PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE SINTESI RELAZIONE DI PIANO

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1 PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE SINTESI RELAZIONE DI PIANO APPENDICE 5 INVENTARIO E RILIEVI DENDROMETRICI L indagine inventariale effettuata ha consentito di acquisire la conoscenza dei principali parametri di interesse selvicolturale dei popolamenti forestali come composizione specifica, forma di governo, provvigioni, incrementi diametrici e volumetrici desunti dai diametrici, oltre ad un esame delle condizioni di fertilità e fitosanitarie e l accessibilità delle stazioni. L indagine inventariale è stata condotta per punti riportando sulle C.T.R. un reticolo a maglia fondato su una densità di rilievo pari a un area di saggio ogni 50 ettari di territorio. Il lavoro è stato svolto in ambiente ESRI ArcGis utilizzando anche strumenti come Patch Analyst e/o presenti nel plugin Hawth's Analysis Tools. Al reticolo principale è stato aggiunto un reticolo secondario i cui punti potevano utilizzarsi come sostitutivi dei punti principali in caso di inaccessibilità. Il punto di campionamento è stato identificato in campo attraverso l impiego di GPS e marcato con segno di vernice circolare sul fusto della pianta più prossima. In ragione dei criteri precedentemente accennati è stato eseguito un Campionamento sistematico relascopico diametrico (con misurazione dei diametri delle piante ricadenti nella prova di numerazione angolare). Per la prova di numerazione angolare orizzontale circolare eseguita con relascopio di Bitterlich si sono utilizzati i fattori di numerazione 1 ( banda 1 ) e 2 ( banda 2 ). Sono stati rilevati: tutti i diametri a 1,30 m da terra a partire da una soglia di diametro minimo pari a 7,5 cm (classe diametrica dei 10 cm); le altezze di un campione di piante selezionate in base alla distribuzione dei diametri entro le aree di saggio; il rilievo con succhiello di Pressler a 1,30 m da terra per la lettura degli incrementi di diametro (su un campione di individui); il rilievo con succhiello di Pressler a 1,30 m da terra per la determinazione del numero di anni intercorsi dal raggiungimento dell altezza di 1,30 m fino all attualità (corrisponde all età detratta degli anni necessari al raggiungimento dell altezza di 1,30 m). Non sono stati interessati dal rilevamento i soprassuoli ricadenti in aree interessate dai Piano di assestamento e per i quali erano presenti nei Piani informazioni descrittive e dendrometriche. La misurazione delle altezze è stata eseguita su campioni di piante ricadenti nel conteggio angolare dei punti di campionamento. Per la misurazione delle altezze sono stati impiegati relascopi di Bitterlich (misurazione degli angoli puntando alla base e alla cima della pianta con rilievo o calcolo della distanza orizzontale tra pianta e punto di osservazione), ipsometri Suunto e Haglöf Vertex IV. Il rilievo delle altezze ha consentito la costruzione delle curve ipsometriche relativamente alle diverse specie e forme di governo. Il rilievo cronologico è stato eseguito mediante succhiello di Pressler estraendo carotine ad 1,30 m da terra alla base delle piante; in tal modo si perviene ad un età approssimata in quanto si perviene al numero di PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.1

2 anni intercorsi dal raggiungimento dell altezza di 1,30 m fino all attualità (corrisponde all età detratta degli anni necessari al raggiungimento dell altezza di 1,30 m). L età di un popolamento ha un preciso e rilevante significato per soprassuoli coetanei o coetaneiformi ove è riscontrabile un definito rapporto con lo sviluppo dimensionale delle piante e strutturale del popolamento. In popolamenti con strutture irregolari, disetaneiformi o disetanee il rilievo cronologico assume significato a livello di popolamento se riferito alla/e specie maggiormente rappresentata/e. Il rilievo cronologico è comunque importante per la conoscenza del rapporto tra età e dimensioni del singolo individuo in relazione al tipo forestale, alla forma di governo, alla struttura e alla fase evolutiva della comunità forestale in cui l individuo è inserito. LA PROVVIGIONE REALE La provvigione reale (volume legnoso reale) è un elemento di importanza rilevante per i soprassuoli con attitudine e/o funzione prevalente di tipo produttivo, ma assume un valore relativamente importante anche per i soprassuoli con altre attitudini e/o funzioni prevalenti; ciò è ad esempio riferibile alla conoscenza della importante componente dello stock di carbonio di un bosco riferito alla parte epigea. La determinazione della provvigione reale è stata effettuata in maniera analitica tramite i dati acquisiti in campo e successivamente elaborati; si tratta di stima analitica diretta riguardo i punti e poligoni direttamente interessati dal punto di campionamento, e di stima indiretta per comparazione per poligoni o soprassuoli non interessati da punti di campionamento ma assimilabili ad alcuni di essi per le caratteristiche determinanti del bosco: tipo forestale, forma di governo, struttura e/o fase evolutiva strutturale, densità e grado di copertura. Per il calcolo del volume legnoso sono state utilizzate le espressioni funzionali delle Tavole di cubatura a doppia entrata dell Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI) 1. Ne deriva che l elaborazione dei dati rilevati nei singoli punti di campionamento e la stratificazione dei punti campionari e dei dati ha dovuto tener conto sia delle caratteristiche determinanti del bosco (tipo forestale, forma di governo e struttura) sia delle valenze dendrologiche delle espressioni funzionali delle citate tavole a doppia entrata. INCREMENTO CORRENTE L indagine auxometrica ha riguardato almeno un individuo in ciascun punto di campionamento con verifica nel corso dei lavori in merito ad una adeguata rappresentazione delle diverse specie, delle diverse fasi dimensionali degli individui. 1 Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI) Tavole di cubatura a doppia entrata, a cura di Castellani C., Scrinzi G., Tabacchi G., Tosi V: Istituto Sperimentale per l Assestamento Forestale e per l Alpicoltura (ISAFA), Trento PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.2

