CONTROLLO DI GESTIONE PER L ANNO 2014 VOLUME 2

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1 Approvata con Delibera n.560 del 18/03/2016 RELAZIONE SULL'ANDAMENTO TECNICO GESTIONALE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CONTROLLO DI GESTIONE PER L ANNO 2014 VOLUME 2 ANALISI E CONTROLLO DEGLI ASPETTI QUALI QUANTITATIVI DEL SERVIZIO INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION LIVELLI DI SERVIZIO RILEVATI E LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO INDAGINE SUGLI INVESTIMENTI EFFETTUATI DALLE COMUNITÀ MONTANE A VALERE SUI CONTRIBUTI TARIFFARI DI CUI ALL'ARTICOLO 8 DELLA L.R. 13/97 DATI TECNICI CONSOLIDATI 1

2 INDICE VOLUME 1 ANALISI E CONTROLLO DEGLI INVESTIMENTI 2014 Lavori In Corso (LIC) Al 31/12/ Interventi iscritti a cespite dai gestori del s.i.i Interventi complessivi realizzati nel Territorio dell ATO Investimenti nell ambito del D.M. 30 settembre ANALISI DELLA GESTIONE ECONOMICA 2014 DEI GESTORI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E DEI DATI CONSOLIDATI Premessa Analisi Gestore AMC SpA Analisi Gestore AMV SpA Analisi Gestore ATENA SpA Analisi Gestore COMUNI RIUNITI Srl Analisi Gestore CORDAR SpA BIELLA SERVIZI Analisi Gestore CORDAR VALSESIA SpA Analisi Gestore SII SpA DATI ECONOMICI CONSOLIDATI ANALISI DEGLI INDICI DELLA GESTIONE ECONOMICA FINANZIARIA E PATRIMONIALE 2014 DEI GESTORI DEL SERVIZIO IDRICO E DEI DATI CONSOLIDATI ANALISI PATRIMONIALE ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA ANALISI DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA RICLASSIFICAZIONE FUNZIONALE ANALISI DELLA STRUTTURA E DELLA SITUAZIONE ECONOMICA D IMPRESA

3 ALLEGATO I Dettaglio LIC Lavori In Corso ALLEGATO II Dettaglio STRATIFICAZIONE interventi iscritti a libri cespiti VOLUME 2 ANALISI E CONTROLLO DEGLI ASPETTI QUALI QUANTITATIVI DEL SERVIZIO CARATTERIZZAZIONE DEL SERVIZIO IN TERMINI QUANTITATIVI Gestore AMC SpA Gestore AMV SpA Gestore ATENA SpA Gestore COMUNI RIUNITI Srl Gestore CORDAR SpA BIELLA SERVIZI Gestore CORDAR VALSESIA SpA Gestore SII SpA Volumi fatturati e consumo elettrico complessivi acquedotto CARATTERIZZAZIONE QUALITATIVA DEL SERVIZIO Qualità dell acqua potabile erogata (D.Lgs 31/01 e s.m.i.) Conclusioni Qualità dell acqua scaricata (D.Lgs 152/06) Conclusioni Livelli minimi del servizio e rispetto della carta del servizio Reclami scritti presentati all Autorita d Ambito e procedure di ricomposizione amichevole delle controversie INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION Customer satisfaction condotta dai Gestori Customer satisfaction condotta da A.ATO

4 LIVELLI DI SERVIZIO RILEVATI E LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO PROGRAMMA DI MONITORAGGIO VAS ELENCO DEGLI INDICATORI DI PRESTAZIONE (P) ELENCO DEGLI INDICATORI DI STATO (S) INDAGINE SUGLI INVESTIMENTI EFFETTUATI DALLE COMUNITÀ MONTANE A VALERE SUI CONTRIBUTI TARIFFARI DI CUI ALL'ARTICOLO 8 DELLA L.R. 13/ DATI TECNICI CONSOLIDATI

5 ANALISI E CONTROLLO DEGLI ASPETTI QUALI QUANTITATIVI DEL SERVIZIO CARATTERIZZAZIONE DEL SERVIZIO IN TERMINI QUANTITATIVI La caratterizzazione del Servizio Idrico Integrato, di seguito sintetizzata sulla base delle singole realtà gestionali, è prodotta facendo riferimento sia alle informazioni presentate in risposta ai monitoraggi rappresentati nella Determina 7 aprile 2014 n. 5, sia agli allegati tecnici al disciplinare della convenzione di affidamento. AREA GESTIONALE AMC S.p.A. Il sistema acquedottistico della Società AMC è caratterizzato da due principali impianti siti nei Comuni di Casale Monferrato (Terranova) e Frassineto Po. I due impianti hanno immesso in rete nel corso dell anno 2014 un quantitativo d acqua pari rispettivamente a mc/anno e mc/anno. Oltre a questi impianti principali esistono sul territorio della gestione AMC impianti minori locali che concorrono a formare il totale del quantitativo annuo immesso nel sistema acquedottistico che è risultato essere pari a mc/anno oltre a mc/anno acquistati da atri sistemi acquedottistici per un totale di mc/anno comprensivo di mc venduti ad AMV e ad altri sistemi acquedottistici. L acqua immessa in rete è stata quindi erogata nel corso dell anno alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a utenze, corrispondenti a abitanti serviti distribuiti in 16 Comuni che, rapportati al numero di abitanti totali di , danno una copertura del servizio pari a 97,9%), secondo i seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo e zootecnico 933 mc/anno Altri usi mc/anno TOTALE mc/anno Il valore pari a mc/anno corrisponde al fatturato diretto all utenza del gestore. Tale fatturato non tiene conto dei volumi venduti ad altri gestori (AMV SpA e - C.C.A.M. Consorzio Comuni Acquedotto Monferrato) 5

6 GRAFICO 1 Il grafico 1 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni. La riduzione nel 2007 è sostanzialmente imputabile al passaggio di gestione del Comune di Valenza (il tratteggio rappresenta i consumi effettivi compresi quelli fatturati da AMV). Si osserva, per il 2014, una sostanziale costanza dei consumi idrici rispetto all anno precedente con un aumento dell acqua ceduta ad altri sistemi acquedottistici a fronte di un corrispondente aumento dei volumi immessi in rete e di conseguenza dell energia impiegata. Il servizio di acquedotto nei Comuni dell area gestionale AMC è stato caratterizzato da un consumo di energia elettrica annua totale pari a kwh. I dati caratteristici in termini quantitativi del servizio di fognatura e depurazione della gestione AMC sono di seguito riassunti: Comuni serviti 16 Abitanti residenti totali Abitanti residenti collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 98%) Abitanti residenti depurati (pari ad una copertura del servizio del 98%) Volume in entrata agli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognatura (civile e ind.) mc/anno Volume fatturato servizio depurazione (civile e ind.) mc/anno La gestione AMC è caratterizzata in termini di presenza di sistemi di depurazione da 49 impianti aventi potenzialità unitaria minore di a.e., in grado di depurare complessivamente a.e. totali (compresi i reflui provenienti dagli usi produttivi) e da un unico impianto con potenzialità superiore ubicato nel Comune di Casale Monferrato, che nel corso del 2014 ha trattato reflui per a.e. tra 6

7 civili e produttivi comprensivo dei rifiuti liquidi. Il servizio di fognatura e depurazione è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh. AREA GESTIONALE AMV S.p.A. La Società AMV gestisce da sempre il sistema di fognatura e depurazione del Comune di Valenza, dal 2007 gestisce il s.i.i. dei Comuni di Bassignana e Pecetto e dal anche l acquedotto di Valenza. I dati tecnici caratterizzanti il servizio di acquedotto in termini quantitativi sono stati, per l anno 2014, i seguenti: Volume annuo immesso nel sistema acquedottistico pari a mc/anno (di cui mc provenienti dal campo pozzi di Valenza e dai pozzi di Bassignana e Pecetto e mc provenienti dai campi pozzi di Terranova e Frassineto gestiti da AMC). L acqua immessa in rete è stata quindi erogata nel corso dell anno alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a unità corrispondenti a abitanti serviti distribuiti in 3 Comuni che, rapportati al numero di abitanti totali di , danno una copertura del servizio pari a 99,7%), secondo i seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo mc/anno Usi diversi ( commerciale, artigianale, produttivo) mc/anno Altri usi mc/anno TOTALE mc/anno GRAFICO 2 Il grafico 2 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni. Rispetto all anno precedente si osserva una decisa diminuzione dei consumi. Il servizio di acquedotto è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh. 7

8 I dati caratteristici in termini quantitativi del servizio di fognatura e depurazione della gestione AMV sono di seguito riassunti: Comuni serviti 3 Abitanti residenti totali Abitanti residenti collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 97,4%) Abitanti residenti depurati (pari ad una copertura del servizio del 93,3%) Volume in entrata agli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognatura (civile e ind.) mc/anno Volume fatturato servizio depurazione (civile e ind.) mc/anno Il basso volume in ingresso alla depurazione è dovuto al fatto che nel 2014 l impianto di Valenza non è stato in funzione. La gestione AMV è caratterizzata in termini di presenza di sistemi di depurazione da 9 impianti aventi potenzialità unitaria minore di a.e., che depurano complessivamente a.e. totali e da un unico impianto con potenzialità superiore ubicato nel Comune di Valenza (potenzialità a.e.), che nel corso del 2014, come si è detto, è rimasto fermo. Vi sono inoltre 2 impianti con potenzialità < a.e. in costruzione nelle frazioni di Monte Valenza e Villabella del Comune di Valenza. Il servizio di fognatura e depurazione è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh, ben inferiore rispetto al 2013 per il fermo dell impianto di Valenza. 8

9 AREA GESTIONALE ATENA S.p.A. Il sistema acquedottistico della Società ATENA è caratterizzato in termini di metri cubi prodotti dai seguenti dati rilevati nel corso dell anno 2014: Acquedotto di Vercelli (10 pozzi) mc/anno A cui si aggiunge la fornitura all acquedotto di Vinzaglio gestito dalla S.I.I. S.p.A. per mc/anno Acquedotto di Desana (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Prarolo (alimentato da Vercelli) Campo pozzi di S.Genuario (2 pozzo ubicati in Comune di Crescentino a servizio del Comune di Trino e Palazzolo) mc/anno Acquedotto di Bianzè (2 pozzi) mc/anno Acquedotto Saluggia (3 pozzi + acquisto da Acquedotto Monferrato) mc/anno Acquedotto Cigliano (2 pozzi) mc/anno Acquedotto Casanova Elvo (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Tronzano (3 pozzi) mc/anno Acquedotto di Rive (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Borgo Vercelli (3 pozzi e acq. Vercelli) mc/anno Acquedotto di Villata (2 pozzi) mc/anno TOTALE mc/anno L acqua immessa nella rete di distribuzione dei Comuni gestiti è stata quindi erogata nel corso dell anno alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a unità (corrispondenti a abitanti residenti serviti che, raffrontati a abitanti residenti totali comporta un acopertura del servizio pari a 98,3%, distribuiti in 13 Comuni), secondo i seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo e zootecnico mc/anno Usi diversi mc/anno Uso industriale mc/anno Altro usi mc/anno TOTALE mc/anno Il valore mc/anno differisce dal valore indicato nei dati relativi alla compilazione del prospetto Indagine Acquedotto (Determina 7/2014 AEEGSI) in quanto il Gestore ha dichiarato un valore maggiore derivante dalla somma tra il volume fatturato e una stima relativa a volumi consegnati e non misurati. 9

10 Il valore mc/anno non comprende i volumi venduti alla S.I.I. per Vinzaglio. GRAFICO 3 Il grafico 3 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni. Si riscontra ancora una leggera riduzione rispetto al 2013 dei volumi fatturati. Il servizio di acquedotto dell area territoriale gestita da ATENA è stato inoltre caratterizzato in termini di consumo di energia elettrica annua totale da un valore pari a kwh, leggermente diminuito rispetto all anno precedente. Il servizio di fognatura e depurazione della gestione ATENA è caratterizzato dai seguenti dati tecnici: Comuni serviti 15 Abitanti residenti Abitanti residenti collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 95,3%) Abitanti residenti depurati (pari ad una copertura del servizio dell 90,3%) Volume in entrata agli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognatura (civile e ind.) mc/anno Volume fatturato servizio depurazione (civile e ind.) mc/anno Ad una riduzione dei volumi immessi in rete corrisponde una riduzione dei volumi fatturati. Si nota un aumento dei volumi immessi nel sistema fognario, indice della preoccupante presenza di acque parassite. I sistemi di depurazione gestiti dalla Società ATENA sono rappresentati da: 24 impianti (comprese le fosse Imhoff) con potenzialità inferiore a a.e. che hanno una capacità depurativa totale pari a a.e. e depurano a.e.; 10

11 4 impianti con potenzialità compresa tra e a.e. che hanno una capacità depurativa totale pari a a.e. e depurano a.e. civili e 150 a.e. industriali, oltre all impianto di Bianzè in fase di realizzazione (1.500 a.e.); 1 impianto con capacità depurativa pari a a.e. e depura a.e. civili, a.e. industriali e a.e. di rifiuti liquidi. Il servizio di fognatura e depurazione è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh. 11

12 AREA GESTIONALE COMUNI RIUNITI S.r.l. Il sistema acquedottistico in gestione da parte della Società è caratterizzato dalla presenza di impianti di approvvigionamento distribuiti nei 16 Comuni gestiti costituiti da sorgenti montane e da pozzi. Il volume complessivo immesso in rete è stato pari a: Acquedotto di Albano V.se (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Alice Castello (2 pozzi) mc/anno Acquedotto di Bioglio (12 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Borgo d Ale (2 pozzi) mc/anno Acquedotto di Callabiana (2 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Cavaglià (3 pozzi) mc/anno Acquedotto di Crova (2 pozzo) mc/anno Acquedotto di Dorzano (3 pozzi) mc/anno Acquedotto di Ghislarengo (2 pozzi) mc/anno Acquedotto di Lenta (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Mezzana M.go (37 sorgenti e 2 pozzi) mc/anno Acquedotto di Moncrivello (2 pozzi) mc/anno Acquedotto di Netro (9 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Quinto V.se (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Salasco (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Zubiena (2 sorgenti e 2 pozzi) mc/anno TOTALE mc/anno L acqua erogata nel corso dell anno 2014 alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a unità (corrispondenti a abitanti serviti sui totali residenti pari a ab pari ad una copertura del servizio del 95,1%), è stata caratterizzata dai seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo e zootecnico mc/anno Uso diversi mc/anno Usi vari 375 mc/anno TOTALE mc/anno 12

13 GRAFICO 4 Il grafico 4 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni. Si nota un calo complessivo rispetto al Il servizio di acquedotto è stato caratterizzato in termini di consumo di energia elettrica annua totale da un valore pari a kwh. Il servizio di fognatura e depurazione della gestione COMUNI RIUNITI è caratterizzato, per l anno 2014, dai seguenti dati tecnici: Comuni serviti 16 Abitanti residenti Abitanti residenti collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 78,9%) Abitanti residenti depurati (pari ad una copertura del servizio del 78,7%) Volume in entrata agli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognatura (civile e ind.) mc/anno Volume fatturato servizio depurazione (civile e ind.) mc/anno I sistemi di depurazione gestiti dalla Società sono rappresentati da 53 impianti di trattamento acque reflue, comprese le fosse Ihmoff, con potenzialità inferiore a a.e. per una potenzialità totale di a.e. (ed un carico effettivamente trattato di a.e. civili) e 3 impianti con potenzialità oltre a.e. (potenzialità totale a.e.) ovvero Alice Castello (carico trattato 2.100), Borgo d Ale (con carico trattato di a.e.) e Cavaglià (carico trattato a.e.). Due depuratori sono al momento in fase di avviamento: Alice Castello (in sostituzione dell attuale impianto con solo trattamento primario) e Cavaglià (in sostituzione dell esistente impianto) con conseguente dismissione dell impianto di Dorzano la cui rete verrà collettata su Cavaglià. Il servizio di fognatura e depurazione è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh. 13

14 AREA GESTIONALE CORDAR S.p.A.BIELLA SERVIZI Il sistema acquedottistico del Gestore CORDAR BIELLA è caratterizzato da due impianti principali facenti capo ai poli di Biella e Cossato. I quantitativi d acqua immessi in rete, valutati come somma di misure accertate da contatori o stimate dal Gestore sono stati i seguenti: Polo di Biella Acquedotto di Andorno Micca (46 sorgenti, 1 derivazione, 1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Benna (1 derivazione, 1 pozzo) mc/anno (acqua acquistata dalla S.I.I. S.p.A.) Acquedotto di Biella (31 sorgenti, 3 derivazioni, 3 pozzi) mc/anno Acquedotto di Camburzano (1 derivazione, 1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Candelo (4 pozzi) mc/anno Acquedotto di Gaglianico (5 pozzi) mc/anno Acquedotto di Magnano (1 derivazione) mc/anno Acquedotto di Muzzano (2 sorgenti) (acqua acquistata dalla S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Occhieppo I. (1 derivazione) mc/anno Acquedotto di Occhieppo S. (1 sorgente, 1 derivazione) mc/anno Acquedotto di Piedicavallo (2 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Pollone (22 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Ponderano (3 pozzi) mc/anno Acquedotto di Pralungo (12 sorgenti, 1 derivazione) mc/anno Acquedotto di Quittengo (7 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Rosazza (3 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Sala B. ( 3 sorgenti, 1 derivazione) mc/anno Acquedotto di S.Paolo Cervo (8 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Sordevolo (9 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Tollegno (13 sorgenti e 2 derivazioni) mc/anno Acquedotto di Torrazzo (1 pozzo) mc/anno Acquedotto di Verrone (1 derivazione e 2 pozzi della S.I. I. S,p.A.) mc/anno Acquedotto di Vigliano Biellese (4 pozzi) mc/anno Acquedotto di Zimone (1 pozzo) mc/anno Polo di Cossato Acquedotto di Camandona (4 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Casapinta (1 sorgente, 1 derivazione) mc/anno Acquedotto di Cerreto Castello (2 derivazioni della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Cossato (7 sorgenti e 2 pozzi del Cordar, 3 derivazioni e 2 pozzi della S.I.I. S.p.A.) mc/anno 14

15 Acquedotto di Crosa (2 derivazioni della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Lessona (17 sorgenti Cordar 2 derivazioni della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Mosso (27 sorgenti, 1 derivazione) mc/anno Acquedotto di Pettinengo (10 sorgenti del Cordar e 9 della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Piatto (21 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Quaregna (13 sorgenti e 3 pozzi del Cordar e 2 derivazioni della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Ronco Biellese (4 sorgenti della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Selve Marcone (4 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Soprana (31 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Strona (25 sorgenti del Cordar e 2 derivaz. della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Ternengo (11 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Valdengo (3 pozzi del Cordar e 1 derivazione della S.I.I. S.p.A.) mc/anno Acquedotto di Valle Mosso (65 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Veglio (4 sorgenti) mc/anno Acquedotto di Zumaglia (22 sorgenti, 3 pozzi) mc/anno Totale acqua immessa in rete mc/anno Quantitativo comprensivo di un volume di circa di mc acquistati dalla S.I.I. S.p.A. provenienti dagli invasi dell Ostola e dell Ingagna e dalla derivazione sulla Strona di Postua ed erogati nei Comuni di Cerreto Castello, Cossato, Crosa, Lessona, Pettinengo, Quaregna, Ronco Biellese e Strona. Sono compresi inoltre mc acquistati dall Acquedotto Idustriale Vallestrona e mc acquistati dal Comune di Graglia. L acqua immessa in rete è stata quindi erogata nel corso dell anno alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a unità (corrispondenti a abitanti residenti serviti su un totale di pari al 98,4% distribuiti in 43 Comuni), secondo i seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo e zootecnico mc/anno Uso industriale mc/anno Altri usi mc/anno TOTALE mc/anno 15

