Alcool e lavoro lavoro e Alcool
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- Gaetano Di Martino
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1 Alcool e lavoro Alcool e lavoro
2 Obiettivi di apprendimento conoscere cosa si intende per alcool e il suo metabolismo essere consapevoli degli effetti epidemiologici del consumo alcolico distinguere effetti acuti e cronici essere consapevoli della pericolosità dell alcool sapere il contenuto in alcol delle bevande e i livelli di alcolemia conoscere le norme, le leggi e i regolamenti conoscere i rischi dell alcool correlato al lavoro
3 Premessa L alcool è un tossico certo per l organismo umano, collegato a più di 60 disfunzioni acute e croniche (Gutjahr et al. 2001; English et al. 1995; Ridolfo & Stevenson 2001) ed è considerato la droga più antica. Il suo uso è fatto risalire all era preistorica, quando i primi coltivatori e cacciatori sperimentavano gli effetti dei frutti fermentati. Nella cultura classica ed occidentale l abitudine di bere alcolici non è mai stata considerata con negatività. Pensiamo alla mitologia (il dio del vino Bacco) e alle nostre abitudini, per cui l idea di convivialità e di festa spesso si associano al consumo di alcolici. Nonostante ciò le conseguenze sub-acute, acute e croniche del consumo di alcolici possono avere effetti nefasti per il singolo individuo, per terze persone e per la società intera
4 Che cos è l alcool ALCOOL = termine di origine araba che significa «il meglio di una cosa» H H H C C OH = H H CH3 CH2 HO L alcool etilico o etanolo, che si presta al consumo alimentare, viene prodotto in natura dalla fermentazione alcolica degli zuccheri. L alcool è un composto psicotropo che ha molteplici effetti sull uomo sia fisici che mentali e genera una forte dipendenza. E infatti riconosciuto come una droga dall Organizzazione Mondiale della Sanità.
5 Il metabolismo dell alcool Cosa succede a una bevanda alcolica nel nostro organismo? 1 Viene assorbita nel tratto prossimale dell intestino con un picco alcolemico a circa 30min dall assunzione. L ingestione contemporanea di cibo ne rallenta l assorbimento (picco a 60 min o più). 2 Si diffonde superando con facilità la barriera ematoencefalica (raggiunge il cervello!) e la barriera placentare (attenzione in gravidanza!). 3 Una volta assorbito l alcol entra in circolo e raggiunge tutti gli organi e i fluidi corporei. Viene parzialmente eliminato così come tale con le urine, con la respirazione e con il sudore, ma soprattutto viene metabolizzato a livello epatico.
6 Il metabolismo dell alcool 4 Nel fegato l alcool viene metabolizzato da due sistemi enzimatici principali (alcoldeidrogenasi e il MEOS) ed è trasformato in acetaldeide. L acetaldeide è ancora una molecola tossica che viene catabolizzata dall aldeide deidrogenasi in acetato che è poi scisso in CO2 e H2O. L acetaldeide ha spiccata attività miocardiotossica 5 I processi di trattamento epatico dell alcool comportano una sofferenza d organo con progressivo accumulo adiposo (steatosi) e lenta degenerazione dell organo per l alternanza di processi degenerativi e rigenerativi cicatriziali, necrosi degli epatociti cirrosi. 6 L alcool è un solvente dei grassi e supera la barriera cellulare fluidificandola danneggiando le cellule; interagisce con recettori neuronali determinando sensazione di benessere e innescando meccanismi di dipendenza.
7 I numeri dell alcool In Italia persone eccedono nel consumo di alcool diverse volte al mese (dati EURISPES) e vi sono circa decessi all anno alcool correlati (cirrosi epatica, carcinoma esofageo, incidenti stradali, infortuni domestici, infortuni lavorativi, suicidi). Non è necessario essere alcolisti (cioè avere un esistenza compromessa da una impellente necessità di assumere alcool) per essere un potenziale pericolo per sé e per gli altri; è sufficiente un abuso occasionale!!!
