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2 I rilievi relativi alla redazione della Carta Uso Suolo per l area forestale riconducibile al Comune di Soprana, partono da una cartografia di base redatta dall I.P.L.A. per conto della Regione Piemonte nell ambito della realizzazione dei Piani Territoriali Forestali Regionali. Tali rilevamenti prevedevano di riportare in cartografia l unità di terra quando questa fosse di estensione pari almeno ad 1 ha. Tale cartografia è stata corretta dagli scriventi su incarico della Comunità Montana Valle di Mosso ed ulteriormente affinata su incarico del Comune di Soprana. I rilievi sul campo sono stati svolti su tutto il territorio comunale e sono stati effettuati nei mesi di dicembre 2004 luglio 2005 per poter osservare e definire tutti i poligoni aventi vegetazione omogenea e quindi riconducibili ad un tipo forestale. Un ulteriore controllo è stato possibile con l ausilio delle ortofotocarte della Regione Piemonte con le quali si è riusciti a definire i grossi poligoni altrimenti tracciabili su carta con poca precisione ; è stato inoltre possibile tracciare le diversificazioni paesaggistiche delle aree più impervie e difficilmente raggiungibili. Inoltre, grazie all utilizzo in studio di un programma GIS, si sono potuti confrontare i rilievi effettuati sul campo con lo studio IPLA con le ortofotocarte, al fine di ottenere il miglior risultato possibile. Il territorio del Comune, misurato sulle cartografie in nostro possesso, risulta di estensione pari a 546,5345 ha e, a prima analisi, tale superficie risulta divisibile in tre grandi gruppi: Territorio aree boscate aree non boscate aree urbane comunale ETTARI 546,5345 ha 500,8821 ha 20,2790 ha 25,3734 ha % 100 % 92 % 3 % 5 % 3% 5% aree boscate aree non boscate aree urbane 92% Da tale analisi risulta che il Comune presenta il 92% di superficie boscata e in assoluto risulta il Comune più boscato della Comunità Montana Valle di Mosso. Risulta inoltre il Comune con meno aree non boscate, con il 3%. 1

3 I tre gruppi così definiti sono stati studiati approfonditamente utilizzando per le classificazioni botaniche le nomenclature già adottate dalla Regione Piemonte (Ipla) nell ambito della redazione dei Piani Territoriali forestali. L'unità di base della tipologia è il Tipo Forestale che può essere suddiviso in eventuali sottotipi mentre più tipi affini si raggruppano nelle Categorie. All'interno dei Tipi si possono distinguere ancora delle varianti. Brevemente, queste unità si possono così descrivere: Categoria: è un unità puramente fisionomica, in genere definita sulla base della dominanza delle specie arboree e che corrisponde alle unità vegetazionali comprensive normalmente utilizzate in selvicoltura (castagneti, faggete, boschi pionieri,arbusteti ecc.). La categoria è utile per operare una prima discriminazione e raggruppamento dei tipi. Tipo: è l'unità fondamentale della classificazione, omogenea sotto l'aspetto floristico e selvicolturale-gestionale che contiene nella sua denominazione qualche caratteristica ecologica e di localizzazione, talvolta, anche floristica, particolarmente importanti per la sua distinzione. Nella cartografia i Tipi all interno di ciascuna categoria sono individuati da un codice letterale-numerico, che classifica anche eventuali sottotipi e varianti. Sottotipo: i sottotipi sono stati distinti nell'ambito dei Tipi sulla base di variazioni floristiche ed ecologiche dovute a differenziazioni del substrato (acidofilo o calcifilo), di variazioni floristiche, di possibilità evolutive (es. primario o secondario), di stazione (montano, subalpino, ripario, d impluvio ecc.); talvolta le differenze fisico-chimiche di quest'ultimo possono riflettersi sulle scelte delle tecniche selvicolturali (es. in relazione alle diverse possibilità di rinnovazione). Variante: è un'unità subordinata al Tipo fisionomico, caratterizzata nell'ambito di un Tipo da una composizione differente dello strato arboreo senza che il sottobosco e le caratteristiche ecologiche risultino diversificate in modo significativo. In taluni casi i concetti di variante e sottotipo possono coincidere, ad esempio quando ad un cambiamento nello strato arboreo corrisponde una certa differenziazione della vegetazione subordinata e allora prevale il concetto legato alla seconda unità subordinata. 2

