SIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale

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Fiora Vigano
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SIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale Scheda di dettaglio del Tipo Forestale AF60X - Tilieto di tiglio a grandi foglie Superficie totale (ha): 6 Percentuale su superficie boscata regionale

1 SIFOR - Sistema Informativo Forestale Regionale Scheda di dettaglio del Tipo Forestale AF60X - Tilieto di tiglio a grandi foglie Superficie totale (ha): 6 Percentuale su superficie boscata regionale (%): Descrizione: Popolamenti a prevalenza di tiglio a grandi foglie, talvolta misti con frassino maggiore, acero di monte, acero opalo e faggio. Cenosi tendenzialmente mesoxerofile, da calcifile a debolmente acidofile, localizzate su suoli molto superficiali, quali forre, macereti e impluvi ancassati. Localizzazione: Distribuzione molto frammentata nella medie Valli Chisone, Pellice, Sesia, Cannobina e Valli Ossolane (Val Bognanco). Il sottotipo ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale è presente nelle Valli cuneesi (Valle Grana e Maira) e in Valle Susa. Classificazione fitosociologica: Tilion platyphylli Moor 75; con transizione ai Fagetalia Pawl. 28 nel st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale. Corine: Habitat Natura 2000: CODICE DENOMINAZIONE HABITAT N * Boschi di tiglio, frassino e acero di monte di ghiaioni e d impluvio NOTE

2 SOTTOTIPI E VARIANTI CODICE DENOMINAZIONE SUPERFICIE (ha) AF60J soprassuolo con residui di arboricoltura da legno AF60K bosco pascolato AF60W soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da eventi meteorici AF60Y soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da parassiti o danni non identificati AF60Z soprassuolo distrutto da incendio AF61J st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale soprassuolo con residui di arboricoltura da legno AF61K st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale bosco pascolato AF61W st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da eventi meteorici AF61X st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale 2 AF61Y st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale soprassuolo distrutto o danneggiato significativamente da parassiti o danni non identificati AF61Z st. ad Acer opulifolium del Piemonte meridionale soprassuolo distrutto da incendio Note alla variabilità: Possibili confusioni: Questo Tipo è facilmente confondibile con l'acero-tiglio-frassineto di forra variante a tiglio cordato, da cui se ne differenzia per la prevalenza dl tiglio a grandi foglie e per l'abbondate presenza di specie mesoxerofile nel sottobosco. DATI DENDROMETRICI Numero di piante per ha: Area basimetrica media per ha (mq/ha): Volume medio ad ha (mc/ha): Diametro medio di area basimetrica media (cm): Composizione dendrometrica:

3 DATI SELVICOLTURALI Posizione nel ciclo dinamico e tendenze evolutive: Cenosi dislocate in stazioni mesotermofile di forra, macereti, zone detritiche poco soleggiate e, sovente, sotto falesie, all'interno dei settori endalpici e mesalpici; in tali ambiti le possibilità evolutive di questi popolamenti sono assai variabili anche se generalmente piuttosto ristrette. Nelle Valli Ossolane, l'abete rosso e l'abete bianco, presenti talora anche in modo abbondante allo stato di rinnovazione, possono avere discrete potenzialità evolutive. Nel Piemonte meridionale l'acero opalo ed il bosso (assente a nord della Valle Maira) partecipano a popolamenti nei quali il faggio (settori mesalpici) riesce con fatica ad affermarsi. Questi popolamenti possono dunque considerarsi mediamente stabili da un punto di vista dinamico-evolutivo. Interventi da evitare: Trattasi di un habitat protetto ai sensi della DIR 92/43/CEE; in tal senso sono da evitare: 1) il taglio degli alberi di grandi dimensioni, al fine di non generare eccessive aperture che favoriscono il degrado e la perdita della lettiera e, inoltre, favoriscono il rotolamento dei massi. 2) il taglio delle specie di minore interesse economico e, più in genere, il taglio per scopi economici. Raccomandazioni per la difesa della biodiversità: 1) Mantenere elevato il livello di mescolanza specifica e la struttura irregolare. 2) Proteggere il suolo dall'erosione, evitando la realizzazione di interventi di sistemazione idraulica compromettenti la conservazione dell'habitat. 3) Preservare gli habitat e/o Tipi forestali associati e limitrofi, quali fasce di rispetto naturali. 4) Conservare lo strato arbustivo. Indirizzi di intervento: Tenuto conto delle difficili condizioni stazionali in cui questo Tipo si sviluppa, nonché della loro inccessibilità, non sono possibili e tantomeno necessari interventi di gestione attiva.

4 SPECIE PRESENTI Elenco delle specie, in ordine alfabetico, che costituiscono il corredo floristico dell unità tipologica Nome latino Acer opulifolium Chaix Acer pseudoplatanus L. Actaea spicata L. Amelanchier ovalis Medicus Arabis turrita L. Asarum europaeum L. Asperula taurina L. Asplenium fontanum (L.) Bernh. Astrantia major L. Buphthalmum salicifolium L. Buxus sempervirens L. Calamintha grandiflora (L.) Moench Carex digitata L. Carex humilis Leyser Cornus mas L. Coronilla emerus L. Corylus avellana L. Daphne laureola L. Dryopteris filix-mas (L.) Schott Euonymus latifolius (L.) Miller Euphorbia dulcis L. Festuca flavescens Bellardi Fraxinus excelsior L. Geranium nodosum L. Hedera helix L. Hepatica nobilis Miller Ilex aquifolium L. Lathyrus vernus (L.) Bernh. Lonicera nigra L. Lonicera xylosteum L. Melittis melissophyllum L. Mercurialis perennis L. Milium effusum L. Oxalis acetosella L. Paris quadrifolia L. Phyllitis scolopendrium (L.) Newman Poa nemoralis L. Polygonatum odoratum (Miller) Druce Primula vulgaris Hudson Sorbus aria (L.) Crantz Taxus baccata L. Tilia platyphyllos Scop. Ulmus glabra Hudson Viburnum lantana L. Nome volgare Acero opalo Acero di monte Pero corvino Bosso Corniolo Dondolino Nocciolo Frassino maggiore Agrifoglio Sorbo montano Tasso Tiglio a grandi foglie Olmo montano Lentaggine Aspetti fisionomici del sottobosco: La composizione floristica del sottobosco è assai variabile; in particolare, nel sottotipo "ad Acero opalo del Piemonte meridionale", si riscontra la presenza di uno strato arbustivo di bosso e di altre specie xerofile.

5 Rinnovazione: La rinnovazione è occasionale e del tutto aleatoria. Note alle specie presenti:

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