Elvira Schiavina - Lidia Piattini Grantaliano. Centro Congressi Giovanni XXIII - BERGAMO 15 MAGGIO 2015
|
|
- Romeo Pappalardo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Elvira Schiavina - Lidia Piattini Grantaliano Centro Congressi Giovanni XXIII - BERGAMO 15 MAGGIO 2015
2 Obiettivo condiviso valorizzazione delle esperienze a partire dal loro punto di vista Hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle principali associazioni di volontariato della provincia: Ass. Alzheimer Bergamo, AIP Bergamo, ANFFAS, AISLA, AATAC, UILDM, ADB, SPAZIO AUTISMO, AICH Milano e due genitori Il gruppo si è riunito nel periodo: ottobre-dicembre
3 Prevalentemente sono le figure femminili mamme, mogli I bisogni psicologici coincidono sia nel caregiver familiare che volontario Il gruppo ha deciso un approfondimento riguardo solo il caregiver familiare.
4 Il caregiver deve potersi fidare di chi lo sostituisce nella cura. In molti casi questo richiede un lungo addestramento Prendersi cura implica anche responsabilità La fatica della cura convive con la fatica dell affidare ad altri le cure La stabilità del caregiver garantisce l assistenza alla persona che ne necessita Il caregiver che assiste a domicilio nel lungo periodo può rischiare la solitudine
5 Gruppi di auto mutuo aiuto Le persone partecipano più facilmente se lo scopo dichiarato è l informazione relativa alla gestione del malato, sia rispetto a problemi quotidiani (alimentazione, somministrazione farmaci, medicazioni, ) che alla relazione. Il gruppo con un conduttore La presenza del conduttore risulta importante per evitare che la discussione degeneri e per contenere eventuali reattività e conflitti tra i partecipanti. Il gruppo con funzioni informative e che offra anche spazi ludici (teatro, gite, pranzi, ) vede la partecipazione continuativa di diversi familiari. Gruppo spontaneo Favorisce l espressione di emozioni. Colloqui individuali Per il familiare che assiste un minore con disabilità il colloquio individuale, a scuola o a domicilio, è più facilmente accolto rispetto al gruppo di aiuto mutuo aiuto.
6 Sollievo per periodi di inserimento in una struttura della rete che garantisca le cure e l assistenza necessarie in assenza della famiglia Spazi informativi / formativi con percorsi adeguati alla situazione. Iniziando la formazione prima delle dimissioni ospedaliere, prendendo in carico il paziente e la sua famiglia. E necessario lavorare sulla mappa delle relazioni, per aiutare il disabile e il caregiver a rimanere in contatto con le persone e la società per migliorare le condizioni di vita, e costruire collegamenti tra i soggetti coinvolti. Non va dimenticato che per la famiglia il compito è particolarmente gravoso soprattutto nelle fasi di passaggio da un servizio ad un altro. Accompagnamento / orientamento della famiglia ai Servizi del territorio
7 Gruppi di auto mutuo aiuto. Dall esperienza riportata dall Unità di Psicologia Clinica dell A.O Papa Giovanni XXIII con l AIP il gruppo aiuta a rappresentare la traiettoria del paziente nella malattia, riconoscendo contemporaneamente i propri bisogni e le difficoltà familiari derivanti dall impatto della malattia sull intero contesto di vita. I familiari hanno infatti focalizzato l attenzione sul bisogno di costruire ed implementare una rete di supporto plurale che valorizzi le risorse, offra sostegno emotivo e concreto a ciascuno ed allontani lo stigma di cui il paziente, insieme alla sua famiglia, è spesso vittima. L esigenza condivisa è la possibilità di costruire spazi di ascolto e di condivisione. Nonostante siano presenti servizi ed offerte in grado di accogliere la domanda di sostegno psicologico formulata dai singoli pazienti o dai loro familiari, non sembrano disponibili occasioni in cui sia data ad essi l opportunità di condividere, confrontarsi, socializzare e costruire, progressivamente, un sentimento di appartenenza gruppale, fiduciosa e trasformativa Sostegno economico per integrazione all assistenza (dd.g.r. 856/2013, 740/2013, 2942/2014, 2655/2014,.) Volontari formati, competenti Banca del tempo Coordinamento di tutte le risorse disponibili
