AEROPORTO DI LINATE AMBIENTI CONFINATI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AEROPORTO DI LINATE AMBIENTI CONFINATI"

Transcript

1 Pagina: 1 di 14 AEROPORTO DI LINATE DISPOSIZIONE DI SICUREZZA

2 Pagina: 2 di I N D I C E 2. SCOPO APPLICABILITA' RIFERIMENTI DEFINIZIONI RESPONSABILITA' MODALITA' ESECUTIVE LAVORAZIONI EFFETTUATE DA PERSONALE AZIENDALE LAVORAZIONI EFFETTUATE DA TERZI COORDINATI DA S.E.A. / MANUTENZIONE LINATE LAVORAZIONI EFFETTUATE DA TERZI COORDINATI DA S.E.A. / R.D.L DOCUMENTI E REGISTRAZIONI ALLEGATI: 1 MODULO PER LAVORAZIONI A CALDO 2 MODULO RICOGNIZIONI FINALI 3 NUMERI TELEFONICI

3 Pagina: 3 di SCOPO La presente Disposizione ha lo scopo di definire gli elementi indispensabili a tutelare la salute e la sicurezza degli addetti e delle altre persone eventualmente presenti, nel corso delle attività che comportano un potenziale rischio d incendio durante l effettuazione dei lavori di manutenzione a caldo, su infrastrutture ed impianti situati in ambienti confinati, nello scalo di Linate. 3. APPLICABILITA' La presente Disposizione si applica a tutte le lavorazioni a caldo (es. saldatura, brasatura, taglio, stagnatura, scongelamento dei tubi, applicazione di guaine bituminose, ecc.) effettuate negli ambienti confinati dello scalo di Linate. Sono escluse dalla presente Disposizione le lavorazioni a caldo effettuate: - in esterno, in prossimità degli edifici che si affacciano sul piazzale aeromobili, per le quali si applica la PIAZZALE AEROMOBILI ; - ordinariamente all interno delle officine dei reparti manutentivi; 4. RIFERIMENTI - D. Lgs. 81/08 - D.M. 10/03/98 5. DEFINIZIONI Responsabile Manutenzione: Responsabile (o suo incaricato) dell U.O. manutentiva che gestisce l intervento. Responsabile Realizzazioni e Direzioni Lavori (Responsabile R.D.L.): Responsabile dei Lavori ai sensi del titolo IV del D. Lgs. 81/08 (o suo incaricato). Responsabile Esecuzioni Lavori: - Nel caso di lavori eseguiti da personale aziendale è il Caposquadra dell U.O. incaricata della gestione dell intervento; - Nel caso di lavori eseguiti da terzi, è il responsabile dell impresa presente durante i lavori. Responsabile Luogo dell Intervento: Responsabile delle attività che vengono ordinariamente svolte nel luogo interessato dai lavoro (per le aree operative dell aerostazione passeggeri è il Coordinamento di Scalo). Responsabile degli Impianti: Responsabile della conduzione/manutenzione degli impianti oggetto degli interventi o comunque situati in prossimità del punto in cui vengono effettuate le lavorazioni a caldo.

4 Pagina: 4 di RESPONSABILITA' Il Responsabile Manutenzione / R.D.L. deve assicurarsi che la presente Disposizione venga correttamente attuata. Il Responsabile Esecuzione Lavori deve assicurarsi che l'esecuzione dell'intervento avvenga nel rispetto: - delle vigenti disposizioni normative di riferimento; - dei contenuti della presente ; - delle ulteriori misure di sicurezza, individuate nell'ambito del sopralluogo e riportate nel MODULO PER LAVORAZIONI A CALDO. Il Responsabile Luogo Intervento deve fornire tutte le informazioni, relative all attività che sovrintende, utili alla definizione delle misure di sicurezza e al coordinamento necessari, nella gestione dell eventuale concomitanza tra la propria attività e quella prevista dai lavori in argomento. Il Responsabile degli Impianti deve collaborare nella definizione delle misure e del coordinamento necessari alla sicurezza degli impianti e degli addetti che effettuano le lavorazioni. I singoli addetti sono tenuti a seguire le prescrizioni della Disposizione. Le responsabilità operative sono definite nelle modalità esecutive. La responsabilità dell aggiornamento della presente Disposizione è a carico dell Ente emittente.

5 Pagina: 5 di MODALITA ESECUTIVE 7.1 LAVORAZIONI EFFETTUATE DA PERSONALE AZIENDALE Prima di dar luogo a qualsiasi lavorazione a caldo, occorre effettuare un sopralluogo dell'area interessata dall'intervento. Al sopralluogo, coordinato dal Responsabile Manutenzione, devono partecipare: - il Responsabile Luogo Intervento; - il Responsabile degli Impianti; - il Responsabile Esecuzione Lavori; Durante il sopralluogo devono essere valutati i rischi potenzialmente presenti nell area interessata ed individuate le misure di sicurezza necessarie. Ultimato il sopralluogo, i partecipanti, coordinati dal Responsabile Manutenzione, compilano e sottoscrivono, in funzione delle specifiche responsabilità definite al precedente punto 5, il MODULO PER LAVORAZIONI A CALDO (Allegato 1). Nell occasione, il Responsabile Luogo Intervento e/o il Responsabile degli Impianti interessati, devono fornire al Responsabile Esecuzione Lavori, tutte le informazioni sui rischi derivanti dalle attività di propria competenza, tali da poter avere ripercussioni sugli addetti ai lavori in argomento e le relative misure di protezione adottate. Inoltre, qualora la situazione lo richieda, devono definire le modalità di coordinamento fra l operatività ordinaria dell ambiente e quella prevista per l esecuzione dei lavori, in modo da evitare o quantomeno gestire in sicurezza le interferenze. Il Responsabile Manutenzione, al fine di prevenire e gestire situazioni di falso allarme incendio connesse all eventuale presenza in loco di rilevatori automatici di fumi o di calore, deve informare preventivamente la Sala Operativa del Servizio Sicurezza e Vigilanza riguardo al luogo, ai tempi e alla natura dell intervento. Il Responsabile Esecuzione Lavori provvede ad individuare l Addetto alla Gestione delle Emergenze e a fornirgli quanto necessario. l Addetto alla Gestione delle Emergenze, deve essere: formato, secondo il DM 10/03/98, per la gestione dell emergenza in un luogo a rischio elevato (corso di 16 ore); munito di telefono e dell allegato 3 della presente Disposizione; informato della presente Disposizione; in possesso della planimetria indicante l ubicazione dei presidi antincendio e delle uscite d emergenza del luogo in cui si svolgono i lavori;