3 Per la determinazione dell incremento corrente (incremento annuo di volume) si è impiegato il metodo di Pressler con misurazione dell incremento radiale degli ultimi dieci anni. La formula operativa utilizzata è stata la seguente: p : con p = incremento percentuale di massa della pianta c = coefficiente di Pressler = K : 200 (K coeff. Schneider = 400) I = spessore ultimi 10 anelli da carotina prelevata a 1,30 m da terra, espresso in mm = diametro sopra corteccia a 1,30 m, espresso in cm E stato applicato il procedimento di Borggreve calcolando l incremento percentuale medio delle singole classi diametriche con la seguente formula: p p D ) : D con p = incremento percentuale di massa di un singolo albero D = area basimetrica del singolo albero Ciò equivale ad eseguire, nell ambito di ogni singola classe diametrica, la media ponderale con l area basimetrica degli incrementi percentuali dei singoli alberi modello dell incremento. Successivamente si esegue il calcolo della media ponderata con i valori delle masse di classe corrispondenti alla classe diametrica considerata degli incrementi percentuali medi di classe calcolati precedentemente: P p M M con = incremento percentuale del popolamento = incremento percentuale medio di classe diametrica = volume della classe diametrica j Il rapporto tra incremento corrente e incremento percentuale di massa è dato dalla formula seguente, che consente la trasformazione da un parametro all altro: I P M 100 con I = incremento corrente di massa di un popolamento P = incremento percentuale medio di massa del popolamento in oggetto M = massa legnosa del popolamento considerato. CURVE IPSOMETRICHE DEI POPOLAMENTI Come precedentemente accennato l elaborazione dei dati rilevati nei singoli punti di campionamento e la loro stratificazione ha dovuto tener conto sia delle caratteristiche determinanti del bosco (composizione specifica, tipo forestale, forma di governo e struttura) sia delle valenze dendrologiche delle espressioni funzionali delle tavole di cubatura a doppia entrata utilizzate. Nel complesso sono state rilevate in campo con strumento le altezze di 1694 individui. Per le espressioni funzionali sono state individuate funzioni PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.3

4 logaritmiche, preferite ad altre di tipo esponenziale, il cui andamento è stato considerato maggiormente aderente alle realtà in corrispondenza dei diametri più elevati come le maggiormente idonee a scelte sono state scelta Di seguito si riportano le curve ipsometriche derivate dall elaborazione dei dati rilevati. PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.4

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9 LA DETERMINAZIONE DEI VOLUMI UNITARI DI RIFERIMENTO Le espressioni funzionali descrittive dell andamento dei rapporti tra diametri ed altezze dei diversi popolamenti hanno consentito la determinazione, attraverso le funzioni delle Tavole di cubatura a doppia entrata dell Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI), dei volumi unitari delle singole piante. L elaborazione dei dati per la determinazione dei volumi è stata realizzata ripartendo i popolamenti in classi diametriche di 5 cm. Le Tavole di cubatura a doppia entrata dell Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI) definiscono i volumi legnosi dei singoli individui arborei come di seguito specificato: per le conifere il valore del volume cormometrico, riferito cioè all intero fusto comprensivo di corteccia e cimali con esclusione dei rami; per le latifoglie il valore del volume dendrometrico comprensivo dell intero fusto e dei rami fino ad un diametro di 3 cm con esclusione della ramaglia di fascina. Inoltre per le fustaie le Tavole IFNI non prendono in considerazione valori di volume riferiti a diametri inferiori a 15 cm o superiori ad 80 cm e per altezze inferiori a 7 m o superiori a 40 m. Ciò in quanto l allargamento eccessivo del campo ipso diametrico di riferimento avrebbe negativamente influito sulla attendibilità delle estrapolazioni degli andamenti del coefficiente di riduzione nelle tavole base di limitata estensione, andando tra l altro a fornire per le classi di diametro ed altezza maggiori di quelle considerate come massime, indicazioni stereometriche a livello di individui arborei dimensionalmente inusuali se non eccezionali Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI) Tavole di cubatura a doppia entrata, a cura di Castellani C., Scrinzi G., Tabacchi G., Tosi V: Istituto Sperimentale per l Assestamento Forestale e per l Alpicoltura (ISAFA), Trento PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.9

