909), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

193 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta parziale della tegola con profili al vero e alzato del capitello dei pilastri intermedi, 1/2, matita e inchiostro blu su carta da spolvero, 1114x934 mm, datato 1910, firmato Ernesto Basile, quotato; conteggio a matita, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a inchiostro blu, schizzo del fronte laterale del capitello al margine sinistro a matita. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta del primo piano, (1/100), china su carta da lucido, 415x745 mm, (1909), s.t. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta del secondo piano, (1/100), china su carta da lucido, 340x740 mm, (1909), s.t. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato parziale con profili e sezione della seconda e terza elevazione del prospetto, 1/10, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta da spolvero, 769x1280 mm, (1910), firmato E. Basile, quotato; conteggi a matita, denominazione del progetto e intitolazione del disegno a inchiostro blu, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato parziale, sezione e pianta del muro d attico, 1/10, 1/1, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta da spolvero, 1100x1475 mm, datato 2 novembre 1911, firmato E. Basile architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato del capitello della parasta esterna, 1/2, matita e inchiostro blu su carta da spolvero, 866x1066 mm, (1910), firmato E. Basile; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a inchiostro blu. Tavola contrassegnata dalla lettera T. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzati e profili di particolari decorativi del muro d attico, 1/2, matita e inchiostro blu su carta da spolvero, 1110x1128 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, grafici geometrici. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), alzato parziale con profili del timpano delle finestre della seconda elevazione del prospetto, 1/2, matita su carta da spolvero, 480x652 mm, (1910), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto e intitolazione del disegno. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta dell arredo fisso della sala casse, 1/100, alzato e sezione degli sportelli e alzato di sedia, alzato di scrittoio e di panca per il pubblico (progetto primitivo), 1/20, matita su carta Fabriano, 543x784 mm, (1907), siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto a matita, schizzo di pianta al margine destro. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta e alzato di leggìo, (1/20), matita su carta Fabriano, 443x313 mm, datato S. Flavia, sett. 1910, Pal. gen. 1911, siglato E.B., s.t., quotato; conteggi a matita. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta e alzato di leggìo, 1/20, china su carta da lucido, 422x319 mm, ( ), siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), studi di apparecchi di illuminazione, 1/5, matita su carta Fabriano, 385x542 mm, (1912), s.t., quotato; indicazioni progettuali a matita. Nel verso: conteggi a matita. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, (1907) 1913, pianta e alzato di lampadario per la sala del consiglio, mm 125 x mt., matita, china e inchiostro rosso su carta, 546x760 mm, datato 12-IV-1912, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto e indicazioni progettuali a inchiostro rosso, schizzi al margine destro a matita. Nel verso: annotazione a matita blu e nera. Nuova sede della Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, piazza Borsa, Palermo, ( ), pianta, alzato e schizzo prospettico di applique per la sala del consiglio, 1/6, matita e inchiostro blu su carta Fabriano, 390x539 mm, datato S. Flavia 5-X-13, siglato E.B.; denominazione del progetto a inchiostro blu, costruzione geometrica a matita E. Basile, Cappella dei principi di Gangi, S. Maria di Gesù, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B. Cappella dei principi di Gangi, S. Maria di Gesù, Palermo, 1907, pianta del piano rialzato, alzato del fronte principale, sezione longitudinale, 1/100 (ma 1/50), matita su carta Fabriano, 543x769 mm, datato 7 Aprile 907, firmato E. Basile; denominazione del progetto, annotazione a matita. Cappella dei principi di Gangi, S. Maria di Gesù, Palermo, 1907, pianta del piano rialzato, alzato del fronte principale, sezione longitudinale, 1/50, copia eliografia, 527x722 mm, (1907), sigla E.B., denominazione del progetto; quote, annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, costruzione geometrica, schizzi ai margini a matita. Cappella dei principi di Gangi, S. Maria di Gesù, Palermo, 1907, alzato parziale del fronte principale con profilo dello stipite della porta e studio in alzato del retroprospetto, (1/20), matita su carta Fabriano, 775x544 mm, (1907), s.t., quotato; conteggi a matita. Cappella dei principi di Gangi, S. Maria di Gesù, Palermo, 1907, alzato parziale della porta della cripta, 1/10, matita su carta Fabriano, 545x401 mm, datato Santa Flavia, 20 Sett. 907, quotato; conteggi, denominazione del progetto a matita. Cappella dei principi di Gangi, S. Maria di Gesù, Palermo, 1907, alzato parziale della porta della cripta, 1/10, matita e china su carta da lucido, 424x310 mm, incollato su controfondo di cartoncino con bordi ripiegati, mm 424x314, (1907), siglato E.B.; conteggi a matita, denominazione del progetto a china, quote a matita e inchiostro rosso.

194 194 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Copertina del volume di Oreste Lo Valvo, La vita in Palermo trenta e più anni fa in confronto a quella attuale, stampato a Palermo il 24/04/1907, (1907) Copertina del libro di Oreste Lo Valvo, La vita in Palermo trenta e più anni fa in confronto a quella attuale, (1907 ca.) bozzetto, 1128 E. B. al vero, matita su carta Fabriano, 339x262 mm, (1907) E. Basile, Cappella gentilizia dei principi di Alagona, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, Cappella gentilizia dei principi di Alagona, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, , piante della cripta e del piano rialzato, 1129 E. B. sezione longitudinale, studi dell alzato del fronte principale, 1/50, matita su carta Fabriano, 542x770 mm, datato 29-V-907, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita E. B. Cappella gentilizia dei principi di Alagona, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, , pianta del piano rialzato, 1/50, china su carta da lucido, 442x319 mm, s.d.; denominazione del progetto a matita e china E. B. Cappella gentilizia dei principi di Alagona, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, , alzati dei fronti principale e laterale destro, 1/20, matita su carta Fabriano, 546x776 mm, datato 1909, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. B. Cappella gentilizia dei principi di Alagona, Cimitero di Santo Spirito, Palermo, , alzato del fronte principale e sezione trasversale, (1/50), china su carta da lucido, 262x333 mm, s.d., siglato E.B.; annotazione a matita, denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 920x1305 mm, con i disegni nn. ADP900, ADP1022, ADP1100, ADP1071, ADP1072, ADP1092, ADP E. Basile, targa Villa Leonita per la villa di Rudinì, via Q. Sella, Roma, E. B. targa Villa Leonita per la villa di Rudinì, via Q. Sella, Roma, 1907, bozzetti, matita su carta Andrea Cimini Maiori, 312x208, datato 7- VI 907, siglato E. B., s.t.; denominazione del committente a matita E. Basile, Nuovo prospetto per la chiesa di S. Giuseppe, Canicattì (Ag), E. B E. B E. B. Nuovo prospetto per la chiesa di S. Giuseppe, Canicattì (Ag), 1907, alzati del prospetto (1/100) e 1/50, matita su carta Fabriano, 545x776 mm, datato 12.VI.907, siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, schizzo quotato del profilo di modanature al margine inferiore destro a matita. Nuovo prospetto per la chiesa di S. Giuseppe, Canicattì (Ag), 1907, alzato del prospetto, 1/100, china su carta da lucido, 408x329 mm, incollato su foglio di carta da spolvero, 420x329 mm, datato 1907 a matita, firmato E. Basile; denominazione del progetto a china e matita. Nuovo prospetto per la chiesa di S. Giuseppe, Canicattì (Ag), 1907, alzato del prospetto, 1/100, copia eliografica, 513x378 mm, (1907), firma E. Basile; denominazione del progetto E. B. Nuovo prospetto per la chiesa di S. Giuseppe, Canicattì (Ag), 1907, alzato del prospetto, (1/50), china su carta da lucido, 543x325 mm E. Basile, Villino Urso Cannarella, Licata (Ag), E. B. Villino Urso Cannarella, Licata (Ag), 1907, alzato del prospetto, 1/100, e studio prospettico, matita su carta Fabriano, 384x543 mm, datato 16/VI/907, siglato E.B., s.t.; denominazione del committente a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Centrale elettrica, Caltagirone (Ct), E. B E. B E. B E. B E. B. Centrale elettrica, Caltagirone (Ct), 1907, alzato del prospetto sulla via Santa Chiara con sezione verticale e sezione orizzontale parziale, 1/100, matita su carta Fabriano, 421x733 mm, datato 1-VII-907, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, schizzi al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Centrale elettrica, Caltagirone (Ct), 1907, alzato del prospetto sulla via Santa Chiara, 1/100, china su carta da lucido, 440x603 mm, datato 1907, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1017, ADP1143, ADP1307, ADP1296, ADP1315, ADP1316. Centrale elettrica, Caltagirone (Ct), 1907, alzato del prospetto sulla via Santa Chiara, 1/100, matita su copia eliografica, 538x758 mm, data 1907, firma Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Centrale elettrica, Caltagirone (Ct), 1907, alzato del prospetto sulla via Grazia con sezione verticale e sezione orizzontale, 1/100, matita su carta Fabriano, 402x549 mm, datato 16-VII-907, siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Centrale elettrica, Caltagirone (Ct), 1907, alzato del prospetto sulla via Grazia, 1/100, china su carta da lucido, 349x451 mm, datato 1907, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1017, ADP1140, ADP1307, ADP1296, ADP1315, ADP1316.

195 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Riforma del Grand Hôtel et des Palmes, via Ingham, Palermo, (1907) 1144 E. B E. B E. B. Riforma del Grand Hôtel et des Palmes, via Ingham, Palermo, (1907), rilievo della pianta del piano terra dello stato di fatto, (1/200), china su carta da lucido, 515x648 mm, s.d., s.t. Riforma del Grand Hôtel et des Palmes, via Ingham, Palermo, (1907), pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido,. 494x654 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche a matita e china. Riforma del Grand Hôtel et des Palmes, via Ingham, Palermo, (1907), pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido 496x651 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche a matita e china E. Basile, Progetto di Giardino d inverno, (1907 ca.) 1147 E. B. Progetto di Giardino d inverno, (1907 ca.), alzati dei fronti principale e laterale, 1/50, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 395x540 mm, incollato su carta Fabriano, 390x540 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; indicazioni progettuali a inchiostro rosso E. Basile, Lampadario per il comm. Alagona, (1907) 1148 E. B. Lampadario per il comm. Alagona, (1907), pianta e alzato, matita su carta, 380x537 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; denominazione del committente a matita. Tavola contrassegnata dal numero III E. Basile, Chiosco con palma a piazza G. Verdi, Palermo (1907 ca.) 1149 E. B E. B. Chiosco con palma a piazza G. Verdi, Palermo (1895 ca.), studio di pianta e alzato, matita su carta, 335x220 mm, s.d., s.t.; conteggio, schizzi a matita. Chiosco con palma a piazza G. Verdi, Palermo (1895 ca.), studio di pianta e alzato, (1/20), matita su carta, 702x487 mm, s.d., s.t. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu E. Basile, Progetto per un orinatoio, E. B. Progetto per un orinatoio, 1907, pianta e alzato, 1/20, matita su carta Fabriano, 549x389 mm, s.d., s.t E. Basile, alfabeto in lettere capitali e numeri, (1907 ca.) 1152 E. B. alfabeto in lettere capitali e numeri, (1907 ca.), studio, matita su carta, 262x539 mm, (1907 ca.), s.t. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso e blu E. Basile, Rilievo e progetto di ampliamento di edificio ad uso pubblico, (1907 ca.) 1153 E. B E. B E. B E. B. Rilievo e progetto di ampliamento di edificio ad uso pubblico, (1907 ca.), pianta del primo piano, rilievo, 1/200, matita su carta da schizzi, 218x333 mm, (1907 ca.), incollato su cartoncino, 490x701 mm, s.t. Rilievo e progetto di ampliamento di edificio ad uso pubblico, (1907 ca.), studio parziale della pianta del piano terra, (1/200), matita e china su cartoncino C.A.B. Rafaello, 504x653 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Rilievo e progetto di ampliamento di edificio ad uso pubblico, (1907 ca.), pianta del primo piano, (1/200), china e matita su carta da schizzi, 170x340 mm, (1907 ca.), s.t.; indicazioni progettuali a matita. Rilievo e progetto di ampliamento di edificio ad uso pubblico, (1907 ca.), piante del piano terra e del primo piano, (1/200), china su carta da lucido, 242x728 mm, s.d., s.t E. Basile, Trasformazione ed ampliamento del palazzo Casalotto di Reburdone, angolo tra via Manzoni e via Lincoln, Catania, E. B E. B E. B E. B E. B. Trasformazione ed ampliamento del palazzo Casalotto di Reburdone, angolo tra via Manzoni e via Lincoln, Catania, 1907, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 751x558 mm, datato 1907, firmato Ernesto Basile, architetto, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu illegibile. Trasformazione ed ampliamento del palazzo Casalotto di Reburdone, angolo tra via Manzoni e via Lincoln, Catania, 1907, pianta del primo piano o piano nobile, 1/100, matita e china su carta da lucido, 790x574 mm, datato 1907, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto e intitolazione del disegno, indicazione toponomastica, orientamento a china e matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione ed ampliamento del palazzo Casalotto di Reburdone, angolo tra via Manzoni e via Lincoln, Catania, 1907, alzato del prospetto laterale sinistro, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x777 mm, datato dicembre 1907, firmato E. Basile; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione ed ampliamento del palazzo Casalotto di Reburdone, angolo tra via Manzoni e via Lincoln, Catania, 1907, alzato del prospetto laterale sinistro, 1/100, matita e china su carta da lucido, 400x635 mm, datato 1907, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto e intitolazione del disegno, indicazione toponomastica. Incollato su controfondo di cartoncino, 898x1271 mm, con i disegni nn. ADP1101, ADP1335, ADP1340, ADP1322. Trasformazione ed ampliamento del palazzo Casalotto di Reburdone, angolo tra via Manzoni e via Lincoln, Catania, 1907, sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 548x774 mm, (1907), siglato E.B., s.t.; denominazione del committente a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

196 196 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Villino dello scultore Antonio Ugo, via Sammartino, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Villino dello scultore Antonio Ugo, via Sammartino, Palermo, 1908, pianta del piano terra, 1/100, china su carta da lucido, 344x466 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno, orientamento. Incollato su controfondo di cartoncino, 927x821 mm, con i disegni nn. ADP1165, ADP1314, ADP1339, ADP1367. Villino dello scultore Antonio Ugo, via Sammartino, Palermo, 1908, pianta del primo piano, 1/100, china su carta da lucido, 405x464 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno, toponomastica, orientamento a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino dello scultore Antonio Ugo, via Sammartino, Palermo, 1908, alzato del prospetto su via Sammartino e sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 543x775 mm, datato 1908, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a matita, schizzi della terminazione dell avancorpo a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino dello scultore Antonio Ugo, via Sammartino, Palermo, 1908, alzato del prospetto principale, 1/100, china e pastello verde su carta da lucido, 305x467 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 927x821 mm, con i disegni nn. ADP1162, ADP1314, ADP1339, ADP1367. Villino dello scultore Antonio Ugo, via Sammartino, Palermo, 1908, alzato della recinzione, 1/20, matita su carta Fabriano, 537x760 mm, (1908), siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, conteggi, schizzo della pianta del cancello al margine inferiore a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Villino dello scultore Antonio Ugo, 1908, via Sammartino, Palermo, alzato con sezione orizzontale parziale della porta di ingresso, 1/10, sezioni orizzontali e verticali del telaio e degli stipiti, 1/1, matita su carta Fabriano, 545x759 mm, (1908), siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita E. Basile, Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione e profili del coronamento, (1/1), matita su carta da scenografia, 1652x797 mm, (post 1910), s.t.; indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezioni icnografiche, alzati e profili delle modanature delle semicolonne del secondo piano del Cortile d Onore, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1263x1646 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero X.I. e abbinata alla tavola LXXX.F. Nel verso: annotazioni, matita e pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica, alzato, profili e diagramma dell entasi delle semicolonne del secondo piano del Cortile d Onore, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1257x1646 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XI.I. e abbinata alla tavola LXXX.F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della Galleria del pianterreno con profili della trabeazione e archivolti degli archi trasversali, (1/1), matita su carta da scenografia, 942x880 mm, (post 1910), quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dai numeri LXX.F, LXIX.F. e abbinata alla tavola LXVII.F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato di parete e pianta del soffitto di un vestibolo, (1/20), matita su carta da scenografia, 1056x686 mm, s.d. (post 1910), s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione longitudinale parziale della parete con profilo delle membrature e pianta parziale del soffitto della Galleria dei Passi Perduti, 1/20, matita su cartoncino, 1019x1539 mm, (post 1910), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXXVII.F. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione longitudinale parziale della parete con profilo delle membrature e pianta parziale del soffitto della Galleria dei Passi Perduti, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 1011x1492 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, china e inchiostro rosso, conteggi, matita, indicazioni progettuali, inchiostro blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, china e matita. Tavola contrassegnata dal numero LXXVII-F-. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato, sezione icnografica e profili del coronamento con i capitelli delle lesene della Galleria dei Passi Perduti, 1/2, matita su carta, 939x1464 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CCLIV. F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in alzato e sezione del coronamento delle lesene della Galleria dei Passi Perduti, 1/2, matita su carta, 1255x1667 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CCLV F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale (1/10) e profili, proiezione e profili di tegola, alzato di capitello (1/1), entasi delle colonne della Galleria dei Passi Perduti, matita su carta da scenografia, 1103x1451 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola, schizzi al margine inferiore a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXXXV- F-. Nel verso: annotazioni a pastello rosso.

197 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzati, sezioni, profili ed entasi degli elementi delle colonne della Galleria dei Passi Perduti, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da spolvero, 1094x1487 mm, (1910 ca.), firmato, Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso, intitolazione dei disegni a matita, china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero CXXXV- F. e abbinata alla tavola LXXVII.F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzati, sezioni e profili degli elementi delle semicolonne della Galleria dei Passi Perduti, 1/1, matita su carta da scenografia, 1180x1512 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXXXVII F. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzati, sezioni e profili degli elementi delle semicolonne della Galleria dei Passi Perduti, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 1176x1563 mm, (1910 ca.), firmato Ernesto Basile, quotato; conteggi a matita, denominazione del progetto a matita e china, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita, china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero CXXXVII F. e abbinata alle tavole LXXVI e LXXVII. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in pianta, (1/5), alzati, profili e sezione della trabeazione delle porte della Galleria dei Passi Perduti, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1255x1656 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXXXVIII-F. e abbinata alla tavola LXXVI.F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica e alzato (1/10), profili e capitello (1/1), entasi delle colonne della Galleria settentrionale al secondo piano, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1290x1063 mm, (post 1910), firmato E. Basile; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, quote, schizzo al margine inferiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXIV.F. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari di alzati e sezioni della cornice di una porta della Sala del Consiglio dei Ministri, 1/1, matita su carta da scenografia, 1086x1214 mm, (post 1908), firmato E. Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola abbinata alla tavola LXXXIII.F. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezioni, proiezione iposcopica (1/20), particolari (1/10) e profili (1/1) delle crociere della sala grande del lato ovest al pianterreno, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1257x1653 mm, (post 1910), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXXXIII.F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , proiezione parziale e profili della decorazione della volta a crociera della sala grande del lato ovest al pianterreno, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1258x1652 mm, (post 1910), firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzo al margine superiore sinistro a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXXXIV. F. e abbinata alla tavola CXXXIII. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzato e sezione dell antiporta a vetri dell ingresso principale, 1/20, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1261x1649 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXIV-F. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzato e sezione dell antiporta a vetri dell ingresso principale, 1/20, matita e china su carta da lucido, 876x708 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero CXIV-F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in alzato e sezione del telaio dell antiporta a vetri dell ingresso principale, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1258x1656 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile, siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXVII.F. e abbinata alla tavola CXIV. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in pianta e alzato di maniglia dell anta dell antiporta a vetri dell ingresso principale, 1/1, matita su carta da scenografia, 1256x600 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile; intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal numero CCII.F. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del primo piano, 1/500, inchiostro rosso e blu su copia cianografica su cartoncino, 727x486 mm, datato 7 aprile 1908, firmato E. Basile, quotato; annotazioni, inchiostro blu, indicazioni toponomastiche, orientamento, indicazioni progettuali a inchiostro rosso, intitolazione della tavola a inchiostro blu. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in alzato e profili delle edicole del vestibolo d ingresso, 1/1, matita su carta da scenografia, firmato Ernesto Basile, 1168x1494 mm, (post 1908); annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dai numeri F.IX e X. e abbinata alla tavola E-d. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale e studio di variante del soffitto del vestibolo d ingresso, 1/50, matita su carta Fabriano, 388x544 mm, (post 1908), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita.

198 198 Archivio Disegni-Progetti Schede 1193 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione longitudinale e sezione trasversale parziale del vestibolo d ingresso, 1/25, matita su cartoncino, 663x1309 mm, (post 1908), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezioni icnografiche, alzati e profilo delle modanature dell edicola del vestibolo d ingresso, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 1260x1570 mm, s.d. (post 1908), firmato Ernesto Basile; annotazioni a inchiostro rosso, conteggi a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero F.IX. Particolari esecutivi della tavola E.d. Nel verso: annotazioni a inchiostro rosso, conteggi a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato dell edicola con statua del vestibolo d ingresso, pianta di un modulo del soffitto della Galleria al pianterreno, 1/50, matita su carta Fabriano, 545x387 mm, (post 1908), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica, alzati parziali e profili del capitello della colonna della Galleria al pianterreno, 1/1, matita su carta da scenografia, 1287x904 mm, (post 1908), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzo al margine superiore sinistro a matita. Tavola contrassegnata dal numero F-VII e abbinata alla tavola E.d-E.b-E.f. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolare decorativo in alzato, con profili, della Galleria, (1/1), matita su carta da spolvero, 1055x783 mm, (post 1910), s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del piano rialzato, (1/500), stampa su carta, 627x457 mm, (1908), s.t.; annotazione a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del piano rialzato, (1/500), stampa su cartoncino, 637x486 mm, (1908), s.t.; annotazione a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta di uno dei settori dell Aula, 1/25, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 885x735 mm, (1909), firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni a matita e china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione trasversale sulle gradinate dell Aula e alzato dello scranno superiore, 1/25, china su carta da lucido, 454x1072 mm, (1909), firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato con profili, 1/20, pianta di tegola, alzato del capitello e dell anello, 1/2, ed entasi delle semicolonne delle tribune dell Aula, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 1086x1387 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, siglato E.B., quotato; costruzione geometrica, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, intitolazione dei disegni a china, schizzo al margine inferiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVI.B. Nel verso: annotazione a matita e pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del banco della presidenza e del banco dei ministri nell Aula, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 671x1166 mm, ( ), firmato E. Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XLIVa.-D. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della parete retrostante al banco presidenziale dell Aula, con indicazione dell ingombro dell altorilievo di Davide Calandra, (1/100), matita, inchiostro rosso e blu su carta, 210x211 mm, datato 20/V/1909, s.t., quotato; annotazioni a inchiostro rosso e blu, conteggi a matita e inchiostro rosso, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolare in alzato del banco della presidenza dell Aula, 1/2, con profilo di modanatura, 1/1, matita e china su carta da scenografia, 323x1137 mm, s.d. (1909), firmato E. Basile; annotazioni a china, denominazione della tavola, intitolazione del disegno a matita. Tavola contrassegnata dal numero XLVI.D. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati, 1/10, e assonometria, 1/20, di un seggio della prima fila dell Aula, matita su carta Fabriano, 543x769 mm, datato 31-V-909, firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione del disegno a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati della tribuna per gli oratori dell Aula, 1/10, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 548x759 mm, (post 1918), firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola a matita Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati, 1/10, e assonometria, 1/20, di un seggio dell Aula, china su carta da lucido, 466x535 mm, (1909), firmato E. Basile, arch.to; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzati e sezione della tribuna degli oratori nel banco della presidenza dell Aula, 1/10, matita su carta da scenografia, 676x766 mm, ( ), firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, iscrizione a matita. Nel verso: annotazione a matita e pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato delle scale angolari dell emiciclo dell Aula, 1/20, matita su carta Fabriano, 540x766 mm, (1909), siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita.

199 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato delle scale angolari dell emiciclo dell Aula, 1/20, matita su carta Fabriano, 538x763 mm, s.d. (1909), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dai numeri LV.D-. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del parapetto delle gradinate dell emiciclo dell Aula, 1/20, china su carta da lucido, (1909), firmato E. Basile, 460x807 mm; annotazione a matita, intitolazione della tavola a china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del soffitto delle tribune dell Aula, 1/10, matita e china su carta da lucido, 360x542 mm, (1909), firmato E. Basile; annotazione a china, intitolazione della tavola a matita e china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale del soffitto e del lucernario dell Aula, con sezioni degli elementi dell orditura principale, 1/25, matita su cartoncino, 781x991 mm, (1909), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta della parte centrale del velario dell Aula, 1/5, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 1149x912 mm, (1909), siglato E.B., s.t. Tavola contrassegna dal numero E.b. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale del velario dell Aula, (1/100), matita su carta Fabriano, 543x774 mm, (1909); annotazioni, conteggi, schizzo al margine inferiore a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , motivo decorativo di un settore circolare del lucernario dell Aula, 1/5, matita e china su carta da schizzi, 962x1475 mm, (1910 ca.), firmato Ernesto Basile, arch; intitolazione della tavola a matita e china. Nel verso: alzato parziale di scomparto minore del lucernario dell Aula a china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , studio in sezione dei pianerottoli degli scaloni alle testate delle Gallerie nord, sezione icnografica e alzati parziali dei parapetti, sezione di particolare costruttivo della trave di appoggio dei gradini, 1/10, matita su carta Fabriano, 544x771 mm, (1909 ca), firmato E. Basile; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore destro del piliere della scala a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXIX.F-. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati, 1/10, sezione e particolari, 1/1, delle grate delle finestre del piano basamentale del Cortile d onore, matita su carta, 510x1026 mm, s.d. (post 1908), siglato E. B., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezioni longitudinale e trasversale del vano della scala per il pubblico nel piano basamentale, 1/20, matita su carta, 424x880 mm, (1909 ca.), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola, schizzo al margine superiore a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera b. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati dei parapetti della scala per il pubblico nel piano basamentale, 1/10, matita su carta, 600x1143 mm, (1909 ca.), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera c. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , studi in pianta dei soffitti delle Gallerie nord, 1/50, matita su carta a mano, 468x764 mm, (1909 ca), siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzi al margine a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, alzati e sezioni di maniglia, (1/1), matita su carta a mano, 534x845 mm, (1909 ca.), s.t. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati dello scalone d ingresso e dell avancorpo centrale, (1/50), matita su carta Fabriano, 547x777 mm, (1910 ca.), s.t., quotato; annotazioni a matita. Tavola contrassegnata dal numero VII. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica parziale, alzato parziale e schizzo prospettico dell avancorpo d ingresso, studio dell alzato del cortile, studio dell altorilievo angolare della torre, matita su carta Fabriano, 392x544 mm, (1910 ca), s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Nel verso: studio di un prospetto. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale del prospetto principale con l ingresso e sezione icnografica del piedritto con plinto per la statua, (1/20), matita su carta da scenografia, 731x1228 mm, (1910 ca.), s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero VI. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato dell ingresso, 1/50, matita su copia eliografica ad inchiostro blu su carta Cartiera Italia Torino, 498x700 mm, (1910 ca.), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore destro a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolare del fascione perimetrale del soffitto dell Aula, 1/2, matita e inchiostro blu su carta da scenografia, 843x779 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile arch; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e inchiostro blu. Tavola contrassegnata dal numero VIII. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del portone d ingresso con sezione icnografica parziale di un anta, 1/20, matita su carta Fabriano, 546x770 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XX-H.

