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1 SIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale Scheda di dettaglio del Tipo Forestale BS30X - Boscaglie d'invasione Superficie totale (ha): Percentuale su superficie boscata regionale (%): 1,4 Descrizione: Popolamenti arborei d'invasione costituiti da latifoglie diverse, indifferenti al tipo di substrato e al gradiente idrico, che si possono presentare sia in purezza che in mescolanza. Boschi di neoformazione, spesso con struttura irregolare, diffusi a partire dal piano planiziale fino a quello montano superiore. Localizzazione: Il Tipo forestale è diffuso in tutta la Regione, dalla pianura fino al piano montano e, più localmente, anche in quello subalpino. Classificazione fitosociologica: Varie unità fitosociologiche, anche con specie non autoctone, a seconda dele varianti. Corine: 41.H Habitat Natura 2000:

2 SOTTOTIPI E VARIANTI CODICE DENOMINAZIONE SUPERFICIE (ha) BS31A st. planiziale e collinare var. ad olmo e/o acero campestre 591 BS31B st. planiziale e collinare var. a sclerofille esotiche BS31C st. planiziale e collinare var. ad ailanto 3 BS31D st. planiziale e collinare var. a ciliegio 617 BS31J st. planiziale e collinare soprassuolo con residui di arboricoltura da legno 17 BS31K st. planiziale e collinare bosco pascolato BS31W st. planiziale e collinare soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da eventi meteorici BS31X st. planiziale e collinare 7585 BS31Y st. planiziale e collinare soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da parassiti o danni non identificati BS31Z st. planiziale e collinare soprassuolo distrutto da incendio 7 BS32A st. montano var. a sorbo degli uccellatori 796 BS32B st. montano var. a sorbo montano 310 BS32C st. montano var. a maggiociondoli 622 BS32D st. montano var. a saliconi 567 BS32E st. montano var. con picea 27 BS32F st. montano var. a ciliegio 12 BS32G st. montano var. con larice 311 BS32J st. montano soprassuolo con residui di arboricoltura da legno BS32K st. montano bosco pascolato BS32W st. montano soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da eventi meteorici BS32X st. montano 4308 BS32Y st. montano soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da parassiti o danni non identificati BS32Z st. montano soprassuolo distrutto da incendio Note alla variabilità: Possibili confusioni: Questo Tipo può essere confuso con i principali tipi d'invasione (betuleto, corileto, pioppeto di pioppo tremolo, acero-tiglio-frassineto), in cui le medesime specie sono presenti in misura > 50% della copertura totale; nei pressi dei corsi d'acqua sono possibili confusioni tra le Boscaglie d'invasione sottotipo montano var. a saliconi ed il Saliceto arbustivo ripario.

3 DATI DENDROMETRICI Numero di piante per ha: 828 Area basimetrica media per ha (mq/ha): 15,2 Volume medio ad ha (mc/ha): 97,9 Diametro medio di area basimetrica media (cm): 15,3 Composizione dendrometrica: Specie Presenze (%) Volumi (%) Altre latifoglie 44,6 37,6 Arbusti 1,9 0,4 Betula pendula Roth 10,3 9,5 Castanea sativa Miller 2,4 4,9 Conifere 1,8 6,0 Fagus sylvatica L. 3,7 6,5 Latifoglie mesofile 16,2 21,3 Populus tremula L. 0,8 0,6 Querce 2,1 5,4 Sorbi 15,8 7,3

4 DATI SELVICOLTURALI Posizione nel ciclo dinamico e tendenze evolutive: Questo Tipo forestale comprende popolamenti fisionomicamente ed ecologicamente eterogenei, la cui composizione specifica é assai variabile in funzione del piano di vegetazione (vedere sottotipi), dell'ambito (endalpico, mesalpico o esalpico) e delle caratteristiche geopedologiche delle stazioni; sono, cenosi relativamente recenti originate dall'invasione di sorbi, saliconi, nocciolo, ciliegio, maggiociondoli e subordinate altre latifoglie su aree abbandonate, scarpate stradali, versanti rocciosi o detritici. Questi popolamenti, instabili nel tempo, sono destinati ad evolvere, nel sottotipo planiziale e collinare, verso querceti o Querco-carpineti e, nel sottotipo montano, verso faggete, abetine o peccete. Alcune situazioni stazionali presenti nel piano montano mostrano basse potenzialità evolutive a causa delle condizioni ecologiche più difficili e della scarsa presenza di specie portasemi che possano garantire, a medio termine, una qualche successione. Interventi da evitare: Non si segnalano particolari interventi selvicolturali da evitare per non compromettere la stabilità e la dinamica evolutiva dei popolamenti. In ogni caso sono da evitare tagli generalizzati e l'impianto di specie non autoctone. Raccomandazioni per la difesa della biodiversità: Tenuto conto che si tratta di cenosi d'invasione su prato-pascoli abbandonati, non sono da tenere in considerazioni particolari elementi gestionali per la tutela della biodiversità, ad esclusione di favorire la rinnovazione naturale di specie come il faggio, l'abete bianco o il peccio. Indirizzi di intervento: Gli indirizzi gestionali di questi popolamenti non sono molto diversi da quelli indicati per i popolamenti a prevalenza di betulla, anche se la presenza di una maggiore eterogeità della composizione potrà, a lungo termine, meglio favorire l'affermazione delle specie tipiche di boschi più stabili. In generale non sono, attaulmente, da prevedere interventi selvicolturali specifici, ma lasciare il popolamento all'evoluzione controllata.