10 Con riferimento alle Tavole IFNI e alle curve ipsometriche elaborate per i soprassuoli studiati sono state definite delle tabelle di sintesi che raggruppano i popolamenti in classi diametriche di 5 cm riportando la corrispondente altezza in base alla funzione delle relativa curva ipsometrica e il rispettivo volume unitario in base alle espressioni funzionali IFNI con coefficienti desunti dalla funzione ipsodiametrica. Le valenze dendrologiche delle tabelle sono le seguenti: Faggio Fustaia Faggio Ceduo Abete bianco Abete rosso Larice Pino silvestre Pino nero Pino marittimo Roverella e quercie Fustaia - Roverella e quercie Ceduo Castagno Ceduo Castagno Fustaia Castagno Fustaia da frutto Altre latifoglie Fustaia Altre latifoglie ceduo Fagus sylvatica Abies alba, A. cephalonica, Abies sp., Pseudotsuga menziesii, Pseudotsuga sp., Taxus baccata Picea abies, Picea sp., Chanaecyparis sp., Cupressus sp., altre conifere minori (es. Cryptomeria, Thuja, Sequoia) Larix decidua, Larix sp., Cedrus sp. Pinus sylvestris Pinus nigra, P. uncinata, P. laricio, P. cembra, P. radiata, P. strobus, P. excelsa, P. canariensis Pinus pinaster Quercus pubescens, Q. cerris, Q. petraea, Q. robur, Q. sp. Castanea sativa Pioppo tremolo Pioppi Ceduo Leccio Ceduo Nelle pagine successive si riportano le tabelle di sintesi. Acer sp., Alnus sp., Betula sp., Carpinus sp., Fraxinus sp., Ostrya sp., Prunus sp., Robinia sp., Salix sp., Sorbus sp., Tilia sp., Ulmus sp., altre latifoglie minori Populus tremula, Populus sp. Quercus ilex PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.10

11 Diametro (cm) Faggio Fustaia Altezza (m) IFNI (m 3 ) 10 5,7 0, ,6 0, ,3 0, ,4 0, ,2 0, ,7 0, ,9 1, ,1 1, ,1 2, ,0 2, ,8 3, ,6 4, ,3 5, ,9 6, ,5 7,325 Pino marittimo Diametro Altezza (IFNI) 10 5,0 0, ,4 0, ,8 0, ,7 0, ,2 0, ,5 0, ,6 1, ,6 1, ,4 1, ,2 2, ,0 2, ,6 3, ,3 3, ,8 4, ,4 5,413 Faggio Ceduo Diametro Altezza (IFNI) 5 6,3 0, ,5 0, ,4 0, ,8 0, ,8 0, ,6 0, ,4 0, ,0 1, ,5 1, ,0 1, ,5 2, ,9 2, ,3 3, ,6 3, ,9 4, ,2 4,890 Pino nero Diametro Altezza (IFNI) 10 7,2 0, ,2 0, ,4 0, ,1 0, ,4 0, ,6 0, ,6 1, ,5 1, ,3 1, ,0 2, ,7 2, ,3 3, ,8 4, ,4 4, ,8 5,631 PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.11

12 Pino d Aleppo Diametro Altezza (IFNI) 10 7,2 0, ,2 0, ,4 0, ,1 0, ,4 0, ,6 0, ,6 1, ,5 1, ,3 2, ,0 2, ,7 3, ,3 4, ,8 5, ,4 5, ,8 6,918 Roverella e quercie Fustaia Diametro Altezza (IFNI) 10 6,6 0, ,1 0, ,9 0, ,3 0, ,5 0, ,4 0, ,3 1, ,0 1, ,7 2, ,3 2, ,8 3, ,3 4, ,8 4, ,2 5, ,6 6,890 Roverella e quercie Ceduo Diametro Altezza (IFNI) 5 1,1 0, ,4 0, ,5 0, ,6 0, ,3 0, ,7 0, ,9 0, ,9 0, ,8 0, ,6 0, ,3 1, ,0 1, ,6 1, ,2 1,199 Castagno Ceduo Diametro Altezza (IFNI) 5 3,8 0, ,4 0, ,1 0, ,1 0, ,5 0, ,8 0, ,8 0, ,7 0, ,5 1, ,2 1, ,8 2, ,4 2, ,9 3, ,4 4, ,9 5, ,3 6,053 PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.12

13 Castagno Fustaia Diametro Altezza (IFNI) 5 6,7 0, ,7 0, ,4 0, ,6 0, ,6 0, ,4 0, ,0 0, ,6 1, ,1 1, ,6 1, ,0 2, ,4 2, ,7 3, ,0 4, ,3 4, ,6 5,433 Altre Latifoglie Ceduo Diametro Altezza (IFNI) 5 4,4 0, ,6 0, ,1 0, ,9 0, ,3 0, ,4 0, ,3 0, ,1 1, ,9 1, ,5 1, ,1 2, ,6 2, ,1 3, ,6 3,802 Diametro (cm) Altre Latifoglie Fustaia Altezza (m) IFNI (m 3 ) 10 8,7 0, ,0 0, ,6 0, ,8 0, ,8 0, ,7 0, ,4 1, ,0 1, ,6 1, ,2 2, ,6 3, ,1 3, ,5 4, ,9 5, ,2 5,874 Quercus ilex Ceduo Diametro Altezza (IFNI) 5 3,7 0, ,9 0, ,8 0, ,2 0, ,2 0, ,1 0, ,8 0, ,4 0, ,0 0, ,5 0, ,9 0, ,3 1, ,7 1, ,1 1,279 PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.13

