Aspetti Epistemologici dell Informatica
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1 Aspetti Epistemologici dell Informatica Prof.ssa Stefania Bandini Dott. Gianluca Colombo Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università di Milano-Bicocca bandini@disco.unimib.it tel gianluca.colombo@disco.unimib.it tel
2 Nei modelli di scienza antica forse manca qualcosa... Mondo Vero Bello Buono Uomo
3 Nei modelli di scienza antica forse manca qualcosa... Mondo Vero Bello Il Sapere Pratico: La Buono Uomo
4 Nei modelli di scienza antica forse manca qualcosa... Pur nella diversità dei modelli metafisici di riferimento, Aristotele e Platone condividono una stessa considerazione della matematica come sapere astratto non applicabile allo studio dei fenomeni terrestri La tecnica è una forma di sapere non-scientifico poiché ha a che fare con la pratica e con le esigenze di sopravvivenza (per esempio la guerra...), non la ricerca disinteressata delle cause prime dell essere. Matematica Vero Bello Buono Intelligibilità
5 Nei modelli di scienza antica forse manca qualcosa... Pitagora aveva proclamato che il è l'essenza stessa delle cose la Bibbia aveva insegnato che Dio aveva fondato il mondo sopra "il, il peso, la misura" NESSUNO HA MAI CERCATO DI SUPERARE L'USO PRATICO DEL NUMERO, DEL PESO DELLA MISURA DELL'IMPRECISIONE DELLA VITA QUOTIDIANA Matematica Vero Bello Buono Intelligibilità
6 La tecnica senza matematica Fare fisica vuol dire applicare al reale le nozioni rigide, esatte e precise della matematica e della geometria La realtà della vita quotidiana non è matematica e nemmeno matematizzabile: essa è il dominio del movente, dell'impreciso, del "più o meno", del "pressappoco" Per i Greci l'applicazione della matematica e della geometria al mondo del "pressappoco" era praticamente un controsenso E attraverso lo strumento di misura che l'idea dell'esattezza prende possesso di questo mondo e che l'universo della precisione arriva a sostituirsi al mondo del pressappoco Matematica celeste Metafisica
7 I problemi di una integrazione
8 I problemi di una integrazione Meccanismo
9 I problemi di una integrazione Cos è un meccanismo? Meccanismo
10 I problemi di una integrazione Il grande passo: dalla sola costruzione, alla spiegazione del funzionamento Ingranaggi Composizione e decomposizione Meccanismo
11 I problemi di una integrazione Il grande passo: dalla sola costruzione, alla spiegazione del funzionamento. Per effettuare questo passo è necessario possedere un metodo di analisi Ingranaggi Composizione e decomposizione Meccanismo
12 I problemi di una integrazione Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo
13 I problemi di una integrazione Questa alleanza tra algebra e geometria, fondamentale per l avvento del tecnologico e della scienza moderna, si verificherà solo nel XVI-XVII secolo!!! Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo
14 I problemi di una integrazione Pitagora dimostra il suo teorema per via del tutto geometrica: non usa numeri, perché il concetto di misura ancora non ha preso possesso della mentalità greca Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo
15 I problemi di una integrazione Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo Teoria
16 L esempio dell alchimia La sola delle scienze delle cose terrestri che è riuscita a costituirsi un vocabolario, una notazione e anche un'attrezzatura, di cui la nostra chimica ha ricevuto e conservato l'eredità (tesori d'osservazione, migliaia di esperienze, scoperte importanti) Tuttavia non è mai riuscita a compiere un esperienza precisa: questo perché non l ha mai tentata Le descrizioni delle operazioni alchimistiche non hanno niente in comune con le formule chimiche: sono ricette di cucina, imprecise, approssimative, qualitative Non manca il termometro, ma l'idea che il calore sia suscettibile di misura esatta (fuoco vivo, lento,...) Non mancano bilance relativamente precise (orafi, gioiellieri) SE L'ALCHIMISTA USASSE QUESTI STRUMENTI SAREBBE UN CHIMICO