16 Il valore mc/anno differisce dal valore indicato nei dati relativi alla compilazione del prospetto Indagine Acquedotto (Determina 7/2014 AEEGSI) in quanto il Gestore ha dichiarato un valore maggiore derivante dalla somma tra il volume fatturato e una stima relativa a volumi consegnati e non misurati. GRAFICO 5 Il grafico 5 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni. Si nota per il 2014 una riduzione dei consumi in particolare per l uso domestico. Il servizio di acquedotto nei Comuni dell area gestionale CORDAR BIELLA è stato caratterizzato da un consumo di energia elettrica annua totale pari a kwh., inferiore all anno precedente. I dati caratteristici in termini quantitativi del servizio di fognatura e depurazione della gestione CORDAR BIELLA sono di seguito riassunti: Comuni serviti 50 Abitanti residenti Abitanti residenti collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 97,1%) Volume in entrata agli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognatura (civile e ind.) mc/anno Volume fatturato servizio depurazione (civile e ind.) mc/anno La gestione CORDAR BIELLA è caratterizzata in termini di presenza di sistemi di depurazione da 166 impianti aventi potenzialità unitaria minore di a.e. (includendo le fosse Imhoff), che trattano complessivamente a.e., da 2 impianti con potenzialità compresa tra e a.e. che trattano complessivamente 471 a.e., da 3 impianti con potenzialità compresa tra e a.e. che trattano complessivamente a.e. civili e a.e. industriali e da 1 impianto principale con potenzialità pari a a.e. che tratta a.e. civili e a.e. industriali. 16

17 Il servizio di fognatura e depurazione è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh. L'aumento dei carichi idraulici è sostanzialmente legato ai numerosi eventi piovosi verificatisi nell'anno (alluvione a novembre 2014) 17

18 AREA GESTIONALE CORDAR VALSESIA Il sistema acquedottistico in gestione da parte della Società è caratterizzato dalla presenza di impianti di approvvigionamento distribuiti nei 33 Comuni gestiti (i Comuni di Campertogno, Carcoforo, Civiasco e Rassa hanno optato per la fuoriuscita dalla gestione e la conduzione del servizio in economia) costituiti da un considerevole numero di sorgenti montane (314), da derivazioni superficiali (30) e da pozzi (15) non sempre dotati di strumenti di misura. Tale caratteristica consente solo di poter stimare i volumi prodotti ed immessi nel sistema acquedottistico che per l anno 2014 che sono stati assunti pari a mc, comprensivi di mc prelevati da acquedotti della S.I.I. S.p.A. Si auspica che il Gestore possa nel futuro dotare tutte le proprie captazioni degli strumenti di misura del volume immesso in rete, come peraltro richiesto dalla vigente normativa. L acqua erogata nel corso dell anno 2014 alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a unità (corrispondenti a abitanti residenti serviti sui totali residenti pari a ab) pari ad una copertura del servizio del 99,9%, è stata caratterizzata dai seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo e zootecnico mc/anno Altri usi mc/anno Usi diversi mc/anno TOTALE mc/anno GRAFICO 6 Il grafico 6 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni. Anche per questo Gestore si denota per il 2014 una lieve riduzione dei consumi rispetto all anno precedente. Il servizio di acquedotto nei Comuni dell area gestionale in questione è stato 18

19 caratterizzato da un consumo di energia elettrica annua totale pari a kwh. Il servizio di fognatura e depurazione della gestione CORDAR VALSESIA è caratterizzato, per l anno 2014, dai seguenti dati tecnici: Comuni serviti 33 Abitanti residenti Abitanti residenti e non collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 97,2%) Abitanti residenti e non depurati (pari ad una copertura del servizio del 93,9%) Volume in entrata negli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognauta mc/anno Volume fatturato servizio depurazione mc/anno I sistemi di depurazione gestiti dalla Società sono rappresentati dalla presenza di 214 impianti di trattamento minori con potenzialità unitaria inferiore a a.e. (comprese le fosse Imhoff) e potenzialità complessiva pari a a.e., 1 impianto con capacità compresa tra e a.e., (quello di Scopello con capacità di a.e.), e un impianto principale a Serravalle Sesia con potenzialità depurativa di a.e. che serve attualmente a.e. civili, a.e. industriali e a.e. di rifiuti liquidi. Il servizio di fognatura e depurazione è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh, dei quali kwh è stato il consumo del solo depuratore principale di Serravalle Sesia. - l'aumento della portata in ingresso agli impianti è dovuta all'aumento dei volumi misurati e depurati nell'impianto di depurazione di Vintebbio; l'anno 2014 è stato molto piovoso e l'acqua arrivata all'impianto di depurazione di Vintebbio ha determinato l'aumento indicato; - il consumo energetico è diminuito principalmente a seguito di un miglior utilizzo del sistema di ossigenazione delle vasche; - l'aumento del carico organico a parità di valore di BOD utilizzato (1 A.E. calcolato sul BOD = 60 g/ab*giorno) è stato causato dall'apporto di inquinanti con le acque meteorologiche soprattutto quelle di prima pioggia. AREA GESTIONALE SII Il sistema acquedottistico della Società SII è caratterizzato da tre diverse fonti di approvvigionamento: l invaso del Torrente Ingagna, l invaso del Torrente Ostola, la presa superficiale sul Torrente Strona di Postua ed un certo numero di pozzi e 19

20 sorgenti distribuiti nei 51 Comuni serviti. I metri cubi immessi in rete nel 2014 sono stati di cui ceduti a Cordar Biella Servizi S.p.A., a Cordar Valsesia S.p.A. e al Consorzio Acquedotto Frazione Piaro, mc acquistati dall acquedotto di Atena S.p.A e distribuiti dalla S.I.I. in Comune di Vinzaglio, acqustati da Cordar Biella Servizi per Mongrando, Zubiena e Zimone. I volumi distribuiti nella rete S.I.I. S.p.A. provengono rispettivamente: dall invaso dell Ingagna: mc dall invaso dell Ostola: mc dal Torrente Strona: mc da pozzi e sorgenti: mc Rispetto al 2013 si evidenzia che il volume di acqua totale immessa in rete s è aumentato. L acqua erogata nel corso dell anno 2014 alle diverse tipologie di utenza, complessivamente pari a unità (corrispondenti a abitanti serviti, che rapportati ai abitanti residenti totali, da una copertura del servizio pari al 98,9%), è stata caratterizzata dai seguenti consumi: Uso domestico mc/anno Uso agricolo e zootecnico mc/anno Usi diversi mc/anno Altri usi mc/anno TOTALE mc/anno Il valore pari a mc/anno corrisponde al fatturato diretto all utenza del gestore. Tale fatturato non tiene conto dei volumi venduti ad altri gestori come indicato nell introduzione. GRAFICO 7 20

21 Il grafico 7 riporta le variazioni in termini di consumi fatturati negli ultimi 11 anni e denota una riduzione dei volumi immessi in rete e dei volumi fatturati complessivi. Il servizio di acquedotto nei Comuni dell area gestionale in questione è stato caratterizzato da un consumo di energia elettrica annua totale pari a kwh. I dati caratteristici in termini quantitativi del servizio di fognatura e depurazione della gestione SII sono di seguito riassunti: Comuni serviti 47 Abitanti residenti Abitanti residenti collegati alla fognatura (pari ad una copertura del servizio del 98,0%) Abitanti residenti depurati (pari ad una copertura del servizio dell 88,1%) Volume in entrata agli impianti di depurazione mc/anno Volume fatturato servizio fognatura (civile e ind.) mc/anno Volume fatturato servizio depurazione (civile e ind.) mc/anno La gestione SII è caratterizzata in termini di presenza di sistemi di depurazione da 151 impianti aventi potenzialità unitaria minore di a.e. (comprese le fosse Imhoff) che complessivamente trattano a.e., da 7 impianti con potenzialità compresa tra e a.e. che complessivamente trattano a.e., da carico civile e a.e. da carico industriale e da 1 impianto con potenzialità effettiva pari a a.e. che attualmente tratta a.e., da carico civile e 627 a.e. da carico industriale. Sono in costruzione 2 impianti secondari < a S.Germano e Buronzo, nonché diverse fosse Imhoff. Il servizio di fognatura e depurazione del Gestore SII SpA è stato caratterizzato in termini di consumo annuo di energia elettrica, da un valore pari a kwh. 21

22 VOLUMI FATTURATI E CONSUMO ELETTRICO COMPLESSIVI ACQUEDOTTO Il volume totale di acqua potabile erogata all utenza nell intero territorio dell ATO2 nel corso dell anno 2014, è stato di di mc per un totale di kwh utilizzati per il servizio di acquedotto. Segue l andamento dei volumi fatturati del comparto acquedotto dal 2004 al 2014: GRAFICO 8 Segue l andamento dei consumi energetici del comparto acquedotto dal 2009 al 2014: GRAFICO 9 Prima del 2009 i consumi elettrici non venivano monitorati da ATO2 22

23 CARATTERIZZAZIONE QUALITATIVA DEL SERVIZIO La caratterizzazione qualitativa del Servizio Idrico Integrato per le singole realtà gestionali presenti nel territorio dell ATO 2, è organizzata in base a tre principali temi riguardanti la gestione del s.i.i.: Qualità dell acqua potabile erogata (D.Lgs 31/01 e s.m.i.) Qualità dell acqua scaricata (D.Lgs 152/06 e s.m.i.) e Norme di attuazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte. Livelli di servizio rilevati e livelli di servizio obiettivo come definiti nel Programma degli interventi per il periodo e per l aggiornamento fino al 2023 del piano degli investimenti di cui al piano d ambito vigente, approvato con deliberazione della conferenza dell ATO2 n. 474 del 27 marzo Livelli minimi del servizio di cui all allegato punto 8) del D.P.C.M. 04/03/1996. QUALITÀ DELL ACQUA POTABILE EROGATA (D.LGS 31/01 e s.m.i.) Il sistema di controllo interno sulla qualità dell acqua potabile dei Gestori per l anno 2014 è riassunto nella tabella seguente che riporta: il numero dei prelievi di campioni d acqua potabile effettuati in punti della rete di distribuzione e impianti di approvvigionamento e trattamento. Punti di campionamento Num. Prelievi Gestore sugli imp. sulla rete sugli imp. sulla rete AMC AMV ATN CMR CBI CVA SII Su questi campioni sono state eseguite le determinazioni analitiche in dicate nella tabella seguente relativamente ai parametri indicati nella tabelle A, B e C del D.Lgs. 31/2001: 23

24 Tab. C Tab. B Tab. A a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle Escherichia Coli (E.Coli) Enterococchi Acrillamide Antimonio Arsenico Benzene Benzo(a)pirene Boro Bromato Cadmio Cromo Cromo VI Rame Cianuro dicloroetano Epicloridina AMC AMV ATN CMR CBI CVA SII Floruro Piombo Mercurio Nichel Nitrati (NO3) Nitriti (NO2) Antiparassitari Idrocarburi Policiclici Aromatici Selenio Tetracloroetilene Tricloroetilene Trialometani Cloruro di vinile Clorito Vanadio Alluminio Ammonio Cloruro Clostridium Perfringens Conduttività ph Ferro Manganese Ossidabilità Solfato Sodio Conteggio colonie a 22 C Batteri Coliformi a 37 C Carbonio Organico Totale (TOC) Torbidità Durezza Residuo secco a 180 C Disinfettante residuo totale Numero di determinazioni analitiche eseguite: Numero di determinazioni eseguite a valle degli impianti di trattamento: I superamenti dei valori imposti dal D.Lgs 31/01 sulla rete di distribuzione a valle dei trattamenti sono quelli riportati nella tabella seguente: 24

25 Paramentri Biologici Paramentri non conformi ai limiti del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. Parametri chimici Area Gestionale COMUNE Batteri Coliformi a 37 C E. coli Enterococchi Clostridium Perfrigens Ferro Nichel PH Nitrati Manganese Ammonio Fluoruri Alluminio Trialometani AMV Bassignana AMV Pecetto 1 3 AMV Valenza 2 CMR Albano Vercellese CMR Alice Castello 1 1 CMR Bioglio 1 CMR Callabiana 2 CMR Crova 2 1 CMR Dorzano 2 CMR Ghislarengo 3 1 CMR Mezzana Mortigliengo 6 3 CMR Moncrivello 2 CMR Netro 1 1 CMR Quinto Vercellese 1 CMR Zubiena CVA Cravagliana 2 CVA Varallo 2 CBI Andorno Micca 3 CBI Benna 1 CBI Biella 7 CBI Camburzano 2 CBI Candelo 1 CBI Cossato 7 CBI Lessona 1 CBI Magnano 15 CBI Muzzano 3 CBI Occhieppo Inferiore 2 CBI Occhieppo Superiore 5 CBI Pollone 2 CBI Pralungo 1 CBI Quaregna 1 CBI Quittengo 1 CBI Ronco Biellese 1 CBI Rosazza 2 2 CBI S.Paolo Cervo 3 2 CBI Sala Biellese 1 1 CBI Sordevolo 5 CBI Strona 1 2 CBI Ternengo 1 CBI Torrazzo 2 CBI Vigliano

26 Paramentri Biologici Paramentri non conformi ai limiti del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. Parametri chimici Area Gestionale COMUNE Batteri Coliformi a 37 C E. coli Enterococchi Clostridium Perfrigens Ferro Nichel PH Nitrati Manganese Ammonio Fluoruri Alluminio Trialometani SII Benna 1 SII Borgosesia SII Brusnengo 3 SII Buronzo 1 2 SII Campiglia Cervo SII Carisio 1 SII Castelletto Cervo 4 SII Cossato 5 SII Crescentino 1 1 SII Curino 2 SII Donato SII Fontanetto Po 1 SII Gattinara SII Gifflenga 11 SII Lessona 1 SII Livorno Ferraris 1 SII Lozzolo 1 1 SII Massazza 1 SII Masserano SII Mongrando 1 SII Oldenico 1 SII Postua SII Roppolo 2 SII Rovasenda 1 SII Sali 1 1 SII Salussola 1 1 SII San Germano 1 3 SII Sandigliano 2 SII Santhià 4 SII Sostegno 1 SII Vallanzengo SII Valle San Nicolao 1 SII Verrone 2 SII Villa del Bosco 3 SII Villanova 1 SII Villarboit SII Vinzaglio 2 SII Viverone 1 1 Totali

27 Il Numero di determinazioni analitiche eseguite sull'acqua erogata eccedenti i limiti di Tabella A, B e C (All.1 D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.): 291 su un totale di Oltre ai dati relativi ai controlli interni effettuati dai Gestori grazie ai quali è stato possibile effettuare un analisi sulla rispondenza della qualità dell acqua potabile erogata all utenza, anche le segnalazioni pervenute all Autorità d Ambito da parte delle ASL territorialmente competenti sono risultate una fonte di dati importante per caratterizzare in termini qualitativi la risorsa idrica distribuita. La tabella seguente individua le segnalazioni pervenute dalle ASL nel corso dell anno 2014 e identifica i soli superamenti dei parametri batteriologici e chimici che prevedono l emissione del giudizio di non potabilità dell acqua. Paramentri non conformi ai limiti del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. Batteri Area Conteggio colonie COMUNE Coliformi E. coli Enterococchi Gestionale a 22 C a 37 C AMC Motta de Conti 1 ATN Olcenengo Ferro Manganese CMR Bioglio CMR Ghislarengo CMR Netro 1 CMR Zubiena 6 1 CBI Biella CBI Cossato 1 CBI Pettinengo CBI Strona CVA Ailoche 1 CVA Breia 1 1 CVA Cravagliana 1 1 CVA Riva valdobbia 1 CVA Scopa 2 1 CVA Trivero CVA Varallo Sesia 1 SII Borgosesia 1 SII Oldenico 1 SII Valle San Nicolao Totali Numero di determinazioni analitiche eseguite sull'acqua erogata eccedenti i limiti di Tabella A e C (All.1 D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.): 56 Completa l analisi la tabella seguente, illustrante i casi segnalati dalle ASL che interessano i Consorzi acquedottistici privati ed i Comuni che gestiscono il servizio in 27

28 economia che vengono comunque monitorati dall AATO ma il cui oggetto esula dal tema della presente relazione. Paramentri non conformi ai limiti del D.Lgs. 31/2001 e s.m.i. Batteri Area Conteggio colonie a COMUNE Coliformi E. coli Enterococchi Gestionale 22 C a 37 C In economia Rassa 2 1 CONSORZIO PRIV Ailoche 1 1 CONSORZIO PRIV Bioglio 1 1 CONSORZIO PRIV Callabiana 1 CONSORZIO PRIV Cravagliana 4 2 CONSORZIO PRIV Civasco 1 1 CONSORZIO PRIV Coggiola 3 1 CONSORZIO PRIV Miagliano 1 1 CONSORZIO PRIV Mosso CONSORZIO PRIV Portula 1 1 CONSORZIO PRIV Selve Marcone 1 1 CONSORZIO PRIV Trivero CONSORZIO PRIV Valduggia CONSORZIO PRIV Valle San Nicolao Totali Numero di determinazioni analitiche eseguite sull'acqua erogata eccedenti i limiti di Tabella A (All.1 D.Lgs. 31/2001 e s.m.i.): 57 28

29 SEGNALAZIONI ASL Il grafico 10 seguente riporta il numero delle segnalazioni ASL complessivamente ricevute da ATO2 (prevalentemente da ASL VERCELLI e ASL BIELLA) dal 2006 al 2014: GRAFICO 10 Vengono conteggiate anche le segnalazioni dei Consorzi privati e dei Comuni in economia 29

30 CONCLUSIONI In conclusione, osservando le tabelle allegate, si può suddividere agevolmente il territorio dell ATO 2 in un area montana ed un area di pianura nelle quali le non conformità al D. lgs. 31/2001 si riferiscono a parametri diversi e rispecchiano criticità di tipo diverso. Nell area montana, sia valsesiana che biellese, il superamento di parametri di potabilità di tipo inorganico è rara e legata normalmente alla presenza di Ferro. Il Ferro può, in questo caso, essere legato alla presenza di rocce ignee, presenti nei basamenti cristallini affioranti nelle nostre zone montane, tuttavia spesso la sua presenza è correlata a manufatti di captazione (tubazioni o altro), che ossidandosi rilasciano composti contenenti Ferro. Assai più critica risulta la situazione del superamento dei parametri microbiologici, per cui, batteri coliformi, indici di una contaminazione fecale delle acque, sono presenti in quasi tutti i comuni montani, affiancandosi spesso a presenza di Enterococchi ed E.Coli, veicolatori questi ultimi di patologie. La ragione di ciò risiede in primo luogo in una non protezione delle sorgenti acquedottistiche. Quasi nessuna sorgente è dotata, infatti, di una recinzione dell area di protezione assoluta (10 metri) e di un sistema di allontanamento dalla stessa delle acque meteoriche di ruscellamento. Spesso nelle aree di tutela (200 metri a monte della sorgente) si svolgono attività, quali il pascolo, non compatibili con l uso idropotabile della risorsa idrica. Il problema potrà essere solo parzialmente risolto da un potenziamento ed una maggiore diffusione degli impianti di disinfezione, che tra le altre cose possono causare problemi di clorazione eccessiva. Una soluzione definitiva vede un investimento nella recinzione delle zone di tutela assoluta e negli studi di delimitazione delle aree di salvaguardia ed una collaborazione per il rispetto dei divieti all interno delle stesse da parte di gestori, Comuni e Unioni Montane. Nelle aree di pianura la situazione è profondamente diversa. Le acque, provenienti in massima parte da falde sotterranee profonde, protette a tetto da orizzonti impermeabili più o meno continui, presentano caratteristiche qualitative normalmente migliori che in montagna, con pochissime segnalazioni di non potabilità. Il superamento dei valori di potabilità riguardano principalmente il Manganese ed il Ferro. Il Ferro può avere origine, anche in questo caso dall ossidazione di manufatti a contatto con l acqua (rivestimento di pozzi, tubazioni, serbatoi), ma esso, come anche il Manganese può avere origine naturale e liberarsi, per riduzione, da minerali come miche ed anfiboli, costituenti i sedimenti sede di falde acquifere. La soluzione per l eliminazione dei casi, per altro, rari, di superamento dei valori di legge relativi a questi parametri sta in un potenziamento degli impianti di potabilizzazione. Di molto ridotto appare il problema dei nitrati, legati all attività agricola e dovuto all ingresso nelle falde profonde di acque provenienti dalla falda superficiale a causa di pozzi mal costruiti o obsoleti che mettono in comunicazione più falde e per i quali le Province si stanno adoperando per la chiusura o il ricondizionamento in condizioni di sicurezza. 30

