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1 UniversitàdeglistudidiRoma LaSapienza FacoltàdiArchitettura Corso%di%Laurea%in%Tecniche%per%la%progettazione%dei%giardini%e%% del%paesaggio A.A:2011/2012 Seminariosu Le%ville%storiche%di%Tivoli%e%il%Paesaggio Studente:AlexTucci Prof.Enrico%Genovesi% Prof.ssa:Marilena%Novelli% Matricola: % RELAZIONE: Levillestoricheeilpaesaggiodiunacittàantichissima:Tivoli VillaGregorianaVillaAdrianaVillad Este 1

2 2 Villa Gregoriana Il Parco Villa Gregoriana è uno splendido e affascinante parco naturalistico immerso nel verde e circostante l'antico letto del fiume Aniene. Il Parco viene creato per volere di papa Gregorio IX nel 1835, con la sistemazione del vecchio letto dell'aniene, stravolto dalla rovinosa piena del 1826 in modo da allontanare dall'abitato il corso del fiume e il punto di caduta delle acque. Nasce appunto dalla necessità di difendere la città di Tivoli dalle piene rovinose dell Aniene, e dal piacere del Papa Gregorio XVI, di abbellire l utile con il dilettevole. Con l'apertura dei due trafori sotto il Monte Catillo l'abitato di Tivoli è stato messo al sicuro dalla furia delle acque che, dopo il passaggio sotto i due giganti trafori sotto la città di Tivoli supera nella valle l altezza di 130 mt con due salti, anche se in origine erano 4. Fin dall antichità il fiume che formava un ampia ansa per poi precipitare verso la pianura, diede spettacolo a diverse e disastrose inondazioni che pian piano scavavano il letto del fiume. L'ambientazione della villa è in una valle assai scoscesa, detta anticamente «Valle dell'inferno», scavata ai piedi dell'antica acropoli di Tivoli dall'aniene, nel luogo in cui il fiume entra nella campagna romana Una serie di terrazze digradanti, gallerie, giardini, boschi con alberi imponenti, attraversati da vialetti e sentieri rupestri seguono un preciso percorso. Dopo anni di chiusura ed abbandono, nel 2002 il parco è stato concesso dallo Stato al FAI, che si è impegnato ad intraprendere gli onerosi interventi di restauro necessari per la riapertura al pubblico nel successivo maggio del 2005La Varcato l'ingresso, subito a destra si nota lo sbocco dei cunicoli. Proseguendo un arduo sentiero, si giunge verso il terrazzo denominato Ferro di Cavallo, dal quale si può godere lo spettacolo suggestivo della Cascata Grande con acque che precipitano da 130 metri. Si accede infine ad anfratti naturali creati dalle acque del fiume Aniene: la Grotta di Nettuno e la Grotta delle Sirene, ricca di stalattiti e di tante piccole cascate. Attraversando i percorsi all interno del parco, si ha come l impressione di perdersi in un labirinto quasi verticale dove non si sa bene dove si fa a finire, ma dalle piazzole di sosta e dai belvederi quando ci si affaccia nella valle dove si sviluppa il parco ti viene voglia di scendere sempre più giù fino ad arrivare a visitare la Grotta delle Sirene, dove si possono ammirare dei giochi d acqua fantastici creati dal percorso dell Aniene. Una volta essersi rilassati in questo paradiso naturale, si può riprendere il percorso che si snoda proprio sotto l Acropoli sul lato opposto della valle dall ingresso principale. Anche questo lato del parco regala suggestive emozioni attraversandolo perché oltre a incontrare emergenze archeologiche, ci sono dei piccoli punti dove ci sono delle visuali panoramiche e molto suggestive sul parco con la città di Tivoli sopra di esso. Presenza di emergenze archeologiche, vestigia di varie epoche, eccezionali elementi naturali, grotte e scorci panoramici ne fanno un parco di grande valore ambientale, storico e artistico. Commento Critico

3 Commento critico Al momento che si entra a Villa Gregoriana il primo pensiero guardando dall alto della valle è quello di percorrere un tortuoso percorso di discesa prima e salita dopo fino ad arrivare sulla sommità opposta della valle per poterla visitare tutta, ma basta percorre qualche metro per dimenticare la fatica che ci aspetta. Lungo il percorso che conclude sul belvedere che affaccia su un salto del fiume Aniene ci si perde in un paradiso verde caratterizzato da siepi di bossi, lecci e pini. Mano a mano che ci si cammina verso il belvedere ci sentiamo sempre più invitati dal suono dell acqua ad avvicinarci. La Villa con il suo fascino romantico dove il mondo sembra fermarsi dinanzi alla natura, ci mostra come sia stato possibile realizzare un parco su una dislivello molto impegnativo che però se reso bello, la fatica per percorrerlo non viene avvertira. Infatti i percorsi ricchi di visuali panoramiche che si snodano lungo la parete della valle sono così armoniosi da farci ritrovare in poco tempo nella parte più bassa del parco dove c è la cascata che finisce diretta nella Grotta delle Sirene. Sulla parete opposta della valle i percorsi sembrano specchiarsi a quelli che abbiamo percorso scendendo, regalando anche in questo caso attimi di riflessione grazie ai numerosi punti panoramici. Foto: 1. Cascata del fiume Aniene; 2. Alcuni dei ripidi percorsi che si snodano nel parco; 3. Uno dei tanti punti panoramici verso la valle dell Aniene; 4. Resti della Villa di Manlio Vopisco; 5. Vista della cascata che sfocia nella grotta delle Sirene; 6. Cunicolo di Miollis per raggiungere la Grotta di Nettuno; Disegni: A- Vista della Villa dei Templi di Vesta e Sibilla con l antico sbocco del fiume Aniene; B- Cascata che sfocia nella Grotta delle Sirene; 3

