FINALITA DELL INIZIATIVA

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1 Bando per l erogazione di contributi per favorire la nascita e/o la riconversione di esercizi di vicinato che svolgeranno vendita in modalità della spesa sfusa e/o vendita di alimentari prodotti localmente (approvato con Determinazione Dirigenziale n. 11/DG del 03/03/2009, immediatamente eseguibile) FINALITA DELL INIZIATIVA La Provincia di Arezzo, attraverso l erogazione di contributi a fondo perduto, sostiene e agevola la nascita e sviluppo di nuove imprese (esercizi di vicinato ai sensi di quanto previsto dal D.L. 114/98, quelli aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq. nei Comuni con popolazione residente inferiore a ed a 250 mq. nei Comuni con popolazione residente superiore a ) e la ristrutturazione di esercizi commerciali esistenti che adotteranno come elemento distintivo le modalità della spesa sfusa e della vendita dei prodotti locali. Spesa sfusa Con questo termine si intendono punti vendita (esercizi di vicinato) che consentono, in tutto o in parte la vendita e l acquisto di prodotti non confezionati, in quantità variabili (a peso, numero o misura) secondo le necessità del cliente (ad esempio: caffè, pasta, riso, zucchero, legumi, spezie, dolci, biscotti, ecc ). A tale scopo l esercizio è dotato di appositi erogatori a vista, esempio in policarbonato trasparente, idonei al contatto con gli alimenti e alla loro conservazione, e di idonei spazi per contenitori appositi. L esercizio può altresì essere dotato di erogatori per la vendita, a misura, utilizzando contenitori da asporto procurati dallo stesso cliente: di latte di detersivi liquidi o in polvere. Presso tale esercizio è dunque consentito acquistare generi alimentari e non alimentari in assenza di confezionamento, fornendo, se richiesto, sacchetti per l acquisto e il trasporto dei prodotti in materiali che siano compostabili e biodegradabili. Questa tipologia di punto-vendita persegue almeno tre risultati apprezzabili, sotto il profilo sia dell economia familiare, sia dell eco-compatibilità: la diminuzione dell impatto ambientale provocato dall eccesso di imballaggi - destinato in gran parte a trasformarsi in rifiuti di difficile smaltimento - che caratterizza la catena della distribuzione alimentare e non alimentare; un contenimento dei costi per i generi venduti a peso, numero o misura, per la parte determinata dai materiali e dalle operazioni di confezionamento; l acquisto, da parte del cliente, della quantità di prodotto effettivamente necessaria al consumo individuale o familiare. Pag. 1 / 11

2 Spesa di prodotti locali Con questa definizione si indicano le azioni volte a favorire la vendita, l acquisto e il consumo di prodotti locali e di stagione dei quali non è necessario il trasporto per migliaia di chilometri. Sotto il profilo economico, ciò favorisce sia le aziende agricole locali, i cui livelli di produzione possono essere sostenuti significativamente da un maggior numero di consumatori della stessa zona, sia gli stessi consumatori a cui sono proposti alimenti freschi e di sicura origine. Nel prezzo di tali prodotti è largamente abbattuta la quota determinata dai costi di gasolio e benzina, la cui incidenza aumenta nel caso di trasporto delle merci a lunga distanza. Vino, olio, salumi, formaggi, latte, frutta, verdura e fiori sono i prodotti che più frequentemente consentono la spesa di prodotti locali. Pertanto il presente bando persegue i seguenti obiettivi: sostenere l imprenditorialità locale; consolidare e sviluppare la cultura dell impresa innovativa nel territorio aretino; favorire la creazione di nuove opportunità di lavoro; favorire la produzione locale dei generi alimentari; diffondere comportamenti eco-compatibili sia sul versante dei commercianti, sia sul versante dei consumatori; contribuire a ridurre la produzione di rifiuti determinati dall imballaggio delle merci, considerato il grave impatto ambientale che questo produce. Ai fini del presente bando per prodotti locali si intendono quelli prodotti, coltivati e allevati entro il confine della Provincia di Arezzo. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda di concessione del contributo, pena l esclusione, deve essere presentata alla Provincia di Arezzo - Ufficio Protocollo - P.zza Libertà 3 - AREZZO o mediante consegna agli Sportelli Integrati Provinciali (SIP) (elenco dei SIP in allegato) utilizzando apposito allegato reperibile sia nel sito internet all indirizzo - Sezione avvisi e bandi, oppure all URP della Provincia e ai SIP. Le voci presenti nell allegato devono essere tutte riempite. Termine ultimo per la presentazione della domanda è il giorno 30/04/2009. RISORSE DISPONIBILI Le risorse disponibili per il presente bando sono pari ad ,00.= SOGGETTI BENEFICIARI Esercizi di vicinato come classificati dal D.L. 114/98 e successive modificazioni ed integrazioni Pag. 2 / 11

