8.1 I reati nel territorio romano

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1 CAP. 8 LA SICUREZZA

2 Indice 8.1 I reati nel territorio romano La sicurezza nell area metropolitana romana I delitti e gli istituti penitenziari a Roma Capitale Gli incidenti stradali L incidentalità stradale nelle città metropolitane L incidentalità stradale nelle province del Lazio L incidentalità stradale nella Città metropolitana di Roma L'incidentalità stradale sulle strade provinciali della città metropolitana romana L incidentalità stradale a Roma Capitale e nei municipi Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nell area romana L andamento del fenomeno infortunistico I settori produttivi più a rischio Gli infortuni sul lavoro secondo il genere e l età Gli infortuni sul lavoro tra gli stranieri Le malattie professionali nell area metropolitana romana Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 866

3 I numeri più significativi Città metropolitana di Roma Capitale I reati denunciati nella CMRC nel ,7 L indice di delittuosità registrato nell insieme del territorio metropolitano nel ,9 L indice di delittuosità registrato nel 2016 nell insieme dei comuni dell hinterland Gli incidenti stradali verificatisi sulle strade della CMRC nel ,3% La percentuale degli incidenti stradali che si verificano nella CMRC su base regionale Lazio 3,8 Gli incidenti ogni abitanti nella CMRC (IV posizione nella graduatoria delle 10 C.M.) 3,4 Morti ogni 100 incidenti è l indice di mortalità stradale sul tot. delle strade provinciali n. di incidenti sulle 3 strade a più alta incidentalità: Polense, Nomentana, Laurentina Morti ogni 100 incidenti sulla strada a più alto indice di mortalità (SP/104/b Pratica di 21,4 mare) Gli infortuni sul lavoro avvenuti nel 2016 nel territorio della CMRC 63 Gli infortuni mortali sul lavoro che si sono verificati nel territorio della CMRC Roma Capitale % 61, % Delitti commessi a Roma nel 2016 Variazione di delitti totali 2016 rispetto al 2014 Delitti commessi a Roma ogni 1000 abitanti nel 2016 Numero detenuti presenti nelle carceri romane (Rebibbia e Regina Coeli) nel 2016 Numero di donne detenute nelle carceri romane (Rebibbia e Regina Coeli) nel 2016 Indice di affollamento % nelle carceri romane (Rebibbia e Regina Coeli) nel 2016 Numero totale di incidenti stradali con feriti o vittime rilevati dalla Polizia Locale a Roma al ,7% Incremento degli incidenti stradali rispetto al Numero totale di morti in incidenti stradali nel Numero più elevato di incidenti rilevato in un municipio nel 2016: Municipio I Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 867

4 8.1 I reati nel territorio romano La sicurezza nell area metropolitana romana 1 La sicurezza rappresenta una dimensione fondamentale del benessere delle persone, ma anche del benessere collettivo dei territori. La qualità della vita dipende fortemente dal senso di vulnerabilità che oltre a condizionare pesantemente le proprie abitudini di vita incide sulle libertà fondamentali delle persone, come quella di movimento. Ovviamente, non solo la percezione di rischio potenziale influenza benessere e qualità della vita, ma anche l essere realmente vittima di un atto criminale provoca danni personali a livello materiale e psicologico non solo al singolo individuo che subisce il reato ma anche alla comunità di riferimento. La percezione della sicurezza è influenzata da molteplici fattori. Innanzitutto dal degrado dell ambiente in cui si vive, ma anche dal controllo del territorio che viene esercitato dalle forze dell ordine, dalla particolare situazione personale che si sta vivendo, dal livello oggettivo di criminalità di una zona. In generale il tema della sicurezza e della presenza di criminalità interessa più direttamente i territori urbani e le periferie ricadenti a ridosso dei grandi centri urbani. Nei piccoli centri e nei borghi la presenza criminale è più attenuata poiché permangono conoscenza e legami diretti fra i residenti. In questo paragrafo ci occuperemo dei reati registrati nel territorio romano complessivamente inteso e delle differenze che si rilevano tra il territorio di Roma Capitale e i Comuni dell hinterland e infine verrà effettuato un focus più dettagliato sui reati avvenuti nel Comune di Roma. I dati sono quelli che annualmente vengono rilevati dal Ministero dell Interno nell ambito della rilevazione denominata Numero dei delitti denunciati all autorità giudiziaria dalle Forze di Polizia. Si tratta di tutte le fattispecie delittuose tentate e consumate, rilevate e denunciate all autorità giudiziaria da tutte le forze di Polizia. Nell elaborazione delle comparazioni fra l andamento dei delitti nelle dieci città metropolitane italiane i dati sono stati estratti dalla Banca Dati I.stat dell Istat, ultima annualità disponibile I dati che riguardano nel dettaglio il territorio metropolitano romano, invece, sono stati forniti dall Ufficio di Statistica della Prefettura di Roma e si riferiscono al Prima di procedere all analisi dei dati occorre fare alcune precisazioni terminologiche. Innanzitutto per reati si distinguono in delitti e contravvenzioni. I delitti sono quei reati più gravi (come l omicidio, la rapina) per cui è prevista la pena dell ergastolo, della reclusione, della multa, e sono in massima parte previsti e puniti dal libro secondo del codice penale, possono essere dolosi o colposi, e sono puniti più gravemente rispetto alle contravvenzioni. Le contravvenzioni sono quei reati meno gravi per cui è prevista la pena dell arresto e/o dell ammenda e sono disciplinate sia dal libro terzo del codice penale, sia da numerose disposizioni di leggi speciali (artt.39 e 17 del codice penale) Il reato, sia esso contravvenzione o delitto, può sempre includere in sé anche l illecito di carattere civile (per violazione del principio generale di non danneggiare nessuno ), e quindi portare al risarcimento del danno. Il risarcimento del danno può essere chiesto direttamente nel giudizio penale (attraverso la costituzione di parte civile), ma di norma il giudice penale si limita a fissare una provvisionale, rimandando poi le parti, per una corretta e più attenta quantificazione, al giudice civile. 1 Elaborazione dati e redazione a cura di Teresa Ammendola. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 868

