INQUADRAMENTO URBANISTICO: PRIMO PASSO DELLA PROGETTAZIONE

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1 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO INQUADRAMENTO URBANISTICO: PRIMO PASSO DELLA PROGETTAZIONE Relazione a cura del Dott. Ing. Diego Finazzi, Dirigente Am.ne comunale di Bergamo Bergamo, 29 Ottobre 2011

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3 Vediamo come si è evoluta l urbanizzazione dell Ambito Territoriale 15 SOGLIE STORICHE di evoluzione dell urbanizzato: (ortofoto a colori)

4 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1880

5 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1930

6 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1950

7 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1970

8 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1983

9 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1994

10 VILLA D ALME ALME PALADINA VALBREMBO SORISOLE PONTERANICA RANICA TORRE BOLDONE ALZANO L.DO VILLA DI NEMBRO SCANZOROSCIATE MOZZO BERGAMO GORLE PEDRENGO TORRE DE ROVERI ALBANO S.A. CURNO ORIO AL SERIATE TREVIOLO BRUSAPORTO LALLIO AZZANO S. P. COSTA DI MEZZATE STEZZANO GRASSOBBIO BAGNATICA ZANICA 1998

11 Mosaico PRG

12 In particolare i contenuti essenziali del P.R.G. sono definiti dalla L. 1150/42 come modificata dalla L. 1187/68 e così riassumibili: 1. individuazione della rete delle principali vie di comunicazione e dei relativi impianti, 2. divisione in zone del territorio comunale, con la precisazione di quelle destinate ad espansione edilizia e la determinazione dei vincoli e dei caratteri da osservare in ciascuna di esse; 3. localizzazione delle aree da destinare ad uso pubblico o sottoposte a servitù speciali; 4. localizzazione delle aree da riservare ad edifici pubblici di uso pubblico e ad opere o impianti di interesse collettivo o sociale; 5. indicazione dei vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale o paesistico; 6. definizione delle norme di attuazione del piano medesimo, che indicano per ciascun azzonamento, le modalità e le limitazioni degli interventi.

13 SVILUPPO ED ESPANSIONE Gli anni 60, 70 sono stati caratterizzati da un intenso sviluppo edificatorio a tutti i livelli, sia residenziale ma anche produttivo/industriale a ridosso dei centri abitati cui non sempre è corrisposto un analoga estensione della rete di infrastrutture di collegamento. Tutto questo ha coinciso con la crescita economica della nazione e con la necessità di garantire adeguata sistemazione alla crescita demografica e sviluppo alla progressiva industrializzazione del paese collocata in una fascia di territorio pian piano inglobata nel perimetro urbanizzato della città; tale sviluppo non sempre è avvenuto attraverso una adeguata pianificazione urbanistica.

14 RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA Il fenomeno delle aree industriali dimesse è divenuto quindi rilevante sia per la presenza di costruzioni spesso in palese contrasto con il territorio, ma soprattutto per le rilevanti problematiche di carattere sociale che si sono via via aggravate con il passare degli anni.

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16 PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Obiettivi della nuova Legge Urbanistica, sono i seguenti: Promozione dello sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità; Garanzia che i processi di trasformazione e sviluppo siano compatibili con la sicurezza dai rischi naturali e tecnologici, Favorire le forme di riutilizzo del patrimonio immobiliare edificato per non compromettere il suolo libero, Potenziamento e sviluppo del sistema infrastrutturale,

17 P.G.T. OBIETTIVI. Stimolazione dei processi di partecipazione per la pianificazione e programmazione territoriale, L introduzione di sistemi perequativi e compensativi, L introduzione della autonomia responsabile dei vari livelli istituzionali, Favorire forme di collaborazione tra istituzioni e privati nella progettazione e realizzazione dei processi di trasformazione, Favorire la qualità degli interventi.

18 P.G.T. : PRINCIPI GENERALI SOSTENIBILITA Una delle criticità maggiori è quella di contemperare le esigenze dello sviluppo e quelle di tutele del territorio, e quindi di governare il rapporto tra le forme di sviluppo e l utilizzo delle risorse, spesso rinnovabili in tempi e modi molto più lenti della velocità di consumo. La declinazione del principio di sostenibilità deve investire i seguenti aspetti: ambientale, sociale ed economica.

19 P.G.T. : PRINCIPI GENERALI SUSSIDIARIETA Diviene fondamentale l integrazione nel rapporto tra pubblico e privato per l ottimizzazione delle proposte di sviluppo sostenibile del territorio, abbandonando, quindi, la pretesa di esclusività in capo all autorità pubblica nella definizione di obiettivi e modalità di sviluppo. Altrettanto fondamentale si riscontra debba essere il rapporto di sussidiarietà tra le istituzioni; l Ente più prossimo all ambito e all oggetto dell intervento deve assumersi l onere della decisione e della gestione dell intervento stesso mentre gli altri enti territoriali devono svolgere le proprie attribuzioni nel rispetto di autonomie e responsabilità.

20 P.G.T. : PRINCIPI GENERALI PEREQUAZIONE/COMPENSAZIONE/SOSTITUZIONE Al fine di garantire l equità economica e sociale tra i diversi percorsi di sviluppo dei sistemi di territorio e urbani devono essere previsti criteri perequativi, compensativi e sostitutivi delle risorse fisico-naturali consumate e/o soppresse da scelte e da interventi infrastrutturali e insediativi.

21 P.G.T. : PRINCIPI GENERALI FLESSIBILITA L adattabilità degli strumenti di pianificazione territoriale nasce dal confronto fra gli strumenti stessi e il territorio e fra gli strumenti, gli obiettivi e le opportunità, in un quadro dinamico di reciproca influenza. In questo senso occorre definire gli elementi di invariante, che rappresentano gli elementi fondamentali di riferimento, intorno ai quali la verifica e il confronto possono introdurre elementi di flessibilità.

22 P.G.T. : PRINCIPI GENERALI PARTECIPAZIONE Un percorso partecipato che preveda il coinvolgimento dei soggetti privati, fin dalla fase di definizione degli obiettivi, dovrà costituire un contributo di verifica della fattibilità e praticabilità dei processi di trasformazione.

23 P.G.T. : PRINCIPI GENERALI MONITORAGGIO L esigenza di adeguare e verificare la rispondenza delle previsioni di piano agli obiettivi fissati determina l importanza di un continuo monitoraggio, da esercitare attraverso strutture anche permanenti.

24 La nuova norma regionale prevede la definizione di tre livelli di Pianificazione: Il Piano Territoriale Regionale Il Piano Territoriale Provinciale Il Piano di Governo del Territorio Comunale