3 INIZIATIVE AGEVOLABILI 1. Nuovo impianto; 2. Ammodernamento, Ampliamento, Ristrutturazione o Trasferimento di una unità locale esistente. INTERVENTI FINANZIABILI La Provincia di Arezzo finanzierà (inizialmente) la nascita e/o ristrutturazione di un esercizio di vicinato per ogni vallata (Casentino, Valdarno, Valdichiana, Valtiberina, Area Aretina) 1 oltre che una specifica per il Comune di Arezzo, sulla base di un progetto che dovrà essere presentato che terrà conto dei seguenti elementi di valutazione. Qualora le domande presentate non fossero sufficienti a stilare una graduatoria per ogni vallata e per il Comune di Arezzo, la Provincia di Arezzo si riserva la facoltà di redigere con criteri diversi una o più graduatorie per meglio realizzare le finalità del progetto. Criteri di valutazione generale dei progetti a. Ristrutturazione - ammodernamento di esercizi che appartengono alle categorie di operatori che esercitano il commercio al dettaglio in Esercizi di Vicinato - punti 10 b. ai soggetti che indendono aprire un esercizio di Vicinato - punti 11 c. esercizi di vicinato a conduzione prevalentemente femminile, secondo i requisiti soggettivi di cui alla Legge 215/ punti 5 d. esercizi di vicinato a conduzione di soggetti con età inferiore ad anni 35 - punti 5; e. alle imprese che prevedono un investimento localizzato nelle aree urbane - punti 5; f. n. di dispenser di prodotti vendibili a spesa sfusa - punti 1 per ogni dispenser. valutazione del progetto a insindacabile giudizio della Commissione nominata dalla Provincia sulla base degli elementi quali completezza, sostenibilità e fattibilità - fino a punti 10 1 Casentino (Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi V., Montemignaio, Ortignano, Poppi, Pratovecchio, Stia Talla) Valdarno (Bucine Castelfranco Cavriglia Laterina Loro Ciuffenna Montevarchi Pergine V.no Piandiscò San Giovanni V.no Terranuova B.ni) Valdichiana (Castiglion Fiorentino Cortona Foiano C. Lucignano Marciano C.) Valtiberina (Anghiari Badia Tedalda Caprese Michelangelo Monterchi Pieve Santo Stefano Sansepolcro Sestino) Area aretina (Capolona Castiglion Fibocchi Civitella C. Monte San Savino Subbiano) 2 Ai sensi della L. 215/92, le imprese a prevalente partecipazione femminile sono: a. le imprese individuali in cui il titolare sia una donna; b. le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute; c. le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell organo di amministrazione Pag. 3 / 11

4 INTENSITÀ DELL AIUTO E SPESE RENDICONTABILI L aiuto è concesso nella forma di contributo a fondo perduto nella misura massima di ,00 nell osservanza del Regolamento (CE) n. 1998/2006 (Regola De Minimis), relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti d importanza minore, GUCE n. 10/01 e 379/2006. Le spese complessive di ogni programma di investimenti non potranno essere inferiori a Euro 5.000,00. Il contributo non potrà superare l 80% dell investimento fatto per la nascita, ammodernamento e ristrutturazione dell esercizio e nel caso di investimento minore il contributo sarà ridotto proporzionalmente. Il primo 50% (fino ad un massimo di ,00) sarà erogato agli aventi diritto al momento della presentazione delle fatture quitanziate. Il rimanente 30% (fino ad un massimo di 6.000,00) sarà erogato 12 mesi dopo la dichiarazione di cui all allegata domanda e solo se richiesto e se il soggetto beneficiario dimostrerà che almeno il 20% del fatturato dell azienda proviene dal territorio della provincia di Arezzo. Le spese rendicontabili ai fini del presente progetto sono tutte quelle necessarie per acquistare dispenser, bilance e altre apparecchiature e/o quanto altro necessario alla vendita di prodotti sfusi. Sono altresì rendicontabili le spese di manodopera ed attrezzature riferite unicamente a tali prodotti fino ad un massimo del 50% di quelle di investimento. Le spese rendicontabili decorreranno dalla data di presentazionbe della domanda. Nel rispetto della regola del De Minimis il contributo è cumulabile con altri contributi/finanziamenti concessi da altri organismi (es. dalla Regione Toscana a valere sul programma Sirio , o dalla Provincia di Arezzo vaucher per il finanziamento di nuove imprese). La Provincia di Arezzo si impegna ad accompagnare i soggetti che lo richedessereo esplicitamente, tramite i propri uffici compreso lo Sportello Nuova Imprenditoria realizzato d intesa con la CCIAA di Arezzo, presso istituti, enti, per agevolare la concessione di contributi, autorizzazioni, ecc. TEMPISTICA I dati dichiarati nella domanda devono essere presenti al momento della presentazione della domanda o nei sei mesi successivi alla domanda pena la revoca del finanziamento Tutte le spese ammissibili devono essere effettuate e rendicontate entro e non oltre sei mesi dalla pubblicazione della graduatoria. 3 Le finalità del programma regionale sirio 2005 sono: Agevolare l accesso al credito alle piccole e medie imprese commerciali, per favorire i processi di ristrutturazione, liberalizzazione, innovazione e crescita dell attrattività e delle fruibilità della rete distributiva. Il relativo bando è pubblicato nel sito della Regione toscana ( e della Fidi Toscana ( Pag. 4 / 11