6 Pagina: 6 di 14 a conoscenza delle misure di emergenza ed evacuazione da attuare in caso di incendio; informato delle misure di sicurezza indicate nel modulo per lavorazioni a caldo; esonerato dallo svolgimento di attività diverse da quelle finalizzate al controllo delle operazioni ed all eventuale gestione dell emergenza; dotato di due estintori portatili a polvere da 6 Kg l uno (che non devono essere recuperati nelle zone limitrofe all operazione ma far parte della dotazione del reparto manutentivo che effettua l intervento). Inoltre deve individuare, se presente, l ubicazione del pulsante d allarme incendio più vicino al luogo dell intervento. ESECUZIONE E CONTROLLO DELL'INTERVENTO All atto della predisposizione dell intervento e per il periodo di durata dello stesso, il Responsabile Esecuzione Lavori deve: Assicurarsi che l area interessata dall intervento sia transennata, chiaramente delimitata e segnalata. Assicurarsi che eventuali cavi elettrici posizionati a terra, se esterni all area circoscritta, siano provvisti di una ulteriore protezione contro l usura meccanica (ad esempio con la sovrapposizione di assi di legno o tegoli sagomati in PVC) e che venga comunque impedito il passaggio di mezzi pesanti su tali protezioni. Verificare che le lavorazioni a caldo non siano effettuate in presenza o in prossimità di materiale infiammabile o altro materiale combustibile che in presenza di innesco possa dar luogo ad un principio d'incendio; nel caso fosse impossibile rimuovere il pericolo devono adottare misure atte ad impedire la diffusione di schegge incandescenti, tramite idonee schermature. Assicurarsi che non vengano effettuate operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico: su recipienti o tubi chiusi; su recipienti o tubi aperti, contenenti materiale che in presenza di calore può dar luogo ad esplosioni o ad altre reazioni pericolose; su recipienti o tubi, anche aperti, che abbiano contenuto sostanze che, evaporando o gassificandosi sotto l azione del calore o dell umidità, possano formare miscele esplosive. Assicurarsi che, in base alle necessità rilevate nel corso del sopralluogo, siano predisposti e dislocati adeguati mezzi mobili di protezione dagli incendi, considerando anche il caso in cui l operazione venga effettuata in quota; detti mezzi non devono essere recuperati nelle zone limitrofe all operazione ma far parte della dotazione predisposta per effettuazione dell'intervento.

7 Pagina: 7 di 14 Assicurarsi che durante l effettuazione dell intervento gli addetti utilizzino correttamente i dispositivi di protezione individuale o collettiva, previsti per la mansione specifica o per l'intervento da svolgere. Assicurarsi, durante le pause di lavoro, di aver spento tutte le apparecchiature. Assicurarsi di avere raffreddato ed accantonato gli eventuali pezzi metallici tagliati o saldati. Assicurarsi, al termine dell intervento, che l area di lavoro e quelle limitrofe siano completamente bonificate da ogni pericolo di incendio (es. braci o elementi surriscaldati) e che siano state ripristinate le normali condizioni di sicurezza. Ripetere, a distanza di due ore dal termine dell intervento, i controlli di cui al punto precedente, compilando e sottoscrivendo in entrambe le occasioni il MODULO RICOGNIZIONI FINALI (allegato 2 della presente Disposizione) che deve essere successivamente consegnato al Responsabile Manutenzione. I lavori dovranno essere immediatamente sospesi in mancanza di uno dei requisiti sopra esposti, o in presenza dell'insorgere di eventi non previsti e tali da poter comportare pericolo grave ed immediato. La variazione dei tempi dell intervento, eventualmente richiesta dall esecutore dei lavori, deve essere comunicata al Responsabile Luogo Intervento e/o, a secondo dei casi, al Responsabile degli Impianti. 7.2 LAVORAZIONI EFFETTUATE DA TERZI COORDINATI DA S.E.A. / MANUTENZIONE LINATE Prima di dar luogo a qualsiasi lavorazione a caldo, occorre effettuare un sopralluogo dell'area interessata dall'intervento. Al sopralluogo, coordinato dal Responsabile Manutenzione, devono partecipare: - il Responsabile Luogo Intervento; - il Responsabile degli Impianti; - il Responsabile Esecuzione Lavori; Durante il sopralluogo devono essere valutati i rischi potenzialmente presenti nell area interessata ed individuate le misure di sicurezza necessarie. Ultimato il sopralluogo, i partecipanti, coordinati dal Responsabile Manutenzione, compilano e sottoscrivono, in funzione delle specifiche responsabilità definite al precedente punto 5, il MODULO PER LAVORAZIONI A CALDO (Allegato 1). Nell occasione, il Responsabile Luogo Intervento e/o il Responsabile degli Impianti interessati, devono fornire al Responsabile Esecuzione Lavori, tutte le informazioni sui

8 Pagina: 8 di 14 rischi derivanti dalle attività di propria competenza, tali da poter avere ripercussioni sugli addetti ai lavori in argomento e le relative misure di protezione adottate. Inoltre, qualora la situazione lo richieda, devono definire le modalità di coordinamento fra l operatività ordinaria dell ambiente e quella prevista per l esecuzione dei lavori, in modo da evitare o quantomeno gestire in sicurezza le interferenze. Il Responsabile Manutenzione, al fine di prevenire e gestire situazioni di falso allarme incendio connesse all eventuale presenza in loco di rilevatori automatici di fumi o di calore, deve informare preventivamente la Sala Operativa del Servizio Sicurezza e Vigilanza riguardo al luogo, ai tempi e alla natura dell intervento. Il Responsabile Manutenzione provvede ad individuare l Addetto alla Gestione delle Emergenze e a fornirgli quanto necessario. l Addetto alla Gestione delle Emergenze, deve essere: formato, secondo il DM 10/03/98, per la gestione dell emergenza in un luogo a rischio elevato (corso di 16 ore); munito di telefono e dell allegato 3 della presente Disposizione; informato della presente Disposizione; in possesso della planimetria indicante l ubicazione dei presidi antincendio e delle uscite d emergenza del luogo in cui si svolgono i lavori; a conoscenza delle misure di emergenza ed evacuazione da attuare in caso di incendio; informato delle misure di sicurezza indicate nel modulo per lavorazioni a caldo; esonerato dallo svolgimento di attività diverse da quelle finalizzate al controllo delle operazioni ed all eventuale gestione dell emergenza; dotato di due estintori portatili a polvere da 6 Kg l uno (che non devono essere recuperati nelle zone limitrofe all operazione ma far parte della dotazione del reparto manutentivo che coordina l intervento). Inoltre deve individuare, se presente, l ubicazione del pulsante d allarme incendio più vicino al luogo dell intervento. ESECUZIONE E CONTROLLO DELL'INTERVENTO All atto della predisposizione dell intervento e per il periodo di durata dello stesso, il Responsabile Esecuzione Lavori deve: Assicurarsi che l area interessata dall intervento sia transennata, chiaramente delimitata e segnalata. Assicurarsi che eventuali cavi elettrici posizionati a terra, se esterni all area circoscritta, siano provvisti di una ulteriore protezione contro l usura meccanica (ad esempio con la

