RETI INTERNET MULTIMEDIALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RETI INTERNET MULTIMEDIALI"

Transcript

1 RETI INTERNET MULTIMEDIALI Codifica e Compressione del Video: Introduzione, H.261 e H.263 Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris

2 Introduzione I formati di compressione per contenuti audio e video introducono nuovi elementi per aumentare il rapporto di codifica Codifica nello spazio e nel tempo Coordinamento per la sincronizzazione audio e video Esistono numerosi standard specifici per diverse applicazioni multimediali Internet streaming (Digital TV broadcasting, VoD, etc.) Video conference

3 Introduzione Standard di compressione video Standard Applicazione Rate Raster Motion JPEG Camcoders 30 Mbps Digital Video Camcoders 25 Mbps 720 x 480 H.261 Video Interattivo su ISDN 64 kbps H.263 Video Interattivo su reti a pacchetto kbps MPEG-1 Streaming Video (VCR quality) Fino 1.5 Mbps 352 x 240 MPEG-2 Streaming Video (Broadcast quality) MPEG-4 (H.26L) Video su dispositivi low-rate 4-15 Mbps 704 x 480 > 32 kbps HDTV Televisione ad alta qualità 20 Mbps 1920 x 1080

4 Standard codifica video Gli standard della codifica video sono stati sviluppati da ITU (organismo di stampo telefonico) e da ISO (organismo di stampo informatico)

5 Standard codifica video Transizione da MPEG-2 a H.264/AVC Miglioramento delle prestazioni 2:1 Nuova generazione H.265/HEVC in sviluppo 30-50% miglioramento prestazioni Ancora più complesso

6 Introduzione Standard delle dimensioni delle immagini Common Intermediate Format (CIF) Formato Immagine Matrice Luminanza (HxV) Bit Rate a 30 fps SQCIF 128 x Mbps QCIF 176 x Mbps CIF 352 x Mbps 4CIF 704 x Mbps 16CIF 1408 x Mbps

7 Dimensione delle immagini Gli standard hanno definito diverse risoluzioni per le applicazioni TV, HDTV e videoconferenza Es. H.261 specifica l impiego di formati CIF e QCIF organizzati in un modo ben definito Risoluzione TV GOB: Group Of Blocks 176 x x 288 QCIF CIF

8 VIDEO COMPRESSO Motion JPEG, Digital Video

9 Motion JPEG Motion JPEG è una semplice applicazione di JPEG per realizzare video: non è standardizzata Si codifica ogni frame della successione che rappresenta il video con uno degli algoritmi JPEG Il rapporto di compressione è molto contenuto in quanto non si sfrutta il contenuto informativo ridondante presente in frame successivi (codifica iterframe) Es. 30 fps 30Mbps L implementazione è molto semplice in quanto si possono riutilizzare algoritmi e strutture dati di JPEG Semplifica editing, memorizzazione, reverse play

10 Motion JPEG F1 F2 F4 F3 JPEG Data Stream

11 Digital Video Digital Video (DV) è una versione migliorata di Motion JPEG utilizzato da videocamera Viene eseguita un ottimizzazione locale della tabella di quantizzazione utilizzata per i coefficienti della DCT per codificare più efficacemente parti del frame Utilizza, come la televisione, frame composte da linee interlacciate per migliorare la velocità di visualizzazione Produce un flusso dati con un rate di 25 Mbps, che aumenta fino a 29 Mbps con l aggiunta di tecniche di correzione degli errori

12 Digital Video

13 Digital Video

14 Digital Video

15 Digital Video F1 F2 F3 F4 DCT X uv /D uv Scaled DCT Coefficients Scaling Coefficients D uv

16 Digital Video F1 8x8 F2 8x8 8x8 DCT interleaved

17 Digital Video F1 8x8 F2 8x DCT Field 1 Field 2

18 Digital Video

19 VIDEO CONFERENZA H.261, H.263

20 Introduzione H.261 e H.263 sono due standard ITU-T per applicazioni di videoconferenza real-time in reti con rate di trasmissione contenuti H.261 per connessioni a rate costante ISDN H.263 per reti a pacchetto Entrambi utilizzano risoluzioni minori rispetto a MPEG-1 e MPEG-2 Entrambi i formati di codifica appartengono ai gruppi H.320 e H.323 definiti per multimedia conference

21 Introduzione A differenza degli standard MPEG, H.261 e H.263 sono stati sviluppati per applicazioni interattive bidirezionali I ritardi in entrambe le direzioni devono essere comparabili e contenuti Non si fa alcuna assunzione sulla tipologia di canale di trasmissione (full-duplex, half-duplex, etc.) La complessità implementativa per la codifica e la decodifica deve rimanere contenuta Codifica e decodifica simmetriche DCT per compressione delle immagini e codifica motioncompensated inter-frame

22 H.261 H.261 supporta due tipi di risoluzione: CIF e Quarter CIF (QCIF) Le componenti di crominanza C r e C b hanno una risoluzione dimezzata rispetto alla luminanza Y Il frame rate nominale di H.261 è pari a fps, riducibile fino a una fattore 4 Resolution Component Horizontal Vertical CIF QCIF Luminanza Crominanza Luminanza Crominanza 88 72

23 Applicazioni H.261 Videotelefonia: Risoluzione video e frame rate: CIF,QCIF; frame-rate (7.5), 10, (25), 30 fps Bit-rate: 48-96kbit/s Audio bit-rate: kbit/s Videoconferenza: Risoluzione video e frame rate: CIF; frame-rate (25), 30 fps Bit-rate: kbit/s Audio bit-rate: 64 kbit/s Lavoro cooperativo: Risoluzione video e frame rate: QCIF; frame-rate (7.5), 10 fps Bit-rate: 48kbit/s Audio bit-rate: kbit/s