14 Diametro (cm) Altre Latifoglie Fustaia Altezza (m) IFNI (m 3 ) 10 7,2 0, ,1 0, ,5 0, ,6 0, ,4 0, ,2 0, ,8 1, ,4 1, ,9 1, ,3 2, ,8 3, ,1 3, ,5 4, ,8 5, ,1 6,362 PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.14

15 LA DETERMINAZIONE DELLE AREE BASI METRICHE, DELLE PROVVIGIONI E DEGLI INCREMENTI La determinazione dei valori provvigionali, di area basimetrica e dell incremento corrente sono state realizzate in seguito a stratificazione dei dati delle singole aree di campionamento; la stratificazione ha raggruppato le aree campionate in funzione delle caratteristiche determinanti del bosco principalmente rappresentate dal tipo forestale e dalla forma di governo. Sono state quindi prodotte delle tabelle descrittive e riassuntive delle caratteristiche dendrometriche e auxometriche medie dei popolamenti dell area di studio nei tipi fisionomici definiti dal tipo forestale e dalla forma di governo (cfr. All. n. 4). Riguardo agli incrementi correnti essi si riferiscono all intero popolamento del tipo fisionomico descritto da ogni raggruppamento di aree campionarie. PIANIFICAZIONE FORESTALE PREESISTENTE Nel territorio di studio la pianificazione forestale esistente è indicata nella tabella che segue. PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI VALIDITA TECNICO ASSESTATORE SILVOPASTORALI Proprietà del Comune di Balestrino Dott. Agr. Carlo Benelli, Dott. Agr. Giovanni Perato Proprietà del Comune di Boissano Dott. Agr. Giovanni Perato Proprietà del Comune di Giustenice Dott. Agr. Fabrizio del Nero Proprietà del Comune di Magliolo Dott. Agr. Carlo Benelli, Dott. Agr. Giovanni Perato Proprietà privata nel Comune di Mallare Dott. Agr. Paolo Derchi, Dott. Agr. Paola Caffa Proprietà del Comune di Orco Feglino Dott. Agr. Carlo Benelli, Dott. Agr. Giovanni Perato Proprietà del Comune di Rialto Dott. Agr. Giovanni Perato Proprietà del Comune di Tovo San Dott. Agr. Carlo Benelli, Dott. Agr. Giovanni Giacomo Perato Dott. Agr. Carlo Benelli, Dott. Agr. Giovanni Proprietà del Comune di Toirano Perato PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.15

16 Tabella 1: Piani di Assestamento in vigore o di scadenza recente All interno dei Comuni e nell ambito dei Piani sopraindicati interessa i soprassuoli riportati nella seguente tabella. SUPERFICIE BOSCATA ASSESTATA SOPRASSUOLI ASSESTATI (ha) In piano Fuori piano TOTALE Proprietà del Comune di Balestrino 355,48 7,50 362,98 Proprietà del Comune di Boissano 423,00 3,52 426,52 Proprietà del Comune di Giustenice 569,23 1,90 571,13 Proprietà del Comune di Magliolo 118,89 2,77 121,66 Proprietà privata nel Comune di Mallare 693,14 0,00 693,14 Proprietà del Comune di Orco Feglino 187,84 1,84 189,68 Proprietà del Comune di Rialto 1.042,01 1, ,01 Proprietà del Comune di Tovo San Giacomo 203,63 2,96 206,59 Proprietà del Comune di Toirano 948,82 89, ,33 Totale 4.542,04 111, ,04 Tabella 2: Piani di Assestamento in vigore o di scadenza recente; superfici interessate PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI BALESTRINO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Balestrino sono state individuate 3 comprese: alto fusto, ceduo matricinato, ceduo di protezione. La compresa di alto fusto (AF) si sviluppa su di una superficie pari a 140,48 ha. Sono particelle composte da pinete artificiali e naturali. La composizione specifica vede la prevalenza di Pino nero, laricio e marittimo. Queste pinete si presentano rade e danneggiate, talvolta, dal passaggio del fuoco. In alcuni casi si ha rinnovazione di latifoglie. La densità del popolamento è bassa così come le provvigioni che vanno da 16 a 62 mc/ha. Gli incrementi percentuali non scendono sotto il 2% in tutte le particelle tranne in una costituita da piante di Pino laricio molto vecchie, utilizzate un tempo per l estrazione della resina. Nelle zone in ambiente mediterraneo e percorse più volte dal fuoco, si ha un maggior incremento del Pino marittimo. Gli incrementi registrati non giustificano comunque l abbattimento se non per cause di accidentali o fitosanitarie. La rinnovazione del Pino nero e laricio è molto scarsa a causa del difficile adattamento di queste specie alla zona fitoclimatica. PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.16

