_P_ RELAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI COMUNE DI SANT'AGOSTINO SANT'AGOSTINO (FE) Progetto Definitivo-Esecutivo

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1 COMUNE DI SANT'AGOSTINO PROGETTISTI: SANT'AGOSTINO (FE) Ripristino con miglioramento sismico dell'ex Scuola Media 'Dante Alighieri' STUDIO TECNICO GRUPPO MARCHE Contrada Potenza, Macerata P.Iva Tel azienda certificata ISO 9001:2008 Progetto Definitivo-Esecutivo Repertorio/Posizione Data RELAZIONE DI PREVENZIONE INCENDI Verificato da Scala _P_ 2761/01 Agosto 2016 AC N. Descrizione Data Prima Emissione Aggiornamento 08/08/ /09/2016

2 COMUNE DI SANT'AGOSTINO PROVINCIA DI FERRARA RIPRISTINO CONMIGLIORAMENTO SISMICO DELL'EX SCUOLA MEDIA DANTEALIGHIERI DA DESTINARE A NUOVA SEDE DEL MUNICIPIO PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI ARCHIVIO, SALA CONSILIARE E CENTRALE TERMICA RELAZIONE TECNICA 1

3 COMUNE DI SANT'AGOSTINO - PROVINCIA DI FERRARA RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO DELL'EX SCUOLA MEDIA DANTE ALIGHIERI DA DESTINARE A NUOVA SEDE DEL MUNICIPIO PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI ARCHIVIO, SALA CONSILIARE E CENTRALE TERMICA RELAZIONE TECNICA Sommario 1 PREMESSA Generalità Edificio principale 4 2 ARCHIVIO Ubicazione Caratteristiche costruttive 6 3 SALA CONSILIARE definizione locale disposizioni generali per la costruzione dei locali Ubicazione Separazioni comunicazioni Strutture e materiali RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE REAZIONE AL FUOCO DELLE STRUTTURE distribuzione e sistemazione dei posti a sedere distribuzione dei posti a sedere sistemazione dei posti a sedere misure per l esodo del pubblico dalla sala affollamento capacità di deflusso sistema delle vie d uscita aree ed impianti a rischio specifico 10 2

4 3.6.1 impianto di condizionamento e ventilazione impianti elettrici generalità impianti elettrici di sicurezza sistema di allarme mezzi ed impianti di estinzione degli incendi segnaletica e sicurezza gestione della sicurezza 11 4 CENTRALE TERMICA Ubicazione Adduzione e distribuzione Impianto elettrico Mezzi di estinzione degli incendi Segnaletica di sicurezza 12 3

5 PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI ARCHIVIO, SALA CONSILIARE E CENTRALE TERMICA AGOSTO 2016 RELAZIONE TECNICA 1 PREMESSA 1.1 Generalità La presente relazione è relativa alla realizzazione del municipio del comune di Sant Agostino (FE), in particolare si riferisce alle seguenti ulteriori attività: un Archivio (attività 71 DPR 1/8/2011 n.151, normato da DM 22/02/2006) una Sala consiliare (attività 71 DPR 1/8/2011 n.151, normato da DM 22/02/2006 e attività 65 DPR 1/8/2011 n.151, normata da DM 19/8/1996) una Centrale Termica (attività 74 A DPR 1/8/2011 n.151, normato da DM 12/04/1996) a servizio della nuova sede municipale del comune di Sant'Agostino da realizzare, in edificio isolato, all'interno dell'ex scuola media "Dante Alighieri". L'Archivio, con superficie lorda uguale a 266 mq è adibito a deposito per documentazione cartacea a servizio degli uffici della nuova sede Comunale, e per il quale si presume un carico di incendio maggiore di 60 kg/mq. L archivio è collocato all interno di un edificio di nuova realizzazione adiacente e comunicante con l'ex complesso scolastico tramite filtro a prova di fumo. La Sala Consiliare, con superficie lorda maggiore di 200 mq e numero di presenze inferiore a 150 persone, è collocata all'interno dell'edificio esistente da ristrutturare con il quale comunica tramite porte con caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI/EI 30. Per La Centrale Termica si tratta di due pompe di calore alimentate a Gas metano di potenzialità pari a kw collocate su piattaforma all'esterno della struttura. 1.2 Edificio principale L attività dell edificio destinato ad uffici è classificata come di tipo 1, ovvero con numero di presenze compreso tra 26 e 100, in base al D.M (Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici) e perciò non individuabile come attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi. In base al precitato Decreto si applicano comunque le disposizioni contenute al punto 15 del Decreto stesso, in base alle quali: a. gli elementi portanti e separanti devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco almeno R e REI/ei 30 per i piani fuori terra e almeno R e REI/EI 60 per i piani interrati; b. i locali ubicati ai piani interrati devono disporre di almeno due vie di uscita alternative adducenti verso luoghi sicuri dinamici; 4