5 Secondo i dati del Ministero dell Interno, nel 2016 sono stati commessi su tutto il territorio nazionale delitti 2, il 7,4% in meno rispetto al Nell ultima rilevazione risultano in calo anche i reati contro il patrimonio, e si conferma il trend decrescente degli omicidi 3. Dei delitti commessi in Italia nel 2016, il 40,8%, pari a sono stati compiuti nelle dieci città metropolitane, confermando come quello della criminalità sia un fenomeno che interessa soprattutto le grandi aree urbane. Il 45% di tutti i delitti delle città metropolitane si sono consumati nelle aree metropolitane di Roma e Milano. All interno del territorio metropolitano di Roma sono stati denunciati delitti, circa in più rispetto all area di Milano. Rispetto all anno precedente in tutte e dieci le città metropolitane si registra un saldo negativo tra il numero di reati registrati nel 2016 rispetto al A Roma la consistenza di questo saldo negativo è maggiore rispetto alle altre aree metropolitane del Paese esaminate. Pur essendo, nel 2016, la seconda città metropolitana per numero di delitti denunciati, Roma è invece sesta nella classifica del tasso di delittuosità. Nel 2016 infatti si sono consumati 525,7 delitti ogni abitanti, un valore comunque superiore alla media nazionale. Se analizziamo il fenomeno criminale nei due macro-ambiti, Comune Capitale e Hinterland, emerge che il tasso di delittuosità, nel 2016, è stato molto più elevato nel Comune Capoluogo (612,4) rispetto all hinterland (346,9). Graf. 1 Numero di delitti nelle 10 Città metropolitane. Anno Reggio di Calabria Venezia Genova Bari Firenze Bologna Napoli Torino Roma Milano Fonte: Elaborazione Ufficio metropolitano di Statistica su dati Istat 2 Per delitti si intendono tutti quei reati per i quali è prevista la pena della reclusione o una multa con pene accessorie 3 Tale calo non ha interessato in egual modo tutte le fattispecie di omicidio. Infatti se diminuiscono gli omicidi per motivi politici o legati alla malavita organizzata, sono in leggera crescita gli omicidi legati alla sfera familiare, come dimostrano i tanti casi di cosiddetto femminicidio. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 869

6 Graf. 2 - Andamento delitti nelle 10 Città metropolitane. Variazione numero indice (2010=100). Anni ,4 105,9 103,4 96,2 92,4 90,4 89,2 86,2 83,4 81,0 Torino Genova Milano Venezia Bologna Firenze Roma Napoli Bari Reggio di Calabria Fonte: Elaborazione Ufficio metropolitano di Statistica su dati Istat Graf. 3 Tasso di delittuosità nelle Città metropolitane (ogni abitanti). Anno ,0 700,0 600,0 500,0 400,0 300,0 410,5 305,2 420,4 437,9 448,9 525,7 530,7 562,5 598,7 664,1 737,6 200,0 100,0 0,0 Italia Reggio di Calabria Bari Napoli Venezia Roma Genova Firenze Torino Bologna Milano Fonte: Elaborazione Ufficio metropolitano di Statistica su dati Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 870

7 Graf. 4 - Andamento delitti nei comuni della città metropolitana per tipologia. 20 tipologie più frequenti. Anno 2016 Danneggiamenti Minacce Stupefacenti Rapine Percosse Estorsioni Incendi Delitti informatici Sfruttamento della prostituzione Omicidi colposi Fonte: Elaborazione Ufficio metropolitano di Statistica su dati Prefettura di Roma - Ufficio Territoriale del Governo Graf. 5 Tasso di delittuosità ogni abitanti. Confronto tra Roma Capitale e Hinterland. Anno ,0 612,4 600,0 500,0 400,0 346,9 300,0 200,0 100,0 0,0 Roma Capitale Hinterland Fonte: Elaborazione Ufficio metropolitano di Statistica su dati Prefettura di Roma - Ufficio Territoriale del Governo Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 871

8 8.1.2 I delitti e gli istituti penitenziari a Roma Capitale 4 In questo paragrafo verranno analizzati i delitti commessi nel territorio di Roma Capitale effettuando confronti anche con le altre grandi città del Paese. Inoltre verrà fatto un focus sugli istituti penitenziari presenti nel territorio. Infatti anche le condizioni di vita all interno delle prigioni costituiscono una dimensione importante del livello di benessere di un territorio. A questo proposito dobbiamo specificare che per istituti penitenziari o carceri, si intendono gli istituti dove vengono trattenuti gli individui privati della libertà personale in quanto riconosciuti colpevoli, o anche solo accusati, di reati che prevedono la detenzione. Le principali tipologie di istituti penitenziari sono: Casa Circondariale: è il tipo di istituto più diffuso, ove sono detenute le persone in attesa di giudizio e quelle condannate a pene inferiori ai cinque anni, o con un residuo di pena inferiore ai cinque anni. Casa di Reclusione (o Casa Penale): è un tipo di istituto per l esecuzione delle pene, ove vengono reclusi i soggetti che devono scontare la pena assegnatagli dal giudice 5. Il Parlamento e il Governo negli ultimi dieci anni hanno adottato una serie di misure volte a migliorare la condizione carceraria e a contrastare il sovraffollamento. Il ricorso a provvedimenti di clemenza, interventi sull'edilizia penitenziaria e misure volte a favorire l'espiazione extra muraria delle pene e a diminuire gli ingressi in carcere rappresentano le principali linee di intervento adottate per affrontare la pressione detentiva. L'analisi dei dati statistici, tuttavia, rivela ancora, criticità inaccettabili nel sistema penitenziario. Delitti denunciati all autorità giudiziaria Nel presente paragrafo si analizzano i dati relativi ai delitti denunciati all'autorità giudiziaria da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, avvenuti nel territorio di Roma Capitale negli anni e in confronto con i principali comuni italiani. Il numero totale di delitti denunciati nel territorio comunale è stato di nel 2016, negli ultimi 6 anni si è osservato inizialmente un aumento del +9% (dal 2011 al 2014), seguito da diminuzione del -18% dal 2014 al Elaborazione dati e redazione a cura di Maria Letizia Giarrizzo 5 In molte Case Circondariali c è una "Sezione Penale" e, in alcune Case di Reclusione, c è una "Sezione Giudiziaria" destinata alle persone in attesa di giudizio. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 872

9 Graf. 6 - Delitti denunciati (*) all'autorità giudiziaria. Roma Capitale. Anni Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) delitti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Nel corso del 2016, i delitti maggiormente denunciati sono stati i furti (64,4%), a seguire i danneggiamenti (7,6%) e le truffe e frodi informatiche (5,0%). Graf. 7 - Delitti denunciati (*) all'autorità giudiziaria per tipologia di delitto. Roma Capitale. Anno 2016 Furti Danneggiamenti Delitti, truffe e frodi informatiche Stupefacenti Percosse, lesioni Rapine Minacce, ingiurie Contrabbando, contraffazione, ricettazione, riciclaggio Usura ed estorsione Violenze sessuali Incendi Altri delitti a sfondo sessuale Tentati omicidi Sequestri di persona Associazioni a delinquere o di tipo mafioso Omicidi Altri delitti 7,6 5,0 2,1 1,7 1,6 1,3 1,2 0,3 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 14,4 64,4 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) delitti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Osservando nel dettaglio la tipologia di furti più frequentemente denunciati, al primo posto si trovano i furti con destrezza (19,7%), seguiti da quelli su auto in sosta e i furti di autovetture, rispettivamente il 15,0% e il 11,5%. 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 873

