PENSIONE e BUONUSCITA

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1 PENSIONE e BUONUSCITA DEL PERSONALE DELLA SCUOLA a cura di Michele Napoli marzo 2007 (ultimo aggiornamento agosto 2010)

2 INDICE Tipologie di pensione pag. 6 Elementi fondamentali per il calcolo della pensione 8 La quota A della pensione 9 Come calcolare la media retributiva per la quota B 13 L anzianità pensionistica 14 Come contare i periodi 15 Servizio effettivo e servizio utile 17 Variazioni data inizio anno scolastico 19 Il certificato di servizio 20 Servizi utili 21 Il computo 24 Presentazione/Revoca domanda di computo 26 Servizi computabili 27 Il riscatto dei servizi 30 Servizi e periodi riscattabili 32 Servizi e periodi non riscattabili 36 Variazioni della retribuzione utile ai fini del calcolo dell onere di riscatto 38 Principali interventi legislativi dal 1992 in poi 40 Ricongiunzione Legge 29/79 47 Totalizzazione 51 2

3 3 Maggiorazione dei servizi pag. 53 Maggiorazioni per invalidità 57 Part-time/Pensione e part-time 59 Calcolo della pensione 60 Calcolo col sistema retributivo 61 Calcolo col sistema misto 68 Calcolo col sistema contributivo 72 Opzione per il sistema contributivo 73 La pensione per motivi di salute - La dispensa - L inabilità permanente e assoluta legge 335/95 - La pensione di privilegio Le novità dal 1/1/ Le quote legge 247/07 84 Il cumulo 86 Decorrenza della pensione 87 Trattenimento in servizio 89 Cessazioni per limiti di servizio 90 Pubblico impiego Anche le donne in pensione a 65 anni 91 Effetti della legge 122 del 30/7/ BUONUSCITA Cos' é la buonuscita 95 Indennità integrativa speciale e buonuscita 97 TFS o TFR

4 4 Dal 1/1/2011 TFR per tutti pag. 99 I riscatti 100 Servizi utili o riscattabili 101 Diritto al trattamento 104 Arrotondamento 106 RIFERIMENTI NORMATIVI Elenco sequenziale delle principali norme riguardanti pensione e buonuscita 107

5 Nota Fonte molto utile per chi si interessa di pensioni del pubblico impiego sono i siti: La parte specifica del personale della scuola è curata da me e può essere raggiunta anche direttamente: Per accedere al materiale più interessante di sportellopensioni bisogna munirsi di una password annuale che viene fornita versando un offerta di almeno 15 euro (in beneficenza). Nel sito sono indicate delle associazioni allo scopo. Ovviamente non bisogna trascurare i siti istituzionali quali e Segnalo inoltre:

6 6 TIPOLOGIE DI PENSIONE Per quanto concerne la misura, attualmente si possono maturare tre tipologie di pensione: 1) La pensione col calcolo retributivo ovvero basato sulla retribuzione in godimento alla cessazione e sulla media retributiva degli ultimi dieci anni. Riguarda coloro che avevano maturato (compresi i riscattati e le ricongiunzioni, i periodi figurativi e le maggiorazioni, almeno 18 anni di anzianità al 31/12/95. 2) La pensione col calcolo misto, ovvero retributivo per l anzianità maturata al 31/12/95 e contributivo per quella maturata dal 1/1/96 alla cessazione. Riguarda quanti al 31/12/95 avevano meno di 18 anni di anzianità. 3) la pensione col calcolo contributivo, basato sui contributi versati e pertanto sulle retribuzioni ricevute nel corso della vita lavorativa. Richiede requisiti differenti dalle altre due e riguarda quanti hanno cominciato a lavorare dopo il 31/12/95;