24 Caratteristiche tecniche di H.261 Data rate (p x 64) kbps: 64Kbps (p=1) < data rate < 1920Kbps (p=30) Codifica ibrida DCT-DPCM Codifica operante su macroblocchi 16x16: INTRA: codifica senza predizione INTER: codifica dell errore di predizione dopo motion estimation/compensation NB: Alcuni macroblocchi sono forzati alla sola codifica INTRA per evitare la propagazione dell errore, ma non è possibile navigare nella sequenza perché la sola frame interamente codificata INTRA è la prima Per i macroblocchi codifica INTER: motion estimation e motion compensation su macroblocchi di 16x16 pixel; finestra di ricerca +/-15 pixel Trasformata DCT su blocchi 8*8 seguita da quantizzazione scalare Codifica entropica: run-length seguito da codifica di Huffman

25 Strutture dati di H GOB QCIF CIF MB Cb Cr Y

26 H Codifica Inter-frame JPEG

27 H Codifica I dati che compongono l immagine sono elaborati in macro-blocchi: 4 blocchi 8x8 dei coefficienti di luminanza Y 1 blocco dei coefficienti di crominanza C r 1 blocco dei coefficienti di crominanza C b I macro-blocchi sono soggetti a due tipi di codifica: Intra-frame: codifica spaziale Inter-frame: codifica temporale (motion prediction)

28 H.261 Codifica Intra-frame Ognuno dei blocchi 8x8 di luminanza e crominanza DCT: coefficienti trasformati con DCT Quantizzazione: output della DCT quantizzato Entropy coding: coefficienti quantizzati vengono codificati utilizzando uno schema lossless Il processo è del tutto simile a quello eseguito da JPEG sequenziale Una copia di ogni blocco viene ricostruita per ricreare una copia del frame originale Rescaler: inverso della quantizzazione IDCT: inverso della DCT

29 H.261 Codifica Intra-frame

30 H.261 Quantizzazione La quantizzazione in H.261 usa uno step_size costante per tutti i coefficienti DCT in un macroblocco Se usiamo DCT e QDCT per indicare i coefficienti DCT prima e dopo la quantizzazione i coefficienti DC Intra mode valgono: DCT QDCT round round DCT step _ size 8 Mentre gli altri coefficienti (AC): QDCT DCT DCT step _ size 2* scale In cui step_size è un intero [1,31].

31 H.261 Codifica Inter-frame La replica di ogni blocco ricostruita a partire dai coefficienti quantizzati è inserita nel frame store Dalle repliche dei blocchi si ricrea una replica del frame originale La replica del frame originale viene utilizzata come riferimento dall algoritmo di predizione per predire il successivo frame I dati trasmessi alla destinazione sono quindi composti da: Coefficienti della DCT Dati di movimento generati dall algoritmo di predizione

32 H Codifica Inter-frame La compressione Inter-frame si basa sulla compressione Intra-frame: Si codifica la differenza tra il frame corrente e quello immediatamente precedente anziché i dati grezzi Compressione Inter-frame Calcola le differenze tra blocchi dei due frame Utilizza motion estimation per codificare cambiamenti minimi come un vettore DCT - Quantizzazione - Entropy Coding sulla matrice che rappresenta le differenze

33 H Codifica Inter-frame Generalmente l informazione contenuta nel frame ottenuto dalla differenza di due frame successivi è nettamente inferiore a quella contenuta nel secondo frame F D = F 2 F 1 Il movimento aumenta le differenze tra due frame successivi Codificare il movimento come un vettore Codificare le differenze del blocco spostato con il classico schema DCT- Quantizzazione Entropy Coding

34 H Codifica Inter-frame Per tutti i frame successivi al primo, si esegue una predizione di ogni nuovo macro-blocco con uno dei macroblocchi nel frame precedente L algoritmo di motion-compensation si occupa di determinare quale macro-blocco del precedente frame rappresenta il miglior predittore per il frame corrente Macro-blocco composto da 256 (16x16) campioni di luminanza e da 2x64 (2x8x8) di crominanza H.261 individua il miglior predittore come il macro-blocco del frame precedente che minimizza la differenza tra i macroblocchi del frame corrente e quelli del frame precedente

35 H Codifica Inter-frame Per ogni macro-blocco viene generato un vettore di movimento L algoritmo di predizione deve cercare tra tutti i macro-blocchi del frame precedente quelli che occupano una posizione vicina rispetto al macroblocco del frame corrente Non è detto che il macroblocco precedente scelto per codificare il vettore indichi un movimento La ricerca del miglior predittore è un operazione complessa (richiede molta potenza di calcolo) Lo standard non specifica come eseguire la ricerca

36 H Codifica Inter-frame L algoritmo di predizione commette un errore di predizione Errori dei valori di luminanza e crominanza tra il frame corrente e quello predetto Errore codificato utilizzando lo schema DCT Quantizzazione Entropy Coding Il valore dell errore determina l informazione trasmessa: Basso (ε < th 1 ): solo vettore di movimento Medio (th 1 < ε < th 2 ): vettore di movimento ed errore di predizione Alto (ε > th 2 ): solo intra-frame (motion compensation controproducente)

37 H Codifica Inter-frame Difference image (= (with 0 without motion) motion) compensation) + - DCTencoder channel DCTdecoder Frame Motion compensation store Motion estimation Motion vectors

