PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE CORSO DI FORMAZIONE "Il regolamento sanitario internazionale (RSI) e le ricadute operative sulle Regioni e sulle ASL"
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- Federigo Valsecchi
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1 PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE CORSO DI FORMAZIONE "Il regolamento sanitario internazionale (RSI) e le ricadute operative sulle Regioni e sulle ASL" Firenze, marzo 2015 Quadro di Riferimento e inquadramento dell iniziativa La globalizzazione è un fenomeno che pervade tutti gli aspetti della vita degli esseri umani compresa quindi la loro salute. Il concetto di salute globale è complesso ed eterogeneo avendo implicazioni dirette e, talvolta, immediate sulla vita degli esseri umani e delle loro comunità. I rischi per la salute sono in una fase di transizione che li porterà ad interessare zone sempre più ampie del mondo: alcune malattie, ormai debellate, si stanno sviluppando nuovamente in Europa mentre altre stanno comparendo ex novo in altri continenti provocando gravi danni alla salute delle popolazioni, non rispettando, alla luce dell utilizzo dei mezzi aerei, le tradizionali tempistiche di diffusione delle epidemie nelle comunità. L Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha messo a punto il nuovo Regolamento Sanitario Internazionale (R.S.I.), che è stato approvato nel 2005 e che è vincolante per gli stati membri dell Organizzazione Mondiale della Sanità, proprio con lo scopo di affrontare tali emergenze sanitarie di natura infettiva su scala mondiale. La ratio dell R.S.I. è fornire uno strumento comune agli Stati membri per gestire e controllare le emergenze sanitarie in maniera uniforme e coordinata: di conseguenza, le diverse normative nazionali hanno avviato un processo di armonizzazione dei propri sistemi sanitari per ciò che riguarda i rischi globali per la salute. In quest ottica, risulta chiaro quanto ogni emergenza sanitaria, anche la più lontana geograficamente, alla luce dell enorme aumento della mobilità delle persone, possa potenzialmente influenzare lo stato di salute di una qualsiasi altra comunità: l R.S.I., per far fronte ai casi critici, prevede il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, da quello nazionale a quello locale. I punti d ingresso sanitari internazionali come aeroporti, porti e attraversamenti terrestri delle frontiere sono potenzialmente i luoghi sensibili ai rischi di un emergenza sanitaria. I sistemi sanitari devono essere messi in gradi di saper rispondere a tali emergenze, iniziando dal loro modello organizzativo che deve saper reagire con immediatezza a tali situazioni pericolose per la salute pubblica. Per tali motivi, è sembrato opportuno proporre un apposito corso di formazione per le Regioni Italiane e per le loro Aziende Sanitarie Locali, sui risvolti organizzativi e gestionali di situazioni sanitarie internazionali problematiche, anche alla luce delle recenti nuove epidemie di febbre emorragica che, nel corso del 2014, hanno già colpito 5 Stati dell Africa Occidentale. Il corso è suddiviso in moduli strutturati per singoli temi con focus su argomenti particolari: accanto all aspetto teorico, sarà trattato il c.d. risk management inerente allo studio del caso di pandemia Ebola Africa Occidentale alle relative procedure: si forniranno gli strumenti organizzativi e funzionali alla gestione ottimale delle emergenze con tutti gli attori istituzionali di riferimento del territorio di competenza. 1/5