200 200 Archivio Disegni-Progetti Schede 1230 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del portone d ingresso, 1/20, matita e china su carta da lucido, 655x549 mm, (post 1910), firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XX-H. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della soluzione d angolo dei prospetti (sequenza laterale-avancorpo-principale) con pianta e sezioni parziali del prospetto principale e profili degli aggetti, 1/25, matita su cartoncino, 740x1164 mm, datato 1910, firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal numero X. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari del portone e alzati della maniglia, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1006x604 mm, (post 1910), siglato E. B., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXII-H. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati e sezioni di squadra, cremonese, spagnoletta e paletto degli infissi delle aperture dei cortili, 1/1, matita su carta a mano, 590x1342 mm, (1910 ca.), firmato E. Basile; indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, schizzo al margine superiore a matita. Tavola contrassegnata dal numero H-XII. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato e sezione icnografica del parapetto a coronamento dell avancorpo centrale del prospetto principale, 1/20, matita e china su carta da lucido, 523x758 mm, (post 1910), firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal numero XVI-A. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica e alzato della sagoma di capitello del prospetto principale, (1/10), matita su carta da scenografia, 400x536 mm, (post 1910), quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVII-A. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del capitello della parasta del prospetto principale, 1/2, con proiezione parziale della tegola e profilo del collarino, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 897x1432 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali, intitolazioni del disegno a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XLII-B. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato di una formella decorativa del davanzale delle finestre del primo piano del prospetto principale, 1/2, matita, china e inchiostro blu su carta da scenografia, 707x587 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, arch.; annotazione a china, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita e inchiostro blu. Tavola contrassegnata dal numero XX.B e abbinata alla tavola X.A. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale del fregio delle finestre del primo piano del prospetto principale, 1/2, e profili 1/2 e 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 558x1102 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, annotazioni, indicazioni progettuali, inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XLI.B. Tavola abbinata alla tavola X.A. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati, 1/2, e profili, 1/1, dell acroterio del muro d attico, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 1020x1517 mm, (post 1910), firmato E. Basile; indicazioni progettuali, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dai numeri LXXX.B e LIX.B e abbinata alla tavola XVIII.A. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione e profili della trabeazione del coronamento, 1/5 e 1/1, s.g., matita su carta Fabriano, 775x548 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, arch.; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari e sezioni del coronamento delle lesene e della cornice della Galleria dei Passi Perduti, 1/10, matita su carta da spolvero, 617x1751 mm, (post 1910), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , proiezione orizzontale di tegola, 1/1, alzato e profili del capitello, 1/2, ed entasi delle semicolonne della finestra al primo piano dell avancorpo angolare dei prospetti, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 843x1432 mm, (post 1910), firmato E.Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XXXVIII.B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato parziali e sezione del fregio delle finestre del primo piano dei prospetti laterali, 1/2, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 463x921 mm, (post 1910), firmato E. Basile, quotato; annotazioni a matita e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XL.B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta, profili e alzato parziale dell avancorpo meridionale del prospetto laterale, (1/20), matita su cartoncino, 759x570 mm, (1910 ca.), s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato e sezione della base del fusto della semicolonna della finestra del primo piano dell avancorpo angolare dei prospetti, 1/2 e 1/1, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta da scenografia, 978x778 mm, (post 1910), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero XXXVI.B e abbinata alla tavola X.A.

201 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati del cancelletto, proiezioni orizzontale e verticale del tirante dell ascensore dei ministri, 1/10, matita su carta a mano, 292x695 mm, (1912 ca.), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato, 1/10, e particolari, 1/1, del coronamento della gabbia in ferro dell ascensore dei ministri, matita, china e inchiostro seppia e rosso su carta a mano, 981x1423 mm, (1912 ca.), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta di confronto tra il perimetro dell Aula e quelli delle sale dei teatri San Carlo di Napoli, alla Scala di Milano e Vittorio Emanuele II (Teatro Massimo) di Palermo, 1/200, matita su carta Fabriano, 386x549 mm, datato 6-VII-913, siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale e alzato delle scale delle tribune rette dell Aula, 1/20, matita su carta Fabriano, 540x796 mm, datato Santa Flavia, 26-X-913, firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore a matita. Tavola contrassegnata dal numero XL.D. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in alzato e sezioni della ringhiera in ferro battuto della scala della Biblioteca, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1652x1239 mm, (post 1910), firmato E. Basile arch., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione del progetto a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXIV. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati delle ringhiere in ferro battuto della scala della Biblioteca, 1/10, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 807x1653 mm, (post 1910), firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXV. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato delle tavole dei Plebisciti dell Aula, 1/20, matita su carta Fabriano, 547x774 mm, (1914), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXXVII-D. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato e sezione, 1/10, e particolari della cassa dell orologio e della cornice dei datari dell Aula, 1/1, matita su carta, 933x1378 mm, (1914), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , quadrante dell orologio dell Aula, 1/1, matita su carta, 1106x672 mm, datato Roma, 21 sett. 1914, firmato E. Basile; annotazioni, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , cartelli per «avvisi ai deputati», 1/1, matita su carta da spolvero, 546x512 mm, datato Roma, 24 sett. 914, siglato E.B., quotato; annotazioni, schizzi al margine inferiore destro a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , lettere capitali per i calendari dell Aula, 1/1, matita su carta da scenografia, 497x1122 mm, (1914), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazioni a pastello rosso. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , disegno del tappeto per il trono reale, 1/10, matita e china su carta da lucido, 388x720 mm, (1914), firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , disegno del tappeto per il trono reale, 1/10, copia eliografica, 386x716 mm, (1914), firma E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegna tata dal numero XCIV-D-. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , disegno parziale, 1/10, e particolari, 1/2, del tappeto per il trono reale, matita su carta da scenografia, 1018x1064 mm, (1914), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegna dai numeri XCIV-D e XCV-D-. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolare di cornice di targa dell Aula, (1/1), matita su carta da spolvero, 381x276 mm, (1914 ca.), s.t., quotato; annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati della ringhiera della scala di servizio di collegamento tra il piano basamentale e il pianterreno, lato ovest, 1/10, matita su carta, 695x656 mm, (1914 ca.), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore destro a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica e alzati del piedistallo per il busto del sovrano nell Aula, 1/10, matita su carta Fabriano, 544x775 mm, datato 12-I-915, firmato E. Basile, quotato; conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Nell angolo superiore sinistro del verso è spillata una relazione autografa manoscritta di n.2 fogli con schizzi del busto.

202 202 Archivio Disegni-Progetti Schede 1263 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica, alzato e profili della parete in legno tra l Office ed il Restaurant, 1/1, matita su carta da scenografia, 1163x1172 mm, (1915 ca.), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione icnografica e alzati della parete in legno fra il Restaurant e l Office, 1/20, matita su carta da spolvero, 604x704 mm, (1915 ca.), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di portavaso per la Galleria dei Passi Perduti, 1/5, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 513x548 mm, (1918 ca.), firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati del baldacchino del trono reale per la seduta inaugurale dell Aula, 1/20, matita e china su carta da schizzi, (1918), firmato Ernesto Basile, architetto, 654x1094 mm, quotato; annotazioni, matita, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita e china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato (1/10), profili e sezioni, 1/1, di un montante del baldacchino del trono reale per la seduta inaugurale dell Aula, matita, pastello rosso e blu su carta da scenografia, (1918), firmato Ernesto Basile, architetto, 914x1642 mm, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita; indicazioni progettuali a matita e pastello rosso. Tavola contrassegnata dal numero XCII-D-. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , terminale ad aquila del baldacchino del trono reale per la seduta inaugurale dell Aula, 1/2, matita su carta da scenografia, 438x401 mm, (1918), s.t.; indicazioni progettuali a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta del baldacchino del trono reale per la seduta inaugurale dell Aula, 1/20, china su carta da lucido, 548x1093 mm, (1918), firmato Ernesto Basile, arch.; intitolazione del disegno, intitolazione della tavola a china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati, 1/10, particolari (1/5) del trono reale per la seduta inaugurale dell Aula, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 668x1655 mm, siglato E.B., (1918), s.t., quotato; intitolazione del disegno a matita. Tavola contrassegnata dal numero XCVIII.D. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale e sezione dell asta reggitenda del baldacchino del trono reale per la seduta inaugurale dell Aula, (1/10), matita su carta da lucido, 642x378 mm, (1918), s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato, 1/10, alzati e sezioni icnografiche di particolari, 1/1, del portabandiera, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1260x1655 mm, (1918), firmato Ernesto Basile; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni e della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXXXII.B. Nel verso, annotazioni a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , sezioni orizzontali alla quota dello spiccato del fusto e alla quota dei portalampada del candelabro esterno, 1/10, matita su carta Fabriano, 767x538 mm, datato 1918, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero IV-K. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del candelabro esterno, 1/10, matita su carta da schizzi, 779x546 mm, datato 1918, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero V-K. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato di particolare decorativo del candelabro esterno, 1/10, matita su carta Fabriano, 766x540 mm, datato 1918, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato del piedistallo del candelabro esterno, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 690x935 mm; (1918), quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato della porzione terminale del candelabro esterno, matita su carta da lucido, 549x468 mm, (1918); annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , studi per candelabri esterni, 1/50, matita su carta da lucido, 485x729 mm, (1918), siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della grata per le finestre della zona basamentale, 1/10, china su carta da lucido, 526x438 mm, (1919 ca.), siglato E.B., s.t. Tavola contrassegnata dal numero III.L. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della grata per le finestre della zona basamentale retrostanti allo scalone, 1/5, matita su carta, 509x479 mm, (1918), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita.

203 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della grata delle finestre della zona basamentale, 1/10, matita su carta Fabriano, 538x766 mm, (1918), firmato Ernesto Basile, quotato; conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero III L. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , particolare in alzato della grata delle finestre esterne, 1/1, matita su carta da scenografia, 1563x1260 mm, (1918), firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero IV L. Nel verso: particolare in alzato della grata delle finestre esterne, 1/1, (1918), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero V L E. Basile, Scalone esterno per la villa della baronessa di Casalotto, Ognina, Catania, E. B E. B. Scalone esterno per la villa della baronessa di Casalotto, Ognina, Catania, 1908, alzato e sezione longitudinale, 1/50, matita su carta Fabriano, 387x544 mm, datato maggio 1908, siglato E.B.; denominazione del progetto a matita. Scalone esterno per la villa della baronessa di Casalotto, Ognina, Catania, 1908, alzato e sezione longitudinale, 1/50, china su carta da lucido, 363x540 mm, firmato E. Basile; denominazione del progetto e intitolazione dei disegni a china E. Basile, Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , rilievo, pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido, 530x945 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , rilievo, pianta del piano terra, 1/200, copia eliografica, 535x944 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal numero I. Nel verso: annotazioni a matita rossa e blu. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , rilievo, pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido, 355x950 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china e matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , rilievo, pianta del secondo piano, 1/200, china su carta da lucido, 352x942 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero III. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , pianta del primo piano del primo ampliamento, (1/200), china su carta da lucido, 367x943 mm, s.d., s.t. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido, 462x952 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero IV. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido, 370x921 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero V. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , pianta del secondo piano, 1/200, china su carta da lucido, 360x942 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero VI. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv. illeggibile. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , sezione trasversale dell ala dei nuovi dormitori, 1/100, china su carta da lucido, 404x548 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , pianta, alzato del prospetto principale, sezioni longitudinale e trasversale della cappella, 1/100, matita su carta Fabriano, 543x781 mm, datato luglio 1908, firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto e intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , pianta e sezione longitudinale della cappella, 1/100, china su carta da lucido, 532x405 mm, s.d.; denominazione del progetto e intitolazione dei disegni a china e matita. Tavola contrassegnata dal numero VII. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, , Piana dei Colli, Palermo, alzato e sezione trasversale della cappella, (1/100), china su carta da lucido, 499x348 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1017, ADP1140, ADP1143, ADP1307, ADP1315, ADP1316.

204 204 Archivio Disegni-Progetti Schede 1297 E. B E. B E. B E. B. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , alzati parziali del fronte principale e del fronte nord, variante, (1/100), matita e inchiostro rosso su carta Fabriano, 544x767 mm, s.d., s.t.; conteggi, costruzione geometrica, indicazioni progettuali, schizzi a matita. Nel verso: annotazione a matita. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , paramento della prima elevazione con la porta di ingresso del primo ampliamento, 1/25, matita carta Fabriano, 544x670 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; denominazione del progetto a matita. Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, Piana dei Colli, Palermo, , alzati del fronte principale del secondo ampliamento, del risvolto della torre scalare e del corpo basso, 1/100, matita su carta Fabriano, 544x780 mm, datato S. Flavia 11-IX-910, firmato E. Basile, s.t., quotato; conteggi, schizzi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Trasformazione e ampliamento della Villa Florio Pignatelli come Istituto per l Infanzia, , Piana dei Colli, Palermo, alzato di uno dei partiti di testata del secondo ampliamento, (1/100), matita su carta da lucido, 354x282 mm, s.d., s.t E. Basile, Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, studi in alzato e pianta, matita su carta Fabriano, 386x542 mm, s.d., s.t. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, alzato del fronte principale e sezione longitudinale, 3 cent. x metro, piante del piano rialzato e della cripta, ss.gg., 15 mm x metro, matita su carta Fabriano, 402x541 mm, datato Santa Flavia 14/IX/908, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto a matita. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, alzato del fronte principale, s.g., (3 cm. x metro), china su carta da lucido, 392x275 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, sezione longitudinale, s.g., (3 cm. x metro), china su carta da lucido, 537x390 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, pianta del piano rialzato, 1/20, china su carta da lucido, 503x412 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.o; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, 1908, Cimitero del Verano, Roma, alzato del fronte principale e sezione longitudinale, 1/20, matita su carta Fabriano, 540x704 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, alzato del fronte principale, 1/20, matita e china su carta da lucido, 449x492 mm, datato 1908, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1017, ADP1140, ADP1143, ADP1296, ADP1315, ADP1316. Cappella della famiglia Starrabba di Rudinì, Cimitero del Verano, Roma, 1908, sezione longitudinale, 1/20, china su carta da lucido, 561x543 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.o; denominazione del progetto e intitolazione del disegno a china E. Basile, Allestimento della sezione Bellezze siciliane per la VIII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1909, E. B E. B E. B. Allestimento della sezione Bellezze siciliane per la VIII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1909, 1908, studio di parete della Sala De Maria, matita su carta Fabriano, 393x544 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine destro a matita. Nel verso: studio per l intelaiatura della boiserie. Allestimento della sezione Bellezze siciliane per la VIII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1909, 1908, pianta del soffitto (1/50) e di un suo quadrante con alzato del fregio, 1/25, matita su carta Fabriano, 544x791 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; conteggi, studi della pianta e di una parete della sala a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Allestimento della sezione Bellezze siciliane per la VIII Esposizione Internazionale d Arte di Venezia del 1909, 1908, studi di nastri decorativi per fregio, matita e inchiostro blu su carta, 431x314 mm, s.d.; annotazione a inchiostro blu. Nel verso: studio del coronamento della boiserie a matita E. Basile, Transenna con ante per l androne di Palazzo Fatta, piazza Marina, Palermo, (1908) 1312 E. B. Transenna con ante per l androne di Palazzo Fatta, piazza Marina, Palermo, (1908), alzato, 1/25, matita e china su carta Fabriano, 387x540 mm, (1908), siglato E.B. a inchiostro blu, s.t.; quota a matita E. Basile, Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909) 1313 E. B E. B. Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), alzato parziale della prima rampa della scala, studio degli elementi decorativi della cornice d imposta del soffitto, 1/10, alzato di una porta con boiserie, 1/20, matita su carta Fabriano, 545x777 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; denominazione del progetto a matita. Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), alzato parziale della prima rampa della scala in due soluzioni, 1/10, matita e china su carta da lucido, 247x467 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Incollato su controfondo di cartoncino, 927x821 mm, con i disegni nn. ADP1162, ADP1165, ADP1339, ADP1367.

205 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B. Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), alzati di cornice d imposta del soffitto, china su carta da lucido, 73x453 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1017, ADP1140, ADP1143, ADP1307, ADP1296, ADP1316. Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), alzati di cornice d imposta del soffitto, china su carta da lucido, 89x165 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; indicazioni progettuali a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 902x1272 mm, con i disegni nn. ADP1012, ADP1017, ADP1140, ADP1143, ADP1307, ADP1296, ADP1315. Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), alzato di una porta con boiserie, 1/20, china su carta da lucido, 307x552 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), pianta dei soffitti, 1/20, matita su carta Fabriano, 545x781 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; denominazione del progetto a matita. Magazzini di vendita Ducrot Borgogna, Torino, (1909), pianta dei soffitti, 1/20, china su carta da lucido, 807x503 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a china E. Basile, Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, pianta, 1/100, matita e china su carta Fabriano, 390x548 mm, s.d., s.t. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato del fronte principale, s.g. 1/100, matita su carta Fabriano, 389x547 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, prospettiva, china e matita su carta, 481x421 mm, datato 1909, firmato E. Basile; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 898x1271 mm, con i disegni nn. ADP1101, ADP1160, ADP1335, ADP1340. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, studio delle proporzioni dell alzato del fronte principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 390x540 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno a matita. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato del fronte principale, s.g. 1/125, china su carta da lucido, 276x415 mm, incollato su cartoncino, 276x415 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato e profilo delle lettere per l iscrizione in bronzo, alzato di rosetta copridado, (1/1), matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 666x1652 mm, s.d., siglato E.B.; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, schizzo quotato per calcolo dell interlinea al margine superiore. Nel verso: bozzetto per due righe dell iscrizione a matita; annotazione a pastello blu. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato del coronamento dei pilastri di testata, 1/4, matita, china, inchiostro blu e rosso su carta da scenografia, 828x910 mm, s.d., firmato E. Basile; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dal numero II. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, fronte, fianco e retro della decorazione alla base dell obelisco, 1/4, matita, china, inchiostro blu e rosso su carta da spolvero, 768x1001 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazioni del disegno, schizzo al margine sinistro. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato del coronamento dell obelisco e della cornice dell edicola centrale, 1/4, matita, china, inchiostro blu e rosso su carta da scenografia, 735x1142 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato di fregio, matita e china su carta da lucido, 435x348 mm, s.d., s.t. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, alzato di fregio, china su carta da lucido, 350x234 mm, controfondo di cartoncino, 350x234 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Monumento commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1909, studio di alzato del fronte principale, s.g. 1/125, matita su carta lucido, 334x439 mm, s.d., s.t.; studio per la statua in sommità dell obelisco, tracciato geometrico a matita E. Basile, Progetto di ampliamento del Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo (1909) 1332 E. B E. B. Progetto di ampliamento del Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, 1909, studio in pianta del primo piano, (1/100), matita e inchiostro rosso su copia eliografica del primo piano dell esistente, 536x683 mm, (1909), s.t. Progetto di ampliamento del Villino Vincenzo Florio, parco dell Olivuzza, oggi in viale Regina Margherita, Palermo, 1909, studio in pianta del secondo piano, (1/100), schizzo prospettico d insieme, matita, inchiostro rosso e blu su copia eliografica del primo piano dell esistente, 535x715 mm, s.d. (1909), s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, del Comitato Panormitan Presidenza (ripetuto). Bollo tondo a inchiostro blu, di V. Florio (ripetuto). Nel verso: denominazione del progetto a pastello rosso.

206 206 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, pianta e alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 541x774 mm, datato agosto 1909, firmato E. Basile e siglato E.B.; conteggi, denominazione del progetto, costruzione geometrica. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, pianta, 1/100, china su carta da lucido, 482x361 mm, (1909), firmato E. Basile arch.to; denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Incollato su controfondo di cartoncino, 898x1271 mm, con i disegni nn. ADP1101, ADP1160, ADP1340, ADP1322. Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, alzato del prospetto principale, 1/50, matita su carta Fabriano, 771x543 mm, (1909), quotato; conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a matita. Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, alzato del prospetto laterale destro con variante e proiezione del risvolto del prospetto principale, 1/50, matita su carta Fabriano, 540x775 mm, (1909), quotato; conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a matita. Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, sezione longitudinale, 1/50, matita su carta Fabriano, 539x774 mm, (1909), quotato; conteggi, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta da lucido, 422x340 mm, (1909), firmato E. Basile arch.to e siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita e china. Incollato su controfondo di cartoncino, 927x821 mm, con i disegni nn. ADP1162, ADP1165, ADP1314, ADP1367. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Padiglione Siciliano per l Esposizione Nazionale di Roma del 1911, 1909, prospettiva, china su carta da lucido, 484x458 mm, datato 909, firmato E. Basile; denominazione del progetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 898x1271 mm, con i disegni nn. ADP1101, ADP1160, ADP1335, ADP E. Basile, Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , studio in alzato del prospetto principale (1/200), matita su carta Fabriano, 540x388 mm, s.d. Nel verso: studio di alzato e costruzione geometrica di arco policentrico per l ordine basamentale della quinta variante (1/50), alzato parziale del prospetto principale (1/200), matita. Il supporto cartaceo risulta essere stato tagliato dopo un primo utilizzo. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , studio di alzato parziale del prospetto principale della terza variante, (1/200), matita su carta Fabriano, 540x390 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, costruzioni geometriche, schizzi al margine inferiore sinistro a matita. Nel verso: porzione di studio in alzato del prospetto principale (1/100), matita. Il supporto cartaceo risulta essere stato tagliato dopo un primo utilizzo. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato parziale del prospetto principale, (1/100), matita su carta Fabriano, 545x772, (1912), s.t. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta alla quota della prima galleria, alzato del prospetto principale, sezione longitudinale, 1/200, matita su carta Fabriano, 387x545 mm, (1910), siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, schizzi al margine superiore a matita. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta alla quota della seconda galleria, (1/200), matita e china su carta da lucido, 431x605 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , pianta alla quota della prima galleria, (1/200), matita e china su carta da lucido, 435x605 mm, s.d., s.t. Tavola contrassegnata dal numero I. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato del prospetto principale, progetto primitivo, 1/100, matita su carta Fabriano, 525x773 mm, datato 9/III.909, firmato E. Basile, s.t. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, , alzato del prospetto principale, variante, 1/200, matita su carta Fabriano, 388x543 mm, datato 17/III/910, siglato E.B., s.t E. Basile, Arredi fissi di una sala per il pubblico, (1910 ca.) 1349 E. B. Arredi fissi di una sala per il pubblico, (1910 ca.), alzati delle pareti e pianta del soffitto, (1/100), matita su carta Fabriano, 542x738 mm, (1910 ca.), s.t.; annotazione a matita E. Basile, Etichetta per il vino Maganoce, Fattoria Di Marco, Piana dei Greci oggi Piana degli Albanesi (Pa), E. B E. B. Etichetta per il vino Maganoce, Fattoria Di Marco, Piana dei Greci oggi Piana degli Albanesi (Pa), 1910, bozzetto, matita su carta Fabriano, 382x510 mm, datato 28-XI-910, siglato E.B; conteggi, annotazioni per la stampa, schizzo al margine superiore a matita. Etichetta per il vino Maganoce (Fattoria Di Marco), Piana dei Greci oggi Piana degli Albanesi (PA), 1910, bozzetto, matita e china su carta da lucido, 272x391 mm, 1910, siglato E.B. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

207 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Stele per una lapide commemorativa per il ponte dell ammiraglio, Corso dei Mille, Palermo, E. B E. B. Stele per una lapide commemorativa per Il ponte dell ammiraglio, Corso dei Mille, Palermo, 1910, sezione orizzontale e alzato, 1/25, matita su carta Fabriano, 665x498 mm, datato 29 Marzo 1910, siglato E.B., quotato; conteggi a matita e inchiostro rosso, indicazioni progettuali, denominazione del progetto, schizzi al margine superiore destro a matita. Stele per una lapide commemorativa per il ponte dell ammiraglio, Corso dei Mille, Palermo, 1910, sezione orizzontale e alzato, 1/25, matita e china su carta da lucido, 665x492 mm, (1910), firmato Ernesto Basile arch.tto; intitolazione della tavola a china e matita E. Basile, Magazzino di vendita Ducrot, via del Tritone, Roma, (1910) 1354 E. B E. B. Magazzino di vendita Ducrot, via del Tritone, Roma, 1910, pianta della scala e alzato del parapetto, (1/10), matita su carta Fabriano, 546x780 mm, (1910), s.t.; schizzo al margine superiore a matita. Magazzino di vendita Ducrot, via del Tritone, Roma, 1910, studi in alzato per il disegno del parapetto, 1/10, matita su carta Fabriano, 547x775 mm, (1910), siglato E. B., s.t.; schizzo al margine inferiore a matita E. Basile, Casa sul Tevere per il pittore Aristide Sartorio, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B. Casa sul Tevere per il pittore Aristide Sartorio, Roma, 1910, planimetria generale con pianta del piano terra, 1/200, matita su carta Fabriano, 387x541 mm, datato Santa Flavia-ottobre 1910, siglato E.B.; conteggi, denominazione del progetto, destinazione degli ambienti, schizzo di scala al margine inferiore destro a matita. Casa sul Tevere per il pittore Aristide Sartorio, Roma, 1910, planimetria generale con pianta del piano terra, 1/200, china su carta da lucido, 538x387 mm, (1910), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china. Casa sul Tevere per il pittore Aristide Sartorio, Roma, 1910, planimetria generale con pianta del piano terra, 1/200, copia eliografica, 530x360 mm. Nel verso: annotazione a pastello blu. Casa sul Tevere per il pittore Aristide Sartorio, Roma, 1910, profilo del lotto con pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido, 538x387 mm, (1910), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Casa sul Tevere per il pittore Aristide Sartorio, Roma, 1910, planimetria generale con sagoma del piano terra e variante della collocazone di uno dei corpi annessi, (1/200), inchiostro rosso su carta da lucido, 476x328 mm, (1910), s.t.; annotazioni, indicazioni toponomastiche, orientamento a inchiostro rosso E. Basile, Monumento a Vincenzo Bellini nel foyer delteatro Massimo, Palermo, E. B. Monumento a Vincenzo Bellini nel foyer del Teatro Massimo, Palermo, 1910, pianta e alzato, 1/20, matita su carta Fabriano, 392x550 mm, datato 1910, s.t., quotato; annotazioni E. Basile, Programma delle celebrazioni per il cinquantenario dell annessione della Sicilia, E. B E. B. Programma delle celebrazioni per il cinquantenario dell annessione della Sicilia, 1910, studi per il frontespizio, matita e inchiostro blu e rosso su carta vergata ripiegata, 302x380 mm, s.d., s.t.; schizzi al centro e nel margine inferiore destro a inchiostro seppia e rosso. Nel verso: bozzetto di variante, matita e inchiostro rosso, (1910), s.t.; schizzo di particolare del festone nel margine superiore sinistro a inchiostro seppia. Programma delle celebrazioni per il cinquantenario dell annessione della Sicilia, 1910, frontespizio, inchiostro seppia su carta da schizzi, 299x213 mm, datato 5-IV-1910, siglato E. B., s.t.; annotazione per il Re a inchiostro seppia E. Basile, Cancello di ingresso della filiale della Cassa di Risparmio, via Malaspina, Palermo, (1910 ca.) 1364 E. B. Cancello di ingresso della filiale della Cassa di Risparmio, via Malaspina, Palermo, (1910 ca.), alzato parziale, 1/10, matita su carta vergata, 545x763 mm, firmato E. Basile, (1910 ca.), quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita E. Basile, targa, (1910 ca.) 1365 E. B. targa, (1910 ca.), bozzetto, china su carta, 274x382 mm, s.d., s.t.; annotazione a matita E. Basile, Arredo fisso in registro parietale, (1910 ca.) 1366 E. B. Arredo fisso in registro parietale, (1910 ca.), alzati, matita su carta da schizzi, 240x202 mm, s.d., s.t E. Basile, Frontespizio del volume Ernesto Basile, architetto. studi e schizzi per l editore C. Crudo, E. B. Frontespizio del volume Ernesto Basile, architetto. studi e schizzi per l editore C. Crudo, 1911, bozzetto, 494x345 mm, (1911). Incollato su controfondo di cartoncino, 927x821 mm, con i disegni nn. ADP1162, ADP1165, ADP1314, ADP1339.

