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2 PREMESSA... 5 REQUISITI MINIMI PER L INSTALLAZIONE...5 INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE...6 DISINSTALLAZIONE DEL SOFTWARE...6 ATTIVAZIONE SOFTWARE...6 AVVIO DI ACQUEDOTTI...7 I VIDEO TUTORIAL DI ACQUEDOTTI...7 GENERALITA...8 IL MENU DEI COMANDI DI ACQUEDOTTI...8 IL WIZARD ACQUEDOTTO IMPORTAZIONE DI FILES DA EDILSTUDIO LA FINESTRA PRINCIPALE DI ACQUEDOTTI LISTE E PROPRIETA COME SI PROCEDE DEFINIRE LE TIPOLOGIE Archivio condiviso Un esempio di Categoria\Tipologia\Parametri Come assegnare una nuova tipologia Archivio di progetto MODELLARE IL TERRITORIO Inserire uno sfondo Inserire i punti topografici Importazione di punti topografici da file esterno Come elaborare il DTM Come creare profili di scavo TOOLS DI CONVERSIONE Convertitore CAD2POINT MODELLARE LA RETE Assegnare le condotte Creazione manuale della rete con coordinate note Creazione automatica della rete con lunghezze assegnate Creazione della rete da un file di testo con elenco tratti Creazione della rete ricalcando le polilinee del layer Funzione di importazione di polilinee da layer... 38

3 Inserimento di pozzetti sugli estremi delle condotte Inserimento di pozzetti sui vertici interni di una condotta VERIFICARE LA RETE Il check della rete Il calcolo della rete Caratteristiche della procedura di calcolo Caratteristiche e metodi di calcolo del programma Il metodo del gradiente di Todini Scelta della formula di resistenza Formula di Darcy-Weisbach (Colebrook-White) Formula di Gauckler-Strickler Formula di Hazen-Williams Valvole riduttrici di pressione Risultati del calcolo Riferimenti bibliografici ELABORATI DI TESTO Relazione di calcolo Altri output DISEGNO ESECUTIVO DEI PROFILI LONGITUDINALI Cartiglio Come definire un profilo Gestione degli affondamenti Sezione di scavo Generazione del profilo e movimenti di terra VERIFICA STATICA DELLE CONDOTTE Caratteristiche di calcolo e risultati Riferimenti bibliografici Verifica statica di una tubazione GLI ARCHIVI DEL SOFTWARE ACQUEDOTTI Anagrafica Cartiglio Categorie Tipologie GLI ELEMENTI DEL SOFTWARE ACQUEDOTTI... 64

4 Territorio Punti Acquedotto Condotte Gli elementi interni della condotta Apparecchiature (valvole, sfiati, scarichi) Pompe Profili Picchetti profilo Tratti profilo L INTERFACCIA GRAFICA Menù principale Barra degli strumenti Menù della modalità di visualizzazione Barra dei comandi della vista acquedotto Barra dei comandi/menu di popup dell oggetto grafico Operazioni specifiche da menù contestuale GUIDA DI RIFERIMENTO ALLA VISTA GRAFICA Menù File Menù Modifica Menù Formato Menù Disegna Menù Visualizza La barra degli strumenti La barra delle impostazioni La barra di visualizzazione La status bar... 88

5 P R E M E S S A ACQUEDOTTI è un software per il progetto e la verifica idraulica di reti di acquedotto. Consente di modellare la rete direttamente sulla cartografia di riferimento, impostata come sfondo nell interfaccia grafica oppure attraverso l importazione di dati da file dwg/dxf. E dotato di archivi dettagliati di tipologie dei principali elementi che formano la rete, come tubazioni, pozzetti, apparecchiature, etc. Consente in tempo reale la generazione di profili esecutivi. Il modello creato è unico pertanto gli elementi della rete possono essere modificati dal qualsiasi vista grafica (planimetria,un profilo, etc.). E possibile eseguire la verifica statica di sezioni delle condotte. Gli elaborati di testo (in formato doc o pdf) comprendono: la relazione di calcolo, una sintesi dei movimenti di terra relativi ai profili, la stampa di tutte le le verifiche statiche eseguite. Sono disponibili, inoltre, le stampe di tutte le liste di elementi inseriti. Tutto questo attraverso una struttura modulare così organizzata: Modellatore della rete Solutore di calcolo in moto permanente Disegno esecutivo dei profili longitudinali Verifica statica delle condotte Importazione da file dwg/dxf Esportazione in Excel Tools di conversione Nella prima parte del manuale vengono illustrate le principali caratteristiche dei moduli ed il loro funzionamento di massima. Nella seconda parte si entra nel dettaglio degli elementi del software (le liste, le schede, l interfaccia grafica, i menù, le toolbar). REQUISITI MINIMI PER L INSTALLAZIONE Per un corretto funzionamento ACQUEDOTTI richiede le seguenti caratteristiche minime di sistema: 2 Gb di RAM; S.O.: Vista/Seven; Risoluzione video 1024x768 pixel.

6 INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE Il software ACQUEDOTTI è fornito al cliente mediante procedura di download dal sito. Scaricare il file sul disco rigido del proprio PC e unzipparlo. ACQUEDOTTI può essere installato con la seguente procedura (assicurarsi preferibilmente che eventuali altre applicazioni siano chiuse): rimuovere precedenti versioni di ACQUEDOTTI (si veda in proposito il successivo paragrafo Disinstallazione del software ); avviare l installazione cliccando sul file Setup.exe seguire tutti i passi indicati nella procedura guidata di setup. DISINSTALLAZIONE DEL SOFTWARE Si può disinstallare il software utilizzando il comando Disinstalla presente nella barra delle applicazioni di Windows nella posizione: Start->Cointec->ACQUEDOTTI -> Disinstalla. In alternativa si può cliccare sull icona Risorse del Computer presente sul desktop, quindi sull icona Installazione applicazioni del Pannello di Controllo; dal pannello Installa/Rimuovi selezionare il programma ACQUEDOTTI e cliccare sul pulsante Aggiungi/Rimuovi per avviare la procedura di disinstallazione confermando alle successive richieste di rimozione. Eventuali cartelle non rimosse nel percorso C:\Cointec\ACQUEDOTTI ovvero quello scelto al momento dell installazione se diverso da quello di default dovranno essere rimosse manualmente tramite Risorse del Computer. Prima di effettuare la rimozione si dovranno spostare dal percorso specificato eventuali file di lavoro che altrimenti verranno persi. ATTIVAZIONE SOFTWARE Appena installato il software risulta disattivato. Per poter utilizzare il software acquistato, l utente dovrà lanciare la procedura automatica di attivazione dal menù Servizio\Configurazione. Verrà visualizzata la finestra riportata qui sotto.

7 Inserire in questa scheda il nome dell intestatario della licenza, un indirizzo valido ed il codice di attivazione, quindi cliccare sul pulsante Attiva. Il software avvisa che per continuare è necessario avere una connessione internet, quindi procede all attivazione automatica. IMPORTANTE! La procedura di attivazione è AUTOMATICA. Non occorre contattare il produttore. Per attivare il software è necessario avere una CONNESSIONE INTERNET. Il software deve essere lanciato con i privilegi di amministratore. In caso contrario l attivazione non andrà a buon fine e comparirà un messaggio Impossibile attivare il software. AVVIO DI ACQUEDOTTI Per aprire una sessione di lavoro con ACQUEDOTTI è sufficiente lanciare l applicazione selezionando dal menù Avvio/Start di Windows la cartella ACQUEDOTTI. I VIDEO TUTORIAL DI ACQUEDOTTI Al seguente link sono disponibili una serie di video-tutorial che illustrano le principali funzionalità del software.

8 GENERALITA Il programma ACQUEDOTTI consente la progettazione e la verifica di reti di acquedotto. Per accelerare la creazione di un nuovo progetto è previsto un apposito wizard di inserimento automatico che pone all'utente una serie di domande in sequenza ed imposta i parametri principali della progettazione. Nell Archivio condiviso da tutti i files di progetto si dispone di una libreria di base di tubazioni circolari, di varie dimensioni e materiali. Tale libreria può essere modificata a piacere a seconda delle esigenze. Gli elementi costitutivi della rete sono le condotte e i pozzetti. Per inserire le condotte si deve accedere alla vista grafica dell acquedotto, utilizzando, se si dispone, di una planimetria di base. IL MENU DEI COMANDI DI ACQUEDOTTI All apertura ACQUEDOTTI presenta il menù di comandi riportato in figura. Il menù Archivio contiene il gruppo di comandi illustrati di seguito. Crea Acquedotto Questo comando crea un nuovo file. Apri Acquedotto Questo comando apre un file precedentemente salvato. Progetti recenti Questo comando consente di aprire un file recentemente utilizzato. Esci Questo comando chiude il programma. Il menù Visualizza contiene il gruppo di comandi illustrati di seguito. Progetti Questo comando visualizza l elenco dei progetti aperti. Sovrapponi Questo comando sovrappone tutte le finestre aperte. Affianca orizzontalmente

9 Questo comando visualizza tutte le finestre aperte disponendole in orizzontale. Affianca verticalmente Questo comando visualizza tutte le finestre aperte disponendole in verticale. Il menù Servizio contiene il gruppo di comandi illustrati di seguito. Attiva Questo comando consente di attivare il software (vedi paragrafo Attivazione del software ). Configurazione Questo comando consente di visionare la configurazione di moduli in possesso dell utente. Opzioni Questo comando visualizza la seguente scheda nella quale è possibile, tra l altro, attivare o disattivare il check per l inserimento automatico della rete, scegliere i formati per la visualizzazione e modifica degli output di testo ed assegnare un intestazione alle stampe. Il menù? contiene il gruppo di comandi illustrati di seguito. Per cominciare Questo comando apre la finestra di navigazione contenente la sequenza e la descrizione elementare delle operazioni che l utente deve compiere. Informazioni Questo comando apre la finestra delle informazioni relative a ACQUEDOTTI (versione, produttore, etc.).

10 IL WIZARD ACQUEDOTTO Il wizard per la creazione dell acquedotto presenta una serie di schede in sequenza che consentono di inserire I parametri più importanti della rete, scegliendoli tra quelli di default, demandando invece ad una fase successiva la selezione di parametri di dettaglio. Le schede presentate sono quelle relative a: importazione da EdilStudio Località Territorio Acquedotto Condotta La scheda Località consente di ubicare la rete in un contesto territoriale.

11 Nella scheda Territorio l utente può fissare i limiti plano-altimetrici in cui si iscrive la rete da progettare. La vista grafica terrà conto di detti limiti e fornirà una prima informazione sulle quote del territorio, ottenute come interpolazione di tali valori. Nella scheda Acquedotto si definiscono alcune caratteristiche della rete da progettare : nome tipologia (adduzione, distribuzione, etc.) ambito(urbano, intercomunale, etc.)

