Prot.n INPS - Sintesi delle principali novità in materia di contribuzione dovuta dai datori di lavoro per l anno 2013 Circolari dell Istituto.

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1 Prot.n. 119 CIRC.n. 35 del A TUTTE LE IMPRESE ASSOCIATE INPS - Sintesi delle principali novità in materia di contribuzione dovuta dai datori di lavoro per l anno 2013 Circolari dell Istituto. L INPS, con circolare n.13 del , ha fornito un quadro riepilogativo delle disposizioni aventi riflesso sulla contribuzione dovuta dai datori di lavoro nel corso del Inoltre, l' Istituto, con circolare n.140 del , ha illustrato la disciplina relativa alla contribuzione di finanziamento delle indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI, introdotte dalla legge n.92/2012, che, in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1 gennaio 2013, hanno sostituito, rispettivamente, le preesistenti indennità di disoccupazione non agricola ordinaria con requisiti normali e con requisiti ridotti, e che sono destinate a sostituire a regime, dal 1 gennaio 2017, anche l indennità di mobilità di cui all art. 7 della L. n. 223/91 ed i trattamenti speciali di disoccupazione per l edilizia (cfr. nostra circolare n.12 del ). Richiamiamo di seguito i chiarimenti forniti dall INPS sulle disposizioni in materia contributiva di maggior interesse per le imprese. Contribuzione di finanziamento dell ASpI e della Mini ASpI Per il finanziamento delle assicurazioni ASpI e Mini ASpI, la legge n. 92/2012 dispone l obbligo di versamento delle seguenti contribuzioni: ordinario (art. 2, co e co. 36); addizionale con riferimento ai contratti non a tempo indeterminato (art. 2 co ); contributo dovuto in caso di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all ASpI (art. 2, co ). In proposito ricordiamo che la disciplina del contributo dovuto in caso di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato è stata sostituita, dall art.1, comma 250, della legge n.228/2012, successivamente alla citata circolare INPS n.140 del 2012, per

2 cui le indicazioni dell Istituto al riguardo non sono più attuali. In particolare le nuove disposizioni prevedono che nei casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all'aspi, intervenuti a decorrere dal 1 gennaio 2013, è dovuta, a carico del datore di lavoro, una somma pari al 41% del massimale mensile di ASpI per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi 3 anni. Ci riserviamo di ritornare su tale contributo, in occasione delle successive indicazioni da parte dell Istituto. Rimangono invece attuali i chiarimenti forniti dall'inps, con la citata circolare n.140 del 2012, sul contributo ordinario e su quello straordinario. Per quanto concerne il contributo ordinario, l Istituto ha osservato che, con effetto sui periodi contributivi maturati a decorrere dal 1 gennaio 2013, al finanziamento dell ASpI e della Mini-Aspi concorrono i contributi già versati a titolo di contributo integrativo per l assicurazione contro la disoccupazione involontaria (1,30% della retribuzione imponibile), di percentualizzazione del contributo base dovuto per la predetta assicurazione DS (0,01% della retribuzione imponibile), nonché di contributo dello 0,30%, ai sensi dell art. 25 della legge n. 845/78 il quale, è destinato per le aziende che vi aderiscono - al finanziamento dei Fondi interprofessionali per la formazione continua. Di conseguenza, per la generalità delle imprese industriali, comprese quelle edili, il contributo ordinario di finanziamento delle indennità ASpI e mini ASpI, posto a carico dei datori di lavoro, è pari complessivamente all 1,61% (1,31% + 0,30%) della retribuzione imponibile ed è alimentato da contribuzioni già versate. In relazione all estensione dell ASpI al personale apprendista, con modifica all art. 2, comma 2, del T.U. Apprendistato (D.Lgs. n.167/23011), è stato introdotto, in via aggiuntiva al regime contributivo già in vigore, e con effetto sui periodi contributivi maturati a decorrere dal 1 gennaio 2013, a carico del datore di lavoro, un contributo dovuto per gli apprendisti, artigiani e non artigiani, pari all 1,31% della retribuzione che deve essere incrementato dello 0,30%, di cui all art. 25 della legge n. 845/1978. Di conseguenza il contributo ordinario di finanziamento ASpI si attesta nella misura pari al 1,61% della retribuzione imponibile, in analogia a quanto avviene per gli altri lavoratori dipendenti. Sempre con effetto sui periodi contributivi maturati a decorrere dal 1 gennaio 2013, è introdotto un contributo addizionale, pari all 1,40% della retribuzione imponibile, dovuto dai datori di lavoro con riferimento ai rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato. Per effetto di tale disposizione, la contribuzione complessivamente dovuta per l ASpI, con riferimento a tali rapporti, si attesta in misura pari al 3,01% (1,61% + 1,40%) della retribuzione imponibile. Il contributo addizionale riguarda tutti i rapporti di lavoro non a tempo indeterminato in essere al 1 gennaio 2013 e non solamente quelli instaurati a far tempo dalla medesima data. Tale contributo non è dovuto con riferimento a: apprendisti; lavoratori assunti con pag. 2