7 7 possono optare per questo tipo di pensione: coloro che rientrano al punto 2 (calcolo misto) dopo il 1 gennaio 2008 (riforma Maroni) le donne che maturano 57 anni di età e 35 di contributi pensionistici Attualmente la stragrande maggioranza dei pensionati matura la pensione del tipo retributivo (che è la più vantaggiosa), pochi i casi di tipo misto (sono pensioni di vecchiaia di quanti hanno cominciato a lavorare tardi) rarissimi i casi di pensioni di tipo contributivo, dovute essenzialmente alle opzioni oppure ottenute come seconda pensione maturata con contributi versati alle casse speciali o comunque alla gestione separata. A partire dal 2013 sarà costante l'aumento di quelle di tipo misto che nell'arco di pochi anni diventeranno la norma; ma bisognerà attendere circa 20 anni, dopo il 2030, perché le pensioni di tipo contributivo siano le più numerose. E opportuno chiarire che non rientrano in questo discorso le tipologie legate a situazioni particolari quali l invalidità, la dispensa per salute, la pensione privilegiata, la pensione indiretta e quella di reversibilità

8 8 ELEMENTI FONDAMENTALI Gli elementi per calcolare la pensione retributiva nel pubblico impiego sono essenzialmente tre: a) l anzianità contributiva b) la situazione retributiva alla cessazione c) la media retributiva degli ultimi dieci anni L anzianità contributiva determina la percentuale (ma forse è più esatto dire le percentuali) per il calcolo. Gli anni di riferimento per il calcolo della media sono dieci a partire dal 1/11/08, da quando è andata a regime la legge 335/95; nella fase transitoria, a partire dal 1/1/96 e fino al 1/11/08, il periodo di riferimento veniva incrementato prima di 6 mesi all'anno e poi di 8 mesi all'anno. La retribuzione accessoria, sia quella corrisposta mensilmente, sia quella corrisposta occasionalmente, può influire nel calcolo della media stipendiale, ma non ha alcun effetto nel determinare la retribuzione alla cessazione.

9 9 LA QUOTA A DELLA PENSIONE Riguarda il calcolo riferito all'anzianità pensionistica maturata fino al 31/12/1992. La retribuzione utile è quella in godimento alla cessazione, con esclusione di ogni forma di retribuzione accessoria, sia fissa mensile come la retribuzione professionale docente o il compenso individuale accessorio e similari, sia in forma occasionale come il fondo di istituto. Lo stipendio base, la parte di stipendio corrisposta come assegno ad personam o in modo aggiuntivo come previsto dai CCNL per gli ATA, sono maggiorati del 18%; l'indennità integrativa ne è esclusa nonostante il suo conglobamento nello stipendio a partire dal 1/1/2003. Un discorso a parte deve essere fatto per la retribuzione ricevuta per le ore eccedenti o aggiuntive, previste in diverse situazioni: normalmente questa retribuzione è da considerare accessoria, quindi utile oltre il 18% solo per la quota B. Nel caso in cui una cattedra della secondaria sia istituzionalmente superiore alle 18 ore per cui le ore eccedenti costituiscono obbligo di servizio, la relativa retribuzione è considerata ai fini della pensione e della buonuscita come facente parte dello stipendio base. Esempio: disciplina scolastica per la quale sono previste 7 ore di insegnamento in ogni classe; al docente vengono assegnati 3 corsi e pertanto la cattedra è obbligatoriamente di di 21 ore (vedi Informative INPDAP n. 8 del 29/4/03 e n. 32 del 2/7/03).

10 COME CALCOLARE LA MEDIA RETRIBUTIVA PER LA QUOTA B Pur pervenendo allo stesso risultato, l INPS e l INPDAP adoperano indici e criteri differenti per il calcolo della media retributiva utile per la quota B di pensione (periodi posteriori al 31/12/92) INDICI INPS Anno retrib. 10 Anno di presentazione della domanda ,2037 1,2371 1,2686 1,3134 1,3612 1,4072 1,4551 1,4975 1,5366 1, ,1470 1,1789 1,2091 1,2519 1,2975 1,3415 1,3872 1,4278 1,4653 1, ,0781 1,0830 1,1367 1,1771 1,2201 1,2615 1,3046 1,3429 1,3783 1, ,0275 1,0563 1,0836 1,1221 1,1632 1,2028 1,2441 1,2807 1,3145 1, ,0000 1,0282 1,0548 1,0923 1,1325 1,1712 1,2115 1,2472 1,2802 1, ,0000 1,0000 1,0260 1,0626 1,1018 1,1395 1,1788 1,2137 1,2460 1, ,0000 1,0000 1,0359 1,0742 1,1111 1,1494 1,1836 1,2152 1, ,0000 1,0000 1,0371 1,0727 1,1099 1,1430 1,1737 1, ,0000 1,0000 1,0345 1,0705 1,1025 1,1321 1, ,0000 1,0000 1,0348 1,0659 1,0947 1, ,0000 1,0000 1,0301 1,0580 1, ,0000 1,0000 1,0272 1, ,0000 1,0000 1, ,0000 1, ,0000

