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1 SIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale Scheda di dettaglio del Tipo Forestale AB50X - Abetina endalpica Superficie totale (ha): 817 Percentuale su superficie boscata regionale (%): 0,1 Descrizione: Popolamenti a prevalenza di abete bianco, spesso in mescolanza, ai limiti superiori, con abete rosso, larice o pino cembro e, alle quote inferiori, pino silvestre. Fustaie a strutturapluriplana per piccoli gruppi coetaneiformi o per collettivi, localizzate nei versanti ad esposizioni fresche in ambito montano. Cenosi tendenzialmente mesofile, da mesoneutrofile a neutrocalcifile e, localmente, acidofile. Localizzazione: Il Tipo è presente esclusivamente nel settore endalpico dell'alta Valle di Susa (P. N. del Gran Bosco di Salbertrand), in valle Maira (Acceglio) e Stura di Demonte (Pontebernardo). Il st. superiore è presente esclusivamente nell'alta Valle di Susa. Classificazione fitosociologica: Trochiscantho-Fagenion (Tx. 55) T. Mull. 66) prevalente st. inferiore; ma con maggior presenza di elementi del Vaccinio-Piceion Br. - Bl. 38 e anche dell'adenostylion Br. - Bl. 25 nel st. superiore. Corine : / Habitat Natura 2000: CODICE DENOMINAZIONE HABITAT N2000 NOTE 9410 Boschi montano-subalpini di abete rosso in presenza di abete rosso

2 SOTTOTIPI E VARIANTI CODICE DENOMINAZIONE SUPERFICIE (ha) AB51A st. inferiore var. con picea 124 AB51B st. inferiore var. con larice 108 AB51J st. inferiore soprassuolo con residui di arboricoltura da legno AB51K st. inferiore bosco pascolato AB51W st. inferiore soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da eventi meteorici 19 AB51X st. inferiore 502 AB51Y st. inferiore soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da parassiti o danni non identificati AB51Z st. inferiore soprassuolo distrutto da incendio AB52A st. superiore var. con pino cembro 66 AB52B st. superiore var. con larice AB52J st. superiore soprassuolo con residui di arboricoltura da legno AB52K st. superiore bosco pascolato AB52W st. superiore soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da eventi meteorici AB52X st. superiore AB52Y st. superiore soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da parassiti o danni non identificati AB52Z st. superiore soprassuolo distrutto da incendio Note alla variabilità: Fra 1400 e 1700 m (st. inferiore), fra 1700 e 1900 (st. superiore). Esposizioni varie, in prevalenza quelle nord ed i versanti con espsosizone ovest. Possibili confusioni: Questo Tipo è dotato di una buona variabilità stazionale; pertanto può essere confuso con alcune forme di Abetine mesalpiche, da cui si differenzia per l'assenza completa di faggio e di specie arbacee ad essa collegate.

3 DATI DENDROMETRICI Numero di piante per ha: 414 Area basimetrica media per ha (mq/ha): 27,5 Volume medio ad ha (mc/ha): 251,6 Diametro medio di area basimetrica media (cm): 29,5 Composizione dendrometrica: Specie Presenze (%) Volumi (%) Abies alba Miller 54,0 72,3 Altre latifoglie 6,5 0,2 Larix decidua Miller 11,5 6,5 Picea excelsa (Lam.) Link 25,3 20,1 Pinus cembra L. 2,5 0,6

4 DATI SELVICOLTURALI Posizione nel ciclo dinamico e tendenze evolutive: Nei settori endalpici l'abete bianco costituisce la vegetazione potenziale delle stazioni più fresche del piano montano, dove é in concorrenza con l'abete rosso; le differenze di temperamento tra le due specie, infatti, sono alla base di fenomeni di alternanza e dinamismo reciproco. Si tratta comunque di boschi relativamente stabili e prossimi alle condizioni climaciche. Interventi da evitare: 1) La creazione di popolamenti pressoché puri, monoplani e coetaniformi per grandi gruppi. 2) L'apertura di buche o strisce di grandi dimensioni per non favorire l'ingresso ci specie arbustive o erbacee dannose alla rinnovazione dell'abete bianco come ontano verde, ericacee, molinia ed altre graminacee. Raccomandazioni per la difesa della biodiversità: 1) Mantenere o ripristinare la mescolanza fra le specie arboree (abete rosso, pino cembro, pino silvestre e larice) principali e quelle accessorie 2) Ricercare la creazione di popolamenti disetanei per piccoli gruppi. 2) Controllo della fauna selvatica, che più impedire totalmente la rinnovazione dell'abete, favorendo quella di altre specie, con la conseguente modifica radicale della composizione dei popolamenti. 3) evitare interventi selvicolturali in prossimità di micro-habitat associati: zone umide, affioramenti rocciosi, ecc. 2) Mantenere l'idonea quantità di alberi morti in piedi o terra, importanti per diversi insetti, uccelli e chirotteri Indirizzi di intervento: Sono boschi con prevalente funzione protettiva e solo localmente produttivo-protettiva. Nell'ambito generale di recupero della struttura disetanea e di miglioramento della stabilita, occorre operare attraverso tagli a scelta per gruppi, al fine di regolare i rapporti di mescolanza fra le specie. In questi boschi si osserva frequentemente la rinnovazione incrociata di abete rosso e bianco, in particolare nel sottotipo superiore: in questi casi gli interventi saranno misti fra tagli a scelta in combinazione con l'apertura di piccole buche per favorire la rinnovazione della picea, del larice e, più localmente, del cembro. Nella variante con pino cembro non sono da prevedere interventi, se non locali prelievi di singoli collettivi, riferibili a cure minime per boschi subalpini.

5 SPECIE PRESENTI Elenco delle specie, in ordine alfabetico, che costituiscono il corredo floristico dell unità tipologica Nome latino Abies alba Miller Adenostyles alliariae (Gouan) Kerner Carex digitata L. Chaerophyllum hirsutum L. Clematis alpina (L.) Miller Corylus avellana L. Festuca flavescens Bellardi Gentiana villarsii (Griseb.) Ronniger Geranium nodosum L. Hepatica nobilis Miller Larix decidua Miller Lonicera alpigena L. Luzula nivea (L.) Lam. et DC. Luzula sieberi Tausch Maianthemum bifolium (L.) Schmidt Melica nutans L. Orthilia secunda (L.) House Oxalis acetosella L. Paris quadrifolia L. Phyteuma ovatum Honck. Picea excelsa (Lam.) Link Pinus cembra L. Pulsatilla alpina (L.) Delarbre Ranunculus aduncus G. et G. Ribes alpinum L. Ribes petraeum Wulfen Rosa pendulina L. Soldanella alpina L. Sorbus aria (L.) Crantz Sorbus aucuparia L. Valeriana tripteris L. Veratrum album L. Veronica urticifolia Jacq. Viola biflora L. Nome volgare Abete bianco Nocciolo Larice Abete rosso Pino cembro Sorbo montano Sorbo degli uccellatori Aspetti fisionomici del sottobosco: La fisionomia del sottobosco é piuttosto variabile e lo strato arbustivo è sempre rado e poco strutturato. In stazioni con affioramenti rocciosi lo strato erbaceo si caratterizza per la presenza di Festuca flavescens, Rinnovazione: La rinnovazione dell'abete bianco è generalmente abbondante, anche se l'eccessiva presena di ungulati ne limita fortemente la possibilità di sopravvivenza. Specie: abete bianco, abete rosso, larice, pino cembro (locale: Salbertrand), betulla, sorbo degli uccellatori, sorbo montano, pioppo tremolo. Note alle specie presenti:

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