4 Riportiamo al seguito una breve descrizione di ciascun Tipo Forestale individuato : ROBINIETI : RB10X Robinieto : popolamenti a predominante robinia, situati su versanti, scarpate stradali, terreni ex agricoli, puri o con subordianti elementi arborei della vegetazione planiziale e collinare; sottobosco ricco di specie nitrofile e ruderali (abbondante sambuco nero e, nel Piemonte settentrionale, Prunus serotina). - RB10B var. con latifoglie mesofile QUERCETI DI ROVERE QV10X Querceto di rovere a Teucrium scorodonia: Alpi, terrazzi fluvio-glaciali, paleosuolo, morene ed alluvioni ciottolose tra il Biellese ed il Ticino; substrati cristallini e metamorfici (gneiss, micascisti, dioriti, graniti, serpentiniti ed altre ofioliti) della zona alpina; stazioni di versante a suolo spesso superficiale, con sottobosco caratterizzato da abbondante presenza di specie acidofile come Frangula alnus, Sarothamnus scoparius, Lembotropis nigricans; Pteridium aquilinum, Avenella flexuosa, Potentilla erecta, Teucrium scorodonia, Melampyrum pratense, Molinia arundinacea, Luzula pedemontana (a sud della Val Susa); popolamenti a prevalenza di rovere, talora in mescolanza con castagno, betulla e faggio; popolamenti su gneiss, micascisti, dioriti, prasiniti o graniti, puri o in mescolanza con subordinati castagno, betulla o faggio. - QV10C var. con castagno QV30X Querceto di rovere/roverella con orniello ed Erica cinerea: Alpi, terrazzi fluvio-glaciali, paleosuolo, morene ed alluvioni ciottolose tra il Biellese ed il Ticino; paleosuoli sabbiosi, substrati morenici e alluvioni drenate ciottolose dei settori esalpici del Piemonte settentrionale, tra il Biellese ed il Ticino, in forma di brughiera arborata, con presenza abbondante di roverella e di specie come l'orniello ( Fraxinus ornus), il cerro ( Quercus cerris), Chrysopogon grillus, Erica cinerea. (Rive Rosse di Curino). CASTAGNETI CA30X Castagneto acidofilo a Teucrium scorodonia delle Alpi: popolamenti di castagno cedui (a regime o invecchiati), irregolari (per presenza di sparsi individui da frutto o per la presenza di specie arboree di invasione) o talora a fustaia per invecchiamento naturale o avviamento dei migliori polloni; popolamenti delle Alpi; cedui di castagno, talora invecchiati o in evoluzione verso la fustaia, con presenza importante di specie acidofile come Teucrium scorodonia, Luzula pedemontana (a sud della val Susa), Calluna vulgaris, Vaccinium myrtillus, Pteridium aquilinum, Frangula alnus, Phyteuma scorzonerifolium, Phyteuma betonicifolium, Carex pilulifera, Avenella flexuosa, Genista germanica. - CA30C var. con rovere e /o roverella BOSCAGLIE PIONIERE E D INVASIONE BS80 Boscaglia rupestre pioniera: popolamenti a base di altre specie arboree ed altoarbustive; popolamenti a base di altre specie arboree ed alto-arbustive: popolamenti a base di altre specie arboree ed alto-arbustive; popolamenti su rupi e versanti rocciosi, apparentemente stabili, a predominanza di latifoglie varie (sorbi, maggiociondoli, betulla, pioppo tremolo, ecc) e localmente con sparsi larici o pini silvestri, oppure, alle quote inferiori, con bagolaro, sparsa roverella o leccio (Orrido di Chianocco). - BS80B var. a betulla 3

5 ALNETI PLANIZIALI E MONTANI AF40X Acero-tiglio-frassineto di forra: popolamenti a predominanti acero di monte e frassino, localmente con acero riccio, olmo montano e tigli in varie proporzioni; popolamenti situati in forre, valloni o versanti detritici freschi o su blocchi caratterizzati sovente da felci e alte erbe come Senecio fuchsii, Impatiens noli-tangere, Actaea spicata, Lunaria rediviva, Adenostyles alliariae, Aconitum vulparia, Stellaria nemorum, Rumex alpestris, Achillea macrophylla, Cicerbita alpina, Campanula latifoglia. - AF41X st. pedemontano con ontano nero e/o farnia: impluvi del piano collinare e montano inferiore nei settori mesalpici o esalpici, sovente con presenza di ontano nero RIMBOSCHIMENTI Rimboschimento dei piani planiziale e collinare: popolamenti artificiali di conifere o più raramente di latifoglie delle zone di pianura, terrazzi, rilievi collinari e fondovalle a quote generalmente inferiori agli 800 m. - RI10B var. a pino strobo 4