38 H Codifica Inter-frame

39 Stima del Moto Informazione di moto per ogni macroblocco di 16*16 Vettore di movimento ottimo? Investigare tutte le posizioni in una finestra di ricerca; Selezionare quella con il minimo Mean Square Error; Vettore di movimento = traslazione corrispondente Non standardizzato

40 Predizione e motocompensazione Quando c è movimento la semplice differenza tra frame fallisce Soluzione praticabile: dividere la frame in blocchi contigui e non sovrapposti e descrivere il movimento di ogni blocco Predizione del movimento e compensazione riducono l errore di predizione, aumentando la compressione

41 Predizione e motocompensazione

42 Schema a blocchi della codifica H.261 Start Frame Does the macroblock need to be forced intra? yes no Integer Pixel Motion Search Macroblocks loop Did the Motion Estimation find a good match? no yes Encode INTRA Encode INTER End Frame

43 H.261 Buffer Management La quantità di informazione del flusso video codificato varia nel tempo (tra frame successivi) ed è funzione di diverse componenti: Complessità del frame Movimento Il canale su cui viene trasmesso il flusso video ha un rate di trasmissione costante (CBR) Il buffer può essere soggetto a overflow se non gestito correttamente

44 H.261 Buffer Management L algoritmo di gestione del buffer evita l overflow L algoritmo agisce sugli intervalli di quantizzazione modificando opportunamente i coefficienti di quantizzazione Se la dimensione del buffer supera una determinata soglia t 1, la dimensione degli intervalli si allarga Aumenta il rapporto di compressione Diminuisce la qualità del video Se la dimensione del buffer scende sotto una soglia t 2, la dimensione degli intervalli si riduce Diminuisce il rapporto di compressione Aumenta la qualità del video

45 H Decodifica Buffer Compressed image data Entropy Decoder Rescaler IDCT + + Video Frame Motion Vector Motion Compensation Frame Store

46 H Decodifica Decodifica esegue le operazioni inverse della codifica in ordine inverso Vengono generati 2 frame I macro-blocchi degli errori sono decodificati utilizzando lo schema Entropy Decoding Rescaler IDCT per generare la replica del frame delle differenze Utilizzando l ultimo frame decodificato e il vettore di movimento contenuto nel frame corrente si genera un frame di riferimento (motion-compensated reference frame) La somma dei due frame precedenti permette di generare una replica del frame originale

47 H.261 Schema completo codificatore

48 H.261 Schema completo decodificatore

49 H Bitstream Formato del flusso video codificato (bitstream)

50 H Bitstream Struttura gerarchica Ogni frame contiene molti GOB (Group Of Block) Ogni GOB contiene a sua volta molti macro-blocchi (4:2:0) Ogni macro-blocco contiene i 6 blocchi 8x8 di luminanza e crominanza e il vettore di movimento Ogni blocco contiene i coefficienti della DCT codificati GOB (Group of Blocks) Contiene diversi macro-blocchi Utilizzato per la sincronizzazione con il flusso video

51 Struttura video H.261 formato CIF Ogni sequenza video è organizzata in frame Ogni frame (o picture) è organizzata in: 12 (2 x 6) Group of Block (punti di sincronizzazione) composti ciascuno da 11x3 macroblock Macroblock (motion estimation) (4 luminance block + 2 chrominance block, poichè 4:2:0) Block (DCT) (8x8 pixel) Group Of Blocks MacroBlock DCT block CIF (352x288) (2 x 6) GOB ciascuno (11 x 3) Macroblock Totale frame (22 x 18 Macroblock)

52 H.263 Evoluzione di H.261 Definito per applicazioni con bassi rate di trasmissione Utilizzato in applicazioni Internet-based con vincoli stringenti sul rate di trasmissione (es. Modem Kbps) Il progetto è derivato da H.261, ma sono introdotte nuove tecniche per migliorare il rapporto di compressione H.263 Versione 1 (1996) composto da una versione Baseline con quattro opzioni negoziabili (Unrestricted Motion Vectors Mode, Advanced Prediction Mode, PB Frame Mode, Syntax-based Arithmetic Coding Mode) H.263 Versione 2 (1998) e Versione 3 (2000), denominate anche H.263+ e H comprendono la Versione 1 oltre ad altre opzioni negoziabili che migliorano il rapporto di compressione e la qualità del video su reti con trasporto inaffidabile (reti a pacchetto e wireless)

53 H.263 H.263 utilizza half-pixel prediction per i vettori di movimento (a differenza della full-pixel utilizzata da H.261) Il vettore di movimento può cadere tra due pixel (il cui valore è ottenuto dalla loro interpolazione) Sono definiti i seguenti 4 miglioramenti Unrestricted Motion Vectors (vettori di movimento che possono cadere oltre la fine del frame) Arithmetic Coding Motion vector separati per ogni blocco di luminanza all interno di un macroblocco Bidirectional Coding Si utilizzano tutti i 5 formati CIF

54 Formati H.263

55 Struttura video H.263 Ogni sequenza video è organizzata in frame:...ipppp I... (alternanza di Intra Picture intercalate da Predicted Picture) Ogni frame è divisa in: Group of Blocks (punti di risincronizzazione). I GOB sono composti da un numero variabile di macroblocks in dipendenza della risoluzione (i.e. per CIF: 1 GOB = 1 riga di 22 macroblock) Macroblock (motion estimation) (composto da 4 blocks of luminance + 2 blocks of chrominance)» Block (DCT) 8x8 pixel Group Of Block MacroBlock DCT block

56 Schema a blocchi codifica H.263 baseline Start Frame I-picture P-picture MB-INTRA Macroblocks loop Integer Pixel search Macroblocks loop MB-INTRA MB-INTER Half-Pixel search MB-INTRA MB-INTER End Frame

