Nuove Tecnologie: Trigger, Computing & Software

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1 Nuove Tecnologie: Trigger, Computing & Software Luca Lista INFN, Napoli

2 Agenda del 12 Aprile Tecniche di trigger di primo livello ad LHC Trigger di alto livello ad LHC Esperienza sul calcolo di CDF Il modello di calcolo di Atlas Il modello di calcolo di CMS Infrastrutture di calcolo su GRID in Italia Tecnologie software per l'analisi off-line Francesca Pastore Simone Gennai Gabriele Compostella Alessandro De Salvo Daniele Bonacorsi Vincenzo Miccio Leonardo Carminati Luca Lista, INFN 2

3 Trigger di L1 & HLT ad LHC

4 σ LHC Event Rates nominal LHC luminosity Max DAQ 100 khz pp interactions Pile-up Machine Rate: 40 MHz L = On-line trigger selection Select 1:4x10 5 Decide every 25 ns! Acceptable storage rate: Hz Off-line analysis 1 anno = collisioni = ~ 2 PByte Signals Particle mass (GeV/c 2 ) Luca Lista, INFN 4

5 Atlas/CMS: Trigger overview Different division of resources for processors and bandwidths Level-1 40 MHz 75 khz 2.5 μs ~ 2 khz ~ 10 ms ~ 200 Hz < 2s > Rate ATLAS: 3 physical levels Hardware High Level Triggers (HLT) Software Event: 1 MB (1 TB/day) Gbit/s PetaB archive 100 khz 3.2 μs (200 GB each) (Event builder) 500 Gb/s ~100 Hz (Event filter) Region of interest: 2/event Legenda:Level output rate Level decision latency HLT partial event reconstruction Luca Lista, INFN 5

6 L1 Trigger Table (Atlas) Selezione su uno o pochi oggetti fisici di chiara segnatura Le soglie possono dipendere dalle condizioni di luminosità High luminosity trigger table Selezione raffinata in HLT con la ricostruzione tipo off-line Luca Lista, INFN 6

7 Trigger del Tau a CMS (H + τν, ) Pattern calorimetrici (L1) Isolamento (HLT): ricostruzione i regionale e parziale delle tracce Alcuni aspetti inizialmente trascurati potrebbero essere molto importanti Es.: decodifica delle informazioni del tracker solo a livello regionale? Rate finale < 3 Hz Luca Lista, INFN 7

8 Modelli di calcolo: CDF, Atlas, CMS

9 Volume di dati di CDF1) oggi ~ 9 In ntegrated Lum minosity -1 ) (fb By FY07: Double data up to FY06 oggi By FY09: Double data up to FY07 30 ma/hr 25 ma/hr 20 ma/hr 15 ma/hr ~ /30/03 9/30/04 9/30/05 9/30/06 9/30/07 9/30/08 9/30/09 ~ 2 oggi ~ 23 ~ 20 Collected Data ~ 9 Estimated CPU needs Luca Lista, INFN 9

10 Evoluzione del calcolo di CDF Modello di calcolo inizialmente pensato per un ambiente centralizzato t (FNAL) Successivamente evoluto verso un modello distribuito (compreso CNAF) Uso di GRID integrato nel sistema in corso d opera Superati autonomamente da CDF una serie di limiti di GRID dovuti alla fase di sviluppo Es.: protezione da job falliti ( pilot job ) Luca Lista, INFN 10

11 CDF Usage of LCG resources CDF Sites accessed trough LcgCAF INFN-Padova Italy INFN-Catania Italy INFN-Bari Italy INFN-Legnaro Italy INFN-Roma1 Italy INFN-Roma2 Italy INFN-Pisa Italy FZK-LCG2 Germany IFAE Spain PIC Spain IN2P3-CC France Luca Lista, INFN UKI-LT2-UCL-HE UK 11 Liverpool UK

12 Uso di GRID ad LHC CDF può usare la GRID approfittando delle risorse quando non sono usate da LHC LHC DEVE usare la GRID Modello di calcolo disegnato come distribuito sin dall inizio La tecnologia GRID non può fallire! Luca Lista, INFN 12

13 The ATLAS Computing Model ~Pb/sec Event Builder 10 GB/sec Modello gerarchico a Tier Event Filter Some data for calibration and ~159kSI2k monitoring to institutes 450 Mb/sec Calibrations flow back Calibration Tier 0 T0 ~5MSI2k First processing ~ 300MB/s/T1 /expt Tier 1 US Regional Centre Physics data cache Institute 1Institute 2 UK Regional Centre (RAL) 622Mb/s Spanish Regional Centre (PIC) Italian Regional Centre (CNAF) Reprocessing Group analysis Tier 2 Analysis Institute 3Institute 4 Workstations Tier2 Centre Tier2 Centre Tier2 Centre Tier2 Centre ~200kSI2k ~200kSI2k ~200kSI2k ~200kSI2k Simulation MB/s Desktop 622Mb/s Average Tier 2 has ~25 physicists working on one or more channels Roughly 3 Tier 2s should have the full AOD, TAG & relevant Physics Group summary data Tier 2 do bulk of simulation Luca Lista, INFN 13

14 CMS Computing model Il problema della gerarchia è stato superato nel modello di calcolo di LHC Luca Lista, INFN 14

15 Infrastruttura GRID oggi in Italia più di 40 centri di ricerca coinvolti le risorse sono raggiungibili attraverso servizi specifici per ciascuna VO la maggior parte di essi (~30) sono coinvolti anche a livello internazionale (EGEE/LCG) gli altri sono accessibili attraverso servizi di grid su scala nazionale Luca Lista, INFN 15