31 Una tale azione sarà fondamentale, unitamente ad una ridefinizione e attenta gestione delle aree di salvaguardia attorno ai pozzi idropotabili, per un efficace protezione delle falde profonde. E comunque da segnalare, anche per quest anno, per tutte le aree gestionali un miglioramento delle condizioni di potabilità dell acqua con una riduzione dei casi di superamento dei limiti di legge sia nell attività di autocontrollo da parte dei Gestori, sia per quanto riguarda i controlli fiscali effettuati dalle ASL. Ciò a significare un notevole sforzo compiuto dai Gestori sia nella manutenzione ordinaria che nella realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione. Desta invece notevole preoccupazione la qualità dell acqua grezza (proveniente da pozzo e non ancora trattata) per l occasionale presenza di pesticidi di origine agricola, cloroderivati e trialimetani di origine industriale segno di un progressivo deterioramento delle falde profonde che ha come causa inquinamenti antropici occorsi diversi anni orsono e riscontrabili solo ora per la particolari condizioni di trasmissiività idraulica delle falde e scarsa mobilità delle sostanze in questione. Da quest anno è stato possibile definire un livello di servizio relativamente alla qualità dell acqua a valle dei sistemi di potabilizzazione (rif. Indicatore di Stato (S5) al capitolo PROGRAMMA DI MONITORAGGIO VAS). Si ritiene che i buoni risultati raggiunti in termini di casi di non potabilità potranno, in generale, essere mantenuti o addirittura migliorati ma, allo stadio attuale, non è possibile quantificare un obiettivo in modo preciso. QUALITÀ DELL ACQUA SCARICATA (D.LGS 152/06 e s.m.i.) Il sistema di controllo interno sulla qualità dell acqua scaricata che i Gestori hanno organizzato nel corso del 2014 è stato caratterizzato da prelievi di campioni d acqua reflua sia all ingresso che allo scarico dei depuratori nella misura riportata dalla tabella che segue. AMC AMV ATN CMR CBI CVA SII NUMERO TOTALE DI PRELIEVI ESEGUITI NUMERO DI PRELIEVI ESEGUITI IN INGRESSO AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE NUMERO DI PRELIEVI ESEGUITI IN USCITA AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE Il Gestore AMV ha confermato i dati 2013 Le determinazioni analitiche effettuate sui campioni di acqua reflua in ingresso e depurata sono quelle elencate nella tabella che segue e sono relative ai parametri richiesti dalla tabelle 1 e 3 dell allegato 5 parte III del D.Lgs. 152/06, non chè, per i depuratori che servono agglomerati inferiori ai a.e., quelli della L.R. 13/90. 31

32 AMC AMV ATN CMR CBI CVA SII parametro a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle a monte a valle ph Solidi sospesi * COD * BOD5 * Alluminio Arsenico Bario Boro Cadmio Cromo totale Cromo VI Ferro Manganese Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Stagno Zinco Cianuri totali (CN) Cloro attivo libero Solfuri Solfiti Solfati Cloruri Fluoruri Fosforo Totale Azoto Ammoniacale (NH4) Azoto Nitrico (NO3) Azoto Nitroso (NO2) Azoto Totale Grassi e olii animali/vegetali Idrocarburi totali Fenoli Aldeidi Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Tensioattivi totali Pesticidi fosforati Pesticidi totali Solventi clorurati Azoto totale Escherichia coli Solidi sedimentabili Saggio di tossicità totale Determinazioni analitiche eseguite

33 Le analisi effettuate sui campioni di acqua reflua depurata hanno rilevato i superamenti dei valori limite imposti dal D.Lgs. 152/06 o dalla L.R. 13/90 riportati nella tabella che segue. Area Gestionale COMUNE COD BOD5 SST Tensio. Tot Ntot N-NO2 N-NO3 N-NH4 P tot E.Coli ph saggio di tossicità Zinco Nichel Fosforo tot SST Ferro Ntot N-NH4 AMC Casale Monferrato 3 AMV Bassignana 3 ATN Vercelli CMR Alice Castello 1 1 CMR Zubiena CMR Callabiana 2 CBI Massazza 1 CBI Mottalciata CBI Piatto 2 CBI Selve Marcone 3 1 CBI Zimone CBI Zumaglia 2 SII Arborio 1 SII Borgosesia SII Buronzo 1 Numero determinazioni analitiche eccedenti i Limiti D.Lgs. n. 152/06 SII Fontanetto Po SII Lignana 2 2 SII Ronsecco 1 SII Castelletto Cervo SII Masserano SII Sostegno SII Vallanzengo 1 2 SII Gattinara SII Cerrione N. det. eccedenti i Limiti L.R. 13/90 (per impianti < AE) SII Valle San Nicolao SII Roasio 1 1 SII Vinzaglio 1 1 SII Curino 1 1 SII Villa del Bosco 1 SII Roppolo 2 Totali Tensio. Tot COD BOD5 Per l'impianto di Casale Monferrato il saggio di tossicità è dovuto al processo di disinfezione necessaria per il rispetto del limite imposto dalla Provincia di Alessandria per il parametro Ecsherichia coli. Si fa presente che la Provincia di Biella ha concesso autorizzazioni allo scarico per molti impianti della SII SpA con limiti misti tra il D.Lgs 152/06 e la L.R. 13/90 33

34 Il numero di determinazioni analitiche eseguite sull'acqua reflua eccedenti i limiti di legge è di 235 su un totale di Il numero di determinazioni analitiche eseguite sull'acqua reflua a valle degli impianti di depurazione, eccedenti i limiti di cui alla Tabella 1 Allegato 5 del D.Lgs 152/06 e L.R. 13/90 per i paramentri BOD 5, COD e SST è di 90 su un totale di (rif. Indicatore di Stato (S3) al capitolo PROGRAMMA DI MONITORAGGIO VAS) Sempre in tema di depurazione delle acque reflue è necessario ricordare che la Direttiva Europea 91/271/CEE all'art 5 comma 2 indica che gli Stati membri provvederanno a che le acque reflue provenienti da agglomerati urbani > a.e., prima dello scarico in aree sensibili, siano sottoposti a trattamenti più spinti di quelli previsti dalla tabella 1. Nello stesso articolo, il comma 4 prevede, in alternativa, la non applicazione di quanto sopra per gli impianti in cui la riduzione dei nutrienti in uscita rispetto a quelli in entrata sia almeno del 75%. Il comma 5 dello stesso disposto stabilisce l'applicazione delle norme suddette, oltre che nelle aree sensibili, anche in quelle aree drenanti in aree sensibili che contribuiscono all'inquinamento di tali aree. La mancata applicazione di quanto previsto dall'art 5 della citata Direttiva 91/271/CEE è stata causa della condanna per infrazione della Repubblica Italiana (sentenza della corte di Giustizia Europea del 25 aprile 2002). La deliberazione dell'autorità di Bacino del fiume Po (AdBPo) nr. 7/2004 individua, nel quadro della definizione degli obiettivi strategici di bacino rispetto ai quali impostare i Piani di Tutela Regionali delle Acque (PTA), l'intera Valle del Po come area drenante nelle aree sensibili denominate "delta del Po" e "area costiera dell'adriatico Nord occidentale dalla foce dell'adige al confine meridionale del Comune di Pesaro". I concetti sopra espressi circa la necessità di assoggettare gli impianti asserventi agglomerati di almeno a.e., situati nella Valle del Po, ai trattamenti atti alla riduzione dei nutrienti, vengono ribaditi nella Relazione della Commissione Europea al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale Europeo e al Comitato delle Regioni del 23 aprile La Regione Piemonte, a recepimento della Direttiva Comunitaria e della Delibera dell Autorità di Bacino suddette, indica nel proprio Piano di Tutela delle Acque (PTA), la riduzione del 75% dei nutrienti tra gli obiettivi da perseguirsi per gli impianti di depurazione su tutto il territorio Regionale. In attuazione degli obiettivi del P.T.A. la D.G.R n fissa i limiti di emissione e di riduzione per Fosforo e Azoto di un aserie di importanti impianti piemontesi tra i quali ne figurano alcuni situati nel nostro Ambito, ovvero quelli di Vercelli, Casale Monferrato, Serravalle Sesia, Biella Nord, Biella Sud, Masazza e Cossato. La tabella 1 riporta, per tutti gli impianti con potenzialità maggiore di a.e. nell ATO2 i dati medi annui per il 2013 di ingresso, emissione e percentuale di riduzione di BOD5, COD, solidi sospesi (SS), Fosforo (P) e Azoto (N) totali. 34

35 Tabella 1 - Dati di ingresso, emissione e percentuale di riduzione di BOD 5, COD, solidi sospesi (SS), Fosforo (P) e Azoto (N) totali per gli impianti di depurazione con potenzialità > a.e. presenti nell ATO2 anno 2014 Impianto Classe AE Potenziali Trattamento BOD5 ENTRATA (mg/l) BOD5 EMISSIONE (mg/l) BOD5 RIDUZIONE (%) COD ENTRATA (mg/l) COD EMISSIONE (mg/l) COD RIDUZIONE (%) SS ENTRATA (mg/l) SS EMISSIONE (mg/l) SS RIDUZIONE (%) P ENTRATA (mg/l) P EMISSIONE (mg/l) P RIDUZIONE (%) N ENTRATA (mg/l) N EMISSIONE (mg/l) N RIDUZIONE (%) Denominazione come da data-entry Regione Piemonte Fonte dati: Data- Entry Depuratori Regione Piemonte fonte dati controllo % % > % 35 90% NOTA 1 NOTA 1 NOTA 1 NOTA 1 Serravalle Sesia < a.e. < Terziario 222,70 11,87 95% 538,86 40,22 93% 437,64 8,34 98% 4,76 0,86 82% 29,79 10,18 66% Scopello < a.e. < /5000 Terziario 37,36 9,58 74% 90,28 27,36 70% 51,63 7,92 85% 1,55 1,01 35% 10,20 7,36 28% Biella Nord < a.e. < Secondario 63,25 9,33 85% 149,08 37,92 75% 109,17 15,50 86% 1,69 1,10 35% 18,48 15,63 15% Biella Ponderano < a.e. < Secondario 20,00 4,00 80% 68,00 15,00 78% 88,00 13,00 85% 0,90 0,60 33% 8,20 9,40 0% Cossato Spolina > a.e Secondario 82,50 13,00 84% 204,08 52,42 74% 140,58 20,67 85% 1,83 1,13 38% 19,58 15,05 23% Massazza < a.e. < Secondario 28,08 7,08 75% 76,67 31,75 59% 71,58 13,33 81% 1,06 0,67 37% 13,85 11,53 17% Coinarco < a.e. < Secondario 97,25 5,50 94% 217,88 32,38 85% 57,71 14,57 75% 4,63 3,90 16% 35,95 15,53 57% Oropa < a.e. < Secondario 9,50 5,75 39% 30,60 20,00 35% 12,60 6,60 48% 0,29 0,28 4% 2,88 2,82 2% Casale Monferrato < a.e. < Terziario 108,95 4,00 96% 226,00 23,29 90% 76,76 6,53 91% 3,99 0,54 86% 20,79 5,14 75% Lago di Viverone (Azeglio) < a.e. < Secondario 60,75 4,69 92% 134,50 23,00 83% 70,99 6,70 91% 0,94 3,00 0% 13,70 7,86 43% Borgosesia Concentrico < a.e. < Secondario 106,00 3,64 97% 167,30 19,64 88% 81,36 3,97 95% 2,00 1,50 25% 17,43 9,40 46% Caresanablot < a.e. < Secondario 90,32 6,41 93% 153,14 27,59 82% 108,08 10,21 91% 1,57 0,50 68% 6,30 2,98 53% Cerrione < a.e. < Secondario 70,81 5,06 93% 195,61 26,00 87% 85,19 10,35 88% 1,17 0,76 35% 4,87 3,83 21% Crescentino capoluogo < a.e. < Secondario 8,07 6,44 20% 25,43 16,06 37% 7,59 6,14 19% 0,50 0,50 0% 7,85 7,78 1% Gattinara - Regione Poggioli < a.e. < Secondario 89,63 30,13 66% 170,96 78,24 54% 49,29 25,83 48% 65,85 71,94 0% 187,92 219,61 0% Livorno Ferraris < a.e. < Secondario 5,50 2,78 49% 23,63 19,33 18% 16,69 7,47 55% 0,50 0,50 0% 7,18 6,38 11% Santhià capoluogo < a.e. < Secondario 24,71 4,78 81% 60,07 20,28 66% 26,00 11,84 54% 0,80 0,61 23% 163,53 7,43 95% Alice Castello - Massarotta < a.e. < Secondario 78,88 18,85 76% 147,67 43,82 70% 83,59 13,87 83% Borgo D'Ale - Strà Bianzè < a.e. < Secondario 46,79 10,83 77% 83,46 25,38 70% 35,93 8,96 75% Cavaglià - Cornaleto < a.e. < Secondario 121,25 18,50 85% 199,13 42,25 79% 41,63 9,95 76% Cavaglià - via Santhià < a.e. < Terziario 17,69 9,50 46% 32,18 19,53 39% 20,73 9,57 54% L'autorizzazione allo scarico non prevede il monitoraggio di questi parametri L'autorizzazione allo scarico non prevede il monitoraggio di questi parametri L'autorizzazione allo scarico non prevede il monitoraggio di questi parametri I dati saranno disponibili a partire dal 2015 Cigliano < a.e. < Secondario 155,76 5,95 96% 220,25 19,80 91% 111,00 9,08 92% 2,47 1,20 51% 34,70 10,88 69% Trino V.se < a.e. < Terziario 39,76 4,45 89% 64,27 14,97 77% 20,82 5,69 73% 1,21 1,02 16% 15,65 11,04 29% Tronzano V.se < a.e. < Secondario 77,58 5,74 93% 128,39 22,66 82% 43,51 8,52 80% 1,94 1,09 44% 26,73 20,79 22% Saluggia < a.e. < Secondario 150,83 8,42 94% 200,45 28,91 86% 70,70 9,68 86% 2,18 1,31 40% 32,45 16,28 50% Vercelli < a.e. < Terziario 135,64 6,37 95% 204,35 18,60 91% 117,48 5,89 95% 2,56 1,00 61% 31,16 10,05 68% Valenza (Cascina Gonella) < a.e. < Terziario NOTA 1: i limiti sono quelli indicati dalla DGR 19/01/2009 n per i soli impianti oggetto degli obiettivi del PTA oppure dalla tabella 2 ALLEGATO 5 del D.LGS 152/2006 NOTA 2: a termini dell'allegato 5 parte III del D.Lgs 152/06 per tutti gli impianti vanno rispettati i limiti di concentrazione in emissione o le percentuali di riduzione NOTA 3: a termini della DGR n per Casale Monferrato, Cossato e Serravalle Sesia vanno rispettati sia i limiti di concentrazione in emissione sia le percentuali di riduzione impianti oggetto degli obiettivi del PTA valori non conformi Nel corso dell'anno 2014 l'impianto di Valenza è stato interessato da fermo causato da interventi sulla rete fognaria di adduzione. Non sono state pertanto eseguite determinazioni analitiche sulle acque reflue in ingresso ed in uscita all'impianto disemsso in aprile 2014 a favore del nuovo impianto di via Santhià Il valore di BOD in emissione di Gattinara è influenzato dagli scarichi anomali della AGILTEK Srl 35

36 CONCLUSIONI Dall'osservazione della tabella 2, permangono le criticità (anche se all interno dei limiti di legge) sugli impianto di Alice Castello Massarottra e Cavaglià - Cornaleto per quanto riguarda il limite di BOD 5 di tabella 1 allegato 5 D.Lgs. 152/06, la situazione, per questi agglomerati è destinata a migliorare con l entrata in funzione del nuovo depuratore di Cavaglià (già nel 2014) e di Alice Castello (nel 2016), attualmente in fase di avviamento. Si continua a osservare la non conformità alla normativa europea in merito allo scarico di nutrienti per alcuni impianti con potenzialità superiore a a.e. In particolare, poiché la riduzione del 75% di azoto e fosforo deve essere garantita a scala di bacino si sono concordate con la Regione Piemonte le seguenti linee di azione per gli impianti di Biella Nord, Biella Sud. Cossato, Massazza, Casale Monferrato e Serravalle Sesia. Tabella 2 - Obiettivi della D.G.R n IMPIANTO GESTORE CAPACITA DEPURATIVA DI PROGETTO A.E. Serravalle Sesia Cordar Valsesia S.p.A Vercelli ATENA S.p.A Casale Monferrato A.M.C. S.p.A Biella Nord Cordar Biella Servizi S.p.A Biella Sud Cordar Biella Servizi S.p.A Massazza Cordar Biella Servizi S.p.A Cossato Cordar Biella Servizi S.p.A OBIETTIVO Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P Riduzione di almeno l 80% di N totale Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P Riduzione di almeno l 80% di N totale Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P Riduzione di almeno l 80% di N totale Riduzione di almeno l 75% di P totale Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P Rientro nei limiti di emissione di 10 mg/l per N e 1 mg/l per P Riduzione di almeno l 80% di N e P totali TEMPISTICHE DI ADEGUAMENTO 31/12/ /12/ /07/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2015 Gli impianti a servizio di agglomerati > a.e. di Cossato, Serravalle Sesia, Casale Monferrato e Vercelli mostrano una riduzione di N totale inferiore al 75% o all 80% previsto dalla D.G.R n Inoltre si registra la non conformità ai limiti di emissione di Ntotale previsti dalla D.G.R. medesima per gli impianti di Cossato, Biella Nord, Biella Sud e Massazza, impianti attualmente in fase di adeguamento. I depuratori di Vercelli, Serravalle Sesia e Casale sono stati adeguati per soddisfare i limiti di emissione di N e P totale. 36

37 LIVELLI MINIMI DEL SERVIZIO E RISPETTO DELLA CARTA DEL SERVIZIO Relativamente all offerta del servizio all utenza in termini di dotazione idrica giornaliera, si rileva che in base ai dati di consumo registrati alle utenze domestiche nel corso dell anno 2014, sono stati garantiti i seguenti valori: AMC > 150 l/ab/g; AMV 304 l/ab/g; ATENA 308 l/ab/g; COMUNI RIUNITI 172 l/ab/g; CORDAR BIELLA 200 l/ab/g; CORDAR VALSESIA 198 l/ab/g; SII 159 l/ab/g. Nel trimestre luglio settembre i valori minimi garantiti sono stati: AMC 295 l/ab/g; AMV 314 l/ab/g; ATENA 378 l/ab/g; COMUNI RIUNITI 200 l/ab/g; CORDAR BIELLA 300 l/ab/g; CORDAR VALSESIA 198 l/ab/g; SII 332 l/ab/g. Con riferimento agli obiettivi posti dal Piano degli Interventi (PdI), indicati nel CAPITOLO 5 - Obiettivi specifici, linee di intervento e livelli di servizio, relativamente alla dotazione idrica giornaliera si rilevano i seguenti livelli obiettivo: S) Dotazione idrica giornaliera garantita [ ] - Livello Obiettivo al 31 dicembre 2017: 150 l/ab./giorno Visti i valori conseguiti nel 2014 dai Gestori, si rileva già il raggiungimento del livello obiettivo posto dal PdI per il 31/12/2017. La situazione relativa alla gestione degli allacciamenti per acquedotto e fognatura nelle varie aree gestionali è stata la seguente: 37