17 La compresa ceduo matricinato (Cm) ha una superficie complessiva di 138,41 ha. La prevalenza del Carpino nero si estende su tutte le particelle che lo compongono e la matricinatura non risulta ancora ottimale. Altre specie sporadicamente presenti sono l Orniello, la Roverella e l Acero. La compresa ceduo di protezione (Cp) ha un estensione di 76,59 ha ed è composto da 3 particelle. Una particella è un ceduo di Carpino nero con presenza di Orniello, è una fascia di terreno fra la dorsale Poggio Due Fratelli e la strada del Santuario della Madonna della Guardia battuta da forti venti; la seconda è composta da un rado ceduo di Carpino nero misto a Pino nero, silvestre e marittimo, su terreno superficiale e povero; la terza è formata da una superficie ripida con vegetazione arbustiva nella parte alta e prevalenza di Leccio nelle quote inferiori. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di alto fusto di superficie 140,48 ha è di mc, corrispondenti a una media di 32 mc/ha. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di ceduo matricinato di superficie 138,41 ha è di mc, corrispondenti a una media di 68 mc/ha. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di ceduo di protezione di superficie 76,59 ha è di mc, corrispondenti a una media di 20 mc/ha. L incremento medio percentuale è stato calcolato in ogni particella tenendo separati tre gruppi di classi: cm, cm, 50 cm. L incremento corrente, sempre distinto per i tre gruppi di classi, è stato ottenuto moltiplicando per la massa in metri cubi l incremento percentuale e quindi sommando i valori ricavati. Nella categoria di piante fino a 30 cm di diametro l incremento percentuale varia da 2,2 a 3,5, mentre per le piante della seconda classe varia da 2,1 a 3,75 e per le piante con diametro 50 cm si va da 1,67 a 1,02. Per quanto riguarda il ceduo matricinato, l incremento medio è stato calcolato dividendo la massa del solo ceduo per l età delle piante; il valore medio ottenuto è stato di 1,7 mc/ha. PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI BOISSANO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Boissano sono state individuate 4 comprese: alto fusto (AF), ceduo matricinato (Cm), bosco di protezione (Pr) e pascolo (P). La compresa di alto fusto (AF) si sviluppa su di una superficie pari a 113,42 ha. Sono particelle composte da Pino marittimo misto a qualche esemplare di Pino nero danneggiato dal fuoco. In questi popolamenti si ha una discreta rinnovazione di conifere nonché di latifoglie termofile. Nelle aree più fresche si ha la presenza del Carpino con polloni ben sviluppati. La compresa ceduo matricinato (Cm) ha una superficie complessiva di 165,46 ha ed è caratterizzato dalla presenza di latifoglie mesofile. Il ceduo, in alcune aree, appare piuttosto invecchiato; queste condizioni non permettono la diretta conversione in alto fusto, ma consentono di prevedere una prima fase di avviamento verso la fustaia. PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.17

18 La compresa bosco di protezione (Pr) ha un estensione di 110,78 ha. Si tratta di particelle in condizioni alquanto degradate sia a causa dei ripetuti passaggi del fuoco cha dalla scarsa fertilità del suolo poco profondo e con molta roccia affiorante. Prevale, quindi, la funzione auto protettiva che, nel lungo periodo, permetterà una lenta evoluzione delle specie pioniere verso il futuro bosco. La compresa pascolo (P) è poco estesa sul territorio, si tratta di 33,34 ha, utilizzate per allevamento di bestiame allo stato brado. Compresa sup. totale (ha) sup. boscata (ha) AF Alto fusto 113,42 68,55 Cm Ceduo matricinato 165,46 127,00 Pr Bosco di protezione 110,78 41,20 P - Pascolo 33,34-423,00 236,75 Tabella 3: Comprese e superfici interessate (Comune di Balestrino) La provvigione complessiva rilevata nella compresa di alto fusto di superficie 68,55 ha è di mc, corrispondenti a una media di 18,38 mc/ha. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di ceduo matricinato di superficie 127 ha è di mc, corrispondenti a una media di 37,24 mc/ha. L incremento medio percentuale è stato calcolato in ogni particella tenendo separati tre gruppi di classi: cm, cm, 50 cm. L incremento corrente, sempre distinto per i tre gruppi di classi, è stato ottenuto moltiplicando per la massa in metri cubi l incremento percentuale e quindi sommando i valori ricavati. Nella categoria di piante fino a 30 cm di diametro l incremento percentuale varia da 2,1 a 2,7, mentre per le piante della seconda classe varia da 1,1 a 1,8 e per le piante con diametro 50 cm è 1,1. Per quanto riguarda il ceduo matricinato, l incremento medio è stato calcolato dividendo la massa del solo ceduo per l età dei polloni; il valore va da 0,1 a 1 mc/ha. PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI GIUSTENICE Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Giustenice sono state individuate 2 comprese: ceduo composto e ceduo semplice. Nella compresa ceduo composto (Cc) rientrano tutti i soprassuoli a prevalenza di Faggio, ampiamente matricinati o che hanno subito un intervento di avviamento all alto fusto. Complessivamente la compresa PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.18