2 Obiettivi formativi Aumentare le conoscenze epidemiologiche sui fenomeni legati alla globalizzazione della salute, alla mobilità dei viaggiatori internazionali e all espansione delle nuove epidemie. Presentare il nuovo Regolamento Sanitario Internazionale dell'organizzazione Mondiale della Sanità quale normativa sanitaria obbligatoria e coordinata a livello internazionale da parte di tutti gli Stati Membri dell'oms. Utilizzare uno studio di caso, come il recente fenomeno dell'epidemia di Ebola, per precisare le ricadute organizzative sulle singole ASL, in caso di segnalazione di potenziale e/o reale esposizione al contagio. Materiale didattico distribuito Dispensa elettronica con materiale informativo sui temi trattati durante l incontro di formazione: sintesi, abstract, bibliografia. 2/5
3 AGENDA 26 marzo 2015 MODULO I Il Regolamento Sanitario Internazionale (R.S.I.) Ore Introduzione del corso. M.J. Caldes (A.O.U. Meyer), F. Cicogna (Ministero della Salute) Ore La gestione uniforme e controllata delle emergenze sanitarie tra gli Stati Parte dell OMS. Nascita ed evoluzione del R.S.I. (F. Cicogna, L. Vellucci Ministero della Salute) Ore Struttura del testo normativo e allegati. (L. Vellucci Ministero della Salute) Ore Direttive Ministeriali, flussi di comunicazione e notifica al Ministero della Salute. (M.G. Pompa Ministero della Salute) Ore Coffee Break Ore La risposta di sanità pubblica nazionale alle emergenze: sorveglianza, controllo e reazione (R. Guerra Ministero della Salute). Ore Il ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive. (E. Balocchini Regione Toscana; F. Russo- Regione Veneto) Ore Lunch Break 3/5
4 MODULO II La risposta di sanità pubblica nelle aree di ingresso delle Singole Regioni Moderatori: M.J. Caldes (A.O.U. Meyer), F. Cicogna (Ministero della Salute) Ore Il punto d ingresso sanitario specifico: sorveglianza nei Porti e Aeroporti; il ruolo degli Ufiici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF) nel R.S.I. (G. Marchese - USMAF Venezia-Trieste) Ore R.S.I. e risposta di sanità pubblica a livello di Azienda Sanitaria locale ad un emergenza infettiva: l esperienza nel territorio dell Aeroporto di Villafranca di Verona. (L. Bertinato ULSS 20 Verona, G. Di Blasio - Aeroporto Militare Villafranca di Verona) Ore L organizzazione di un esercitazione in Aeroporto. (L. Bertinato ULSS 20 Verona, G. Di Blasio - Aeroporto Militare Villafranca di Verona). Ore Coffee Break Ore Agenti biologici e concetto di biocontenimento, l utilizzo dei dispositivi di protezione personale, il trasporto in isolamento, la decontaminazione personale, gestione delle crisi mediatiche : linee guida, attivazione e operatività. (Relatori da confermare) Ore Question Time 4/5
5 27 marzo 2015 MODULO III Un caso concreto: la pandemia di Virus Ebola (EVD) in Africa Occidentale del 2014/2015 Moderatore: M.J. Caldes (A.O.U. Meyer) Ore 9.00 Il Virus Ebola (EVD): nascita, evoluzione, geografia e sintesi clinica della pandemia in corso. (G. Ippolito - Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani) Ore 9.45 Tavola Rotonda: Il sistema di gestione delle situazioni critiche: procedure operative e protocolli ospedalieri per la gestione del caso sospetto dell esposto. Quale modello organizzativo stabile per la sorveglianza sanitaria di ASL, Regioni, Ministero della Salute. (A. Bartoloni Università degli Studi di Firenze, Z. Bisoffi Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Verona, F. Castelli Università degli Studi di Brescia, G. Di Blasio - Aeroporto Militare Villafranca di Verona) Ore Coffe Break Ore Risk-assessement aggiornato: le misure di contenimento, l utilizzo dei D.P.I. e le linee guida da seguire per la protezione degli operatori e dei pazienti nell esperienza di MSF e CUAMM. (G. Putoto - CUAMM Medici con l Africa, E. Mazzantini Medici senza Frontiere) Ore Dal controllo della peste nella Repubblica di Venezia al Regolamento Sanitario Internazionale: le lezioni apprese dalla storia. (L. Bertinato ULSS 20 Verona) Ore Test conclusivo 5/5
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