4 Foto 1 Foto 2 4

5 Foto 3 Foto 4 5

6 Foto 5 Foto 6 6

7 Disegno A 7

8 Disegno B 8

9 Planimetria Villa Gregoriana 9

10 Villa Adriana La più grandiosa delle ville imperiali dell'antica Roma si trova nella piana sottostante Tivoli e si nota per la sua ampiezza e grandiosità architettoniche e decorative. La villa si estende su un area di circa 300 ettari con un perimetro di tre chilometri. L area scelta era ricca di acque e vi passavano quattro degli antichi acquedotti romani che servivano Roma. Fu fatta costruire a partire dalla ristrutturazione di una precedente villa repubblicana nel periodo fra il d.c. dall'imperatore Adriano, che essendo un grande amante di architettura, si presume che ne seguì personalmente il progetto. La villa è caratterizzata da un insieme di costruzioni monumentali, vie, specchi d'acqua, terme, biblioteche, teatri e templi come ad esempio: il Liceo, l'accademia, il Pritaneo, il Pecile di Atene, il Canopo sul delta del Nilo, la Valle di Tempe in Tessaglia. Gli elementi che costituiscono la villa sono un insieme di tutti elementi che avevano colpito l'imperatore nei suoi numerosi viaggi nelle province dell'impero dove era andato per conoscere realtà così lontane e adeguare le strutture dell'impero alle nuove necessità. A metà del cinquecento ci furono diversi scavi a vasta condotti da papi e architetti per cercare di far riemergere le antiche rovine secondo la quale l imperatore Adriano le aveva volute. Dai numerosi scavi si riuscirono a recuperare statue, marmi e alcuni mosaici. Oggi la villa appare come uno straordinario immenso parco, in un'atmosfera che conserva ancora gran parte del fascino antico. La villa è facilmente divisibile e riconoscibile in tre zone: una parte situata a nord e nord-est dove si concentravano gli spazi abitativi e lavorativi per tutti coloro che lavoravano per l imperatore. La seconda zona è collocata nella parte ovest della villa; questa si affaccia sulla città di Roma ed era utilizzata dall imperatore come se fosse una seconda abitazione per la meditazione e il relax dove ogni pensiero e forma di stanchezza andava a perdersi nel verde dei numerosi giardini che ne facevano parte. L ultima zona è collocabile nella parte alta del complesso dove occupata da un grande parco ricco di riferimenti, che sembra avere un carattere adatto per svolgere quelle funzioni, dove arte dei giardini e paesaggio risultano fondamentali. Un aspetto molto interessante all interno della villa è il tema dell acqua presente dappertutto nell intero complesso che funzionava nelle numerose aree grazie a un sistema idraulico minuziosamente studiato e progettato. Fra le numerose fontane, ninfei, grotte, vasche, canali, cisterne e terme la presenza dell acqua appare ancora ben riscontrabile nell immensa vasca del Pecicle destinata alle passeggiate lungo il suo perimetro; nel Teatro Marittimo dove l imperatore andava per stare solo nel suo intimo studio e nel Canopo che sta a rappresentare il canale navigabile dalla città di Alessandria a Canopo. 10

11 Commento critico Villa Adriana fra le tre ville è quella che più ci fa tornare indietro nel tempo e ci dimostra come già in quegli anni si sperimentavano (in questo caso con ottimi risultati) enormi progettazioni, facendo interagire gli spazi aperti con le architetture in modo da avere una metamorfosi perfetta fra le immense aree aperte per lo svago e gli edifici. Un aspetto che colpisce passeggiando all interno della villa è quello di come sia stato possibile fare un progetto così monumentale dove l acqua è presente dappertutto e soprattutto su come sia stato possibile farla funzionare per ogni singolo elemento in modo impeccabile senza l aiuto di ingegni meccanici, ma solo sfruttando la pressione e la gravità. Mentre ci si perde fra le rovine della villa, i sentieri ci appaiono molto larghi e in terra rossastra dove attraverso ogni passo ci si sente persi nel tempo degli antichi percorsi ghiaiosi e polverosi. La villa sembra che si sia tenuta in vita negli anni per darci insegnamento della bravura e maestria degli antichi nel progettare e realizzare opere difficilmente distruttibili. Un intervento interessante che potrebbe consentire al visitatore di comprendere meglio quella che era la villa alla sua origine è sostituire con la vegetazione quelle rovine che sono andate distrutte nel tempo. Foto: 1. Pecicle, grande vasca destinata alle lunghe passeggiate lungo il suo perimetro; 2. Teatro Marittimo, luogo in cui l imperatore si presume avesse uno studio riservato; 3. Hospitalia, probabili stanze da letto per ospitare i pretoriani di guardia al vestibolo; 4. Palazzo d Oro, con funzione di padiglione triclinare di altissima rappresentanza; 5. Grandi Terme, erano destinate al personale di servizio della villa; 6. Canopo, rappresenta il canale navigabile che univa Alessandria all'antica cittadina di Canopo; Disegni: A Palazzo D Oro; B Canopo; 11