9 Pagina: 9 di 14 sovrapposizione di assi di legno o tegoli sagomati in PVC) e che venga comunque impedito il passaggio di mezzi pesanti su tali protezioni. Verificare che le lavorazioni a caldo non siano effettuate in presenza o in prossimità di materiale infiammabile o altro materiale combustibile che in presenza di innesco possa dar luogo ad un principio d'incendio; nel caso fosse impossibile rimuovere il pericolo devono adottare misure atte ad impedire la diffusione di schegge incandescenti, tramite idonee schermature. Assicurarsi che non vengano effettuate operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico: su recipienti o tubi chiusi; su recipienti o tubi aperti, contenenti materiale che in presenza di calore può dar luogo ad esplosioni o ad altre reazioni pericolose; su recipienti o tubi, anche aperti, che abbiano contenuto sostanze che, evaporando o gassificandosi sotto l azione del calore o dell umidità, possano formare miscele esplosive. anche il caso in cui l operazione venga effettuata in quota; detti mezzi non devono essere recuperati nelle zone limitrofe all operazione ma far parte della dotazione predisposta per effettuazione dell'intervento. Assicurarsi che durante l effettuazione dell intervento gli addetti utilizzino correttamente i dispositivi di protezione individuale o collettiva, previsti per la mansione specifica o per l'intervento da svolgere. Assicurarsi, durante le pause di lavoro, di aver spento tutte le apparecchiature. Assicurarsi di avere raffreddato ed accantonato gli eventuali pezzi metallici tagliati o saldati. Assicurarsi, al termine dell intervento, che l area di lavoro e quelle limitrofe siano completamente bonificate da ogni pericolo di incendio (es. braci o elementi surriscaldati) e che siano state ripristinate le normali condizioni di sicurezza. Ripetere, a distanza di due ore dal termine dell intervento, i controlli di cui al punto precedente, compilando e sottoscrivendo in entrambe le occasioni il MODULO RICOGNIZIONI FINALI (allegato 2) che gli sarà stato preventivamente consegnato dal Responsabile Manutenzione e al quale deve essere ritornato. I lavori dovranno essere immediatamente sospesi in mancanza di uno dei requisiti sopra esposti, o in presenza dell'insorgere di eventi non previsti e tali da poter comportare pericolo grave ed immediato. La variazione dei tempi dell intervento, eventualmente richiesta dall esecutore dei lavori, deve essere comunicata al Responsabile Luogo Intervento e/o, a secondo dei casi, al Responsabile degli Impianti.

10 Pagina: 10 di LAVORAZIONI EFFETTUATE DA TERZI COORDINATI DA S.E.A. / R.D.L. Prima di dar luogo a qualsiasi lavorazione a caldo, occorre effettuare un sopralluogo dell'area interessata dall'intervento. Al sopralluogo, coordinato dal Responsabile R.D.L., devono partecipare: - il Responsabile Luogo Intervento; - il Responsabile degli Impianti; - il Responsabile Esecuzione Lavori; Durante il sopralluogo devono essere valutati i rischi potenzialmente presenti nell area interessata ed individuate le misure di sicurezza necessarie. Ultimato il sopralluogo, i partecipanti, coordinati dal Responsabile R.D.L., compilano e sottoscrivono, in funzione delle specifiche responsabilità definite al precedente punto 5, il MODULO PER LAVORAZIONI A CALDO (Allegato 1). Nell occasione, il Responsabile Luogo Intervento e/o il Responsabile degli Impianti interessati, devono fornire al Responsabile Esecuzione Lavori, tutte le informazioni sui rischi derivanti dalle attività di propria competenza, tali da poter avere ripercussioni sugli addetti ai lavori in argomento e le relative misure di protezione adottate. Inoltre, qualora la situazione lo richieda, devono definire le modalità di coordinamento fra l operatività ordinaria dell ambiente e quella prevista per l esecuzione dei lavori, in modo da evitare o quantomeno gestire in sicurezza le interferenze. Il Responsabile R.D.L., al fine di prevenire e gestire situazioni di falso allarme incendio connesse all eventuale presenza in loco di rilevatori automatici di fumi o di calore, deve informare preventivamente la Sala Operativa del Servizio Sicurezza e Vigilanza riguardo al luogo, ai tempi e alla natura dell intervento. Il Responsabile Esecuzione Lavori provvede ad individuare l Addetto alla Gestione delle Emergenze e a fornirgli, in collaborazione con il R.D.L., quanto necessario. l Addetto alla Gestione delle Emergenze, deve essere: formato, secondo il DM 10/03/98, per la gestione dell emergenza in un luogo a rischio elevato (corso di 16 ore); munito di telefono e dell allegato 3 della presente Disposizione; informato della presente Disposizione; in possesso della planimetria indicante l ubicazione dei presidi antincendio e delle uscite d emergenza del luogo in cui si svolgono i lavori; a conoscenza delle misure di emergenza ed evacuazione da attuare in caso di incendio;

11 Pagina: 11 di 14 informato delle misure di sicurezza indicate nel modulo per lavorazioni a caldo; esonerato dallo svolgimento di attività diverse da quelle finalizzate al controllo delle operazioni ed all eventuale gestione dell emergenza; dotato di due estintori portatili a polvere da 6 Kg l uno (che non devono essere recuperati nelle zone limitrofe all operazione). Inoltre deve individuare, se presente, l ubicazione del pulsante d allarme incendio più vicino al luogo dell intervento. ESECUZIONE E CONTROLLO DELL'INTERVENTO All atto della predisposizione dell intervento e per il periodo di durata dello stesso, il Responsabile Esecuzione Lavori deve: Assicurarsi che l area interessata dall intervento sia transennata, chiaramente delimitata e segnalata. Assicurarsi che eventuali cavi elettrici posizionati a terra, se esterni all area circoscritta, siano provvisti di una ulteriore protezione contro l usura meccanica (ad esempio con la sovrapposizione di assi di legno o tegoli sagomati in PVC) e che venga comunque impedito il passaggio di mezzi pesanti su tali protezioni. Verificare che le lavorazioni a caldo non siano effettuate in presenza o in prossimità di materiale infiammabile o altro materiale combustibile che in presenza di innesco possa dar luogo ad un principio d'incendio; nel caso fosse impossibile rimuovere il pericolo devono adottare misure atte ad impedire la diffusione di schegge incandescenti, tramite idonee schermature. Assicurarsi che non vengano effettuate operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico: su recipienti o tubi chiusi; su recipienti o tubi aperti, contenenti materiale che in presenza di calore può dar luogo ad esplosioni o ad altre reazioni pericolose; su recipienti o tubi, anche aperti, che abbiano contenuto sostanze che, evaporando o gassificandosi sotto l azione del calore o dell umidità, possano formare miscele esplosive. Assicurarsi che, in base alle necessità rilevate nel corso del sopralluogo, siano predisposti e dislocati adeguati mezzi mobili di protezione dagli incendi, considerando anche il caso in cui l operazione venga effettuata in quota; detti mezzi non devono essere recuperati nelle zone limitrofe all operazione ma far parte della dotazione predisposta per effettuazione dell'intervento. Assicurarsi che durante l effettuazione dell intervento gli addetti utilizzino correttamente i dispositivi di protezione individuale o collettiva, previsti per la mansione specifica o per l'intervento da svolgere.

