DEFLATORE PIL INDICE PREZZI AL CONSUMO

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1 DEFLATORE PIL INDICE PREZZI AL CONSUMO

2 PIL NOMINALE E REALE IN ITALIA (dati Istat)

3 PIL REALE E NOMINALE Il PIL NOMINALE è il valore della produzione di beni e servizi a prezzi correnti. Il PIL REALE è il valore della produzione di beni e servizi a prezzi costanti. Per calcolare il PIL reale si devono calcolare i valori della produzione ai prezzi di un anno preso come riferimento: l anno base. Il rapporto tra PIL nominale e PIL reale (per cento) è detto Deflatore.

4 ESEMPIO DEFLATORE PIL Economia che produce due soli beni, A e B. Il PIL nominale è dato dal valore delle quantità prodotte ai prezzi correnti Il PIL reale è dato dal valore delle quantità prodotte ai prezzi dell anno base Px Qx Py Qy

5 ESEMPIO DEFLATORE PIL Se prendiamo come anno base il 2013, i valori degli anni successivi dovranno essere calcolati ai prezzi del Px Qx Py Qy PIL Nominale PIL Reale Deflatore

6 IL DEFLATORE DEL PIL Il deflatore del PIL si calcola così: Deflatore PIL= PIL nominale PIL reale 100 È una misura che indica quanto la variazione del PIL sia dovuta ad una variazione della produzione e quanto ad una variazione dei prezzi Se si conosce il deflatore, il PIL reale si ottiene dividendo il PIL nominale per il deflatore PIL reale = PIL nominale Deflatore 100

7 COME UTILIZZARE IL DEFLATORE Se dobbiamo confrontare valori monetari di periodi diversi, dobbiamo depurarli dagli effetti dell inflazione (deflazionarli o inflazionarli). Una volta che si conosce il Deflatore di un anno (dato un anno base), possiamo trasformare i valori dell anno t in valori espressi in termini dell anno base V b = V t D t Inoltre, una volta che conosciamo il valore del deflatore in due periodi, possiamo calcolare il tasso di inflazione tra i due periodi: Tasso inflazione = D t+1 D t D t

8 Conversione di valori all anno base e calcolo del tasso di inflazione annuo con il deflatore PIL Nominale Deflatore PIL Reale Tasso di inflazione annuo % % %

9 COSTO DELLA VITA

10 MISURARE IL COSTO DELLA VITA Il termine INFLAZIONE indica una situazione in cui il livello generale dei prezzi in un sistema economico aumenta. Il tasso di inflazione è la variazione percentuale del livello dei prezzi in un determinato periodo. Per misurare e confrontare il costo della vita in diversi periodi si utilizzano degli indicatori.

11 INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (IPC) L Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) è una misura del costo del paniere di spesa di un consumatore tipo. L ISTAT calcola e pubblica l IPC ogni mese nel suo bollettino statistico. L IPC viene utilizzato per controllare le variazioni del costo della vita in un determinato periodo di tempo. Un aumento dell IPC significa che il costo della vita per una famiglia media sta aumentando, in quanto spende di più per acquistare il paniere di beni e servizi che servono per mantenere il suo tenore di vita.

12 Indici dei prezzi al consumo ISTAT L Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: l Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC); l Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI); l Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell Unione europea (IPCA). I tre indici hanno finalità differenti. Il NIC è utilizzato come misura dell inflazione a livello dell intero sistema economico; in altre parole considera la collettività nazionale come se fosse un unica grande famiglia di consumatori, all interno della quale le abitudini di spesa sono molto differenziate. Il FOI si riferisce ai consumi dell insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente. È l indice generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato. L IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell inflazione comparabile a livello europeo. Infatti, viene utilizzato come uno degli indicatori per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell Unione europea.

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14 COSTRUZIONE DELL IPC 1. IDENTIFICAZIONE DEL PANIERE Il primo passo che occorre fare per calcolare l IPC è quello di capire quali sono i beni e servizi che compongono il paniere di consumo di una famiglia tipo. L ISTAT conduce delle indagini a scadenze regolari per verificare quali beni e servizi entrano nel paniere di spesa, e per determinarne i pesi relativi.

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16 COSTRUZIONE DELL IPC 2. RILEVAZIONE DEI PREZZI Una volta definiti i beni e servizi (con i relativi pesi) che entrano nel paniere di consumo, occorre individuare il prezzo di mercato da assegnare. Le rilevazioni vengono fatte dagli uffici statistici comunali con campionamenti su diverse tipologie commerciali (ipermercati, minimarket, etc.) ed in aree urbane e rurali differenziate per caratteristiche socioeconomiche.

17 COSTRUZIONE DELL IPC 3. CALCOLO DEL COSTO DEL PANIERE DI CONSUMO A questo punto si possono moltiplicare prezzi per quantità ed ottenere il costo del paniere in un determinato periodo di tempo. La rilevazione fatta in diversi periodi temporali permette di verificare le variazioni del costo del paniere tipo. 4. DEFINIZIONE ANNO BASE E CALCOLO DELL INDICE Si sceglie un anno come anno di riferimento per confrontare i prezzi degli altri anni. L indice viene calcolato dividendo il costo del paniere di un anno con il costo del paniere nell anno base, e moltiplicando per 100.

