AZIENDA SANITARIA LOCALE BI - BIELLA F A T I G U E

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Fausto Benedetti
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1 AZIENDA SANITARIA LOCALE BI - BIELLA F A T I G U E

2 Pagina 2 OSPEDALE DEGLI INFERMI DI BIELLA Struttura Complessa di Oncologia Direttore di Oncologia: Dr. Mario Clerico Via dei Ponderanesi, Ponderano (BI) Segreteria: tel , fax Sommario Aggiornato a febbraio 2017 Progetto grafico: S.O.S. Pubbliche Relazioni, Accessibilità e Comunicazione

3 Oncologia Pagina 3 COS È LA FATIGUE? E' definita come una sensazione soggettiva, stressante, persistente di stanchezza o spossatezza correlata al cancro o al suo trattamento, che non è proporzionale all attività eseguita e che interferisce con le usuali attività. La caratteristica della fatigue da cancro è che spesso non è alleviata dal sonno o dal riposo. Tra i vari sintomi riferiti dai pazienti neoplastici, la fatigue ha un impatto fortemente negativo sulla qualità di vita. La fatigue interessa sia la dimensione fisica che quella psichica ed emotiva del paziente, riduce le capacità di pensare e di sentire e si sviluppa nel tempo. E una sindrome che si ripercuote a vari livelli nella vita familiare, lavorativa, mentale e relazionale della persona rendendo difficile concentrarsi, rendendo irritabili e insofferenti. Il livello di fatigue percepita può variare anche nel corso di una giornata Le cause della fatigue da cancro sono numerose e verranno descritte più avanti. Può insorgere prima, durante e anche dopo molto tempo dal completamento del trattamento antitumorale. La invitiamo a riferire al medico o all infermiere se si sente più stanco del solito, se non riesce a dormire, se è senza appetito, se si sente ansioso, stressato o depresso per ridurre il peso di questi sintomi.

Pagina 4 QUALI SONO LE CAUSE E GLI EFFETTI La percezione della fatigue è estremamente soggettiva: alcuni pazienti avvertono una sensazione di stanchezza molto lieve che non interferisce con le

4 Pagina 4 QUALI SONO LE CAUSE E GLI EFFETTI La percezione della fatigue è estremamente soggettiva: alcuni pazienti avvertono una sensazione di stanchezza molto lieve che non interferisce con le normali attività della vita quotidiana, per altri invece le conseguenze possono essere molto pesanti. Le cause della fatigue possono essere: anemia (riduzione dei livelli di emoglobina/globuli rossi nel sangue) terapie oncologiche disturbi del metabolismo problemi alimentari (inappetenza, difficoltà ad alimentarsi) dolore insonnia sonno eccessivo disagi psicologici (ansia, depressione, stress, tristezza) A volte le cause non possono essere identificate con chiarezza perché si sovrappongono. Parlarne con il medico o l infermiere può essere utile. Alcuni degli effetti più comunemente riferiti dai pazienti sono: Difficoltà a compiere le normali attività come cucinare, rifare il letto, fare la doccia ecc.. Non avere forze, sentirsi svuotato di ogni energia Difficoltà a concentrarsi, parlare e prendere decisioni Difficoltà a ricordare le cose Respiro affannoso anche solo dopo avere svolto una leggera attività Sensazione di vertigini Disturbi del sonno Perdita del desiderio sessuale

5 Oncologia Pagina 5 COME TRATTARLA Gli interventi farmacologici I trattamenti farmacologici possono agire sulle singole cause o sui sintomi. Essi includono analgesici per il dolore, eritropoietina nel caso di abbassamento dei globuli rossi, supplementi di ferro o vitamine solo nel caso di carenze, antidepressivi, psicostimolanti oppure ipnotici per intervenire sul sonno il cui uso verrà attentamente valutato dal medico, corticosteroidi per controllare gli altri sintomi delle terapie. I farmaci possono senz altro giovare, ma i migliori risultati si ottengono dalla loro combinazione con adeguato sostegno psicologico, attività fisica praticata in modo regolare e costante e corretta alimentazione. Il sostegno psicologico Il sostegno psicologico risulta di aiuto nella riabilitazione individuale e sociale, accompagnando la persona nei momenti più difficili del suo percorso di cura. Aiuta a gestire meglio i disagi causati dalla fatigue e permette di approfondire difficoltà e disagi attraverso l ascolto. Aiuta a stimolare l attività mentale, pianificare e programmare azioni. Può guidare nell operare scelte per imparare a non fare più di quanto le energie lo consentano, senza adottare comportamenti passivi o arrendevoli. Può insegnare tecniche di rilassamento che permettono di costruire una nuova relazione con il proprio corpo. Il sostegno psicologico può coinvolgere direttamente anche i familiari. L esercizio fisico E stato ampiamente dimostrato che l esercizio fisico, anche di moderata o lieve entità, come il semplice camminare, può essere più terapeutico che non trascorrere il tempo in uno stato di inattività. L immobilità può peggiorare i sintomi, mentre l esercizio fisico può realmente migliorarli. Anche se non vi sentite in forma è importante che vi sforziate di fare un po di esercizio fisico, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra esercizio e riposo: esagerare può stancare, ma fare troppo poco non giova. Dopo l attività fisica ricordatevi di permettere ai muscoli di recuperare lo sforzo.

6 Pagina 6 CONSIGLI PRATICI Organizzare la giornata in modo da avere tempo per riposare e per fare le cose che si desidera maggiormente. Non sentirsi in colpa se si deve chiedere aiuto o se non si riesce ad occuparsi completamente di tutti gli aspetti che riguardano la gestione famigliare. Approfittare dei momenti in cui ci si sente meno stanchi per programmare le proprie attività. Continuare a coltivare gli interessi che procurano piacere. Mangiare adeguatamente per contrastare eventuali perdite di peso: effettuare piccoli pasti durante la giornata, approfittando dei momenti in cui si ha appetito; assaggiare nuovi cibi o mangiare quelli che piacciono di più. Adottare un adeguata igiene orale per non incorrere in infezioni alla bocca. Bere adeguatamente durante la giornata, soprattutto se si svolge attività fisica. Il medico può indirizzare, se necessario, presso un dietologo/ nutrizionista. Evitare il consumo di sostanze eccitanti come caffè, bevande a base di caffeina, tè forte e cioccolato poche ora prima di coricarsi.

Oncologia Pagina 7 Non dormire più del necessario: meno tempo si trascorre a letto, migliore è la qualità del sonno. Svegliarsi tutte le mattine alla stessa ora.

7 Oncologia Pagina 7 Non dormire più del necessario: meno tempo si trascorre a letto, migliore è la qualità del sonno. Svegliarsi tutte le mattine alla stessa ora. Evitare l uso del telefono o del computer per giocare o per collegarsi ai social media nelle ore serali in quanto disturba il sonno. Aiutarsi con attività tipo la lettura e l ascolto di musica per indurre uno stato di rilassamento. Valutare la possibilità di utilizzare terapie complementari: meditazione, yoga, massaggi, ecc.

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