12 Pagina: 12 di 14 Assicurarsi, durante le pause di lavoro, di aver spento tutte le apparecchiature. Assicurarsi di avere raffreddato ed accantonato gli eventuali pezzi metallici tagliati o saldati. Assicurarsi, al termine dell intervento, che l area di lavoro e quelle limitrofe siano completamente bonificate da ogni pericolo di incendio (es. braci o elementi surriscaldati) e che siano state ripristinate le normali condizioni di sicurezza. Ripetere, a distanza di due ore dal termine dell intervento, i controlli di cui al punto precedente, compilando e sottoscrivendo in entrambe le occasioni il MODULO RICOGNIZIONI FINALI (allegato 2) che gli sarà stato preventivamente consegnato dal Responsabile R.D.L. e al quale deve essere ritornato. I lavori dovranno essere immediatamente sospesi in mancanza di uno dei requisiti sopra esposti, o in presenza dell'insorgere di eventi non previsti e tali da poter comportare pericolo grave ed immediato. La variazione dei tempi dell intervento, eventualmente richiesta dall esecutore dei lavori, deve essere comunicata al Responsabile Luogo Intervento e/o, a secondo dei casi, al Responsabile degli Impianti. 8. DOCUMENTI E REGISTRAZIONI In relazione alle attività oggetto della presente Disposizione, il Responsabile Manutenzione / Realizzazione e Direzione Lavori provvede ad archiviare copia, debitamente compilata e firmata, della modulistica di cui agli allegati n. 1 2.

13 Pagina: 13 di 14 ALLEGATO N. 1 MODULO PER LAVORAZIONI A CALDO

14 Pagina: 14 di 14 LAVORO EFFETTUATO DA (indicare: U.O. S.E.A. / Impresa esterna esecutrice U.O. S.E.A. coordinatrice) LUOGO DELL'INTERVENTO DATA SOPRALLUOGO PRELIMINARE ORA... DATA INIZIO LAVORI ORA. DATA TERMINE PRESUNTO... ORA OGGETTO DELL'INTERVENTO: INFRASTRUTTURE ( ) IMPIANTI ( ) DESCRIZIONE LAVORO:.... DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI INTERVENTO:... ATTREZZATURE DA IMPIEGARE

15 Pagina: 15 di 14 N PERSONE IMPIEGATE MISURE DI SICUREZZA PREVISTE SI/NO NOTE Delimitazione area di lavoro Sezionamento circuiti o impianti Isolamento apparecchiature presenti Isolamento condizionamento locale Eliminazione di polvere, fiocchi e depositi oleosi dai pavimenti I rivestimenti combustibili di pavimenti e pareti sono stati adeguatamente protetti Ventilazione naturale Impiego estrattori d aria o aspiratori fumo Presenza infiammabili o combustibili Presenza sostanze nocive Collegamento elettrico di terra Presenza reti sotterranee Uso attrezzi antiscintilla Applicazione schermi parascintille Uso apparecchiature antideflagranti Dispositivi di Protezione Individuale Allestimento ponteggi Presa visione dagli esecutori delle norme e delle misure di sicurezza Ulteriori misure di sicurezza note

16 Pagina: 16 di 14 IL RESPONSABILE ESECUZIONE LAVORI è stato informato dei rischi e delle relative misure di protezione, derivanti dalle attività ordinarie e dagli impianti ed infrastrutture presenti nel luogo di effettuazione dei lavori SI ( ) NO ( ) MEZZI DI PROTEZIONE DAGLI INCENDI GIÀ PRESENTI NELLE VICINANZE Estintori portatili n.. Tipo... Estintori carrellati n Tipo.. Idranti n MEZZI DI PROTEZIONE DAGLI INCENDI SUPPLEMENTARI, PREVISTI PER L INTERVENTO Dotazione minima: n 2 estintori portatili a polvere da kg 6 Dotazione aggiuntiva prevista: - Estintori portatili n Tipo Estintori carrellati n.. Tipo.... PRESENZA DI IMPIANTI DI RILEVAZIONE FUMI E/O CALORE SI ( ) NO ( ) Disposizioni previste: LA GESTIONE DELLE EVENTUALI SITUAZIONI DI EMERGENZA È AFFIDATA A:. (indicare il/i nominativo/i) IL LAVORO DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE SOSPESO IN CASO DI: Motivata richiesta del Responsabile Luogo Intervento e/o del Responsabile degli Impianti Pericolo grave ed immediato Emergenza allarme antincendio Mancato rispetto delle norme indicate Pericolose anomalie nell'esecuzione del lavoro

17 Pagina: 17 di 14 I firmatari sono a conoscenza della LAVORAZIONI A CALDO di cui il presente modulo costituisce l allegato n. 1 Resp. Manutenzione / Realizzazione e Direzione Lavori... Responsabile Esecuzione Lavori Responsabile Luogo Intervento Responsabile degli Impianti

18 Pagina: 18 di 14 ALLEGATO N. 2 MODULO RICOGNIZIONI FINALI

19 Pagina: 19 di 14

20 Pagina: 20 di 14 ALLEGATO N. 3 NUMERI TELEFONICI

21 Pagina: 21 di 14 NUMERI TELEFONICI scalo riferimento n esterno n interno LIN VIGILI DEL FUOCO PRONTO SOCCORSO SANITARIO CENTRALE OPERATIVA SECURITY COORDINAMENTO DI SCALO RESPONSABILE AZIENDALE LAVORI RESPONSABILE LUOGO INTERVENTO RESPONSABILE DEGLI IMPIANTI

Unità Organizzative SEA Procedura Operativa di Sicurezza Lavorazioni a caldo Fabbricati Aeroportuali INDICE 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE...

Unità Organizzative SEA Procedura Operativa di Sicurezza Lavorazioni a caldo Fabbricati Aeroportuali INDICE 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE... Pg. 2 INDICE 1 SCOPO... 3 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 3 RIFERIMENTI... 3 4 TERMINI E DEFINIZIONI... 3 5 RESPONSABILITA'... 4 6 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI... 4 7 MODALITA' ESECUTIVE... 5 7.1 Lavorazioni

Dettagli

AEROPORTO DI LINATE LAVORAZIONI A CALDO: PIAZZALE AEROMOBILI

AEROPORTO DI LINATE LAVORAZIONI A CALDO: PIAZZALE AEROMOBILI Pagina: 1 di 23 AEROPORTO DI LINATE DISPOSIZIONE DI SICUREZZA Pagina: 2 di 23 1. I N D I C E 2. SCOPO... 3 3. APPLICABILITA'... 3 4. RIFERIMENTI... 3 5. DEFINIZIONI... 3 6. RESPONSABILITA'... 4 7. MODALITA'

Dettagli

AEROPORTO DI MALPENSA. Procedura Operativa di sicurezza

AEROPORTO DI MALPENSA. Procedura Operativa di sicurezza Pg. 1 AEROPORTO DI MALPENSA Procedura Operativa di sicurezza LAVORAZIONI A CALDO - PIAZZALE AEROMOBILI - Pg. 2 INDICE 1. SCOPO... 3 2. APPLICABILITA'... 3 3. RIFERIMENTI... 3 4. TERMINI E DEFINIZIONI...