19 occupa una superficie di 186,76 ha. Questo soprassuolo assolve a molteplici funzioni come: migliori condizioni ecologiche, salvaguardia idrogeologica e interesse economico. Inoltre, gli interventi forestali non prevedono tagli rasi ma di tipo colturale, favorendo così anche le funzioni paesaggistico ambientale. In questo soprassuolo si vogliono applicare degli interventi atti ad avviare all alto fusto il ceduo, tagliare le piante malformate e salvaguardare oltre il Faggio anche le altre latifoglie pregiate. Nella compresa ceduo semplice (Cs), di superficie pari a 251,13 ha, rientrano tutti i cedui misti di latifoglie quali Carpino nero, Orniello, Faggio, Tiglio, Maggiociondolo, Acero, Betulla, Pioppo, scarsamente matricinati e posti su suoli poco fertili. Le particelle hanno caratteri stazionali difficili come elevate pendenze, suoli superficiali, pascolamento eccessivo e danni da incendio che sono causa di accrescimenti ridotti. Gli interventi forestali saranno limitati al taglio del ceduo a maturità con il rilascio di matricine ad ettaro per le latifoglie nobile e taglio andante delle latifoglie minori. Le finalità del soprassuolo sono di protezione dei suoli e difesa idrogeologica, in misura molto limitata interesse economico per la produzione di legna da ardere solo per le zone percorse da viabilità forestale. Compresa Cc Ceduo composto Specie Incremento percentuale medio PV Massa (mc) Fagus sylvatica 1, ,06 Altre latifoglie 2, ,35 1, ,41 Incremento corrente Ic = PV x M/100 = 1,83 x ,41/100 = 442,136 mc Incremento corrente ad ettaro 3,015 mc/ha Incremento di massa presunto per il decennio di validità del piano 3,015 x 10 x 146,6630 ha = 4.421,36 mc Compresa Cs Ceduo semplice Specie Incremento percentuale medio PV Massa (mc) Fagus sylvatica 1, ,61 Altre latifoglie 2, ,91 2, ,52 Incremento corrente Ic = PV x M/100 = 2,16 x ,52/100 = 797,66 mc Incremento corrente ad ettaro 3,054 mc/ha Incremento di massa presunto per il decennio di validità del piano 3,054 x 10 x 261,1334 ha = 7.975,01 mc PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.19

20 PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI MAGLIOLO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Magliolo sono state individuate 3 comprese: alto fusto, ceduo matricinato, ceduo di protezione. La compresa di alto fusto (AF) si sviluppa su di una superficie pari a 22,63 ha in località Pian dei Buoi e Verna. Sono particelle composte da pinete artificiali coetanee di Pino nero, con rari esemplari di Pino laricio e marittimo e una fascia di Quercia rossa con pochi soggetti di Pino silvestre, Abete bianco e Faggio. Queste particelle sono state danneggiate dal passaggio del fuoco. In alcuni casi si ha rinnovazione di latifoglie. La compresa ceduo matricinato (Cm) ha una superficie complessiva di 68,57 ha. nelle zone più alte prevale il Faggio, in altre zone si ha prevalenza di Castagno, Carpino e Orniello. Nelle zone più basse il ceduo è misto con presenza di Roverella, Leccio, Carpino e Orniello. La compresa ceduo di protezione (Cp) ha un estensione di 27,69 ha ed è composto da 3 particelle. Una particella è un ceduo misto di Carpino, Orniello, Roverella e Leccio, situata in terreni con pendenze elevate; la seconda precedentemente forniva legna da ardere alle scuole di Isallo ed è composta da Castagno e Carpino; la terza è un ceduo molto rado di Carpino tu terreno roccioso. La classificazione in ceduo di protezione è dovuta al fatto che nel lungo periodo non è possibile prevedere utilizzazioni regolari, inoltre, in una particella prevale la funzione protettiva nei confronti di una strada sottostante. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di alto fusto di superficie 21,80 ha è di mc, corrispondenti a una media di 398 mc/ha. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di ceduo matricinato di superficie 65,57 ha è di mc, corrispondenti a una media di 106,47 mc/ha. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di ceduo di protezione di superficie 27,68 ha è di 530 mc, corrispondenti a una media di 19 mc/ha. L incremento medio percentuale è stato calcolato in ogni particella tenendo separati tre gruppi di classi: cm, cm, 50 cm. L incremento corrente, sempre distinto per i tre gruppi di classi, è stato ottenuto moltiplicando per la massa in metri cubi l incremento percentuale e quindi sommando i valori ricavati. Per quanto riguarda il ceduo matricinato, l incremento medio è stato calcolato dividendo la massa del solo ceduo per l età delle piante; il valore medio ottenuto è stato di 1,4 mc/ha. PIANO DI ASSESTAMENTO DELL AZIENDA AGRICOLA MUSSO PIANTELLI GIUSEPPE NEL COMUNE DI MALLARE Il piano individua due comprese: ceduo semplice e alto fusto. PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.20