208 208 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Progetto di Ampliamento di casa Basile, via Siracusa, Palermo, (1911) 1368 E.B. Ampliamento di casa Basile, via Siracusa, Palermo, (1911), silhouette del nuovo prospetto su via Villafranca, 1/100, china su carta da lucido, 352x479 mm, (1911), siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, legenda a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Palazzo Municipale, piazza Vittorio Emanuele - Corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, E. B E. B E. B. Palazzo Municipale, piazza Vittorio Emanuele - Corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, 1911, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 455x540 mm, datato 1911, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Palazzo Municipale, piazza Vittorio Emanuele - Corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, 1911, alzato del prospetto principale, variante, 1/200, matita su carta Fabriano, 385x542 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto a matita. Palazzo Municipale, piazza Vittorio Emanuele - Corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, 1911, alzato del prospetto principale, variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 545x769 mm, s.d., firmato E. Basile; annotazione, conteggi, denominazione del progetto, iscrizione a matita. Tavola contrassegnata dal numero II E. Basile, Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del primo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 550x599 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero II. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del secondo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 550x618 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno matita e china. Tavola contrassegnata dal numero III. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del terzo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 545x607 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno matita e china. Tavola contrassegnata dal numero IV. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 539x763 mm, s.d., siglato E.B.; annotazione del costo, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, sezione longitudinale, 1/100, china su carta da lucido, 526x762 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VI. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del piano terra, (1/100), matita e china su carta da lucido, 553x673 mm, s.d., quotato; schizzi al margine a matita. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, 1912, via Roma angolo via Cavour, Palermo, pianta del piano semicantinato, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 568x651 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero I. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del piano terra, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 567x650 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero II. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del primo piano, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 562x650 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero III. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, pianta del secondo e del terzo piano, variante, 1/100, matita e china su carta da lucido, 569x652 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero IV. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x778 mm, s.d., firmato E. Basile; conteggi, denominazione del progetto, quote, schizzi al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta lucido, 543x668 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Tavola contrassegnata dal numero V. Incollato insieme al n. ADP1082 su passepartout, 1220x860 mm. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, sezione longitudinale, (1/100), matita su carta Fabriano, 543x768 mm, s.d, quotato; conteggi, schizzi al margine a matita. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, particolare del prospetto principale, 1/50, china su carta lucido, 441x452 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola e del disegno a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

209 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via Cavour, Palermo, 1912, alzato parziale, sezione orizzontale e profili del capitello della colonna dell androne, 1/1, matita su carta da scenografia, 684x581 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXIII E. Basile, Cappella gentilizia Di Giorgi, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, E. B E. B E. B. Cappella gentilizia Di Giorgi, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, 1912, pianta, alzato del prospetto principale, sezione longitudinale, 1/50, matita su carta Fabriano, 543x772 mm, datato Santa Flavia sett. 1912, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, schizzi al margine sinistro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Cappella gentilizia Di Giorgi, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, 1912, pianta, alzato del prospetto principale, sezione longitudinale, 1/50, matita e china su carta da lucido, 415x395 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 1092x708 mm, con i disegni nn. ADP1435, ADP1549, ADP1705, ADP2018. Cappella gentilizia Di Giorgi, Cimitero di S. Maria di Gesù, Palermo, 1912, alzato del prospetto principale con pianta parziale, 1/20, matita su carta da scenografia, 583x525 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Nel verso: denominazione del progetto a matita E. Basile, Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano terra, (1/100), matita e china su carta da lucido, 563x737 mm, s.d., s.t. Tavola contrassegnata dal numero II c. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, (1/100), china su carta da lucido, 566x342 mm, s.d., s.t. Tavola contrassegnata dal numero II c. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su carta Fabriano, 543x763 mm, s.d., s.t. Eden Teatro Biondo, 1912, piazza G. Verdi, Palermo, pianta del piano terra, (1/100), matita e china su carta da schizzi, 573x787 mm, s.d., s.t. Tavola contrassegnata dal numero II c. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 538x770 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a china, indicazioni toponomastiche a china e matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano terra, variante (1/100), matita e china su carta da lucido, 474x638 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Tavola contrassegnata dal numero II b. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, (1/100), matita su carta Fabriano, 539x790 mm, s.d., s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni toponomastiche, schizzi al margine superiore sinistro a matita. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, 1/100, matita e china su carta da lucido, 5454x768 mm, s.d., siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china, indicazioni toponomastiche a china e matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, 1/100, matita e inchiostro rosso e blu su carta da schizzi, 512x763 mm, incollato, con bordi ripiegati, su controfondo di carta Fabriano, 512x777 mm, s.d., s.t.; indicazioni toponomastiche a inchiostro blu; schizzi al margine destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero III: Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 543x773 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi a matita. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, alzato del prospetto principale, 1/100, matita e inchiostro blu su carta da schizzi, 513x787 mm, incollato, con bordi ripiegati, su controfondo di carta 513x787, s.d., siglato E.B., s.t. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, sezione trasversale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 540x773 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero II. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, schizzo prospettico, matita su cartoncino con logo del Circolo Artistico di Palermo, 89x140 mm, datato 31/III/912, s.t.; schizzo al margine destro a matita. Incollato su controfondo di carta, 307x208 mm, insieme ai disegni nn. ADP747 e ADM13. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta delle fondazioni e del piano semicantinato, (1/100), matita e china su carta da schizzi, 545x680 mm, s.d., s.t., quotato. Tavola contrassegnata dal numero II a. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano terra, variante, (1/100), china su carta da schizzi, 552x748 mm, s.d., s.t., quotato. Tavola contrassegnata dal numero II a. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della platea, (1/100), china su carta da schizzi, 548x743 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni a matita. Tavola contrassegnata dal numero II a. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, variante, (1/100), china su carta da schizzi, 548x755 mm, s.d., s.t., quotato. Tavola contrassegnata dal numero II a.

210 210 Archivio Disegni-Progetti Schede 1407 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della seconda galleria, (1/100), china su carta da schizzi, 545x751 mm, s.d., s.t., quotato. Tavola contrassegnata dal numero II a. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano semicantinato e varianti, 1/100, matita, china e varianti a inchiostro rosso e blu su carta da schizzi, 489x678 mm, s.d., firmato E.Basile, arch.to, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro blu, schizzi ai margini a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano terra, 1/100, matita, china e varianti a inchiostro rosso su carta da schizzi, 496x684 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china, indicazioni progettuali a matita e china, schizzi al margine destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del primo piano, 1/100, matita, china e varianti a inchiostro rosso su carta da schizzi, 497x683 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero III. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, 1/100, matita, china e varianti a inchiostro rosso su carta da schizzi, 495x687 mm, s.d., firmato E.Basile, architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china, schizzi al margine destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero IV. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della seconda galleria, 1/100, matita, china e varianti a inchiostro rosso su carta da schizzi, 491x690 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso, schizzi al margine destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero V. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta della copertura con profili, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 493x687 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero VI E. B. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, sezione trasversale, 1/100, matita su carta Fabriano, 544x768 mm, s.d., siglato E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta delle fondazioni e del piano semicantinato, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 656x677 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china; indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del piano terra, 1/100, china su carta da schizzi, 576x677 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero II. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta del primo piano, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 577x676 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero III. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della prima galleria, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 580x678 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero IV. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta alla quota della seconda galleria, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 586x677 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero V. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, pianta della copertura con profili, 1/100, china su carta da schizzi, 584x671 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero VI. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, sezione longitudinale, (1/100), matita su carta Fabriano, 544x772 mm, s.d., s.t.; schizzi al margine destro e superiore a matita. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, sezione trasversale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 550x810 mm, s.d., firmato E.Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero VIII. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, sezione longitudinale, 1/100, china su carta da lucido, 556x804 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.to; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola e del disegno a china, schizzi al margine superiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero IX. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, alzato parziale del prospetto principale, 1/50, matita su carta Fabriano, 768x540 mm, datato 1912, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a matita. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, alzato parziale del prospetto principale, 1/50, china su carta da lucido, 766x540 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero XII. Eden Teatro Biondo, piazza G. Verdi, Palermo, 1912, alzato degli infissi esterni ed interni, 1/20, matita e china su carta da lucido, 500x1096 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero XIII E. Basile, Soffitto, (1912 ca.) 1427 E. B. Soffitto, (1912 ca.), pianta, (1/50), matita su carta, 362x392 mm, (1912 ca.), s.t., quotato; annotazioni a matita.

211 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Colonia di ville stagionali, (1912 ca.) 1428 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), studi in pianta delle tipologie 1, 2, 3, 4 e in alzato delle tipologie 1, 3 e 4, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x765 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), pianta del piano terra e alzato del prospetto principale del tipo 1, 1/100, matita su carta Fabriano, 542x768 mm, s.d., s.t. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), pianta del piano terra e del primo piano del tipo 1, 1/50, matita e china su carta da lucido, 551x742 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; annotazione, intitolazione dei disegni, destinazione degli ambienti a matita e china. Tavola contrassegnata dalla lettera A. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), alzato del prospetto principale del tipo 1, 1/100, matita e china su carta da lucido, 250x304 mm, incollato su supporto di carta da spolvero, 263x317 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), piante del piano terra e del primo piano del tipo 3, 1/50, matita e china su carta da lucido, 545x761 mm, s.d., siglato E.B, s.t.; intitolazione dei disegni, destinazione degli ambienti a matita e china. Tavola contrassegnata dalla lettera B. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), piante del piano terra e del primo piano della variante del tipo 3, 1/50, china su carta da lucido, 527x603 mm, s.d., s.t.; intitolazione dei disegni, destinazione degli ambienti a matita e china. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), studi di variante del retroprospetto del tipo 3, 1/100, 1/50, matita su carta Fabriano, 550x758 mm, s.d., s.t. Colonia di ville stagionali, (1912 ca.), alzato del retroprospetto della variante del tipo 3, soluzione definitiva, 1/50), china su carta da lucido, 308x295 mm, s.d., s.t., siglato E.B.; scala metrica a china su fascetta cartacea, 15x32 mm, incollata in basso a sinistra. Incollato su controfondo di cartoncino, 1092x708 mm, con i disegni nn. ADP1388, ADP1549, ADP1705, ADP E. Basile, Stazione Biologica, Messina, E. B. Stazione Biologica, Messina, 1913, alzato del prospetto principale e alzato del partito centrale della recinzione, 1/100, matita su carta Fabriano, 539x764 mm, datato 2-I-1913, firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita E. Basile, Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, pianta del piano terra, 1/200, matita e china su carta da lucido, 656x497 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, legenda a china e matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, pianta alla quota della galleria, 1/200, matita e china su carta da lucido, 655x497 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche, legenda, china e matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, pianta del piano terra, s.g. 1/200, matita e china su carta Fabriano, 742x518 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, indicazioni toponomastiche a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, studio in alzato del prospetto principale, 1/200, china su carta da lucido, 247x435 mm, incollato su carta da scenografia 251x438 mm, datato 19-I-913, siglato E.B, s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, alzato del prospetto principale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 414x737 mm, incollato, con bordi ripiegati, su carta da scenografia 426x761 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, sezione longitudinale, 1/100, china e matita su carta da lucido, 499x783 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno a china e matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, sezione trasversale della sala, 1/100, china e matita su carta da lucido, 481x579 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno a china e matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, alzato e pianta dell ingresso secondario su via Principe di Belmonte, 1/50, matita e china su carta da lucido, 522x336, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Incollato su controfondo di cartoncino, 953x696 mm, con i disegni nn. ADP1565, ADP1566, ADP1836. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, alzato parziale dell ingresso secondario su via Principe di Belmonte, 1/20, matita su carta da spolvero, 754x829 mm, s.d., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi al margine inferiore sinistro e al margine inferiore destro a matita. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, alzato del capitello, 1/2, sezione orizzontale e profili, al vero, della semicolonna del prospetto principale, matita su carta da spolvero, 1107x1354 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi al margine sinistro a matita. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, alzato, profili e risvolto del fregio d acroterio della parasta dell ingresso al giardino, 1/2, matita su carta da spolvero, 442x1012 mm, s.d., siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv. 3302

212 212 Archivio Disegni-Progetti Schede 1448 E. B E. B E. B E. B. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, monogramma, (al vero), matita su carta da spolvero, 639x727 mm, s.d., s.t., quotato; schizzi al margine inferiore destro a matita. Nel verso: sezione trasversale del corpo laterale del padiglione a loggia, (1/20), matita, s.d., s.t. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, soffitto della sala degli spettacoli e sezione dell imposta, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta da spolvero, 686x1094 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, pianta parziale di un soffitto, 1/10, matita su carta da spolvero, 261x563 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzo al margine inferiore a matita, pastello rosso ai margini del foglio. Kursaal Biondo, via E. Amari, Palermo, 1913, alzato di candelabro del giardino, 1/20, matita su carta da spolvero, 472x328 mm, s.d., siglato E. B., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore a matita E. Basile, Scuderie per la Villa Lanza dei Principi di Deliella, via Giorgio Castriota, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B. Scuderie per la Villa Lanza dei Principi di Deliella, via Giorgio Castriota, Palermo, 1913, pianta e alzato del fronte principale, 1/100, china su carta da lucido, 455x461 mm, (1913); denominazione del progetto, destinazione degli ambienti, intitolazione della tavola a china. Scuderie per la Villa Lanza dei Principi di Deliella, via Giorgio Castriota, Palermo, 1913, pianta e alzato del fronte principale, 1/100, china su carta da lucido, 470x467 mm, (1913); denominazione del progetto, destinazione degli ambienti, intitolazione della tavola a china. Scuderie per la Villa Lanza dei Principi di Deliella, via Giorgio Castriota, Palermo, 1913, pianta e alzato del fronte principale, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 482x465 mm, (1913), siglato E.B., quotato; destinazione degli ambienti a china. Scuderie per la Villa Lanza dei Principi di Deliella, via Giorgio Castriota, Palermo, 1913, alzato del cancello, 1/20, matita su carta Fabriano, 546x775 mm, datato 27-agosto-1913, siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Scuderie per la Villa Lanza dei Principi di Deliella, via Giorgio Castriota, Palermo, 1913, alzato di un anta del cancello, 1/10, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 385x425 mm, (1913), siglato E.B., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita, pastello rosso ai bordi del foglio E. Basile, Stalla e rimessa vetture nel Giardino della Villa Manganelli, Catania, E. B. Stalla e rimessa vetture nel Giardino della Villa Manganelli, Catania, 1913, schizzo e studi del piano terra, 1/200, matita su carta Fabriano, 382x542 mm, s.d.; conteggi, denominazione del progetto, destinazione degli ambienti a matita E. Basile, Logotipi A.C.S. (Automobil Club Sicilia) per Vincenzo Florio, E. B. Logotipi A.C.S. per Vincenzo Florio, 1914, bozzetti, matita su carta Fabriano, 382x494 mm, datato maggio 1914, siglato E.B., s.t.; denominazione del committente a matita E. Basile, Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, 1459 E. B , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/200, matita su carta Fabriano, 387x549 mm, datato 22-VI-914, s.t., siglato E.B.; annotazioni, conteggi, schizzo al margine inferiore a matita. Tavola contrassegnata dal numero V E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/200, matita su carta Fabriano, 386x535 mm, datato 1-VII-914, siglato E.B.; denominazione del progetto a matita. Tavola contrassegnata dal numero VI. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/100, matita su carta Fabriano, 539x762 mm, datato 5-VII-914, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , planimetria generale, 1/200, china su carta da lucido, 702x857 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta del piano semicantinato, 1/100, china su carta da lucido, 860x704 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta del piano terra, 1/100, matita su carta Fabriano, 772x540 mm, s.d., siglato E.B., quotato; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta del piano terra, 1/100, china su carta da lucido, 859x703 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china.

213 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta del primo piano, 1/100, china su carta da lucido, 856x701 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/100, matita su carta Fabriano, 545x778 mm, datato 10-VII-914, firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/100, china su carta, 400x730 mm, datato 1914, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, scala metrica su fascetta di carta incollata in alto a sinistra. Incollato su controfondo di cartoncino, 1100x753 mm, con i disegni nn. ADP1824, ADP1826. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su via Osanna, 1/100, matita su carta Fabriano, 538x765 mm, s.d., siglato E.B.; intitolazione del disegno a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su via Osanna, 1/100, china su carta da lucido, 535x803 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su corso Garibaldi, 1/100, matita su carta Fabriano, 539x770 mm, s.d., siglato E.B.; intitolazione del disegno a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su corso Garibaldi, 1/100, china su carta da lucido, mm. 554x830, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, mm. 547x776, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, quote a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione longitudinale, 1/100, china su carta da lucido, 551x831 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione trasversale, 1/100, matita su carta Fabriano, 550x776 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, quote a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione trasversale, 1/100, china su carta da lucido, 551x832 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/50, matita su carta Von Willer & Co.-Romagnano Sesia, 535x1434 mm, datato 1918, firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, quote. Tavola contrassegnata dal n. XX. Nel verso: annotazioni a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/50, china su carta da lucido, 696x1586 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. XX. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato dei prospetti su corso Garibaldi e sulla via dei Bianchi, 1/50, matita su carta Von Willer & Co.-Romagnano Sesia, 702x1658 mm, datato 1918, firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni. Tavola contrassegnata dai nn. XXI-XXII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su corso Garibaldi, 1/50, china su carta da lucido, 699x1465 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. XXI. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su corso Garibaldi, 1/50, matita su copia eliografica, 717x1430 mm, s.d., firma Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. XXI. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , silhouette del prospetto su via dei Bianchi, 1/50, china su carta da lucido, 699x1464 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal n. XXI. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su via Osanna, 1/50, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 626x1657 mm, datato 1918, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal n. XXIII. Nel verso: annotazione a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto su via Osanna, 1/50, china su carta da lucido, 698x1586 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal n. XXIII.

214 214 Archivio Disegni-Progetti Schede 1485 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del partito centrale del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/50, matita su carta Fabriano, 547x771 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, quote a matita. Tavola contrassegnata dal n. X. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezioni della Sala del Consiglio, 1/50, matita su carta Fabriano, 540x772 mm, s.d., siglato E.B., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezioni orizzontali alla quota della prima e della seconda elevazione, alzato parziale e sezione del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/20, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 628x1657 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, quote a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXIII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione orizzontale alla quota della prima elevazione e alzato parziale del prospetto su via Osanna 1/20, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 627x1657 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, quote a matita. Tavola contraddistinta del numero XXXIV. Nel verso: annotazioni a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato parziale e profilo dell ultima elevazione e dell attico del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/20, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 630x1657 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XL. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzati parziali alla quota della seconda elevazione e dell attico degli avancorpi dei prospetti su via Osanna, via dei Bianchi e corso Garibaldi, profilo dell attico dei prospetti su corso Garibaldi e via dei Bianchi, 1/20, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 628x1658 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XLI. Nel verso: annotazioni a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato del prospetto e risvolto della fascia decorativa del coronamento dell attico del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/2, silhouette e profilo, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 1240x1650 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XCVIII. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione orizzontale e alzato parziali del coronamento dell attico del prospetto su piazza Vittorio Emanuele, 1/10, particolari in alzato e sezione dello stesso, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 1250x1657 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita, schizzo al margine inferiore. Tavola contrassegnata dal numero XCIX. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezione icnografica, alzato e profili del capitello delle paraste di prospetto, 1/1, costruzione dell entasi del fusto, ascisse 1/1, ordinate 1/10, matita su carta da scenografia, 1043x1374 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XLII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta e profilo parziali della tegola e profilo del collarino, 1/1, alzato del capitello dei prospetti esterni, 1/2, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, mm. 1128x1210, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XLII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta del piano terra con disegno dei pavimenti, pianta del soffitto e alzati delle pareti del vestibolo d ingresso su piazza Vittorio Emanuele, 1/20, matita su carta, 1011x1388 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XLVI. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezioni longitudinale e trasversale e pianta del soffitto dell androne su corso Garibaldi e sulla via dei Bianchi, 1/20, matita su carta Von Willer & Co. - Romagnano Sesia, 629x1103 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XLIII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato della colonna del vestibolo principale e dello scalone al piano terra, 1/10, alzati parziali della base e del capitello, sezione orizzontale parziale del sommoscapo e dell imoscapo, profilo del gradino, 1/1, studio dell entasi del fusto, matita su carta, 719x1468 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero LVII Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta alla quota del piano terra e alla quota del primo piano, sezioni longitudinale e trasversale dello scalone, 1/20, matita su carta da scenografia, 1071x1466 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, quote a matita. Tavola contrassegnata dai numeri LI e LII. Nel verso: bozzetto per l iscrizione della targa degli avancorpi, 1/1, matita, s.d., firmato E. Basile; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal numero CL.

215 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta del soffitto e alzati di parasta e di trabeazione dello scalone, 1/20, profili del soffitto e della trabeazione, 1/1, matita su carta da scenografia, 945x1374 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quote; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, schizzo quotato al margine sinistro. Tavola contrassegnata dal numero CXLV. Nel verso: sezioni icnografiche e profili dei parapetti dello scalone, 1/1, matita, s.d., firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal numero CLIII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta della scala principale e alzati delle rampe e del parapetto del tavoliere superiore, 1/10, matita su carta da scenografia, 1049x1206 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dai numeri CLI e CLII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta parziale, profili della tegola e profilo di collarino del capitello della colonna del salone di ricevimento al primo piano, alzato parziale e profilo della base e dell anello, 1/1, pianta parziale della tegola e alzato del capitello, 1/2, costruzione dell entasi del fusto, alzato della base della colonna, 1/10, matita su carta da scenografia, 1082x1322 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero CLXXVII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta e sezione longitudinale parziale del soffitto della tribuna per il pubblico nell aula consiliare, 1/20, matita su carta da scenografia, 515x853 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero CLXXIV. Nel verso: alzato delle ringhiere della seconda e quarta rampa della scala secondaria, [1/20] matita, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzo al margine superiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal numero CLXXV. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato e profili delle arcate e delle modanature dell aula consiliare, 1/2, 1/1, matita su carta da scenografia, 1092x1440 mm, s.d., firmato E. Basile architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero CLXXXIV. Nel verso: annotazioni a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , sezioni icnografiche, alzati e profili dell infisso del portone dell ingresso principale, 1/10, 1/1, matita su carta da scenografia, 1127x1465 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dai numeri LXXVII e LXXVIII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , schema dell orditura della platea di fondazione, 1/50, sezioni orizzontali dello spiccato dei pilastri, sezioni longitudinali e trasversali della platea, 1/20, china su carta da lucido, 858x677 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , schema dell orditura del solaio del piano terra, 1/100, sezioni orizzontali dei pilastri, sezioni longitudinali e trasversali del solaio, 1/20, china su carta da lucido, 858x680 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a china. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzati dei sedili dei consiglieri, pianta e alzati di sgabello, tavolino rettangolare, tavolino rotondo, tavolo della Sala del Consiglio, 1/20, matita su carta C.A.B. Rafaello, 504x653 mm, s.d., siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzati degli scranni, sezione icnografica e alzato del tavolo centrale della Sala del Consiglio, 1/5, matita su carta da scenografia, 490x1341 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero CCXIII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato dei sedili dei consiglieri della Sala del Consiglio, [1/5], matita e china su carta da lucido, 463x820 mm, s.d., firmato E. Basile; intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero CCXXXII. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , alzato e sezione di parete con sportelli della Cassa e dello Stato Civile, 1/20, matita su carta C.A.B. Rafaello, 504x653 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta e alzati di specchiera, tavolo, divano, sedia, 1/20, matita su carta Fabriano, 540x762 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Palazzo Municipale, secondo progetto, piazza Vittorio Emanuele - corso Garibaldi - via dei Bianchi - via Osanna, Reggio Calabria, , pianta e alzati di scrivania, divano, armadio, scansia, tavolo, panca, 1/20, matita su carta C.A.B. Rafaello, 502x652 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita E. Basile, Ampliamento della Palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, E. B. Ampliamento della Palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1914, alzato del prospetto laterale sulla via Dante e pianta del primo piano, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 473x767 mm, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a matita, denominazione del progetto a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