Dettagli

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE - (ai sensi dell art. 26, comma 3, D.Lgs n. 81/08 e s.m.i.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE - (ai sensi dell art. 26, comma 3, D.Lgs n. 81/08 e s.m.i.) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE - (ai sensi dell art. 26, comma 3, D.Lgs n. 81/08 e s.m.i.) OGGETTO DEL CONTRATTO D APPALTO: SERVIZIO DISTRETTUALE TUTELA MINORI DEI COMUNI APPARTENENTI

Dettagli

Comune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Comune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Comune di Gabicce Mare ALLEGATO 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO (art. 26 comma 1 lett. b D.Lgs 81/08) e MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs. n. 81/2008 e D.Lgs. n. 106/2009)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs. n. 81/2008 e D.Lgs. n. 106/2009) Comune di Bologna Servizio di Prevenzione e Protezione PIAZZA MAGGIORE n 6 40124 BOLOGNA TEL. 051.219.3570 FAX 051.219.3348 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs. n.

Dettagli

ALLEGATO 1 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

ALLEGATO 1 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ALLEGATO 1 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO e

Dettagli

LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza

LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente

Dettagli

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN PRESENZA DI CANTIERI DI RESTAURO ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 Specificità dei cantieri di restauro occasione di studio (disponibilità

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile C omando Provinciale Vigili del F uoco S iena! Noctu et die vigilantes _ Nucleo Polizia Giudiziaria

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La Prevenzione Incendi nei luoghi di lavoro Ing. Massimo Fratti Corpo Nazionale Vigili del

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Pagina 1 di 7 DEI RISCHI DA INTERFERENZE Documento elaborato ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. Verbale di comunicazione interferenze in area di lavoro e di sopralluogo e valutazione

Dettagli

Modifiche ed integrazioni all Allegato al decreto del Ministro dell interno 16 maggio 1987, n. 246

Modifiche ed integrazioni all Allegato al decreto del Ministro dell interno 16 maggio 1987, n. 246 Allegato 1 (Art. 1) Modifiche ed integrazioni all Allegato al decreto del Ministro dell interno 16 maggio 1987, n. 246 9. Deroghe Qualora per particolari esigenze di carattere tecnico o di esercizio non

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (Art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) ALLEGATI Oggetto dell appalto: Gestione Palazzetto dello Sport Luglio 2018 Committente Lavori Comune di Marcon

Dettagli

CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE CULTURALE VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO E DI COORDINAMENTO

CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE CULTURALE VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO E DI COORDINAMENTO CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE CULTURALE VERBALE DI SOPRALLUOGO PRELIMINARE CONGIUNTO E DI COORDINAMENTO REGGIA DI VENARIA REALE Piazza della Repubblica, 4-10078 Venaria Reale (TO) ********************* Lavori

Dettagli

Il preposto e il permesso di lavoro a supporto della VdR

Il preposto e il permesso di lavoro a supporto della VdR Il preposto e il permesso di lavoro a supporto della VdR A cura di Giuseppina Paolantonio per Wolters Kluwer Italia Nella VdR in genere, e nello specifico anche rispetto alla presenza dei rischi interferenziali,

Dettagli

PROCEDURE PER LA VOSTRA E LA NOSTRA SICUREZZA DI BUONA GESTIONE DEL MOLO E DEGLI APPARATI IN ESSO CONTENUTI LA DIREZIONE

PROCEDURE PER LA VOSTRA E LA NOSTRA SICUREZZA DI BUONA GESTIONE DEL MOLO E DEGLI APPARATI IN ESSO CONTENUTI LA DIREZIONE PROCEDURE PER LA VOSTRA E LA NOSTRA SICUREZZA DI BUONA GESTIONE DEL MOLO E DEGLI APPARATI IN ESSO CONTENUTI LA DIREZIONE Con il presente documento si intende mantenere se non aumentare il grado di sicurezza

Dettagli

Dall esito della valutazione il D.d.L. predispone il Piano di Emergenza in relazione a: Sistema di rilevazione e allarme

Dall esito della valutazione il D.d.L. predispone il Piano di Emergenza in relazione a: Sistema di rilevazione e allarme gestione Dall esito della valutazione il D.d.L. predispone il Piano di Emergenza in relazione a: Caratteristiche dei luoghi e vie di esodo Lavoratori esposti a rischi particolari Sistema di rilevazione

Dettagli

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula -PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi

Dettagli

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura

Dettagli

IMPRESA SICURA s.r.l.

IMPRESA SICURA s.r.l. REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it

Dettagli

RISCHI SPECIFICI -RISCHIO INCENDIO- -Modulo 1 Syllabus- Istituto Cesare Pesenti - Bergamo

RISCHI SPECIFICI -RISCHIO INCENDIO- -Modulo 1 Syllabus- Istituto Cesare Pesenti - Bergamo RISCHI SPECIFICI -RISCHIO INCENDIO- -Modulo 1 Syllabus- RISCHIO INCENDIO OBIETTIVI PREVENIRE GLI INCENDI SPEGNERE GLI INCENDI VALUTARE IL RISCHIO INCENDIO NEI LUOGHI DI LAVORO PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI

COMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI COMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI Linee guida per la concessione in uso del Centro civico di proprietà dell Ente ad Associazioni, Enti o Privati sia per attività di pubblico spettacolo sia per altri eventi.