21 La compresa ceduo semplice (Cs) ha prevalente funzione produttiva e si estende su 671,57 ha. Siamo all interno di un corpo aziendale a spiccata vocazione forestale in cui, già nel passato, si ha avuto una gestione oculata sia dal punto di vista delle superfici utilizzate sia per le cure colturali applicate. La composizione specifica vede la netta prevalenza di Castagno seguito da Faggio e altre latifoglie come Ontano, Nocciolo, Ciliegio, Carpino, ecc., si ha pure la presenza se pur minima di conifere come Pino nero e silvestre ed abeti. Siamo in presenza di boschi con provvigioni elevate, variabili tra 200 e 450 mc/ha con un volume totale di ,79 mc. Abbiamo a che fare con boschi invecchiati da rinnovare. La gestione delle superfici boscate è affidata alla proprietà aziendale, la quale non interviene direttamente in bosco, ma affida gli interventi a ditte contoterziste, vendendo il bosco maturo in piedi a ditte di utilizzazione. Il tipo di trattamento di applicare è il taglio del ceduo semplice con rilascio di matricine. Durante le operazioni di taglio del ceduo sarà posta particolare attenzione a non danneggiare la vegetazione arbustiva del sottobosco comprensiva delle specie endemiche e rare. La compresa alto fusto (AF) con prevalente funzione protettiva, si sviluppa su una superficie pari a 21,58 ha. Questi sono tutti rimboschimenti effettuati negli ultimi anni. Alcune particelle sono prevalentemente coperte da conifere, altre particelle si tratta di coniferamento del ceduo di castagno. Le specie che concorrono a formare la compresa di conifere sono il Pino nero, il Pino silvestre e sporadicamente la Douglasia, l Abete bianco e l Abete rosso. La provvigione complessiva rilevata nella compresa di 8.769,68 mc, corrispondenti a 417,97 mc/ha. Vista la funzione della compresa si avranno interventi moderati. Incremento percentuale di massa: Specie Incremento percentuale di massa PV Compresa AF (Pino nero) 5,50 Matricine di latifoglie in Cs 7,44 Matricine di conifere in Cs 4,75 Complessivo matricine in Cs 6,35 Incremento corrente annuo: Ic totale (mc/anno) Ic % Compresa AF 446,35 5,09 Compresa Cs ,92 4, ,26 4,50 Provvigione delle diverse comprese: Compresa AF Alto Fusto Compresa Cs Ceduo semplice Superficie compresa [ha] 20,98 646,72 Specie mc/ha mc mc/ha mc PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.21

22 Ceduo Castagno 78, ,59 223, ,40 Ceduo Faggio 1,51 32,69 21, ,80 Ceduo Querce 0,00 0,00 0,00 0,00 Ceduo altre latifoglie 0,00 0,00 2, ,85 Pino nero, Abeti, altre conifere 297, ,11 23, ,44 Pino silvestre 9,95 208,78 21, ,58 Matricine latifoglie 30,62 642,51 64, ,30 Matricine Querce 0,00 0,00 1,28 829,41 Totale 417, ,68 356, ,79 Incremento medio annuo (mc/ha/anno) 9,60 13,37 PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI ORCO FEGLINO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Orco Feglino sono state individuate 4 comprese: alto fusto, ceduo composto, ceduo matricinato e bosco di protezione. La compresa alto fusto (AF) si estende su 23,68 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 66,77 mc/ha. Questa compresa è formata da 4 particelle di cui in maggioranza formate da pineta artificiale a prevalenza di Pino nero dell età di 67 anni. Una particella è formata da una fustaia a prevalenza di Quercia rossa ed infine, l ultima particella si tratta di una pineta artificiale di età pari a 74 anni con densità molto scarsa. Interventi selvicolturali previsti sono tagli di utilizzazione e tagli di mantenimento della forma di governo. La compresa ceduo composto (Cc) si sviluppa su 68,15 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 165,33 mc/ha. La composizione specifica vede la netta prevalenza del Faggio seguito da Castagno, Carpino bianco e Rovere. In questa compresa si prevedono interventi per l avviamento all alto fusto del Faggio attraverso il taglio selettivo dei polloni di Faggio e il taglio andante del Castagno. La compresa ceduo matricinato (Cm) esteso 83,80 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 103,09 mc/ha. Sono soprattutto cedui di Castagno con presenza di Faggio, Pioppo tremolo, Orniello, Leccio, Ciliegio, Carpino bianco e Rovere. Interventi previsti sono il ripristino della viabilità già esistente e l utilizzo mediante taglio andante del Castagno. La compresa bosco di protezione (Pr) è estesa 1,22 ha, si tratta di una pineta disetanea di Pino marittimo più volte gravemente danneggiata da incendio; si rileva la presenza di ceppaie sparse di Castagno, Roverella, Leccio ed Orniello. PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.22

