Rinuncia al mandato: effetti (M.Cuomo) Scritto da Maria Cuomo Venerdì 10 Maggio :00

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1 La rinuncia alla procura (c.d. dismissione del mandato), così come la sua revoca, privano il procuratore della facoltà di compiere e ricevere atti soltanto se accompagnate dalla sostituzione con altro difensore, mentre, in difetto, consentono il perdurare di quelle funzioni di strumento e collegamento tra la parte difesa e gli altri soggetti del processo, che sono proprie del ministero del difensore.pertanto, la previsione di cui all'art. 85 c.p.c., secondo cui "la revoca e la rinuncia non hanno effetto nei confronti dell'altra parte finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore", dev'essere interpretata nel senso che, fino a quel momento, il difensore conserva le sue funzioni, sia in relazione alla legittimazione a ricevere atti nell'interesse del mandante, sia per quanto riguarda la legittimazione a compiere atti nel suo interesse, tant'è che, secondo la Cassazione, perfino la notifica dell'impugnazione dev'essere effettuata al difensore non ancora sostituito e non alla parte personalmente (Giudice di Pace Ottaviano - sentenza del ). UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI OTTAVIANO 1 / 10

2 R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Giudice di Pace DOTT.SSA MARIA CUOMO, ha pronunciato la seguente SENTENZA Nella causa iscritta al n. 4596/11 RGNR Assegnata a sentenza il 4/3/13 2 / 10

3 promossa da CCC Nnn (C.F.:< >) e SSS Iii (C.F.: < >) quali genitori esercenti la potestà genitoriale sulla figlia minore CCC Mmm (C.F.: < >) nata a < > (xx) il < >, tutti residenti in < > (NA) alla Via < >, rappresentati e difesi, giusta procura a margine della citazione dall Avv. < > C.F.: < > presso Io studio del quale elett.te domicilia in < > (NA) alla Via < > (fax: < > < >) - parte attrice CONTRO Assitalia Assicurazioni S.P.A, in persona del legale rappresentante p.t. Pi , elettivamente domiciliata in < > alla Via Silvio < > presso lo studio dell avv. Rrr Vvv CF < > che la rappresenta e difende in virtù di procura generale alle liti rilasciata dalle Generali Business Solutions S.c.p.A. quale impresa nominata dall INAAssitalia con poteri di conferimento mandato, come da documentazione depositata in atti. Il procuratore ha dichiarato di voler ricevere gli avvisi di cui agli artt 133, 134, 176 CPC a mezzo fax al seguente numero di telefono < > oppure a mezzo posta elettronica all'indirizzo avv< >@pec.xxx.it; - 3 / 10

4 parte convenuta - NONCHE' XXX MMM - < > res. in < > alla Via < > ; - convenuta contumace - OGGETTO: Richiesta di risarcimento dei danni. CONCLUSIONI: Come da verbale 4 / 10

5 RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE Preliminarmente si osserva che non si è proceduto alla redazione dello svolgimento del processo, in ossequio al nuovo art. 132 c.p.c. come novellato ex lege 69/09, entrata in vigore il 4/7/09. Della domanda, così come proposta, dalla parte attrice nei confronti della spa INA ASSITALIA ASS.NI nella qualità va dichiarata l improponibilità. Innanzi tutto, va rilevato che in prima udienza il procuratore della parte attrice, all'esito della costituzione in giudizio della società convenuta chiese un rinvio in prosieguo di prima udienza, onde valutare la possibilità di una rinuncia al mandato. Alla udienza successiva il procuratore comunicava di aver rinunciato al mandato e chiedeva rinvio per la nomina di un nuovo difensore. 5 / 10

6 Per la parte attrice non si costituiva alcuno ed il procuratore della parte convenuta chiedeva rinvio per la precisazione delle conclusioni e per la discussione. Appare perciò importante chiarire che l'ipotesi in esame è contemplata dall'art. 85 del codice di procedura civile e che, sul punto, deve condividersi l'orientamento della Cassazione, secondo cui la rinuncia alla procura (c.d. dismissione del mandato), così come la sua revoca, privano il procuratore della facoltà di compiere e ricevere atti soltanto se accompagnate dalla sostituzione con altro difensore, mentre, in difetto, consentono il perdurare di quelle funzioni di strumento e collegamento tra la parte difesa e gli altri soggetti del processo, che sono proprie del ministero del difensore (cfr. Cass n. 6605; Cass n. 3227; Cass n. 3226; Cass n. 3009). Pertanto, la previsione di cui all'art. 85 c.p.c., secondo cui "la revoca e la rinuncia non hanno effetto nei confronti dell'altra parte finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore", dev'essere interpretata nel senso che, fino a quel momento, il difensore conserva le sue funzioni, sia in relazione alla legittimazione a ricevere atti nell'interesse del mandante, sia per quanto riguarda la legittimazione a compiere atti nel suo interesse (cfr. Cass. n del 1992; Cass n. 1383), tant'è che, secondo la Cassazione, perfino la notifica dell'impugnazione dev'essere effettuata al difensore non ancora sostituito e non alla parte personalmente (cfr. Cass n. 3227). Inoltre, qualora non sia avvenuta la sostituzione di un nuovo difensore al posto di quello rinunciatario (o revocato), deve escludersi la nullità della sentenza, proprio perché il processo continua regolarmente (cfr. Cass n. 2499). 6 / 10

