Alfabetizzazione - Rotary International LITERACY PROGRAM - Rotary International
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- Cristoforo Damiano
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2 Le norme recentemente approvate dal Parlamento Italiano in materia di Educazione degli adulti assegnano un ruolo determinante agli Enti Locali e soprattutto ai Comuni, titolari della competenza in base al Decreto Legislativo n. 112/98, art All interno della comunità civica, infatti, si individuano le caratteristiche della domanda e dell offerta di formazione permanente, privilegiando ora iniziative di aggregazione, ora opportunità di ricollocamento professionale, ora proposte educative su percorsi scolastici formali o informali, in una prospettiva di reinserimento sociale e di aggiornamento lungo tutto l arco della vita. I Comuni sono quindi chiamati a collaborare con le Scuole, i Centri Territoriali Permanenti per l EdA, gli operatori economici, le forze sociali, le agenzie formative per stabilire le opportune sinergie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Comunità Europea nell ambito dell alfabetizzazione, che riguarda non solo le attività di formazione permanente ma anche le misure per fronteggiare la dispersione scolastica e promuovere l integrazione degli stranieri. Da anni l ANCI Lombardia è impegnata nel settore, insieme all Ufficio Scolastico Regionale ed al Rotary International, con i quali nel 2003 ha sottoscritto un Protocollo d intesa per la promozione dell Educazione degli Adulti nella nostra regione. Un sincero apprezzamento quindi al Rotary e alla Regione Lombardia, che hanno contribuito alla realizzazione di questo valido ed importante strumento formativo. Il Presidente di ANCI Lombardia Lorenzo Guerini
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43 L arrivo degli immigrati è ormai considerato un processo strutturale, in cui l iniziativa delle persone che lasciano la propria terra in cerca di una vita migliore incontra alcune delle domande di offerta di lavoro nel nostro Paese ed è in consistente aumento il volume del lavoro degli immigrati. Il lavoro è spesso la motivazione principale che spinge, da un lato, e che regola, dall altro, l ingresso nel nostro Paese di lavoratori extracomunitari. Questo tipo di immigrazione appare consolidata e ha assunto i caratteri strutturali di una presenza stabile. Ma ci si deve chiedere qual è la qualità dell inserimento lavorativo dei lavoratori immigrati. Appaiono evidenti alcuni nodi problematici: gli aspetti culturali, logistici e non ultimi quelli linguistici. E noi, come persone di scuola, non possiamo che porre l attenzione su questo aspetto, anche se siamo consapevoli che entrare nelle dinamiche delle politiche migratorie, riflettere sui modelli di integrazione, tracciare percorsi interculturali costituiscono compiti che necessitano di progetti, competenze e conoscenze che non si possono limitare all aspetto della conoscenza dell italiano. Se corrisponde al vero che sul nostro territorio ci sono molteplici opportunità formative proposte fruibili ed utili per i cittadini stranieri, è vero anche che la natura e l entità dei bisogni linguistici da soddisfare si modificano negli anni per una maggiore richiesta di livelli più avanzati e per il diverso tipo di utenza (ad esempio le donne straniere). Pertanto, le offerte formative poste in essere sono continuamente soggette ad essere revisionate e riprogettate. Sappiamo fin troppo bene che possedere una scarsa conoscenza della lingua limita anche l accoglienza nel contesto socio culturale e di certo non motiva alla frequenza di corsi professionali che favorirebbero la crescita lavorativa degli immigrati e quindi un miglior inserimento nel tessuto sociale. Nasce da qui l idea di raccogliere, sistematizzare e strutturare una serie di informazioni linguistiche utili nel sociale, ma, soprattutto all interno dei contesti lavorativi, per i lavoratori di origine straniera. Per questo aspetto, il Rotary, con il quale l Ufficio Scolastico Regionale ha una collaborazione di lunga data, con la sua collana di testi di alfabetizzazione specifici per i lavoratori non italiani si rivela di fondamentale importanza. Nasce così un elaborato in grado di fornire un quadro sufficientemente chiaro e dettagliato degli specifici bisogni linguistici, comunicativi e di competenza dei lavoratori immigrati. Il Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Anna Maria Dominici
Il Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Anna Maria Dominici. Letizia Moratti Sindaco di Milano
Le parole sono il veicolo della nostra identità: dicono chi siamo e ci mettono in relazione con gli altri. Sono ponti invisibili su cui viaggia il pensiero. Senza parole non esiste dialogo né identità.
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