UTILIZZO DELLE FIBRE LIGNO-CELLULOSICHE PER PRODUZIONE DI COMPOSITI SOSTENIBILI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UTILIZZO DELLE FIBRE LIGNO-CELLULOSICHE PER PRODUZIONE DI COMPOSITI SOSTENIBILI"

Transcript

1 UTILIZZO DELLE FIBRE LIGNO-CELLULOSICHE PER PRODUZIONE DI COMPOSITI SOSTENIBILI Carlo Santulli Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Elettrica SOMMARIO Composizione delle fibre vegetali Il problema della selezione delle fibre Aspetti ambientali ed economici Applicazioni strutturali o cosmetiche Possibili alternative (es. cellulosa non da fibre) Proprietà ad impatto e microstruttura Ibridazione con fibre di vetro, con altre fibre vegetali, ecc.

2 FIBRE IN NATURA Cheratina (piume, lana, mohair, cashmere, ecc,) Fibre da proteine (aminoacidi) Fibre da polisaccaridi (amido, cellulosa, ecc.) Fibroina e sericina (seta del baco e dei ragni) Collagene (tendini, precursore dell'osso) Fibre del legno Paglia (di grano, orzo, segale, farro, ecc) Fibre da piante legnose Fibre da piante erbacee Cellulosa animale (alghe, tunicati) e batterica (Acetobacterium, p.es.) Chitina/chitosano (da molluschi) Amianto Fibre minerali Altre (wollastonite, attapulgite, halloysite)

3 PROBLEMATICHE DELLE FIBRE NATURALI Assorbimento di umidità Attacchi di microbi e funghi Disponibilità variabile Stagionale: spesso un solo raccolto annuale Degradazione a circa 200 C Proprietà molto variabili Con la zona d'origine Col tempo di raccolta Col metodo d'estrazione

4 RUOLO DELLE FIBRE NELLA COLTIVAZIONE Prodotti importanti/primari di specie spontanea Agave Prodotti di scarto di coltivazione polivalente Cocco Palme Prodotti di scarto di coltivazione monovalente Banana Prodotti importanti/primari di coltivazione in sviluppo Lino Prodotti importanti/primari di coltivazione in declino Canapa (...) Juta Prodotti unici (o quasi) di specie spontanea Ginestra Ortica Interesse economico Necessità incentivi

5 In particolare, la filiera diviene particolarmente interessante ed a valore aggiunto nel momento in cui si ha la possibilità di produrre bio-combustibili e/o bio-masse

6 Come si ricavano le fibre dal cocco... Dove sono le fibre del cocco Separazione Estrazione Tessitura Le fibre estratte dalla noce di cocco presentano una serie di vantaggi: sono molto vicine al legno come composizione, non richiedono macerazione per l'estrazione, sono inserite in una filiera industriale che dà anche altri prodotti ed inoltre sono state utilizzate tradizionalmente per millenni in alcuni paesi (es. Sri Lanka, Kerala nell India meridionale)

7 E NATURALMENTE LA CANAPA Usi tradizionali (e meno) della canapa: Cordami Carta Supporti per allevamento di animali Tessili e fibre per compositi Pannelli isolanti per edilizia Usi medicinali e cosmetici Biomasse per etanolo e metanolo La coltivazione della canapa è stata gradatamente ridotta dagli anni '60, anche in seguito ad accordi internazionali. Le tipiche colture a canapa del Piemonte, della Campania, dell'emilia o della Valnerina o della piana del Fucino sono state trasformate in altre colture per uso alimentare o abbandonate. Produzione di canapa a livello mondiale

8 APPLICAZIONI PIU' O MENO STRUTTURALI Nastro di abaca Reti geotessili in fibra di cocco (protezione dall'erosione) Stuoia di agave Fune di canapa Tessuto intrecciato a tubo di canapa Tessuti di juta Borsa di agave henequen Spago di lino

9 FATTORI PER LA SELEZIONE DELLE FIBRE Costi di trasporto (le fibre locali possono essere preferibili: opzione zero km ) Adattabilità all'applicazione Trattamento richiesto per il miglioramento delle proprietà Aspetti ambientali (LCA: Life Cycle Analysis) Aspetti biologici (origine e maturità delle fibre, estrazione) Appartenenza ad un sistema produttivo complesso e/o di tecnologie tradizionali Sistema produttivo: per esempio il lino può servire anche alla produzione di fibre per abbigliamento, di cordami, di olio per usi medici, cosmetici e di bio-diesel, di semi per usi commestibili (mangimi).

10 CARATTERISTICHE STRUTTURALI CHE FACILITANO L'IMPIEGO DELLE FIBRE Massima lunghezza utile della fibra estraibile Sezione quasi cilindrica Resistenza a rottura, al piegamento, all'attorcigliamento (twisting) Facilita l'impiego nei materiali compositi Consente di creare strutture con meno difetti Riduce la necessità del trattamento Permette di filare e tessere le fibre Rende più facile l'impregnazione con resine Essenziale nella produzione di tessuti, cordami, reti, strutture di supporto

11 LA SCELTA POSSIBILE Fibre dallo stelo Juta, lino, canapa, ibisco, ginestra Fibre dal seme Cotone, kapok Fibre dal frutto Noci di varie palme (p.es., cocco) Fibre dalla foglia Ananas, banana, formium, palme Inoltre, in funzione delle caratteristiche fisiche delle fibre, si possono ottenere tessuti di diverso tipo (esempi sono mostrati sotto) oppure stuoie non tessute o feltri

12 Specie vegetali utilizzate per produrre materiali sostitutivi della vetroresina: (l'elenco potrebbe non essere esaustivo) La maggior parte delle fibre vengono o estratte dalle foglie di grandi strutture vegetali (tipicamente esotiche: es., palme, banani, agavi, canne), oppure dallo stelo di arbusti (malvacee, linacee). Alcuni tentativi si sono fatti dalle leguminose, dalle graminacee e dalle urticacee, per la grande disponibilità e spontaneità. Eccezioni: fibra di cocco, fibra di ananas, fibra di kapok (simile al cotone con estrazione di filamenti dal seme)

13 COMPOSIZIONE TIPICA DELLE FIBRE VEGETALI PIU' USATE NEI COMPOSITI

14 Proprietà meccaniche e densità delle varie fibre naturali: la grande variabilità nei diametri è dovuta alla necessità di isolare la fibra tecnica, cioè il minimo insieme di filamenti su cui si possano effettuare operazioni meccaniche, dalla trazione alla torcitura.

15 PROPRIETA' MECCANICHE MATERIALI NATURALI (diagrammi di Ashby-Wegst) Notare come la maggior parte delle fibre naturali e la gomma di caucciù (elastomero), essendo polimeri che utilizzano l'acqua come solvente, hanno una densità mai troppo lontana da 1.