12 Nella scheda Condotta l utente può stabilire il valore di default della tipologia della tubazione, scegliendolo ovviamente dall archivio tubazioni. IMPORTAZIONE DI FILES DA EDILSTUDIO 2012 Per importare progetti realizzati con il precedente ambiente EdilStudio 2012 esiste il convertitore ImportAcqNetR1.exe, disponibile nel percorso: C:\Cointec\Acquedotti\bin Questo convertitore genera, a partire da un file di formato.csi, un file di formato.acq che può essere aperto da ACQUEDOTTI.

13 LA FINESTRA PRINCIPALE DI ACQUEDOTTI Dopo aver creato un nuovo file o averne aperto uno precedentemente salvato, in ACQUEDOTTI si visualizza la finestra principale del progetto. In questa finestra è presente una struttura ad albero analoga a quella riportata in figura. Il primo nodo dell albero porta sempre il nome del progetto aperto (nella figura esempio.acq). Dopo aver selezionato un nodo l utente può eseguire una o più azioni; il menù dei comandi disponibili viene visualizzato cliccando sul tasto destro del mouse (menù contestuale). Il doppio click con il tasto sinistro del mouse sul nodo esegue sempre il primo comando della lista ovvero l unica azione possibile se non è disponibile il menù contestuale. Il menu Archivio contiene I seguenti comandi: Salva consente di salvare il progetto corrente Salva con nome consente di salvare il progetto corrente assegnando un nome al file Esporta lancia l esportazione in Excel (se è abilitato il modulo di esportazione) Chiudi chiude il progetto corrente

14 LISTE E PROPRIETA I nodi dell albero aprono in genere liste di elementi (ad es. Condotte, Pozzetti, etc.) oppure la scheda di proprietà di un elemento (Territorio, Acquedotto, etc.). IMPORTANTE! Nella parte inferiore della lista è presente una barra con i comandi più frequenti (come Disegna oppure Apri la scheda Proprietà ). Selezionare con il mouse l elemento della lista desiderato, quindi cliccare sull icona del comando prescelto. Dalla finestra contenente la lista cliccando sul tasto destro del mouse compare un menù simile al seguente:

15 Proprietà: apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella tabella (ad es. di una condotta). Alcuni comandi tipici sono i seguenti: Disegna: apre l ambiente grafico in cui viene rappresentato l oggetto in questione (ad es. condotta, pozzetto, etc). Copia: copia in memoria i dati relativi all elemento contenuto nella riga corrente. Incolla: incolla nella riga corrente i dati dell elemento di una riga precedentemente copiata. Aggiorna: aggiorna la finestra corrente.

16 IMPORTANTE! Tramite il pulsante è possibile vedere i dati in modalità estesa (tutti i dati presenti) oppure non estesa (dati principali). In quest'ultima modalità ovviamente l'input è più immediato. Stampa: stampa le informazioni contenute nella scheda di dettaglio dell elemento selezionato. Tipologia: apre la scheda di dettaglio relativa alla tipologia prevista per l elemento selezionato. Modifica forma da coordinate: apre la lista contenente le coordinate dei punti che definiscono l oggetto in questione. Per modificare i valori delle coordinate occorre digitare i nuovi valori nelle celle corrispondenti, cliccare su Salva per registrare i valori inseriti e quindi su Chiudi per chiudere la lista aggiornata. Cliccando sul tasto destro del mouse si attiva il menù contestuale come illustrato in figura. Aggiungi vertice aggiunge alla lista una riga in cui inserire i dati relativi ad un nuovo vertice. Elimina vertice cancella il vertice contenuto nella riga correntemente selezionata. Inserisci vertice inserisce un vertice dopo la riga correntemente selezionata. Per confermare i precedenti comandi cliccare sul pulsante Salva e quindi su Chiudi. Per annullare, invece, le modifiche effettuate cliccare direttamente su Chiudi.

17 COME SI PROCEDE Il software ACQUEDOTTI è molto flessibile e consente sia rappresentazioni approssimate (valide per schemi di calcolo, calcoli di massima, etc.), sia rappresentazioni fedeli al territorio, in funzione dei dati a disposizione. La quantità di informazioni fornite al software dipende dall utente e dalle sue finalità. Il software dispone di archivi di tipologie per tutti gli elementi che intervengono nella progettazione (terreni, condotte, pozzetti, etc.). Questi archivi sono sempre integrabili dall utente. Per la progettazione e verifica idraulica di una rete la modellazione prevede i seguenti passi: definire le tipologie definire il territorio assegnare le condotte assegnare il/i pozzetto/i di presa assegnare i pozzetti con le erogazioni di portata (di confluenza e/o ispezione) La modellazione segue la struttura reale della rete, piuttosto che lo schema di calcolo, ecco perché la classica assegnazione dei nodi è stata sostituita dalla definizione dei punti del terreno e dei pozzetti (di presa o di confluenza /ispezione).

18 DEFINIRE LE TIPOLOGIE Ad ogni elemento di progetto (punto topografico, condotta, pozzetto, etc.) è assegnata una tipologia. Archivio condiviso Il software è dotato di un archivio dati contenente una serie di tipologie, come ad es.tubazioni, sezioni di scavo e pozzetti. Tale archivio è condiviso da tutti i files di progetto. Per accedere all' archivio occorre selezionare il comando Apri Archivio condiviso dal menù Archivio della finestra principale del file di progetto. Le tipologie sono raggruppate in categorie. Accanto è riportato l elenco delle principali categorie utilizzate nel software. La tipologia è stata concepita per racchiudere la maggiorparte di informazioni relative ad una classe di elementi: - la geometria e le dimensioni di un elemento - le caratteristiche del materiale - marca e modello - quale blocco cad associare per la rappresentazione dell elemento nella vista grafica A seconda dell elemento alcuni dati sono necessari, altri facoltativi. Ad ogni categoria sono associati dei parametri, dati necessari per il calcolo.

19 Un esempio di Categoria\Tipologia\Parametri Ad esempio nell Archivio condiviso troviamo la categoria Materiali.tubazioni.acciaio la tipologia ACC-DN200-N con i parametri di seguito illustrati L'utente, in qualsiasi momento può modificare l' archivio (inserendo, modificando o eliminando una tipologia) ricordandosi che l' archivio è condiviso da tutti i files di progetto creati dal software. Come assegnare una nuova tipologia Per inserire una nuova tipologia dalla lista tipologie cliccare sul comando Nuovo si aprirà una scheda in cui si assegna una nuova tipologia. Nella scheda Proprietà i dati fondamentali da inserire sono:il nome della sezione, la categoria, la forma(circolare), le dimensioni della sezione (D diametro, Spessore). Dal nodo tipologie agire con il comando modifica accedendo alla lista di tutte le tipologie e visualizzare dalla lista la categoria desiderata. Da qui cliccando sul comando nuovo si aprirà una scheda in cui si assegna una nuova tipologia. E' possibile inserire altre informazioni relative al produttore, al costo, alla visualizzazione ecc. che sono facoltative e possono essere tralasciate per un inserimento rapido. Attraverso l'azione Definisci parametri del menù contestuale si accede alla scheda sottostante per definire i parametri di scabrezza per tutte le formule previste.

20 COME CREARE UNA NUOVA CATEGORIA Per assegnare una nuova tipologia occorre, innanzitutto, verificare se esiste la categoria associata. Ad es. se desidero assegnare una sezione circolare in calcestruzzo e non trovo nell elenco delle categorie la categoria relativa, occorrerà crearla. Andare sulla lista delle Categorie e inserire un nuovo elemento in cui va assegnato il nome(ad es. Materiali.tubazioni.cls_circ ), la scala per la rappresentazione grafica (ad es. 1), la forma (ad es. circolare), i parametri (nel caso di una tubazione le variabili relative ai coefficienti di scabrezza), che copieremo da una tipologia già esistente. Dopo aver creato la categoria aggiornare la lista delle tipologie e la nuova categoria comparirà nell elenco.

21 Archivio di progetto Oltre all Archivio Condiviso ogni file di progetto ha un proprio archivio a cui si accede dall albero di progetto (Archivio di progetto). Se si desidera utilizzare tale archivio la procedura è la seguente. Attivare la lista delle Tipologie (che risulterà vuota), cliccare sull icona Importa Archivio condiviso, scegliere qui la tipologia da importare selezionando nell apposito combo la categoria (ad esempio Materiali.tubazioni.gres), confermando con un doppio click. Una volta importata una tipologia è possibile modificarla a proprio piacimento. IMPORTANTE Si consiglia l uso dell Archivio di progetto se si desidera personalizzare le tipologie e allo stesso tempo mantenere inalterato l Archivio condiviso, che funge quindi da libreria di riferimento. MODELLARE IL TERRITORIO Il Territorio definisce i limiti planimetrici entro cui si sviluppa la rete di progetto e viene schematizzato con una forma rettangolare. Può essere utile, in prima approssimazione, definire anche una quota nei quattro vertici del rettangolo che definisce il Territorio; il software in automatico interpolerà la quota dei punti del Territorio in funzione di tali valori. Più dettagliata sarà la definizione del piano quotato (numero maggiore di punti topografici) migliore sarà l interpolazione. Se si è in possesso del modulo DTM è possibile eseguire una triangolazione.

22 Nel wizard iniziale è possibile fissare i confini planimetrici ed altimetrici del Territorio. Tali limiti possono sempre essere modificati selezionando il nodo Territorio ed cliccando sul comando Modifica forma. L origine del territorio e le sue dimensioni sono di fondamentale importanza nel caso in cui si desideri importare uno sfondo, che avrà sicuramente un sistema di riferimento diverso da quello del modello. Il primo passo da fare è valutare sullo sfondo quali coordinate assegnare all origine e, in base alla distribuzione dei dati grafici, quali dimensioni assegnare al territorio. Una definizione iniziale non corretta di origine e dimensioni comporterà problemi nella visualizzazione dello sfondo. Non si potrà successivamente modificare l origine in quanto una volta inserito, lo sfondo risulta agganciato all origine ed una modifica delle coordinate di quest ultima comporterebbe una traslazione dello sfondo. In questo caso è sempre meglio eliminare lo sfondo, correggere l origine e inserire nuovamente lo sfondo.

