RELAZIONE PER IL REFERTO SEMESTRALE DEL SINDACO, PER I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI ABITANTI, E DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

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1 RELAZIONE PER IL REFERTO SEMESTRALE DEL SINDACO, PER I COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI ABITANTI, E DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SEZIONE PRIMA REGOLARITA DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE 1.A. PROGRAMMAZIONE La relazione (solo per il primo semestre) è schematicamente introdotta da informazioni concernenti le caratteristiche generali della popolazione, del territorio e dell economia insediata, nonché dalla indicazione dei dati di carattere generale relativi alle risorse umane, strumentali, tecnologiche utilizzate per la gestione dei servizi resi ed i sistemi informativi impiegati.

2 Capitolo 1 Demografia 1. DEMOGRAFIA 1.1. Evoluzione demografica della provincia di Biella Tav.1 POPOLAZIONE RESIDENTE NELLA PROVINCIA DI BIELLA ( ) COMUNE DI BIELLA ALTRI COMUNI BIELLESI VARIAZ. RISPETTO VARIAZ. RISPETTO Numero Numero ANNI ANNO PRECEDENTE ANNO PRECEDENTE abitanti abitanti ass. % ass. % 2001 (a) , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , (a) , , , ,60 ANNI TOTALE PROVINCIALE VARIAZ. RISPETTO Numero ANNO PRECEDENTE abitanti ass. % 2001 (a) , , , , , , , , , , , ,50 (a) le variazioni relative agli anni 2001 e 2011 sono influenzate dalle regolarizzazioni effettuate in occasione dei Censimenti avvenuti in tali anni. NOTA : I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

3 Capitolo 1 Demografia Tav.2 - TASSI DI NATALITA' E DI MORTALITA' NELLA PROVINCIA DI BIELLA, IN PIEMONTE ED IN ITALIA (valori per residenti) BIELLA PIEMONTE ITALIA ANNI Tn Tm Tn Tm Tn Tm ,4 12,5 8,3 11,4 9,3 9, ,7 13,2 8,5 11,4 9,4 9, ,9 12,9 8,6 11,9 9,4 10, ,5 12,3 8,7 10,8 9,7 9, ,8 12,7 8,6 11,1 9,5 9, ,8 12,7 8,7 10,9 9,5 9, ,7 12,3 8,8 10,8 9,5 9, ,8 12,5 9,0 11,2 9,6 9, ,5 13,1 8,8 11,2 9,5 9, ,1 12,1 8,6 11,0 9,3 9, * 6,8 12,2 8,5 10,9 9,1 9, ,2 13,0 n.d. n.d. n.d. n.d. * stima Istat NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 per la provincia di Biella sono provvisori FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

4 Capitolo 1 Demografia Tav.3 POPOLAZIONE RESIDENTE A FINE ANNO PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA Ailoche Andorno Micca Benna Biella Bioglio Borriana Brusnengo Callabiana Camandona Camburzano Campiglia C Candelo Caprile Casapinta Castelletto C Cavaglià Cerreto C Cerrione Coggiola Cossato Crevacuore Crosa Curino Donato Dorzano Gaglianico Gifflenga Graglia Lessona Magnano

5 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.3 POPOLAZIONE RESIDENTE A FINE ANNO PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA Massazza Masserano Mezzana M.go Miagliano Mongrando Mosso (a) Mottalciata Muzzano Netro Occhieppo Inf Occhieppo Sup Pettinengo Piatto Piedicavallo Pollone Ponderano Portula Pralungo Pray Biellese Quaregna Quittengo Ronco Biellese Roppolo Rosazza Sagliano Micca Sala Biellese Salussola Sandigliano (a) Nuovo ambito territoriale: nel 1999 i comuni di M osso S. M aria e Pistolesa si sono fusi creando il comune di M osso

6 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.3 POPOLAZIONE RESIDENTE A FINE ANNO PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA S. Paolo Cervo Selve Marcone Soprana Sordevolo Sostegno Strona Tavigliano Ternengo Tollegno Torrazzo Trivero Valdengo Vallanzengo Vallemosso Valle S. Nicolao Veglio Verrone Vigliano B.se Villa del Bosco Villanova B.se Viverone Zimone Zubiena Zumaglia TOTALE NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori - Le variazioni relative al 2011 sono influenzate dalle regolarizzazioni effettuate in occasione del Censimento avvenuto in tale anno FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

7 Capitolo 1 Demografia Tav.4 BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI BIELLA ( ) MOVIMENTO NATURALE MOVIMENTO MIGRATORIO PERIODI RESIDENTI 1 GEN N A IO nati vivi morti saldo nati/morti iscritti cancellati saldo iscr/canc VARIAZ. ASSOLUTE RESIDENTI AL 31 DICEMBRE 2001 (a) (b) (a) (b) Segue Tav.4 BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA CITTA DI BIELLA ( ) MOVIMENTO NATURALE MOVIMENTO MIGRATORIO PERIODI RESIDENTI saldo saldo VARIAZ. RESIDENTI nati vivi morti iscritti cancellati 1 GEN N A IO nati/morti iscr/canc ASSOLUTE AL 31 DICEMBRE 2001 (a) (b) (a) (b) (a) bilancio demografico dal 1 gennaio al giorno antecedente il censimento avvenuto in tale anno (b) bilancio demografico dal giorno del censimento (popolazione legale) a fine anno NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori - Le variazioni relative agli anni 2001 e 2011 sono influenzate dalle regolarizzazioni effettuate in occasione dei Censimenti avvenuti in tali anni. FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

8 Capitolo 1 Demografia Grafico 1 EVOLUZIONE DEMOGRAFICA Provincia di Biella '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 '11 '12 Biella '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 '11 '12 NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori - Le variazioni relative agli anni 2001 e 2011 sono influenzate dalle regolarizzazioni effettuate in occasione dei Censimenti avvenuti in tali anni. FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

9 Capitolo 1 Demografia Tav.5 MOVIMENTO NATURALE MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA AL 2012 Ailoche Andorno M. Benna BIELLA Bioglio Borriana Brusnengo Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al Callabiana Camandona Camburzano Campiglia C. Candelo Caprile Casapinta Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al

10 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.5 MOVIMENTO NATURALE E MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA AL 2012 Castelletto C. Cavaglià Cerreto C. Cerrione Coggiola Cossato Crevacuore Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al Crosa Curino Donato Dorzano Gaglianico Gifflenga Graglia Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al

11 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.5 MOVIMENTO NATURALE E MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA AL 2012 Lessona Magnano Massazza Masserano Mezzana M.go Miagliano Mongrando Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al Mosso (a) Mottalciata Muzzano Netro Occhieppo I. Occhieppo S. Pettinengo Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al (a) nuovo ambito territoriale: nel 1999 i comuni di M osso S. M aria e Pistolesa si sono fusi creando il comune di M osso

12 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.5 MOVIMENTO NATURALE E MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA AL 2012 Piatto Piedicavallo Pollone Ponderano Portula Pralungo Pray Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al Quaregna Quittengo Ronco B.se Roppolo Rosazza Sagliano M. Sala B.se Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al

13 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.5 MOVIMENTO NATURALE E MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA AL 2012 Salussola Sandigliano S. Paolo C. Selve Marcone Soprana Sordevolo Sostegno Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al Strona Tavigliano Ternengo Tollegno Torrazzo Trivero Valdengo Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al

14 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.5 MOVIMENTO NATURALE E MIGRATORIO DELLA POPOLAZIONE PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA AL 2012 Vallanzengo Vallemosso V. S. Nicolao Veglio Verrone Vigliano B. Villa del Bosco Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al Villanova B. Viverone Zimone Zubiena Zumaglia TOTALE PROVINCIALE Residenti al Nati Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio Saldo totale Residenti al NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori - Le variazioni relative al 2011 sono influenzate dalle regolarizzazioni effettuate in occasione del Censimento avvenuto in tale anno FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

15 Capitolo 1 Demografia Grafico 2 COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA PER CLASSE DI AMPIEZZA DEMOGRAFICA ANNO 2012 FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

16 Capitolo 1 Demografia Tav.6 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BIELLA PER ZONE GEOGRAFICHE ZONE Abitanti % Abitanti % Abitanti % 1 Biella e frazioni , , ,5 2 Valle d'andorno , , ,1 3 Alta Valle Cervo 837 0, , ,5 4 Pianura Elvo - Cervo , , ,8 5 La Serra , , ,9 6 Valle dell'elvo , , ,7 7 Colline centrali , , ,9 8 Colline orientali , , ,2 9 Valle Strona di Mosso , , ,0 10 Valle del Sessera , , ,3 11 Cossato , , ,1 TOTALE BIELLESE , , ,0 NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori. Legenda zone: 1 Biella, Pralungo. 2 Andorno, M iagliano, Sagliano, Tavigliano, Tollegno. 3 Campiglia, Piedicavallo, Quittengo, Rosazza, San Paolo Cervo. 4 Benna, Borriana, Candelo, Castelletto, Gaglianico, Gifflenga, M assazza, M ottalciata, Ponderano, Sandigliano, Verrone, Villanova 5 Cavaglià, Cerrione, Dorzano, M agnano, Roppolo, Sala, Salussola, Torrazzo, Viverone, Zimone, Zubiena. 6 Camburzano, Donato, Graglia, M ongrando, M uzzano, Netro, Occhieppo Inf., Occhieppo Sup., Pollone, Sordevolo. 7 Bioglio, Cerreto, Pettinengo, Piatto, Quaregna, Ronco, Ternengo, Valdengo, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Vigliano, Zumaglia. 8 Brusnengo, Casapinta, Curino, M asserano, M ezzana M., Soprana,Sostegno, Villa del Bosco. 9 Callabiana, Camandona, Crosa, Lessona, M osso, Selve M arcone, Strona, Trivero, Valle M osso, Veglio. 10 Ailoche, Caprile, Coggiola, Crevacuore, Portula, Pray. 11 Cossato. NOTA: I dati riferiti all'anno 2012 sono provvisori - Le variazioni relative al 2011 sono influenzate dalle regolarizzazioni effettuate in occasione del Censimento avvenuto in tale anno FONTE: Istat e Uffici Anagrafe comunali - Nostre elaborazioni

17 Capitolo 1 Demografia 1.2. Struttura della popolazione biellese per sesso ed età Tav.7 POPOLAZIONE RESIDENTE AL PER SESSO E PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA Maschi Femmine Totale Ailoche Andorno Micca Benna Biella Bioglio Borriana Brusnengo Callabiana Camandona Camburzano Campiglia C Candelo Caprile Casapinta Castelletto C Cavaglià Cerreto C Cerrione Coggiola Cossato Crevacuore Crosa Curino Donato Dorzano Gaglianico Gifflenga Graglia Lessona Magnano

18 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.7 POPOLAZIONE RESIDENTE AL PER SESSO E PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA Maschi Femmine Totale Massazza Masserano Mezzana M.go Miagliano Mongrando Mosso Mottalciata Muzzano Netro Occhieppo Inf Occhieppo Sup Pettinengo Piatto Piedicavallo Pollone Ponderano Portula Pralungo Pray Biellese Quaregna Quittengo Ronco Biellese Roppolo Rosazza Sagliano Micca Sala Biellese Salussola Sandigliano

19 Capitolo 1 Demografia Segue Tav.7 POPOLAZIONE RESIDENTE AL PER SESSO E PER COMUNE NELLA PROVINCIA DI BIELLA Maschi Femmine Totale S. Paolo Cervo Selve Marcone Soprana Sordevolo Sostegno Strona Tavigliano Ternengo Tollegno Torrazzo Trivero Valdengo Vallanzengo Vallemosso Valle S. Nicolao Veglio Verrone Vigliano B.se Villa del Bosco Villanova B.se Viverone Zimone Zubiena Zumaglia TOTALE FONTE: Istat - Nostre elaborazioni NOTA: I dati riferiti all'anno 2011 sono definitivi

20 Capitolo 1 Demografia Grafico 3 PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROVINCIA DI BIELLA ANNO 2011 Femmine Maschi > FONTE: Istat e Regione Piemonte Banca dati demografico-evolutiva Nostre elaborazioni

21 Capitolo 1 Demografia Tav.8 POPOLAZIONE RESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BIELLA PER ETÀ E SESSO ANNO 2011 Età Femmine Maschi Totale Età Femmine Maschi Totale > TOT FONTE: Istat e Regione Piemonte Banca dati demografico-evolutiva Nostre elaborazioni

22 Capitolo 1 Demografia Tav.9 PRINCIPALI INDICATORI DEMOGRAFICI DELLA POPOLAZIONE ANNO 2011 INDICATORI BIELLA PIEMONTE ITALIA Percentuale di anziani (pop. 60 anni e oltre su totale pop. x 100) Indice di popolazione giovanile (pop anni sul totale pop. x 100) Indice di vecchiaia (pop. 65 anni e oltre su pop anni x100) Indice di invecchiamento (pop. 65 anni e oltre su totale pop. x 100) Indice di ricambio del mercato del lavoro (giovani tra 15 e 19 anni x 100 su anziani tra 60 e 64 anni di età) Indice di dipendenza totale (pop anni + pop. 65 anni e oltre su pop anni x 100) Indice di dipendenza giovanile (pop anni su pop anni x 100) Indice di dipendenza degli anziani (pop. 65 anni e oltre su pop anni x 100) Tasso di popolazione in età lavorativa (pop anni su totale pop. x 100) Tasso di ricambio della popolazione in età lavorativa (pop anni su pop anni x 100) Rapporto di mascolinità (totale maschi su totale femmine x 100) 33,09 30,15 27,06 11,83 12,97 14,02 219,84 181,01 148,59 26,00 23,48 20,83 58,39 63,05 77,05 60,83 57,36 53,48 19,02 20,41 21,51 41,81 36,95 31,97 62,18 63,55 65,15 171,27 158,59 129,79 91,10 93,18 93,67 FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

23 Capitolo 1 Demografia 1.3. Cittadini stranieri residenti in provincia di Biella Tav.10 CITTADINI STRANIERI RESIDENTI A FINE ANNO NELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE VARIAZ. % RISPETTO ANNO PRECEDENTE % % % % % % % % % FONTE: Istat - Nostre elaborazioni Grafico 4 CITTADINI STRANIERI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

24 Capitolo 1 Demografia Tav.11 GRADUATORIA DEI PRIMI 15 PAESI DI PROVENIENZA DEI CITTADINI STRANIERI RESIDENTI IN PROVINCIA DI BIELLA ANNO 2010 Graduatoria PAESE MASCHI FEMMINE TOTALE Distrib. % su totale cittadini stranieri 1 Marocco ,2 2 Romania ,4 3 Albania ,5 4 Filippine ,6 5 Ucraina ,9 6 Sri Lanka ,3 7 Bosnia-Erzegovina ,3 8 Cina Rep. Popolare ,1 9 Perù ,1 10 Francia ,4 11 Polonia ,1 12 Moldova ,1 13 Pakistan ,1 14 Bulgaria ,1 15 Tunisia ,0 NOTA: I dati relativi all'anno 2011 non sono disponibili FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

25 Capitolo 1 Demografia Grafico 5 PIRAMIDE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN PROVINCIA DI BIELLA AL CENSIMENTO DEL 9 OTTOBRE 2011 Femmine Maschi 8 7 > NOTA: I dati relativi all'anno 2011 non sono disponibili FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

26 Capitolo 1 Demografia Grafico 6 POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE IN PROVINCIA DI BIELLA PER ABITANTI ANNO 2011 FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

27 Capitolo 2 Istruzione 2. ISTRUZIONE 2.1. Scuola Tav.1 POPOLAZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI SCOLASTICI Materne Elementari NUMERO ALUNNI Medie inferiori Medie superiori Totale 2002/ / / / / / / / / / / Var. % 13/12 +1,7% +0,3% -0,4% -0,5% -0,2% NOTE: I dati sulle scuole materne sono disponibili a partire dall'a.s. 2005/06 e sono relativi alla scuola dell'infanzia pubblica e all'istituto Santa Caterina; a partire dall'a.s. 2010/11 è stato inserito anche l'asilo Infantile Biella Piano e a partire dall'a.s. 2012/13 è stata inserita la Scuola dell'infanzia "Villaggi Rivetti di Vigliano Biellese FONTE: Provveditorato agli Studi/Centro Servizi Amministrativi di Biella, Scuole - Nostre elaborazioni

28 Capitolo 2 Istruzione Tav.2 POPOLAZIONE SCOLASTICA DELLA CITTÀ DI BIELLA ANNI SCOLASTICI Materne Elementari NUMERO ALUNNI Medie inferiori Medie superiori Totale 2003/ / / / / / / / / / Var. % 13/12-2,1% +0,8% -0,4% +3,9% +2,5% NOTE: I dati sulle scuole materne sono disponibili a partire dall'a.s. 2005/06 e sono relativi alla scuola dell'infanzia pubblica e all'istituto Santa Caterina e a partire dall'a.s. 2010/11 è stato inserito anche l'asilo Infantile Biella Piano FONTE: Provveditorato agli Studi/Centro Servizi Amministrativi di Biella, Scuole - Nostre elaborazioni

29 Capitolo 2 Istruzione Tav.3 ALUNNI ISCRITTI NELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI SCOLASTICI 10/11 11/12 12/13 ISCRITTI ISCRITTI ISCRITTI N % N % N % Istruzione tecnica industriale , , ,7 Istruzione professionale , , ,9 - indirizzo industriale 483 6, , ,2 - indirizzo commerciale 214 3, , ,9 - altri indirizzi 681 9, , ,9 Istruzione tecnica commerciale , , ,4 Istruzione classica (a) 463 6, , ,8 Istruzione scientifica (b) , , ,9 Istr. tecnica per geometri e perito agrario 495 7, , ,3 TOTALE , , ,0 NOTE (a) Compreso indirizzo linguistico e artistico (b) Compreso liceo della comunicazione FONTE: Centro Servizi Amministrativi di Biella e Scuole - Nostre elaborazioni Tav.4 ISCRIZIONI ALLE PRIME CLASSI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI SCOLASTICI 10/11 11/12 12/13 ISCRITTI ISCRITTI ISCRITTI N % N % N % Istruzione tecnica industriale , , ,8 Istruzione professionale , , ,8 - indirizzo industriale , , ,7 - indirizzo commerciale 22 1,3 31 1,8 23 1,4 - altri indirizzi , , ,7 Istruzione tecnica commerciale , , ,3 Istruzione classica (a) 109 6, , ,7 Istruzione scientifica (b) , , ,2 Istr. tecnica per geometri e perito agrario 117 6,7 94 5,4 88 5,3 IN COMPLESSO , , ,0 NOTE (a) Compreso indirizzo linguistico e artistico (b) Compreso liceo della comunicazione FONTE: Centro Servizi Amministrativi di Biella e Scuole; nostre elaborazioni

30 Capitolo 2 Istruzione Grafico 1 SCUOLE SUPERIORI BIELLESI: STUDENTI PER RAMI DI ISTRUZIONE Totale iscritti Industriale -1,9% Professionale -1,7% Commerciale Classica 15,2% -0,1% 12/13 11/12 Scientifica -1,5% Geometri/Agrario -5,9% Iscritti prime classi Industriale Professionale 0,5% -4,6% Commerciale -19,4% 12/13 11/12 Classica Scientifica 6,0% -2,1% Geometri/Agrario -6,4% Fonte: Centro Servizi Amministrativi di Biella e scuole, nostre elaborazioni

31 Capitolo 2 Istruzione 2.2. Università 2.2.a L Università a Biella Grafico 2 PROVENIENZA DEGLI STUDENTI ISCRITTI AI CORSI UNIVERSITARI BIELLESI A.A. 2012/2013 Resto Italia 7% Piemonte 31% Estero 9% Biella provincia 53% NOTA: Dati riferiti ai corsi di: Textile Engineering - Politecnico, Servizio Sociale - LSS, Economia, Scienze dell'amministrazione - SACOL FONTE: Città Studi, nostre elaborazioni Grafico 3 STUDENTI ISCRITTI AI CORSI UNIVERSITARI BIELLESI A.A. 2012/2013 Politecnico - Textile Engineering 15% 7% LSS - Servizio Sociale 27% 29% Economia SACOL - Scienze dell'amministrazione Infermieristica 22% FONTE: Città Studi, nostre elaborazioni

32 Capitolo 2 Istruzione Tav.5 STUDENTI ISCRITTI ED IMMATRICOLATI AI CORSI UNIVERSITARI BIELLESI Tipo di corso 04/05 05/06 06/07 07/08 08/09 09/10 10/11 11/12 12/13 Politecnico LSS Economia SACOL* Infermieristica ** TOTALE Politecnico LSS Economia SACOL* Infermieristica ** TOTALE NOTA BENE: Studenti immatricolati: frequentanti il primo anno; Studenti iscritti: frequentanti qualsiasi anno di corso (compreso il primo). LEGENDA: Politecnico: Ingegneria tessile; LSS: Laurea in Servizio Sociale; SACOL: Laurea in Scienze dell'amministrazione e Consulenza del lavoro. * Iscritti presso sede di Torino ma frequentanti a Biella ** Gestione dell'università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - dati disponibili dall'a.a. 2007/2008 FONTE: Città Studi, nostre elaborazioni STUDENTI ISCRITTI STUDENTI IMMATRICOLATI

33 Capitolo 2 Istruzione Grafico 4 STUDENTI ISCRITTI AI CORSI UNIVERSITARI BIELLESI A.A. 2012/2013 Infermieristica 2,8 % SACOL 9,8% Economia 1,5% 11/12 12/13 LSS 24,1% Politecnico 6,8% FONTE: Città Studi, nostre elaborazioni STUDENTI ISCRITTI Grafico 5 STUDENTI IMMATRICOLATI AI CORSI UNIVERSITARI BIELLESI A.A. 2012/2013 Infermieristica 1,5% SACOL 2,5% Economia 9,3% 11/12 12/13 LSS 10,0% Politecnico 4,1% FONTE: Città Studi, nostre elaborazioni STUDENTI IMMATRICOLATI

