Tecniche di Comunicazione Multimediale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tecniche di Comunicazione Multimediale"

Transcript

1 Tecniche di Comunicazione Multimediale

2 Compressione Audio e Video Outline Compressione Audio PCM,DPCM,ADPCM,MPEG-4 Audio Coder,DOlby Audio Coders Compressione Video Principi di compressione H.261,H.263,MPEG

3 Compressione Audio Per poter comprendere le tecniche di compressione audio è necessario analizzare le tecniche di digitalizzazione dei segnali stessi. Tale processo è noto con il nome di: Pulse Code Modulation PCM

4 Pulse Code Modulation PCM Bandlimiting rimuove alte frequenze S&H campiona e mantieni valore Quntizer converte ogni campione in valore binario Codeword risultato della quantizzazione

5 Pulse Code Modulation PCM Compressor- Expander Non si usa una quantizzazione lineare, ma intervalli minori vengono utilizzati per ampiezze minori e maggiori per quelle elevate. Eseguito mediante quello che viene definito companding

6 Pulse Code Modulation PCM (3) Prima del campionamento eseguito dall ADC il segnale viene compresso dal compressore che esegue una compressione in ampiezza

7 Differential Pulse Code Modulation Deriva dallo standard PCM e utilizza le seguenti caratteristiche: L intervallo delle differenze in ampiezza tra due campioni successivi del segnale audio è minore dell ampiezza attuale del segnale Possiamo codificare la differenza in ampiezza tra un campione ed il successivo: minore range da quantizzare ->minore numero di bit da associare ad ogni campione

8 Differential Pulse Code Modulation- Cod Tipicamente per segnali vocali il guadagno che si ottiene risulta essere di un solo bit portando quindi la banda utilizzata da 64kbps a 56kbps.

9 Differential Pulse Code Modulation -Dec Errori di quantizzazione e di registrazione vengono propagati in modo adittivo sul segnale di uscita ->Gli errori si accumulano.

10 Predictive DPCM Predizione del segnale precedente mediante combinazione lineare dei segnali antecedenti

11 Predictive DPCM C1=0.5 C2=C3=0.25 R1->1 bit R2,R3->2 bit DPCM=PCM-(R1+R2+R3)

12 Adaptive Differential PCM Ulteriore risparmio di banda o maggior qualità del segnale può essere ottenuta variando il numero di bit utilizzati per codificare la differenza in base all ampiezza del segnale Adaptive Differential PCM Si basa sulla stessa idea del DPCM tranne che: Si usano 8 predictor Si variano i bit per codificare ogni variazione ITU-T G.721

13 Subband coding Adaptive Differential PCM Estensione della banda da 3.4KHz a 7KHz Utile per videoconferenza ITU-T G.722

14 Adaptive Differential PCM

15 Adaptive Predicting Coding APC Ulteriore banda può essere risparmiata variando i coefficienti di predizione in modo adattivo. Adaptive Predicting Coding L insieme dei coefficienti ottimale varia continuamente in quanto funzione delle caratteristiche dell audio digitalizzato Frequenze che compongono il segnale attualmente digitalizzato

16 Linear Predictive Coding La sorgente analizza la forma d onda per determinare le caratteristiche in essa contenute. Queste vengono codificate e spedite al destinatario che le usa, assieme ad un sintetizzatore, per rigenerare l audio originale. Come individuare le caratteristiche percettive?

17 Linear Predictive Coding Pitch: legato alla frequenza del segnale -> orecchio molto sensibile alle frequenze 2-5KHz Periodo: durata del segnale Potenza: quantità di energia nel segnale Inoltre l origine del segnale è importante: Segnali Voiced:generati attraverso le corde vocali (m,v,l) Segnali Unvoiced:generati con le corde vocali aperte (f,s)

18 Linear Predictive Coding

19 Linear Predictive Coding

20 Codifica Percettiva I codificatori percettivi sono stati sviluppati per comprimere fonti audio generiche. Essi utilizzano dei modelli che vengono definiti MODELLI PSICOACUSTICI utilizzano le limitazioni dell orecchio umano per fornire la compressione. Solo ciò che l orecchio umano percepisce viene codificato e trasmesso.

21 Sensività Orecchio Umano Maschera in Frequenza: un segnale forte riduce il livello di sensività dell orecchio relativamente ai segnali vicini in frequenza Maschera temporale: quando l orecchio ascolta un suono forte prima di poter percepire un suono debole intercorre un periodo di tempo finito.

22 Maschera in Frequenza La maggior ampiezza del segnale B causa una distorsione della sensibilità che impedisce di percepire A Variabile con la frequenza Frequenze maggiori -> maggiori ampiezze delle curve

23 Maschera Temporale Da quando è terminata la trasmissione del segnale a quando l orecchio può recuperare la sua sensibilità intercorre del tempo. Segnali che hanno ampiezza inferiore del decadimento non vengono percepiti.

24 Codifica Audio MPEG Il Motion Picture Expert Group (MPEG) venne istituito dall ISO per formulare un insieme di standard per le applicazioni multimediali che coinvolgono video ed audio. La parte di codifica audio di questi standard sono conosciuti come MPEG audio coder

25 Codifica Audio MPEG

26 Decodifica Audio MPEG ISO Recommendation : Layer 1 Cassetta audio HI-FI 192kbps Layer 2 Audio digitale vicino a qualità CD 192kbps Layer 3 (MP3) CD-Audio 64kbps

27 Bit Allocation Accuratezza di quantizzazione può variare quindi il numero di bit associati ad ogni sottobanda è diverso e quindi spedito assieme ai campioni. Modello psico-acustico solo nel codificatore Spreco di banda per inviare informazioni sul bit allocation Forward adaptive bit allocation

28 Dolby Audio Coders -1 Stesso numero di bit utilizzati per ogni sottobanda: Determinati dalla caratteristiche dell orecchio umano Non serve includere info nel frame Sviluppato per trasmettere programmi FM su canali satellitari e fornire audio ai programmi televisivi