16 COMPONENTI DELLE FIBRE VEGETALI Le fibre vegetali sono costituite da tre tipi di polisaccaridi strutturali: Cellulosa (regolare, lineare, tendenzialmente cristallina, forma fibrille e fibre, abbastanza idrofobica, tendente a rigonfiare) Emicellulosa (irregolare, non strutturale, semicollosa, idrofilica) Lignina (condensata, molto reticolata, assolutamente idrofobica) Cellulosa Ci sono due principali forme di cellulosa, la Cellulosa I (o cristallina) (orientata) e la Cellulosa II (o amorfa). Una struttura dell emicellulosa (xilano) Precursori lignina Pectina Le altre componenti hanno effetto negativo dal punto di vista meccanico, come pectina (altro polisaccaride), umidità, cera e ceneri

17 STRUTTURA DELLE FIBRE CELLULOSICHE: GERARCHIZZAZIONE Le fibre di cellulosa si possono modellizzare come formate da micro-fibrille con parti orientate (cristalliti) e parti in direzione random (amorfe). L'applicazione del carico richiede la ri-orientazione delle parti amorfe nella direzione della forza applicata.

18 MICROSTRUTTURA DI UNA FIBRA VEGETALE Filamenti di forma irregolare (4-12 µm) con lumen interno Filamenti con struttura composita fino al livello cellulare (materiale legno-cellulosico rinforzato con bande elicoidali di cellulosa) L'angolo microfibrillare, formato dalle eliche, dipende, oltre che dalla specie, dalla maturità delle fibre, ed influenza la loro resistenza e lunghezza: il modulo elastico delle fibre decresce con l aumentare dell angolo microfibrillare Modificazioni progressive del diametro e del lumen in una fibra di cotone durante il trattamento di mercerizzazione (con soda caustica) Lumen della fibra di Phormium Tenax Variazione del modulo elastico con l angolo microfibrillare

19 GERARCHIZZAZIONE E LEGGEREZZA (STRUTTURE CELLULARI) Struttura interna della piuma di un uccello Fibra di ananas Fibre di ibisco Il contenuto di vuoto nelle strutture vegetali è elevatissimo, del tutto paragonabile a quello di strutture animali, come le piume, però la densità è notevolmente diversa, essendo da 0.4 a 1.5 circa contro lo delle piume, per via della presenza di fluidi e per il fatto delle parti della pianta contenenti una maggior quantità di lignina

20 IMPORTANZA DEL LUMEN DELLA FIBRA Technical plant stem (rinforzo per un composito fibrorinforzato biomimetico) (Milwich et al., Patent, Freiburg, 2006) Bleeding composites Le fibre forate possono fornire una migliore visualizzazione del danneggiamento e possibilmente autoripararsi (self-healing) (Bond, U. of Bristol, 2003) Hollow annular membranes La foratura complessa delle fibre anulari consente due strati di separazione (utili, p.es., per bioreattori) (Wang et al., 2000) (a destra fibra forata anulare di CAB (butirrato acetato di cellulosa) e polieteimmide (PEI)

21 STRUTTURE CELLULARI NATURALI: I VARI TIPI DI CELLE DELLE PIANTE COLLENCHIMA (vasti spazi intercellulari) PARENCHIMA (poligoni con lati) SCLERENCHIMA (grandi pareti cellulari e lumen) EPIDERMIDE (cellule piatte e allungate di forma variabile)

22 STRUTTURE ALTERNATIVE Luffa cylindrica (spugna vegetale) Finora il valore delle fibre è stato dato dalla possibilità di tesserle in modo strutturato ed ordinato. Ci sono tuttavia fibre che formano dei tessuti semi-spontanei (fico d india) od una specie di massa dura e spugnosa (luffa) Cladodo di un fico d'india

23 PRODOTTI IN FIBRA A BASE DI CELLULOSA Naturali Estratti dalle piante (stelo, foglia, frutto, seme) Rayon Lyocell Artificiali Cellulosa ricostituita Viscosa Acetato di cellulosa I prodotti artificiali possono in realtà essere costituiti da miscele variabili di cellulosa e di lignina con altri additivi Derivati (es. Arboform)

24 ESEMPIO DI PRODOTTO: ARBOFORM L'ARBOFORM sono miscele di polveri pressate a caldo da lignina, scarti di legno ed additivi naturali. Hanno delle proprietà notevoli risultando superiori ai laminati di legno sia meccanicamente che come resistenza al fuoco. In questo caso, la variabilità del contenuto di lignina e di additivi è dichiarata dal produttore. Confronto proprietà Arboform con laminati e truciolato Prove di resistenza alla fiamma

25 GEOTESSILI (protezione dall erosione) In fibra di cocco (1 e 2) In fibra di juta (3) 1 2 Applicazione alla sponda d'un fiume 3 I geotessili in fibre naturali, invece che in polietilene o poliestere, possono essere meglio orientati alla piantumazione ed alle caratteristiche chimiche del suolo.

26 GEOCOMPOSITI Un geocomposito è costituito da una combinazione di geotessili o strutture a rete (in funzione della dimensione decrescente delle maglie si parla di geogrids, geonets e geomembrane) in un unità industriale. Ognuna di queste quattro tipologie di materiale può essere combinata con un ulteriore materiale (p.es., laminati plastici deformati o cavi d acciaio) o persino col suolo. Nei geocompositi si usano spesso tele di juta e cocco con grammature dai 150 ai 1400 g/mq. Recentemente sono stati sviluppati anche geocompositi formati da poliuretani biodegradabili ottenuti da residui di lignina o dalle cosiddette melasse di lignina, ottenute come sottoprodotto dell'industria della carta. Il poliuretano biodegradabile si può anche ottenere usando policaprolattoni da amido. Le notevoli proprietà meccaniche li rendono promettenti come geostabilizzatori.

27 IL LINOLEUM Il linoleum è costituito da olio di lino, farina di legno, farina di sughero, pigmenti coloranti calandrati su un tessuto di juta naturale ( tela di sacco ). Ha quindi una struttura molto simile ai geocompositi, anche se gli utilizzi non coinvolgono il contatto fisico e chimico col suolo. Risulta superiore dal punto di vista della resistenza alla penetrazione da parte dell'ameba e quindi dal punto di vista della resistenza antibatterica rispetto ai laminati di pino o di faggio, specialmente dopo anni di utilizzo. Recentemente si parla di trattamenti anti-odore che evitino lo sviluppo delle aldeidi dovute alla degradazione degli acidi grassi dell'olio di lino, Migliore penetrazione del colore come l'acido linoleico, linolenico ed oleico. nel linoleum rispetto al PVC Rispetto ai prodotti vinilici con cui è in competizione, il linoleum è simile quanto a flessibilità e durabilità, e può risultare inizialmente meno brillante e traslucido, anche se col tempo la differenza si attenua. Il PVC è meno infiammabile, ma la (relativa) infiammabilità è dovuta ai composti clorurati che poi in caso di incendio rilasciato diossine.