3 contratto a termine in sostituzione di lavoratori assenti; lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali. Tale contributo addizionale dell 1,40% potrà essere restituito al datore di lavoro: nel limite massimo di 6 mensilità, in caso di trasformazione (entro la scadenza) del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato; nel limite massimo di 6 mensilità, in caso di riassunzione a tempo indeterminato dello stesso lavoratore, entro 6 mesi dalla scadenza del contratto a tempo determinato. In tale caso la restituzione avviene detraendo dalle mensilità spettanti un numero di mensilità ragguagliato al periodo trascorso dalla cessazione del precedente rapporto di lavoro a termine. L INPS ha osservato che, ai fini della compilazione del flusso UnimEns, non sono previste modifiche in merito all esposizione della contribuzione ASpI, né con riferimento al contributo ordinario, né a quello addizionale. Ai fini del recupero del contributo addizionale dell 1,40% - versato con riferimento ai lavoratori con contratto non a tempo indeterminato in caso di trasformazione dei rapporti di lavoro ovvero di riassunzione, è stato istituito il nuovo codice causale L810 - avente il significato di Recupero contributo addizionale art.2, co. 30 L.92/ nell elemento <CausaleAcredito> di <AltreACredito> di <DatiRetributivi> di Denuncia Individuale. Le operazioni di recupero potranno essere effettuate a decorrere dal mese successivo a quello in cui si verifica la condizione che ne realizza il titolo. Incremento dello 0,29% per i dirigenti industriali assunti dal e iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti L INPS, con la cita circolare n.13 del 2013, osserva che, nel 2013 si esaurisce anche l previsto aumento a carico dei dirigenti industriali assunti dal e iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti. Pertanto dal 1 gennaio 2013 trova applicazione l'ultimo incremento dell'aliquota pensionistica in ragione di 0,29%, così che l'aliquota IVS (no Gescal), con tale decorrenza, è fissata al 32,30%, di cui 8,84% a carico del lavoratore. Misura compensativa alle imprese che conferiscono il TFR a forme pensionistiche complementari e/o al Fondo Tesoreria dell INPS Ricordiamo che l articolo 8 del DL 30 settembre 2005, n.203 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248 (richiamato dall art.10, comma 3, del D.Lgs. n.252/2005), riconosce una misura compensativa dei costi, per le imprese che conferiscono il TFR a forme pensionistiche complementari e/o al Fondo di Tesoreria INPS, consistente nell esonero in misura percentuale dal versamento dei contributi sociali dovuti alla Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti di cui all articolo 24 della legge 9 marzo 1989, n. 88, per ciascun lavoratore. L INPS, con la cita circolare n.13 del 2013, conferma che l esonero in questione, già pag. 3