29 Dolby Audio Coders 2 Allocazione dinamica dei bit per ogni sottobanda. Per ridurre gli overhead si introduce il modello psicoacustico anche nel decodificatore. Necessita di una copia dei campioni delle sottobande: I coefficienti delle frequenze codificate vengono aggiunti ai campioni. Backward adaptative bit allocation mode Utilizzato dai PC per produrre HI-FI quality audio Difficile cambiare modello psicoacustico

30 Dolby Audio Coders 3 Per ridurre gli errori di quantizzazione al modello psicoacustico di tipo backward è associato un modello psicoacustico di tipo forward che mediante l allocazione dinamica codifica le differenze tra PMb e PMf. Utilizzato nell audio MPEG per l utilizzo nell HDTV

31 Compressione Video

32 Principi di Compressione Video Primo approccio: sequenza di JPEG-> MJPEG Rapporto compressione 1:10/1:20 Ridondanza spaziale ->Ridondanza Temporale : tra frame consecutivi solo piccole porzioni sono coinvolte dal movimento Spedire informazioni di tali movimenti -> Risparmio di banda Motion Estimation Motion Compensation

33 Tipi di Frame I-Frames: Intracoded frames, YCbCr, JPEG-> bassa compresisone. Uso limitato P-Frames: predictive frames, motion estimation/compensation, propagazione errore B-Frames: bidirectional frames ->interpolation frames N=dimensione del group of pictures GOP M= prediction span

34 Tipi di Frame P frames possono essere utilizzati efficientemente solo se il movimento è minimo. Videotelefonia ->OK Movies->NO OK Oltre al P-Frame si utilizza il B-Frame il cui contenuto sono stimati utilizzando sia frame passati che futuri B-Frame coinvolgono I,P frame precedente, frame corrente, I,P frame successivi No propagazione errore

35 Decodifica Frames Per decodificare un I-frame non servono ulteriori informazioni. Per decodificare un P-frame serve l I-Frame precedente Per decodificare un B frame serve I/P frame precedente e quello successivo IBBPBBPBBI IPBBPBBIBB

36 Tipi di Frame Non rappresenta un nuovo tipo di frame ma la codifica di due P e B frame come se fossero un frame unico. D- Frame : Frame ad alto livello di compressione Ignorati da P e B frames Utili per streaming

37 Stima del Movimento- Struttura

38 Stima del Movimento - Procedura Area di ricerca non definita ma solo come il risultato della ricerca deve essere codificato.

39 Compensazione del Movimento Terminata la ricerca del macroblocco con il miglior match due parametri sono considerati: Motion Vector Differenza di posizione tra i due blocchi Prediction Error differenze tra il macroblocco del target frame e dei pixel appartenti al blocco che ha ritornato un match (Matrice delle differenze)

40 Compensazione del Movimento Determinare le differenze intercorse tra due frame consecutivi e codificarle

41 Procedura di codifica B-Frame

42 Schema di Codifica La codifica degli I-frame è la stessa della codifica JPEG La codifica dei P-Frames dipende dal modulo di stima del movimento che dipende dal contenuto del macroblocco corrente e di quello che ha dato il match: Sono uguali->solo l indirizzo è codificato Simili-> motion vector, matrice delle differenze No match ->codifica del blocco mediante JPEG

43 Schema di Codifica

44 Schema di Codifica

45 Formato Bitstream Per ogni macroblocco è necessario decidere il tipo di codifica da utilizzare. Ruolo svolto dal FORMATTER. Type: I,P,B Address: Indirizzo Macroblocco QV: soglia di quantizzazione utilizzata dalla DCT BP: quale macroblocco è presente Dimensione dell output dell encoder varia in base al tipo di video in input I 20:1 P 30:1 B50:1

46 H.261 Ideato dalla ITU-T per la e videoconferenza su ISDN Formati di digitalizzazione QCIF e CIF sono utilizzati per la videotelefonia e la videoconferenza rispettivamente. CIF: Y=352x288 Cb=Cr=176x144 QCIF: Y=176x144 Cb=Cr=88x72 Solo I e P frames

47 H.261 Macroblock format Frame format

48 Group of Objects

49 Schema di codifica H.261 Bit rate variabile Bit rate costante

50 H.263 Ideato dalla ITU-T per la e videoconferenza, videotelefonia, videosorveglianza su WI-FI e PSTN Formati di digitalizzazione QCIF e S-QCIF sono utilizzati per la videotelefonia e la videoconferenza rispettivamente. QCIF: Y=176x144 Cb=Cr=88x72 S-QCIF: Y=128x96 Cb=Cr=64x68 Si utilizzano I,P e B frame e P-B frames sono codificati come unica entità per ridurre overhead

51 Recupero dall errore PSTN,WI-FI->perdita di pacchetti Si può determinare il GOB contente MB contenenti errori, non è possibile individuare i singoli MB. Errori avvenuti in un GOB si propagano nei sucessivi Tre metodi vengono utilizzati: Error Tracking, independent segment decoding e reference picture selection

52 Error Tracking Comunicazione a due vie viene utilizzata per informare il codificatore di un avvenuto errore: Motion vector fuori range Codewords non valide Coefficienti DCT non validi Troppi coefficiente in un macroblocco

53 Independent Segment Decoding Cerca di prevenire la propagazione gli errori che intervengono all interno del GOB Codifica indipendente dei GOB Limitazione del metodo di motion estimation/compensation Solo il GOB corrotto rimane affetto dall errore

54 Independent Segment Decoding Il metodo viene utilizzato in concomitanza con il tracking error. Forti limitazioni dell efficienza del metodo di motion detection per quanto riguarda il movimento verticale dato che è limitato all interno del GOB

55 Reference Picture Selection Schema molto simile al tracking error Azioni vengono prese in conseguenza dei messaggi di acknolegment degli errori Si blocca la propagazione dell errore ai GOB successivi Due Modalità: NAK-Mode ACK-Mode

56 Vengono segnalati GOB errati NACK-MODE Il GOB errato viene ricodificato mediante l ultimo I-frame che sicuramente il decoder ha disponibile