57 Confronto H.261 H.263

58 H.263+ e H H.263+ Seconda versione di H.263 Ridefinisce l unrestricted vector mode Si usa la struttura Slice per rimpiazzare i GOB Implementa scalabilità temporale, SNR e spaziale Supporta modalità evolute per le PB-frame Usa filtri per ridurre effetto dei blocchi H L estensione più recente Enhanced Reference Picture Selection (ERPS) Data Partition Slice (DPS)

RETI INTERNET MULTIMEDIALI. Compressive Video

RETI INTERNET MULTIMEDIALI. Compressive Video RETI INTERNET MULTIMEDIALI Compressive Video Introduzione I formati di compressione per contenuti audio e video intruducono nuovi elementi per aumentare il rapporto di codifica Codifica nello spazio e

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI

RETI INTERNET MULTIMEDIALI RETI INTERNET MULTIMEDIALI Compressive Video Motion JPEG, Digital Video, H.261, H.263 Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris e dal Prof. Vittorio

Dettagli

Codifica video. Il video digitale. Sistemi Multimediali. Il video digitale. Il video digitale. Il video digitale.

Codifica video. Il video digitale. Sistemi Multimediali. Il video digitale. Il video digitale. Il video digitale. Sistemi Multimediali Codifica video La definizione di video digitale corrisponde alla codifica numerica di un segnale video. Esso eredita numerosissimi concetti dal video analogico, e li trasporta in digitale.

Dettagli

Codifica Video MPEG. Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta. Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre

Codifica Video MPEG. Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta. Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre Codifica Video MPEG Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre 1 Perché comprimere Si supponga di voler trasmettere 30 fotografie

Dettagli

VideoStreaming su IP

VideoStreaming su IP VideoStreaming su IP Anno Accademico 2007/2008 Agenda Principi di video Streaming Come prevenire gli errori e come mascherarli Appendice Come si realizza la codifica/decodifca Protocollidirete Overview

Dettagli

FONDAMENTI DI INFORMATICA. Ing. DAVIDE PIERATTONI. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine. Compressione MPEG

FONDAMENTI DI INFORMATICA. Ing. DAVIDE PIERATTONI. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine. Compressione MPEG FONDAMENTI DI INFORMATICA Ing. DAVIDE PIERATTONI Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Compressione MPEG 2000 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) 1 Nota

Dettagli

ATTIVITÀ DI STAGE PRESSO STMICROELECTRONICS

ATTIVITÀ DI STAGE PRESSO STMICROELECTRONICS ATTIVITÀ DI STAGE PRESSO STMICROELECTRONICS Argomento: Durata: Titolo: Scalable Video Coding 6 mesi Studio e sviluppo di un algoritmo di Constant Bit-Rate Control per la codifica video scalabile secondo

Dettagli

Che cosa è, come funziona: Advanced Video Coding (AVC - H.264): Il prossimo futuro

Che cosa è, come funziona: Advanced Video Coding (AVC - H.264): Il prossimo futuro ing. Marzio Barbero e ing. Natasha Shpuza Che cosa è, come funziona: Advanced Video Coding (AVC - H.264): Il prossimo futuro Parte I Fig. 1 - Il Joint Video Team comprende esperti di MPEG e dell'itu- T

Dettagli

Compressione del Segnale (Audio)

Compressione del Segnale (Audio) Compressione del Segnale (Audio) Carlo Caini e Alessandro Vanelli Coralli Argomenti della Presentazione Introduzione Perché comprimere Come comprimere Esempi di Algoritmi di compressione Codifiche predittive

Dettagli

Parte Introduttiva Video Digitali

Parte Introduttiva Video Digitali Parte Introduttiva 01 01 Video Digitali Giuseppe Pignatello Eadweard Muybridge L'uomo che fermò il tempo (1830-1904) Pioniere della fotografia in movimento Risolse il dubbio fattogli da Leland Stanford:

Dettagli

Lezione 8: La rappresentazione dell informazione Multimediale Suoni e Video Venerdi 6 Novembre 2009

Lezione 8: La rappresentazione dell informazione Multimediale Suoni e Video Venerdi 6 Novembre 2009 Università di Salerno Corso di FONDAMENTI DI INFORMATICA Corso di Laurea Ingegneria Meccanica & Ingegneria Gestionale Mat. Pari Docente : Ing. Secondulfo Giovanni Anno Accademico 2009-2010 Lezione 8: La

Dettagli

Lezione 9: Video(II) Informatica e Produzione Multimediale. Docente: Umberto Castellani

Lezione 9: Video(II) Informatica e Produzione Multimediale. Docente: Umberto Castellani Lezione 9: Video(II) Informatica e Produzione Multimediale Docente: Umberto Castellani Sommario Introduzione al video Formati video Analogici digitali Il Moving picture Expert group (MPEG) Editing video

Dettagli

Flussi Multimediali. Introduzione

Flussi Multimediali. Introduzione Flussi Multimediali 1 Introduzione Film digitali, video clip e musica stanno diventando un modo sempre più comune di presentare l informazione e l intrattenimento per mezzo del computer I file audio e

Dettagli

Codifiche a lunghezza variabile

Codifiche a lunghezza variabile Sistemi Multimediali Codifiche a lunghezza variabile Marco Gribaudo marcog@di.unito.it, gribaudo@elet.polimi.it Assegnazione del codice Come visto in precedenza, per poter memorizzare o trasmettere un

Dettagli

Informatica grafica e Multimedialità. 4 Immagini grafiche

Informatica grafica e Multimedialità. 4 Immagini grafiche Immagini raster e vettoriali Le immagini grafiche si distinguono in due classi differenti: immagini raster e immagini vettoriali. Le immagini raster, dette anche pittoriche o pixel-oriented, dividono l

Dettagli

Documento tecnico. Standard di compressione video H.264. Nuove opportunità per il settore della videosorveglianza.