28 COMPOSITI MISTI (commingled) IN FIBRA NATURALE: BIOTEX I compositi misti (o commingled) hanno, oltre alla matrice ed alle fibre di rinforzo, altre fibre ottenute dalla matrice intercalate ai tessuti delle altre fibre (es. vetro/polipropilene). Recentemente sono stati creati sia compositi commingled con fibre di lino ed acido polilattico (PLA) oppure fibre di lino e polipropilene (PP). PP-lino al 50% di fibre totali Pre-consolidamento da 170 a 230 C del PLA-lino (40% contenuto di fibre totali)

29 APPROCCIO AI COMPOSITI IN FIBRA VEGETALE Fibre vegetali (cellulosiche) Matrici polimeriche Compatibilità (adesione fibra-matrice) Proprietà dinamiche (impatto, fatica) Aspetti ambientali (Life Cycle Analysis) Database

30

31 VANTAGGI DEI COMPOSITI IN FIBRA VEGETALE PER USI STRUTTURALI Basso peso delle fibre (densità da 0.8 ad 1.6; densità fibre di vetro 2.5) Possibilità di produrre ibridi contenenti sia fibre vegetali che fibre di vetro Accoppiamento con matrici biodegradabili (biopolimeri): termoplastiche, p.es. amido-sorbitolo o acido polilattico, o epossidizzate, p.es a base di olio di ricino o di soia, per ottenere un composito completamente sostenibile e biodegradabile

32 PROBLEMI NELLA PRODUZIONE DI COMPOSITI IN FIBRA VEGETALE Estrazione delle fibre (che normalmente le danneggia) Sensibilità al contenuto di umidità Anisotropia delle fibre (anche nella direzione di carico) Scarsità di dati dinamici (es., impatto, fatica) Riguardo alla microstruttura: Geometrie irregolari dei fasci di fibre, spesso con fratture interne Scarsa compatibilità fibra/matrice (specialmente con l uso di polimeri derivati dal petrolio) Struttura composito juta/poliestere Modo di frattura complesso (spesso con angoli di torsione significativi durante la trazione) Fibrillazione o defibrillazione Modo di frattura di una fibra di okra bahmia

33 ESTRAZIONE (RETTING) L'estrazione permette la rimozione della pectina dalle fibre (in particolare quelle estratte dallo stelo, cioè decorticate) Estrazione naturale (macerazione) (in campi allagati, ad opera dei batteri) Estrazione enzimatica (lino) per mezzo di pectinasi (danneggia meno le fibre) Se non si ottengono sufficienti proprietà meccaniche, può essere necessario un trattamento delle fibre

34 Il lino può essere assunto come esempio per l'impatto ambientale di qualunque fibra estratta da stelo (juta, canapa, kenaf, ecc.). L'estrazione di fibre da foglia presenta maggiore impatto sulla filatura, di solito più difficile e che richiede più trattamenti chimici.

35 MATRICI Fenoliche (più compatibili) Epossidiche oppure poliestere (semplicità di produzione) Polipropilene o polietilene (per standardizzazione industriale) Ipoclorito di sodio (candeggina) Per biodegradabilità: matrici a base di amido (termoplastiche) o trigliceridi ( epossidizzate ) TRATTAMENTI Sbiancamento (uniformazione di colore) Asportazione materiale non strutturale e regolarizzazione di forma Ricopertura/protezione Ipoclorito di sodio Soda caustica (trattamento generale) Acetilazione Benzoilazione Anidride maleica Silanizzazione Gommalacca Si possono poi avere trattamenti fisici, come per esempio quello con raggi ultravioletti, plasma, o attraverso una scarica elettrica (effetto corona)

36 GRAFTING DELL'ANIDRIDE MALEICA SUL POLIPROPILENE L'anidride maleica forma dei legami con la catena del polipropilene tali da aumentare la compatibilità delle fibre vegetali. Questo permette un più efficiente utilizzo di procedimenti industriali, come lo stampaggio a compressione e l'uso combinato di fibre polimeriche e di rinforzo (commingling)

37 POLIMERI BIODEGRADABILI A BASE DI AMIDO O TRIGLICERIDI E' importante sapere se ci sono o meno cariche minerali, che vengono aggiunte in quantità variabile a seconda delle caratteristiche meccaniche richieste: p. es. talco, argilla, anche in forme diverse (v. sotto), carbonato di calcio Alcuni prodotti dall'amido: Mater-Bi (mais), Solanyl (patata), Plantic (mais), Vegemat (mais), Polytriticum (glutine), Cereplast (acido polilattico), Braskem (polietilene da zucchero), NatureWorks (acido polilattico), o dai trigliceridi: Cognis Tribest (acrilato dall'olio di soia)

38 COMPOSITI CON MATRICI A BASE DI OLIO DI SOIA Schema di produzione di composito da stuoie di kenaf e matrice in olio di soia Le matrici a base di olio di soia, o di olio di ricino, hanno tempi e temperature di polimerizzazione più bassi (anche se ancora molto lontani da temperatura ambiente) e ad essi può essere applicato il graffaggio con anidride maleica per migliore compatibilità con le fibre naturali.

39 POSSIBILI ALTERNATIVE Selezione delle fibre (confronto tra le prestazioni) Nanocompositi di cellulosa ricostituita Ibridi innovativi (es., con altre fibre naturali) Uso di altro materiale cellulosico

40 CELLULOSA BATTERICA Cultura batterica Sintesi della cellulosa batterica (prodotto extracellulare) Medium (nutrienti essenziali) SEM Batteri (Acetobacter xylinum) 200 nm Fibra (Ø = nm) Fibrilla Modulo elastico della singola nanofibrilla: 78 GPa (le fibre estratte arrivano forse al 10% di questo Unità di valore) glucosio 300 nm Cellulosa (Ø = 1 2 nm) 89% di cristallinità Imperial College London 40

41 ALCUNI ESEMPI DI CELLULOSA NON DIRETTAMENTE DA FIBRE Cellulosa da alghe rosse Compositi con fibre di cellulosa da giornali Resina epossidica con pula di farro Bagasse (residuo della lavorazione dello zucchero da canna, quindi contenente amidi, cellulosa e ceneri): viene utilizzata anche come combustibile (etanolo della cellulosa) Divengono determinanti in questi utilizzi, dal punto di vista ambientale, la necessità di utilizzare prodotti chimici per il riutilizzo, es. per la rimozione dell'inchiostro dalle fibre di carta, e per la neutralizzazione dei pesticidi nel caso della crusca e simili

42 MICROFIBRE DI CELLULOSA O DI CHITINA Le microfibre di cellulosa o di chitina hanno proprietà molto variabili che possono essere (teoricamente) modificate in funzione dell'applicazione richiesta

43 WHISKER DI TUNICINA (cellulosa animale dalle corazze dei tunicati: ascidie) Diazona violacea Ascidia involuta Migliore compatibilità con matrici a base di amido, ma proprietà molto dipendenti dall'umidità di estrazione

44 IBRIDAZIONE Vetroresina-lino L'ibridazione è una soluzione possibile per ridurre l'impatto ambientale quando sono richieste prestazioni particolarmente elevate.

