LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale

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1 LIFE IP GESTIRE 2020: azioni di tutela della biodiversità forestale

2 CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE In Lombardia la superfice forestale è circa ha (Rapporto Stato Foreste 2015) Il 19% (circa ha) è all interno dei Siti Natura 2000 * Il 12% (circa ha) è classificato HABITAT FORESTALE ai sensi della Direttiva Habitat* * Dati LIFE+ GESTIRE e Osservatorio Biodiversità Regionale

3 CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE In Lombardia la superfice degli HABITAT classificati ai sensi della Direttiva Habitat è poco meno di ha Più di un terzo (circa ha) è costituita da HABITAT FORESTALI

4 CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE NELLA PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE E GESTIONE FORESTALE RISULTA NECESSARIO : prevedere azioni di valorizzazione e/o conservazione della biodiversità forestale NELLA CONSERVAZIONE E GESTIONE HABITAT E FONDAMENTALE : prevedere azioni di valorizzazione e/o conservazione degli HABITAT forestali

5 LIFE IP GESTIRE 2020 OBIETTIVI Migliorare governance e modelli gestionali Rete Natura 2000 Mantenere e/o migliorare lo stato di conservazione di habitat e specie e favorire la connessione ecologica tra i siti Incrementare la consapevolezza e l informazione sul valore ed il potenziale delle aree Natura 2000 in Lombardia Monitorare l efficacia del progetto nel perseguire gli obiettivi del PAF

6 CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE Mantenere e/o migliorare lo stato di conservazione della BIODIVERSITA FORESTALE Diversità genetica Diversità specifica Diversità di habitat

7 ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE DELLE SPECIE FORESTALI Revisione del REBOLO Il materiale vivaistico prodotto gioca un importante ruolo negli interventi di rinfoltimento ed arricchimento vegetazionale degli habitat forestali e nella realizzazione di interventi di rinaturalizzazione e creazione di corridoi ecologici qualità fenotipica piante madri facilità di accesso e raccolta proprietà preferibilmente pubblica grado di protezione superfici boscate rappresentatività delle superfici forestali (regioni di provenienza)

8 ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE DELLE SPECIE FORESTALI Protocollo per la gestione selvicolturale dei boschi da seme I boschi da seme devono mantenere nel tempo una buona capacità di produzione del seme ed un numero di piante adeguato e ben distribuito per tutelare la biodiversità del materiale genetico di partenza

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10 ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE DI FARNIA Istituzione della Riserva Naturale Foresta della Carpaneta MN a finalità biogenetiche per la farnia Ricomposto il patrimonio genetico della farnia del bacino padano, (15 pool genetici) per permettere uno scambio genetico ed un arricchimento e rinforzamento delle produzioni di seme - contrastare la deriva genetica ed un minore vigore e qualità del materiale di propagazione prodotto Miglioramento della produzione di ecotipi e fenotipi di farnia resistenti (Quercus robur L), al fine di garantire la conservazione della biodiversità specifica e degli habitat H 9160, 9190, 91L0, 91F0

11 FORESTA DI LOMBARDIA CARPANETA Stati CURNO generali della rete natura 2000 in Lombardia

12 ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE DELLA FARNIA Stesura protocollo per la gestione selvicolturale su base genetica di tutti i boschi di quercia Farnia (H 9160, 9190, 91L0, 91F0) individuazione 5 popolazioni di farnia, definizione un protocollo di mappatura genetica con la definizione dei fattori ecologici realizzazione mappatura per individuare le dinamiche di distribuzione della diversità genetica rispetto ai diversi fattori ecologi del contesto

13 CONSERVAZIONE BIODIVERSITA FORESTALE Mantenere e/o migliorare lo stato di conservazione della BIODIVERSITA FORESTALE Diversità genetica Diversità specifica Diversità di habitat

14 INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO COMPOSITIVO, STRUTTURALE E DI IDONEITÀ FAUNISTICA DI HABITAT HABITAT forestali che attualmente si trovano in uno stato di conservazione inadeguato o cattivo 9110 Faggeti del Luzulo-Fagetum, 91K0 Foreste illiriche di Fagus sylvatica 9180* Foreste di versanti e valloni del Tilio-Acerion 9410 Foreste acidofile montane e alpine di Picea

15 INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO COMPOSITIVO, STRUTTURALE E DI IDONEITÀ FAUNISTICA Dove vi è la presenza dei seguenti gruppi faunistici, indicatori di buona qualità ambientale e il cui stato di conservazione dipende strettamente da una corretta gestione forestale Coleotteri saproxilici: Rosalia alpina Strigiformi: civetta capogrosso e civetta nana Piciformi: picchio nero e picchio cenerino