11 11 INDICI INPDAP Anno retribuzione Indice Anno retribuzione Indice , , , , , , , , , , , , , , , , , , Dal 1/11/2009 il periodo di riferimento per la media è di 10 anni. L'INPDAP lo indica in giorni e fino alla data indicata veniva calcolato come nell'esempio che ha come riferimento il 1/9/2007: Periodo del 50% dal 1/1/93 al 31/12/95 e al 66,67% dal 1/1/95 alla cessazione: Periodo = (360x3x0,5) + (360x11+30x8)x0,6667 = 3340 giorni

12 12 Prima occorre calcolare le retribuzioni utili annue, poi rivalutarle con gli indici relativi all inflazione, infine dividere la somma per il periodo di riferimento. La retribuzione annua comprende lo stipendio, l I.I.S., la maggiorazione del 18%, il salario accessorio eccedente la maggiorazione. INDICI INPDAP a b c d e=axbxc:d f g=exf retrib. utile % inc coeff. a. p. coeff. retr. riv. giorni ,63 1,00 145, , , , ,25 1,00 145, , , , ,39 1,01 145, , , , ,88 1,02 145, , , , ,20 1,03 145, , , , ,96 1,04 145, , , , ,28 1,05 145, , , , ,77 1,06 145, , , , ,75 1,07 145, , , , ,70 1,08 145, , , , ,87 Media = ,87 : = ,49

13 Per gli anni 2007 e 1998 considerati parzialmente prendere in considerazione solo le retribuzioni annue dei mesi compresi nel periodo. 13 INDICI INPS a b c=axb d e=cxd retrib. utile coeff. retr. riv. giorni ,63 1, , , ,25 1, , , ,39 1, , , ,88 1, , , ,20 1, , , ,96 1, , , ,28 1, , , ,77 1, , , ,75 1, , , ,70 1, , , ,14 Media = ,14 : = ,47

14 14 L ANZIANITA PENSIONISTICA E costituita dalla somma dei periodi effettivi o figurativi utili al calcolo: a) Servizio di ruolo b) Servizi preruolo prestati nelle scuole statali c) Servizi preruolo prestati in enti pubblici o enti locali d) Servizi prestati alle dipendenze di privati e) Servizio militare f) Periodo di studi universitari g) Maggiorazioni h) Servizi figurativi quali la disoccupazione e la maternità fuori dal rapporto di lavoro La percentuale viene determinata in base agli anni e ai mesi, la frazione di mese si arrotonda a mese intero se é superiore a 15 giorni. L arrotondamento può essere fatto una sola volta sulla somma complessiva dei servizi utili.

15 15 COME CONTARE I PERIODI I periodi devono essere contati in anni mesi e giorni seguendo il seguente criterio: Esempio 1: Dal 15/10/84 al 4/6/88 sono anni 3, mesi 7 e gg. 21 a) dal 15/10/84 al 14/10/87 sono anni 3 b) dal 15/10/87 al 14/5/88 sono mesi 7 c) dal 15/5/88 al 4/6/88 sono giorni 21 Esempio 2: Dal 1/3/01 al 31/5/01 sono mesi 3 Esempio 3: Dal 1/1/01 al 28/2/01 sono mesi 2 (l anno non è bisestile) Esempio 4: Dal 1/1/04 al 28/2/04 sono mesi 1 e gg. 28 (l anno è bisestile) Esempio 5: Dal 30/4/03 al 31/5/03 sono mesi 1 e gg. 2 a) dal 30/4 al 29/5 sono mesi 1 b) dal 30/5 al 31/5 sono gg. 2