8 I numeri dell alcool Consumi Età di consumo del primo bicchiere 1 Consumatori a rischio di alcolici (tutte le fasce di età) 2 1) Piano Nazionale Alcol e Salute (2007) 2) Istat Indagine Multiscopo sulle famiglie. Aspetti della vita quotidiana. Anno di rilevamento ) Rapporto Osserva salute anni circa 9 milioni Giovani a rischio al di sotto dell'età legale 2 oltre Anziani a rischio 2 oltre Popolazione che si è ubriacata almeno una volta nell anno 2 7,30% Consumatori di alcol fuori dai pasti 2 Maschi 36,7% Femmine 14,8% Giovani (18-24enni) che consumano alcol fuori dai pasti 2 Maschi 49,4% Femmine 33,5% Astemi - Astinenti 3 27,2% - 1,9%
9 I numeri dell alcool RICOVERI Ricoveri ospedalieri per patologie totalmente alcolattribuibili DECESSI E LESIONI Individui di età superiore a 20 anni che muoiono in Italia per cause totalmente o parzialmente attribuibili all alcol 5 Decessi per incidenti stradali Oltre /anno Individui che hanno subito lesioni di diversa gravità dovute ad incidente stradale 6 4) Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della Legge n. 125 Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol correlati Anno 2009 (dati relativi al periodo 2006) 5) Estimating alcohol-attributable mortality and burden of diseases for Italy (Rehm J, Scafato E. APD 2007) [ 6) Rapporto Aci-Istat Incidenti stradali 2007
10 Effetti acuti Modifiche psicologiche (affettive, cognitive, comportamentali) Effetto simile alla dopamina, prodotta dal nostro organismo (che induce piacere!) inducendoci a consumare quantità sempre maggiori Eccitazione Diminuzione della capacità di concentrazione Perdita dell autocontrollo e dell equilibrio psicomotorio Compromissione della capacità di giudizio Modifica delle capacità sensoriali (rallentamento dei tempi di reazione, ottundimento delle percezioni sonore) Disturbi motori (con equilibrio precario e difficoltà a prendere in mano oggetti) Incontinenza sfinterica Disturbi del Sistema Nervoso Centrale (fino al coma!) Minore capacità di percezione del pericolo
11 Effetti cronici Sintomi di astinenza (compaiono dopo 6-12 ore dall assunzione e possono perdurare per parecchi giorni con comparsa di: ansia/agitazione/insonnia dopo 6 ore; allucinazioni dopo 24 ore; convulsioni dopo 48 ore; delirium tremens, ipotensione, tachicardia, incoordinazione motoria dopo 2-3 giorni) Deficit cognitivi e delle prestazioni mentali in genere Deficit motori Danni all apparato digerente Tumori Aumento dell uricemia e del livello di trigliceridi nel sangue Alterazione dell equilibrio acido-base Depressione del sistema immunitario (maggiore suscettibilità alle infezioni) Riduzione del campo visivo Gravidanze a rischio Malformazioni fetali, sindrome fetale alcolica (anche il feto diventa alcolizzato!)
12 Alcuni dei danni dell alcool sul nostro corpo
13 Alcuni dei danni dell alcool sul nostro corpo Effetti cronici La relazione tra il consumo di alcol e il rischio di contrarre alcune tra le malattie e le disfunzioni più importanti e riassunta nella Tabella seguente. Per molte malattie il rischio aumenta all aumentare delle quantità di alcol assunto, senza alcuna evidenza di effetto soglia (Rehm et al. 2003) e con diversa prevalenza di rischio a seconda del sesso (Corrao et al. 1999; Corrao et al. 2004).
14 Che quantità di alcool c è in un bicchiere? Con l ingestione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcol puro (1 unità alcolica), in un uomo o in una donna di circa 60 chili di peso, si raggiunge una concentrazione di 0,2 grammi di alcol ogni litro di sangue 1 lattina da 330 ml di birra; 1 bicchiere da 125 ml di vino; 1 bicchiere da 80 ml di aperitivo; 1 bicchierino da 40 ml di superalcolico. Per superare i limiti massimi per il codice della strada (0,5 gr/l) dunque basta poco. Ancora meno per le donne, la cui costituzione fisica le rende più esposte agli effetti dell alcol. Indicativamente due bicchieri tipo (24 grammi alcol) sono sufficienti per il sesso femminile a raggiungere il limite legale per la guida; per un uomo il limite si raggiunge con circa 3 bicchieri tipo (36 grammi alcol). Ci vogliono almeno 2 ore perché una singola unità alcolica venga totalmente metabolizzata 1 unità alcolica = 12 gr di alcool
15 Esistono quantità sicure di alcool? In base alle conoscenze attuali non è possibile identificare delle quantità di consumo alcolico raccomandabili o sicure per la salute. Ai fini della tutela della salute è più corretto parlare di quantità a basso rischio, evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con l incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate.
16 Esistono quantità sicure di alcool? Secondo le definizioni date dall Organizzazione Mondiale della Sanità (Rehm et al. 2004) si definisce: Consumo di alcol a basso rischio Consumo di alcol a rischio una quantità di alcol giornaliera assunta durante i pasti principali (non fuori pasto) che non deve superare i grammi per gli uomini (tre unità) e i grammi per le donne (meno di due unità). Queste quantità devono essere ulteriormente ridotte negli anziani e nei giovani. Per quanto riguarda questi ultimi, bisogna ricordare che al di sotto dei 16 anni la legge vieta la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche. persistenza dell abitudine a consumare più di 40 gr per gli uomini (quattro unità) e più di 20 gr per le donne (due unità). Consumo dannoso assunzione media giornaliera di alcol oltre 40 grammi per le donne e oltre 60 grammi per gli uomini. Viene definita dannosa una modalità di consumo alcolico che causa danno alla salute, a livello fisico (come la cirrosi epatica) o mentale (come la depressione da assunzione di alcol).