Dettagli

INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS

INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE ai sensi

Dettagli

DIREZIONE/SETTORE : DIREZIONE STAZIONE UNICA APPALTANTE E SERVIZI GENAERALI - SETTORE STAZIONE UNICA APPALTANTE - ACQUISTI

DIREZIONE/SETTORE : DIREZIONE STAZIONE UNICA APPALTANTE E SERVIZI GENAERALI - SETTORE STAZIONE UNICA APPALTANTE - ACQUISTI LOTTO 1: ALLEGATO 1.B) STAZIONE UNICA APPALTANTE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO (art. 26 D.Lgs. n 81/2008) DIREZIONE/SETTORE : DIREZIONE STAZIONE UNICA APPALTANTE E SERVIZI GENAERALI - SETTORE STAZIONE

Dettagli

INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI

INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI (2.1.2 lett. e) e lett. i); 2.3.1;2.3.2; 2.3.3)* Descrivere i rischi di interferenza individuati in seguito all analisi del cronoprogramma

Dettagli

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA ALLEGATO Bozza di regola tecnica integrativa del D.M. 16 maggio 1987, n. 246 recante e misure gestionali e di esercizio commisurate al livello di rischio ipotizzabile. 1 - Definizioni: Ai fini del presente

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 13/10/2012 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione

Dettagli

SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO E CONTROLLO

SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO E CONTROLLO Comune di Perdaxius 21 Maggio 2010 SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO E CONTROLLO ALLEGATO I VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO D.M. 10 marzo 1998 Comune di Perdaxius 21 Maggio 2010 SCHEDE DI VALUTAZIONE

Dettagli

Seconda Giornata Provinciale Sicurezza sul Lavoro

Seconda Giornata Provinciale Sicurezza sul Lavoro Seconda Giornata Provinciale Sicurezza sul Lavoro La Formazione nei Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS e SGSA) e dell Emergenza Il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione provvede a:

Dettagli

Gestione delle emergenze sedi di Resnati S.p.A. Modulo 3 Il Piano di Emergenza Poliambulatorio San Donato Milanese (MI)

Gestione delle emergenze sedi di Resnati S.p.A. Modulo 3 Il Piano di Emergenza Poliambulatorio San Donato Milanese (MI) Gestione delle emergenze sedi di Resnati S.p.A. Modulo 3 Il Piano di Emergenza Poliambulatorio San Donato Milanese (MI) PIANO DI EMERGENZA SEDE DI VIALE DE GASPERI 5 SAN DONATO MILANESE Compartimentazioni

Dettagli

«GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI CANTIERI» Ing. Giorgio Fiocchi

«GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI CANTIERI» Ing. Giorgio Fiocchi «GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI CANTIERI» Ing. Giorgio Fiocchi I VARI TIPI DI EMERGENZE NEI CANTIERI EMERGENZA INCENDIO EMERGENZA SANITARIA (INFORTUNIO, MALORE, ECC.) EMERGENZA AGENTI ATMOSFERICI (VENTO,

Dettagli

Relazione tecnica allegata al progetto per realizzazione ampliamento modifica:

Relazione tecnica allegata al progetto per realizzazione ampliamento modifica: ALLEGATO ALLA DOMANDA DI (rag.sociale) presentata allo Sportello Unico del Comune di Riservato all ufficio: Nr. protocollo Data protocollo Cod.Mod. VVFPI03D.rtf 01/2002 Spett.le Al Comando Provinciale

Dettagli

Documento unico di valutazione dei rischi interferenti (ai sensi dell'articolo 26, decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81)

Documento unico di valutazione dei rischi interferenti (ai sensi dell'articolo 26, decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81) Versione 1 Documento unico di valutazione dei rischi interferenti (ai sensi dell'articolo 26, decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81) DOLO, lì 29/06/2011 Datore di lavoro committente Redattore Pag. 1

Dettagli

SQUADRE ANTINCENDIO D.M. 10/03/1998 D. Lgs 81/08 e s.m.i. RISCHIO BASSO e MEDIO

SQUADRE ANTINCENDIO D.M. 10/03/1998 D. Lgs 81/08 e s.m.i. RISCHIO BASSO e MEDIO Tipologia CORSO: SQUADRE ANTINCENDIO D.M. 10/03/1998 D. Lgs 81/08 e s.m.i. RISCHIO BASSO e MEDIO Premessa Questo corso di formazione, specifico per gli addetti antincendio, illustra in dettaglio le procedure

Dettagli

Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie

Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie Protezione elettronica antincendio di strutture sanitarie A cura di Piergiorgio Marelli Giuseppe Fascina Incontro di aggiornamento tecnico sull antincendio Milano, 19 2004 Le strutture sanitarie in genere

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2018/2019 19/09/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione degli infortuni)

Dettagli

Comune di Ceglie Messapica Provincia di Brindisi

Comune di Ceglie Messapica Provincia di Brindisi Comune di Ceglie Messapica Provincia di Brindisi D.U.V.R.I. Global Service Integrato di Servizi Comunali Committente: COMUNE DI CEGLIE MESSAPICA Via E. De Nicola, 2 - CAP 72013 - P.Iva 00215080748 C.F.

Dettagli

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.

Dettagli

Documento informativo sulla Sicurezza del Laboratorio (in applicazione del D. L. n 81/2008)

Documento informativo sulla Sicurezza del Laboratorio (in applicazione del D. L. n 81/2008) Livelli di responsabilità Documento informativo sulla Sicurezza del Laboratorio (in applicazione del D. L. n 81/2008) OBBLIGHI ED ATTRIBUZIONI DEI RESPONSABILI DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE E DI RICERCA IN

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER SORVEGLIANZE, CONTROLLI, REVISIONI E MANUTENZIONI DEGLI IMPIANTI E DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n 626 articolo

Dettagli

Progetto Fondazione Cariplo-LAIV

Progetto Fondazione Cariplo-LAIV Progetto Fondazione Cariplo-LAIV I. S. I. S. S. GAETANO CANTONI ISTITUTO DI AGRARIA ad indirizzo Tecnico Professionale IeFP V.le M. Merisio 17/C - 24047 TREVIGLIO (BG) http://www.agrariacantoni.gov.it

Dettagli

Antincendio alberghi: la nuova regola tecnica punto per punto

Antincendio alberghi: la nuova regola tecnica punto per punto Antincendio alberghi: la nuova regola tecnica punto per punto Analizziamo punto per punto i principali contenuti della nuova regola tecnica per la sicurezza antincendio negli alberghi che possono contenere

Dettagli

Parte II specifica Edificio CU031 Laboratori Segré Piazzale Aldo Moro, Roma. Il Responsabile dell Uspp Arch.

Parte II specifica Edificio CU031 Laboratori Segré Piazzale Aldo Moro, Roma. Il Responsabile dell Uspp Arch. PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.

Dettagli

Corso Formazione per Coordinatori per la sicurezza CSP/CSE

Corso Formazione per Coordinatori per la sicurezza CSP/CSE Corso Formazione per Coordinatori per la sicurezza CSP/CSE Art. 98 e Allegato XIV D.Lgs. 81/08 12 _ Lezione del 15_12_2016 Docente: CHIESA Geom. Daniele LA GESTIONE DELLE EMERGENZE NEI CANTIERI EDILI Piani

Dettagli

OGGETTO DELLA CONVENZIONE:

OGGETTO DELLA CONVENZIONE: OGGETTO DELLA CONVENZIONE: FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI DIAGNOSTICA RADIOLOGICA DIGITALE PER STRUTTURA COMPLESSA DI RADIOLOGIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAVIGLIANO DELL A.S.L. CN1 ORGANIZZAZIONE DEI

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI EMERGENZA INCENDIO DITTE APPALTATRICI DI LAVORI

PROCEDURA OPERATIVA DI EMERGENZA INCENDIO DITTE APPALTATRICI DI LAVORI Procedura n. 35/Centro REV.0 Pag. 1/6 Rev Data Causale Verifica Approvazione Destinatari 0 07/09/16 Prima emissione Direzione Sanitaria Aziendale Direttore Generale Ditte Appaltatrici di Lavori INDICE