16 16 Quando si sommano più periodi, un anno è formato da 12 mesi e un mese sempre da 30 giorni. I periodi consecutivi si contano come un periodo unico, altrimenti si può verificare un assurdità: Esempio 6: Dal 1/4 al 20/4 e dal 21/4 al 31/5. Unendo i due periodi si ottengono 2 mesi, separatamente invece darebbero il primo gg. 20, il secondo mesi 1 e gg. 11 che poi sommati darebbero mesi 2 e gg. 1. Estremizzando il paradosso con un caso possibile (anche se difficilmente verificabile realmente), un supplente che lavora un intero anno scolastico con una serie di nomine consecutive, se non unissimo i periodi si otterrebbe un risultato straordinario: in un solo anno scolastico potrebbe realizzare un servizio pari a mesi 12 e gg. 5.

17 17 SERVIZIO EFFETTIVO E SERVIZIO UTILE Fino al 1995 era molto importante distinguere il servizio effettivo dal servizio utile, ora questa distinzione è da ritenere superata. La distinzione era un residuo dei tempi in cui si andava in pensione con un anzianità di 14 anni, 6 mesi e un giorno (sembra ormai preistoria pensionistica, ma stiamo parlando di un era conclusasi circa 15 anni fa!). Il servizio effettivo non comprendeva alcune maggiorazioni ed era quello che determinava il diritto alla pensione, il servizio utile comprendeva tutto e determinava il calcolo della pensione. (Insegnante con servizio effettivo di anni 14 e mesi 3 e una maggiorazione di 4 mesi per un servizio nella scuola speciale non poteva andare in pensione) Dal 1/1/96 il servizio utile per determinare il diritto viene indicato come anzianità contributiva.

18 18 Una curiosità: Per i pensionati INPS esiste una distinzione di questo tipo e riguarda i contributi figurativi della disoccupazione che non sono utili per raggiungere i 35 anni, ma solo per determinare l ammontare della pensione. Quando però viene trasferita una posizione dall INPS allo Stato con la ricongiunzione legge 29 sono valutati come quelli coperti da contribuzione.

19 19 VARIAZIONI DATA INIZIO ANNO SCOLASTICO Fino all anno scol. 1976/77: 1 ottobre 1977/78: 20 settembre Dal 1978/79 al 1985/86: Dal 1986/87: 10 settembre 1 settembre Per chi è stato immesso in ruolo in data diversa dal 1 settembre, viene ritenuto utile il periodo figurativo che manca alla cessazione per completare l anno di servizio; il riconoscimento non è esteso alla buonuscita.

20 20 IL CERTIFICATO DI SERVIZIO Il documento principale da cui deve partire l analisi della situazione relativa all anzianità pensionistica è il certificato di servizio. A questo proposito va notato che il personale docente della scuola primaria ha un solo certificato di servizio che durante il preruolo l ha seguito nei vari spostamenti da una istituzione scolastica all altra. In esso sono presenti anche i servizi preruolo prestati non alle dipendenze dello Stato, purché autorizzati dal Provveditorato agli Studi e quindi riconosciuti ai fini dell acquisizione del punteggio per la graduatoria incarichi e supplenze (servizi con i Comuni, col Patronato Scolastico...). Gli insegnanti della scuola secondaria hanno un certificato per ogni istituzione scolastica in cui hanno prestato qualche servizio; questo pone un problema perché richiede molta attenzione per ricostruire con esattezza una situazione a volte molto sfaccettata.