17 Esistono quantità sicure di alcool? Intossicazione alcolica Consumo eccessivo episodico Alcoldipendenza stato di deficit funzionale a carico delle attività psicologiche e psicomotorie, dalla durata più o meno breve e indotto dalla presenza di alcol nel corpo (World Health Organization1992) anche a livelli di consumo poco frequente(eckardt et al. 1998). L intossicazione non e sinonimo di binge drinking - consumo eccessivo episodico. l assunzione di almeno 60 grammi di alcol in un unica occasione (World Health Organization 2004). In termini non scientifici esso e spesso denominato binge drinking. La Classificazione Internazionale ICD-10 - Classification of Mental and Behavioural Disorders, elaborata dall OMS nel 1992, definisce l alcoldipendenza come un..insieme di fenomeni fisiologici, comportamentali e cognitivi in cui il consumo di alcol riveste per l individuo una priorità crescente, rispetto ad abitudini che in precedenza erano più importanti. Caratteristica centrale è il desiderio (spesso molto forte, talvolta percepito come insopportabile) di bere...
18 Alcool, alcolemia e rischio infortunistico Il calo delle prestazioni diviene via via più rapido all aumentare dell alcolemia del soggetto. L alcolemia espressa in gr/litro in un soggetto sano che ha bevuto a stomaco pieno in funzione della quantità di alcol assunta si può calcolare applicando la seguente formula: grammi di alcol peso del soggetto x 0,7 negli uomini x 0,6 nelle donne
19 Alcool e lavoro
20 Le Norme LEGGE 125/2001: divieto di assunzione di alcolici al lavoro per determinate mansioni (..il tasso alcolemico del personale docente durante le ore di servizio non deve essere superiore a 0,00gr/l ; previste sanzioni da.. 1 a 5 milioni di Lire.) PROVVEDIMENTO DEL 16 MARZO 2006: elenco delle mansioni coinvolte dalla Norma (autisti, piloti, controllori di volo, personale di centrali nucleari, chirurghi,.. docenti di ogni ordine e grado, ) ART. 41 comma 4 D.Lgs 81/08 :..la sorveglianza sanitaria è altresì finalizzata ad escludere condizioni di alcool-dipendenza DGR 22/10/2012 n : linee di indirizzo regionali per l applicazione delle precedenti Norme (necessaria valutazione dei rischi, campagne di sensibilizzazione e informazione al personale sul divieto, formazione sul rischio, sorveglianza sanitaria, procedure specifiche, ecc..)
21 La Norma a scuola: il regolamento d Istituto Vista la LEGGE 125/2001, il PROVVEDIMENTO DEL 16 MARZO 2006 e il DGR 22/10/2012 n si comunica che in questo Istituto è vietata l assunzione di bevande alcoliche nelle ore che precedono e durante l orario di servizio per tutto il personale. CON PARTICOLARE RIGUARDO AL PERSONALE DOCENTE, SI INFORMA CHE LA CONTRAVVENZIONE A TALE REGOLAMENTO COMPORA INOLTRE UNA VIOLAZIONE DELLA LEGGE 125/2001, PER LA QUALE E PREVISTA UNA SANZIONE DA LIRE UN MILIONE A LIRE CINQUE MILIONI (art. 15 comma 4 Legge 125/2001) (importo da convertire in ) Inoltre il contravventore sarà soggetto all allontanamento dal posto di lavoro almeno fino al giorno successivo e sarà sottoposto a controlli sanitari obbligatori secondo i termini di Legge. Ulteriori provvedimenti potranno essere commisurati dal Dirigente Scolastico.
22 Alcool e rischio chimico L alcool inoltre può interagire con alcune sostanze utilizzate in diversi cicli produttivi: FATTORI DI RISCHIO EFFETTO Alogenati (Tetra e Tricloroetilene) Aumento epatotossicità I. Alifatici Potenziamento effetti su SNC e polineuriti Aromatici (Xilene, Stirene, Toluene) Potenziamento effetti su SNC Nitroglicerina Aumento tossicità su App. cardiovascolare Pesticidi (DDT, Dieldrin, Organofosforici) Aumento neuro ed epatotossicità Metalli (Pb, Mn, Hg, Cr, Co) Aumento tossicità Basse temperature Aumento dispersione termica
23 Alcool e lavoro Si stima che almeno il 10% degli infortuni sul lavoro siano alcol-correlati (dati OMS) e le assenze dal lavoro dell alcolista siano 3-4 volte superiori rispetto agli altri lavoratori, con un elevatissimo costo sociale. Con il protratto abuso di bevande alcoliche si perdono progressivamente le proprie capacità lavorative: dopo 7 anni di alcolismo si stima una perdita del 15% delle capacità.
24 Alcool e lavoro Perché la mansione di DOCENTE è considerata dalla Norma a rischio per se e per terzi in caso di consumo di alcolici, alla stregua di un pilota d aereo o di un autista di autobus?? Due le ipotesi più accreditate: 1)il docente deve vigilare sugli studenti e ha spesso la responsabilità di minorenni; 2) il docente è un importante modello comportamentale per i propri alunni
25 e GRAZIE PER L ATTENZIONE
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