45 IBRIDI INNOVATIVI PIUME DI POLLO E FIBRE DI ASPEN (populus tremula) in matrice polifenolica (WINANDY 2003) Composito olio di soia/piume in strati di legno Il problema dell'utilizzo delle piume è la sanitizzazione, che modifica il profilo ambientale con l'introduzione di ulteriori sostanze chimiche. Tuttavia, data la loro abbondanza come materiale di scarto, recentemente sono state proposte, insieme con una matrice epossidizzata a base di olio di soia e ritardanti di fiamma privi di alogeni, per fare le schede per circuiti stampati (PCB).

46 RUOLO DELLE FIBRE CHERATINICHE (piume) La cheratina è parzialmente idrofila ed appare ideale per fare da anello di congiunzione in un ibrido con fibre vegetali ed una matrice idrofobica. Le fibre cheratiniche si prestano solo parzialmente al loro ruolo nei compositi, anche perché sono progettate per essere sollecitate a compressione nelle ali. Altri possibili utilizzi sono in intonaci o cementi, dove il carico di compressione è prevalente. Piume in matrice di polipropilene Proprietà (composito piumepp/hdpe)

47 CONCLUSIONI Le fibre naturali possono avere interesse per materiali sostenibili, posto che si tenga conto dei seguenti fattori: Presenza di filiere locali e di tecnologie tradizionali Valutazione dell'impatto ambientale di un eventuale trattamento Compatibilità con possibili utilizzi con biopolimeri Diversificazione degli impieghi e rinnovo dell'immagine Attenzione didattica alla cultura rappresentata dalla fibra Possibilità di creazione di ibridi o di compositi di qualità controllabile per miglioramento delle proprietà specifiche

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E DESIGN: IL CASO DELLE FIBRE NATURALI

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E DESIGN: IL CASO DELLE FIBRE NATURALI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E DESIGN: IL CASO DELLE FIBRE NATURALI Le fibre naturali hanno una rinnovata importanza per usi non tessili, anche per inserimento in nuovi materiali (specialmente con matrici

Dettagli

Carlo Santulli c.santulli@alice.it

Carlo Santulli c.santulli@alice.it UTILIZZO DELLE FIBRE NATURALI PER LA PRODUZIONE DI MATERIALI SOSTENIBILI Carlo Santulli c.santulli@alice.it SOMMARIO Opportunità e problemi Sostenibilità ambientale Materiali ottenibili (es., biocompositi)

Dettagli

IMPIEGO DELLE FIBRE NATURALI E SOSTENIBILITA' DEI MATERIALI

IMPIEGO DELLE FIBRE NATURALI E SOSTENIBILITA' DEI MATERIALI IMPIEGO DELLE FIBRE NATURALI E SOSTENIBILITA' DEI MATERIALI Carlo Santulli Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Elettrica carlo.santulli@uniroma1.it SOMMARIO Concetto di sostenibilità

Dettagli

COMPOSITI IN FIBRA NATURALE

COMPOSITI IN FIBRA NATURALE COMPOSITI IN FIBRA NATURALE Carlo Santulli Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali e Ambiente carlo.santulli@uniroma1.it Fibre in natura: vegetali, animali, minerali

Dettagli

1. Modalità di assorbimento del suono 2. Grandezze caratteristiche dei materiali fonoassorbenti 3. Materiali fibrosi 4. Materiali porosi 5.

1. Modalità di assorbimento del suono 2. Grandezze caratteristiche dei materiali fonoassorbenti 3. Materiali fibrosi 4. Materiali porosi 5. I materiali fonoassorbenti 1. Modalità di assorbimento del suono 2. Grandezze caratteristiche dei materiali fonoassorbenti 3. Materiali fibrosi 4. Materiali porosi 5. Risonatori 1 Modalità di assorbimento

Dettagli

TECNOLOGIE DI LIQUID MOULDING

TECNOLOGIE DI LIQUID MOULDING TECNOLOGIE DI LIQUID MOULDING Tecniche legate alla produzione di materiali compositi, caratterizzate dal flusso di una matrice polimerica termoindurente (resina) attraverso un rinforzo asciutto a base

Dettagli

IDEE DI DESIGN SOSTENIBILE DALLA CULTURA DEI MATERIALI. Carlo Santulli (c.santulli@alice.it) Università di Roma La Sapienza & II Università di Napoli

IDEE DI DESIGN SOSTENIBILE DALLA CULTURA DEI MATERIALI. Carlo Santulli (c.santulli@alice.it) Università di Roma La Sapienza & II Università di Napoli IDEE DI DESIGN SOSTENIBILE DALLA CULTURA DEI MATERIALI Carlo Santulli (c.santulli@alice.it) Università di Roma La Sapienza & II Università di Napoli ESPERIENZA Emissione acustica Termografia/Tecniche termoelastiche

Dettagli

CONVERSIONE TERMOCHIMICA

CONVERSIONE TERMOCHIMICA CONVERSIONE TERMOCHIMICA PIROLISI La pirolisi si può svolgere secondo diverse modalità: Carbonizzazione a temperature tra 300 C e 500 C Pirolisi convenzionale a temperature inferiori a 600 C Fast pirolisi

Dettagli

Compositi: generalità e proprietà meccaniche

Compositi: generalità e proprietà meccaniche Compositi: generalità e proprietà meccaniche Definiamo materiale composito: Una combinazione di due o più micro o macro costituenti, che differiscono nella forma e nella composizione chimica, insolubili

Dettagli

NOBILIUM VEL. Velo per armatura di fibra NOBILIUM SCHEDA TECNICO-COMPARATIVA

NOBILIUM VEL. Velo per armatura di fibra NOBILIUM SCHEDA TECNICO-COMPARATIVA NOBILIUM VEL Velo per armatura di fibra NOBILIUM SCHEDA TECNICO-COMPARATIVA Origine: Il velo è un prodotto relativamente nuovo nel settore edilizio ed è principalmente associato alla fibra di vetro e/o

Dettagli

Le fibre vegetali. Le fibre naturali. la canapa il ramiè l'ortica la ginestra la juta

Le fibre vegetali. Le fibre naturali. la canapa il ramiè l'ortica la ginestra la juta Le fibre vegetali Le fibre naturali * Fibre da Fusto il lino la canapa il ramiè l'ortica la ginestra la juta * Fibre da seme il cotone * Fibre da foglia il sisal Il Lino (Linum usitatissimum L) La Canapa

Dettagli

Cos è il nastro autoadesivo?

