Ogni territorio è protagonista del suo Welfare
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- Gianleone Vinci
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1 Ogni territorio è protagonista del suo Welfare
2 Le aree trasversali di lettura dei bisogni e di individuazione degli obiettivi di salute e benessere:...non più target ma aree di intervento trasversali che, concentrandosi sulle persone e le famiglie, ricomprendano i bisogni di tutta la comunità PARTENDO DALL'ANALISI DI CONTESTO FOCALIZZANDO I CONCETTI IN PAROLE CHIAVE CRITICITÀ E RISORSE INDIVIDUAZIONE LEVE NECESSARIE PER LO SVILUPPO E PRIMI METAOBIETTIVI DA APPROFONDIRE
3 POLITICHE PER LA PROSSIMITA' E DOMICILIARITA' ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE LE PERSONE NEL LORO CONTESTO DI VITA Rimanere nel proprio contesto di vita non solo la casa ma il contesto della quotidianità Attivare percorsi di affiancamento a più mani integrati in un'ampia rete di protezione sanitaria e sociale in grado di attivare il contesto comunitario Attivare un welfare relazionale che costruisce reti nella comunità a forte regia del pubblico che sostiene forme innovative di integrazione con le associazioni
4 POLITICHE PER LA PROSSIMITÀ E DOMICILIARITA'ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE LE PERSONE NEL LORO CONTESTO DI VITA CRITICITA' E RISORSE EMERSE DAI FOCUS GROUP CRITICITÀ disorientamento dei cittadini; frammentazione delle risorse; mancanza di una filiera attraverso la quale prefigurare percorsi integrati come risposta ai bisogni e al loro evolversi. RISORSE Esperienza degli operatori; equipe multiprofessionali sociosanitarie; volontà di costruire reti.
5 POLITICHE PER LA PROSSIMITÀ E DOMICILIARITÀ ACCOGLIERE E ACCOMPAGNARE LE PERSONE NEL LORO CONTESTO DI VITA AZIONI (da incontri territoriali) META OBIETTIVI RAFFORZAMENTO DELLE RETI TERRITORIALI E APERTURA DEI SERVIZI STRUTTURATI, ACCREDITATI E NON, ALLA COMUNITA' PROMUOVERE L'INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA VERSO LA PROSSIMITA' E DOMICILIARITA' NELLE CASE DELLA SALUTE E/O NEI POLI TERRITORIALI RECUPERARE SPAZI VUOTI NELLE STRUTTURE ANCHE PER TARGET E SERVIZI DIVERSI FAR CONOSCERE I SERVIZI E MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE ESTERNA VALORIZZARE IL VOLONTARIATO PER APRIRSI ALLE RISORSE DEL TERRITORIO (MAPPARE LE RISORSE, COINVOLGERE NUOVE PERSONE) ANCHE COME SUPPORTO ALAL DOMICILIARITA' APRIRSI AL LAVORO DI EQUIPE ANCHE CON ESPERTI DELLA SITUAZIONE CHE NON SONO OPERATORI (ES. PARROCO, ECC) SERVIZI CONNOTATI DA UNA MAGGIORE VICINANZA AI BISOGNI E DA UNA DIMENSIONE RELAZIONALE MENO ISTITUZIONALE PROMUOVERE LA RETE TRA LE PERSONE (RETI FIDUCIARIE E CONTINUATIVE) PROMUOVERE LA COMUNICAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI ATTORI DEI SERVIZI CHE SONO SPESSO STIGMATIZZATI PROMUOVERE LUOGHI FISICI STRATEGICI, DOVE RAGGIUNGERE TUTTI I SERVIZI PROMUOVERE UNA COMUNICAZIONE RELAZIONALE (PASSA PAROLA) PROMUOVERE LA DEPERIMENTAZIONE PER FAVORIRE LA FORNITURA DI STRUMENTI ALLA CITTADINANZA SPERIMENTAZIONI PORTA A PORTA SOSTENERE RUOLO DEL VOLONTARIATO E IL SERVIZIO CIVILE COME RISORSA
6 POLITICHE PER LA RIDUZIONE DELLE DISEGUAGLIANZE E L'AUTONOMIA DELLE PERSONE EQUITÀ IN PRATICA E OPPORTUNITÀ PER L'AUTODETERMINAZIONE E L'INDIPENDENZA PAROLE CHIAVE confrontarsi con le più svariate diversità da disuguaglianza sociale a vulnerabilità sociale necessità di agire l'equità integrare le politiche sociali con le politiche del lavoro e con le politiche abitative
