UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI OTTAVIANO. Domanda nuova in sede di riassunzione: inammissibilità (M. Cuomo)

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1 Nella sentenza che segue il Giudice di Pace ha ritenuto che la domanda originaria e quella contenuta nell'atto riassuntivo dei giudizio debbano essere identiche non essendo ammissibile proporre domande nuove in sede di riassunzione. Poichè il processo riassunto non è un nuovo processo ma esplica esclusivamente la funzione di consentire la prosecuzione di quello già pendente, termini oggettivi della controversia non possono che restare quelli fissati con l'atto originario (Giudice di Pace di Ottaviano - sentenza del ). UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI OTTAVIANO 1 / 16

2 R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Giudice di Pace DOTT.SSA MARIA CUOMO, ha pronunciato la seguente 2 / 16

3 SENTENZA Nella causa iscritta al n. 4110/12 RGNR Assegnata a sentenza il 10/05/13 promossa da CCC Rrr, nata a San Giuseppe Vesuviano (NA) il <...> ed ivi residente alla <...> C.F. :<...>, rappresentata e difesa dall Avv. Ppp MMM, in virtù di procura a margine della comparsa di riassunzione ex art. 50 c.p.c. e domiciliata presso lo studio legale MMM, con sede in <...> alla Via M. <...> dove il procuratore ha dichiarato di voler ricevere eventuali comunicazioni di cancelleria a mezzo fax al n. 081 <...> ovvero a mezzo all'indirizzo ; - Parte attrice 3 / 16

4 CONTRO EQUITALIA SUD spa - in persona del legaie rapp.te con sede in Napoli alla Via Bracco n.20; parte convenuta contumace COMUNE DI NAPOLI in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica a Palazzo San Giacomo, P.zza Municipio, 1 Napoli ; parte convenuta contumace 4 / 16

5 UTG di Napoli persona del Prefetto di Napoli con sede in Piazza del Plebiscito elettivamente domiciliato, ope legis presso l'avvocatura Distrettuale dello Stato in Napoli alla Via DIAZ n. 11; parte convenuta contumace Comune di Roma in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica in Roma alla Via del Campidoglio, 1 CAP 00100; parte convenuta contumace Comune di Sorrento in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica in Piazza Sant Antonino, 4 CAP SORRENTO ; parte convenuta contumace 5 / 16

6 Comune di San Giuseppe Vesuviano in persona del Sindaco p.t. domiciliato per la carica in Piazza Elena D Aosta 1, San Giuseppe Vesuviano ; parte convenuta contumace Comune Di Malori, in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica al Corso Regina n. 71 MAIORI CAP SA; parte convenuta contumace Comune di Castellammare di Stabia in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica in Piazza Giovanni XXIII C/mmare di Stabia; parte convenuta contumace 6 / 16

7 Comune di Vico Equense in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica alla Via <...> <...> P.IVA <...> FAX 081 <...> PEC difeso e rappresentato nel presente giudizio dal Capo Sezione Ufficio Contenzioso Avv. Mmm Ppp, giusta procura in calce alla comparsa conferita in virtù di Determina n. <...> ; parte convenuta Comune di Pomigliano D'Arco in persona del Sindaco p.t. dom.to per la carica in Piazza Municipio n Pomigliano D'arco ; parte convenuta contumace 7 / 16

8 OGGETTO: Opposizione alla esecuzione ex art. 615 c.p.c. CONCLUSIONI: Come da verbale RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE Preliminarmente si osserva che non si è proceduto alla redazione dello svolgimento del processo, in ossequio al nuovo art. 132 c.p.c. come novellato ex lege 69/09, entrata in vigore il 4/7/09. Della domanda proposta dall attrice con atto di citazione in riassunzione ex art. 50 c.p.c.. volta ad ottenere l 'accoglimento delle seguenti conclusioni: " In accoglimento della presentata 8 / 16

9 domanda, reietta ogni contraria eccezione, opposizione ed argomentazione, per i fatti descritti voglia codesto on.le Giudice di Pace adito cosi provvedere: 1. Accertare e Dichiarare la prescrizione del credito riportato nelle cartelle esattoriali nn. <...> <...> <...> 2. In via subordinata sentir dichiarare l inesistenza di qualsivoglia pretesa creditoria di cui alle cartelle esattoriali nn.<...>, <...>, <...> per violazione di legge e procedimento così come esposti in atto di citazione; 3. Sentir dichiarare nulla e/o annullabile le cartelle esattoriali nn. <...>, <...>, <...>; 4. Vittoria di spese, diritti ed onorari di giudizio con distrazione a favore del sottoscritto procuratore antistatario" ; 9 / 16

