Cer001 LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'IMMOBILE DI VIA CARDUCCI, 6 NEL COMUNE DI TRIESTE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE

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1 STAZIONE APPALTANTE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia Servizio lavori pubblici Via Giulia, 75/ TRIESTE PROGETTAZIONE Mirano Venezia - Italia Tel Fax fvg-immobili@fm-ingegneria.com PROGETTO LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELL'IMMOBILE DI VIA CARDUCCI, 6 NEL COMUNE DI TRIESTE EMISSIONE TITOLO IMPIANTI SPECIALI RELAZIONE GENERALE REV. DATA FILE OGGETTO DIS. APPR. a b c d e f g h ELABORATO N. Cer001 DATA: SCALA: FILE: J.N. Luglio _Cer001.doc 1071/14 PROGETTO DISEGNO VERIFICA APPROVAZIONE

2 INDICE 1 INTRODUZIONE 2 2 OPERE DI PROGETTO IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO, ARCHIVIO Principali vantaggi del sistema Descrizione IMPIANTI E SISTEMI ANTINCENDIO PRESSURIZZAZIONE FILTRI _Cer001_Impianti speciali_relazione generale pag. 1 di 5

3 1 INTRODUZIONE Come descritto nella relazione generale il progetto riguarda la manutenzione straordinaria dell immobile di Via Carducci 6 in Trieste Nella presente relazione si sviluppa quindi un dettaglio delle principali lavorazioni relative agli impianti meccanici. 2 OPERE DI PROGETTO 2.1 IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO, ARCHIVIO Nei archivi posti al piano terra dell edificio, si prevede la realizzazione di un sistema di spegnimento incendi, con intervento automatico e manuale, comandato da sistema di rivelazione, che utilizza, come prodotto estinguente, un Aerosol a base di sali di potassio. Questo impianto è progettato in conformità alle indicazioni contenute nella lettera circolare del Ministero dell Interno, Servizi Antincendi, prot. 018/4101 del 2 gennaio 1997, (relativamente all uso di sostanze estinguenti a basso impatto ambientale ), in accordo alla bozza di regolamento stilata dal Comitato Tecnico CEN TC 191 e con le indicazioni contenute nella Norma internazionale N.F.P.A edizione 1994/1996 in materia di agenti estinguenti puliti (clean agents) Principali vantaggi del sistema I principali vantaggi del sistema di spegnimento automatico ad Aerosol FPG sono così sintetizzati: 1. nessuna necessità di contenitori in bombole ad alta o altissima pressione. 2. nessuna rete di adduzione dell agente estinguente per mezzo di tubazioni e raccorderie in acciaio e realizzazioni speciali. 3. Linee di collegamento tra gli erogatori e l alimentatore di comando attivazione costantemente controllate contro il taglio o il corto circuito accidentali. 4. Economicità di gestione e semplicità per una eventuale modifica in caso di mutate esigenze che si dovessero presentare (es. variazioni delle compartimentazioni) 5. garanzia quinquennale sui materiali impiegati Descrizione Il sistema di spegnimento ad aerosol, sarà realizzato mediante l utilizzo di appositi Erogatori Antincendio, di marca Firecom, il cui agente estinguente è composto da Sali di Potassio. 1071_Cer001_Impianti speciali_relazione generale pag. 2 di 5

4 La composizione chimica dell Aerosol in fase estinguente è formata da: Monossido di carbonio (CO) valori da 10 a 57 ppm (valori medi cautelativi di più misure effettuate nei tempi da 0 a 15 minuti primi dall inizio della scarica); Ossidi di Azoto < 5 ppm (valore di due diverse serie di misure tra il tempo 0 e 20 minuti dall inizio scarica); Materiale particellare aerodisperso (aerosol); L attivazione della reazione di innesco della massa solida di base dell estinguente, sarà derivata dal circuito elettrico interno di attivazione con linea bifilare in bassa tensione (24 Vcc.). L immediato cambiamento di stato - da solido ad aerosol - del composto di base, si manifesta con l emissione di particelle di Aerosol di Sali di Potassio in fase gassosa, aventi una granulometria infinitesimale (da 0.5 a 4 micron circa), in grado di esercitare una doppia azione nei confronti di un focolaio di incendio in atto. Il meccanismo d azione degli Aerosol di Potassio, è costituito dal blocco dell autocatalisi dell incendio che si concretizza nell inibizione dei radicali che sostengono la reazione di combustione, attuandosi attraverso una doppia azione, fisica e chimica. L azione fisica è legata alle caratteristiche chimico - fisiche dei metalli alcalini dei quali il Potassio fa parte. Esso, ha un potenziale di ionizzazione fra i più bassi e pertanto anche il modesto apporto di energia dato durante la fase di passaggio di stato è sufficiente a ionizzare, ovvero ad eliminare gli elettroni dall atomo di Potassio. Un atomo ionizzato è molto reattivo nei confronti degli altri ioni presenti durante la reazione di combustione (incendio): si formeranno quindi istantaneamente composti inerti estremamente stabili che sottrarranno energia alla reazione di combustione sino ad annullarla del tutto. Durante questo processo, essendovi particelle inerti i sali di Potassio - solide in sospensione, non si verificano decrementi del tenore di ossigeno in ambiente né repentini abbassamenti della temperatura (i sali di Potassio sono assolutamente anidri). L azione chimica del composto estinguente, si sviluppa durante la combustione, ove si formano per effetto dell autocatalisi, i radicali liberi. Essi per loro natura sono molto instabili e tendono, attraverso reazioni successive a portarsi ad un livello di stabilità finale. Durante la combustione quindi, oltre a generarsi anidride carbonica ed acqua, si manifestano notevoli quantità di radicali instabili di idrossido (ossidrile OH) che permettono alla reazione di proseguire. Il Potassio ionizzato proveniente dalla scissione del Carbonato di Potassio Idrato, presente nell Aerosol diffuso in ambiente, reagisce durante la combustione con i gruppi ossidrilici OH (radicali liberi). La sottrazione dei radicali liberi per effetto dei legami di cui sopra, non alimenta più la combustione che a questo punto s interrompe. L azione estinguente dell Aerosol di Sali di Potassio non avviene né per soffocamento (decremento di ossigeno) né per raffreddamento (come 1071_Cer001_Impianti speciali_relazione generale pag. 3 di 5