34 Capitolo 2 Istruzione 2.2.b Gli universitari biellesi Grafico 6 POPOLAZIONE UNIVERSITARIA BIELLESE PER SESSO E AREA DI STUDIO TOTALE ISCRITTI 56% 44% 100% 77% 23% Area umanistica 17,1% Area sociale 58 42% 36,8% Femmine Maschi Area scientifica Area sanitaria 35 65% 67% 33% 17,3% 28,8% Totale iscritti FONTE: Miur Anagrafe studenti Dati aggiornati al 7 maggio 2013, nostre elaborazioni Grafico 7 UNIVERSITARI BIELLESI PER CLASSE DI ETÀ (A.A. 2012/2013) Età compresa tra 23 e 30 anni 29% Età compresa tra 31 e 40 anni 5% Età maggiore di 40 anni 3% 18 anni 4% 19 anni 13% 20 anni 17% 22 anni 13% 21 anni 16% FONTE: Miur Anagrafe studenti, nostre elaborazioni

35 Capitolo 2 Istruzione 2.3. Istruzione e accesso al mondo del lavoro Tav. 6 ASSUNZIONI NON STAGIONALI PREVISTE DALLE IMPRESE IN PROVINCIA DI BIELLA PER LIVELLI DI ISTRUZIONE RICHIESTI (QUOTE % SUL TOTALE) ANNI Livello di istruzione Laurea 9,3 8,6 6,0 10,7 9,4 Diploma 33,6 36,3 37,4 38,6 36,6 Qualifica professionale 29, ,8 15,9 25,2 Nessuna formazione specifica 27,4 32,1 30,9 34,7 28,8 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 FONTE: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Grafico 8 ASSUNZIONI NON STAGIONALI ANNO 2012 PER LIVELLO DI ISTRUZIONE RICHIESTO DALLE IMPRESE BIELLESI Nessuna formazione specifica 29% Laurea 9% Diploma 37% Qualifica professionale 25% FONTE: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 2012

36 Capitolo 2 Istruzione Tav. 7 ASSUNZIONI NON STAGIONALI PREVISTE DALLE IMPRESE PER IL 2012 IN PROVINCIA DI BIELLA, PER SETTORE DI ATTIVITA E CLASSE DIMENSIONALE, SECONDO IL LIVELLO DI ISTRUZIONE SEGNALATO Livello di istruzione segnalato (%) TOTALE 9,4 36,6 25,2 28,8 INDUSTRIA 10,2 41,0 15,0 33,8 universitario secondario e post secondario qualifica professionale nessuna formazione specifica Industrie tessili e dell'abbigliamento 4,2 43,0 12,7 40,0 Altre industrie e public utilities 21,5 42,2 14,8 21,5 Costruzioni - 34,2-42,5 SERVIZI 8,9 34,2 30,8 26,1 Commercio al dettaglio e all'ingrosso; comm.e riparazione veicoli -- 55, ,1 Alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici ,1 Trasporti, servizi finanziari, servizi avanzati e operativi 15,6 33,3 8,9 42,2 Servizi alle persone -- 16,6 71,1 -- CLASSE DIMENSIONALE 1-9 dipendenti 2,5 37,0 19,9 40, dipendenti 9,7 58,6 17,2 14,5 50 dipendenti e oltre 12,2 31,4 29,4 27,0 PIEMONTE 14,7 41,3 12,8 31,1 NORD OVEST 17,5 41,3 12,6 28,5 ITALIA 14,5 40,9 12,3 32,3 FONTE: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2012

37 Capitolo 3 Mercato del lavoro 3. MERCATO DEL LAVORO 3.1. Forze di lavoro Tav.1 FORZE DI LAVORO IN PROVINCIA DI BIELLA: PRINCIPALI RISULTATI - ANNI Indicatori Biella Piemonte Italia FORZE DI LAVORO NON FORZE DI LAVORO NOTA BENE: dati in migliaia TASSO DI OCCUPAZIONE anni 63,5 63,7 64,3 63,8 56,9 56,8 Maschi 69,7 69,4 71,5 70,7 67,5 66,5 Femmine 57,4 58,0 57,2 56,9 46,5 47,1 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 8,3 8,9 7,6 9,2 8,4 10,7 Maschi 7,2 9,1 6,9 8,2 7,6 9,9 Femmine 9,6 8,6 8,6 10,5 9,6 11,9 NOTA BENE: dati in percentuale NOTA: 1) le "forze di lavoro" comprendono le persone occupate e quelle disoccupate; 2) gli "occupati" comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura - hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente - sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattia); 3) le "persone in cerca di occupazione" comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che: - hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l'intervista e sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive all'intervista - inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro; 4) le "non forze di lavoro" comprendono: studenti, casalinghe e i ritirati dal lavoro; 5) tasso di occupazione anni: rapporto tra gli occupati e la popolazione anni; 6) tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. FONTE: ISTAT - Forze di lavoro Nostre elaborazioni

38 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.2 OCCUPATI PER SETTORE DI ATTIVITA ECONOMICA ANNO 2012 Tot. Occupati in migliaia BIELLA PIEMONTE ITALIA Tot. Occupati in migliaia Tot. Occupati in migliaia Agricoltura Industria di cui in senso stretto Servizi TOTALE NOTA: a causa degli arrotondamenti effettuati, i totali potrebbero non coincidere con la somma dei singoli valori FONTE: ISTAT - Forze di lavoro Nostre elaborazioni Grafico 1 TASSO DI DISOCCUPAZIONE - ANNI , ,3 8,9 9,2 7,6 8, Biella Piemonte Italia FONTE: ISTAT - Forze di lavoro Nostre elaborazioni

39 Capitolo 3 Mercato del lavoro Grafico 2 TASSO DI OCCUPAZIONE - ANNI ,5 64,3 63,7 63, ,9 56, Biella Piemonte Italia FONTE: ISTAT - Forze di lavoro Nostre elaborazioni Tav.3 ADDETTI ALLE UNITA LOCALI IN PROVINCIA DI BIELLA PER DIVISIONE DI ATTIVITA ECONOMICA (Classificazione ATECO 2007) ANNI Industrie tessili (CB13) Confezione di articoli di abbigliamento; Confezione di articoli in pelle e pelliccia (CB14) Totale* *al netto degli addetti delle imprese agricole Fonte: Unioncamere Piemonte su dati Istat, banca dati Asia UULL

40 Capitolo 3 Mercato del lavoro 3.2. Cassa integrazione guadagni Tav.4 INTERVENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA BIELLESE ORE AUTORIZZATE - ANNI (ore integrate per operai e impiegati - gestione ordinaria) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps Grafico 3 INTERVENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA PER TUTTE LE INDUSTRIE BIELLESI ORE AUTORIZZATE - ANNI migliaia di ore Fonte: Inps

41 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.5 INTERVENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER L INDUSTRIA TESSILE BIELLESE ORE AUTORIZZATE - ANNI (ore integrate per operai e impiegati - gestione ordinaria) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

42 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.6 INTERVENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER L INDUSTRIA MECCANICA BIELLESE ORE AUTORIZZATE - ANNI (ore integrate per operai e impiegati - gestione ordinaria) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

43 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.7 - RIDUZIONI DI ORARIO NEI VARI SETTORI INDUSTRIALI PROVINCIA DI BIELLA - ANNI (gestione ordinaria) SETTORI Aziende che hanno ridotto l'orario Totale ore integrate Tessile e abbigliamento Meccanica e affini Altre TOTALE FONTE: Inps - Nostre elaborazioni Tav.8 RIDUZIONI DI ORARIO NELL INDUSTRIA TESSILE PROVINCIA DI BIELLA - ANNI (gestione ordinaria) SETTORI Aziende che hanno ridotto l'orario Totale ore integrate LANA Lanifici Filature pett. (a) Filature card. (b) Pettinat. e ripett Tintorie e finiss MAGLIERIA E AFFINI COTONE E TESSILI VARI TOTALE TESSILE (a) comprese ritorciture e varie laniere; (b) comprese sfilacciature FONTE: Inps - Nostre elaborazioni

44 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.9 INTERVENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA BIELLESE ORE AUTORIZZATE ANNI (ore integrate per operai e impiegati) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

45 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.10 INTERVENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA PER L INDUSTRIA TESSILE BIELLESE ORE AUTORIZZATE ANNI (ore integrate per operai e impiegati) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

46 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.11 INTERVENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA PER L INDUSTRIA MECCANICA BIELLESE ORE AUTORIZZATE ANNI (ore integrate per operai e impiegati) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

47 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.12 INTERVENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA BIELLESE ORE AUTORIZZATE ANNI (ore integrate per operai e impiegati) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

48 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.13 INTERVENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA PER L INDUSTRIA TESSILE BIELLESE ORE AUTORIZZATE ANNI (ore integrate per operai e impiegati) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

49 Capitolo 3 Mercato del lavoro Tav.14 INTERVENTI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA PER L INDUSTRIA MECCANICA BIELLESE ORE AUTORIZZATE ANNI (ore integrate per operai e impiegati) MESI Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE NOTA: La tavola riporta le ore di Cassa Integrazione Guadagni secondo la classificazione per classi del codice statistico contributivo INPS, ovvero un codice numerico formato da caratteri che viene rilasciato all'azienda dall'inps al momento della sua iscrizione secondo le caratteristiche contributive proprie dell'attività dichiarata. NOTA BENE: In data è stata effettuata una rilettura degli archivi, pertanto i dati già pubblicati potrebbero aver subito cambiamenti, talvolta anche in diminuzione a causa di possibili cancellazioni di ore precedentemente autorizzate. FONTE: Inps

50 Capitolo 3 Mercato del lavoro Grafico 4 ORE AUTORIZZATE DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI PER TIPOLOGIA IN PROVINCIA DI BIELLA ANNI (in milioni di ore) ORDINARIA STRAORDINARIA DEROGA 5 4,5 4 3,6 3,1 3 2,8 2,4 2, ,9 2,6 1,8 2,1 1,4 1,6 1,9 1,9 1,5 1,7 1,7 1,3 0,2 0,2 1,0 0,3 1,1 0, Fonte: Inps Nostre elaborazioni

51 Capitolo 4 Demografia delle imprese 4. DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE 4.1. Andamento e struttura Tav.1 CONSISTENZA DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE IN PROVINCIA DI BIELLA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) IMPRESE Registrate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali 8 Attività manifatturiere di cui industrie tessili 914 Fornitura di energia elettr., gas, vapore e aria condiz. 26 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti 47 Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar. autov. e motocicli Trasporto e magazzinaggio 287 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione 289 Attività finanziarie e assicurative 514 Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche 621 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 466 Istruzione 61 Sanità e assistenza sociale 101 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 130 Altre attività di servizi 847 Imprese non classificate 979 TOTALE FONTE: M OVIM PRESE Infocamere - Nostre elaborazioni

52 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.2 CONSISTENZA DELLE IMPRESE REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA IN PROVINCIA DI BIELLA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA SOCIETA' DI CAPITALI SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI ALTRE FORME Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attivita' manifatturiere di cui industrie tessili Fornitura di energ.elettr.,gas, vapore e aria condiz Fornitura di acqua, reti fognarie, attivtà di gestione dei rifiuti Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar. autov. e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Imprese non classificate TOTALE TOTALE % 14,7% 30,6% 52,3% 2,4% 100% FONTE: M OVIM PRESE Infocamere - Nostre elaborazioni TOTALE Grafico 1 DISTRIBUZIONE IMPRESE REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA IN PROVINCIA DI BIELLA 31/12/2012 2,4% 14,7% 52,3% 30,6% SOCIETA' DI CAPITALI SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI ALTRE FORME FONTE: M OVIM PRESE Infocamere - Nostre elaborazioni

53 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.3 IMPRESE, UNITÀ LOCALI ED ARTIGIANI PER COMUNE ANNO 2012 LOCALITA' TOTALE IMPRESE REGISTRATE UNITA' LOCALI REGISTRATE IMPRESE ARTIGIANE REGISTRATE LOCALITA' TOTALE IMPRESE REGISTRATE UNITA' LOCALI REGISTRATE IMPRESE ARTIGIANE REGISTRATE AILOCHE PIATTO ANDORNO MICCA PIEDICAVALLO BENNA POLLONE BIELLA PONDERANO BIOGLIO PORTULA BORRIANA PRALUNGO BRUSNENGO PRAY CALLABIANA QUAREGNA CAMANDONA QUITTENGO CAMBURZANO RONCO BIELLESE CAMPIGLIA C ROPPOLO CANDELO ROSAZZA CAPRILE SAGLIANO MICCA CASAPINTA SALA BIELLESE CASTELLETTO C SALUSSOLA CAVAGLIA' SANDIGLIANO CERRETO C S. PAOLO CERVO CERRIONE SELVE MARCONE COGGIOLA SOPRANA COSSATO SORDEVOLO CREVACUORE SOSTEGNO CROSA STRONA CURINO TAVIGLIANO DONATO TERNENGO DORZANO TOLLEGNO GAGLIANICO TORRAZZO GIFFLENGA TRIVERO GRAGLIA VALDENGO LESSONA VALLANZENGO MAGNANO VALLE MOSSO MASSAZZA VALLE S. NICOLAO MASSERANO VEGLIO MEZZANA M VERRONE MIAGLIANO VIGLIANO B.SE MONGRANDO VILLA DEL BOSCO MOSSO VILLANOVA B.SE MOTTALCIATA VIVERONE MUZZANO ZIMONE NETRO ZUBIENA OCCHIEPPO INF ZUMAGLIA OCCHIEPPO SUP NON SPECIFICATA PETTINENGO T O T A L E NOTA: La voce Località non specificata rileva l'assenza di sufficienti informazioni nell'archivio. FONTE: Stock view Infocamere - Elaborazioni Unioncamere Piemonte

54 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.4 ISCRIZIONI, CANCELLAZIONI E SALDI ANNUALI - ANNI REGISTRATE ISCRIZIONI CANCELLAZIONI* SALDO * al netto delle cancellazioni d'ufficio che nel 2012 sono state 106 FONTE: M OVIM PRESE - Infocamere - Nostre elaborazioni Grafico 2 ANDAMENTO IMPRESE REGISTRATE ANNI FONTE: MOVIMPRESE Infocamere - Nostre elaborazioni

55 Capitolo 4 Demografia delle imprese Grafico 3 TASSO DI CRESCITA* CONFRONTO BIELLA PIEMONTE ITALIA ANNI ,40 +1,00 +0,82 +0,60 +0,20 +0,18 +0, ,20-0,60-0,34-0,41-1,00-0,72 BIELLA PIEMONTE ITALIA * Il tasso di crescita è dato dal rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni rilevate nel periodo e lo stock delle imprese registrate all inizio del periodo considerato. FONTE: MOVIMPRESE Infocamere - Nostre elaborazioni Tav.5 SETTORE TESSILE - ABBIGLIAMENTO: CONSISTENZA DELLE IMPRESE REGISTRATE ANNI RAMO D'ATTIVITA' (ATECO 2007) Industrie tessili di cui Preparazione e filatura di fibre tessili Tessitura Finissaggio dei tessili Altre Industrie tessili Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia di cui Confezione di articoli di abbigliamento (escluso abbigliamento in pelle e pelliccia) Confezione di articoli in pelliccia 2 2 Fabbricazione di articoli di maglieria TOTALE FONTE: Stock View Infocamere - Nostre elaborazioni

56 Capitolo 4 Demografia delle imprese 4.2. L imprenditoria migrante Imprese straniere Tav.6 CONSISTENZA DELLE IMPRESE STRANIERE REGISTRATE IN PROVINCIA DI BIELLA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) IMPRESE registrate Distr.% Agricoltura, silvicoltura e pesca 23 2,2% Attività manifatturiere 76 7,4% Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti 1 0,1% Costruzioni ,7% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar.autov. e motocicli ,3% Trasporto e magazzinaggio 16 1,6% Attività dei servizi alloggio e ristorazione 88 8,5% Servizi di informazione e comunicazione 7 0,7% Attività finanziarie e assicurative 11 1,1% Attivita' immobiliari 17 1,7% Attività professionali, scientifiche e tecniche 17 1,7% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 32 3,1% Istruzione 6 0,6% Sanita' e assistenza sociale 7 0,7% Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 6 0,6% Altre attività di servizi 32 3,1% Imprese non classificate 52 5,0% TOTALE ,0% NOTA: si definiscono imprese straniere l'insieme delle imprese la cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre Elaborazioni

57 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.7 CONSISTENZA DELLE IMPRESE STRANIERE REGISTRATE IN PROVINCIA DI BIELLA PER FORMA GIURIDICA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività manifatturiere Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar. autov. e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Imprese non classificate TOTALE NOTA: si definiscono imprese straniere l'insieme delle imprese la cui partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni COOPERATIVE ALTRE FORME TOTALE Grafico 4 CONSISTENZA DELLE IMPRESE STRANIERE REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA 31/12/2012 8% 10% SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI ALTRE FORME 82% NOTA: la categoria "altre forme" comprende le società di capitale, le cooperative, i consorzi e le altre forme giuridiche FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni

58 Capitolo 4 Demografia delle imprese Extracomunitari con cariche imprenditoriali Tav.8 EXTRACOMUNITARI CON CARICHE IMPRENDITORIALI IN PROVINCIA DI BIELLA ANNO 2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) % sul totale Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 16 1,3% Attività manifatturiere 120 9,6% Fornitura di energia elettr., gas, vapore e aria condiz. 2 0,2% Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti 1 0,1% Costruzioni ,6% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar.autov. e motocicli ,1% Trasporto e magazzinaggio 22 1,8% Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ,7% Servizi di informazione e comunicazione 13 1,0% Attività finanziarie e assicurative 13 1,0% Attività immobiliari 83 6,7% Attività professionali, scientifiche e tecniche 50 4,0% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 39 3,1% Istruzione 3 0,2% Sanità e assistenza sociale 9 0,7% Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 12 1,0% Altre attività di servizi 40 3,2% Imprese non classificate 108 8,7% TOTALE ,0% FONTE: M OVIM PRESE Infocamere - Nostre elaborazioni

59 Capitolo 4 Demografia delle imprese Grafico 5 EXTRACOMUNITARI CON CARICHE IMPRENDITORIALI IN PROVINCIA DI BIELLA ANNI NOTA: il calo registrato nel 2007 è dovuto all entrata nell Ue di Romania e Bulgaria. Gli imprenditori appartenenti a queste due nazioni (rispettivamente 168 e 13 al ) non sono più extracomunitari. FONTE: Stockview Infocamere, Nostre elaborazioni Grafico 6 IMPRENDITORI EXTRACOMUNITARI PER PAESE DI PROVENIENZA ANNI MAROCCO SVIZZERA CINA ARGENTINA ALBANIA NOTA: il grafico mostra i 5 paesi più rappresentativi. In provincia sono presenti imprenditori di 71nazionalità diverse. FONTE: Stock view Infocamere, Nostre elaborazioni

60 Capitolo 4 Demografia delle imprese 4.3. Le imprese femminili Tav.9 CONSISTENZA DELLE IMPRESE FEMMINILI REGISTRATE IN PROVINCIA DI BIELLA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) IMPRESE registrate Distr.% Agricoltura, silvicoltura e pesca 358 8,0% Estrazione di minerali da cave e miniere 1 0,0% Attività manifatturiere ,9% Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. 4 0,1% Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti 3 0,1% Costruzioni 138 3,1% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar.autov. e motocicli ,9% Trasporto e magazzinaggio 38 0,8% Attività dei servizi alloggio e ristorazione 398 8,9% Servizi di informazione e comunicazione 78 1,7% Attività finanziarie e assicurative 129 2,9% Attivita' immobiliari ,9% Attività professionali, scientifiche e tecniche 131 2,9% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 142 3,2% Istruzione 20 0,4% Sanita' e assistenza sociale 55 1,2% Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 25 0,6% Altre attività di servizi ,7% Imprese non classificate 212 4,7% TOTALE ,0% NOTA: si definiscono imprese femminili l'insieme delle imprese la cui partecipazione di genere risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni

61 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.10 CONSISTENZA DELLE IMPRESE FEMMINILI REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar. autov. e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Imprese non classificate TOTALE NOTA: si definiscono imprese femminili l'insieme delle imprese la cui partecipazione di genere risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni COOPERATIVE CONSORZI ALTRE FORME TOTALE Grafico 7 CONSISTENZA DELLE IMPRESE FEMMINILI REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA 31/12/ % 38% SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI ALTRE FORME 51% NOTA: la categoria "altre forme" comprende le società di capitale, le cooperative, i consorzi e le altre forme giuridiche FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni

62 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.11 CARICHE RICOPERTE DALLE IMPRENDITRICI FEMMINILI PER SEZIONE DI ATTIVITA ECONOMICA E TIPOLOGIA DI CARICA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar. autov. e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Imprese non classificate TOTALE TITOLARE SOCIO DI CAPITALE SOCIO AMMINISTRATORE ALTRE CARICHE TOTALE FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre Elaborazioni

63 Capitolo 4 Demografia delle imprese 4.4 Le imprese giovanili Tav.12 CONSISTENZA DELLE IMPRESE GIOVANILI REGISTRATE IN PROVINCIA DI BIELLA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) IMPRESE registrate Distr.% Agricoltura, silvicoltura e pesca 152 8,3% Attività manifatturiere 114 6,3% Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz. 1 0,1% Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti 2 0,1% Costruzioni ,5% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar.autov. e motocicli ,3% Trasporto e magazzinaggio 22 1,2% Attività dei servizi alloggio e ristorazione 153 8,4% Servizi di informazione e comunicazione 33 1,8% Attività finanziarie e assicurative 59 3,2% Attivita' immobiliari 47 2,6% Attività professionali, scientifiche e tecniche 43 2,4% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 83 4,6% Istruzione 3 0,2% Sanita' e assistenza sociale 9 0,5% Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 18 1,0% Altre attività di servizi 119 6,5% Imprese non classificate 76 4,2% TOTALE ,0% NOTA: si definiscono imprese giovanili l'insieme delle imprese la cui partecipazione di persone "under 35" risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni

64 Capitolo 4 Demografia delle imprese Tav.13 CONSISTENZA DELLE IMPRESE GIOVANILI REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA 31/12/2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività manifatturiere Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar. autov. e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento Altre attività di servizi Imprese non classificate TOTALE NOTA: si definiscono imprese giovanili l'insieme delle imprese la cui partecipazione di persone "under 35" risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni COOPERATIVE CONSORZI ALTRE FORME TOTALE Grafico 8 CONSISTENZA DELLE IMPRESE GIOVANILI REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA 31/12/2012 7% 12% SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI ALTRE FORME 81% NOTA: la categoria "altre forme" comprende le società di capitale, le cooperative, i consorzi e le altre forme giuridiche FONTE: Stockview-Infocamere - Nostre elaborazioni