10 va ritenuta la inammissibilità. Va, innanzi tutto, dichiarata la contumacia dei convenuti ritualmente vocati in ius e non costituiti ad eccezione del Comune di Vico Equense, ritualmente costituito. L'ART. 59 della legge 69/2009 in materia di Decisione delle questioni di giurisdizione così dispone: " 1. Il giudice che, in materia civile, amministrativa, contabile, tributaria o di giudici speciali, dichiara il proprio difetto di giurisdizione indica altresì, se esistente, il giudice nazionale che ritiene munito di giurisdizione. La pronuncia sulla giurisdizione resa dalle sezioni unite della Corte di cassazione è vincolante per ogni giudice e per le parti anche in altro processo. 2. Se, entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia di cui al comma 1, la domanda è riproposta al giudice ivi indicato, nel successivo processo le parti restano vincolate a tale indicazione e sono fatti salvi gli effetti sostanziali e processuali che la domanda avrebbe prodotto se il giudice di cui è stata dichiarata la giurisdizione fosse stato adito fin dall'instaurazione del primo giudizio, ferme restando le preclusioni e le decadenze intervenute. Ai fini del presente comma la domanda si ripropone con le modalità e secondo le forme previste per il giudizio davanti al giudice adito in relazione al rito applicabile. 3. Se sulla questione di giurisdizione non si sono già pronunciate, nel processo, le sezioni unite della Corte di cassazione, il giudice davanti al quale la causa è riassunta può sollevare d'ufficio, con ordinanza, tale questione davanti alle medesime sezioni unite della Corte di cassazione, fino alla prima udienza fissata per la trattazione del merito. Restano ferme le disposizioni sul regolamento preventivo di giurisdizione. 4. L'inosservanza dei termini fissati ai sensi del presente articolo per la riassunzione o per la prosecuzione del giudizio comporta l'estinzione del processo, che è dichiarata anche d'ufficio alla prima udienza, e impedisce la conservazione degli effetti sostanziali e processuali della domanda. 5. In ogni caso di riproposizione della domanda davanti al giudice di cui al comma 1, le prove raccolte nel processo davanti al giudice privo di giurisdizione possono essere valutate come argomenti di prova. " 10 / 16

11 Preso atto della data di emissione della sentenza da parte della Commissione Provinciale - 27/4/12, con la quale la stessa ha dichiarato il parziale difetto di giurisdizione, tenuto conto che l'atto introduttivo del giudizio è stato presentato per la notifica in data 20/7/12, deve ritenersi rispettato il termine di legge ai fini della riassunzione. Deve, pure ritenersi la competenza del Giudice di pace a decidere, atteso che, così come ribadito dalla Cassazione civile, sez. VI, sentenza del n 21194, contro le sanzioni amministrative dipendenti da violazioni del codice della strada è competente il giudice indicato dalla legge come competente per materia e per valore, e pertanto, per quanto attiene alla contestazione di un provvedimento sanzionatorio, il giudice indicato come competente dalla l. 689/1981, all'art. 22, è il giudice di pace, avendo il legislatore inteso fissare in capo ad esso una competenza funzionale, esclusiva e generale, in materia di violazioni al codice della strada. Dall'esame degli atti di causa risulta che l'opponente ha impugnato un estratto di ruolo esattoriale eccependo la decadenza del potere di riscossione e, conseguente perenzione del diritto alla riscossione delle sanzioni per esservi state inserite pretese prive di legittimo fondamento, sicchè tale azione va qualificata come opposizione all'esecuzione non ancora iniziata (c.d. a precetto) regolata dal richiamato dell'art. 615 c.p.c., comma 1. Come la Corte ha ripetutamele evidenziato, in tal caso è competente il giudice indicato dalla legge come competente per materia e valore in ordine alla contestazione del titolo; e, quindi, per quanto attiene alla contestazione d'un provvedimento sanzionatorio, il giudice indicato come competente dalla L. n. 689 del 1981, art. 22, norma speciale regolatrice della materia, che è il giudice di pace (ex pluribus, Cass n. 4022). 11 / 16