4 previsto per il 2012 in misura pari allo 0,26%, per l anno 2013 è stabilito - per ciascun lavoratore in misura pari allo 0,27%. Mancata proroga della possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità per i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo. L INPS, con la cita circolare n.13 del 2013, ha precisato che, per l anno 2013, non è stata prorogata la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo, per i quali non ricorrono le condizioni per l'attivazione delle procedure di mobilità, e manca anche la copertura degli oneri per il finanziamento delle relative misure incentivanti, con la conseguenza che, per l anno 2013, non sarà possibile fruire delle agevolazioni previste dalla legge n. 223/1991 per le assunzioni di lavoratori iscritti alle liste di mobilità. Facciamo presente che la mancata proroga e l impossibilità di fruire delle agevolazioni per l anno 2013 riguarda i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo. In relazione a tali aspetti, l Istituto si riserva successive indicazioni, in attesa di un parere richiesto al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Permane invece in vigore la possibilità di iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati a seguito di una procedura di licenziamento collettivo (almeno 5 licenziamenti nell arco di 120 giorni da parte di imprese che occupino più di 15 dipendenti; licenziamenti da parte di impresa ammessa alla CIGS) e gli incentivi previsti per la loro assunzione dagli articoli 8, commi 2 e 4, e 25, comma 9, della legge 223/1991, secondo quanto già illustrato con la circolare n.137 del 2012 (cfr. nostra circolare n.318 del ). Mancata proroga di altre disposizioni in materia di agevolazioni all occupazione L INPS, con la cita circolare n.13 del 2013, ha precisato che, per l anno 2013, non sono stati prorogati: i benefici in favore del reimpiego di soggetti disoccupati che versano in particolari situazioni originariamente introdotti dall articolo 2, commi 134 e 151 dalla legge n.191/2009 (finanziaria 2010); incentivi per favorire l assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga. Ricordiamo che si tratta: della riduzione contributiva nella misura prevista per gli apprendisti, per i datori di lavoro che assumono lavoratori beneficiari dell indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali e che abbiano almeno 50 anni di età (art.2, comma 134, primo periodo, L.n.191/2009); del prolungamento della riduzione contributiva (riduzione della quota di contribuzione a carico del datore di lavoro nella misura del 10%) fino alla data di maturazione del diritto al pensionamento e comunque non oltre il 31 dicembre dell anno in corso, per i datori di lavoro che assumono lavoratori in mobilità o che pag. 4

5 beneficiano dell indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali, che abbiano almeno 35 anni di anzianità contributiva (art.2, comma 134, secondo periodo, L.n.191/2009); del beneficio economico (pari all indennità spettante al lavoratore) per i datori di lavoro che, senza esservi tenuti, assumono a tempo pieno e indeterminato lavoratori destinatari dell indennità di disoccupazione non agricola con requisiti ordinari o dell indennità speciale di disoccupazione edile (art.2, comma 151, L.n.191/2009); dell'incentivo economico (pari all'indennità spettante al lavoratore) per i datori di lavoro che senza esservi tenuti assumono lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga, licenziati o sospesi per cessazione totale o parziale dell'attività o per intervento di procedura concorsuale da imprese non rientranti nella disciplina di cui alla legge n. 223 del 1991 (art.7-ter, comma 7, del D.L. n.5/2009 convertito con modificazioni dalla L. n.33/2009 e successive modifiche ed integrazioni). Nuovo incentivo per l assunzione di ultracinquantenni disoccupati e donne in condizioni particolari L INPS, con la cita circolare n.13 del 2013, ricorda che la legge n.92/2012 (art.4, commi 8-11) introduce, dal primo gennaio 2013, un nuovo incentivo (riduzione del 50% della contribuzione a carico del datore di lavoro) per l assunzione di ultra cinquantenni disoccupati da almeno 12 mesi e di donne di qualunque età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in particolari regioni, e di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti. Sul punto l Istituto rinvia a successive indicazioni. Per informazioni: Area Lavoro e Previdenza Dott. Paolo Valerio valerio@ancetreviso.it pag. 5