Documento tecnico. Standard di compressione video H.264. Nuove opportunità per il settore della videosorveglianza. Documento tecnico Standard di compressione video H.264. Nuove opportunità per il settore della videosorveglianza. Sommario 1. Introduzione 3 2. Sviluppo dello standard H.264 3 3. In cosa consiste la compressione

Dettagli

xdsl Generalità xdsl fa riferimento a tutti i tipi di Digital Subscriber Line

xdsl Generalità xdsl fa riferimento a tutti i tipi di Digital Subscriber Line xdsl Generalità xdsl fa riferimento a tutti i tipi di Digital Subscriber Line ADSL: asymmetric DSL SDSL: symmetric DSL HDSL: High-data-rate DSL VDSL: Very high DSL E una tecnologia utilizzata per fornire

Dettagli

Video nel multimedia. Il medium più difficile. Può essere il punto debole. non bisogna provarci tempi e costi

Video nel multimedia. Il medium più difficile. Può essere il punto debole. non bisogna provarci tempi e costi Il video 1 2 Video nel multimedia Il medium più difficile non bisogna provarci tempi e costi Può essere il punto debole risorsa difficile da gestire per la macchina risorsa facilmente valutabile (qualitativamente)

Dettagli

Rappresentazione delle immagini

Rappresentazione delle immagini Rappresentazione delle immagini Le immagini sono informazioni continue in tre dimensioni: due spaziali ed una colorimetrica. Per codificarle occorre operare tre discretizzazioni. Due discretizzazioni spaziali

Dettagli

CARATTERISTICHE VIDEO

CARATTERISTICHE VIDEO CARATTERISTICHE VIDEO Quando si parla di definizione video ci sono diversi parametri che contribuiscono alla formazione del quadro dell immagine e di conseguenza alla relativa qualità. Il rapporto d'aspetto,

Dettagli

Tecniche per la Comunicazione Multimediale

Tecniche per la Comunicazione Multimediale Tecniche per la Comunicazione Multimediale Dott. C. Micheloni Dipartimento di Matematica ed Informatica Università di Udine INTRODUZIONE AL CORSO Come contattare il docente E-mail: christian.micheloni@dimi.uniud.it

Dettagli

Rappresentazione delle informazioni

Rappresentazione delle informazioni Testo di rif.to: [Congiu] - 1.2 (pg. 17 22) -1.h Rappresentazione delle informazioni Testi Immagini Suoni Video Testi: : lo standard ASCII 1 American Standard Code for Information Interchange 7 bit, 2

Dettagli

Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica

Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre 03/04 Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Standard per Reti a Pacchetto Principali standard

Dettagli

HDTV LA TELEVISIONE AD ALTA DEFINIZIONE

HDTV LA TELEVISIONE AD ALTA DEFINIZIONE HDTV LA TELEVISIONE AD ALTA DEFINIZIONE S HDTV: LA TELEVISIONE AD ALTA DEFINIZIONE In questo articolo cercheremo di spiegare il concetto di HDTV. Prima di tutto, daremo un occhiata alla tecnologia della

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Video Over IP (Internet)

Video Over IP (Internet) Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Video Over IP (Internet) Maria Luisa Merani 1 UN EXCURSUS MINIMALE sulla CODIFICA VIDEO Senza presunzione di

Dettagli

Elementi di teoria dei segnali /b

Elementi di teoria dei segnali /b Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni

Dettagli

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Universita' di Verona Dipartimento di Informatica Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Davide Quaglia a.a. 2006/2007 1 Sommario Architettura di riferimento Classificazione per funzionalità

Dettagli

Informatica. Rappresentazione binaria Per esempio +101010000 diventa +0.10101 10 18/10/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1

Informatica. Rappresentazione binaria Per esempio +101010000 diventa +0.10101 10 18/10/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1 Informatica Pietro Storniolo storniolo@csai.unipa.it http://www.pa.icar.cnr.it/storniolo/info200708 Numeri razionali Cifre più significative: : sono le cifre associate ai pesi maggiori per i numeri maggiori

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Compressione delle immagini 2 Tecniche di compressione Esistono tecniche di compressione per

Dettagli

Appunti sulla codifica video

Appunti sulla codifica video Appunti sulla codifica video Marco Cagnazzo a.a. 21 22 Questi appunti costituiscono del materiale di supporto per il corso di Elaborazione dei Segnali Multimediali.Essi coprono alcuni aspetti relativi

Dettagli

Informazione analogica e digitale

Informazione analogica e digitale L informazione L informazione si può: rappresentare elaborare gestire trasmettere reperire L informatica offre la possibilità di effettuare queste operazioni in modo automatico. Informazione analogica

Dettagli

Contenuti. Corso di Laboratorio di Multimedialità. Programma del corso. Programma del corso

Contenuti. Corso di Laboratorio di Multimedialità. Programma del corso. Programma del corso Corso di Laboratorio di Multimedialità Anno Accademico 2002-2003 Docente: Claudio Sacchi PARTE 1: INTRODUZIONE AL CORSO E RIEPILOGO DEI CONCETTI DI BASE Contenuti Programma del corso ed articolazione delle

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Spesso si rende utile utilizzare un applicazione per verificare il tipo di dati video e audio utilizzati per la compressione video o per analizzare il file video se non riusciamo a visualizzarlo nel nostro