6 Relativamente al territorio comunale riportiamo al seguito la distinzione delle Categorie, relativamente alle aree boscate e a quelle non boscate. Per ciascuna categoria viene espressa l estensione in ettari e le relative percentuali sui due grandi gruppi (aree boscate e non boscate) e le percentuali relative alla superficie Comunale. Sono inoltre proposte le rappresentazioni grafiche indicanti : 1. la distribuzione percentuale delle Categorie caratterizzanti il bosco sulla totalità delle aree boscate del Comune; 2. la distribuzione percentuale delle Categorie caratterizzanti il non bosco sulla totalità delle aree non boscate del Comune; 3. la distribuzione percentuale delle categorie sulla totalità della superficie Comunale. Nel gruppo aree boscate il territorio comunale presenta 6 differenti Categorie che percentualmente risultano così rappresentate : Categorie sigla ha % su aree boscate del Comune % su totale Comune Acero-tigliofrassineto AF 33,24 6,64 6,08 Boscaglia BS 7,12 1,42 1,30 d invasione Castagneto CA 382,36 76,34 69,96 Querceto di rovere QV 49,55 9,89 9,07 Robinieto RB 28,42 5,67 5,20 Rimboschimento RI 0,21 0,04 0,04 Nel gruppo aree NON boscate il territorio comunale presenta 3 Categorie che percentualmente risultano così rappresentate : Categorie sigla ha % su aree non boscate % su totale Comune Comune praterie non PB 5,20 25,64 0,95 utilizzate prato-pascoli PT 11,80 58,21 2,16 rocce e RM 1,44 7,09 0,26 macereti Aree verdi urbane, orti, frutteti, giardini ed incolti UV 1,84 9,05 0,34 Nel gruppo URBANO il territorio comunale presenta 2 Categorie che percentualmente risultano così rappresentate : Categorie sigla ha % su aree urbane Comune % su totale Comune Aree urbanizzate, UI 25, ,64 infrastrutture 5

7 Grafico 1_Soprana : distribuzione percentuale delle categorie caratterizzanti il bosco sulla totalità delle AREE BOSCATE del Comune RI 0,04 RB 5,67 categorie QV CA 9,89 76,34 BS 1,42 AF 6, percentuale Grafico 2_Soprana : distribuzione percentuale delle categorie caratterizzanti il non bosco sulla totalità delle AREE NON BOSCATE del Comune UV 9,05 RM 7,09 categorie PT 58,21 PB 25, percentuale 6

8 Grafico 3_Soprana: distribuzione percentuale delle categorie sulla totalità della superficie Comunale UV 0,34 UI 4,64 categorie RM RI RB QV PT PB 0,26 0,04 5,20 9,07 2,16 0,95 CA 69,96 BS 1,30 AF 6, percentuale Proseguendo nel particolare della classificazione botanica si entra nel dettaglio di ciascuna Categoria andando a definire i Tipi Forestali. Per le aree boscate si sono riscontrati 11 Tipi Forestali (TF) di seguito elencati: CATEGORIA TIPO FORESTALE (sigla) TIPO FORESTALE (descrizione) AF AF40X Acero-tiglio-frassineto di forra AF41X st. pedemontano con ontano nero e/o farnia BS BS32X Boscaglie d invasione - var. con rovere BS80B Boscaglia rupestre pioniera - var. a betulla CA CA30X Castagneto acidofilo a Teucrium scorodonia delle Alpi CA30C var. con rovere e /o roverella QV QV10X Querceto di rovere a Teucrium scorodonia QV10C var. con castagno QV30X Querceto di rovere/roverella con orniello ed Erica cinerea RB RB10X Robinieto RB10B var. con latifoglie mesofile RI RI10B Rimboschimento dei piani planiziale e collinare var. a pino strobo Nel corso dei rilievi non sempre è stato possibile definire con facilità i limiti dei differenti Tipi a causa di aspetti naturali che sfuggono alla rigidità delle classificazioni imposte dalla metodologia. Per esempio si sono riscontrate situazioni molto complesse, soprattutto in zone dove il bosco risulta in piena evoluzione, che mal si adattano alle classificazioni e pertanto si sono effettuate delle semplificazioni nell assegnazione del tipo forestale. 7