6 c. gli impianti devono essere realizzati in conformità alla regola dell arte e alle disposizioni di prevenzione incendi vigenti; d. le attività accessorie devono essere conformi alle norme contenute all art.8 del D.M ; All'interno dell'attività in oggetto, sono ricomprese attività accessorie quali ai punti: 8.1 locali per riunioni e trattenimento. Trattasi di piccole sale riunioni, ubicate al di sopra del piano di riferimento, con capienza inferiore a 25 persone, servite da una sola uscita, non inferiore a 0.80m, che immettono nel sistema di vie di fuga del piano. Inoltre è presente una sala consiliare, di circa 246 mq, per la quale si rimanda al punto 3 della presente relazione archivi e depositi Archivi e depositi di materiali combustibili con superficie fino a 50mq per i quali saranno rispettate le seguenti condizioni: gli elementi di separazione e le porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura, avranno caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI/EI 60; le superfici di aerazione naturale saranno non inferiore ad 1/40 della superficie in pianta. i locali saranno protetti con rivelatori di incendio collegati all impianto di segnalazione e allarme; sia all interno che all esterno dei locali, in prossimità delle porte di accesso, saranno posizionati almeno un estintore portatile avente carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 34A 144B; il carico di incendio sarà limitato a 60 Kg/m Archivi e depositi di materiale combustibile con superficie superiore a 50 mq, per il quale si rimanda al punto 2 della presente relazione. e. riferendoci sempre al D.M , saranno osservate le disposizioni di cui ai punti: 10.1 mezzi ed impianti di estinzione. Lungo i corridoi di distribuzione, in prossimità delle aree e impianti a rischio specifico, in posizione facilmente accessibile e visibile, verranno collocati estintori del tipo 34A 144B in misura di 1 per ogni 100mq. Inoltre, anche se non richiesto, l'intero complesso sarà munito di impianto di estinzione incendi a naspi (come da disegni allegati). 13. segnaletica di sicurezza Verranno applicate le disposizioni sulla segnaletica di sicurezza così come richiesto al punto 13 comma 1,2,e3 del D.M gestione della sicurezza 5

7 L'organizzazione e la gestione della sicurezza antincendio seguirà i criteri dettati dalla normativa vigente nonché quanto esposto nel punto 14 del D.M In merito alla rispondenza dell'edificio in oggetto ai criteri stabiliti dal DM 10/03/1998, l'unico punto da sottolineare, a nostro avviso, è il corridoio cieco collocato al primo piano dello stabile in oggetto. Tenendo presente che il complesso è sottoposto a tutela della soprintendenza ai beni culturali e vincolato in base al Codice Beni Culturali e del Paesaggio D.Lgs 24/3/2004 n. 42, non è stato possibile realizzare una ulteriore scala di sicurezza esterna. Comunque in base all'allegato III- Misure relative alle vie di uscita in caso di incendio- del DM 10/03/1998, trattandosi di aree a rischio medio/basso (allegato IX DM 10/03/1998) il percorso di uscita in un'unica direzione di circa 20 ml può, a nostro avviso, ritenersi sufficiente ad assicurare una eventuale evacuazione sicura dall'edificio, tenendo anche in considerazione che l'intera attività è coperta da impianto di rivelazione incendi e da impianto di estinzione incendi a naspi oltre che da estintori portatili. 2 ARCHIVIO 2.1 Ubicazione L archivio è collocato all'interno di un nuovo corpo di fabbrica adiacente all'edificio esistente con il quale comunica al piano terra, tramite filtro a prova di fumo e al piano 1, tramite spazio scoperto. L'edificio è compatto, di dimensioni lorde pari a 186 mq (ml x ml 10.98) e distribuito su due piani. All'interno trovano collocazione sia la nuova scala a prova di fumo, via d'esodo per il piano 1 dell'edificio esistente, che l'archivio comunale. L'archivio, separato da strutture resistenti al fuoco rispetto alla scala a prova di fumo e all'edificio adiacente, costituisce unico compartimento che si sviluppa su due piani comunicanti tramite scala interna. L'accesso all'archivio dall'esterno avviene tramite filtro a prova di fumo e costituisce una delle due via di fuga dal locale. L'altra è collocata al piano 1 in corrispondenza del pianerottolo esterno. L accesso all area per consentire l intervento dei mezzi di soccorso rispetta i requisiti minimi: Larghezza. 3,50m Altezza libera : 4m Raggio di svolta: 13m Pendenza: non superiore al 10% Resistenza al carico: almeno 20 tonnellate 2.2 Caratteristiche costruttive La superficie lorda del locale è pari a mq. Gli elementi di separazione e le porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura avranno caratteristiche di resistenza al fuoco REI 90. 6