23 PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI RIALTO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Rialto sono state individuate 5 comprese: alto fusto, ceduo composto, ceduo matricinato, alto fusto di protezione e ceduo di protezione. La compresa alto fusto (AF) si estende su 384,00 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 101,67 mc/ha. I soprassuoli di questa compresa sono in maggioranza coperte da Faggio, Pino nero e laricio, Quercia rossa e Castagno. Interventi selvicolturali previsti sono tagli leggeri o addirittura nessun trattamento. La compresa ceduo composto (Cc) si sviluppa su 124,70 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 80,05 mc/ha. Sono soprassuoli che si stanno evolvendo verso l alto fusto, mantenendo, momentaneamente, la caratteristica di ceduo composto. Il ceduo è costituito da Faggio, Castagno, Carpino nero e bianco, Quercia e Frassino. In questa compresa, talvolta non sono previsti interventi, mentre in alcuni casi si prevede il taglio andante del Castagno e selettivo del Faggio e il miglioramento infrastrutturale per il ripristino di una strada esistente. La compresa ceduo matricinato (Cm) esteso 221,90 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 62,79 mc/ha. Sono soprattutto cedui di Castagno, Faggio, Carpino nero e bianco, Quercia e Frassino. Interventi previsti: taglio andante del Castagno e miglioramento infrastrutturale. La compresa alto fusto di protezione (Ap) estesa 52,50 ha, è costituita da particelle in cui predominava il Pino marittimo. Si tratta di un bosco completamente danneggiato dal fuoco. Interventi previsti: miglioramento infrastrutturale per ripristino strada esistente. La compresa ceduo di protezione (Cp) estesa 241,70 ha, è costituita da particelle che comprendono cedui di Castagno molto invecchiati. Si tratta di un bosco completamente danneggiato dal fuoco. Interventi previsti: solo in una particella è previsto il miglioramento infrastrutturale per ripristino strada esistente. PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI TOVO SAN GIACOMO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Tovo San Giacomo sono state individuate 4 comprese: alto fusto, boschi irregolari, ceduo e bosco di protezione. La compresa alto fusto (AF) si estende su 41,4 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 356,8 mc/ha di conifere e 20,2 mc/ha per le latifoglie. Questa compresa è formata da 5 particelle di cui in maggioranza formate da pineta artificiale a prevalenza di Pino nero misto a Quercia rossa e rinnovazione di Carpino nero. Interventi selvicolturali previsti sono tagli leggeri di diradamento. La compresa boschi irregolari (Bi) si sviluppa su 87,50 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 48,25 mc/ha di conifere e 9,33 mc/ha di latifoglie. Si tratta di un bosco misto PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.23

24 a prevalenza di conifere tra le quali predomina il Pino marittimo. Il ceduo è costituito da Roverella, Leccio, Orniello, Sughera e Castagno. In questa compresa non sono previsti interventi. La compresa ceduo (C) esteso 31,00 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 205,77 mc/ha. Sono soprattutto cedui di Faggio con presenza di Castagno, Orniello, Leccio, Ciliegio, Carpino bianco e nero, Acero e Roverella. Interventi previsti solo sulla particella 11 con taglio di utilizzazione ed incremento del numero di matricine. La compresa bosco di protezione (Pr) è estesa 8,22 ha, si tratta di un bosco completamente danneggiato dal fuoco, si riscontra la presenza di qualche pianta di Pino marittimo e la presenza di ceppaie sparse di Castagno, Roverella, Leccio ed Orniello. Interventi previsti: apertura viali tagliafuoco percorribili dai mezzi antincendio. PIANO DI ASSESTAMENTO E DI UTILIZZAZIONE DEI BENI SILVOPASTORALI DEL COMUNE DI TOIRANO Nel complesso delle proprietà silvopastorali del Comune di Toirano sono state individuate 4 comprese: alto fusto, ceduo composto, ceduo matricinato, bosco e arbusteti di protezione. La compresa alto fusto (AF) si estende su 38,00 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 27,79 mc/ha. I soprassuoli di questa compresa sono in maggioranza coperte da Pino domestico, nero e marittimo. Non sono previsti interventi selvicolturali. La compresa ceduo composto (Cc) si sviluppa su 62,00 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 93,52 mc/ha. Sono soprassuoli che si stanno evolvendo verso l alto fusto. Il ceduo è costituito da Faggio, Rovere, Carpino nero e bianco, Tiglio e Orniello. In questa compresa non sono previsti interventi. La compresa ceduo matricinato (Cm) esteso 191,00 ha ed ha una provvigione totale di mc per una provvigione media ad ettaro di 32,70 mc/ha. Il Carpino nero e il Castagno sono le essenze nettamente prevalenti; la matricinatura risulta in alcuni casi scarsa. L avviamento all alto fusto avverrà, nel breve periodo, in modo naturale e nel lungo periodo anche con l intervento dell uomo attraverso tagli di utilizzazione. La compresa bosco e arbusteti di protezione (Ba) estesa 476,64 ha, è costituita da particelle alquanto degradate sia a causa dei ripetuti passaggi del fuoco che dalla scarsa fertilità del suolo poco profondo e con molta roccia affiorante. Il soprassuolo è costituito principalmente da conifere poco dense e latifoglie quali Carpino nero, Roverella, Leccio e Orniello. Interventi previsti: ripristino della sentieristica esistente. PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO POLLUPICE ( ) Pag.24

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