10 Graf. 8 - Furti denunciati (*) all'autorità giudiziaria. Roma Capitale (%). Anno 2016 furti con destrezza 19,7 furti in auto in sosta 15,0 furti di autovetture 11,5 furti in abitazioni furti in esercizi commerciali furti di motocicli 5,4 5,1 6,3 furti con strappo furti di ciclomotori furti di automezzi pesanti trasportanti merci furti di opere d'arte e materiale archeologico 1,4 1,0 0,0 0,0 altri furti 34,4 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati ISTAT (*) furti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 Nel confronto con i principali comuni italiani, nel periodo , osserviamo una diminuzione del numero totale di delitti denunciati, in particolare per il comune di Genova (- 29%) e di Cagliari (-20%) e un lieve aumento per i comuni di Venezia e Firenze (+3%). I tassi di delittuosità totale 6 più elevati nell anno 2016 si osservano per i comuni Cagliari (144,1 ogni 1000 abitanti), Milano (110,9 ogni 1000 abitanti) e Bologna (104,8 ogni 1000 abitanti), mentre per Roma Capitale il tasso è di 61,8 ogni 1000 abitanti. 6 Il tasso di delittuosità (o criminalità) è calcolato rapportando il numero totale di delitti alla popolazione residente dell anno di riferimento (nel nostro caso, per il 2016, la popolazione residente al 31/12/2015) Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 874

11 Tab. 1 - Delitti denunciati (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani negli anni Variazione percentuale e tasso di delittuosità (**) per 1000 ab. Anno Comune Numero totale di delitti Variazione % 2016 vs 2011 Popolazione residente al 31 dicembre 2015 Tasso di delittuosità 2016 per 1000ab Torino % ,1 Genova % ,4 Milano % ,9 Venezia % ,8 Bologna % ,8 Firenze % ,6 Roma % ,8 Napoli % ,7 Bari % ,5 Palermo % ,7 Cagliari % ,1 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) delitti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza (**) tasso di delittuosità (o criminalità) è calcolato rapportando il numero totale di delitti alla popolazione residente dell anno di riferimento (nel nostro caso, per il 2016, la popolazione residente al 31/12/2015) Graf. 9 - Tasso di delittuosità (**) per i principali comuni italiani per 1000 abitanti. Anno ,0 140,0 144,1 120,0 110,9 104,8 100,0 91,1 88,6 80,0 60,0 52,4 68,8 61,8 62,7 62,5 46,7 40,0 20,0 0,0 Torino Genova Milano Venezia Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Cagliari Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (**) tasso di delittuosità (o criminalità) è calcolato rapportando il numero totale di delitti alla popolazione residente dell anno di riferimento (nel nostro caso, per il 2016, la popolazione residente al 31/12/2015) Nell anno 2016, complessivamente, la tipologia di delitto più frequentemente denunciata è il furto, con percentuali superiori al 50% (64,6% a Venezia, 64,4% a Roma e 64,1% a Milano), fatta eccezione per il comune di Cagliari (40,3%). La percentuale più alta di denunce di rapine si osserva a Napoli (5,0%). Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 875

12 Le denunce dei danneggiamenti sono più frequenti nei comuni di Genova (23,5%), Torino (18,4%) e Cagliari (18,3%), mentre le denunce di delitti, truffe e frodi informatiche di tipo informatico sono più frequenti nei comuni di Genova (9,8%), Napoli (8,0%) e Cagliari (8,1%). Tab. 2 - Delitti denunciati all'autorità giudiziaria per tipologia di delitto nei principali comuni italiani (%). Anno 2016 Tipo di delitto Torino Genova Milano Venezia Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Cagliari Omicidi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 Tentati omicidi 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 Sequestri di persona 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Percosse, lesioni 2,1 2,5 2,0 2,5 1,9 2,4 1,7 2,4 2,9 1,9 4,0 Minacce, ingiurie 1,7 1,6 1,5 1,5 1,5 1,5 1,3 1,8 2,3 2,0 5,0 Violenze sessuali 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 Altri delitti a sfondo sessuale 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 Furti 55,6 55,2 64,1 64,6 63,8 60,4 64,4 56,5 60,0 59,4 40,3 Rapine 1,9 1,4 1,9 1,1 1,4 1,2 1,6 5,0 2,1 3,1 0,9 Usura ed estorsione Contrabbando, contraffazione, ricettazione, riciclaggio 0,3 0,5 0,2 0,2 0,5 0,4 0,3 0,5 0,4 0,4 0,4 0,9 3,1 0,7 1,7 1,1 1,4 1,2 2,6 1,4 1,5 1,1 Danneggiamenti 18,4 23,5 10,3 5,9 7,1 10,4 7,6 3,3 6,9 5,9 18,3 Incendi 0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,2 0,3 Delitti, truffe e frodi informatiche Associazioni a delinquere o di tipo mafioso 4,9 9,8 4,1 5,4 5,5 5,1 5,0 8,0 4,8 6,7 8,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 Stupefacenti 1,4 1,9 1,1 1,8 1,6 1,7 2,1 1,3 1,5 1,5 2,1 Altri delitti 12,4 0,0 13,9 14,9 15,2 15,2 14,4 18,0 17,3 17,2 19,1 Totale (N) Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) delitti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Tra il 2011 e il 2016 si rileva una riduzione percentuale di furti denunciati nei comuni di Genova (-22%), Cagliari (-15%), Roma (-12%) e Palermo (-10%) e un aumento nei comuni di Firenze (+15%) e Venezia (+11%). Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 876

