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1 La pensione per i lavoratori in servizio al Pensione di vecchiaia La pensione di vecchiaia viene riconosciuta a condizione che ricorrono le seguenti condizioni: compimento dell età pensionabile maturazione di un numero minimo di anni di anzianità contributiva cessazione del rapporto di lavoro dipendente Età pensionabile L età per la pensione di vecchiaia è fissata in 65 anni per gli uomini e 60 per le donne. La decorrenza è dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si sono compiuti gli anni. Eccezioni ai limiti di età Agli invalidi con infermità superiore all 80% non si applica l elevazione dei limiti di età, rimangono perciò 60 anni per gli uomini e 55 per le donne. I non vedenti e i lavoratori con residuo visivo non superiore ad 1/10 in entrambi gli occhi con almeno 10 anni di anzianità contributiva, hanno i limiti di età di 50 anni per le donne e 55 per gli uomini. Eccezioni sono anche stabilite per le attività usuranti riportate in una apposita tabella (per ogni anno di adibizione a tali lavori sono riconosciuti due mesi). Facoltà di proroga Il soggetto 6 mesi prima del raggiungimento dell età anagrafica può comunicare (a mezzo lettera raccomandata) al datore di lavoro che intende rimanere in servizio. L esercizio di tale facoltà consente di continuare a lavorare per un periodo a sua scelta e comunque non oltre i 65 anni di età (per uomini e donne). Le donne non devono richiedere alcuna proroga per continuare a lavorare fino ai sessanta anni. Il lavoratore non è tenuto a dare comunicazione all INPS perché è un obbligo del datore di lavoro. Fino al 1990 non era possibile prolungare il rapporto di lavoro se si erano già raggiunti i 40 anni di contribuzione; con vari interventi legislativi questo impedimento è stato rimosso. È poi previsto per le donne, fino al raggiungimento dell anzianità contributiva massima (40 anni), nel periodo tra i 60 e i 65 un rendimento maggiorato al 2,5%. Tale incentivo non può comunque produrre una pensione superiore alla retribuzione pensionabile. Requisito contributivo minimo Dal 2001 il requisito contributivo minimo per accedere alla pensione di vecchiaia è 20 anni. Misura La pensione di vecchiaia è calcolata per i lavoratori con più di 18 anni di anzianità al 31 dicembre 1995 interamente con i criteri di legge già vigenti (sistema retributivo) e per gli iscritti con meno di 18 anni con il sistema del pro quota (retributivo + contributivo). In caso di liquidazione al di sotto del minimo (per il ,82), la pensione è integrata al minimo. Pensione di anzianità 1

2 I lavoratori in servizio devono maturare i requisiti sottoriportati entro il 31/12/2007. Dal 1/1/2008 i requisiti cambieranno. Il diritto alla pensione di anzianità a 35 anni è, quindi, usufruibile, ma solo in collegamento con il raggiungimento dei 57 anni di età (60,61,62 dal 1/1/2008), altrimenti occorre utilizzare il requisito contributivo di 40 anni. Requisiti I requisiti per la Pensione di anzianità sono: Pensionamento con minimo 35 anni di anzianità contributiva anno di decorrenza età minima del diritto Pensionamento senza requisito di età minima anno di decorrenza del diritto anzianità contributiva minima e oltre 40 La decorrenza delle pensioni di anzianità 2

3 La decorrenza della pensione ha una cadenza trimestrale fino al 31/12/2007 e semestrale dal 1/1/2008. Decorrenze delle pensioni di anzianità Maturazione requisiti entro il: 31/3/ /6/2007 Requisiti 57 anni di età e 35 contributi oppure 39 anni contributi 57 anni di età e 35 contributi oppure 39 anni contributi 30/9/ anni di età e 35 contributi oppure 39 anni contributi 31/12/ anni di età e 35 contributi oppure 39 anni contributi 30/6/ anni di età e 35 contributi 1/1/ /12/ anni di età e 35 contributi 1/7/ /6/ anni di età e 35 contributi 1/1/ /12/ anni di età e 35 contributi 1/7/ /6/ anni di età e 35 contributi 1/1/ /12/ anni di età e 35 contributi 1/7/2011 Con 40 anni di contributi dal 1/1/ gennaio anno successivo se i 40 anni sono stati compiuti entro il 1 semestre con una età pari o superiore a 57 anni 40 anni di contributi 1 luglio anno successivo se i 40 anni sono stati compiuti entro il 2 semestre Decorrenza Pensione 1/7/2007 se età pari o superiore a 57 anni al 30/6/2007 1/10/2007 se età pari o superiore a 57 anni al 30/9/2007 1/1/2008 per tutti i soggetti 1/4/2008 per tutti i soggetti Calcolo con il metodo retributivo Gli elementi di base della liquidazione della pensione in forma retributiva sono tre: a) l anzianità contributiva b) la retribuzione pensionabile c) l aliquota di rendimento Anzianità contributiva L anzianità contributiva è la somma dei periodi utili ai fini della pensione: sono periodi lavorativi, ma anche riscattati, ricongiunti e figurativi. Ai fini del calcolo della pensione nell INPS si esprime non in anni ma in settimane. La retribuzione media settimanale per ciascun anno solare è rivalutata con gli indici previsti.(vedi paragrafo seguente). Retribuzione pensionabile La retribuzione pensionabile è la retribuzione presa a base per il calcolo della pensione ed è la media delle retribuzioni in un determinato periodo di tempo espresso in settimane. 3