12 Non rileva, al riguardo, il fatto che la sommatoria dei titoli azionati per le singole contestazioni d'infrazione ed irrigazioni di sanzione - superi la competenza per valore del giudice di pace per le cause ordinarie Euro 5.000,00 ( limite così fissato dalla L. 18 giugno 2009, n. 69, art. 45, comma 1). D'altro canto, la competenza per materia resterebbe, comunque, insensibile anche alla previsione del cumulo delle domande di cui all'art. 10 cod. proc. civ., comma 2, nel senso che, se una o più domande rientra nella competenza per materia di un determinato giudice, esse non possono costituire addendi per la determinazione del valore della causa (Cass., Sez. 2, 27 luglio 2005, n , Cass, Sez. 2, 24 settembre 2007, n ); l'art. 104 cod. proc. civ., infatti, nel prevedere la possibilità di proporre nei confronti della stessa parte più domande, non altrimenti connesse, nello stesso processo, non consente, per l'espresso richiamo all'art. 10 cod. proc. civ., comma 2, la deroga alla competenza per materia, ma soltanto a quella per valore (Cass, Sez. 1, 16 dicembre 1996, n ; Cass, Sez. 2, 23 agosto 2002, n ; Cass, Sez. 2, 24 settembre 2007, n , cit). Chiarito quanto innanzi, osserva il Magistrato che, la domanda proposta nel procedimento riassunto è diversa rispetto a quella proposta dinanzi alla Commissione provinciale, laddove le conclusioni rassegnate furono le seguenti: " Dichiarare la nullità dell'atto impugnato per violazione dell'art DPR 602/73; ordinare all'equitalia polis spa di cancellare il provvedimento di iscrizione a ruolo nei confronti di CCC Rrr; condannare EQUITALIA POLIS SPA anche solidalmente con l'ente impositore al pagamento delle spese, diritti e onorari in favore del procuratore intestatario". Ne consegue che, pur potendo, la parte attrice, senza alcun limite di tempo [ atteso che la norma ( l art. 615 c.p.c.), opera solo un discrimine sulle modalità di presentazione della 12 / 16

13 opposizione ( con citazione ovvero con ricorso), in considerazione del fatto che l esecuzione sia già cominciata o meno], proporre opposizione ex art. 615 c.p.c. perchè l opposizione all esecuzione esattoriale è ammissibile qualora si tratti di entrate non tributarie (avendo il d.lgs 46 del 1999 modificato il d.p.r. 603/73) allorquando si facciano valere fatti sopravvenuti alla formazione del titolo (PAGAMENTO; PRESCRIZIONE; MORTE DELL INTIMATO); avendo, invece, la stessa parte, deciso di riassumere il precedente giudizio, non poteva modificare il petitum e la causa petendi. Il Giudizio di riassunzione, infatti, comporta la ripresentazione dinanzi al Giudice ritenuto competente, della domanda precedente che si intende riassumere. Nel caso in esame, le due domande sono diverse nel contenuto. Da ciò deve discendere la declaratoria di inammissibilità ( cfr Cass. civ. Sez. I, Sent., , n laddove la Corte nell'esaminare il secondo motivo del gravame essendo stata denunciata la violazione e falsa applicazione dell'art. 50 c.p.c. e art. 125 disp. att. c.p.c. afferma "Il motivo non è fondato. La semplice lettura dell'originario atto di citazione e della comparsa di riassunzione, consentita anche in questa sede in relazione alla natura processuale del vizio dedotto, evidenzia che la domanda di condanna al risarcimento dei danni per mancato conseguimento degli utili che sarebbero stati conseguiti in caso di realizzazione dell'opera è stata formulata per la prima volta con l'atto di riassunzione. Poichè il processo riassunto non è un nuovo processo ma esplica esclusivamente la funzione di consentire la prosecuzione di quello già pendente, termini oggettivi della controversia non possono che restare quelli fissati con l'atto originario. E' vero peraltro che in una fattispecie particolare, caratterizzata dall'essere stato il giudizio introdotto prima del 30 aprile 2005, data di entrata in vigore della novella di cui alla L. n. 353 del 1990 questa Corte ha ammesso che con l'atto di riassunzione possa essere introdotto, con una domanda nuova, un nuovo giudizio che si cumula con quello precedente (cass. n. 223/2011), ma si tratta di affermazione non estensibile 13 / 16

14 ai giudizi instaurati nel vigore della novella, come è il presente iniziato con atto di citazione notificato il 3 luglio 1995."). Le ragioni del rigetto; la contumacia di quasi tutti i convenuti ad eccezione del comune di Vico Equense, giustificano la compensazione delle spese di lite. P.Q.M. Il Giudice di Pace, definitivamente pronunciando sulla domanda proposta da CCC Rrr contro la SPA EQUITALIA SUD in persona del leg. rapp.te e contro le Amministrazioni indicate in epigrafe, COMUNE DI NAPOLI ; UTG di Napoli ; Comune di Roma; Comune di Sorrento; Comune di San Giuseppe Vesuviano ; Comune Di Malori, Comune di Castellammare di Stabia Comune di Vico Equense Comune di Pomigliano D'Arco in persona dei rispettivi legali rapp.ti, così provvede: 14 / 16

15 - Dichiara la contumacia dei convenuti ad eccezione del comune di Vico Equense ; - Dichiara la inammissibilità della domanda in riassunzione; - Compensa integralmente tra le parti le spese di lite. Così deciso in Ottaviano il 11/5/2013 IL GIUDICE DI PACE 15 / 16

16 DOTT.SSA MARIA CUOMO 16 / 16