57 ACK-MODE Tutti i frame ricevuti correttamente generano un Acknowledge verso il decoder. Solo i frame acknowledged vengono utilizzati per codificare

58 Codifica MPEG Il Motion Pictures Expert Group (MPEG) venne creato dall ISO per formulare un insieme di formati standard per le applicazioni multimediali che facessero uso di audio e video. Vennero definiti tre standard ognuno destinato ad un uso applicativo specifico. Mpeg-1 Mpeg-2 Mpeg-4

59 Codifica MPEG MPEG-1 : risoluzione video SIF (352x288). Utilizzato per la memorizzazione su CD-ROM di audio e video di qualità VHS. Bitrate <1.5MBps MPEG-2: quattro livelli di risoluzione Bassa -> SIF con Bitrate <4Mbps Principale -> 4:2:0 (720x576) audio di qualità CD, Bitrate <15Mbps Alta >4:2:0 (1440x1152) utilizzato per HDTV, Bitrate <60Mbps Alta ->4:2:0 (1920x1152) utilizzato per HDTV WS, Bitrate <80Mbps MPEG-4 :Inizialmente studiato per gli stessi utilizzi del h.263 (4.8-64kbps) MPEG-7: Sviluppato per descrivere la struttura e le caratteristiche di contenuto delle informazioni multimediali e quindi utilizzato a scopi di annotazione semantica

60 Video MPEG-1 Tecnica di compressione video simile a H.261 Suddivisione in macroblocchi 16x16 -> la risoluzione orizzontale portata da 360 a 352 pixel (16x22=352) Dato il sottocampionamento delle componenti cromatiche le risoluzioni spaziali sono: NTSC Y= 352x240 Cb=Cr=176x120 PAL Y=352x288 Cb=Cr=176x144

61 Video MPEG-1 Si possono utilizzare schemi che considerano le seguenti combinazioni: I-Frame I- e P-Frame I-,P- e B-Frame I D-Frame non sono supportati->i-frame vengono utilizzati per effettuare la ricerca all interno del flusso. Il tempo di latenza->massima separazione I-frame (Group of Pictures)

62 Video MPEG-1 L algoritmo di compressione è basato su H.261: Macroblocchi 16x16 Y Macroblocchi 8x8 CbCr Time-Stamps: consentono al decodificatore di sincronizzare il flusso in caso di perdita od errori nei macroblocchi. Slice Numero di macroblocchi tra due time-stamps (tipicamente una linea) Area di ricerca: dato l uso dei B-Frames tale area viene allargata. Rapporto di Compressione: I-Frame 10:1 P-Frame 20:1 B-Frame 50:1

63 Video MPEG-1 Struttura gerarchica del bitstream

64 Formato bitstream: Video MPEG-1 Slice-> simile al GOB del H.261

65 Video MPEG-2 Ai quattro livelli supportati si aggiungono cinque profili associabili ad ogni livello: Semplice Principale Risoluzione Spaziale Accuratezza di quantizzazione Alta Data la compatibilità con MPEG-1 è sufficiente trattare il Main Profile at Main Level

66 Sviluppato per il broadcast della televisione digitale. Schema di codifica simile a MPEG-1 con la differenza dell utilizzo di una scansione interlacciata piuttosto che progressiva

67 Filed Mode

68 Frame Mode

69 MPEG-4 Lo standard incorpora caratteristiche che consentono molto più che semplicemente accedere alla sequenza video (start, stop, pausa, ecc ). Consentono di accedere e manipolare individualmente gli elementi componenti ogni singola scena. Cartone animato può essere manipolato dall utente. Utilizzabile in canali a basso bitrate (concorrente h.263)

70 MPEG-4 La principale differenza tra MPEG-4 e gli standard presentati precedentemente è che: MPEG-4 ha funzionalità basate su contenuto Prima della compressione ogni scena viene definita nella forma: Background (sfondo) Foreground (insieme di Audio-Visual Objects AVOs)

71 MPEG-4 AVOs Ogni AVO è definito mediante uno o più oggetti video e/o oggetti audio. Video Object Video Object Audio Object

72 MPEG-4 Ogni oggetto possiede un descrittore che ne consente la sua manipolazione La composizione delle scena mediante AVO viene descritta mediante un descrittore di scena

73 MPEG-4-Architettura

74 MPEG-4 VOP Encoder

75 MPEG-4 4 Decoder

76 MPEG-4 recupero da errori MPEG-4 possiede delle tecniche per il recupero da errori di trasmissione: Pacchetti di lunghezza fissa invece dei GOBs Schema di codifica a lunghezza variabile (VLC)

77 MPEG-4 Codifica

78 MPEG-4 4 RVLC

Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche

Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche Audio DPCM APCM e ADPCM LPC CELP MPEG-1 MPEG-2 Dolby Video MJPEG Frame I,P,B Stima moto e compensazione H.261 H.263 MPEG Prestazioni Codificatori avanzati H.264

Dettagli

L obiettivo dell introduzione di MPEG2 è stato quello di ottenere video in qualità broadcast a 4-9 Mbps

L obiettivo dell introduzione di MPEG2 è stato quello di ottenere video in qualità broadcast a 4-9 Mbps MPEG 2 Ing. Marco Bertini - Università degli Studi di Firenze Via S. Marta 3-50139 - Firenze - Italy Tel.: +39-055-4796540 Fax: +39-055-4796363 E-mail: bertini@dsi.unifi.it Web: http://viplab.dsi.unifi.it/~bertini

Dettagli

L obiettivo dell introduzione di MPEG2 è stato quello di ottenere video in qualità broadcast a 4-9 Mbps

L obiettivo dell introduzione di MPEG2 è stato quello di ottenere video in qualità broadcast a 4-9 Mbps MPEG 2 Ing. Marco Bertini - Università degli Studi di Firenze Via S. Marta 3-50139 - Firenze - Italy Tel.: +39-055-4796540 Fax: +39-055-4796363 E-mail: bertini@dsi.unifi.it Web: http://viplab.dsi.unifi.it/~bertini