65 Capitolo 5 Industria 5. INDUSTRIA Tav.1 LE PROSPETTIVE DELL'INDUSTRIA BIELLESE NEI GIUDIZI DEGLI OPERATORI PRODUZIONE TOTALE ORDINI TOTALI ORDINI ESTERO LIVELLI OCCUPAZ. INVESTI- MENTI CARNET ORDINI trim. 2 trim. 3 trim. 4 trim. 1 trim. 2 trim. Aumento 21,3 24,5 15,4 37,0 24,1 14,3 Stasi 44,3 52,8 42,3 33,3 48,3 57,1 Diminuzione 26,2 22,6 42,3 29,6 27,6 28,6 Saldo -4,9 1,9-26,9 7,4-3,5-14,3 Aumento 29,5 18,9 19,2 25,9 24,1 23,8 Stasi 36,1 49,6 46,1 37,0 44,8 38,1 Diminuzione 26,2 32,1 34,6 37,0 31,0 38,1 Saldo 3,3-13,2-15,4-11,1-6,9-14,3 Aumento 21,3 13,2 19,2 27,3 27,6 19,0 Stasi 41,0 39,6 38,5 50,0 48,3 42,9 Diminuzione 14,6 18,9 23,1 22,7 10,3 19,0 Saldo 6,7-5,7-3,9 4,6 17,3 0,0 Aumento 4,9 1,9 3,8 3,7 3,4 4,8 Stasi 77,1 92,5 84,6 88,9 79,3 80,9 Diminuzione 13,1 5,7 11,5 7,4 17,2 14,3 Saldo -8,2-3,8-7,7-3,7-13,8-9,5 Ampliamento 18,0 17,0 15,4 7,4 13,8 0,0 Sostituzione 32,8 50,9 34,6 37,0 41,4 47,6 Nessuno 49,2 32,1 50,0 55,6 44,8 52,4 - meno di 1 mese 41,0 39,6 44,0 51,9 48,3 33,3 - da 1 a 3 mesi 44,3 45,3 44,0 48,1 51,7 57,1 - oltre 3 mesi 6,6 9,4 4,0 0,0 0,0 4,8 INCASSI Normale 41,0 52,8 50,0 40,7 44,8 47,6 Ritardo 54,1 47,2 50,0 59,3 55,2 52,4 RICORSO ALLA CIG 26,7 32,1 46,1 63,0 51,7 33,3 NOTA BENE: valori in percentuale NOTA: I valori indicati nella presente tabella non si riferiscono a previsioni di variazioni quantitative delle singole voci prese in esame, rappresentano invece il clima psicologico in cui operano gli imprenditori misurando l'evoluzione (aumento, stasi, diminuzione) prevista per i singoli fenomeni in un dato trimestre rispetto a quello precedente; i saldi sono dati dalla differenza tra le percentuali di coloro che prevedono aumento e quelle di coloro che prevedono invece diminuzione FONTE: U.I.B. - Indagine congiunturale trimestrale

66 Capitolo 5 Industria Grafico 1 INDICATORI DI TENDENZA DELLA CONGIUNTURA INDUSTRIALE BIELLESE Produzione totale 50,0 30,0 10,0-10,0-30,0-50,0-70,0 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim 1 trim 2 trim Ordini totali 50,0 30,0 10,0-10,0-30,0-50,0-70,0 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim 1 trim 2 trim Ordini dall'estero 50,0 30,0 10,0-10,0-30,0-50,0-70,0 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim 1 trim 2 trim Occupazione 50,0 30,0 10,0-10,0-30,0-50,0-70,0 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim 1 trim 2 trim FONTE: U.I.B. - Indagine congiunturale trimestrale

67 Capitolo 5 Industria Tav.2 DINAMICA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE BIELLESE SETTORE ANNO 2012 Media 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim 2012 FILATURE* -11,40% -12,98% -6,72% -7,48% -9,65% TESSITURE -3,17% -8,46% -5,23% -15,76% -8,16% FINISSAGGI -11,44% -12,48% -5,06% -11,00% -10,00% ALTRE TESSILI -3,99% -7,32% -2,46% -4,60% -4,59% MECCANICHE -7,20% -1,21% -3,08% -15,34% -6,71% INDUSTRIE VARIE -4,04% -7,55% -5,83% -13,45% -7,72% TOTALE -6,77% -8,34% -5,13% -12,63% -8,22% *NOTA BENE: Preparazione e filatura delle fibre tessili (compresa sgrassatura, cardatura, pettinatura ecc.) NOTA: I dati sono rilevati a consuntivo e rappresentano la variazione percentuale delle quantità prodotte rilevate nel trimestre rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. FONTE: C.C.I.A.A. di B iella - Indagine congiunturale trimestrale Grafico 2 VARIAZIONE TENDENZIALE DELLA PRODUZIONE ANNI % 20% 10% 0% -10% -20% -30% NOTA: I dati sono rilevati a consuntivo e rappresentano la variazione percentuale delle quantità prodotte rilevate nel trimestre rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Le modifiche metodologiche introdotte a partire dal I trimestre 2011 fanno sì che i risultati delle indagini condotte nei trimestri del 2012 non siano statisticamente pienamente confrontabili rispetto a quelli delle precedenti rilevazioni FONTE: C.C.I.A.A. di Biella Indagine congiunturale trimestrale

68 Capitolo 6 Edilizia 6. EDILIZIA Tav.1 INDAGINE CONGIUNTURALE SULL EDILIZIA: PRINCIPALI RISULTATI ANNO 2011 ANNO 2012 ANDAMENTO DEL FATTURATO* Fatturato (variazione % rispetto all'anno precedente) -36,0% -54,0% Portafoglio ordini (periodo di produzione assicurato) 6 mesi 6 mesi SITUAZIONE CANTIERI Fino a 500 mila Euro 66% 80% Oltre 500 mila Euro 34% 20% Imprese del campione operanti fuori provincia 54% 50% Imprese che ricorrono a manodopera esterna 83% 78% COMPOSIZIONE FATTURATO Appalti 61% 67% di cui pubblici 40% 45% privati 60% 55% di cui per ristrutturazioni 68% 57% per nuove costruzioni 32% 43% In proprio 39% 33% di cui per ristrutturazioni 39% 36% per nuove costruzioni 61% 64% Totale ristrutturazioni 54% 47% Totale nuove costruzioni 47% 54% *saldo tra coloro che dichiarano un aumento e coloro che dichiarano una riduzione FONTE: CCIAA Biella - Indagine congiunturale sull'edilizia, anni

69 Capitolo 6 Edilizia Tav.2 ORE LAVORATE NELLE IMPRESE EDILI MESI Var. 12/11 Ass. % Gennaio ,7% Febbraio ,0% Marzo ,2% Aprile ,2% Maggio ,4% Giugno ,2% Luglio ,7% Agosto ,1% Settembre ,1% Ottobre ,6% Novembre ,0% Dicembre ,5% TOTALE ,6% FONTE: Cassa Edile - Nostre Elaborazioni Tav.3 NUMERO OPERAI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI EDILI MESI Var. 12/11 Ass. % Gennaio ,6% Febbraio ,4% Marzo ,1% Aprile ,0% Maggio ,8% Giugno ,3% Luglio ,5% Agosto ,7% Settembre ,8% Ottobre ,0% Novembre ,6% Dicembre ,4% MEDIA ANNUA ,2% FONTE: Cassa Edile - Nostre Elaborazioni

70 Capitolo 7 Commercio 7. COMMERCIO Tav.1 DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITA' COMMERCIALI REGISTRATE (CLASSIFICAZIONE ATECO 2007) DELLA PROVINCIA DI BIELLA PER ZONE GEOGRAFICHE ANNO 2012 ZONE 2012 % sul totale 1 Biella e frazioni ,9% 2 Valle d'andorno 177 4,0% 3 Alta Valle Cervo 21 0,5% 4 Pianura Elvo - Cervo ,5% 5 Serra - Lago 285 6,5% 6 Valle dell'elvo 350 7,9% 7 Colline centrali 426 9,6% 8 Colline orientali 153 3,5% 9 Valle Strona di Mosso 295 6,7% 10 Valle del Sessera 152 3,4% 11 Cossato 330 7,5% TOTALE BIELLESE ,0% NOTA: per la suddivisione dei Comuni in zone geografiche vedi Capitolo 1 - Tav.6 FONTE: Movimprese - Nostre elaborazioni Tav.2 CONSISTENZA DELLE ATTIVITA COMMERCIALI REGISTRATE PER SETTORI ANNI SETTORI (ATECO 2007) saldo v.a. saldo % Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli ,5% Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli) ,8% Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) ,1% TOTALE ,3% FONTE. Movimprese - Nostre elaborazioni

71 Capitolo 7 Commercio Tav.3 ESERCIZI COMMERCIALI PER SETTORE MERCEOLOGICO E STRUTTURA DI VENDITA IN PROVINCIA DI BIELLA ANNO 2012 Alimentare Non alimentare Misto Centri commerciali SETTORE MERCEOLOGICO Esercizi di vicinato Medie strutture Grandi strutture superficie (mq) n superficie (mq) n n TOTALE Fonte: Regione Piemonte, Osservatorio Regionale del Commercio Tav.4 ANDAMENTO DELLE VENDITE DEL SETTORE COMMERCIALE ANNI ANDAMENTO DELLE VENDITE* Anno 2010 Anno sem sem sem sem 2011 AUMENTO* 0,00% 24,64% 30,60% 16,20% STABILITA'* 22,20% 21,74% 19,40% 25,00% DIMINUZIONE* 77,78% 53,62% 50,00% 58,80% totale 100% 100% 100% 100% * Rispetto allo stesso semestre anno precedente FONTE: C.C.I.A.A. di Biella - Indagine congiunturale semestrale Tav.5 ANDAMENTO DELLE VENDITE DEL SETTORE COMMERCIALE ANNO 2012 ANDAMENTO DELLE VENDITE* Anno trim trim trim trim 2012 AUMENTO* 40,10% 57,30% 47,23% 35,72% STABILITA'* 16,40% 13,50% 12,32% 25,22% DIMINUZIONE* 43,50% 29,20% 40,46% 39,06% totale 100% 100% 100% 100% * Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente FONTE: C.C.I.A.A. di Biella - Indagine congiunturale trimestrale

72 Capitolo 7 Commercio Grafico 1 ANDAMENTO DELLE VENDITE DEL SETTORE COMMERCIALE 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 47,2% 40,5% 39,1% 35,7% 25,2% 12,3% AUMENTO* STABILITA'* DIMINUZIONE* 3 trim trim 2012 *rispetto al trimestre precedente FONTE: C.C.I.A.A. di Biella Indagine congiunturale trimestrale

73 Capitolo 8 Turismo 8. TURISMO Tav.1 STRUTTURE RICETTIVE E POSTI LETTO IN PROVINCIA DI BIELLA ANNI Anno 2011 Anno 2012 Var. % '12/'11 Tipologia struttura Strutture % Posti letto posti letto Strutture Posti letto % posti letto Strutture Posti letto Albergo 1-2 stelle , ,7 9,1 6,3 Albergo 3 stelle , ,3 0,0 0,0 Albergo 4-5 stelle , ,6 0,0 0,0 Affittacamere , ,0 0,0 1,7 Agriturismo , ,1 16,0 6,9 Bed & Breakfast , ,2 22,1 17,8 Campeggio , ,1 0,0 0,0 Casa Vacanze , ,7 8,3 1,2 Casa per Ferie , ,6 0,0 0,0 Ostello , ,7 20,0 12,4 Rifugio , ,9 9,1 8,9 TOTALE STRUTTURE ,1 2,3 FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo - Nostre Elaborazioni Tav.2 IMPRESE REGISTRATE NEL SETTORE ATTIVITA DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE ANNI Var. % '12/'11 Alberghi e strutture simili ,6% Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni 1 1 0,0% Rifugi di montagna ,7% Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, B&B, residence, alloggio connesso alle aziende agricole ,3% Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte 6 6 0,0% Altri alloggi (per studenti e lavoratori) ,0% Attività dei servizi e di ristorazione ,6% Ristoranti e attività di ristorazione mobile ,8% Ristorazione con somministrazione; ristorazione connessa con le aziende agricole 1 1 0,0% Ristorazione con somministrazione ,6% Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto ,9% Gelaterie e pasticcerie ,0% Ristorazione ambulante ,3% Fornitura di pasti preparati (catering per eventi) ,0% Mense 7 7 0,0% Catering continuativo su base contrattuale 1 1 0,0% Bar e altri esercizi simili senza cucina ,6% Totale ,4% FONTE: StockView Infocamere - Nostre elaborazioni

74 Capitolo 8 Turismo Tav.3 OFFERTA RICETTIVA E PRESENZE PER AREA GEOGRAFICA ANNO 2012 Zone di riferimento Biella (senza Oropa e Favaro) Strutture ricettive % Capacità ricettiva (posti letto) % posti strutture letto sul Alberghi Extra-alb TOT sul totale Alberghi Extra-alb TOT totale ,5% ,2% Bielm-Sessera-Mosso ,2% ,5% Colline ,7% ,0% Cossato ,8% ,4% Pianura ,3% ,1% Serra ,8% ,9% Valle Cervo ,0% ,0% Valle Ingagna - Elvo ,8% ,3% Valle Oropa (con Favaro) ,3% ,1% Viverone ,6% ,4% Tot. Prov. di Biella % % Presenze totali Distr. % Var. % Zone di riferimento presenze presenze /11 Biella (senza Oropa e Favaro) ,7% 6,6% Bielm-Sessera-Mosso ,1% -0,8% Colline ,2% 14,4% Cossato ,9% -5,1% Pianura ,4% -27,0% Serra ,2% -11,0% Valle Cervo ,4% 26,0% Valle Ingagna - Elvo ,1% -12,1% Valle Oropa (con Favaro) ,2% 22,1% Viverone ,8% -21,7% Tot. Prov. di Biella % -3,3% FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo - Nostre Elaborazioni

75 Capitolo 8 Turismo Tav.4 PRESENZE TURISTICHE NELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI VISITATORI ANNI SETTORE Alberghiero Extra-alberghiero Totale ITALIANI STRANIERI TOTALE Variaz. % 2012/2011-6,34% +0,97% -3,31% FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo - Nostre elaborazioni

76 Capitolo 8 Turismo Grafico 1 TREND PRESENZE IN PROVINCIA DI BIELLA- ANNI Totale Italia Estero FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo Nostre elaborazioni Tav.5 ARRIVI E PRESENZE IN PROVINCIA DI BIELLA RIEPILOGO MENSILE SETTORE MESI Alberghiero Extra-alberghiero TOTALE PRESENZA Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze MEDIA GENNAIO ,05 FEBBRAIO ,22 MARZO ,78 APRILE ,65 MAGGIO ,48 GIUGNO ,72 LUGLIO ,12 AGOSTO ,87 SETTEMBRE ,40 OTTOBRE ,65 NOVEMBRE ,02 DICEMBRE ,78 TOT ,88 FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo - Nostre elaborazioni

77 Capitolo 8 Turismo Grafico 2 ANDAMENTO MENSILE DEGLI ARRIVI E DELLE PRESENZE - ANNI Arrivi: dati mensili gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Presenze: dati mensili gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo Nostre elaborazioni

78 Capitolo 8 Turismo Tav.6 I PRINCIPALI PAESI DI PROVENIENZA ANNI ARRIVI PAESI VAR % 12/11 Francia ,2% Germania ,9% *Svizzera / Liechenstein ,7% Paesi Bassi ,2% Regno Unito ,7% Stati Uniti ,6% Belgio ,5% **Romania ,2% Spagna ,7% Austria ,8% Altri paesi ,2% Tot. Stranieri ,0% Tot. Italiani ,0% TOTALE ,0% PRESENZE PAESI VAR % 12/11 Francia ,7% Germania ,8% *Svizzera / Liechenstein ,3% **Romania ,5% Paesi Bassi ,2% Stati Uniti ,9% Regno Unito ,1% Belgio ,1% Brasile ,8% Spagna ,9% Altri paesi ,0% Tot. Stranieri ,5% Tot. Italiani ,0% TOTALE ,3% *NOTA: a partire dal 2007 l'aggregato costituito da Svizzera e Liechtenstein sostituisce il solo aggregato della Svizzera **NOTA: Dato pubblicato dall'istat a partire dalla rilevazione del 2007 FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo - Nostre elaborazioni

79 Capitolo 8 Turismo Grafico 3 PRESENZE DI TURISTI ITALIANI PER REGIONE DI PROVENIENZA ANNO 2012 FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo Nostre elaborazioni

80 Capitolo 8 Turismo Graf.4 LE MOTIVAZIONI DEL SOGGIORNO Le motivazioni 6,1% 34,1% 2,2% 42,9% 0,5% 14,2% Visita parenti/amici Fiere/eventi/manifestazioni Convegni/formazione Lavoro/studio Altro/non risponde Piacere/vacanza FONTE: Provincia di Biella, Servizio Turismo Nostre elaborazioni

81 Capitolo 9 - Artigianato 9. ARTIGIANATO Tav.1 CONSISTENZA DELLE IMPRESE ARTIGIANE REGISTRATE PER SETTORE - ANNO 2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) IMPRESE Registrate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 50 Estrazione di minerali 2 Attività manifatturiere Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti 15 Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; ripar.autov. e motocicli 336 Trasporto e magazzinaggio 171 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 141 Servizi di informazione e comunicazione 30 Attività immobiliari, professionali, scientifiche e tecniche 77 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 190 Istruzione 8 Sanità e assistenza sociale 4 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 8 Altre attività di servizi 742 Imprese non classificate 3 TOTALE FONTE: M OVIM PRESE Infocamere - Nostre elaborazioni Grafico 1 ANDAMENTO DELLE IMPRESE ARTIGIANE REGISTRATE - ANNI FONTE: Movimprese - Nostre elaborazioni

82 Capitolo 9 - Artigianato Grafico 2 ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DEL SETTORE ARTIGIANO ANNO % 80% 60% 74% 70% 40% 20% 0% 26% 1 semestre ANNO % 2 semestre AUMENTO DIMINUZIONE NOTA:rispetto allo stesso semestre anno precedente FONTE: CCIAA di Biella Indagine congiunturale semestrale

83 Capitolo 10 Agricoltura 10. AGRICOLTURA Tav.1 CONSISTENZA DEGLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI IN PROVINCIA DI BIELLA ANNI dic-11 dic-12 VARIAZIONI Assolute % TOTALE BOVINI ,1 di età inferiore ad un anno ,9 maschi da 1 a 2 anni ,8 femmine da 1 a 2 anni ,8 riproduttori oltre 2 anni vacche da latte ,3 altre vacche ,0 tori ,0 altri bovini ,3 TOTALE OVINI ,4 TOTALE CAPRINI ,1 TOTALE EQUINI ,2 TOTALE SUINI ,0 TOTALE STRUZZI ,0 NOTA: I dati di consistenza comprendono gli animali da ingrasso FONTE: ISTAT- Indagine sulla consistenza degli allevamenti - Nostre elaborazioni Tav.2 SUPERFICIE TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNO 2012 SUPERFICIE AGRARIA E FORESTALE HA Superficie agraria utile HA Pioppeti e boschi HA Incolti HA 616 NOTA: I dati relativi al 2012 sono desunti dalla banca dati regionale e dai dati del 6 Censimento Generale dell'agricoltura. FONTE: Provincia di Biella - Assessorato Agricoltura - Nostre elaborazioni

84 Capitolo 10 Agricoltura Tav.3 DISTRIBUZIONE COLTURALE PER SEMINATIVI - PROVINCIA DI BIELLA, ANNO 2012 Superficie Distrib. % Var. 12/11 Foraggere ha ,9-5,7% Cereali ha ,3-0,7% di cui Avena ha 29 0,1-65,1% Frumento tenero ha 165 0,7 21,3% Mais ha ,6-4,2% Orzo ha 97 0,4 21,3% Riso ha ,1-1,8% Segale ha 8 0,0 0,0% Triticale ha 547 2,4 30,5% Grano saraceno ha 18 0,1 0,0% Coltivazioni industriali ha 300 1,3-16,2% di cui Soia ha 290 1,2-12,1% Coltivazioni orticole ha 80 0,3 14,3% Colture ornamentali ha 182 0,8 0,0% Coltivazioni legnose ha 425 1,8-19,5% di cui Vite per uva da vino ha 246 1,1-15,2% Terreni a riposo e temporaneamente ritirati da prod. ha 330 1,4 0,0% TOTALE ha ,0-4,4% NOTA: I dati relativi al 2012 sono desunti dalla banca dati regionale e dai dati del 6 Censimento Generale dell'agricoltura. FONTE: Provincia di Biella - Assessorato Agricoltura - Nostre elaborazioni

85 Capitolo 10 Agricoltura Grafico 1 DISTRIBUZIONE COLTURALE PER SEMINATIVI FONTE: Provincia di Biella - Assessorato Agricoltura - Nostre elaborazioni

86 Capitolo 10 Agricoltura Tav.4 PRODUZIONE VINICOLA DELLA PROVINCIA DI BIELLA, ANNO 2012 UVA DA VINO /11 Superficie in produzione uva per vini D.O.C. - D.O.C.G. ha ,8% BRAMATERRA CANAVESE COSTE DELLA SESIA LESSONA ERBALUCE DI CALUSO TOTALE PRODUZIONE PROVINCIALE uva uva uva uva uva uva q.li q.li q.li q.li q.li q.li ,3% -21,0% -10,6% -15,0% -37,3% -19,9% vino vino vino vino vino vino hl hl hl hl hl hl ,3% -20,9% -12,5% -17,7% -37,0% -21,1% Produzione totale uva da vino per vini D.O.C. - D.O.C.G. e vini da tavola t ,8% Fonte: Provincia di Biella - Assessorato Agricoltura, Agriqualità SpA, CCIAA di Torino -Nostre elaborazioni Grafico 2 DISTRIBUZIONE % UVA PER VINI DOC Erbaluce 16% Bramaterra 15% Lessona 14% Coste della Sesia 21% Canavese 34% FONTE: Provincia di Biella, Assessorato Agricoltura, Agriqualità SpA, C.C.I.A.A. di Torino - Nostre elaborazioni