216 216 Archivio Disegni-Progetti Schede 1514 E. B E. B E. B E. B. Ampliamento della Palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1914, alzato del prospetto laterale sulla via Dante e pianta del primo piano, 1/100, matita su carta Fabriano, 542x768 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Ampliamento della Palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1914, pianta del primo piano, [1/100], matita e china su carta da schizzi, 330x450 mm, s.d., s.t.; conteggi. Ampliamento della Palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1914, pianta e alzato dell ultima elevazione della torre-belvedere, 1/50, matita su carta Fabriano, 547x380 mm, s.d., siglato E.B.; conteggi, denominazione del progetto, schizzi al margine a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Ampliamento della Palazzina Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1914, studio in alzato dell ultima elevazione della torre-belvedere, (1/50), matita su carta Fabriano, 543x384 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi E. Basile, Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, planimetria generale e profilo altimetrico, 1\500, matita e inchiostro blu su copia eliografica, 478x790 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni toponomastiche, quote. Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, planimetria generale, 1/200, matita e china su cartoncino, 538x776 mm, datato 1914, siglato E.B.; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento, quote a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, planimetria generale, 1/200, copia eliografica, 594x784 mm, data 1914; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche. Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, pianta e alzato della sistemazione della fontana, 1/100, copia eliografica, 504x799 mm, data 1914, sigla E.B.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, pianta e alzato della sistemazione della fontana, 1/100, copia eliografica, 504x799 mm, data 1914, sigla E.B.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche. Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, pianta e studio di prospetto principale dell edificio scolastico, (1/100), matita su carta Fabriano, 546x777 mm, quotato, s.d., s.t.; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore destro a matita. Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, alzato del prospetto principale dell edificio scolastico, 1/100, copia eliografica, 500x794 mm, data 1914; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno. Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, pianta e alzato della sistemazione della fontana, 1/100, matita su carta Fabriano, 546x769 mm, datato 2-I-915, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, pianta, alzati e sezione del nuovo accesso alla città e al giardino pubblico, 1/100, matita su carta Fabriano, 544x772 mm, datato 6-I-915 e 1915, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Sistemazione dell ingresso alla città di Caltagirone, nuovo accesso alla villa pubblica, piazzale e fontana, edificio scolastico, Caltagirone, 1914, pianta, alzati e sezione del nuovo accesso alla città e al giardino pubblico, 1/100, copia eliografica, 546x791 mm; denominazione del progetto, intitolazione del disegno E. Basile, Iscrizione per la sepoltura di Antonio Salinas, 1915 ca E. B. Iscrizione per la sepoltura di Antonio Salinas, 1915 ca., bozzetto, matita su carta vergata, 290x669 mm, s.d E. Basile, Villino per il principe di Deliella, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1915 ca E.B. Villino per il principe di Deliella, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1915 ca., pianta del piano terra, alzato del prospetto laterale destro, sezione longitudinale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 484x1084 mm, s.d.; denominazione del progetto a matita e china E. Basile, Addizione di un campanile alla cappella gentilizia Casalotto di Reburdone, Catania, E. B. Addizione di un campanile alla cappella gentilizia Casalotto di Reburdone, Catania, 1915, alzato del prospetto e pianta, 1/50, matita su carta Fabriano, 770x541 mm, datato gennaio 1915, siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

217 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B. Addizione di un campanile alla cappella gentilizia Casalotto di Reburdone, Catania, 1915, alzato del prospetto, 1/50, matita e china su carta da lucido, 754x504 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, arredi fissi per il Palazzo della Zecca, Roma, E. B. arredi fissi per il Palazzo della Zecca, Roma, 1915, alzato di pareti con boiseries, 1/20, matita su carta Fabriano, 544x777 mm, datato 13-II-915; firmato E. Basile; conteggi a matita E. Basile, Concorso per un ventaglio patriottico, E. B E. B. Concorso per un ventaglio patriottico, 1915, bozzetto del motivo decorativo e medaglione con stemmi, matita su carta Fabriano, 446x689 mm, s.d., s.t. Concorso per la realizzazione di un ventaglio patriottico, 1915, motivo decorativo, matita e china su carta vergata, 460x622 mm, s.d., s.t. Nel verso: bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Recinzione con cancello per l Istituto «Padre Messina», S. Erasmo, Palermo, E. B E. B. Recinzione con cancello per l Istituto «Padre Messina», S. Erasmo, Palermo, 1915, alzato parziale, (1/20), matita su carta Fabriano, 384x542 mm, datato gennaio 1915, siglato E.B.; annotazione a matita. Recinzione con cancello per l Istituto «Padre Messina», S. Erasmo, Palermo, 1915, alzato, (1/200), e alzato parziale, (1/20), matita e china su carta da lucido, 430x612 mm, s.d., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Riforma di ingresso con androne e scala, (1915 ca.) 1537 E. B. Riforma di ingresso con androne e scala, (1915 ca.), pianta e alzato, (1/50), matita su carta Fabriano, 542x781 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita E. Basile, Logo e acronimo per l associazione «Pro Patria Ars» di Palermo, E. B. Logo e acronimo per l associazione «Pro Patria Ars» di Palermo, 1916, logo per la Mostra d Arte del maggio 1916 e logo con acronimo, matita su carta Fabriano, 270x382 mm, datato 20 aprile 1916, siglato E.B., s.t.; iscrizione a matita E. Basile, Chiosco Ribaudo, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, E. B E. B. Chiosco Ribaudo, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, 1916, studio in pianta con pianta parziale dell intradosso della copertura, alzato, (1/50), matita su carta Fabriano, 542x384 mm, datato 24-V-916, firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiosco Ribaudo, piazza principe di Castelnuovo, Palermo, 1916, pianta e alzato, 1/50, matita su carta Fabriano, 542x386 mm, datato 24-V-916, firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Cofano per la bandiera della città di Gorizia, E. B. Cofano per la bandiera della città di Gorizia, 1916, studi in alzato, (1/10 e 1/20), e in assonometria, (1/20), matita su carta Fabriano, 271x387 mm, s.d., s.t E. B. Cofano per la bandiera della città di Gorizia, 1916, studi in alzato, 1/10, matita su carta Fabriano, 271x387 mm, s.d., s.t E. B E. B E. B E. B. Cofano per la bandiera della città di Gorizia, 1916, studi in alzato e assonometria, [1/10], matita su carta Fabriano, 271x387 mm, s.d., s.t., quotato. Cofano per la bandiera della città di Gorizia, 1916, studi in alzato, 1/10, e schizzi di sezione orizzontale e verticale, matita su carta Fabriano, 271x387 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, grafici geometrici, schizzi al margine sinistro e al margine superiore destro a matita. Cofano per la bandiera della città di Gorizia, 1916, stemma della città di Gorizia, matita su carta Fabriano, 271x380 mm, (1916), siglato E.B.; indicazioni progettuali a matita. Incollato sul supporto cartaceo: studio in assonometria del cofano, (1/20), matita su carta, 92x131 mm. Cofano per la bandiera della città di Gorizia, 1916, alzati (varie scale) e proiezione orizzontale di un angolo del coperchio, 1/10, stemma con aquila, 1/1, schizzo della bandiera, matita su carta da spolvero, 1152x1554 mm, datato 1916, firmato Ernesto Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita E. Basile, Cappella per il culto nella proprietà di Marianna majorca Francavilla, corso Calatafimi, Palermo, E. B. Cappella per il culto nella proprietà di Marianna majorca Francavilla, corso Calatafimi, Palermo, 1917, pianta, alzato e sezione, 1/100, matita e china su carta da lucido, 447x673 mm, s.d., firmato Ernesto Basile arch.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china.

218 218 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Ampliamento della filiale della Cassa di Risparmio, via Garibaldi, Trapani, E. B E. B E. B E. B E. B. Ampliamento della filiale della Cassa di Risparmio, via Garibaldi, Trapani, 1918, alzato del prospetto su via Garibaldi, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x770 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Ampliamento della filiale della Cassa di Risparmio, via Garibaldi, Trapani, 1918, alzato del prospetto su via Garibaldi, 1/100, china su carta da lucido, 366x680 mm, datato 1919, siglato E.B. e firmato Ernesto Basile, architetto. Incollato su controfondo di cartoncino, 1092x708 mm, con i disegni nn. ADP1388, ADP1435, ADP1705, ADP2018. Ampliamento della filiale della Cassa di Risparmio, via Garibaldi, Trapani, 1918, pianta e sezioni parziali di vestibolo e Sala per il Pubblico, 1/50, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 628x1292 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, indicazioni progettuali a matita. Ampliamento della filiale della Cassa di Risparmio, via Garibaldi, Trapani, 1918, alzato parziale del paramento murario del piano basamentale, 1/20, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 627x1458 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dal n. IX. Ampliamento della filiale della Cassa di Risparmio, via Garibaldi, Trapani, 1918, alzato parziale del paramento murario della seconda elevazione, (1/20), matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 652x1205 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali E. Basile, Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, alzato del prospetto principale parziale, sezione longitudinale, 1/200, matita su carta Fabriano, 544x780 mm, s.d., s.t.; annotazione a matita. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del piano terra, 1/200, matita e china su carta da lucido, 526x1295 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, orientamento a matita e china, indicazioni progettuali a china. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del piano terra, 1/200, copia eliografica, 626x1278 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, orientamento. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del primo piano, 1/200, matita e china su carta da lucido, 525x1292 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, matita e china, orientamento a china. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del primo piano, 1/200, copia eliografica, 573x1288 mm, s.d., firma Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, orientamento. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale del nuovo Padiglione, 1/100, china su carta da lucido, 747x1375 mm, datato 1918, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, orientamento a matita e china. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale del nuovo Padiglione, 1/100, copia eliografica, 744x1301 mm, datato 1918, firma Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, orientamento. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, pianta del corridoio di collegamento fra padiglione in legno e padiglione in muratura, 1/50, matita su carta, 376x463 mm, s.d., s.t. quotato; annotazioni, intitolazione dei disegni a matita. Nel verso: annotazioni, schizzi a matita. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, copertura in cemento armato delle verande del terzo piano: pianta parziale dello schema dell armatura, 1/50, pianta e sezione di armatura di trave, 1/10, sezioni, 1/5, china, inchiostro bordeaux e rosso su carta da schizzi, 400x590 mm, s.d., quotato; annotazioni, inchiostro bordeaux, indicazioni progettuali a inchiostro bordeaux e rosso. Ampliamento Sanatorio popolare per tisici in contrada Petrazzi, Palermo, 1918, copertura in cemento armato delle verande del terzo piano: pianta parziale dello schema dell armatura, 1/50, pianta e sezione di armatura di trave, 1/10, sezioni, 1/5, copia eliografica, 394x585 mm, s.d., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali E. Basile, Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), E.B E.B E.B. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, studi in pianta, 1/50, alzato, s.g. 1/55, studio in pianta e alzato del tiburio, s.g. 1/23, schizzo assonometrico della tromba del tiburio, matita su carta Fabriano, 544x663 mm, datato 13 ott. 918, siglato E.B.; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, schizzi al margine a matita. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, piante alla quota della cappella e del tiburio, alzati, sezione, 1/50, matita su carta Fabriano, 488x633 mm, datato 1918, firmato Ernesto Basile, Architetto, siglato E.B.; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, piante alla quota della cappella e del tiburio, 1/50, matita e china su carta da lucido, 487x330 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 953x696 mm, con i disegni nn. ADP1444, ADP1566, ADP1836. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

219 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B E.B E.B. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, alzato, 1/50, matita e china su carta da lucido, 432x327 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china su fascetta cartacea, 36x96 mm, incollata in basso al centro. Incollato su controfondo di cartoncino, 953x696 mm, con i disegni nn. ADP1444, ADP1565, ADP1836. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, alzato del fronte laterale, 1/50, matita e china su carta da lucido, 548x379 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, sezione, 1/50, matita e china su carta da lucido, 548x375 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china E.B. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, prospettiva, matita su carta Fabriano, 487x663 mm, s.d., siglato E.B., s.t E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, prospettiva, china su carta da lucido, 546x385 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a matita e china. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, pianta della cripta, 1/20, matita su carta Fabriano, 660x488x mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, pianta della cripta, 1/20, matita e china su carta da lucido, 721x548 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, pianta alla quota della cappella, 1/20, matita su carta Fabriano, 663x489 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: studio in pianta e alzato del raccordo esterno del tiburio a matita, quotato, con l annotazione annullato. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, pianta alla quota della cappella, 1/20, matita e china su carta da lucido, 718x548 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, pianta alla quota del tiburio, 1/20, matita su carta Fabriano, 660x488 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, pianta alla quota del tiburio, 1/20, matita e china su carta da lucido, 714x549 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, alzato, 1/20, matita e china su carta da lucido, 1002x509 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china e matita. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, alzato del fronte posteriore, 1/20, matita e china su carta da lucido, 1000x502 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china e matita. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, alzato del fronte laterale, 1/20, matita e china su carta da lucido, 999x509 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china e matita. Cappella gentilizia Giovanni Papa, Pozzallo (Rg), 1918, sezione, 1/20, matita e china su carta da lucido, 995x509 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china e matita E. Basile, Custodia per la pergamena e la moneta da offrirsi al re, (1918) 1581 E. B. Custodia per la pergamena e la moneta da offrirsi al re, (1918), alzato e sezione, 1/1, matita su carta da scenografia, 629x1484 mm, firmato E. Basile, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu E. Basile, stemma sabaudo, (1918) 1582 E. B. stemma sabaudo, (1918), bozzetto, schizzi di motivo decorativo, matita su carta, 376x544 mm, s.d., s.t.; schizzo di dettaglio del fronte principale della cappella gentilizia Guarnaschelli al margine inferiore destro a matita E. Basile, riforma decorativa del duomo di Acireale, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. riforma decorativa del duomo di Acireale, , pianta di tre campate della navata laterale, 1/50, matita su carta C.A.B. Rafaello, 501x653 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. II. riforma decorativa del duomo di Acireale, , pianta di tre campate della navata laterale, 1/50, china su carta da lucido, 556x870 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. riforma decorativa del duomo di Acireale, , pianta di tre campate della navata laterale, 1/50, copia eliografica, 542x865 mm; schizzi al margine a matita. riforma decorativa del duomo di Acireale, , alzato di tre campate della navata laterale, 1/50, matita su carta C.A.B. Rafaello, 503x652 mm, datato agosto 1920; denominazione del progetto. Tavola contrassegnata dal n. I. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv riforma decorativa del duomo di Acireale, , alzato di tre campate della navata laterale, 1/50, china su carta da lucido, 536x852 mm, s.d., denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. riforma decorativa del duomo di Acireale, , alzato di tre campate della navata laterale, 1/50, copia eliografica, 537x854 mm. riforma decorativa del duomo di Acireale, , alzato di tre campate della navata laterale, 1/50, copia eliografica acquarellata, 433x677 mm. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

220 220 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, planimetria generale del piano terra, 1/500, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 540x895 mm, s.d., firmato E. Basile arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a china, orientamento a inchiostro rosso. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, planimetria generale del piano terra, 1/500, matita e china su carta da lucido, 550x773 mm, s.d.; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, planimetria generale del piano terra, 1/500, annotazioni progettuali a matita su copia eliografica, 546x741 mm. Tavola contrassegnata a matita dal n. I. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, planimetria generale del primo piano, 1/500, matita e china su carta da lucido, 551x787 mm, s.d.; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, planimetria generale del primo piano, 1/500, copia eliografica, 541x737 mm. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, pianta del piano terra di uno dei padiglioni, (1/200), matita e china su carta da lucido, 400x388 mm, s.d.; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Sanatorio per bambini tubercolotici (I progetto di massima), Palermo, 1919, alzato del prospetto laterale e sezione longitudinale di uno dei padiglioni, (1/200), matita e china su carta da lucido, 643x534 mm, s.d.; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china E. Basile, Sede del Politecnico, corso Garibaldi, Palermo, E.B. Sede del Politecnico, corso Garibaldi, Palermo, 1919, pianta, 1/500, inchiostro blu su carta da lucido, 480x441 mm, datato 12 aprile 919, s.t., quotato; conteggi, destinazione degli ambienti a inchiostro rosso e blu E. Basile, Targa Commemorativa per il palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via E. Lombardi, Palermo, E.B. Targa Commemorativa per il palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, via Roma angolo via E. Lombardi, Palermo, 1919, alzato, 1/5, alzato e sezione dell angolo inferiore della cornice e caratteri capitali, al vero, matita e inchiostro rosso su carta da spolvero, 1252x1158 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t, quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso E. Basile, Corpo di guardia dei vigili della Camera dei Deputati, via di Campo Marzio, Roma, E.B. Corpo di guardia dei vigili della Camera dei Deputati, via di Campo Marzio, Roma, 1919, alzato del prospetto su via di Campo Marzio, 1/50, matita su carta Fabriano, 540x769 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal n. XIII M. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, 1920, studi in alzato e in pianta alla quota dei sostegni, schizzo prospettico e di particolari, inchiostro seppia su carta rigata, 413x310 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto a inchiostro seppia. Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, 1920, studi in alzato e prospettiva, matita su carta da schizzi, 481x692 mm, s.d., s.t.; conteggi, schizzo al margine inferiore sinistro a matita. Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, 1920, pianta e alzati, 1/20, matita su carta da schizzi, 628x667 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, schizzi al margine inferiore sinistro a matita. Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, 1920, pianta e alzati, 1/10, matita su carta da scenografia, 733x1218 mm, datato maggio 1920, firmato Ernesto Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita. Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, 1920, pianta alla quota dei sostegni e alzati, 1/10, china su carta da lucido, 762x1077 mm, datato 1920, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita e china. Sarcofagi per la Cappella gentilizia Manganelli, Cimitero di S. Maria di Gesù, Catania, 1920, pianta alla quota dei sostegni e alzati, 1/10, copia eliografica, 751x1090 mm. Tavola contrassegnata a matita dal n. I. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu E. Basile, Iscrizione funebre per donna Bianca Maria Agata Paternò Torresi, Catania, (1920) 1606 E.B E.B. Iscrizione funebre per donna Bianca Maria Agata Paternò Torresi, Catania, (1920), bozzetto, matita su carta da schizzi, 187x1501 mm, s.d., s.t.; schizzo al margine superiore destro a inchiostro blu. Iscrizione funebre per donna Bianca Maria Agata Paternò Torresi, Catania, (1920), bozzetto, matita su carta da schizzi, 437x631 mm, s.d., s.t.

221 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Casa Rutelli - Ajroldi, via Dante, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Casa Rutelli - Ajroldi, via Dante, Palermo, 1920, piante del piano terra e del piano tipo, 1/100, china e matita su carta da lucido, 310x632 mm, s.d., s.t.; intitolazione dei disegni a matita e china. Casa Rutelli - Ajroldi, via Dante, Palermo, 1920, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 383x542 mm, datato settembre 1920, siglato E.B., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, schizzo quotato dell ordine superiore e del cornicione al margine destro a matita. Casa Rutelli - Ajroldi, via Dante, Palermo, 1920, alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta da lucido, 328x435 mm, s.d., s.t. Casa Rutelli - Ajroldi, 1920, via Dante, Palermo, alzato del prospetto principale, 1/100, china su carta da lucido, 344x556 mm, s.d., s.t. Casa Rutelli - Ajroldi, via Dante, Palermo, 1920, sezione longitudinale, 1/100, matita su carta Fabriano, 383x543 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Casa Rutelli - Ajroldi, via Dante, Palermo, 1920, sezione longitudinale, 1/100, china su carta da lucido, 333x442 mm, s.d., s.t.; intitolazione del disegno a matita e china E. Basile, Istituto Provinciale Antitubercolare, Palermo, E.B. Istituto Provinciale Antitubercolare, Palermo, 1920, schema planimetrico, alzato del prospetto principale, del retroprospetto, dei prospetti laterali, 1\100, matita e pastello nero su carta trasparente, s.d., s.t., quotato; intitolazione del disegno, indicazione toponomastica a matita E. Basile, Dispensario antitubercolare (poi Sanatorio diurno) Croce Rossa, via Mura della Pace, Palermo, (1920 ca.) 1615 E.B. Dispensario antitubercolare (poi Sanatorio diurno) Croce Rossa, via Mura della Pace, Palermo, (1920 ca.), pianta del piano terra, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 498x903 mm, s.d.; annotazioni, denominazione del progetto, matita e inchiostro rosso, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita, indicazioni toponomastiche, orientamento a inchiostro rosso E. Basile, Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, pianta del piano terra e del primo piano, alzato del prospetto principale e sezione trasversale, 1/200, matita e inchiostro rosso su carta VonWiller & co. Romagnano Sesia, 603x1657 mm, datato 14 marzo 1920, firmato E. Basile; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, legenda a matita. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, pianta del piano terra, 1/200, matita e china su carta da lucido, 527x1075 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, pianta del piano terra, 1/200, copia eliografica, 490x1070 mm. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, pianta del primo piano, 1/200, china su carta da lucido, 524x1075 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero II. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, pianta del primo piano, 1/200, copia eliografica, 488x1073 mm. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, alzato del prospetto principale, 1/200, matita e china su carta da lucido, 368x1063 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero III. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, alzato del prospetto principale, 1/200, copia eliografica, 364x1058 mm. Sanatorio per bambini tubercolotici (Secondo progetto di massima), Palermo, 1920, sezione trasversale mediana, 1/200, matita e china su carta da lucido, 363x644 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china. Tavola contrassegnata dal numero IV E. Basile, Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, E.B E.B E.B. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, studio dell impianto generale, matita su carta, 310x399 mm, s.d., s.t.; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, schizzi al margine laterale sinistro a matita. Nel verso: annotazioni, studi di aggregazioni di ambienti a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, schizzo prospettico del fronte principale, studio planimetrico di uno degli edifici, matita su carta, 419x310 mm, s.d., s.t. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, studi in pianta dell edificio principale e della soluzione angolare, matita su carta, 310x419 mm, s.d., s.t.; destinazione degli ambienti, schizzi al margine a matita. Nel verso: schizzi a matita.

222 222 Archivio Disegni-Progetti Schede 1627 E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, studi in pianta della sistemazione del lotto e dell edificio principale, matita su carta, 310x420 mm, s.d., s.t.; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: studi in pianta della disposizione degli ambienti a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del piano terra, (1/200), matita su carta da schizzi, 637x506 mm, s.d., s.t.; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del piano terra, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 652x524 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita e china, indicazioni toponomastiche a inchiostro rosso, orientamento a china. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del primo piano, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 649x513 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno a inchiostro rosso, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china, orientamento a china. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del primo piano, 1/200, matita, inchiostro rosso e china su carta da schizzi, 661x523 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione del disegno a inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita e china, indicazioni toponomastiche, orientamento a china. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, schizzo della planimetria generale del piano terra, (1/200), variante, matita su carta da schizzi, 660x559 mm, s.d., s.t.; destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, schizzo della planimetria generale del primo piano, variante, (1/200), matita su carta da schizzi, 571x519 mm, s.d., s.t.; annotazioni, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, schizzo del prospetto dell edificio minore al margine superiore sinistro a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del piano terra, variante, 1/200, matita su carta C.A.B. Rafaello, 652x502 mm, datato 20 dicembre 1920, firmato E. Basile; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Nel verso: planimetria del lotto, 1/200, matita e china, s.d., s.t.; indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato dei prospetti su strada, variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 540x769 mm, datato 19-XII-1920, firmato Ernesto Basile, architetto; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, schizzo della copertura al margine inferiore sinistro a matita. Nel verso: conteggi a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, sezione trasversale e alzato del prospetto sud del sanatorio diurno, variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 541x767 mm, datato 19-XII-1920, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del piano terra, variante, 1\200, matita e china su carta da lucido, 777x637 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche, legende, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero I. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale del piano terra, variante, 1\200, copia eliografica, 772x634 mm. Nel verso: annotazione a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato del prospetto sud, variante, 1\100, matita e china su carta da schizzi, 411x710 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal n. III. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato del prospetto sud, variante, 1\100, 406x709 mm. Nel verso: annotazione a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato del prospetto sud, variante, 1\100, copia eliografica, 464x745 mm. Nel verso: annotazione a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato del prospetto nord, variante, 1\100, copia eliografica, 404x726 mm, s.d.; conteggi, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore sinistro, denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. II. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato del prospetto ovest, variante, 1\100, copia eliografica, 344x1190 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. IV. Nel verso: annotazioni a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, sezione longitudinale, variante, 1\100, matita e china su carta da schizzi, 480x1142 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal n. V. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, sezione longitudinale, variante, 1\100, copia eliografica, 407x1137 mm. Nel verso: annotazione a matita.

223 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale, seconda variante, 1\200, copia eliografica, 783x501 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, intitolazione della tavola, orientamento. Tavola contrassegnata dal n. VIII. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, planimetria generale, seconda variante, 1\200, copia eliografica, 779x486 mm, s.d., denominazione del progetto e nome dell autore, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento. Tavola contrassegnata dal n. VIII. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, pianta del piano terra dell edificio principale, terza variante, 1\100, matita su copia eliografica, 547x723 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento; conteggi, quote e schizzi a margine di particolari architettonici a matita. Dispensario polivalente della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, pianta del piano terra dell edificio principale, terza variante, 1\100, matita e inchiostri su copia eliografica, 551x724 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento; quotato e annotato a matita e inchiostro rosso, schizzi al margine sinistro a matita e china. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, pianta del piano terra dell edificio secondario, terza variante, 1\100, copia eliografica, 511x676 mm, s.d.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, pianta del piano terra dell edificio secondario, terza variante, 1\100, matita su copia eliografica, 511x676 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione del disegno, destinazione degli ambienti, orientamento.; quotato e annotato a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato parziale del prospetto principale e del retroprospetto dell edificio principale, terza variante, (1\50), matita su carta VonWiller & co., Romagnano Sesia, 617x1657 mm, s.d., quotato; conteggi, schizzo di particolare architettonico nel margine inferiore sinistro, schizzo planimetrico e schizzi quotati nel margine superiore destro a matita. Nel verso: annotazione a pastello bordeaux, conteggi a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, pianta del piano terra e del primo piano del corpo centrale dell edificio principale, terza variante, 1/100, matita su carta Fabriano, 483x663 mm, s.d., s.t.; schizzi al margine superiore destro a matita. Dispensario polivalente e sanatorio diurno della Croce Rossa, prolungamento di via Lincoln, Palermo, 1920, alzato del prospetto del corpo centrale dell edificio principale, terza variante, 1\100, matita su carta Fabriano, 484x664 mm, s.d., s.t. Nel verso: annotazioni a matita E. Basile, Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920) 1655 E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920), alzato del piano terra di una campata, 1/50, china su carta da lucido, 348x346 mm, s.d., firmato E. Basile arch.; denominazione del progetto a china. Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920), sezione orizzontale e alzato di fanale, 1/5, matita su carta, 381x537 mm, s.d., siglato E.B. s.t.; intitolazione della tavola a matita. Sul supporto cartaceo è incollato al margine destro un ritaglio con sezione orizzontale e alzato di lampadario, 1/5, matita su carta, 246x162 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920), sezione orizzontale e alzato di fanale, 1/5, matita e china su carta da lucido, 304x404 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione della tavola a matita e china. Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920), alzati delle aperture con balcone del piano nobile, alzati e proiezioni iposcopiche degli sbalzi con le mensole, (1/10), alzato dell apertura centrale, 1/20, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 764x1410 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzo di bugnato a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920), alzato parziale del fronte e fianco di inferriata per edicola votiva, sezione orizzontale della lanterna, (1/1), matita su carta da spolvero, 912x920 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a matita. Nel verso: alzato del cappellone e sagoma delle profilature di un apertura del piano nobile, (1/1) a matita. Riforma dei prospetti del palazzo del principe di Gangi, piazza Croce dei Vespri, Palermo, (1920), alzati parziali di inferriata per edicola votiva, sezione orizzontale della lanterna, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta da schizzi, 722x1079 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita E. Basile, Stamperia della Camera dei deputati, via di Campo Marzio, Roma, E.B E.B. Stamperia della Camera dei deputati, via di Campo Marzio, Roma, 1920, alzato del prospetto su via di Campo Marzio, 1/50, matita su carta Fabriano, 539x767 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, quote a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Stamperia della Camera dei deputati, via di Campo Marzio, Roma, 1920, alzato del prospetto su via di Campo Marzio, 1/50, china su carta da lucido, 553x865 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero I. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

224 224 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Rilievo di un unità immobiliare di Palazzo Larderia, via dei Cartari angolo via Isnello, Palermo (1920 ca.) 1663 E. B. Rilievo di un unità immobiliare di Palazzo Larderia, via dei Cartari angolo via Isnello, Palermo (1920 ca.), pianta, 1/200, china, inchiostro blu e rosso su carta da lucido, 192x278 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali, inchiostro blu e rosso, indicazioni toponomastiche a china E. Basile, Rilievo di Palazzo Varvaro, piazza Giovanni Meli, Palermo, (1920 ca.) 1664 E. B E. B E. B E. B. Rilievo di Palazzo Varvaro, piazza Giovanni Meli, Palermo, (1920 ca.), pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 532x771 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero I. Rilievo di Palazzo Varvaro, piazza Giovanni Meli, Palermo, (1920 ca.), pianta del primo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 532x753 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero II. Rilievo di Palazzo Varvaro, piazza Giovanni Meli, Palermo, (1920 ca.), pianta del secondo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 534x751 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche a china, orientamento a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero III. Rilievo di Palazzo Varvaro, piazza Giovanni Meli, Palermo, (1920 ca.), pianta dell ammezzato del secondo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 529x751 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche a china, orientamento a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero IV E. Basile, Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, rilievo dell impianto generale, 1\500, matita, china e inchiostro rosso su carta telata, 428x974 mm, s.d.; annotazioni a matita e china, indicazioni toponomastiche, orientamento a china, quote a inchiostro rosso, schizzo al margine inferiore a matita. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, studio di planimetria generale, 1/300, matita e china su carta Von Willer & C, Romagnano Sesia, 734x1650 mm, s.t.; orientamento a matita. Nel verso: denominazione del progetto a matita. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, planimetria generale, 1/300, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 715x1571 mm, s.d., s.t.; quote a matita. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, planimetria generale, 1/300, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 742x1593 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione del disegno a matita e china. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, planimetria generale, 1/300, matita, inchiostro rosso e blu su copia eliografica, 734x1541 mm, data Palermo, 31 agosto 1920, firma Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita, legenda a matita e inchiostro rosso, quote a matita e inchiostro rosso e blu. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, grafico e calcoli delle pendenze della scala, matita su carta, 211x311 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Nel verso: grafico e calcoli delle pendenze della scala a matita. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, studio della gradonata, matita e inchiostro rosso su carta, 200x300 mm, s.d., s.t.; denominazione del progetto (località), conteggi, quote a matita e inchiostro rosso. Ampliamento della Villa Comunale, via Cordova, Caltagirone, 1920, studio della gradonata, matita e inchiostro rosso su carta, 311x419 mm, s.d., s.t., quotato; denominazione del progetto (località), conteggi, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: conteggi a matita E. Basile, Dispensario per i tubercolotici e Infermeria del Banco di Sicilia, piazza Domenico Peranni, Palermo ( ) 1676 E. B E. B E. B E. B. Dispensario per i tubercolotici e Infermeria del Banco di Sicilia, piazza Domenico Peranni, Palermo ( ), piante del piano terra e del primo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 754x550 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.to; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, legende a matita e china. Dispensario per i tubercolotici e Infermeria Banco di Sicilia, piazza Domenico Peranni, Palermo ( ), alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta Fabriano, 383x543 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, quote a matita. Dispensario per i tubercolotici e Infermeria Banco di Sicilia, piazza Domenico Peranni, Palermo ( ), alzato del prospetto principale, (1/100), matita su cartoncino, 391x543 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Dispensario per i tubercolotici e Infermeria Banco di Sicilia, piazza Domenico Peranni, Palermo ( ), alzati e pianta di tavolo per la Sala Conferenze, 1/10, matita su carta filigranata, 538x762 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: particolare decorativo di soffitto a matita, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a matita.