Cos è il nastro autoadesivo? Cos è il nastro autoadesivo? Per nastro autoadesivo si intende una striscia di materiale che può aderire con la semplice pressione su varie superfici senza la necessità di calore, umettatura od altro.

Dettagli

Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI

Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI ARGOMENTI TRATTATI: Oggetti materiali e tecnologie Classificazione dei materiali Proprietà dei materiali Proprietà chimico/fisico Proprietà

Dettagli

Le materie plastiche Chimica e tecnologie chimiche

Le materie plastiche Chimica e tecnologie chimiche Cosa sono... Le materie plastiche Chimica e tecnologie chimiche materiali artificiali polimerici con STRUTTURA MACROMOLECOLARE Monomeri e polimeri Materiali plastici... si dividono in TERMOPLASTICI ELASTOMERI

Dettagli

A1U2L3 L INDUSTRIA CARTOTECNICA E I PRODOTTI CARTARI

A1U2L3 L INDUSTRIA CARTOTECNICA E I PRODOTTI CARTARI A1U2L3 L INDUSTRIA CARTOTECNICA E I PRODOTTI CARTARI CARTA ADATTA ALLA STAMPA CARTA ADATTA ALLA SCRITTURA CARTA PER INVOLGERE CARTA PER USI DOMESTICI CARTE SPECIALI CARTA COME BASE DEI CONTENITORI IN POLIACCOPPIATO

Dettagli

SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI COMPOSITI A MATRICE POLIMERICA

SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI COMPOSITI A MATRICE POLIMERICA Università degli studi di Messina Corso di laurea in INGEGNERIA DEI MATERIALI SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI COMPOSITI A MATRICE POLIMERICA Prof. A.M.Visco Lezione T 2 : Processi di realizzazione di

Dettagli

COMPOSITI IN FIBRA NATURALE

COMPOSITI IN FIBRA NATURALE COMPOSITI IN FIBRA NATURALE Carlo Santulli c.santulli@alice.it Fibre in natura: vegetali, animali, minerali Il basalto Fibre cellulosiche rigenerate e fibre da biomassa Composizione delle fibre vegetali

Dettagli

LE MATERIE PRIME LE MATERIE PRIME PER PRODURRE CARTA. La carta è un prodotto costituito sostanze di carica minerali

LE MATERIE PRIME LE MATERIE PRIME PER PRODURRE CARTA. La carta è un prodotto costituito sostanze di carica minerali LE MATERIE PRIME PER PRODURRE CARTA La carta è un prodotto costituito fibre vegetali sostanze di carica minerali fibre lunghe, provenienti in massima parte da legni di resinoso (pino, abete, larice); fibre

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry: Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Generalità. Le cere dentali CERE NATURALI. Generalità

Generalità. Le cere dentali CERE NATURALI. Generalità Generalità Le cere dentali Prof. Silvia Recchia le cere dentali sono: utilizzate in numerosi impieghi, ma soprattutto per la modellazione di protesi (da riprodurre in lega o resina) materiali termoplastici

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

metà Luglio metà Agosto fine Agosto - Ottobre

metà Luglio metà Agosto fine Agosto - Ottobre Semina & emergenza vegetazione fioritura Maturazione semi Senescenza germinazione 0-10 giorni 12-15 giorni 60 90 giorni 21 giorni 20 30 giorni 120-150 giorni fine Marzo - metà Luglio inizio Maggio metà

Dettagli

SIGNIFICATO IBRIDAZIONE

SIGNIFICATO IBRIDAZIONE SIGNIFICATO IBRIDAZIONE L'ibridazione, cioè la creazione di materiali con diverse fasi e conseguenti interfacce, serve ad ottenere un materiale con delle proprietà (meccaniche, termiche, acustiche, elettromagnetiche,

Dettagli

COMBUSTIBLE ECOLOGICO 100% - NOCCIOLINO NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE PRESENTAZIONE

COMBUSTIBLE ECOLOGICO 100% - NOCCIOLINO NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE PRESENTAZIONE NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE PRESENTAZIONE Il NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE è un prodotto naturale, ottenuto solo ed esclusivamente con procedimenti meccanici durante la lavorazione delle olive. Durante la

Dettagli

Biotessili per il controllo dell erosione. seic

Biotessili per il controllo dell erosione. seic BIOSTUOIE Le Biostuoie sono dei materassini biodegradabili costituiti da frustoli di paglia o cocco, trattenuti mediante una reticella fotossidabile su un lato e da un foglio di cellulosa sull'altro. Hanno

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

Filamenti 3D. 42 Codici Prodotto (44876 44917) Katun Brand

Filamenti 3D. 42 Codici Prodotto (44876 44917) Katun Brand Filamenti 3D Filamenti 3D 42 Codici Prodotto (44876 44917) ABS 1.75 mm in 10 colori ABS 2.85 mm in 10 colori PLA 1.75 mm in 11 colori PLA 2.85 mm in 11 colori Katun Brand Bobina nera con logo Katun Scatola

Dettagli

Annalisa Tirella a.tirella@centropiaggio.unipi.it 04/04/2013

Annalisa Tirella a.tirella@centropiaggio.unipi.it 04/04/2013 I materiali compositi Annalisa Tirella a.tirella@centropiaggio.unipi.it 04/04/2013 Definizione Composizione Classificazione Proprietà Materialicomposi5 Matricepolimerica Matricemetallica Matriceceramica

Dettagli

IL PROBLEMA DEL PRODURRE

IL PROBLEMA DEL PRODURRE IL PROBLEMA DEL PRODURRE IL CICLO TECNOLOGICO E I PROCESSI PRIMARI E SECONDARI Ing. Produzione Industriale - Tecnologia Meccanica Processi primari e secondari - 1 IL CICLO TECNOLOGICO Il ciclo tecnologico

Dettagli

Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori

Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori Andrea Formigoni andrea.formigoni@unibo.it 7 INFOBIOGAS Montichiari - 28 gennaio 2011 Cos è la fibra? Costituenti

Dettagli

1.2 QUALI BIOMASSE A) DEFINIZIONE GENERALE DI BIOMASSA :

1.2 QUALI BIOMASSE A) DEFINIZIONE GENERALE DI BIOMASSA : 1.2 QUALI BIOMASSE A) DEFINIZIONE GENERALE DI BIOMASSA : Le biomasse sono un insieme eterogeneo di materiali di origine organica e rinnovabili e costituiscono anche una fonte energetica atipica caratterizzata