8 La superficie di aerazione naturale, attestata su spazio scoperto, sarà maggiore di 1/40 della superficie in pianta e l infisso normalmente chiuso sarà munito di vetro semplice. L archivio sarà protetto da impianto automatico di rilevazione, segnalazione ed allarme incendi. All interno del locale sarà previsto un congruo numero di estintori portatili aventi carica minima pari a 6kg e capacità estinguente non inferiore a 34A 144B. Inoltre essendo la superficie del locale maggiore di 200 mq e prevedendo un carico di incendio superiore a 60kg/mq avremo che: Le caratteristiche di resistenza al fuoco delle strutture portanti in C.A., valutate in base alle modalità specificate nell allegato D del Decreto Ministero dell Interno 16 febbraio 2007, pari a R 90; Le caratteristiche costruttive di resistenza al fuoco dei sistemi di compartimentazione e delle porte di accesso pari a REI 90; La reazione del materiali di finitura mai superiore ad 1. L'accesso, al piano terra, avviene tramite filtro a prova di fumo avente caratteristiche di resistenza al fuoco pari a REI 90 e munito di aerazione naturale maggiore di 1mq. L'accesso al piano 1 tramite spazio scoperto. Il locale sarà protetto da impianto di spegnimento automatico e manuale gestito dal sistema di rivelazione incendi. La realizzazione del sistema di spegnimento automatico di incendi prevede l utilizzo, quale prodotto estinguente, di un Aerosol a base di Sali di potassio, in ordine alle indicazioni contenute nella lettera circolare del ministero dell interno, servizi Antincendi, prot.018/4101 de 02/01/1997. Il sistema utilizza appositi Erogatori Antincendio (EA) il cui agente estinguente sono Sali di potassio, secondo le concentrazioni e le indicazioni di progetto indicate dal costruttore. In base alla geometria, alle dimensioni e all aerazione del locale, nonché alle caratteristiche dell erogatore automatico. 3 SALA CONSILIARE Normativa di riferimento Decreto Ministeriale 19/08/1996 ( Applicazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo) 3.1 definizione locale In base all articolo 1 comma 1 del Decreto Ministeriale 19/08/1996 è stato individuato come locale di tipo d ( auditori e sale convegno ). 3.2 disposizioni generali per la costruzione dei locali Ubicazione Trattasi di locale collocato all interno della nuova sede del municipio classificato di tipo 1 in base al D.M. 22/02/2006, quindi non soggetto a controllo da parte dei vigili del fuoco e comunque in base a quanto previsto al punto 4 comma1 lettera b del suddetto decreto la ubicazione è compatibile. L accesso all area ove è collocato l ingresso all auditorium dall esterno rispetta i requisiti previsto al punto del Decreto Ministeriale 19/08/1996 a cui ci riferiamo 7

9 - larghezza della rampa di accesso > dei 3,50 ml; - altezza libera maggiore di 4m; - raggio di svolta > di 13m; - pendenza non superiore al 10%; - resistenza al carico almeno 20 tonnellate Separazioni comunicazioni Essendo il locale in oggetto classificato di tipo d in base all art.1 comma 1 del D.M. 19/08/1996 è pertinente con l attività 71 comunicherà con questa ultima tramite porte resistenti al fuoco almeno REI 30. Tenendo presente che la sala consiliare è ricompresa tra le attività accessorie (punto 8.1 del D M D.M ) e che il locale non verrà utilizzato per spettacoli ma solo per riunioni interne all'attività del municipio e, solo occasionalmente, per riunioni serali di associazioni sempre riferite alle attività della municipalità e fuori orario d'ufficio. Le strutture di separazione orizzontali e verticali tra l area relativa all auditorium e quella relativa agli uffici comunali avranno caratteristiche almeno REI Strutture e materiali RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Poiché l altezza antincendio dell auditorio, collocato al piano terra dell'edificio per uffici a due piani, è inferiore a 12m, le strutture rispetteranno le caratteristiche di resistenza al fuoco almeno R 60 (strutture portanti) e REI 60 (strutture separanti). Le strutture potanti verticali del locale sono in muratura portante mentre il solaio di copertura è previsto con travi primarie in acciaio, lamiera grecata e soletta in C.A. Il solaio verrà opportunamente trattato per ottemperare alle caratteristiche di resistenza al fuoco almeno R 60; REAZIONE AL FUOCO DELLE STRUTTURE Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali saranno le seguenti: I materiali di rivestimento dei pavimenti saranno di classe non superiore a 2 e gli altri materiali di rivestimento di classe non superiore a 1; I materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi e simili) saranno di classe di reazione al fuoco non superiore a 1; Le poltrone ed i mobili imbottiti saranno di classe 1 IM; I sedili non imbottiti costituiti da materiale combustibile saranno di classe non superiore a 2; Non saranno presenti materiali isolanti in vista; I materiali isolanti installati all interno di intercapedini saranno di classe 0 e comunque placcati con materiali incombustibili con resistenza al fuoco almeno REI 60; I rivestimenti lignei, se utilizzati, verranno opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1. Per la classificazione dei materiali si applicheranno le disposizioni contenute nel DM10/03/05 e del DM 15/03/05. 8