9 Riportiamo al seguito i dati relativi a ciascun tipo forestale relativamente dapprima alle aree boscate e, nella seconda tabella, alle aree non boscate, esprimendo per ciascuno la sua estensione, la percentuale di diffusione relativamente alla Categoria di cui fa parte e la percentuale d incidenza sull area boscata o non boscata del territorio Comunale. Dati relativi a ciascun tipo forestale relativamente alle aree boscate. CATEGORIA TIPO ETTARI % sulla Categoria % su totale area % su intero territorio del FORESTALE boscate del COMUNE COMUNE AF AF40X 2,43 7,32 0,49 0,44 AF41X 30,80 92,68 6,15 5,64 BS BS32X 1,05 14,75 0,21 0,19 BS80B 6,07 85,25 1,21 1,11 CA CA30C 265,39 69,41 52,99 48,56 CA30X 116,97 30,59 23,35 21,40 QV QV10C 14,30 28,85 2,85 2,62 QV10X 10,55 21,29 2,11 1,93 QV30X 24,70 49,86 4,93 4,52 RB RB10B 18,83 66,26 3,76 3,45 RB10X 9,59 33,74 1,91 1,75 RI RI10B 0,21 100,00 0,04 0,04 Grafico 1: distribuzione percentuale dei Tipi Forestali sulla totalità della superficie Comunale. categorie UV UI RM RI10B RB10X RB10B QV30X QV10X QV10C PT PB CA30X CA30C BS80B BS32X AF41X AF40X 0,34 4,64 0,26 0,04 1,75 3,45 4,52 1,93 2,62 2,16 0,95 1,11 0,19 5,64 0,44 21,40 48, percentuale 8

10 Grafico 2: distribuzione percentuale dei Tipi Forestali sulla totalità della superficie boscata del Comune. RI10B 0,04 RB10X 1,91 RB10B 3,76 QV30X 4,93 QV10X 2,11 categorie QV10C CA30X 2,85 23,35 CA30C 52,99 BS80B BS32X 1,21 0,21 AF41X 6,15 AF40X 0, percentuale Il Tipo Forestale più presente sulla superficie Comunitaria rientra nella categoria del castagneto e si tratta del Castagneto acidofilo a Teucrium scorodonia delle Alpi, var. con rovere e /o roverella (CA30C) che, dell intera superficie del Comune, occupa ben il 48,56% e che diventa il 52,99% se messo a confronto soltanto nell ambito delle aree boscate. Al seguito, con percentuali significative, si trovano : il Castagneto acidofilo a Teucrium scorodonia delle Alpi (CA30X), che copre il 23,35% della superficie boscata ed il 21,40% della superficie comunale; l Acero-tiglio-frassineto di forra, st. pedemontano, (AF41X) con il 6,15% sulla superficie boscata e il 5,64% sul Comune; il Querceto di rovere/roverella con orniello ed Erica cinerea (QV30X), con il 4,93% sulla superficie boscata e il 4,52% sul totale. Ai fini della normativa di P.R.G.C. le varie categorie di uso del suolo sono state accorpate in funzione delle caratteristiche e dell ubicazione. Prati ed aree agricole marginali: sono tutte quelle aree vicine ai centri abitati con caratteristiche agricole o ex agricole (boscaglia d invasione) che sarebbero da mantenere a prato sia a fini paesaggistici che di tutela del centro abitato da eventuali incendi o eventi climatici che potrebbero provocare lo schianto di alberi. Aree boscate: sono tutte le aree ricoperte da boschi incluse le aree rocciose ed i 9

11 macereti in quanto di dimensioni ridotte ed incluse all interno del bosco. Prato pascoli: sono tutte le aree non boscate ai sensi del D.L. 18/05/01 n 227 art.n 2 e ricoperte da vegetazione erbacea, piccole coltivazioni ecc. che si trovano esterne ai centri abitati. tale superficie risulta così dimensionata: Territorio comunale Prati ed aree agricole marginali Aree boscate Prato pascoli Aree urbane ETTARI 546,5345 ha 19,158 ha 499,0131 ha 2,99 ha 25,3734 ha % 100 % 3,51 % 91,3 % 0,55 % 4,64 % 0,55 4,64 3,51 Prati ed aree agricole marginali Aree boscate Prato pascoli Aree urbane 91,3 10

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