87 Capitolo 11 - Cooperative 11. COOPERATIVE Grafico 1 IMPRESE COOPERATIVE REGISTRATE IN PROVINCIA DI BIELLA FONTE: Stock view Infocamere, Nostre elaborazioni Tav.1 CONSISTENZA DELLE COOPERATIVE REGISTRATE PER SETTORE, ANNO 2012 RAMI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) Agricoltura, caccia e pesca 9 2,8 0,6 Attivita' manifatturiere 13 4,1 0,5 Costruzioni 34 10,7 1,0 Commercio e turismo 34 10,7 0,6 Trasporti e magazzinaggio 34 10,7 11,8 di cui magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti 23 7,3 41,8 Servizi alle imprese 91 28,7 2,3 di cui attività di servizi per edifici e paesaggio 41 12,9 16,8 Sanita' e assistenza sociale 38 12,0 37,6 di cui assistenza sociale non residenziale 31 9,8 49,2 Istruz. e attiv.artistiche, sportive, di intrattenimento e divert. 9 2,8 4,7 Altri settori e n.c ,4 2,9 TOTALE ,0 1,6 *secondo la classificazione ATECO 2007 FONTE: Stock view Infocamere, Nostre elaborazioni n Coop. % sul totale % sul settore

88 Capitolo 11 - Cooperative Grafico 2 ANDAMENTO DEL VOLUME DI AFFARI ANNO % 45% 40% 35% 30% 25% 33% 26% 40% 28% 27% 46% 1 sem % 2 sem % 10% 5% 0% AUMENTO* STABILITA'* DIMINUZIONE* *rispetto allo stesso semestre anno precedente FONTE: CCIAA di Biella Indagine congiunturale annuale

89 Capitolo 12 Credito 12. CREDITO Tav.1 PRINCIPALI INDICATORI DEL SETTORE CREDITIZIO Variabili 31/12/11 31/12/12 valori espressi in milioni di euro Variaz. % 12/11 Depositi* ,0 Impieghi ,6 Amministrazioni Pubbliche ,0 Imprese finanziarie e assicurative ,5 Società non finanziarie ,0 Famiglie produttrici ,4 Famiglie consumatrici e altri ,6 * Esclusa raccolta indiretta (gestione patrimoni mobiliari, custodia titoli ecc.) NOTA: dati rilevati al 31/12 di ciascun anno e riferiti alla residenza della controparte FONTE: Banca d'italia - Nostre elaborazioni Variabili 31/12/10 31/12/11 31/12/12 Variaz. % 12/11 Sofferenze** (valori espressi in milioni di euro) ,1 Numero sportelli (valori espressi in unità) ,2 ** relative all'insieme delle banche FONTE: Banca d'italia - Nostre elaborazioni Grafico 1 DISTRIBUZIONE DEGLI IMPIEGHI

90 Capitolo 12 Credito Tav.2 SERVIZI TELEMATICI ALLA CLIENTELA - ANNO 2012 Home e corporate banking famiglie Home e corporate banking imprese Phone banking Numero clienti Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli TOTALE FONTE: Banca d'italia - Nostre elaborazioni

91 Capitolo 12 Credito Tav.3 NUMERO APPARECCHIATURE POS E ATM - ANNO 2012 POS ATM Numero apparecchiature Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli TOTALE FONTE: Banca d'italia - Nostre elaborazioni

92 Capitolo 13 Scambi con l estero 13. SCAMBI CON L ESTERO Grafico 1 IMPORT-EXPORT TOTALE IN PROVINCIA DI BIELLA ANNI Export ,8% Import -16,2% Saldo +103,8% NOTA: dati in milioni di euro - Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni Grafico 2 EXPORT DI TESSUTI FILATI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI Tessuti -0,3% Filati -17,4% Altri prodotti tessili +2,1% Abbigliamento +7,2% NOTA: dati in milioni di euro - Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

93 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.1 IMPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI Settori Ateco Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori di cui Var. % 12/11 235,44 131,07 139,00 183,08 145,30-20,6% 1,43 1,23 1,36 1,35 0,59-56,3% 16,46 7,80 6,37 5,46 8,02 46,9% 521,79 431,67 550,90 680,73 535,95-21,3% Prodotti tessili 346,57 281,89 394,72 505,59 398,12-21,3% Articoli di abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) Legno e prodotti in legno; carta e stampa 155,80 130,03 128,87 146,28 123,81-15,4% 19,42 19,75 27,31 28,86 14,03-51,4% 20,22 19,55 25,41 34,48 21,02-39,0% Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,07 0,03 0,10 0,11 0,07-36,4% Sostanze e prodotti chimici 218,17 160,95 199,36 223,50 226,37 1,3% Articoli farmaceutici, chimicomedicinali e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e Computer, apparecchi elettronici e ottici 6,89 4,43 3,07 2,85 2,80-1,8% 13,67 9,79 17,41 13,62 14,69 7,9% 31,58 14,87 28,19 44,52 43,11-3,2% 61,67 41,22 43,57 43,81 23,10-47,3% Apparecchi elettrici 7,76 7,30 7,49 6,63 5,41-18,4% Macchinari ed apparecchi n.c.a. 63,08 31,70 86,33 63,52 57,94-8,8% Mezzi di trasporto 17,70 8,54 16,58 25,44 29,54 16,1% Prodotti delle altre attività manifatturiere 11,90 10,82 10,29 10,19 8,24-19,1% Altre importazioni 14,35 12,31 23,15 21,27 17,84-16,1% TOTALE 1242,18 893, , , ,99-16,2% NOTA BENE: valori espressi in milioni di euro - Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

94 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.2 ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI BIELLA ANNI Settori Ateco Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti dell'estrazione di minerali da cave e miniere Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori di cui Var. % 12/11 6,70 4,74 4,63 6,81 3,86-43,3% 0,02 0,05 0,42 1,55 0,64-58,7% 4,48 4,58 4,60 6,27 7,17 14,4% 1.114,00 896, , , ,73-3,9% Prodotti tessili 914,43 718,41 890, ,46 973,54-6,1% Articoli di abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) Articoli in pelle (escluso abbigliamento) Legno e prodotti in legno; carta e stampa 181,95 165,23 158,11 175,02 187,66 7,2% 17,62 12,59 11,99 9,65 12,52 29,7% 5,17 2,36 1,89 1,80 1,76-2,2% Coke e prodotti petroliferi raffinati 0,15 0,03 0,12 0,06 0,05-16,7% Sostanze e prodotti chimici 85,75 66,31 76,38 86,07 91,10 5,8% Articoli farmaceutici, chimicomedicinali e botanici Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e Computer, apparecchi elettronici e ottici 3,68 2,41 0,48 1,01 1,47 45,5% 20,67 15,74 20,37 23,52 22,72-3,4% 11,29 10,52 13,59 10,22 9,26-9,4% 11,79 9,16 8,76 7,34 1,84-74,9% Apparecchi elettrici 2,86 1,66 2,59 3,82 5,21 36,4% Macchinari ed apparecchi n.c.a. 115,16 84,69 129,38 135,59 142,51 5,1% Mezzi di trasporto 2,85 1,52 1,81 5,43 4,41-18,8% Prodotti delle altre attività manifatturiere 11,70 14,28 13,05 17,08 18,55 8,6% Altre esportazioni 7,06 3,98 4,45 3,73 3,84 2,9% TOTALE 1.403, , , , ,12-2,8% NOTA BENE: valori espressi in milioni di euro - Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

95 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.3 PROVENIENZA E DESTINAZIONE DEI PRODOTTI IMPORTATI ED ESPORTATI DALLA PROVINCIA DI BIELLA GRADUATORIA PRIMI 15 PAESI IMPORT 2012 EXPORT 2012 Paese Milioni di Distr. % Var. % Milioni di Paese Distr. % Var. % Euro 12/11 Euro 12/11 Germania 222,94 19,6 1,3% Germania 213,46 14,3-7,0% Cina 152,31 13,4-31,0% Svizzera 122,15 8,2-4,2% Australia e Nuova Zelanda 90,70 8,0-21,1% Cina 110,73 7,4 12,2% Bulgaria 58,49 5,1-4,2% Francia 97,82 6,6 0,1% Svizzera 48,21 4,2 5,2% Regno Unito 88,59 6,0-0,7% Polonia 43,39 3,8-21,0% Hong Kong 67,36 4,5-13,9% Francia 35,29 3,1-36,0% Austria 56,46 3,8 0,7% Turchia 33,03 2,9-10,9% Spagna 55,48 3,7-15,6% Repubblica Ceca 30,24 2,7-10,1% Giappone 52,26 3,5 0,4% Romania 28,63 2,5 0,8% Romania 49,87 3,4-6,1% India 25,27 2,2-19,1% Turchia 49,81 3,3 4,5% Belgio 23,52 2,1-8,8% Polonia 46,04 3,1-4,0% Arabia Saudita 22,42 2,0-6,0% Stati Uniti 38,53 2,6 14,7% Spagna 21,76 1,9 11,0% Bulgaria 37,22 2,5-1,1% Egitto 20,66 1,8 53,3% Portogallo 35,52 2,4-5,8% Altri Paesi 283,13 24,8-16,1% Altri Paesi 366,82 24,6-3,1% TOTALE 1.139,99 100,0-16,2% TOTALE 1.488,12 100,0-2,8% NOTA BENE: Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

96 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.4 IMPORT-EXPORT DELLA PROVINCIA DI BIELLA DEI PRODOTTI TESSILI, ABBIGLIAMENTO, PELLI E ACCESSORI ANNI IMPORT Filati di fibre tessili 350,91 311,51 253,95 361,38 466,89 363,45 Tessuti 13,60 21,16 15,41 18,01 20,88 19,04 Altri prodotti tessili 14,31 13,89 12,52 15,32 17,82 15,63 Totale industria tessile 378,82 346,57 281,89 394,71 505,59 398,12 Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia 138,06 112,48 113,27 129,32 129,32 110,37 Articoli di abbigliamento in pelliccia 0,01 0,01 0,03 0,00 0,00 0,02 Articoli di maglieria 17,73 17,54 15,57 16,96 16,96 13,42 Totale articoli abbigliamento 155,80 130,03 128,87 146,28 146,28 123,81 Totale Tessile/Abbigliamento 534,62 476,60 410,76 540,99 651,87 521,93 Totale articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 19,42 19,75 27,31 28,85 28,86 14,03 Totale prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 554,04 496,35 438,07 569,84 680,73 535,95 EXPORT Filati di fibre tessili 372,36 308,33 270,59 329,51 377,10 311,62 Tessuti 488,22 466,68 324,82 400,42 475,22 473,89 Altri prodotti tessili 142,91 139,42 123,00 160,92 184,14 188,03 Totale industria tessile 1.003,49 914,43 718,41 890, ,46 973,54 Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia 102,96 169,11 148,16 133,56 147,96 157,97 Articoli di abbigliamento in pelliccia 0,07 0,09 0,04 0,06 0,11 0,21 Articoli di maglieria 16,49 12,76 17,03 24,49 26,95 29,48 Totale articoli abbigliamento 119,51 181,95 165,23 158,11 175,02 187,66 Totale Tessile/Abbigliamento 1.123, ,38 883, , , ,20 Totale articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 15,01 17,62 12,59 11,99 9,65 12,53 Totale prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 1.138, ,00 896, , , ,73 NOTA BENE: valori espressi in milioni di euro - Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

97 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.5 IMPORT-EXPORT DELLA PROVINCIA DI BIELLA DEI PRODOTTI TESSILI, ABBIGLIAMENTO, PELLI E ACCESSORI: VARIAZIONI PERCENTUALI ANNI Var. % 10/09 Var. % 11/10 Var. % 12/11 Import Export Import Export Import Export Filati di fibre tessili +42,3 +21,8 +29,2 +14,4-22,2-17,4 Tessuti +16,9 +23,3 +15,9 +18,7-8,8-0,3 Altri prodotti tessili +22,3 +30,8 +16,3 +14,4-12,3 +2,1 Totale industria tessile +40,0 +24,0 +28,1 +16,3-21,3-6,1 Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in +0,7-9,9 +14,2 +10,8-14,7 +6,8 pelliccia Articoli di abbigliamento in pelliccia +192,6 +46,3-84,2 +77,8 +400,0 +90,9 Articoli di maglieria -11,2 +43,8 +8,9 +10,1-20,9 +9,4 Totale articoli abbigliamento -0,9-4,3 +13,5 +10,7-15,4 +7,2 Totale Tessile/Abbigliamento +27,1 +18,7 +24,5 +15,5-19,9-4,2 Totale articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili +38,3-4,8 +5,7-19,5-51,4 +29,8 Totale prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori +27,6 +18,4 +23,6 +15,1-21,3-3,9 NOTA BENE: valori espressi in milioni di euro - Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

98 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.6 PROVENIENZA DEI PRODOTTI TESSILI, ABBIGLIAMENTO, PELLI E ACCESSORI IMPORTATI IN PROVINCIA DI BIELLA Paese Milioni di Euro Distr. % Milioni di Euro Distr. % Var. % 12/11 Germania 107,60 15,8 99,57 18,6-7,5 Bulgaria 60,15 8,8 57,37 10,7-4,6 Polonia 48,58 7,1 41,30 7,7-15,0 Repubblica Ceca 30,60 4,5 27,45 5,1-10,3 Romania 25,48 3,7 25,02 4,7-1,8 Regno Unito 9,03 1,3 7,85 1,5-13,1 Francia 22,72 3,3 6,22 1,2-72,6 Ungheria 8,03 1,2 6,19 1,2-22,9 Spagna 5,14 0,8 5,80 1,1 +12,7 Belgio 7,85 1,2 5,41 1,0-31,1 Portogallo 4,84 0,7 4,89 0,9 +1,0 Slovenia 3,51 0,5 2,59 0,5-26,0 Paesi Bassi 1,70 0,3 1,80 0,3 +5,8 Austria 0,55 0,1 1,60 0,3 +190,6 Svezia 0,41 0,1 0,58 0,1 +41,4 Altri paesi UE27 3,30 0,5 1,17 0,2-64,6 TOTALE UE ,50 49,9 294,82 55,0-13,2 Cina 142,59 21,0 91,87 17,1-35,6 Svizzera 32,29 4,7 28,53 5,3-11,6 Turchia 30,07 4,4 26,59 5,0-11,6 India 24,52 3,6 19,77 3,7-19,4 Argentina 23,02 3,4 11,18 2,1-51,5 Uruguay 9,74 1,4 8,95 1,7-8,1 Tunisia 11,15 1,6 8,65 1,6-22,4 Albania 10,10 1,5 8,05 1,5-20,3 Sudafrica 9,57 1,4 6,97 1,3-27,2 Messico 8,31 1,2 5,42 1,0-34,8 Altri paesi 39,86 5,9 25,16 4,7-90,6 TOTALE 680,73 100,0 535,95 100,0-21,3 NOTA BENE: Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

99 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.7 DESTINAZIONE DEI PRODOTTI TESSILI, ABBIGLIAMENTO, PELLI E ACCESSORI ESPORTATI DALLA PROVINCIA DI BIELLA Paese Milioni di Euro Distr. % Milioni di Euro Distr. % Var. % 12/11 Germania 197,12 16,1 178,62 15,2-9,4 Francia 71,54 5,9 72,70 6,2 +1,6 Regno Unito 61,47 5,0 60,66 5,2-1,3 Austria 50,43 4,1 49,24 4,2-2,4 Spagna 51,16 4,2 45,53 3,9-11,0 Romania 47,19 3,9 44,96 3,8-4,7 Polonia 38,61 3,2 36,06 3,1-6,6 Bulgaria 33,70 2,8 33,37 2,8-1,0 Portogallo 34,62 2,8 31,95 2,7-7,7 Paesi Bassi 24,96 2,0 20,12 1,7-19,4 Ungheria 23,99 2,0 16,58 1,4-30,9 Belgio 17,96 1,5 15,92 1,4-11,4 Slovacchia 15,86 1,3 10,15 0,9-36,1 Repubblica Ceca 15,39 1,3 9,88 0,8-35,8 Danimarca 5,18 0,4 4,97 0,4-4,1 Altri paesi UE27 23,24 1,9 18,28 1,6-21,2 TOTALE UE ,42 58,3 648,98 55,3-8,9 Svizzera 116,77 9,6 114,24 9,7-2,2 Cina 71,72 5,9 78,77 6,7 +9,8 Hong Kong 74,46 6,1 65,70 5,6-11,8 Giappone 46,43 3,8 50,54 4,3 +8,9 Turchia 42,23 3,5 42,68 3,6 +1,1 Stati Uniti 23,65 1,9 27,24 2,3 +15,2 Repubblica di Corea 20,78 1,7 17,23 1,5-17,1 Messico 3,74 0,3 11,13 1,0 +197,3 Canada 9,99 0,8 11,04 0,9 +10,5 Marocco 9,53 0,8 10,07 0,9 +5,7 Altri paesi 89,39 7,3 96,11 8,2 +7,5 TOTALE 1.221,13 100, ,73 100,0-3,9 NOTA BENE: Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

100 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.8 ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI BIELLA DI FILATI PER MERCATI DI SBOCCO (cod.istat CB 13.1) Paese Milioni di Euro Distr. % Milioni di Euro Distr. % Var. % 12/11 Germania 58,13 15,4 52,03 16,7-10,5 Hong Kong 38,08 10,1 29,43 9,4-22,7 Romania 31,50 8,4 28,78 9,2-8,6 Francia 28,69 7,6 26,49 8,5-7,7 Regno Unito 26,99 7,2 24,89 8,0-7,8 Bulgaria 27,44 7,3 24,64 7,9-10,2 Polonia 21,61 5,7 16,80 5,4-22,3 Spagna 11,34 3,0 13,05 4,2 +15,0 Cina 8,54 2,3 10,79 3,5 +26,4 Turchia 15,71 4,2 10,78 3,5-31,4 Portogallo 12,66 3,4 7,59 2,4-40,0 Svizzera 7,69 2,0 7,32 2,4-4,8 Ungheria 16,72 4,4 6,06 1,9-63,8 Belgio 6,08 1,6 5,61 1,8-7,7 Stati Uniti 5,85 1,6 5,06 1,6-13,5 Austria 5,72 1,5 3,87 1,2-32,4 Giappone 2,93 0,8 3,78 1,2 +29,1 Danimarca 3,34 0,9 3,43 1,1 +2,7 Repubblica di Corea 3,03 0,8 3,04 1,0 +0,5 Slovacchia 9,22 2,5 2,86 0,9-69,0 Altri paesi 35,85 9,5 25,34 8,1-29,3 Totale 377,10 100,0 311,62 100,0-17,4 NOTA BENE: Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

101 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.9 ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI BIELLA DI TESSUTI PER MERCATI DI SBOCCO (cod.istat CB 13.2) Paese Milioni di Euro Distr. % Milioni di Euro Distr. % Var. % 12/11 Germania 79,93 16,8 70,75 14,9-11,5 Cina 57,20 12,0 59,10 12,5 3,3% Svizzera 47,91 10,1 41,85 8,8-12,7 Giappone 34,10 7,2 36,71 7,8 +7,7 Hong Kong 29,54 6,2 28,19 6,0-4,6 Portogallo 20,22 4,3 22,62 4,8 +11,9 Francia 19,85 4,2 18,65 3,9-6,0 Turchia 16,06 3,4 16,92 3,6 +5,4 Romania 14,87 3,1 15,60 3,3 +4,9 Stati Uniti 8,83 1,9 14,21 3,0 +60,9 Spagna 24,43 5,1 14,02 3,0-42,6 Repubblica di Corea 15,40 3,2 11,36 2,4-26,2 Regno Unito 12,10 2,6 9,92 2,1-18,0 Ungheria 6,84 1,4 9,75 2,1 +42,5 Polonia 8,48 1,8 9,67 2,0 +13,9 Canada 8,57 1,8 9,03 1,9 +5,3 Bulgaria 6,03 1,3 8,47 1,8 +40,4 Paesi Bassi 7,74 1,6 8,00 1,7 +3,4 Messico 1,91 0,4 6,95 1,5 +265,0 Slovacchia 5,06 1,1 5,61 1,2 +10,9 Altri paesi 50,14 10,6 56,52 11,9 +12,7 Totale 475,22 100,00 473,89 100,0-0,3 NOTA BENE: Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

102 Capitolo 13 Scambi con l estero Tav.10 ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI BIELLA DI ALTRI PRODOTTI TESSILI PER MERCATI DI SBOCCO (cod.istat CB 13.9) Paese Milioni di Euro Distr. % Milioni di Euro Distr. % Var. % 12/11 Germania 45,34 24,6 41,85 22,3-7,7 Regno Unito 15,72 8,5 18,13 9,6 +15,3 Francia 15,40 8,4 17,11 9,1 +11,1 Spagna 11,86 6,4 14,49 7,7 +22,2 Turchia 6,37 3,5 12,55 6,7 +96,9 Polonia 8,45 4,6 9,35 5,0 +10,6 Repubblica Ceca 9,61 5,2 8,18 4,4-14,9 Paesi Bassi 12,66 6,9 7,98 4,2-37,0 Algeria 6,03 3,3 7,62 4,1 +26,5 Marocco 6,43 3,5 7,48 4,0 +16,3 Austria 4,60 2,5 3,91 2,1-14,9 Belgio 4,95 2,7 3,85 2,1-22,1 Russia 2,12 1,2 3,71 2,0 +74,9 Stati Uniti 4,24 2,3 2,62 1,4-38,1 Tunisia 4,80 2,6 2,62 1,4-45,4 Svizzera 2,23 1,2 2,14 1,1-3,9 Cina 1,03 0,6 2,12 1,1 +105,3 Hong Kong 1,05 0,6 1,86 1,0 +77,0 Svezia 2,76 1,5 1,73 0,9-37,5 Australia 0,96 0,5 1,71 0,9 +78,1 Altri paesi 17,54 9,5 17,01 9,1-3,0 Totale 184,14 100,00 188,03 100,0 +2,1 NOTA BENE: Classificazione Ateco I dati riferiti al 2012 sono rettificati FONTE: Istat Nostre elaborazioni