8
9 Bisogno corresponsabilità Quanto più il gruppo di lavoro esplorava le varie sfaccettatura del «bisogno» più emergeva la necessità di aprire e aprirsi ad una nuova prospettiva di tipo culturale tra servizi e famiglie. Il gruppo ha potuto percorrere un solco di ascolto già tracciato dall ASL
10 Abbiamo colto lo stimolo del convegno : «uno sguardo alla persona che assiste» proponendovi di porgere lo sguardo «all uomo e l albero del film Nel Paese del Silenzio e dell Oscuritàdi W. Herzog
11 03_paesesilenziooscurità.mp4
12 Ci sentiamo identificati nell albero uomo donna prato attesa tempo Ci sentiamo esploratori invadenti invasi attesi competenti impacciati accolti
13
14 fragilità competenza
15 famiglia famiglie
16 ingerenza conoscenza
17 dire argomentare
18 lettura narrazioni
19 modello modelli
20 porta girevole orientamento
21 categorie pluralità
22 carrello pieno co-responsabilit responsabilità
23 Implica Sconfinamento reciproco: cercare, trovare e calpestare un terreno comune Ascolto attivo delle narrazioni (sia delle vite implicate che dei servizi) Recuperare il valore di cittadinanza attiva (affiancamento per portare avanti la propria progettualità) Il gruppo vuole rimanere attivo, attenti per affermare la dimensione della corresponsabilità (gruppo di lavoro sui caregiver rimane attivo)
24 Nulla si edifica su pietra, tutto sulla sabbia, ma noi dobbiamo edificare come se la sabbia fosse pietra. J. L Borges
25
Secondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver.
Secondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver. I caregiver sono persone di tutte le età che si prendono cura (di solito non
DettagliAssociazione Famiglie Sindrome di Williams.
Associazione Famiglie Sindrome di Williams www.afsw.it Gruppo di Auto Mutuo Aiuto YEAST -LIEVITO Il progetto «L Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l Auto Mutuo Aiuto come l insieme di tutte
DettagliPROGETTO FAMIGLIA E DISABILITA
PROGETTO FAMIGLIA E DISABILITA Anno 2009 I presupposti teorici: G.G.Valtolina Famiglia e Disabilità Franco Angeli, 2002 La nascita di un figlio con disabilità provoca sconvolgimenti all interno di tutta
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO
CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO Il cambiamento L aumento dell incidenza delle malattie croniche è uno dei principali driver della necessità di riequilibrio ospedaleterritori. Occorre definire
DettagliLa domiciliarità: le buone prassi Alzheimer Café
La domiciliarità: le buone prassi Alzheimer Café Dr.ssa Raquel Taddeucci 19 settembre 2009 Una persona, una malattia, un contesto Il momento della diagnosi, il primo contatto con una nuova realtà Il lavoro
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
E SERVIZI PROMOZIONE SOCIALE ALLA PERSONA CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI Il percorso è organizzato in tre moduli suddivisi in unità formative capitalizzabili:
DettagliUna Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE
Una Rete di solidarietà Alzheimer a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE Attivazione di UNA RETE DI SOLIDARIETA ALZHEIMER per il miglioramento
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
E SERVIZI PROMOZIONE SOCIALE ALLA PERSONA CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI Il percorso è organizzato in tre moduli suddivisi in unità formative capitalizzabili:
DettagliPERCORSODI SOSTEGNO ALL AUTO MUTUO AIUTO
PIANO DIZONA AMBITO DI TRVIGLIO ASSOCIAZIONE AUTO MUTUTO AIUTO AMA BERGAMO PERCORSODI SOSTEGNO ALL AUTO MUTUO AIUTO L AUTO MUTUO AIUTO NEL TERRITORIO TRA FAMIGLIE, VOLONTARIATO E SERVIZI dott.ssa Giusi
DettagliDiritto alla domiciliarità delle cure
Diritto alla domiciliarità delle cure Prendersi cura di chi si prende cura Area Anziani Azioni anno 2005 Responsabili di progetto Dott. Franco Romagnoni QUADRO DI SINTESI 1 SOTTOPROGETTO demenza, si responsabilizzano