21 SERVIZI UTILI (basta documentarli col certificato di servizio) 1) I servizi di ruolo prestati in ogni amministrazione statale, dalla data di decorrenza economica, compresi i periodi di congedo straordinario e ordinario nonché le aspettative per infermità, anche se retribuite al 50%. 2) I servizi prestati con incarico triennale dall 1/10/61 al 30/9/70 ai sensi della Legge 831/61. 3) I servizi prestati con incarico a tempo indeterminato: a) per il personale della scuola secondaria (docente e a.t.a.) dall 1/10/68 al 9/9/78, ai sensi della Legge 282/69; b) per il personale docente di scuola materna ed elementare: - dall 1/10/70 al 9/9/78, ai sensi della Legge 820/ ) I servizi prestati con incarico a tempo determinato, conferito ai sensi della Legge 463/78, dal 10/09/78 al 09/09/82.

22 22 5) I servizi prestati come supplente annuale, a condizione che il servizio sia coinciso con l inizio dell anno scolastico, con ritenuta in conto Tesoro e con retribuzione estiva: a) dal 10 settembre fino all a.s. 85/86; b) dal 1 settembre, dall a.s. 86/87. 6) I servizi prestati dai supplenti annuali e temporanei nelle scuole statali a partire dal 1 gennaio 1988, in quanto da tale data lo stipendio è assoggettato alla ritenuta in conto Tesoro, con diritto all acquisizione della pensione a carico dello stato ( Legge 67/88; C.M. 8/1/88, n. 6; C.M. 22/1/88, N. 21 ). 7) Il servizio militare. 8) Sono inoltre utili senza onere ai sensi della legge 523/54,i servizi di ruolo e non di ruolo prestati: a) dagli insegnanti nelle scuole parificate b) dagli insegnanti di asilo o di scuola materna eretta in ente morale con iscrizione alla Cassa pensioni insegnanti di asilo e di scuola elementare parificata, amministrata dall INPDAP.

23 23 9) RICONGIUNZIONE DI SERVIZI per i quali é stato liquidato il trattamento di quiescenza: art. 151 d.p.r. 1092/73. a) E necessaria la domanda dell interessato. b) La domanda non è ammessa se presentata oltre il termine di 6 mesi dalla data di inizio del nuovo rapporto. 10) RIUNIONE E RICONGIUNZIONE DI SERVIZI per i quali non e stato liquidato il trattamento di quiescenza: art.151 d.p.r. 1092/73 a) Si provvede d Ufficio 11) PERSONALE NOMINATO COMMISARIO DI U.S.L. e collocato in aspettativa ai sensi del d.l. 6/2/91 n. 35 convertito con modificazione nella legge 4/4/91 n Il periodo è valido ai fini pensionistici, in quanto l Amministrazione che emette il provvedimento di aspettativa ha l obbligo di effettuare il versamento dei contributi relativi al trattamento di quiescenza e di richiedere successivamente il rimborso del corrispettivo onere all U.S.L. ( N.M. 5/6/92, n e N.M.T. 6/4/92, n ).

24 IL COMPUTO I servizi sono computabili, a domanda, in carta semplice, se sono coperti da contribuzione ai fini pensionistici. I servizi non coperti da contribuzione, sono computabili se l ente pubblico presso cui è stato prestato il servizio oppure l interessato provvederanno ora per allora al versamento dei contributi relativi presso: a) l apposita cassa di previdenza; b) L I.N.P.S., ai sensi dell art. 13, Legge 1338/62. I moduli per il versamento dei contributi si ritirano presso le sede I.N.P.S. Per il personale statale non di ruolo, l iscrizione all I.N.P.S. decorre dal 1 settembre 1950, ai sensi della Legge 633/50. Per il computo dei servizi scolastici, si tiene conto del periodo retribuito e non di quello prestato. Infatti, se il docente è stato retribuito anche durante il 24

25 25 periodo estivo, il servizio si deve computare fino al 30 settembre dello stesso anno scolastico e non fino al 30 giugno, data in cui termina l attività didattica. La domanda di computo va fatta, ai sensi dell art. 147 D.P.R. 1092/73: a) almeno due anni prima del raggiungimento del limite massimo di età ( 65 anni), pena la decadenza; b) entro 90 giorni dalla comunicazione del provvedimento di cessazione, quando il dipendente cessi, prima dei due anni antecedenti il compimento del 65 anno di età, per dimissioni, decadenza, destituzione, ecc. ( C.M. 20/12/77, N. 333). Nel caso di decesso in servizio del dipendente, gli aventi causa possono produrre domanda entro 90 giorni dal ricevimento dell invito del provveditorato.