Dettagli

L informazione numerica

L informazione numerica L informazione numerica Sorgenti di informazione Abbiamo esaminato delle sorgenti di informazione analogiche (audio, video). Abbiamo visto come trasmetterle a distanza per mezzo di sistemi analogici. Come

Dettagli

La codifica video. Il codificatore ibrido. Principi di base Compressione spaziale Tecniche di predizione temporale Stima e compensazione del movimento

La codifica video. Il codificatore ibrido. Principi di base Compressione spaziale Tecniche di predizione temporale Stima e compensazione del movimento La codifica video Marco Cagnazzo Elaborazione dei Segnali Multimediali Sommario Il segnale video La codifica video Principi di base Compressione spaziale Tecniche di predizione temporale Stima e compensazione

Dettagli

INTRODUZIONE ALL AUDIO DIGITALE. 29/10/2008 Imparare a registrare Antonio Arzedi

INTRODUZIONE ALL AUDIO DIGITALE. 29/10/2008 Imparare a registrare Antonio Arzedi INTRODUZIONE ALL AUDIO DIGITALE Analogico Digitale 1 INTRODUZIONE ALL AUDIO DIGITALE Tipi di informazione che devono essere digitalizzate: Testo Immagini Suono 2 INTRODUZIONE ALL AUDIO DIGITALE Sistema

Dettagli

Tutti i dispositivi di un elaboratore sono realizzati con tecnologia digitale

Tutti i dispositivi di un elaboratore sono realizzati con tecnologia digitale Calcolatore e Informazione Tutti i dispositivi di un elaboratore sono realizzati con tecnologia digitale Corrente + Corrente Magnetismo + Magnetismo Luce presente (+) Luce assente (-) Dati ed operazioni

Dettagli

Compressione Parte 1. Prof. Filippo Milotta Informatica Musicale

Compressione Parte 1. Prof. Filippo Milotta Informatica Musicale Compressione Parte 1 Prof. Filippo Milotta milotta@dmi.unict.it Perché comprimere? 1. Riduzione dello spazio di memoria occupato 2. Riduzione dei tempi (e costi) di trasmissione 2 Compressione Come comprimere

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE Corso di Elaborazione Elettronica di Immagini CODIFICA ED ELABORAZIONE DI SEQUENZE VIDEO Sommario Formati video Codifica di sequenze video 1 Formati video 2 3 Cenni su

Dettagli

H.264/SVC (Scalable video coding)

H.264/SVC (Scalable video coding) Gli standard di codifica video Marco Cagnazzo Elaborazione dei Segnali Multimediali 28 maggio 2010 Sommario MPEG-1 Tipi di frame ME/MC a precisione frazionaria MPEG-2 e scalabilità MPEG-4 e codifica a

Dettagli

Introduzione alle reti wireless Reti Avanzate, a.a. 2012/2013

Introduzione alle reti wireless Reti Avanzate, a.a. 2012/2013 Introduzione alle reti wireless Reti Avanzate, a.a. 2012/2013 Un. of Rome La Sapienza Chiara Petrioli Department of Computer Science University of Rome Sapienza Italy 2 Codifica della voce Codifica della

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione. Codifiche Multimediali Video - Standard MPEG

Sistemi di Telecomunicazione. Codifiche Multimediali Video - Standard MPEG Sistemi di Telecomunicazione Anno Accademico 2007/2008 Codifiche Multimediali Video - Standard MPEG ing. Francesco Benedetto (fbenedet@uniroma3.it) Digital Signal Processing, Multimedia, and Optical Communication

Dettagli

Video nel multimedia. Il medium più difficile. Può essere il punto debole. non bisogna provarci tempi e costi

Video nel multimedia. Il medium più difficile. Può essere il punto debole. non bisogna provarci tempi e costi Il video 1 2 Video nel multimedia Il medium più difficile non bisogna provarci tempi e costi Può essere il punto debole risorsa difficile da gestire per la macchina risorsa facilmente valutabile (qualitativamente)

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Immagini in movimento 2 Immagini in movimento Memorizzazione mediante sequenze di fotogrammi.

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI. Compressive Video

RETI INTERNET MULTIMEDIALI. Compressive Video RETI INTERNET MULTIMEDIALI Compressive Video Introduzione I formati di compressione per contenuti audio e video intruducono nuovi elementi per aumentare il rapporto di codifica Codifica nello spazio e

Dettagli

Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche

Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche Audio DPCM APCM e ADPCM LPC CELP MPEG-1 MPEG-2 Dolby Video MJPEG Frame I,P,B Stima moto e compensazione H.261 H.263 MPEG Prestazioni Codificatori avanzati H.264

Dettagli

La compressione audio. Come risparmiare spazio e tempo lavorando sulla forma d onda

La compressione audio. Come risparmiare spazio e tempo lavorando sulla forma d onda La compressione audio Come risparmiare spazio e tempo lavorando sulla forma d onda La compressione audio L arte di minimizzare le risorse per i dati audio ridurre la memoria occupata ridurre i costi di

Dettagli

Teoria dell Informazione e

Teoria dell Informazione e Capitolo 17 Teoria dell Informazione e Codifica 17.1 Codifica di sorgente 17.1.1 Codifica audio 17.1.2 Codifica video In accordo al metodo di realizzazione dei segnali video analogici, in cui i singoli

Dettagli

Compressione Parte 2. Prof. Filippo Milotta Informatica Musicale

Compressione Parte 2. Prof. Filippo Milotta Informatica Musicale Compressione Parte 2 Prof. Filippo Milotta milotta@dmi.unict.it Fattori di compressione per codifiche basate su PCM Dipendono dalla implementazione della PCM: IMA ADPCM: 4/1 (75%) Con specifica G.721:

Dettagli

Formati multimediali e metadati: Audio

Formati multimediali e metadati: Audio Formati multimediali e metadati: Audio Marco Tagliasacchi Formati multimediali e metadati: audio Sommario 2 Audio digitale Compressione di dati audio Formati audio Audio digitale Onde acustiche 3 Il suono