DettagliRETE ENEA DIVERSE COMPETENZE, UN UNICA ASSISTENZA
RETE ENEA DIVERSE COMPETENZE, UN UNICA ASSISTENZA OBIETTIVO GENERALE La costruzione di una rete di risorse, famiglie, organizzazioni e professionisti, per lo sviluppo di iniziative rivolte agli anziani
DettagliLICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO
LICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO LA RILEVAZIONE 105 questionari Raccolti dal maggio 2011 al maggio 2012 Con la collaborazione dei servizi del territorio e delle associazioni di volontariato Obiettivo:
DettagliDEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale
DEMENZE Qualità e innovazione nell assistenza residenziale Bologna, Exposanità 26 maggio 2010 Clelia D Anastasio Responsabile Progetto Demenze AUSL di Bologna Responsabile UOS Centro Esperto Disturbi Cognitivi
DettagliOgni territorio è protagonista del suo Welfare
Ogni territorio è protagonista del suo Welfare Le aree trasversali di lettura dei bisogni e di individuazione degli obiettivi di salute e benessere:...non più target ma aree di intervento trasversali che,
DettagliDiritto alla domiciliarità delle cure
Diritto alla domiciliarità delle cure Prendersi cura di chi si prende cura Area Salute Azioni anno 2005 di progetto Dott. Francesca Cigala Fulgosi QUADRO DI SINTESI 1 SOTTOPROGETTO 1 Obiettivo specifico
DettagliSPORTELLO CLISSA DISTRETTO DI PARMA E ASP AD PERSONAM
SPORTELLO CLISSA DISTRETTO DI PARMA E ASP AD PERSONAM Alcuni spunti nel Distretto di Parma Il Distretto di Parma ha attuato negli anni precedenti una serie di interventi favore della riqualificazione del
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliINTRODUZIONE AL PIANO DI ZONA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DEL TERRITORIO DELL AZIENDA ULSS N. 20
INTRODUZIONE AL PIANO DI ZONA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DEL TERRITORIO DELL AZIENDA ULSS N. 20 PIANO DI ZONA DEI SERVIZI ALLA PERSONA 2003 2005 AZIENDA ULSS N. 20 - VERONA IL PIANO DI ZONA COS
DettagliIndice. Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA. Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS
Indice Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS 01. Le nostre radici 02. Chi siamo 03. I nostri servizi 04. Dove siamo 02. SCHEDA SINTETICA DEL SERVIZIO 01.
DettagliIl Consultorio di Fidenza Bilancio e prospettive. Livia Ludovico Neurologa
Il Consultorio di Fidenza Bilancio e prospettive Livia Ludovico Neurologa Il contesto 1999 2000 Progetto Integrato di Consulenza e Formazione in Rete Distretto di Fidenza Area Anziani, art. 41, L.R. 2/85
DettagliConsultori familiari
Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):
DettagliIL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI. a cura di Carlo Bassignani
IL RUOLO DELL EQUIPE MULTIDISCIPLINARE NELLA PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI a cura di Carlo Bassignani LE 3 FASI DELL ACCOGLIENZA ACCOGLIENZA \ PRONTO INTERVENTO SECONDA ACCOGIENZA
DettagliRicoveri ospedalieri del pz con demenza
Ricoveri ospedalieri del pz con demenza Nel biennio 2013/14 su un totale di 402 DP, il 13% ha riguardato ricoveri per persone con diagnosi di M. di Alzheimer, demenza senile o di grave deterioramento cognitivo
DettagliKnocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa
Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione
DettagliArnaldo Minetti Presidente Associazione Cure Palliative Onlus
Arnaldo Minetti Presidente Associazione Cure Palliative Onlus Bergamo, 11 novembre 2013 Questo Convegno vuole affermare in primo luogo il tema della integrazione: fra degenza e domicilio, fra ospedale
DettagliIL PROGETTO PARLIAMONE AL BON BOZZOLLA DOTT.SSA MARTINA DELLA GIUSTINA DOTT. GIULIANO DAL POS
IL PROGETTO PARLIAMONE AL BON BOZZOLLA DOTT.SSA MARTINA DELLA GIUSTINA DOTT. GIULIANO DAL POS I FAMIGLIARI CHE SCELGONO IL CENTRO SERVIZI Il carico dei famigliari non si annulla con l ingresso del proprio