103 Capitolo 14 Protesti 14. PROTESTI Tav.1 PROTESTI LEVATI - ANNI Tipo effetti Var.% 2012/2011 Effetti Importo* Effetti Importo* Effetti Importo Cambiali e tratte accettate , ,8 +17,5% +15,4% Assegni bancari , ,3-7,6% -19,2% TOTALE Biella , ,1 +15,5% +6,2% * migliaia di euro FONTE: C.C.I.A.A. Biella -Ufficio Protesti e InfoCamere - Nostre elaborazioni Tav.2 PROTESTI LEVATI IN PROVINCIA DI BIELLA - SERIE MENSILE MESI TOTALE EFFETTI TOTALE EFFETTI TOTALE EFFETTI TOTALE EFFETTI N. IM PORTO* N. IM PORTO* N. IM PORTO* N. IM PORTO* Gennaio , , , ,57 Febbraio , , , ,63 Marzo , , , ,33 Aprile , , , ,60 Maggio , , , ,70 Giugno , , , ,60 Luglio , , , ,54 Agosto , , , ,55 Settembre , , , ,86 Ottobre , , , ,81 Novembre , , , ,91 Dicembre , , , ,26 TOTALE , , , ,36 * Importi espressi in euro FONTE: C.C.I.A.A. Biella - Ufficio Protesti

104 Capitolo 14 Protesti Grafico 1 IMPORTO TOTALE DEI PROTESTI LEVATI DALL ANNO 2000 AL 2012 IN PROVINCIA DI BIELLA (valori in euro) euro Fonte: C.C.I.A.A. Biella - Ufficio Protesti

105 Capitolo 15 Prezzi 15. PREZZI Tav.1 ANDAMENTO DEI PREZZI IN ITALIA ANNI AGGREGATI VARIAZIONI % Dic Dic Media 2012 su su su Dic Dic Media 2011 a) Prezzi alla produzione dei prodotti industriali (1) (base 2010=100) Indice generale 4,9 2,1 3,6 - beni di consumo 3,3 1,7 2,2 - beni di investimento 1,6 0,5 0,7 - beni intermedi 3,1 0,8 0,6 - energia 12,3 5,2 11,3 b) Prezzi al consumo - NIC (2) (base 2010=100) Indice generale 3,2 2,4 2,9 c) Prezzi al consumo - FOI (3) (base 2010=100) Indice generale 3,2 2,4 3,0 (1) - I prezzi alla produzione dei prodotti industriali. A partire dal mese di gennaio 2011 la base di riferimento dell indice nazionale dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è il 2010 (la base precedente era 2005=100). (2) - Per l'intera collettività nazionale (NIC) - senza tabacchi. A partire dal mese di gennaio 2011 la base di riferimento dell indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC) è il 2010 (la base precedente era 1995=100). (3) - Per le famiglie di operai e impiegati (FOI) - senza tabacchi. A partire dal mese di gennaio 2011 la base di riferimento dell indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC) è il 2010 (la base precedente era 1995=100). FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

106 Capitolo 15 Prezzi Tav.2 DINAMICA DEI PREZZI AL CONSUMO INDICE FOI: BIELLA E ITALIA ANNO 2012 BIELLA* ITALIA VARIAZIONI % VARIAZIONI % MESI Indici** (10=100) su mese precedente su stesso mese anno precedente Indici** (10=100) su mese precedente su stesso mese anno precedente Gennaio 104,7 0,3 3,7 104,4 0,4 3,2 Febbraio 105,2 0,5 3,7 104,8 0,4 3,3 Marzo 106,1 0,9 4,3 105,2 0,4 3,2 Aprile 106,7 0,6 4,3 105,7 0,5 3,2 Maggio 106,6-0,1 4,1 105,6-0,1 3,0 Giugno 107,0 0,4 4,3 105,8 0,2 3,1 Luglio 107,1 0,1 4,0 105,9 0,1 2,9 Agosto 107,6 0,5 4,1 106,4 0,5 3,1 Settembre 107,3-0,3 4,0 106,4 0,0 3,1 Ottobre 107,3 0,0 3,3 106,4 0,0 2,7 Novembre 107,1-0,2 3,1 106,2-0,2 2,4 Dicembre 107,4 0,3 2,9 106,5 0,3 2,4 MEDIA 106,7-3,8 105,8-3,0 * A partire dal mese di gennaio 2011 la base di riferimento dell'indice FOI è il ** Indice FOI - Famiglie di operai ed impiegati senza tabacchi FONTE: Istat - Nostre elaborazioni

107 Capitolo 15 Prezzi Tav.3 COEFFICIENTI DI RIVALUTAZIONE MONETARIA DEI PERIODI SOTTOINDICATI IN VALORI DEL 2012 ANNI COEFFICIENTI ANNI COEFFICIENTI ANNI COEFFICIENTI , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,030 NOTA: Qualora la cifra originaria sia espressa in lire, mentre la cifra rivalutata debba essere espressa in euro, occorrerà effettuare prima la rivalutazione (moltiplicando per l'apposito coefficiente) e successivamente la conversione in euro (dividere per 1.936,27); al contrario se la cifra di partenza è espressa in euro la cifra rivalutata, con il coefficiente delle tavole, risulterà in euro e quindi se occorresse esprimerla in lire sarebbe necessaria l'operazione inversa (moltiplicare per 1.936,27). FONTE: Istat - Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati -FOI (generale al netto di tabacchi a partire da febbraio 1992)

108 Capitolo 16 La ricchezza prodotta 16. LA RICCHEZZA PRODOTTA Tav.1 REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI IN VALORI PRO-CAPITE E VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE PER REGIONE E PER PROVINCIA Province e Regioni Valori procapite* (in euro) Variazione (in %) /2010 Piemonte ,6% Torino ,0% Vercelli ,6% Novara ,2% Cuneo ,6% Asti ,9% Alessandria ,5% Biella ,2% Verbano-Cusio-Ossola ,4% Italia ,5% * La popolazione presa come riferimento per i valori procapite per il 2011 è quella al 30 giugno, mentre per gli altri anni corrisponde alla semisomma della popolazione a inizio e a fine anno. Fonte: Unioncamere-CamCom Tav.2 - VALORE AGGIUNTO DELL INTERA ECONOMIA A PREZZI CORRENTI * 2011** 2012** Biella Piemonte Nord-Ovest Italia Nota Bene: i valori sono espressi in milioni di euro * Il dato del 2009, del 2010 e del 2011 per la provincia di Biella è stimato (FONTE: Unioncamere Piemonte su dati Prometeia) ** Il dato del 2012 per la provincia di Biella, il Piemonte, il Nord-Ovest e l'italia è stimato (FONTE: Unioncamere Piemonte su dati Prometeia) FONTE: Istat- Nostre elaborazioni

109 Capitolo 16 La ricchezza prodotta Tav.3 - VALORE AGGIUNTO DELLA PROVINCIA DI BIELLA PER SETTORE DI ATTIVITA ECONOMICA ** 2011** 2012** Industria in senso stretto Costruzioni Industria Servizi* Agricoltura Totale NOTA: i valori sono espressi in milioni di euro * Il valore riportato comprende: Commercio e Turismo, Trasporti e Comunicazioni, Credito e Assicurazioni, Servizi alle imprese e altri servizi. ** I dati del 2009, del 2010, del 2011 e del 2012 sono stimati (FONTE: Unioncamere Piemonte su dati Prometeia) FONTE: Istat- Nostre elaborazioni

110 Capitolo 16 La ricchezza prodotta Grafico 1 - ANDAMENTO DEL VALORE AGGIUNTO PRODOTTO NELL INDUSTRIA E NEI SERVIZI NELLA PROVINCIA DI BIELLA (MILIONI DI EURO) Industria Servizi* ** 2010** 2011** 2012** * Il valore riportato comprende: Commercio e Turismo, Trasporti e Comunicazioni, Credito e Assicurazioni, Servizi alle imprese e altri servizi ** I dati del 2009, del 2010 e del 2011 sono stimati (FONTE: Unioncamere Piemonte su dati Prometeia) FONTE: Istat - Nostre Elaborazione

111 CITTÀ di BIELLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE MEDAGLIA D ARGENTO AL MERITO CIVILE Relazione Settore CED Per il referto semestrale alla Corte dei Conti Anno Primo semestre SERVIZIO CENTRO ELABORAZIONE DATI Palazzo Pella Via Tripoli, 48 Biella - C.A.P Telefono: Codice Documento ASQ NN VV Distribuzione Interna Fax: ced@comune.biella.it Sito: Temp

112 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre 2013 Redatto da: Massimo Boggio Togna Massimo Firma Data 08/07/2013 Dirigente CED Verificato da: Massimo Boggio Togna Firma Data 08/07/2013 Dirigente CED Approvato da: Massimiliano Gaggino Firma Data 08/07/2013 Assessore all Innovazione Tecnologica Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 2 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

113 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre 2013 INDICE GENERALE 1. EXECUTIVE SUMMARY... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 2. ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI ARMONIZZAZIONE CONTABILE AMMINISTRAZIONE APERTA CONTRATTI PUBBLICI ON-LINE TRASPARENZA, VALUTAZIONE, MERITO AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE CONCORSO CACCIA AL BABI POLIS TIMBRO DIGITALE METIS - APPLICATIVO PROTEZIONE CIVILE MAPPA RACCOLTA VETRO DEMATERIALIZZAZIONE DISASTER RECOVERY ELEZIONI POLITICHE REPORTISTICA BUSINESS OBJECTS - CONTABILITÀ MIGRAZIONE FASTWEB RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE PROPRIETÀ COMUNALI SUPPORTO AI SETTORI PREMESSA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 3.2 SLA STATISTICHE ELENCO ALLEGATI...11 ALLEGATO 1: SERVIZI EROGATI... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ALLEGATO 2: ORGANIZZAZIONE, FUNZIONI E RISORSE... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 3 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

114 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre POLITICA DI QUALITÀ. La Politica per la Qualità del Settore Centro Elaborazione Dati del Comune di Biella si articola su tre aree di attenzione. 1.1 Implementazione del Programma Politico. Missione: la realizzazione del Piano Strategico delineato dagli organi politici competenti nelle attività di indirizzo e controllo, visti dalla prospettiva ICT intesa come leva tecnologica per il miglioramento e la riorganizzazione dei processi. Obbiettivi: la realizzazione dei progetti, in particolare legati all Innovazione Tecnologica, di cui il CED si fa interprete e realizzatore traducendo le possibilità insite nella tecnologia in funzioni utili ai Servizi Comunali e quindi rivolte alla soddisfazione del cittadino 1.2 Soddisfazione del Cliente Missione: fornire i servizi a supporto delle attività degli utenti in una logica di miglioramento continuo. Obbiettivi: garantire la continuità del servizio e l aggiornamento delle funzionalità, gestendo gli interventi di ripristino per malfunzionamenti secondo criteri di gravità, tempestività, efficacia. 1.3 Organizzazione interna e riallineamento dei processi Missione: adeguare i processi del Settore per gestire le tematiche legate al contesto in evoluzione della Pubblica Amministrazione, ovvero al Codice dell Amministrazione Digitale. Obbiettivi: focalizzare i servizi ad alto valore aggiunto supportati dalla tecnologia, quindi formare il personale per costituire un equilibrato insieme di competenze, strumenti e attitudini al lavoro di gruppo. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 4 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

115 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI Vengono di seguito descritte le attività di tipo progettuale sviluppate nel corso del primo semestre del Si ricorda che le attività descritte in questa sezione sono esclusivamente quelle progettuali, successivamente alla messa in produzione il prodotto passa in assistenza quindi tracciato nel capitolo Supporto ai Settori. 2.1 Armonizzazione contabile Dopo il set-up dell ambiente è stato effettuato il ribaltamento dei dati nella nuova struttura riclassificata, quindi messa in produzione la versione armonizzata del bilancio, sperimentazione a cui il Comune di Biella ha preso parte. E iniziata quindi una attività molto intensa di messa a punto e correzione di errori della procedura con incontri periodici di avanzamento lavori e chiarimento delle tematiche. 2.2 Amministrazione aperta Conformemente a quanto predisposto dall' articolo 18 Legge 134/12 la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e l'attribuzione di corrispettivi e compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere di cui ad enti pubblici e privati, è soggetta alla pubblicità sulla rete internet, ai sensi di quanto sopra e secondo il principio di accessibilità totale di cui all'articolo 11 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 è stata sviluppata la sezione Amministrazione Aperta raggiungibile dal portale istituzionale e a disposizione senza restrizioni per la consultazione e l estrazione delle informazioni. 2.3 Contratti Pubblici on-line Con riferimento alle disposizioni della delibera 26 del 22 Maggio 2013 e dell art 1 comma 32 della legge 190/2012, è stata implementata sul sito istituzionale una sezione denominata Contratti Pubblici on line finalizzata al pieno adempimento della sopraccitata deliberazione. In tale sezione sono pubblicata le informazioni relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; tramite procedura web le informazioni sono caricate dagli utenti degli uffici nella banca dati degli appalti e dei contratti, consultabile ed esportabile in formati standard aperti. 2.4 Trasparenza, valutazione, merito In conformità ai contenuti minimi di un sito web di una pubblica amministrazione definiti nelle linee guida dei siti web PA del 2010 e del 2011, è stata sviluppata la sezione trasparenza, valutazione, merito. la sezione contiene informazioni su piani e dati relativi alla vita amministrativa del comune in termini di performance, organizzazione, procedimenti,personale, incarichi, ecc. ecc. 2.5 Amministrazione Trasparente In ottemperanza ai nuovi adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 33 del 14 Marzo 2013 che ha riordinato gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, ampliandone la quantità e fornendo precise informazioni sull organizzazione e le modalità di pubblicazione, è stata implementata sul sito istituzionale la sezione Amministrazione Trasparente nella quale stanno confluendo le informazioni richieste, provenienti anche dalla precedente sezione trasparenza, valutazione, merito. La copertura dei requisiti misurata con gli strumenti del ministero è del 100%. 2.6 Concorso Caccia al babi. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 5 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

116 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre 2013 In occasione del Carnevale 2013 congiuntamente con l Assessorato agli Eventi e Manifestazioni è stato organizzato un evento in linea con la tradizione biellese: gli alunni delle scuole sono stati stimolati a partecipare ad un concorso producendo disegni sul tema la caccia al babi, disegni che dovevano essere trasmessi in modalità digitale. Tra le centinaia di disegni pervenuti sono stati premiati con un note-book ciascuno tre alunni mentre alla Scuola è stato donato un Personal Computer. 2.7 Polis timbro digitale E stato progettato e sviluppato un sottosistema informatico di emissione on line di certificati di anagrafe e di stato civile con l utilizzo della tecnologia del Timbro Digitale. L intervento si colloca nel contesto evolutivo del Progetto PolisBiella per consentire al Comune di Biella di erogare il servizio di certificazione on line con Timbro Digitale, utilizzando la tecnologia QRCode, In sintesi la soluzione progettuale proposta consente l implementazione di un sistema di interoperabilità intra - ente in grado di garantire la cooperazione sicura tra i diversi sottosistemi applicativi presenti nell ente e l allineamento delle banche dati, basato su architettura SOA ( Services Oriented Architecture). In particolare i sottosistemi applicativi che devono cooperare dispongono di specifiche interfacce di interazione per lo scambio / condivisione di dati realizzate secondo la logica dei Web Services, in conformità agli standard di mercato specifici per architetture aperte SOA. Grazie all'utilizzo di tali standard le varie applicazioni software, anche se eventualmente eterogenee per tecnologia e piattaforma operativa, potranno cooperare tramite interfacce, che "esporranno" pubblicamente i "servizi" di interoperabilità, resi disponibili per lo scambio di informazioni e l'effettuazione di operazioni (Nello specifico il rilascio on line di certificati anagrafici e di stato civile con Timbro Digitale). La sperimentazione del servizio è stata approvata dalla Prefettura, la messa in produzione è prevista in autunno. 2.8 METIS - Applicativo Protezione Civile A seguito dell'abbandono della piattaforma SirioWeb di Celesta, si è strutturata una nuova piattaforma web per la gestione delle Protezione Civile denominata Metis. Sono stati recuperati e convertiti i database derivanti dall'applicazione SirioWeb e con questi si sono popolati i database di Metis riorganizzandoli in una struttura tabellare molto più semplice per facilitarne la consultazione e la gestione stessa del dato. L'organizzazione attuale prevede tre macro archivi: Rubrica - Strutture - Risorse.E' stata importata tutta la modulistica e tutte le schede per il rilievo, correggendole e modificandone in alcuni casi i campi. Nella sezione cartografica si sono importate le mappe catastali di molti dei comuni aderenti al Centro Operativo Misto 3, così come si è importato il volo aereo messo a disposizione dalla Provincia, e la Carta Tecnica Regionale raster in bianco/nero anch'essa estesa all'intera provincia.sempre a livello di cartografia si sono mappati i presidi idraulici, che grazie allo sfruttamento di StreetView consentono anche la visualizzazione fotografica delle paline installate. Si è implementato un servizio di conversione delle coordinate espresse in sistemi di riferimento cartografici diversi, da quello usato dagli elicotteristi alle coordinate espresse dai Gps in uso ai Vigili del Fuoco. Nella sezione link vengono raccolti gli indirizzi a siti e servizi che possono rendersi utili nella attività quotidiana di gestione dell'ufficio, nonché il verbale di delibera della convenzione tra i comuni e il Piano Intercomunale di Protezione Civile. 2.9 Mappa raccolta vetro E stato pubblicato sul sistema informativo territoriale disponibile al pubblico, il posizionamento in mappa delle campane per la raccolta del vetro. Il servizio è stato presentato al pubblico Dematerializzazione Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 6 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

117 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre 2013 Per dematerializzazione si intende quel processo di conservazione di documenti analogici e informatici effettuato nel rispetto delle prescrizioni di legge previste dal D.M. 23 Gennaio 2004 e dalla Delibera CNIPA n. 11/2004. E il passaggio successivo all'archiviazione elettronica che consente di garantire il valore civilistico e fiscale dei documenti conservati. (Nota: l Archiviazione è il semplice mantenimento di dati e documenti in modalità digitale organizzata). La dematerializzazione ha valore sostitutivo della conservazione dei documenti in formato cartaceo. Tutti i documenti a rilevanza fiscale e civile hanno necessità di conservazione nel tempo. Serve inoltre per eliminare gli archivi cartacei, quindi ridurre costi relativi all archiviazione e catalogazione cartacea, alla ricerca dei documenti e per ridurre i rischi di distruzione, di smarrimento o deterioramento. La dematerializzazione è stata avviata nell ambito dell Ufficio Contratti Disaster Recovery Il Business Continuity Management è una disciplina che raggruppa l insieme di tutte le attività necessarie (processi, procedure e tecnologie) per ridurre ad un livello ritenuto accettabile da parte dell organizzazione i danni conseguenti ad incidenti gravi ed interruzioni dei processi aziendali critici, tramite una combinazione di misure preventive, di procedure di emergenza e di regole che consentano all organizzazione il ritorno alla normale operatività in un range di prestazioni predefiniti. In questo contesto è stata implementata una soluzione di Disaster recovery sfruttando la connessione LAN a 100 Gb/s esistente tra palazzo Pella e Palazzo Oropa. Con tale soluzione è possibile effettuare il riavvio e/o il ripristino, entro tempi prevedibili, dei sistemi di produzione critici, ovviamente con prestazioni degradate ma accettabili nella situazione di estrema criticità. La replica delle Virtual Machines viene eseguita con un software dedicato (Veeam) che consente anche il restore online delle Virtual Machines. Tale infrastruttura ospita anche la macchina virtuale Oracle con le istanze di produzione residenti sui sistemi Power AIX Elezioni politiche E stata regolarmente organizzata e gestita la raccolta voti relativa alle elezioni politiche tenutesi i giorni 24 e 25 febbraio 2013, a tal fine è stata attrezzata la sala dati con le postazioni e il server dedicato e attivate le comunicazioni dei risultati in tempo reale sul sito istituzionale e i monitor su via Italia Reportistica Business Objects - contabilità. Conseguentemente alla migrazione delle procedure di contabilità finanziaria alla versione armonizzata e quindi alla modifica delle strutture del data base, si è reso necessario intervenire per adeguare il sistema di reportistica che su detta base dati si appoggia. Sono stati quindi analizzati i nuovi universi (strutture del sistema di reportistica Business Objects) e i report su cui è necessario intervenire, la messa in produzione è prevista in autunno Migrazione Fastweb Sono stati effettuati gli interventi tecnici e organizzativi per migrare l accesso internet al provider Fastweb onde risolvere dei problemi di instabilità del servizio. Nello specifico l attuale contratto prevede dei valori di banda minima che garantiscono la continuità del servizio Riorganizzazione della rete Gli aumentati carichi di lavoro della rete comunale, dovuti al maggior utilizzo delle tecnologie web sia per gli applicativi interni che per i servizi applicativi in cloud, hanno portato ad un appesantimento dei tempi di Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 7 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