18 ESEMPIO COSTRUZIONE IPC Il paniere del consumatore tipo contiene due soli beni, A e B. La composizione del consumo è per un terzo A e due terzi B (pesi: 1/3 A ; 2/3 B), quindi nel paniere avremo 1 A e 2 B Il costo del paniere per ciascun anno è calcolato ai prezzi correnti di quell anno Pa Qa Pb Qb

19 ESEMPIO COSTRUZIONE IPC IPC = Costo Paniere (anno t) 100 Costo Paniere (anno base) Pa Qa Pb Qb Costo Paniere IPC

20 DEFLATORE PIL E IPC Il deflatore del PIL è basato sui prezzi dei beni e servizi prodotti all interno del Paese. L IPC è basato sui prezzi dei beni e servizi acquistati dal consumatore (quindi comprende i beni importati, mentre quelli esportati potrebbero avere meno peso). Inoltre l IPC considera un paniere di beni che rimane fisso per molto tempo (solo di quando in quando ci sono degli aggiornamenti). Invece il deflatore del PIL considera i beni e servizi che effettivamente sono prodotti in un determinato periodo.

21 TASSO DI INFLAZIONE CALCOLO DEL TASSO DI INFLAZIONE: Il tasso di inflazione viene calcolato come variazione percentuale dell indice dei prezzi tra due periodi adiacenti. Tasso Inflazione = IPC t+1 IPC t IPC t 100 Analogamente, se si usa il deflatore del PIL: Tasso Inflazione = D t+1 D t D t 100

22 ESEMPIO TASSO INFLAZIONE IPC T.I. (IPC) Deflatore T.I. (D) T.I. con IPC T.I.2011 = T.I.2012 = = = 19 T.I. con deflatore T.I.2011 = T.I.2012 = = = 22

23 COME TRASFORMARE I VALORI Se dobbiamo confrontare valori monetari di periodi diversi, dobbiamo depurarli dagli effetti dell inflazione (deflazionarli o inflazionarli). Una volta che si conosce l IPC di un anno (dato un anno base), possiamo trasformare i valori dell anno t in valori espressi in prezzi dell anno base V b = IPC t Lo stesso vale per il Deflatore: in questo caso dividiamo per il Deflatore V t V b = V t D t

24 Conversione Valori con IPC o con Deflatore Base 2011 Valori correnti IPC (D) Valori in prezzi anno base V b = V t IPC t 100 V t = V b IPC t /100 V b = V t D t 100 V t = V b D t /100

25 PROBLEMI NELL UTILIZZAZIONE DELL IPC L IPC è una misura sufficientemente accurata della variazione del costo dei beni che compongono il paniere, ma alcuni elementi che determinano il costo della vita non sono considerati. Per esempio, può non tenere sufficientemente conto del fatto che certi beni possono essere sostituiti con altri che hanno un prezzo inferiore. In questo caso l IPC sovrastimerebbe il costo della vita.

26 PROBLEMI NELL UTILIZZAZIONE DELL IPC Inoltre, possono essere introdotti nuovi beni sul mercato che cambiano le possibilità di consumo (p.es. l introduzione delle macchine fotografiche digitali ha diminuito drasticamente la spesa per le fotografie) Anche i miglioramenti qualitativi di uno stesso prodotto (p.es. apparecchi TV) determinano un abbassamento del costo della vita, dato che con la stessa spesa si ottiene un livello di benessere superiore.

27 PROBLEMI NELL UTILIZZAZIONE DELL IPC I miglioramenti qualitativi e l introduzione di nuovi prodotti hanno l effetto di abbassare il costo della vita. Se il paniere selezionato per l IPC non viene aggiornato di continuo, si avrà una sovrastima del costo della vita. Di fatto gli aggiornamenti non possono essere continui, ci sarà sempre un certo sfasamento tra paniere IPC e effettivo paniere di consumo.

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29 CONFRONTI INTERNAZIONALI Nella UE vengono utilizzati gli stessi criteri (non lo stesso paniere) per calcolare l IPC (Armonizzato), in modo da permettere un facile confronto tra i tassi di inflazione nei diversi Paesi.

30 INDICIZZAZIONE Quando i contratti (p.es. di lavoro) prevedono un adeguamento automatico al tasso di inflazione, si parla di indicizzazione. In Italia molti contratti collettivi prevedevano un meccanismo di indicizzazione automatica, chiamato «scala mobile», che faceva riferimento ad un indice del costo della vita concordato tra le parti sociali (Confindustria, Sindacati) Questo meccanismo è stato eliminato nel Successivamente la indicizzazione è stata basata sull IPC.

31 TASSI DI INTERESSE REALI E NOMINALI Il tasso di inflazione è particolarmente rilevante quando si devono valutare i valori futuri di un investimento. Quando facciamo un investimento finanziario, sappiamo che il denaro frutterà un certo interesse. Il tasso di interesse nominale è il tasso che viene solitamente riportato, non aggiustato per l inflazione Il tasso di interesse reale è invece calcolato aggiustando quello nominale per l inflazione

32 TASSI DI INTERESSE REALI E NOMINALI Per esempio: abbiamo preso a prestito 1,000 per un anno al tasso di interesse nominale del 15%... ma nell anno in corso l inflazione è stata del 10% T. I. Reale = T. I. Nominale Inflazione = 15% - 10% = 5%

33 Figura 1 Tassi di interesse nominale e reale e deflatore del Pil in Italia Anni (valori percentuali) Fonte: elaborazioni su dati Istat e Banca d Italia

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