Popolazione e cambiamento demografico nella Lombardia del futuro

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1 Rapporto Lombardia febbraio 2019 Popolazione e cambiamento demografico nella Lombardia del futuro Gian Carlo Blangiardo Università di Milano - Bicocca

2 1 Punti di forza e criticità nella demografia di una grande Regione

3 Una dimensione demografica di tutto rispetto Germany France United Kingdom Italy Spain Poland Romania Netherlands Belgium Greece Czechia Portugal LOMBARDIA Sweden Hungary Austria Bulgaria Denmark Finland Slovakia Ireland Croatia Lithuania Slovenia Latvia Estonia Cyprus Luxembourg Malta Il peso demografico della popolazione residente in Lombardia è superiore a quello di oltre la metà dei Paesi di UE-28 Fonte: Eurostat e Istat

4 Con un «riflesso sul piano economico» non meno significativo. Ai componenti delle 4,5 milioni di famiglie lombarde corrispondono circa 7 milioni di unità di consumo pari al 17% del delle unità di consumo su base nazionale. Unità di consumo (*) corrispondenti alla popolazione residente nelle famiglie lombarde. Anni Un «peso economico» La cui crescita media annua è stata del 1,22% nel quinquennio ; è scesa allo 0,59% nel quinquennio , e si è ancora ridotta allo 0,26% nel quadriennio Eppure la scala è la stessa. E la popolazione che è cambiata (per numero e per struttura)! (*) Fonte: elaborazioni su dati Istat relativi a famiglie e popolazione residente per età, convertiti attraverso la scala OCSE modificata

5 Ma attenzione ai segnali di indebolimento!

6 Tasso di fecondità totale (TFT) o numero medio di figli per donna nell anno 2016 France Sweden Ireland Denmark United Kingdom Latvia Lithuania Belgium Netherlands Romania Czech Republic Germany Estonia Slovenia Finland Bulgaria Hungary Austria Slovakia LOMBARDIA Croatia Luxembourg Poland Greece Cyprus Malta Portugal Spain Italy 0,00 0,20 0,40 0,60 0,80 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 Sono 19 i Paesi di UE-28 con un TFT superiore a quello della Lombardia Fonte: Eurostat e Istat

7 Variazione del TFT tra il 2012 e il 2016 Latvia Germany Hungary Czech Republic Slovakia Romania Austria Lithuania Portugal Denmark Poland Estonia Bulgaria Greece Spain Slovenia Cyprus Malta Sweden Netherlands Italy France LOMBARDIA Croatia Belgium United Kingdom Luxembourg Ireland Finland -0,30-0,20-0,10 0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 Solo 6 Paesi dell UE segnano una variazione del TFT tra il 2012 e il 2016 più negativa che in Lombardia Fonte: Eurostat e Istat

8 Effetti su una dinamica demografica della Lombardia sempre meno vitale Nati Morti Saldo migratorio Ritorna il sorpasso dei morti sui nati, accompagnato da un calo tendenziale della forza attrattiva sul fronte migratorio Fonte: istat

9 Un secolo di storia del saldo naturale nella popolazione lombarda Saldo naturale totale residenti Saldo naturale solo Italiani Nati stranieri Fonte: istat Da un bilancio sempre positivo (persino durante l ultima guerra), al crollo degli anni 70; quindi al passaggio in territorio negativo nel corso degli anni 80, sino all effimero recupero con l avvio del nuovo secolo, rispetto al quale l apporto di nati stranieri (pur importante) non è stato risolutivo. Dal 2007 si ripropone un crollo simile a quello di quarant anni prima.

10 Variazioni della popolazione lombarda per fasce d età ( ) Numeri indice (base 2008=100) Bambini (0-10) Adolescenti (11-20) Giovani (21-28) Giovani adulti (29-35) Adulti (36-60) Tardo-adulti (61-74) Anziani (75-84) Grandi anziani (85 e+) Totale Si è vissuto un decennio di relativa stazionarietà sul piano della numerosità complessiva, ma contraddistinto dallo scambio tra (meno) giovani adulti e (molti più) anziani e grandi anziani Fonte: elaborazioni su dati istat

11 2 Guardando al domani

12 con l esperienza di ieri Nati previsioni Istat 2011 Morti previsioni Istat 2011 Nati accertati Morti accertati Solo pochi anni fa ipotizzavamo per il un saldo naturale negativo per non più di 4mila unità. Siamo invece «in rosso» per oltre 20mila! Quale seguito ci dobbiamo attendere? Fonte: istat

13 Popolazione residente in Lombardia: previsioni (*) e estrapolazioni a confronto Mediano 1+ Stiamo uscendo dai confini dell ipotesi più pessimistica? Mia estrapolazione (*) le stime Istat sono proposte secondo margini di plausibilità che vanno dal più alto (variante mediana) a livelli (massimi e minimi) via via meno verosimili al crescere, in entrambi i segni, del numero di identificazione Fonte: Istat 2017 e stime personali 2019

14 Nati in Lombardia negli anni 2017 e 2018 valori previsti (*) e osservati A ben vedere qualche segnale in tal senso ci sarebbe anche! Fonte: Istat (stima su dati gen-set. per il 2018) (*) le stime Istat sono proposte secondo margini di plausibilità che vanno dal più alto (variante mediana) a livelli (massimi e minimi) via via meno verosimili al crescere, in entrambi i segni, del numero di identificazione

15 Variazioni della popolazione lombarda per fasce d età ( ). Numeri indice (base 2018=100) Bambini (0-10) Adolescenti (11-20) Giovani (21-28) Giovani adulti (29-35) Adulti (36-60) Tardo-adulti (61-74) Anziani (75-84) Grandi anziani (85 e+) Fonte: elaborazioni su dati Istat

16 Lombardia: popolazione residente per fasce d età. Anni e+ Totale Fonte: elaborazioni su dati Istat

17 Osservazione conclusiva Il quadro che emerge dalla realtà demografica della Lombardia di questi anni e dalle stime per i prossimi 2-3 decenni descrive una popolazione che resterà importante, sia nel panorama nazionale che europeo, ma che facilmente si vedrà sempre più orientata a richiedere la conversione dei reparti di ostetricia in unità geriatriche e a sostituire pannolini e passeggini con pannoloni e deambulatori. Forse basterà incrociare le dita e sperare che la congiuntura sfavorevole vada esaurendosi, o che qualcuno possa magicamente intervenire dall esterno per indirizzare la storia verso un diverso finale; più governabile e più adatto a conservare quel benessere che ancora ci vantiamo di aver raggiunto e talvolta accresciuto, come ben evidenziato da questo Rapporto O forse no. Conviene invece partire dalla consapevolezza fornita dai dati e, facendo ognuno la propria parte, attivarci per cambiare il corso degli eventi. Perché, come diceva un saggio studioso, «La demografia si vendica di chi la dimentica». E chiudere gli occhi oggi, ignorando i segnali che chiaramente ci arrivano, non sembra certo una soluzione saggia.

18 Grazie per l attenzione giancarlo.blangiardo@unimib.it

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