4 Questo periodo è fortemente differenziato sulla base dell anzianità contributiva dei vari soggetti. Soggetti con anzianità pari o superiore ai 18 anni al (pensione interamente calcolata con il sistema retributivo) Il calcolo è effettuato su due quote : A) Una prima quota è liquidata sulla base delle anzianità contributive fino al 31 dicembre 1992 e delle retribuzioni pensionabili relative alle ultime 260 settimane (5 anni) anteriori alla decorrenza della pensione. A tali retribuzioni vengono applicati i coefficienti di rivalutazione contenuti in un apposita tabella (indici ISTAT per la scala mobile delle retribuzioni dei lavoratori dell industria). La rivalutazione si effettua su tutti gli anni considerati nel calcolo meno l ultimo e il penultimo. B) Una seconda quota è calcolata sulla base delle anzianità contributive dal 1 gennaio 1993 sulla base delle retribuzioni pensionabili relative alle ultime 520 settimane (10 anni) La rivalutazione è effettuata con le tabelle ISTAT dell indice annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (l attuale meccanismo di riferimento per il calcolo del potere di acquisto delle retribuzioni). Esempio soggetto assunto (in pensione dall con 35 anni di anzianità e almeno 57 di età): 1a quota: anzianità contributiva dall 1/1/1976 al 31/12/1992 (17 anni) 2a quota: anzianità contributiva dall 1/1/1993 al 31/12/2010 (18 anni) La sua pensione sarà calcolata per 17/35 sulle retribuzioni degli ultimi 5 anni (260 sett.) e per 18/35 sulle retribuzioni degli ultimi 10 anni (520 sett.) Soggetti assunti prima del e con anzianità inferiore a 18 anni al (pensioni liquidate con il sistema misto) Il calcolo è effettuato su tre quote: A) Una prima quota è liquidata sulla base delle anzianità contributive fino al 31 dicembre 1992 e delle retribuzioni pensionabili relative alle ultime 260 settimane (5 anni) anteriori alla decorrenza della pensione. A tali retribuzioni vengono applicati i coefficienti di rivalutazione contenuti in un apposita tabella (indici ISTAT per la scala mobile delle retribuzioni dei lavoratori dell industria). La rivalutazione si effettua su tutti gli anni considerati nel calcolo meno l ultimo e il penultimo. B) Una seconda quota è calcolata sulla base dei contributi maturati tra il 1 gennaio 1993 e il 31 dicembre Le settimane da prendere a riferimento per stabilire la retribuzione pensionabile sono determinate aggiungendo alle ultime 260 settimane (5 anni) tutte le retribuzioni degli anni tra e il (3 anni). La rivalutazione è effettuata con le tabelle ISTAT dell indice annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (l attuale meccanismo di riferimento per il calcolo del potere di acquisto delle retribuzioni); le retribuzioni così rivalutate sono poi maggiorate di un ulteriore 1% fisso per ogni anno solare preso in considerazione dal computo. C è inoltre per gli anni dal al la possibilità di scartare le retribuzioni inferiori al 20% della media generale. C) Una terza quota dal 1 gennaio 1996 è calcolata interamente con il sistema contributivo esempio: 4