26 26 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI COMPUTO La domanda va presentata all INPDAP tramite la scuola. Fino al 31/8/2000 erano di competenza del Provveditorato agli Studi. REVOCA DELLA DOMANDA DI COMPUTO La domanda di computo può essere ritirata solo prima che venga emesso il relativo procedimento. Considerato che il dipendente non è in grado di stabilire, nella maggior parte dei casi, quali servizi siano computabili e quali riscattabili, al fine di evitare errori, è opportuno fare la domanda di computo contestualmente a quella di riscatto. In tal modo, l INPDAP distingue i servizi computabili da quelli riscattabili, fermo restando il diritto dell interessato a ricorrere, qualora dovesse riscontrare errori. CONSERVAZIONE DELLA DOMANDA DI COMPUTO E consigliabile conservare la fotocopia della domanda, con gli estremi di protocollo della Scuola nella quale è stata presentata gerarchicamente, al fine di dimostrare in qualsiasi momento di averla prodotta, in caso di smarrimento della domanda medesima da parte dell amministrazione

27 27 SERVIZI COMPUTABILI (Art. 11 D.P.R. 1092/73) 1) I servizi scolastici non di ruolo, prestati in ogni ordine e grado di scuola, gestite o finanziate dallo Stato, anche se prestati senza il prescritto titolo di studio, indipendentemente dal numero di ore settimanali ( C.M. 36/77). 2) I servizi prestati nei corsi di scuola popolare, anche se gestiti da privati, purché coperti da contribuzione ( C.M. 18/7/90, n. 193). 3) I servizi prestati nelle scuole festive, estive, reggimentali e carcerarie, con iscrizione all I.N.P.S.. 4) I servizi non di ruolo prestati in altre amministrazioni statali, con iscrizioni all I.N.P.S.. 5) I servizi non di ruolo prestati alle dipendenze di Comuni, Province e Regioni, oppure presso scuole Legalmente Riconosciute, con retribuzione a carico dell Ente locale, ai sensi dell art. 12, T.U. 1092/73.

28 28 6) I servizi prestati alle dipendenze di enti o istituti di diritto pubblico, sottoposti a vigilanza o a tutela dello Stato: Patronati Scolastici, ANEA, UNSEA, INPS, ENPAS, INADEL, ecc., con iscrizione all INPS. 7) I servizi prestati in Istituti Pareggiati, con fondi speciali di pensione ( art. 121 DPR 1092/73). 8) I servizi comunque prestati, che abbiano costituito titolo per l inquadramento di ruolo e/o non di ruolo, con iscrizione INPS (art. 15 DPR 1092/73). 9) Il tempo intercorso tra la risoluzione e la riaccensione del rapporto, nel caso di risoluzione del rapporto di impiego (destituzione per motivi disciplinari), al quale faccia seguito la riammissione in servizio con diritto agli assegni non percepiti (riammissione disposta a seguito di revisione del procedimento disciplinare). 10) I periodi di astensione obbligatoria e facoltativa, per maternità, di cui agli artt. 4, 5 e 7 della Legge 1204/71 ( DPR 1026/76). 11) I periodi di aspettativa non retribuita, per tutta la durata del mandato, dei dipendenti chiamati a funzioni pubbliche elettive ( C.M.T. 3/7/81, n ).