38 Tabella 3 Allacciamenti acquedotto e fognatura Gestore Numero di nuovi allacciamenti all acquedotto Tempo medio (gg) per allacciamento all acquedotto Numero di richieste preventivo allacciamenti acquedotto Tempo medio (gg) risposta alla richiesta di preventivo allacciamento acquedotto Numero di nuovi allacciamenti alla fognatura Tempo medio (gg) per allacciamento alla fognatura Numero di richieste preventivo allacciamenti alla fognatura AMC 20 11, , , ,36 AMV 9 19, , ATENA 35 3, , COMUNI RIUNITI CORDAR BIELLA 0 n.c. n.c. n.c. 0 n.c. n.c. n.c. CORDAR VALSES n.a. n.a. n.a. n.a. SII 465 8, ,1 n.a. n.a. n.a. n.a. Tempo medio (gg) risposta alla richiesta di preventivo allacciamento fognatura 38

39 Quando i tempi di allacciamento alla fognatura vengono indicati come non applicabili (n.a.) è perché in queste aree gestionali sono gli utenti a provvedere agli allacciamenti in modo diretto dietro autorizzazione del Gestore. L indicazione n.c. riportato nella precedente tabella sta ad indicare un dato non rilevato e quindi non conosciuto da parte del Gestore. Il PdI pone anche per gli allacciamenti acquedottistici e fognari degli obiettivi da conseguire, come di seguito dettagliato: T) Tempi massimi di allacciamento [ ] - Livello Obiettivo al 31 dicembre 2017 Tempo mass. per allacciamento all acquedotto: 40 gg Tempo mass. di risposta alla richiesta di preventivo allacciamento acquedotto: 30 gg Tempo mass. per allacciamento alla fognatura: 60 gg Visti i valori conseguiti nel 2014 dai Gestori, si rileva già il raggiungimento del livello obiettivo posto dal PdI per il 31/12/2017 per la maggior parte dei Gestori. Il numero di pronti interventi e manutenzioni sulla rete acquedottistica che hanno comportato sospensioni del servizio è stato: AMC 34 pronto interventi e 12 interventi di manutenzione programmata che hanno interessato 200 utenze con una durata dalle 3 alle 6 ore. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,09. AMV 129 pronto interventi e 10 interventi di manutenzione programmata che hanno interessato nel complesso utenze con una durata dalle 3 alle 6 ore, utenze con una durata tra le 6 e le 12 ore, ed infine, 50 persone per un tempo superiore alle 12 ore. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,75. ATENA 3 pronto interventi inferiori alle 3 ore e nessun intervento di manutenzione programmata. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,007. COMUNI RIUNITI 80 pronto interventi e 8 interventi di manutenzione programmata che hanno interessato nel complesso 913 utenze con una durata dalle 3 alle 6 ore. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,22. CORDAR BIELLA 455 pronto interventi e interventi di manutenzione programmata che hanno interessato l utenza con sospensioni della durata dalle 3 alle 6 ore. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,38. CORDAR VALSESIA 153 pronto interventi e 69 interventi di manutenzione programmata che hanno interessato nel complesso 80 utenze con una durata dalle 3 alle 6 ore, 58 utenze con una durata dalle 6 alle 12 ore e 3 utenze con durata della sospensione maggiore di 12 ore. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,31. 39

40 SII 619 pronto interventi e 65 interventi di manutenzione programmata che hanno interessato nel complesso utenze con una durata dalle 3 alle 6 ore, utenze con una durata dalle 6 alle 12 ore. L incidenza delle sospensioni per pronto interventi per Km di rete è di 0,57. Le sedi operative dei Gestori aperte al pubblico sono le seguenti: AMC sportello a Casale M.to aperto dal lunedì al venerdì (non c è apertura sabato) con fascia oraria di apertura al pubblico mattino+pomeriggio di 6 ore. Presso lo sportello si possono ottenere: contratti acquedotto, informazioni su bollette, preventivi per allacci fognari e di acquedotto, morosità, reclami. Nel 2014 gli sportelli della Società sono stati visitati da persone. AMV: 3 sportelli a Valenza, Pecetto e Bassignana aperti dal lunedì al venerdì (non c è apertura sabato) con fascia oraria di apertura al pubblico al mattino di 3 ore e 45 minuti. Presso tutti gli sportelli si possono ottenere: attivazioni, disattivazioni, subentri, richieste preventivi, variazioni anagrafiche, correzione bollette, inserimento letture e ogni tipo di richiesta a domanda individuale. Il numero dei visitatori nel 2014 allo sportello non è stato rilevato. ATENA: 5 sportelli a Cigliano, Trino, Tronzano, Bianzè e Saluggia aperti un giorno a settimana per una fascia oraria di apertura al pubblico che va da un minimo di 1 ora ad un massimo di tre ore. Lo sportello di Vercelli è aperto dal lunedì a sabato con fascia oraria di apertura al pubblico di 6 ore da lunedì a venerdì, e di 3 ore e ½ il sabato. Presso tutti gli sportelli si possono ottenere: informazioni, reclami, nuova attivazione, volture, subentro, riallaccio. Nel 2014 il numero di visitatori dello sportello non è stato rilevato. COMUNI RIUNITI: è presente uno sportello in ciascuno dei Comuni serviti aperti dal lunedì al venerdì per una fascia oraria di apertura al pubblico di mattina di 2 ore. Inoltre è presente uno sportello presso la sede della Comuni Riuniti aperto dal lunedì al giovedì per una fascia oraria mattina+pomeriggio di 8 ore, il venerdì per una fascia oraria mattino+pomeriggio di 6 ore e ½ e il sabato per una fascia oraria al mattino di 3 ore e ½. Presso gli sportelli si eseguono servizi di informazioni di carattere tecnico e amministrativo, si ricevono i reclami e le segnalazioni di guasti, avviene la ricezione e/o consegna della documentazione contrattuale dagli utenti, si forniscono agli utenti informazioni sui contratti e si verifica la completezza degli allegati consegnati dagli utenti. Il numero dei visitatori allo sportello per il 2014 non è stato rilevato. CORDAR BIELLA: 2 sportelli uno a Biella presso la sede del Gestore aperto lunedì, martedì, mercoledì e venerdì per una fascia oraria mattino+pomeriggio di 6 ore e con orario continuato il giovedì per 7 ore e 1/2, e uno a Cossato presso il Municipio, aperto solo al martedì per una durata di 3 ore e 15 minuti (non c è apertura a sabato). Presso gli sportelli si possono ottenere: contratti, volture, disdette, variazioni, reclami, segnalazioni. Il numero dei visitatori allo sportello anche quest anno non è stato rilevato. 40

41 CORDAR VALSESIA: 1 sportello a Serravalle Sesia, aperto dal lunedì al venerdì con una fascia oraria mattino+pomeriggio di 8 ore (non c è apertura a sabato). Presso lo sportello si possono ottenere: emissione contratti, preventivi, volture, cessazioni, ricezione letture, reclami, segnalazioni, informazioni all'utenza, procedure SEPA. Il numero dei visitatori allo sportello per il 2014 non è stato definito. SII: sono presenti 4 sportelli. A Vercelli apertura da lunedì a venerdì per una fascia oraria mattino+pomeriggio di 7 ore e ½, a Cerrione apertura da lunedì a venerdì per una fascia oraria mattino+pomeriggio di 6 ore, a Crescentino apertura un solo giorno settimanale per una fascia oraria al mattino di 4 ore, a Gattinara apertura due giorni al mese per una fascia oraria al mattino di 3 ore. Rispetto al dato 2013 si rileva nel 2014 la chiusura dello sportello di Borgosesia e la riduzione di orario nell apertura dello sportello di Gattinara. Le prestazioni fornite agli spertelli sono: chiarimenti sulle bollette, modalità di pagamento, domande di nuovo allaccio, domande di piombatura, domande di voltura, richiesta sostituzione contatore, contestazioni varie. Il numero di visitatori complessivi nel 2014 è stato Il PdI pone anche per l apertura degli sportelli al pubblico degli obiettivi da conseguire, come di seguito dettagliato: U) Sportelli aperti al pubblico sul territorio e orario di apertura - Il Livello Obiettivo al 31 dicembre 2017 consisterà nell aver per ciascun Gestore almeno uno sportello sul territorio gestito aperto al pubblico per non meno di 8 ore nell intervallo nei giorni lavorativi e non meno di 4 ore nell intervallo al sabato. Visti i valori conseguiti nel 2014 dai Gestori, si rileva che i Gestori non hanno ancora perfezionato la gestione degli sportelli al pubblico né secondo l obiettivo posto al 31/12/2017 dal PdI, né quello attualmente indicato nella Carta del Servizio che pone gli stessi valori obiettivo del PdI al 31/12/2017. Sono state attivate dalla maggioranza dei Gestori del s.i.i. procedure specifiche di rilevazione, organizzazione e gestione dei dati relativi ai reclami scritti presentati dagli utenti, i risultati sono di seguito riassunti: AMC sono pervenuti 145 reclami. Tra le voci più significative il 64% ha esposto reclamo per manutenzione e funzionamento fognatura e depurazione (rigurgiti, rumori), il 15% ha lamentato un errore in bolletta e Il 10% ha reclamato rispettivamente per tariffe e cauzione e per manutenzione e funzionamento acquedotto. Il tempo medio di risposta ai reclami scritti è stato di circa 10 giorni. AMV sono pervenuti 25 reclami. Tra le voci più significative il 44% ha riguardato reclami per tariffe e cauzioni, il 40% per manutenzione rete 41

42 acquedotto, il 12% per errori in bolletta e il 4% per prestazione non conforme alle richieste. Il tempo medio di risposta ai reclami scritti è stato di 20 giorni. ATENA sono pervenuti 36 reclami. Tra le voci più significative il 36% ha riguardato reclami per errori in bolletta, il 25% per prestazioni di servizio non conformi alla richiesta e il 17% per manutenzione e funzionamento della fognatura e depurazione. Il tempo medio di risposta ai reclami scritti è stato di 24 giorni. COMUNI RIUNITI sono pervenuti 10 reclami: il dato più significativo è rappresentato dal 70% dei reclami relativi ad errori in bolletta. Il tempo medio di risposta ai reclami è stato di 30 giorni. CORDAR BIELLA il Gestore non possiede un programma informatico in grado di gestire e suddividere i reclami dell utenza. Il dato risulta non conosciuto. CORDAR VALSESIA sono pervenuti 104 reclami. Tra le voci più significative: il 35% dovuto a manutenzione e funzionamento rete acquedotto, il 25% a manutenzione e funzionamento fognatura e depurazione (rigurgiti, rumori), il 21% a ritardi nella prestazione di un servizio. Il tempo medio di risposta ai reclami è stato di 30 giorni. SII sono pervenuti 19 reclami. Tra le voci più significative : 68% relativo a errori in bolletta, 21% per manutenzione e funzionamento rete acquedotto. Il tempo medio di risposta ai reclami scritti è stato di 16 giorni circa. Per quanto riguarda il possesso da parte dei Gestori di certificazioni di qualità, si rileva, con riferimento all anno di gestione 2013, il seguente quadro: AMC è certificata UNI EN 9001/2015 (Qualità) e UNI EN 14001:2014 (Ambiente). AMV è certificata UNI EN 9001/2015 (Qualità). ATENA è certificata UNI EN 9001:2014 (Qualità), UNI EN 14001:2014 (Ambiente) e OHSAS 18001:2014. COMUNI RIUNITI si è certificata UNI EN 9001:2014 (Qualità) e OHSAS 18001:2013, UNI EN 14001:2015 (Ambiente). CORDAR BIELLA è certificato UNI EN 9001:2014 (Qualità). CORDAR VALSESIA è certificato UNI EN 9001:2012 (Qualità). S.I.I. è è certificato UNI EN 9001/2014 (Qualità), risulta in corso nel 2016 la certificazione OHSAS Tutte le realtà gestionali possiedono, ad oggi, sistemi di certificazione del Sistema di Qualità, alcune si stanno attivando per ottenere le certificazioni ambientali e di sicurezza. Occorre infine rilevare, pur non intervenendo nell analisi appena condotta poiché relativa all anno di gestione 2014, che l Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico ha avviato, con il Documento di Consultazione (DCO) 665/2014/R/idr 42

43 Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono, la definizione su livello nazionale di alcuni obiettivi minimi di servizio che i Gestori sono tenuti a garantire nei confronti dell utenza, dall esercizio Successivamente con il DCO 273/2015/R/idr è stato integrato quanto contenuto nel precedente documento per la consultazione 665/2014/R/idr, ma l iter deliberativo da parte di AEEGSI non si è ancora concluso. I DCO sopra richiamati, sono stati poi resi definiti attraverso specifica Deliberazione dell AEEGSI 655/2015/R/idr, che dovrà essere recepita dalle Carte del Servizio definite a livello locale nelle Convenzioni tra Enti di governo d ambito e Gestori entro il termine ultimo del 20 giugno 2016, e produrranno nuovi livelli minimi obiettivo da conseguire. RECLAMI SCRITTI PRESENTATI ALL AUTORITA D AMBITO E PROCEDURE DI RICOMPOSIZIONE AMICHEVOLE DELLE CONTROVERSIE Tra le funzioni poste in capo all Autorità d Ambito vi è anche quella di tutela dei consumatori. Tale attività è svolta attraverso il servizio di ricezione, archiviazione e risposta ai reclami scritti presentati dall utenza del territorio dell ATO2 e attraverso le procedure di ricomposizione amichevole delle controversie istituite dal 4/12/2006 attraverso l approvazione da parte della Conferenza d Ambito dell atto n. 174 inerente il Regolamento riguardante la Procedura di ricomposizione amichevole delle controversie. La procedura per la ricomposizione amichevole delle controversie sopra richiamata, è il frutto di un accordo tra le Associazioni dei consumatori operanti nel territorio dell ATO2, i Gestori affidatari e questa Autorità. Per Regolamento la Commissione che esamina la ricomposizione amichevole è formata da un rappresentante dell Associazione dei consumatori alla quale l utenza ha presentato domanda, un rappresentante del Gestore interessato e un rappresentante dell Autorità d Ambito. Reclami scritti presentati dall utenza Nel corso del 2014 sono stati presentati n. 13 reclami scritti da utenze del territorio dell ATO2. I reclami hanno riguardato principalmente richieste di verifica di applicabilità delle tariffe di depurazione. Non è attivo un sistema di rilevazione/archiviazione dei reclami presentati solo per via telefonica, che comunque attendono più a richieste di chiarimento che non a veri e proprie segnalazioni di insoddisfazione e reclamo. Nel caso sussista a seguito di 43

44 contatto telefonico la necessità di istitutire apposita istruttoria per la gestione di un reclamo, viene fatta richiesta all utente di effettuare domanda per iscritto all Autorità d Ambito per posta ordinaria, per o consegnando personalmente presso gli uffici la nota scritta di reclamo. Procedure di ricomposizione amichevole delle controversie Un solo caso di ricomposizione amichevole delle controversie per i quali la Commissione ha svolto le proprie sedute nel corso del 2014: Gestore interessato Associazione dei consumatori Richiesta dell utenza Raggiungimento di un accordo in sede di Commissione (SI/NO) Sottoscrizione dell accordo da parte dell utenza (SI/NO) CORDAR VALSESIA ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE Contestazione fatturazione consumi elevati richiesta verifica metrica contatore - richiesta rifatturazione SI SI 44

45 INDAGINI DI CUSTOMER SATISFACTION CUSTOMER SATISFACTION CONDOTTA DAI GESTORI I Gestori AMC, ATENA, CORDAR VALSESIA, CORDAR BIELLA e SII hanno condotto per l esercizio 2014 indagini di Customer Satisfaction volte alla rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti del servizio a loro erogato. Tali rilevazioni non presentano situazioni preoccupanti d insoddisfazione da parte dell utenza (la percentuale delle insoddisfazioni rilevate è comunque pari a un valore mediamente basso), ma permettono di rilevare comunque gli aspetti della gestione del s.i.i., limitatamente al territorio di gestione delle Aziende su indicate, che più sono interessate da forme d insoddisfazione da parte dell utenza: AMC S.p.A. L'indagine è stata condotta nel periodo agosto 2014 e ha riguardato un campione di 50 utenti, rappresentativi dei 33 comuni serviti da AMC SpA. Il questionario predisposto per AMC indaga in prima analisi se l utente intervistato ha avuto contatti con il Gestore; nel caso di risposta affermativa si indaga l utente circa la soddisfazione dello stesso per i tempi di attesa prima di poter parlare con l incaricato preposto, la cortesia e competenza del personale che ha avuto contatto con l utente, e la rapidità di attivazione servizio o esecuzione dell intervento richiesto da parte dell utente. Il secondo tema indagato è relativo al fatto che l utente beva o meno acqua del rubinetto. In caso di risposta affermativa si chiede all utente come valuta la qualità (sapore, odore, limpidezza) dell acqua. In caso di risposta negativa si indaga circa il motivo per cui non si beve l acqua del rubinetto. L ultimo aspetto indagato è relativo alla correttezza delle informazioni presenti nella bolletta. La scala dei giudizi che gli utenti possono esprimere è un valore numerico che va da 0 (nel caso di soddisfazione nulla) a 9 (nel caso di soddisfazione pari a ottimo). I risultati conseguiti evidenziano che solo il 18% degli intervistati ha avuto un contatto con il Gestore. Di quelli che si sono rivolti al Gestore, più del 55% ha ritenuto molto soddisfacenti (valori di giudizio 8 e 9) i tempi di attesa, il 77% ha indicato molto cortese (valori di giudizio 8 e 9) il personale incaricato, il 100% (valori di giudizio 8 e 9) ha dichiarato la propria soddisfazione circa la competenza del personale del Gestore, ed infine l 88% si ritiene molto soddisfatto (valori di giudizio 8 e 9) della rapidità del Gestore a rispondere ed eseguire le richieste formulate. Per quanto riguarda la domanda beve acqua del rubinetto a casa, il 76% degli intervistati dichiara di berla e la giudica di ottima qualità per il 32% e di buona qualità per il 63%. Coloro che non bevono acqua del rubinetto (24% degli intervistati) per la 45