23 Inserire uno sfondo Attivare la vista grafica del territorio, posizionandosi con il mouse sul nodo Territorio, cliccare con il pulsante di destra del mouse, verrà lanciato il menù contestuale in cui va selezionata la voce Disegna, che attiverà la vista grafica. Il file dwg da importare deve essere in formato Autocad Prima di importare assicurarsi che il file sia "pulito", nel senso che non contenga elementi estranei al blocco di disegno che si vuole importare e che in fase di visualizzazione potrebbero creare problemi nella visualizzazione. Inoltre il file dovrebbe contenere solo i dati necessari alla progettazione. Files molto pesanti possono rallentare il funzionamento dell'interfaccia grafica. Per inserire uno sfondo selezionare dal menù di disegno il comando Disegna Blocco che consentirà di caricare il file desiderato e di fissare le coordinate del punto di inserimento ed il fattore di scala. Per la selezione grafica del punto di inserimento consigliamo di attivare la modalità osnap di endpoint. Se si attiva la voce Condividi blocco con viste figlie lo sfondo sarà visibile in automatico anche sulla vista grafica dell Acquedotto.

24 ATTENZIONE Quando le coordinate dell origine del riferimento sono diverse da (0,0) all atto del caricamento dello sfondo DISATTIVARE l opzione Punto di inserimento selezionato graficamente Il blocco caricato è un blocco di disegno e come tale può essere spostato, eliminato, etc. E' anche possibile disattivarlo andando nel menù "Visualizza\sfondo". Se al termine di una importazione lo sfondo non si vede andare sempre in "Formato\Tabelle\Blocchi" ed assicurarsi che lo sfondo sia stato caricato o meno. A volte, per i problemi di "pulizia" detti sopra, uno sfondo è stato caricato ma non risulta visibile per fattori di zoom. COME ELIMINARE UNO SFONDO Per eliminare in modo permanente uno sfondo inserito selezionare dal menù grafico il comando Formato\Tabelle\Blocchi che visualizzerà la lista dei blocchi inseriti. Selezionare il blocco che si desidera eliminare e cliccare sull icona Elimina.Cliccare sul comando Visualizza\Rigenera per il refresh del disegno.

25 Inserire i punti topografici Si può quindi procedere all inserimento dei punti del terreno, utilizzando il comando presente nella toolbar di disegno che compare sulla sinistra della vista grafica del territorio: Crea punto topografico. Il nuovo punto avrà di default una quota ottenuta come interpolazione dei punti vicini. Per modificare la quota occorre andare nel nodo Punti, visualizzare la lista e selezionare il punto desiderato, attivando, con un doppio click, la scheda relativa alle sue proprietà. La rappresentazione grafica del punto dipenderà dalla tipologia di default; tale tipologia può essere modificata, così come si possono inserire tipologie diverse di punti, che avranno blocchi di rappresentazione grafica diversi associati. E' possibile modificare il fattore di scala del blocco di disegno, selezionando il punto graficamente, cliccando sul pulsante destro del mouse e selezionando il comando "Scala punto topografico". E' sempre possibile visualizzare la lista dei punti topografici inseriti dal nodo dell'albero di progetto "Punti" che si trova sotto il nodo "Territorio". Importazione di punti topografici da file esterno E' possibile importare una lista di punti da un file esterno, accedendo alla lista dei Punti dal nodo "Punti", sotto al nodo "Territorio" dell'albero di progetto. Cliccare sull'icona "Importa dati" e caricare un file in formato.csv. I dati presenti

26 nel file devono avere il seguente formato Nome;X;Y;Z Questo consente il caricamento veloce di un numero notevole di punti anche se il consiglio è sempre di non sovraccaricare il file con dati inutili che possono rallentare il lavoro. Eventualmente i punti non necessari possono essere rapidamente eliminati dalla vista grafica. Come elaborare il DTM Dalla vista grafica del territorio una volta inseriti i punti topografici può essere creato il DTM agendo sul comando 'Triangola' presente nella barra laterale a sinistra. Opzioni per l'elaborazione della triangolazione: prima di effettuare il comando Triangola è possibile pre-selezionare con il mouse alcuni punti topografici; in tal caso la triangolazione verrà limitata ai soli punti selezionati è possibile utilizzare poligonali aperte per impostare dei vincoli alla triangolazione e delle poligonali chiuse per creare delle zone escluse dalla triangolazione (in tali casi occorre in via preliminare definire un contorno esterno con una poligonale aperta oppure utilizzando il comando Contorno esterno) Dopo la generazioneè possibile editare ogni triangolo cliccandoci sopra con il mouse per aprire la relativa Scheda Proprietà.

27 Come creare profili di scavo Per creare un profilo di scavo e disegnarlo occorre utilizzare il comando 'Crea trincea di scavo' disponibile nella barra a sinistra della vista grafica del territorio (si dovrà disegnare una polilinea sul DTM utilizzando OSNAP per collegarsi ai punti topografici)

28 Alla trincea potrà essere associata una sezione di scavo selezionata tra le tipologie disponibili o se ne potrà creare una nuova Una volta creata la trincea è sufficiente selezionarla per visualizzare l'apposita barra a destra della vista grafica; da questà barra è possibile visualizzare il profilo della trincea I dati delle trincee ed i relativi profili possono anche essere gestiti direttamente dall'albero di progetto agendo sugli appositi nodi Con il comando calcola del profilo verranno generati i picchetti del profilo e tronchi di profilo dai quali si possono calcolare i volumi di scavo TOOLS DI CONVERSIONE 1) Convertitore CAD2POINT E un convertitore che consente di estrarre da un file dwg le informazioni relative alle coordinate del territorio (x,y,z), leggendo le entità grafiche del disegno (punti, testi, linee, polilinee e blocchi) e creando un file di testo importabile in ACQUEDOTTI. 2) Convertitore CAD2ACQ E un convertitore che consente di estrarre da un file dwg le informazioni relative agli elementi della rete (condotte, aree di consumo) in files di

29 3) Convertitore EXCEL2TipologieAcq testo importabili in ACQUEDOTTI. E un convertitore che consente di estrarre da un file di Excel (con un apposito template) le informazioni relative alle tipologie di tubazioni presenti in fognatura e salvarle in un file xml importabile in ACQUEDOTTI. 4) Convertitore GIS2ACQ E un convertitore che consente di estrarre da un file KML le informazioni della rete salvandole come files di testo per l importazione in ACQUEDOTTI. I files verranno geo-riferiti in coordinate UTM. 5) Convertitore ACQ2GIS E un convertitore che consente di salvare in un file KML le informazioni della rete dopo aver trasformato le coordinate da UTM in coordinate geografiche Lat e Long. Convertitore CAD2POINT Per accedere al convertitore slezionare nel menù princiaple il comando Servizio\Tools\Conversione da Cad a Punti come indicato nella figura riportata.

30 Si aprirà la seguente finestra Selezionare il folder CAD e caricare il file dwg da cui si vuole importare

31 Selezionare il folder Convert Nel quale occorre selezionare il tipo di elementi da importare, da quale layer importare, indicare il nome del file.txt in cui verranno importati i dati, infine cliccare sul punsante Converti. Terminata la conversione è possibile andare nella lista Punti topografici e caricare i punti importandoli dal suddetto file.

32 MODELLARE LA RETE Assegnare le condotte Una volta definito il territorio occorre attivare la vista grafica della rete, posizionandosi con il mouse sul nodo Acquedotto, cliccare con il pulsante di destra del mouse, verrà lanciato il menù contestuale in cui va selezionata la voce Disegna. Dalla toolbar di disegno selezionare sull icona Condotta la voce Crea nuova Condotta, quindi inserire graficamente il tratto (che può essere polilineo), terminare l inserimento con il pulsante destro del mouse. Il software consente in qualsiasi momento di visualizzare dati e risultati in tutti i vertici di ogni condotta.

33 L'inserimento grafico avviene utilizzando dei valori di default, la cui impostazione può essere modificata agendo sempre sull'icona della condotta e selezionando il comando Cambia valori di default. Per modificare i dati della condotta (ad es. la tipologia) selezionare la condotta graficamente (doppio click) oppure da lista in modo da attivare la scheda delle proprietà della condotta. Ricordare sempre che non tutti i dati presenti vanno assegnati, la scheda è dotata di un comando che consente una visualizzazione estesa o ridotta dei dati, nella visualizzazione ridotta sono presenti tutti i dati necessari alla rappresentazione grafica e al calcolo dell'elemento. Dopo ogni inserimento aggiornare la vista grafica andando sul comando Visualizza/rigenera del menù principale oppure l'icona Aggiorna presente nella barra a destra. Accostando il mouse alla condotta disegnata compare un tool-tip contenente i dati principali della condotta. La rappresentazione grafica, invece, dei dati e/o risultati di una condotta dipende dal blocco di disegno associato alla tipologia della tubazione. L'utente, se vuole, può personalizzare tali blocchi, aggiungendo o eliminando una variabile. ATTENZIONE La confluenza di due o più condotte può avvenire soltanto nei vertici di estremità di un tratto, non nei vertici interni. Z non rappresenta la quota della condotta ma l'affondamento del cielo della condotta rispetto alla quota del terreno

34 Per una corretta definizione della rete è necessario che nei punti di diramazione di due o più condotte gli estremi delle condotte interessate coincidano esattamente, pertanto consigliamo di attivare la funzione End Point dall'icona Modalità Osnap, presente nella barra orizzontale della vista grafica. Molto utili risultano anche le funzioni Ortho on e Ortho off disponibili nella barra inferiore della vista grafica. IMPORTANTE! La scabrezza di una tubazione viene assegnata,come le caratteristiche geometriche, nella tipologia.utilizzare l icona Definisci parametri per visualizzare la scheda Parametri, in cui sono riportate le scabrezze relative alle diverse formule di resistenza. Creazione manuale della rete con coordinate note E' possibile definire la rete assegnando lo coordinate dei vertici delle condotte senza utilizzare uno sfondo. In questo caso si può comunque fare un primo inserimento delle condotte graficamente senza preoccuparsi di mettere le coordinate effettive, ma soltanto riproducendo lo schema. Ad es. se la rete è costituita da un tratto di adduzione e da una maglia inserirò 5 condotte, di cui quatttro che riproducono una maglia. Si va dal caso più semplice di condotta rettilinea (2 vertici) a condotte polilinee (n vertici). La confluenza di due o più condotte può avvenire soltanto nei vertici di estremità di un tratto, non nei vertici interni.