5 soggetto assunto (in pensione dall con 35 anni di anzianità e almeno 57 di età): 1a quota: anzianità contributiva dall 1/1/1986 al 31/12/1992 (7 anni) 2a quota: anzianità contributiva dall 1/1/1993 al 31/12/1995 (3 anni) 3a quota: anzianità contributiva dall 1/1/1996 al 31/12/2020 (25 anni) La sua pensione sarà calcolata. per 10/35 con il metodo retributivo, a) di cui 7/35 sulle retribuzioni delle ultime 260 sett b) 3/35 sulle retribuzioni delle ultime 416 settimane per 25/35 con il metodo contributivo Soggetti assunti dal 1 gennaio 1993 al 31 dicembre 1995 (pensioni liquidate con il sistema misto) Il calcolo è effettuato su due quote: A) Una prima quota è calcolata sulla base di tutte le retribuzioni degli anni tra e il (3 anni). La rivalutazione è effettuata con le tabelle ISTAT dell indice annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (l attuale meccanismo di riferimento per il calcolo del potere di acquisto delle retribuzioni); le retribuzioni così rivalutate sono poi maggiorate di un ulteriore 1% fisso per ogni anno solare preso in considerazione dal computo. È stata prevista poi per i tre anni dal al la possibilità di scartare le retribuzioni inferiori al 20% della media generale e con un massimo di ¼ di tutti gli anni considerati. Ovviamente la quota calcolata con il sistema retributivo per i lavoratori assunti dal è un periodo molto piccolo e perciò non particolarmente significativo. B) Una seconda quota dal 1 gennaio 1996 è calcolata interamente con il sistema contributivo Aliquota di rendimento L aliquota di rendimento è il coefficiente che moltiplicato per il numero degli anni di contribuzione dà il rapporto percentuale tra pensione e retribuzione pensionabile. L aliquota di rendimento è suddivisa in fasce con rendimento differenziate tra quota A (anni di contribuzione antecedenti il 31/12/1992) e quota B (anni dal 1/1/1993) secondo la seguente tabella: FASCE MASSIMALI PER IL CALCOLO DELLA PENSIONE NELL'ANNO Quota "A" DA Euro A Euro Rendimento 0, ,00% ,50% ,25% oltre ,00% FASCE MASSIMALI PER IL CALCOLO DELLA PENSIONE NELL'ANNO Quota "B" DA Euro A Euro Rendimento 0, ,00% ,60% ,35% ,10% oltre ,90% 5

6 Coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni Le retribuzioni utilizzate per il calcolo della pensione (ultime 260 settimane quota A e ultime 520 quota B) vengono rivalutate con i seguenti cofficenti, aggiornati annualmente. Quota A Quota B Anno Coefficiente Anno Coefficiente , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0896 6

7 2004 1, , , , , , , ,0000 Part time: Anzianità contributiva utile e calcolo Maturazione del diritto I periodi lavoro a part time si computano come interi ai fini della maturazione del diritto, in pratica 20 anni di lavoro a part time e 20 anni di lavoro a tempo pieno sono 40 anni di anzianità contributiva utile per poter andare in pensione. Questa norma è applicabile a condizione che risulti erogata per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore al 40% dell importo del trattamento minimo mensile di pensione, in pratica per il 2007 il lavoratore a part time ha la copertura dell intero anno se la retribuzione non è inferiore a 9.071,92 (= 52 settimane x 174,46 e cioè il 40% di 436,14, trattamento minimo di pensione per il 2007). Se il trattamento è minore il computo dell anzianità è proporzionalmente ridotto. Calcolo della pensione Ai fini del calcolo della pensione le settimane utili sono proporzionalmente ridotte (ad esempio un anno di part-time con orario a 2/3 non vale 52 ma 35 settimane) per il periodo di lavoro ad orario ridotto. La conseguenza, ai fini del calcolo é che un lavoratore con 35 anni di contributi (1820 settimane) ha raggiunto il minimo per la pensione di anzianità ma il calcolo (nel caso di 10 anni di lavoro a 2/3) verrà fatto su 1650 settimane. Per evitare che la retribuzione ridotta derivante dal part-time abbatta immotivatamente la retribuzione settimanale media qualora gli anni ad orario ridotto ricadano negli ultimi 5 (quota A) o negli ultimi 10 (quota B) gli anni presi a riferimento vengono proporzionalmente aumentati fino alla concorrenza del ultime 260 e 520 settimane. Pensione supplementare La pensione supplementare spetta a quelle persone che hanno effettuato scarsi versamenti all INPS, senza maturare il diritto a ricevere la pensione, ma nello stesso tempo abbiamo maturato il diritto alla pensione di un altro ente previdenziale obbligatorio. Per ottenerla basta recarsi all ufficio INPS più vicino e presentare una domanda. L importo della supplementare è commisurato ai contributi effettivamente versati, per quanto pochi essi siano, e non godrà di alcuna integrazione al trattamento minimo. Coloro che, invece, non godono di un altra pensione, se non vogliono perdere ogni diritto sui soldi già versati alle casse dell INPS hanno una sola possibilità: proseguire volontariamente i versamenti almeno fino a raggiungere il requisito minimo previsto dalla legge, oppure ricongiungere tutti i versamenti assicurativi in un unica gestione. Ma quest ultima opportunità non sempre è conveniente. 7

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