46 maggior parte dichiarano di farlo perché sono insicuri della qualità dell acqua (33% degli intervistati) oppure perché preferiscono l acqua gasata (25% degli intervistati). Con riferimento al tema della correttezza della bolletta, gli intervistati esprimo molta soddisfazione per il 35% circa (valori di giudizio 8 e 9). L indagine condotta rileva come punti di forza dell Azienda la cortesia, la competenza del personale e la qualità dell acqua, come aree di miglioramento i tempi di attesa e di espletamento delle pratiche e la correttezza della bolletta. ATENA S.p.A. L'indagine è stata condotta tramite interviste telefoniche, nel periodo marzo - aprile 2014 e ha riguardato il seguente campione di utenti: Comune N interviste Vercelli 421 Trino 235 Saluggia 115 Desana 115 Totale 886 Non sono stati somministrati questionari per i territori comunali di : Bianzè, Borgo Vercelli, Casanova Elvo, Cigliano, Palazzolo V.se, Prarolo, Rive, Tronzano V.se, Villata, Lamporo e Olcenengo (questi ultimi due Comuni sono gestiti da ATENA solo limitatatmente al servizio di fognatura e depurazione, l acquedotto viene gestito da soggetto diverso). Nel seguito i principali risultati relazionati dal Gestore per la Customer Satisfaction condotta nel 2014: Driver dell area Relazione (orari uffici di relazione con il pubblico, cortesia e disponibilità personale sportello, tempi di attesa sportello, competenza e professionalità personale sportello, facilità accesso telefonico), si evidenzia: un mantenimento o un contenuto aumento del grado di soddisfazione espresso dai clienti intervistati rispetto alla precedente edizione dell indagine di customer satisfaction, con l eccezione della Facilità di accesso telefonico che si riporta ai valori del 2008; la percentuale di clienti deliziati (cioè che hanno dichiarato che le loro aspettative sono state superate), è in crescita; la percentuale di clienti insoddisfatti, pur non essendo elevata, non può essere considerata trascurabile; 46

47 il giudizio espresso dai clienti di Vercelli apprezzabilmente migliore di quello fornito dai clienti residenti negli altri comuni riguarda i Tempi di attesa agli sportelli, mentre risulta peggiore per quanto riguarda la Facilità di accesso telefonico. il giudizio espresso dai clienti di Vercelli per i Tempi di attesa agli sportelli appare apprezzabilmente migliore di quello fornito dai clienti residenti negli altri comuni, mentre risulta peggiore per quanto riguarda la Facilità di accesso telefonico. Driver dell area Servizio (chiarezza bollette, modalità pagamento bollette, risposte alle richieste di informazione, risposte ai reclami, continuità servizio, qualità dell acqua, tempi risposta per nuovi allacciamenti, rapporto costo qualità, preavviso per interruzione, competenza e professionalità personale tecnico), si evidenzia: un miglioramento generalizzato del grado di soddisfazione espresso dai clienti rispetto alla precedente edizione dell indagine, con l eccezione del Preavviso per interruzione; i clienti di Vercelli sono meno soddisfatti di quelli degli altri comuni interessati all indagine (Trino, Saluggia e Desana) ad esclusione del driver Rapporto costo qualità; un basso numero di risposte ottenute con riferimento al driver Tempi di risposta per nuovi allacciamenti (13). La limitatezza del campione comporta una scarsa significatività dei risultati ottenuti con riferimento a questo driver. il giudizio espresso rispetto alla Chiarezza delle bollette subisce un netto miglioramento riportandosi ai valori visti nel 2008 (+14,1%); si abbassa leggermente il livello di soddisfazione per le Modalità di pagamento delle bollette, ma rimane comunque molto elevato; migliora la soddisfazione relativa alla Risposta alle richieste di informazioni, mentre peggiora la valutazione per quanto riguarda la Risposta ai reclami. Il numero di rispondenti riferiti alle due componenti in questione è comunque piuttosto limitato (rispettivamente 58 e 19) e pertanto la significatività del dato non è elevata. L indice complessivo (overall) pari al 93% (soddisfatti o deliziati) denota un elevato grado di soddisfazione che appare confermato dal valore dell indice di customer satisfaction costruito a partire dai giudizi analitici attribuiti ai singoli driver. Anche quest anno l area relativa al Servizio risulta quella che fa registrare il giudizio meno positivo. CORDAR S.p.A. BIELLA SERVIZI La campagna di indagine svolta dal Cordar Biella è avvenuta attraverso la somministrazione dei questionari nel periodo agosto 2013 / luglio

48 I questionari sono stati somministrati ai clienti civili e alle utenze produttive, direttamente da personale del Gestore in occasione di contatti diretti, oppure esiste per i clienti la possibilità di scaricare dal sito del Gestore i questionari e procedere alla loro compilazione e quindi trasmissione. Durante la campagna di indagine 2014 il Gestore non ha ritenuto di somministrare i questionari di Customer Satisfaction ai Comuni Soci, come fatto nelle precedenti indagini, perché molti di loro sono stati interessati da elezioni amministrative e si è preferito rimandare questa rilevazione. La rilevazione di eventuali segnalazioni e la percezione del livello di soddisfazione è stata per il 2014 individuata attraverso una serie di incontri mirati tra il Gestore e i propri Comuni Soci. Il Gestore provvede alla somministrazione dei questionari di Customer Satisfaction sia nei confronti degli utenti civili che delle utenze industriali attraverso specifici questionari. Pur essendo leggermente diversi tra loro, le due tipologie di questonario indagano l utenza su alcuni elementi del servizio comuni: 1. In caso di emergenza : reperibilità, rintracciabilità, rapidità nella risoluzione della problematica garantita dal Gestore. 2. Bolletta: regolarità ricezione fatture e facilità di lettura delle stesse. 3. Personale del Gestore : cordialità, disponibilità, reperibilità, competenza, chiarezza nell esposizione, capacità di risolvere i problemi velocemente e con efficienza. 4. Servizio fornito : qualità delle acque, informazioni in caso di interruzione del servizio, adeguadetta servizio di erogazione acqua potabile, continuità di erogazione. Esistono poi aspetti che vengono indagati solo per una categoria specifica d utenza. È il caso della adeguatezza dei controlli agli scarichi industriali e della facilità di lettura del rapporto sulla qualità degli scarichi industriali per le utenze produttive. Per strutturazione dei questionari, i giudizi espressi dall utenza possono essere : insufficiente, sufficiente, buono, non valutabile. Il Gestore, nella elaborazione delle risultanze della customer satisfaction condotta, tiene anche in considerazione i casi in cui l utente non ha dato alcun giudizio alla singola domanda. Durante la campagna di indagine agosto 2013 luglio 2014, sono stati raccolti dal Cordar Biella 37 questionari compilati dalle utenze civili e 30 da quelle produttive. 48

49 Per quanto riguarda le utenze civili i giudizi espressi sono sotanzialmente positivi con un livello complessivo dei giudizi espressi buono e quindi conforme alla politica di qualità del Gestore. Sono stati espressi giudizi insufficienti in pochi casi; una segnalazione per la qualità dell acqua, una per la difficoltà di lettura della bolletta, una ciascuna in caso di mergenza per reperire il numero di telefono per emergenza e per la risoluzione del problema entro le 24 ore, una per la fornitura del servizio di fognatura. In relazione alle utenze produttive si segnala che sono stati espressi giudizi insufficienti per la sola componente qualità dell acqua erogata segnalata da due utenti sui 30 intervistati. Ci sono percentuali di risposte non valutabile significativamente superiori all altro gruppo di utenza intervistata. La media dei giudizi espressi risultano per tutti i parametri indagati, superiori alla sufficienza. CORDAR VALSESIA S.p.A. L'indagine condotta nel 2014 è stata caratterizzata dalla somministrazione di questionari agli utenti, 220 di questi sono stati utilizzati per l analisi in quanto significativi. I 1000 questionari sono rappresentiativi dei 33 Comuni serviti da CO.R.D.A.R. VALSESIA spa. Le opinioni degli utenti coinvolti sono state raccolte attraverso un questionario in forma anonima, la cui restituzione è avvenuta a carico del Gestore richiedente. Il questionario inviato è stato suddiviso in 6 aree tematiche corrispondenti a: Valutazioni di carattere generale sul servizio; Valutazioni inerenti la fatturazione dei consumi idrici; Valutazioni inerenti i servizi erogati a sportello, sia telefonico che fisico; Valutazioni riguardanti la qualità dell'acqua potabile e le relative informazioni; Valutazioni in merito alla qualità delle visite presso l'utenza per interventi di natura tecnica; Suggerimenti liberi. Circa la valutazione di carattere generale sul servizio il giudizio inerente la continuità di erogazione, la disponibilità e la pressione dell acqua potabile è positivo (ottimo, buono e sufficiente) per il 90% degli intervistati (solo ottimo e buono = 78%). Circa la rapidità di riattivazione e le informazioni ricevute dal gestore in caso di interruzione del servizio i giudizi espressi da un numero comunque limitato di utenti interessati dalle stesse interruzioni, è stato valutato con giudizi ottimo + buono + sufficiente mai inferiori al 52%. L aspetto relativo al funzionamento della fognatura è stato giudicato positivamente (ottimo+buono+sufficiente) dal 67% degli intervistati (solo ottimo+buono = 46%). 49

50 Sull aspetto fatturazione dei consumi il giudizio espresso è sostanzialmente positivo: giudizio sulla correttezza delle bollette è pari al 62% di risposte buono e ottimo, 21% sufficiente; la precisione nella fatturazione è guidicata ottima+buona dal 63% degli utenti cui si aggiunge il 20% di giudizi sufficienti; la precisione nelle rettifiche di fatturazione evidenzia valori di ottimo+buono pari a 34% cui aggiungere il 16% di risposte sufficiente; sulla rapidità nelle rettifiche di fatturazione i giudizi positivi espressi calano ad un valore ottimo+buono di 32% e del 14% di sufficiente; relativamente alla chiarezza della bolletta si raggiungono valori di ottimo e buono pari a 58% cui aggiungere il 26% di giudizi pari a sufficiente. Con riferimento ai servizi erogati allo sportello, al telefono o con contato diretto, rileva il fatto che la maggior parte dei contatti con il gestore da parte degli intervistati è avvenuta per via telefonica (54%), rispetto agli accessi allo sportello (37%), e solo una piccola percentuale degli intervistati ha contattato il gestore attraverso posta/mail/fax (9%). Solo il 16% degli intervistati ha contattato il gestore per esporre reclamo, gli altri per chiedere informazioni e altra motivazione. Relativamente alla qualità dell acqua potabile e relative informazioni, i giudizi positivi (ottimo, buono e sufficiente) sono stati espressi come segue: 77% per gradevolezza dell acqua in generale. 74% per sicurezza dell acqua. 76% per fiducia nel Gestore circa la sicurezza dell acqua % per quantità di informazioni fornite dal Gestore su qualità acque e relativa chiarezza. 49% degli intervistati beve abitualmente acqua del rubinetto Circa l aspetto inerente la qualità negli appuntamenti dell utenza con il Gestore, il giudizio complessivo espresso è stato positivo (ottimo+buono+sufficiente) per l 80% degli intervistati. Solo per quanto attiene all aspetto della rapidità di riattivazione del servizio successivamente a contatto con personale incaricato la percentuale di giudizi positivi scende al 61%. La valutazione complessiva sulla qualità del servizio idrico offerto da CORDAR VALSESIA è stata giudicata positiva (ottimo, buono e sufficiente) dall 87% degli intervistati. I giudizi ottimo + buono sono individuati nel 67% del totale. SII S.p.A. La campagna d indagine svolta dalla Società SII è avvenuta attraverso la somministrazione dei questionari nel corso del 2015, con l obiettivo di rilevare il giudizio espresso dall utenza per il servizio svolto nel

51 Il numero degli utenti chiamati è stato di 808 unità, il numero d intervistati di 493 unità, per un tasso di risposta del 61%. Il questionario somministrato è strutturato per rilevare i seguenti aspetti: 1. qualità nel contatto con il cliente (disponibilità e cortesia del personale, orari sportelli, informazioni fornite, tempestività evasione richieste) domande da 1 a 8; 2. qualità dell acqua domande da 9 a 11; 3. continuità fornitura dell acqua e informazioni fornite a seguito di interruzioni servizio acquedotto domande 12 e 13; 4. costo del servizio e comprensione fatturazioni domande 14 e 15; 5. soddisfazione generale del servizio offerto domanda 16. Con riferimento al punto 1 in elenco i giudizi positivi pari a completamente soddisfatto + molto soddisfatto + abbastanza soddisfatto sono stati resi dall utenza come segue: Accessibilità del servizio (ubicazione uffici e orari apertura) 60%. Servizi informazione (internet, materiale informativo) 51%. 322 intervistati sul totale di 493 utenti che hanno fornito risposta alla domanda 3 dichiara di avere contattato il gestore tramite numero verde, sportelli o contatto diretto con personale del gestore. Disponibilità e cortesia personale Gestore 83% di giudizi positivi, dato significativemante migliore di quello conseguito lo scorso anno con l indagine di CS Tempi attesa sportelli o numero verde : giudizi pari a breve e non breve ma ragionevole pari a 80%. Adeguatezza orario sportelli: risultante adeguato per il 37% degli intervistati. Tempestività nella soddisfazione delle richieste degli utenti 84% dato significativamente migliore di quello conseguito lo scorso anno. Relativamente alla sezione dell indagine che riguarda la qualità dell acqua (punto 2 in elenco), è possibile indicare quanto segue: Il 23% degli intervistati beve solo o prevalentemente acqua del rubinetto, il 12% beve sia acqua del rubinetto che minerale, il 59% solo o prevalentemente acqua minerale. Chi beve solo o prevalentemente acqua minerale lo fa perché dà più sicurezza di quella del rubinetto per il 17% degli intervistati. La soddisfazione generale sulla qualità dell acqua del rubinetto è pari al 84% ( completamente soddisfatto + molto soddisfatto + abbastanza soddisfatto ). 51

52 La continuità della fornitura del servizio e le interruzioni servizio acquedotto (punto 3 in elenco) sono state giudicate come segue: Continuità fornitura: giudizi positivi pari a 95% ( completamente soddisfatto + molto soddisfatto + abbastanza soddisfatto ) Informazioni fornite a seguito di interruzioni servizio acquedotto: per il 18% degli intervistati sono state ritenute adeguate le informazioni ricevute, il 72% dichiara che non ci sono state interruzioni e il 4% è senza opinione in merito. Solo il 6% degli intervistati indica inadeguatezza delle informazioni. La sezione di indagine relativa a costo del servizio e comprensione fatturazioni (punto 4 in elenco) rileva i seguenti giudizi espressi dall utenza: Per il 30% il costo del servizio è giusto per la qualità del servizio offerto, mentre per il 57% lov stesso costo è troppo elevato. Il 13% è senza opinione. Comprensibilità bolletta - 88% di giudizi positivi ( completamente soddisfatto + molto soddisfatto + abbastanza soddisfatto ). Il giudizio generale relativo al Gestore SII espresso dalla propria utenza intervistata è pari a completamente soddisfatto + molto soddisfatto + abbastanza soddisfatto per il 97% (il 77% di risposte è pari a completamente soddisfatto + molto soddisfatto ). CUSTOMER SATISFACTION CONDOTTA DA A.ATO2 Già nel 2008, l A.ATO2, unica in Piemonte, ha aderito all iniziativa promossa dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Politecnico di Torino, di avvio di una campagna di Customer Satisfaction (CS) da svolgersi a cura delle A.ATO piemontesi che avessero manifestato interesse all iniziativa. L attività si è svolta attraverso la collaborazione sia nella fase di definizione dei questionari della Customer, sia individuando in Atena SpA e Cordar Valsesia SpA i Gestori sui quali si sarebbe potuto applicare il progetto pilota. Nel 2009 visti i risultati conseguiti e l interesse riscontrato, l indagine è stata ampliata coinvolgendo tutti e 7 i gestori operanti nel territorio di competenza ATO2. A.ATO2 ha svolto in proprio l indagine di CS affidando l incarico di somministrazione dei questionari direttamente al Politecnico di Torino (dipartimento DISPEA). Analoghe esperienze sono state condotte con lo stesso modello di indagine anche da parte dell A.ATO 5 Astigiano-Monferrato e dell A.ATO6 Alessandrino, coadiuvate dalla Regione Piemonte. I risultati conseguiti con l indagine di Customer Satisfaction effettuata nel 2009 sono stati presentati dall A.ATO2 nel giugno 2010 ai Gestori operanti in ATO2 e alle Associazioni dei Consumatori del territorio, alla presenza della Regione Piemonte, Direzione Ambiente e del Politecnico di Torino, dipartimento DISPEA. 52

53 Nella seduta del è stato approvato dalla Conferenza Risorse Idriche un atto di indirizzo della Regione Piemonte che prevede l adozione di questo modello di CS per tutte le A.ATO. L A.ATO 2, in linea con i contenuti dell Atto di indirizzo, ha quindi ripetuto l indagine sui 7 gestori operanti nel territorio di competenza anche per l anno di gestione 2010 avvalendosi nuovamente della collaborazione del Politecnico di Torino (DISPEA). Gli anni 2011 e 2012 per l A.ATO sono stati anni di incertezza per la stesso futuro del Ente e pertanto le attività relative alle indagini di soddisfazione dell utenza sono state momentaneamente sospese. Nel 2014 e 2013 si è deciso di dare nuovamente corso alle attività di Customer Satisfaction svolte dagli Uffici A.ATO2, sulla base del modello consolidato negli anni 2008, 2009 e 2010 e, sulla base delle precedenti esperienze, è stato affidato al Politecnico di Torino dipartimento DIGEP (Dipartimento Ingegneria Gestionale e della Produzione) la somministrazione dei questionari all utenza e la relativa elaborazione con report intermedi e finali in coordinamento con gli Uffici A.ATO2. La seguente esposizione dei risultati conseguiti nella campagna di indagine promossa in collaborazione con il Politecnico di Torino sono quelli relativi al IL METODO DI INDAGINE Lo strumento di indagine è stato realizzato nell ambito del progetto di CS promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Politecnico di Torino, adottando il modello PZB (Parasuraman A., Zeithaml V.A., Berry L.L ) di vasta applicazione in campo internazionale. Il modello PZB definisce 10 determinanti o dimensioni in base alle quali è possibile valutare la qualità del servizio a prescindere dalla sua tipologia. È un modello che prevede: Primo livello: le 10 determinanti della qualità del servizio standard, non modificabili; Secondo livello: specifica le determinanti di primo livello adattate, per l indagine di CS, al servizio idrico integrato. 1. Affidabilità 2. Capacità di risposta 3. Competenza 4. Accesso 5. Cortesia 6. Comunicazione 7. Credibilità 8. Sicurezza 9. Capire/Conoscere il cliente 10. Elementi tangibili 53

54 L INDAGINE Il contatto con l utenza si concretizza attraverso la somministrazione di questionari per via telefonica con 2 livelli di indagine: 1) Un QUESTIONARIO PRINCIPALE (si veda la Tabella 4 la pagina successiva) che permette una valutazione complessiva della qualità percepita dai clienti del s.i.i. 2) Nove QUESTIONARI DI APPROFONDIMENTO (rif. da pag. 61) da somministrare successivamente al questionario principale a quegli utenti che hanno manifestato insoddisfazione in uno degli aspetti del servizio. 54

55 Tabella 4 Schema di questionario principale 55

56 Per ciascuna area gestionale è stato fissato un campione statisticamente significativo (*) di 60 interviste mensili. I mesi di indagine sono stati luglio, settembre e ottobre. Si è scelto di non attivare l indagine già nel mese di giugno come richiesto dall atto di indirzzo regionale, per avere maggiore coerenza con la campagna 2013 più vicina in termini temporali a quella che si sarebbe dovuta condurre per l anno Ciò ha comportato, a livello di ATO 2, l ottenimento di interviste telefoniche complete e coerenti sviluppate nel corso di 3 mesi. Per raggiungere l obiettivo sono state necessarie telefonate pari quindi al 73% di successo. I questionari sono stati somministrati telefonicamente nella fascia oraria 9:00-18:00. NOTA (*) - UNI 11098: Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida per la rilevazione della soddisfazione del cliente e per la misurazione degli indicatori del relativo processo. I RISULTATI Grafico 11 Tasso di soddisfazione dell utenza relativo agli elementi base del s.i.i. nel territorio dell ATO 2 (dati relativi ad un campione di 1260 interviste). 56