17 L esempio degli occhiali L industria del vetro è ben radicata fin dal XIII. La lente di ingrandimento e lo specchio concavo erano già noti sin dall antichità: l'ottica greca e medievale conosceva il fatto della rifrazione della luce ma ne ignorava e leggi Come è possibile che per quattro secoli nessuno, nè fra coloro che li fabbricavano, nè fra coloro che ne facevano uso, si sia azzardato a tagliare una lente un pò più spessa, con una curvatura di superficie un pò più pronunciata, arrivando così al microscopi semplice che appare soltante verso il principio del del XVII secolo?...in fondo il microscopio semplice altro non è se non una pietra di vetro ben levigata... NON E L ASSENZA DI TECNICA, MA L ASSENZA DELL IDEA CHE CI FORNISCE LA RISPOSTA IL FABBRICANTE DI OCCHIALI NON ERA UN OTTICO, MA UN ARTIGIANO
18 L esempio degli occhiali Il fabbricante di occhiali non faceva degli strumenti ottici, faceva utensili Un utensile è qualcosa che prolunga e rinforza l azione delle nostre membra, dei nostri organi sensibili: qualcosa che appartiene al mondo del senso comune e che non può mai farcelo superare. Questa invece è la funzione propria dello strumento, il quale non è un prolungamento dei sensi, ma nell accezione più forte e letterale del termine, incarnazione dello spirito, materializzazione del pensiero. Appena Galileo ha notizia dei primi telescopi ne costruisce la teoria E per bisogni puramente teorici, per attingere ciò che non cade sotto i nostri sensi, per vedere ciò che nessuno ha mai visto che Galileo ha costruito i suoi strumenti
19 I problemi di una integrazione Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanica Teoria Strumento
20 L esempio degli occhiali A partire dalla teoria ottica Galileo, spingendo sempre più lontano la precisione e la potenza dei suoi vetri, costruisce la serie di lenti che mettono davanti ai suoi occhi l immensità del cielo Gli occhiali olandesi non hanno fatto nulla di simile perché non quell idea dello strumento che ispirava e guidava Galileo La lente olandese è un apparecchio pratico, è un utensile: essa ci permette di vedere, ad una distanza che supera quella della vista umana, ciò che le è accessibile ad una distanza minore; l contrario è per attingere ciò che non cade sotto i nostri sensi, per edere ciò che nessuno ha mai visto, che Galileo ha costruito i suoi trumenti, il telescopio e poi il microscopio.
21 L esempio degli occhiali Per fare apparecchi ottici bisogna non solo migliorare la qualità dei vetri. Bisogna anche migliorare il loro taglio: cioè saper dar loro una forma geometrica esattamente definita; Per farlo bisogna essere in grado di costruire macchine sempre più precise, macchine matematiche, le quali, non meno degli stessi strumenti, presuppongano la sostituzione dell universo di precisione al mondo del pressapoco L'INVENZIONE DELLO STRUMENTO OTTICO STABILISCE L'INTECOMUNICAZIONE TRA I DUE MONDI (quello celeste e quello terreno) APRE LA VIA ALL'INTRODUZIONE NELLA NOZIONE DI PRECISIONE ANCHE NELLA VITA QUOTIDIANA, MODIFICANDO LA STRUTTURA STESSA DEL SENSO COMUNE
22 I problemi di una integrazione Nasce l idea di macchina da calcolo Scienza classificatoria e descrittiva Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo Teoria Strumento
23 Nasce l idea di macchina da calcolo Scienza classificatoria e descrittiva Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo Teoria Strumento
24 LA MECCANICA Nasce l idea di macchina da calcolo Scienza classificatoria e descrittiva Algebra e Geometria Ingranaggi Composizione e decomposizione Linguaggio Meccanismo Teoria Strumento
25 FINE LEZIONE
Aspetti Epistemologici dell Informatica
Aspetti Epistemologici dell Informatica Prof.ssa Stefania Bandini Dott. Gianluca Colombo Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università di Milano-Bicocca bandini@disco.unimib.it tel.
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