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

L. Stefani, M. Zanon. P.A.T.I. S.p.A. Via Beltramini 50/52 San Zenone degli Ezzelini TV, Italia stefani@pati.it infotec@pati.it

L. Stefani, M. Zanon. P.A.T.I. S.p.A. Via Beltramini 50/52 San Zenone degli Ezzelini TV, Italia stefani@pati.it infotec@pati.it risultati ecocompatibili ma performanti: solarizzazione, degradazione programmata, riduzione dei consumi idrici L. Stefani, M. Zanon P.A.T.I. S.p.A. Via Beltramini 50/52 San Zenone degli Ezzelini TV, Italia

Dettagli

La produzione della carta

La produzione della carta ISIS Leonardo da Vinci Piano Lauree Scientifiche a.s. 2010-2011 Libri, manoscritti: chimica per conservare beni fra storia, cultura ed arte La produzione della carta Lorenzo Nibbioli Materia prima Attualmente

Dettagli

I PANNELLI FOTOVOLTAICI. Belotti, Dander, Mensi, Signorini

I PANNELLI FOTOVOLTAICI. Belotti, Dander, Mensi, Signorini I PANNELLI FOTOVOLTAICI Belotti, Dander, Mensi, Signorini L ENERGIA FOTOVOLTAICA Gli impianti fotovoltaici consentono di trasformare l energia solare in energia elettrica senza l uso di alcun combustibile,

Dettagli

Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life.

Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life. Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life. Prodotto con una tecnologia tutelata da brevetti internazionali, il Polim-cryl è il risultato della ricerca e dello sviluppo

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

SCHEDA TECNICA RELATIVA A TRAFILATI OTTENUTI DAL PROCESSO DI RECUPERO DI ECO LIFE SRL ECO TRAFILATI

SCHEDA TECNICA RELATIVA A TRAFILATI OTTENUTI DAL PROCESSO DI RECUPERO DI ECO LIFE SRL ECO TRAFILATI SCHEDA TECNICA RELATIVA A TRAFILATI OTTENUTI DAL PROCESSO DI RECUPERO DI ECO LIFE SRL ECO TRAFILATI derivanti dalla raccolta differenziata post-consumo di rifiuti solidi urbani SCHEDA TECNICA DI PRODOTTO

Dettagli

PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA

PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA Celle solari: dai mirtilli agli spaghetti CONVERSIONE FOTOVOLTAICA: L ENERGIA DEL FUTURO v Energia inesauribile e rinnovabile v Non

Dettagli

OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO

OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO OLIO DI SEMI PUO ESSERE DESTINATO ALL INDUSTRIA ALIMENTARE AL CONSUMO DIRETTO ALL

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

OpenLab presenta: Biotecnologie e risorse rinnovabili: un approccio innovativo alla risoluzione di un problema globale

OpenLab presenta: Biotecnologie e risorse rinnovabili: un approccio innovativo alla risoluzione di un problema globale OpenLab presenta: Biotecnologie e risorse rinnovabili: un approccio innovativo alla risoluzione di un problema globale Le Biotecnologie Sono l'integrazione delle scienze naturali, di organismi e cellule

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

PRINCIPALI CARATTERISTICHE PER L'IMPIEGO NELLE COSTRUZIONI RESIDENZIALI. sufficientemente disponibile - smaltibile in discariche per inerti

PRINCIPALI CARATTERISTICHE PER L'IMPIEGO NELLE COSTRUZIONI RESIDENZIALI. sufficientemente disponibile - smaltibile in discariche per inerti MATERIALI TERMOISOLANTI PRINCIPALI CARATTERISTICHE PER L'IMPIEGO NELLE COSTRUZIONI RESIDENZIALI Produzione Impiego Ecologia Proprietà termoigrometriche e acustiche Conduttività termica W/mK Classe di reazione

Dettagli

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E DESIGN: IL CASO DELLE FIBRE NATURALI

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E DESIGN: IL CASO DELLE FIBRE NATURALI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E DESIGN: IL CASO DELLE FIBRE NATURALI Le fibre naturali hanno una rinnovata importanza per usi non tessili, anche per inserimento in nuovi materiali (specialmente con matrici

Dettagli

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE Prof. Paolo ARCIONI Dipartimento di Elettronica Università di Pavia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E

Dettagli

Impianti di COGENERAZIONE

Impianti di COGENERAZIONE Impianti di COGENERAZIONE Definizione: produrre energia insieme Produzione combinata di : 1. energia elettrica/meccanica 2. energia termica (calore) ottenute in appositi impianti utilizzanti la stessa

Dettagli

Che cos è un detersivo?

Che cos è un detersivo? Che cos è un detersivo? Miscela di sostanze chimiche che mischiate all acqua sono in grado di rimuovere lo sporco Agiscono sulle sostanze che non si sciolgono facilmente in acqua (idrofobe) I principali

Dettagli

IL LASER NELL INDUSTRIA DELLA PLASTICA MODALITA E PROSPETTIVE DELLA RICERCA

IL LASER NELL INDUSTRIA DELLA PLASTICA MODALITA E PROSPETTIVE DELLA RICERCA S.p.A. SEMINARIO TECNOLOGICO Venerdì, 9 novembre 2006 La ricerca applicata alla tecnologia laser utilizzata nel settore dei materiali plastici IL LASER NELL INDUSTRIA DELLA PLASTICA MODALITA E PROSPETTIVE

Dettagli

Come funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento

Come funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento LA TECNOLOGIA DEL CICLO COMBINATO A GAS NATURALE La maggiore quantità di energia elettrica generata da Edison è prodotta da 28 centrali termoelettriche. Edison sviluppa, progetta e costruisce interamente,

Dettagli

Le graniglie sono classificabili, secondo il materiale di cui sono composte, come segue :

Le graniglie sono classificabili, secondo il materiale di cui sono composte, come segue : Cos è la graniglia? L utensile della granigliatrice : la graniglia La graniglia è praticamente l utensile della granigliatrice: si presenta come una polvere costituita da un gran numero di particelle aventi

Dettagli

Degrado dei materiali non-metallici 1 materiali polimerici. Contenuto

Degrado dei materiali non-metallici 1 materiali polimerici. Contenuto Contenuto o legame chimico C C - legame covalente, energia di legame - struttura tetragonale dei quattro legami del carbonio reazioni di polimerizzazione - poliaddizione, esempi - policondensazione, esempi

Dettagli

Appunti sulle funi. Le Funi Carmine Napoli

Appunti sulle funi. Le Funi Carmine Napoli Appunti sulle funi DEFINIZIONE Fune: è un organo flessibile formato da un insieme di fili di acciaio, di forma e dimensioni appropriate, avvolti elicoidalmente in uno o più gruppi concentrici attorno ad