12 Foto 1 Foto 2 12

13 Foto 3 Foto 4 13

14 Foto 5 Foto 6 14

15 Disegno A 15

16 Disegno B 16

17 Planimetria Villa Adriana 17

18 Villa D Este Villa d Este realizzata da Pirro Ligorio per ordine di Ippolito II d Este e stata realizzata nel L area dove la Villa è stata collocata è stata scelta in modo puntiglioso per vari aspetti: la posizione rialzata che dava possibilità di avere un ampia vista in lontananza della città di Roma e più vicino alla città, sulla valle dell Aniene; suggestioni legate ai ritrovamenti archeologici delle residenze di epoca romana, qui edificate; inoltre lo scosceso pendio lungo il versante nord ovest alla cui sommità sarebbe sorta la villa, che collegava funzionalmente questa con la strada per Roma, si prefigurava come sede ideale dei giardini, consentendo di ottenere effetti prospettici che avrebbero conferito monumentalità all intero complesso. Una volta entrati, la prima tappa riguarda la visita del palazzo. Il palazzo è molto semplice con un lungo corpo principale di tre piani caratterizzate da file di finestre e padiglioni laterali che a malapena sporgono caratterizzata da lunghi corridoi e ampie stanze ricche di affreschi che si affacciano con grandi finestre verso la monumentalità dei giardini vasche e fontane. Scendendo dal palazzo fino a una terrazza appartamento alla maniera di un anfiteatro si nota l estensione del giardino su due versanti ripidi dove ci si trova in una posizione rialzata sul giardino e la visuale appare ampia su tutte le vasche e fontane con i propri giochi d acqua e sulla perfetta suddivisione di aree verdi in unità regolari tagliati da una griglia di percorsi ortogonali, simmetrici rispetto a un asse mediano longitudinale. La loggia del palazzo segna l'asse longitudinale e centrale del giardino. Cinque assi trasversali principali partono l'asse centrale dal punto di vista fisso creato dalla villa: la terrazza del Belvedere, la passeggiata del Cardinale, il Viale delle Cento Fontane, il Viale di San Pietro e il Viale delle Peschiere. Per raggiungere dalla Villa la zona bassa dove bisogna scendere il pendio con dei percorsi obliqui che collegandosi fra di loro creano uno schema di disegni romboidali. La geometrica griglia dei percorsi che attraversano il giardino una volta scesi dal piano della Villa si rischia di non percepirla più a causa delle numerose distrazioni che si incontrano lungo tutta la visita del giardino. La monumentalità delle opere realizzate con i giochi d acqua sono l attrazione che richiama maggiormente il visitatore sia per la cura e precisione puntuale per la loro realizzazione e sia perché ammirare come l acqua riesce a dare vita e armonia a un giardino è un qualcosa di veramente incredibile. L architetto Ligorio per dare funzionalità alle numerose fontane, zampilli e vasche presenti all interno del giardino; senza alcun ingegno meccanico, realizzò un sistema di tubazioni e una galleria lunga circa seicento metri, sotto la città di Tivoli, che adduceva l'acqua direttamente dall'aniene fino ad una vasca che alimentava le fontane sfruttando la pressione naturale e il principio dei vasi comunicanti. 18

19 Commento Critico A Villa d Este l elemento rilevante è l acqua che grazie ai suoi giochi rende sempre viva e attiva l intera villa. E come se fosse stata appena completata. Forse gli unici elementi che ci fanno tornare indietro negli anni fino alla sua edificazione sono le numerose piante ormai secolari collocate su tutte le aree verdi. I giardini però che sono uno degli elementi fondamentali della Villa sembra vengano messi in secondo piano perché non sono ben curati e sono stati lasciati forse troppo allo stato naturale senza troppi interventi di manutenzione e restauro, infatti sarebbe opportuno intervenire per ridare qualche forma all intera vegetazione e ai prati. Foto: 1. Visuale panoramica da una delle stanze del palazzo verso valle con Roma sullo sfondo; 2. Alcuni dei percorsi che si snodano lungo la scarpata; 3. Visuale prospettica delle 100 fontane; 4. Dometta; 5. Fontana di Nettuno con la fontana dell Organo; 6. Le Peschiere; Disegni: A- Le Cento Fontane; B- Fontana di Nettuno e fontana dell Organo; 19

20 Foto 1 Foto 2 20

21 Foto 3 Foto 4 21

22 Foto 5 Foto 6 22

23 Disegno A 23

24 Disegno B 24

25 Planimetria di Villa D Este 25