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO Anno 2013 Responsabile della tenuta del registro: 1 PREMESSA Il presente registro è stato redatto ai sensi dell art. 6, comma 2, del DPR

Dettagli

Sanitaria/Pronto soccorso Istantaneo/posto di lavoro Infortunato. Tempi rapidi/posto di lavoro. Incendio di grande entità:

Sanitaria/Pronto soccorso Istantaneo/posto di lavoro Infortunato. Tempi rapidi/posto di lavoro. Incendio di grande entità: Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione emergenze P08 Rev 01 del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE

Dettagli

AREE A RISCHIO SPECIFICO

AREE A RISCHIO SPECIFICO Decreto 03 agosto 2015 Approvazione di norma tecnica di prevenzione incendi, ai sensi dell articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n 139 REGOLE TECNICHE VERTICALI DEPOSITO LEGNAME Capitolo V.1

Dettagli

REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VILLORBA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLA SEDE COMUNALE DI VILLORBA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VILLORBA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLA SEDE COMUNALE DI VILLORBA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI VILLORBA ADEGUAMENTO ANTINCENDIO DELLA SEDE COMUNALE DI VILLORBA Committente: COMUNE DI VILLORBA Treviso, gennaio 2019 Il Progettista: Ing. Aleardo Scalco

Dettagli

CHECK LIST Sorveglianza Antincendio Verifiche Settimanali (U.O. e/o Servizio)

CHECK LIST Sorveglianza Antincendio Verifiche Settimanali (U.O. e/o Servizio) SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RESPONSABILE TECNICO SICUREZZA ANTINCENDIO CHECK LIST Sorveglianza Antincendio Verifiche Settimanali (U.O. e/o Servizio) Emissione 2014 Revisione: Revisione: Destinatari

Dettagli

PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)

PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE) PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE) 1) INCENDIO (1 ora) principi della combustione prodotti della combustione sostanze estinguenti

Dettagli

«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi

«ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi «ESPERIENZE DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE E CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO» Ing. Giorgio Fiocchi «Contenuti del piano di emergenza per un cantiere di un edificio gravemente

Dettagli

TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81

TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81 Note all Art. 77 Richiami all Art. 77: - Art. 78, co. 1 - Art. 79, co. 1 Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori 1. In ottemperanza a quanto previsto dall articolo 20, comma 2, lettera h), i lavoratori si

Dettagli

Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro Comando Provinciale Vigili del Fuoco Livorno In audentia hilares Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro " Competenze dei Vigili del Fuoco alla luce del nuovo testo unico sulla sicurezza nei luoghi di

Dettagli

I LEGISLATORI o i NORMATORI hanno stabilito dei criteri di quantificazione per determinati rischi.

I LEGISLATORI o i NORMATORI hanno stabilito dei criteri di quantificazione per determinati rischi. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E DPI I LEGISLATORI o i NORMATORI hanno stabilito dei criteri di quantificazione per determinati rischi. Di seguito sono riportati alcuni

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Ufficio Casa via Battisti Il tecnico

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Evoluzione normativa sulla sicurezza; Soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008. 18/10/2018 1 Evoluzione normativa sulla sicurezza DPR 27 aprile 1955, n. 547 (prevenzione

Dettagli

Di seguito si riportano i tipi di controllo e le schede di revisione da eseguire sui sistemi, sulle attrezzature e sugli impianti antincendio

Di seguito si riportano i tipi di controllo e le schede di revisione da eseguire sui sistemi, sulle attrezzature e sugli impianti antincendio DPI antincendio e dispositivi di primo soccorso Di seguito si riportano i tipi di controllo e le schede di revisione da eseguire sui sistemi, sulle attrezzature e sugli impianti antincendio 2.1 Controlli

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO MIRANO - VE LAVORI DI: DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DITTA AGGIUDICATARIA: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art.

Dettagli

PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)

PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE) PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO ( 4 ORE) 1) INCENDIO 1 ora principi della combustione prodotti della combustione sostanze estinguenti

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA. Gestione della Sicurezza Antincendio. Rev Data Causale Verifica Approvazione Destinatari 0 30 marzo 2016

PROCEDURA OPERATIVA. Gestione della Sicurezza Antincendio. Rev Data Causale Verifica Approvazione Destinatari 0 30 marzo 2016 PROCEDURA OPERATIVA Titolo Procedura Codice procedura Gestione della Sicurezza Antincendio PROSG1 Rev Data Causale Verifica Approvazione Destinatari 0 30 marzo 2016 Prima emissione RTSA F.to Direttore

Dettagli

PRESIDIO OSPEDALIERO SAN LAZZARO DI ALBA

PRESIDIO OSPEDALIERO SAN LAZZARO DI ALBA PRESIDIO OSPEDALIERO SAN LAZZARO DI ALBA Piano di Emergenza ed Evacuazione PROCEDURE OPERATIVE per la Squadra di Manutenzione aggiornamento giugno 2019 L ALLARME viene notificato da: QUALCUNO (paziente,

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Piano di sicurezza e coordinamento Pagina 1 Opere di.. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Revisione numero Data emissione od ultima modifica Approvata da (Responsabile del Procedimento) Emessa da (CSP)

Dettagli

Utilizzo in sicurezza del prodotto Quickleen

Utilizzo in sicurezza del prodotto Quickleen Procedura Operativa Sicurezza N. 2 Utilizzo in sicurezza del prodotto Quickleen REVISIONE numero DATA emissione 00 18/11/2010 note MANIPOLAZIONE DEL PRODOTTO QUICKLEEN sottoforma di AEROSOL per pulizia

Dettagli

Sicurezza antincendio dei condomini: in arrivo le nuove norme

Sicurezza antincendio dei condomini: in arrivo le nuove norme Sicurezza antincendio dei condomini: in arrivo le nuove norme La bozza di regola tecnica che integrerà il D.M.16 maggio 1987, n. 246 sulle "Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione"

Dettagli

LA SICUREZZA I COSTI OCCULTI DELLA NON SICUREZZA

LA SICUREZZA I COSTI OCCULTI DELLA NON SICUREZZA LA SICUREZZA inizia dalla Direzione progetto permanente basata sulla prevenzione e non sull azione riparatrice è misurabile è compito di tutti in tutte le fasi dei processi produttivi e del ciclo di vita

Dettagli

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA SAN MARCO SIENA

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA SAN MARCO SIENA Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA SAN MARCO SIENA 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA SAN MARCO Via San Marco, 98 SIENA tel

Dettagli

SALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA

SALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA SALA AGORA (EX AULA MAGNA) FONDAZIONE ALDINI VALERIANI VIA BASSANELLI 9/11 BOLOGNA IL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI (D.M. 3.8.2015) E I SUOI PROTAGONISTI: IL PROFESSIONISTA ANTINCENDIO, L R.S.P.P.,