118 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre 2013 risposta. Da qui l esigenza di miglioramento delle performance che ha reso necessari interventi sistemistici di monitoraggio e revisione di apparati e loro configurazioni, operazioni attuate progressivamente su tutti i sottosistemi che compongono la rete, nel primo semestre sono state analizzate approfonditamente le due aree di seguito specificate, altri interventi verranno nel secondo semestre. Sistemi di navigazione: i sistemi di navigazione internet, fondamentalmente le macchine proxy e firewall in configurazione ridondata, hanno mostrato qualche debolezza dovuta sia all obsolescenza delle macchine che alla configurazione dell architettura. E stata acquisita una soluzione fornita come servizio da una ditta specializzata che prevede l installazione nei locali CED di un sistema ridondato che svolge le funzioni di proxy e di firewall con caratteristiche funzionali e di sicurezza elevate, gestita e monitorata da remoto dal fornitore. Attualmente è in funzione un prototipo, a breve verrà installata la confugrazione definitiva. Sistemi centrali: è stata potenziata la comunicazione tra i sistemi centrali con il resto della rete portando la capacità di banda da 2Mbps a 4Mbps, verranno valutati ulteriori potenziamenti nel secondo semestre. Questo ha parzialmente velocizzato l accesso da parte dei PC degli utenti al server dati e alle applicazioni virtualizzate Proprietà comunali Risolta la fase di predisposizione degli archivi e delle maschere di caricamento dei dati secondo le ultime specifiche emesse dal Ministero dell'economia, si sono iniziati ad importare i dati che l'ufficio Patrimonio ha spedito con successo nel 2012, ai quali sono stati aggiunti i record caricati nel 2013 e che sono stati trasmessi per la recente scadenza di luglio. Ad oggi, risultano spediti con successo e caricati nel database definitivo 500 record tra fabbricati e terreni di proprietà comunale. Sempre tra giugno e luglio è stata predisposta la procedura per la generazione in automatico dei file da trasmettere al MEF. Si è poi proceduto a recuperare dagli archivi catastali tutte le proprietà comunali in essere alla data di aprile Tale lavoro di recupero dei dati è stato sia "mondato" rispetto alle proprietà superficiali, sia integrato di informazioni incrociando il lavoro fatto negli scorsi anni da Alessandro Monti su tabelle Excel che sono state riacquisite e controllate record per record. L'operazione allo stato attuale è limitata al recupero dei dati dei fabbricati, per i quali risultano 987 immobili non presenti negli archivi dell' ufficio patrimonio, e che dovranno essere controllati singolarmente per stabilirne da un lato il reale possesso, dall'altro per integrare tutte quelle informazioni non desumibili in modo automatico dal catasto, informazioni che ogni settore per sua competenza dovrà integrare. Nei primi giorni di settembre verranno presentate le maschere e le modalità di caricamento/modifica dei dati specifiche per ogni settore, in modo che l'archivio possa essere aggiornato a più mani. Parallelamente verrà predisposta una mappatura dinamica che possa semplificare la localizzazione delle proprietà. Il lavoro di recupero dei dati contenuti negli archivi catastali verrà esteso anche ai terreni, integrando e correggendo i dati già in possesso e derivanti dagli archivi dell'ufficio Demanio Archiviazione documentale Settore del Personale Su richiesta del Settore del Personale, la funzionalità di archiviazione sostitutiva dei documenti, già operativa per il modulo 'Paghe', è stata attivata anche per la sezione delle 'Presenze'. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 8 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

119 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre SUPPORTO TECNICO E APPLICATIVO Le attività di supporto ai settori sono raggruppabili in tre tipologie: Attività di supporto e di intervento su chiamata, tracciate dall applicativo GRUCED; Attività operative ricorrenti quali le check list della Sala Macchine, monitoraggio della rete, analisi dei log, verifiche anti-spam ecc., non registrate tramite GRUCED Attività di supporto su chiamata telefonica e via , non registrate tramite GRUCED Alle sopraddette attività si aggiungono veri e propri servizi svolti per i settori, quali la spedizione dati ministeriali, la spedizione bollettini mense Il parco installato consta di circa: 400 computer di tipo PC e/o portatile, con sistemi operativi sia proprietari che di tipo opensource; 2 server centrali in configurazione ridondata con 10 TB disco 35 server sia fisici che virtualizzati su sistema blade 310 stampanti 70 applicazioni Rete virtualmente privata che unisce in configurazione a stella 13 palazzi 3.1 SLA Nell ambito della soddisfazione del cliente Uffici Comunali le finalità del supporto sono le seguenti: la continuità del servizio dei sistemi server e della rete la continuità di servizio della postazione di lavoro la continuità dei servizi relativi al portale istituzionale la continuità dei servizi relativi ai sistemi cartografici la continuità dei servizi applicativi e le implementazione funzionali Gli interventi si riconducono alle seguenti tipologie: 1. interventi per malfunzionamenti (hardware o software) 2. interventi di supporto / formazione 3. svolgimento servizi Per gravità gli interventi si distinguono in: 4. fermo servizio 5. fermo postazione di lavoro 6. implementazioni La presa in carico dei punti 3 e 4 (servizi specifici e malfunzionamenti gravi) è immediata. La presa in carico di tutti gli altri punti, effettuata tramite applicativo GRUCED, è entro una giornata lavorativa. I tempi dichiarati di presa in carico sono stati sostanzialmente rispettati con un tempo medio 2 ore lavorative. A scopo indicativo il tempo medio di risoluzione del problema è stato di 8 ore lavorative. 3.2 Statistiche Nell ambito della soddisfazione del cliente sono di state eseguite le attività di supporto per: Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 9 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

120 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre 2013 la continuità del servizio dei sistemi server e della rete la continuità di servizio tecnico e applicativo delle postazioni di lavoro la continuità dei servizi relativi al portale istituzionale la continuità dei servizi basati sui sistemi cartografici le implementazione funzionali agli utenti Le attività sono state erogate regolarmente e nel rispetto degli SLA. Le statistiche di dettaglio sono rimandate alla relazione di fine anno. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 10 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

121 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre SERVIZI EROGATI Vengono di seguito descritti i servizi offerti dal Settore CED ai propri clienti interni (Uffici Comunali) ed esterni (Cittadini e Imprese). In conclusione sono descritti anche i servizi interni al settore necessari e di supporto alla corretta erogazione dei precedenti. Dati quantitativi sono disponibili dagli inventari dell installato hardware e software. Per una lettura più immediata i servizi sono suddivisi per settore a seconda delle specificità, più un area che comprende tutti i settori per i servizi comuni a tutti. Le tipologie dei servizi erogati sono le seguenti: assistenza (affiancamenti, creazione utenze, produzione manuali, ) manutenzione correttiva e evolutiva (risoluzione malfunzionamenti, adeguamenti e migliorie) supporto (svolgimento di attività per l ufficio richiedente quali spedizione dati ) Le aree tematiche su cui vengono erogati i servizi sono le seguenti: area tecnologica (sistemi, reti, postazioni di lavoro) area applicativa (procedure software in uso presso gli uffici) area progettuale (fattibilità, SW selection, project management, ) 4.1 TUTTI I SETTORI I servizi che seguono sono erogati e fruiti da tutti i settori. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 11 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp gestione sala server: supervisione e controllo per la continuità operativa dei sistemi centrali IBM e dei server dipartimentali, gestione dei sistemi, evoluzione delle risorse informatiche 2. gestione delle linee dati, geografiche e locali, delle logiche della rete e monitoraggio, della connettività internet 3. assistenza tecnica postazioni di lavoro, risoluzione di malfunzionamenti, nuove installazione, spostamenti, ritiro, implementazioni hardware 4. gestione aggiornamenti e scadenziario notizie portale istituzionale internet, portale intranet 5. servizi di posta elettronica e web-mail 6. gestione del Sistema Informativo Territoriale integrato 7. installazione e aggiornamenti dei Sistemi Operativi e del software applicativo e/o di ambiente 8. Gestione delle licenze 9. Inventario dell installato 10. integrità e conservazione dei dati (ridondanze, back-up ) 11. sicurezza della Rete (firewall, proxy, antivirus, antispamming ) 12. business continuity e disaster recovery 13. portale dei servizi Polis 14. gestione PEC e PEC multiutente 15. rilascio certificati di firma digitale 16. sistemi multimediali: tabelloni, vetrina interattiva, info-point 17. Biella Virtuale

122 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre Gestione Progetti 19. servizi di dematerializzazione 20. Amministrazione aperta 21. Amministrazione Trasparente 22. Contratti pubblici on line 4.2 AFFARI GENERALI 23. Assistenza e manutenzione suite applicativa sicr@web (protocollo, anagrafe, stato civile, elettorale, statistiche) 24. Assistenza e manutenzione applicativo contratti 25. Assistenza e manutenzione gestione cimiteriale 26. Assistenza e manutenzione Albo Pretorio 27. Assistenza e manutenzione reportistica B.O. 28. Supporto per la raccolta dati elezioni e referendum 29. Supporto per l allineamento dei codici fiscali e aggiornamenti archivi INA / SAIA 30. Supporto per gli invii settimanali AIRE 31. Supporto produzione dati statistici 32. Supporto spedizione contratti di locazione a ENTRATEL 33. Certificati on-line con timbro digitale 4.3 ATTIVITA FINANZIARIE 34. Assistenza e manutenzione suite applicativa cf4web (contabilità finanziaria ed economica, gestione mutui e simulazione estinzione anticipata, relazione previsionale programmatica, utenze, fatturazione, bilancio consolidato, controllo di gestione, budget, consuntivo, contabilità analitica, cassa economale, modello 770, cespiti e inventario, rendicontazione corte dei conti, ordinativo informatico 35. Assistenza e manutenzione reportistica B.O. 36. Spedizione AE dati fiscali Supporto spedizione modelli F24 EP a ENTRATEL 38. Gestione proprietà comunali 4.4 ATTIVITA CULTURALI E ISTRUZIONE 39. Assistenza e manutenzione Sistema Bibliotecario Nazionale 40. Assistenza e manutenzione hot-spot biblioteca civica e Palazzo Ferrero 41. Assistenza e manutenzione portale Biella Eventi 42. Assistenza e manutenzione portale Museo del Territorio 43. Supporto spedizione bollettini rette nidi 44. Portale Museo del Territorio Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 12 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

123 Centro Elaborazione Dati Comune di Biella Relazione Settore CED Primo Semestre PERSONALE 45. Assistenza e manutenzione paghe e stipendi, cedolino-web e cud on line 46. Assistenza e manutenzione rilevazione presenze 47. Assistenza e manutenzione reportistica B.O. 48. Supporto SPEDIZIONE modelli 730, 770 e DMA a ENTRATEL 4.6 POLIZIA AMMINISTRATIVA E MUNICIPALE 49. Assistenza e manutenzione Sportello Unico Attività Produttive 50. Assistenza e manutenzione Aree Mercatali 51. Assistenza e manutenzione turni di servizio 52. Assistenza e manutenzione Car Crash 4.7 ATTIVITA SOCIALI E ASSISTENZIALI 53. mappe del disagio e delle risorse 4.8 UPT EDILIZIA PUBBLICA E IMPIANTI 54. Assistenza e manutenzione pratiche Edilizia Privata e scadenziario, DIA on-line 55. Assistenza e manutenzione gestione informazioni Edilizia Pubblica 56. Assistenza e manutenzione pratico 57. Supporto inserimento ed elaborazione di mappe e dati tabellari e catastali su portale intranet e internet. Il contenuto del presente documento costituisce materiale riservato e soggetto a copyright. 13 di 13 Ogni violazione sarà perseguita ai sensi di legge. Temp

124 1) POSIZIONE GEOGRAFICA a) latitudine : Nord ' 58 " b) longitudine : Est di Greenwich ' 11 " c) longitudine : Ovest di Monte Mario (Roma) ' 56 " 2) ESTENSIONE a) superficie territoriale ettari 4.668,000 b) svilupppo complessivo confine Km. 53,764 3) ALTEZZA SUL LIVELLO DEL MARE a) minima (Chiavazza) mt. 335 b) massima (Monte Camino) mt c) centro capoluogo (Piazza Duomo) mt. 420 d) Piazzo mt. 475 e) Barazzetto mt. 466 f) Vandorno mt. 529 g) Cossila S. Grato mt. 546 h) Cossila S. Giovanni mt. 584 i) Cossila - Favaro mt. 758 j) Oropa mt k) Colma mt. 700 l) Vaglio mt. 525 m) Pavignano mt. 460 n) Chiavazza mt. 377 Biella - Annuario Statistico 1 - La città

125 Dati di carattere generale relativi alle risorse umane Personale in servizio all 1/1/2013 CATEGORIA uomini donne totale A B B C D D Dirigenti Direttore generale e Segretario 2 2 TOTALE DIPEDENTI

126 DIPENDENTI al 1/1/2013 TEMPO PIENO PART TIME TOTALE DIPENDENTI CATEGORIA uomini donne uomini donne uomini donne totale A B C D Dirigenti Direttore Generale Segretario Generale TOTALE DIPEDENTI Personale all 1/1/2013 per fascia di età al 1/1/2013 fasce d'età uomini donne totale tra 19 e 29 anni 2 2 tra 30 e 39 anni tra 40 e 49 anni tra 50 e 59 anni e oltre

127 Ripartizione per anzianità di servizio fasce d'anzianità al 1/1/2013 uomini donne totale tra 0 e 10 anni tra 11 e 20 anni tra 21 e 30 anni e oltre totale

128 1.1. E stata predisposta la relazione di fine mandato? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X 1.2. E stata predisposta la relazione d inizio mandato? (a decorrere dalla prossima consiliatura - art. 4-bis d.lgs. 149/2011) SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X 1.3. Quali strumenti di pianificazione e programmazione sono stati adottati dall Ente? Bilancio Pluriennale, P.T.O., Piano Strategico, P.R.G., Piano Obiettivi, Programma di Mandato del Sindaco 1.3.a E previsto un modello di programmazione e controllo integrato? SI X NO. In caso di risposta positiva descriverne i passaggi salienti: Piano Strategico > Obiettivi assegnati ai Dirigenti > Verifica periodica stato avanzamento obiettivi da parte dell O.I.V L organizzazione dei singoli servizi è stata strutturata sulla base della rilevazione delle esigenze della popolazione? SI X NO. 1.4.a Nel caso siano state rilevate criticità, indicare quali servizi sono interessati e quali strumenti programmatori correttivi sono stati adottati: 1.5. E stata riscontrata, nel semestre, la coerenza del PEG, nella nuova configurazione che ha assunto, dopo le modifiche introdotte all art. 169 del TUEL dall art. 3, co. 1, lettera g-bis) del d.l. n. 174/2012, con il bilancio, nonché con i programmi ed i progetti illustrati nella relazione previsionale e programmatica?

129 SI NO X 1.5.a Nel caso di risposta negativa segnalare eventuali disallineamenti con analisi delle cause: Bilancio e PEG approvati dopo la conclusione del semestre In sede di relazione previsionale e programmatica, sono stati individuati gli obiettivi gestionali per le società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi, al fine di consentire i controllo sulle società partecipate non quotate ex art. 147-quater*, come introdotto dall art. 3 del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012? SI NO X 1.7. E stato adeguato l ordinamento dell Ente alle disposizioni previste, per i servizi pubblici locali, dall art. 34, co. 20 e 21, del d.l. 179/2012, convertito dalla legge , n. 221? SI X NO Sono state adottate misure per adeguare l ordinamento dell Ente ai principi della libera iniziativa economica privata? SI X NO. 1.8.a In caso di risposta positiva, indicare quali misure sono state adottate: Semplificazione procedure disapplicazione regolamenti; 1.9. E stata rideterminata la dotazione organica dell Ente a seguito dell assunzione di partecipazioni in società o altri organismi (dall art. 3, co. 30 legge n. 244 del 24 dicembre 2007)? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X E stata programmata e/o attuata la ristrutturazione e razionalizzazione delle società controllate, sulla base di piani approvati, previo parere favorevole del Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisto di beni e servizi di cui all art. 2, d.l. 52/2012 convertito dalla legge 94/2012 (art. 4, co. 3-sexies d.l. n. 95/2012 convertito dalla legge n. 135/2012)? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X Nel semestre sono stati programmati interventi per migliorare il grado di riscossione delle entrate proprie, con particolare riferimento a quelle tributarie? SI NO X 1.11.a In caso di risposta positiva indicare, brevemente, quali: E stato verificato, in relazione a ciascuno dei principali servizi pubblici locali, il grado di copertura dei costi, garantito dall applicazione delle tariffe vigenti? SI X NO.

130 1.12.a In caso di risposta positiva indicare la percentuale di copertura, distintamente per ciascun servizio: Trasporti = 20% - Rifiuti = 100% Il programma triennale dei lavori pubblici e di realizzazione delle opere di cui all elenco annuale ex art. 128 del D. Lgs. 163/2006, è coerente con il bilancio e con il piano dei pagamenti, anche ai fini del rispetto del patto di stabilità? SI NO X 1.13.a Motivare succintamente la risposta: Programma Triennale, Elenco Annuale e Bilancio approvati dopo la conclusione del semestre.

131 1.B. GESTIONE 1.B.1. ENTRATE Con quale modalità di gestione è organizzata l attività di riscossione? Direttamente dall Ente SI NO Attraverso società controllata dall Ente SI NO In forma associata con altri Enti SI NO Affidata ad Equitalia SI NO Affidata a società di riscossione SI NO mediante gara? SI Altro SI NO specificare: In relazione alle quote effettivamente riscosse e a quelle rimaste da riscuotere è stata effettuata una valutazione sull efficienza della gestione delle entrate? SI X NO a A seguito delle verifiche effettuate sulla gestione del carico, indicare la percentuale di inesigibilità: 1,61% 1.15.b Indicare le cause più significative che hanno determinato la mancata riscossione: Non solvibilità del debitore 1.15.c Indicare le misure correttive adottate, specificando il tipo di provvedimento assunto dall Ente: Costituzione Fondo Svalutazione Crediti e richiesta di garanzia.

132 1.16. Valutazione sulle fonti di finanziamento e sul grado di autonomia finanziaria: Incidenza Entrate proprie su Entrate Correnti: 92,81. (indicare percentuale) Tipologia di Entrata propria Percentuale di incidenza sulle Entrate correnti Titolo di Bilancio (I o III) Percentuale di incidenza sul titolo di bilancio Accertamenti in c/competenza Riscossioni in c/ competenza Entrate correnti di natura tributaria, contributiva o perequativa Tributi diretti , ,15 I 68,78 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva o perequativa Tributi indiretti , ,63 I 28,86 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva o perequativa Compartecipazione di tributi 0,00 0,00 I 0,00 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva o perequativa Fondi perequativi di amministrazioni centrali , ,33 I 2,36 Entrate extra-tributarie Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni , ,92 III 63,99 Entrate extra-tributarie Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dall attività di controllo o repressione delle irregolarità o degli illeciti , ,08 III 23,70 Entrate extra-tributarie Interessi attivi 6.264, ,36 III 0,49 Entrate extra-tributarie Altre entrate da redditi di capitale 0,00 0,00 III 0,00 Entrate extra-tributarie Rimborsi ed altre entrate correnti , ,31 III 11,82

133 1.17. Le entrate di competenza riscosse nel semestre sono congrue rispetto ai dati previsionali? SI NO X 1.17.a Nel caso siano stati rilevati significativi scostamenti, specificarne le motivazioni: Provvedimenti normativi che hanno eliminato o posticipato entrate proprie Il grado di riscossione delle entrate di competenza (riscossione/accertamenti), anche avendo riguardo all andamento storico, risulta idoneo a garantire gli equilibri di cassa? SI NO X Sono state riscosse nel semestre entrate straordinarie? SI NO X 1.19.a Nel caso di risposta positiva specificare la natura e l eventuale esistenza di un vincolo di destinazione: I proventi da locazione e/o ogni altro provento, connesso all utilizzo o affidamento in concessione dei cespiti patrimoniali, vengono riscossi in modo regolare? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE Sono concessi beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di canoni e/o tariffe? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE 1.21.a In caso di risposta positiva, è stata effettuata una valutazione sulle ragioni che ne giustificano la concessione a titolo gratuito? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE 1.21.b Indicare il provvedimento con il quale è stata effettuata la concessione - Rep. n del 26/03/2013 "RINNOVO COMODATO D USO GRATUITO DI N. 4 MINI ALLOGGI DI PROPRIETA' COMUNALE SITI IN BIELLA, COSTA DEL VERNATO N. 31, UTILIZZATI DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE - AZIENDA SANITARIA LOCALE BI CON SEDE IN BIELLA" - Rep. n del 6/05/2013 "CONCESSIONE IN COMODATO D'USO GRATUITO DI UN LOCALE NELLO STABILE DI PROPRIETA' COMUNALE SITO IN VIA CORRIDONI 5 ALL'ASSOCIAZIONE GRUPPI FAMILIARI AL ANON ITALIA CON SEDE IN MILANO, PER IL GRUPPO AL-ANON "AURORA" DI BIELLA

134 1.22. Gestione del patrimonio - Per ogni programma di dismissione di attività patrimoniali attuato nell ultimo triennio (beni immobili pubblici e partecipazioni) indicare gli importi previsti, accertati e riscossi (precisando l anno di effettivo incasso). Descrizione dei beni da dismettere Previsioni Accertamenti Riscossioni Competenza Residui Competenza Residui Competenza Residui Elenco a) anno , , , , ,53 618,24 Elenco b) anno , , , , , ,76 Elenco c) anno , , ,90 - Con riguardo alle gare espletate con esiti infruttuosi, fornire elementi di dettaglio quali: la data del primo bando, il numero delle gare andate deserte e se è stata effettuata una valutazione sulla mancata cancellazione del residuo: Non sono state accertate entrate presunte;

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138 1.B.2. SPESE Hanno trovato piena attuazione nel semestre i programmi contenuti nella Relazione previsionale e programmatica e nel Piano esecutivo di gestione? SI NO X 1.23.a Nel caso di risposta negativa indicarne le motivazioni: Relazione previsionale e PEG approvati dopo la conclusione del semestre; L attuazione dell attività programmata nel semestre ha comportato implicazioni sulla tenuta degli equilibri di bilancio? SI NO X In relazione agli obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento, nel rispetto delle disposizioni concernenti i vincoli in materia di finanza pubblica e di revisione della spesa pubblica, sono stati realizzati processi di razionalizzazione e riorganizzazione amministrativa in ottemperanza alle disposizioni di cui all art. 9, comma 1, del d.l. 95/2012, convertito dalla SI NO X 1.25.a In caso di risposta positiva indicare gli estremi dei provvedimenti adottati: Deliberazione G.C. n. 123 del 26/03/2012 (Piano Triennale); Sono state effettuate, nel semestre, dismissioni o alienazioni di società controllate direttamente o indirettamente ai sensi dell art. 4, comma 1, del decreto legge 95/2012 (spending review) convertito dalla legge n. 135/2012? SI NO X 1.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi della delibera consiliare di avvio della procedura: Indicare la percentuale di beni e servizi acquistati dall Ente mediante ricorso a centrali di committenza rispetto al totale degli impegni assunti nel semestre a tale titolo: 13,72% Elencare i servizi esternalizzati e le modalità indicando: nessuno Servizi esternalizzati Modalità Erogazioni annualmente previste a carico dell Ente

139 1.29. E stata effettuata una valutazione di convenienza economica rispetto alla gestione diretta? SI NO X 1.29.a In caso di risposta positiva, allegare l atto Sono emerse criticità, nella gestione dei servizi pubblici locali, anche in virtù di sopravvenute ed imprevedibili esigenze di carattere straordinario che abbiano richiesto interventi non programmati? SI X NO a In caso di risposta positiva, indicare i servizi interessati: Bus Urbano, a causa della riduzione dei trasferimenti regionali Le società affidatarie in house hanno rispettato le prescrizioni dell art. 3-bis, co. 6 del d.l. n. 138/2011, convertito dalla legge 148/2011 in tema di: acquisto di beni e servizi SI NO NON RICORRE LA FATTISPECIE reclutamento del personale SI NO NON RICORRE LA FATTISPECIE conferimento di incarichi SI NO NON RICORRE LA FATTISPECIE E stata adottata la delibera di ricognizione di cui all art. 3 co.27 l. 24 dicembre 2007, n. 244? SI X NO a In epoca successiva all adozione della medesima, l Ente ha riconsiderato la sussistenza dei presupposti di legge per il mantenimento delle partecipazioni avendo riguardo anche al profilo della convenienza economica? SI X NO E stata adottata la delibera di ricognizione ai sensi dell art. 34, co. 20 d.l. 179/2012, convertito dalla legge , n. 221? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X 1.33.a In caso di risposta positiva, è stata trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti? SI NO Le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture effettuate nel semestre, sono state svolte in ottemperanza delle disposizioni del codice dei contratti pubblici (d.lgs. n 163/2006)? SI X NO.