Dettagli

Carlo Alberto Bentivoglio Aldo Caldarelli Tecnologie multimediali Audio e video. eum x tecnologie dell educazione

Carlo Alberto Bentivoglio Aldo Caldarelli Tecnologie multimediali Audio e video. eum x tecnologie dell educazione Carlo Alberto Bentivoglio Aldo Caldarelli Tecnologie multimediali Audio e video eum x tecnologie dell educazione eum x tecnologie dell'educazione Tecniche e tecnologie multimediali Carlo Alberto Bentivoglio

Dettagli

Codifica Video. Corso di Telecomunicazioni. Anno Accademico 2008/2009. F. Benedetto Corso di Telecomunicazioni

Codifica Video. Corso di Telecomunicazioni. Anno Accademico 2008/2009. F. Benedetto Corso di Telecomunicazioni Codifica Video Corso di Telecomunicazioni Anno Accademico 2008/2009 Contenuti Caratteristiche del segnale video Codifica video (MPEG-2) Codifica video (MPEG-4) Perché comprimere Si consideri un segnale

Dettagli

I SUONI. I suoni Il campionamento File Wave e Midi

I SUONI. I suoni Il campionamento File Wave e Midi I SUONI I suoni Il campionamento File Wave e Midi IL SUONO I suoni consistono in vibrazioni che formano un onda, la cui ampiezza misura l altezza dell onda e il periodo è la distanza tra due onde. AMPIEZZA

Dettagli

Video Parte 4b. Codifiche e Compressione MPEG1, MPEG2, MPEG4 H.264. Multimedia

Video Parte 4b. Codifiche e Compressione MPEG1, MPEG2, MPEG4 H.264. Multimedia Video Parte 4b Codifiche e Compressione MPEG1, MPEG2, MPEG4 H.264 Formati di Compressione Associazioni Timeline: L'immagine sovrastante mostra l'evoluzione nel tempo dei vari formati di compressione video

Dettagli

La compressione audio

La compressione audio Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Elaborazione di Immagini e Suoni / Riconoscimento e Visioni Artificiali 12 c.f.u. Anno Accademico 2009/2010 Docente: ing. Salvatore

Dettagli

Capitolo 4 Strato Fisico- Modellazione delle Sorgenti d Informazione e Codificazione di Sorgente

Capitolo 4 Strato Fisico- Modellazione delle Sorgenti d Informazione e Codificazione di Sorgente Capitolo 4 Strato Fisico- Modellazione delle Sorgenti d Informazione e Codificazione di Sorgente 1 Sorgenti d Informazione- Generalità Per valutare le prestazioni di un Sistema di TLC, è necessario descrivere

Dettagli

Percezione del Suono

Percezione del Suono Tecniche di Codifica del Segnale Audio Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ CODIFICA DEL SEGNALE VOCALE - 1 Percezione del Suono Banda: 20 Hz 20 KHz Dinamica: ~96 db

Dettagli

4.3: La Codifica dei Suoni e dei Video

4.3: La Codifica dei Suoni e dei Video Rappresentazione dei Dati Multimediali Prof. Alberto Postiglione Università degli Studi di Salerno Dipartimento di Scienze Aziendali - Management & Innovation Systems 4.3: La Codifica dei Suoni e dei Video

Dettagli

Tecniche di Comunicazione Multimediale. Lezione 2

Tecniche di Comunicazione Multimediale. Lezione 2 Tecniche di Comunicazione Multimediale Lezione 2 Rappresentazione dell informazione Tutti i tipi di informazione multimediale sono elaborati e memorizzati dall elaboratore. Relativamente al testo tutti

Dettagli

La compressione audio. Come risparmiare spazio e tempo lavorando sulla forma d onda

La compressione audio. Come risparmiare spazio e tempo lavorando sulla forma d onda La compressione audio Come risparmiare spazio e tempo lavorando sulla forma d onda 1 La compressione audio L arte di minimizzare le risorse per i dati audio ridurre la memoria occupata ridurre i costi

Dettagli

Codifica Segnali Video. CdL Ing. Telecomunicazioni (Informatica) Specialistica

Codifica Segnali Video. CdL Ing. Telecomunicazioni (Informatica) Specialistica Codifica Segnali Video CdL Ing. Telecomunicazioni (Informatica) Specialistica 1 Compressione Video: cenni storici 1989: Primo standard per la codifica delle immagini JPEG (Joint Picture Experts Group)

Dettagli

La compressione video. Analis i in multiris oluzione Wavelet La compres s ione di immag ini C ompres s ione JPEG S tandard MPEG

La compressione video. Analis i in multiris oluzione Wavelet La compres s ione di immag ini C ompres s ione JPEG S tandard MPEG La compressione video Analis i in multiris oluzione Wavelet La compres s ione di immag ini C ompres s ione JPEG S tandard MPEG Trasformata di Fourier Analisi in frequenza delle immagini 2 Trasformata di

Dettagli

Codifica/Compressione multimediale

Codifica/Compressione multimediale Corso di architetture multimediali Università di Milano Corso di laurea specialistica in Informatica per la Comunicazione A.A. 2012-2013 Codifica/Compressione multimediale Perché codificare? Codifica ->

Dettagli

Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA

Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018 Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Rappresentazione digitale dell audio IL CAMPIONAMENTO E LA QUANTIZZAZIONE I dati multimediali vengono digitalizzati attraverso due

Dettagli

Tecnologie Multimediali a.a. 2018/2019. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA

Tecnologie Multimediali a.a. 2018/2019. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Tecnologie Multimediali a.a. 2018/2019 Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Rappresentazione digitale dell audio IL CAMPIONAMENTO E LA QUANTIZZAZIONE I dati multimediali vengono digitalizzati attraverso due

Dettagli

FORMATI GRAFICI BITMAP

FORMATI GRAFICI BITMAP MULTIMEDIALITA Integrazione di diverse forme di comunicazione impiegate nelle presentazioni per corsi, per convegni, per addestramento professionale o nei giochi, nelle simulazioni o sul Web. Sono coinvolti