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

Codifica video scalabile a bassa complessità

Codifica video scalabile a bassa complessità Codifica video scalabile a bassa complessità M. Cagnazzo, A. Caputo, G. Poggi, L. Verdoliva Università Federico II di Napoli Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni Via Claudio,

Dettagli

Codifica delle Informazioni

Codifica delle Informazioni Codifica delle Informazioni Luca Bortolussi Dipartimento di Matematica e Informatica Università degli studi di Trieste Panoramica Le informazioni gestite dai sistemi di elaborazione devono essere codificate

Dettagli

Tecniche per il progetto di sistemi elettronici tolleranti ai guasti

Tecniche per il progetto di sistemi elettronici tolleranti ai guasti Tecniche per il progetto di sistemi elettronici tolleranti ai guasti Fulvio Corno, Maurizio Rebaudengo, Matteo Sonza Reorda Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Le tecniche di

Dettagli

C M A P M IONAM A E M NT N O

C M A P M IONAM A E M NT N O IMMAGINE DIGITALE Nelle immagini digitali, il contenuto fotografico (radiometria) viene registrato sotto forma di numeri. Si giunge a tale rappresentazione (RASTER) suddividendo l immagine fotografica

Dettagli

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage Serie vol 1005/2010 L importanza di registrare le immagini video Il valore di un sistema di videosorveglianza non dipende solo dall abilità

Dettagli

Rendering air show e verifica della sincronizzazione

Rendering air show e verifica della sincronizzazione Capitolo 5 Rendering air show e verifica della sincronizzazione 5.1 Introduzione Il Rendering 3D dell evoluzioni acrobatiche costituisce uno degli aspetti cruciali dell applicazione realizzata. L ambiente

Dettagli

Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI

Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI SISTEMI A ORIENTAMENTO SPECIFICO I SISTEMI MULTIMEDIALI Obiettivi! Identificare le caratteristiche

Dettagli

Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali

Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali 01.02 - streaming Introduzione alla compressione e allo streaming Maurizio Maffi ISTI Informa1on Science and Technology

Dettagli

VIDEOSORVEGLIANZA IP

VIDEOSORVEGLIANZA IP OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE DI RETE VIDEOSORVEGLIANZA IP Ing. Stefano Enea R&D manager Advanced Innovations stefano@ad-in.net L incontro fra due mondi La videosorveglianza IP sottende un incontro di competenze:

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

wave a 44,1 khz, 16 bit, PCM, stereo (standard cd audio) L utilizzo di una risoluzione dipende anche dal supporto che la dovrà ospitare.

wave a 44,1 khz, 16 bit, PCM, stereo (standard cd audio) L utilizzo di una risoluzione dipende anche dal supporto che la dovrà ospitare. Il Suono Digitale Capitolo 3 - Formati e standard digitali dei file audio Il formato Wave, Wave 64, AIFF pag 1 Il Transfert Rate pag 4 Il formato mp3 pag 5 Il trasferimento di file tramite Internet pag

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI. Esercitazione 2

RETI INTERNET MULTIMEDIALI. Esercitazione 2 RETI INTERNET MULTIMEDIALI Esercitazione 2 1 VOIP 2 Esercizio 1 Dimensionamento Si consideri un sistema VoIP che operi con codifica G.729 a r=8 kbit/s. L'intervallo di pacchettizzazione è fissato a T=20ms.

Dettagli

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali.

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali. 1 Le immagini digitali Le immagini digitali Università IUAV di venezia Trattamento di immagini digitali immagini grafiche immagini raster immagini vettoriali acquisizione trattamento geometrico trattamento

Dettagli

RETI INTERNET MULTIMEDIALI

RETI INTERNET MULTIMEDIALI RETI INTERNET MULTIMEDIALI Codifica e Compressione del Video: MPEG Il documento è adattato da materiale cortesemente messo a disposizione dal Prof. Stefano Paris Introduzione Il gruppo di esperti MPEG

Dettagli

Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona

Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Classificazione delle immagini Le immagini si suddividono in raster e vettoriali. Le immagini raster sono di tipo

Dettagli

Esame di INFORMATICA

Esame di INFORMATICA Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello

Dettagli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione

Dettagli

Offerta Televisiva. Generalità

Offerta Televisiva. Generalità Offerta Televisiva Generalità Quadro Generale Cambiamenti a livello delle filiera televisiva Accanto alla tradizionale modalità di diffusione terrestre (satellitare, TV via cavo,...) l offerta di contenuti

Dettagli

Lezione 2: Immagini digitali (1)

Lezione 2: Immagini digitali (1) Lezione 2: Immagini digitali (1) Informatica e produzione Multimediale Docente: Umberto Castellani Immagini digitali Digitalizzazione o acquisizione di immagini del mondo reale (es. da una fotografia).

Dettagli

Fotografia corso base. Educazione Permanente Treviso. Specifiche digitali. Federico Covre. http://arcifotografiabase.wordpress.com

Fotografia corso base. Educazione Permanente Treviso. Specifiche digitali. Federico Covre. http://arcifotografiabase.wordpress.com Fotografia corso base Educazione Permanente Treviso Specifiche digitali http://arcifotografiabase.wordpress.com Federico Covre Pixel (picture element) Indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono

Dettagli

La codifica video. Il codificatore ibrido. Principi di base Compressione spaziale Tecniche di predizione temporale Stima e compensazione del movimento

La codifica video. Il codificatore ibrido. Principi di base Compressione spaziale Tecniche di predizione temporale Stima e compensazione del movimento La codifica video Marco Cagnazzo Elaborazione dei Segnali Multimediali Sommario Il segnale video La codifica video Principi di base Compressione spaziale Tecniche di predizione temporale Stima e compensazione