35 Dopo aver fatto inserimento grafico posso selezionare graficamente una per volta le condotte ed utilizzare il comando "Modifica forma da coordinate" che si trova nella barra a destra della vista grafica (tale barra si attiva soltanto dopo aver selezionato una condotta). Posso così modificare le coordinate dei vertici. Analogamente, se accedo al comando "Modifica forma da coordinate" dalla lista delle condotte, selezionando una condotta, visualizzando il menù di pop-up con il tasto destro del mouse e cercando il comando sotto "Azioni...". Ricordarsi che la Z non rappresenta la quota della tubazione ma l'affondamento del cielo della condotta rispetto alla quota del terreno. Dopo le modifiche ricordarsi di aggiornare la vista grafica andando sul comando "Visualizza\Rigenera" del menù principale. Oltre alle coordinate dei vertici occorrerà poi andare nella scheda delle proprietà della condotta ed assegnare la tipologia della tubazione e la pendenza. La lunghezza è calcolata in automatico in funzione delle coordinate assegnate. Creazione automatica della rete con lunghezze assegnate E' possibile definire una rete senza utilizzare uno sfondo nel caso in cui si conoscano le lunghezze dei tratti. E' questo il caso di uno schema di calcolo, in cui non contano le coordinate effettive ma solo le lunghezze dei tratti. Il software mette a disposizione dell'utente il comando "Generazione automatica dello schema" che si trova nella barra a sinistra della vista grafica. Tale comando consente l'inserimento di sequenze di condotte, fino ad un massimo di 5 condotte, indicando il punto iniziale della sequenza (origine o destinazione) e la direzione dei tratti (0=orizzontale, 90=verticale verso l'alto, -90=verticale verso il basso, tra 0 e 90 = per inclinazioni diverse). In genere il punto iniziale come destinazione è utile quando devo mettere una confluenza e mi permette di assegnare le condotte " a ritroso", partendo dal punto di confluenza ed "andando indietro". Dopo aver cliccato sull'icona "Generazione automatica dello schema" occorre selezionare graficamente il punto iniziale della sequenza, quindi si aprirà la scheda in cui si possono assegnare fino a 5 condotte per sequenza. Per assegnare una confluenza di due sequenze attivare la modalità osnap end point in modo da selezionare correttamente il punto di intersezione tra le due sequenze di condotte. Creazione della rete da un file di testo con elenco tratti

36 Quando la rete è molto grande può risultare agevole importare i dati delle condotte da un file di testo. Il file deve avere estensione.csv, la prima riga riporta i nomi delle variabili, per ogni condotta i dati vanno su una riga separati da ";". Dopo aver creato questo file andare sul nodo "Condotte" dell'albero di progetto, visualizzare la lista delle condotte e cliccare sul comando "Importa dati" presente nella barra dei comandi superiore. Creazione della rete ricalcando le polilinee del layer Attivare l'interfaccia grafica della rete, posizionarsi sulla vista Modello, importare uno sfondo.dxf o.dwg in formato 2000 contenente le polilinee che rappresentano la nostra rete. Utilizzando il comando Crea elemento condotta presente nella barra dei comandi sulla sinistra della vista grafica, ricalcare le polilinee, cliccando sui punti in cui si desidera individuare i vertici della condotta, terminare l'inserimento con il pulsante destro del mouse. Ricordare che la diramazione di due o più tratti è possibile soltanto nei vertici estremi della condotta e non in quelli interni. Per una corretta definizione della rete è necessario che nei punti di diramazione di due o più condotte gli estremi delle condotte interessate coincidano esattamente, pertanto consigliamo di attivare la funzione End Point dall'icona Modalità Osnap, presente nella barra orizzontale della vista grafica. Molto utili risultano anche le funzioni Ortho on e Ortho off disponibili nella barra inferiore della vista grafica. L'inserimento grafico avviene utilizzando dei valori di default, la cui impostazione può essere modificata agendo sempre sull'icona della condotta e selezionando il comando "Cambia valori di default". Per modificare i dati della condotta (ad es. la tipologia) selezionare la condotta graficamente (doppio click) oppure da lista in modo da attivare la scheda delle proprietà della condotta. Ricordare sempre che non tutti i dati presenti vanno assegnati, la scheda è dotata di un comando che consente una visualizzazione estesa o ridotta dei dati, nella visualizzazione ridotta sono presenti tutti i dati necessari alla rappresentazione grafica e al calcolo dell'elemento. Dopo ogni inserimento aggiornare la vista grafica andando sul comando "Visualizza/rigenera" del menù principale oppure sull'icona "Aggiorna" presente nella barra a destra. Accostando il mouse alla condotta disegnata compare un tool-tip contenente i dati principali della condotta. La rappresentazione grafica, invece, dei dati e/o risultati di una condotta dipende dal blocco di disegno associato alla tipologia

37 della tubazione. L'utente, se vuole, può personalizzare tali blocchi, aggiungendo o eliminando una variabile.

38 Funzione di importazione di polilinee da layer Il software consente di importare da un file in formato dwg o dxf delle linee o polilinee direttamente come condotte della rete. Dal menù di disegno selezionare il comando Disegna Blocco che consentirà di caricare il file desiderato e di fissare le coordinate del punto di inserimento ed il fattore di scala. Attivare la voce Incorpora come oggetti e cliccare sull icona che aprirà la seguente scheda Nella quale si selezionano i layer da cui si vuole importare e gli oggetti grafici da importare.

39 Una volta caricate le polilinee nell interfaccia grafica è sufficiente selezionarle ed utilizzare il comando Converti in condotta sotto la voce Azioni su selezione multipla dal menù di pop-up che si attiva cliccando sul grafico con il pulsante destro del mouse

40 Inserimento di pozzetti sugli estremi delle condotte Attivare l'interfaccia grafica della Rete, sulla vista "Modello". L'inserimento dei pozzetti deve essere fatto DOPO aver inserito le condotte. Utilizzare la funzione di inserimento Crea elemento pozzetto che si trova sulla barra a sinistra e selezionare graficamente un estremo di una o più condotte. Per effettuare un inserimento corretto consigliamo di attivare la modalità End Point dalla barra superiore. Dopo aver inserito il pozzetto, selezionarlo graficamente in modo da attivare sulla sinistra la barra dei comandi relativi. Utilizzando il comando "Proprietà" si attiva la scheda dell proprietà del pozzetto in cui si può scegliere la tipologia (ricordiamo che l'inserimento grafico prevede l'utilizzo di una tipologia di default) e soprattutto la funzione del pozzetto. Il pozzetto può essere di: - ispezione - confluenza - erogazione - presa - alimentazione La funzione è molto importante dal punto di vista dello schema di calcolo che si vuole creare. Un pozzetto di erogazione di portata diventa nello schema di calcolo un nodo a portata nota. Un pozzetto di presa è un pozzetto che fissa

41 un carico piezometrico. Un pozzetto di alimentazione è un pozzetto con immissione di portata. Per un utilizzo corretto il pozzetto deve essere agganciato ad una o più condotte, diversamente il software segnala con un tool tip che si tratta di un "pozzetto isolato". Se si sposta graficamente un pozzetto si vedrà che le condotte agganciate "lo seguono", cioè si spostano con il pozzetto e ciò può risultare molto comodo. IMPORTANTE! I Pozzetti possono essere inseriti oltre che nel modo illustrato anche come elementi interni di una condotta. In questo caso la portata assegnata al pozzetto(che simula un allacciamento) verrà trattata dal solutore come una portata distribuita assegnata alla condotta e quindi verrà ripartita come due portate concentrate nei nodi di estremità. E necessario assegnare almeno un pozzetto di presa (pozzetto a carico piezometrico fissato). Inserimento di pozzetti sui vertici interni di una condotta Attivare l'interfaccia grafica della Rete, sulla vista "Modello". Selezionare una condotta in modo da attivare a sinistra la barra dei comandi ad essa relativi. Cliccare sull'icona Inserisci elemento interno e scegliere PozzettoAcquedotto, cliccare quindi su un vertice interno della condotta. Dopo aver inserito il pozzetto, selezionarlo graficamente in modo da attivare sulla sinistra la barra dei comandi relativi. Utilizzando il comando "Proprietà" si attiva la scheda dell proprietà del pozzetto in cui si può scegliere la tipologia (ricordiamo che l'inserimento grafico prevede l'utilizzo di una tipologia di default) e soprattutto la funzione del pozzetto. Il pozzetto interno può essere di: - ispezione - erogazione

42 L'erogazione di portata di un pozzetto interno serve a simulare un allacciamento. In questo caso il solutore di calcolo ricondurrà la portata distribuita a due erogazioni concentrate nei nodi di estremità della condotta. Nel caso di una portata distribuita selezionare graficamente la condotta interessata con un doppio click, si visualizzerà la scheda delle Proprietà della condotta, in cui andrà assegnata l erogazione distribuita.

43 VERIFICARE LA RETE Il check della rete Prima di lanciare il calcolo occorre verificare che i dati siano stati inseriti correttamente. Dalla scheda delle Proprietà dell Acquedotto, cliccare sull icona Check rete. Eventuali errori o warnings saranno riportati in una scheda che si attiva in automatico. Con un doppio click sul singolo errore/warning si attiva la scheda di Proprietà dell elemento interessato rendendo molto facile la correzione del dato. Dalla scheda si può inoltre utilizzare il comando Localizza per visualizzare l elemento sulla vista grafica attiva. Il calcolo della rete Per lanciare il calcolo dal nodo Acquedotto cliccare sul comando Calcolo rete che visualizza una scheda in cui sono contenute alcune variabili utili per il calcolo (come la formula di resistenza, la precisione) e per le verifiche (pressioni e velocità mimine e massime).

44 Questa scheda riporta nella barra dei comandi in basso l icona che lancia il calcolo e l icona che consente di visualizzare in una lista i risultati dell elaborazione, forniti in tutti i vertici delle condotte.la procedura di calcolo restituirà un messaggio per notificare che il calcolo ha avuto esito positivo oppure una lista di segnalazioni per la modifica della rete. Caratteristiche della procedura di calcolo Il software consente di calcolare reti in pressione, ramificate o a maglia, in moto permanente. Il calcolo viene effettuato con il metodo del gradiente di Todini che si basa sull algoritmo di Newton-Raphson ed utilizza, per calcolare le perdite di carico, una delle seguenti formule: Darcy-Weisbach-Colebrook Gauckler-Strickler Hazen Williams Caratteristiche e metodi di calcolo del programma Il software consente di calcolare reti in pressione, ramificate o a maglia, in moto permanente. Il calcolo viene effettuato con il metodo del gradiente di Todini che si basa sull algoritmo di Newton-Raphson. L'algoritmo di calcolo implementato risolve per via numerica il problema idraulico retto dalle equazioni del moto e di continuità, che in ipotesi di moto permanente sono le seguenti: dq 1) equazione di continuità 0 dx 2 ) dh equazione del moto j dx

45 dove Q è la portata del fluido, x è l'ascissa corrente, j è la cadente piezometrica e H è la quota piezometrica. Il metodo del gradiente di Todini Tale metodo applica la tecnica di Newton-Raphson al calcolo dei carichi piezometrici nei nodi e delle portate ed il problema è analiticamente ricondotto alla soluzione iterativa di un sistema di equazioni lineari. Caratteristiche di tale metodo sono: si possono numerare casualmente i nodi della rete; non è necessaria la schematizzazione della rete in maglie; non occorre assegnare portate di primo tentativo, ma solo le erogazioni da fornire; non occorre prefissare i versi di percorrenza delle portate. Esso è automatica conseguenza dell assegnazione, per ciascun tratto, del nodo a monte e del nodo a valle; è stato verificato che il numero di iterazioni per la convergenza rimane costante quando si elaborano reti con un numero di tratti crescente (uguale o superiore a 60), il che risulta vantaggioso da un punto di vista di economia di CPU (utile soprattutto se si utilizzano piccoli elaboratori). Il programma provvede a calcolare la portata totale uscente dal serbatoio e le altre caratteristiche idrauliche del sistema, come si può leggere nel paragrafo Risultati del calcolo. La portata distribuita lungo un tratto verrà automaticamente ripartita come erogazioni concentrate negli estremi che lo delimitano. Tale modalità di procedere facilita l input quando si conoscono le portate da distribuire sui diversi tratti della rete. L approssimazione è, naturalmente, tanto più aderente alla realtà quanto più numerosi sono i nodi con cui si schematizza la rete. Se uno dei due estremi del tratto è un serbatoio l erogazione verrà assegnata solo all altro estremo, mentre non è possibile assegnare portate distribuite per tratti delimitati da due serbatoi.