7 POLITICHE PER LA RIDUZIONE DELLE DISEGUAGLIANZE E L'AUTONOMIA DELLE PERSONE EQUITÀ IN PRATICA E OPPORTUNITÀ PER L'AUTODETERMINAZIONE E L'INDIPENDENZA CRITICITA' E RISORSE EMERSE DAI FOCUS GROUP CRITICITÀ la comunità tende a considerare la disabilità come un peso... si rischia di rimanere in una zona grigia difficoltà di orientamento/inserimento dei giovani carenza di collaborazione tra sociale e sanitario la vulnerabilità più grossa è la mancanza di cura del territorio, dalla frana all'aiuola il territorio è occasione di crescita e ricchezza, semplicemente curando ciò che si ha E' necessario sostenere la famiglia in ottica preventiva, perché quando la famiglia va in crisi...va in crisi il sistema occorre superare la stigmatizzazione dei luoghi c'è molta paura e diffidenza...anche solo menzionare i profughi crea panico e proteste Il problema sono i tirocini che terminano con un nulla di fatto Pensando ai ragazzi che fanno i tirocini e poi non hanno lavoro, o alternanze lavoro che non danno idea del futuro. Bisognerebbe riuscire a dare un senso al lavoro, sapendo dove si vuole andare a finire. RISORSE equipe' multidisciplinari (sociale,sanitario e centro per impiego); famiglia e comunità; alternanza scuola lavoro e tirocini quale strumento per educare al lavoro e all'impresa; i quartieri quale luogo in cui costruire percorsi di integrazione; Progettualità pubblica a lunga scadenza volta alla cura del territorio
8 POLITICHE PER LA RIDUZIONE DELLE DISEGUAGLIANZE E L'AUTONOMIA DELLE PERSONE EQUITÀ IN PRATICA E OPPORTUNITÀ PER L'AUTODETERMINAZIONE E L'INDIPENDENZA META OBIETTIVI AZIONI (da incontri territoriali) FAMIGLIA SCUOLA E COMUNITA' PER FAVORIRE IL BENESSERE E LA SALUTE DELLE NUOVE GENERAZIONI 1. FARE RETE CON TUTTI I SOGGETTI CHE SONO PRESENTI NEL TERRITORIO E NON 2. MANTENIMENTO DEL PROPRIO RUOLO (SCUOLA, FAMIGLIA ECC..) 3. ASSOCIAZIONISMO COME FACILITATORE ( PUO' AVERE SPAZI, TEMPO ECC...) 4. I BISOGNI DEI GIOVANI DEVONO ESSERE SEGNALATI DAI GIOVANI-CREARE OPPORTUNITA' PER FAVORIRE LA LORO PARTECIPAZIONE ALLA COMUNITA' 5. LUOGHI E SPAZI A DISPOSIZIONE 6. FORMAZIONE ALLE FAMIGLIE INSIEME ALLE SCUOLE PER DARE RISPOSTE CONDIVISE COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI NELLA PROGRAMMAZIONE...QUALI TEMPI? QUALI LUOGHI E SPAZI? 1. LINGUAGGIO MODERNO - PARLARE LA STESSA LINGUA UTILIZZARE I LORO STRUMENTI DI COMUNICAZIONE (SOCIAL) 2. RICONOSCIMENTO E VALORIZZAZIONE DEI TALENTI E DELLE IDEE 3. PROTAGONISMO DEI GIOVANI 4. LAVORO SUGLI ADULTI PER CAPIRE COME ASCOLTARE I GIOVANI 5. CONCRETEZZA E COERENZA NEI RISULTATI PERSEGUITI 6. CERCARLI NEI LORO LUOGHI
9 POLITICHE PER LA RIDUZIONE DELLE DISEGUAGLIANZE E L'AUTONOMIA DELLE PERSONE EQUITÀ IN PRATICA E OPPORTUNITÀ PER L'AUTODETERMINAZIONE E L'INDIPENDENZA META OBIETTIVI VEDERE LA CITTA' COME LUOGO DA CURARE CHE CREA OPPORTUNITA' NECESSITÀ DI TRASFORMARE LE CAPACITA' DEI CITTADINI IN CAPACITAZIONE (CAPACITA' IN AZIONI) VERSO OBIETTIVI DI INCLUSIONE SOCIALE AZIONI (da incontri territoriali) 1. CREARE NEI CITTADINI IL SENSO DI COMUNITA' 2. COINVOLGIMENTO DEI QUARTIERI NELLA FASE PROGETTUALE 3. PUNTARE SUI GIOVANI PERCHE' HANNO ENERGIA, RISORSE, STRUMENTI E VOGLIA 4. SCUOLE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 5. LE ASSOCIAZIONI POTREBBERO COINVOLGERE TUTTI E NON SOLO I LORO ASSOCIATI 6. ATTIVARE LA POPOLAZIONE PER ELIMINARE IL DEGRADO (DEGRADO PORTA DEGRADO) 7. FAVORORE IL DIALOGO CON PIU' INFORMAZIONE 1. PARTECIPAZIONE E ASCOLTO RECIPROCO 2. SUPERARE I TARGHET E LO STIGMA 3. CERCARE DI SFRUTTARE TEMPI E LUOGHI 4. NECESSITA' DI COINVOLGERE LA SCUOLA NEI PERCORSI DI PARTECIPAZIONE 5. FAR AGGREGARE LE PERSONE NEI QUARTIERI 6. IMPLEMENTARE LE RETI INFORMALI - OSSERVAZIONE ATTENTA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE INFORMALI DEL TERRITORIO ANCHE ATTRAVERSO GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO (PRESA IN CARICO COMUNITARIA) 7.INVESTIRE SULLA PERCEZIONE DI COMUNITA' SIN DALLA SCUOLA (OBIETTIVI A MISURA DI BAMBINI, RAGAZZO, ECC...)
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