225 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Progetto di inferriata, (post 1920) 1680 E. B. Progetto di inferriata, (post 1920), alzato di un modulo e sezione orizzontale parziale di un sostegno verticale, 1/10, matita, china e inchiostro blu su carta filigranata, 377x537 mm, s.d., siglato E. B., s.t., indicazioni progettuali a matita e china. Nel verso: annotazioni, conteggi a matita E. Basile, Monumento ai Caduti, Enna, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, alzato e pianta alla quota delle lapidi, 1/25, matita su carta Fabriano, 540x763 mm, datato aprile 1921, firmato E. Basile arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, costruzione grafica a matita. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, pianta alla quota delle lapidi, 1/25, matita e china su carta da lucido, 528x440 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, pianta alla quota delle lapidi e proiezione parziale della pavimentazione di rispetto, 1/10, matita su cartoncino, 832x788 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata con il numero V. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, alzato, 1/25, matita e china su carta da lucido, 528x442 mm, s.d., firmato Ernesto Basile arch.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, alzato, 1/10, matita su cartoncino, 882x774 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, costruzione geometrica a matita. Tavola contrassegnata con il numero IV. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, prospettiva, matita su carta, 536x725 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto a matita. Monumento ai Caduti, Enna, 1921, prospettiva, matita e china su carta da lucido, 532x411 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto a matita e china E. Basile, Riforma di Palazzo Jung, via Lincoln, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B. Riforma di Palazzo Jung, via Lincoln, Palermo, , studi in alzato del cancello dell androne, 1/40, matita su carta vergata, 381x545 mm, s.d., siglato E. B., denominazione del progetto a matita. Riforma di Palazzo Jung, via Lincoln, Palermo, , alzato di un anta del cancello dell androne, 1/10, matita su carta vergata, 542x759 mm, datato maggio 923, firmato E. Basile ar., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita. Riforma di Palazzo Jung, via Lincoln, Palermo, , sezione orizzontale ed alzati di infisso e grata della cassa, 1/5, matita su carta vergata, 484x671 mm, s.d., quotato; conteggi, intitolazione del disegno, schizzi al margine superiore sinistro e destro a matita. Riforma di Palazzo Jung, via Lincoln, Palermo, , alzato di inferriata, alzato e sezione orizzontale di asta portabandiera, 1/10, matita su carta vergata, 538x758 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, schizzo al margine inferiore destro a matita. Riforma di Palazzo Jung, via Lincoln, Palermo, , alzato e sezione orizzontale di lampada, 1/10, matita su carta vergata, 382x272 mm, firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, costruzione geometrica a matita E. Basile, Trasformazioni nel palazzo del duca di Pietratagliata, via Bandiera, Palermo, E.B E.B. Trasformazioni nel palazzo del duca di Pietratagliata, via Bandiera, Palermo, 1921, alzato del nuovo prospetto su via Napoli, 1/100, matita su carta vergata, 442x643 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, studio di profili di cornici al margine inferiore destro a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Trasformazioni nel palazzo del duca di Pietratagliata, via Bandiera, Palermo, 1921, studi in alzato di ringhiera, [1/10], matita su carta vergata, 382x535 mm, s.d., s.t.; studio di mastiettature al margine destro. Nel verso: annotazioni a pastello rosso e blu E. Basile, Mobili per Ede, Torino, E.B E.B. Mobili per Ede, Torino, 1921, sezioni orizzontali e alzati di cassettone e sedia, 1/10, matita su carta, 330x483 mm, datato 26 ottobre 1921; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: tracce di iscrizione. Mobili per Ede, Torino, 1921, pianta e alzato di tavolo, comodino, scaffale, 1/10, matita su carta, 334x485 mm, datato 26 ott. 1921; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni a matita. Nel verso: tracce di iscrizione E. Basile, Cappella gentilizia Inglesi, E.B. Cappella gentilizia Inglesi, 1921, sezione icnografica del montante esterno e alzato parziale dell inferriata, 1/1, matita su carta da scenografia, 999x728 mm, datato 1-II-1921, firmato E. Basile, su fascetta di cartoncino, 91x207 mm, incollata al margine inferiore destro, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita su cartoncino, indicazioni progettuali a matita.

226 226 Archivio Disegni-Progetti Schede 1698 E.B. Cappella gentilizia Inglesi, 1921, alzato e sezione icnografica di capitello polistilo, alzato parziale della transenna scultorea dell ingresso, 1/1, matita su carta da spolvero, 1081x1226 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita E. Basile e Studio Tecnico Basile (S.T.B.), Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, E.B E.B E.B E.B. S.T.B. E.B. S.T.B. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 487x406 mm, datato 6-I-1921, firmato E. Basile, s.t.; denominazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 450x369 mm, s.d., s.t.; denominazione del disegno, indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, pianta del piano tipo, 1/100, matita e china su carta da lucido, 460x370 mm, s.d., s.t.; denominazione del disegno, indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, pianta del piano terra, 1/100, matita su copia eliografica, 440x367 mm, s.d., s.t.; denominazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita. Annotazione a matita: annullato. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, studio della pianta del piano terra, 1/100, pastello blu e rosso, matita e china nera e rossa su copia eliografica, 534x370 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, schizzi al margine superiore destro e inferiore sinistro a pastello blu e rosso, matita e china e inchiostro rosso. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa E.B. S.T.B E.B E.B. S.T.B E.B E.B E.B E.B E.B. S.T.B. E.B. S.T.B. E.B. S.T.B. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, studio del prospetto principale, (1/100), matita e china su carta da schizzi, 508x411 mm, s.d., s.t.; conteggi, quote, indicazioni progettuali a matita. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, alzato del prospetto sulla via Roma, 1/100, matita e china su carta da lucido, 410x289 mm, datato 1921, s.t.; denominazione del disegno a china. Incollato su controfondo di cartoncino, 1092x708 mm, con i disegni nn. ADP1388, ADP1435, ADP1549, ADP2018. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, alzato del prospetto sulla via Roma, 1/100, matita su copia eliografica, 455x363 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, denominazione del disegno a matita. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a matita. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, sezione trasversale, 1/100, matita e china su carta da lucido, 460x368 mm, s.d., s.t.; denominazione del disegno a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, prospettiva, matita e china su carta da lucido, 540x485 mm, s.d., s.t.; indicazioni toponomastiche a china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, alzati del balcone, (1/50), matita su carta da schizzi, 273x305 mm, s.d., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzo al margine superiore a matita. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, alzato e sezione orizzontale di lampade, 1/5, matita su carta, 383x542 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal n. CLXVIII. Nel verso: studio in pianta di particolare costruttivo di serramento ligneo, (1/5), matita e china, s.d., firmato E. Basile. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, studio in pianta e sezioni della disposizione delle armature della scala, 1/50 e 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta Romagnano Sesia, 564x814 mm, datato 12 maggio 1921, siglato Ing GBFB, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a inchiostro rosso, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Nel verso: sezioni orizzontale e verticali di particolari costruttivi della mensola del balcone, 1/10, 1/20, matita, china e inchiostro rosso e verde, s.d., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto a matita, intitolazione dei disegni a inchiostro rosso. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, pianta della scala e particolari della disposizione delle armature, 1/20, 1/10, matita, inchiostro seppia, rosso e verde su carta da schizzi, 577x804 mm, s.d., firmato Ing. GBFB, quotato; conteggi a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso, schizzo al margine superiore destro a inchiostro verde. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, studio della disposizione delle armature dei solai dei piani superiori, 1/50, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta, 485x660 mm, s.d., siglato G.B.F.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Nel verso: armatura delle travi dei solai, 1/10, matita, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa.

227 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B. S.T.B. E.B. S.T.B. E.B. S.T.B. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, schemi delle orditure e armature dei solai dei piani superiori, 1/50, matita, inchiostro rosso, blu e ocra su carta, 485x660 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Nel verso: armatura delle travi dei solai, (1/10), matita, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, armatura degli architravi, 1/10, matita, china, inchiostro ciano e rosso su carta da lucido, 260x389 mm, datato 10 ottobre 1921, siglato Ing.re/Arch.to G.B.F.B., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Palazzo da pigione Rutelli - Ajroldi, via Gorizia angolo via Roma, Palermo, 1921, particolari costruttivi in sezione dei solai, 1/10, sezioni della soletta, (1/50), matita, china rossa e pastello blu su carta, 485x667 mm, s.d., quotato; annotazioni, conteggi, grafici geometrici, indicazioni progettuali, matita e china rossa, denominazione del progetto, china rossa. Timbro dello studio Basile. Nel verso: particolari costruttivi in sezione dei solai, 1/10, matita e china rossa, datato lunedi 21 nov.1921, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, chine rossa, conteggi, grafici geometrici, indicazioni progettuali, matita. Timbro dello studio Basile E. Basile, Edificio per abitazioni, via Roma, Palermo, E.B. Edificio per abitazioni, via Roma, Palermo, 1921, alzato del prospetto principale, 1/200, matita su carta, 483 x661 mm, datato 25-IX- 1921, firmato E. Basile, s.t E. Basile, Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato della fontana centrale del Cortile d Onore, 1/25, matita su carta a mano, 426x802 mm, s.d. ( ), firmato E. Basile; annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati dell inferriata ai lati della scalinata esterna, 1/25, matita su carta da schizzi, 384x925 mm, (1924 ca.), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzi a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale del soffitto della biblioteca della Galleria del secondo piano, 1/50, matita su carta a mano, 715x654 mm, (1910), firmato E. Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta parziale del soffitto della biblioteca della Galleria del secondo piano, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta a mano, 818x924 mm, (1910), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, china e inchiostro rosso, indicazioni progettuali, china, intitolazione della tavola a matita e china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato e sezione degli arredi fissi con sezione icnografica dello stipite e della porta della Sala maggiore per le adunanze dei partiti politici (poi Sala della Regina), 1/20, matita su carta Fabriano, 536x769 mm, (1924 ca.), siglato E. B., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXXX.Fbis. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato, sezione e profili del capitello della semicolonna della porta delle sale dei partiti politici, 1/1, matita su carta da spolvero, 890x984 mm, (ante 1924), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta dell architrave, 1/5, alzato del fronte e profilo della trabeazione, 1/1, della cornice delle porte della nuova sala di lettura già Sala maggiore dei partiti politici (poi Sala della Regina), matita su carta da scenografia, 1209x1647 mm, (ante 1924), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, schizzi al margine inferiore sinistro a matita. Nel verso: annotazione a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari della grata sopraporta della sala dei partiti politici (poi Sala della Regina), 1/1, matita su carta, 718x1327 mm, (1924 ca.), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di fontanella della Bouvette, 1/1, matita su carta, 1123x539 mm, datato Roma, 9-XI-921, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione del disegno a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato parziale di ornato e particolare di bullonatura della targa per i deputati caduti in Guerra, (1/1), matita su carta da scenografia, 1081x522 mm, datato 6-IV- 1923, firmato E. Basile; denominazione del progetto, denominazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della porta principale dell appartamento privato del Presidente della Camera, 1/10, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 817x541 mm, datato giugno 1924, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero CCXCIII. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati e sezione di divano per la Galleria dei Passi Perduti, 1/10, matita su carta C.A.B. Rafaello, 503x655 mm, (1924 ca.), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero LXX.N.

228 228 Archivio Disegni-Progetti Schede 1730 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di lampada a sospensione per la Galleria dei Passi Perduti, 1/5, matita su carta, 563x509 mm, (1924), firmato E. Basile; indicazione progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della parete d ingresso dell appartamento privato del Presidente della Camera, alzato di tavolo e di divano del salotto, 1/20, matita su carta a mano, 564x767 mm, (1924), firmato Ernesto Basile; annotazioni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXX.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati di libreria, scansia, scrivania, tavolino per l appartamento privato del Presidente della Camera, 1/20, matita su carta a mano, 560x814 mm, ( ); annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato della parete nord della sala da pranzo dell appartamento privato del Presidente della Camera, 1/20, matita su carta a mano, 558x750 mm, ( ), firmato Ernesto Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XX- VIII.N. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato delle pareti est ed ovest della sala da pranzo dell appartamento privato del Presidente della Camera, con collocazione di tavolo, sedia, divano, credenza, 1/20, matita su carta a mano, 561x742 mm, ( ), firmato Ernesto Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXIX.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di specchio e di poltroncina per l appartamento privato del Presidente della Camera, 1\20, matita su carta a mano, 557x794 mm, ( ), firmato Ernesto Basile; annotazione, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXIX.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , piante e alzati di armadio, comodino, letto, divano della camera da letto dell appartamento privato del Presidente della Camera, 1/20, matita su carta a mano, 557x798 mm, ( ), firmato Ernesto Basile; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXVII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato di parete con porta delle sale denominate 4 e 5 dell appartamento privato del Presidente della Camera, 1/25, matita su carta vergata, 535x761 mm, ( ), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola,matita. Tavola contrassegnata dal numero CCXCII. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati e sezione della scansia per le riviste della nuova sala di lettura (già sala dei partiti politici poi sala della Regina), scala 1/10, matita su carta a mano, ( ), firmato E. Basile arch., 439x535 mm; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi, 1/50, pianta e alzato di tavolo, alzati di mobile per riviste e di divano per la nuova sala di lettura (già sala dei partiti politici poi sala della Regina), 1/10, matita su carta, 506x1617 mm, ( ), firmato E. Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, legenda, quote a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi delle sale degli uffici, 1/20, matita su carta a mano, 560x797 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola, legenda a matita. Tavola contrassegnata dal numero XI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di armadio-libreria per le sale degli uffici, 1/10, matita su carta a mano, 562x801 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di attaccapanni per le sale degli uffici, 1/10, matita e pastello rosso su carta a mano, 563x798 mm, s.d. ( ), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XIII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , proiezione iposcopica e alzato di tavolo a U per le sale degli uffici, 1\10, matita su carta a mano, 562x801 mm, (1924); annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XIV.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi delle sale per il protocollo e per l estensore dei verbali della Segreteria, 1/20, matita su carta a mano, 560x818 mm, (1924), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXIV.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi dell archivio della Segreteria, 1/20, matita su carta a mano, 561x802 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di scansia e di tavolo per l archivio della Segreteria, 1/10, matita su carta a mano, 569x800 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi della biblioteca della Segreteria, 1/20, matita su carta a mano, 559x802 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVII.N.

229 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione trasversale parziale della biblioteca della Segreteria del primo piano e sezione icnografica della porta d ingresso, 1/20, matita su carta a mano, 560x1804 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVIII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione longitudinale della biblioteca della Segreteria del primo piano, 1/20, matita su carta a mano, 563x801 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XIX.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di librerie della biblioteca della Segreteria del primo piano, 1/10, matita su carta a mano, 562x798 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XX.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, ,, alzato della parete in legno tra la sala della stampa al piano terra e la scala, 1/20, matita su carta a mano, 581x595 mm, (1924), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in pianta, alzato e profili della parete in legno tra la sala della stampa al piano terra e la scala, 1/1, matita su carta, 1084x1488 mm, (1924), firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, schizzo al margine superiore a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi per l ingresso, l anticamera e la sala dell ufficio del Segretario generale, 1/20, matita su carta a mano, 560x801 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXIII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di scrivania e scansia per l ufficio del Segretario generale, 1/10, matita su carta a mano, 560x800 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXVI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di armadio-libreria per l ufficio del Segretario generale, 1/10, matita su carta a mano, 564x796 mm, (1924), firmato Ernesto Basile; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXV.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, ,, pianta con disposizione degli arredi degli uffici del capo della segreteria e di due impiegati, 1/20, matita su carta a mano, 559x801 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXV.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi della sala del Segretario e di un impiegato, 1/20, matita su carta a mano, 560x818 mm, (1924), firmato Ernesto Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di cartelliera scrittoio, schedario per i deputati, tavolino per la macchina da scrivere per la sala del Segretario e di un impiegato, 1/20, matita su carta a mano, 564x812 mm, (1924), firmato Ernesto Basile; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXIII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di armadio per archivio corrente e di scansia per la sala per due impiegati della Segreteria, 1\10, matita su carta a mano, 563x812 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXVI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati del mobile e alzato parziale di variante del coronamento della parete di fondo della Sala grande del Réstaurant, 1/20, matita su carta a mano, 427x767 mm, ( ), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera a. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati del mobile della parete di fondo della Sala grande del Réstaurant, 1/20, china su carta da lucido, 451x 626 mm, ( ), quotato; annotazione a matita e china, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati, 1/1, e posizione degli scaffali, 1/10, del mobile della parete di fondo della Sala grande del Réstaurant, matita su carta, 1132x1508 mm, ( ), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera b. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in pianta e in alzato del mobile della parete di fondo della Sala grande del Réstaurant, 1/1, matita su carta, 902x1072 mm, ( ), quotato; firmato Ernesto Basile su cartoncino incollato, 114x279 mm; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera e. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato del fregio della porta della Bouvette, 1/2, matita su carta, 495x881 mm, ( ), firmato Ernesto Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera e. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di tavolo per la Bouvette, 1/5, matita su carta a mano, 394x537 mm, ( ), firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita.

230 230 Archivio Disegni-Progetti Schede 1766 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , sezioni longitudinale e trasversale, 1/50, pianta con pianta parziale del soffitto e particolari del lucernario e del soffitto, 1/10, della Bouvette, matita su carta a mano, 703x1010 mm, ( ), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola, schizzo al centro a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi di salotto e sale dei questori della Questura della Camera, 1/25, matita su carta a mano, 558x800 mm, (1924), firmato Ernesto Basile; annotazioni, indicazioni progettuali, orientamento, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXVI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi delle Sale delle sottogiunte del Bilancio, 1/20, matita su carta Fabriano, 543x759 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, legenda a matita. Tavola contrassegnata dal numero V.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di tavolo per le Sale delle sottogiunte del Bilancio, 1/10, matita su carta Fabriano, 543x767 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero VI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di scansie e tavolino, particolare in alzato di lambris delle Sale delle sottogiunte del Bilancio, 1/10, matita su carta Fabriano, 535x766 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero VII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di armadio a tre scomparti per le Sale delle sottogiunte del Bilancio, 1/10, matita su carta a mano, 562x803 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVI.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi delle Sale dei Segretari della Presidenza, 1/20, matita su carta Fabriano, 544x771 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, legenda a matita. Tavola contrassegnata dal numero I N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , piante e alzati di armadi-libreria per le Sale dei Segretari della Presidenza, 1/10, matita su carta Fabriano, 547x767 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero II.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di scrivania e scansia per le Sale dei Segretari della Presidenza, 1/10, matita su carta Fabriano, 544x772 mm, (1924), firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero III.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di tavolo e divano, alzati di sedia per le Sale dei Segretari della Presidenza, 1/10, matita su carta Fabriano, 543x773 mm, (1924), firmato E. Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero IV.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta con disposizione degli arredi della Sala della Giunta generale del bilancio, (1/25) e s.m., matita su carta Fabriano, 543x773 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, legenda a matita. Tavola contrassegnata dal numero VIII.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, ,, pianta, alzati parziali e sezione di tavolo per la Sala della Giunta generale del bilancio, 1/10, matita su carta Fabriano, 542x769 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero IX.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di armadio-libreria, pianta e alzati di divano per la Sala della Giunta generale del bilancio, 1/10, matita su carta Fabriano, 541x755 mm, (1924), firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola, legenda a matita. Tavola contrassegnata dal numero X.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati di scrivania, pianta e alzato di tavolo per le Sale dei Vicepresidenti, 1/10, matita su carta a mano, 561x800 mm, (1924), firmato E. Basile, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XV.N. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato-sezione di lampadario, con attacco al soffitto e sviluppo di un modulo della ghiera circolare, per le sale a volta del piano terra, matita su carta, 800x1194 mm, (1927), firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero VI-K. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , proiezione iposcopica e alzato di lampadario per la Sala del Consiglio dei Ministri, 1/10, matita su carta, 758x553 mm, (1927), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero IX-K. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in alzato di lampadario per la Sala del Consiglio dei Ministri, 1/1, matita su carta, 1139x697 mm, (1927), firmato Ernesto Basile, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero X-K.

231 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzati di porta e finestra di una parete, 1/20, matita su carta da spolvero, 420x600 mm, (1924), s.t., quotato; indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati della tribuna per gli oratori dell Aula, 1/10, china su carta da lucido, 662x1194 mm, datato 1925, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a china. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , schema di pianta, alzati, 1/5, e particolare di lampadario in ferro battuto per le sale delle famiglie e degli estranei, 1/1, matita su carta a mano, 564x1262 mm, datato Roma, ottobre 1925, firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alfabeto in lettere capitali, sezione e alzato di targa per l Aula, 1/1, matita su carta a mano, 474x622 mm, datato Roma, dicembre 1925, firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, iscrizioni, legenda, schizzi al margine inferiore sinistro a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati, 1/5, e particolari, (1/1), della poltrona del Primo Ministro per l Aula, matita su carta a mano, 507x1327 mm, datato Roma, 9-marzo-1926, firmato E. Basile, architetto, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzati del lampadario e dei bracci a muro per la nuova sala del Réstaurant, 1/10, matita su carta, datato 31 agosto 1926, firmato E. Basile, 545x764 mm, quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, intitolazione del disegno, intitolazione della tavola, schizzi al margine a matita. Tavola contrassegnata dal numero K-XXXII. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , alzato di lampadario per gli ambienti di collegamento, 1/5, matita su carta da schizzi, 658x379 mm, datato Roma, 19-IV-1927, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato di lampadario per la Galleria, 1/5, matita su carta da lucido, 663x374 mm, datato Roma, 20 aprile 1927, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, ,, pianta e alzato della porzione terminale del candelabro esterno, (1/5), matita su carta da lucido, 748x449 mm, datato ottobre 1927, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione orizzontale parziale e alzato parziale della parte basamentale del candelabro esterno, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta da scenografia, 1235x1798 mm, datato 1927, firmato Ernesto Basile, architetto; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero K-XXI. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , sezione orizzontale parziale e alzato parziale del fusto del candelabro esterno, 1/1, matita su carta da scenografia, 1240x1798 mm, datato 1927, firmato E. Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero K-XXII. Nel verso: annotazione a pastello blu. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , particolari in alzato e sezione icnografica del candelabro esterno, 1/1, matita su carta da scenografia, 1239x1795 mm, (1927), firmato E. Basile architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero K-XXIII. Nel verso: annotazione a matita. Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato della porzione terminale del candelabro esterno, 1/10, matita e china su carta da lucido, 718x439 mm; datato 1927, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nuova Aula per la Camera dei Deputati ed ampliamento del Palazzo di Montecitorio, Roma, , pianta e alzato parziale del fanale e dell anello di collegamento delle luci del candelabro esterno, 1/1, matita su carta da scenografia, 1230x1799 mm, datato 1927, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, costruzione geometrica, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero K-XXIV. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu E. Basile, Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, E.B E.B. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato dei prospetti di testata e del prospetto parziale del fronte porticato, 1/100, matita su cartoncino, 484x666 mm, s.d., s.t., firmato E. Basile, quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate, alzato del prospetto e della testata, sezione del fronte porticato, 1/50, matita su carta Von Willer&Co. Romagnano Sesia, 1252x1657 mm, datato Febbraio 1922, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto a matita. Nel verso: annotazione a matita.