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 8 -

Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,

Dettagli

gestione e modifica di immagini fotografiche digitali

gestione e modifica di immagini fotografiche digitali gestione e modifica di immagini fotografiche digitali i formati grafici immagini raster e vettoriali La rappresentazione delle immagini in formato elettronico può essere attuata in due modi: raster (detta

Dettagli

COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005

COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005 COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/005 1. Gli esercizi devono essere risolti su fogli separati: uno per la prima parte del compito (esercizi 1/4), uno per la seconda parte (esercizi

Dettagli

Sistema operativo: Gestione della memoria

Sistema operativo: Gestione della memoria Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Sistema operativo: Gestione della memoria La presente dispensa e

Dettagli

MPEG. Agenda. Comunicazioni multimediali 2006. M. Carli P. Campisi. Introduzione. Standard MPEG definiti. MPEG in via di definizione.

MPEG. Agenda. Comunicazioni multimediali 2006. M. Carli P. Campisi. Introduzione. Standard MPEG definiti. MPEG in via di definizione. MPEG Comunicazioni multimediali 2006 M. Carli P. Campisi Introduzione Agenda Contesto inquadramento storico Motivazioni Regole di standardizzazione Standard MPEG definiti MPEG 1 MPEG 2 MPEG 4 MPEG in via

Dettagli

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video

Dettagli

Macromedia Flash. Realizzato da Emanuela Scionti

Macromedia Flash. Realizzato da Emanuela Scionti Macromedia Flash Realizzato da Emanuela Scionti Introduzione Utilizzato per creare applicazioni interattive sofisticate per il Web Utilizzato per creare CD-ROM Mezzo ideale per liberare la propria fantasia

Dettagli

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare.

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. E stato previsto l utilizzo di uno specifico prodotto informatico (denominato

Dettagli

Multimedia. Tecnologie di distribuzione. Problemi. Parte VI. Sistemi Multimedia

Multimedia. Tecnologie di distribuzione. Problemi. Parte VI. Sistemi Multimedia Multimedia Parte VI Sistemi Multimedia Materiali multimediali: Letteralmente più di un medium (es. testo e immagini) Tipicamente filmati con audio (digital video) Modalità di distribuzione e fruizione:

Dettagli

Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali

Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Lavorare con il colore nelle immagini digitali L uso dei colori nella visione computerizzata e nella computer grafica implica l incorrere in determinate problematiche

Dettagli

Federico Laschi. Conclusioni

Federico Laschi. Conclusioni Lo scopo di questa tesi è stato quello di proporre alcuni algoritmi di allocazione dinamica della capacità trasmissiva, basati su tecniche di predizione on-line dei processi di traffico. Come prima analisi

Dettagli

TECNICHE DI COMPRESSIONE DATI

TECNICHE DI COMPRESSIONE DATI TECNICHE DI COMPRESSIONE DATI COMPRESSIONE DATI La compressione produce una rappresentazione più compatta delle informazioni è come se si usassero meno parole per dire la stessa cosa in modo diverso. Esistono

Dettagli

L applicazione dei vettori di collaudo

L applicazione dei vettori di collaudo L applicazione dei vettori di collaudo Fulvio Corno Maurizio Rebaudengo Matteo Sonza Reorda Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Sommario Introduzione Gli ATE I programmi di collaudo.

Dettagli

Come si misura la memoria di un calcolatore?

Come si misura la memoria di un calcolatore? Come si misura la memoria di un calcolatore? Definizione Il byte è definito come unità di misura di memoria. I multipli del byte sono: KiloByte (KB) - 1 KB = 2 10 byte = 1024 byte MegaByte (MB) - 1 MB

Dettagli

Esercitazione E6 Esercizi d esame

Esercitazione E6 Esercizi d esame Esercitazione E6 Esercizi d esame Sistemi Operativi - prof. Silvio Salza - a.a. 2008-2009 E6-1 Memoria virtuale Si consideri un sistema a memoria virtuale con indirizzi a 32 bit, indirizzi fisici a 20

Dettagli

Elaborazione testi: immagini

Elaborazione testi: immagini by Studio Elfra sas Gestione Immagini Aggiornato a Aprile 2009 Informatica di base 1 Elaborazione testi: immagini Il testo di un documento di Word può essere integrato con immagini di vario tipo: 2 1 Elaborazione

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1

Dettagli

Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni. riporti

Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni. riporti Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni A queste rappresentazioni si possono applicare le operazioni aritmetiche: riporti 1 1 0 + 1 0 = 1 0 0 24 Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione

Dettagli

INTRODUZIONE A EXCEL ESERCITAZIONE I

INTRODUZIONE A EXCEL ESERCITAZIONE I 1 INTRODUZIONE A EXCEL ESERCITAZIONE I Corso di Idrologia e Infrastrutture Idrauliche Prof. Roberto Guercio Cos è Excel 2 Foglio di calcolo o foglio elettronico è formato da: righe e colonne visualizzate

Dettagli

II BIT: In..formati sui file

II BIT: In..formati sui file II BIT: In..formati sui file 10 Giugno 2015 Ma quanto liberi? 10 Giugno 2015 1 / 46 Argomenti 1 Introduzione 2 Formati proprietari, aperti o liberi? 3 I file 4 Immagini, musica e video 5 Compatibilità

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

7.4 Estrazione di materiale dal web

7.4 Estrazione di materiale dal web 7.4 Estrazione di materiale dal web Salvataggio di file Salvataggio della pagina Una pagina web può essere salvata in locale per poterla consultare anche senza essere collegati alla Rete. Si può scegliere