5 nell acqua), ma con un meccanismo simile a quello delle sostanze alogenate, ovvero attraverso una reazione reazione terminale della catena indotta dallo stesso incendio. Le caratteristiche tecniche e funzionali del prodotto estinguente sono di seguito riassunte: Durata di scarica: Concentrazione di spegnimento in volume: Attivazione elettrica: Corrente di sorveglianza: Tempo di attivazione: Temperatura di stoccaggio: Umidità: A L T: O D P : G W P: Classe di spegnimento: Conducibilità elettrica: Corrosività: Shock termico: Scariche elettrostatiche: da 30 a 100 secondi da 50 a 100 gr. /m3. Min. 6V DC, 0,5-2A, 2 sec. max. 5 Ma immediato da -60 a + 60 C fino al 98% U.R. Trascurabile 0 0 A, B, C paragonabile aria secca nessuna nessuno nessuna 2.2 IMPIANTI E SISTEMI ANTINCENDIO Il progetto prevede la verifica e l integrazione di idranti UNI 45 e di estintori portatili a servizio dell edificio. Il fabbricato è già dotato di impianto idranti facente capo all acquedotto. I lavori previsti sono: - integrazione ai piani di idranti UNI 45; - installazione di gruppo di pressurizzazione antincendio e relativa vasca di accumulo. Negli edifici oggetto di intervento verranno installati estintori portatili di capacità estinguente non inferiore a 13 A, 89 BC, utilizzabili anche su impianti ed apparecchiature sotto tensione (di tipo approvato dal Ministero dell Interno, in ragione di almeno un estintore ogni 150 m2 di pavimento o frazione di detta superficie. Il posizionamento degli estintori è tale da permetterne l identificazione ed il raggiungimento in caso di pericolo in modo facile dai vari punti all interno della zona di compartimentazione. 2.3 PRESSURIZZAZIONE FILTRI il progetto prevede la realizzazione di un filtro pressurizzato a piano terra per l accesso all archivio. Il Sistema di Pressurizzazione è costituito dal Quadro di Comando (anche detto Centrale ), un guscio contenente l elettroventola ed una condotta d aria antincendio. 1071_Cer001_Impianti speciali_relazione generale pag. 4 di 5

6 Il funzionamento del Sistema è assicurato, in assenza dell alimentazione da rete, per un periodo di oltre 2 ore grazie ad appositi accumulatori. La centrale può essere collegata a: a) impianto di rivelazione antincendio convenzionale o analogico indirizzato; b) un massimo di 8 rivelatori di fumo o temperatura locali, con o senza la possibilità di alimentare e comandare un massimo di 4 elettromagneti per tenuta porte antincendio normalmente aperte; c) impianto di rivelazione incendio centralizzato con i relativi 4 elettromagneti, o in alternativa senza elettromagneti ma con contatti magnetici di avviamento temporizzato del pressurizzatore dopo l apertura delle porte; d) pulsanti antincendio manuali. In caso di segnale antincendio dato dai rivelatori locali, dall impianto di rivelazione o dai pulsanti manuali antincendio, la Centrale agisce secondo la seguente logica: impianto con porte antincendio normalmente aperte: o la Centrale diseccita gli elettromagneti posizionati sulle porte, chiudendole; o il pressurizzatore manda in sovrappressione la zona filtro fumi ( pfiltro 0,3 mbar). Impianto con porte normalmente chiuse o il pressurizzatore manda in sovrappressione la zona filtro fumi ( pfiltro 0,3 mbar). In caso di segnale antincendio con black-out il sistema di pressurizzazione mantiene in sovrappressione ( pfiltro 0,3 mbar) la zona filtro fumi per almeno 120 (*) anche senza tensione di rete, impedendo che, durante l esodo di emergenza, il fumo dell incendio penetri nell ambiente costituente la zona filtro fumi. Il Sistema di Pressurizzazione manda in sovrappressione la zona filtro fumi aspirando aria non contaminata dall esterno o da zona sicura tramite una condotta di aspirazione REI. La condotta di aspirazione antincendio è costituita da una tubazione o una condotta rettangolare adeguatamente protetta dall incendio, rispondente alle normative vigenti. 1071_Cer001_Impianti speciali_relazione generale pag. 5 di 5

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