7 Infine, è opportuno precisare che, in mancanza di sostituzione del difensore, restano operanti le conclusioni precedentemente specificate dal difensore rinunciatario (cfr. Cass. n. 698 del 1974), ossia, nel caso di specie, alle conclusioni formulate in citazione. Il diritto di rinuncia al mandato trova il proprio fondamento giuridico nel rapporto di natura fiduciario che si instaura tra l avvocato ed il proprio cliente. Lo stesso art. 35 del Codice Deontologico (rapporto di fiducia) chiarisce infatti che il rapporto con la parte assistita è fondato sulla fiducia" Il diritto di rinunciare al mandato è disciplinato anche dal codice civile dall'art. 2237, secondo comma, c.c., in base la quale, nel disciplinare il diritto di recesso, si stabilisce che il prestatore d'opera può recedere dal contratto per giusta causa. In tal caso egli ha diritto al rimborso delle spese fatte e al compenso per l'opera svolta, da determinarsi con riguardo al risultato utile che ne sia derivato al cliente. Il recesso del prestatore d'opera deve essere esercitato in modo da evitare pregiudizio al cliente. In base all art. 85 c.p.c. (revoca e rinuncia alla procura), non ci sono dei limiti temporali per poter esercitare il diritto di rinuncia alla procura che può, quindi, essere esercitata dall'avvocato ad nutum, ossia in ogni stato e grado del processo civile. Stabilisce infatti la disposizione che la procura può essere sempre revocata e il difensore può sempre rinunciarvi, ma, come detto, la revoca e la rinuncia non hanno effetto nei confronti dell'altra parte finchè non sia avvenuta la sostituzione del difensore non perdendo il difensore rinunciante lo jus postulandi, fino alla sua sostituzione ( Cassazione civile sez. III sentenza 18/12/2012 N ). 7 / 10

8 Ciò detto, deve osservarsi che, parte attrice, ha omesso di depositare la propria produzione, impedendo al sottoscritto Magistrato di verificare l'assolvimento dell'onere imposto dall'art. 287 del codice richiamato e, cioè, la regolare costituzione in mora delle parti prima della data di instaurazione del processo ed il rispetto dei termini tra la data di ricevimento della lettera e la data di presentazione dell'atto per la notifica. Ne consegue che, per l'impossibilità di verificare tali elementi, la domanda non può essere esaminata nel merito. Tenuto conto del comportamento processuale tenuto dalla parte attrice in applicazione del principio di soccombenza, la stessa parte va condannata al pagamento delle spese di lite. In assenza della nota spese, visto il Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi contenuto nel D.M. del 20/07/12 n. 140, in G.U. n. 195 del 22/08/2012; da tenere in considerazione, a prescindere dall attività svolta dai procuratori in precedenza (sul punto Tribunale Varese, sez. I civile, sentenza n 1252 laddove è scritto che L art. 41 del decreto contiene una espressa norma di diritto intertemporale in cui è previsto che le disposizioni di nuovo conio si applichino alle liquidazioni successive alla entrata in vigore del DM stesso (quindi, dal ). Il regolamento, ai fini della applicabilità ai processi pendenti, indica, dunque, quale parametro di riferimento, non il momento in cui si è conclusa l attività del professionista (momento statico) ma il momento in cui il giudice deve provvedere a liquidare il compenso (momento dinamico). Ciò vuol dire che è irrilevante il referente temporale che fa da sfondo all attività compiuta e rileva, invece, la data storica vigente al momento dell attività giudiziale-procedimentale di quantificazione del compenso spettante ) tenuto conto del valore del decisum ; della natura e della complessità della controversia; delle questioni trattate; dell esito del giudizio; dell attività professionale svolta dal Procuratore; del 8 / 10

9 numero delle parti in causa; liquida le spese come da dispositivo. P.Q.M. Il Giudice di Pace, definitivamente pronunciando sulla domanda proposta da CCC NNN confronti della SPA INA ASSITALIA ASS.NI e nei confronti di XXX MMM, così provvede: nei -Dichiara la contumacia della XXX ; - Dichiara la improponibilità della domanda ; Condanna parte attrice al pagamento delle spese, diritti ed onorari che liquida in complessivi euro 1.150,00 di cui euro 50,00 per spese ed euro 1.100,00 per diritti ed onorari oltre IVA e CPA se dovute. 9 / 10

10 Così deciso in Ottaviano il 9/3/13 IL GIUDICE DI PACE DOTT. SSA MARIA CUOMO 10 / 10