57 Grafico 12 Tasso di soddisfazione dell utenza relativo al contatto con il Gestore nel territorio dell ATO 2 (dati relativi ad un campione di 57 interviste) Grafico 13 Tasso di soddisfazione dell utenza relativo agli elementi base del s.i.i. per area gestionale (dati relativi ad un campione di 180 interviste per Gestore) 57

58 Grafico 14 Tasso di soddisfazione dell utenza relativo al contatto con il Gestore per area gestionale (campioni variabili: AMC 5 intervistati, AMV 11 intervistati, ATENA 4 intervistati, COMUNI RIUNITI 6 intervistati, CORDAR BIELLA 7 intervistati, CORDAR VALSESIA 14 intervistati, SII 10 intervistati). Nella tabella sotto riportata vengono indicate le percentuali di contatti tra utente e Gestore. GESTORE CONTATTI UTENTE-GESTORE TOTALE GESTORE (180 INTERVISTE) LUGLIO (60 INTERVISTE) SETTEMBRE (60 INTERVISTE) OTTOBRE (60 INTERVISTE) AMC 3% (5) 3% (2) 2% (1) 3% (2) AMV 6% (11) 3% (2) 7% (4) 8% (5) ATENA 2% (4) 5% (3) 0% (0) 2% (1) COMUNI RIUNITI 3% (6) 7%(4) 0% (0) 3% (2) CORDAR BIELLA 4% (7) 3% (2) 7% (4) 2% (1) CORDAR VALSESIA 8% (14) 12% (7) 2% (1) 10% (6) SII 6% (10) 10% (6) 3% (2) 3% (2) TOTALE MESE (420 INTERVISTE) 6.19% (26) 2.85% (12) 4.52% (19) TOTALE ATO2 (1260 INTERVISTE) 5% (57) 58

59 Grafico 15 Tasso di soddisfazione per singola domanda per gli elementi base del s.i.i. (dati per area gestionale, 180 intervistati). 59

60 Grafico 16 Tasso di soddisfazione per singola domanda per il contatto utenza-gestore (dati per area gestionale, dati da confrontare con cautela). Le numerosità dei campioni sono modeste (campioni variabili: Amc 5 intervistati, Amv 11 intervistati, Atena 4 intervistati, Comuni Riuniti 6 intervistati, Cordar Biella 7 intervistati, Cordar Valsesia 14 intervistati, Sii 10 intervistati). 60

61 Per quanto riguarda l identificazione da parte dell utenza del nome del proprio Gestore si rileva che ATENA e CORDAR VALSESIA sono i più conosciuti (identificati correttamente rispettivamente dal 57% e dal 63% degli intervistati). La percentuale più bassa di capacità di identificazinoe del proprio gestore da parte dell utenza si ha per AMV per il quale viene individuato un valore del 41%. QUESTIONARI DI APPROFONDIMENTO I QUESTIONARI DI APPROFONDIMENTO toccano i seguenti argomenti: Somministrazione del SIE (Q1) Fatturazione (Q2) Appuntamenti (Q3) Attivazione servizio e modifica del contratto (Q4) Servizio di sportello (Q5) Servizio telefonico (Q6) Servizio posta / fax / (Q7) Comunicazioni ai clienti (Q8) Qualità acqua potabile (Q9) Regole di priorità per la selezione dei questionari di approfondimento: La risposta dell intervistato nel questionario principale (insufficiente o mediocre) L importanza degli argomenti dei questionari di approfondimento (ordine priorità: Q9 Q8 Q2 Q5/6/7 Q4 Q3. Q1 non somministrato Il numero di domande totali di tutti i questionari di approfondimento da somministrare ad un dato intervistato (numero massimo 14) Dall applicazione delle summenzionate regole di priorità deriva la seguente tabella di somministrazione delle interviste di approfondimento: 61

62 QUESTIONARIO DI APPROFONDIMENTO Incidenza delle problematiche e numero di questionari effettivamente distribuiti sulla base delle regole di priorità Anno 2014 Numero di questionari da distribuire (incidenza delle problematiche) Numero di questionari effettivamente distribuiti sulla base delle regole di priorità Q Q3 5 1 Q4 9 2 Q5/Q6/Q7 6 4 Q Q TOTALE QUESTIONARI N MEDIO QUESTIONARI/UTENTE N QUESTIONARI SCARTATI Grafico 17 Tasso di insoddisfazione registrato nei questionari di approfondimento (campioni variabili per tipologia di Questionario di approfondimento numero intervistati raggiunti: Q2-5 intervistati, Q3-1 intervistato, Q4-1 intervistato, Q5 1 intervistato, Q6 3 intervistati, Q8 23 intervistati, Q9-72 intervistati). 62

63 Nel seguito sono riportati i dettagli sui questionari di approfondimento che sono stati somministrati ad un numero significativo di utenze (Q8 e Q9). Grafico 18 - Tasso di insoddisfazione per domanda del questionario Q8 Comunicazione (dati relativi ad un campione di 23 intervistati intero ATO 2). Grafico 19 Tasso di insoddisfazione per domanda del questionario Q9 Qualità acqua (tra parentesi il numero intervistati insoddisfatti). 63

64 Come si può osservare, le domande più critiche del questionario Q9 sono inerenti alla quantità/qualità di informazioni fornite dal Gestore sulla qualità dell acqua, al sapore dell acqua e alla presenza di calcare e residui. Le percentuali relative all abitudine dell utenza nel consumare acqua del rubinetto sono (dati relativi ad un campione di 72 intervistati): ANALISI COMPARATA DELLE INDAGINI CONDOTTE NEGLI ANNI Al Dipartimento DIGEP del Politecnico di Torino è stato chiesto di elaborare anche un confronto dei risultati che erano emersi nelle campagne di indagine del 2009, 2010 e 2013 con la nuova campagna di indagine condotta nel Tale aspetto era stato indagato anche nella campagna del 2013, non in quelle precedenti. Prendendo in esame i dati raccolti ed elaborati durante gli anni 2009, 2010, 2013 e 2014 sono stati presentati i risultati del confronto statistico, con la finalità di mettere in luce eventuali differenze nel livello di servizio fornito nel territorio dell ATO 2. La struttura dei questionari, principale e di approfondimento, sottoposti all utente è rimasta la stessa nei quattro anni di indagine. È importante evidenziare una differenza tra i dati raccolti per gli anni 2009/2010 e quelli degli anni 2013 e I mesi complessivamente utilizzati per l indagine principale negli anni 2009/2010 sono quattro (le interviste venivano effettuate anche 64

65 durante giugno) mentre nel 2013 e nel 2014 il mese di giugno non è stato sottoposto ad indagine. Da un punto di vista statistico la variazione delle numerosità del campione ha effetto sugli intervalli di confidenza delle stime dei valori di sintesi dell analisi. Il confronto tra anni viene articolato come segue: per l ATO 2 nel complesso (campione di 1260 intervistati); per periodo di indagine (campione di 420 intervistati mensili); per area gestionale (campione di 180 intervistati per area gestionale). La valutazione di sintesi della soddisfazione dell utenza e l analisi della distribuzione dei giudizi per singola domanda sono inoltre suddivise considerando: o il servizio nel complesso (D1-D16); o gli elementi base del s.i.i. (D1-D9); o il contatto tra utenza e Gestore (D10-D16). Nel seguito i risultati principali dell analisi comparata. Gli ulteriori dettagli dell analisi sono invece riscontrabili dalla Relazione complessiva di Customer Satisfaction 2014 disponibile sul sito internet dell A.ATO2. Grafico 20 : Tasso di risposta complessivo dell indagine di Customer Satisfaction 2009, e 2014 (intero ATO 2, 1680 intervistati nel 2009 e 2010, 1260 nel 2013 e 2014). 65

66 Grafico 21 : Tasso di soddisfazione (risposte ottimo+buono) dell utenza complessivo nel territorio dell ATO 2 anni 2009, 2010, 2013 e 2014 (intero ATO 2, 1680 intervistati nel 2009 e 2010, 1260 nel 2013 e 2014). Grafico 22 : Tasso di soddisfazione dell utenza (risposte ottimo+buono) relativo al contatto con il Gestore nel territorio dell ATO 2 anni 2009, 2010, 2013 e 2014 (tra parentesi il numero intervistati che ha avuto contatto con gestore). 66

67 Grafico 23 : Tasso di soddisfazione dell utenza relativo agli elementi base del s.i.i. per area gestionale anni 2009, 2010, 2013 e (ampiezza del campione di 240 unità nel 2009/2010, mentre 180 unità per il 2013/2014) Grafico 24 : Tasso di soddisfazione dell utenza relativo al contatto con il Gestore per area gestionale anni 2009, 2010, 2013 e Le numerosità dei campioni sono modeste. 67

68 LIVELLI DI SERVIZIO RILEVATI E LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO La Deliberazione AEEG n. 643/2013/R/IDR all art. 4 c. 2 lettera a) prevede, nell ambito delle attività inerenti l adozione di provvedimenti tariffari dei servizi idrici, che l Autorità d Ambito adotti un programma degli interventi (PdI), ai sensi dell art. 149 c. 3 del D.Lgs. 152/06, che specifichi gli obiettivi da realizzare per il periodo , riportando, per il periodo residuo fino alla scadenza dell affidamento, le informazioni necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio ed al soddisfacimento della complessiva domanda dell utenza. Il Piano degli Interventi si articola come previsto dall allegato A art. 7.2 della Deliberazione AEEG 643/2013 nonché dalla Deliberazione AEEGESI 3/2014 e, tra l altro, riporta: a) I livelli di servizio attuali per ciascun segmento rilevati al 31 dicembre 2012 b) Gli obiettivi specifici, le linee di intervento ed i livelli di servizio obiettivo Sulla base dei parametri dei performance del servizio idrico, si indicano di seguito i livelli di servizio rilevati per l anno 2014 nelle diverse aree gestionali. Ogni livello sarà rapportato al relativo valore riportato al capitolo 4 del PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI, dove sono stati concordati e fissati con i Gestori i livelli di servizio obiettivo al 31 dicembre 2017, al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2023, quest ultima data della conclusione dell affidamento. Copertura del servizio di acquedotto (rif. Indicatore di Prestazione (P5) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale abitanti residenti totali abitanti serviti ACQ % di copertura 2013 AMC ,0% AMV ,8% ATENA ,3% COM RIU ,1% CORD BI ,4% CORD VA ,9% SII ,9% tot Copertura media del servizio di acquedotto = = 98,5% Rilevazione al 31 dicembre ,7 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,7 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,7 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,7 % 68

69 Si fa presente che la popolazione non può essere allacciata nella totalità al servizio di acquedotto pubblico. Esistono infatti realtà locali che determinano le seguenti condizioni: - Nei Comuni montani sono presenti numerosi acquedotti consortili e privati presso i quali la popolazione residente si approvvigiona di acqua. - In tutti i Comuni esistono realtà (ad es. le cascine in pianura e le baite in montagna) che per posizione morfologica e isolamento non sono raggiungibili dal servizio di acquedotto. In taluni casi le utenze si approvvigionano di acqua da fonti private mentre risulta talvolta tecnicamente impossibile realizzare i collegamenti. Per queste ragioni viene indicato come livello di servizio obiettivo il mantenimento di quello attuale che garantisce già di fatto l universalità del servizio. Captazioni per le quali le aree di salvaguardia sono state ridefinite (rif. Indicatore di Prestazione (P8) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Num. Pozzi Num. Sorgenti Num. Deriv. Sup. Tot. Capta zioni Num Totale di Captazioni da mantenere Captazioni da dismettere Procedure di salvaguar dia concluse % copertura attività ATENA % AMC % AMV % CORD BI % COM RIU % CORD VA % SII % Tot ,1% Rilevazione al 31 dicembre % Livello Obiettivo al 31 dicembre % Livello Obiettivo al 31 dicembre % Livello Obiettivo al 31 dicembre % Emergenze idriche Il notevole lavoro di realizzazione di acquedotti nelle zone soggette ad emergenza e l implementazione del volume dei serbatoi di compenso ha consentito di arrivare ad un assenza di casi di emergenza idrica in periodo estivo ufficialmente negli ultimi 3 anni (sarebbero in realtà quattro dato che anche nel 2014 non vi sono stati casi). Per quanto riguarda le emergenze idriche invernali, come quella dovuta all ondata di gelo dell inverno 2012, poco può essere fatto in quanto il gelo danneggia le condotte, blocca i dispositivi meccanici, rende inservibili i contatori. L obiettivo è quello di mantenere l attuale livello di servizio per quanto riguarda il periodo estivo. 69

70 Perdite acquedottistiche (rif. Indicatore di Stato (S1) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Volume immesso in rete 2014 (A09) [m 3 ] Volume fatturato ACQ 2012 [m 3 ] Perdite Stimate [m 3 ] AMC AMV ATENA COM RIU CORD BI CORD VA SII tot Volume immesso in rete anno (n+1) Volume fatturato anno n (2012) x 100 Volume immesso in rete anno (n+1) ( ) x 100 = 30,8 % Rilevazione al 31 dicembre ,3 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,7 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,5 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0 % Perdite di acquedotto specifiche per lunghezza di rete (rif. Indicatore di Stato (S2) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Perdite Stimate [m 3 ] Lunghezza rete 2014 [km] Perdite di acquedotto specifiche [m 3 /km] AMC , AMV , ATENA , COM RIU , CORD BI , CORD VA , SII , tot Volume immesso in rete anno (n+1) Volume fatturato anno n (2012) Lunghezza della rete acquedottistica in Km anno (n+1) 70

71 Perdita di acquedotto specifica media = = m 3 /km Rilevazione al 31 dicembre 2012: Livello Obiettivo al 31 dicembre 2017 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2019 Livello Obiettivo al 31 dicembre m 3 /km m 3 /km m 3 /km m 3 /km Consumo specifico servizio di Acquedotto (rif. Indicatore di Prestazione (P9) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Volume fatturato ACQ 2012 [m 3 ] [kwh] ACQ 2014 Consumo elettrico specifico AMC ,03 AMV ,97 ATENA ,89 COM RIU ,74 CORD BI ,68 CORD VA ,75 SII ,14 tot Consumo energetico del segmento di acquedotto anno (n+1) Volume fatturato acquedotto anno n (2012) Consumo elettrico specifico medio = = 0,68 kwh/m 3 Rilevazione al 31 dicembre ,74 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre ,70 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre ,67 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre ,66 kwh/m 3 71

72 Copertura del servizio di Fognatura (rif. Indicatore di Prestazione (P10) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale abitanti residenti totali abitanti collegati FOGN % di copertura 2014 AMC ,0% AMV ,4% ATENA ,4% COM RIU ,9% CORD BI ,1% CORD VA ,2% SII ,9% tot Copertura del servizio di Fognatura = = 96,5% Rilevazione al 31 dicembre ,0% Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0% Livello Obiettivo al 31 dicembre ,5% Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0% Si fa presente che la popolazione non può essere allacciata nella totalità al servizio di fognatura pubblica. Esistono infatti realtà locali che determinano le seguenti condizioni: - Nei Comuni montani sono presenti numerosi acquedotti consortili e privati presso i quali la popolazione residente non è collettata e collettabile alla fognatura pubblica. In taluni casi le utenze sono autorizzate al trattamento in proprio delle acque reflue mentre risulta talvolta difficile ed oneroso realizzare i collegamenti. - in tutti i Comuni esistono realtà (ad es. le cascine in pianura e le baite in montagna) che per posizione e isolamento non sono raggiungibili dal servizio di fognatura. In taluni casi risulta tecnicamente impossibile realizzare i collegamenti. Per queste ragioni viene indicato come livello di servizio obiettivo il mantenimento di quello attuale 72

73 Consumo specifico servizio di Fognatura (rif. Indicatore di Prestazione (P11) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Volume fatturato FOGN 2012 [m 3 ] [kwh] FOGN 2014 Consumo elettrico specifico AMC ,084 AMV ,003 ATENA ,105 COM RIU ,003 CORD BI ,078 CORD VA ,026 SII ,071 tot Consumo energetico del segmento di fognatura anno (n+1) Volume fatturato fognatura anno n (2012) Consumo elettrico specifico medio = = 0,070 kwh/m 3 Rilevazione al 31 dicembre 2012: 0,056 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2017: 0,057 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2019: 0,055 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2023: 0,054 kwh/m 3 73

74 Volume d acqua in ingresso agli impianti di depurazione Volume 2014 misurato o stimato all ingresso dei depuratori: m 3 di cui nel dettaglio all ingresso dei soli impianti con potenzialità > a.e.: Impianto Gestore Trattamento a.e. Potenziali Portata media annua di esercizio 2014* [m 3 /anno] Serravalle Sesia CVA terziario Biella Nord CBI secondario Biella Ponderano CBI secondario Cossato Spolina CBI secondario Massazza CBI secondario Coinarco CBI secondario Oropa CBI secondario Casale Monferrato AMC terziario Lago di Viverone (Azeglio) SII secondario Borgosesia Concentrico SII secondario Caresanablot SII secondario Cerrione SII secondario Crescentino capoluogo SII secondario Gattinara - Regione Poggioli SII secondario Livorno Ferraris SII secondario Santhià capoluogo SII secondario Alice Castello - Massarotta CMR primario Borgo D'Ale - Strà Bianzè CMR secondario Cavaglià - Cornaleto CMR secondario Cigliano ATN secondario Trino V.se ATN terziario Tronzano V.se ATN secondario Saluggia ATN secondario Vercelli ATN terziario Valenza (Cascina Gonella) AMV terziario tot Questo dato è necessario per la successiva stima dei volumi di acque parassite all ingresso dei depuratori. *Il dato della portata media annua di esercizio dovrà essere oggetto di verifica a partire dal 2015, ATO2 richiederà il dato puntutale desunto dagli strumenti di misura per tutti gli impianti > 2000 A.E. in analogia con quanto i Gestori trasmettono alla Regione Piemonte in merito alle attività di Monitoraggio dello stato attuazione Direttiva 91/271/CEE 74

75 Stima dei volumi di acque parassite (rif. Indicatore di Prestazione (P12) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Volume Fatturato FOGN 2014 [m 3 ] volume in entrata a tutti gli impianti di depurazione volume in entrata ai soli impianti di depurazione > 2000 a.e. AMC AMV ) ATENA COM RIU ) CORD BI CORD VA SII tot Stima volume acque parassate = (volume in entrata imp. DEP - volume fatturato FOG) = ( ) = m 3 Stima % acque parassite = = 62,1% Applicando il 62,1% al volume di ingresso ai soli impianti di Depurazione > a.e. si ottiene: Stima volume acqua parassita in ingresso negli imp. di DEP > 2000 a.e. (2014) (62,1% x ) = m 3 Livello di servizio al 31 dicembre m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre ) riduzione del 15% (ca m 3 ) Livello Obiettivo al 31 dicembre ) riduzione del 30% (ca m 3 ) 1) visto il fermo impianto del depuratore di Valenza nel 2014 questo dato viene stimato sulla base del dato ) Resta come stima in quanto nel 2014 nel Comuni di Alice Castello è in dismissione l impianto di Massarotta in funzione di quello di Cascina Benna e a Cavaglià l impianto di via Cornaleto è stato sostituito dall impianto di via Santhià a partire dall aprile 2014 (rif. tab. 51 pag. 105) Volume acqua parassita n (2012) Volume acqua parassita (n+1) = - 47,4% Volume acqua parassita n (2012) E indubbio che il livello di servizio è peggiorato rispetto al 2012 (vedi valore negativo) a causa sia della riduzione del fatturato, sia dell aumento delle acque bianche scaricate in fognatura, considetato l anno particolarmente piovoso. La misura di questo 75