Dettagli

Android per. DVR Kapta. gdmss

Android per. DVR Kapta. gdmss Android per DVR Kapta gdmss 1 Indice 1 INFORMAZIONE.3 1.2 Caratteristiche... 3 1.3 Requisiti... 3 2 INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE... 4 3 DVR SETUP... 9 3.1 Encode... 9 3.2 Utenti... 9 3.3 Configurazione di

Dettagli

Modulo TLC:TRASMISSIONI Accesso multiplo

Modulo TLC:TRASMISSIONI Accesso multiplo 1 11.. Accesso A multiplo 2 Modalità di trasmissione (1/3) Ad una via (unidirezionale): dalla sorgente S verso la destinazione S A due vie (bidirezionale): tra 2 terminali T1, T2 T1 T2 3 Modalità di di

Dettagli

Trasmissione Seriale e Parallela. Interfacce di Comunicazione. Esempio di Decodifica del Segnale. Ricezione e Decodifica. Prof.

Trasmissione Seriale e Parallela. Interfacce di Comunicazione. Esempio di Decodifica del Segnale. Ricezione e Decodifica. Prof. Interfacce di Comunicazione Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre 03/04 Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ 2 Trasmissione

Dettagli

Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione.

Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione. Wi-Fi, la libertà di navigare in rete senza fili. Introduzione. L evoluzione delle tecnologie informatiche negli ultimi decenni ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del mondo aziendale, facendo

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Funzioni in C. Violetta Lonati

Funzioni in C. Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni

Dettagli

Occupazione su disco. Compressione video. Perchè comprimere il video. Come comprimere. Bit Rate Video Telef. Pixels/ Frame Frame Bytes/

Occupazione su disco. Compressione video. Perchè comprimere il video. Come comprimere. Bit Rate Video Telef. Pixels/ Frame Frame Bytes/ Occupazione su disco Compressione video PAL non compresso a colori: 1 fotogramma: 720 x 576 x 3 = 1.244.160 1.2Mb (Hor x Vert x Rgb) 1 secondo: 1.244.160 x 25 (fps) = 31.104.000 31Mb 1 minuto: 31.104.000

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

H.264/SVC (Scalable video coding)

H.264/SVC (Scalable video coding) Gli standard di codifica video Marco Cagnazzo Elaborazione dei Segnali Multimediali 28 maggio 2010 Sommario MPEG-1 Tipi di frame ME/MC a precisione frazionaria MPEG-2 e scalabilità MPEG-4 e codifica a

Dettagli

Sistemi a larga banda (Broadband)

Sistemi a larga banda (Broadband) 61 Sistemi a larga banda (Broadband) Le applicazioni informatiche e i servizi multimediali (musica, film, manifestazioni sportive) offerti sulla grande rete Internet e attraverso la televisione digitale

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione

Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Il problema 2 Utilizzo efficiente del canale di comunicazione Prof. Roberto De Prisco TEORIA - Lezione 4 Multiplexing Un singolo utente (del canale) potrebbe non utilizzare tutta la capacità Lasciare l

Dettagli

Redundant Array of Inexpensive (Independent) Disks. Disco magnetico

Redundant Array of Inexpensive (Independent) Disks. Disco magnetico 26/5/25 RAID Redundant Array of Inexpensive (Independent) Disks Disco magnetico Costituito da un insieme di piatti rotanti (da a 5) Piatti rivestiti di una superficie magnetica Esiste una testina (bobina)

Dettagli

Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche

Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche Capitolo 4 Compressione sorgenti dinamiche Audio DPCM APCM e ADPCM LPC CELP MPEG-1 MPEG-2 Dolby Video MJPEG Frame I,P,B Stima moto e compensazione H.261 H.263 MPEG Prestazioni Codificatori avanzati H.264

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO 2.1 Strutture dei sistemi di calcolo Funzionamento Struttura dell I/O Struttura della memoria Gerarchia delle memorie Protezione Hardware Architettura di un generico sistema

Dettagli

L obiettivo dell introduzione di MPEG2 è stato quello di ottenere video in qualità broadcast a 4-9 Mbps

L obiettivo dell introduzione di MPEG2 è stato quello di ottenere video in qualità broadcast a 4-9 Mbps MPEG 2 Ing. Marco Bertini - Università degli Studi di Firenze Via S. Marta 3-50139 - Firenze - Italy Tel.: +39-055-4796540 Fax: +39-055-4796363 E-mail: bertini@dsi.unifi.it Web: http://viplab.dsi.unifi.it/~bertini

Dettagli

DISCRETIZZAZIONE DI UN SEGNALE ANALOGICO:

DISCRETIZZAZIONE DI UN SEGNALE ANALOGICO: DISCRETIZZAZIONE DI UN SEGNALE ANALOGICO: nel processo di digitalizzazione che permette di convertire un segnale analogico in modo da poterlo elaborare con dispositivi numerici di calcolo, si operano due

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Il moderno messaggio mediatico: l Ipertesto e l Ipermedia. Stefano Cagol

Il moderno messaggio mediatico: l Ipertesto e l Ipermedia. Stefano Cagol Il moderno messaggio mediatico: l Ipertesto e l Ipermedia Sommario Esercizio Creazione di un ipertesto o ipermedia Competenze Quali le capacità e le competenze? Elementi Caratteristiche peculiari dell

Dettagli

Dati importati/esportati

Dati importati/esportati Dati importati/esportati Dati importati Al workspace MATLAB script Dati esportati file 1 File di testo (.txt) Spreadsheet Database Altro Elaborazione dati Grafici File di testo Relazioni Codice Database

Dettagli