LA MEDIAZIONE CULTURALE. Adela Gutierrez
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- Achille Galli
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1 LA MEDIAZIONE CULTURALE Adela Gutierrez
2 I MEDIATORI CULTURALI nel Testo Unico La legge che per la prima volta nomina esplicitamente la collocazione dei mediatori culturali è la 40/98 divenuta poi Testo unico sull Immigrazione.
3 I MEDIATORI CULTURALI nel Testo Unico Al fine di agevolare i rapporti tra le singole amministrazioni e gli stranieri appartenenti ai diversi gruppi etnici, nazionali, linguistici e religiosi (T.U. art.42) Rispetto alla comunicazione della scuola con le famiglie degli alunni stranieri. (T.U.: art.38)
4 I MEDIATORI CULTURALI nel Ordinamento Penitenziario Rispetto alla esecuzione delle misure privative della libertà nei confronti cittadini stranieri. (DPR n 230/2000 ordinamento penitenziario)
5 INDICAZIONI PER LA M.C. NELLE STRUTTURE SANITARIE DELLA REGIONE LAZIO (prot.n. 3151/44/09 del 13 gennaio 2004) processo dove c è l azione d intermediazione (tramite) in situazioni di difficoltà comunicative e/o di comprensione tra persone di culture diverse; finalità di assumere come proprio diversi sistemi di codici e valori culturali per prevenire e chiarire i malintesi tra l immigrato e gli altri attori sociali, per favorire l accoglienza e la presa in carico.
6 MODELLO D INTEGRAZIONE Un modello d integrazione non deve tendere ad annullare le varie culture nel modello sociale del paese ospitante, ma deve promuovere un progetto dialettico fra sistemi valoriali diversi
7 MODELLO D INTEGRAZIONE Un modello sociale flessibile aperto alle trasformazioni nel tempo fa scaturire un approccio favorevole allo scambio e alla reciprocità nella dinamica fra culture diverse. Le diverse identità non vengono minacciate ne rifiutate, ma anzi, confluiscono in un terreno di valorizzazione reciproca in cui possono scaturire anche opzioni di appartenenza multiple
8 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? Margarit Cohen Emerique distingue tre tipi di significati del termino mediazione culturale:
9 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? 1) Il primo significato corrisponde all azione di intermediario in situazioni dove non c è conflitto, bensì difficoltà nella comunicazione. Il tipo di mediazione che si svolge in questa situazione consiste nel facilitare la comunicazione e la comprensione tra persone di culture diverse, nel dissipare i malintesi tra l immigrato e gli altri attori del sociale, malintesi dovuti in primo luogo ad un diverso sistema di codici e valori culturali.
10 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? 2) Il secondo significato fa riferimento all area della risoluzione dei conflitti di valori tra la famiglia immigrata e la società di accoglienza o all interno della famiglia.
11 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? 3) Il terzo significato fa riferimento al processo di creazione, implica l idea di trasformazione sociale, di trasformazione e costruzione di nuove norme basate su azioni agite in collaborazioni tra le parti in causa e finalizzate alla risoluzione dei problemi, è un processo dinamico attivo
12 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? PATRICK JOHNSON ED ELISABETTA NIGRIS possiamo delineare la mediazione culturale come un processo duplice e reciproco di decodifica della comunicazione che si esplica in tre livelli:
13 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? 1) livello pratico orientativo Fa riferimento a quei compiti e quelle funzioni che il mediatore svolge nei confronti del proprio gruppo d appartenenza e nei confronti, eventualmente, degli operatori del servizio in cui si trova ad operare
14 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? 2) livello linguistico comunicativo Si riferisce al ruolo di traduzione, interpretariato, prevenzione e gestione di fraintendimenti, malintesi, blocchi comunicativi. Non si limita alla traduzione fedele, ma chiarisce ciò che implicito o nascosto.
15 COS E LA MEDIAZIONE CULTURALE? 3) livello psico sociale Il mediatore può assumere un ruolo nel cambiamento sociale, di stimolo per la riorganizzazione del servizio, di arricchimento della programmazione e le attività che il servizio svolge.
16 FINALITA DELLA MEDIAZIONE CULTURALE Migliorare la qualità e l adeguamento delle prestazioni offerte dai servizi italiani alla utenza straniera; favorire l integrazione sociale della popolazione immigrata nella comunità locale, a livello regionale e nazionale, nei servizi sociale, nelle istituzioni scolastiche e culturali, nel settore della sanità e del lavoro;
17 FINALITA DELLA MEDIAZIONE CULTURALE Promuovere azioni di sostegno culturale alla mediazione sociale nelle situazioni di conflitto tra le comunità immigrate e le istituzioni italiane; Individuare opportunità e percorsi positivi di prevenzione e superamento dei conflitti.
18 RUOLO DEL MEDIATORE CULTURALE Prevenire potenziali occasioni di conflitto Favorire condizioni per l integrazione sociale Aiutare il cittadino straniero ad inserirsi nella società italiana favorendo la conoscenza dei diritti e dei doveri Promuovere e valorizzare il ruolo degli stranieri come risorsa ed opportunità nel tessuto socio economico
19 OSTACOLI NEL PROCESSO DI MEDIAZIONE CULTURALE Delega da parte degli operatori Confusione dei ruoli Mancanza della definizione giuridica della figura del mediatore culturale Difficoltà lavorative
20 AMBITI LAVORATIVI DELLA MEDIAZIONE CULTURALE Area educativo Scolastica Area Socio sanitaria Area della sicurezza e della giustizia Area della emergenza e della prima accoglienza Area del lavoro
21 PROFILO DEL MEDIATORE CULTURALE Origine preferibilmente straniera con esperienza personale d immigrazione Buona conoscenza della cultura italiana Buona conoscenza del paese d origine Possesso di titolo di studio medio alto Motivazione e disposizione al lavoro relazionale e sociale Corso di formazione in mediazione culturale
22 LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE è una strategia di lavoro, non la soluzione del problema. IL MEDIATORE INTERCULTURALE è uno strumento Entrambi le parti si assumono la responsabilità di essere: attive costruttive collaborativi per definire insieme la soluzione del problema
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POLITICHE PER LA MEDIAZIONE CULTURALE. FORMAZIONE ED IMPIEGO DEI MEDIATORI CULTURALI PREMESSA
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