76 livello di servizio potrà essere soggetto a modifica a seguito di una definizione del parametro maggiormente rappresentativo in accordo coi i Gestori). Percentuale di scarichi Depurati (rif. Indicatore di Prestazione (P13) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Scarichi depurati Scarichi non depurati Scarichi totali % scarichi depurati sul totale AMC % AMV % ATENA % COM RIU % CORD BI % CORD VA % SII % tot Percentuale di scarichi Depurati = = 80,3% Rilevazione al 31 dicembre ,4% Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0% Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0% Si è scelto di utilizzare come parametro di performance per la definizione del livello obiettivo la percentuale di scarichi depurati anziché il numero di abitanti serviti dalla depurazione per il motivo che il primo risulta più rappresentativo. Infatti, per i motivi già spiegati, non tutta la popolazione viene collettata alla fognatura e pertanto alcune abitazioni isolate provvedono autonomamente alla depurazione tramite fosse settiche. Rispetto dei limiti di emissione di cui alla tabella 1 allegato 5 del D.Lgs. 152/06 Rispetto dei limiti di emissione di Azoto e Fosforo totali prescritti dalla D.G.R. Piemonte n Gli impianti di Alice Castello e Tronzano che (rilevazione dati 2014) hanno difficoltà a soddisfare sempre i disposti del D.Lgs. 152/06 verranno adeguati/sostituiti con le seguenti tempistiche: IMPIANTO AREA GESTIONALE OBIETTIVO TEMPISTICHE DI ADEGUAMENTO Rispetto dei limiti di Alice Castello COMUNI RIUNITI emissione di cui alla tabella 1 allegato 5 del 31/12/2016 D.Lgs. 152/06 76

77 Gli impianti a servizio di agglomerati maggiori di a.e. ancora non dotati di un tattamento spinto dell Azoto e del Fosforo (Cerrione e Santhià) o da sottoporre a manutenzione straordinaria (Valenza) verranno adeguati per contribuire agli obiettivi del PTA della Regione Piemonte con le seguenti tempistiche: IMPIANTO AREA GESTIONALE OBIETTIVO TEMPISTICHE DI ADEGUAMENTO Cerrione S.I.I. Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P 31/12/2020 Santhià S.I.I. Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P 31/12/2020 Valenza A.M.V. Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P 31/12/2017 Gli impianti di Biella Nord, Biella Sud, Massazza e Cossato Spolina, che dovranno soddisfare i disposti della D.G.R. Piemonte n , sono attualmente in fase di adeguamento con le seguenti tempistiche: IMPIANTO AREA GESTIONALE OBIETTIVO TEMPISTICHE DI ADEGUAMENTO Biella Nord CORDAR BIELLA Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P 31/12/2015 Biella Sud CORDAR BIELLA Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P 31/12/2015 Massazza CORDAR BIELLA Rientro nei limiti di emissione di 15 mg/l per N e 2 mg/l per P 31/12/2015 Cossato Spolina CORDAR BIELLA Rientro nei limiti di emissione di 10 mg/l per N e 1 mg/l per P 31/12/

78 Contenuto percentuale in sostanza secca del fango all uscita degli impianti di depurazione (rif. Indicatore di Prestazione (P14) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale % di sostanza secca Agricoltura (ton di tal quale) AMC 22,00% 904,98 Discarica (ton di tal quale) AMV 16,00% 10,24 ATENA 25,98% 1.780,72 COM RIU 73,00 % 56,84 CORD BI 30,90% 4.232,49 CORD VA 23,77% 1.782,62 SII 21,00% 1.814,98 Termodistruzione (ton di tal quale) tot % sostanza secca media ponderata : 26,37% Livello di servizio al 31 dicembre ,96 % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,00 % Note: Come per il 2013 l impianto di Valenza risulta fermo a causa del protrarsi delle operazioni di manutenzione straordinaria sulla stazione si sollevamento di S. Giacomo, quindi quantitativo di fango portato in discarica è sensibilmente basso. Il fanghi del gestore Comuni Riuniti sono conferiti all impianto Cordar Biella di Cossato Spolina quindi non sono conteggiati nel totale fanghi prodotti e non contribuiscono al calcolo della % di sostanza secca media ponderata. Rispetto al 2013 il Gestore Cordar Valsesia ha azzerato la quantità di fanghi destinata a termodistruzione. 78

79 Impianti di Depurazione > a.e. telecontrollati (rif. Indicatore di Prestazione (P15) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale numero di impianti > 1000 AE di prog. numero di impianti telecontrollati % di copertura AMC % AMV 2 0 0% ATENA 9 4 1) 44% COM RIU % CORD BI 8 6 2) 75% CORD VA % SII % tot Percentuale impianti telecontrollati = = 33,3% Livello di servizio al 31 dicembre ,5 % Livello Obiettivo al 31 dicembre % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0% 1) L impianto del Depuraztore di Tronzano nel 2014 è in manutenzione; se pur non funzionante è stato correttamente conteggiato. 2) Il gestore Cordar Biella ha installato altri 11 telecontrolli ma su impianti < 1000 AE Consumo specifico servizio di Depurazione (rif. Indicatore di Prestazione (P16) capitolo Monitoraggio VAS) Area Gestionale Volume fatturato DEP 2012 [m 3 ] [kwh] DEP 2014 Consumo elettrico specifico AMC ,51 AMV ,09 ATENA ,48 COM RIU ,22 CORD BI ,70 CORD VA ,96 SII ,51 tot Consumo energetico del segmento di depurazione anno (n+1) Volume fatturato depurazione anno n (2012) Consumo elettrico specifico medio = = 0,58 kwh/m

80 Rilevazione al 31 dicembre 2012: 0,57 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2017: 0,54 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2019: 0,52 kwh/m 3 Livello Obiettivo al 31 dicembre 2023: 0,51 kwh/m 3 Contatori installati Area Gestionale Numero utenze dotate di contatore Numero utenze totali % di copertura AMC ,0% AMV ,0% ATENA ,5% COM RIU ,1% CORD BI ,2% CORD VA ,2% SII ,1% tot Copertura installazione contatori = = 97,1% Rilevazione al 31 dicembre 2012* 81,8 % Livello Obiettivo al 31 dicembre % Livello Obiettivo al 31 dicembre % Livello Obiettivo al 31 dicembre ,0% *Il dato del 2012 era stato sottostimato per il Gestore Cordar Biella SpA Servizi Si richiede ai Gestori il raggiungimento degli obiettivi ad esclusione di quelle zone montane dove il funzionamento di tale strumentazione risulta impossibile a causa delle basse temperature invernali. Per quanto riguarda lo stato di raggiungimento dei livelli obiettivo: Dotazione idrica giornaliera garantita Tempi massimi di allacciamento Sportelli aperti al pubblico sul territorio e orario di apertura Si veda il precedente capitolo Livelli minimi di servizio e rispetto della Carta del Servizio 80

81 PROGRAMMA DI MONITORAGGIO VAS La Deliberazione dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas n 643 del 27 dicembre 2013 ha approvato il Metodo Tariffario Idrico (MTI) il quale, fra l altro, prevede che la predisposizione degli adeguamenti tariffari del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e 2015 debba avvenire definendo preventivamente uno schema regolatorio composto, tra l altro, di un programma degli interventi (PdI), ai sensi dell art. 149, comma 3, del d.lgs.152/06, che specifica gli obiettivi da realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli interventi per il periodo , riportando, per l eventuale periodo residuo fino alla scadenza dell affidamento, le informazioni necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza; La Deliberazione della Conferenza di questa Autorità d Ambito n. 474 in data 27 marzo 2014 ha provveduto ad approvare il programma degli interventi (PdI), distinguono tra interventi puntuali e generali evidenziando altresì le tempistiche di realizzazione degli stessi, nonché per il periodo residuo fino alla scadenza dell affidamento Il PdI è stato successivamente approvato dall Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico con Deliberazione 23 ottobre /2014/R/idr Con la nota n 3098 di protocollo in data 03 marzo 2014 la Direzione Ambiente della Regione Piemonte ha fornito le indicazioni operative relative alla Valutazione Ambientale Strategica dei Programmi degli Interventi di cui all articolo 4.2 lettera a) della Deliberazione dell Autorità per l energia elettrica il gas ed il sistema idrico 643/2013 trasmettendo, fra l altro, la comunicazione del Ministero dell Ambiente n 5282 di protocollo in data , con la quale viene comunicato che il medesimo Ministero ritiene che detti programmi rientrino nella tipologia di piani e programmi previsti dall articolo 6 del D.Lgs. 152/2006 e s. m. ed i. e che pertanto gli stessi debbano essere assoggettati alla procedura di VAS come previsto dagli articoli 11 e successivi fino al 18 del medesimo del D.Lgs. 152/2006 e s. m. ed i.; La D.G.R. 9 giugno 2008, n della Regione Piemonte, recante D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale, Primi indirizzi operativi per l applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi, assegna all Autorità d Ambito il ruolo di Autorità Procedente e di Autorità Competente in materia di V.A.S. La procedura di V.A.S., iniziata in data 10 aprile 2014 con la pubblicazione all Albo Pretorio e sul sito web dell Ente di un idoneo avviso, si è conclusa con la deliberazione n. 547 in data 22 dicembre 2015 con la quale la Conferenza dell Autorità d Ambito esprimeva parere motivato e congiuntamente parere positivo circa la compatibilità ambientale del Programma degli Interventi. Inoltre, con propria deliberazione n

82 in data 28 gennaio 2016, la medesima Autorità d Ambito approvava la Dichiarazione di Sintesi prevista dall art. 17 comma 1 lettera b) del D.Lgs. 152/06, nella quale si illustra in che modo le considerazioni ambientali vengono integrate nel PdI e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni. Tra i documenti approvati dalla Conferenza vi è il programma di monitoraggio degli effetti abientali procurati dall attuazione del PdI predisposto ai sensi dell art. 18 del D.Lgs. 152/06. L attività di monitoraggio introdotta dalla direttiva 2001/42/CE all art. 10 è un punto fondamentale del processo di formulazione della V.A.S. in quanto permette di quantificare quali sono gli effetti prodotti sull ambiente dall attuazione del piano e quindi di valutare se gli obiettivi prefissati sono o meno in corso di raggiungimento. Per quantificare gli effetti del piano è necessario identificare degli indicatori, qualitativi e/o quantitativi. La selezione degli indicatori deve avvenire teoricamente in base alla loro rispondenza a quattro criteri fondamentali: rilevanza: coerenza con gli obiettivi normativi; rappresentatività delle problematiche ambientali e delle condizioni ambientali; significatività dei mutamenti nel tempo dei fenomeni osservati; validità scientifica qualità statistica dei dati documentata e validata scientificamente; applicabilità in contesti territoriali diversi; comparabilità di stime e misure effettuate nel tempo; capacità di comunicazione: facilità di interpretazione; immediatezza nella comunicazione; misurabilità: disponibilità dei dati necessari; possibilità di impiego di serie storiche; aggiornabilità periodica. Il PdI ha come finalità principale il miglioramento del servizio di approvvigionamento e gestione delle acque potabili e di raccolta e smaltimento dei reflui nell ottica della maggiore compatibilità ambientale possibile. Questi sono gli aspetti oggetto della Valutazione Ambientale e del collegato e successivo monitoraggio. Gli indicatori scelti sono di due titi: indicatori di prestazione e indicatori di stato. 82

83 Indicatori di prestazione Gli indicatori di prestazione (o attuazione) sono finalizzati a monitorare lo stato di attua-zione del Piano ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nel Programma degli Interventi sono stati fissati i livelli di servizio obiettivo al 31 dicembre 2017, al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2023, data della conclusione dell affidamento: tali livelli di servizio sono efficaci indicatori di tipo prestazionale e per-tanto vengono quasi integralmente ripresi perché si prestano perfettamente ad essere utilizzati quali indicatori di prestazione, oltre ad altri scelti ad hoc. Indicatori di stato Gli indicatori di stato (o di contesto) si riferiscono a parametri oggettivamente misurabili o valutabili qualitativamente, riferiti alle stato delle componenti ambientali che sono interferite dal Piano. Di seguito vengono riportati i valori degli indicatori di prestazione e di stato rilevati nell anno 2014 e che varranno rilevato da questo momento ogni anno per tutta la durata dell affidamento. 83

84 ELENCO DEGLI INDICATORI DI PRESTAZIONE (P) N ord. P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P11 P12 P13 P14 P15 P16 P17 P18 Effetto da monitorare IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE FOGNARIA MANUTENZIONE / ADEGUAMENTO DELLA RETE FOGNARIA IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE ACQUEDOTTISTICA MANUTENZIONE / ADEGUAMENTO DELLA RETE ACQUEDOTTISTICA PERCENTUALE DI ABITANTI SERVITI DALL ACQUEDOTTO IMPLEMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE MANUTENZIONE / ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE RIDEFINIZIONE DELLE AREE DI SALVAGUARDIA DELLE CAPTAZIONI CONSUMO ELETTRICO SPECIFICO PER IL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO PERCENTUALE DI ABITANTI COLLEGATI ALLA FOGNATURA CONSUMO ELETTRICO SPECIFICO PER IL SERVIZIO DI FOGNATURA VOLUME DI ACQUE PARASSITE IN INGRESSO AI DEPURATORI > A.E. Parametro da misurare o indicatore da calcolare Km lineari di nuove condotte fognarie realizzate / esistenti Km lineari di nuove condotte fognarie adeguate / esistenti Km lineari di nuove condotte acquedottistiche realizzate / esistenti Km lineari di nuove condotte acquedottistiche realizzate / esistenti numero di abitanti serviti / numero di abitanti totale U.M % 0,38 % 0,03 % 0,11 % 1,27 % 98,5 nuovi impianti realizzati / esistenti % 0,72 numero impianti adeguati / esistenti % 6,79 numero di captazioni con aree di salvaguardia ridefinite / numero di consumo energetico del segmento di acquedotto anno (n+1) / Volume fatturato acquedotto anno n (2012) numero di abitanti collegati / numero di abitanti totale consumo energetico del segmento di % 7,1 kwh / m 3 0,68 % 96,5 fognatura anno (n+1) / Volume fatturato kwh / m 3 0,070 fognatura anno n (2012) Volume acqua parassita n (2012) Volume acqua parassita (n+1) / Volume acqua parassita n (2012) numero di scarichi depurati / numero di PERCENTUALE DI SCARICHI DEPURATI scarichi totale CONTENUTO IN SOSTANZA SECCA (D.S.) MINIMO DEI FANGHI ALL USCITA DELLE LINEE FANGHI DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE PERCENTUALE DI IMPIANTI DI DEPURAZIONE > A.E. TELECONTROLLATI CONSUMO ELETTRICO SPECIFICO PER IL SERVIZIO DI DEPURAZIONE VOLUME FATTURATO IN RAPPORTO AL N. DI CAPTAZIONI POTENZIALITÀ RESIDUA DI DEPURAZIONE numero di impianti > a.e. dotati di telecontrollo / Numero di impianti > a.e. totale consumo energetico del segmento di depurazione anno (n+1) / Volume fatturato depurazione anno n (2012) Vol. fatturato serv. Acquedotto / n. captazioni A.E. di progetto - A.E. serviti / A.E. di progetto % -47,4 % 80,3 % 26,37 % 33,3 kwh / m 3 0,58 m % 43,92 P19 DISMISSIONE IMPIANTI DI DEP. MINORI PER TRATTAMENTO REFLUI VERSO IMPIANTI CENTRALIZZATI A.E. veicolati agli impianti centralizzati / A.E. di progetto dell impianto centralizzato % 0,00 84

85 ELENCO DEGLI INDICATORI DI STATO (S) N ord. Effetto ambientale da monitorare Parametro da misurare o indicatore da calcolare U.M S1 PERCENTUALE DI PERDITE ACQUEDOTTISTICHE volume immesso in rete anno (n+1) Volume fatturato anno n (2012) / Volume immesso in rete anno (n+1) % 30,8 S2 S3 S4 S5 volume immesso in rete anno (n+1) Km anno (n+1) PERDITE DI ACQUEDOTTO Volume fatturato anno n (2012) / SPECIFICHE Lunghezza della rete acquedottistica in m 3 / Km / anno RISPETTO DEI LIMITI DI EMISSIONE DI CUI ALLA TABELLA 1 ALLEGATO 5 DEL D.LGS. 152/06 ( e L.R. 13/90 per numero sforamenti / controlli % 0,21 BOD, COD e SST) RISPETTO DEI LIMITI DI EMISSIONE DI AZOTO E FOSFORO TOTALI PRESCRITTI DALLA D.G.R. PIEMONTE numero sforamenti / controlli % 3, N RISPETTO DEI LIMITI DI QUALITA DELL ACQUA DISTRIBUITA DI CUI AL numero sforamenti / controlli % 0,41 D.LGS. 31/01 Nota: Come già accennato nelle pagine precedenti, l indicatore P12 si è rivelato poco attendibile in quanto fortemente influenzato dalla piovosità. Attualmente è in corso l elaborazione di un nuovo indicatore che possa rappresentare più efficacemente la quantità di acque parassite in ingresso ai maggiorni depuratori. 85

86 INDAGINE SUGLI INVESTIMENTI EFFETTUATI DALLE COMUNITÀ MONTANE A VALERE SUI CONTRIBUTI TARIFFARI DI CUI ALL'ARTICOLO 8 DELLA L.R. 13/97 La Legge della Regione Piemonte 20/01/1997 n. 13, regolante la delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l organizzazione del servizio idrico integrato e la disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti Locali ai sensi della Legge 5/01/1994, n. 36, prevede, fra l altro, all art. 8 comma 4, che Le Autorità d ambito destinino una quota della tariffa, non inferiore al 3 per cento, alle attività di difesa e tutela dell assetto idrogeologico del territorio montano, assegnando tale finanziamento alle Comunità Montane presenti nel territorio dell A.T.O. sulla base di appositi accordi di programma per l attuazione di interventi connessi alla tutela ed alla produzione delle risorse idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio. Ben sette, fino al 28 agosto 2009 erano le Comunità Montane presenti sul territorio dell Autorità d Ambito n. 2, ovvero, Valsesia, Valsessera, Valle di Mosso, Valle del Cervo la Bűrsch, Bassa Valle Elvo, Alta Valle Elvo, Prealpi Biellesi, dopo questa data con D.P.G.R. m. 70 e 72 le Comunità Montane sono state in parte accorpate a costituire: C.M. Valsesia, C.M. Valsessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, C.M. Valle Elvo e C.M. Valle del Cervo la Bűrsch. La Conferenza Regionale delle Risorse idriche, istituita dalla Legge Regionale medesima all art. 13, con propria determinazione n. 4/2003 definiva gli indirizzi ed i criteri per la stipula degli accordi di programma di cui sopra. In particolare si stabiliva che i proventi derivanti dalla quota di tariffa destinata alle Comunità Montane viene definito in base all ammontare dell introito tariffario realizzato per ciascun anno e che tale importo sarà corrisposto a ciascuna Comunità Montana in proporzione a quote che tengano conto della superficie e della popolazione residente. Si dava inoltre indirizzo affinché ciascuna Autorità d Ambito adottasse un apposito Piano Programma di tutela dell assetto idrogeologico finalizzato alla manutenzione ordinaria del territorio montano, intendendosi come tale, secondo i più recenti orientamenti dell Autorità di Bacino del Fiume Po, il complesso degli interventi, solitamente di piccola dimensione, caratterizzati dalla continuità e periodicità dell azione e volti al mantenimento della funzionalità degli elementi territoriali sia naturali che di origine antropica. Il Piano Programma dovrà contemplare almeno le seguenti tipologie di attività: a) interventi in alveo b) interventi sui versanti c) interventi sulle opere di difesa idraulica d) interventi sulle opere di difesa idrogeologica. 86