29 29 12) Servizio prestato dai docenti inca- ricati esterni nelle Università o negli Istituti di Istruzione universitaria, in discipline per le quali è previsto un corso accademico semestrale o comunque non annuale, a condizione che sia incarico esterno retribuito, con ritenuta in conto Tesoro e che non vi sia stata opzione per l I.N.P.S. ( C.M. 36/70 ). 13) Periodi di aspettativa non retribuiti, concessa ai sensi dell art. 31 Legge 20/5/70, n. 300, con la richiesta della valutazione, da parte dell interessato, ai fini pensionistici. Qualora il periodo di cui sopra venga valutato ai fini pensionistici, l impiegato è soggetto alla regolarizzazione contributiva dei periodi per i quali non sono state operate le ritenute in conto Tesoro (DPR 1092/73, art. 24 e C.M. 235/81).

30 IL RISCATTO DEI SERVIZI La domanda va presentata all INPDAP tramite la scuola in cui si è in servizio. Può essere presentata anche dal personale non di ruolo con almeno un anno di servizio. Conviene presentare la domanda appena possibile in quanto: a) la presentazione non comporta l obbligo di accettare il riscatto; b) l onere viene calcolato in funzione dello stipendio e dell età del richiedente all atto della presentazione 30 Per il personale della scuola esisteva l istituto dell accettazione del riscatto che pertanto doveva essere accettato o respinto dall interessato. Ai sensi del comma 4 dell art. 2 del DPR 351/98, il riscatto non può essere rifiutato dopo l emissione del relativo decreto. Prima della sua emissione, l Amministrazione deve informare del suo contenuto l interessato che entro 5 giorni può rifiutarlo. In mancanza di una risposta nei termini previsti, l Amministrazione provvede alla definitiva emissione del decreto. N.B.: L utilizzo dei periodi riscattati va visto con ottica diversa se avviene in regime di pensione retributiva oppure in regime di pensione contributiva.

31 31 Pensione retributiva: i periodi sono utilizzati sia al fine di aumentare la percentuale di pensione, sia a quello di maturare il diritto (31 anni di servizio e un riscatto laurea di 4 anni permettono di maturare il diritto per 35 anni di contributi e fanno ottenere una percentuale per 35 anni e non per 31) Pensione contributiva: il riscatto perde la sua valenza per maturare l anzianità retributiva richiesta in quanto il minimo è di soli 5 anni, ha solo l effetto di far aumentare il montante dei contributi sui quali viene calcolata la pensione, anche se dà il vantaggio di poter detrarre dai redditi quanto versato secondo la normativa vigente al momento del pagamento. Il riscatto può essere chiesto anche parzialmente. Questa scelta è consigliabile solo quando la domanda si presenta poco prima del collocamento a riposo, in quanto si è in grado di stabilire con esattezza quale periodo manca per maturare il diritto. E pure possibile interrompere un pagamento rateale, limitando l utilizzo alla parte pagata, con esclusione dei casi in cui il periodo sia stato utilizzato per la pensione (Legge 1646/62, art. 25). Se la domanda è presentata con anticipo non è possibile, nè conveniente fare scelte oculate. Il costo del riscatto può essere pagato in un numero di rate mensili pari a quello dei mesi riscattati; in caso di pensionamento prima di aver esaurito le rate, queste vengono trasferite sulla pensione.

32 SERVIZI E PERIODI RISCATTABILI Il computo e il riscatto dei servizi è disciplinato dal DPR 1092/73. Altre norme sono intervenute in seguito, cominciamo a vedere i principali servizi riscattabili: 1) I servizi statali non di ruolo senza iscrizione all I.N.P.S. (art. 14 DPR 1092/73). 2) I servizi prestati come Assistente Universitario (art. 14 DPR 1092/73). 32 3) I servizi prestati come incaricato universitario. 4) I servizi prestati come docente presso università estere, prima della nomina a professore di ruolo degli istituti italiani di istruzione superiore (art. 14 DPR 1092/73). 5) I servizi prestati come lettore di lingua e letteratura italiana presso università estere, prima della nomina a insegnante di ruolo nelle scuole statali di istruzione secondaria o degli istituti professionali o di istruzione artistica (art. 14 DPR 1092/73).

