La bonifica di un sito industriale come motore per la riduzione dell impatto ambientale: il caso SEF
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1 La bonifica di un sito industriale come motore per la riduzione dell impatto ambientale: il caso SEF «Dalla bonifica alla rigenerazione: reinsediamenti produttivi e rigenerazione urbana - Il caso del Polo chimico di Ferrara» 20 settembre 2018 REMTECH, Ferrara Emanuele Domingo, Carlo De Carlonis, Matteo Penazzi
2 Enipower: profilo della società Enipower è stata costituita nel novembre Mission: graduale sostituzione degli impianti termoelettrici tradizionali, alimentati a olio combustibile, con moderni cicli combinati alimentati a gas naturale, che garantiscono elevati standard ambientali. Oggi la società, direttamente o attraverso le sue partecipate (Enipower Mantova SpA e Sef Srl), è proprietaria di: cinque centrali a ciclo combinato, di cui quattro ubicate nei siti petrolchimici di Brindisi, Ferrara, Mantova e Ravenna e una a Ferrera Erbognone, collegata alla vicina raffineria di Sannazzaro de Burgundi, in provincia di Pavia. 2 una centrale di cogenerazione a San Donato Milanese, in località Bolgiano.
3 Società Enipower Ferrara (SEF) Società Enipower Ferrara (SEF) è la controllata di Enipower che gestisce la centrale termoelettrica ubicata all interno del sito petrolchimico. La centrale SEF con le proprie produzioni copre i fabbisogni energetici del sito nonché parte dei consumi elettrici nazionali. 3
4 SEF Ferrara l opportunità di mitigare l impatto ambientale di una centrale termoelettrica L obiettivo di sostenibilità di EniPower poteva permettere di cogliere alcuni risultati: Costruire nuovi gruppi per produrre energia in modo più sostenibile. Rinnovare il parco di generazione, aumentando così la prospettiva di vita al petrolchimico attraverso la realizzazione di impianti tecnologicamente più avanzati. Realizzare nuovi impianti su terreni da bonificare così da facilitare l utilizzo di brownfields. E fondamentale la convergenza degli obiettivi di impresa, stakeholder e Amministrazioni locali 4 e a Ferrara ciò è avvenuto!
5 SEF Ferrara Dall opportunità alla realizzazione L iter autorizzativo che ha consentito la realizzazione del progetto è consistito in: Autorizzazione alla costruzione da parte del Ministero delle Attività Produttive. Decreto di Compatibilità Ambientale da parte del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Approvazione della caratterizzazione dei terreni e delle acque sotterranee e del progetto definitivo di bonifica. Rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Contributi positivi Dell azienda: Tempestività nel rispondere alle richieste Qualità della risposta alle richieste Degli Enti e delle Amministrazioni: Follow up continuo del progetto Tempi rapidi di evasione dei procedimenti 5
6 La bonifica delle aree SEF: contesto e soluzioni Contesto e obiettivi della bonifica Tecnologie impiegate Scopo: realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione a ciclo combinato e di alcune facilities in aree interne allo stabilimento per evitare di consumare suolo. Obiettivi: Realizzare la bonifica delle aree coinvolte coerentemente con i tempi di progetto Mettere in sicurezza la falda superficiale Bonifica suoli : asportazione di circa t di terreno con parziale recupero in sito e alternativo smaltimento in discarica. Bonifica con misure di sicurezza della falda superficiale mediante contenimento e recupero qualitativo delle acque sotterranee attuato attraverso un sistema Pump & Treat consistente in: Area Centrale Turbogas - Sistema di estrazione lineare, costituito da cinque tratti di diaframma drenante; Zona di Decompressione Gas: sistema di captazione puntuale costituito da 1 pozzo di emungimento. 6 Contesto normativo: D.M. 471/99
7 La bonifica dell area Time line Autorizzazione alla costruzione e VIA: settembre 2002 Approvazione progetto definitivo di bonifica: gennaio 2005 Certificazione avvenuta bonifica suoli Esecuzione e approvazione caratterizzazione Predisposizione progetto definitivo di bonifica Esecuzione della bonifica 7
8 La bonifica dei terreni del nuovo impianto SEF La bonifica ha riguardato due zone distinte: Area Centrale Turbogas Area decompressione gas Contaminazione da idrocarburi (C>12) Scavo e recupero di terreno conforme per circa t, con riutilizzo all interno del sito per realizzazione di un rilevato arborizzato. Scavo e smaltimento in discarica: circa t di terreno contaminato, derivante dalla bonifica. Ulteriori t di terreno conforme, smaltite in fase di preparazione e di scavo per la costruzione della Centrale. La bonifica ha riguardato complessivamente circa 1 ha di terreno di proprietà. 8
9 La messa in sicurezza e bonifica della falda superficiale A partire da 2005: intervento sulla falda superficiale con bonifica/contenimento dei settori inquinati da organici (BTEX e TPH) e misure di sicurezza relativamente alla contaminazione da metalli. Area Centrale Turbogas: sistema di estrazione lineare, costituito da 5 tratti di diaframma drenante Contaminanti: Al, As, Ni e THC. Zona di Decompressione Gas: sistema di captazione puntuale costituito da 1 pozzo di emungimento Contaminanti: Al, As e alcuni cloroalifatici. Invio, attraverso fognatura di sito, delle acque estratte, entro i limiti di conferimento previsti dall autorizzazione, all impianto di trattamento consortile di stabilimento, per la loro bonifica. 9
10 Esito delle bonifiche Bonifica dei terreni Messa in sicurezza della falda La bonifica dei terreni si è formalmente conclusa nel gennaio 2007 con la presa d atto della Provincia di Ferrara, senza nessuna ulteriore prescrizione o obbligo per EniPower. Costo complessivo: circa 6,7 M, comprensivi delle attività di smaltimento dei terreni conformi per la costruzione della nuova centrale. Da oltre 10 anni vengono condotte le attività di monitoraggio e controllo sulle barriere drenanti e sulla rete piezometrica di controllo: si osserva una condizione di stabilità senza margini di miglioramento apprezzabili. Attualmente è in corso la valutazione della sospensione delle attività di emungimento dalle sei barriere drenanti e la riduzione dell attività di monitoraggio analitico della rete piezometrica, sulla scorta dei risultati dell analisi di rischio effettuata nel 2017 e in corso di aggiornamento (così come richiesto dalla Conferenza dei Servizi di giugno 2018). Complessivamente sono stati emunti e trattati circa mc di acqua. 10 Costo complessivo a oggi: circa 1,5 M.
11 La nuova centrale: riduzione dell impatto ambientale 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 Entrata in esercizio CC: L impiego esclusivo del gas naturale ha consentito: Diminuzione degli indici di emissione di GHG e sostanze inquinanti per unità di energia elettrica prodotta (in particolare NO x ) Azzeramento delle emissioni di polveri e SO x kg CO2/kWh 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 11 g PST/kWh g NOx/kWh
12 Conclusioni L iniziativa industriale legata alla costruzione della nuova centrale ha permesso alla rigenerazione del territorio e il reinsediamento produttivo attraverso: La bonifica di una parte dei terreni industriali, evitando consumo di suolo. La dismissione di una centrale elettrica tecnologicamente superata. L allungamento della prospettiva di vita del petrolchimico. La riduzione dell impatto ambientale specifico della generazione termoelettrica. La realizzazione di un rilevato arborizzato come opera di compensazione ambientale. Opportunità da sfruttare in futuro: ulteriore impiego del calore per usi civili (es. teleriscaldamento) 12
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