DettagliIL SOSTEGNO DEL TERRITORIO, IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DOTT.SSA MONICA CONZ PSICOLOGA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ALZHEIMER ONLUS
IL SOSTEGNO DEL TERRITORIO, IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DOTT.SSA MONICA CONZ PSICOLOGA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ALZHEIMER ONLUS ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI ALZHEIMER ONLUS: DOVE SI TROVA? CONEGLIANO
DettagliAssistenza Domiciliare
FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI ALL-DO-CP UCPD-05 Assistenza Domiciliare Guida del Servizio Documento redatto da Carla Silvia Gimignani Telefono 02.23902814 Il servizio di Assistenza Domiciliare
DettagliLA PARTECIPAZIONE CIVICA NELLA ASL ROMA 6
LA PARTECIPAZIONE CIVICA NELLA ASL ROMA 6 Nella sottostante tabella l elenco delle Associazioni di Volontariato che hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa con l Azienda USL Roma6. Le Associazioni sono
DettagliPROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA
COMUNE DI LORETO 6 Settore Funzionale Servizi Sociali e Servizi Demografici PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA INDICE 1. IL CENTRO PER LE FAMIGLIE 1.1 Che cos è? 1.2 Obiettivi del progetto 1.3 Aree di intervento
DettagliVolontariato e sofferenza adulta
La presente ricerca, rientra tra le attività ricerca dell Organismo Nazionale di Coordinamento dell Anno europeo del Volontariato DG Volontariato, Associazionismo e Formazioni sociali Ministero del Lavoro
DettagliFamigliari curanti: la situazione in Ticino
Famigliari curanti: la situazione in Ticino Prestazioni di sostegno ai famigliari curanti Incontro informativo con l Ufficio federale della sanità pubblica Martedì 18 settembre 2018 Francesco Branca Cantone
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
Dettaglisociale spazio famiglia
spazio famiglia 24 È nata La Casetta sul Serio. Dedicato alla famiglia e all infanzia è uno spazio polifunzionale dove si organizzano percorsi per genitori, spazi giochi per bambini e adulti, ludoteca,
DettagliRete della Solidarietà Ospedale San Camillo Forlanini. Roma, 19 marzo 2015
Rete della Solidarietà Ospedale San Camillo Forlanini Roma, 19 marzo 2015 Lo Spazio Neonato Famiglia nasce nell ambito di un progetto più ampio: l Ambulatorio di Consultazione Familiare Neonatale. Il progetto
DettagliBILANCIO CONSUNTIVO Politiche per la comunità
BILANCIO CONSUNTIVO 2012 Politiche per la comunità Servizi per la persona Nuove e vecchie povertà Integrazione con l associazionismo Integrazione Pari Opportunità SEGRETARIATO SOCIALE TOTALE ACCESSI n
DettagliI fratelli e i nonni
I fratelli e i nonni Bambini fratelli di pazienti con disturbo autistico Bambini fratelli di pazienti con tumori o malattie croniche degenerative Siblings Fratelli Percezione della condizione genetica
DettagliServizi di sostegno alla funzione
Servizi di sostegno alla funzione genitoriale Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma In molti Paesi del Nord Europa e degli Stati Uniti il sostegno all esercizio della funzione
DettagliLA DANZA DELLA VITA. Allattamento e puerperio: le buone pratiche. Ost. Mariacristina Lottici. Parma, 19 maggio 2018
LA DANZA DELLA VITA Allattamento e puerperio: le buone pratiche Parma, 19 maggio 2018 Ost. Mariacristina Lottici DONNA NEONATO COPPIA PUERPERIO VISSUTO DEL PARTO MEDICALIZZAZIONE CONSAPEVOLEZZA DISAGIO
DettagliIN FORMA. Corso di Formazione per Volontari
IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze
DettagliEducazione Terapeutica. Definizione
EDUCAZIONE TERAPEUTICA: il fare del Terapista Occupazionale Educazione Terapeutica Definizione Gabriella Casu «Ogni volta che incontro un paziente Io parto da zero. Letteralmente io non so nulla, nulla
DettagliMAGIA IN PEDIATRIA. Volontari e tirocinanti
MAGIA IN PEDIATRIA Volontari e tirocinanti CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma occupandosi, in convenzione
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliPRENDERSI CURA NELLA CRONICITA luci ed ombre in Emilia Romagna