Dettagli

Conversione Analogico/Digitale

Conversione Analogico/Digitale Conversione Analogico/Digitale 1 Fondamenti di Segnali e Trasmissione Conversione analogico/digitale (A/D) Per rappresentare numericamente un segnale continuo nel tempo e nelle ampiezze è necessario: Campionare

Dettagli

La codifica dei suoni

La codifica dei suoni La codifica dei suoni Le fasi fondamentali per la digitalizzazione: campionamento quantizzazione di un campione codifica La codifica dei suoni Si effettuano dei campionamenti sull'onda sonora (cioè si

Dettagli

La codifica dei suoni

La codifica dei suoni La codifica dei suoni Ogni campione è una misura del valore di tensione elettrica in uscita da un microfono Supponiamo che vari tra un valore minimo ed un massimo, ad esempio, - 5Volt/+5Volt La gamma delle

Dettagli

Digitalizzazione Parte 2

Digitalizzazione Parte 2 Digitalizzazione Parte 2 Prof. Filippo Milotta milotta@dmi.unict.it Quantizzazione - Definizione La trasformazione di un segnale a valori continui in un segnale a valori discreti, prende il nome di quantizzazione.

Dettagli

Comunicazioni Elettriche II

Comunicazioni Elettriche II Comunicazioni Elettriche II Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica Università di Roma La Sapienza A.A. 2017-2018 Segnali vocali e segnali telefonici parte 2 Rappresentazioni parametriche Basate su

Dettagli

1 Esercizio - caso particolare di ottimalità

1 Esercizio - caso particolare di ottimalità Corso: Gestione ed elaborazione grandi moli di dati Lezione del: 5 giugno 2006 Argomento: Compressione aritmetica e Tecniche di compressione basate su dizionario Scribes: Andrea Baldan, Michele Ruvoletto

Dettagli

Reti di Calcolatori a.a

Reti di Calcolatori a.a Corso di laurea in Informatica Reti di Calcolatori a.a. 2007-2008 Prof. Roberto De Prisco Capitolo 4 Trasmissione dei dati Trasmissione dei dati 2 Mezzo trasmissivo Trasporto un segnale I dati vanno convertiti

Dettagli

La codifica video. Per comprendere il procedimento di rappresentazione digitale di un filmato prendiamo come modello una pellicola cinematografica:

La codifica video. Per comprendere il procedimento di rappresentazione digitale di un filmato prendiamo come modello una pellicola cinematografica: La codifica video Per comprendere il procedimento di rappresentazione digitale di un filmato prendiamo come modello una pellicola cinematografica: una sequenza di immagini statiche (fotogrammi) una o più

Dettagli

Capitolo 1. Video digitale. 1.1 Vantaggi del digitale.

Capitolo 1. Video digitale. 1.1 Vantaggi del digitale. Introduzione. Da diversi anni i sistemi per la trasmissione di immagini in movimento hanno assunto una notevole importanza. L ampia banda necessaria per tali trasmissioni ha però frenato lo sviluppo di

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it I formati audio 2 Digitalizzazione audio Un suono digitalizzato con qualità CD-DA viene campionato

Dettagli

Tecnologie Multimediali a.a. 2016/2017. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA

Tecnologie Multimediali a.a. 2016/2017. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Tecnologie Multimediali a.a. 2016/2017 Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Il suono IL SUONO Il suono è quello stimolo prodotto sul nostro orecchio dalla vibrazione di un corpo in oscillazione che si propaga

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI

RETI INTERNET MULTIMEDIALI RETI INTERNET MULTIMEDIALI Compressive Video: MPEG Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris e dal Prof. Vittorio Trecordi Introduzione Il gruppo di

Dettagli

Introduzione. Roma, marzo L'MPEG-4 supporta le seguenti funzionalità:

Introduzione. Roma, marzo L'MPEG-4 supporta le seguenti funzionalità: Appunti sulla codifica MPEG-4 Appunti dalle lezioni dei corsi di Comunicazioni Elettriche e di Elaborazione Numerica dei Segnali, tenute presso l Università di Roma TRE nell a.a. 1999-2000 dai Proff. A.Neri

Dettagli

Sistemi Informativi Multimediali La codifica dell informazione multimediale

Sistemi Informativi Multimediali La codifica dell informazione multimediale Obiettivi della codifica di informazioni multimediali Sistemi Informativi Multimediali La codifica dell informazione multimediale Augusto Celentano Università Ca Foscari Venezia Ridurre la dimensione di

Dettagli

Informazione multimediale

Informazione multimediale Informazione multimediale Lettere e numeri non costituiscono le uniche informazioni utilizzate dagli elaboratori ma ci sono sempre piu applicazioni che utilizzano ed elaborano anche altri tipi di informazione:

Dettagli

Rappresentazione di immagini a colori. Rappresentazione dei colori. Rappresentazione dei colori LA RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE - II

Rappresentazione di immagini a colori. Rappresentazione dei colori. Rappresentazione dei colori LA RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE - II Rappresentazione di immagini a colori LA RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE - II Per rappresentare immagini utilizzando i colori, a ogni elemento della griglia si dovranno dedicare più bit. Se dedichiamo

Dettagli

Analogico vs digitale

Analogico vs digitale Analogico vs digitale Informazione classificatoria e più che classificatoria Informazione classificatoria: è questo, ma avrebbe potuto essere quest altro altro. Informazione più che classificatoria: riconoscere

Dettagli

Tecniche di Codifica di Segnali Video. Gruppo Reti TLC Indice

Tecniche di Codifica di Segnali Video. Gruppo Reti TLC  Indice Tecniche di Codifica di Segnali Video Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ CODIFICA DI SEGNALI VIDEO - 1 Indice 1. Percezione visiva 2. TV analogica e digitale 3. Codifica

Dettagli

Indice. Percezione Visiva. Tecniche di Codifica di Segnali Video. Gruppo Reti TLC