140 In particolare si forniscano informazioni relative a: 1.34.a numero degli appalti affidati distinti per tipologia (lavori, servizi, forniture): n.6 lavori n.5 servizi n. 1 fornitura b numero delle procedure negoziate, senza pubblicazione del bando, evidenziando i casi di applicazione dell art. 57, comma 2, lettere b) e c) e comma 3, lettera b): n c casi di ricorso all estensione contrattuale (rinnovi, proroghe e servizi complementari): nessuno; Sul programma annuale dei lavori pubblici, per ogni intervento, in relazione al programma triennale, indicare l impegno finanziario, la durata prevista e formulare una breve descrizione della tipologia di progetto, indicando la funzione cui si riferisce. Progetti esecutivi approvati Interventi a totale carico dell Ente Interventi finanziabili con capitale privato Approvato dopo la conclusione del semestre a Indicare la percentuale di realizzazione del Piano triennale delle opere (in termini di pagamenti effettuati): Piano 2010: 95 % Piano 2011: 45 % Piano 2012: 2 % Quali misure organizzative sono state poste in essere per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, ai sensi dell art. 9, comma 1 lettera a) d.l. 78/2009 e art. 1 d.lgs. 192/2012 che modifica l art. 4 del d.lgs. 231/2002, recependo la direttiva 2011/7/UE? Deliberazione Giunta Comunale n. 266 del Il contenzioso è gestito da uffici legali interni all Ente? SI NO X Solo parzialmente I.37.a In caso di ricorso (anche parziale) ad incarichi esterni indicare il numero e le modalità di affidamento degli incarichi a legali N. 7 incarichi. A seguito di avviso veicolato per il tramite del Consiglio dell Ordine, è stato predisposto un elenco di avvocati disponibili ad assumere il patrocinio del Comune in singoli procedimenti giurisdizionali. Gli incarichi sono conferiti a rotazione seguendo l ordine cronologico di protocollazione delle manifestazioni di interesse. Nel solo caso di giudizi in materia di responsabilità civile l incarico è stato conferito all avvocato indicato dall Assicurazione, che si assume direttamente ogni onere;

141 1.37.b In entrambi i casi riferire rispetto a: - quanti nuovi giudizi sono stati promossi contro l Ente nel semestre: 7 - quanti giudizi conclusi nel semestre hanno comportato oneri per L Ente: 0 - in relazione a quanti di essi l Ente aveva effettuato accantonamenti: E stata effettuata una stima del contenzioso che potrebbe potenzialmente generare passività? SI X NO a In caso di risposta positiva: è stata stanziata una posta di accantonamento in bilancio? SI X NO Sono stati posti in essere processi di riorganizzazione e/o di rideterminazione della dotazione organica, conseguenti all applicazione degli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. 165/2001? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X Sono state rilevate eccedenze e/o o posizioni soprannumerarie del personale? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X 1.40.a nel caso di risposta positiva descrivere, brevemente, i conseguenti interventi avviati in tema di disponibilità, mobilità in uscita, blocco del turnover o altre modalità: L Ente si è avvalso della facoltà di proroga dei rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato oltre il limite dei 36 mesi, ai sensi dell art.1, commi 400 e 401, della legge di stabilità per il 2013, L. n. 228/2012? SI NO X Descrivere, brevemente, l andamento della spesa per il personale sostenuta direttamente dall ente, indicando anche gli elementi conoscitivi relativi al costo delle risorse umane impiegate nelle società ed organismi partecipati, quantificate in funzione del grado di partecipazione dell ente e in osservanza delle indicazioni fornite dalla Sezione delle autonomie con la delibera n. 14/AUT/2011/QMIG: L andamento della spesa del personale è in linea con gli obblighi di legge. Nel corso degli anni la spesa si è regolarmente ridotta ed è stato rispettato il limite DI SPESA DEL PERSONALE IN TERMINI ASSOLUTI. (art. 1 comma 557 legge 296/2006 così come modificato dall art. 14 comma 7 del D.L. 78/2010 conv. L.112/2010) Nel corso degli anni l obiettivo di riduzione della spesa è stato raggiunto attraverso il parziale reintegro del turn over e la razionalizzazione delle risorse umane Nel primo semestre del 2013, la spesa è stata sottoposta a puntuale monitoraggio e risulta in linea con le previsioni. L andamento della stessa non presenta criticità rispetto al disposto di cui sopra atteso che in base alle risultanze si può affermare che la stessa sarà inferiore all anno L Ente ottiene il dato della spesa del personale da consolidare su cadenza temporale annua e lo consolida con le proprie spese secondo quanto previsto dalla richiamata delibera. Tali informazioni sono acquisite dall Ente attraverso i bilanci depositati alla Camera di Commercio. Dalle risultanze fino a qui ottenute, la spesa del personale calcolata nei termini di cui sopra è contenuta nei limiti di cui all art 76 comma 7 della legge 112/2008.

142 1.43 Sono stati conferiti incarichi di consulenza in materia informatica? SI NO X 1.43.a In caso di risposta positiva dare conto del numero degli incarichi conferiti, dell importo impegnato e delle motivazioni:... 1.C. TRASPARENZA Sono stati adottati regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, da pubblicare sul sito internet dell ente annualmente e, comunque, all inizio e alla fine del mandato (art. 41-bis del TUEL, introdotto dall art. 3 del d.l. n. 174 /2012, convertito dalla legge n. 213/2012)? SI NO X La sopravvenuta entrata in vigore del D.Lgs. 33/2013 ha reso superflua l adozione del Regolamento 1.44.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell atto: Rispetto alle norme che disciplinano la materia della trasparenza nel conferimento degli incarichi di collaborazione e consulenza: 1.45.a Sono state rispettate le disposizioni previste dall art. 4, co. 10, secondo periodo, d.l. 95/2012, convertito dalla legge n. 135/2012, novellato dall art. 1, co. 148 della L. n. 228/2012? SI NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE X 1.45.b Sono state rispettate le disposizioni previste dagli articoli 53 del d.lgs. n. 165/2001 e 11, co. 8 del d.lgs. 150/2009? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE E garantita ai cittadini la conoscibilità dei dati di cui all art. 18, d.l. 83/2012 (Amministrazione aperta), convertito dalla l. 134/2012? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE Sono state osservate le disposizioni di cui all art. (art. 21 legge n. 69/2009), relativamente alla pubblicità dei dati relativi al personale? SI X NO Sono state rispettate le disposizioni in materia di pubblicità dei dati relativi agli incarichi degli amministratori delle società ed organismi partecipati, ai sensi dell art. 1, comma 735, della legge n. 296/2006? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE

143 1.49. E stato rispettato l obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica di cui all art. 1, co , l. n. 296/2006? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE * L applicazione di tali controlli è graduale: si applicano agli enti locali con popolazione superiore ai abitanti dall anno 2013; agli enti con popolazione superiore ai abitanti a decorrere dal 2014 e agli enti con popolazione superiore ai abitanti a decorrere dal 2015

144 SEZIONE SECONDA ADEGUATEZZA ED EFFICACIA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 2.A. RICOGNIZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI La relazione (solo relazione primo semestre; quella per il secondo semestre, riferisce solo su eventuali aggiornamenti) descrive il sistema di contabilità adottato con riferimento alle fonti interne (regolamento di contabilità, regolamento dei servizi in economia, regolamento di economato etc..).. In particolare: 2.1. E stato emanato il regolamento che disciplina il sistema dei controlli interni, ai dell art. sensi 147 comma 4 del TUEL? SI X NO. 2.1.a In caso di risposta positiva è stato comunicato alla Corte dei conti? SI X NO. 2.1.b In caso di risposta negativa allegarlo al presente questionario Ad ogni buon conto, si allega nuovamente. 2.2 E stata data attuazione al predetto Regolamento, creando un organico sistema di controlli interni? SI X NO. Parzialmente 2.2.a In caso di adempimento parziale, indicarne le ragioni: 2.2.b In caso di risposta positiva descrivere l articolazione strutturale e funzionale degli organi e degli uffici: Segreteria Generale per controllo di legittimità; Struttura Controllo di Gestione per controllo della gestione; U.R.P. per controllo qualità servizi; O.I.V. per controllo strategico; Ragioniere Capo per controllo regolarità contabile L Ente ha introdotto un sistema di contabilità analitica? SI X NO Nel caso di risposta positiva indicare le modalità operative: DETERMINAZIONE DEI COSTI PER FATTORI PRODUTTIVI E CENTRI DI COSTO 2.4. E stato introdotto un sistema di misurazione e valutazione della performance individuale ed organizzativa, ex d.lgs. n. 150/2009? SI X NO. 2.4.a Nel caso di risposta positiva indicare quali organi del vertice amministrativo e/o politico sono stati coinvolti nella fase di programmazione e/o valutazione. Direttore generale

145 2.B. CONTROLLO STRATEGICO 2.5. E stato istituito un sistema di controllo strategico ex art. 147-ter del TUEL*, così come introdotto dal d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE 2.5.a In precedenza l Ente aveva organizzato un sistema di controllo strategico? SI X NO. 2.5.b La funzione di controllo strategico è stata organizzata in forma associata? SI NO X 2.5.c Quale struttura esercita il predetto controllo e dove risulta allocata nell organigramma? O.I.V. (Organismo Indipendente di Valutazione); 2.6. E stata effettuata una valutazione sullo stato di attuazione dei programmi, analizzando sia la congruenza che gli scostamenti? SI X NO. 2.6.a Quali sono gli strumenti di monitoraggio utilizzati? Verifica periodica in contraddittorio tra: O.I.V. Direttore Generale Dirigenti; 2.7. Con quale periodicità è effettuato il monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi? Quadrimestrale 2.7.a Gli esiti del predetto monitoraggio confluiscono nella/e deliberazione/i di ricognizione dello stato di attuazione dei programmi di cui all art. 193, comma 2, del TUEL? SI NO X 2.8. Il controllo strategico analizza gli aspetti economico finanziari connessi ai risultati ottenuti? SI NO X 2.8.a Nel caso di risposta positiva, specificarne le metodologie: 2.9. Il Controllo strategico effettua un monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle previsioni, mettendo a raffronto i tempi previsti e quelli di attuazione delle procedure di gestione? SI X NO. 2.9.a In caso affermativo, specificare le metodologie: verifica periodica in contraddittorio con i Dirigenti; Sono stati adottati sistemi di monitoraggio per valutare la qualità dei servizi erogati e il grado di soddisfazione della domanda? SI X NO a In caso di risposta positiva specificarne le metodologie: Somministrazione questionari per verificare la customer satisfaction;

146 2.11. Quali metodologie adotta il controllo strategico per monitorare l impatto socioeconomico dei programmi dell Ente? Incontri con stakeholders; 2.11.a Nell ultimo esercizio concluso sono stati prodotti report sul controllo strategico? SI SI NO X 2.11.b Nel semestre sono stati prodotti report sul controllo strategico? (solo per la relazione del primo semestre) SI NO X 2.11.c In caso di risposta positiva, in entrambi i casi, allegarne copia E stato messo a punto un sistema di controllo, ex ante ed ex post, teso a verificare la conformità tra gli obiettivi dell amministrazione e le scelte operate dai dirigenti, nonché tra gestione ed allocazione delle risorse umane, materiali e finanziarie? SI NO 2.C. CONTROLLO DI GESTIONE Indicare da quanti anni è operativo il controllo di gestione: 10 anni E stata individuata una specifica struttura deputata al controllo di gestione? SI X NO a Nel caso di risposta positiva indicare, schematicamente, dove è allocata nell organigramma dell Ente e il numero degli addetti in assegnazione esclusiva: Allocata presso la Direzione Generale e composta da:1 addetto full time; 1 addetto part-time, stagisti b Il controllo è svolto in riferimento ai costi e ricavi dei singoli servizi/centri di costo? SI X NO c Descrivere: - le modalità di rilevazione (contabili ed extra-contabili): ESTRAZIONE DI DATI DALLA CONTABILITA ECONOMICA, ESTRAZIONI EXTRA CONTABILI, PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE; - la frequenza delle rilevazioni: quadrimestrale Quali indicatori di risultato sono stati prescelti per misurare il grado di realizzazione degli obiettivi? Indicatori di efficienza Indicatori di efficacia - Indicatori di qualità - Indicatori di produttività.

147 2.16. Quali metodologie sono state impiegate per l analisi degli scostamenti e la correzione degli stessi? In ambito contabile la verifica degli scostamenti avviene attraverso la compilazione di un conto economico suddiviso per funzioni e servizi di bilancio con classificazione fino ai centri di costo elementari: L analisi degli scostamenti ha una storicità quinquennale, volta ad individuare la capacità programmatoria dell ente articolato nelle sue unità organizzative cumulate in settori e servizi. In ambito extra contabile la verifica degli scostamenti avviene tramite l analisi dei tempi programmati confrontati con quelli effettivi. Più specificatamente per quanto concerne le opere pubbliche questo sistema di controllo rappresenta un forte valore aggiunto per la scomposizione temporale in ambito contabile del Fondo pluriennale di rimpiego,. elemento contabile fondamentale per i comuni in sperimentazione quale il Comune di Biella. I risultati vengono puntualmente trasmessi a tutti i responsabili oltre che agli organi di governo e agli organi di controllo, al fine di adottare ogni atto gestionale necessario per contenere e limitare i relativi scostamenti.

148 2.17. E stata valutata la congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi definiti dai piani? SI X NO a E effettuata una valutazione sulla fattibilità dei programmi, tenuto conto anche dei flussi di cassa e degli obiettivi legati al rispetto del patto di stabilità? SI X NO Gli obiettivi del PEG sono articolati per centri di costo e centri di responsabilità? SI X NO E stata rilevata la coerenza tra le dotazioni finanziarie, umane e strumentali e gli obiettivi contenuti nel PEG? SI X NO Il PEG adottato traduce le strategie in obiettivi, con indicatori di risultato idonei a verificarne lo stato di attuazione? SI NO X 2.20.a In caso di risposta negativa a ciascuna delle domande da 2.17 a 2.20, indicare le problematiche incontrate: Bilancio di previsione e PEG approvati dopo la conclusione del semestre; Il controllo di gestione valorizza una dimensione comparativa nel tempo (raffronto con i valori raggiunti dal medesimo servizio / centro di costo in periodi precedenti) o nello spazio? SI X NO Nei referti sul controllo di gestione, ex art. 198-bis del TUEL, sono emerse criticità? SI NO X 2.22.a In caso di risposta positiva descrivere succintamente le criticità rilevate e le misure correttive adottate: L Organo preposto al controllo di gestione fornisce all organo politico elementi e valutazioni idonee a supportarlo nei suoi compiti d indirizzo? SI X NO L analisi sulla gestione da parte degli organi di controllo interno contribuisce alla quantificazione degli stanziamenti di competenza, tenuto conto anche di quanto previsto dall art. 162, comma 5, del TUEL? SI X NO.

149 2.24.a Se la risposta è positiva indicare le modalità operative e i metodi di quantificazione: DETERMINAZIONE DEI PREVEDIBILI COSTI A FINE ANNO; 2.25 Sono stati utilizzati i rapporti del controllo di gestione al fine della valutazione della performance del personale? SI X NO. 2.D. ALTRE FORME DI CONTROLLO ORGANISMI PARTECIPATI E stata regolamentata e/o predisposta una struttura di controllo sulle società partecipate ai sensi dell art. 147-quater del TUEL, introdotto dall articolo 3 del d.l. n. 174/2012? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE 2.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell atto di attuazione, la struttura individuata, la sua allocazione nell organigramma: Ufficio Ragioneria, allocata nel Settore Finanze-Patrimonio; E stato attuato l art. 147, co. 2, lettera d), del TUEL, in merito: a. alla graduale attuazione della norma che impone la redazione del bilancio consolidato*? SI X NO. NON RICORRE LA FATTISPECIE b. in ordine alla verifica di efficacia, efficienza ed economicità della gestione degli organismi esterni dell ente*? SI NO X NON RICORRE LA FATTISPECIE Indicare quale modello organizzativo e modalità di governance sono stati adottati per il controllo interno, ovvero per il controllo analogo sulle società partecipate: Controllo economico-finanziario e controllo di efficacia (cfr. artt. 7 e seguenti Regolamento Controlli Interni trasmesso in allegato) Nel caso di organismi partecipati da più Enti pubblici ovvero nelle ipotesi di società mista, sono stati adottati patti parasociali? SI NO X NON RICORRE LA FATTISPECIE 2.29.a In caso di risposta positiva specificare l oggetto e le finalità:.

150 2.30. L Ente ha stipulato contratti di servizio con tutte le società ed organismi partecipati ai quali è affidata la gestione di servizi pubblici locali? SI X NO. (Fatta salva la competenza delle ATO nel caso di servizi di aree vaste) 2.31 L Ente effettua il monitoraggio: a. sui rapporti finanziari con la partecipata SI NO b. sulla situazione contabile, gestionale ed organizzativa della partecipata SI NO c. sui contratti di servizio SI NO d. sulla qualità dei servizi erogati SI NO e. sugli effetti prodotti dai risultati di gestione sul bilancio finanziario dell ente SI NO L ente effettua periodicamente il monitoraggio sulla solidità economica, patrimoniale e finanziaria degli organismi partecipati? SI NO 2.32.a Con quale frequenza? ANNUALE 2.33 Sono previsti momenti di raccordo tra la gestione degli organismi partecipati e la gestione del bilancio dell Ente, con specifico riferimento agli equilibri di bilancio? SI NO 2.33.a In caso di risposta positiva, con quale cadenza? ANNUALE L Ente locale verifica la qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi gestionali esterni? SI NO 2.34.a Sono adottate metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utenti esterni ed interni dell ente*? SI NO 2.34.b In caso di risposta positiva, indicare quali: SCHEDE INFORMATIVE DEGLI UTENTI... EQUILIBRI FINANZIARI L ente ha fatto ricorso alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell art. 243-quater del TUEL? SI NO 2.35.a In caso di risposta positiva, è in corso l attuazione del piano di riequilibrio? SI NO

151 2.36. E stato modificato il regolamento di contabilità tenendo conto delle disposizioni di cui all art. 147-quinquies del TUEL? SI NO (ENTE IN SPERIMENTAZIONE) 2.36.a In caso di risposta positiva, indicare con quale unità organizzativa e con quali metodologie: Nell ambito del controllo sugli equilibri finanziari indicare : - la frequenza con cui il Consiglio Comunale verifica il permanere degli equilibri di bilancio: SEMESTRALE; - se è effettuata una valutazione degli effetti prodotti dai risultati di gestione degli organismi esterni, sul bilancio finanziario dell ente: SI NO 2.37.a Riferire sugli esiti del monitoraggio: CONCORDANZA CON LE RISULTANZE CONTABILI DELL ENTE; E stato verificato, in corso di esercizio, se il programma dei pagamenti sia compatibile con le disponibilità di cassa? SI NO 2.38.a E stato riscontrato se le disponibilità di cassa, alla data di riferimento della relazione, siano capienti rispetto all importo totale di fatture, notule, richieste di pagamento, incluse spese per il personale e ratei di ammortamento dei prestiti scaduti alla stessa data? SI NO 2.38.b Evidenziare eventuali criticità emerse: DIFFICOLTA NEL DEFINIRE UN CORRETTO PIANO DEI PAGAMENTI STANTE L INDETERMINATEZZA DEI FLUSSI DI ENTRATA DOVUTA A MODIFICHE NORMATIVE IN CORSO D ANNO Sono in corso procedure per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (ex art. 194 del TUEL), o altre passività non coperte da impegno di spesa e non ancora sottoposte a tali procedure? SI NO 2.39.a In caso di risposta positiva, si forniscano informazioni dettagliate in riferimento alle sentenze esecutive, alla ricapitalizzazione, alle procedure espropriative o di occupazione d urgenza, ai lavori pubblici di somma urgenza: Descrivere lo stato del monitoraggio sul rispetto del Patto di stabilità interno: EFFETTUATO IN OCCASIONE DELLE VARIAZIONI E CON CADENZA MENSILE.