PRENDERSI CURA NELLA CRONICITA luci ed ombre in Emilia Romagna Loredana Ligabue CONVEGNO REGIONALE AIOM In Italia nel 64% dei casi è la famiglia ad occuparsi della cura e dell assistenza della persona
DettagliIL RUOLO DELL ASSOCIAZIONISMO
IL RUOLO DELL ASSOCIAZIONISMO OPEN DAY LABIOPALATOSCHISI Roma, 24 giugno 2017 Auditorium San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Definizione di Associazione: E un organizzazione costituita da un insieme
DettagliRiconoscimento di ruolo e supporti per il Caregiver familiare : un percorso di cittadinanza attiva
Riconoscimento di ruolo e per il Caregiver familiare : un percorso di cittadinanza attiva LOREDANA LIGABUE Anziani e non solo Soc. coop. Il caregiver familiare è la persona che si prende cura gratuitamente
Dettaglidall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale
Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1 2 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL
DettagliCENTRO ANTIVIOLENZA SEGNAVIA MILANO
CENTRO ANTIVIOLENZA SEGNAVIA MILANO Indice Carta dei servizi CENTRO ANTIVIOLENZA Segnavia Milano 01. LA FONDAZIONE SOMASCHI ONLUS 01. Le nostre radici 02. Chi siamo 03. I nostri servizi 04. Dove siamo
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliLa tutela dei minori nei conflitti familiari. Proposte operative
Municipio Roma IX U.O.S.E.C.S. Centro Famiglie Villa Lais La tutela dei minori nei conflitti familiari. Proposte operative 28 novembre 2012 Dott.ssa Paola Lantieri Responsabile del Servizio di Mediazione
DettagliPaziente e familiari. Sig.ra Rita Vetere Tesoriera Salute Donna Onlus
1 Paziente e familiari Sig.ra Rita Vetere Tesoriera Salute Donna Onlus 2 IL CANCRO COME MALATTIA FAMILIARE Il cancro non riguarda mai solo la persona che si ammala, ma tutto il suo nucleo familiare e modifica
DettagliIl ruolo del volontario
COSTRUIRE INSIEME: lavoro e senso di appartenenza Il ruolo del volontario Trento, 19 novembre 2016 la mappa delle competenze Sapere cosa sono le Cure Palliative e chi è il malato inguaribile Saper essere
DettagliLo Sport per persone con disabilità acquisita: esperienze e conoscenze
Lo Sport per persone con disabilità acquisita: esperienze e conoscenze Bologna, 21 novembre 2018 Daniela Toschi Presidente A-L-I-Ce Emilia-Romagna e Presidente A.L.I.Ce Ravenna Quale riabilitazione? Attività
DettagliIl PDTA dell ASL di Brescia per una gestione innovativa di pazienti e caregiver
Convegno Brescia e le Demenze: un modello clinico ed organizzativo Il PDTA dell ASL di Brescia per una gestione innovativa di pazienti e caregiver Intervento Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento
DettagliL'INSERIMENTO DEI BAMBINI AL NIDO: IL DISTACCO E IL RICONGIUNGIMENTO. IL SIGNIFICATO DELLA FIGURA DI RIFERIMENTO.
L'INSERIMENTO DEI BAMBINI AL NIDO: IL DISTACCO E IL RICONGIUNGIMENTO. IL SIGNIFICATO DELLA FIGURA DI RIFERIMENTO. LA FAMILIA IN SENSO SOCIOLOGICO Composta da un numero limitato di individui in relazione
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 AIMA AMIAMOCI Un progetto di Vita indipendente per l Alzheimer
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 AIMA AMIAMOCI Un progetto di Vita indipendente per l Alzheimer SETTORE e Area di Intervento: voce 5 ASSISTENZA ANZIANI A 01 OBIETTIVI
DettagliIl ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS. Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS
Il ruolo delle Associazioni: APM Parkinson Lombardia ONLUS Francesca Saporiti Presidente APM Parkinson Lombardia ONLUS Si stima che in Italia ci siano circa 300.000 malati di Parkinson, un numero destinato
DettagliNome dell iniziativa buona pratica : Progetto Sollievo. Descrizione in sintesi:
Nome dei Centri: Associazione Socio Culturale Centro Anch io di Oriago di Mira (VE) e Associazione Socio Ricreativo Culturale A. Palladio di Mira (VE) Referente dell associazione Centro Anch io di Oriago