87 Con deliberazione n 50 in data 17 novembre 2003, l Autorità d Ambito ha individuato la quota percentuale della tariffa del servizio idrico integrato da destinare alle Comunità Montane, ai sensi dell articolo 8 comma 4 della L.R. 13/97, nella misura del 3 per cento per i primi due anni di applicazione della nuova tariffa, definita secondo quanto previsto dal metodo approvato con D.M. 01/08/1996 e del 4 per cento a partire dal terzo anno in poi. Con successiva deliberazione n. 88 del 10 novembre 2004 la Conferenza dell Autorità d Ambito n. 2 stabiliva che la ripartizione annua fra le Comunità Montane degli importi derivanti dall applicazione percentuale sulla tariffa del servizio idrico integrato dovesse avvenire in funzione dei seguenti parametri: - 50% in funzione della superficie montana di ciascuna Comunità Montana ; - 50% in funzione della popolazione residente in zona montana di ciascuna Comunità Montana. Obiettivo dell A.A.T.O. n 2 Biellese,Vercellese,Casalese, è quello di dare coerenza all insieme degli interventi che potranno essere attivati e finanziati a valere sulle risorse della tariffazione, traguardandoli ad una più generale finalità di riassetto progressivo e di manutenzione costante del territorio. Per conseguire questo obiettivo è necessario innanzitutto che ciascuna Comunità Montana si doti di uno strumento di tipo analitico e pianificatorio definito Piano triennale di manutenzione e sistemazione, che individui il complesso degli interventi, e,definendone indici di criticità e criteri di priorità, possa prefigurare un programma pluriennale di intervento definito sulla scorta di elementi oggettivi e non di improvvisazione. Tali Piani potrebbero anche collegarsi ai programmi quinquennali di intervento per l assetto idrogeologico (come previsti dall articolo 37 della L.R. sulla montagna) che le Comunità Montane hanno già redatti ed in corso di realizzazione. La deliberazione n. 73 del 17 maggio 2004 stabiliva che ogni Comunità Montana dovrà presentare, entro il 30 novembre di ogni anno (poi prorogato con successiva deliberazione al 31 dicembre), il proprio Piano triennale di manutenzione e sistemazione, redatto secondo le modalità indicate nel Piano Programma di interventi montani di tutela dell assetto idrogeologico attraverso la manutenzione e sistemazione del territorio. Gli interventi riconosciuti dall Autorità d Ambito, da realizzarsi con il contributo alle Comunità Montane, sono quelli contemplati nel Programma di interventi sopra citato. Sono riconosciute anche le spese tecniche ed accessorie sostenute per la redazione e la gestione dei Piani di manutenzione e sistemazione che verranno applicate nei Piani stessi. Con Deliberazione n 244 in data 30 ottobre 2008 e successiva deliberazione n 317 del 23 giugno 2010, in adeguamento agli indirizzi approvati dalla Regione Piemonte con D.G.R. 26 maggio 2008 n , è stato stabilito, in parziale modifica del precedente sistema di assegnazione e rendicontazione dei contributi, che: a) il piano di manutenzione e sistemazione ha durata quinquennale; 87

88 b) ogni Comunità Montana potrà presentare, entro il 31 dicembre di ciascun anno una variazione al corrente proprio Piano quinquennale di manutenzione e sistemazione, di cui al punto precedente qualora gli organi amministrativi della Comunità Montana lo reputino necessario; c) ciascuna annualità di ciascun Piano quinquennale di manutenzione e sistemazione dovrà prevedere per almeno il 30% della somma totale da utilizzare, lavori rientranti nella categoria interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche come dettagliati al punto F) del Piano Programma di interventi montani di tutela dell assetto idrogeologico attraverso la manutenzione e sistemazione del territorio allegato sub B) alla deliberazione citata; d) la Conferenza dell Autorità d Ambito, accertata l entità del contributo dovuto e cioè quello indicato nel Piano Finanziario approvato per la determinazione della tariffa dell anno precedente e confermato dai dati di bilancio dei gestori, esamina, sulla base dell istruttoria degli Uffici di Presidenza, i Piani quinquennali di manutenzione e sistemazione o le varianti ai medesimi presentati dalle singole Comunità Montane per la verifica di coerenza con il Programma di interventi citato e ne delibera, entro la fine di ogni anno, la relativa presa d atto determinando l entità del contributo da versare a ciascuna Comunità Montana; e) in seguito all ammissione al contributo, sarà erogata immediatamente, una prima tranche, pari al 50 % della somma ammessa, del contributo spettante in via previsionale a ciascuna Comunità Montana; f) il 30% della somma relativa a ciascun anno verrà erogata a seguito di dichiarazione da parte del Presidente di ciascuna Comunità Montana dell avvenuta spesa del 50% del contributo totale per l anno di che trattasi; g) ciascuna Comunità Montana presenterà la rendicontazione sintetica sull attuazione dei Piani quinquennali di manutenzione e sistemazione, secondo le modalità indicate nel Piano Programma di interventi montani di tutela dell assetto idrogeologico attraverso la manutenzione e sistemazione del territorio allegato sub B) alla deliberazione citata e che dovrà avvenire entro tre anni dalla data di erogazione della prima tranche del contributo per la relativa presa d atto della Conferenza, nonché per consentire il monitoraggio sulle criticità di realizzazione dei Piani stessi; h) conseguentemente alla presa d atto da parte dell Autorità d Ambito della rendicontazione di cui al punto g) che precede, sarà corrisposta la terza tranche (20%) a saldo del contributo spettante in via previsionale a ciascuna Comunità Montana; i) qualora la Comunità Montana non presenti la rendicontazione sintetica nei tempi previsti, le erogazioni dell annualità relativa alla rendicontazione e delle annualità successive verranno interrotte sino all avvenuta rendicontazione. I Piani quinquennali di manutenzione e di sistemazione vigenti riguardano il quinquennio Di seguito è riportato il prospetto riassuntivo delle somme erogate e rendicontate dalle Comunità Montane tra il 2004 e il

89 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 70% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Prealpi Biellesi , , ,15 189/ , ,17 Valsesia , , ,08 312/ , ,94 Valle Sessera , , ,16 207/ , ,53 Valle di Mosso , , ,90 207/ , ,67 Valle Cervo - La Bursch , , ,25 226/ , ,17 Alta Valle Elvo , , ,27 252/ , ,23 Bassa Valle Elvo , , ,19 207/ , ,30 TOTALI , , , , ,00 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 70% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Prealpi Biellesi , , ,23 256/ , ,75 Valsesia , , ,92 353/ , ,06 Valle Sessera , , ,07 256/ , ,23 Valle di Mosso , , ,35 272/ , ,82 Valle Cervo - La Bursch , , ,97 352/ , ,56 Alta Valle Elvo , , ,27 329/ , ,90 Bassa Valle Elvo , , ,20 320/ , ,68 TOTALI , , , , ,00 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 70% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Prealpi Biellesi , , ,75 289/ , ,18 Valsesia , , ,00 418/ , ,99 Valle Sessera , , ,46 347/ , ,55 Valle di Mosso , , ,53 301/ , ,78 Valle Cervo - La Bursch , , ,87 386/ , ,91 Alta Valle Elvo , , ,44 330/ , ,13 Bassa Valle Elvo , , ,94 341/ , ,47 TOTALI , , , , ,01 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Prealpi Biellesi , , , ,54 342/ , ,72 Valsesia , , , ,94 448/ , ,68 Valle Sessera , , , ,99 393/ , ,97 Valle di Mosso , , , ,19 342/ , ,96 Valle Cervo - La Bursch , , , ,24 387/ , ,19 Alta Valle Elvo , , , ,80 365/ / , ,99 Bassa Valle Elvo , , , , / , ,50 TOTALI , , , , , ,01 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Prealpi Biellesi , , , ,60 507/ , ,98 Valsesia , , , ,17 506/ , ,84 Valle Sessera , , , ,27 483/ , ,35 Valle di Mosso , , , ,85 457/ , ,24 Valle Cervo - La Bursch , , , , ,37 Alta Valle Elvo , , , ,84 397/ / , ,22 Bassa Valle Elvo , , , ,53 397/ / , ,64 TOTALI , , , , , ,26 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Valsesia , , , ,09 522/ , ,47 Valle Cervo - La Bursch , , , , ,59 V. Sessera - V. di Mosso - Prealpi B.si , , , ,93 477/ , ,65 Valle Elvo , , , ,34 407/ / , ,67 TOTALI , , , , , ,79 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione Conguaglio Rata Conguaglio Ripartizione - 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo 2009 (1/3 del totale) conguaglio contributo ATO2 Valsesia , , , , , , ,71 523/ , ,57 Valle Cervo - La Bursch , , , , , , ,88 529/ , ,39 V. Sessera - V. di Mosso - Prealpi B.si , , , , , , , / , ,14 Valle Elvo , , , , , , , / , ,90 TOTALI ,00 0,00 0, , , , , , ,00 89

90 Totale Contributo anno ,65 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione Conguaglio Rata Conguaglio Ripartizione - 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo 2009 (1/3 del totale) conguaglio contributo ATO2 Valsesia , , , , , , , ,08 Valle Cervo - La Bursch , , , , , , , ,55 V. Sessera - V. di Mosso - Prealpi B.si , , , , , , , ,78 Valle Elvo , , , , , , , / , ,83 TOTALI ,65 0,00 0, , , , , , ,83 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione Conguaglio Rata Conguaglio Ripartizione - 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo 2009 (1/3 del totale) conguaglio contributo ATO2 Valsesia , , , , , , , ,11 Valle Cervo - La Bursch , , , , , , , ,07 V. Sessera - V. di Mosso - Prealpi B.si , , , , , , , ,98 Valle Elvo , , , , , , , ,34 TOTALI ,00 0,00 0, , , , , ,50 Totale Contributo anno ,21 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Valsesia , , , ,37 Valle Cervo - La Bursch , , , ,04 V. Sessera - V. di Mosso - Prealpi B.si , , , , ,58 Valle Elvo , , , , ,51 TOTALI , , , , ,09 Totale Contributo anno ,00 EROGAZIONE RENDICONTAZIONE EROGATO RENDICONTATO Comunita' Montana Sup. Popolazi Ripartizione 30% del N. Deliberazione Sup. Tot. 50% del contributo 20% del contributo Montana one Contributo contributo ATO2 Valsesia , , , ,02 Valle Cervo - La Bursch , , , ,61 V. Sessera - V. di Mosso - Prealpi B.si , , , , ,14 Valle Elvo , , , , ,78 TOTALI , , , , ,92 Alla data della presente relazione, il programma di lavori finanziato con il contributo tariffario afferente alle annualità dal 2004 al 2010 è stato completato, salvo che per la C.M. Valle del Cervo La Bűrsch, che deve rendicontare gli anni 2008 e anche lo svolgimento dei lavori finanziati con le annualità 2011 e 2012 è a buon punto. I tipi di intervento di manutenzione e sistemazione che le Comunità Montane possono realizzare con le risorse messe a disposizione ogni anno dall ATO n. 2 sono i seguenti: A) INTERVENTI IN ALVEO - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di rifiuti solidi in alveo - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di vegetazione arbustiva od arborea - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione, localizzata e circoscritta, di materiali litoidi in alveo - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di materiale vegetale (tronchi, rami, ecc ) e altro materiale (litoide, plastico, ecc ) a monte degli attraversamenti - Tratti d alveo da manutenere attraverso una periodica rimozione di depositi litoidi o di altri materiali in prossimità di opere minori di attraversamento stradale (ponticelli, tombini, sifoni) e di tratti d alveo canalizzati in attraversamento dei centri urbani 90

91 B) INTERVENTI SUI VERSANTI - Settori di versante in cui è necessaria la manutenzione delle reti di scolo e di drenaggio superficiali e della rete irrigua collegata. - Pulizia costante delle reti di scolo e di drenaggio superficiali localizzate lungo il sistema viario minore (piste, sentieri, strade interpoderali) o ripristino della parte di sistema viario minore per l accesso alle reti di scolo drenaggio - Ricucitura costante delle fessure di taglio in grado - Disgaggio costante di massi pericolanti - Gestione delle coperture vegetazionali (erbacce/ cotica erbosa ed arboree/ boschi e macchia) che predispongono il versante all instabilità, inclusi interventi fitosanitari - con eventuali reimpianti finalizzati - a carico di soprassuoli boschivi colpiti da eventi biotici o abiotici la cui instabilità predispone il versante o le sponde a fenomeni di dissesto, incluso l eventuale parziale ripristino della viabilità minore che condiziona l accesso per la realizzazione degli interventi - Ripristino funzionalità tratti tombati, manutenzione a garanzia dell officiosità degli stessi e interventi per riportarli a luce libera ove compatibile con l antropizzazione, dei luoghi C) INTERVENTI SULLE OPERE DI DIFESA IDRAULICA - Interventi manutentivi costanti sulla vegetazione (scarpate degli argini e delle opere accessorie) - Interventi manutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere arginali (scoscendimenti, sommità, paramento) o di manufatti connessi (chiaviche, scolmatori, botti a sifone, ecc ) - Interventi manutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere di protezione spondale (scogliere in materiali sciolti, gabbionate, muri in calcestruzzo o in c.a.) finalizzati alla mitigazione di fenomeni di dissesto strutturale e/o al piede - Interventi manutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere trasversali (briglie o soglie) finalizzati alla mitigazione di fenomeni di scalzamento, aggiramento, erosione - Interventi manutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere di ingegneria naturalistica (miglioramento dell assetto vegetazionale ed eliminazione di piccole erosioni superficiali) - interventi di sistemazione definitiva di natura idraulica, a condizione che le opere siano risolutive rispetto a situazioni di rischio o comunque tendenti a limitare il pericolo di ulteriori aggravamenti. D) INTERVENTI SULLE OPERE DI DIFESA IDROGEOLOGICA - Interventi manutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di reti di drenaggio e ad evitare che le acque bianche perenni (bialere) vengano convogliate nelle reti fognarie 91

92 - Interventi rnanutentivi costanti mirati al mantenimento dell efficienza di opere di sostegno di modeste dimensioni finalizzati alla mitigazione di fenomeni di dissesto localizzato e circoscritto incluse opere di sostegno delle sponde e dei versanti latistanti il corso d acqua a carattere locale e piccole opere idrauliche di modeste dimensioni realizzate attraverso l utilizzo di materiali reperiti in loco (legno e pietrame ) e l utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica - Interventi manutentivi costanti mirati alla pulizia e alla salvaguardia dei versanti e delle aree circostanti le acque superficiali e sorgive utilizzate a scopi idropotabili o ad altri usi fondamentali - Interventi di sistemazione definitiva di natura idrogeologica o di dissesto, a condizione che le opere siano risolutive rispetto a situazioni di rischio o comunque tendenti a limitare il pericolo di ulteriori aggravamenti. E) STAZIONI DI MONITORAGGIO PER LE VERIFICHE PERIODICHE DELLO STATO MANUTENTIVO - Stazioni di monitoraggio finalizzate al controllo periodico di aree - Stazioni di monitoraggio finalizzate al controllo periodico di situazioni puntuali - Stazioni di monitoraggio finalizzate al controllo periodico di sezioni d alveo La Conferenza dell Autorità d Ambito, accertata l entità del contributo tariffario totale versato dai gestori entro il 31 dicembre di ogni anno, esamina, sulla base dell istruttoria degli Uffici di Presidenza, i Piani triennali di manutenzione e sistemazione presentati dalle singole Comunità Montane per la verifica di coerenza con il Programma di interventi citato e ne delibera, entro il mese di marzo di ogni anno, la relativa presa d atto determinando l entità del contributo da versare a ciascuna Comunità Montana. In seguito all ammissione al contributo, viene erogata, entro il mese di maggio di ogni anno, una prima tranche, pari al 70 % della somma ammessa, del contributo spettante in via previsionale a ciascuna Comunità Montana. Ciascuna Comunità Montana presenterà la rendicontazione sintetica sull attuazione dei Piani triennali di manutenzione e sistemazione, che dovrà avvenire entro due anni dall accettazione del Piano, per la relativa presa d atto della Conferenza, nonché per consentire il monitoraggio sulle criticità di realizzazione dei Piani stessi. La documentazione che ciascuna Comunità Montana dovrà presentare per la rendicontazione di cui sopra sarà costituita da: Dichiarazione contenente: - indicazione delle Ditte aggiudicatarie; - modalità di appalto prescelta; - nome del progettista, nome del direttore dei lavori, nome del collaudatore; - prezzo iniziale dell appalto, costo finale dell opera; certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione dei lavori; documentazione fotografica dell intervento realizzato; 92

93 autocertificazione con dati di spesa analitici (Scau, listini paga, ecc.) per beneficiari che realizzano i lavori in amministrazione diretta. Per quanto riguarda la tipologia degli interventi che sono stati eseguiti dalle Comunità Montane, il grafico 36 ed i successivi diagrammi (dal 25 al 29) riportano la suddivisione in percentuale dei costi di realizzazione previsti per categoria di intervento per ciascuna Comunità Montana. Considerato l insieme del territorio montano dell ATO 2, la ripartizione tra interventi negli alvei dei corsi d acqua e interventi sui versanti appare abbastanza equilibrata, come equilibrata è la suddivisione tra nuove opere ed interventi manutentivi sui versanti, nonché la suddivisione degli interventi in alveo tra taglio della vegetazione, rimozione dei depositi litoidi (disalvei), nuove opere idrauliche e manutenzioni sulle opere esistenti. L analisi di ciascuna Comunità Montana porta a conclusioni rispecchianti le diverse caratteristiche morfologiche delle aree montane del nostro territorio ed i dissesti idrogeologici a cui le stesse sono state soggette. Si va da un sostanziale equilibrio tra interventi di sistemazione idraulica e interventi di stabilizzazione dei versanti nella Valle di Mosso ed in Valseisia che hanno sofferto di numerosi dissesti gravitativi in occasione degli eventi alluvionali degli ultimi anni, ad una sostanziale preponderanza degli interventi in alveo nelle altre Comunità Montane, dove l obiettivo primario sembra quello di migliorare l officiosità delle sezioni di deflusso e ridurre i fenomeni erosivi torrentizi. L entità degli interventi connessi alla tutela e produzione di risorse idriche, che le deliberazioni dell ATO fissano ad un massimo del 30% del totale, non raggiungono mai questa percentuale, arrivando al massimo al 20% e per talune comunità montane rimanendo su valori molto bassi. 93

94 Grafico 25 DISTRIBUZIONE PERCENTUALE (PER IMPORTO) DELLA TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI PER IL QUINQUENNIO COMUNITA' MONTANA LA DISTRIBUZIONE DEGLI INTERVENTI SUL TERRITORIO MONTANO DELL ATO2 Interventi in alveo di rimozione della vegetazione arbustiva ed arborea Interventi in alveo di rimozione di depositi litoidi Interventi di manutenzione su opere idrauliche trasversali o su opere di difesa spondale Nuove opere idrauliche trasversali o nuove opere di difesa spondale Interventi sui versanti di manutenzione delle reti di drenaggio, gestione delle coperture vegetazionali, stabilizzazione di aree in frana, manutenzioni su opere di sostegno Nuove opere di sostegno o nuove reti di drenaggio sui versanti Interventi connessi alla tutela e produzione delle risorse idriche 94

95 DISTRIBUZIONE PERCENTUALE (PER IMPORTO) DELLA TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI PER IL QUINQUENNIO PER CIASCUNA COMUNITÀ MONTANA Grafico 26 - C.M. Valsesia Grafico 27 - C.M. Vallemosso, Valle Sessera e Prealpi Biellesi Grafico 28 - C.M. Valle Elvo Grafico 29 - C.M. Valle Cervo La Bűrsch Nota: Le colorazioni fanno riferimento alla Legenda di pagina 93 a seconda della tipologia di intervento 95

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