5 PROCEDURE - INFORMAZIONI L istruttoria sarà effettuata dalla Provincia di Arezzo (responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/90 è la dr.ssa Alessandra Giusti tel agiusti@provincia.arezzo.it). Il termine perentorio per il completamento della documentazione è fissato in 30 giorni dalla data di invio da parte della Provincia di Arezzo della richiesta di integrazione; decorso tale termine la domanda decade. Saranno inserite in graduatoria le domande risultate complete dichiarate ammissibili. Le graduatorie (una per vallata laddove possibile) saranno approvate dalla Provincia di Arezzo sulla base del miglior punteggio, in caso di parità di punteggio prevale la maggiore entità dell investimento ammissibile, in caso di ulteriore parità di punteggio prevarrà la data di completamento della documentazione (fa fede il timbro postale di accettazione della lettera raccomandata). La Provincia di Arezzo trasmette successivamente comunicazione dell avvenuta concessione dei contributi al beneficiario interessato. L erogazione del contributo con le modalità sopra descritte e subordinata alla realizzazione dell investimento da parte del beneficiario nonché all acquisizione della documentazione finale di spesa che consiste in: copia delle fatture quietanzate e accompagnate da idonea documentazione comprovante l avvenuto pagamento, avente forza probatoria equivalente, copia dei contratti di compravendita, o altri titoli equivalenti. Gli originali della suddetta documentazione di spesa dovranno essere conservati dall impresa beneficiaria a disposizione degli Uffici della Provincia di Arezzo che potrà effettuare i controlli sui beneficiari. La Provincia erogherà contributi nella misura prevista fino ad esaurimento dei fondi. Per comprovare la percentuale di fatturato di prodotti locali sul fatturato complessivo il soggetto beneficiario (che lo richieda) è tenuto a trasmettere alla Provincia una dichiarazione contenete tali indicazioni accompagnata da copia delle fatture quietanziate e da una dichiarazione da parte di un CAT (così come previsto dall art. 10 della legge regionale 28 del 7 febbraio 2005). L impresa dovrà essere in regola con tutte le certificazioni richieste da tutti gli organi competenti per l apertura / ristrutturazione di un esercizio commerciale Le informazioni relative al presente bando possono essere richieste sia per che telefonicamente ai seguenti nominativi: Massimo Nibi Tel mnibi@provincia.arezzo.it Alessandra Giusti Tel agiusti@provincia.arezzo.it Giuliana Cecchi Tel gcecchi@provincia.arezzo.it Arezzo, 03/03/2009 IL DIRIGENTE Servizio Innovazione (dr. Massimo Nibi) Pag. 5 / 11

6 ALLEGATO sedi della Provincia PROVINCIA DI AREZZO UFFICIO PROTOCOLLO PIAZZA DELLA LIBERTA AREZZO TEL FAX urp@provincia.arezzo.it SIP CASENTINO UBICAZIONE Via Rignano 17/A7 - Loc. Palazzetto - Bibbiena ORARIO dal lunedi al sabato ore martedi pomeriggio ore TELEFONO FAX sip.casentino@provincia.arezzo.it SIP VALDICHIANA UBICAZIONE Piazza Sandro Pertini 7 - Camucia - Cortona ORARIO dal lunedi al sabato ore martedi pomeriggio ore TELEFONO FAX sip.valdichiana@provincia.arezzo.it Pag. 6 / 11