232 232 Archivio Disegni-Progetti Schede 1799 E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate del fronte porticato, 1/50 e s.m., matita e china su carta da lucido, 577x1075 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato del fronte porticato, 1/50 e s.m., china su carta da lucido, 555x1072 mm, datato 1922, firmato Ernesto Basile, s.t.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato della testata, sezione trasversale e alzato interno di una campata del fronte porticato, 1/50 e s.m., china su carta da lucido, 556x914 mm, s.d., firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto e della testata, sezione e pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate del fronte porticato, 1/50, matita su carta, 1246x1570 mm, datato 3 agosto 1922, firmato Ernesto Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, legenda a matita. Nel verso: annotazione a matita. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate del fronte porticato, 1/50, matita e china su carta da lucido, 316x950 mm, datato 1923; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, legenda a matita e china su fascetta cartacea incollata in basso al centro. Incollato su controfondo di carta, 909x985 mm, con il disegno n. ADP1804. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto del fronte porticato, 1/50 e s.m., matita e china su carta da lucido, 564x953 mm, datato 1923, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Incollato su controfondo di carta, 909x985 mm, con il disegno n. ADP1803. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato della testata, sezione trasversale e alzato interno di una campata del fronte porticato, variante, 1/50, matita e china su carta da lucido, 601x898 mm, datato 1923, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto e sezione mediana trasversale del fronte porticato, 1/20, matita su carta Universal, 1240x907 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal n. I. Piano architettonico per la sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , particolare del prospetto, 1/20, matita su carta vergata, 537x763 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza Giuseppe Garibaldi, Messina, , silhouette del prospetto e planimetria generale, variante, 1/100, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta Von Willer&Co. Romagnano Sesia, 625x1644 mm, datato 10 sett. 1924, firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni a inchiostro blu, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e inchiostro blu, indicazioni toponomastiche a matita. Tavola contrassegnata dal n. IV. Nel verso: silhouette del prospetto e planimetria generale, matita, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni toponomastiche a matita E. Basile e Studio Tecnico Basile (S.T.B.), Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), E.B. S.T.B E.B E.B. S.T.B E.B E.B E.B. S.T.B E.B. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, planimetria generale e profilo altimetrico del lotto, 1/500, matita, china e inchiostro rosso su carta, 482x666 mm, datato 1922, firmato Ernesto Basile, Architetto, quotato; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche, legenda a matita e inchiostro rosso, orientamento a matita e china, quote a inchiostro rosso. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, planimetria generale e profilo altimetrico del lotto, 1/500, china su carta da schizzi, 520x717 mm, datato 1922, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche, legenda, orientamento, quote a china. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, planimetria generale e profilo altimetrico del lotto, variante della pianta dell edificio, 1/500, matita e inchiostro rosso su copia eliografica, 540x713 mm. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta del piano terra, 1/100, piante sovrapposte del piano terra, del primo piano e della copertura, alzato del prospetto meridionale, 1/200, matita su carta vergata, 762x547 mm, datato Santa Flavia, 3 ottobre 1922, firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, orientamento a matita. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, piante del piano terra, 1/100 e 1/200, e alzato del prospetto meridionale, 1/200, matita e china su carta da schizzi, 529x752 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto a matita e china, destinazione degli ambienti, orientamento a china. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, piante del piano terra, 1/100 e 1/200, e alzato del prospetto meridionale, 1/200, copia eliografica, 521x745 mm. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta, sezione longitudinale, sezione trasversale della cisterna, 1/100, matita su carta vergata, 485x667 mm, datato settembre 1922; annotazioni, conteggi, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita.

233 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B E.B. S.T.B. E.B. S.T.B. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta, sezione longitudinale, sezione trasversale della cisterna, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 502x710 mm, s.d., firmato E. Basile architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta, sezione longitudinale, sezione trasversale della cisterna, 1/100, copia eliografica, 493x707 mm. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa. Villa Bruno di Belmonte, contrada Crocevia, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta, sezione longitudinale, sezione trasversale della cisterna, 1/100, con sezione costruttiva delle pareti perimetrale e trasversale interna, 1/50, della copertura, 1/10, matita, inchiostro rosso e blu su copia eliografica, 534x714 mm. Timbro rettangolare: Studio tecnico ed artistico / ingegneri ed architetti Basile / Palermo=via Siracusa E. Basile, Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate, alzato del prospetto e della testata, sezione del fronte porticato, 1/50 e s.m., matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1253x1654 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, legenda, quote a matita. Nel verso: annotazione a matita. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate del fronte porticato, 1/50 e s.g., matita e china su carta da lucido, 557x864 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, legenda a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato del prospetto del fronte porticato, 1/50 e s.g., china su carta da lucido, 557x860 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato della testata, sezione trasversale e alzato interno di una campata del fronte porticato, 1/50 e s.g., china su carta da lucido, 558x843 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate, alzato del prospetto e della testata, sezione trasversale mediana del fronte porticato, 1/50, matita su cartoncino, 1247x1575 mm, datato 9 luglio 1922, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, legenda, quote a matita. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate del fronte porticato, 1/50 e s.g., matita e china su carta da lucido, 251x732 mm, datato 1922, siglato E.B.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola, legenda, scala e data a china su fascetta cartacea incollata in basso al centro; scala grafica su ritaglio di carta incollato in basso a destra. Incollato su controfondo di cartoncino, 1100x753 mm, con i disegni nn. ADP1468, ADP1826. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, pianta del piano terra con disegno del pavimento e proiezione del soffitto delle campate del fronte porticato, 1/50 e s.g., copia eliografica, 542x940 mm. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato del prospetto del fronte porticato, 1/50 e s.g., matita e china su carta da lucido, 418x736 mm, datato 1922, siglato E.B., s.t.; denominazione del disegno e dell autore a china su fascetta cartacea incollata in basso al centro. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino, 1100x753 mm, con i disegni nn. ADP1468, ADP1824. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato del prospetto del fronte porticato, 1/50 e s.g., matita su copia eliografica, 558x938 mm. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato della testata, sezione trasversale e alzato interno di una campata del fronte porticato, variante, 1/50 e s.g., matita e china su carta da schizzi, 548x891 mm, datato 1922, siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita e china. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato della testata, sezione trasversale e alzato interno di una campata del fronte porticato, 1/50 e s.g., copia eliografica, 546x883 mm. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, alzato parziale del prospetto del fronte porticato, 1/20, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia 1251x1656 mm, datato novembre 1922, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. I. Nel verso: annotazioni a matita. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, particolari in alzato e sezione del piano terreno del fronte porticato, 1/1, profilo della colonna dell ingresso, (1/10), matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia 1250x1656 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. X. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, particolari in alzato e sezione delle finestre del primo piano del fronte porticato, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia 1249x1656 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. VIII. Nel verso: particolari in alzato e in sezione delle semicolonne e della parte basamentale dell edificio, 1/1, profilo ed enthasis della colonna dell ingresso, 1/10, 1/1, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. XI.

234 234 Archivio Disegni-Progetti Schede 1833 E.B. Piano architettonico per la Sistemazione della piazza del Popolo, Messina, 1922, particolari in alzato e sezione del davanzale delle finestre del primo piano, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia 1254x1656 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal n. IX. Nel verso: annotazioni a pastello blu E. Basile, Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta e alzati, 1/50, matita su carta, 480x661 mm, datato 28-VI-1922, firmato E. Basile; denominazione del progetto, costruzione geometrica a matita. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, pianta, 1/50, matita e china su carta da schizzi, 656x449 mm, s.d.; intitolazione del disegno a matita e china. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, alzato, 1/50, matita e china su carta da lucido, 403x335 mm, datato 1922, firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto a matita. Incollato su controfondo di cartoncino, 953x696 mm, con i disegni nn. ADP1444, ADP1565, ADP1566. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, sezione longitudinale, 1/50, china e matita su carta vergata, 482x666 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto a matita. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, sezione longitudinale, 1/50, matita e china e su carta da schizzi, 656x438 mm, s.d.; intitolazione del disegno a matita e china. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, prospettiva, matita su carta, 479x646 mm, datato 29-VI- 1922, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Cappella gentilizia Bruno di Belmonte, Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1922, prospettiva, china su carta da lucido, 507x411 mm, datato 1922, firmato Ernesto Basile, s.t E. Basile, Edificio per abitazioni, via Roma, Palermo, E.B. Edificio per abitazioni, via Roma, Palermo, 1922, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta vergata, 481x668 mm, datato 1922, firmato Ernesto Basile, arch., s.t., quotato; annotazioni a matita E. Basile, Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato dei prospetti laterali e di testata del corpo di fabbrica sinistro, 1/50, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 611x1642 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali. Tavola contrassegnata dal numero XV. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, pianta, 1/20, alzato dei prospetti e sezione longitudinale del corpo di fabbrica posteriore, alzato del prospetto posteriore del corpo di fabbrica sinistro, 1/50, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 630x1653 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto,, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVI. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, pianta del corpo centrale, 1/20, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 796x1250 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, intitolazione dei disegni a matita. Tavola contrassegnata dal numero VIII. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzati e profili, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1236x1654 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero III. Nel verso: pianta e alzato 1/20, e profili, 1/1, del corpo centrale, matita, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dai numeri XIII e XIV. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzati delle pareti e pianta del soffitto del vestibolo esagonale, 1/20, matita su carta Universal, 748x1573 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXIII. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato con profili e sezione di una finestra ad arco del prospetto principale, 1/10, matita su carta Fabriano, 774x538 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: schema della finestra del prospetto principale a matita. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato con profili e sezione di una finestra architravata del prospetto principale, 1/10, matita su carta da schizzi, 1202x650 mm, s.d., siglato E.B., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero X. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato con profili e sezione del portone, 1/10, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1252x863 mm, s.d., quotato; conteggi, intitolazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero IX. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato con profili e sezione dell avancorpo laterale destro del prospetto principale, (1/10), matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1248x1125 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero V.

235 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato, 1/10, e profili, 1/1, dell infisso del portone, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1250x1656 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXI. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato e particolari dell infisso ad arco, 1/10, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1251x1656 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVIII. Nel verso: particolare in alzato della grata sopraluce del portone e sviluppo della spalettatura, 1/1, matita, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, legenda a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXII. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzati e profili degli infissi esterni, 1/10, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1247x1652 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, schizzo al margine superiore sinistro a matita. Nel verso: annotazioni a pastello nero. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, sezioni icnografiche, alzati e profili del corpo esagonale, 1/1, matita su carta Universal, 1248x1574 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXIV. Nel verso: alzati degli infissi interni, alzati e profili del vano, 1/10, e degli infissi della finestratura a tre luci e degli infissi interni del vestibolo esagonale, 1/1, matita, s.d., firmato E. Basile architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXV. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, profilo del fregio delle testate, (1/1), matita su carta da schizzi, 189x378 mm, s.d., quotato; intitolazione del progetto. indicazioni progettuali a matita. Tavola riferita al disegno della tavola contrassegnata dal n. VII. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, particolari delle modanature della cornice e del coronamento delle paraste di prospetto, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1242x1650 mm, datato 12 sett. 1923, firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero IV. Nel verso: particolari dello sviluppo delle paraste di prospetto, 1/1, matita, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, alzato parziale del cantonale e della sovrastante cornice dell avancorpo laterale, particolari delle bugne del prospetto principale, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1251x1650 mm, s.d., s.t.; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dai numeri VI e VII. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, particolari in alzato e sezione delle modanature esterne, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 900x1251 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVII. Nel verso: annotazioni a matita. Completamento dell edificio scolastico per la città di Caltagirone, 1923, particolari in alzato e sezione di modanature esterne, 1/1, matita su carta Von Willer & co. Romagnano Sesia, 1252x1655 mm, s.d., firmato E. Basile architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero XI. Nel verso: particolari in alzato e sezione del fregio dell attico dell avancorpo d ingresso, 1/1, matita, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto a matita. Tavola contrassegnata dal numero XII E. Basile, Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, studio in pianta, 1/200, matita su carta da schizzi, 366x510 mm, datato S. Flavia 5-agosto 1923, siglato E. B., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore destro a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta delle fondazioni, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 547x756 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta delle fondazioni, 1/100, matita, china, inchiostro rosso e blu su carta da schizzi, 350x740 mm, s.d., quotato; intitolazione del disegno a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta piano terra, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 542x761 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china, indicazioni progettuali a china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 550x771 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china, indicazioni progettuali a, china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 482x716 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china, indicazioni toponomastiche indicazioni progettuali, legenda, orientamento a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta del primo, secondo e terzo piano, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 480x718 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, legenda, orientamento a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta del quarto piano, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 480x718 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a china, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china.

236 236 Archivio Disegni-Progetti Schede 1868 E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, pianta delle coperture, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 550x731 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta vergata, 541x756 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazione a pastello rosso. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato del prospetto principale, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 562x760 mm, datato 1923, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato del prospetto posteriore, 1/100, china su carta da schizzi, 578x735 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato del prospetto laterale, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 529x724 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, sezione trasversale, 1/100, china su carta da schizzi, 544x733 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato della ringhiera dei balconi, 1/10, matita su carta vergata, 378x538 mm, s.d., firmato E. Basile, s.d., quotato; conteggi, intitolazione della tavola, schizzo al margine inferiore destro a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzati di porte esterne e interne, 1/10, matita su carta vergata, 538x755 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, s.d., quotato; intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzati di porte esterne e interne, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 534x744 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzati di porte esterne, 1/10, copia eliografica, 485x410 mm, s.d., quotato; indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzati di finestre e portafinestra, 1/10, matita e china su carta da schizzi, 521x742 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a china, indicazioni progettuali a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato e profilo dei sopraporta dei portoni esterni e particolare di spalettatura, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 785x1510 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato e profilo dei sovraporta dei portoni esterni e particolare di spalettatura, 1/1, copia eliografica, 754x1398 mm. Nel verso: annotazioni a pastello blu e rosso. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, sezioni dei portoni, 1/1, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 587x1324 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, s.t., quotato; intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato, 1/10, e sezioni di finestra, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 661x1500 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, s.d., quotato; intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso, schizzo al margine inferiore sinistro a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, sezioni di porte interne, 1/1, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 670x1014 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., s.d., quotato; intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzati, sezione e particolari di spalettatura del fanaletto esterno e dei braccetti interni, 1/1, matita su carta da scenografia, 612x1138 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: disegno ADP1916. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzati, sezione e spalettatura di fanaletto esterno, 1/1, matita e china su carta da schizzi, 638x1102 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch., s.t., quotato; intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a china, indicazioni progettuali a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Alessandro Volta, Palermo, 1923, alzato e particolare di spalettatura dei braccetti interni, 1/1, matita e china su carta da schizzi, 340x504 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a china E. Basile, Monumento funebre per il Vescovo Genuardi nel Duomo di Acireale, E.B. Monumento funebre per il Vescovo Genuardi nel Duomo di Acireale, 1923, pianta, alzato e profilo, 1/12,5 e s.m., matita su carta vergata, 542 x 762 mm, datato 4 settembre 1923, firmato Ernesto Basile, architetto; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita.

237 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B E.B. Monumento funebre per il Vescovo Genuardi nel Duomo di Acireale, 1923, pianta, alzato e profilo, 1/12,5 e s.m., matita e china su carta da schizzi, 547 x 715 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita e china. Monumento funebre per il Vescovo Genuardi nel Duomo di Acireale, 1923, pianta, alzato e profilo, 1/12,5 e s.m., copia eliografica, 545 x 794 mm. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso E. Basile, Arredi per Franz Bonanno, Palermo, E.B E.B. Arredi per Franz Bonanno, Palermo, 1923, alzato di comodini, letto, cassettoni, armadio e scarpiera, 1/20, matita su carta vergata, 380x546 mm, s.d.; intitolazione dei disegni a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Arredi per Franz Bonanno, Palermo, 1923, alzati di letto, alzato e sezione orizzontale di comodino, cassettone, armadio e scarpiera, 1/10, matita su carta da scenografia, 618x1318, s.d., s.t., quotato; conteggi, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore sinistro a matita. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu E. Basile, Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, studio di pianta del piano tipo, 1/200, matita su carta da lucido, 360x522 mm, datato S. Flavia-7 agosto 1923, firmato E. Basile, s.t.; conteggi, destinazione degli ambienti a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, studio del prospetto principale, 1/200, matita su carta da lucido, 367x486 mm, datato S. Flavia, 7 agosto 1923, firmato E. Basile, s.t. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta delle fondazioni, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 552x748 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 552x741 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta dei piani superiori, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 546x755 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto,, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta delle coperture, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 555x732 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, Architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta vergata, 542x758 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, alzato del prospetto principale, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 558x758 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, alzato del prospetto posteriore, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 542x754 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, alzato del prospetto laterale, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 548x744 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, sezione trasversale, 1/100, china su carta da schizzi, 580x726 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta delle fondazioni, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 449x761 mm, s.d., firmato E. Basile arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 430x713 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, orientamento a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta dei piani superiori, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 444x748 mm, datato 10 Sett.e 924, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali, schizzi al margine inferiore sinistro a matita. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, piante del primo, secondo e terzo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 432x716 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, orientamento a matita e china. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, pianta del quarto piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 432x711 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, orientamento a matita e china.

238 238 Archivio Disegni-Progetti Schede 1908 E.B. Casamento di edilizia residenziale economica, via Cappuccini, Palermo, 1923, alzato parziale del piano attico, 1/20, matita e china su carta da lucido, 680x1099 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e china E. Basile, Cappella per il culto nel palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), E.B E.B. Cappella per il culto nel palazzo Bruno, di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1924, pianta, alzato e sezione, alzato della transenna dell altare, 1/20, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 535x758 mm, datato 18 maggio 1924, firmato E. Basile, Architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXCIV. Cappella nel palazzo Bruno di Belmonte a Spaccaforno oggi Ispica (Rg), 1924, pianta, alzato e sezione, alzato della transenna dell altare, 1/20, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 557x751 mm, datato 1924, firmato Ernesto Basile, Architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CXCIV E. Basile, Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale e variante, 1/100, matita su carta, 546x761 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta, 382x544 mm, datato 16-X-1924, firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta da lucido, 364x526 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; conteggi a matita. Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale, 1/50, matita su carta, 543x763 mm, s.d., firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale, 1/50, matita e china su carta da lucido, 544x739 mm, datato 1924, firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato parziale e profili della mostra del vano della terrazza al primo piano, 1/1, matita su carta da scenografia, 612x1138 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a matita. Verso del disegno n. ADP1884. Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato parziale del prospetto principale, 1/20, sezioni orizzontali e profili di porte e finestre del piano rialzato, alzato della porta d ingresso con bugnato del paramento murario, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 788x1225 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: annotazioni a pastello rosso. Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, pianta del piano rialzato, 1/100, matita su carta, 542x389 mm, datato 29 novembre 1924, firmato E. Basile arch.; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, pianta del piano rialzato, 1/100, matita e china su carta da lucido, 502x370 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale e sezione trasversale, 1/100, matita su carta, 544x377 mm, datato 30-XI-1924, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzato del prospetto principale e sezione trasversale, 1/100, china su carta da lucido, 503x368 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, arch.; denominazione del progetto a china, intitolazione dei disegni a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Villino Gregorietti, viale Regina Elena, Mondello Palermo, 1924, alzati della ringhiera della scala esterna nel progetto posteriore, 1/10, con profili del corrimano e dei montanti, 1/1, matita su carta Von Willer & Co. Romagnano Sesia, 1230 x1646 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nel verso: annotazioni a pastello rosso, verde e blu E. Basile, Grate esterne per l Agenzia della Cassa Centrale di Risparmio, via Roma, Palermo, E.B E.B. Grate esterne per l Agenzia della Cassa Centrale di Risparmio, via Roma, Palermo, 1924, alzato, (1/20), matita su carta vergata, 534x758 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi a matita. Grate esterne per l Agenzia della Cassa Centrale di Risparmio, via Roma, Palermo, 1924, alzato, 1/10, matita su carta vergata, 761x533 mm, datato 19-VI-1924, firmato Ernesto Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita.

239 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Grate esterne per l Agenzia della Cassa Centrale di Risparmio, piazza Bologni, Palermo, E. B. Grate esterne per l Agenzia della Cassa Centrale di Risparmio, piazza Bologni, Palermo, 1924, alzato, 1/10, matita su carta vergata, 542x761 mm, datato 28-sett.-1924, firmato E. Basile architetto, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita E. Basile, Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, via Maqueda, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, prospettiva di protiro, matita su carta vergata, 380x543 mm, s.d., s.t.; schizzi al margine destro a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato di edicola, (1/50), matita su carta da schizzi, 384x551 mm, incollato su carta vergata, 381x537, s.d., s.t. Nel verso: conteggi, grafici geometrici a inchiostro rosso. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato di edicola, 1/50, matita su carta vergata, 383x545 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato di edicola, 1/50, matita su carta da schizzi, 398x546 mm, s.d., s.t. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato di edicola, 1/50, matita su carta da schizzi, 389x547 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, schizzo in alzato di edicola, (1/50), matita su carta da schizzi, 390x509 mm, s.d., s.t. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato della targa commemorativa, 1/50, matita su carta da schizzi, 408x537 mm, incollato su cartoncino Fabriano, 409x537, s.d., siglato E. B., s.t. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato della targa commemorativa, (1/50), matita su carta da schizzi, 380x460 mm, incollato su carta vergata, 380x541, s.d., firmato Ernesto Basile, s.t. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato della targa commemorativa, (1/50), matita su carta da schizzi, 385x542 mm, s.d., siglato E. B., s.t. Incollato su carta vergata, 382x543 mm. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato e profili della targa commemorativa, 1/20, 1/5, matita su carta vergata, 538x759 mm, datato aprile 1924, firmato Ernesto Basile arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a pastello blu. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, cortile della sede universitaria, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato parziale di una delle targhe minori collocate nel fusto delle colonne, (1/5), matita su carta vergata, 543x759 mm, s.d., s.t.; iscrizione a matita. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu. Targa Commemorativa degli studenti dell Università di Palermo Caduti in guerra, via Maqueda, Palermo, 1924, alzato parziale e profili della targa commemorativa collocata in corrispondenza dell architrave del portico del cortile, 1/3, 1/1, matita e acquerello rosso su cartoncino, 1250x1641 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, s.t., quotato; conteggi a matita, indicazioni progettuali a matita e acquerello rosso. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu E. Basile, diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.) 1938 E.B. diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.), schizzo della cornice, matita su carta, 313x209 mm, s.d., s.t E.B E.B E.B E.B E.B. diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.), studio della cornice, matita su carta, 310x210 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali, schizzi al margine inferiore a matita. diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.), schizzo della cornice con griglia di riferimento, matita su carta, 314x211 mm, s.d., s.t. diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.), studi di particolari, matita su carta, 312x211 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.), schizzo della cornice con griglia di riferimento, matita su cartoncino, 600x379 mm, s.d., s.t. diploma di Laurea per la Scuola di Ingegneria, Palermo, (1924 ca.), bozzetto, matita su carta vergata, 539x759 mm, s.d., siglato E.B. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu E. Basile, Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, E. B. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, studi in pianta, (1/20), e schizzo prospettico del chiosco di ingresso, matita su carta, 310x423 mm, s.d., s.t.; conteggi, schizzo quotato al margine inferiore sinistro a matita.

240 240 Archivio Disegni-Progetti Schede 1945 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, collocazione planimetrica dei chioschi d ingresso, 1/200, piante del piano terra e della copertura, alzato (due varianti) e prospettiva del chiosco datati 8 febbraio 1925, alzato del chiosco in variante datato 12 marzo 1925, silhouette del Chiosco Ribaudo, 1/100, matita su carta, 543x760 mm, siglato E.B., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale, sezione trasversale, 1/100, e prospettiva del chiosco d ingresso, matita e china su carta da lucido, 498x732 mm, s.d., firmato E. Basile, Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale, sezione trasversale, 1/100, e prospettiva del chiosco d ingresso, copia eliografica, 475x717 mm. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale, sezione trasversale, 1/100, e prospettiva del chiosco d ingresso, copia eliografica, 482x713 mm. Marca da bollo (10 lire) con annullo (Palermo 16 Feb. 925). Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta del piano terra, alzato del prospetto principale, sezione trasversale, 1/100, e prospettiva del chiosco d ingresso, copia eliografica, 486x713 mm. Marca da bollo (10 lire) con annullo (Palermo 16 Feb. 925). Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, studi in pianta della scala, (1/100), matita su carta da schizzi, 147x238 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a matita. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, schema della planimetria generale, 1/200, pianta del piano terra e alzato del prospetto principale di un chiosco, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 584x440 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, schema della planimetria generale, 1/200, pianta del piano terra e alzato del prospetto principale di un chiosco, 1/100, copia eliografica, 571x400 mm; schizzo al margine inferiore destro a matita. Nel verso: annotazione a pastello blu. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, schema di planimetria generale, 1/200, pianta del piano terra e alzato del prospetto principale di un chiosco, 1/100, copia eliografica, 582x400 mm. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta dei chioschi alla quota di ingresso e sezione orizzontale alla quota sopra la pensilina, alzato del prospetto principale e sezione trasversale dell albergo, 1/100, matita e china su carta da schizzi, 373x804 mm, s.d., siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta dei chioschi alla quota di ingresso e sezione orizzontale alla quota sopra la pensilina, alzato del prospetto principale e sezione trasversale dell albergo, 1/100, copia eliografica, 374x812 mm. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, studio della scala, (1/50), matita su carta, 310x210 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, studio della scala, (1/50), matita su carta ripiegata, 310x420 mm, s.d., s.t.; conteggi, indicazioni progettuali, schizzi al margine a matita. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, studio della scala, 1/50, matita su carta ripiegata, 310x423 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali, grafici geometrici, schizzi al margine sinistro a matita. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta dell albergo sotterraneo con proiezione dei marciapiedi fuori terra, [1/100], matita su carta da schizzi, 239x835 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Nel verso: studio dei corpi scala, [1/100], matita, s.d., s.t.; conteggi a matita. Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta dell albergo sotterraneo con proiezione dei marciapiedi fuori terra, 1/100, matita su carta da lucido, 376x807 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche di superficie a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Albergo diurno, piazza Principe di Castelnuovo, Palermo, 1925, pianta dell albergo sotterraneo con proiezione dei marciapiedi fuori terra, 1/100, copia eliografica, 376x816 mm E. Basile, Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, E. B E. B E. B. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale del lotto, rilievo, 1/500, inchiostro rosso e blu, acquarello colorato e matita su carta vergata, 543x378 mm, datato 6 maggio 925, siglato E.B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e inchiostro rosso, orientamento, quote a matita. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale del lotto, rilievo, 1/500, copia eliografica, 717x488 mm. Nel verso: annotazioni a pastello rosso. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, pianta del piano terra, rilievo, 1/100, matita e china su carta da lucido, 496x769 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero V.