5 SPECIE PRESENTI Elenco delle specie, in ordine alfabetico, che costituiscono il corredo floristico dell unità tipologica Nome latino Achillea macrophylla L. Achillea millefolium s.l. Adenostyles alliariae (Gouan) Kerner Aegopodium podagraria L. Agropyron caninum (L.) Beauv. Agrostis schraderana Becherer Agrostis tenuis Sibth. Alnus incana (L.) Moench Alnus viridis (Chaix) DC. Anemone nemorosa L. Angelica sylvestris L. Aruncus dioicus (Walter) Fernald Astragalus glycyphyllos L. Athyrium distentifolium Tausch. Athyrium filix-foemina (L.) Roth Avenella flexuosa (L.) Parl. Bryonia dioica Jacq. Calamagrostis arundinacea (L.) Roth Calamagrostis villosa (Chaix) Gmelin Chamaecytisus hirsutus (L.) Link Cicerbita alpina (L.) Wallr. Clematis vitalba L. Convallaria majalis L. Cornus sanguinea L. Crataegus monogyna Jacq. Dactylis glomerata L. Digitalis grandiflora Miller Doronicum austriacum Jacq. Dryopteris affinis (Lowe) Fr.-Jenk. Dryopteris dilatata (Hoffm.) A. Gray Dryopteris filix-mas (L.) Schott Epilobium angustifolium L. Euphorbia carniolica Jacq. Euphorbia dulcis L. Festuca acuminata Gaudin Festuca pratensis Hudson Festuca tenuifolia Sibth. Fragaria vesca L. Galeopsis tetrahit L. Galium album Miller Gentiana purpurea L. Geranium phaeum L. Geranium pyrenaicum Burm. F. Geranium robertianum L. Geranium sylvaticum L. Geum urbanum L. Hedera helix L. Heracleum sphondylium L. Holcus lanatus L. Homogyne alpina (L.) Cass. Huperzia selago (L.) Bernh. Nome volgare Ontano bianco Ontano verde Citiso peloso Sanguinello Biancospino

6 Hypericum perforatum L. Lamiastrum galeobdolon (L.) Ehrend. et Polatschek Laserpitium latifolium L. Lilium martagon L. Lonicera coerulea L. Luzula nivea (L.) Lam. et DC. Luzula sieberi Tausch Lycopodium annotinum L. Oxalis acetosella L. Paris quadrifolia L. Petasites albus (L.) Gaertn. Phegopteris polypodioides Fee Phyteuma betonicifolium Vill. Pimpinella major (L.) Hudson Poa chaixii Vill. Poa nemoralis L. Polygonatum verticillatum (L.) All. Prenanthes purpurea L. Ranunculus aconitifolius L. Ranunculus acris L. Rosa pendulina L. Rubus hirtus W. et K. Rubus idaeus L. Rumex alpestris Jacq. Sambucus nigra L. Saxifraga rotundifolia L. Senecio fuchsii Gmelin Silene dioica (L.) Clairv. Silene vulgaris (Moench) Garcke Solidago virgaurea L. Stellaria holostea L. Stellaria nemorum L. Streptopus amplexifolius (L.) DC. Urtica dioica L. Vaccinium myrtillus L. Veratrum album L. ssp. lobelianum (Bernh.) Arcang Veronica chamaedrys L. Viola biflora L. Sambuco nero Aspetti fisionomici del sottobosco: La fisionomia del sottobosco, qualora sia differenziabile, è molto variabile in funzione dello stadio di sviluppo e, soprattutto, del piano in cui il popolamento stesso si sviluppa (piano collinare o planiziale); il sottobosco è generalmente composto da specie residue delle colture precedenti in mescolanza con gramineti e, su suoli superficiali, con facies a prevalenza di felce acquilina. Rinnovazione: In funzione delle condizioni stazionali e dello stadio evolutivo dei popolamenti sono presenti diverse latifoglie e conifere. Note alle specie presenti:

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