152 2.E. CONTROLLO DI REGOLARITA AMMINISTRATIVA CONTABILE L Ente ha regolamentato il controllo di regolarità amministrativa e contabile, così come disciplinato dal nuovo art. 147-bis, introdotto dall art. 3, co. 1, lettera d) del d.l. n. 174/2012? SI NO 2.41.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi del provvedimento:. Deliberazione Consiglio Comunale n. 93 del ; Sono state introdotte apposite procedure per l acquisizione dei dati? SI NO Si è provveduto ad individuare specifiche unità organizzative? SI NO Nel semestre vi sono stati casi in cui la Giunta e/o il Consiglio non si sono conformati ai pareri? SI NO 2.44.a In caso di risposta positiva, in quali casi, indicando le motivazioni addotte: Sono stati fissati i principi generali e regolamentate le modalità per la revisione successiva degli atti, secondo il disposto dell art. 147-bis del TUEL? SI NO La selezione degli atti da assoggettare al controllo è stata effettuata con tecniche di campionamento? SI NO 2.46.a In caso di risposta positiva, indicare le tecniche prescelte, i criteri in base ai quali sono stati determinati la dimensione del campione e la tipologia degli atti oggetto di osservazione, nonché gli esiti della revisione: Sorteggio mensile di determinazioni di impegno di ciascun Settore, di determinazioni di liquidazione di ciascun Settore; sorteggio trimestrale dei contratti repertoriati b Indicare di seguito gli esiti del controllo effettuato: - N di atti esaminati: N di irregolarità rilevate: N di irregolarità sanate: c Gli esiti dei controlli sono stati portati a conoscenza dei revisori dei conti, dei responsabili dei servizi, degli organi di valutazione e del Consiglio comunale, per quanto di competenza? SI NO

153 2.47. E stato messo a punto un sistema di audit interno? SI NO Sono stati ridefiniti i ruoli e le responsabilità dei dirigenti? SI NO Quali tipologie di verifiche sono effettuate, nel corso della gestione, al fine di accertare la regolarità amministrativo-contabile? Sono svolte verifiche sulla consistenza di cassa e sulla regolare tenuta dei registri contabili e delle scritture degli agenti contabili? SI NO 2.50.a In caso di risposta positiva, indicare con quale frequenza: ANNUALMENTE Sono svolte verifiche in merito alla rispondenza del rendiconto con le scritture contabili? SI NO Il sistema di controllo consente di verificare se il sistema contabile sia uniformato alle regole e ai principi contabili? SI NO Sono emerse nel corso del semestre difformità o irregolarità contabili? SI NO 2.53.a In caso di risposta positiva, indicare quali: Nel corso del semestre sono state effettuate specifiche ispezioni o indagini rivolte ad accertare la regolarità amministrativa e contabile relativa a specifici uffici, servizi, progetti? SI NO 2.54.a In caso di risposta positiva indicare se l esame ha riguardato, in particolare, l osservanza delle norme sugli appalti e sulla gestione del patrimonio: L applicazione di tali controlli è graduale: si applicano agli enti locali con popolazione superiore ai abitanti dall anno 2013; agli enti con popolazione superiore ai abitanti a decorrere dal 2014 e agli enti con popolazione superiore ai abitanti a decorrere dal 2015.

154 C I T T À DI B I E L L A ORIGINALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 266 DEL 10 MAGGIO 2010 OGGETTO: RAGIONERIA DEFINIZIONE DELLE MISURE ORGANIZZATIVE PER GARANTIRE IL TEMPESTIVO PAGAMENTO DELLE SOMME DOVUTE PER SOMMINISTRAZIONI, FORNITURE E APPALTI AI SENSI ART. 9 D.L. 78/2009, CONVERTITO DALLA LEGGE 102/2009 L anno duemiladieci il dieci del mese di maggio alle ore 12,00 nella sala delle adunanze della Sede Comunale, si è riunita la Giunta Comunale convocata nelle forme di legge. Presiede la seduta il sig. Dott. Donato GENTILE nella sua qualità di Sindaco e sono presenti i seguenti sigg.ri: PRESENTE ASSENTE GENTILE DONATO SINDACO X CALDESI LIVIA VICE SINDACO X MAZZOLI EZIO ASSESSORE X MELLO RELLA GABRIELE ASSESSORE X OLIVERO MARZIO ASSESSORE X MILANI VANNA ASSESSORE X GIACHINO CATERINA ASSESSORE X GIBELLO ANDREA ASSESSORE X GAGGINO MASSIMILIANO ASSESSORE X PELLA ROBERTO ASSESSORE X DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA ASSESSORE X Partecipa il Vice Segretario Generale Dott.ssa Angelina FATONE incaricata della redazione del verbale. Assiste il Direttore Generale Dott. Mauro DONINI. IL PRESIDENTE Constatato il numero legale degli intervenuti, invita i presenti alla trattazione dell argomento indicato in oggetto.

155 N. 266 DEL RAGIONERIA DEFINIZIONE DELLE MISURE ORGANIZZATIVE PER GARANTIRE IL TEMPESTIVO PAGAMENTO DELLE SOMME DOVUTE PER SOMMINISTRAZIONI, FORNITURE E APPALTI AI SENSI ART. 9 D.L. 78/2009, CONVERTITO DALLA LEGGE 102/2009 Visto l articolo 9, tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, del D.L. 78/2009 convertito dalla Legge 102/2009 che, al fine di prevenire la formazione di nuove situazioni debitorie, stabilisce in particolare: di adottare, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, le opportune misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, in attuazione della Direttiva CEE n. 35/2000, recepita con il D.Lgs. 231/2002, nel termine dei trenta giorni per le diverse fattispecie normate dal comma 2 dell art. 4, se il termine per il pagamento non è stabilito nel contratto; di pubblicare tali misure sul sito Internet dell Amministrazione; di accertare preventivamente, da parte del funzionario che adotta i provvedimenti di spesa, che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di bilancio e con le regole di finanza pubblica (soprattutto in riferimento al Patto di Stabilità Interno). Tale accertamento è obbligatorio e la sua violazione comporta responsabilità disciplinare e amministrativa; di effettuare analisi sulle procedure di spesa i cui risultati sono da illustrare in appositi rapporti, predisposti dal Servizio Finanziario, da allegare alle relazioni del Collegio dei Revisori sul Bilancio di Previsione e sul Rendiconto della Gestione; Considerato che al fine di dare attuazione alle citate disposizioni occorre provvedere ad impostare misure operative da fornire alla struttura tecnico-gestionale; Evidenziato che, nel rispetto delle citate finalità di tempestività dei pagamenti introdotte e rafforzate dai contenuti normativi, risulta comunque prioritario per l Amministrazione il conseguimento degli obiettivi programmatici del Patto di Stabilità Interno e che pertanto i pagamenti delle spese in conto capitale dovranno essere effettuati nei limiti quantitativi e nei tempi coerenti con gli obiettivi stessi; Ritenuto, pertanto, di fornire le indicazioni operative esposte nel dispositivo; Visti i pareri favorevoli espressi ai sensi dell art. 49 del D. Lgs n. 267/2000; Con voti favorevoli, unanimi, palesi; D E L I B E R A 1. di fornire le seguenti indicazioni operative alla struttura tecnico/gestionale per garantire la tempestività dei pagamenti:

156 1.1 gli atti di attivazione della spesa (determinazioni dirigenziali) devono essere trasmessi al Servizio Finanziario in tempo utile per la preventiva verifica della copertura finanziaria e della compatibilità con i flussi di cassa, indicando i termini entro i quali si prevede di dover disporre il pagamento degli importi impegnati; 1.2 il Servizio Finanziario deve prontamente effettuare le verifiche degli atti suddetti, con riguardo a: -copertura finanziaria e compatibilità con i flussi di cassa; -compatibilità con gli obiettivi programmatici del Patto di Stabilità Interno; 1.3 il Servizio proponente, prima di provvedere ad ordinare o attivare la spesa, deve assicurarsi che la determinazione sia stata resa esecutiva dal Servizio Finanziario; 1.4 le fatture devono tutte pervenire direttamente al Servizio Finanziario munite del relativo ordine di fornitura, il quale provvederà alla registrazione ed alla trasmissione al Servizio competente per la liquidazione; 1.5 i provvedimenti di liquidazione, completi di tutti gli elementi necessari (contributivi, fiscali, DURC, coordinate bancarie etc.), dovranno essere trasmessi al Servizio Finanziario, in termini utili per il successivo pagamento, tenuto conto dei tempi tecnici dell Ufficio Ragioneria e del Tesoriere per, rispettivamente, emettere i mandati ed effettuare i pagamenti; 2 di dare atto in particolare, che ai fini delle verifiche del Servizio Finanziario di cui al punto 1.2) le determinazioni dirigenziali che comportano l attivazione di spese in conto capitale devono indicare le previsioni dei flussi finanziari, con la tempistica dei relativi pagamenti, in modo tale che possa essere verificato che, a livello aggregato di spesa in relazione alla gestione competenza ed alla gestione residui, siano rispettate le percentuali di pagamenti prese a base per l elaborazione della tabella dimostrativa del rispetto degli obiettivi programmatici del Patto di Stabilità Interno; 3 di comunicare la presente deliberazione a tutti i Responsabili dei Servizi allo scopo di darne immediata attuazione con l applicazione delle nuove misure organizzative, in apposita riunione convocata dal Direttore Generale; 4 di dare mandato al Responsabile del Servizio Finanziario di verificare, a livello aggregato, che gli atti di attivazione della spesa siano coerenti con le finalità di cui alle normative sulla tempestività dei pagamenti e sul Patto di Stabilità Interno; 5 di disporre che la verifica del puntuale adempimento da parte dei Dirigenti Responsabili sarà oggetto di valutazione da parte del Nucleo di Valutazione per l attribuzione della retribuzione di risultato; 6 di pubblicare stralcio del presente provvedimento, per la parte inerente i rapporti con i soggetti esterni, sul sito Internet del Comune ai sensi dell art. 9, comma 1, del D.L. 78/2009 convertito dalla Legge 102/2009; 7 di dichiarare, con separata votazione favorevole, unanime, palese la presente immediatamente eseguibile, stante l urgenza.

157 COMUNE DI BIELLA REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione C.C. n. 93 del

158 ARTICOLO 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento, in esecuzione di quanto previsto dall art. 147 del D.lgs. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni, definisce gli strumenti e le modalità delle varie forme di controllo interno finalizzate a: a) garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell azione amministrativa; b) verificare l efficacia, l efficienza e l economicità dell azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra risorse impiegate e risultati conseguiti; c) valutare l adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti; d) garantire il controllo costante degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa; e) verificare l efficacia, l efficienza e l economicità degli organismi gestionali esterni dell ente; f) garantire il controllo sulla qualità dei servizi erogati. ARTICOLO 2 IL CONTROLLO DI LEGITTIMITA, REGOLARITA E CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA 1. Il controllo preventivo di regolarità, legittimità e correttezza amministrativa sugli atti del Comune è esercitato dal Dirigente di ciascun Settore, oppure dal Responsabile del servizio formalmente incaricato attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica attestante la regolarità, la legittimità e la correttezza dell azione amministrativa. 2. Il Dirigente, ovvero il Responsabile di Servizio di cui al precedente comma, rispondono in via amministrativa e contabile del parere espresso. Il parere è obbligatorio ma non vincolante. Qualora l organo comunale competente ad adottare l atto intenda discostarsi dal parere espresso dal Dirigente o da Responsabile di Servizio deve darne adeguata motivazione nel testo dell atto stesso.

159 3. Il controllo successivo di regolarità, legittimità e correttezza amministrativa sugli atti del Comune è esercitato dal Segretario Generale, coadiuvato dal Vice Segretario Generale e dall Ufficio Affari Generali. Lo scopo del controllo è quello di verificare la conformità degli atti a leggi, statuto e regolamenti. 4. Sono sottoposte al controllo di cui al precedente comma le determinazioni adottate dai Dirigenti e i contratti da essi sottoscritti. A tal fine sono sorteggiati, per essere sottoposti al controllo, i seguenti atti: a) Il 10% delle determinazioni di impegno di spesa adottate ogni mese da ciascun Settore; b) Il 10% delle determinazioni di liquidazione di spesa adottate ogni mese da ciascun Settore; c) Il 10% dei contratti repertoriati ogni trimestre per l affidamento di lavori o per la fornitura di beni o servizi. 5. Il controllo eventuale di regolarità, legittimità e correttezza amministrativa è effettuato su specifiche determinazioni adottate dai Dirigenti allorché lo richiedano il Sindaco, oppure un terzo dei Consiglieri assegnati al Comune. La richiesta, indirizzata al Segretario Generale,, deve essere formulata per iscritto e deve contenere, a pena di inammissibilità, l indicazione precisa delle presunte irregolarità denunciate. La richiesta, a pena di inammissibilità, deve pervenire al Protocollo Generale del Comune entro 15 (quindici) giorni dalla pubblicazione della Determinazione all Albo Pretorio del Comune. 6. Per ogni controllo effettuato ai sensi dei precedenti commi 3,4 e 5 deve essere compilata una scheda contenente l indicazione delle irregolarità rilevate. L esito del controllo viene comunicato al Sindaco, al Dirigente o Responsabile di Servizio interessato, al Direttore Generale ove nominato, al Collegio dei Revisori, all Organismo Indipendente di Valutazione. Nel caso di controllo eventuale richiesto dai Consiglieri Comunali, l esito del medesimo viene comunicato anche agli stessi. 7. Al di fuori dei casi previsti dai precedenti commi, il Segretario Generale, nell esercizio delle funzioni attribuitegli dall ordinamento, segnala al Sindaco e, per le materie di competenza, al Presidente del Consiglio Comunale, eventuali irregolarità amministrative rilevate nel corso dell istruttoria delle proposte di deliberazione. Qualora la Giunta o il Consiglio Comunale intendano adottare l atto prescindendo dalla segnalazione di irregolarità, devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione.

160 ARTICOLO 3 IL CONTROLLO DI REGOLARITA CONTABILE 1. Il controllo preventivo di regolarità contabile sugli atti del Comune è esercitato da ciascun Dirigente di Settore oppure dal Responsabile di Servizio formalmente incaricato, attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica. 2. Fatto salvo quanto previsto dal precedente comma, il controllo preventivo di regolarità contabile è altresì esercitato dal Ragioniere Capo o, in sua assenza, dal Vice Ragioniere Capo, attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile e del visto attestante la copertura finanziaria. Le modalità per l espressione del parere di regolarità contabile sono disciplinate dal vigente Regolamento Comunale di Contabilità. 3. Fatto salvo quanto previsto dal precedente comma il Ragioniere Capo o, in sua assenza, il Vice ragioniere Capo, sono tenuti a segnalare con le modalità disciplinate dal Regolamento Comunale di Contabilità, i fatti gestionali dai quali possono derivare situazioni tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica determinati dal patto di stabilità interno. ARTICOLO 4 CONTROLLO DI GESTIONE 1. Il controllo di gestione è finalizzato a verificare l efficacia, l efficienza e l economicità dell azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra i costi e i risultati. 2. Al controllo di cui al comma precedente provvede la Struttura Operativa Autonoma Controllo di Gestione, posta alle dirette dipendenze del Direttore Generale se nominato, ovvero del Segretario Generale. La struttura collabora con i Dirigenti destinatari delle informazioni prodotte, con la struttura dedicata alla contabilità economica ed analitica, con l Organismo Indipendente di valutazione e con il Collegio dei Revisori. 3. Il Controllo di Gestione si articola nelle seguenti fasi: a) Predisposizione e analisi del Piano Dettagliato degli Obiettivi; b) Rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi, nonché rilevazione dei risultati raggiunti in riferimento ai singoli servizi e centri di costo;

161 c) Valutazione dei dati predetti in relazione al Piano degli Obiettivi al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurarne l efficacia, l efficienza e il grado di economicità dell azione intrapresa; d) Elaborazione di indici e parametri finanziari, economici e di attività riferiti ai servizi e ai centri di costo; e) Monitoraggio spese e programmi specifici; f) Elaborazione di relazioni periodiche riferite all attività complessiva dell Ente, alla gestione di aree di attività, alla gestione dei singoli servizi o centri di costo o di singoli programmi o progetti; g) Redazione per quanto di competenza della Struttura, del Referto sul Controllo della Gestione, con cadenza annuale o con altra cadenza imposta da norme di legge. 4. I report, vistati dal Direttore Generale, se nominato, ovvero dal Segretario Generale, sono trasmessi al Sindaco e al Comitato di Direzione. 5. I Dirigenti e i Responsabili di Servizio rispondono entro trenta giorni alle richieste di informazioni e di documentazione formulate dalla Struttura Controllo di Gestione. 6. L Organismo Indipendente di valutazione si avvale anche delle risultanze del Controllo di Gestione al fine della valutazione dei Dirigenti. ARTICOLO 5 IL CONTROLLO SULLA QUALITA DEI SERVIZI EROGATI 1. All Ufficio Relazioni con il Pubblico è affidato il compito di monitorare la soddisfazione degli utenti esterni e interni del Comune in merito alla qualità dei servizi erogati dal Comune stesso. 2. Per le finalità di cui al precedente comma, l Ufficio Relazioni con il Pubblico effettua indagini sul grado di soddisfazione dell utenza e sull evoluzione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini. Per tali indagini l Ufficio Relazioni con il Pubblico può avvalersi, ove le disponibilità di bilancio lo consentano, di soggetti esterni specializzati in rilevazioni statistiche. 3. L Ufficio Relazioni con il Pubblico riceve inoltre, le segnalazioni e i reclami relativi a disservizi circa i tempi, le procedure e le modalità di erogazione dei servizi dell Amministrazione Comunale. Le segnalazioni ed i reclami suddetti sono inoltrati ai Dirigenti competenti che, entro i successivi trenta giorni, provvedono ad effettuare gli adeguati accertamenti e a comunicarne il risultato all interessato e all Ufficio Relazioni con il Pubblico.

162 4. I risultati delle attività di rilevazione del livello di soddisfazione dell utenza e di monitoraggio delle segnalazioni di disservizio e dei reclami sono trasmessi, a cura del Responsabile dell Ufficio Relazioni con il Pubblico, al Sindaco, al Direttore Generale se nominato e all Organismo Indipendente di Valutazione. 5. Sulla base dei risultati delle attività di ricerca e di monitoraggio sopra indicate, l Ufficio Relazioni con il Pubblico promuove iniziative di comunicazione e formula proposte di adeguamento dell organizzazione e di semplificazione delle procedure amministrative. ARTICOLO 6 IL CONTROLLO STRATEGICO 1. Il Controllo Strategico ha lo scopo di valutare, attraverso il monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi, l adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione degli indirizzi politici elaborati dagli organi di governo sotto il profilo della congruenza tra risultati raggiunti ed obiettivi. 2. Il Controllo Strategico è esercitato dall Organismo Indipendente di Valutazione di cui al Regolamento approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 3 del Nell esercizio delle sue funzioni l Organismo Indipendente di valutazione provvede a verificare: a) Il grado di efficacia del sistema di programmazione e controllo adottato dal Comune; b) Il livello di performance raggiunto dalla dirigenza; c) Il grado di precisione e di identificazione degli interventi prioritari richiesti con il Piano Strategico; d) Il grado di raggiungimento degli obiettivi. 4. I risultati del controllo sono trasmessi con cadenza quadrimestrale al Sindaco e, ove nominato, al Direttore Generale. 5. La costituzione ed il funzionamento dell Organismo Indipendente di valutazione, sono disciplinati dal Regolamento richiamato al precedente comma 2.

163 ARTICOLO 7 FUNZIONI DI INDIRIZZO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETA PARTECIPATE 1. La Giunta Comunale approva annualmente, contemporaneamente al Piano Esecutivo di Gestione, l atto di indirizzo strategico al quale devono attenersi le Società di capitali sulle quali il Comune esercita il controllo analogo. L atto di indirizzo contiene gli obiettivi gestionali ai quali deve tendere la Società secondo standard qualitativi e quantitativi individuati dalla Giunta stessa. 2. L atto di indirizzo di cui al precedente comma è trasmesso al Presidente della Società e al Collegio Sindacale della Società stessa. ARTICOLO 8 FUNZIONI DI CONTROLLO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETA PARTECIPATE 1. La funzione di controllo nei confronti delle Società partecipate di cui al precedente articolo è finalizzata a verificare l attuazione degli indirizzi impartiti dal Comune e a monitorare l andamento della Società. 2. Fatto salvo quanto previsto dal Codice Civile per quanto riguarda le prerogative dei Soci e quanto previsto dai singoli statuti societari per l effettivo esercizio, attraverso il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza o organismi simili, del cosiddetto controllo analogo, il Comune esercita le seguenti tipologie di controllo: a) Controllo economico-finanziario, che risponde all obiettivo di verificare che la gestione economico-finanziaria si svolga in coerenza con l atto di indirizzo e con i dati di previsione e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica; b) Controllo di efficacia, finalizzato a verificare che la Società offra un servizio che corrisponda effettivamente ai bisogni ed alle aspettative della collettività, 3. Per consentire un adeguato controllo economico-finanziario, le Società devono: Predisporre annualmente un budget; Sottoporre il budget all approvazione dell Assemblea dei Soci in tempi coerenti con la programmazione finanziaria del Comune e comunque da trasmettere al Comune stesso non oltre il 15 novembre di ogni anno;

164 Predisporre almeno un rapporto infra-annuale approvato dal Consiglio d Amministrazione e relativo alla gestione del primo semestre da trasmettere al Comune entro il 30 luglio; Predisporre ed inviare al Comune una relazione, costituente apposita sezione della relazione ex art Codice Civile, ovvero autonoma relazione in caso di bilancio in forma abbreviata, sulle operazioni compiute e i provvedimenti adottati in attuazione di quanto previsto dal budget. 4. Per consentire un adeguato controllo sull efficacia, le Società devono: Sottoscrivere un contratto di servizio con l Ente titolare della funzione pubblica di competenza; Dotarsi della carta dei servizi ; Inviare periodicamente al Comune rapporti sullo stato di attuazione del contratto di servizio; Trasmettere al Comune i risultati della customer satisfaction condotta annualmente dalla Società. 5. I controlli di cui al presente articolo sono esercitati dal Settore Finanze del Comune al quale spetta anche il compito di rilevare i risultati complessivi del Comune e delle Società partecipate mediante la redazione del bilancio consolidato. ARTICOLO 9 OBBLIGHI DELLE SOCIETA PARTECIPATE 1. Le Società partecipate di cui al precedente articolo 7 sono tenute a recepire nei rispettivi statuti gli obblighi derivanti dal presente regolamento. 2. Le Società di cui sopra sono tenute a fornire, a richiesta del Comune, tutte le informazioni necessarie all assolvimento dei compiti di indirizzo e controllo da parte del Comune stesso e devono relazionare tempestivamente in merito a notizie e fatti rilevanti per le potenziali conseguenze di carattere economico-patrimoniale sulla Società e sul Comune.

165 ARTICOLO 10 NORMA DI RINVIO 1. Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento si rimanda alle vigenti disposizioni legislative, statutarie e regolamentari.

166 Biella, lì 26 Settembre 2013 IL S I N D A C O f.to GENTILE Dott. Donato

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