46 Scelta della formula di resistenza Il calcolo delle perdite di carico può essere svolto adottando una delle seguenti formule di resistenza. Formula di Darcy-Weisbach (Colebrook-White) In cui il coefficiente di attrito viene calcolato con la formula di Colebrook- White: lg Re D di cui è utilizzata la versione approssimata: 1 D lg Re dove: Re= numero di Reynolds, = indice di resistenza, = scabrezza equivalente, D= diametro interno della condotta. Formula di Gauckler-Strickler 2 D V K strr i f dove: R= raggio idraulico, if = cadente piezometrica, K = coefficiente di scabrezza. Formula di Hazen-Williams dove: con K=scabrezza ]110,150[ a = 1,852 b = -4,871

47 Valvole riduttrici di pressione Una valvola riduttrice di pressione è un dispositivo che consente di abbattere la quota piezometrica di una quantità prefissata nel punto della rete in cui è inserita. Il flusso della portata circolante non può essere bidirezionale ma dovrà essere congruente con l orientamento del tratto in cui la valvola è inserita, in modo che la perdita di carico determinata sia sommabile alle perdite di carico distribuite. Nel caso in cui sia stata inserita una valvola controcorrente il calcolo si arresterà; bisognerà allora eliminare il dispositivo dal tratto (del resto ciò significa che è superfluo) oppure riassegnare il tratto invertendo i suoi estremi. La perdita di carico totale H determinata da una valvola riduttrice di pressione (che si andrà dunque a sommare alle perdite distribuite lungo il tratto in cui questa è presente) è data da un espressione del tipo: H = ho + kv2/2g dove: ho = perdita di carico secca determinata dal dispositivo kv2/2g = perdita di carico localizzata in corrispondenza del dispositivo k = coefficiente di proporzionalità fra la perdita di carico localizzata e il valore dell altezza cinetica V2/2g. Una pompa è un dispositivo che consente di incrementare la quota piezometrica nel punto della rete in cui essa è inserita. Tale incremento sarà funzione della portata circolante e della curva caratteristica della stessa pompa. Il flusso della portata circolante non può essere bidirezionale ma dovrà essere congruente con l orientamento del tratto in cui la pompa è inserita, in modo che l incremento di carico sia congruente con il verso di percorrenza della portata nel tratto. E preferibile assegnare un tale dispositivo solo dopo aver effettuato un primo calcolo della rete e riscontrato delle pressioni troppo basse. La curva caratteristica di una pompa, necessaria per ricavare il punto di funzionamento congruente con lo schema idraulico in cui essa è inserita, viene ricavata assegnando n punti caratteristici. Il programma effettua l interpolazione di una funzione del tipo: H = Ho aqn.

48 Risultati del calcolo Il modulo fornisce i seguenti risultati: per ogni nodo a portata nota: quota e altezza piezometrica (pressione); per ogni nodo a quota piezometrica fissata: portata entrante/uscente e altezza piezometrica (pressione); per ogni ramo della rete: portata defluente, velocità, perdita di carico. Riferimenti bibliografici Per informazioni sul calcolo di reti idriche in pressione si rinvia alla letteratura tecnica specializzata tra cui si consiglia: G.Ippolito D.Citrini- G.Noseda G.Frega E.Marchi- A.Rubatta Idraulica EA-Casa ed. ambrosiana Milano, 1982 Lezioni di acquedotti Liguori Napoli, e fognature 1984 Appunti di Liguori Napoli, costruzioni idrauliche 1993 Meccanica dei fluidi UTET Torino, 1981 V.Milano Acquedotti Hoepli Milano, 1996 Per un analisi dettagliata del metodo di calcolo utilizzato: La verifica delle reti idrauliche in pressione E.Todini - S.Pilati Istituto di costruzioni idrauliche, Facoltà di Ingegneria dell Università di Bologna, 1984

49 ELABORATI DI TESTO Relazione di calcolo L elaborato di riferimento è rappresentato dalla relazione di calcolo che può essere visualizzata utilizzando l apposito nodo nell albero di progetto. In essa, oltre all indicazione del metodo di calcolo e della formula di resistenza, vengono riportati tutti i dati ed i risultati utili ai fini del calcolo idraulico. Pertanto la relazione contiene l elenco delle tipologie di tubazioni utilizzate (con relativi diametri, scabrezze, etc.), le caratteristiche dei tratti (lunghezze, affondamenti, etc.) i dati dei pozzetti di presa (carichi piezometrici noti)e dei pozzetti di confluenza/ispezione (erogazioni di portata). I risultati forniti riguardano: le portate, velocità e perdite di carico nei tratti, i carichi piezometrici e le pressioni negli estremi delle condotte, le portate entranti/uscenti dai pozzetti di carico. Altri output E possibile, inoltre, accedere a parti della stessa relazione direttamente cliccando sulla icona della stampante in corrispondenza di una lista (ad es. la lista Condotte) oppure della scheda delle proprietà dell elemento desiderato (scheda Condotta). Pertanto è possibile visualizzare la stampa delle: caratteristiche dell acquedotto caratteristiche e risultati della verifica idraulica di una singola condotta o di tutte le condotte IMPORTANTE! Gli elaborati di testo vengono sempre visualizzati in pdf e con un nome casuale del file temporaneo. Il formato può essere modificato in.doc dalle impostazioni generali del programmi nel menù Servizio/Opzioni.

50 DISEGNO ESECUTIVO DEI PROFILI LONGITUDINALI Il software consente di generare, gestire e conservare i profili longitudinali esecutivi di una intera rete. Cartiglio Nella sezione Archivio è presente il cartiglio, già definito per comodità dell utente, che può sempre apportare variazioni in base alle proprie esigenze, scegliendo ad es. le cifre decimali, il colore di una linea, la posizione (cartiglio inferiore o superiore), disabilitando o attivando una riga, eliminandola oppure aggiungendola. L utente può scegliere la generazione dei picchetti del profilo fatta in automatico dal software (variabile Pic), oppure la denominazione per vertici delle condotte (variabile Codice). Come definire un profilo Per definire un profilo attivare la vista Planimetria Cliccare sull icona Crea Profilo che si trova nella toolbar sulla sinistra, selezionare quindi le condotte che compongono il profilo, cliccare infine sul pulsante destro del mouse per terminare la selezione. Il profilo è stato generato. Per definire le caratteristiche principali (come fondamentale, scala distanze e quote, etc.) andare sulla lista Profili, selezionare il profilo creato, con un doppio

51 click si apre la scheda delle Proprietà generali del profilo (oppure cliccando sull icona nella toolbar in basso nella lista). Per visualizzarlo cliccare sull icona Disegna nella suddetta toolbar, si attiverà la vista grafica del profilo. Tale interfaccia grafica non è una pura vista, nel senso che si può intervenire sul profilo, ad es. selezionando una condotta. La selezione attiverà sulla sinistra la toolbar dei comandi relativi alla condotta, dotata di alcuni comodi comandi come Sposta su e Sposta giù che modifica rapidamente gli affondamenti della condotta in base al valore di default, etc. La vista grafica Definizione profili consente di vedere in planimetria tutti i profili creati, differenziati per colore. Gestione degli affondamenti Il piano quotato si definisce nel territorio, in cui si assegnano i punti topografici. ll software effettua interpolazioni in base ai dati assegnati e pertanto ogni punto del territorio è quotato. Il software prevede un affondamento di default del cielo della tubazione per il primo vertice di una condotta, che si può assegnare nella scheda delle proprietà della rete. A partire da tale affondamento iniziale la quota degli altri vertici della condotta è definita dalla pendenza del tratto. Attivare la vista grafica della rete e selezionare una condotta, dalla barra laterale posta a destra cliccare su "Modifica forma da coordinate" per visualizzare gli affondamenti dei vertici. IMPORTANTE! La variabile "Z" NON rappresenta la quota assoluta del cielo progetto, ma l'affondamento RELATIVO del cielo progetto rispetto alla quota del terreno. Questo comporta che una modifica della quota del punto topografico non cambia l'affondamento relativo, analogamente lo spostamento di un vertice o di un collettore, pur modificandosi, ovviamente, il profilo altimetrico.

52 Come costruire un profilo con pendenze dei tratti note In questo caso gli elementi da definire per un corretto profilo sono i seguenti: 1) pendenza in ogni condotta 2) affondamento del primo picchetto (primo vertice della prima condotta) 3) allineamento degli assi progetto La pendenza del collettore è un dato che si assegna nella scheda delle proprietà del collettore. Esiste un affondamento di default del primo picchetto, che l utente può assegnare nella scheda delle proprietà dell Acquedotto. Per modificare l affondamento l utente può agire dalla finestra grafica del profilo, selezionare il collettore ed utilizzare le frecce su/giù, che traslano la condotta di un passo definibile nella scheda delle proprietà dell Acquedotto. Per allineare gli assi delle condotte dalla vista grafica del profilo selezionare il collettore da allineare al precedente (ricordiamo che la selezione grafica di un elemento attiva una toolbar sulla destra con comandi relativi all elemento selezionato), cliccare sull icona Allinea al precedente. Come costruire un profilo con quote di progetto note Per quota di progetto si intende la quota di cielo progetto. In questo caso, dopo aver assegnato planimetricamente la prima condotta, selezionarla graficamente e cliccare sull icona Modifica forma da coordinate. La variabile Z rappresenta la quota di cielo progetto. Ripetere il comando per tutti i collettori facenti parti del profilo.