13 Tab. 3 - Furti denunciati (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani, variazione percentuale e tasso di furti (**). Anni Comune Variazione % 2016 vs 2011 Tasso di furti 2016 per 1000 ab Torino % 50,64 Genova % 28,91 Milano % 71,07 Venezia % 44,1 Bologna % 66,82 Firenze % 53,5 Roma % 39,78 Napoli % 35,42 Bari % 37,5 Palermo % 27,76 Cagliari % 58,02 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) furti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza (**) numero di furti denunciati nel 2016 su popolazione residente al 31/12/2015 per 1000 Graf Furti denunciati (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani. Variazione % 2016 vs % 15% 10% 5% 11% 4% 15% 7% 3% 0% -5% -10% -15% -20% -4% -6% -12% -10% -15% -25% -22% Torino Genova Milano Venezia Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Cagliari Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) delitti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza In valori assoluti a Roma e a Milano nell anno 2016 viene denunciato il maggior numero di furti (rispettivamente e ), ma se si rapporta questo dato alla popolazione residente (al 31/12/2015), si osserva che i tassi più alti per 1000 abitanti si registrano nei comuni di Venezia (113,21 ogni 1000 ab.), Milano (71,07 ogni 1000 ab.) e Bologna (66,82 ogni 1000 ab.). Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 877

14 Graf Furti denunciati (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani. Tassi per 1000 ab. Anno 2016 Torino 50,64 Genova 28,91 Milano 71,07 Venezia 44,41 Bologna 66,82 Firenze 53,50 Roma 39,78 Napoli Bari 35,42 37,50 Palermo 27,76 Cagliari 58,02 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) furti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Quello della violenza sulle donne è un argomento di forte attualità, i dati che seguono fanno riferimento, non al numero delle violenze sessuali commesse, ma al numero di quelle denunciate nei principali comuni italiani nel periodo Tab. 4 - Violenze sessuali denunciate (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani. Anni Comune Variazione % 2016 vs 2011 Tasso di violenze sessuali 2016 per ab Torino % 1,1 Genova % 1,3 Milano % 2,3 Venezia % 1,2 Bologna % 2,1 Firenze % 1,5 Roma % 0,8 Napoli % 0,7 Bari % 0,8 Palermo % 0,5 Cagliari % 3,3 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) delitti denunciati da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Tra il 2016 e il 2011 si rileva una riduzione percentuale di violenze sessuali denunciate nei comuni di Firenze (-26%), Cagliari (-22%), Torino e Palermo (-21%) e un aumento significativo nei comuni di Genova (+36%) e Milano e Bologna (+12%). Per Roma Capitale la variazione percentuale è stata del -14%. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 878

15 Graf Violenze sessuali denunciate (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani. Variazione % 2016 vs % 36% 30% 20% 10% 12% 12% 0% -10% -20% -30% -3% -4% -9% -14% -21% -21% -22% -26% Torino Genova Milano Venezia Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Cagliari Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) violenze sessuali denunciate da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza In valori assoluti a Milano e a Roma nell anno 2016 viene denunciato il maggior numero di violenze sessuali (rispettivamente 306 e 236), ma se si rapportano questi dati alla popolazione residente (al 31/12/2015), si rileva che i tassi più alti per abitanti si riscontrano nei comuni di Cagliari (3,3 ogni ab.), Milano (2,3 ogni ab.) e Bologna (2,1 ogni ab.). Graf Violenze sessuali denunciate (*) all'autorità giudiziaria nei principali comuni italiani. Tassi per abitanti. Anno 2016 Torino Genova Milano Venezia Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Cagliari 0,5 0,7 0,8 0,8 1,1 1,2 1,3 1,5 2,1 2,3 3,3 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Istat (*) violenze sessuali denunciate da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 879

16 Gli Istituti penitenziari e i detenuti Nel territorio di Roma Capitale ci sono due istituti di pena: Regina Coeli che è il è il principale e più noto carcere di Roma situato nel Municipio I e Rebibbia, costituito da 4 complessi (Casa di Reclusione Rebibbia, Casa Circondariale Raffaele Cinotti, Casa Circondariale Rebibbia terza casa, Casa Circondariale Femminile Germana Stefanini ), tutti presenti nel Municipio IV. Al 31 dicembre 2016, la capienza regolamentare complessiva nelle due strutture è di posti, e sono presenti detenuti, di cui stranieri (41%) e 337 donne (11%). Tra le donne ci sono 11 madri con 11 figli al seguito. Graf Capienza regolamentare e detenuti negli istituti penitenziari. Roma Capitale. Anno REGINA COELI REBIBBIA REBIBBIA "RAFFAELE CINOTTI" Capienza regolamentare REBIBBIA "TERZA CASA" Totale detenuti REBIBBIA FEMMINILE "GERMANA STEFANINI" Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia Considerando il trend nei due carceri di Rebibbia e Regina Coeli, si assiste ad una iniziale riduzione del tasso di affollamento carcerario 7, sceso del -24% tra il 2011 e il 2015, presumibilmente per effetto della legge n.199 del 2010 e successive modifiche (esecuzione presso il domicilio delle pene detentive). Nel 2016 si osserva invece un lieve aumento del 6%. Tab. 5 - Numero di detenuti negli istituti penitenziari. Roma Capitale. Anni (*) Anno Capienza Totale detenuti di cui donne di cui stranieri tasso di affollamento carcerario (**) v.a. % v.a. % % , ,1 141% , ,1 136% , ,9 143% , ,3 109% , ,3 107% , ,5 114% Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale- dati Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (*) Il riferimento è il 31 dicembre di ogni anno (**) rapporto tra posti letto disponibili e detenuti presenti per Tasso di affollamento carcerario: rapporto tra posti letto disponibili e detenuti presenti per 100 Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 880

17 Graf Detenuti negli istituti penitenziari di Roma Capitale. Anni (*) Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale -dati Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (*) Il riferimento è il 31 dicembre di ogni anno Dal confronto tra alcuni dei principali comuni italiani, emerge che, in valori assoluti, il maggior numero di detenuti si trova a Napoli (3.332), Roma (3.047) e Milano (2.166); le detenute donne sono in maggioranza a Roma (337) e a Torino (102); il maggior numero di detenuti ni nazionalità straniera si trova a Roma (1.263) e Milano (917). Tab. 6 - Capienza regolamentare e detenuti nei grandi comuni italiani. Anno 2016 Comune Istituto Capienza regolamentare Totale detenuti di cui donne di cui stranieri tasso di affollamento carcerario(*) v.a. v.a. v.a. % v.a. % % Bari "Francesco Rucci" , ,4 111% Bologna "Rocco D Amato" , ,5 151% Cagliari "Ettore Scalas" , ,0 103% Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma "Mario Gozzini" , ,3 99% "Sollicciano" , ,3 149% MarassiI" , ,2 123% Pontedecimo ,0 127% San Vittore Francesco Di Cataldo , ,9 124% Opera "I C.R." , ,3 136% Poggioreale "Giuseppe Salvia" , ,5 126% Secondigliano "Pasquale Mandato ,0 69 5,3 127% "Pagliarelli" , ,2 103% "Ucciardone" , ,6 57% Rebibbia femminile "Germana Stefanini , ,3 127% Rebibbia "Raffaele Cinotti , ,6 119% Rebibbia "Terza Casa ,0 9 11,7 45% Rebibbia , ,2 73% "Regina Coeli , ,6 145% Torino Le Vallette "G. Lorusso L. Cutugno , ,2 111% Venezia detenuti donne stranieri "Giudecca" ,1 52% "Santa Maria Maggiore" , ,4 138% Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (*) rapporto tra posti letto disponibili e detenuti presenti per 100 Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 881