Indice. Percezione Visiva. Tecniche di Codifica di Segnali Video. Gruppo Reti TLC CODIFICA DI SEGNALI VIDEO- 1 Tecniche di Codifica di Segnali Video Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ 1. Percezione visiva Indice 2. TV analogica e digitale 3. Codifica

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI

RETI INTERNET MULTIMEDIALI RETI INTERNET MULTIMEDIALI Compressive Video Motion JPEG, Digital Video, H.261, H.263 Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris e dal Prof. Vittorio

Dettagli

Multimediale Digitale

Multimediale Digitale Multimediale Digitale Una introduzione V1.2: Settembre 2003, commenti e suggerimenti a Bruno.cipolla@istruzione.it Copyright BC 2003 1 Multimediale Digitale Una introduzione Copyright BC 2003 2 Video al

Dettagli

Numeri interi. Laboratorio di Calcolo Paola Gallo

Numeri interi. Laboratorio di Calcolo Paola Gallo Numeri interi Alfabeto binario anche il segno può essere rappresentato da 0 o 1 è indispensabile indicare il numero k di bit utilizzati Modulo Modulo e segno 1 bit di segno (0 positivo, 1 negativo) k 1

Dettagli

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Classificazione delle applicazioni multimediali su rete 1 Sommario Architettura di riferimento Classificazione per funzionalità Classificazione per tipi di dati trasportati Classificazione per tipi di

Dettagli

Richiami sulla rappresentazione digitale dell'informazione multimediale: compressione di voce, audio e video

Richiami sulla rappresentazione digitale dell'informazione multimediale: compressione di voce, audio e video Università di Verona Dipartimento di Informatica Richiami sulla rappresentazione digitale dell'informazione multimediale: compressione di voce, audio e video Davide Quaglia 1 Natura dei dati multimediali

Dettagli

Nozioni basilari sull audio digitale (2)

Nozioni basilari sull audio digitale (2) La codifica del segnale audio Il nome generico per il sistema di registrazione digitale, è Pulse Code Modulation (PCM) I suoni codificati attraverso questo sistema PCM vengono definiti Wave (onda), e assumono

Dettagli

Un medium complesso. Il video. L illusione del movimento. Frame richiesti per durata. Il video è il medium più difficile

Un medium complesso. Il video. L illusione del movimento. Frame richiesti per durata. Il video è il medium più difficile 1 2 Un medium complesso Il video Il video è il medium più difficile non bisogna provarci si perde molto tempo (hardware e software) Può essere il punto debole di un prodotto risorsa difficile da gestire

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Univ. degli studi Federico II di Napoli ing. Antonio Fratini Analogico vs Digitale Un esempio segnale + rumore segnale analogico Amplificatore segnale digitale

Dettagli

Il suono digitale. Concetti di base

Il suono digitale. Concetti di base Il suono digitale 1 Concetti di base Il processo di digitalizzazione del suono si chiama encoding Problematiche simili a quelle della digitalizzazione di immagini Frequenza di campionamento: il numero

Dettagli

Rappresentazione binaria

Rappresentazione binaria Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2007/08 Rappresentazione binaria Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI

RETI INTERNET MULTIMEDIALI RETI INTERNET MULTIMEDIALI Codifica e Compressione del Video: Introduzione, H.261 e H.263 Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris Introduzione I formati

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE Corso di Elaborazione Elettronica di Immagini CODIFICA DI IMMAGINI SENZA PERDITA Sommario 1 2 (Lossless JPEG, PNG, ecc.) 3 4 Motivazione Gli algoritmi per la codifica

Dettagli

Compressione dei dati multimediali

Compressione dei dati multimediali Universita' di Verona Dipartimento di Informatica Compressione dei dati multimediali Davide Quaglia a.a. 2009/2010 1 Natura dei dati multimediali 2 Generazione dei suoni I suoni sono generati da onde di

Dettagli

Codifica CCITT Fax. Introduzione Codifica monodimensionale Codifica bidimensionale. Codifica CCITT Fax. Codifica JBIG2

Codifica CCITT Fax. Introduzione Codifica monodimensionale Codifica bidimensionale. Codifica CCITT Fax. Codifica JBIG2 Codifica CCITT Fax Metodo per la codifica senza perdita di immagini bitonali, standardizzato nel 1988 dal CCITT (ora ITU-T) Sviluppato per la trasmissione di fax, ma utilizzato anche per l archiviazione

Dettagli

INDICE Esempi di segnali determinati: periodici e di energia Esempio di segnale aleatorio...4

INDICE Esempi di segnali determinati: periodici e di energia Esempio di segnale aleatorio...4 INDICE 1 Introduzione: definizione e classificazione dei segnali... 1 1.1 Introduzione all elaborazione numerica dei segnali... 1 1.2 Classificazione dei segnali... 2 1.2.1 Esempi di segnali determinati:

Dettagli

L informazione e la sua codifica. Prof. Maurizio Naldi A.A. 2015/16

L informazione e la sua codifica. Prof. Maurizio Naldi A.A. 2015/16 L informazione e la sua codifica Prof. Maurizio Naldi A.A. 2015/16 Informazione e dati L'informazione permette in una situazione in cui si hanno almeno due occorrenze possibili di superare un'incertezza

Dettagli

Rappresentazione digitale del suono

Rappresentazione digitale del suono Rappresentazione digitale del suono Perché rappresentazione del suono Trasmettere a distanza nel tempo e nello spazio un suono Registrazione e riproduzione per tutti Elaborazione del segnale audio per

Dettagli

Informazione binaria:

Informazione binaria: Informazione binaria: Codici di compressione Ingegneria Meccanica e dei Materiali Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Una soluzione per le immagini: la tavolozza (palette) Spesso

Dettagli

di Napoli Prof. Antonio Fratini

di Napoli Prof. Antonio Fratini Sistemi i di Elaborazione delle Informazioni i Univ. degli studi Federico II di Napoli Prof. Antonio Fratini Analogico vs Digitale Un esempio segnale + rumore segnale analogico Amplificatore segnale digitale