53 Sezione di scavo Per assegnare i parametri della sezione di scavo cliccare sull icona Parametri sezione tipo, che si trova nella toolbar sulla destra (relativa alla condotta selezionata). In questo modo si visualizza la scheda delle relative proprietà. Generazione del profilo e movimenti di terra Il software genera in automatico i picchetti del profilo ed effettua il calcolo delle quote di progetto e dei movimenti di terra, attraverso il comando Calcola Profilo che si può cliccare o dalla toolbar in basso nella lista Profili oppure dalla toolbar sulla sinistra della vista grafica. I risultati dell elaborazione sono riepilogati nelle liste Picchetti e Tratti.

54 VERIFICA STATICA DELLE CONDOTTE Caratteristiche di calcolo e risultati Una condotta interrata è soggetta a carichi verticali costituiti dal peso del terreno di ricoprimento, da eventuali sovraccarichi accidentali e dal peso dell acqua contenuta, tali carichi tendono ad ovalizzare la condotta. Il comportamento statico della condotta, rigido o flessibile, dipende dall interazione tra la condotta ed il terreno ed è, quindi, funzione delle caratteristiche della condotta (dimensioni e materiale), del terreno e della posa. L analisi ei carichi è svolta secondo la teoria di Marston & Spangler. La verifica statica di condotte interrate rigide prevede il calcolo dei carichi ovalizzanti e la verifica allo stato limite ultimo di resistenza. Qualora non sia noto il carico di rottura a schiacciamento della condotta è possibile eseguire una verifica alle tensioni ammissibili (normativa francese Ouvrages d assainissement. Fascicule n 70). La verifica statica di condotte interrate flessibili, che può essere svolta con il metodo di Spangler o seguendo le indicazioni della normativa americana ANSI-AWWA C950/88, riguarda il calcolo dei carichi, della inflessione diametrale, della tensione e deformazione massime di flessione e la verifica all instabilità all equilibrio elastico (buckling). E possibile eseguire anche la verifica statica di tubazioni in pressione. Il software consente il calcolo automatico della rigidezza della condotta: Definizione della rigidezza della condotta coefficiente di elasticità n=es/et(r/s)3 dove Es = modulo di elasticità del terreno Et =modulo di elasticità della tubazione r = raggio medio della tubazione r=(d-s)/2 D = diametro esterno della tubazione s= spessore della tubazione n>=1 tubazione flessibile

55 Tubazione Rigida - Verifica allo stato limite ultimo di resistenza 1. Determinazione dei carichi: carico dovuto al rinterro, in funzione del tipo di posa, (trincea stretta o larga), sovraccarichi mobili concentrati e distribuiti, carico dovuto alla massa d acqua contenuta nella condotta, calcolo del carico per pressione idrostatica esterna; 2. Definizione del coefficiente di posa; 3. Verifica: Qr/Qt<=Coeff. Sic. Qr = carico di rottura in trincea Qt = risultante dei carichi Coeff. Sic. = coefficiente di sicurezza allo schiacciamento, di solito pari a 1.5. Tubazione Rigida - Verifica alle tensioni ammissibili 1. Determinazione dei carichi: carico dovuto al rinterro, in funzione del tipo di posa, (trincea stretta o larga), sovraccarichi mobili concentrati e distribuiti, carico dovuto alla massa d acqua contenuta nella condotta, calcolo del carico per pressione idrostatica esterna; 2. Valutazione del momento flettente massimo M; 3. Verifica amm <=Coeff.Sic = 6M/s2 amm = sigma ammissibile Coeff. Sic. = coefficiente di sicurezza, di solito pari a 1.5. Tubazione Flessibile 1. Determinazione dei carichi: carico dovuto al rinterro, sovraccarichi mobili concentrati e distribuiti, carico dovuto alla massa d acqua contenuta nella condotta, calcolo del carico per pressione idrostatica esterna; 2. Calcolo dell inflessione diametrale verticale Dy=(DeWC+WL)Kxr3/(EtI+0.061KaEsr3)+Da dove: De = fattore di ritardo d inflessione WC = carico dovuto al rinterro WL = carico mobile

56 Kx = coefficiente di inflessione r = raggio medio della tubazione r=(d-s)/2 Et = modulo di elasticità della tubazione I = momento di inerzia Ka, Da = parametri per passare da inflessione media a inflessione massima caratteristica Es = modulo di elasticità del terreno e verifica Dy<=Dymax 3. Verifica: lim <=Coeff.Sic = tensione dovuta alla deflessione diametrale lim = tensione limite ultima Coeff. Sic. = coefficiente di sicurezza, di solito pari a Verifica: lim <=Coeff.Sic = deformazione massima lim = deformazione limite ultima Coeff. Sic. = coefficiente di sicurezza, di solito pari a Verifica all instabilità all equilibrio elastico (buckling) Consiste nel verificare che la pressione dovuta ai carichi esterni, nel caso di depressione interna in condotta o nel caso di sovraccarichi mobili, non superi la pressione ammissibile di buckling, grandezza che dipende dalle caratteristiche geometriche della condotta, dal suo materiale e dalle caratteristiche di posa (altezza di rinterro, modulo di elasticità del terreno, etc.).

57 Riferimenti bibliografici Per informazioni più dettagliate sul calcolo statico di condotte interrate si rinvia alla letteratura tecnica specializzata tra cui si consiglia: Ministère de l Equipement, du Logement e des Trasports American Water Works Association Ouvrages d assainissement. Fascicule n 70 ANSI-AWWA C950/88 AWWA Standard for fiberglass pressure pipes Deppo, Datei Fognature Edizioni Progetto AA.VV. Sistemi di fognatura Centro Studi Deflussi urbani Hoepli - Denver,Colorado 1988 Padova, 2014 Milano, 1997 Verifica statica di una tubazione Una volta assegnata la rete per eseguire una verifica statica occorre disegnare la rete (utilizzando il comando Disegna dal menù contestuale al nodo Acquedotto), quindi selezionare graficamente la condotta che si intende verificare. La selezione attiverà una barra di comandi, relativi alla condotta, sulla destra dell interfaccia grafica. Selezionare l icona Verifica statica del tubo, quindi scegliere graficamente, cliccando, la sezione della condotta in cui si vuole fare la verifica. Si aprirà la scheda riportata qui sotto.

58 La scheda è estremamente duttile e, pur caricando i valori della sezione di scavo in quel punto della rete, tutte le variabili possono assumere valori diversi. Con l icona Calcola si effettua il calcolo della verifica, con l icona Stampa si visualizza l output (in formato.doc oppure.pdf, a seconda dell opzione generale settata dall utente inel menù principale Servizio/Opzioni). E possibile annullare un calcolo fatto e ricaricare i valori della sezione di scavo con il pulsante Reset che si trova in basso nella scheda. Analogamente per salvare la verifica svolta ed inserirla nella lista delle verifiche utilizzare il pulsante Salva.

59 GLI ARCHIVI DEL SOFTWARE ACQUEDOTTI Il software è dotato di un Archivio condiviso da tutti i files di progetto e di un Archivio interno al progetto (leggere in proposito il capitolo DEFINIRE LE TIPOLOGIE). L Archivio condiviso contiene: 1. una ANAGRAFICA 2. una libreria di TIPOLOGIE di elementi, suddivise per categoria L Archivio interno contiene: 1. una ANAGRAFICA: 2. TIPOLOGIE di elementi, suddivise per categoria 3. un CARTIGLIO per la definizione dei profili longitudinali. Anagrafica Il nodo Anagrafica consente di archiviare i dati anagrafici dei soggetti coinvolti nella progettazione (ad es. Committente, Progettista, Imprese, etc.). Cartiglio Nel nodo Cartiglio è possibile definire le caratteristiche delle righe che compongono il cartiglio dei profili longitudinali, variando ad es. l altezza della riga o del carattere del testo, scegliendo le cifre decimali, etc. Ogni riga può essere disabilitata o addirittura eliminata. Si può modificare la descrizione e così via. La lista delle righe, la barra dei comandi e il menù contestuale si presentano come illustrato nella figura seguente:

60 La scheda delle Proprietà è del tipo riportato in figura.

61 Categorie Il nodo Categorie apre la lista che cataloga le categorie di elementi (ad es. Terreni, Tubazioni, Pozzetti, etc.). Modificando il fattore di scala di una categoria è possibile variare il fattore di scala della rappresentazione grafica di tutti gli elementi appartenenti a quella categoria, indipendentemente dal fattore di scala di una singola tipologia. Tipologie Il nodo Tipologie apre la lista degli elementi tipo che compongono la rete (ad esempio le tubazioni o i pozzetti). All elenco delle tipologie può essere applicato un filtro di visualizzazione per categorie, utilizzando il combo-box presente nella barra degli strumenti. Se si seleziona la voce _All si vedranno tutte le tipologie, diversamente si può selezionare una categoria, come ad es. Tubazioni o Pozzetti. La tabella la barra dei comandi si presentano come illustrato nella figura seguente:

62 Il comando Proprietà apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella tabella. Le scheda di dettaglio Tipologie contiene dati inerenti la geometria dell elemento (come forma e dimensioni), informazioni sulla marca e modello, opzioni di visualizzazione grafica.

63 Il comando Definisci parametri consente di aprire la finestra che visualizza i parametri di scabrezza delle condotte e consente di assegnare loro i valori da utilizzare nel calcolo. Cliccare su Salva per registrare i dati. IMPORTANTE! Nella tipologia tubazione la variabile D rappresenta il diametro esterno della tubazione.

64 GLI ELEMENTI DEL SOFTWARE ACQUEDOTTI Territorio Il nodo Territorio consente di definire i limiti plano-altimetrici entro i quali si trova la rete. Il pulsante destro del mouse visualizza il menù contestuale dal quale è possibile attivare la vista grafica, visualizzare la scheda di Proprietà e lanciare altri comandi. La scheda delle Proprietà è del tipo riportato in figura. Punti Il nodo Punti apre la lista contenente le coordinate plano-altimetriche relative ai punti del terreno. La lista, la barra dei comandi e il menù contestuale si presentano come illustrato nella figura seguente: Il comando Proprietà apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella lista.

65 Acquedotto Il nodo Acquedotto consente di inserire alcuni dati generali relativi alla rete. ll pulsante destro del mouse visualizza il menù contestuale dal quale è possibile attivare la vista grafica(il comando Disegna), visualizzare la scheda di Proprietà e lanciare altri comandi. La scheda delle Proprietà è del tipo riportato in figura. In questa scheda è possibile definire l affondamento di default delle condotte sotto il piano campagna.

66 Condotte Il nodo Condotte apre la lista contenente i dati relativi alle condotte che costituiscono la rete. La tabella e la barra dei comandi si presentano come illustrato nella figura seguente: Il comando Proprietà dal menù contestuale apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella tabella. Le scheda di dettaglio contiene dati: generali (nome, tipologia, etc.), -dati geometrici (come la lunghezza), dati di progettazione (co me una eventuale portata distribuita).