18 Prendendo in considerazione la capienza di posti nelle carceri, osserviamo il più alto indice di affollamento carcerario a Bologna, con 151 detenuti per 100 posti di capienza e il più basso a Palermo, con 88 detenuti per 100 posti. Graf Tasso di affollamento carcerario(*) nei principali comuni italiani. Anno 2016 Venezia 101% Torino Roma 111% 114% Palermo 88% Napoli Milano Genova 126% 124% 131% Firenze 141% Cagliari 103% Bologna 151% Bari 111% 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 140% 160% Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (*) rapporto tra posti letto disponibili e detenuti presenti per 100 Graf Detenuti nei principali comuni italiani. Anno Bari Bologna Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia detenuti donne stranieri Fonte: Elaborazioni Ufficio di Statistica di Roma Capitale su dati Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 882

19 8.2 Gli incidenti stradali L incidentalità stradale nelle città metropolitane 8 L Istat, in collaborazione con ACI, conduce delle indagini periodiche a cadenza mensile e consuntivi annuali 9 sugli incidenti stradali con lesioni alle persone (morti entro il trentesimo giorno dall incidente o feriti) verbalizzati da un autorità di polizia e verificatesi sulle strade italiane nell arco di un anno solare. Nella fattispecie, i dati indicano il numero di incidenti con lesioni alle persone 10 con riferimento alla localizzazione dell incidente (strada urbana, autostrada altra strada), all intersezione (incrocio, rotatoria, passaggio a livello, rettilineo, curva, dosso- pendenza- strettoia, galleria), alla natura dell incidente (incidente tra veicoli, incidente tra veicolo e pedone, incidente a veicolo isolato), all ora, giorno della settimana e mese nei quali si è verificato l incidente. Altresì, sono disponibili anche i dati riguardanti il numero di morti e di feriti causati da un incidente: oltre alla localizzazione, intersezione e natura dell incidente, sono fruibili i dati riguardanti l esito (morto o ferito), il ruolo (conducente, passeggero, pedone), la classe d età, il sesso e il mese. Va da sé che, la lettura del dato assoluto relativo al numero d incidenti o al numero di morti e feriti causati in un incidente, fornisce un informazione del tutto parziale sul fenomeno dell incidentalità. È ovvio, infatti, che il numero d incidenti aumenti all aumentare dell estesa stradale e/o del volume di circolazione veicolare. È in tale direzione che si è ritenuto opportuno, ai fini dell analisi, calcolare degli indicatori che aiutino a comprendere meglio il fenomeno oggetto d analisi: Indice di mortalità: calcolato rapportando il numero di decessi come conseguenza degli incidenti e il numero di incidenti con lesioni alle persone in un dato anno, ogni 100 incidenti. Tale indicatore, che misura sostanzialmente il numero medio di morti per incidente, può essere considerato un indicatore di pericolosità tanto più elevata quanto più alto è il risultato; Indice di lesività stradale espresso come rapporto tra il numero di feriti coinvolti in un incidente e il numero d incidenti con lesioni a persone; Indice di gravità (con riferimento alla singola persona) ottenuto rapportando il numero di morti con il numero d infortunati (equivalenti alla somma dei morti e dei feriti). Rispetto all indice di mortalità, quest indicatore è più fine in quanto, a parità di soggetti coinvolti, aumenta all aumentare del numero dei decessi e dunque dell esito fatale della forma di incidente considerata; Nel 2016 sono stati rilevati incidenti con lesioni alle persone su tutto il territorio nazionale, sinistri in più rispetto al 2015 quando se ne contavano Nelle dieci aree metropolitane considerate (Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari e Reggio Calabria) si concentra il 35,8% di tutti gli incidenti stradali italiani, vale a dire più di un terzo di tutti i sinistri rilevati. Questo valore piuttosto elevato può essere spiegato dal maggior rischio incidentale nei centri urbani. Le città metropolitane di Roma e Milano presentano le percentuali di incidenza più alte: in relazione all ammontare degli incidenti nazionali, il 9,4% è stato rilevato nel territorio metropolitano romano e l 8,1% in quello milanese mentre in 8 Elaborazioni dati e redazione a cura di Paola Carrozzi 9 Collaborano alla raccolta dei dati anche il Ministero dell Interno, la Polizia Stradale, i Carabinieri, la Polizia Municipale, gli Uffici di statistica dei Comuni capoluogo e gli Uffici di statistica tramite la compilazione del modello ISTAT CTT/INC, denominato Incidenti stradali. 10 Si ritiene opportuno precisare che il numero complessivo di incidenti accaduti sull intero territorio nazionale è sottostimato in quanto i dati riguardano solo ed esclusivamente gli incidenti che hanno causato lesioni alle persone (morti o feriti). Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 883

20 riferimento agli incidenti accaduti nell insieme delle dieci aree considerate, quasi la metà dei sinistri si concentra nelle sole aree con una percentuale complessiva pari al 49,8%. Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane. Percentuale di concentrazione degli incidenti rispetto all ammontare degli stessi a livello nazionale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci aree metropolitane. Numero di incidenti e incidenza % sul totale degli incidenti in Italia. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 884

21 Rispetto all anno precedente, nel 2016 a fronte di un incremento medio annuo nazionale dello 0,7%, il numero degli incidenti ha subito una flessione media nelle aree di Torino (-3,1%), di Bari (-2,5%) e di Genova (-2,2%); le restanti città metropolitane, invece, hanno sperimentato un incremento del numero di incidenti. Nella fattispecie, tra le città metropolitane che hanno fanno registrare un aumento, quella di Roma è stata la sola ad aver mostrato un valore inferiore alla media nazionale mentre la città metropolitana di Napoli ha sperimentato l incremento maggiore (+5,5%). Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane a confronto con la media nazionale. Variazioni medie annue % del numero di incidenti. Anni Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 885