Dettagli

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano

Dettagli

BIOMASSE: L ORA DELLA RISCOSSA? MICRO-GENERAZIONE A BIOGAS

BIOMASSE: L ORA DELLA RISCOSSA? MICRO-GENERAZIONE A BIOGAS MICRO-GENERAZIONE A BIOGAS LA C.E.R.SRL E UNA SOCIETA PRESENTE A RAGUSA DAL 1997 CHE OPERA NEL CAMPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI CENTRALE A GAS CON MOTORI JENBACHER PER UNA POTENZA ISTALLATA DI 7 MW IMPIANTO

Dettagli

MATERIALI POLIMERICI TERMOINDURENTI

MATERIALI POLIMERICI TERMOINDURENTI MATERIALI POLIMERICI TERMOINDURENTI Alcune resine termoinduren8 vengono re1colate per mezzo del calore o a;raverso calore e pressione combina1. Altre possono venire re8colate a>raverso una reazione chimica

Dettagli

LA BIOEDILIZIA NEI PICCOLI COMUNI. arch. Andrea Moro. Envipark

LA BIOEDILIZIA NEI PICCOLI COMUNI. arch. Andrea Moro. Envipark LA BIOEDILIZIA NEI PICCOLI COMUNI arch. Andrea Moro IMPATTO AMBIENTALE DELL EDILIZIA L EDILIZIA È UNO DEI SETTORI A MAGGIORE IMPATTO AMBIENTALE: L ENERGIA IMPIEGATA NEL SETTORE RESIDENZIALE E TERZIARIO

Dettagli

Il ruolo delle bio-energie nell'uso sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili (FER)

Il ruolo delle bio-energie nell'uso sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili (FER) Il ruolo delle bio-energie nell'uso sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili (FER) Maurizio Gualtieri ENEA UTTS 0161-483370 Informazioni: eventienea_ispra@enea.it 14 maggio 2014 - ISPRA Sommario

Dettagli

tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ

tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ LE PROPRIETÀ DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE Si possono considerare come l'insieme delle caratteristiche

Dettagli

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma. Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche

Dettagli

RICOSTRUZIONE UNGHIE

RICOSTRUZIONE UNGHIE RICOSTRUZIONE UNGHIE Santolo Testa Le unghie non hanno una resistenza infinita, gli agenti patogeni, lo stress e le carenze alimentari (calcio, ferro, vitamine D-B6-B12) possono disidratarle,indebolirle,

Dettagli

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili

AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili AIPEF Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili le qualità del poliuretano espanso flessibile www.aipef.it numero 31 Febbraio 12 il Materiale Traspirabilità 1 il Materiale Polverizzazione 2 la Tecnologia

Dettagli

Scopo della lavorazione

Scopo della lavorazione Rinverdimento 1 Scopo della lavorazione La prima importantissima operazione in conceria è quella di rinverdire le pelli in acqua, con lo scopo di pulirle e reidratarle. Un buon rinverdimento è fondamentale

Dettagli

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione DC COOLING Alternative cooling solutions UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Documentazione non registrata,

Dettagli

PRODUZIONE DI ENERGIA DALLE BIOMASSE E DAI RIFIUTI

PRODUZIONE DI ENERGIA DALLE BIOMASSE E DAI RIFIUTI PRODUZIONE DI ENERGIA DALLE BIOMASSE E DAI RIFIUTI Il TEAM di Si-Web ha lavorato con impegno e professionalità utilizzando informazioni provenienti da autorevoli fonti sia nazionali che internazionali,

Dettagli

PIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE

PIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE PIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE CARATTERISTICHE GENERALI I piatti doccia di CVS delle serie MADERA e SLATE sono realizzati in pietra ricostituita. Si tratta di

Dettagli

Tondino UD/B Basalnet S Grid 25x25 ( 50 x50) Tondino UD/B ad.migliorata

Tondino UD/B Basalnet S Grid 25x25 ( 50 x50) Tondino UD/B ad.migliorata BARRE IN FIBRA DI BASALTO Le barre hanno un ruolo fondamentale e consolidato in edilizia e vengono utilizzate principalmente come rinforzo del cemento, costituendo così il calcestruzzo armato. La quasi

Dettagli

SOMAIN SOTTOSISTEMI E MATERIALI INNOVATIVI PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DI VITA DELLE UNITÀ DA DIPORTO

SOMAIN SOTTOSISTEMI E MATERIALI INNOVATIVI PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DI VITA DELLE UNITÀ DA DIPORTO SOMAIN SOTTOSISTEMI E MATERIALI INNOVATIVI PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL CICLO DI VITA DELLE UNITÀ DA DIPORTO A cura di: Prof. Ing. S. zanelli Componenti del gruppo di ricerca Fonoassorbenti per l assorbimento

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

tocca a te... Il legno La carta media book A T 14

tocca a te... Il legno La carta media book A T 14 media book A T 14 Il legno 2 Disponendo dei 6 elementi in legno multistrato indicati nella figura, elabora graficamente 5 tipi diversi di combinazione degli stessi elementi, per realizzare delle mensole.

Dettagli

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Efficienza Energetica, il forziere nascosto dell industria sarda Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

COLTIVA LA TUA CASA: Usi della CANAPA in Edilizia

COLTIVA LA TUA CASA: Usi della CANAPA in Edilizia COLTIVA LA TUA CASA: Usi della CANAPA in Edilizia Olver Zaccanti, anab architetturanaturale www.anab.it officinadelbuoncostruire@yahoo.it 347.27.11.878 A.N.A.B. Associazione Nazionale per l Architettura

Dettagli

MINERARIO. Rel.1.0 29/03/2007. Minerario 1

MINERARIO. Rel.1.0 29/03/2007. Minerario 1 MINERARIO Minerario 1 Il consolidamento del fronte di scavo con chiodatura in vetroresina : Il consolidamento del fronte di scavo viene normalmente effettuato in gallerie scavate in terreni coesivi, semicoesivi

Dettagli

PLASTIC TESTING SCHEDA TECNICA. Visualizzazione dei risultati. Programmi disponibili. Dati ottenibili. Controllo. Posizionamento preliminare

PLASTIC TESTING SCHEDA TECNICA. Visualizzazione dei risultati. Programmi disponibili. Dati ottenibili. Controllo. Posizionamento preliminare DINAMOMETRI ELETTRONICI SERIE TCS SCHEDA TECNICA Strumenti da banco completamente governati da Personal Computer per prove di trazione, compressione, flessione su una vasta gamma di materiali: tessili,