DettagliL offerta di Fondazione Piatti e Anffas Varese nella rete dei servizi del territorio per le persone con autismo e le loro famiglie
Tradate, 12 dicembre 2017 L offerta di Fondazione Piatti e Anffas Varese nella rete dei servizi del territorio per le persone con autismo e le loro famiglie Seminario: «Darsi la mano sportello autismo
DettagliIL CAREGIVER. dott. Fabrizio Nicolis Direttore Sanitario
IL CAREGIVER dott. Fabrizio Nicolis Direttore Sanitario Caregiver: definizione Il caregiver è la persona che si prende cura del malato dal punto di vista pratico aiutandolo nella gestione della malattia
DettagliINTEGRAZIONE E QUALITA L ACCOGLIENZA DEL BAMBINO DISABILE E DELLA SUA FAMIGLIA AL NIDO
INTEGRAZIONE E QUALITA L ACCOGLIENZA DEL BAMBINO DISABILE E DELLA SUA FAMIGLIA AL NIDO Il percorso d integrazione dei bambini diversamente abili si realizza innanzitutto attraverso l individuazione di
DettagliSERVIZI E INTERVENTI INTEGRATI PER LA DISABILITA MOTORIA
Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie SERVIZI E INTERVENTI INTEGRATI PER LA DISABILITA MOTORIA a cura di Oriana Elia Redazione Città Aperta informazione e divulgazione Informa
DettagliGruppo di lavoro: INAIL: Margherita Caristi, Alessia Pinzello, Maria Rosaria Matarrese, Giovanni Cortese, Ilaria Canella FNATC: Paolo Fogar, Paola
Gruppo di lavoro: INAIL: Margherita Caristi, Alessia Pinzello, Maria Rosaria Matarrese, Giovanni Cortese, Ilaria Canella FNATC: Paolo Fogar, Paola Perini, Elisabetta Mondin, Alessandro Giustini Regolamento
DettagliProgetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna
Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute - CCM Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM Silvana Borsari
DettagliCONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
CONVEGNO LA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE 18 19 MAGGIO 2007 HOTEL MONT BLANC LA SALLE (AO) A CURA DI PATRIZIA SCAGLIA, DIRIGENTE DEL SERVIZIO FAMIGLIA E POLITICHE GIOVANILI ASSESSORATO SANITA,
DettagliCONFERENZA DI CONSENSO DELLE ASSOCIAZIONI
CONFERENZA DI CONSENSO DELLE ASSOCIAZIONI Bologna, 6 ottobre 2012 Gruppo di Lavoro: IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI CHE RAPPRESENTANO I FAMILIARI Coordinatrice: Maria Vaccari Associazione Gli amici di Luca
DettagliConsultazione Mediazione Sostegno alla genitorialità: un esperienza di lavoro integrato e multiprofessionale
Consultazione Mediazione Sostegno alla genitorialità: un esperienza di lavoro integrato e multiprofessionale I partner del progetto: ricchezza e complessità Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le
DettagliCOMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO
COMUNICARE E PREVENIRE IN AMBULATORIO Stresa, 15-18 ottobre 2015 Leo Venturelli, Bergamo Responsabile ed. alla salute e comunicazione della SIPPS Dalla qualità di tale strumento derivano il buon rapporto
DettagliAnno di realizzazione. Finanziamento regionale
Centro antiviolenza di Padova sito a PD Via Tripoli, 3 PO2013R01 Azienda Ulss n. 16 di Padova Costo complessivo 46.700,00 25.000,00 Il centro antiviolenza di Padova è attivo dal 1990 e svolge attività
DettagliLA FORZA DI NON ESSERE SOLI: DARE VOCE ALLE PERSONE CON DEMENZA
LA FORZA DI NON ESSERE SOLI: DARE VOCE ALLE PERSONE CON DEMENZA Mario Possenti Segretario Federazione Alzheimer Italia dfc@alzheimer.it Vivere con l Alzheimer: è possibile costruire una comunità amica
DettagliLE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI
LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI PROGETTO ORIZZONTI AOSTA 23 MARZO 2011 LA VIOLENZA, IL MALTRATTAMENTO INTRAFAMILIARE
DettagliGENITORI POSSIBILI : ITINERARI TERAPEUTICI TRA ATTACCAMENTO E DIPENDENZA
GENITORI POSSIBILI : ITINERARI TERAPEUTICI TRA ATTACCAMENTO E DIPENDENZA ISTITUZIONE GIAN FRANCO MINGUZZI BOLOGNA, 2 MARZO 2016 FABIO BERNARDI CLAUDIA BIANCHI GENITORI POSSIBILI Storia dei legami e delle
DettagliINCLUSIONE SOCIALE, DISABILITÀ E COWORKING: LA CONDIVISIONE DI SPAZI PROFESSIONALI COME RICCHEZZA PER IL TERRITORIO. L ESPERIENZA DI COWO SOVICO.