22 Se è vero che la città metropolitana di Roma Capitale occupa la prima posizione in graduatoria per maggior numero di incidenti non è altrettanto vero che risulta quella più pericolosa in termini di rischio stradale. Entrando più nel dettaglio, infatti, la posizione nella graduatoria di rischio stradale dell area romana cambia se si confronta il livello di pericolosità stradale delle diverse aree metropolitane con la popolazione residente in questi territori. Sulla base di questo criterio, a fronte di una media nazionale pari a 2,9 incidenti per abitanti, Roma si pone al quinto posto con un valore pari a 3,81 incidenti ogni abitanti preceduta, nell ordine da Genova (6 incidenti ogni abitanti), Firenze (5,2 incidenti ogni abitanti), Milano (4,4 incidenti ogni abitanti) e Bologna (3,86 incidenti ogni abitanti). Un discorso del tutto analogo si può fare riguardo al numero di decessi causati dagli incidenti ogni abitanti. Rapportando, infatti, il numero di decessi per incidente stradale e la popolazione residente, si può notare che l area metropolitana di Roma di colloca al quarto posto per numero di morti ogni abitanti con un valore pari a 5,37, preceduta dalle aree di Venezia, Bologna e Bari con valori rispettivamente pari a 6,56, 6,54 e 5,95. Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci aree metropolitane. Valori relativi: incidenti ogni residenti. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 886

23 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci aree metropolitane. Valori relativi: morti ogni residenti. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Dei decessi causati da incidenti stradali in Italia, il 25,2% è avvenuto nell insieme delle città metropolitane. Volendo produrre delle prime stime, possiamo dire che ogni giorno in Italia si verificano 482 incidenti (erano 478 nel 2015) in seguito ai quali muoiono mediamente 9 persone (il valore è pressappoco uguale a quello calcolato per l anno precedente) e ne rimangono ferite 683 (nel 2015 erano mediamente 676). Rispetto al 2015 (anno in cui si è registrato un aumento del numero di decessi dell 1,4% rispetto all anno precedente), il numero dei morti è diminuito del 4,2% a fronte di un lieve aumento dei feriti pari allo 0,9%. Esaminando, poi, l indice di mortalità per incidente stradale in un analisi di benchmark tra le dieci città metropolitane, si è osservato quanto segue: Nel 2016 la città metropolitana di Roma si situa al quartultimo posto per indice di mortalità stradale con un valore di 1,4 morti ogni 100 incidenti causati, seguita solo dalle città metropolitane di Genova, Milano e Firenze con valori rispettivamente pari a 0,4, 0,8 e 0,9 morti per 100 incidenti. A fronte di una media nazionale pari a 1,9 decessi ogni 100 sinistri le aree metropolitane di Reggio Calabria (2,9 morti per 100 incidenti), di Venezia (2,3 morti per 100 incidenti) e di Bari (2,1 morti per 100 incidenti) mostrano valori più alti; Anche per quanto riguarda l indice di gravità, la città metropolitana si posiziona al quartultimo posto con un valore pari a 1,03 morti ogni 100 infortunati contro un valore medio nazionale pari a 1,3; Rispetto al 2015, l indice di mortalità stradale relativo all area metropolitana romana ha sperimentato un decremento medio annuo dell 1,9%, a differenza, per esempio, di un incremento medio annuo del 26,1% dell area di Bari in contro tendenza con il dato nazionale del -4,9%. Inoltre, nel biennio precedente, vale a dire tra il 2014 e il 2015, la variazione medio annua relativa all indice di mortalità calcolata per la città metropolitana di Roma, era pari a -0,8%. In altri termini nei due Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 887

24 bienni considerati, il tasso di variazione medio dell indice di mortalità metropolitano romano si è più che dimezzato. Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci aree metropolitane. Indice di mortalità per incidente stradale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci aree metropolitane. Indice di gravità per incidente stradale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 888

25 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane. Variazioni % medie annue dell indice di mortalità. Anni Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Analizzando i dati dell incidentalità stradale riguardo alla localizzazione dell incidente (nelle diverse tipologie stradali) emerge come siano le città e in genere i centri urbani i luoghi nei quali si verifica il maggior numero di incidenti: in tutte le città metropolitane, infatti, la percentuale di incidenti avvenuti su strade urbane supera il 50%. Nella fattispecie si passa dal 59,2% di Reggio Calabria al 91,5% di Genova; la città metropolitana di Roma si colloca al 4 posto per numero di incidenti occorsi su strade urbane con l 82,4% preceduta oltre che da Genova, dalle città metropolitane di Milano (87,9%) e di Napoli (84,9%). Per quel che concerne invece la tipologia autostrada, la città metropolitana di Reggio Calabria ha fatto registrare la più alta percentuale di incidenti autostradali (14,8%), seguita nell ordine dalle città metropolitane di Bologna (10,1%), Torino (8,4%) e Roma (7,1%). Per quel che concerne la pericolosità delle tipologie stradali, sia il numero di morti che l indice di mortalità stradale presentano una notevole variabilità nelle dieci città metropolitane esaminate: nelle città metropolitane di Reggio Calabria, Bari e Venezia gli incidenti più gravi si verificano sulle strade statali, provinciali e extraurbane (con valori rispettivamente pari a 65,3%, 57,1% e 46,4% di decessi causati da incidenti stradali), mentre per le restanti città metropolitane la più alta percentuale dei decessi per incidente avviene, invece, sulle strade urbane con percentuali che variano dal 76,2% di Genova al 43,9% di Bologna. La città metropolitana di Roma ha fatto registrare il 61,5% di morti per incidente stradale su strade urbane. Le percentuali residuali dei morti sulle autostrade passano, invece, dal 15,8% della città metropolitana di Torino al 2,7% di Bari. Scendendo più nel dettaglio, è possibile indagare l indice di mortalità stradale per tipologia di strada: Per le strade urbane, i valori più elevati dell indice si osservano nelle città metropolitane di Reggio Calabria, Napoli e Venezia con valori rispettivamente pari a 1,57, 1,54 e 1,48 (per la città metropolitana romana si registra un valore pari a 1,05) mentre quelli più bassi nelle aree metropolitane di Milano (0,58) e Genova (0,34); Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 889

26 Per quel che riguarda le strade extra urbane, invece, l indice di mortalità raggiunge il livello più alto nelle città metropolitane di Reggio Calabria (6,35 morti ogni 100 incidenti), di Bari (4,67 morti ogni 100 incidenti) e di Torino (4,29 morti ogni 100 incidenti). La città metropolitana di Roma si colloca al 5 posto con un valore dell indice di mortalità pari a 3,86 morti ogni 100 incidenti; Per quel che concerne le autostrade, sono le città metropolitane di Bari (8,33 morti ogni 100 incidenti), Napoli (3,9 morti ogni 100 incidenti) e di Venezia (3,85 morti ogni 100 incidenti) che hanno fatto registrare i valori più alti dell indice di mortalità autostradale. Di contro, i valori più bassi dell indice sono stati rilevati nelle città metropolitane di Genova (0,31 morti ogni 100 incidenti) e di Firenze (0,77 morti ogni 100 incidenti). La città metropolitana di Roma si colloca al 7 posto con un valore dell indice di mortalità autostradale pari a 1,94 morti ogni 100 incidenti. Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane. Composizione percentuale degli incidenti per tipologia stradale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 890