10 3.4 distribuzione e sistemazione dei posti a sedere distribuzione dei posti a sedere Il numero dei posti a sedere per il pubblico, di cui 2 per diversamente abili, è pari a 100, mentre i posti per il tavolo consiliare pari a 31. I posti per il pubblico sono di tipo fisso mentre quelli per il tavolo consiliare di tipo amovibile. I posti a sedere, di tipo fisso, sono distribuiti in 2 settori di 50 posti, con 5 posti per fila e 10 file. I settori sono separati l uno dall altro mediante passaggi longitudinali e trasversali di larghezza non inferiore a 1,20m. I passaggi tra i posti a sedere e le pareti della sala hanno larghezza mai inferiore ad 1,20m sistemazione dei posti a sedere La larghezza di ciascun posto a sedere è pari a 60cm e la distanza tra lo schienale di una fila e quello della fila successiva almeno 80cm. Le sedie saranno del tipo a ribaltamento automatico o per gravità. Le sedie del tavolo consiliare invece saranno semplici poltroncine amovibili. 3.5 misure per l esodo del pubblico dalla sala affollamento In base all articolo 4.1 affollamento - del DM19/08/1996 l affollamento massimo per i locali di tipo d-( auditori e sale convegno) è stabilito dal numero dei posti a sedere. Quindi :131 posti. Nel caso in cui la sala dovesse, per motivi di utilizzo particolare, essere sgombrata dalle poltrone, il massimo affollamento consentito sarà pari a: mq x0,7( densità di affollamento) = 171 posti. Dove è la superficie in pianta della sala e 0,7 l indice massimo a persona di affollamento per metro quadro capacità di deflusso L auditorium è collocato al piano rialzato (+0.85 rispetto al piano di riferimento), la capacità di deflusso è pertanto pari a 50 persone per modulo, quindi: N mod. 171 / 50 = 3,42 = 4 Essendo previsti complessivamente n. 6 moduli d uscita direttamente verso l'esterno e 2 che immettono nel sistema di vie di esodo del piano, la condizione risulta verificata. 9

11 3.5.3 sistema delle vie d uscita NUMERO DELLE VIE D USCITA Il locale è provvisto di un sistema organizzato di vie d uscita, dimensionato in base al massimo affollamento, distribuite con criterio di simmetria rispetto all asse longitudinale, che adducono direttamente o tramite corridoio, in luogo sicuro all esterno. LARGHEZZA, LUNGHEZZA E NUMERO DELLE VIE D USCITA La sala è dotata di più uscite di sicurezza di cui tre addurranno direttamente all esterno e, volendo prendere in considerazioni solo quest'ultime, il corridoio cieco non risulta mai maggiore di 15ml.. Le tre uscite che adducono direttamente all'esterno hanno larghezza maggiore o pari a 1.20ml. La lunghezza massima del percorso di uscita, misurata all interno della sala fino a luogo sicuro all esterno non è mai superiore a 50 ml. In ogni punto di riferimento sono sempre garantiti percorsi alternativi con angolo maggiore di 45 e corridoi ciechi inferiori a 15m. PORTE Le porte, ad uno o due battenti, situate lungo le vie d uscita si apriranno nel verso dell esodo a semplice spinta. Le porte di uscita saranno munite di maniglioni antipanico a barre di comando tali da consentire che la pressione esercitata dal pubblico sul dispositivo di apertura, comandi in modo sicuro l apertura del serramento. I vetri degli infissi saranno costituiti da materiali di sicurezza conformi alla normativa. 3.6 aree ed impianti a rischio specifico impianto di condizionamento e ventilazione Per l auditorio è stato previsto un sistema di riscaldamento e ventilazione a tutta aria. L impianto di trattamento aria a servizio esclusivo della sala consiliare verrà collocato al piano seminterrato dell'edificio in locale dedicato. Il percorso delle condotte dalla U.T.A. avviene tramite cavedio interno e si immetterà direttamente nell area auditorium senza attraversare altri compartimenti. Le condotte verranno realizzate con materiali di classe 0 e le tubazioni flessibili di raccordo di classe di reazione al fuoco non superiori a 2. L impianto sarà dotato di dispositivo di comando manuale per l arresto dei ventilatori in caso di incendio. La rimessa in marcia dei ventilatori sarà consentita solo tramute intervento manuale dell operatore. 10