Dettagli

La gestione delle emergenze

La gestione delle emergenze La gestione delle emergenze Alcune semplici nozioni Che cos è un emergenza? Ogni situazione anomala che presenti un pericolo potenziale o reale per l incolumità delle persone e dei beni. Che cos è il piano

Dettagli

Dispense del corso Addetti gestione emergenze antincendio-evacuazione

Dispense del corso Addetti gestione emergenze antincendio-evacuazione Dispense del corso Addetti gestione emergenze antincendio-evacuazione FORMAZIONE INFORMAZIONE Art.li 8 43 D.lgs. 81/2008 Relatore: Simone Morozzi RSPP www.studiodibiosicurezza.it ILLUMINAZIONE

Dettagli

IL D.LGS. 81/08 FORMAZIONE AZIENDALE

IL D.LGS. 81/08 FORMAZIONE AZIENDALE IL D.LGS. 81/08 FORMAZIONE AZIENDALE ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO E GESTIONE DELL EMERGENZA 1 Rischi di incendio ed esplosione Locali con prodotti infiammabili Se nei locali in cui sono presenti materie

Dettagli

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI IL PEE È STATO REDATTO DALL AUTORITÀ COMPETENTE? Si No 1. ORGANIZZAZIONE DELL'EMERGENZA In Azienda sono stati individuati e designati i lavoratori incaricati dell attuazione delle procedure di emergenza

Dettagli

Corso di formazione per Addetto al Servizio di Emergenza Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio -

Corso di formazione per Addetto al Servizio di Emergenza Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio - Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio - Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Cell. 393.943.81.57 Centro di formazione Riferimenti

Dettagli

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località.

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località. Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI REGISTRO DI PREVENZIONE INCENDI Rif. Doc.: MOD.REG.INC Rev.: 0.0 Data: Luglio 2008 Modello n 06 Decreto Legislativo 9 Aprile

Dettagli

PALAZZO DUCALE Fondazione per la Cultura

PALAZZO DUCALE Fondazione per la Cultura PALAZZO DUCALE Fondazione per la Cultura DUVRI (Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti) Data: Ente Committente: Appalto: Prestazioni: INDIVIDUZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE

Dettagli

Riferimenti normativi. Modulo III

Riferimenti normativi. Modulo III Riferimenti normativi Modulo III d.lgs. 81/08 Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art 18 obblighi del Datore di lavoro

Dettagli

D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Contenuti minimi All.XV

D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Contenuti minimi All.XV D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Contenuti minimi All.XV Dott. Arch Dott. Arch. Lucia Niccacci Allegato XV contenuti minimi del PSC 1.DISPOSIZIONI GENERALI 1.1 definizioni

Dettagli

Aspetti di sicurezza antincendio negli ambienti di lavoro con presenza di sostanze pericolose

Aspetti di sicurezza antincendio negli ambienti di lavoro con presenza di sostanze pericolose Comando Provinciale VVF Imperia Nel cantiere del Teatro La Fenice di Venezia e in quello della Cappella della Sindone di Torino erano presenti ingenti quantitativi di materiali infiammabili e combustibili:

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art. 100 del Decreto Legislativo 81/08 del 09/04/08

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art. 100 del Decreto Legislativo 81/08 del 09/04/08 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell art. 100 del Decreto Legislativo del 09/04/08 Nelle pagine seguenti sono riportati i principali cartelli di segnaletica di sicurezza che dovranno esser

Dettagli

IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795

IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795 IMPIANTI DI ALLARME TECNICI NORMA UNI 9795 Sono circuiti elettrici destinati a segnalare, mediante segni ottici o acustici oppure a distanza su rete telefonica o LAN, pericoli quali incendi, fughe di gas,

Dettagli

La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici.

La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici. La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici. Patrizio Nonnato (Esperto in Energia e Sicurezza) 30 ottobre 2009 Ai fini della

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE E AMBIENTE

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE E AMBIENTE mo446.03.03 REGISTRO DEI CONTROLLI Pagina 1 di 18 PREMESSA Il comma 1 e 2 dell' Art. 5 del DPR n. 37 dei 12/01/1998, obbliga gli enti e i privati di attività soggette ai controlli di Prevenzione incendi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Dipartimento Struttura Servizi Generali Facoltà di Agraria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Dipartimento Struttura Servizi Generali Facoltà di Agraria UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Dipartimento Struttura Servizi Generali Facoltà di Agraria DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE

Dettagli

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE NOTA INFORMATIVA RISCHI NIR-0014

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE NOTA INFORMATIVA RISCHI NIR-0014 NOTA INFORMATIVA RISCHI Rev 4 del PAG. 1 DI 5 APPENDICE B1 RISCHI PRESENTI NELLE AREE DEL FORNO DI INCENERIMENTO SFIATI CONTENENTI CLORO F2 INDICE 1 RISCHI LEGATI ALL AMBIENTE DI LAVORO ED ALLE INTERFERENZE...

Dettagli

Potenziamento della cultura della prevenzione. degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro.

Potenziamento della cultura della prevenzione. degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 3 Rischio incendio: la gestione delle emergenze

Dettagli

Potenziamento della cultura della prevenzione. degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro.

Potenziamento della cultura della prevenzione. degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 3 Rischio incendio: la gestione delle emergenze

Dettagli

PROFESSIONE INGEGNERE

PROFESSIONE INGEGNERE PRESENTA PROFESSIONE INGEGNERE UN SOSTEGNO AGLI INGEGNERI E ARCHITETTI CHE VORREBBERO INTRAPRENDERE LA LIBERA PROFESSIONE 08 PROFESSIONE INGEGNERE PROCEDURA OPERATIVA: CONSULENZA ALLE AZIENDE Scopo della

Dettagli

Il calcolo degli oneri della sicurezza

Il calcolo degli oneri della sicurezza Il calcolo degli oneri della sicurezza Durata: 06 22 Il calcolo degli oneri della sicurezza Pier Luigi GHISI Oneri della sicurezza 2/8 Le metodologie di calcolo errate Oggi resta ancora diffusa l abitudine

Dettagli

Comune di Livorno. Servizio di Prevenzione e Protezione. Azienda Committente: Comune di Livorno Azienda Appaltatrice:

Comune di Livorno. Servizio di Prevenzione e Protezione. Azienda Committente: Comune di Livorno Azienda Appaltatrice: Comune di Livorno Servizio di Prevenzione e Protezione Documento Unico di Valutazione dei rischi Ai sensi dell Art. 26 del D.Lgs. n. 81 del 2008 e successivi aggiornamenti Azienda Committente: Comune di

Dettagli

Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015

Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI NUORO CORSO BASE DI PREVENZIONE INCENDI Modulo 11.3 Il codice di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015 V.3 Vani degli ascensori ing. G. Lampis 1 Scopo e campo

Dettagli