27 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane. Composizione percentuale dei morti causati da incidenti per tipologia stradale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane. Indice di mortalità sulle strade urbane. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 891

28 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle dieci città metropolitane. Indice di mortalità sulle autostrade. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle nove aree metropolitane. Indice di mortalità sulle strade extraurbane. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 892

29 8.2.2 L incidentalità stradale nelle province del Lazio 11 L area metropolitana di Roma, come spesso accade quando si analizzano i fenomeni a livello regionale, presenta un incidenza particolarmente rilevante nel determinare il bilancio complessivo dell incidentalità nella regione Lazio. Nel 2016, infatti, nel Lazio sono stati registrati incidenti, di cui (corrispondenti al 77,7%) si sono verificati su strade urbane. Ben l 83,3% degli incidenti accaduti sul territorio laziale sono imputabili all area metropolitana di Roma; di tutti gli incidenti causati su strade urbane che attraversano il territorio regionale del Lazio, l 88,4% si è verificato su una strada urbana appartenente all area metropolitana di Roma. Rispetto al 2015, a fronte di un decremento medio nel Lazio pari al -1,4% del numero di incidenti stradali, nelle 4 province e nella città metropolitana di Roma sono state rilevate dinamiche divergenti: la provincia di Viterbo e la città metropolitana di Roma hanno, infatti, registrato un tasso di variazione positivo del numero di incidenti pari rispettivamente al 3,9% e allo 0,2% mentre per le restanti province sono state osservate dinamiche tendenziali negative in primis per la provincia di Frosinone (-13,3%) seguita da quelle di Viterbo (-11,9%) e di Latina (-7,8%). Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle province del Lazio. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat 11 Elaborazione dati e redazione a cura di Paola Carrozzi. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 893

30 Graf Il fenomeno dell incidentalità per tipologia stradale nelle province del Lazio. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Graf. 33 Tasso di variazione medio annuo del numero di incidenti a confronto nelle province del Lazio. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 894

31 Nel 2016, i decessi causati da incidenti stradali nel Lazio ammontavano a 347, di questi, 234 erano stati provocati su strade dell area metropolitana di Roma (equivalente al 67,4% del totale dei morti per incidente stradale). L indice di mortalità calcolato per le quattro province del Lazio e per la città metropolitana di Roma Capitale ha evidenziato che le infrastrutture viarie metropolitane hanno una pericolosità minore rispetto a quelle delle altre province laziali: è Rieti la provincia con il più alto indice di mortalità stradale (pari a 4 morti ogni 100 incidenti) seguita dalle province di Frosinone (3,7 ogni 100 incidenti) e Latina (3,2 morti ogni 100 incidenti). La città metropolitana di Roma capitale oltre ad avere il più basso indice di mortalità fra tutte le province laziali è l unica ad aver fatto registrare un indice di mortalità stradale inferiore alla media regionale (1,4 morti ogni 100 incidenti contro il corrispondente valore medio di 1,74 morti ogni 100 sinistri). Analizzando, poi, l indice di mortalità stradale (morti per 100 incidenti stradali) per tipologia di localizzazione dell incidente si osserva quanto segue: Strade urbane: è la provincia di Rieti a far registrar il più alto indice di mortalità per questa tipologia stradale con un valore pari a 2,6; l area metropolitana di Roma si colloca al penultimo posto in graduatoria con un valore pari a 1,1 (del tutto equivalente alla media regionale) seguita solo dalla provincia di Frosinone (1 morto ogni 100 incidenti stradali); Strade extraurbane: è la provincia di Frosinone a risultare la prima in tutto il Lazio per rischio stradale su strade provinciali e statali con un valore pari a 6 morti per 100 incidenti, equivalente a quasi il doppio del valore registrato per l area metropolitana di Roma (pari a 3,9 morti per 100 incidenti); Autostrade: la provincia di Rieti si pone prima nella graduatoria per rischio stradale per la tipologia di strada considerata facendo registrare un valore pari a 11,1 morti per 100 incidenti stradali in autostrada contro gli i 6,6 morti di Frosinone e gli 1,9 morti di Roma. Rapportando, inoltre, il numero di morti causati da incidenti stradali e la popolazione residente (al 31 Dicembre 2016), si ottiene il tasso di mortalità per incidente stradale che, per l area metropolitana di Roma è pari a 53,7 morti causati da un incidente stradale ogni milione di abitanti. Per tutte le altre province laziali si registrano valori maggiori: 95,37 morti stradali ogni milione di abitanti per Rieti, 83,5 decessi stradali per Latina, 64,9 morti per sinistro stradale ogni milione di abitanti per Frosinone e 56,4 morti stradali ogni milione di abitanti per Viterbo. Un altro interessante indicatore da calcolare è ottenuto rapportando il numero di incidenti alla popolazione residente: nell area metropolitana romana vengono causati 3,8 incidenti ogni abitanti contro i 2,6 di Latina, i 2,4 di Rieti, gli 1,9 di Viterbo e gli 1,8 di Frosinone. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 895

32 Graf. 34 L indice di mortalità totale e per tipologia stradale nelle province del Lazio. Città metropolitana di Roma a confronto con le altre province laziali. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 896

33 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle province del Lazio. Numero di morti in incidenti stradali ogni di abitanti. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nelle province del Lazio. Numero di incidenti stradali ogni di abitanti. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI - Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 897