16 INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO COMPOSITIVO, STRUTTURALE E DI IDONEITÀ FAUNISTICA Intense utilizzazioni, asportazione della necromassa, tagli intensivi del sottobosco, perdita di fasce ecotonali bosco-aree aperte, errato periodo di taglio sono solo alcune delle principali minacce alla conservazione delle caratteristiche degli habitat e della fauna legata all ambiente forestale

17 INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO FORESTE DI LOMBARDIA Distribuzione nelle PROVINCE LOMBARDE Brescia: 6 Foreste, ha Sondrio: 4 Foreste, ha Como: 4 Foreste, ha Bergamo: 4 Foreste, ha 589 Lecco: 2 Foreste, ha 348 Mantova: 2 Foreste, ha 93 Totale: ha

18 RETE NATURA 2000 e ERSAF 34 siti N SIC localizzazione 10 ZSC (ex SIC) 23 in Foreste regionali gestione 14 ZPS 2 ZSC/ZPS 2 in Riserve naturali 9 in Parco nazionale 13 Siti «storici» gestiti da ERSAF 9 Siti recenti gestiti da ERSAF 12 Siti gestiti da altri EEGG

19 INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO COMPOSITIVO, STRUTTURALE E DI IDONEITÀ FAUNISTICA DI HABITAT SERVIZI ECOSISTEMICI PREVALENTI «SE» MIGLIORAMENTO HABITAT E» ESIGENZE ECOLOGICHE DELLA SPECIE TARGET Interventi selvicolturali che soddisfino le diverse esigenze

20 Le Misure di conservazione - PAFS 13 SITI NATURA 2000 «STORICI» GESTITI da ERSAF 2009

21 La Certificazione forestale della Foreste di Lombardia

22 Miglioramenti strutturali ed ecologici nei querceti (Habitat 9160, 9190, 91AA*, 91F0, 91L0) La quercia rappresenta la specie tipica di molti habitat di interesse comunitario che in Lombardia si presentano nella maggior parte dei Siti in stato di conservazione cattivo con trend negativo. I Siti sono 72 per una superficie complessiva di circa 5700 ettari (regione biogeografica Continentale) Sono gli habitat forestali, fortemente frammentati, che subiscono le maggiori pressioni dall ingresso delle specie esotiche, facilitato dalla scarsa capacità competitiva delle specie autoctone e dalle condizioni fitosanitarie compromesse della quercia, soprattutto Farnia, legate a stress ambientali e ai cambiamenti climatici. L inadeguata o assente gestione selvicolturale altera la qualità strutturale e compositiva dei boschi Anche in questo caso verranno selezionate SPECIE TARGET tra Picidi, Strigiformi e Passeriformi e valutate le esigenze ecologiche

23 - Tecnico gestore forestale «Nuovo tecnico assestamento, pianificatore, progettista» che prenda in considerazione i SE prevalenti da salvaguardare e garantire, gli HABITAT da conservare o migliorare o favorire, le specie animali forestali per le quali attivare una gestione favorevole, definendo delle Tecniche selvicolturali che soddisfino le diverse esigenze

24 - Tecnico gestore forestale ELEMENTI CRITICI Servizi Ecosistemici HABITAT (specie tipiche - manuali interpretazione) Specie TARGET di fauna o altre componenti biotiche Esigenze ecologiche Trade off Definizione delle priorità

25 Tecnico gestore forestale INTERVENTI ACCESSORI Legno morto a terra, alberi lasciati all'invecchiamento o con cavità, creare alberi habitat, radure all'interno del bosco, ampliare la superficie di ecotono, diversificare periodi di taglio Sono ancora sufficienti? Quando applicare queste indicazioni? Quali sono gli elementi che ci devono guidare?

26 ALCUNI SPUNTI STATO DELL'ARTE E AGGIORNAMENTO DELLE ESPERIENZE MAGGIORI CONOSCENZE FORMAZIONE / NETWORKING DATI DI BASE: HABITAT / SPECIE ANIMALI / COMPONENTI BIOTICHE / SERVIZI ECOSISTEMICI LAVORO MULTIDISCIPLINARE MONITORAGGI EX ANTE EX POST VALUTARE GLI EFFETTI ASPETTI DI MITIGAZIONE E ADATTAMENTO AI CC

27 ALCUNI SPUNTI DEFINIRE DEI NUOVI PERCORSI METODOLOGICI RIUSCIRE A METTERE A SISTEMA TUTTO QUESTO

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