7 SIP VALDARNO UBICAZIONE Piazza XX Settembre 17 - Montevarchi ORARIO martedi e sabato mattina ore giovedi pomeriggio ore TELEFONO FAX sip.valdarno@provincia.arezzo.it SIP VALTIBERINA UBICAZIONE Via Aggiunti 55 - Sansepolcro ORARIO martedi e sabato mattina ore giovedi pomeriggio ore TELEFONO FAX sip.valtiberina@provincia.arezzo.it Pag. 7 / 11

8 ALLEGATO MODULO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DOMANDA RICHIESTA FINANZIAMENTO ALLA PROVINCIA DI AREZZO SERVIZIO INNOVAZIONE PIAZZA LIBERTA Arezzo OGGETTO: Richiesta di contributo per creazione / ammodernamento / riconversione esercizi di vicinato Il/La sottoscritto/a: Nome e Cognome.. Nato/a a.. il.. Codice fiscale. Residente in via loc. Cap... Comune. Prov. ( ) Telefono fisso Cellulare Se l impresa è già esistente idicare il numero di Partita IVA (compilare solo se diverso dalla residenza) Domiciliato/a in via loc. Cap... Comune. Prov. ( ) In relazione all Avviso emanato dalla Provincia di Arezzo a cura del Servizio Innovazione CHIEDE L attribuzione di un contributo per (barrare la voce che interessa) creazione di un nuovo esercizio commerciale di vicinato ammodernamento riconversione di un esercizio di vicinato Il contributo per vendita di prodotti sfusi Pag. 8 / 11

9 vendita di prodotti locali, se barrato indicare la data di inizio del computo dei 12 mesi (a partire dalla data di presentazione della domanda fino a 18 mesi successivi) N. di dispenser di prodotti vendibili a spesa sfusa Che sarà /è localizzato nel comune di Indirizzo zona urbana si no Dichiara inoltre che l impresa rientra nella categoria di esercizi di vicinato a conduzione prevalentemente femminile, secondo i requisiti soggettivi di cui alla Legge 215/92 esercizi di vicinato a conduzione di soggetti con età inferiore ad anni 35 Descrizione del progetto: (massimo una cartella) Descrizione dell attività (massimo una cartella) Costi stimati (utili per la definizione delle graduatorie) Suddivisione dei costi L impresa è in regola con tutte le certificazioni richieste da tutti gli organi compenti per l apertura / ristrutturazione di un esercizio commerciale Ai sensi dell'art.46 del D.P.R. n.445/2000, le dichiarazioni di cui alla presente domanda sono rese in sostituzione della relativa certificazione. Pag. 9 / 11

10 Le dichiarazioni mendaci e la falsità in atti comportano responsabilità penale ai sensi dell art.76 del D.P.R. 445/2000, nonché le conseguenze di cui all art.75 del D.P.R. 445/2000 (decadenza dai benefici eventualmente prodotti dal provvedimento emanato sulla base di una dichiarazione non veritiera). Firma Ai sensi dell art.13 del D.Lgs. n.196/2003, si informano i presentatori della domanda che i dati personali loro pertinenti sono utilizzati dall Amministrazione esclusivamente per lo svolgimento della presente procedura selettiva. Gli stessi sono conservati presso la sede della Provincia di Arezzo in archivio cartaceo ed informatico. Tali dati possono essere comunicati unicamente alle Amministrazioni pubbliche o persone giuridiche direttamente interessate alla selezione. L indicazione di tali dati è obbligatoria ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l esclusione della presente procedura. Si informa altresì che ai concorrenti interessati sono riconosciuti i diritti di cui all art. 7 del sopra citato D.Lgs. Per l Amministrazione Provinciale il responsabile del trattamento dei dati è la sig. Giuliana Cecchi (tel gcecchi@provincia.arezzo.it) Firma Pag. 10 / 11

11 Normativa di riferimento Esercizi di vicinato Ai sensi di quanto previsto dal D.L. 114/98, quelli aventi una superficie di vendita non superiore a 150 mq. nei Comuni con popolazione residente inferiore a ed a 250 mq. nei Comuni con popolazione residente superiore a De minimis L agevolazione è concessa con le modalità, i criteri, i limiti e le esclusioni degli aiuti de minimis di cui al Regolamento della Commissione Europea n.1998/2006, relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d importanza minore (de minimis), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, serie L. n. 379, del 28 dicembre Il regime di aiuti de minimis consente all impresa di ottenere aiuti a qualsiasi titolo, complessivamente non superiori a euro ,00 su un periodo di tre anni Pag. 11 / 11

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