12 3.7 impianti elettrici generalità Gli impianti elettrici verranno realizzati in conformità alla legge 1 /03/1968, n. 186, in particolare : -non costituiranno causa primaria di incendio o esplosione; -non forniranno via privilegiata di propagazione degli incendi; -sono sezionati rispetto all insieme delle utenze del complesso per uffici; -il quadro elettrico sarà collocato all'interno della sala consiliare a ridosso dell'accesso dal corridoio. L illuminazione di sicurezza, il sistema di rilevazione e allarme incendi saranno muniti di gruppi autonomi di alimentazione di sicurezza impianti elettrici di sicurezza L alimentazione di sicurezza sarà automatica ad interruzione breve minore o uguale 0,5s. Il dispositivo di ricarica degli accumulatori sarà di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore. L autonomia dell alimentazione di sicurezza sarà: rivelazione e allarme:30minuti illuminazione di sicurezza: 1 ora. L illuminazione di sicurezza assicurerà un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di fuga e non inferiore a 2 lux negli altri ambienti. 3.8 sistema di allarme La sala consiliare è collegata al sistema di allarme acustico realizzato mediante altoparlanti a servizio dell'intera struttura, collegato ai rilevatori di fumo e ai pulsanti manuali di allarme incendio. 3.9 mezzi ed impianti di estinzione degli incendi Verranno installati n..2 estintori portatili di capacità estinguente non inferiore a 13A, 89B, C. Un naspo dell'impianto idrico antincendio a servizio dell'intero complesso verrà collocato lungo il corridoio a ridosso della porta di accesso alla sala. L'impianto sarà alimentato direttamente dalla rete idrica dell acquedotto segnaletica e sicurezza La segnaletica di sicurezza sarà conforme al Decreto legislativo 14/08/1996, n 493 (S.O. G.U.) n 223 del 23/08/ gestione della sicurezza Verrà rispettato il titolo XVIII del Decreto Ministeriale 19/08/

13 4 CENTRALE TERMICA (normativa di riferimento D.Min. Int 12/04/1996 (Applicazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati a combustibili gassosi) Trattasi di due pompe di calore alimentate a Gas metano di potenzialità pari a kw collocate su piattaforma all'esterno della struttura. 4.1 Ubicazione L impianto di produzione di acqua calda e refrigerata costituito da pompe di calore ad assorbimento sarà ubicato in apposita piattaforma collocata all'esterno dell edificio, come desumibile dagli elaborati grafici. Gli apparecchi sono costruiti per installazione all aperto. 4.2 Adduzione e distribuzione L adduzione del gas-metano dal punto di fornitura al punto di sezionamento verrà garantita da una linea di tubazioni interrate in polietilene a norma UNI ISO 4437 e non attraverseranno edifici o manufatti in genere. 4.3 Impianto elettrico L'impianto elettrico sarà realizzato in conformità alla legge n. 186 del 1 marzo 1968 e tale conformità sarà attestata secondo le procedure previste dalla legge n. 46 del 5 marzo L'interruttore generale nella centrale termica sarà installato in prossimità dell ingresso della recinzione alla piattaforma sede di installazione delle pompe di calore ed in posizione segnalata ed accessibile. 4.4 Mezzi di estinzione degli incendi Nel locale sottocentrale sarà installato un estintore di classe 34A 144BC. 4.5 Segnaletica di sicurezza La segnaletica di sicurezza richiamerà l'attenzione sui divieti e sulle limitazioni imposti e segnalerà la posizione della valvola esterna di intercettazione generale del gas e dell'interruttore elettrico generale. 12

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