Dettagli

--- durezza --- trazione -- resilienza

--- durezza --- trazione -- resilienza Proprietà meccaniche Necessità di conoscere il comportamento meccanico di un certo componente di una certa forma in una certa applicazione prove di laboratorio analisi del comportamento del componente

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

MICROFIBRE IN PELLET PER LA MODIFICA DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI STARFIBRA

MICROFIBRE IN PELLET PER LA MODIFICA DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI STARFIBRA Scheda Informativa Revisione 15-06-2015 MICROFIBRE IN PELLET PER LA MODIFICA DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI STARFIBRA I prodotti STARFIBRA vengono utilizzati per produrre conglomerati bituminosi contenenti

Dettagli

"#$%&'(%!*+,-(+$%)!(%"%'4$.)."#0'0"'"*#,$*'<2.--,-%)*='4$%#.0".='5%33*'"*#,$*-.>'

#$%&'(%!*+,-(+$%)!(%%'4$.).#0'0'*#,$*'<2.--,-%)*='4$%#.0.='5%33*'*#,$*-.>' "#$%& "#$%&(#)(%)#*"+*"*#,$*-../*$#01020*-.2%34%)#*/*3*2$%3%-.2%-.-,"56010-*3."#0*55$%705-0*#0 "#$%&(%)5.".$02*3."#.)%"%2%34%)#0%$5*"0203*2$%3%-.2%-*$0& 8.)0".)0"#.#026. 9-*)#%3.$0 :-*))0102*+0%"./.0;%-03.$0&

Dettagli

Progetto. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti. Regione Siciliana SCUOLA SECONDARIA DI 1 1 GRADO S. QUASIMODO - Ragusa

Progetto. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti. Regione Siciliana SCUOLA SECONDARIA DI 1 1 GRADO S. QUASIMODO - Ragusa Regione Siciliana SCUOLA SECONDARIA DI 1 1 GRADO S. QUASIMODO - Ragusa Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti Esperto: ing. Walter

Dettagli

Il prodotto tessile fibre e filati. Giovanna Baglio Responsabile Laboratorio Tessile di Como. Fibra

Il prodotto tessile fibre e filati. Giovanna Baglio Responsabile Laboratorio Tessile di Como. Fibra Tessile di Como spa Il prodotto tessile fibre e filati Giovanna Baglio Responsabile Laboratorio Tessile di Como Via Castelnuovo 3 22100 Como Tel. 031 3312120 Fax. 031 3312180 www.textilecomo.com mailbox@textilecomo.com

Dettagli

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti

Dettagli

Problematiche dell utilizzo di biocarburanti nei motori

Problematiche dell utilizzo di biocarburanti nei motori Bioetanolo: dalla produzione all utilizz Centro Studi l Uomo e l Ambient Padova 200 Problematiche dell utilizzo di biocarburanti nei motori Rodolfo Taccani, Robert Radu taccani@units.it, rradu@units.it

Dettagli

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep

Proprietà meccaniche. Prove meccaniche. prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Proprietà meccaniche Prove meccaniche prova di trazione prova di compressione prova di piegamento prova di durezza prova di fatica prova di creep Prova di trazione provini di dimensione standard deformazione

Dettagli

SISTEMI di ABBATTIMENTO. e DEPURAZIONE ARIA

SISTEMI di ABBATTIMENTO. e DEPURAZIONE ARIA SISTEMI di ABBATTIMENTO e DEPURAZIONE ARIA UNA REALTÀ DI TICOMM & PROMACO LA DIVISIONE IMPIANTI Con un esperienza maturata da oltre 15 anni nel settore del trattamento e depurazione aria, la Divisione

Dettagli

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3.1 Prova di trazione 3.1.3 Estensimetri La precisione e la sensibilità dello strumento variano a seconda dello scopo cui esso è destinato. Nella prova di trazione

Dettagli

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi: LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

TECNOPOLO TALKS Il Tecnopolo della provincia di Ravenna si racconta. Materiali compositi ceramici e polimerici Laboratorio MITAI ENEA Faenza

TECNOPOLO TALKS Il Tecnopolo della provincia di Ravenna si racconta. Materiali compositi ceramici e polimerici Laboratorio MITAI ENEA Faenza TECNOPOLO TALKS Il Tecnopolo della provincia di Ravenna si racconta Materiali compositi ceramici e polimerici Laboratorio MITAI ENEA Faenza 26 Settembre 2013 MATERIALI COMPOSITI CERAMICI E POLIMERICI LINEE

Dettagli

I L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A

I L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A I L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A Brianza Plastica, da oltre quarant anni, progetta e realizza esclusivamente prodotti per la copertura e il termoisolamento di edifici residenziali ed industriali.

Dettagli

Oli vegetali esausti. Il recupero per la produzione di biodiesel. Aldo Abenavoli Itabia

Oli vegetali esausti. Il recupero per la produzione di biodiesel. Aldo Abenavoli Itabia Oli vegetali esausti Il recupero per la produzione di biodiesel Aldo Abenavoli Itabia OLI ESAUSTI Residuano dalla frittura degli oli e grassi vegetali ed animali. Il consumo di oli alimentari in Italia

Dettagli

Sceda tecnica. La parete massiccia a strati incrociati senza colla

Sceda tecnica. La parete massiccia a strati incrociati senza colla Tusengrabl 23 39010 St. Pankraz / San Pancrazio (BZ) Tel. 0473785050 - Fax. 0473785668 e-mail: info@ligna-construct.com www.ligna-construct.com La parete massiccia a strati incrociati senza colla Campo

Dettagli

Resina FT0607. La resina riempitiva creata per isolare, sigillare e proteggere circuiti elettrici ed elettronici

Resina FT0607. La resina riempitiva creata per isolare, sigillare e proteggere circuiti elettrici ed elettronici Via Oberdan, 7 20059 Vimercate (MI) Tel.: +39 039 6612297 Fax : +39 039 6612297 E-mail: info@fiortech.com Partita IVA: 02916370139 Resina FT0607 La resina riempitiva creata per isolare, sigillare e proteggere

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

Biodiesel dal tuo olio cucina Presentazione progetto IL PROGETTO

Biodiesel dal tuo olio cucina Presentazione progetto IL PROGETTO Presentazione progetto IL PROGETTO L iniziativa nasce come un progetto sostenibile di mobilità e di gestione rifiuti e consiste nella creazione di una filiera corta ed integrata di raccolta degli oli alimentari

Dettagli

SCIENZA DEI MATERIALI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

SCIENZA DEI MATERIALI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA KLIMAHOUSE 2013 CONVEGNO CASA CLIMA MATERIALI E TECNOLOGIE DEL FUTURO SCIENZA DEI MATERIALI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA Relatore: Prof. Ida Maria Catalano 1 Scienza dei Materiali DISPOSITIVI INNOVATIVI MICROELETTRONICA

Dettagli