INCLUSIONE SOCIALE, DISABILITÀ E COWORKING: LA CONDIVISIONE DI SPAZI PROFESSIONALI COME RICCHEZZA PER IL TERRITORIO. L ESPERIENZA DI COWO SOVICO. COSA SIGNIFICA INCLUSIONE SOCIALE, PER NOI DI COWORKING
DettagliL infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali
L infermiera di fronte al bambino ed alla sua famiglia, il suo ruolo e le difficoltà relazionali Lucia Derosas Infermiera Pediatrica Istituto Giannina Gaslini Cure palliative in pediatria Istituto Giannina
DettagliPIANO PROGETTUALE VOLONTARIATO ALL INTERNO DELLA COOPERATIVA SOTTOSOPRA (novembre 2010) fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce
PIANO PROGETTUALE VOLONTARIATO ALL INTERNO DELLA COOPERATIVA SOTTOSOPRA (novembre 2010) fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce Premessa La presenza dei volontari all interno dei progetti
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s Piano Annuale per l Inclusione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. CESARI di Castel d Azzano (VR) a.s. 2015-16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità a.s. a.s.2015.16 A. Rilevazione dei BES presenti:
DettagliCodice GSA1058AI-DI Sede: Éupolis Lombardia - Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione via Copernico, 38 20125 Milano
Conoscere le differenze culturali e crescere nell integrazione: modelli comunicativi e processi di costruzione di una rete territoriale integrata Percorso formativo di secondo livello per operatori sanitari,
DettagliCOMUNE DI TREVISO NUOVO PROGETTO SPAZIO DONNA
COMUNE DI TREVISO Progetto TREVISO, attivazione Spazio donna e rete di comunità per politiche di genere Gruppo di lavoro Rete per costruzione e gestione dello Spazio Donna NUOVO PROGETTO SPAZIO DONNA Il
DettagliCAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI
SABATO 30 MAGGIO, AUDITORIUM BIBLIOTECA LOIRA, CARPI CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI COMUNICAZIONE MEDICO- PAZIENTE Gabriele Greco 1 RELAZIONE E COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE e non
DettagliScheda di progetto P
Ricerca di soggetti disponibili a supportare attività aziendali con contributi privati da erogarsi mediante contratti di sponsorizzazione o liberalità Bando di riferimento: P17 deliberazione n. 2156 del
DettagliCosa cambia con la Casa della Salute L accoglienza, l ascolto e l orientamento. Luca Barbieri, Luciana Zanini
Cosa cambia con la Casa della Salute L accoglienza, l ascolto e l orientamento Luca Barbieri, Luciana Zanini La Casa della Salute di Borgo-Reno è il luogo dei professionisti in cui il cittadino potrà trovare
DettagliLEGGERE AI BAMBINI IN OSPEDALE: DALL INTRATTENIMENTO AL PRENDERSI CURA.
LEGGERE AI BAMBINI IN OSPEDALE: DALL INTRATTENIMENTO AL PRENDERSI CURA. Prof.ssa Pia Massaglia Sezione di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell Adolescenza Università degli
DettagliGESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE?
GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? Assistente Sociale Barbara Miscoria Cividale del Friuli 16 gennaio 2012 L AMBITO DISTRETTUALE Si riferisce a una realtà territoriale
DettagliEDUCARE ALLA BELLEZZA PER PREVENIRE LA VIOLENZA.