67 Gli elementi interni della condotta Ad ogni condotta è possibile assegnare uno dei seguenti elementi: pozzetto interno apparecchiatura (valvola, sfiato, scarico) pompa blocco di ancoraggio Tali elementi vengono inseriti graficamente utilizzando i comandi presenti nella toolbar relativa alla condotta (che si trova sulla destra della vista grafica e si attiva solo quando la condotta è stata selezionata) e cliccando su un vertice interno della condotta. Una volta inseriti è possibile visualizzare scheda delle Proprietà dell elemento, andando nella lista Apparecchiature/Pompe. IMPORTANTE! Quando un pozzetto viene inserito come un elemento interno di una condotta viene inserito su un vertice interno della condotta. Una eventuale portata erogata (allacciamento) viene ripartita sui nodi di estremità della condotta. La lista Pozzetti contiene tutti i pozzetti inseriti, compresi quelli interni.

68 Apparecchiature (valvole, sfiati, scarichi) Il nodo Apparecchiature apre la lista contenente valvole, sfiati, scarichi. Per inserire un elemento, ad esempio, una valvola di regolazione occorre selezionare sulla vista planimetrica la condotta interessata. La selezione attiverà la toolbar relativa alla condotta (sulla destra dello schermo). Utilizzare il comando Inserisci elemento interno, comparirà un combo-box in cui va selezionata la voce valvola di regolazione e cliccare sul vertice della condotta sul quale si desidera aggiungere la valvola. Quindi dalla lista Apparecchiature visualizzare la scheda Proprietà della valvola inserita, scegliere la tipologia (tra quelle disponibili in archivio) ed assegnare la perdita di carico DY ( il coefficiente k della valvola dipende invece dalla tipologia).

69 Pompe Il nodo Pompe apre la lista contenente le pompe inserite sulla rete. Per inserire una pompa occorre selezionare sulla vista planimetrica la condotta interessata. La selezione attiverà la toolbar relativa alla condotta (sulla destra dello schermo). Utilizzare il comando Inserisci elemento interno, comparirà un combo-box in cui va selezionata la voce pompa, quindi cliccare sul vertice della condotta sul quale si desidera aggiungere la pompa. A questo punto dalla lista Pompe visualizzare la scheda Proprietà della pompa inserita, scegliere la tipologia (tra quelle disponibili in archivio). La curva caratteristica della pompa fa parte dei parametri della tipologia.

70 L archivio Pompe La pompa da inserire in un tratto va scelta nell elenco delle tipologie per la categoria Pompe. Tale archivio è integrabile direttamente dall utente. Ad ogni pompa va assegnata una curva caratteristica, definendola nei parametri (icona ). La curva caratteristica (Q,H) è data per punti separati ognuno da #. Un esempio di curva è quella riportata nella figura accanto.

71 Profili Il nodo Profili apre la lista dei profili longitudinali generati. La lista e la barra dei comandi si presentano come illustrato nella figura seguente: Il comando Proprietà dal menù contestuale apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella lista.

72 Picchetti profilo Il nodo Picchetti apre la lista contenente i dati relativi ai picchetti del profilo selezionato. La lista e la barra dei comandi si presentano come illustrato nella figura seguente: Il comando Proprietà dal menù contestuale apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella lista.

73 Tratti profilo Il nodo Tratti apre la lista contenente i dati relativi ai tratti del profilo selezionato. La lista e la barra dei comandi si presentano come illustrato nella figura seguente: Il comando Proprietà dal menù contestuale apre la scheda di dettaglio dell elemento selezionato nella lista.

74 L INTERFACCIA GRAFICA Nel software ACQUEDOTTI l interfaccia grafica si può attivare in molteplici modi; illustriamo qui i principali. Se si desidera vedere ed agire sul piano quotato occorrerà attivare la vista grafica del Territorio (posizionandosi sul nodo Territorio ed utilizzando dal menù contestuale il comando Disegna). Se invece si intende visualizzare la rete occorrerà attivare la vista grafica dell Acquedotto (posizionandosi sul nodo Acquedotto ed utilizzando dal menù contestuale il comando Disegna). Comandi della vista Modalità di visualizzazione Comandi dell oggetto Barra degli strumenti

75 Per un riferimento puntuale di ogni comando si rimanda al relativo capitolo Guida di riferimento alla vista grafica, mentre di seguito si espongono i comandi di più immediato utilizzo. La finestra è composta da: - un menù principale (File, Modifica, Formato, Disegna, Visualizza); - una barra degli strumenti (impostazioni grafiche e di visualizzazione); -un menù della modalità di visualizzazione (Progetto, Verifica Idraulica); - una barra dei comandi della vista acquedotto; - una barra dei comandi dell oggetto grafico selezionato (condotta, pozzetto); - un menù di pop-up dell oggetto grafico selezionato (condotta, pozzetto); -una status bar che visualizza informazioni sulla finestra grafica. Menù principale Le voci di menù più significative sono: File/Esporta: esporta il disegno visualizzato in formato dwg/dxf; File/Stampa: stampa la visualizzazione corrente Modifica/Elimina oggetti: consente l eliminazione di un collettore o un pozzetto; Disegna/Blocco: consente di importare una planimetria ed impostarla come sfondo; Visualizza/Rigenera: permette di rigenerare il disegno (attivabile anche attraverso il tasto funzione F10). IMPORTANTE! il tasto ESC ha una funzione essenziale per annullare qualsiasi opzione e per deselezionare l oggetto attivo.

76 Barra degli strumenti I comandi più utilizzati sono: Modalità OSnap: consente lo snap agli elementi della rete, fondamentale per agganciare l estremo di una condotta a quello di un altra oppure per l inserimento di un pozzetto sull estremo di una condotta; Comandi di zoom: le funzioni di zoom/pan sono quelle tipiche del cad. Menù della modalità di visualizzazione Modalità planimetria: consente l inserimento grafico della rete e di impostare i parametri di progetto; Modalità definizione profili : consente di visualizzare con colori diversi i vari profili longitudinali definiti. Barra dei comandi della vista acquedotto Nella vista acquedotto è sempre disponibile la barra sulla sinistra che consente di attivare i comandi ad essa relativa. Esiste anche un corrispondente sub-menù contestuale attivabile con il pulsante destro del mouse. I comandi che, in ogni caso, possono essere eseguiti sono i seguenti: Generazione automatica dello schema:in caso di schemi di calcolo semplificati consente attraverso un pannello l inserimento di schemi di rete lineari con lunghezze assegnate quando non si conoscono le coordinate delle condotte; Check rete: controlla che i dati inseriti per la modellazione siano corretti e segnala eventuali incongruenze; Calcolo della rete: attiva la procedura di calcolo della rete; Crea profilo: consente la selezione grafica di condotte per la creazione di un profilo longitudinale; Vertici: consente di visualizzare tutte le informazioni relative ai vertici delle condotte. E un ottima sintesi dei dati di progetto; Pozzetto di presa consente l inserimento di un pozzetto di presa sulla planimetria in modo interattivo.

77 Inserimento grafico della condotta: consente l inserimento di una condotta sulla planimetria in modo interattivo; Inserimento grafico del pozzetto: consente l inserimento di un pozzetto (di presa oppure di confluenza o ispezione)sulla planimetria in modo interattivo. Barra dei comandi/menu di popup dell oggetto grafico Quando un oggetto grafico della rete (condotta o pozzetto) è selezionato sulla destra appare la barra dei comandi relativa all oggetto stesso ed inoltre con il pulsante destro del mouse è possibile accedere al sottomenù di popup relativo. Ricordiamo che il funzionamento è di tipo generale, nel senso che qualunque elemento selezionato graficamente (una condotta, un pozzetto, etc.) attiva sulla destra una barra di comandi relativi all'elemento selezionato. La barra dei comandi che si trova alla sinistra della vista grafica contiene, invece, i comandi relativi alla rete (dall'attivazione della scheda delle proprietà della rete alle funzioni di inserimento di condotte e pozzetti). Ricordiamo, inoltre, che per annullare una selezione (ad es. di più elementi) è sufficiente premere il tasto "esc" della tastiera. Comandi relativi alla condotta Scheda proprietà: consente di accedere direttamente alla proprietà dell oggetto attraverso la sua scheda; Aggiorna: consente di aggiornare la visualizzazione dell oggetto senza ridisegnare l intera rete (F10); Modifica forma da coordinate consente di modificare le coordinate dei vertici di una condotta, nonchè aumentare o diminuire i vertici interni (tasto destro del mouse) Parametri tipologia consente di vedere e modificare i parametri di scabrezza della tubazione (modificando direttamente la tipologia) Disegna profilo crea il profilo longitudinale della condotta Parametri sezione di scavo consente di assegnare gli spessori degli strati della sezione di scavo.

78 Operazioni specifiche da menù contestuale Dalla vista grafica della rete selezionare una condotta e cliccare sul pulsante destro del mouse; si attiverà un menù di pop-up, selezionare la voce "Condotta" che permetterà di accedere a tutti comandi disponibili per la condotta. Tale menù, un pò nascosto, è il più completo. Alcuni di questi comandi sono gli stessi disponibili nella barra a destra, come ad esempio "Proprietà" oppure "Modifica forma da coordinate". Tra i comandi disponibili vi sono: infittisci vertici - che consente di aumentare il numero dei vertici di un tratto, dividendo a metà ciascun tratto della condotta dividi tratto - che consente di creare due condotte da una, occorre indicare graficamente il punto in cui si intende spezzare la condotta inverti verso - che consente di invertire il verso di una condotta GUIDA DI RIFERIMENTO ALLA VISTA GRAFICA Menù File Il menù File presenta i comandi che si descrivono di seguito: Visualizza come Editor esterno: che apre in automatico il disegno nell editor esterno impostato di default. Salva come blocco: consente di salvare quattro viste dell interfaccia grafica attiva in quel momento (base, vista1, vista2, vista3) in formato dwg nella cartella temp che viene creata in automatico nella directory di installazione del software. Il salvataggio La vista base viene aggiornato dal software, le viste 1,2 e 3 sono invece delle fotografie, cioè congelano la vista dell interfaccia grafica come si presenta all atto del salvataggio.