33 33 6) I servizi non di ruolo prestati presso le scuole o istituti pareggiati, con o senza iscrizione all INPS ( R.D.L.vo 749/1920). 7) Il servizio prestato in scuola legalmente riconosciuta : a) per il personale docente, ai sensi dell art. 116 DPR 417/74, con o senza iscrizione INPS, purché retribuito. b) per il personale a.t.a., ai sensi dell art. 23 DPR 420/74, con o senza iscrizione INPS, purché retribuito. c) per tutto il personale, ai sensi della Legge 29/79 N.B.: Se i servizi sono coperti da contribuzione INPS, è più economico il riscatto ai sensi della Legge 29/79. Se, invece, i servizi non sono coperti da contribuzione INPS, l unica possibilità è la richiesta di riscatto ai sensi del DPR 417/74 ovvero del DPR 420/74 (con esclusione del caso in cui il pagamento è avvenuto in natura (vitto, alloggio e vestiario ) e quindi senza iscrizione INPS come da Delibera della C.d.C. n del 16/3/89; C.M. 21/9/89 n. 319). 8) I periodi di ruolo e non di ruolo giuridico non coperti da contribuzione (art. 142 I comma DPR 1092/73; c.m. 3/7/84, n. 205; C.M. 11/9/85, n. 255).

34 9) I servizi prestati nelle scuole e nei corsi popolari non statali, presso i doposcuola gestiti dai Patronati scolastici, quando l Ente gestore non rientri tra quelli indicati dall art. 12 del D.P.R. 1092/73 e qualora abbiano costituito titolo per l inquadramento nelle amministrazioni statali come dipendente di ruolo o non di ruolo. 10) I servizi prestati alle dipendenze del Consorzio Provinciale per l Istruzione Tecnica, con iscrizione I.N.P.S. (art. 28 Legge 177/76). 11) I periodi di Dottorato di ricerca ( C.M. 7/6/85, n. 183). 12) I servizi non di ruolo prestati dal personale docente presso corsi di scuola popolare gestiti da Enti privati, senza iscrizione INPS (art. 28 Legge 177/76; C.M. 18/7/90, n. 193; Parere del C. d. S. Sez. II n. 639 del 22/6/88). 13) I servizi prestati nelle scuole sussidiate ( C.M. 6/6/84, n. 175) ) I periodi di aspettativa non retribuita, concessa ai sensi dell art. 31 della Legge 300/1970, con la richiesta della valutazione, da parte dell interessato, ai fini pensionistici. La valutazione di tali periodi comporta per l interessato la regolarizzazione contributiva (art. 24 DPR 1092/73; C.M. 235/81 ).

35 35 15) I servizi comunque prestati, che abbiano costituito titolo per l inquadramento di ruolo e/o non di ruolo, senza iscrizione INPS (art. 15 DPR 1092/73 ). 16) Periodo legale degli studi universitari, comprendente anche: a) periodo relativo alla frequenza di corsi di perfezionamento a livello universitario; b) periodo legale degli studi universitari per il conseguimento del diploma ISEF; c) periodo legale degli studi universitari per il conseguimento del diploma di vigilanza scolastica; d) periodo legale degli studi teologici, valido per l insegnamento della Religione; e) periodo legale degli studi per il conseguimento del diploma di Accademia di Belle Arti; f) la durata del corso di studi per il conseguimento del titolo di specializzazione per il sostegno degli alunni Handicappati.

36 36 SERVIZI E PERIODI NON RISCATTABILI 1) I periodi senza assegni, ad eccezione dei periodi di ruolo giuridico. 2) I servizi coincidenti: se ne valuta uno solo, secondo la normativa più favorevole (art. 39 T.U. 1092/73 ). 3) I servizi statali per i quali si fruisce già la pensione INPS (Art. 41 T.U. 1092/73 ). 4) I servizi relativi ad incarichi conferiti ai sensi dell art. 380 T.U. 3/57 (Art. 41 T.U. 1092/73 ). 5) Il servizio di Assistente di italiano presso scuole secondarie straniere (Nota del M.P.I. n del 12/10/74, indirizzata all Ispettorato per le pensioni Divisione IV Riscatti ).

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