241 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, pianta del primo piano, rilievo, 1/100, china su carta da lucido, 500x769 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni toponomastiche, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal numero VI. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale della lottizzazione, 1/500, matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 699x489 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a matita, china e inchiostro rosso, indicazioni toponomastiche a matita e china, orientamento a china. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale della lottizzazione, 1/500, china su carta da schizzi, 737x486 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento, legenda a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII bis. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale della lottizzazione con il tracciato delle nuove strade, 1/500, china su carta da schizzi, 734x498 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche, legenda, orientamento a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII(6). Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale della lottizzazione, 1/500, china su carta da schizzi, 734x499 mm, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, legenda, orientamento, indicazioni toponomastiche a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII(7). Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale della lottizzazione con raddrizzamento della via centrale, 1/500, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 734x297 mm, s.d., s.t.; indicazioni toponomastiche a matita e china. Rilievo e divisione in lotti della proprietà Villa Varvaro alle Terre Rosse, via Giacomo Cusmano, Palermo, 1925, planimetria generale della lottizzazione, 1/500, matita e china su carta da lucido, 745x497 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII E. Basile, Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.) 1972 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), studio della lottizzazione, 1/200, matita, china e inchiostro rosso su carta da scenografia, 952x1578 mm, (1925 ca.), s.t., quotato; annotazioni a matita e pastello blu. Nel verso: planimetria generale parziale, 1/200, matita, (1925 ca.), s.t., quotata; annotazioni a pastello rosso e blu. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), studio della lottizzazione, (1/500), matita, china e inchiostro rosso su carta da schizzi, 340x465 mm, s.t., (1925 ca.); annotazioni, conteggi a matita; incollato su cartoncino, 378x543 mm. Nel verso: schizzo della planimetria a matita. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), planimetria generale, rilievo, 1/500, china su carta da lucido, 432x550 mm, (1925 ca.); denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni toponomastiche e delle proprietà limitrofe, orientamento a china. Tavola contrassegnata dal n. I. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), planimetria generale, rilievo, (1/500), copia eliografica, 437x498 mm, s.t. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), planimetria generale della lottizzazione, 1/500, matita, china e inchiostro rosso su copia eliografica, 503x431 mm, (1925 ca.), quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del piano terra dell edificio, rilievo, 1/100, carboncino su carta da lucido, 333x450 mm, (1925 ca.), s.t. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del piano terra dell edificio, rilievo, 1/100, china su carta da lucido, 405x537 mm, (1925 ca.); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal n. II. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del piano terra dell edificio, rilievo, 1/100, copia eliografica, 403x 533 mm. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del primo piano dell edificio, rilievo, 1/100, carboncino su carta da lucido, 376x412 mm, (1925 ca.), s.t.; destinazione di alcuni ambienti a carboncino. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del primo piano dell edificio, rilievo, 1/100, china su carta da lucido, 416x553 mm, (1925 ca.); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal n. III. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del primo piano dell edificio, rilievo, 1/100; copia eliografica, 417x530 mm, indicazioni progettuali a matita. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del secondo piano dell edificio, rilievo, 1/100, carboncino su carta da lucido, 312x412 mm, (1925 ca.), s.t. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del secondo piano dell edificio, rilievo, 1/100, china su carta da lucido, 433x 543 mm, (1925 ca.); denominazione del progetto, intitolazione del disegno. Tavola contrassegnata dal n. IV. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), pianta del secondo piano dell edificio, rilievo, 1/100,copia eliografica, 420x540 mm.

242 242 Archivio Disegni-Progetti Schede 1986 E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), piante degli ambienti del piano semicantinato, del primo e del secondo ammezzato, rilievo, 1/100, carboncino su carta da lucido, 372x420 mm, (1925 ca.), s.t. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), piante degli ambienti del piano semicantinato, del primo e del secondo ammezzato, rilievo, 1/100, china su carta da lucido, 420x550 mm, (1925 ca.); denominazione del progetto, intitolazione dei disegni. Tavola contrassegnata dal n. V. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), piante degli ambienti del piano semicantinato, del primo e del secondo ammezzato dei piani principali dell edificio, rilievo, 1/100, copia eliografica, 430x552 mm. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), sezione trasversale dell edificio, rilievo, 1/100, carboncino su carta da lucido, 422x326 mm, (1925 ca.); intitolazione del disegno a carboncino. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), sezione trasversale dell edificio, rilievo, 1/100, china su carta da lucido, 557x421 mm, (1925 ca.); denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal n. VI. Rilievo e lottizzazione della proprietà Belmonte alla Noce, Palermo, (1925 ca.), sezione trasversale dell edificio, rilievo, 1/100, copia eliografica, 553x412 mm E. Basile, Diploma di Laurea dell Università di Palermo, Palermo, E. B. Diploma di Laurea dell Università di Palermo, Palermo, 1925, studio, (1/1), matita su carta vergata, 542x756 mm, datato 1925, firmato Ernesto Basile, quotato E. B. Diploma di Laurea dell Università di Palermo, Palermo, 1925, studio, (1/1), copia eliografica, 556x741 mm, s.d., firma E. Basile E. Basile, Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati del prospetto principale e del risvolto, 1/100, matita su carta, 379x545 mm, datato luglio 1925, firmato E. Basile; denominazione del progetto a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , rilievo del lotto, (1/100), matita su carta Fabriano, 486x663 mm, quotato, s.d., s.t.; indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita. Nel verso: annotazioni, matita nera e blu. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano cantinato, 1/100, matita e china su carta da lucido, 530x716 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano cantinato, 1/100, copia eliografica, 556x678 mm. Timbro rettangolare esente da bollo a inchiostro blu. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta, 535x757 mm, quotato, datato ottobre 1925, firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, destinazione degli ambienti, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra, 1/100, matita e china su carta da lucido, 529x715 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del primo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 531x716 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del secondo piano, 1/100, matita e china su carta da lucido, 528x716 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del secondo piano, 1/100, copia eliografica, 541x722 mm. Nel verso: annotazioni a matita e pastello verde. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano cantinato con introduzione degli accorgimenti antisismici, 1/100, penna rossa su copia eliografica, 506x593 mm. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra, 1/100, penna rossa su copia eliografica, 527x658 mm. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra, 1/100, matita su copia eliografica, 507x667 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, orientamento, schizzi al margine destro a matita. Timbro rettangolare esente da bollo a inchiostro blu; timbro a inchiostro nero con firma dell ingegnere G. Mallandrino datato 27 mar 1926.

243 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra, 1/100, matita su copia eliografica, 508x678 mm. Timbro rettangolare esente da bollo a inchiostro blu. Nel verso annotazione a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del telaio strutturale del primo piano, 1/100, penna rossa su copia eliografica, 435x593 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del primo piano, 1/100, matita e pastello blu su copia eliografica, 526x657 mm. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del primo piano, 1/100, matita su copia eliografica, 507x680 mm. Timbro rettangolare esente da bollo a inchiostro blu. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del telaio strutturale del secondo piano, 1/100, penna rossa su copia eliografica, 496x585 mm, s.d.; indicazioni progettuali, destinazione degli ambienti. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto principale, 1/100, matita su carta da lucido, 373x539 mm, datato luglio 1925, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, annotazioni a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , sezione longitudinale, 1/100, matita su carta, 381x544 mm, quotato, datato luglio 1925, firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, schizzi al margine inferiore destro a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , sezione della sala degli sportelli e particolare del pilastro, 1/50, matita su carta, 383x544 mm, datato luglio 1925, firmato E. Basile; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto principale, 1/100, copia eliografica, 496x723 mm, s.d., firma Ernesto Basile,architetto, sigla E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Nel verso: annotazione a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto principale, 1/100, copia eliografica, 501x728 mm, s.d., firma Ernesto Basile, architetto, sigla E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto principale, 1/50, copia eliografica, 703x997 mm, data 1925, firma Ernesto Basile, architetto, sigla E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Nel verso: annotazione a matita e pastello verde. Timbro Eliotecnica Lodato, Palermo. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto principale, 1/50, matita su copia eliografica, 641x1023 mm, s.d., sigla E. B. Timbro rettangolare esente da bollo a inchiostro blu. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, , Messina, alzato del prospetto laterale sulla via dei Verdi, 1/100, matita e china su carta da lucido, 305x384 mm, s.d., siglato E.B.; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola a matita e china su fascetta di carta da lucido, 47x179 mm, incollata in basso a destra. Incollato su controfondo di cartoncino, 1092x708 mm, con i disegni nn. ADP1388, ADP1435, ADP1549, ADP1705. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto laterale destro, 1/100, copia eliografica, 443x632 mm, s.d., firma Ernesto Basile, architetto, sigla E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato del prospetto laterale destro, 1/100, copia eliografica, 443x636 mm, s.d., firma Ernesto Basile, architetto, sigla E.B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta del piano terra, 1/50, copia eliografica, 998x1109, quotato, data 15-VIII-1926, firma Ernesto Basile, architetto; annotazioni, indicazioni progettuali, denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche, intitolazione del disegno, orientamento. Tavola contrassegnata dal numero XXI. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , sezione longitudinale, 1/50, matita su carta, 538x758 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , sezione longitudinale, 1/50, matita su copia eliografica, 598x898 mm, quotato, s.d., firma Ernesto Basile, architetto; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , particolari in alzato e sezione del portale d ingresso, 1/10, copia eliografica, 896x724 mm, quotato, data 1926, firma Ernesto Basile, architetto; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni. Tavola contrassegnata dal numero XXI. Nel verso: annotazioni, matita e pastello blu. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato dell ingresso principale, 1/20, matita su carta, 542x761 mm, quotato, s.d., firma Ernesto Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, conteggi, intitolazione della tavola. Prove di penna a spirito rossa e blu al margine. Tavola contrassegnata dal numero XXII. Nel verso: annotazione a pastello blu.

244 244 Archivio Disegni-Progetti Schede 2026 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato e profilo del capitello del portone d ingresso, 1/1, matita su carta da schizzi, 413x518 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero XXXIX. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e profili dell attico e degli elementi di coronamento del prospetto, 1/5, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 750x1683 mm, quotato, datato 1928, firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni, indicazioni progettuali, iscrizione, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CXXIV. Filiale della Cassa Centrale di Risparmiocorso Garibaldi, Messina,, , alzato e sezione orizzontale di busto con piedistallo, (1/10), matita su carta, 540x381 mm, s.d., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore destro a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato di apparecchio per l illuminazione esterna, 1/5, matita su carta, 380x552 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato di apparecchio per l illuminazione esterna, 1/5, china su carta da lucido, 370x340 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due scrivanie, 1/10, matita su carta, 537x760 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a matita, pastello blu e marrone, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due scrivanie, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 502x748 mm, quotato, datato 1928, firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero C. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due divani, 1/10, matita su carta, 539x758 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni, pastello marrone e blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e proiezioni orizzontali di due divani, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 502x748 mm, quotato, datato 1928, firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e proiezioni orizzontali di due tavoli, 1/10, matita su carta, 540x760 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a matita e pastello marrone, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due tavoli, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 498x747 mm, quotato, datato 1928, firmato E. Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due tavoli e di un mobile portacarte, 1/10, matita su carta, 541x763 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a pastello blu e marrone, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due tavoli e di un mobile portacarte, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 496x749 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CIII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due tavoli, 1/10, matita su carta, 539x759 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a pastello marrone e blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due tavoli, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 499x749 mm, quotato, datato 1928, firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CIV. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due armadi, 1/10, matita su carta, 538x759 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a matita e pastello marrone e blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di due armadi, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 498x750 mm, quotato, datato 1928, firmato E. Basile arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CV. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di un mobile per registri e di un armadio per bollettari, 1/10, matita su carta, 538x760 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto,, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta e alzati di un mobile per registri e di un armadio per bollettari, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 503x749 mm, quotato, datato 1928, firmato E. Basile, arch.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CVI. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta e alzati di un leggìo e di un sedile, 1/10, matita su carta vergata, 540x762 mm, quotato, s.d., firmato E. Basile; annotazioni a matita e pastello marrone e blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita.

245 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di un leggio e di un sedile, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 498x750 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CVII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di un armadio e un attaccapanni-portaombrelli, 1/10, matita su carta vergata, 540x759 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di un armadio e un attaccapanni-portaombrelli, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 499x750 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CVIII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , pianta e alzati del fronte e del fianco di un etagère e un sedile-specchiera, 1/10, matita su carta vergata, 539x759 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, matita e pastello marrone, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di un etagère e di un sedile-specchiera, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 501x750 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CIX. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati degli sportelli del pegno, 1/10, matita su carta, 534x762 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , fronte e sezione degli sportelli del pegno, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 499x734 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contraddistinta dal numero CX. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di banchi senza sportelli, 1/10, matita su carta, 537x760 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni a matita e pastello marrone, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni orizzontali di banchi senza sportelli, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 498x735 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CXI. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato di banco con sportelli, alzati, proiezione orizzontale, 1/10, e schizzo assonometrico di poltroncina, matita su carta, 535x762 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni a pastello marrone, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzato di banco con sportelli, alzato e proiezione orizzontale di poltroncina, alzati di sedia, 1/10, matita e china su carta da lucido, 498x750 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero CXII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni di banchi, 1/10, matita su carta, 537x760 mm, s.d., quotato; annotazioni a matita e pastello marrone, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero CXXXVII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, , corso Garibaldi, Messina, alzati e sezioni di banchi, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 543x748 mm, s.d., firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni a china e inchiostro rosso, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero CXXXVII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e sezioni degli sportelli per il pegno, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 523x750 mm, s.d., siglato E. B., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero CXXXVIII. Filiale della Cassa Centrale di Risparmio, corso Garibaldi, Messina, , alzati e proiezioni orizzontali di maniglie, 1/1, matita su carta, 539x760 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n.inv E. Basile, Mobili per il cavaliere Favara, Monza (Mi), E. B E. B E. B E. B. Mobili per il cavaliere Favara, Monza (Mi), 1925, alzati di paravento e divanetto, 1/10, matita su carta vergata, 380x546 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Mobili per il cavaliere Favara, Monza (Mi), 1925, alzati di credenza e sedia con proiezione orizzontale, 1/10, matita su carta vergata, 379x545 mm, s.d., firmato E. Basile; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni a matita. Mobili per il cavaliere Favara, Monza (Mi), 1925, alzati e proiezione orizzontale di sedie, 1/10, matita su carta vergata, 380x544 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto a matita. Mobili per il cavaliere Favara, Monza (Mi), 1925, alzato di sedia, 1/10, matita su carta da lucido, 291x388 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato.

246 246 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, registro parietale, (1925 ca.) 2065 E. B. registro parietale, (1925 ca.), alzato, (1/25), china su carta da lucido, 267x560 mm, incollato su controfondo di cartoncino, 387x539 mm,s.d., siglato E. B., s.t E. Basile, Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, studio della disposizione planimetrica e dell alzato parziale, matita su carta, 303x210 mm, s.d., s.t.; annotazioni, indicazioni progettuali, schizzo di ponte al margine inferiore a matita. Nel verso: schizzi di lampade per esterni, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, planimetria generale, 1/100, matita, china, inchiostro rosso su carta da scenografia, 550x1051 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto, indicazioni toponomastiche a matita e china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, alzato, 1/100, copia eliografica, 494x742 mm, s.d., firma E. Basile; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola. Nel verso: timbro Eliotecnica Lodato, Palermo. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, alzato, 1/100, copia eliografica, 494x745 mm, s.d., firma E. Basile; denominazione del progetto e nome dell autore, intitolazione della tavola. Nel verso: timbro dell eliotecnica Lodato, Palermo. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, prospettiva, matita su carta, 494x735 mm, s.d., s.t.; Nel verso: annotazione a matita e pastello blu. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, alzato, 1/100, matita su carta vergata, 541x760 mm, datato giugno 1926, firmato Ernesto Basile; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, prospettiva, copia eliografica, 491x745 mm, s.d., firma Ernesto Basile; denominazione del progetto. Nel verso: timbro Eliotecnica Lodato, Palermo. Nuovo ingresso della villa Umberto, piazza di Porta Pinciana, Roma, 1926, prospettiva, copia eliografica, 491x747 mm, s.d., firma Ernesto Basile; denominazione del progetto. Nel verso: timbro Eliotecnica Lodato, Palermo E. Basile, Studio di fermapersiana, (1926 ca.) 2074 E. B. Studio di fermapersiana, (1926 ca.), schizzo del fianco e dettagli costruttivi, 1/1, matita su carta da lucido, 336x323 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv E. Basile, Sistemazione dell antica fontana di Montecitorio, via della Missione, Roma, E. B E. B E. B E. B E. B. Sistemazione dell antica fontana di Montecitorio, via della Missione, Roma, 1927, pianta e alzato, 1/100, china su carta da scenografia, 851x1059 mm, datato 5 e 6 sett. 1927, 1927, firmato E. Basile architetto, Ernesto Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Sistemazione dell antica fontana di Montecitorio, via della Missione, Roma, 1927, pianta, 1/100, matita e china su carta da lucido, 344x694 mm, datato 1927, siglato E.B., firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Incollato su controfondo di cartoncino, 949x716 mm, con il disegno n. ADP2078. Sistemazione dell antica fontana di Montecitorio, via della Missione, Roma, 1927, pianta, 1/100, copia eliografica, 583x630 mm, data 1927, firma Ernesto Basile, architetto; annotazioni, matita, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, intitolazione della tavola. Nel verso: Timbro dell eliografia Lodato, Palermo. Sistemazione dell antica fontana di Montecitorio, via della Missione, Roma, 1927, alzato del prospetto, 1/100, china su carta da lucido, 580x694 mm, datato 1927, siglato E.B., firmato Ernesto Basile, architetto; denominazione del progetto, matita e china. Incollato su controfondo di cartoncino, 949x716 mm, con il disegno n. ADP2076. Sistemazione dell antica fontana di Montecitorio, via della Missione, Roma, 1927, alzato, 1/100, acquerello su copia eliografica, 530x704 mm E. Basile, Grata per la tomba di francesco Crispi nella chiesa di S. Domenico, Palermo, E. B E. B. Grata per la tomba di francesco Crispi nella chiesa di S. Domenico, Palermo, 1927, alzati e sezione, 1/10, matita su carta vergata, 546x758 mm, datato 19 agosto 1927, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, schizzi al margine superiore destro a matita. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu. Grata per la tomba di francesco Crispi nella chiesa di S. Domenico, Palermo, 1927, alzati e sezione, 1/10, matita e china su carta da lucido, 532x745 mm, datato 1927, firmato E. Basile, arch.; denominazione del progetto, matita e china, indicazioni progettuali a china.

247 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B. Grata per la tomba di francesco Crispi nella chiesa di S. Domenico, Palermo, 1927, alzati e sezione, 1/10, copia eliografica, 496x738 mm. Grata per la tomba di francesco Crispi nella chiesa di S. Domenico, Palermo, 1927, alzati e sezione, 1/10, numeri a matita e pastello blu su copia eliografica, 498x736 mm E. Basile, Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte e pianta alla quota del tavoliere, s.m. e s.g. 1/120, matita su carta vergata, 534x759 mm, datato 30 novembre 1928, firmato E. Basile, s.t.; intitolazione dei disegni a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta, s.g. 1/120, matita e china su carta da lucido, 449x399 mm, s.d., siglato E. B, s.t.; annotazioni a china, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, s.g. 1/120, matita e china su carta da lucido, 499x399 mm, s.d., siglato E. B, s.t.; annotazioni a china, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fianco, s.m. 1/120, matita su carta vergata, 540x383 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; annotazioni, intitolazione del disegno a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fianco, s.m. 1/120, china su carta trasparente, 499x398 mm, s.d., siglato E. B. s.t.; annotazioni, china, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezione mediana, s.g. 1/120, matita e china su carta da lucido, 444x392 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; annotazioni a china, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , prospettiva, matita su carta vergata, 538x758 mm, datato 1 dicembre 1928, firmato E. Basile, s.t.; costruzione geometrica a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , prospettiva, matita e china su carta da lucido, 448x400 mm, datato 1928, firmato E. Basile, arch., s.t.; annotazioni a china, intitolazione del disegno a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/100, matita su carta vergata, 534x384 mm, datato 17-III-1929, siglato E. B., s.t.; annotazioni, schizzi al margine inferiore a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/100, matita su carta vergata, 537x386 mm, datato 8-III-1929, s.t.; annotazioni, conteggi a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/100, matita su carta da schizzi, 538x276 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/100, matita su carta vergata, 539x762 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; annotazioni, conteggi, schizzi al margine a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , prospettiva, china su carta vergata, 536x758 mm, datato 1929, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Tavola contrassegnata dal numero VI. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , prospettiva, matita e china su carta da lucido, 551x438 mm, datato 1929, firmato Ernesto Basile, arch.; annotazione a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VI. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , prospettiva, copia eliografica, 551x442 mm. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , planimetria generale, 1/100, matita e inchiostro rosso su carta da scenografia, 1129x1907 mm, datato 1929, firmato E. Basile architetto, s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, quote a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , planimetria generale, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1100x726 mm, datato 1929, firmato E. Basile; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche a matita e china, quote a inchiostro rosso. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , planimetria generale, 1/100, copia eliografica, 1004x772 mm. Nel verso: annotazioni a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta alla quota della lanterna, alzati della lanterna, 1/100, matita su carta da scenografia, 820x1203 mm, datato 8-IV-1929, firmato E. Basile; conteggio, denominazione del progetto, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, indicazioni toponomastiche, quote a matita. Tavola contrassegnata dal numero III. Nel verso: annotazioni a matita e pastello blu e rosso.

248 248 Archivio Disegni-Progetti Schede 2103 E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fianco, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 548x1130 mm, s.d., siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni toponomastiche a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/100, matita su carta vergata, 543x760 mm, datato 11-aprile-1929, firmato E. Basile, arch., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , studio del fronte, 1/100, matita su carta da lucido, 537x752 mm, datato 1929, firmato E. Basile architetto, s.t. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/100, matita e china su carta da lucido, 552x737 mm, datato 1929, siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero II. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , studio della sezione longitudinale e schema in pianta della scala interna, (1/100), matita su carta da lucido, 534x752 mm, s.d., s.t., quotato. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezione longitudinale, 1/100, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 548x717 mm, s.d., siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero IV. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezioni icnografiche, alzato parziale e sezione parziale dell obelisco, 1/25, matita su carta vergata, 758x539 mm, datato 1929, firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Tavola contrassegnata dal numero V. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezioni icnografiche, alzato e sezioni parziali dell obelisco, 1/25, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 741x547 mm, s.d., siglato E. B., quotato; annotazioni a inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero V. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , capitello, alzato della stele di sinistra e stemma della stele di destra, 1/10, matita su carta vergata, 538x380 mm, datato 1929-VIII, firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezioni orizzontali dell obelisco alla quota della base e della lanterna, alzato del fronte, 1/50, matita su carta da scenografia, 930x1158 mm, datato 13 ottobre 1929 VII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, studio di sezione della scalea al margine inferiore destro a matita. Tavola contrassegnata dai numeri VII, VIII, IX. Nel verso: annotazioni a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/50, matita e china su carta da lucido, 744x896 mm, datato 1929, siglato E. B.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fronte, 1/50, matita e inchiostro blu su copia eliografica, 739x898 mm. Nel verso: annotazioni a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta dell obelisco alla quota della base delle paraste doriche e pianta parziale alla quota del collarino, alzato del fronte principale e sezione longitudinale del terzo livello dell obelisco, 1/10, matita su carta da scenografia, 1235x1800 mm, datato 1929, firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta dell obelisco alla quota della targa, alzati parziali del fronte e del retro, 1/10, matita su carta da scenografia, 1231x1800 mm, datato 1929, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta alla quota della lanterna e pianta della copertura, sezione-prospetto longitudinale della lanterna, alzato di un oculo, 1/10, matita su carta da scenografia, 1234x1801 mm, datato dicembre 1929, firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: conteggi a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta dell obelisco alla quota della targa, alzati parziali del fronte e del retro, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1132x1325 mm, datato 1930-VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, china, inchiostro rosso e pastello blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero XIX. Nel verso: annotazione a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , piante dell obelisco alla quota della base, del terzo e del quarto livello, sezione longitudinale, 1/50, matita su carta da scenografia, 1246x972 mm, datato 12-I-1930, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Tavola contrassegnata dal numero X. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso.

249 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , piante dell obelisco alla quota della base, del terzo e del quarto livello, sezione longitudinale, 1/50, matita, china e inchiostro rosso su carta lucida, 869x740 mm, datato 1930, firmato Ernesto Basile, arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , piante dell obelisco alla quota della base, del terzo e del quarto livello, sezione longitudinale, 1/50, copia eliografica, 794x747 mm. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta delle fondazioni, 1/25, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 736x715 mm, datato 1930, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali, legenda a matita e china. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , piante sovrapposte alla quota della base e della lanterna, alzato parziale del fronte principale dell obelisco, 1/10, matita e inchiostro rosso su carta da scenografia, 1235x1801 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dai numeri XIV e XV. Nel verso: annotazione a matita e pastello blu. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato parziale del fronte dell obelisco, 1/10, matita, pastello blu, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1194x737 mm, datato 1930-VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, pastello blu e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XV. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta dell obelisco alla quota della base, 1/10, matita, pastello blu, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1161x1041 mm, datato 1930-VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, pastello blu e china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XIV. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta del terzo livello dell obelisco alla quota della base delle paraste doriche e pianta parziale alla quota del collarino, alzato del fronte del terzo livello dell obelisco, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1113x1000 mm, datato 1930 VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero XX. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta e alzato parziale del fronte principale della tribuna, 1/10, matita su carta da scenografia, 1236x1801 mm, datato 5 gennaio 1930, firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta e alzato parziale del fronte della tribuna, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1150x1304 mm, datato 1930, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XIII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato del fianco destro del podio e della tribuna, profilo della scalea laterale, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 729x1663 mm, datato 7-I-1930 VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , alzato parziale del fronte posteriore della base, 1/10, matita, pastello blu, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 583x710 mm, datato 1930-VIII, firmato E. Basile, arch., quotato; annotazioni a pastello blu, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a china. Nel verso: annotazione a matita. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta del capitello, alzati del fronte, dei fianchi e del retro delle steli, 1/10, matita su carta vergata, 540x759 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita. Tavola contrassegnata dal numero XVIII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta del capitello, alzati del fronte, dei fianchi e del retro delle steli, 1/10, matita, pastello blu e china su carta da lucido, 557x705 mm, datato 1930-VIII, firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni a pastello blu, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XVIII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta della copertura, alzato di un oculo della lanterna, 1/10, matita, pastello blu, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 902x1106 mm, datato 1930, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a matita, pastello blu, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china, indicazioni progettuali a china. Tavola contrassegnata dal numero XXIII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , pianta alla quota della lanterna e sezione-prospetto longitudinale della lanterna, 1/10, matita, pastello blu, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 901x1138 mm, datato 1930 VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a pastello blu, china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XXII.

