Corso di Economia del Lavoro Daniele Checchi Brucchi cap.11 anno

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1 LE POLITICHE DEL LAVORO La definizione delle politiche del lavoro: POLITICHE ATTIVE 1. Labour market services 2.Training 3.Job rotation and job sharing 4.Employment incentives 5.Supported employment and rehabilitation 6.Direct job creation 7.Start-up incentives POLITICHE PASSIVE 8.Out-of-work income maintenance and support 9.Early retirement 1

2 POLITICHE DEL LAVORO COME FRAZIONE GDP - item 1-9 POLITICHE POLITICHE ATTIVE 2-7 PASSIVE 8-9 GEO/TIME European Union (27 countries) : : 0.54 : European Union (15 countries) : : 0.56 : Belgium : Bulgaria Czech Republic Denmark : Germany Estonia Ireland : Greece : Spain : France : Italy Cyprus : Latvia Lithuania : Luxembourg : Hungary : Malta : : Netherlands Austria Poland : Portugal Romania Slovenia Slovakia : Finland Sweden United Kingdom : : 0.04 : Norway : : : :

3 Politiche attive favoriscono la partecipazione al mercato del lavoro (spostamento a destra della curva di offerta di lavoro) Politiche passive favoriscono la non partecipazione al mercato del lavoro (spostamento a sinistra della curva di offerta di lavoro) Politiche possono essere selettive (requisiti di contribuzione, situazioni specifiche) o universalistiche. 3

4 POLITICHE PASSIVE Corso di Economia del Lavoro Daniele Checchi Brucchi cap.11 anno Proteggono i soggetti deboli, che non possono acquistare assicurazione privatamente sul mercato per assenza di fornitori (a causa di adverse selection e moral hazard). A fianco delle ragioni di equità (e di redistribuzione tra fortunati e sfortunati) vanno considerati i costi occupazionali che vengono indotti a causa di * restrizione offerta di lavoro * innalzamento delle prestazioni salariali trade-off tra equità ed efficienza Ragioni di efficienza anche connesse ai sussidi migliora la qualità del matching avendo più tempo per cercare meglio attrae persone nel mercato del lavoro (entitlemente effect) stabilizzatore ciclico automatico 4

5 In un modello di ricerca di lavoro (search) se è nota la distribuzione delle offerte salariali offerte dalle aziende, che arrivano con un ritmo dato, al lavoratore, ci sarà una stopping rule secondo la quale una offerta è accettata se superiore ad una certa soglia (data dal valore atteso della continuazione della ricerca). Il sussidio alza questa soglia i disoccupati diventano più choosy i disoccupati riducono l intensità della ricerca la durata attesa della disoccupazione aumenta con la generosità dei sussidi. L intensità dei sussidi di disoccupazione viene misurata da due dimensioni: sussidio a) la generosità (replacement rate= ) salario medio b) la durata (per quanti mesi dall evento di disoccupazione) 5

6 Per limitare questi aspetti indesiderati c) condizionarli alla prova dei mezzi (means tested) d) la generosità può abbassarsi con il perdurare della disoccupazione e) i disoccupati possono perdere il sussidio se rifiutano offerta di lavoro f) possono prevalere effetti di stigma sociale Un sussidio esercita un effetto di reddito sull offerta di lavoro e (nel caso di means tested che conducono al phasing out) anche di sostituzione. 6

7 reddito da lavoro indifferenza lavoratore trappola della disoccupazione vincolo di bilancio sussidio disoccupazion e ore di lavoro La presenza del sussidio può indurre lavoratori ad uscire dal mercato (trappola della disoccupazione) 7

8 reddito da lavoro trappola della povertà indifferenza lavoratore vincolo di bilancio sussidio disoccupazione ore di lavoro Nel caso di sussidi means tested il lavoratore riduce le ore di lavoro ma continua a lavorare restando in una situazione di povertà nonostante il trasferimento. Viene eliminata se si introduce un sussidio vitale incondizionato. 8

9 POLITICHE ATTIVE Nascono come politiche complementari a quelle passive. Obiettivo principale è il reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, possibilmente migliorando la loro dotazione di capitale uamano. Non esiste un trade-off, ma si pone un problema di efficacia e di efficienza. L efficacia deve essere misurata attraverso valutazione d impatto (metodi sperimentali che individuano individui trattati e individui di controllo). Non bisogna trascurare che in molti casi le politiche attive inducono effetti di spiazzamento a danni di alte categorie di lavoratori. Gli incentivi all impiego sono efficaci ma molto onerosi. Le attività di supporto hanno elevata variabilità perché basati su relazioni. Impieghi temporanei nella PA (workfare) sono poco efficaci e scivolano verso le politiche passive. La formazione dà risultati modesti ma favorisce la riqualificazione. 9

10 EPL e sussidi disoccupazione si prefiggono entrambi lo stesso obiettivo (garantire sicurezza economica al lavoratore) sono equivalenti funzionali. Il primo opera sui luoghi di lavoro, il secondo nel mercato. 10