79 Esporta: apre la scheda di dialogo per salvare il disegno in formato dwg/dxf. Scegliere la cartella in cui salvare il file, digitarne il nome in Nome file e selezionare il formato in Salva come. Stampa: apre la scheda di dialogo per settare i parametri per la stampa del disegno. La scheda mostra anche l anteprima della stampa. Plot Margins (mm) Margini di stampa Orientation (Orientament o) Scale (fattore di scala) Consente di impostare i margini della pagina: superiore (Top), inferiore (Bottom), sinistro (Left) e destro (Right). La variazione di questi valori produce anche la modifica della posizione del disegno nel foglio. Orientamento del foglio di stampa: Portrait (verticale) o Landscape (orizzontale). Tramite questi valori si può impostare un fattore di scala definendo il rapporto tra Printer Unit (unità di stampa) e Drawing Unit (unità di disegno). Il pulsante Scale to Fit (adatta scala) adatta il

80 Color (Colore) Print area (Area di stampa) Select Printer (Seleziona stampante) Print (stampa) Exit (esci) Chiudi disegno alle dimensioni del foglio di stampa, impostando in automatico il fattore di scala. Attivando l opzione B & W (bianco e nero) il disegno verrà stampato in bianco e nero. Il pulsante Pen Assignments consente di associare ad ogni colore del disegno un differente spessore (Widht), in fase di stampa, espresso in millimetri. Questo gruppo di comandi permette di imposta l area del disegno da stampare. L opzione Extends (Estendi) indica che l area di stampa coincide con l estensione dell intero disegno. L opzione Windows (finestra) consente di impostare tramite il pulsante Choose (scegli) solo un area del disegno da stampare. Dopo aver cliccato su questo pulsante definire il contorno della finestra scegliendo due punti nel disegno. Questo pulsante attiva la finestra Imposta stampante per la scelta della stampante da utilizzare e delle sue impostazioni, come il formato del foglio, che dipendono dalla stampante adottata. Cliccare su Print per avviare la stampa Cliccare su Exit per uscire senza stampare. Chiude la finestra grafica Si ricorda che dopo aver modificato dei valori o delle impostazioni occorrerà sempre cliccare sul pulsante Refresh (aggiorna) per aggiornare la visualizzazione.

81 Menù Modifica Tutti i comandi del menù Modifica richiedono la previa selezione di uno o più oggetti. Per selezionare un oggetto è sufficiente cliccare con il mouse sull oggetto; è possibile la selezione multipla, cliccando su più oggetti e terminando la selezione con il pulsante destro del mouse. Il menù Modifica contiene i seguenti comandi: Sposta oggetti: cliccare sul comando, quindi selezionare con il mouse uno o più oggetti, cliccare sul pulsante di destra del mouse per terminare la selezione, cliccare quindi sul pulsante di sinistra del mouse per selezionare il punto base dello spostamento. Cliccare nuovamente sul punto del grafico in cui si vuole siano posizionati gli oggetti spostati. Copia oggetti: cliccare sul comando, quindi selezionare con il mouse uno o più oggetti, cliccare sul pulsante di destra del mouse per terminare la selezione, cliccare quindi sul pulsante di sinistra del mouse per selezionare il punto base della copia. Cliccare nuovamente sul punto del grafico in cui si vuole siano posizionati gli oggetti copiati. Vertice: questo comando consente di effettuare delle modifiche ai vertici della polilinea che rappresenta il collettore di scarico. Vertice Sposta: selezionare con il mouse l oggetto (polilinea) a cui appartiene il vertice da spostare, quindi cliccare sul comando, selezionare con il mouse sul grafico il vertice da spostare, quindi terminare cliccando sul punto del grafico in cui si vuole spostare il vertice. Vertice Inserisci: selezionare con il mouse l oggetto (polilinea) a cui si vuole aggiungere un vertice, quindi cliccare sul comando, selezionare con il mouse sul grafico il vertice che sarà precedente al vertice da inserire, quindi

82 terminare cliccando sul punto del grafico in cui si vuole inserire il vertice. Per un corretto utilizzo del comando assicurarsi quale sia l ordine di inserimento dei vertici della polilinea. Vertice Elimina: selezionare con il mouse l oggetto (polilinea) a cui appartiene il vertice da eliminare, cliccare sul comando, quindi selezionare con il mouse il vertice da eliminare. Elimina oggetti: cliccare sul comando, quindi selezionare con il mouse uno o più oggetti, cliccare sul pulsante di destra del mouse per terminare la selezione. Il software chiede una conferma per l eliminazione degli oggetti selezionati. Menù Formato Il menù Formato presenta i comandi che si descrivono di seguito: Layers: utilizzare questo comando per la gestione dei layers presenti nell editor grafico. Confermare le scelte con OK oppure cliccare su Cancel per annullarle. Layers Vista: layers creati in automatico dal programma. Layers Oggetti: layers definiti dall utente.

83 Impostazioni: utilizzare questo comando per attivare la griglia di disegno e la funzione di snap (specificando per ciascuna delle due funzionalità il passo lungo x e lungo y). Interroga -> Distanza: utilizzare questo comando per conoscere il valore della distanza fra due punti; dopo averlo attivato, fare click con il mouse sul primo e successivamente sul secondo punto e leggere il valore ricercato nella barra di stato della finestra. Interroga -> Direzione Nord: inserisce sul disegno un blocco cad raffigurante il Nord, secondo l orientamento assegnato nella scheda di Proprietà dell edificio (nella sezione Generale). Interroga->Tabelle->Insert/Polilinee/linee/Testi: edita le lista delle proprietà degli elementi grafici inseriti (come ad es. le polilinee). Menù Disegna Il menù Disegna presenta i comandi che si descrivono di seguito: Linea: utilizzare questo comando per disegnare una linea fra due punti; dopo averlo attivato, fare click con il mouse sul primo e successivamente sul secondo punto per disegnare la linea.

84 Cerchio: utilizzare questo comando per disegnare un cerchio; dopo averlo attivato fare click con il mouse sul punto in cui si desidera inserire il centro del cerchio, quindi selezionare graficamente il diametro voluto. Polilinea: utilizzare questo comando per disegnare una polilinea fra n punti; dopo averlo attivato, fare click con il mouse in sequenza sui punti che delimitano la porzione di area e leggere il valore ricercato nella barra di stato della finestra. Testo: utilizzare questo comando per inserire un testo; dopo averlo attivato fare click con il mouse sul punto in cui si desidera inserire il testo, verrà inserito il seguente testo <Inserire testo>. Selezionare la scritta, cliccare sul pulsante di destra del mouse, comparirà un menù di pop-up, scegliere il comando Proprietà che visualizzerà la scheda riportata accanto, nella quale è possibile personalizzare il testo. Blocco: utilizzare questo comando per caricare nel disegno file dwg/dxf ed attivare la finestra riportata di fianco. Selezionare il file da caricare utilizzando il pulsante per indicarne il percorso. La posizione del punto di inserimento del blocco può essere selezionata direttamente a video con il mouse oppure se ne possono specificare le coordinate digitandole nelle caselle X e Y che verranno attivate se si deseleziona il relativo check Punto di riferimento selezionato graficamente. Le celle Scala X, Scala Y e Rotazione consentono di specificare i valori,

85 rispettivamente, dei moltiplicatori con cui alterare le dimensioni del blocco secondo gli assi X e Y e la rotazione con cui inserire il blocco. NOTA: Il comando Blocco Esterno può essere utilizzato per impostare un disegno già realizzato come riferimento da utilizzare ai fini dell input. Immagine: consente di inserire un immagine raster Quotatura: utilizzare questo comando per inserire la quotatura tra due punti del disegno. Dopo averlo attivato, fare click con il mouse sul primo punto e successivamente sul secondo punto, quindi fare click nel punto in cui si desidera posizionare la quotatura. Offset: utilizzare questo comando per effettuare l offset di un entità del disegno. Menù Visualizza Il menù Visualizza presenta i comandi che si descrivono di seguito: Rigenera: utilizzare questo comando per aggiornare il disegno. Sfondo: consente di attivare/disattivare lo sfondo.

86 La barra degli strumenti La barra degli strumenti della interfaccia ha l aspetto riportato nella figura sottostante. Si suddivide in - una barra di impostazioni - una barra di visualizzazione - una barra di inserimento grafico Di seguito si descrivono i comandi. Il nome del comando viene visualizzato posizionando il cursore del mouse per alcuni istanti sul relativo pulsante. La barra delle impostazioni Modalità OSnap: Utilizzare questo comando per attivare una o più modalità osnap (per agganciarsi a punti caratteristici di elementi grafici presenti del disegno). Le scelte attivabili sono: End Point/Fine: il punto selezionato è la fine dell entità grafica. Mid Point/Medio: il punto selezionato è quello medio dell entità grafica. CenterPoint/Centro: il punto selezionato è il centro dell entità grafica. Perpendicular/Perpendicolare: il punto selezionato è quello della perpendicolare all entità grafica. Nearest/Vicino: il punto selezionato è quello più vicino all entità grafica. Intersection/Intersezione: il punto selezionato è quello dell intersezione di due entità grafiche. Off/Nessuno: vengono disattivate tutte le modalità di osnap.

87 Modalità ABS/REL: Utilizzare questo comando per visualizzare nella barra inferiore le coordinate assolute oppure le relative di un punto selezionabile muovendosi con il mouse. Modalità Bozza/Normale: con questo comando è possibile visualizzare la grafica in modalità normale oppure in modalità bozza. Modalità CM/MT: Utilizzare questo comando per visualizzare le coordinate che compaiono nella status bar in centimetri oppure in metri. La barra di visualizzazione Zoom Finestra: Utilizzare questo comando per visualizzare la porzione rettangolare di disegno specificata con il mouse. Zoom Estensione: Utilizzare questo comando per adattare la scala di visualizzazione in modo da mostrare per intero il disegno corrente Zoom Precedente: Utilizzare questo comando per tornare alla vista precedente; ad ogni ulteriore pressione di tale tasto si ritornerà alla vista immediatamente precedente a quella corrente. Decrementa Zoom: Utilizzare questo comando per rimpicciolisce la scala di visualizzazione del disegno. Incrementa Zoom: Utilizzare questo comando per ingrandisce la scala di visualizzazione del disegno. Pan: Utilizzare questo comando per spostare la vista corrente su un altra parte del disegno. Per spostarsi nel disegno fare click col mouse sul primo punto dello spostamento e poi di nuovo sul punto finale.

88 La status bar Come si può notare nella figura riportata qui sopra l interfaccia grafica è dotata di una barra inferiore nella quale compaiono le coordinate (relative o assolute) di un punto selezionabile muovendosi con il mouse. Da questa barra è possibile attivare le seguenti opzioni: ORTHO ON/OFF: Utilizzare questo comando per attivare la modalità ortho in modo che le operazioni grafiche siano compiute solo su direzioni parallele agli assi x e y. SNAP ON/OFF: Utilizzare questo comando per attivare la modalità snap in modo che le operazioni grafiche siano compiute per multipli del passo di snap. GRID ON/OFF: utilizzare questo comando per attivare la griglia di disegno.

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