34 8.2.3 L incidentalità stradale nella Città metropolitana di Roma 12 L analisi quantitativa del fenomeno dell incidentalità che caratterizza la città metropolitana di Roma ha mostrato che, negli ultimi 15 anni, il numero di incidenti ha seguito generalmente un trend decrescente passando da incidenti nel 2001 a incidenti nel 2016 con una flessione media pari a -38,7%. L analisi quantitativa consente di descrivere la dimensione del fenomeno dell incidentalità stradale ma non di coglierne la gravità. I altri termini, per ottenere indicatori più raffinati che consentano di avere un quadro più esaustivo del fenomeno in oggetto si è reso necessario calcolare il tasso di mortalità, di incidentalità e quello di lesività sia a livello metropolitano che a livello comunale. Inoltre, per rendere l analisi dell incidentalità stradale ancora più significativa si è ritenuto opportuno contestualizzarla in base all effettivo numero di veicoli circolanti in modo tale da ottenere informazioni quantitative sulla correlazione esistente tra il sistema della mobilità individuale e residenziale e quello dell incidentalità stradale. Secondo la rilevazione relativa all anno 2016 (ultimo disponibile), dei incidenti occorsi, il 75,2% è avvenuto su una strada urbana, l 8,5% su una strada provinciale, regionale o statale fuori dall abitato, il 7,2% su un altra strada entro l abitato, il 7,1% sull autostrada e il 2% su altra strada fuori dall abitato. La composizione percentuale per tipo di strada cambia se si analizza il numero di morti: il 49,6% dei decessi causati da incidenti stradali avviene su una strada urbana, il 28,7% su una strada extraurbana, il 12% sull autostrada e il restante 9,8% su altra strada entro l abitato. Rispetto all anno precedente, è stato rilevato un aumento medio annuo del numero di incidenti sulle strade extraurbane (5,2%) e su quelle urbane (1%); di contro il numero di incidenti è diminuito dello 0,7% sulle autostrade. Per quel che concerne il numero di morti, invece, è stato osservato un incremento medio pari al 23,9% sulle strade extraurbane e una flessione media del numero di decessi sulle strade urbane e sulle autostrade rispettivamente pari a -14,7% e -8%. È importante sottolineare che le autostrade, insieme alle strade extraurbane sono caratterizzate da limiti di velocità più elevati e quindi da una maggiore probabilità di incidenti con conseguenze mortali. Questa ipotesi è confermata sia dal fatto che il più alto indice di mortalità è registrato per la categoria strada provinciale, regionale o statale fuori dall abitato (per la quale si rileva un indice di mortalità stradale pari a 34,3 morti ogni 100 incidenti) sia dal caso che, relativamente al tipo di intersezione stradale, la maggioranza relativa degli incidenti (precisamente il 52,4% degli incidenti e il 57,7% dei morti per incidente stradale) si evidenzia proprio nei tratti rettilinei dove si presume che la velocità dei veicoli sia più elevata. Per quel che concerne, invece, i veicoli coinvolti in incidenti stradali, su un totale di , le autovetture private risultano quelle maggiormente coinvolte nei sinistri stradali (nel 67,1% dei casi), seguite dai motocicli (per il 20,7%) e dai veicoli commerciali o industriali (per il 5%). La composizione percentuale cambia se si analizza il numero di morti per categoria di veicolo coinvolto: il 49,4% dei decessi avviene con autovetture private mentre il 35% con motociclo. È inoltre interessante osservare che, a fronte di un incidenza percentuale del numero di incidenti con un velocipede pari all 1,2%, i decessi causati per la stessa categoria di veicolo rappresentano il 7,2% dei decessi totali. 12 Elaborazione dati e redazione a cura di Paola Carrozzi. Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 898

35 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. Numero di incidenti stradali. Anni Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. Variazioni % del numero di incidenti stradali. Anni Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 899

36 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. Gli incidenti e il bilancio delle conseguenze per ambito stradale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. Tassi di variazione del numero di incidenti, morti e feriti per ambito stradale. Anni Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 900

37 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. L indici di mortalità e gravità per ambito stradale. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma. La composizione degli incidenti stradali nella viabilità per tipologia di intersezione. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 901

38 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma. La composizione dei decessi per incidente stradale nella viabilità per tipologia di intersezione. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. I veicoli coinvolti in incidenti stradali: incidenza per categoria di veicolo sul totale dei veicoli coinvolti. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 902

39 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. Incidenza % del numero di decessi per categoria di veicoli coinvolti in incidenti stradali sul totale dei decessi. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Volendo eseguire un analisi del fenomeno dell incidentalità del territorio metropolitano di Roma a un livello più fine, si può attuare una ripartizione del territorio in oggetto in due sub-ambiti territoriali: il solo comune di Roma e l hinterland metropolitano. Sulla base di questa suddivisione, si osserva che nell ambito del comune di Roma Capitale sono stati rilevati: il 79,7% ( in valore assoluto pari a ) degli incidenti osservabili nell area metropolitana romana; il 59,8% dei morti e il 77,2% dei feriti per incidente stradale occorsi sul territorio metropolitano; il 67% dei parco veicolare complessivo dell area metropolitana (con un tasso di motorizzazione totale veicoli circolanti ogni abitanti pari a 815,5 veicoli). La preponderanza in termini di rischio incidentale del comune di Roma Capitale comparativamente all hinterland metropolitano cambia se si analizzano gli indici di mortalità, lesività e gravità. In tale direzione, infatti, si osserva che il comune di Roma ha un indice di mortalità più basso rispetto all insieme dei comuni di hinterland, pari rispettivamente a 1,06 morti ogni 100 incidenti stradali e 2,79 decessi ogni 100 sinistri. Un discorso analogo vale per gli indici di lesività e gravità: per il comune di Roma si registrano, infatti, 130,7 feriti ogni 100 incidenti (per l hinterland lo stesso valore è pari a 151,5) e un indice di gravità pari a 0,80 (contro 1,81 registrato per il sub-ambito extra romano). Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 903

40 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nella città metropolitana di Roma. Composizione percentuale del numero d incidenti, di morti e del parco veicolare: confronto tra Roma Capitale e hinterland metropolitano. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma: alcuni indicatori. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 904

41 Relativamente al sub-ambito di hinterland metropolitano, la zona a maggior rischio di incidenti è quella del litorale Romano. Tra i primi quattro comuni per numero di incidenti stradali ci sono, infatti, il comune di Fiumicino che si pone al primo posto della graduatoria con 345 incidenti, il comune di Anzio che si posiziona al secondo posto con 204 incidenti e il comune di Civitavecchia che si colloca al quarto posto con 176 incidenti. Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma: i primi dieci comuni dell hinterland per n. d incidenti stradali. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma: i primi dieci comuni dell hinterland per n. d incidenti stradali ogni abitanti. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 905

42 Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma: i primi dieci comuni dell hinterland per indice di mortalità. Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Graf Il fenomeno dell incidentalità stradale nell area metropolitana di Roma: i primi dieci comuni dell hinterland per indice di incidentalità (incidenti ogni veicoli). Anno 2016 Fonte: Elaborazioni Ufficio metropolitano di Statistica su dati ACI Istat Rapporto Statistico sull Area Metropolitana Romana La Sicurezza - pag. 906

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