16 Uso di GRID da parte di LHC Production + Analysis jobs over last 3months Luca Lista, INFN 16

17 Trasferimento dati 2006/2007 CMS CSA06: ~1 PB in 1 months to numerous sites CMS LoadTest 2007: ~2.5 PB in 1.5 months to numerous sites Luca Lista, INFN 17

18 La vita di un Job su GRID Chi si avvicina per la prima volta all analisi in LHC può aver bisogno di un iniziazione per quanto esistano layer software intermedi Luca Lista, INFN 18

19 Modelli di Analisi

20 Punti chiave di un modello di analisi Modello di calcolo centralizzato o distribuito ib it Formatoed accessibilità dai dati Possibilità di aggiungere nuovi contenuti ai dati dell evento ( User Data ) Accessibilità interattiva (via ROOT) Frameworks di analisi vs analisi ROOTbased privata portabilità e condivisione del codice di analisi e uso di tools comuni Luca Lista, INFN 20

21 Formati dati: Data Tiers Luca Lista, INFN 21

22 L esperienza di BaBar E stata la prima esperienza reale di un esperimento che funziona in factory mode Primo modello di calcolo (CM1): Difficoltà ad accedere ai dati Reco oltre agli AOD ( Objectivity a parte ) Uso sub-ottimale di risorse di CPU e disco impegnate in produzione di dati in formati specifiche per l analisi ( ntuple ) Scarsa connessione tra codici di analisi e ricostruzione difficoltà a trasportare codice di analisi come tool comune Computing Model II (CM2, 2003) Migliore integrazione i tra Reco e AOD (mini/micro) i/ i Skim di analisi prodotti in modo centralizzato e poi distribuiti Uso ottimizzato delle risorse Aggiunta agli AOD di User Data Usati limitatamente it t t Accesso interattivo ai dati in BaBar, ma con grosse potenzialità Luca Lista, INFN 22

23 Il modello di analisi di CMS CMS ha raccolto appieno l esperienza di BaBar e CDF Tutti i formati, dai RAW data agli AOD e anche i dati definiti dall'utente sono accessibili sia in batch (framework) che in interattivo (ROOT). L Event Data Model può essere usato come formato finale di analisi: niente ntuple! gsystem->load("libfwcorefwlite") AutoLibraryLoader::enable() TFile f("reco.root") Events.Draw("tracks.phi() tracks.outerphi(): tracks.pt()", Δϕ "tracks.pt()<10") p t Interfacce uniformi agli oggetti ricostruiti ovunque (reco/aod) : dovunque si definisce pt() (non getpt()) per accedervi L uniformità permette di scrivere algoritmi generici (selettori, filtri ) validi per oggetti diversi via templates in modo molto semplice. Un modello a Candidati Particella rende omogenei una serie di strumenti di alto livello (analisi combinatoriale, constrained fit, etc.) Luca Lista, INFN 23

24 Il modello di analisi di Atlas ESD egamma Jet CMuon TauObj Cluster TTrack ME T Cells Hits AOD Building Copy select info Slim: make lighter objects. Thin (eg remove some truth particles). AOD Electron Photon PJet TauJet Cluster TrackP Muon ME TTruthP Truth Histograms Athena 2 Stage User Analysis ROOT 2. Out-of-Framework Analysis Further Analysis Make plots ROOT Athena/EV 1. Framework Analysis Recalibrate Select Obj/Remove overlap Complicated Tasks Calculate DPD DPD (Ntuple) El_p_T[] Ph_p_T[] Mu_p_T[] El_eta[] Ph_eta[] Mu_eta[] MissingEt Top_mass[] M_eff Event Data + User Data Athena/EV Luca Lista, INFN 24

25 Prossime evoluzioni in Atlas Nel modello di analisi attuale AOD non sono leggibili da ROOT ATLAS ha scelto un modello per sostenere la schema evolution basato sulla separazione Transient & Persistent difficile da esportare in ROOT D0 ha già evidenziato limiti di questo approccio per l analisi Possibilità di leggere gli AOD da ROOT: accesso alle classi transienti a partire da quelle persistenti. I vantaggi sono evidenti: No ntuple centralizzate: t l AOD è già ROOT readable (CM è al sicuro). L utente può usare direttamente ROOT senza usare il framework Oppure usare il framework e avere molti benefici: Costruire DPD più semplici e usare un set di tool comuni Modello di analisi elegante dove input/output sono unificati simile a CMS e BaBar mantenendo la schema evolution: ESD Athena AOD AOD Athena DPD AOD or DPD ROOT Plots DPD Athena DPD Luca Lista, INFN 25

26 Conclusioni La complessità degli esperimenti LHC si riscontra anche in trigger, computing e software Il modello di calcolo di LHC dipende criticamente dal funzionamento di GRID Ed in Italia è fondamentale il ruolo del Tier1 al CNAF CDF ci ha mostrato che si può usare GRID (e il CNAF) efficacemente per fare analisi Il software è in continua evoluzione, con rapide ri- ingegnerizzazioni e sostituzioni di parti fondamentali CMS : Framework, Event Data Model, Data Management ATLAS: Importanti evoluzioni nel modello AOD L integrazione di tutti i componenti è un aspetto fondamentale per scoprire rapidamente problemi I Data/Service Challenge sono test importanti dell intera catena Luca Lista, INFN 26

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