PROGETTO DI CONTRASTO AL BULLISMO E CYBER BULLISMO. A.S. 2018-2019 ISTITUTO COMPRENSIVO ANZIO I VIA AMBROSINI, 6 ANZIO (RM) EDUCARE ALLA BELLEZZA PER PREVENIRE LA VIOLENZA. PAGINA 1 Ciò che è veramente
DettagliLAVORARE COME UN GRUPPO
XXV CONGRESSO NAZIONALE SICP SESSIONE: L ORIZZONTE DELLO PSICOLOGO E IL SUO CONTRIBUTO NELL EQUIPE DI CURE PALLIATIVE LAVORARE COME UN GRUPPO Chiara Mauri Psicologa Psicoterapeuta GRUPPO L etimologia deriva
DettagliWORKSHOP INTERNAZIONALE 17Gennaio 2015 Integrare gli interventi sulla demenza. Esperienze a confronto Centro Congressi Città Studi, Corso Giuseppe
WORKSHOP INTERNAZIONALE 17Gennaio 2015 Integrare gli interventi sulla demenza. Esperienze a confronto Centro Congressi Città Studi, Corso Giuseppe Pella IL PIANO NAZIONALE DEMENZE Strategie per la promozione
Dettagliproposta di legge n. 89
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 89 a iniziativa dei Consiglieri Malaigia, Zaffiri, Zura Puntaroni presentata in data 11 novembre 2016 NORME PER IL RICONOSCIMENTO ED IL SOSTEGNO
DettagliLe attività ludico-ricreative, il caffè Alzheimer e il sostegno
L assistenza ai pazienti con demenza: il Chronic Care Model Esempio di sanità d iniziativa Le attività ludico-ricreative, il caffè Alzheimer e il sostegno Francesca Frangipane Centro Regionale di Neurogenetica
DettagliParco agricolo Sud Milano
Parco agricolo Sud Milano 1 Le Camminate della Solidarietà per conoscere il Territorio 2 La Camminata da Casa Jannacci a Cascina Brandezzata (venerdì 27 aprile 2018) 3 La camminata da Cascina Brandezzata
DettagliPercorso regionale di sostegno ai caregiver
Percorso regionale di sostegno ai caregiver Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali RER Carpi 25 maggio 2013 1.Un percorso che viene da lontano 2. Sviluppare le esperienze e consolidare
DettagliSTRUMENTI PEF. Consentono una partecipazione attiva e la messa in gioco degli aspetti emotivo-affettivi
STRUMENTI PEF Consentono una partecipazione attiva e la messa in gioco degli aspetti emotivo-affettivi Accelerano il processo di condivisione e di comprensione dei significati perché fanno leva sulla sfera
DettagliLe basi dell Umanizzazione
PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO Le basi dell Umanizzazione Rappresentante Legale (su delega del Direttore Generale): LUISA BISSOLI Coordinatore Scientifico: BIANCA ROSSATO Responsabile Collaboratore per
DettagliPercorsi Decisionali per la gestione del bambino e dell adolescente
Percorsi Decisionali per la gestione del bambino e dell adolescente TABARKA 8-13 Luglio 2007 La Comunicazione di Malattia nell ambulatorio del pediatra Relatore dr. M. Rosaria Filograna Comunicare un problema!
DettagliSEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica
SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica Il PDTA nelle demenze: una proposta innovativa Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento Assi Brescia 16 Dicembre 2011 dal progetto regionale alla
DettagliIncontriamo la disabilità
Associazioni di Volontariato: A.I.S.M. A.L.Fa.P.P. ANFFAS Genova A.N.G.S.A. Liguria Fa.Di.Vi. e Oltre Associazione Gigi Ghirotti Incontriamo la disabilità PRATO Onlus Querce di Mamre U.I.L.D.M. Genova
DettagliBRESCIA 6 APRILE BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA
BRESCIA 6 APRILE 2017 BERGAMO: gli Spazi per bambini e adulti e IL CENTRO FAMIGLIA 1 I servizi per l infanzia DEL COMUNE DI BERGAMO Bergamo 120 mila abitanti 600 nuovi nati all anno 12 nidi d infanzia
DettagliIl governo. Assemblea dei soci elegge. Consiglio Direttivo (Da 5 a 15 membri) nomina. Comitato Esecutivo composto dai responsabili dei progetti
Obiettivi: Progetto Itaca nasce nel 1999 ad opera di un gruppo di volontari con l intento di attivare iniziative e progetti di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette
DettagliComune di Modena. Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre 2005
Comune di Modena Ricerca presso familiari di persone colpite da Alzheimer o demenza Modena, settembre 2005 1 Tre aree di ricerca Una fotografia l esistente I servizi Le principali attese 2 Una fotografia
DettagliCOORDINA LOREDANA PIANTA
GIAMPAOLO BONFANTI COORDINA LOREDANA PIANTA MONTESILVANO MARINA 23 MAGGIO 2015 XX CONVEGNO IL CAPITALE UMANO LINFA DELL AVO PATRIMONIO DEL PAESE ACCOGLIENZA E CURA DELL ANZIANO Migliorare la qualità della
DettagliPiramide dei bisogni e reti
Piramide dei bisogni e reti Salendo la scala, i bisogni diventano. sempre meno materiali e tangibili. sempre più relazionali, caratterizzati da scambi con altri di tipo affettivo,emozionale, psicologico
Dettagli