250 250 Archivio Disegni-Progetti Schede 2135 E. B E. B. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezione longitudinale parziale della base dell obelisco, 1/10, matita, pastello blu, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 850x722 mm, datato 1930-VIII, firmato Ernesto Basile, arch.tto, quotato; annotazioni a china, pastello blu e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal numero XVII. Monumento ai Caduti, piazza G. Garibaldi tra le vie Filippo Juvara, viale Duca d Aosta, via di Circonvallazione, Messina, , sezione longitudinale del terzo livello dell obelisco, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1182x732 mm, datato VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni a china e inchiostro rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero XXI. Nel verso: annotazione a matita E. Basile, Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, alzato del prospetto con sezione orizzontale, (1/50) matita e inchiostro seppia su carta Fabriano, 541x378 mm, s.d., s.t. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , pianta alla quota del coro, (1/100), matita su carta vergata, 545x760mm, s.d., s.t., quotato; conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazioni a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , pianta della zona presbiteriale, 1/50, sezione parziale, 1/100, matita su carta vergata, 543x763 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzi di studio del raccordo della cupola al margine destro a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , pianta parziale del tamburo della cupola, alzato parziale della cupola, 1/20, matita su carta vergata, 760x545 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , studi in pianta e alzato della lanterna della cupola, 1/20, matita su carta vergata, 545x764 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , sezione icnografica e alzato parziale della zona basamentale del prospetto principale e della scalinata di accesso, 1/20, dettaglio di gradino, 1/1, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 556x978 mm, s.d., firmato E. Basile architetto, quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali, quota a matita. Nel verso: modanature della zona basamentale del prospetto principale, (1/1), s.d., quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali, intitolazione della tavola. Tavola contrassegnata dal n. XLV. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , alzato del coronamento dei contrafforti del prospetto principale, 1/5, matita su carta vergata, 381x540 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzi ai margini a matita. Nel verso: studio della lapide per Gioacchino Di Marzo, (1/5), s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, iscrizioni a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , studio dell alzato del portone di ingresso, (1/70), matita su carta a mano, 554x766 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzi al margine superiore destro a matita. Nel verso: alzato e sezione della lunetta dell ingresso, (1/10), matita e china, s.d.; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , mosaici del prospetto, 1/10, matita, china e inchiostro rosso su carta a mano, 552x765 mm, datato ottobre 1930, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, conteggi a matita, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita, china e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal n. LXXXIX. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , sviluppo orizzontale del rivestimento ceramico delle vele della cupola, 1/20, matita, china, inchiostro rosso, verde e giallo su carta vergata, 378x261 mm, s.d., firmato E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e inchiostro nero, schizzi degli embrici al margine inferiore a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , pianta, alzato e sezione della mensola posta sotto la statua della santa, 1/2, sezione icnografica parziale, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta da scenografia, 732x1329 mm, s.d., firmato E. Basile, arch.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita, indicazioni progettuali a matita e inchiostro rosso. Tavola contrassegnata dal n. LXXXII. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , sezione sulla navata con proiezione dell orditura principale della copertura, 1/10, matita e inchiostro rosso su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 607x996 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni a matita. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , alzato di un modulo della rosta del portone, (1/1), matita su carta a mano, 552x762 mm, datato 1931 IX, firmato, E. Basile, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali, schizzo al margine superiore destro a matita. Tavola contrassegnata dal n. CII. Chiesa votiva di S. Rosalia, via Marchese Ugo, Palermo, , studio in pianta e in sezione dell ossatura in cemento armato della cupola, 1/50, sezione longitudinale e trasversale delle travi maestre, (1/5), matita su copia eliografica, 433x998 mm, s.d.; annotazioni, denominazione del progetto, diagramma delle tensioni, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali.

251 Archivio Disegni-Progetti Schede E. Basile, Studio per un portale, (1928) 2151 E. B. Studio per un portale, (1928), pianta, alzato e sezione, (1/50), matita su carta, 92x885 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni, schizzi al margine inferiore a matita E. Basile, Sistemazione a giardino della piazza di rispetto del Monumento Commemorativo del 27 maggio 1860, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1928 Sistemazione a giardino della piazza di rispetto del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, 1928, planimetria 2152 E. B. generale con sistemazione delle aiuole e delle piante, 1/250 e s.m., matita e inchiostro rosso su carta vergata, 276x536 mm, datato 13- sett.-1928, siglato E. B., s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita E. Basile, Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, 1/100 e s.g., matita su carta vergata, 535x385 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su carta vergata, 540x378 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su carta vergata, 541x381 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t.; annotazioni a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, sezione longitudinale, (1/100), matita su carta vergata, 532x760 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Nel verso: annotazioni a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale e sezione longitudinale, 1/100, matita su carta vergata, 537x761 mm, s.d., s.t.; annotazioni, costruzione geometrica a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su carta da lucido, 580x722 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, sezione longitudinale, (1/100) matita e china su carta da lucido, 580x716 mm, s.d., siglato E.B., s.t. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta delle fondazioni, 1/100, matita su carta vergata, 761x535 mm, s.d., siglato E.B.; annotazione a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta delle fondazioni, s.g. 1/100, matita e china su carta da lucido, 567x443 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero II. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, (1/100), matita su carta vergata, 535x380 mm, s.d., s.t.; annotazioni, conteggi, schizzo al margine destro a matita. Nel verso: conteggi, costruzione geometrica a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, 1/100, matita su carta vergata, 545x385 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Tavola contrassegnata dal numero I. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, (1/100), china su carta da lucido, 715x579 mm, s.d., s.t. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, (1/100), matita, inchiostro rosso ed acquerello su copia eliografica, 710x582 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta parziale alla quota della cappella, alzato di tre arcate, alzato e sezione di una nicchia, 1/50, matita su carta vergata, 532x759 mm, datato I 1928, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, intitolazione dei disegni a matita. Nel verso: conteggi a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota del tamburo, 1/100, matita su carta vergata, 546x380 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita. Tavola contrassegnata dal numero II. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota del tamburo, (1/100), china su carta da lucido, 714x576 mm, s.d., s.t. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzati dell avancorpo del prospetto principale e dimensionamento della colonna, 1/100 e 1/50, matita su carta vergata, 380x690 mm, datato 8-VII-28, siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, (1/100), matita su carta vergata, 540x762 mm, s.d., s.t., quotato; indicazioni progettuali a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

252 252 Archivio Disegni-Progetti Schede 2171 E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, s.g. 1/100, china su carta da lucido, 554x473 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; denominazione del progetto, intitolazione del disegno a china. Tavola contrassegnata dal numero V. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta parziale alla quota della cappella, alzato di tre arcate, alzato e sezione di una nicchia, 1/50, china su carta da lucido, 579x718 mm, s.d., siglato E.B., s.t.; intitolazione della tavola, intitolazione dei disegni a matita e china. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta parziale alla quota della cappella, alzato di tre arcate, alzato e sezione di una nicchia, s.g. 24 mm per metro, china su carta da lucido, 556x707 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; annotazioni a china, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero IX. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, sezione longitudinale parziale e alzato della porta d ingresso, 1/50, matita su carta vergata, 540x759 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, sezione longitudinale parziale e alzato della porta d ingresso, s.g. 25 mm per metro, china su carta da lucido, 555x718 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E. B; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VIII. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, matita su carta da scenografia, 916x628 mm, datato 8/I/1928, firmato E. Basile, s.t. Nel verso: annotazione a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, matita e carboncino su carta da lucido, 870x744 mm, s.d., s.t. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, copia eliografica, 891x748 mm, s.d., s.t. Nel verso: annotazione a matita e pastello blu. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, china su carta da lucido, 857x670 mm, datato 1928, siglato E.B., s.t E.B. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, copia eliografica, 853x668 mm E.B. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, copia eliografica, 852x657 mm E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B E.B. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, planimetria generale, (1/100), matita su carta da scenografia, 542x1080 mm, s.d., firmato E. Basile arch., s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, sezione longitudinale, s.g. (11 mm per metro), matita su carta vergata, 537x759 mm, s.d., s.t.; conteggi, intitolazione del disegno, costruzione geometrica, schizzo al margine sinistro a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, sezione longitudinale, s.g. (12 mm per metro), china su carta da lucido, 550x850 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VII. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, 1/50 s.g. e s.m. (22 mm per metro), matita su carta vergata, 764x540 mm, datato luglio 1928, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota della cappella, s.g. (24 mm per metro), china su carta da lucido, 849x554 mm, s.d., firmato E. Basile, architetto, siglato E. B., s.t.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero III. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota del tamburo, (24 mm per metro), matita su carta vergata, 764x541 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta alla quota del tamburo, (24 mm per metro), china su carta da lucido, 848x555 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero IV. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, 1/50 e s.m. (22 mm per metro), matita su carta vergata, 761x536 mm, datato luglio 1928, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione del disegno, indicazioni progettuali a matita. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, alzato del prospetto principale, s.g. (24 mm per metro), china su carta da lucido, 869x557 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero VI. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, matita su carta, 749x560 mm, datato 1928, siglato E. B., s.t. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, prospettiva, china su carta da lucido, 565x457 mm, datato 1928, firmato Ernesto Basile, Arch.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita e china. Tavola contrassegnata dal numero I. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv

253 Archivio Disegni-Progetti Schede E.B E.B E.B. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta parziale, alzato e profilo del capitello, del pulvino e della base della colonna dell avancorpo, (1/5), matita su carta vergata, 757x539 mm, s.d., siglato E. B.; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dal numero X. Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, pianta parziale, alzato e profilo del capitello, del pulvino e della base di colonna dell avancorpo, 1/5, matita su carta da lucido, 677x400 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, siglato E.B.; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Tavola contrassegnata dal numero X. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Monumento Commemorativo ai Caduti siciliani, parco della Favorita, Palermo, 1928, bozzetto dell iscrizione sul timpano dell avancorpo, (1/1), matita su carta da scenografia, 475x641 mm, s.d., s.t.; indicazioni progettuali a matita. Nel verso: annotazioni a pastello verde E. Basile, Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato di un setore con sezione orizzontale del pilone di testata, 1/100, matita su carta vergata, 540x755 mm, datato 2 febbraio 1930 VIII, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , planimetria generale, 1/200, matita su carta vergata, 547x760 mm, datato 3 febbraio 1930 VIII, firmato E. Basile, s.t.; annotazioni, conteggi, indicazioni toponomastiche, indicazioni progettuali a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , studio in prospettiva, matita su carta da scenografia, 475x651 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , planimetria generale, 1/200, matita su carta a mano, 532x762 mm, s.d., firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni toponomastiche a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato parziale di un settore, 1/100, matita su carta vergata, 540x760 mm, s.d., s.t. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , studio in alzato per i piloni di testata, (1/50), matita su carta vergata, 543x367 mm, s.d., s.t. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato e sezione orizzontale di uno dei piloni di testata con due campate di un settore, 1/50 e s.g., matita su carta vergata, 544x394 mm, datato 4-II-1930, siglato E.B. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato di un settore, 1/50, matita su carta vergata, 537x757 mm, datato 29 luglio 1930 VIII, firmato E. Basile, architetto; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato e sezione orizzontale delle campate con passaggi pedonali, 1/25, matita su carta vergata, 358x758 mm, datato luglio 1930 VIII, firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, conteggi, intitolazione della tavola, schizzi al margine a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , targa commemorativa, 1/20, matita su carta vergata, 536x378 mm, datato 18 agosto VIII, firmato E. Basile, arch., quotato; intitolazione della tavola, studio di decorazione al margine destro a matita. Nel verso: annotazioni a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , targa commemorativa in bronzo, alzato parziale del quadrante superiore, profili della cornice e della trabeazione, alzato di stemma con fascio littorio, 1/2, profilo della trabeazione, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta da spolvero, 1071x1572 mm, datato 3 settembre VIII, firmato E. Basile, architetto, quotato; indicazioni progettuali, intitolazione della tavola a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato e profilo dello stemma col fascio littorio, 1/10, matita su carta a mano, 380x552 mm, datato 17-ottobre 1930 VIII, firmato E. Basile, s.t.; schema geometrico a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzati e sezione orizzontale del pilone, di una campata tipo e di una campata con ingresso pedonale, 1/10, matita su carta da spolvero, 955x1305 mm, datato ottobre 1930 VIII-IX, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , prospettiva del pilone di testata con una campata, matita su carta vergata, 540x757 mm, s.d., siglato E. B., s.t.; Nel verso: alzato della inferriata di una campata, (1/25), matita, s.d., s.t. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato e sezione orizzontale di un pilone di testata con tre campate tra cui quella con il passaggio pedonale, 1/25 e s.g., matita su carta vergata, 538x761 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi a matita. Recinzione della piazza del Monumento ai Caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato di un settore, 1/50, matita su carta vergata, 540x761 mm, s.d., s.t.; annotazioni a matita E. Basile, Lapide commemorativa per Gioacchino Di Marzo dentro la chiesa di San Domenico, piazza San Domenico, Palermo, E. B. Lapide commemorativa per Gioacchino Di Marzo dentro la chiesa di San Domenico, piazza San Domenico, Palermo, 1929, alzato, [1/5], e particolare dell angolo con sezione icnografica passante sulla borchia in bronzo, prima parte dell iscrizione in lettere capitali, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta da scenografia, 619x1800 mm, datato 29 agosto 1929 VII, firmato E. Basile, s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso.

254 254 Archivio Disegni-Progetti Schede 2213 E. B. Lapide commemorativa per Gioacchino Di Marzo dentro la chiesa di San Domenico, piazza San Domenico, Palermo, 1929, seconda parte dell iscrizione in lettere capitali, [1/1], matita su carta da scenografia, 628x1800 mm, firmato E. Basile, s.d., s.t., quotato. Nel verso; iscrizioni a matita E. Basile, Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , alzato, 1/25, e particolare dell archivolto con sezione del balcone, 1/10, del portale di ingresso, matita su carta, 554x765 mm, s.d., quotato; conteggi, denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , particolare dell archivolto del portale di ingresso, 1/10, matita su carta, 540x760 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, schizzi al margine a matita Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , sezione orizzontale, alzato e profilo del portone di ingresso, 1/1, 1/10, matita su carta da spolvero, 986x1640 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali. Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , sezione orizzontale e alzato del portone di ingresso e alzato del vetro sopraluce, 1/10, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 750x602 mm, datato 1930/VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, indicazioni progettuali. Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , alzato, sezioni e particolari del portone di ingresso, 1/1, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1080x1393 mm, datato 1930/VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, indicazioni progettuali. Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , alzato parziale della rosta del portale con particolari costruttivi, 1/1, matita su carta da spolvero, 1030x1163 mm, s.d., firmato E. Basile architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali. Completamento del Palazzo Municipale di Licata (Ag), , alzato parziale della rosta del portale con particolari costruttivi, 1/1, china e inchiostro rosso su carta da lucido, 1090x1325 mm, datato 1930-VIII, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali E. Basile, Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , studio in pianta e alzati dell altare per la cappella, 1/20, matita su carta, 275x395 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, indicazioni progettuali a matita. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , pianta alla quota del tabernacolo e alzato dell altare per la cappella, 1/20, china e matita su carta da lucido, 473x240 mm, datato 1930-VIII, firmato E. Basile, arch.to; denominazione del progetto a matita e china. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , piante alla quota della mensa e del paliotto e alzati dell altare per la cappella, 1/10, matita su carta, 503x715 mm, datato 1930-IX, firmato Ernesto Basile, architetto; conteggi, denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, indicazioni progettuali a matita. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , piante alla quota della mensa e del paliotto e alzati dell altare per la cappella, 1/10, china su carta da schizzi, 538x701 mm, datato 1931-IX, firmato Ernesto Basile, arch., quotato; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola a matita e china, indicazioni progettuali a china. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , piante alla quota della mensa e del paliotto e alzati dell altare per la cappella, 1/10, copia eliografica, 540x701 mm. Nel verso: annotazioni a matita e pastello rosso. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , alzato parziale dello sportello in ferro battuto del tabernacolo, (1/1), matita su carta, 677x415 mm, s.d., s.t.; annotazioni, indicazioni progettuali a matita. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , alzati di panca e piedistallo, alzati e proiezione orizzontale di sedia per i passaggi attorno alla hall al primo piano, 1/10, matita su carta Fabriano, 543x767 mm, s.d., firmato E. Basile ar.; denominazione del progetto, indicazioni progettuali a matita. Arredi e riforma decorativa del palazzo Manganelli, Catania, , alzati di consolle e di étagère per i passaggi attorno alla hall al primo piano,, 1/10, matita su carta vergata, mm. 555 x 776, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: annotazioni a pastello nero E. Basile, Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, E. B E. B E. B E. B. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , planimetria, 1/100, matita su carta vergata, 540x757 mm, s.d., s.t.; annotazioni, conteggi a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato, con due soluzioni per le ali dell esedra, 1/100, matita su carta, 552x764 mm, datato 26-XII-1930 IX, siglato E.B., s.t. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato del fornice centrale, con due soluzioni per le campate laterali, 1/50 e s.m., matita su carta vergata, 538x756 mm, s.d., st. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato del fornice centrale con due campate, 1/50, matita su carta vergata, 540x758 mm, s.d., s.t.; iscrizione a matita.

255 Archivio Disegni-Progetti Schede E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B E. B. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , planimetria e alzato, studio in alzato di edicola, 1/200, matita su carta vergata, 537x760 mm, s.d., siglato E.B.; conteggi, denominazione del progetto, orientamento a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzati e sezioni orizzontali delle campate terminali con piloni, 1/50, s.g., s.m., matita su carta vergata, 537x760 mm, s.d., siglato E.B., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato e sezioni del pilone e della campata terminali, studio per la base della colonna, [1/10], matita su carta da spolvero, 1114x670 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato di due campate terminali, 1/50, matita su carta, 552x764 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi, schizzi ai margini sinistro, destro e inferiore a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato del fronte esterno, 1/100, matita su carta, 553x763 mm, s.d., s.t., siglato E.B. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato laterale del pilone occidentale, [1/10], matita e inchiostro rosso su carta da spolvero, 1287x390 mm, s.d., s.t., quotato; conteggi a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato della campata terminale e sezioni orizzontali del pilone e della trabeazione, [1/10], matita su carta da spolvero, 1143x662 mm, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali a matita. Tavola contrassegnata dalla lettera C. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , costruzione dell entasi delle colonne dell ordine maggiore, ordinate 1/10, ascisse 1/1, e profilo del capitello, [1/1], matita su carta da spolvero, 666x1000 mm, datato 1931-IX, siglato E.B., quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , costruzione dell entasi delle colonne dell ordine minore, ordinate 1/10, ascisse 1/1, profilo delle modanature della base e della fascia del fusto delle colonne dell ordine minore, 1/1, matita e inchiostro rosso su carta da spolvero, 663x1000 mm, datato 1931-IX, firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Nel verso: annotazioni a pastello blu. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato, 1/2, sezione orizzontale alla quota dell abaco con profilo, 1/1, del capitello delle colonne dei piloni, matita su carta da spolvero, 452x1080 mm, datato 1931-IX, firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato e profilo del medaglione delle colonne dell ordine minore, 1/2, profili della trabeazione e alzato dei dentelli della cornice, 1/1, matita su carta da spolvero, 1033x888 mm, s.d., firmato E. Basile arch., quotato; annotazioni, indicazioni progettuali, schizzo al margine inferiore sinistro a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , profilo della cornice di coronamento dei piloni, 1/1, matita su carta Von Willer & Co Romagnano Sesia, 675x478 mm, s.d., quotato; denominazione del progetto, intitolazione della tavola a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzato del pinnacolo a coronamento dell ordine delle colonne minori, profili delle modanature, 1/1, matita, carboncino e pastello rosso su carta da schizzi, 1017x695 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, matita e pastello rosso, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , profili delle trabeazioni dell ordine delle colonne minori e del pilone di testata, della fascia del fusto delle colonne, 1/1, della trabeazione dell ordine delle colonne minori in corrispondenza dello stemma, 1/2, matita e carboncino su carta da schizzi, 1360x1102 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, denominazione del progetto,, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e carboncino. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , particolari della modanatura del coronamento dei piloni, 1/1, matita e carboncino su carta da spolvero, 950x1060 mm, datato 26-agosto.1931-IX, quotato; annotazioni, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e carboncino. Sistemazione dell emiciclo del Monumento ai caduti, piazza Vittorio Veneto, Palermo, , alzati e profili delle modanature dei pinnacoli a coronamento del pilone di testata, 1/1, matita e carboncino su carta da schizzi, 1100x1230 mm, s.d., firmato Ernesto Basile, architetto, quotato; annotazioni, intitolazione dei disegni a carboncino, denominazione del progetto, intitolazione della tavola, indicazioni progettuali a matita e carboncino E. Basile, Rilievo della proprietà Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, E. B E. B. Rilievo della proprietà Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1931, planimetria generale, 1/200, matita su carta Fabriano, 774x545 mm, datato 9 dicembre 1931-X, siglato E.B.; annotazioni, conteggi, denominazione del progetto, destinazione dei corpi di fabbrica, indicazioni toponomastiche, orientamento a matita. Bollo tondo a inchiostro blu, n. inv Nel verso: annotazione a matita. Rilievo della proprietà Di Stefano già Favaloro, piazza Virgilio, Palermo, 1931, planimetria generale, 1/200, matita e china su carta da lucido, 542x512 mm, s.d.; denominazione del progetto, destinazione dei corpi di fabbrica, indicazioni toponomastiche a matita e china, orientamento a china.

256 256 Archivio Disegni-Progetti Schede G.B.F. Basile jr, Sepolcreto dei baroni Greco di Santa Margherita, cimitero dei Cappuccini, Palermo, (1930) G.B.F. B. jr G.B.F. B. jr Sepolcreto dei baroni Greco di Santa Margherita, cimitero dei Cappuccini, Palermo, (1930), sezione della lastra tombale e studio degli interassi dei pilastri per l inferriata, inchiostro seppia su carta da lettera, 314x423 mm, s.d., quotato; annotazioni, conteggi, indicazioni progettuali, schizzi di rilievo al margine superiore (planimetria del lotto, pianta del piano della cappella, pianta della cripta, sezione e assonometria del loculo) a matita e inchiostro seppia. Sepolcreto dei baroni Greco di Santa Margherita, cimitero dei Cappuccini, Palermo, (1930), alzato e dettaglio del cancello principale e particolare della cerniera, alzato parziale dell inferriata, 1/20, matita su carta da lettera, 313x210 mm, s.d., s.t.; conteggi a matita. Nel verso: studio in alzato dell inferriata, matita, s.d., s.t., conteggi a matita G.B.F. Basile jr, Cappella gentilizia del marchese De Cordova della Giostra, cimitero dei Cappuccini, Palermo, G.B.F. B. jr G.B.F. B. jr G.B.F. B. jr G.B.F. B. jr Cappella gentilizia del marchese De Cordova della Giostra, cimitero dei Cappuccini, Palermo, 1930, planimetria del lotto e ingombro dei loculi, matita su carta da lettere, 313x210 mm, s.d., s.t., quotato; annotazione a pastello rosso, conteggi, schizzo in pianta dell inferriata del Sepolcreto dei baroni di Santa Margherita al margine inferiore. Nel verso: schizzo di planimetria, studio in pianta della cripta, matita, s.d., s.t., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Cappella gentilizia del marchese De Cordova della Giostra, cimitero dei Cappuccini, Palermo, 1930, schizzo in pianta della cripta, matita su carta da lettere, 312x212 mm, s.d., s.t., quotato; annotazione a matita e pastello rosso, conteggi, costruzione geometrica al margine inferiore a matita. Nel verso: schizzo della pianta della cripta, matita, s.d., s.t. Cappella gentilizia del marchese De Cordova della Giostra, cimitero dei Cappuccini, Palermo, 1930, studi in pianta della cripta e del piano terra, 1/20 (ma 1/50), matita e inchiostro rosso su carta filigranata CVR&, 383x268 mm, s.d., quotato; annotazioni, conteggi a matita. Nel verso: studi in alzato di cappella, dettaglio d angolo in pianta, schema strutturale in assonometria, 1/20, matita, s.d., s.t.; annotazioni, costruzione geometrica a matita. Cappella gentilizia del marchese De Cordova della Giostra, cimitero dei Cappuccini, Palermo, 1930, pianta del piano della cappella, alzato e sezione trasversale, 1/25, copia eliografica, 377x505 mm, data 7 ottobre 1930, firma GBFilippo Basile; denominazione del progetto, intitolazione dei disegni, intitolazione della tavola, indicazione progettuale. Nel verso: annotazione a matita.

257 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 257 ADP 1 ADP 5 ADP 11

258 258 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 20 ADP 23 ADP 32 ADP 31 ADP 33 ADP 34 ADP 35

259 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 259 ADP 36 ADP 37 ADP 38 ADP 39 ADP 40 ADP 41

260 260 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 47 ADP 49 ADP 51 ADP 55 ADP 66 ADP 104

261 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 261 ADP 122 ADP 123 ADP 124 ADP 127

262 262 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 128 ADP 130 ADP 131

263 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 263 ADP

264 264 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 135 ADP 136 ADP 138 ADP 145

265 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 265 ADP 148 ADP 161 ADP 166 ADP 170

266 266 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 194 ADP 195 ADP 204

267 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 267 ADP 216 ADP 217 ADP 222

268 268 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 232 ADP 235 ADP 236

269 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 269 ADP 239 ADP 240 ADP 241 ADP 242 ADP 243

270 270 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 249 ADP 252 ADP 265 ADP 272 ADP 273 ADP 279

271 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 271 ADP 283 ADP 291

272 272 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 292 ADP 294 ADP 301

273 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 273 ADP 308 ADP 313 ADP 315

274 274 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 238 ADP 235 ADP 320

275 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 275 ADP 324 ADP 322 ADP 327 ADP 331

276 276 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 338 ADP 340

277 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 277 ADP 346 ADP 349 ADP 350

278 278 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 352 ADP 356 ADP 361

279 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 279 ADP 318 ADP 330 ADP 244 ADP 365 ADP 385

280 280 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 384 ADP 383 ADP 392 ADP 393 ADP 394 ADP 399 ADP 401

281 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 281 ADP 407 ADP 410 ADP 412

282 282 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 416 ADP 419 ADP 420 ADP 441 ADP 425 ADP 444

283 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 283 ADP 447 ADP 450 ADP 449 ADP 452

284 284 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 453 ADP 457 ADP 466 ADP 471

285 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 285 ADP 472 ADP 473 ADP 474

286 286 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 476 ADP 482 ADP 483 ADP 484 ADP 488 ADP 486

287 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 287 ADP 490 ADP 491 ADP 492 ADP 438 ADP 493

288 288 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 496 ADP 498 ADP 504

289 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 289 ADP 506 ADP 507 ADP 512 ADP 526 ADP 528

290 290 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 533 ADP 538 ADP 545 ADP 542 ADP 546

291 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 291 ADP 547 ADP 548 ADP 549 ADP 550 ADP 551

292 292 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 562 ADP 563 ADP 567 ADP 569 ADP 572 ADP 573

293 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 293 ADP 574 ADP 575 ADP 579 ADP 585 ADP 581 ADP 584 ADP 586

294 294 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 590 ADP 594 ADP 598 ADP 500 ADP 501 ADP 623 ADP 629

295 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 295 ADP 635 ADP 636 ADP 640 ADP ADP 641 ADP 644 ADP 643 ADP 648

296 296 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 649 ADP 650 ADP 651 ADP 653 ADP 658 ADP 660 ADP 661

297 Archivio Disegni-Progetti Illustrazioni 297 ADP 662 ADP 663 ADP 665 ADP 666 ADP 667 ADP 671 ADP 674 ADP 672

298 298 Eliana Mauro, Ettore Sessa ADP 673 ADP 677 ADP 676 ADP 678 ADP 679 ADP 680 ADP 681

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