Dettagli

Standard Video. Video Digitali

Standard Video. Video Digitali Standard Video Video Digitali L'immagine sovrastante mostra l'evoluzione nel tempo dei vari formati di compressione video realizzati dalle associazioni sopra indicate. Intra-Frames: I fotogrammi sono

Dettagli

Codifica Video MPEG. Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta. Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre

Codifica Video MPEG. Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta. Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre Codifica Video MPEG Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre 1 Perché comprimere Si supponga di voler trasmettere 30 fotografie

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI

RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI 1 RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI Le informazioni gestite dai sistemi di elaborazione devono essere codificate per poter essere memorizzate, elaborate, scambiate,

Dettagli

QUANTIZZAZIONE Conversione analogico/digitale

QUANTIZZAZIONE Conversione analogico/digitale QUANTIZZAZIONE Conversione analogico/digitale 1 QUANTIZZAZIONE Campionamento e uantizzazione Campione del segnale Segnale originale (continuo nel tempo e nelle ampiezze) QUANTIZZAZIONE Conversione analogico/digitale

Dettagli

INFORMAZIONE E CODIFICA PROF. MAURIZIO NALDI ABILITÀ INFORMATICHE

INFORMAZIONE E CODIFICA PROF. MAURIZIO NALDI ABILITÀ INFORMATICHE INFORMAZIONE E CODIFICA PROF. MAURIZIO NALDI ABILITÀ INFORMATICHE INFORMAZIONE E DATI L'informazione permette in una situazione in cui si hanno almeno due occorrenze possibili di superare un'incertezza

Dettagli

La memorizzazione dei dati e delle istruzioni

La memorizzazione dei dati e delle istruzioni La memorizzazione dei dati e delle istruzioni La più piccola unità di informazione memorizzabile (e quindi utilizzabile) è il bit (Binary digit), che può assumere valore 0 o 1. Il dispositivo utilizzato

Dettagli

La codifica del suono. Informatica di Base D -- Rossano Gaeta 102

La codifica del suono. Informatica di Base D -- Rossano Gaeta 102 La codifica del suono 102 La codifica dei suoni: la voce Se volessimo codificare la voce umana dovremmo: Campionare il segnale vocale ogni 125 milionesimi di secondo (producendo 8000 campioni al secondo)

Dettagli

Implementazione del modello di Von neumann

Implementazione del modello di Von neumann Modulo 3 Implementazione del modello di Von neumann Una Scheda Madre (1/2) Una Scheda Madre (1/2) Il DVD-RW La registrazione viene effettuata ad una data temperatura e la cancellazione ad una superiore,

Dettagli

Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali

Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali 02.02 Media Compression Media Compression Maurizio Maffi ISTI Informa1on Science and Technology Ins1tute COMPRESSIONE DI

Dettagli

Teoria e pratica I formati sonori

Teoria e pratica I formati sonori ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DEI SUONI Teoria e pratica I formati sonori L. De Panfilis - G. Manuppella La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso

Dettagli

FORMATI MULTIMEDIALI Audio digitale

FORMATI MULTIMEDIALI Audio digitale FORMATI MULTIMEDIALI Audio digitale Il suono è un segnale continuo. Per essere memorizzato con sistemi informatici deve essere campionato, ottenendo così un segnale digitale. I parametri che caratterizzano

Dettagli

La sequenza video può essere sintetizzata in due modi:

La sequenza video può essere sintetizzata in due modi: La sequenza video può essere sintetizzata in due modi: Video come segnale discreto Campionamento temporale della scena Ad ogni istante la scena è fotografata Sequenza video Successione di istantanee Fotogrammi

Dettagli

Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA

Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018 Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Il suono IL SUONO Il suono è quello stimolo prodotto sul nostro orecchio dalla vibrazione di un corpo in oscillazione che si propaga

Dettagli

Formati multimediali e metadati: Video

Formati multimediali e metadati: Video Formati multimediali e metadati: Video Marco Tagliasacchi Formati multimediali e metadati: video Sommario 2 Rappresentazione di dati video Compressione di dati video Formati video Rappresentazione di dati

Dettagli

Informazione multimediale

Informazione multimediale Informazione multimediale Lettere e numeri non costituiscono le uniche informazioni utilizzate dai computer ma sempre piu applicazioni utilizzano ed elaborano anche altri tipi di informazione: diagrammi,

Dettagli

PROGETTO PRIN. Simulazioni di protocolli di rete wireless per la trasmissione video robusta

PROGETTO PRIN. Simulazioni di protocolli di rete wireless per la trasmissione video robusta PROGETTO PRIN Simulazioni di protocolli di rete wireless per la trasmissione video robusta Obiettivi Studio dei protocolli IEEE 802.11 per la trasmissione wireless nelle reti locali Studio del protocollo

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Corso di Laurea in Matematica

Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Corso di Laurea in Matematica Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Corso di Laurea in Matematica Corso di Elementi di Informatica Lezione 4 21 marzo 2017 Dott. A.A. 2016/2017 pgarau.unica@gmail.com 1 nel campo dell'informatica

Dettagli

CODIFICA DI SORGENTE. Schematizzazione generale sistema di comunicazione

CODIFICA DI SORGENTE. Schematizzazione generale sistema di comunicazione CODIFICA DI SORGENTE Informazione associata a sorgenti digitali, entropia Codifica di sorgenti senza memoria Codifica di sorgenti con memoria CODIFICA DI SORGENTE Schematizzazione generale sistema di comunicazione

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni 6 CFU

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni 6 CFU Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica Sistemi di Elaborazione delle Informazioni 6 CFU Anno Accademico 2015/2016 Docente: ing. Salvatore

Dettagli

Lez. 7 Immagini Digitali. Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1

Lez. 7 Immagini Digitali. Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1 Lez. 7 Immagini Digitali Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1 Dott. Pasquale De Michele Dott. Raffaele Farina Dipartimento di Matematica e Applicazioni Università di Napoli

Dettagli