Distribuzione degli oneri: L esperienza dell UE nel 1997 e le implicazioni per le Regioni
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1 Distribuzione degli oneri: L esperienza dell UE nel 1997 e le implicazioni per le Regioni 18 aprile 2008 Dian Phylipsen, International Manager Climate Change Ecofys Roma
2 Contenuto Chi siamo? Perchè distribuire gli oneri? Modi differenti per distribuire gli oneri EU Burden sharing l esperienza del 1997 Il valore per le Regioni Approccio Processo Aspetti importanti delle trattative Europee
3 The sustainable energy solution provider The sustainable energy knowledge and innovation company The sustainable energy system supplier The sustainable energy project developer The sustainable energy innovation entrepreneur Energy in the Built Environment Energy Strategy The sustainable energy originator Sustainable Power & Fuels Innovation in Energy Systems
4 La missione di Ecofys: A sustainable Energy Supply for Everyone Fondata: 1984 Più di 1000 dipendenti 17 paesi Uffici nel mondo Antilles: Curaçao Belgium: Brussels, Bruges Brazil: Sao Paolo Bulgaria: Sofia Canada: Toronto, Vancouver Chile: Santiago de Chile China; Beijing France: Lyon, Paris, Soissons Germany: Cologne, Nuerenberg, Berlin, Aachen-Heerlen Italy: Turin, Rome Netherlands: Utrecht, Heerlen-Aachen, Goes, Zoetermeer Poland: Poznan, Warsaw Spain: Barcelona, Sevilla, Madrid Switzerland: Zug Turkey: Istanbul UK: London, Sheffield Ukraine: Kiev USA: Sacramento
5 Distribuire gli oneri Ci sono diversi vantaggi Parte delle emissioni avvengono nei settori sotto la responsabilità delle Regioni Obiettivi più vicini agli enti responsabili per l attuazione (implementing entities) Maggiore impegno da parte delle Regioni per ottenere gli obiettivi Modo di raggiungere gli obiettivi potrebbe più adatto per le varie Regioni MA, la domanda importantissima è: Chi contribuisce quanto?
6 Modi differenti per distribuire gli oneri Semplice, usando per esempio: Emissioni uguali pro capite (t GHG/cap) Emissioni uguali pro PIL (t GHG/ ) => Risulti estremi, perciò inaccettabili Raffinato, usando per esempio: Costi marginali di riduzione delle emissioni uguali ( /t GHG) Diminuzioni della ricchezza uguali (% PIL) => Non trasparente, perciò inaccettabile
7 Esempio di Curva di costi marginali di abbattimento (MAC curve)
8 EU Burden Sharing 1997 l esperienza dell UE The Triptych approach (L approccio Trittico)
9 Le trattative sui cambiamenti climatici In preparazione per il Protocollo di Kyoto Nell UE Accordo sulla posizione da tenere nelle trattative internazionali una riduzione del 15% entro il 2010 rispetto al 1990 Domanda: Quanto dovrebbero contribuire i paesi all obiettivo comune? Tre ostacoli principali: Competitività delle industrie internazionali no limite fisso Grandi differenze nel settore elettrico no approccio uniforme Grandi differenze nella qualità della vita spazio per crescere => La conoscenza delle circostanze nazionali degli altri paesi UE e degli impatti sulle loro emissioni era limitata
10 Triptych approach - Tre categorie di emissioni Un approccio in concordanza con gli ostacoli per ogni categoria Settore dell industria con alta intensità energetica operante in mercati internazionalizzati ('heavy industry') Approccio fondato sull efficienza energetica Settore elettrico Approccio su misura ( tailor-made ) Settori nazionali (residenziale, trasporto, istituzionali) Approccio basato sulla convergenza delle emissioni pro-capite
11 Convergenza Domestic sector negli convergence settori nazionali 6 B CO2 emissions per capita EU E B DK D GR E F IRL I LUX NL AU P FIN S UK EU P
12 Approccio settoriale obiettivo nazionale La somma dei diversi settori da l obiettivo nazionale proposto Settori nazionali (residenziale, trasporto servizi) Convergenza delle emissioni pro-capite Industria (intensità energetica alta) Sviluppo BAU con miglioramento dell efficienza energetica Elettricità Sviluppo BAU con minimi per % rinnovabili e CHP, e massimi per % carbone e metano Obiettivo nazionale per le emissioni
13 Triptych approach Nota Bene! Non determina obiettivi settoriali o prescrive misure per ridurre le emissioni Indica solo quale sarebbe il contributo ragionevole di ogni paese ad un obiettivo comune, date le differenze nelle circostanze nazionali Non è un approccio puro di least-cost Combina informazioni sulla struttura economica reale, e su possibilità e costi per ridurre le emissioni reali, con elementi normativi
14 MS I II MS I II B Ruolo dell approccio nelle trattative Workshops con negoziatori di tutti paesi I: Spiegazione delle differenze nelle circostanze nazionali dei paesi Sett 96 II: Presentazione del Triptych approach Gen 97 Proposta della Presidenza richiesto dei partecipanti La Presidenza l ha sviluppata e ha condotto consultazioni bilaterali con i paesi Conclusioni del Consiglio UE Marzo 1997 Posizione UE per le trattative: -15% per i paesi Annex I Obiettivi differenziati per l UE (tra -30% e +40%) 3 gas: CO2, CH4, N2O
15 180 Risultati Triptych del Trittico allowance rispetto compared ai offerti to previous precendenti offers Relative emissions (1990 = 100) B DK D GR E F IRL I LUX NL AU P FIN S UK EU allowance without p&m with ex. p&m with add. p&m
16 Triptych Proposal Council Risultati Outcome Relative emissions (1190 = 100) B DK D GR E F IRL I LUX NL AU P FIN S UK EU
17 Triptych approach allargato Nazionali (CO 2 ) Industria (CO 2 ) Elettricità (CO 2 ) Rifiuti CH 4 e N 2 O CH 4 e N 2 O Agricoltura Foreste Convergenza delle emissioni pro capita Sviluppo BAU con miglioramento dell efficienza energetica Sviluppo BAU con minimi/ massimi per i fonti Stabilizzazion e al 100% Convergenza delle emissioni per capita allo 0% Obiettivi nazionali per ridurre le emissioni
18 Valore dell esperienza UE per le regioni Approccio Intermedio né troppo semplice né troppo raffinato (dati) Tiene conto delle differenze importanti tra i partecipanti, rilevanti per le emissioni (approssimazione del least cost ) Permette l inclusione di elementi normativi Processo Crea comprensione per le differenze tra i partecipanti Crea supporto sui risultati ottenuti Qualche modifica potrebbe essere necessaria
19 L importanza delle trattative Europee Obiettivi UE al 2020 di: Ridurre le emissioni del 20-30% rispetto alle emissioni del 1990 Produrre il 20% di energia con energia rinnovabile Obiettivi Italiani in concordanza Proposta della Commissione Europea: Separare le emissioni dell ETS dagli obiettivi nazionali
20 Conclusioni Se si volesse raggiungere una distribuzione degli oneri sulle Regioni, sarebbe importante Iniziare un processo con le Regioni Scoprire e far capire le differenze nelle circostanze tra le Regioni Decidere quali sono i principi che debbono essere tenuti in conto nel distribuire gli oneri Lavorare insieme per raggiungere un accordo Stabilire le precondizioni per l implementazione ed il monitoraggio (dati, enti, sistemi)
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